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RESTART “Il mercato del lavoro lecchese e gli strumenti per trovare un nuovo impiego” 26 maggio 2017 ITS “Viganò” Merate (LC) Aprile-Maggio 2017 1

Nell’autunno del 2008 arriva la crisi più grave del dopoguerra…

• La crisi economico-finanziaria scoppiata nell’autunno del 2008 ha portato alla luce alcuni fattori di debolezza dell’economia e del mercato del lavoro lecchese.

• Paradossalmente il 2008 sarà ricordato come un anno di performance positive e di record per il sistema economico provinciale, ma poi, all’improvviso, ci siamo trovati di fronte un scenario completamente cambiato.

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• Dal 2008 è iniziato un ciclo negativo che si è interrotto alla metà del 2014, quando c’è stato un leggero cambiamento di tendenza che prosegue anche oggi.

• Questo miglioramento del contesto economico non si è tradotto però in un sostanziale miglioramento del contesto occupazionale.

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Qualche dato per capire com’è cambiata l’economia lecchese tra il 2008 e il 2016 • Le imprese attive in provincia di Lecco al 31/12/2016 erano 23.630 (-3,41% rispetto al 2008).

• Nel periodo 2008-2015: l’incidenza delle imprese del settore manifatturiero e delle costruzioni è scesa dal 38,4% al 34,5% il peso delle imprese dei servizi è salito dal 56% al 60,9%

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E’ dal 2003 che, in provincia di Lecco, il settore terziario e dei servizi ha superato per numero di occupati il settore industriale.

Tuttavia il settore metalmeccanico continua a essere trainante per l’economia provinciale, tanto che, nel settembre 2015, sono complessivamente 1.726 le aziende lecchesi che fanno parte del Distretto Metalmeccanico Lecchese, per un totale di 16.800 dipendenti (dato occupazionale rilevato nel marzo 2014).

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NEGLI ULTIMI ANNI IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI LECCO E’ PROFONDAMENTE CAMBIATO:

AUMENTO DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE (DAL 3,2% DEL 2008 AL 5,8% DEL 2016)

IL NUMERO DELLE PERSONE DISOCCUPATE E’ QUASI RADDOPPIATO (DA 4.900 NEL 2008 A 9.300 NEL 2016)

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Tasso di disoccupazione totale e per genere 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Ma s chi Tota l e

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•Il ricorso alla cassa integrazione nel periodo 2009-2014 è stato quasi nove volte superiore a quello registrato nel quinquennio precedente la crisi.

•A partire dal 2014 il ricorso agli ammortizzatori sociali è diminuito significativamente.

Nel 2015 le ore di cassa integrazione autorizzate (CIGO, CIGS e CIGD) hanno fatto segnare una flessione del 39,3% rispetto al 2014, che si aggiunge a un calo già osservato nel 2014 rispetto al 2013, pari al –16%.

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I MOVIMENTI DEL MERCATO DEL LAVORO LECCHESE NEL 2016 GLI AVVIAMENTI (= INSTAURAZIONI DI RAPPORTI DI LAVORO) REGISTRATI DAI CENTRO PER L’IMPIEGO DI LECCO E MERATE HANNO SUPERATO DI POCO LE 33.000 UNITA’ (VALE A DIRE CHE NEL CORSO DELL’ANNO CIRCA 24.000 PERSONE HANNO AVUTO UN CONTRATTO DI LAVORO).

TRA COSTORO CIRCA 14.500 LECCHESI HANNO TROVATO LAVORO FUORI PROVINCIA. 9

IL FABBISOGNO DI PERSONALE DELLE IMPRESE LECCHESI Gli avviamenti registrati nel 2016 in provincia di Lecco non hanno fatto segnare un cambiamento significativo nella composizione suddivisa per livelli professionali.

Gli avviamenti di profili «high skill» (professioni intellettuali e scientifiche, tecnici specializzati, ecc.) rappresentano il 22,1% del totale, quelli di figure di medio livello il 44,3%, mentre gli avviamenti di figure generiche e non specializzate «low skill» corrispondevano al 33,6%.

