Parco dei cani

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PARCODEI CANI Fino a tre anni fa avevo un bassotto ,chiamato Filippo, per circa 7 anni lo portavo al parco Aldo Moro, dove ho fatto amicizia con altri amanti dei cani. Alle 17.00 tutti i giorni ci davamo appuntamento al parco. Eravamo una ventina con tanto di cani, qualcuno ne aveva anche due o tre, facevamo lunghe passeggiate e andavamo anche al nuovo parco ancora in fase di costruzione, indisturbati . Finito il nuovo parco abbiamo seguitato ad andarci, e dopo i lavori, l'abbellimento, dopo che hanno messo un parco per bambini sono cominciati i guai. Più volte i genitori dei bambini si sono lamentati, dicendo che quello era stato creato solamente per bambini ad a mio avviso avevano delle buone ragioni , sono cominciati i guai anche con la polizia locale, la quale ci aveva diffidato dall' entrare con cani sciolti e senza museruola. Sicuramente tra noi c'era chi non rispettava le regole,( GuiNZAGLIO, MUSERUOLA, sACCHETTO PER RACCOGLIERE GLI ESCREMENTI), meritando le multe che cominciavano a fioccare, ma anche pensando di protestare per il fatto che non sapevamo dove poter portare i nostri cani

Con il passare del tempo abbiamo adocchiato una porzione di terreno adiacente. che poteva far comodo al nostro caso. Allora era una discarica, ma abbiamo pensato di coinvolgere l'amministrazione chiedendo la disponibilità di creare un parco per i cani. Li abbiamo tempestati di emai, ma nessuno rispondeva alla richiesta. Nel frattempo alcuni di noi (all'inizio una ventina, poi un gruppo sempre più ridotto.... )..hanno deciso di prendere ramazze, pale decespugliatori e di cominciare a lavorare su questo terreno il sabato e la domenica .Solo dopo,si sono presentati l'allora assessore Malavolta e l'assessore Fuiano, ( forse perchè si erano rotti le scatole di ricevere email.. a patto che tutti le abbiano mandate visto che in effetti conoscevano solo il mio nome....) hanno visto il nostro lavoro e ci hanno dato la loro diponibilità. Rivendico quindi il mio merito nell'aver suscitato e in parte risolto il problema, anche se nessuno ha mai ringraziato .

Ora il parco dei cani è una realtà...anche se , il mio bassottino non posso portarcelo più. Di una cosa però sono convinto :

L'UNIONE FA LA FORZA E SE CI MUOVIAMO NOI CITTADINI POI.. FORSE A META' LAVORO ARRIVA ANCHE QUALCHE AUTORITA' In questi giorni è comparso un manifesto : “Ciampino dalla parte degli animali” è la campagna promozionale di iscrizione all'anagrafe canina, promossa dal Comune di Ciampino, Assessorato all'ambiente, con il patrocinio della Regione Lazio e con il contributo dell'Ordine dei Veterinari della Provincia di Roma e in collaborazione con l'E.N.P.A.


Dal 28 Marzo al 2 Aprile infatti sarà possibile presso alcuni ambulatori veterinari di Ciampino iscrivere i propri animali all'anagrafe canina, dotandoli di un apposito microchip (obbligo sancito dalla legge regionale n. 34/97, art. 12, comma 1, sanzione amministrativa, da 77 a 154 euro) al prezzo convenzionato di 20 Euro, mentre i primi 60 interventi saranno a carico del comune di Ciampino. ll Sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini, ha espresso la sua soddisfazione per la campagna di sensibilizzazione all'iscrizione all'anagrafe canina: “È una campagna a tutela degli animali, per la lotta al randagismo e all'abbandono, ma anche a tutela di tutta la società, in termini di sicurezza e prevenzione, e che rientra in un progetto più ampio di maggiore vivibilità per tutti, ricordando la campagna di sensibilizzazione 'Non lasciarla a terra', voluta dall'Amministrazione comunale per una città più bella e più pulita per tutti”. “Con questa iniziativa”, ha aggiunto l'Assessore all'Ambiente Enzo Lavagnini “vogliamo dimostrare concretamente che Ciampino è, come dice lo slogan dell'iniziativa, 'dalla parte degli animali', tutelando la loro cura e i loro diritti, e per questo ringraziamo la Regione Lazio, l'Ordine dei Veterinari di Roma, l'ASL RM H e l'E.N.P.A. di Roma per l'indispensabile collaborazione, e Maurizio Mattioli, che si è amichevolmente prestato a fare da testimonial alla campagna”. In tanti ci siamo chiesti: che vuol dire 60 gratuità ovvero 1200 euro a carico della collettività?? Non è obbligatorio ottemperare all'iscrizione??

Non era preferibile cominciare a pensare ad aprire un ricovero per cani abbandonati?

Faccio presente, inoltre, che fin dal 1991 una disposizione legislativa contro la piaga dell'abbandono, ha istituito, a livello nazionale, l'Anagrafe Canina, l'unico organo deputato per legge a registrare e gestire i dati. La stessa legge ha imposto l'obbligo per tutti i cittadini italiani di dichiarare e quindi registrare il possesso di un cane presso l'Anagrafe Canina del proprio Comune di Residenza. Tale iscrizione, gratuita, comporta l'assegnazione di un codice di lettere e cifre che deve essere tatuato nell'orecchio o all'interno della coscia del cane, in modo che si possa identificare il proprietario in caso di abbandono o smarrimento. Dal 1 gennaio 2005 ogni proprietario è tenuto ad iscrivere, presso l'ufficio anagrafe canina del Comune di residenza, il proprio cane, che viene così dotato di un microchip contenente il codice identificativo. Sono 15 cifre registrate in un piccolo dispositivo elettronico innocuo che viene iniettato sotto la cute del cane dietro l'orecchio sinistro con una speciale siringa sterile monouso, la cui lettura può essere effettuata presso i servizi veterinari delle ASL e gli ambulatori veterinari privati muniti di apposito lettore, o di un tatuaggio contenente le cifre. EVITIAMO DUNQUE IN UN MOMENTO DI PARTICOLARE CRISI ECONOMICA DI SPENDERE SOLDI INUTILMENTE E DI CREARE LISTE DI ATTESA ANCHE PER REGISTRARE UN CANE SPERANDO DI ARRIVARE IN TEMPO PER LA GRATUITA'


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