Meyer informa giugno 2015 light

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FORMAZIONE

Relazione annuale attività formative 2014 e anagrafe

Pubblicata sulla intranet nella Sezione formazione la relazione annuale che contiene le attività effettuate per la realizzazione del programma annuale di formazione, le risorse impiegate, l'analisi della durata e della tipologia dei destinatari ed elementi di valutazione di carattere qualitativo. Una specifica sezione approfondisce la valutazione di impatto che consente di valutare, a distanza dalla conclusione degli eventi formativi, i risultati effettivi conseguiti. Hanno contribuito alla rilevazione ed elaborazione dei dati anche alcuni responsabili degli eventi che sono indicati nelle schede riassuntive. E’ inoltre possibile consultare l'elenco degli eventi formativi realizzati, con indicatori di verifica, risultati, numero e tipologia di partecipanti. Gli operatori possono inoltre consultare la propria anagrafe formativa individuale aggiornata come da indicazioni contenute sulla intranet.

Per ulteriori informazioni e dettagli contattare C. D'Agostino.

Numero 6 - Giugno 2015

Verso il Meyer Health Campus (MHC)

Programma eventi formativi

Nei mesi di luglio e agosto sono in programma gli Audit clinici GRC, organizzati presso tutte le strutture e servizi che danno la possibilità di conseguire n.

2 crediti ECM per ciascuna partecipazione. Per eventuali informazioni contattare il facilitatore Rischio clinico del proprio servizio o la dott.ssa A. Savelli.

Per chi in questi mesi è invece interessato ad acquisire nuove conoscenze e competenze può comunque usufruire delle opportunità offerte dalla formazione in FAD in ambito aziendale ed extra aziendale sotto descritte.

Piattaforma TRIO Meyer: Percorso Terapia del dolore Per accedere è necessario chiedere la password al Settore Formazione con richiesta via mail a c.dagostino@meyer.it. I corsi sotto presentati sono indicati per medici, infermieri, tecnici sanitari e operatori socio sanitari.

1. Il dolore nel bambino: come riconoscerlo e trattarlo CF ECM: 5 - Durata stimata ore: 4 2. Le tecniche non farmacologiche per il controllo del dolore nel bambino CF ECM: 5 - Durata stimata ore: 4 3. Le cure palliative nel bambino CF ECM: 6 - Durata stimata ore: 6 4. Il trattamento del dolore da procedura del bambino: tecniche di sedoanalgesia e uso del protossido d'azoto CF ECM: 5 - Durata stimata ore: 5 5. Il dolore nel neonato CF ECM: 5 - Durata stimata ore: 4 Piattaforma FORMAS: La gestione del dolore in età pediatrica Evento realizzato con il contributo del docenti AOU Meyer al fine di dare adempimento a quanto disposto dalla normativa nazionale e regionale sulle cure palliative e la terapia del dolore. Per accedere al corso gli operatori devono registrarsi sulla piattaforma del FORMAS (si veda sulla intranet gli ulteriori dettagli).

CF ECM 9 - Durata fruizione: 7 ore, Periodo erogazione anno 2015 Destinatari: operatori sanitari Piattaforma FAD Meyer: L’infermiere e il bambino malato. Aggiornamenti su aspetti tecnici, relazionali ed educativi dell’assistenza – Corso FAD Moduli formativi – CF ECM 7 Sulla Piattaforma attivata dalla Struttura Ricerca Infermieristica in collaborazione con il Settore formazione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer sono stati inseriti n. 2 moduli dedicati esclusivamente a tutti gli infermieri dell’AOU Meyer. La partecipazione può avvenire senza vincoli di date, orario e durata entro il 31 dicembre 2015.

Informazioni per l’accesso e ulteriori dettagli su Intranet / Formazione / Formazione a distanza.

Gli eventi della Formazione sono alla sezione Formazione sulla Intranet !

