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Agosto InfelixAustria

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Luglio

Luglio

1) Stamani abbiamo conferito con il nuovo Comandante. L'impressione è s tata buona ed ha tutta l'aria di un gentiluomo di campagna. Circa l'attendente, molto più ragionevolmente dell'altra carogna, ci ha subito co ncesso il prig ioniero Federighi di Calci in Toscana. Non solo, ma a nostra richiesta ci ha immedia tamente rilasciato un Pass irchein valevole per tutto il mese . In tal modo sa remo liberi di uscire a nostro piacimento, di sfuggire al controllo e al versame nto degli onorari delle v is ite i mpo stoci non dai comandi superiori ma dalla ve nalità d el precedente Comandante.

Al tre rapine! Hanno portato via le poche campane rimaste e la biancheria co n perquisizioni domiciliari.

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2) Soltanto oggi è comparsa nella Gazzetta del Ven e to la mia inserzione del seg uen te tenore: "Tene nte medico Dr. Dino Giannotti K.u K Feldspital 715 prega Coenobium di Lugano di informare s ignora Agnese Giannotti, abi tante in Arezzo via 20 Settembre 12, che sta bene, saluti Benedetto ed invii corrisponde nza al Lager di Sigmundsherberg".

Il riferimento a Benedetto era per Sua Santità, onde a mezzo del Vaticano te ntare il mio rimpatrio . Preferii dare sempre l'iJ1dirizzo d el Lager, da cui ero sic uro che prima o poi la corrispondenza mi sarebbe arrivata, mentre con i vari in dirizzi degli ospedali a cui siamo stati assegnati non ho ancora ricevuto nulla. E be ne ho fatto perché si dà per certo che l'attuale K.u.K. Spital lascerà S. Dan iele, venendo al suo posto un os pedale di riserva un gherese. Intanto, per fi nire in bellezza, il primo ha g ià aspor tato 30 letti completi .

3) La più giovane delle "z ie", la coniugata, ha avuto finalmente noti zie del ma rito. Me lo riferisce con pianto di gioia e di commozione, mentre la sorella Amalia (Catina) sgrana il rosario in segno certo di ringraziamen to.

Le ha portato n otizie una delle tante donne mis erande e sfinite ch e dalla lo ntana e montuosa Carnia vengo no da queste parti per scambiare latticini con granturco, quando i gendarmi non portano via tutto. Il marito nella sua lettera dice che dopo lo sbandamento sul ponte di Pinzano trovò rifugio a Paularo, dove dimora tutt'ora in buona salute.

4) Oggi è venuto il colo1mello medico direttore del nuo vo ospedale a visitare i locali, mentre gli altri seguitano a rubare: letti, comodini, tavoli e qualunque al tra cosa non sia saldamente fissata al pa v imento o al muro .

Sebbene mi senta sempre un po' debole e fiacco, non di meno mi reco a fare delle visite a S. Tomaso, dove temo che il tifo possa risorgere. Non ci mancherebbe altro, dopo che la spagno la sta dilagando, seppur in forma benigna 1

S . Tomaso è un piccolo agglomerato di case a circa tre chilometri da S. Daniele e quindi "Chez Elle" è ven uta subito a sapere della mia presenza, e mi ha mandato subito a chiamare. Mi abborda imbronciata: «Pas gentilhomme! »2, esclama . Ne rimango stupito . Si è adonta t a perché ricusai la sua visi t a allorché ero ammalato, g li ene spiego il motivo, sem bra calmarsi quando mi accorgo dal roteare degli occhi e dalla fibrillazione dei muscoli facciali che si sta avvicinando la solita crisi. Questa infatti scoppia, e con acqua fre sca e buffetti nella faccia, dopo lunghi e prolungati sbadigli e sti ram enti, tutto cessa. Mi congedo in fretta e la lascio distesa su una poltrona, a ffidando la ad una bambinetta che ha per casa.

Ha diluviato per tutta la not t e.

5) Abbiamo fatto conoscenza con il nuovo Comandante, uomo s ull a cinquantina , di aspetto imponente e fiero, con fol te sopracciglia e baffi ad istrice; in tal modo suppongo si presentino i magnati magiari, sebbene l'attuale campi one mi ricordi gli ufficia li delle operette.

