Rotary 29 sett 2016 - Dott. Fernando Valli - Siamo quello che mangiamo

“ L’uomo è ciò che mangia “ Ludwing Feuerbach (1804-1872)

“ Se si riuscisse a dare a ciascuno la giusta dose di nutrimento, ed un esercizio fisico né in eccesso né in difetto, avremmo trovato la strada per la salute ” “Fa che il cibo sia la tua medicina “ “ Chi non conosce il cibo non può capire le malattie dell’uomo “ Ippocrate (460-377 a.c.)

“Epigenetica”: studio delle “ segnalazioni “ ambientali che agiscono attivando o disattivando alcuni geni senza modificare la sequenza del genoma.

L’indagine epigenetica ha rivoluzionato l’approccio interpretativo delle patologie umane.

Le varie tipologie di cellule presenti nel nostro organismo pur presentando lo stesso DNA svolgono funzioni differenti.

Il genoma racchiude tutte le informazioni genetiche.

Alcune cellule sono costantemente attive, altre vengono attivate in seguito a segnalazioni, dette “epigenetiche”, in quanto non modificano la sequenza del genoma, ma ne regolano la sua lettura ( eredità”morbida”) In epoche precoci della vita macro-, micro-nutrienti e microbiota intestinale sono i principali responsabili della segnatura epigenetica Da: Miniello VL e coll. - Pediatria Preventiva & Sociale 3-2015

Micronutrienti: - oligoelementi (ferro, zinco, rame, fluoruro, iodio, selenio, manganese, cromo, cobalto, molibdeno, nichel, silicone, vanadio) - vitamine ( A, D, E, K, B1, B2, PP o B3, B5, B6, B8 o H, B9, B12, C )

In particolare il ferro risulta indispensabile non solo per le funzioni eritropoietiche ma soprattutto per quelle non ematologiche quali: immunocompetenza, ciclo cellulare, sviluppo e funzioni cerebrali. ( Il cervello umano triplica il suo peso dalla nascita al 3 anno di vita, raggiungendo l’85% del volume di un adulto ) La vit. B12 ( cobalamina ) si trova esclusivamente nei prodotti animali. I vegetali non ne contengono

Microbiota intestinale : biomassa di cellule batteriche il cui numero supera di 10 volte quello delle cellule eucariote dell’organismo umano. ( 1000 miliardi /gr. di colon) Attualmente sono state identificate oltre 1.000 specie batteriche.

A partire dalla nascita, la composizione del microbiota intestinale si completa entro i due anni di vita.

Sostanzialmente stabile nel tempo, il microbiota intestinale si modifica a seguito di fattori fisiologici e patologici.

Oltre alle note funzioni digestive svolge attivitĂ protettiva, trofico-metabolica, detossificante, immunomodulante.

Da: Miniello VL e Coll. - Pediatria Preventiva & Sociale 2- 2016 ( mod.)

Eubiosi: ottimale composizione del microbiota intestinale con prevalenza di Bifidobatteri ďƒ protezione per infezioni, per malattie allergiche e autoimmuni.

Disbiosi: ritardata colonizzazione con ridotta diversitĂ microbica, prevalenza di germi potenzialmente patogeni ( Clostridium difficile, E. Coli ) ďƒ aumentata prevalenza malattie allergiche e autoimmuni.

Da: Miniello VL e Coll.- Pediatria Preventiva & Sociale 2- 2016 ( mod.)

Probiotici : microrganismi vivi Prebiotici : FOS – GOS –componenti alimentari non digeribili che favoriscono selettivamente la crescita e l’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale.

Sinbiotici: associazione di prebiotici e probiotici La European Food Safety Authority ha rifiutato, al 2014, qualsiasi indicazione da utilizzare sui prodotti alimentari che suggerisca che gli individui SANI traggano beneficio dall’assunzione di probiotici.

I batteri commensali ( autoctoni ) si organizzano all’interno della struttura intestinale I batteri transitori ( alloctoni ) occupano il lume intestinale , componenti del flusso fecale.