Ufficio Stampa" Roberta Rezoalli Tel. 055.566.2302 / e-mail r.rezoalli@meyer.it # Giulia Righi Tel. 055-566.2854 / e-mail g.righi@meyer.it

Verso il Campus del Meyer: un altro tassello si aggiunge a un progetto che prenderà quota tra un anno. Parliamo degli edifici di via Cosimo il Vecchio che diventeranno la sede del Campus del nostro ospedale. In vista di questo importante obiettivo si lavora al collegamento che unirà il complesso ospedaliero di viale Pieraccini con gli edifici dell’ex Facoltà Teologica. Una passerella (nelle foto in alto) che si snoderà in un percorso lungo un centinaio di metri, unendo la cittadella ospedaliera alla nuova sede del Campus. Il collegamento, progettato dall’Ufficio tecnico, riprenderà i segni stilistici caratteristici del Meyer, coniugando materiali quali il legno, il ferro e il rame ossidato per realizzare una pensilina larga quasi due metri, senza scalini e con una pendenza non superiore all’8%. In questo modo sarà fruibile da tutti, anche dalla carrozzine. Il collegamento supererà dolcemente il dislivello della collina per attraversare il giardino dello storico circolo ricreativo SMS Careggi. Il progetto già presentato all’SMS (nella foto a lato) è un passo importante verso quella che a metà del 2016 sarà la grande sfida e la grande opportunità per la nostra Azienda: concentrare in un’unica sede di grandi dimensioni, nonché di grande bellezza, tutte le strutture dedicate ad attività formative, didattiche e dell’innovazione, secondo una concezione contemporanea di Campus, come insegnano le consolidate esperienze statunitensi. Il Meyer Health Campus (MHC), d’intesa con l’Università di Firenze potrà concentrare le scuole di specializzazione afferenti all’area pediatrica (pediatria, neuropsichiatria infantile ed altre) ma anche diventare un punto di riferimento per la formazione delle professioni sanitarie, come quella infermieristica.

Non solo, il Campus potrà consolidare forme di collabo-

razione per la formazione continua in medicina con i pediatri di famiglia. Ci sarà inoltre spazio per esplorare le nuove frontiere come la simulazione in medicina, per fornire agli specialisti innovative esperienze formative, o sviluppare la “community education" dedicata ai genitori e ai più piccoli, per promuovere e sviluppare la salute fisica, mentale ed emotiva dei bambini. Tutto ciò riunendo “education and training” in un’unica zona in prossimità della sede ospedaliera così da costruire un grande polo di attrazione dei giovani in un contesto stimolante ed altamente formativo. L’MHC offrirà quindi residenzialità, clinical training e research training in modo tale da costituire un robusto polo di attrazione scientifica, capace di accogliere giovani studenti, professori, e ospiti stranieri in visita, creando occasioni per lo sviluppo di fellowship, scambi di conoscenza e crescita professionale, in un contesto fortemente multidisciplinare. Un volano per una crescita del Meyer nel segno della qualità e dell’innovazione.

VITA DI AZIENDA

VITA DI AZIENDA !

Il Meyer "casa" delle Associazioni e

Fondazioni delle famiglie: firmato il protocollo

Con la firma del protocollo di intesa, avvenuto il 16 giugno scorso nell’incontro presso la hall Serra, le 23 Associazioni e Fondazioni delle famiglie che operano al Meyer hanno siglato il patto di collaborazione con il nostro Ospedale. Un protocollo che impegna sia il Meyer, sia le rappresentanze dei genitori, al rispetto di una serie di punti fissati di comune accordo, così da raccogliere le istanze di accoglienza e di ascolto dei bisogni delle famiglie, che provengono dalle Associazio-

Da Oklahoma a Firenze: studenti USA

di infermieristica in visita al Meyer

Studenti di infermieristica provenienti dagli Usa in visita al Meyer. Di recente una delegazione della University of Oklahoma ha voluto conoscere la realtà del nostro Ospedale. Era accompagnata dalla dr.ssa Lucia Macucci, tutor aziendale per i tirocini infermieristici e organizzatrice dell’evento, ed era composta da 17 studenti di infermieristica, 2 post-graduating students, dalla docente prof. Jeana Wilcox e dalla tutor della sede di Arezzo Charlotte Duklos.

La giornata è iniziata con la visita dell’ospedale, in particolare di alcune degenze e servizi di supporto; hanno suscitato ammirazione e interesse sia le strutture, sia le principali attività e ambienti illustrati, anche in lingua inglese da vari infermieri e medici, quali ad esempio il DEA, le degenze Neuro-Chirurgia-Pediatria, la Banca del Latte, la scuola, la ludoteca, la musicoterapia.