La fierezza dell'aspetto ha corrisposto ad una certa cordialità avuta con noi, a mezzo di interprete ci ha consen ti t o di uscire senza accom pagn a mento, autorizzandoci a recarci direttamente da lui in caso di qualche nostra necessità. Speriamo che gli ungheresi non adottino nei nostri riguard i il consueto "morgen, ubermorgen" e "verboten" dei tedeschi!

Giornata di gran confusione e baraonda nella pace e nella tranquillità del nostro piccolo ospedale per l'arrivo e lo scarico del materiale proveniente da quello militare. Si dice che comprenda n umero s i vagoni, provenienti dalla Romania. Da quel p oco che ho visto s i tratta di ben miseri arredamenti, con le tti sgangherati, e comodini che non sono altri che comuni casse da imballo a cui è stato tolto il coperchio!

1 In effetti sembra che durante i primi mesi la "spagno la " fosse d i natura per lop iù benigna, come attesta anche l'Au tore. In segu ito l'aggress iv ità del virus è mol to aume ntata, causa ndo un t asso di mortalità straordinar iamente eleva to. Si ritiene comunemente che nel mondo la spagnola abbia ucciso più di venti mi lion i di persone, mentre altri autori ritengono che la cifra possa arrivare addirittura a quaranta milion i.

2 Traducendo: "Non è un gen tiluomo !"

Ciò che mi ha fatto più impr essione è sta ta l' "orribile favella" di questi m a giari, irta di consonanti con un timbro di voce che può richiamare l'idea de ll'uomo primitivo.

6) Ho chiesto ed ottenuto s ubito il permesso di uscire senza il begleit-mann e fina lmente, dopo tanti mesi di scorta al fianco, assaporo un po' di libertà, se ppure molto condizion ata. Ne approfitto per fare una lunga chiacchierata co n Corradini prima e con la siora Teresute poi. « E il Much dove xe lo?», mi d omanda stupita Micaela.

Anche gli altri ufficiali dell'ospedale ci hanno fatto buona impressione, ci h anno salu tati per primi, chiamandoci "Herr Koll ege" . Nei giornali si legge che i te deschi stanno sempre ritirandosi in Francia. Per non lasciare nulla di intentato, a mezzo di Corradini faccio recapitare alla Croce Rossa austriaca una mia le tte ra diretta a casa, sotto le spoglie di un impiegato civile di questo ospedale.

7) Stamani ci è sta to consegnato il Passirchein permanente con il quale p otremo circolare senza accompagnamento p er S. Daniele, mentre per andare ol tre è obbligatoria la scorta . 11 nuovo Comandante ci ha imposto, cioè ha ripris tinato, il servizio di guardia in ospeda le ch e noialtri avevamo fatto del tutto cess are. Anche in questo ospedale un gaio sciame di "fraulein" e di "frau" a ddette in parte agli uffici e in parte ai reparti di cura.

La mensa è presso a poco dell'identico s tampo della precedente, unica no vità ai due pasti una specie di vino agro dolce e alla mattina, olt re che il ca ffè latte, una specie di fetentissi mo formaggio ungherese che si divora il n ostro a ttendente

Chissà mai per quale mister io sa e recondita ragione il rapporto che feci co ntro quel vi llanzon e di ufficiale che mi ingiunse di sce nd e re, con modi rudi, da lla carre tta, ha avuto seg uito. Infatti sono stato chiamato al Comando perché de ssi maggiori chiarimenti su quell'incidente. Non ho nascosto a nc ora il mio ris entimento contro quell'atto incivile compiuto verso un uf fic iale medico prigio niero che si recava a visitare un infermo.

8) Due gioviali e cortesi medici mi hanno pregato di trovare una persona che fosse in grado di insegnar loro la lingua italiana e così mi reco dall'anziana maestra . Dapprima ella rifiuta poi, dopo aver saputo che si sarebbe trattato di du e distinti medici, ha finito con l'accettare.

La maggior parte degli uomini di truppa sono irredenti romeni che sot to la cas acca austriaca non anelano che ricongiungersi alla madre patria, e questo cre do sia il motivo per cui siamo trattati deferentemente e con cortesia.