Alimentazione

anti – disbiosi:

- evitare cibi spazzatura - consumare sempre verdura cotta e cruda ( cicoria, catalogna, rucola‌) - bere molto

TEORIA DEL TRASCINAMENTO METABOLICO: la qualità della nutrizione in fase di sviluppo sarebbe in grado di modulare il patrimonio genetico “programmando” l’organismo ad una serie di risposte a lunga distanza ed a una costituzione biologica capaci di prevenire o favorire lo sviluppo di patologie cronicodegenerative.

In sintesi: il destino biologico e metabolico dell’adulto è condizionato dall’alimentazione del piccolo.

Da: Miniello VL e Coll. Pediatria Preventiva & Sociale 1-2016

Periodi sensibili per il rischio di obesitĂ in quanto caratterizzati da elevata attivitĂ proliferativa cellulare

“ I 1.000 giorni che ipotecano il futuro “ David Barker

finestra temporale che va dal concepimento al secondo anno di vita

Da : Miniello VL e Coll. - Pediatria Preventiva e Sociale 1 - 2016

Lo sviluppo dell’individuo non è determinato solamente dal suo DNA ma anche da una complessa interazione del patrimonio genetico con l’ambiente: Fattori AMBIENTALI (*) Fattori GENETICI Fattori EPIGENETICI

SVILUPPO cerebrale immunitario metabolico

(*) nutrizione, stress, infezioni, attività fisica, modalità del parto…

Da: Miniello VL e Coll.- Pediatria Preventiva & Sociale 1-2016 ( mod.)

Malattie croniche non trasmissibili ( NCDs - non communicable diseases ) : condizioni cliniche o patologie non infettive e non trasmissibili da un individuo all’altro, non strettamente programmate dall’hard disk genetico, ma sensibilmente condizionate da fattori ambientali.

Esordio precoce: allergia, asma bronchiale, alcune malattie autoimmuni.

Esordio tardivo : m. cardiovascolari, m. metaboliche, neoplasie, alcuni disordini neurodegenerativi.

Da : Miniello VL e Coll. Pediatria Preventiva & Sociale 2 - 2016

Uno studio pubblicato da OMS Europa e Unione Europea nel 2015 riporta che il 75% di tutti i decessi in Europa sono attribuibili alle NCDs.

Fattori di rischio: Non modificabili: globalizzazione, urbanizzazione, inquinamento, invecchiamento della popolazione, ecc.

Modificabili: dieta non corretta, fumo, alcool, ridotta attivitĂ fisica, ecc Intermedi: sovrappeso/obesitĂ , ipertensione arteriosa, iperglicemia, ecc Da: Miniello VL e Coll. - Pediatria Preventiva & Sociale 2- 2016

Anche per quanto riguarda le strategie globali dell’OMS finalizzate alla riduzione entro il 2025 del 25% della mortalità prematura per NCDs, agendo in particolare sui principali fattori di rischio, “ I mille giorni di vita” rappresentano una opportunità non solo preziosa ma anche doverosa di intervento multidisciplinare.

Da: Miniello VL e Coll.Pediatria Preventiva & Sociale 2-2016

L’obesità rappresenta il maggiore fattore di rischio per patologie quali: insulinoresistenza, diabete tipo 2, steatosi epatiche, dislipidemia, malattia coronarica, apnee notturne, osteo-artropatie.

Attualmente oltre 360 milioni di persone nel mondo presentano diabete mellito tipo 2 (170 mil. nel 2010 )

obesitĂ

- insicurezza -> bullo gregario -> vittima passiva o sottomessa -> vittima provocatrice

- anoressia - bulimia

In Italia il 36% di bambini in età scolare presenta sovrappeso/obesità.