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AVVIAMENTI REGISTRATI NEL 2016 IN PROVINCIA DI LECCO SUDDIVISI PER SETTORE (CONFRONTO CON IL 2015): SERVIZI 61,4% (20.336 UNITA’ +459 AVVIATI RISPETTO AL 2015)

INDUSTRIA 33% (10.906 UNITA’ -412 AVVIATI) COSTRUZIONI 4,3% (1.438 UNITA’ -177 AVVIATI) AGRICOLTURA 1,3% (436 UNITA’ + 44 AVVIATI) 11

Si registra un innalzamento dei livelli di istruzione richiesti dalle imprese (la quota dei laureati sul totale degli assunti è passata dall’11,6% al 14,3% nel 2016, mentre la quota dei diplomati è scesa dal 43,5% al 41%).

C’è una minore incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni (dal 36% del 2008 al 21% del 2016).

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Il mercato del lavoro è diventato: più esigente (in particolare in termini di competenze di base e tecnico-professionali, ma anche come capacità di adattarsi al cambiamento, flessibilità oraria, mobilità territoriale, ecc.) maggiormente precario (i percorsi professionali sono più lunghi e incerti, chi perde il lavoro ha un percorso di reinserimento spesso discontinuo e tortuoso) talvolta esclusivo (chi non è in possesso dei requisiti e delle competenze richieste, rischia di restarne fuori)

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•C’è un grave problema di disallineamento dei fabbisogni professionali richiesti dai datori di lavoro e quelli offerti dai lavoratori.

•Le assunzioni considerate di difficile reperimento sono in crescita (secondo le imprese, nel 2016, esse hanno rappresentato il 15% del totale delle assunzioni, con un crescita del +5% rispetto al 2015).

•Permane la difficoltà delle aziende a individuare persone in possesso di specifiche competenze tecnicoprofessionali, a fronte di un gran numero di disoccupati spesso caratterizzati da competenze generiche e attualmente poco spendibili.

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COME RIPARTIRE DOPO LA PERDITA DEL LAVORO 1. ANALIZZARE IL PERCORSO FATTO FINORA (STUDI, ESPERIENZE LAVORATIVE, CORSI DI FORMAZIONE, ECC.); 2. FARE UN BILANCIO DELLE PROPRIE COMPETENZE DI BASE, TRASVERSALI E TECNICOSPECIALISTICHE; 3. ANALIZZARE GLI ALTRI PUNTI DI FORZA (AD ESEMPIO: POSSESSO DI CERTIFICAZIONI/PATENTI ABILITANTI, DISPONIBILITA’ IN TERMINI DI ORARI DI LAVORO E DI MOBILITA’ TERRITORIALE, MOTIVAZIONI A RIMETTERSI IN GIOCO, ECC.); 15

4. ANALIZZARE I PROPRI PUNTI DI DEBOLEZZA (AD ES. CARENZA DI COMPETENZE RICHIESTE DAL MERCATO DEL LAVORO, SCARSA MOBILITA’ TERRITORIALE, ECC.); 5. RIFLETTERE SULLE PROPRIE ASPIRAZIONI E FOCALIZZARLE; 6. CONOSCERE IL MERCATO DEL LAVORO E GLI STRUMENTI PER LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO

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7. INDIVIDUARE IL PROPRIO PROGETTO PROFESSIONALE DEFINENDO UNA STRATEGIA COERENTE (FISSARE GLI OBIETTIVI E LE CONSEGUENTI AZIONI) PER REALIZZARLO; 8. LAVORARE COSTANTEMENTE PER AGGIORNARE LE PROPRIE COMPETENZE PIU’ SPENDIBILI E ACQUISIRNE DI NUOVE. RIDURRE I PUNTI DI DEBOLEZZA; 9. PREPARARE IL C.V. E UNA LETTERA DI PRESENTAZIONE COERENTI CON IL PROPRIO PROGETTO PROFESSIONALE; 17

10. ATTIVARE TUTTI I CANALI FORMALI E INFORMALI PER LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO CON L’OBIETTIVO DI COSTRUIRE UNA RETE DI RELAZIONI E OPPORTUNITA’; 11. RISPONDERE A TUTTE LE OFFERTE DI LAVORO COERENTI CON IL PROPRIO PROFILO E OBIETTIVO PROFESSIONALE; 12. INVIARE CANDIDATURE SPONTANEE.

