TURISMO EDIZIONI & officinadanova
iEdition n. 09
Sommario Benvenuto nel mondo di PREALPI iEdition ibook magazine multimediale Sfogliando queste pagine potrai trovare interessanti spunti e informazioni su nuovi itinerari scelti per il tuo sport preferito. Per una migliore visualizzazione dei testi, orientare l’iPad in verticale; questa modalità limita l’utilizzo di gallery, immagini e altre funzioni multimediali. Versione formato PDF. Gallery fotografiche, video e altre funzioni multimediali saranno visualizzabili attraverso link che necessitano l’apertura di un browser e il collegamento alla rete internet. Potrai riconoscere i link e i collegamenti ipertestuali da cliccare dal colore rosso, per accedere alle gallery fotografiche , ai filmati e per visualizzare altri elementi multimediali, (identificabili anche dall’icona
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Click e
EDITORIALE
É una stagione che, quest’anno, stenta a decollare. Stiamo parlando della primavera, “maledetta primavera”, come recita una nota canzone... Tanta pioggia e, addirittura, la neve in montagna a fine maggio; rimarranno storiche le immagini di Vincenzo Nibali, con le braccia alzate all’arrivo della tappa alle Tre Cime di Lavaredo, sotto una tormenta di neve. Ma andiamo oltre e guardiamo avanti (con un occhio ancora sulle previsioni meteorologiche) per presentarvi questo numero, estivo, di PREALPI. Per il mese di Giugno, abbiamo deciso di proporvi una bella via ferrata, i benefici del Nordic Walking, tanti spunti per una vacanza attiva in Carinzia, un nuovo percorso in MTB, un trekking, e alcuni consigli sulla giusta alimentazione. Vi invitiamo a inviarci i vostri racconti, le escursione, le giornate trascorse sulle vostre montagne preferite; la redazione leggerà con attenzione i contenuti e il più interessante sarà pubblicato nella sezione “Scritto da voi”, sul prossimo numero di PREALPI iEdition, magazine multimediale. Inviate i vostri commenti, idee e suggerimenti per migliorare la vostra rivista, scrivendo a mail.prealpi@gmail.com. Continuate a seguire le news, collegandovi al blog prealpi.wordpress.com e sulla pagina PREALPI di Facebook. Buona lettura
Marco Spampinato
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NOTIZIE E CURIOSITĂ€
NEWS
A cura della Redazione
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Col Rodella - Val di Fassa
RED BULL X-ALPS 2013
contraddistinto questa gara unica nel suo genere. Il regolamento è molto semplice: l’itinerario lungo le Alpi, dovrà essere svolto in
Il conto alla rovescia è iniziato! Mancano pochi giorni per i 32
volo o a piedi, in completa autonomia, con la scelta libera delle
piloti di parapendio, provenienti da 21 paesi, che parteciperanno
traiettorie di volo nel rispetto delle 100 boe (punti obbligatori di
alla adventure race più dura al mondo. Lo start per la Red Bull X-
p a s s a g g i o a e r e o , n d r. ) e d e i c h e c k p o i n t s t a b i l i t i
Alps 2013 scatterà a Salisburgo il 7 luglio, con arrivo a Monte
dall’organizzazione. Nel programma di allenamento di tutti i piloti
Carlo, nel Principato di Monaco. Per l’attesissima sfida per
c’è, prima di tutto, la preparazione fisica e mentale necessaria per
questa nuova edizione, destinata a essere più dura che mai, gli
affrontare questo genere di gare. Alcuni piloti hanno concentrato
organizzatori hanno scelto un percorso estenuante, di 1.031 km in
l’allenamento sul volo di lunga distanza in Nuova Zelanda, sul
linea d'aria. Gli atleti si sono allenati in modo particolare, per
Kilimanjaro o in Kenya, mentre altri hanno preferito dedicarsi a un
essere pronti ad affrontare anche le più avverse condizioni meteo,
tipo di allenamento per la resistenza fisica.
come pioggia, neve e sole che, nelle edizioni passate, hanno
infatti, richiede una grande esperienza per voli di cross, lunga
Red Bull X-Alps,
distanza e una forte preparazione per il trekking e vie ferrate, anche a quote elevate. Ogni squadra è composta da un atleta e fino a due persone per il supporto logistico (cibo e abiti di ricambio). Nessuna assistenza tecnica esterna è permesso. I concorrenti possono gareggiare dalle 5 del mattino fino alle 22,30. Una novità per l’edizione 2013, renderà la gara ancora più emozionante e impegnativa: gli atleti potranno utilizzare un “Night Pass” che permetterà loro di proseguire a piedi tutta la notte. Sul sito ufficiale redbullxalps.com sarà attiva una sezione Live Tracking, che consente di seguire in diretta tutti i piloti; il 6
sistema fornisce, oltre alla posizione lungo il tracciato di gara, vari
presso il Centro Sportivo C. Rumi, con estensione al Canton
dati tecnici di volo come la velocità, la quota e altri interessanti
Ticino, in Svizzera, luogo ricco di forre. La partecipazione è aperta
notizie. L'edizione 2011 è stata vinta da Christian Maurer (SUI) in
a soci e non soci CAI. Il raduno é organizzato con la
11 giorni, 4 ore e 22 minuti.
collaborazione dalle sezioni di Gallarate, Sesto Calende e Varallo, con il supporto del Comune di Porlezza, della Polisportiva Porlezzese, del Gruppo Alpini”Val Rezzo” di Porlezza, dalla Protezione Civile di Como e dalla Comunità Valli del Lario e del Ceresio. La manifestazione é inoltre patrocinata dal CNSAS Lombardo (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), Scuola Nazionale di Speleologia Cai, Cai Lombardia,
1° RADUNO TORRENTISMO CAI PORLEZZA La sezione di Como del Club Alpino Italiano organizza e patrocina il 1° Raduno torrentistico nell'ambito delle celebrazioni locali inerenti il 150° dalla fondazione del Club Alpino Italiano. L'evento é in programma nel periodo compreso tra il 3 e l'11 agosto 2013, sul territorio comunale di Porlezza (CO) e più precisamente 7
Commissione Centrale per la Speleologia, dall'Organo Tecnico
l’Europa, con la Maremontana sulla costa ligure in Italia, la
Territoriale Operativo Lombardo (O.T.T.O.). Sul sito porlezza2013.it
Transvulcania in Spagna, il Restonica in Corsica e, ovviamente, la
é a disposizione una mappa interattiva con le oltre 30 forre
tanto attesa UTMB®. Terreni svariati, condizioni meteo di ogni
selezionate per il raduno, scelte per la varietà di difficoltà, da
tipo, la stagione trail 2013 sarà un eccellente campo di prova per
quelle più ludiche a quelle più tecniche e verticali, adatte al
le suole Vibram®. Le performance del team saranno come
torrentista esperto. Tutte le forre sono raggiungibili in circa 1 ora
sempre esaltate dalle avanzatissime suole Vibram®, create con
di automobile da Porlezza. Le province coinvolte sono quelle di
mescole e tecnologie esclusive nonché montate su calzature
Como e Sondrio mentre per il versante svizzero, le aree di Biasca,
firmate dai grandi del footwear ad alte prestazioni: da Saucony a
Locarno e la Val Maggia. Altre informazioni e modulo per
Scott, da New Balance a Dynafit. Partner illustri anche per
l’iscrizione on line su porlezza2013.it
l’abbigliamento tecnico e le attrezzature: il nuovo Trailrunning Team di Vibram® potrà contare sul know how di veri protagonisti
VIBRAM® TRAILRUNNING TEAM 2013
del mondo outdoor, come Polartec®, Ultraspire, BV Sport, Julbo, Petzl. La partnership con Garmin consentirà invece di garantire
Dopo i molti successi dello scorso anno, Vibram® riconferma il
l’eccellenza in termini di tecnologia satellitare.
suo impegno per il futuro dell’avventura trail e presenta il Trailrunning Team Vibram® 2013, arricchito di una new entry. Ancora in primo piano, per il terzo anno di seguito, la coraggiosa filosofia Vibram®: “ordinary people being extraordinary”, basata sulla convinzione che anche persone “normali” possono compiere imprese extra-quotidiane, ai limiti dell’estremo. Il team 2013 è composto da 3 italiani: Nicola Bassi e Beppe Marazzi, cui si è unita la new entry Stefano Ruzza, e 3 francesi: Sébastien Nain, Ronan Moalic e David Gatti. Altri atleti saranno presenti in occasioni particolari. Ma la novità più interessante è rappresentata dalla programmazione di gare in più continenti: in America per la Speedgoat, in Asia per la Vibram® Hong Kong 100, nell’Oceano Indiano per la Diagonale des Fous. C’è poi 8
INTERNATIONAL NORDIC WALKING FESTIVAL
vuole partecipare alle attività, il Consorzio Operatori Turistici della Valle di Cogne propone un pacchetto che include il soggiorno,
Il Festival Internazionale di Nordic Walking si terrà quest’anno, per
con tariffe convenzionate a partire da 48 euro per persona al
la prima volta, nell’incantevole scenario della Valle di Cogne, nel
giorno in camera doppia, colazione inclusa e l’iscrizione alle
cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, dal 5 al 7 luglio. Il
attività con pass valido uno, due o tre giorni.Per usufruire
programma, ricco di iniziative sia per gli appassionati di Nordic
dell’offerta, soggetta a disponibilità, è necessario prenotare
Walking sia per i neofiti che potranno così avvicinarsi alla
contattando l’ufficio del Consorzio Operatori Turistici Valle di
disciplina, prevede cinque semplici attività itineranti, che
Cogne (tel. 0165 74835) o compilando l'apposito modulo sul sito
permettono di scoprire le bellezze naturalistiche della Valle di
del Consorzio cogneturismo.it - nordicwalkingfestival.it
Cogne. Partendo da Cogne si potrà scegliere il percorso che porta alle rinomate cascate di Lillaz attraversando il bosco di Sylvenoire, oppure l’itinerario che conduce verso Cretaz fiancheggiando le rive di un impetuoso torrente, o immergersi in Valnontey, abitata da marmotte, volpi e stambecchi visibili a occhio nudo, o ancora salire a Gimillan, posizione privilegiata da cui ammirare il massiccio del Gran Paradiso e il borgo di Cogne dall’alto. Un quinto itinerario, ancor più semplice, unisce sport e tradizione locale, percorrendo un sentiero attorno al borgo antico di Cogne per poi fare tappa alla Maison Gérard-Dayné, un'antica casa rurale costruita nel ‘600, in cui viene rappresentata la vita degli abitanti di Cogne nel XVIII-XIX secolo. Sul Prato di Sant’Orso, nel Parco Giochi, si svolgeranno inoltre delle attività stanziali con sessioni di avvicinamento e di perfezionamento al nordic walking e giochi dedicati ai più piccoli. Grande attesa domenica 7 luglio per l’inaugurazione del Nordic Walking Park della Valle di Cogne, un territorio che ben si presta a questa disciplina che sta appassionando sempre più persone. Per chi 9
LA LOMBARDIA E LE ALPI Lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano ospiterà, dal 17 maggio al 7 luglio 2013, con ingresso libero, una delle manifestazioni più importanti fra quelle destinate a celebrare i 150 anni di vita del CAI: la mostra “La Lombardia e le Alpi nel 150° anno di fondazione del Club Alpino Italiano”, una rassegna dedicata alle montagne della Lombardia, alle sue genti e al loro rapporto con le realtà metropolitane. Il legame del CAI con il territorio della Lombardia è strettissimo. Sette sono le sezioni storiche fondate nell’Ottocento: Bergamo (1873), Como (1875), Cremona (1888), Lecco (1874), Milano (1873), Monza (1899) e Sondrio (1872). É inoltre frutto della collaborazione tra il CAI e il Touring Club Italiano la completa descrizione alpinistica, ma anche geografica, storica e naturalistica del territorio lombardo, con i 16 volumi della “Guida dei monti d’Italia”, oltre 8000 pagine, migliaia di schizzi, cartine e fotografie, pubblicati dal 1934 ai giorni nostri. La mostra è frutto di un’iniziativa della Sezione di Milano del CAI e si avvale di importanti contributi delle “banche della memoria” distribuite sul territorio:
d’attualità provenienti dalla Cineteca Nazionale del CAI e da
dalla Biblioteca della montagna del Palamonti di Bergamo alla
archivi privati. In mostra anche alcuni storici scarponi,“cimeli”
Biblioteca della Società Escursionisti Milanesi, dalla Sezione
Vibram, come la riproduzione dello scarpone Dolomiti che ha
Valtellinese a quella di Lecco dedicata all’indimenticabile
contribuito alla conquista del K2, nonché altri pezzi storici
Riccardo Cassin. É comunque dall’archivio della Sezione di
concessi da brand prestigiosi quali Zamberlan e Scarpa.