Sec. i dati ISTAT, per quanto riguarda la popolazione generale, ogni anno abbiamo: + 100.000 nuovi obesi + 200.000 nuovi sovrappeso Attualmente: 6 milioni di obesi 21 “ “ sovrappeso  27 milioni – poco meno del 60% degli italiani adulti

Dati pubblicati dal Lancet: sovrappeso/obesitĂ nel mondo: 1980 = 857 milioni 2013 = 2.1 miliardi - Isole americane Samoa : 93.5% - USA : 66,7% - Germania : 66,5% - Nuova Zelanda : 62,7% - Croazia : 61,4% - Regno Unito : 61,0%

Come quantizzare sovrappeso e obesità -> BMI – Body Mass Index = Peso kg/ altezza m2 ( tabelle di riferimento) -> plicometria -> ….bilancia -> … centimetro -> circonferenza addominale.

-> WHER = Waist to Height Ratio

BMI : 25-29,9 = sovrappeso 30-34,5 = obesità 1° - eccedenza ponderale 20-40% 35-39,9 = “ 2° “ “ 41-100% > 40 = “ 3° “ “ > 100%

Circonferenza addominale uomo Rischio cm Molto elevato >120 Elevato 100-120 Basso 80-99 Molto basso < 80

donna cm >110 90-109 70-89 <70

WHER: < 0,490: soggetti normali 0,490-0,539 : soggetti a rischio > 0,539: soggetti sopra la norma

Le cause?

Si mangia troppo Si mangia male Si cammina poco

Cause NON alimentari di obesità: - Ormonali - Surrenaliche - Genetiche..…….

- Disbiosi intestinale: recenti studi evidenziano che il microbiota intestinale ha un ruolo determinante nella fisiopatologia dell’obesità

… troppo ….

I fabbisogni nutrizionali variano nei singoli individui in relazione a differenze genetiche e metaboliche, all’età, allo stile di vita: abbiamo pertanto una gamma di valori che vanno da un minimo ad un massimo.

Ognuno ha il proprio metabolismo !

A parità di apporto calorico e consumo energetico una persona può ingrassare di più rispetto ad un’altra.

In Italia le tabelle di riferimento sono definite LARN = Livelli di Assunzione di Riferimento di Energia e Nutrienti a cura della SINU ( SocietĂ Italiana di Nutrizione Umana ) e vengono regolarmente aggiornate in funzione delle nuove acquisizioni scientifiche.

Maschi

Livelli di attivitĂ fisica ( LAF ) maschi 18-59 a leggera 1,58 moderata 1,85 pesante 2,10 60-74 a 1,55 >= 75 a 1,50 sonno 0,93

femmine 1,54 1,64 1,82 1,50 1,46 0,91

Lettura kcal 522 kcal

516 kcal

100 g  425 kcal

100g 479 kcal

… male ….

LARN 2014 - percentuale apporto calorico da macronutrienti: Glucidi: 45-60% ( zuccheri < 15% ) Lipidi: lattantiď&#x192; 3 anni 35-40% bambini > 4 anni e adulti 20-35% Proteine: 10-15%

Per motivi tecnici limito le mie osservazioni ai grassi Come noto i grassi alimentari, di origine animale e vegetale, sono rappresentati per il 98% circa da trigliceridi, per il restante 2% da acidi grassi liberi, colesterolo, mono- e digliceridi, fosfolipidi.

- principale riserva energetica - entrano nella composizione delle membrane cellulari di tutti i tessuti - sono precursori di sostanze regolatrici del sistema cardiovascolare,della coagulazione, del sistema immunitario, della funzione renale.

-

Il colesterolo è il precursore di importanti ormoni sessuali, e della corteccia surrenalica.

Tutti i grassi hanno lo stesso apporto energetico (1 g=9 Kcal) ma la qualitĂ dei grassi in un alimento e le loro funzioni sono condizionate dal tipo di ac. grassi presenti e la loro posizione nel trigliceride.

glicerolo

acido grasso

sn-1

acido grasso

sn-2

acido grasso

sn-3

glicerolo

acido grasso

Acido palmitico

acido grasso

latte materno

sn-1

sn-2

sn-3

glicerolo

acido palmitico sn-1

acido grasso

acido grasso

latte in polvere

sn-2

sn-3

• Saturi : prodotti lattiero – caseari( formaggi stagionati, latte, yogurt, burro, panna), carni grasse e derivati ( salsicce, hamburgher, mortadella, ecc.), lardo, strutto, margarine solide, olio di palma, palmisto, cocco.