La seconda parte della visita si è tenuta in aula magna ed è stato un interessante scambio di esperienze con gli studenti del master di Infermieristica Pediatrica guidati dal prof. Filippo Festini. L’incontro è iniziato col benvenuto della

ni e Fondazioni, riconoscendone anche il ruolo di consiglio in merito al processo assistenziale ai piccoli pazienti. Con la firma del protocollo, il Meyer diventa la casa delle Associazioni e delle Fondazioni, nate molto spesso dall’esperienza drammatica della malattia, la cui attività è un patrimonio fondamentale e irrinunciabile per un ospedale come il Meyer. E l’incontro ne è stato un momento di restituzione e collettiva collaborazione.

Primi dati positivi su Osteopatia

in Neurochirugia: ecco il punto Otto mesi dopo l’avvio dello studio sull’impatto del trattamento osteopatico tra i degenti della Neurochirurgia emergono già i primi dati positivi a vantaggio dei piccoli pazienti. L’introduzione dell’osteopatia, nei fatti, sembra aver migliorato complessivamente la qualità di vita in questi bambini, riducendone il dolore, i giorni di degenza e anche i farmaci. Effetti positivi che sono stati registrati su un’ampia quota dei primi pazienti sottoposti allo studio. L’indagine, che proseguirà nei prossimi tre anni, vuole infatti valutare l’efficacia dell’Osteopatia nelle Neuroscienze, settore in cui il Meyer è pioniere in Italia. Il nostro è infatti l’unico ospedale pediatrico italiano ad ospitare un ambulatorio di osteopatia in regime di convenzione - a cui affluiscono bambini da tutta la Toscana - e ad avere nel suo staff un osteopata convenzionato. L’osteopatia è

una medicina manuale, complementare a tutte le pratiche sanitarie, che consiste nel trattamento manipolativo di diversi apparati: neuromuscolo-scheletrico, cranio-sacrale, viscerale, in un ottica di osservazione della globalità del paziente.

Dal novembre 2009 questa disciplina è stata introdotta al Meyer e utilizzata con successo in Neurochirurgia, poi ampliata a Neuroncologia e Oncoematologia per un progetto sulla Talassemia Major.

Di recente è approdata alle unità di Chirurgia e Pediatria. "Ci sono dati incoraggianti - spiega l’osteopata Tommaso Ferroni, responsabile dell’Ambulatorio - sulla riduzione del dolore, dei tempi di degenza e dei farmaci antidolorifici sugli oltre 1.500 casi di bambini trattati in Neurochirurgia”.

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Incarico per il dr. Franco Bambi

Il dottor Franco Bambi, Responsabile Sodc Immunoematologia, Medicina Trasfusionale e Laboratorio Terapie Cellulari ha assunto temporaneamente la Responsabilità delle strutture afferenti della Medicina Diagnostica e dei Servizi. Il tutto in attesa della definitiva messa a punto dell’organigramma strutturale che deriverà dalla adozione del nuovo atto aziendale. L’incarico del dr. Franco Bambi consentirà di sperimentare un processo di integrazione tra le strutture.

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direttrice infermieristica dott.ssa Patrizia Mondini, un cenno al sistema della formazione continua ECM a cura della dr.ssa Cassandra D’Agostino, un seminario sui “Diritti del bambino” del prof. Festini e un cenno alla struttura Ricerca Infermieristica del dr. Daniele Ciofi ed è proseguita col confronto tra le due realtà per quanto riguarda i diversi percorsi formativi, gli sbocchi occupazionali, i livelli retributivi, le facilitazioni e i bonus previsti all’assunzione, le figure che affiancano l’infermiere nei due sistemi sanitari e molto altro ancora. Gli studenti di Oklahoma sono intervenuti per illustrare il loro percorso di studi e le possibilità di sviluppo di carriera, gli studenti del master e i docenti del Meyer hanno a loro volta illustrato il sistema universitario italiano, la grave situazione occupazionale dei neo-infermieri e confrontato i due sistemi sanitari con i loro punti di forza e debolezze. Una visita che ha arricchito di nuove conoscenze e nuove relazioni.