Milano e dalla prestigiosa annessa Biblioteca “Luigi Gabba” che
Informazioni: Spazio Oberdan, tel. 02.7740.6302
proviene la parte più consistente del materiale esposto. In mostra,
provincia.milano.it/cultura - CAI Sezione di Milano, tel.
sarà anche possibile visionare rarissimi filmati d’epoca e pellicole
02.86463516 caimilano.eu 10
“IN VETTA AL MONDO”
Per cinque volte ha salito un 8.000 e ora il 37enne alpinista Daniele Nardi ha dato alle stampe un libro che racconta molte di queste avventure in Himalaya, partendo da Latina, la sua città natia. Il libro “In vetta al mondo” è scritto in cordata con il giornalista Dario Ricci. Il libro è stato scritto a quattro mani con il giornalista Dario Ricci, voce quotidiana delle rubriche sportive di Radio 24, ed è pubblicato da Infinito Edizioni. Il sottotitolo del volume è, in un certo senso, la sintesi del testo di Nardi: storia del ragazzo di pianura che sfida i ghiacci eterni. Infatti Daniele Nardi nasce in provincia di Latina, ma nonostante le sue origini “non montanare” coltiva l’amore per le alte vette e nel libro racconta il rispetto per il senso di sfida che pone ogni scalata nonché i percorsi di vita che si intrecciano alle alte quote. Dall’infanzia nella natia Sezze, in provincia di Latina, all’amore inusuale – per lui, nato in pianura – e magico per l’alta montagna, questo libro sotto forma di dialogo è la storia della vita di Daniele Nardi, primo alpinista al mondo ad aver conquistato in inverno (2013), in condizioni ambientali terribili, lo “sperone Mummery” (6.450 metri) del Nanga Parbat. Questa è la storia di un grande alpinista nato in pianura, conquistatore di cinque “Ottomila”, vincitore del premio Paolo Consiglio del CAI, già protagonista di pagine memorabili di questo incredibile, estremo sport. GARMIN TRIO SIRMIONE Garmin TriO Sirmione è una gara di triathlon su distanza olimpica (1,5 km di nuoto, 40 km di bici e 10 km di corsa), interamente 11
sviluppata nella splendida cornice della “perla” del lago di Garda,
meno. La prova maschile del 2012 è stata vinta da uno strepitoso
perfetto corredo ad una manifestazione che è oggi un
Alessandro Fabian, migliore italiano di tutti i tempi alle recenti
appuntamento prestigioso nel calendario agonistico nazionale e
Olimpiadi londinesi e tra le donne da Veronica Signorini, giovane
che lo resterà negli anni. Il progetto nasce lo scorso anno e già
e fortissima punta della nazionale femminile. garmintriosirmione.com
dalla prima edizione si distingue per qualità organizzativa e
triochallenge.com
partecipazione; in questo 2013 l’appuntamento è fissato per il 29 giugno e visto l’enorme successo dell’esordio, le emozioni raddoppiano con la trasformazione in circuito e un secondo appuntamento agonistico il 4 agosto a Cernobbio, questa volta sulle rive del Lago di Como. A Sirmione è straordinaria la frazione di nuoto, che vede gli atleti partire dalla rinomata Spiaggia del Prete, adiacente il Castello Scaligero, per percorrere una traiettoria rettangolare che li porta ad affrontare il suggestivo passaggio sotto il ponte levatoio del castello, attraversare la piccola darsena prospiciente il piazzale del Porto. La prima zona cambio nuoto/bici è allestita sul lungolago Armando Diaz. I 40 km di ciclismo portano i partecipanti ad uscire rapidamente da Sirmione, per superare il centro di Rovizza e gestire buona parte della frazione su un circuito vallonato nell’ambito del territorio di Pozzolengo. Il rientro in Sirmione porta i triathleti nella seconda zona cambio, allestita all’interno degli spazi custoditi del Porto Sirmione 2. Da qui parte l’ultima frazione di gara: 10 km di corsa da giocarsi su un percorso multilap. L’edizione 2012 è stata impreziosita dalla partecipazione di molti tra i migliori triathleti italiani di sempre e quella del 2013 non sarà da 12
giorno dopo la HERO, e si concluderà il 22 settembre 2013. In questo periodo si potrà accedere al TOUR con l’accompagnamento di una guida di mountain bike che è possibile contattare nelle quattro valli toccate dall’itinerario: Val Gardena, Alta Badia, Arabba e Val di Fassa. L’affiancamento di una guida nel TOUR offre innumerevoli vantaggi: oltre ad assistere i biker in tratti particolarmente impegnativi o intervenire in caso di guasto meccanico, le guide di mtb sanno scortare gli escursionisti attraverso il paesaggio dolomitico. Tuttavia, va detto che il Sellaronda MTB TOUR richiede una discreta preparazione fisica e conoscenza tecnica, poiché alcuni tratti della sentieristica evidenziano piccole difficoltà. Si può partire da uno dei paesi intorno al gruppo del Sella, quindi Selva Gardena, Corvara, Arabba, Canazei o Campitello o, percorrendo il giro in senso orario, proprio come la HERO, oppure in senso antiorario. Con qualche piccola modifica SELLARONDA MTB TOUR
rispetto ai tracciati degli anni passati, il percorso del TOUR in senso orario è lungo 65 chilometri con un dislivello totale di 3.980
Scatta il 23 giugno la stagione del turismo in mountain bike per
metri (di cui 550 da pedalare), mentre coloro che lo percorreranno
circumnavigare il gruppo del Sella utilizzando gli impianti di
in senso antiorario dovranno affrontare un tracciato della
risalita. E da quest’anno anche il Sellaronda E-BIKE che consente
lunghezza di 55 km (o di 56 km nel caso si prenda la seggiovia
a chiunque di noleggiare bici a pedalata assistita su tracciati più
Montepana - Mont Seura) con un dislivello complessivo di 3.200
dolci. Con il Sellaronda MTB TOUR, un’escursione guidata che
metri, ma solo 1.200 da pedalare a bordo della mountain bike. Il
consente ai biker mediamente allenati e con buona esperienza, di
prezzo del TOUR giornaliero accompagnato, che comprende
ripercorrere gran parte dei tracciati della HERO alla velocità da
guida e bikepass, è di 70,00 Euro acquistabile se accompagnati
“granturista” assaporando le emozioni delle Dolomiti. La proposta
da una guida MTB, ed è comprensivo di trasporto bici sugli
del Sellaronda MTB TOUR 2013 scatta il 23 giugno, ovvero dal
impianti. Informazioni dettagliate su sellarondatour.com. 13
TOR DES GEANTS®
aspri e mozzafiato che rendono unico ed inimitabile questo evento sportivo che è molto più che un semplice appuntamento
Una nuova sfida straordinaria nel cuore dei 4 giganti delle Alpi.
otudoor. E poi i paesi, i rifugi, i sentieri e i colli: tutta una regione
Dal 8 al 15 settembre torna per il quarto anno consecutivo il Tor
aspetta i suoi “giganti” lungo il percorso, incitandoli e
des Géants, l’endurance trail più duro al mondo. La gara di corsa
sostenendoli nella loro avventura. Ecco perché l’intera Valle
in montagna che si snoda lungo l'Alta Via 2 e Alta Via 1 della Valle
d'Aosta attende con trepidazione il “Tor”, così viene chiamato in
d'Aosta quest'anno vedrà ai nastri di partenza 660 partecipanti, in
maniera amichevole, per una settimana dove si intrecciano
rappresentanza di 5 continenti e 39 nazioni. Partenza ed arrivo a
solidarietà e sport, natura e amicizia. L’edizione 2012 fu vinta
Courmayeur con un percorso ad anello di 332 chilometri (200
dallo spagnolo Oscar Perez Lopez con il tempo record di 75h 56’
miglia) e 24.000 metri di dislivello positivo.