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Principali punti di debolezza che, con diverse combinazioni e intensitĂ , penalizzano maggiormente le persone adulte alla ricerca di un impiego.

Ad alcuni è difficile porre rimedio, ma su altri SI PUO’ E SI DEVE LAVORARE! Basso livello di istruzione competenze di base (linguistiche e informatiche) non sufficienti competenze tecnico-professionali non richieste dal mercato o non sufficientemente qualificate

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insufficiente conoscenza delle caratteristiche del mercato del lavoro locale e degli strumenti per la ricerca attiva del lavoro carente capacità di cercare un lavoro in modo efficace insufficiente motivazione a rimettersi in gioco incapacità di reagire a una situazione difficile problemi e/o impegni personali o familiari che limitano la ricerca poca disponibilità personale o economica a investire proprie risorse per l’aggiornamento o la riqualificazione professionale

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IL PERCORSO PER RIENTRARE NEL MERCATO DEL LAVORO PUO’ ESSERE LUNGO E FRUSTRANTE, PERCIO’ BISOGNA IMPEGNARSI QUOTIDIANAMENTE CON METODO, FIDUCIA E COSTANZA (LA MOTIVAZIONE E’ UNA COMPONENTE FONDAMENTALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI!) CONSIDERARE CHE UN COLLOQUIO ANDATO MALE NON E’ UNA SCONFITTA, MA UN’OCCASIONE PER TRARRE INDICAZIONI UTILI REAGIRE ALLE DIFFICOLTA’ (SCORAGGIAMENTO, SENSO DI ABBANDONO, ECC.): CHI SI IMPEGNA A FONDO NELLA RICERCA, RAGGIUNGE L’OBIETTIVO!

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Ci sono diversi soggetti operanti nel mercato del lavoro lecchese che si occupano di supportare il reinserimento professionale degli adulti espulsi dal mercato del lavoro: Centri per l’Impiego di Lecco e Merate Enti accreditati da Regione Lombardia per erogare servizi al lavoro e alla formazione Agenzie per il lavoro Società di outplacement

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Strumenti attivi per elevare l’occupabilità delle persone espulse dal mercato del lavoro e supportare il loro percorso di reinserimento professionale: Dote Unica Lavoro di Regione Lombardia Progetti “speciali” come l’Unità di Gestione delle crisi aziendali della Provincia di Lecco Assegno di Ricollocazione Avvisi pubblici che finanziano progetti di reinserimento professionale come “Azioni di Rete per il lavoro” , “FPA Energia”, ecc.

Servizi specialistici al lavoro e alla formazione 23

Nonostante alcuni problemi e limiti del mercato del lavoro locale, nel 2016 l’indice sintetico di efficienza e innovazione del mercato del lavoro elaborato dall’Osservatorio statistico dei Consulenti del Lavoro (derivato da 5 indicatori: tasso d’occupazione, quota di giovani che non si trovano nella condizione di “NEET”, rapporto tra tasso d’occupazione maschile e femminile, quota di occupati che esercitano professioni altamente qualificate e quota di lavoratori con contratti “standard”) colloca la nostra provincia al 3° posto a livello italiano (eravamo al 10° nel 2015), preceduti solo da Bologna e Milano.

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Grazie per l’attenzione Matteo Sironi Coordinatore dell’Unità di Gestione delle crisi aziendali della Provincia di Lecco Tel. 0341.295577 E-mail: matteo.sironi@provincia.lecco.it

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