• Insaturi : olio di oliva, olive, olio di arachide, avocado e relativi oli, frutta secca oleosa ( noci, nocciole, mandorle, arachidi, pistacchi, ecc.)

• Omega 3 : pesce, noci, semi e olio di soia, semi e olio di lino

• Omega 6 : olio di girasole, mais e olio di mais, olio di germe di grano, semi e olio di soia, noci.

ACIDI GRASSI - saturi ( SFA-Satured Fatty Acid ) - insaturi

HDL

- omega-3 , omega-6

=

LDL

LDL VLDL

LDL ,

trigliceridi

inoltre entrano nella composizione di tutte le membrane cellulari (es. sviluppo e funzione della retina e del cervello) e agiscono come precursori di sostanze regolatrici dei sistema di coagulazione del sangue e di difesa immunitaria.

Rapporto : LDL/HDL: < 3 Colest. Totale/HDL: <5 U, <4,5 D

-

Come aumentare il colesterolo HDL attivitĂ fisica riduzione del peso corporeo abolizione del fumo lieve consumo di alcol dieta

Sia lâ&#x20AC;&#x2122;OMS che i LARN 2014 indicano come valori guida, a scopo preventivo, una percentuale di SFA non superiore al 10% dellâ&#x20AC;&#x2122;energia totale della dieta.

Es.: calorie totali giornaliere 2700 calorie da SFA 270 = 30 grammi

Tabella LARN per lipidi

Apporto calorico da grassi saturi superiore al 10% raccomandato.

â&#x20AC;˘ Adinopectina â&#x20AC;&#x201C; principali azioni ( proteina sintetizzata dalle cellule del tessuto adiposo) aumento: > tolleranza al glucosio > HDL < insulina resistenza < sintesi trigliceridi calo:

rischio di aterosclerosi e malattia coronarica

< tolleranza al glucosio < HDL > insulinoresistenza > sintesi trigliceridi

I livelli di A. sono inferiori negli obesi rispetto ai soggetti normopeso

Attualmente molto contestato e messo in discussione è il consumo dei cosiddetti oli tropicali ( palma, palmisto, cocco) L’olio di palma e di palmisto sono estratti dalla polpa e dal nocciolo, rispettivamente,del frutto di alcune varietà di piante quali l’africana Elaeis guineensis, l’ibrida americana Elaeis oleifera, la brasiliana Mauritia flexuosa.

L’Italia è il terzo maggiore importatore europeo di olio di palma (1 milione di tonnellate nel 2012 ) La materia prima viene utilizzata dalle industrie alimentari e non alimentari ( cosmetici, detersivi, saponi, lubrificanti, biocarburanti)

Composizione (%) degli a. grassi nel burro e oli vegetali

Saturi

burro 54

oliva palma 14

49

girasole arachide cocco palmisto 8 14 92 82

M.Insaturi

3

72

39

25

49

P.Insaturi

31

7

11

60

31

Da: Miniello VL e Coll. - Pediatria Preventiva & Sociale 3-2015 ( mod. )

Fitonutrienti a valenza antiossidante in alcuni oli tropicali o. palma grezzo • Carotenoidi + • Vit.E + • Fitosteroli -

o. palmisto + +

Da: Miniello VL e Coll. - Pediatria Preventiva & Sociale 3-2015

o.cocco +

In seguito a ripetute campagne mediatiche contro gli oli tropicali, le industrie alimentari, ristoranti, catene fast food, ecc. sono passati allâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo dellâ&#x20AC;&#x2122;olio di soia, economico, estratto con un processo industriale che utilizza solventi chimici, considerato epatotossico, obesogeno, diabetogeno.

Per garantire consistenza, proprietà organolettiche, stabilità alle variazioni termiche e lunga vita di scaffale, è sottoposto ad un processo di idrogenazione grassi idrogenati/trans presenti in prodotti da forno e di pasticceria, gelati, surgelati, margarine, sughi pronti, patatine fritte e popcorn, ecc.