31”. tordesgeants.it
Circa 1.500 i volontari a presidiare lungo il tracciato diversi punti di ristoro, soccorso e le setti basi di accoglienza (basi vita). Un viaggio lungo i più bei sentieri della Valle d’Aosta, ma anche dentro se stessi, per ritrovarsi, per conoscere e cercare di superare i propri limiti fisici e mentali, scoprendo risorse interiori e parti del proprio io ancora sconosciute. Per chi ha scelto di partecipare al Tor des Géants®, l’endurance trail più duro al mondo, è questa la vera sfida. Il risultato più bello è riuscire a compiere l’impresa, la propria impresa, tagliando il traguardo soprattutto con se stessi. La maestosità delle Alpi e dei suoi celebri 4.000: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino ed il Gran Paradiso. Una cornice naturale inconfondibile, montagne dai contorni 14
L’ESTATE 2013 A LES 2 ALPES
Crankworks Les 2 Alpes Free Ride Classic, dal 6 al 14 luglio. Il programma completo delle attività per l’estate 2013 è disponibile
Si aprirà ufficialmente il 22 giugno l’estate a Les 2 Alpes, la
(anche in italiano) sul sito les2alpes.com, oltre a tutte le offerte
rinomata località francese. Grazie alle abbondanti precipitazioni di
per trascorrere una vacanza all’insegna degli sport in montagna.
questo inverno, la stagione sciistica estiva è garantita sul ghiacciaio: a quota 2.600, sono stati registrati oltre 10 metri di neve che, abilmente battuti, si sono trasformati in 280 cm di manto compatto, utili a garantire la sciabilità fino al 31 agosto. Il ghiacciaio, quindi, è in gran forma e pronto per accogliere gli appassionati di sci e snowboard, e si potrà sciare lungo le piste partendo da quota 3.600 m. Gli amanti del freestyle potranno divertirsi nel grande snow park sviluppato in ben 18 ettari, con rampe, halfpipe e tutto quanto può mettere alla prova anche le più impegnative evoluzioni. A Les 2 Alpes, c’è davvero l’imbarazzo della scelta nelle attività da fare: dai 3.600 metri del ghiacciaio fino ai 900 metri del villaggio di Venosc, all’interno del Parco Nazionale degli Ecrins, si possono praticare sci, snowboard, parapendio, golf, bungee jumping, gokart, beach volley, trampolino elastico, tiro con l’arco, slittino estivo, tennis, piscina, mountain bike, e downhill nel grande bike park. Il primo dei grandi eventi dedicati alle due ruote, è il 15
BETA ALP 4.0 Esistono tanti modi per andare in montagna: con la jeep, con il quad, con il gatto delle nevi, con la motoslitta. Noi di PREALPI, preferiamo usare “le gambe”. Ma per chi, in montagna, ha la necessità di muoversi per lavoro, una soluzione arriva dalla Beta con la Alp 4.0. Ce l’ha suggerita l’amico Roberto Caglioni, della concessionaria Roby’s Garage a Treviolo (Bg). Secondo Roberto, Alp 4.0, è un vero e proprio veicolo tutto-fare, al 100% versatile. É omologata per montare pneumatici enduro artigliati, per muoversi in sicurezza lungo i sentieri. Un vero e proprio classico il propulsore quattro tempi 350cc che muove la nuova Alp 4.0: costruttivamente semplice e fatto apposta per durare, fa dell’affidabilità la sua arma migliore sposando lo spirito di questo nuovo modello: ottime prestazioni senza esasperazione. La ciclistica: un robusto telaio in acciaio, semplice ed essenziale, in cui si inserisce il forcellone, mosso da un monoammortizzatore regolabile nella precarica molla, in grado di assicurare un ottimo comfort di marcia sui terreni più disparati. Robusti e affidabili nella risposta i freni a disco con pinza a doppio pistoncino. A Bergamo, puoi trovare Alp 4.0 da Roby’s Garage, concessionario ufficiale Beta Motors. 16
IN PARAPENDIO CON BERGAMONEWS
Le foto possono essere inviate al nostro indirizzo di posta elettronicabergamonews@gmail.com o inviate alla posta privata
Avete mai provato l’emozione di un volo biposto in parapendio?
della nostra pagina Facebook. Per maggiori informazioni su cosa
Vi piacerebbe provarlo gratuitamente? Bergamonews e la scuola
significa volare in parapendio potete invece visitare il sito internet
di Parapendio Monte Farno vi offrono questa esclusiva possibilità
della scuola Monte Farno. Inoltre, sfogliando le pagine della
e il pass per ottenere questo fantastico premio è una
rubrica “Montagna”, potrete trovare tanti interessanti spunti per
semplicissima foto. Parte oggi il concorso fotografico “In
frequentare le Prealpi Orobie proposti in collaborazione con
parapendio con Bergamonews” che mette in palio un volo
PREALPI.
biposto con l’istruttore Sergio Nestola della scuola Parapendio Monte Farno: avete tempo fino al 27 giugno per inviarci le vostre foto che man mano verranno pubblicate sulla nostra pagina Facebook. Due solamente i vincoli: la foto deve essere scattata da voi e il soggetto deve essere necessariamente legato ad una delle vostre recenti escursioni primaverili o estive in montagna. Per decretare il vincitore abbiamo scelto di affidarci ai nostri lettori che, attraverso lo strumento dei “Mi piace”, possono scegliere lo scatto più affascinante: naturalmente prima ci inviate le vostre fotografia e più tempo avete a disposizione per farvi votare. Ognuno di voi può inviare una sola fotografia, quindi scegliete accuratamente quella che secondo voi ha tutte le carte in regola per essere la vincitrice. Il 27 giugno la foto che avrà ricevuto il maggior numero di “Mi piace” sarà la vincitrice del volo omaggio in parapendio: il compagno di viaggio sarà, come detto, Sergio Nestola, istruttore dal 2009 alla scuole Monte Farno e con oltre 800 voli in tandem alle spalle. Il concorso è naturalmente aperto a tutti i nostri lettori ma, prima di partecipare, assicuratevi di avere il fegato per volare sorretti solamente da una vela. 17
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CONVENZIONE TRA PREALPI E PRIMADANOI PREALPI ha pensato a una grande opportunità da offrire agli affezionati lettori. Grazie alla convenzione stipulata con PrimaDaNoi, una società commerciale specializzata nella vendita diretta di prodotti in barter pubblicitario e surplus aziendali, i lettori potranno approfittare delle grandi occasioni che potranno trovare nello shop di Bergamo, a due passi dal centro (Via Moretti, 32 - Quarto Verde). A breve la piacevole e conveniente esperienza di acquisto potrà essere vissuta comodamente anche a casa accedendo al sito http://primadanoishop.it. Nell’innovativo shop di Bergamo, si possono trovare prodotti di qualità e di marca a prezzi unici, appartenenti a diverse categorie merceologiche: dagli alimentari alla cosmetica, dall’abbigliamento alle calzature, dall’elettronica ai motori. Per poter accedere allo shop, però, è necessario possedere la primadanoicard, una tessera personale indispensabile per effettuare gli acquisti. Per richiedere la card, basta collegarsi al sito www.primadanoishop.it ed eseguire la procedura di registrazione, indicando il codice di convenzione riservato ai lettori di PREALPI: pdn0005prealpi. Compilando un semplice form con i dati personali, diventerete i possessori della primadanoicard, e potrete iniziare i vostri acquisti a prezzi straordinari. “C’erano una volta i saldi... Ora c’é PrimaDaNoi” 19
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VIE FERRATE
SUL MONTE DUE MANI
a cura della Redazione
LUNGO LA FERRATA SIMONE CONTESSI
21
Le Prealpi lombarde, modellate da Madre Natura con roccia chiara, calcarea, calda da toccarsi e bella da vedersi, sono sempre state meta di escursionisti e di alpinisti, presentando una bellezza che poco ha da invidiare alle più blasonate Alpi. Anch’esse presentano una profonda storia alpinistica, specie le pagine scritte sulla Presolana “Regina delle Prealpi calcaree bergamasche” e sulle ardite pareti del Lecchese, Grigna in primis. Su queste ultime si sono cimentati i grandi nomi dell’alpinismo lombardo, da Cassin a Anghileri, Corti, Ferrari e tanti, tanti altri, anche d’Oltralpe. Per i nostri lettori, in questo numero, abbiamo scelto di visitare e percorrere per loro la Via Ferrata Simone Contessi che, attraverso un’aerea cresta rocciosa, conduce ardimentosamente sul monte Due Mani. Il nostro “monte” è situato in Valsassina, tra la Grigna a settentrione ed il Resegone a mezzogiorno. E’ una cima molto panoramica sulla Brianza, su Lecco ed i suoi laghi e sulla prima barriera di Prealpi ed Alpi Orobiche. Man mano si sale, scopriremo tutte queste bellezze della Natura. L’ambiente in cui si snoda la nostra via di salita resta il tipico ambiente calcareo delle Grigne, aspro, selvaggio, con ripidi pendii erbosi fra i quali, oltre ai turriti pinnacoli di roccia chiara, spuntano colorate specie floreali che, con la loro delicatezza, ingentiliscono l’ambiente. Per raggiungere il punto di partenza, da Lecco si prende la superstrada per la Valsassina e, percorrendo la lunga galleria, si giunge a Ballabio, il paese dei buoni formaggi. Sbucati dalla galleria, si piega a sinistra e si scende per un km fino ad imboccare l’ardita strada che conduce a Morterone, il più piccolo comune d’Italia. Dopo circa 4,5 km di
La targa che indica l’inizio della ferrata 22
salita tortuosa e 1,5 km oltre la
tosta, turrita e terrazzata.
prima galleria, si presti attenzione
Comunque il divertimento è
sulla sinistra, poiché si incontrerà
assicurato, con un buon uso di
una piccola rientranza con una
braccia e gambe si superano le
bacheca che indica la partenza
difficoltà, altrimenti un po’ di
della via ferrata e del sentiero con
forza nelle braccia e ci si aiuta
segnavia n° 36 (poche possibilità
tirandosi su con la catena di
di parcheggio). Siamo a quota
autoassicurazione. Il percorso,
960 m circa e ci aspetta un ripido
che rimonta lo sperone roccioso
sentierino che, in circa 10’,
della Forcola, si svolge su una
adduce all’attacco della ferrata,
serie di pilastri rocciosi verticali
indicato da una targa intitolata a
intervallati da tratti di sentiero,
Simone Contessi. Tale “via
più facile, ma sempre attrezzato.
