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Il valore della sostenibilità: Confindustria sul territorio a fianco delle imprese
I prossimi 10 anni saranno determinanti. Affermazione molto forte ma pienamente calata nella realtà che viviamo oggi. Il futuro del pianeta, dell’ambiente, delle economie e delle società è strettamente legato a tutti i cambiamenti climatici. Questo richiede un’attenzione prioritaria ai temi ambientali con pratiche che vadano sempre più verso, non solo un Paese, ma un mondo sostenibile per noi e per le generazioni future.
Il nostro modello di sviluppo non va più bene. E dunque, come facciamo a modificarlo senza distruggere la forza produttiva che ci ha permesso di migliorare la vita di milioni di persone? Gli squilibri ambientali hanno fatto emergere la logica dissipativa che ci ha portato ad usare le risorse senza curarsi di pensare a come ricostruirle.
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La sfida quindi è un modello che coniughi ambiente, società ed economia. Il ruolo delle imprese non è affatto secondario in questo percorso ma ovviamente non è il solo.
Gli imprenditori si trovano ad affrontare scenari di mercato nuovi rispetto al passato. Questo ha richiesto un ripensamento del modo di fare impresa e temi quali valore condiviso, ruolo degli stakeholder, progetti per le comunità, integrità e responsabilità sociale sono diventate voci importanti della quotidiana governance aziendale.
La responsabilità sociale e la sostenibilità sono, infatti, elementi vincenti per la competitività delle imprese, pur essendo soluzioni non facili da comprendere per l’imprenditore abituato a ragionare in termini di remunerabilità immediata del capitale.
È importante continuare a ricordare i benefici per le imprese sia in termini di minori costi (ad esempio quando la scelta di modalità operative di minore impatto comporti risparmi nei costi dell’energia) sia di maggiori ricavi (ad esempio quando le caratteristiche dei prodotti e dei servizi offerti siano in grado di incontrare il favore della domanda in modo da aumentare il proprio range reputazionale), ma anche la possibilità di attrarre investitori che leggono nelle performance ESG (Environment, Social, Governance) delle imprese il segno di una capacità di gestire le sfide e i rischi posti dal contesto esterno e di generare valore nel medio–lungo termine.
Oggi sono sempre di più le aziende consapevoli che sostenibilità non è solo una regola di mercato o un’osservanza delle normative vigenti, ma è elemento fondamentale del processo produttivo e un elemento di competitività sul mercato.
Questi temi dunque non sono in antitesi con l’obiettivo di un settore industriale forte e trainante per l’economia italiana, ma ne sono intrinsecamente collegati e connessi.
A testimonianza della consapevolezza acquisita su questo tema, per sostenere e promuovere le buone pratiche di sostenibilità, Confindustria ha intrapreso diverse attività perché fermamente convinta che la nostra struttura industriale, costituita in gran parte da PMI, deve fare uno sforzo di profondo cambiamento e dare impulso alla sostenibilità. La sostenibilità diventa, quindi, leva vincente sul mercato interno ma anche leva per superare la concorrenza dei player emergenti dei mercati esteri. Per ogni azienda, al di là della dimensione o del settore, questo diventa uno strumento necessario per incidere sulla competitività e creare una “nuova” modalità di fare impresa.
Gli imprenditori di oggi devono affrontare uno scenario nuovo rispetto al passato; esso richiede un ripensamento del modello di sviluppo che punti sull’innovazione e la sostenibilità all’interno di un sistema in grado di creare valore condiviso per tutti. Un nuovo approccio strategico, quindi, che massimizza la creazione di valore congiunto sia per l’azienda che per gli stakeholder.
È in questo scenario che Confindustria considera la responsabilità sociale un elemento vincente per la competitività delle imprese che deve dunque diventare un nuovo paradigma economico, un antidoto alla disgregazione sociale in grado di contribuire ad una nuova cultura di impresa e ad un diverso modello di business. Nel Manifesto “La Responsabilità Sociale per l’Industria 4.0”, elaborato da Confindustria lo scorso anno, si parla di adottare un approccio sostenibile che riguarda la strategia, la governance, l’innovazione nei processi e nei prodotti, l’attenzione a tutti i portatori di interesse, dai collaboratori ai fornitori e alla comunità in cui l’azienda opera.
Dieci linee guida, dieci indirizzi concreti, per orientare le aziende lungo il percorso che porta alla sostenibilità come fattore strategico di competitività. Il Manifesto non è un documento teorico, ma poggia piuttosto su una strategia ben definita che punta a rendere concreti gli obiettivi e i valori enunciati perché lo scopo di Confindustria è quello di aiutare le PMI nel percorso di cambiamento verso una impresa sostenibile.
Confindustria si sta impegnando attraverso una serie di azioni; oltre all’elaborazione del Manifesto ricordiamo anche l’adesione ad ASVIS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e all’Agenda 2030. E si sta impegnando con una serie di appuntamenti sul territorio. Il Gruppo Tecnico Responsabilità Sociale d’Impresa di Confindustria ha iniziato un ciclo di incontri con le associazioni e con le imprese associate che hanno un obiettivo duplice: sia creare momenti di formazione e diffusione della cultura della sostenibilità, sia creare momenti di ascolto delle imprese associate. Questi momenti di confronto sono estremamente importanti: sono utili a Confindustria per capire quali difficoltà maggiori incontrano le imprese e chiedere con ancora più voce incentivi per le aziende che investono in sostenibilità; e sono utili alle imprese per capire meglio quello che Confindustria sta facendo anche in termini di progetti concreti. Il Gruppo Tecnico RSI di Confindustria sta mettendo a punto il Progetto dei Temporary Manager per la Sostenibilità. Si tratta di un progetto per le PMI che potranno usufruire, per un periodo prestabilito, di un Manager della Sostenibilità. L’obiettivo è sensibilizzare il vertice e la proprietà delle imprese sui principi guida della RSI e ESG introducendo concetti e strumenti di analisi del contesto, sulla competitività strategica dell’impresa e dei suoi impatti sulla società, sull’ambiente e sulle performance economicofinanziarie dell’impresa stessa.
Ci siamo imbattuti in molte best practice durante questi incontri sul territorio che sono servite da “manifesto” per far comprendere come, anche se il percorso può sembrare difficile, si può arrivare ad essere più sostenibili e a cavalcare un cambiamento ormai necessario per essere davvero competitivi sul mercato.
Rossana Revello