IlCorniglianese Mese di Ottobre 2013

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Corniglianese/cronaca dalla delegazione

Ottobre 2013 

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Centro di cultura islamica, la moschea in darsena non frena il progetto Doria: “Lo realizziamo a Cornigliano” Per la moschea genovese potrebbero esserci nuovi importanti sviluppi, peraltro tutti da verificare sia in termini temporali, sia per le palesi incertezze e contraddizioni che i nostri amministratori si trascinano ormai da molti anni circa la sua realizzazione. Il 4 ottobre scorso Proseguono i lavori per la realizzazione di un centro di cultura islamica il sito LaRepubin via Coronata. Nella foto l’ampia facciata interessata da un ponteggio blica-Genova.it, a cura di Donatella Alfonso, pubblica la notizia secondo la quale Alfredo Maiolese, musulmano genovese e presidente dell’European Muslims League (la Lega dei musulmani europei), presenterà a Jeddah, Arabia Saudita, e precisamente alla Banca di Sviluppo Islamico, il progetto denominato “Casa della Pace” che prevede la realizzazione di una moschea, meglio definita “casa”, acquistando e riadattando il fabbricato Tabarca nella darsena di Genova, unico edificio del waterfront non ancora ristrutturato, per un investimento stimato in 12-15 milioni di euro. Si tratta di un progetto importante che prevede una struttura sviluppata su cinque piani, con sala di preghiera al piano terreno, una sala tè al secondo, una grande libreria islamica al terzo con testi in arabo, italiano, inglese ed altre lingue, un museo della cultura islamica con centro culturale al quarto e spazi per uffici consolari e centri commerciali al quinto, per una superficie coperta di 6.000 metri quadrati con esterni in vetri e finiture in pietra chiara. Un progetto quindi molto importante che, se finanziato e realizzato, sarebbe per la nostra città, che da sempre ha caratteristi-

Le risposte dal Municipio VI Medio ponente Bommara: “Per il centro culturale degli islamici, o luogo di preghiera che, semplificando, viene chiamato moschea, i lavori sono leciti e previsti dal permesso alla manutenzione straordinaria concessa dagli Uffici urbanistici del Comune di Genova. Sono grandi lavori e come tali provocano disagi ai vicini. Gli stessi disagi che provoca qualsiasi cantiere similare. Certo è che quel cantiere è sicuramente più controllato di altri. Non ho notizie recenti sul cambio d’uso dell’immobile. Le informazioni che abbiamo ottenuto nei mesi scorsi dal Comune non lo contemplavano”. Amorfini: “E’ stato il primissimo problema che ho voluto affrontare in municipio ma interrogazioni e interpellanze non sono servite a nulla. Su segnalazione di alcuni cittadini che mi hanno fornito delle foto ho portato a conoscenza l’intero municipio su ciò che stava accadendo nello stabile di via Coronata: operai che stavano rimuovendo delle coperture del tetto (molto simili ad eternit) senza alcuna protezione e senza nemmeno una copertura che impedisse alle particelle di disperdersi nell’aria con grave rischio. Subito dopo i lavori di rimozione sono stati sospesi, allora ho presentato un’interpellanza per capire che tipo di coperture erano state rimosse, la risposta del municipio, attraverso il presidente Spatola, è stata che “quelle coperture erano di plastica usurata dal tempo”. Dopo alcuni giorni i lavori sono ripresi ma questa volta gli operai addetti alla rimozione indossavano tute e protezioni adeguate. Una cosa strana. Resto comunque del parere che Cornigliano ha bisogno di tutto tranne che di una moschea, soprattutto in quella stretta via di Coronata è impossibile convogliare in sicurezza centinaia e migliaia di persone in pellegrinaggio verso un luogo di culto”.

che fortemente cosmopolite, un elemento di forte rappresentanza ed in tal senso ha trovato subito la massima disponibilità da parte del sindaco Doria e del vicesindaco, nonché assessore all’Urbanistica, Bernini, che dichiarandosi favorevolmente impressionati dal progetto loro sottoposto in anteprima hanno promesso, nel caso di un positivo risultato tutto interno alla comunità islamica, di accelerare tutte le procedure urbanistiche necessarie per l’approvazione del progetto e conseguente sua realizzazione. Quanto sopra premesso, se realizzato, dovrebbe conseguentemente annullare l’ipotesi di un centro islamico a Cornigliano? E’ da anni che contro questa ipotesi una grande parte di corniglianesi si sta battendo, assieme ad alcune associazioni civili e religiose, personalità politiche, movimenti d’opinione, scontrandosi anche contro gli organi locali non sempre portatori di chiare ed univoche posizioni decisionali, molte volte nebulose nelle scelte, per non dire addirittura contraddittorie delle istanze dei cittadini. La moschea in darsena potrebbe risolvere il problema di Cornigliano? Sembrerebbe di no. Intanto anche questa soluzione incassa immediatamente il primo parere negativo come riportato da LaRepubblica-Genova.it l’8 ottobre, in un’intervista di Giulia Destefanis a Marco Ravera, referente del comitato Osservatorio Pre’-Gramsci, il quale si dichiara assolutamente contrario alla soluzione della moschea in darsena, dicendo tra l’altro: “Perché qui? Perché non scegliere un’area meno degradata?” Ma nella vicenda si inserisce ufficialmente anche il sindaco Doria, il quale, nell’occasione della firma a Tursi del gemellaggio con la città turca di Beyoglu, dichiara: “E’ in corso di realizzazione a Cornigliano un centro di cultura islamico, con luogo di preghiera annesso. Non è una vera moschea da punto di vista tecnico ma è già una risposta reale a un’esigenza che condividiamo in pieno”. E ancora: ”I lavori a Cornigliano sono già partiti con il supporto amministrativo del Comune. L’esigenza condivisa è quella che i cittadini di fede islamica residenti o in visita abbiano un luogo di culto degno. La realizzazione è uno degli obiettivi dell’amministrazione”. Pian piano le verità fino ad oggi negate si stanno svelando: la moschea o luogo di preghiera si “dovrà fare” a Cornigliano nel noto sito di via Coronata 2, e comunque non in alternativa ad altre soluzioni, come peraltro il Consiglio di circoscrizione del Medio Ponente con delibera n°76 del 20 maggio 2004, a firma Stefano Bernini, allora presidente, aveva approvato, e quanto sopra non tenendo assolutamente conto dell’assurdità in termini logistici e di vivibilità che una tale struttura potrà provocare in un territorio già fortemente penalizzato come Cornigliano. Appare Acquistando e riadattando (come da foto) il fabbricato Tabarca purtroppo chiaro che delle nella Darsena di Genova, si potrebbe realizzare un luogo di giuste istanze della delegacultura islamico con un investimento di 12/15 mln di euro zione non interessa niente a nessuno ma, ciò che più colpiscono, sono le reticenze, per non dire le malcelate bugie, che nel tempo sono state propinate dalle nostre autorità amministrative, comunali e municipali, che oggi addirittura si fanno paladine di una “soluzione moschea” grandemente invisa ai corniglianesi e non certo per un’avversità di carattere ideologico ma per una dissennata decisione in termini di logistica costruttiva e di vivibilità del quartiere. Un ultimo dubbio: abbiamo cercato invano di documentarci circa il progetto della moschea e della relativa concessione edilizia che il Comune avrà certamente rilasciata. Ma “ilCorniglianese” non ci è riuscito. Il sindaco Doria ed il vicesindaco Bernini potranno aiutarci in questa ricerca? Roberto Veneziani

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