attrezzata”, inaugurata nel 1982
Nei punti più critici o più esposti
dal CAI di Ballabio, fino al 2008
si possono trovare alcuni
era considerata “mediamente
maniglie metalliche per le mani
d i f fi c i l e ” , o s s i a u n a f e r r a t a
o rare placchette d’appoggio
consigliata anche ai neofiti, ma
per i piedi. La ferrata termina
con i tempi e le capacità
circa a metà dell’aereo percorso
alpinistiche cambiate, il CAI di
che conduce alla vetta. Infatti,
Ballabio ha deciso di rinnovare il
terminata la verticale salita
tutto, modificandone in parte il Panorama su Lecco
lungo la quarta parete, la più
vecchio tracciato e così ne è
difficile ed impegnativa, un
uscito un percorso decisamente
sentiero attrezzato, molto bello e
più tecnico e difficile, soprattutto nella parte più alta, riservato a
panoramico, conduce, muovendosi in cresta, in vetta al monte
c o l o ro c h e g i à c o n o s c o n o g l i e l e m e n t i r u d i m e n t a l i
Due Mani. Per coloro che non si sentono in forma e non osano
dell’arrampicata su roccia. Qui troveranno il fattore “3T”, ossia via
affrontare i quattro pilastri attrezzati, viene in soccorso il 23
sentierino (segnavia 36) che passa a fianco delle bastionate rocciose della ferrata, permettendo una via di fuga nel caso si vogliano abbandonare i tratti attrezzati o si desideri proseguire verso la vetta senza affaticarsi troppo. Una salita, quindi, di stampo alpinistico, nonostante si snodi a bassa quota, ma che richiede un buon uso di tecnica di utilizzo di braccia e gambe, nonché di resistenza fisica. Prepariamoci dunque ad affrontare questo percorso in completa sicurezza, mettendo in atto quanto, all’inizio del tracciato, ci viene consigliato dal cartello segnaletico. Oltre alla preparazione fisica, dotiamoci di imbracatura, set da ferrata omologato, casco e guantini e via con la solita determinazione e prudenza che questi sentieri verticali richiedono. Non dimentichiamoci di portare con noi la borraccia d’acqua: trovandoci in ambiente calcareo e con esposizione sud l’acqua sul percorso non è presente. In alcuni periodi dell’anno fa veramente caldo e la fatica terge la fronte di sudore. La prima paretina rocciosa da superare è piuttosto ostica, poiché povera di appigli e quindi faticosa. Tuttavia è ben attrezzata e alternando tratti di divertente arrampicata a tratti in cui ci si aiuta con la catena si guadagna quota. Sotto di noi ecco Lecco con i suoi
Passaggio sullo spigolo di roccia
laghi, mentre la tortuosa strada che sale a Morterone mostra i suoi sinuosi tornanti. Superato il primo torrione, si prosegue su
ferrata. Il terzo torrione da affrontare si raggiunge in breve. Un po’
sentiero che in breve ci conduce alla seconda parete rocciosa,
di fatica per risalire in verticale, traversare verso destra in
sulla quale ci si può sbizzarrire in passaggi di arrampicata,
diagonale e portarsi su uno spigolo roccioso che strapiomba un
naturalmente sempre assicurandosi alla catena. Dalla ferrata è
poco. Terminate queste difficoltà, si può riposare un momento
ben visibile il sentiero normale di salita alla cima che, in ogni
prima di riprendere il sentiero che, inizialmente attrezzato, poi più
momento, è possibile percorrere evitando i tratti più tosti della
dolce, porta alla base dell’ultima parete verticale e austera. 24
Questa è la parte più impegnativa, ma aggirabile sul sentiero di
dapprima tra rocce calcaree e rada vegetazione, poi s’inoltra in
destra se ci si sente stanchi ed affaticati. Consigliamo, tuttavia, a
un bosco sempre più fitto di faggi, tra cui un esemplare vetusto
chi ha un po’ di tecnica di arrampicata ed ancora forza nelle
datato 1871. Si incontrano alcune piccole, ma rinfrescanti
braccia di affrontare tale parete, poiché, sicuramente, sarà di
sorgenti d’acqua fino a pervenire così sulla strada asfaltata, poco
grande soddisfazione. Naturalmente, non ci stancheremo di
prima del paese di Morterone (1160 m, circa 1h 15’). Per
ripeterlo, con la verticalità delle pareti non si scherza, per cui
raggiungere l’auto e chiudere così la nostra giornata si devono
muoviamoci sempre in totale sicurezza. Qui ci verranno d’aiuto
percorrere circa 4 km di strada asfaltata (circa 1h di cammino) o,
sia la catena sia il cavo per agganciare i moschettoni e qualche
se si è fortunati, confidare in un provvidenziale autostop.
maniglia per le mani. Si risale così l’esposta parete, dapprima in verticale verso sinistra, poi con una diagonale verso destra fino a pervenire sul sommitale pendio erboso, molto panoramico sulle Grigne e sul Resegone, dove potremo concederci una meritata sosta. Il sentiero che porta in vetta al monte Due Mani si snoda ora, aereo e con alcuni passaggi su roccia ancora attrezzati, sulla lunga cresta fino a ricongiungersi con il sentiero di salita normale che ci consentirà di pervenire così in cima (1656 m) dopo circa 2h di ferrata e 1h 30’ di percorso in cresta. In vetta al monte vi è la consueta croce metallica ed un curioso bivacco a forma di igloo. Il rientro all’auto, dopo la meritata sosta ristoratrice e la pausa fotografica, può avvenire lungo il ripido sentiero che affianca la cresta e la ferrata appena salite, ma con terreno bagnato è sconsigliabile perché scivoloso e pericoloso. Oppure, più remunerativo, anche se più scomodo, poiché per riprendere l’auto occorre percorrere circa 4 km di strada asfaltata, è scendere lungo il sentiero n° 22 che conduce alla Bocchetta di Desio, un’ampia sella prativa con le due malghe di cascina Pranüra (1343 m). Qui si prende il sentiero alla nostra destra che scende,
Avvicinamento alla quarta parete, la più impegnativa 25
SPORT E SALUTE
NORDIC WALKING E SALUTE
di Alessandra Cazzola - Master Trainer SINW
PER DARE ANNI ALLA VITA, VITA AGLI ANNI
26
Salvavita a costo zero, una costante attività motoria garantisce benessere e previene le malattie: sempre più spesso questo viene consigliato anche dai medici di base. Dare anni alla vita e vita agli anni è un motto che ben rappresenta la necessità di fare attività fisica ad ogni età e per qualsiasi stato di salute: non si vive di più (l’età media non ne viene influenzata) ma si vive meglio, più energici, con maggiore propensione all’autonomia; anche negli over 70. L'uomo, così come ogni essere vivente, ha bisogno di una certa quota di corretto movimento per mantenere le sue funzioni biologiche. Sabato 4 maggio si è tenuto a Parma, con grande successo, il primo congresso nazionale sull’esperienza salutistica del Nordic Walking, “La salute cammina con il NW”, verso nuove frontiere per promuovere la salute sul territorio, realizzato dalla Scuola Italiana Nordic Walking che da anni sta sviluppando ricerche sull’applicazione di questa disciplina in ambito medico-scientifico. Il NW, attività motoria alla portata di tutti, possiede caratteristiche che lo eleggono a esercizio fisico facilmente finalizzabile a situazioni disfunzionali e prepatologiche.
La corretta posizione delle mani durante la camminata - foto S. Ravaglia e F, Moretti
L’esperienza motoria della camminata è una terapia naturale che serve per migliorare parametri fisiologici, psichici e metabolici. I
limiti dell’approccio meramente farmacologico, continuano a
temi trattati al convegno sono stati quelli attualmente allo studio:
prescrivere i soli farmaci, senza tenere in considerazione i potenti
diabete, oncologia, stress e ansia. Come regola generale, e in
effetti dell’alimentazione e dello stile di vita. Il medico, quando
premessa, si è sottolineato che significativo è il ruolo del medico
consiglia a un paziente sedentario di intraprendere una vita attiva,
di medicina generale, che sul territorio deve essere promotore di
prescrivendo un’attività fisica, è tenuto a conoscere l’attività fisica
una rete finalizzata a sensibilizzare professionisti e pazienti
stessa, gli effettivi benefici e le possibili controindicazioni. La
all’impiego dell’attività fisica. Si è evidenziata la distrazione di
disciplina del NW è indicata ad essere “pro-terapeutica” per
alcuni medici che, ignorando i lavori scientifici che denunciano i
molte problematiche legate all’invecchiamento della popolazione 27
e a malattie metaboliche quali, per esempio, il diabete. Il numero
aerobico e un potenziamento muscolare, andando ad agire
di adulti con diagnosi di diabete è quotidianamente in crescita.
sull’articolazione scapolo-omerale, sull’equilibrio, stimolando la
Per il sinergismo d'azione del lavoro muscolare e dell'insulina
pompa muscolare superiore (nel linfedema) con potenziamento
l'esercizio fisico aerobico viene considerato un pilastro della
degli effetti dell’elastocompressione. La pratica può contribuire a
terapia (ovviamente la persona con diabete deve essere valutata
mantenere nel tempo i risultati conseguiti con la terapia
in forma adeguata prima di impegnarsi in un programma di
riabilitativa e/o a prevenire l’insorgenza di problemi conseguenti al
attività. L'esercizio senza supervisione può avere effetti negativi).
