Enna la provincia navigabile

Page 120

alla torre medievale, probabilmente aragonese, caratterizzata dalla bella aquila scolpita. L'interno, a tre navate, tradisce il susseguirsi di interventi e la densità di opere d'arte custodite. Spicca subito l'altare maggiore a marmi mischi policromi e l'altare della cappella del SS. Sacramento. Diversi pezzi di alta falegnameria barocca siciliana come i confessionali e la cattedra del Vescovo. Molto bello un crocifisso dipinto su croce lignea, datato al 1512 e con due medaglioni raffiguranti l'Addolorata e l'Eterno. Tra le opere più antiche una pittura su tavola, deuterobizantina del XI secolo, raffigurante la Madonna con Bambino. In fondo alla navata sinistra è, il simulacro del patrono, San Silvestro, realizzato nel 1484 da Giovanni e Jacopo Tifano in legno, tela e stucco. Notevolissimo il tesoro di San Silvestro con pezzi che vanno dal medioevo ai giorni nostri. Usciti dalla Cattedrale si potrà visitare l'adiacente Oratorio della Confraternita del Rosario con opere di falegnameria siciliana del XIX secolo e la Chiesa di San Giorgio. Passando sotto l'arco a sesto acuto della torre medievale si giunge in uno stretto vicolo e quindi ad un porticato che da accesso all'Oratorio del Santissimo Sacramento, già oratorio dei Cavalieri e della Confraternita dei Bianchi. Venne realizzato nel XV secolo su un precedente impianto del XI secolo. Tradizionalmente qui celebrò messa papa Urbano II così come recita l'incisione ai piedi della predella. La pavimentazione è in maioliche settecentesche mentre sulle volte campisce un Pantocrator che ricalca una simile figura di periodo normanno sbiaditasi con il tempo. Continuando la stradina si scende al quartiere Scalforio, probabilmente così detto perché “extra forum” cioè fuori dell'area murata. Il quartiere ha un impianto urbanistico molto simile a quello dei quartieri arabi. In esso sorge la Chiesa di San Nicolò a Scalforio, posta dinanzi la omonima porta urbica, con possente torre campanaria a pianta quadra. Fuori dell'area urbana a Nord sorge il complesso monastico di Sant'Agostino. La Chiesa, a pianta ottagona, venne edificata sui resti della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, prima chiesa cristiana e Duomo di Troina. La costruzione odierna è del 1491 e venne dedicata prima a San Nicola da Tolentino per poi essere intitolata a San Silvestro. All'interno viene custodito il bellissimo fercolo dello stesso santo, del 1736, in legno rivestito da argenti siciliani. 120

Alla Chiesa si lega il complesso con una grande corte porticata ove settimanalmente si svolge il mercato. Sul versante sud della città si stende il quartiere Corso, in esso si potranno osservare i ruderi della Madonna della Catena, una chiesa costruita sui resti di un impianto termale romano imperiale. Lungo la Via Vittorio Emanuele si giunge poi alla Chiesa di San Silvestro con annesso convento. La costruzione del complesso ebbe inizio nel XVII secolo custodisce il monumento funebre al santo di scuola gaginiana (XVI secolo). Altra bella chiesa è quella dei Cappuccini, XVII secolo e ospitante diverse opere pittoriche tra le

quali l'Adorazione del Crocifisso che, in paesaggio da sfondo, utilizza una veduta di Troina nel XVII secolo. Proseguendo fuori dell'abitato, dopo un paio di chilometri lungo la strada per Catania si giunge ai resti del grande impianto monastico di San Michele Arcangelo Nuovo, uno dei maggiori impianti basiliani di Sicilia. A questo fanno da contraltare gli altri resti di San Michele Arcangelo Vecchio, appollaiati su di una vicina collinetta. Essi sono databili alla conquista normanna e qui visse San Silvestro. Da visitare anche la Chiesa di Santa Caterina di Alessandria del XVI secolo e quella piccolissima di San Matteo, ambedue nel quartiere di San Basilio. All'esterno dell'abitato sono visitabili la necropoli di Monte Muanà con tombe indigene a grotticella e la parte ellenistico romana, ed un edificio ellenistico, forse templare. In tutta l'area a sud dell'abitato emergono i resti possenti delle mura ellenistiche. Anche sul panoramico monte San Pantheon vi sono resti archeologici, con mura di difesa, tombe e vasche per l'accumulo di acqua. A Nord, invece, nella vallata del fiume Troina, il magnifico ponte di “Faidda”, medievale, che scavalca il fiume con un'unica arcata e viadotto a schiena d'asino.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.