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VITA DI AZIENDA

CARTA ETICA E BENE COMUNE

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Targa a Giuseppina Veneruso per il lavoro a favore dei bambini immigrati e adottati Oltre 25 anni di lavoro al Meyer, da pediatra e da infettivologa, parte dei quali dedicati al Centro per il bambino immigrato o adottato proveniente dall’estero. Meriti importanti che nel corso del recente incontro proprio su questa realtà “dedicata” del nostro ospedale il commissario Alberto Zanobini ha voluto ricordare, dando una targa alla dr.ssa Giuseppina Veneruso, la pediatra che ha dato vita a questo Centro (nella foto). La struttura è nata nel 1998, nell’ambito delle Malattie Infettive (è questa la problematica clinica predominante) e dalla consapevolezza che spesso la documentazione sanitaria dei bambini provenienti dall’estero è carente o scarsamente attendibile. In linea con i Poli Pediatrici più qualificati il Centro del Meyer ha promosso protocolli diagnostico-terapeutici da applicare dopo l'arrivo del bambino in Italia, indipendentemente dall’età e in ogni caso prima dell’inserimento in comunità infantili.

“Secondo i dati della letteratura internazionale più del 50% dei bambini adottati all’estero è infatti affetto da una patologia che soltanto nel 20% dei casi è possibile diagnosticare con la sola visita medica spiega la dr.ssa Veneruso - Pur non volendo medicalizzare troppo i bambini, si è rivelato necessario seguire un percorso sanitario unificato”. Per il bambi-

Il Codice di Comportamento

e ambiti di applicazione

no adottato, che si considera un immigrato un po’ particolare, il gruppo nazionale di lavoro per il bambino adottato e immigrato (GLNBI) della Società Italiana di Pediatria ha elaborato un protocollo di screening alla cui formulazione hanno attivamente partecipato gli specialisti del Meyer: la prof.

Caterina Adami Lami e la dottoressa Giuseppina Veneruso. Il protocollo diagnostico-assistenziale, approvato dalla Commissione Adozioni Internazionali, è attualmente seguito da tutti i servizi pediatrici di riferimento regionali per l’accoglienza sanitaria del bambino adottato proveniente dall’estero. Il Centro del Meyer è un punto di riferimento per i pediatri di famiglia, per i pediatri che operano nei consultori e nelle case di accoglienza delle strutture del Privato Sociale.

Si è appena conclusa la seconda parte del progetto formativo “Verso la carta etica degli operatori del Meyer”. Un ruolo particolare in questa fase è stato attribuita all’informazione, sensibilizzazione e condivisione con gli operatori dei contenuti del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013) e quello integrativo adottato dal Meyer con delibera n. 335/2013.

I Codici ora richiamati e tutte le informazioni relative all’argomento sono pubblicati sul sito del Meyer, Sezione “Amministrazione Trasparente” – Disposizioni Generali - Atti generali.

In questo primo intervento si vogliono richiamare i principi generali dei Codici ed il loro ambito di applicazione al fine di proseguire nel percorso di sensibilizzazione e di informazione, già avviato con i seminari sul Codice di Comportamento.

I dettami contenuti nel Codice nazionale costituiscono “i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare”, integrati dal codice Meyer.

Adeguare dunque il proprio comportamento ai parametri di lealtà, correttezza e di servizio al bene comune è l’essenza del pubblico dipendente. Il Codice o meglio il comportamento ivi contenuto diviene, nell’ambito delle azioni e misure introdotte dalla normativa sull’illegalità e trasparenza, uno strumento essenziale per prevenire la corruzione e perseguire l’integrità. Una novità introdotta dalle nuove disposizioni del Codice riguarda i destinatari dello stesso. Infatti, il Codice oltre a rivolgersi a tutti i dipendenti estende la sua applicazione, per quanto compatibile, a tutti i col-

Doppio impegno a Denver per Enrico Lombardi

chair del comitato internazionale pediatrico

dell'ATS e delegato SIMRI Doppio impegno per lo pneumologo e pediatra del Meyer, Enrico Lombardi, nel suo ruolo di Chair dell'International Relations Committee (IRC) dell'Assemblea di Pediatria dell’American Thoracic Society (ATS) e delegato della Societa' Italiana Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI). Nel recente congresso di Denver il dr. Lombardi ha presentato la “casa virtuale” per tutti coloro che si occupano della salute respiratoria dei bambini. Si tratta del sito realizzato dall’IRC dell'Assemblea di Pediatria dell’ATS e lanciato nel congresso internazionale in USA. “Sono diversi anni che l'IRC sta lavorando a questo progetto - spiega il dr.