decondizionamento motorio. Il NW costituisce una forma di
Numerosi studi hanno evidenziato la possibilità di prevenire lo
cammino adattato, integrato dalla presenza di due bastoncini che
sviluppo del diabete in persone geneticamente predisposte e
permettono alle braccia di trasmettere sul terreno una forza
sono sempre più numerose le pubblicazioni che dimostrano come
obliqua, sfruttando tale forza in leva e non in appoggio, come
l’attività fisica sia una cura per chi è già affetto da tale patologia, diminuendo il rischio di patologie cardiovascolari e migliorando il profilo lipidico. Un esercizio progressivo e costante di intensità medio bassa -3 o 4 volte alla settimana per almeno 30/60 minutiporta al miglioramento generale dei parametri di controllo metabolico e risulta particolarmente vantaggioso nei soggetti con diabete da lieve a moderato. Risulta comunque fondamentale controllare la glicemia prima e dopo l’esercizio stesso. Nel corso degli ultimi anni sempre più spesso il NW è stato inserito in progetti legati alla riabilitazione oncologica, soprattutto per le donne operate al seno: in quest’ambito sono nate collaborazioni con Centri di Riabilitazione Oncologica, con la Lega Italiana Lotta ai Tumori e con le associazioni di “Donne in rosa” di varie città italiane. Questa attività risulta infatti largamente accessibile e adattabile alle varie fasi della malattia oncologica del seno, alle terapie in corso, alle condizioni cliniche. Il movimento della camminata nordica consente di raggiungere un buon lavoro
Il passo “sportivo” - foto F. Moretti 28
solitamente accade col bastoncino da trekking. La mano durante la fase finale di spinta indietro si apre in scarico e il polso si comporta come una seconda caviglia drenante. Questo tipo di andatura permette di ridistribuire e aumentare la forza necessaria allo spostamento e al drenaggio degli arti, utilizzando 4 appoggi anziché 2. In un programma di lavoro effettuato sotto la guida di Istruttori con specifica preparazione in campo oncologico, e sinergico con quello dell’équipe riabilitativa, il NW: • aumenta l'impegno percentuale della muscolatura del tronco con conseguente miglioramento dell'equilibrio, del ritmo, della coordinazione e distribuzione posturale globale; • coinvolge la muscolatura respiratoria ausiliaria aumentando la Vo2 Max e la frequenza cardiaca, con
conseguente ribilanciamento metabolico; • favorisce l’ ottimizzazione dell’articolarità globale e degli arti superiori; • contribuisce al mantenimento dell’elasticità dei tessuti della regione mammaria e del cavo ascellare, spesso alterati a seguito delle procedure chirurgiche e dalle terapie radianti; • migliora il drenaggio e la forza dell'arto superiore introducendo gradualmente il controllo della resistenza e potenziando gli effetti di elasto-compressione;
Nordic Walking all’ombra del bosco
• favorisce la resilienza emotiva (grazie all'attività all'aperto), la risposta più energica all'astenia, la sopportazione al dolore e la capacità di modificare positivamente i comportamenti associati e gli stili di vita durante e dopo il trattamento medico; • permette di sperimentare nuovamente la piacevolezza del movimento favorendo il recupero della fiducia nel proprio corpo e aumentando la sicurezza nelle proprie capacità, con ripercussioni positive sull’autostima e sulla qualità di vita; • è occasione di divertimento, nuove conoscenze e confronto 29
positivo con gli altri,
essere riusciti a raggiungerlo, ci
contrastando il senso di
sentiamo più fiduciosi nelle nostre
isolamento e di inadeguatezza
possibilità di raggiungere delle
che spesso si associa al
mete e quindi di gestire i sintomi
percorso terapeutico del malato
depressivi;
oncologico.
•offrendo distrazioni positive:
• Importanti contributi hanno
quando ci sentiamo depressi o
evidenziato come l’esercizio
ansiosi è facile che non riusciamo
fisico sia una valida terapia
a concentrarci su niente di
contro lo stress. Il NW, attività
diverso da noi, dai nostri sintomi.
estremamente socializzante,
Mentre questa ruminazione ci
può essere inserito in una rete di
impedisce di affrontare in maniera
promozione del benessere
efficace le nostre difficoltà,
psico-fisico ed espletare effetti
l ’ a t t i v i t à fi s i c a c i a i u t a a
benefici sullo stato psicologico:
focalizzarci su pensieri e progetti più piacevoli e positivi;
• migliorando la sensazione di efficacia e di fiducia in se stessi:
•aumentando l’autostima: quando
spesso quando siamo depressi
ci sentiamo ansiosi o depressi la
ci sentiamo incapaci di
nostra autostima può venire
prenderci cura di noi stessi e di
meno. Fare esercizio fisico può
assumerci delle responsabilità.
farci sentire più attraenti. Se
Se ci poniamo un obiettivo, per
facciamo qualcosa per noi, vuol
quanto minimo (anche solo
dire che siamo abbastanza
camminare per 10 minuti al
importanti da concedercelo;
giorno) e ci rendiamo conto di Esercizio fisico in montagna
•permettendo di effettuare un 30
confronto positivo: i cambiamenti che avvengono nel nostro
nazionale di educazione in medicina ECM, avviato nel 2002, ha
organismo mentre svolgiamo un attività fisica – cambiamenti nel
istituito l’obbligo della formazione continua per i professionisti
respiro, sudorazione, aumento delle pulsazioni – sono simili a
della sanità, e comprende l’acquisizione di nuove conoscenze,
quelli che avvertiamo in caso di ansia o addirittura di attacchi di
abilità e attitudini utili a una pratica competente ed esperta. Gli
panico, ma in questo caso non sono associati a una situazione
operatori della salute hanno l’obbligo deontologico di mettere in
di sofferenza emotiva. Col tempo può verificarsi dunque un
pratica le nuove conoscenze e competenze per offrire una
decondizionamento: alcuni segnali fisici che prima suscitavano
assistenza qualitativamente utile, che non vuol dire solo assistere/
paura e venivano associati ad una situazione di pericolo adesso
curare ma anche prevenire/educare. La SINW, grazie al prezioso
vengono associati a situazioni piacevoli o neutre, e di
contributo del suo istruttore Luca Cecchetto (fondatore
conseguenza non spaventano più;
dell’omonimo studio professionale con all’interno un ente di
• fornendo rinforzi ambientali: quando siamo depressi tendiamo a isolarci. Fare dell’attività fisica ci permette di entrare in contatto con la natura e con altre persone, e di sperimentare le sensazioni positive che provengono da questi contatti;
formazione accreditato al Ministero della Salute), ha realizzato il primo progetto formativo accreditato ECM nazionale sul Nordic Walking per i professionisti sanitari (scuolaitaliananordicwalking.it/ ecm/ecm-nordic-walking/). Le finalità formative del NW sono state
collocate in alcuni tra i 29 obiettivi stabiliti dall’accordo Stato-
• aiutando a sperimentare nuovi modi per combattere gli stati
Regioni. Il progetto formativo del NW viene quindi tradotto in un
d’animo negativi: solitamente si cerca di affrontare i propri stati
corso di aggiornamento professionale per gli operatori sanitari
di ansia e depressione ritirandosi in se stessi, o mettendo in atto
che rientra in tre obiettivi nazionali AGENAS:
comportamenti dannosi per la salute (bere, abusare di farmaci o di altre sostanze). Fare qualcosa di attivo per stare meglio rinforza la fiducia nella nostra capacità di affrontare le difficoltà in maniera efficace.
• percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza – profili di cura; • epidemiologia – prevenzione e promozione della salute;
Prevenzione ed educazione alla salute sono obiettivi strategici
• metodologia e tecniche di comunicazione sociale per lo
fondamentali per chi opera nel panorama sanitario: medici,
sviluppo dei programmi nazionali e regionali di prevenzione
infermieri, fisioterapisti, educatori devono aggiornarsi attraverso
primaria e promozione della salute.
corsi che rientrano in un programma nazionale. Il programma 31
TURISMO
CARINZIA: NATURA ATTIVA
In collaborazione con K채rnten Werbung
32
La rinomata regione austriaca è ben conosciuta per i suoi itinerari escursionistici, capaci di soddisfare ogni tipo di esigenza sportiva. L’Alpe-Adria-Trail, per esempio, è un nuovissimo e vario trekking lungo ca. 750 km attraverso tre culture, tre lingue e tre nazioni (Austria, Italia e Slovenia). Dai piedi del maestoso Grossglockner fino alle azzurre acque del mare con incantevoli panorami sul “giardino dell’Eden”. Attraverso un’equilibrata miscela di spettacoli naturali, corsi d’acqua, torrenti e laghi alpini, un affascinante mondo animale e vegetale e infine il vasto orizzonte dell’Adriatico. Dalle pendici della più alta vetta austriaca, il Grossglockner (3.798 m) si raggiunge il mare in 43
tappe, ognuna delle quali si snoda per circa 17
chilometri, attraversando i paesaggi di Carinzia, Friuli e Slovenia. In tutto circa 750 km da nord a sud, accompagnati da un clima temperato che promette tante ore di sole, temperature piacevoli e stupendi panorami dalle Alpi all'Adriatico. La meta geografica dell’AlpeAdria-Trail è Muggia, poco a sud di Trieste, che un tempo era il porto principale della marineria austriaca. Questo
L’imponente sagoma del ghiacciaio Grossglockner
trekking segue l’acqua nelle sue forme più diverse, dai ghiacci eterni del Grossglockner ai fiumi, dalle cascate ai laghi e
luccicanti al sole, maestose cime di roccia e ghiaccio e infine le
al mare. Sono sentieri che esistono da sempre, ma che ora sono
acque azzurre del mare Adriatico. Le prime sette tappe si
stati cartografati nel loro insieme. Chi non può o non vuole
svolgono in Carinzia e attraversano la valle Mölltal circondata da
percorrere l'intero itinerario, può decidere di seguire alcune delle
un incantevole scenario alpino con cime di 3.000 metri. Si parte in
tappe più belle del “giardino dell’eden”, che hanno in comune
mezzo al Parco Nazionale Alti Tauri, ai piedi del Pasterze, il più
panorami paradisiaci, fantastici scenari naturali, laghi balneari
vasto ghiacciaio austriaco. Il Trail prosegue quindi per 33
Heiligenblut e Grosskirchheim. Qui s’incontrano i mulini di
Gerlitzen, a 1.911 m. Con una magnifica vista sul lago Ossiacher
Apriach, testimoni della vita di privazioni che conducevano i
See, si prosegue per l’ultima tappa che si snoda interamente in
contadini nel periodo dal XVII al XX secolo. Lungo il percorso si
territorio carinziano, da Velden sul lago Wörthersee fino alla
trova anche la medievale Gmünd, cittadina degli artisti,
Baumgartnerhöhe, a poca distanza dal lago Faaker See. Poco
recentemente premiata con l’EDEN-Award 2011 per il suo
prima dell'arrivo si raggiunge la rocca di Finkenstein, che ospita
impegno professionale a favore della cultura. La Millstätter Alpe è
un'arena per concerti, spettacoli teatrali e… incantevoli tramonti.
fra le zone escursionistiche più belle della Carinzia, sia per le sue
Maggiori informazioni disponibili a questo collegamento, utili per
cime dolci e arrotondate, sia per la vista meravigliosa sul
scoprire le news e le offerte alberghiere.
sottostante lago Millstätter See, il terzo maggior lago della Carinzia. Ci troviamo in mezzo al dolce paesaggio del Parco
Pista ciclabile della Drava “Drauradweg”: un fiume di piacere.
Nazionale dei monti Nockberge, attraversato dalle tappe 15 e 16.
