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eraunavolta
BENTORNATA SALA BACCHELLI, L’ANTICA FORESTERIA
Circolo Culturale Ricreativo IOR
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Chiusura estiva. Chiusura estiva del Circolo Aziendale dal 27 luglio al 31 agosto.
Chiusura del Bar del Circolo da sabato 29 luglio a mercoledì 23 agosto compresi.
Raccolta per alluvione. Ringraziamo tutti coloro che hanno voluto assieme a noi dimostrare la vicinanza e la solidarietà alle vittime dell’alluvione con una donazione in denaro.
La cifra di € 500 che grazie a voi siamo riusciti a raccogliere sarà versata sul conto corrente predisposto con causale “Alluvione Emilia Romagna”. Visite Ala monumentale. Organizzate dal Consigliere Sante Garofani. Per partecipare sarà necessario iscriversi al circolo aziendale IOR per l’anno 2023/2024; l’iscrizione dovrà essere effettuata presso la sede del Circolo prima del giorno della visita.
Sabato 23 settembre e sabato 28 ottobre 2023, dalle ore 9.00 alle 12.30. Ritrovo presso la portineria monumentale del Rizzoli.

L’itinerario prevede la visita alla Chiesa di San Michele in Bosco, la Manica lunga (corridoio cannocchiale), lo scalone seicentesco, la sala del Vasari, la Biblioteca, il Chiostro ottagonale, la Sala Bacchelli, gli altri chiostri e il parco ottocentesco Remo Scoto.
L’ingresso è riservato agli iscritti al Circolo IOR per l’anno 2023/2024 (max 15 partecipanti). Per prenotazioni inviare mail a circoloior@ior.it specificando il numero di partecipanti.
Circolo Aziendale ARCI - IOR
Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7715 del 29 Novembre 2006
Rivista mensile, n. 198, anno 17, luglio 2023 a cura dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna
Via di Barbiano, 1/10 - 40136 Bologna tel 0516366703 fax 051580453 e-mail: iornews@ior.it
Direttore responsabile
Sara Nanni
Comitato di redazione
Alice Capucci (coordinamento editoriale), Michela Antino, Mina Lepera, Annamaria Milanesi, Andrea Paltrinieri
Progetto grafico
Cristina Ghinelli
Fotografie
Lorenz Piretti
Stampa
Centro Stampa IOR
Hanno collaborato
Silvia Bassini, Erik Boetto, Margherita Casarini, Anna Maria Nicolini, Pamela Pedretti, Giulia Prati, Angelo Rambaldi, Luca Sangiorgi, Patrizia Tomba, Daniele Tosarelli
Chiuso il 17 luglio 2023
Tiratura 1000 copie
Segnalazioni alla redazione: iornews@ior.it 051 6366819
CDopo essere stata utilizzata per importanti funzioni didattiche, quella che fu la sala principale della foresteria del convento olivetano, oggi Sala Bacchelli, è tornata alla sua funzione di rappresentanza preziosa, e fruibile anche per i visitatori. Diamo con qualche novità uno sguardo per i lettori di Rizzoli IORNews a questo ambiente storico. Sala Bacchelli era il “salotto” al centro di vari locali della Foresteria dove risiedevano gli ospiti illustri che pernottavano nel convento. Cominciamo la nostra visita dall’imponente camino tardo cinquecentesco, al di sopra vi è il dipinto di Ludovico Carracci che cela un piccolo mistero. È bene ricordare che all’origine al posto della pur bella volta attuale che dà luce attraverso il grande ovale, vi era un altro affresco di Ludovico Carracci. Purtroppo durante il periodo, nefasto, delle soppressioni napoleoniche, con il convento trasformato in carcere, la volta dipinta crollò. Il dipinto del Carracci racconta un evento noto nella tradizione del Cristianesimo: il primo apostolo San Pietro giunge a Roma, gli appare un angelo che gli dice che lui, pur essendo ebreo come Gesù, è però cristiano e quindi non è condizionato dalla rigida, in alcune occasioni, dieta ebraica. Succede così, e questo è il soggetto pittorico, che presso la locanda di Simone Coriario viene allestita una cena per San Pietro. La scena è movimentata, ci sono pure cani e gatti, i commensali si muovono. Ma ecco che dietro a tutti vi è un giovane uomo che guarda i commensali, ma, in tutta evidenza, è estraneo all’ambiente, anzi osserva in modo un po’ beffardo. Molti critici si chiesero nel tempo chi poteva essere quel personaggio. Qualche anno fa, Kenichi Takahashi, giapponese Professore di storia dell’Arte all’università Okayama, e grande conoscitore della pittura bolognese del ‘600, ha dato un’interpretazione del personaggio misterioso in una sua pubblicazione: era Adriano Banchieri, monaco olivetano a San Michele (c’è una lapide in chiesa). Banchieri, oggetto di un convegno al Rizzoli non tanto tempo fa, e di un volume, fu un grande musicista organista compositore e innovatore, ma anche forte critico delle Accademie musicali, così come Ludovico Caracci era a sua volta “contestatore” delle accademie dei pittori. Per cui, sostiene e documenta il Professore giapponese, Ludovico Carracci avrebbe omaggiato il suo compagno di lotte artistiche nel suo dipinto. Il grande storico dell’arte Eugenio Riccomini, da me consultato, mi disse che la tesi del Professor Kenichi Takahashi era plausibile. In sala Bacchelli abbiamo anche quattro grandi dipinti che onorano i primi quattro direttori della Clinica Ortopedica (Codivilla-Putti-Delitala-Zanoli), c’è pure uno dei successori, Paltrinieri. Importante è la lapide che ricorda il grande Giuseppe Bacchelli, Presidente della Provincia, che fu il vero attuatore, nel concreto, del lascito di Francesco Rizzoli.

Angelo Rambaldi