Lombardi - Il sito contiene link a tutte le Società Nazionali di Pneumologia Pediatrica del globo, linee guida e registri internazionali, casi clinici difficili, oltre alle associazioni di pazienti e infor-

mazioni riguardanti opportunita' di ricerca, formazione e lavoro. Il sito nasce dentro al portale dell'Assemblea di Pediatria dell'ATS, ma è aperto a tutti”. Ma non è tutto. Nell’ambito di questo convegno la SIMRI e l’Assemblea di Pediatria dell’ATS hanno organizzato un incontro congiunto “ATS/SIMRI Collaboration Meeting: Work in Progress” con l’obiettivo di favorire uno scambio di vedute fra l’Assemblea di Pediatria dell’ATS e la SIMRI. L’appuntamento ha permesso la condivisione di informazioni ed esperienze sui progetti in corso, passando in rassegna le varie strategie di attuazione e gli ostacoli incontrati e sottolineandone gli aspetti peculiari. Uno degli obiettivi fondamentali dell’incontro è stata anche l’individuazione di possibili progetti futuri in collaborazione fra le due società.

laboratori o consulenti, indipendentemente dalla tipologia di contratto o incarico. I Codici si applicano anche nei confronti dei collaboratori di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore del Meyer. Per tutti questi operatori sono inserite nei contratti sottoscritti apposite clausole di risoluzione o decadenza dal rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dai Codici stessi.

Per il Meyer tali disposizioni sono contenute nell’art. 2 del proprio Codice. In particolare si specifica che il Codice si applica a tutti i dipendenti con un rapporto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato. Si applica anche al personale universitario in afferenza per le funzioni assistenziali, previa consultazione nell’ambito degli accordi in essere con gli organi competenti ed al personale della Fondazione. Si estende, infine, ad altre tipologie di contratto, ad esempio ai tirocinanti, consulenti e collaboratori occasionali, borsisti, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca.

In conclusione i Codici si estendono a tutti coloro che hanno relazioni di lavoro e di cooperazione a qualunque titolo con l’Azienda. Il fine ultimo della norma in esame, oltre a voler rafforzare l'identità culturale e organizzativa dell'Azienda, è quello di conformare la condotta degli operatori a quei doveri costituzionali strettamente connessi al perseguimento dell’interesse pubblico, evitando soprattutto situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine del Meyer.

Gianfranco Spagnolo Responsabile anti-corruzione e Trasparenza

Va alla sezione Carta Etica della Intranet e consulta il Codice di Comportamento

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RICERCA SCIENTIFICA

RICERCA SCIENTIFICA

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Ruolo ormoni sessuali su andamento TBC: citazione internazionale

Citato sul prestigioso World Biomedical Frontiers di New York "per il suo pensiero innovativo e per il suo importante impatto sulla futura ricerca”. Parliamo dello studio realizzato al Meyer e firmato da Stival A, Chiappini E, Montagnani C, Orlandini E, Buzzoni C, Galli L, de Martino M, intitolato “Sexual dimorphism in tuberculosis incidence: children cases compared to adult cases in Tuscany from 1997 to 2011” e pubblicato su PloS One 2014 Sep 25;9(9):e105277. Lo studio dirime un dubbio che la ricerca non aveva ancora risolto sul ruolo degli ormoni sessuali nel determinare il peggiore andamento della tubercolosi negli uomini rispetto alle donne. L’approccio - da pediatri - è

Scagnet a Pittsburgh per la chirurgia

del basicranio con tecnica endoscopica

Esperienza a Pittsburgh per Mirko Scagnet, giovane neurochirurgo che, nel suo periodo di formazione all’estero, ha scelto University of Pittsburgh Medical Center (UPMC) perché punto di riferimento mondiale per la chirurgia del basicranio con tecnica endoscopica. “Sono stato presso il Center for Cranial Base Surgery. Department of Neurosurgery, proprio per confrontarmi con i colleghi americani che hanno un’esperienza pluridecennale essendo pionieri in questo tipo di chirurgia - spiega il dr. Scagnet - Si tratta di una tecnica rivoluzionaria perché consente di arrivare in una parte profonda della testa, appunto il basicranio, passando dal naso, quindi senza il taglio e l’ampia cicatrice della craniotomia. L’approccio endoscopico oltre a migliorare la vista dell’area su cui intervenire grazie alla visione maggiormente amplificata rispetto a quella del microscopio, offre notevoli vantaggi ai pazienti che, grazie alla minore invasività, si riprendono più velocemente, senza soffrire i postumi che i tagli provocano, quali una migliore cosmesi e la riduzione del dolore post operatorio con una riduzione dei tempi medi di degenza”. In merito alla tecnologia utilizzata?