CG, FCl, Passirchein 7 agosto 1918. "A l pr igio n iero di guerra i taliano tenente med ico Dr Dino G ian n o tti che è assegna to al dpartimento pazien ti civili di de t to ospeda le, viene concesso il permesso di muoversi libera m ente nella guarnigione di San Daniele per fare visite urgenti a ma lati d ella popolazione civi le. Vali d o fino alla r i mozione"

Il mio occ hial uto collega non d is d egna, co n le q uattro parole di tedesco che conosce, di avvicinare cautam ente qualch e Schwes te r che p erò, pochi is tanti dopo, lo las cian o in asso. «Quelle non h anno il sa ng ue latino o ladino !», gli sussu rro .

9) S ta m a ni vedo tma di queste Schwester inten ta a passare un ferro d a s t iro caldo sulla faccia posteriore de lla cosc i a d i un infermo Non ho potuto fare a m eno d i m e ravigliarmene e le ho chiesto cosa stesse facen d o . Mi h a rispos to con aria di sufficienza che con tale m eto d o cu rano l a ischialgia3

Rit engo, anzi ho la certezza, che Corradini sia affilia t o a qualche se tt a segre ta, ti p o risorgimenta le o carbo n ara, la cui sede è senza d u b b io ad Ud in e .

Ciò è avvalorato dal fatto c h e egli è l'unico che possiede il Passirche in p e r recarsi ad Udine e non solo . Oggi, tornando da quella città, mi ha confidato una no t izia strabiliante, sicuro e ben certo del mio segre to e assol u to sil enz io.

Nos tr i aerop lani hanno cala to in alcune località del Fri u li degl i u ff iciali friu-

> Termine meno comune per indicare la scia ti ca lani che conoscono la zona. Prec ipuo compito di questi eroici avven tur osi è quell o di mettersi in contatto con elementi fidati per compiere atti di sabotaggio, ma soprattu tto quello di conoscere la dislocazione e l'en tità delle forze nemiche e tu tte le altre notizie utili al Comando Supremo. Il loro collegamento con il fron te avviene a mezzo di piccioni v iaggiatori e con altri mezzi sco nosciuti a Corra dini A s uo tempo questi intrepidi ufficiali verranno ripresi a bordo degli aeropl ani e quind i potranno esporre a viva voce i risultati della loro pericol osa missio ne . La posta in gioco è in ve rità tremenda, sia gloria a loro!

10) 11 n u ovo Comandante dell'ospeda le ci tratta con una gentile zza credo più unica che rara, direi quasi da col leghi. Così, avendo dovu t o i eri il nostro atten dente raggiungere l'alt ro ospeda le che lo aveva in forza, a nostra richiesta il Co mandante ha subito te lefonato per sape re se pote va essere rest ituito. Ci ha po i domanda t o se eravamo co n te nti della mensa e se desideravamo andare di qua ndo in quando a consumare i pasti con loro. Purtroppo g ià corre voce che " ques t a per la d'uomo", per la sua età, verrà tra s ferito a Buda pest.

Un bel tip o di "sciampagnone" , come dice Ama to, è invec e il rubicondo capitano d'amministraz ione, vero tipo anch'esso di magiaro, con i baffi all'insù appuntiti con la famosa pas t a ungherese, che fino a qualche tempo fa s i vedeva n elle ve trine d ei profumieri in Italia. Non parla che di donne, di czarde4, di baller ine e di tzigani5. Da me vuole conoscere alcune parole e frasi italiane inerenti al s uo debole, ch e qui non posso riferire . Grasse risate e ampie manate stùl e sue ben v alide cosce allorché s baglia la dizi on e o co n fonde i sessi! ln compenso è prodigo d i ottime sigarette, che acquistiamo da lui oltre la razione che ci compete Da l Lager ricevo una lettera di Metella del 2 Febbraio6 (?!), una d el babbo7 e una della signorina Mendel del 7 Mar z o. Lunga è la via per g i ungere fino a noi!

4 Danza popolare un g h erese.

" S u o n atori gitani di violi n o d e lla tra dizion e ungherese .