LDL

a. grassi idrogenati/trans HDL Incremento del rischio di malattia coronarica del 23%

Inoltre i grassi transâ&#x20AC;Śâ&#x20AC;Ś> -

bloccano eliminazione dellâ&#x20AC;&#x2122;eccesso di colesterolo causano basso peso dei bambini alla nascita interferiscono con la risposta immunitaria sono collegati ad alcune forme di tumore aumentano il rischio di diabete favoriscono aterosclerosi

Mary Enig, FAO( Food and Agricultural Organisation ) ecc.

Percentuali grassi trans sui grassi presenti: -burro, latte, carne -margarina non spalmabile -margarina spalmabile -oli vegetali raffinati -dolci di pasticceria con grassi vegetali idrogenati -oli parzialmente idrogenati usati nei fast food -patatine fritte ( fast food )

4% 20-50% 15-28% 2-7% 30-60% 15% 45%

Da: “ Il manuale completo dell’alimentazione “ R. Albanesi – Thea Edizioni

acido grasso

sn-1

acido grasso

sn-2

acido grasso

sn-3

glicerolo

glicerolo

Grassi transesterificati: ottenuti variando la posizione degli a. grassi dei trigliceridi presenti nei vegetali. Si ottengono alimenti piĂš facilmente spalmabili. ( margarine ) INTRA - esterificazione INTER - esterificazione Grassi parzialmente frazionati : a. grassi ottenuti grazie ad un processo fisico, detto frazionamento, che porta alla separazione della componente satura ( solida ) presente in un grasso, da quella insatura (liquida)

acido grasso

sn-1

acido grasso

sn-2

acido grasso

sn-3

Grassi saturi: * * * * *

rappresentano il 50% delle membrane cellulari rafforzano il sistema immunitario aiutano a fissare il calcio nelle ossa hanno proprietà antimicrobiche indispensabili per l’assorbimento dei grassi essenziali

Dott.ssa Mary Enig – “ Lipid Research Group, Department of Chemistry and Biochemistry “ - Maryland

Il regolamento UE in materia di etichettatura degli alimenti prevede la dichiarazione obbligatoria del: * contenuto calorico * grassi totali, grassi saturi * carboidrati con specifico riferimento agli zuccheri * sale Ulteriore modifica in vigore dallâ&#x20AC;&#x2122;aprile 2015 prevede lâ&#x20AC;&#x2122;obbligo di specificare il tipo di olio o grasso utilizzato.

NON è stato introdotto lâ&#x20AC;&#x2122;obbligo di indicare la presenza di

grassi idrogenati/trans.

Il 16 giugno 2015 la FDA ( Food and Drog Administration ) ha pubblicato un documento in cui vieta alle aziende alimentari di utilizzare grassi trans, concedendo tre anni di tempo per riformulare prodotti senza grassi idrogenati.

â&#x20AC;Ś. si cammina poco

Tabelle del consumo energetico nelle attivitĂ fisiche e sportive

Adulto peso 70 kg consumo calorico -1 ora tennis singolo: 798 Kcal -1 ora tennis doppio : 350 â&#x20AC;&#x153; -1 ora ciclismo : 357 â&#x20AC;&#x153;

-1 confezione da 100 gr di chips: 500-550 kcal !!!

AttivitĂ fisica da attuarsi in modo costante, regolare, non stressante, e, in particolare per i piĂš piccoli, in ambiente idoneo.

Il riconoscimento che i fattori esterni, non la genetica, sono i maggior responsabili della salute e della malattia porta un forte messaggio di responsabilitĂ personale.

La salute è un diritto ma anche un dovere.

Le principali aree di intervento : -alimentazione -attivitĂ fisica -stile di vita -ambiente AttendibilitĂ e correttezza delle informazioni.

Da: VACCINARE Oggi & Domani I-2014

! ! ! ! ! ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?

ma…. allora, cosa posso mangiare…?

…..grazie