Costruzioni 727 febbraio 2019

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IMPATTO

DECISIVO

Con un frantumatore girevole FR 28P e una pinza demolitrice primaria HC 18P, P l’impresa Seprio apre il varco per il futuro dell’ ex Focrem di Magnago Testi e foto di Alberto Finotto gli albori di una rinascita, c’è sempre una demolizione. La trasformazione economica di un territorio non dev’essere vista come una sconfitta; anzi, è quasi sempre un indizio di vitalità e di adattamento. La storica fonderia Focrem di via Arturo Tosi, nel comune di Magnago, fiore all’occhiello della grande industria del dopoguerra e parte integrante del tessuto produttivo dell’Alto Milanese, ha chiuso i battenti due anni fa, lasciando ai posteri un’area dismessa di oltre 20.000 metri quadrati, di cui oltre la metà occupata dagli edifici che contenevano i forni e i reparti di formatura dei prodotti da fusione in ghisa di alta gamma. Oggi la nuova società proprietaria dell’ex Focrem sta procedendo alla riqualificazione dell’area, destinata ad ospitare un nuovo centro commerciale di medie dimensioni, con la creazione di quattro comparti completamente indipendenti l’uno dall’altro.

A

Scena primaria (e secondaria) La demolizione di gran parte degli edifici industrialiI prevista dal PII (Programma Integrato di Intervento) è stata affidata a un’impresa specializzata di lungo corso, la Seprio di Gornate Olona, nata nel 1996 sulla scorta dell’originaria Pensini Diego & Lino che data addirittura al 1969 la propria fondazione. Oggi la Seprio si occupa di interventi complessi

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