6 CG, FC1, Cecil ia Bonazzi, cartol ina p .g ., 2 fe bb raio 1918, "Carissimo, d opo la prim a ca rtol ina sc ritta il primo no ve mbre non ho più ricevuto s uo i sc ritti , e le i sapendo q uan to mi siano cari può imm aginare quanto ciò mi facc ia dispiacere. Meno m ale che il papà suo scrive se m pre a Bruni ed io qu ind i posso saper e che le i s ta bene, e ciò unito a ll a speranza che le i s i rico r derà di me mi rende più tra nquilla . O' [sic ] scritto già da qu ind ici giorn i a suo papà, ma n o n m i ha r isposto . Chissà cosa penserà di m e ! Spero che pres to ri ceve r à il pacco che lo h o s p edito e che con te n eva una maglia, due paia d i ca l7.e , un pa io di calze tto n i, tre co lli d ilana,c iocco lata e s igarette. Mi ripromet to però di mandargliene un a ltro. Se potrò ricevere presto u n suo scritto sar ò felicissima, in tanto rice v a sa lu ti da papà e mamma, e specia li da m e Aff.ma Cec il ia"

7 CC, FCl, Be n ven ut o Giannot ti, car toli na p.g , 7 marzo 1918, "R iccard o riparte domani; Adolfo ter minata la sc u ola è fra noi. Domen ica fui a Montepu lci a no e portai meco Del ia e Bianca: tornammo ierse ra F ur o n o con ten tiss im e p er la gita Duolmi non ti giu n ga pan e : ho recla mato. Seguitiamo a spe d irti pacchi. Tuo inse r to andò sma rrito col 70 ° A bbiamo richies to a l M inis tero li b ret to e documenti. Ba tignani Giusep pe s i è occupa t o d i te: ho buone s p e ra n ze Vid i Stefano Cont u cci : sta malissimo pe r nefri te. Ma mm a sta be n e . De l ia fa progressi col pi a n o. Buone no tizie da Ro gero: ci scr ive spesso Sem pre co l p e n siero a te ti bac io in s ie m e a ma mm a, sore ll a, frate lli. Attend iamo tuo i scri tti ge nnaio Per ora quell i anno scorso. Il tuo Babbo" .

11) 1 giornali austriaci a caratteri cubitali riportano w1a notizia che ci ha riempito di gioia e di orgog]jo. Sei nostri aeroplani hanno sorvolato Vienna, impiegando due ore e mezzo dalla loro partenza da Verona! Sulla città asburgica furono gettati dei volantini in cui, tra l'altro, era detto che gli aviatori italiani non gettavano bombe perché l'Austria aveva bisogno di pane, e invitavano il popolo austriaco a distaccarsi dalla Germania, causa unica del perdurare della guerra. Durante il volo un apparecclùo è dovuto atterrare per un guasto e gli aviatori, dopo aver distrutto l'aereo, si sono dati alla fuga.

Chi saranno mai qu est i tem erar i? Per qual motivo i giornali si saranno mai decisi a pubblicare un a notizia di tal genere? Forse perché, come si legge nei giornali, i tedeschi il 9 hanno avu to in Francia perdite di prigionieri e cannon i?

Micaela ha la spagnola ed è di una irrequ ietezza che mi fa perdere la pazienza.

12) Un nostro aeroplano stamani ha gettato dei vo lantini del seguente tenore:

Fratelli d'Italia!

L'ora delJa pace suprema è prossima, soppo rtate con s toi co co raggio i terribili sacrifici impostivi dal nemico, l'o ra d ella vende tta è prossima!

Fra te lli non date asco lto a ll e ca lunni e del nemico, i nostri fratelli francesi hanno ric acciato il nemico fino alla frontiera belga, il nemico ha las ciato in mano nostra 300 000 prigionieri, 12.000 cannon i, migliaia di mitragli a trici e notevole materiale di guerra.

La nostra offensiva è principiata sul Trentino, il nemico è in rotta, s iamo a 12 chi lometr i da Trento! Coraggio e speranza, i vostri sacrifici ve rrann o ricompensati colla suprema vit toria!

I VOSTRI FRATELLI D'OLTRE PIAVE

Quale commozione e quante speranze ci hanno infuso simil i parole!