Sulla pista ciclabile lungo la Drava sembra di essere nel paese
Arriach si vanta di essere il punto geografico centrale della
della cuccagna. Sulla riva del fiume, nelle valli laterali e un po’
Carinzia. Da qui parte la tappa che conduce in cima all'Alpe
dappertutto, si incontrano trattorie tipiche che invitano a gustare le specialità tradizionali del land più meridionale d’Austria: la Carinzia. Sulla ciclabile della Drava pedalare diventa un piacere. Quando si programma un viaggio cicloturistico sulla ciclabile “Drauradweg”, sarebbe meglio aggiungere un paio di giorni in più dello stretto necessario. E non perché le fatiche del viaggio richiedano periodi di recupero più lunghi, ma perché lungo la pista, quasi a ogni curva del fiume, si incontra una nuova tentazione, quasi sempre all’insegna della buona cucina. I 222 chilometri attraverso lo splendido paesaggio della Carinzia, seguendo il sinuoso corso della Drava da occidente a oriente, si possono percorrere comodamente anche in quattro giorni, se non ci si ferma mai. Ma così facendo si perde gran parte del suo fascino. La magia di Irschen, il paese delle erbe, adagiato su di un
Guarda il video su YouTube
terrazzo inondato di sole sopra l’alta valle della Drava, un gioiello 34
nascosto di natura, tutto da vedere, ascoltare, annusare e
Kreuzeck. Accompagnati dai pendii boscosi delle Gaitaler Alpen e
assaporare. Qui crescono erbe utili contro ogni disturbo. Problemi
dalle loro aspre cime rocciose, si pedala piacevolmente verso
ai ginocchi? Conviene utilizzare la consolida (Symphytum
Spittal, dove una nuova tentazione rende difficile proseguire. Il
officinale) di Irschen. Con la tintura ricavata dalle radici di questa
Café Moser è un irresistibile tempio dei dolci che vizia i ciclisti
pianta dai fiori lilla, le articolazioni tornano a lavorare sui pedali
con squisite fette di strudel e focaccia “Eisreindling”. Questa
come se fossero lubrificate. Fra i tanti prodotti salutari ci sono
caffetteria fa parte delle 50 strutture “Drauradwegwirt”, in cui i
anche le grappe distillate da Walter Heregger nella cantina del
cicloturisti vengono deliberatamente viziati con tradizionali
suo albergo, utilizzando piante come il calamo, l’angelica silvestre
specialità come il tortellone al formaggio “Kärntner Kasnudeln”, lo
e l’achillea, raccolte personalmente sui monti del gruppo del
speck nostrano e il pesce della Drava. Queste strutture offrono alloggio per una notte, un posto sicuro dove parcheggiare la bicicletta e locali appositi dove far asciugare l’abbigliamento. Per scoprire la cartografia del percorso e la traccia gps, è sufficiente collegarsi al sito della pista ciclabile Drauradweg. Informazioni Vacanze in Carinzia: carinzia.at
La ciclabile Drauradweg 35
MOUNTAIN BIKE
PEDALARE IN VAL SAMBUZZA
di Gianpietro Giupponi
36
La “Conca del Calvi” è sicuramente fra le zone della valle
acciottolato, rendendo la progressione difficoltosa. Poco sopra
Brembana, nelle Prealpi Orobie, più conosciuta e frequentata
ritroviamo l’asfalto e, al bivio, andiamo a destra, raggiungendo
dagli escursionisti che praticano le diverse discipline; questi
rapidamente la bella Frazione Pagliari, (fontana) per poi
luoghi hanno, da sempre, un fascino particolare con i profili delle
proseguire lungo la stradina sterrata che alterna, tratti ripidi ed
splendide montagne che
impegnativi, con pezzi in
racchiudono perle naturali di
cemento. Superiamo la bella
rara bellezza. Questo
cascata che scende dalla Val
percorso che passa per il
Sambuzza e le Baite del
Rifugio F.lli Calvi e porta a
Dosso, (fontana) arrivando,
visitare la bellissima e poco
dove la strada spiana, al
conosciuta, Val Sambuzza,
Lago del Prato a 1.650 m
si sviluppa completamente
(km. 5,8 – ore 0,50 – disl.
su sterrati e sentieri che si
534 m); prendiamo fiato e, al
snodano in alta quota. Le
bivio, andiamo a destra
salite sono molto
attraversando il ponticello
impegnative e dispendiose,
seguendo le indicazioni
mentre le discese sono
Rifugio Calvi. Affrontando
caratterizzate da parecchi
alcuni faticosi strappi
tratti tecnici ed altri veloci e
cementati,ci troviamo ad un
filanti. Saliamo con l’auto
bivio nelle vicinanze della
fino a Carona (1.116 m) e
diga, (segnale divieto
parcheggiamo nel deposito,
accesso) dove proseguiamo,
a destra, subito dopo la
in piano, a sinistra.
chiesetta, (fontana) all’inizio
Superando tre ripidi
del paese. Pedalando in piano, attraversiamo tutto il centro
tornantini ci troviamo a costeggiare l’immenso Lago Fregabolgia,
abitato fino alla centrale idroelettrica Enel dove, sulla sinistra,
chiuso a valle dalla grande diga. Dopo un ultimo sforzo siamo al
prende il via una salita che, in breve, diventa con fondo
Rifugio F.lli Calvi situato a 2.015, (km. 9,4 – ore 1,45 – disl. 899 m) 37
per una pausa; dalla terrazza, (fontana) gustiamo la grandiosa
Longo (girando a sinistra, possiamo ritornare direttamente alla
cornice che la bellissima conca regala: splendide montagne fra le
partenza); la seguiamo in salita per circa 5 minuti fino all’ultimo
quali l’imponente Pizzo del Diavolo che sfiora i 3.000 metri.
tornante, infilando l’evidente itinerario che piega a sinistra, verso
Lasciato alle spalle il rifugio, scendiamo per una ventina di metri,
Foppolo, calcando il n. 208. Da questo punto, nell'autunno 2011
a n d a n d o a d i n fi l a r e i l
sono iniziati i lavori per la
sentiero a destra marcato
realizzazione di una sterrata
CAI n. 208, verso Lago del
che, attualmente, si sviluppa
Prato. Pedaliamo sul
per alcune centinaia di metri
panoramico itinerario che,
e corre più in alto, rispetto al
passando sopra il delizioso
sentiero, in modo parallelo. É
Lago Rotondo, permette di
possibile evitare il tratto di
catturare particolari scatti,
tragitto, da percorrere a
con il possente profilo
piedi, (dal bivio dopo il
piramidale come sfondo.
Rifugio Baitone) seguendola
Dopo alcuni passi, il
per intero; al termine, nei
tracciato corre in una lunga
p re s s i d i u n a b a i t a , s i
diagonale pressoché in
raccorda nuovamente al
piano,
fino ad alcune
sentiero n. 208. Arrivati
costruzioni, dove pieghiamo
facilmente nei pressi del
decisamente a destra. La
Rifugio Baitone, (fontana)
discesa tecnica, che alterna
dopo una cinquantina di
tratti da stare in sella ad altri
metri, al bivio,
a piedi, dopo un ponticello
abbandoniamo il sentiero
metallico, conduce alla Baita Armentarga, (Rifugio privato)
che continua a sinistra, seguendo le segnalazioni in vernice su un
continuando poi, sulla veloce sterrata che porta digradando, nelle
masso, per Foppolo. Superando un breve ma impegnativo
vicinanze del Laghetto Cavasabbia (km. 13,4 – ore 2,20). Poco
strappo e una successiva pietraia con la bici a spinta o a spalla,
più avanti, ci troviamo sulla stradina che arriva al Rifugio F.lli
in meno di 10 minuti giungiamo ad una dorsale erbosa da dove, 38
davanti a noi, vediamo i Monti: Pegherolo, Secco e Badile. Sfiorato un traliccio della corrente elettrica ed una baita, entriamo nella pineta;seppur con qualche ostacolo, riusciamo a pedalare almeno in parte, con brevi pezzi a spinta, lungo il panoramico e inusuale percorso che taglia lo scosceso versante del Monte Masoni. Usciti dalla vegetazione, improvvisamente arriviamo al Baitone di Valle Sambuzza (km. 16,3 – ore 2,55 –disl. 996 m) dove, girando a sinistra in discesa, abbiamo la possibilità di accorciare l’itinerario, per ritornare direttamente a Carona. Il percorso ha come obiettivo il Lago di Val Sambuzza, ma bisogna essere ben consapevoli che, per raggiungerlo, sono necessari circa 40 minuti con la MTB a spinta. Seguendo il segnavia CAI n. 209 e le indicazioni Foppolo, camminiamo abbastanza agevolmente, infilandoci nella parte intermedia della valle; sopra laBaita della Vecchia (1.862 m), teniamo a destra lungo la salita che,con pendenza costante, permette di gustare scorci
vedere il Passo di Publino (2.364 m) valico che collega, tramite la
panoramici davvero molto belli e caratteristici. Arrivati su un
Valle del Livrio, la Val Brembana alla Valtellina. La fatica della
pianoro acquitrinoso, riusciamo a pedalare per poco fino alla
salita è ampiamente ripagata anche dall’entusiasmante e
Baita Arale (1.988 m) e proseguiamo lungo la sinistra orografica
fantastica discesa che, tutto in un fiato e con sviluppo continuo,
del torrente che, con le sue spumeggianti acque, ci accompagna
perde quasi 1.000 m di dislivello, riportandoci direttamente al
fino ad una baita con il tetto in pietra, vicina ad un piccolo
punto di partenza. Ripercorriamo in senso opposto l’itinerario fino
ponticello di legno. Girando a destra nel pascolo, come d’incanto,
al Baitone di Valle Sambuzza; in questo tratto e, su quelli più
appare il bellissimo Lago di Val Sambuzza, (km. 18,7– ore 3,45–
impegnativi e sconnessi, è necessaria un’ottima tecnica e
disl. 1.325 m) adagiato a 2097 mt.di quota, inun silenzioso catino
padronanza nella conduzione della MTB. Giunti nuovamente al
naturale, contornato in sequenza da destra dai maestosi: Monti
Baitone, continuiamo a destra, in discesa, seguendo le indicazioni
Masoni, Zerna, anticima del Corno Stella e Chierico. Da un
per Carona, lungo il bel sentiero che, senza particolari ostacoli,
tavolino di legno, punto ideale per una meritata sosta, possiamo
prosegue zigzagando velocemente sul ripido versante boscoso. 39
Pagliari e, al bivio alla fine dell’asfalto, giriamo a sinistra in discesa. In breve, ci ritroviamo in centro a Carona, concludendo questo fantastico itinerario, completamente off road. www.percorsimtbvalbrembana.it
Gallery
LUOGO PARTENZA E ARRIVO: Carona (BG)
TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,30 effettive
LUNGHEZZA PERCORSO: km 24,8 - DISLIVELLO: 1.325 m GRADO DI DIFFICOLTA': IMPEGNATIVO CICLABILITA': dal Rif. Calvi al Rif. Baitone 90% - dal Rif. Baitone al Lago di di Val Sambuzza 10 % - nel restante percorso 100%. STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno RIFUGIO D'APPOGGIO: Rif. F.lli Calvi tel. 0345.77047 ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Carona - Pagliari - Baite del Dosso - Rif. F.lli Calvi - Rif. Baitone
PERCORSI ALTERNATIVI: all'incrocio, dopo il Laghetto Cavasabbia e al Baitone di Valle Sambuzza, è possibile accorciare il percorso, ritornando facilmente a Carona.Dal Quando il percorso taglia in piano il pendio, ci concediamo una
tornante, sulla strada per il Rif. Longo, si può proseguire, per
pausa per ammirare una panoramica su Carona e sul lago. Lo
alcune centinaia di metri, sulla nuova strada sterrata.