“Di importanza strategica – prosegue il neurochirurgo - è l’utilizzo del neuronavigatore, ottico o magnetico, che accoppiato all’endoscopio ci permette di confermare in tempo reale ciò che stiamo vedendo e contemporaneamente permette di tracciare la via chirurgica ottimale per raggiungere il nostro target”. Nel suo periodo di formazione e aggiornamento a Pittsburgh il neurochirurgo del Meyer ha inoltre conosciuto il direttore del Centro, prof Paul Gardner , seguendolo in sala operatoria. “Ho instaurato con lui un rapporto di ami-

stato tanto semplice quanto efficace: verificare tramite le codifiche ICD-9 l’andamento della tubercolosi nelle bambine e nei bambini toscani dal 1997 al 2011. La ricerca ha messo in chiara evidenza che prima dello sviluppo sessuale non vi sono differenze di genere nella patomorfosi dell’infezione tubercolare, confermando con uno studio epidemiologico gli studi di base che evidenziano capacità di manipolazione dei meccanismi immunitari da parte degli ormoni sessuali. Questo è un altro esempio di fruttuosa ricerca che nasce dalla collaborazione fra i ricercatori del Meyer e le strutture epidemiologiche della Regione Toscana

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Premio Periti per il miglior articolo 2014 Journal of Chemotherapy Premio internazionale per lo studio “Controversies in preventive therapy for children contacts of multidrug-resistant tuberculosis”, firmato da Chiappini E, Sollai S, Bonsignori F, Galli L, de Martino M. e pubblicato sul Journal of Chemotherapy nel 2014.Una giuria mondiale di esperti ha giudicato il lavoro come migliore articolo di review pubblicato sulla rivista lo scorso anno. Il lavoro solidifica il principio che la profilassi anti-tubercolare nei contatti deve essere sempre effettuata sotto i 5 anni e nei bambini immunocompromessi. Analizza poi i pro ed i contro per una profilassi generalizzata. L'analisi é stata

giudicata di grande importanza per la ricaduta operativa in questo momento in cui l'infezione tubercolare é in significativo incremento mentre la profilassi nei bambini a rischio e nei bambini sotto i 5 anni é spesso tralasciata con grave rischio per il singolo e per la salute pubblica.Il premio è indetto in memoria di un professore italiano di Farmacologia, il Prof Piero Periti,è un premio internazionale istituito dagli Editori di una prestigiosa rivista scientifica internazionale, che ha sede a Londra, con impact factor, Journal of Chemotherapy, del quale il Prof Periti è stato uno dei fondatori.

chevole collaborazione - prosegue Mirko Scagnet che si è rivelato e sarà utilissimo per i bambini in cura al Meyer perché ci permette di discutere con lui e il suo staff i casi più difficili. Grazie a questa esperienza ho potuto constatare che il nostro standard, per questa chirurgia, è assolutamente equivalente a quello di Pittsburgh. Abbiamo introdotto questa chirurgia sul finire del 2012 e a tutt’oggi abbiamo un’ampia casistica – ben 39 casi – di tutto rispetto per l’Italia. Ampia è la patologia che possiamo trattare: interveniamo sui tumori come i craniofaringiomi e gli adenomi ipofisari, le cisti della tasca di Rathke, le fistole liquorali, gli encefaloceli, le cisti dermoidi, i mucoceli, le lesioni della parete orbitaria mediale, con questa tecnica si può eseguire anche l’odontoidectomia di C2. Ricordo il nostro caso più difficile: l’asportazione di un cavernoma del tronco cerebrale, approcciato per via transclivale in una ragazza di 14 anni arrivata in stato di coma, per il sanguinamento acuto del cavernoma stesso. A tutt’oggi ha ripreso una vita normalissima libera di fare tutto ciò che fanno le sue coetanee”.

Informare, condividere e innovare

Presentazione del nuovo sito del Centro

di Salute Globale

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Giovedì 23 Luglio 2015, ore 9,15 - Aula Magna I° piano

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Ospedale Pediatrico Meyer Firenze