Il Comando al primo sentore del lancio ha subito sguinzagliato i pochi gendarmi e molti solda t i alla ricerca dei v olantini per impedire che la popolazione ne venisse in possesso. Troppo tardi, ormai ognuno se lo tene va stretto sul cuore. Cosa mai avranno pensato nel loro animo i gendarmi e i so ldati che poco o male comprendono l'italiano nel leggere quelle parole!

La pacifica incursione su Vienna mi fa rifl e ttere come l'avia zio ne, che si può dire a i suoi albori, in nessun fronte sia mai intervenuta o quasi mai in poderoso aiuto delle truppe operanti con t ro il nemico.

Solo di quando in quando cade qualche bomba su una città o su qualche obie tti vo m ili tare . Se però ripenso che nel 1910 ho assistito al Campo di Marte in

Firenze alle prime manifestazioni aeree ("oggi si volaaa" s i diceva in città) nelle q uali gli aeroplani s i innalzavano di pochi metri d a terra p ercorrendo a ltre tt anti p ochi metri in ar ia, il volo su Vienna ass u rge a qualcosa di divino o di diabolico! La Germania però è rico rsa a d un'altra diabolica invenzione, vedendos i oram ai sull'orlo della disfatta ha inizia to una lotta senza par i con i s uoi sotto marin i co ntro il naviglio degli a llea t i e dei n e utra.Li e loro navi pirata, mascherate, so lcano i mari!

13) Si apprende che l' avia tore cos tretto ad atterrare durante il volo su Vie nna è i.I te n en te Ca rl o Sarti che è s ta to cat tur ato . Dal diario di Corradini:

Si ord ina l'app li cazione d ell'imposta fondia r ia e Andrea tt a esige ch e ogni contribue n te sia tassato come negli anni precedenti. Tale n otizia mett e malum ore e sc oncerto fra gli abi ta nti che g ià s i son visti spogliare di tutto e senza alc una rendita. Il con s iglio comunale, riunitos i d 'urgenza, delibera non doversi pagare alc un tr ibuto pur ave nd o forzatamen te inviato le cartelle dei tributi. I minacciati non si s go mentano, so lo una vecchiet ta timorosa v ersò 15 centes imi !

Andreatta, uomo m alvagio che res pingeva le g ius te richieste dell'Amministrazione comunale, violatore delle nostre tom be a l Cimitero pe r la ricerca di biancheria ed oggett i che n o n aveva m o p erché saccheggiati o requ isi t i dai suoi pre d ecesso ri, cos tui, u omo crudele, ci obbligò all ' inganno continuo per non morire di fame, come era nel suo programma di governo .

Scrit te due cartoline a casa .

14) Ennesima requisizione dei pochi s uini rimasti.

A ma to , che a d Ar tegna godeva della più ampia libertà, che non ha conosci uto il campo di concentramento perché appena catturato fu adibito a l servizio della popolazione civil e, è ind ignato e furente contro il Coman dant e Ha in ani mo di farsi pa ladino delle gi u s te rivendicazioni de ll a popo laz ion e Ce rco di diss ua d erlo . Andrea tta, il trentino, è di animo perfido e brutale, ed egli, Ama to, se p ur con l'aureo la di un inutile martire, sareb be avviato ad un ca m po di co ncen tra m e nt o di puni z ione. A malincuore si co n v in ce.

Micae l a ha sempre al ta te m peratura, è meno agitata, le tengo un po' di compa gn ia non aven d o più a l mio fianco "l'uomo contatore".

15) S taman i in piazza è s tata passa ta la rivista alla trupp a di S. Daniele allo sco po di vedere quanti uomini sono privi di oggetti di corredo. Non pochi sono senz a camicia, senz a mutande e persino senza scarpe . Ne ignoro il ris ultato , pe rò don Valentino mi a ss icura che non molto tempo fa un reparto inviato al fro nte dovette fare i l cambio delle calzature con un a ltro che si recava a riposo, tale era il miserando sta to in cui erano ridotte!

Un sottomar in o italiano ha silurato una nostra nave ospedale; un ospedale da campo presso Primolano (dove sconfinai nel maggio 1915 con il 3 ° battaglione dell'83° reggimento fanteria) è stato mitragliato e bombardato da un aereo italiano cagio nando morti e feriti; lo stesso è accaduto il 12 u.s. contro un ospedale da campo a Feltrc.