spettacolare e divertentissimo sentiero esce, per poco, nel prato in corrispondenza della piccola Fraz. Forcella (1.564 m) e continua, puntando verso la valle, trovandoci nella parte alta della
NOTE: Consigliata una full - Utile la traccia GPS. Si ricorda: di
cascata. Rapidamente, siamo nei pressi delle Baite del Dosso
prestare attenzione, mantenere velocità moderata in discesa sulla
dove rincontriamo la carrareccia principale; lasciando correre le
strada sterrata perché, durante la stagione estiva, è in funzione il
ruote artigliate, copiando le tracce della salita, attraversiamo
servizio di "jeep navetta" ai Rifugi Longo e Fratelli Calvi. 40
TREKKING
INSOLITA ANZASCA
di Paolo Erba - A.m.M.
ITINERARI ALLE PENDICI DEL MONTE ROSA
41
La valle Anzasca è conosciuta agli amanti dello sci e dell’alpinismo per Macugnaga e l’imponente parete est del massiccio del Monte Rosa ben visibile già da Milano nelle giornate limpide e ventose. Parete che ha visto le gesta epiche e purtroppo fatali di alpinisti del calibro di Zapparoli e Marinelli. Ma la valle è lunga oltre 30 chilometri e, come spesso purtroppo accade, la strada invece di fungere da via di collegamento tra i vari paesi e borghi storici, diventa un luogo di transito con cui attraversare realtà differenti ignorandole completamente per arrivare nel minor tempo possibile alla meta conclusiva, Macugnaga per l’appunto. Ma 30 chilometri di valle significano centinaia di chilometri di mulattiere, sentieri, vie storiche di attraversamento che collegavano l’Anzasca, nel suo versante destro orografico, con la valle Strona, la Valsesia e sull’altro versante con la Svizzera e la valle Antrona. Una fitta rete di percorsi su cui nei secoli hanno camminato eserciti e commercianti che scendevano dal Sempione per la via Stockalper, pastori e montanari di ogni genere e, non ultimo, il popolo Walser. Una ricca testimonianza che come in tante altre
integre, in ambienti per lo più isolati e selvaggi. Di notevole
parti delle Alpi si sta velocemente perdendo a seguito
importanza in valle, è sempre stata l’estrazione dell’oro dalle
dell’abbandono dei pascoli, dei boschi, degli alpeggi e paesi che
miniere che costellavano l’intero territorio, miniere che oggi
ormai si trovano tagliati fuori da uno sviluppo incentrato
stanno iniziando a essere sfruttate come attrattive turistiche con
sull’urbanizzazione in pianura. Proponiamo allora alcuni itinerari
progetti che prevedono la loro messa in sicurezza per future
per riscoprire alcuni dei bellissimi paesaggi della bassa e media
aperture al pubblico. Per raggiungere la valle si prende da Milano
valle. I primi due sul versante sinistro, gli altri su quello opposto.
l’autostrada per Varese proseguendo poi per Gravellona Toce e
Ogni itinerario può essere lo spunto per traversate, giri ad anello,
Domodossola. Prima di arrivare a Domodossola si prende l’uscita
trekking di più giorni in tenda oppure sfruttando le malghe ancora
Piedimulera e si seguono quindi le indicazioni per Macugnaga. 42
Cima Castello
devia a destra, prestare attenzione ai bolli, risalendo un campo, dove termina anche la strada ormai sterrata, fino al cartello indicatore che a destra segna Drocala, da cui torneremo, e a sinistra la nostra meta, il rifugio Rossi all’alpe Colma. Entriamo allora nel fitto bosco e con salita decisa anche se mai eccessivamente ripida, guadagniamo quota. La traccia non sempre è evidente comunque il cammino è ben segnalato. Arriviamo così a una baita isolata dove bisogna girare decisamente a sinistra fino all’alpe Prier (ore 1.30), bellissimo pascolo con grandi vedute sulla valle e sull’Ossola. Si supera l’intera alpe dove tra l’altro si trova una cappelletta votiva ben ristrutturata e in prossimità dell’ultima baita si prende a destra ricominciando la salita. Siamo qui in un luogo riccamente popolato di cervi che a settembre, ottobre, è possibile sentire nel loro caratteristico bramito. In breve si arriva ai margini di una abetaia dove sorge una casa isolata. Si segue allora la traccia ben visibile sulla destra e con un tratto di ripida ma suggestiva salita
Dall’uscita della autostrada si entra in valle superando il paese di
tra gli abeti, dove è possibile trovare i porcini, si arriva poco sotto
Castiglione. Poco dopo una stradina stretta e ripida sulla destra
la dorsale. Il percorso ora ovvio, si sviluppa in quota fino a uscire
porta a Olino. Fatti poche centinaia di metri si parcheggia in uno
nei prati dell’alpe Colma fino a raggiungere il rifugio che dà sulla
spiazzo. Lasciata l’automobile si passa attraverso le baite in
valle Antrona (ore 2.30). É quindi possibile compiere delle
pietra ai bordi del magnifico castagneto. Si inizia così a salire
traversate da valle a valle scendendo a Viganella o addirittura
incrociando di nuovo la strada in un paio di punti, strada che è
direttamente a Villadossola. Da qui il panorama spazia dalle
riservata a chi ha la baita a Olino. Arrivati a Olino (30 minuti)
montagne che dividono l’Anzasca dalla Valsesia alle montagne
merita sicuramente un giro per il piccolo borgo molto ben tenuto,
dell’alta Valle Antrona e Vallese, tra tutti il pizzo Andolla e la
dove ancora vive una persona tutto l’anno, con il forno, la chiesa
Weissmeis. Per arrivare alla cima di Castello bisogna ancora
e ancora tanti terrazzamenti coltivati. Da una delle ultime baite si
camminare per circa 45 minuti percorrendo l’intera dorsale 43
ignorando vari bivi che scendono verso la valle Antrona e la valle Anzasca. Entrati in una suggestiva faggeta la si supera tutta e appena fuori ci si trova finalmente davanti alla croce di vetta (ore 3.30). Torniamo sui nostri passi fino alle baite poco prima del rifugio dove troveremo l’indicazione per Drogala (ore 4), inizieremo così la ripida discesa tra betulle, segno di pascoli abbandonati ormai da diversi decenni, fino a incrociare un suggestivo fontanile nel bosco, ora di faggi. Inoltrandoci nella fitta faggeta scendiamo nel bellissimo borgo di Drocala (ore 5) interamente ristrutturato. All’inizio del paese bisogna fare attenzione al bivio con cartello che manda verso destra verso Olino. Il faggio lascia ora il posto al castagno. Una mulattiera che merita una certa attenzione, anche per la fatica ormai accumulata, ci riporta tra saliscendi al bivio dove incontreremo la strada sterrata. Da qui lungo il tragitto dell’andata torneremo all’automobile (ore 6). Dislivello salita/discesa 1.100 metri ore 6 quota di partenza Crotto di Olino 596 m - quota di arrivo Pizzo Castello 1.607 m. La val Quarazza Dall’uscita dell’autostrada si entra in valle arrivando alle porte di Macugnaga. Borca infatti è la prima frazione del comune, a metà paese si volta a sinistra seguendo le indicazioni della miniera e in fondo alla strada si parcheggia. Finalmente un’uscita facile, poco faticosa ma comunque bella per gli scorci che offre con giochi di acqua e distese di boschi sempre verdi. Dal parcheggio si vede la storica mulattiera che entrava in valle con l’indicazione per il lago 44
delle Fate, bacino artificiale che ha sommerso gran parte del vecchio borgo di Quarazza di cui sono rimaste alcune baite trasformate in ristorante e la cappellina dedicata a San Nicola. In circa 40 minuti si arriva al lago entrando quindi in valle, praticamente pianeggiante, lungo il lato sinistro orografico del torrente Quarazza. La valle è percorsa da diversi “grandi trek”, dal Tour del Monte Rosa alla Grande Traversata delle Alpi finendo con il Sentiero Italia. Ignorando la deviazione per l’alpe Bletz ci si addentra placidamente fino alla città morta di Crocette dove vivevano i minatori della vicina miniera d’oro. Da qui superando il ponte a sinistra si può risalire fino alla miniera e proseguire poi fino a Carcoforo per una lunga ma splendida traversata verso la Valsesia in ambiente severo e isolato. Il nostro cammino invece prosegue sulla destra dove con una salita che non pone nessuna difficoltà si guadagna quota fino a un cartello indicatore che ci manda a sinistra sul versante opposto. Invece di seguire la direzione proposta manteniamo la sponda del torrente camminando al bordo del bosco di abeti per toccare le alpi di Prelobia ancora oggi caricate d’estate da chi continua l’antico mestiere del pastore. Superata l’alpe si gira decisamente verso sinistra attraversando il bosco che copre il fondovalle fino al ponticello che si trova sotto l’alpe la Piana meta del nostro trek (ore 2.30). Chi vuol proseguire può risalire per erto sentiero fino al bivacco Landi e da qui scavalcare al colle del Turlo e scendere verso Alagna Valsesia. Dislivello salita/ discesa 450 metri ore 4 - quota di partenza Borca 1.195 m quota di arrivo alpe La Piana 1.613 m. 45
ALIMENTAZIONE
ENERGIA A COLORI
di Rosangela Capriata
PREPARIAMOCI CON UN PIENO DI VITAMINE
46
Per stare bene e fare un pieno di
(elementi pericolosi che
energia occorre consumare tutti i
hanno un’azione distruttiva
giorni frutta e verdura di diversi
nei confronti delle cellule
colori! Frutta e verdura fresche
dell’organismo). I
non dovrebbero mai mancare
fitochimici combattono
nell'alimentazione quotidiana, in
quindi l’invecchiamento
particolar modo quando una
precoce e riducono il
persona conduce una vita attiva
rischio di insorgenza di
e ama camminare o fare sport
alcune patologie, quali
regolarmente. Occorre inserire,
tumori, diabete e problemi
nei vari pasti della giornata,
cardiovascolari. La nostra
almeno cinque porzioni di
energia vitale trae
ortaggi e frutta. I vegetali sono
profondo vantaggio dal
ricchi di vitamine (A, E, C con
colore connaturato
azione antiossidante e del
all’alimento. Si tratta, in
gruppo B utile per il metabolismo dei carboidrati e delle proteine)
fondo, di una forma di “cromoterapia” semplice, diretta e pratica.