16) el eue Wiener Journal si legge il manifesto getta to su Vienna dai no stri avia tori , esso è così co ncepito:

Imparate a conoscere gli italiani. Se noi volessimo potremmo lanciare sulle vostre città tonnellate di bombe, ma vi mandiam o invece il salu to de l tricolore della libertà! o i italiani non moviamo guerra a cittadini, a vegliardi e a donne. oi moviamo guerra al vostro governo, al nemic o della libertà nazionale, al vostro ... (parole mancanti forse non trad otte e non riportate) ... e crudele che non sa darvi né pane né pace e vi nutre soltanto di odio e di fallaci spera nze!!

Viennesi, si dice di voi che siete intelligenti, però da che avete indossata l'uniforme prussiana siete discesi a livell o di un bifolc o berlinese e tutto il mondo si è scostato da voi!

Volete continuare la gue rra? Fatelo se volete il vostro suicidio. Che cosa sperate? La vittoria promessa vi dai generali prussiani? La vittoria decisiva promessavi dai ge nerali prussiani è come il pane dell'Ucraina, lo si aspetta, ma prima che arrivi si muore!

Cittadini viennesi! Pensate a quello che vi attende e svegliatevi! Viva la libertà! Viva l'Italia! Viva l' lntes;i!s

Dal contesto si può arguire che la parola soppressa si deve riferire a qualche alto personaggio germanico, forse allo stesso Kaiser Guglielmo il mentecatto!

Inaspettata in vero è la pubblicazione di que s to messaggio che mette a nud o le condizioni dell'impero asburgico e lo ridicolizza, sprezzando in pari tempo l'alleato infido. Se pur ciò sia strano, tuttavia il commento del giornale è un'apoteosi dell'esercito austro - ungarico e di quello tede sco, che mai si faranno pi egare, ma il tono è alquanto somm esso e si nota un certo sbigottimento .

" 11 vero testo del volantino, per quanto simi le alla traduzione dnl tedes co dell'autore, è i l seguente: "VIEN ES I! Imp arate a co noscere g li ita liani. Noi vol iamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un sa luto a tre co lori: i tre colori della libertà. Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ,ù vecchi, alle donne. oi facciamo la guerra al vo::,tro governo nemico delle libertà naLionali, al vo5tro cieco testardo crudele governo che non sa darvi né pace né pane, e vi nutre d'odio e d'illusioni. VIENNESI! Voi ave te fama di essere intelligenti. Ma perché vi siete messi l'uniforme pruss iana?Orma i, lo vedete, tutto il mond o s'è vo lt o contro d i vo i Volete continuare la guerra? Continuatela, è il vostro suic idio Chr sperate? La vitto ria deci~iva promessa\ i dai generali prussiani? La loro vittoria decisiva è come il pane dell'Ucraina: si muore aspettandola. POPOLO DI VIE:\ A, pensa ai tuoi casi. Svegliati!

Che sia ve ra la notizia che circola, quella c ioè che al ''raid" su Vienna abbia parteci pato anche d'Annunzio! Non mi meraviglierebbe questo suo ges to di coraggi o dopo il suo focoso e patriottico discorso pronunciato a Quarto, poco prima della nostra entrata in guerra e dopo che lui, cavalleggero del Novara, ha combattuto fante tra i fanti nella "Brigata Lupi di Toscana" s ulle pietraie micidiali del Carso!

17) È ben curioso questo ospedale militare . Pur essendo l ' unico della 6° Ar mata specializzato per malattie nervose, difetta di personale di assistenza, tanto che ci hann o tolto alcuni infermieri, con grave danno del servizio. Ab bondano però le "fraul ein'', per la maggior parte addet te agli uffici ('' uffici svagh i", commenta Amato) e qualcuna anche ai bagni e ai massaggi (" super uffici svaghi", commenta sempre Ama to). Corrono le voci più svaria te ci rca una nostra offensiva nel Tren t ino e s i suss urra che tra non molto un'altra ve rrà ini z iata sul Piave. Iddio lo volesse!

18) Pieno so lleone ch e mi deprime. Micaela va migliorando.