oltre che di minerali come potassio, magnesio, calcio, ferro,
Ogni cibo ha una sua specifica valenza cromatica, che va
selenio, cromo e altri oligoelementi. Prima e dopo un impegno
direttamente ad agire sui nostri livelli di energia, non solo
fisico, la frutta offre molti vantaggi: contiene infatti fruttosio e
fornendo i necessari principi nutritivi all’organismo, ma anche
zuccheri semplici in grado di fornire energia di rapida
influendo su certe sottili energie che contribuiscono al benessere.
assimilazione oltre a un alta percentuale di acqua, utile per
Per fare un esempio, quando ci sentiamo stanchi, senza energia,
compensare in parte quanto si perde con la sudorazione e la
siamo istintivamente attratti da alimenti di colore arancione e
respirazione. Il colore di frutta e verdura non è casuale, ma è
giallo. Quando abbiamo bisogno di depurarci, di disintossicare
dovuto a sostanze precise, i cosiddetti fitochimici (composti
l'organismo, oppure quando abbiamo carenze di minerali, siamo
organici vegetali) che svolgono una funzione di protezione del
attratti da cibi di colore verde. Quando sono invece il nostro
nostro organismo. Tali sostanze sono efficaci nel rinforzare il
cervello e il sistema nervoso ad aver bisogno di nutrimento,
sistema immunitario e contrastano l’azione dei radicali liberi,
desideriamo alimenti di colore più scuro e intenso, dal blu al viola. 47
Un menù a colori ENERGIA ROSSA
a dei grassi: ad esempio una gustosa insalata di carote condita con olio extra vergine di oliva oppure una macedonia a base di albicocche con mandorle e nocciole (ricche di grassi benefici). Gli
Fragole, ciliegie, pomodori, angurie, cipolle rosse, barbabietole,
alimenti di questo colore sono disponibili tutto l’anno. Sono utili
pompelmi rosa, cavoli rossi, melograni, radicchio, peperoni rossi,
anche per preparare ottime bevande dissetanti e rigeneranti da
lamponi: sono tantissimi i cibi di questo colore. Questo gruppo si
portare con se nel corso delle escursioni. Piuttosto che le note
caratterizza per l’elevato contenuto di due sostanze con forte
bibite proposte dall’industria come
potere antiossidante: il licopene e le antocianine, che
spremuta di arancia o limone, con l’aggiunta di un pizzico di sale
raggiungono la massima concentrazione quando la frutta e la
e di un cucchiaio di zucchero o miele. Abbiamo così un ottimo
verdura sono a piena maturazione. I pomodori, così come
integratore naturale che può essere di grande aiuto quando
l’anguria, sono la fonte principale di licopene. Fragole e ciliegie
occorre recuperare energia durante e dopo un esercizio fisico
sono invece ricche di altre sostanze chiamate carotenoidi,
impegnativo.
integratori, è meglio una
utilissime per ritardare l’invecchiamento cutaneo. Dal punto di vista nutrizionale sono alimenti con alto contenuto di acqua, vitamine, sali minerali (potassio e magnesio), fibra ed hanno un basso contenuto calorico. Ottimi quindi da portare con sé anche nel corso di escursioni o attività sportive in genere. ENERGIA GIALLA E ARANCIONE Carote, patate americane, arance, mandarini, limoni, pompelmi, mais, ananas, albicocche, pesche, meloni, peperoni gialli, manghi, banane, papaie, zucche. La frutta e la verdura di colore giallo o arancione sono ricche di alfa e beta-carotene di vitamina C e bioflavonoidi. Il beta-carotene viene trasformato nel fegato in vitamina A. Rimuove i radicali liberi e quindi protegge le cellule dall’ossidazione. Il beta-carotene si assimila meglio se associato 48
ENERGIA BLU E VIOLA Uva nera, prugne, mirtilli, more, cavoletti di Bruxelles, ribes nero, melanzane, cipolle, barbabietole, radicchio rosso, alcune varietà di fagioli violacei, fichi. Gli alimenti blu e viola, oltre a migliorare la vista (soprattutto il mirtillo) e a prevenire tumori e patologie cardiovascolari, contribuiscono ad una corretta funzione urinaria (specialmente i frutti di bosco). Svolgono anche un’importante azione antiossidante e difendono l’organismo da patologie legate ad una cattiva circolazione del sangue, proteggendo i capillari. ENERGIA VERDE Aspargi, broccoli, carciofi, cetrioli, zucchine, kiwi, uva. Hanno in comune un colore rilassante che richiama la naturalezza. Tantissimi sono i benefici che derivano dal consumo di questi alimenti. Sono eccellenti depurativi del sangue, favoriscono il drenaggio linfatico e irrobustiscono il sistema cardiocircolatorio. I vegetali a foglia verde sono anche la miglior fonte di acido folico e folati. Molto alto anche il contenuto di vitamina C (utilissima per favorire l’assorbimento del ferro), in particolare nei broccoli, nel prezzemolo, in spinaci e kiwi. Tipico di questo gruppo di frutta e ortaggi è anche l’alto contenuto di due fitochimici con forte azione antiossidante, la clorofilla e i carotenoidi. Sono quindi ottimi alimenti da inserire in una dieta disintossicante e depurativa.
Prevengono inoltre l’aterosclerosi provocata da alti livelli di colesterolo ed inibiscono l’aggregazione piastrinica. Ribes e radicchio, oltre alle proprietà antiossidanti dovute alla presenza di vitamina C, intervengono nella formazione della carnitina e del collagene, utilissimo per tutti gli sportivi, specialmente per chi fa trekking con una certa regolarità. Il radicchio, inoltre, contiene il beta-carotene precursore della vitamina A e, insieme a fichi, ribes, more e prugne, contiene anche il potassio, che protegge il tessuto osseo e combatte le patologie cardiovascolari e l’ipertensione. I cibi che vanno dal viola all'indaco sono inoltre particolarmente ricchi di magnesio e di altri elementi fondamentali per le funzioni cerebrali. Aiutano a mantenere la concentrazione durante attività impegnative, come arrampicate o ferrate, dove occorre la massima attenzione nell’eseguire correttamente ogni movimento. 49
ENERGIA BIANCA Mele, pere, aglio, cavolfiori, cipolle, finocchi, funghi, porri, sedano, rape. La sostanza più importante di questo gruppo è la quercetina: antiossidante, antiallergica e molto attiva nella prevenzione dei tumori. Altri utili principi attivi sono gli isotiocianati, per la prevenzione dell’invecchiamento cellulare, e i flavonoidi, potenti antossidanti e protettori dell’integrità polmonare. Aglio e porri si distinguono per la presenza di allisolfuro, che fluidifica il sangue e protegge l’organismo dagli eventi tromboembolici. Il selenio, oligoelemento presente in piccole quantità nei cibi, è ben rappresentato nei funghi, previene l’ipertensione arteriosa, l’anemia e numerose forme di tumore. E cosa dire delle cipolle? Anche se fanno lacrimare gli occhi sono i vegetali più ricchi in quercetina e, grazie al loro contenuto di flavonoidi, contrastano la perdita di calcio dalle ossa. Cosa fare allora per prevenire l’osteoporosi? Esercizio fisico e…cipolle! Naturalmente, il periodo migliore per questa particolare forma di cromoterapia, per sfruttare il nostro “menu a colori” sono i mesi che vanno dalla primavera all'estate. È per questo che è consigliabile approfittare di questi mesi per dedicarsi ad una “cura” così semplice e gradevole. Può essere un modo efficace per rafforzare l’organismo in vista dei mesi più "grigi". r.capriata@dietatrek.it 50
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SUUNTO Le funzioni per l'outdoor nel GPS Ambit2 sono tutte presenti: dalla navigazione degli itinerari, ai dati barometrici, l'altimetro con FusedAlti™, la bussola 3D (con compensazione dell’inclinazione) e altre funzionalità specifiche per l'attività all'aperto. Ambit2 è anche dotato di tutte quelle funzioni per l'allenamento e include nella confezione la fascia cardio. Con cassa rinforzata con fibra di vetro e durata della batteria fino a 50 ore in modalità GPS, Suunto Ambit2 è l'ultima novità per l'outdoor impegnativo e attività multisport. Nell'edizione Sapphire (al centro dell'immagine) la ghiera in acciaio satinato e il vetro in cristallo zaffiro aggiungono anche un tocco di eleganza. 499,90 euro
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Colophon Direttore Responsabile: Marco Spampinato Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Cristiano Battaglia, Lucio Benedetti, rosangela Capriata, Chiara Carissoni, Alessandra Cazzola, Paolo Erba, Gianpietro Giupponi, Fabio Moretti, Davide Novali, Silvia Ravaglia, Kärnten Werbung Rivista bimestrale Autorizzazione Tribunale di Bergamo n.27 del 30.08.2006 prealpi.wordpress.com - mail.prealpi@gmail.com TURISMO EDIZIONI - via Pio XII, 1 - 24044 Dalmine - Bergamo Redazione: tel. +39 349 7177035 - fax +39 035 19962633 Impaginazione: officinadanova Concessionaria per la pubblicità: Sport Outdoor Network - info@sportoutdoornetwork.it Antonio Masucci - cell. 333.3632366
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