I g iomali danno per sicura la notizia che d'Annunzio partecipò al volo su Vienna, e molti hanno cavallerescamente parole di elogio per il Poeta, esaltandone il coraggio, la temera rietà ed il suo amor patrio. Non so lo, mettono in evi denza il suo non p iù giovanile entusiasmo per l'aviaz ione e melanconicamen te scrivono, a differenza di alcuni nostri poeti e letterati, che ufficiali della co moda Riserva se ne stanno a poltrire negli uffici!

Giusto e doveroso omaggio del nemico e, sebbene un po' arduo ne s ia l'accos tamento non posso non ripensare a S .M. Vittorio Emanuele che, appena inizia ta la guerra, al pari del Suo Avo, si diresse al fronte, condividendo con i s uoi so lda t i rischi e peri co li. Non infrequentemente e d'improvviso lo si ve deva giungere in linea con i l Suo caratteristico pastrano da truppa e con le molle ttiere non ben aggiustate. Di una frugalità senza pari disdegnava di ma ngiare con il Suo seg uit o, e consumava una modesta refezione a ll ' aria ape rta. Numerosi sono gli epis odi che si narrano sulle Sue visite al fronte, ta lvolta commoventi, dato il carattere alquanto chiuso e un po' arcigno del Sov rano.

Ne riporto uno tra i tanti. Giunto in prossimità di un ponte dal quale si accedeva alle prime line e si vide intimare l 'a l t da una sentinella . l i Suo aiutante di ca mpo s cese e gli diss e che si trattava di Sua Maestà . Il soldato, per nulla impressionato, rispose che aveva una consegna da far rispettare da chiunque e q uindi impediva i l passaggio su l ponte.

La macchina dovette tornare indietro, però, prima di ripartire il Sovrano ebb e parole di elogio per quell'umile ma fedele fante e, regalandogli il suo orolog io, lo propose per una licenza.

Da alcune case in S. Daniele so no stati requi s iti diversi mobili per approntare la sede di un nuovo Comando che qui si installerà. Sembra si tratti del 20

Corpo d'arma ta che at tu almen te si trova a Vittorio Veneto . Che sentano "odor di polvere"? Speriamo!

19) Corradini mi dice, pur non esse nd o ben certo della n o ti z ia, che il Comando Supremo austriaco s i trasferisce da Udine a Gorizia e che un a lt ro Comando di grande u nità si sposta d a Vit torio Veneto a Tarce n to.

Nos tri aviatori hanno lanciato vo lantini n ei q u ali è det to che i francesi hanno catturato 300 .000 prigionieri, me tt endo fuori combattimento m ezzo milio n e di uomini tedeschi, e come la Germa ni a sia in possesso di soli due dipartimenti francesi, dei quattordici già occ up ati.

I "poi lus" 9 stann o co mb a tt endo stren u amente con tro i "boches" 10 che fino a non molto tempo fa avevano dilagato ovunque!

Ritengo che l 'appor to dell'esercito a m eric ano abbia contribuito non poco a l successo . Se tale notizia ci ha rallegrato e rincuorato non poco, un'altra ci ha allarmato e preoccupa to a dismis u ra.

U n ufficiale d el Comando del Dis tretto è venuto da noi per conoscere, s u ordine del Comando d' Arma ta, le nostre generalità e da quanto te mp o ci troviamo nel territorio inva so ! A di s tanza di tanti mesi temiamo che tale richiesta sia il preludio del nostro ritorno in un Lager.

Amato, che non conosce il filo spinato, ne è addiri ttura esterrefa tt o e ossessionato. Lo conforto di ce ndogli: «Se ti è p ossibile, e in ciò ti ai ut erò, procurati per tempo un buon nascondiglio, che io me ne sono proc u rato uno g ià da un pezzo »

Infatti, al primo accenno d i richia m o in un Lager potrò rintanarmi in un ben na s costo ed impene trabi le meandro do ve l a signora Teresute e Micaela potranno custodirmi e vettovagliar mi. Inoltre h o sempre la parola di Corradini, che più volte mi ha rip etuto che mi avrebb e sa lvato in caso di necessità. Mentre penso che potre i approfittare di qu es ta offerta per Amato, lo consigl io anc h e di parlare con don Valent ino, che senza dubbio ve rr à in s u o aiuto

Per distrarmi mi reco dalle "zie" e racconto la novità. Ne sono sinceramente ad dolorate perc hé perd erebbero "un caro e bu o n amico" e mi assicurano che preg heranno per m e, perché non venga allontana to da S. Daniele. Dopo infini te chiacchere e p revisioni sul prossimo avvenire, la zia Amalia, familiarme n te chiamata Catina, che per la sua artrite deformante è costretta a starse ne in poltrona, mi chiede per l'ennesima volta se proprio non vi sia alcun rimedio per la sua inferm ità . Non

9 Poilu è u n termine vezzeggiativo francese che s ig nifi ca " p eloso", utilizzato per ri feri r si ai so ld a ti di trincea

10 Te rmin e pegg i orativo con c ui i n Franc i a, Bel g io e Lussemburgo si d efi n i va no i so l dati ted esch i la scoraggio e le dico che in questa stagione sarebbe utile e vantaggioso per le i starse ne n el "brolo" 11 con la te sta ben coperta e un po' discinta per prende re il sole, che g uarisce da tante malattie e scioglie gli umori. La zia non s embra del medes imo parere e guardandomi con un poco di diffidenza così mi apostrofa: «Elga rason per me poare ta, lu pensa solo a far le " catarigole" alla siora .. ... » equi pronuncia il nome di "Chez Elle". La sorella Elena le dà un'occhiata significativa, quasi di rimp rovero, e lei non aggiunge altro. Poiché per "catarigole" (solletico) intendeva riferir si ai buffe tti e agli spruzzi d'acqua che facevo all'ammalata e che costei non si era pe ritata a diffondere la voce che bastava che io le mette ssi le mani sul viso perché di colpo la sua agitazio ne cessasse; così presi l'occasione per dire alla lin guacc iuta come io non avessi alcuna formula taumaturgica e come quei miei semplic i atti bastassero per rimettere a posto e a ristabilire, se pur per breve tempo, l'equilibrio ne l s istema nervoso. «Ta le infermità », soggiunsi «signorina Catina, non si può curare altrimenti che per suggestione, a lei del tutto inutile ».

Nel congedarmi sulla porta, la zia Elena mi h a chiesto sc u sa per l'impertin e nte sorella.

20) Da più notti, fi n verso l'alba, si ode un violento cannoneggiamento. Per r is olvere i l sempre tormentoso ed angoscioso problema della corrispondenza fa ccio u n ulteriore tentativo, anche se con scars a fiducia . Scrivo al tenente Poccianti, mio compagno di camera nel Lager, perché telegrafi a casa mia dando b uone noti z ie.

Incr ed ibile, ma vero, dopo cinque mesi ricevo un pacco da Sigmund s herbe rg, regolarmente svaligiato, mancandovi ca lzini, maglie, latte. Era rimasto q ualche fazzoletto, del pane biscottato e un pezzetto di s apone . Er a s tato sped ito da casa l' undici di maggio!

Alla periferia del paese, in due divers e località, sono s tati tro va ti due feti mo rti, nati a termine. La "fa ttrice d'angeli" forse questa vo lta n on è in causa. Svergognate!

21) Da Udine è giunta la noti z ia, credo però molto prematura, che i nostri si ano entrati a Trento, issando il tric o lore s u quel castello ove fu impiccato Battis ti. Anche Corrad in i è molto scettico in proposito.

I comunicati austriaci, mentre non parla n o di ql'ell'azion e, mettono in gran ri lievo una n os tra offensiva sul Tonale, subito stroncata . Intanto un nostro prig ioniero, recentemente catturato, avrebbe riferi to che a giorni verrebbe .iniziata u na nostra offe nsiva sul Piave, sostenuta principalmente dall'a v iazione.

11 Con q uesta p a rola s i id e ntifi cava un " o rto o fr ut te t o circonda to da ww s iepe o da un mu ro" e, per e stens ione, an che un g ia rd ino reci ntato .

22) Le voci si susseguono alle voc i, forse è un fenomeno di psicosi collettiva. Al solito si dice che un altro nostro prigioniero avrebbe confermato la nostra prossima offensiva sul Piave in cui l'aviazione avrebbe una parte preponderante, non solo, ma che una volta passato il Piave l'esercito nemico verrebbe incalzato dall a nostra cavalleria e da quella alleata, sì da non dargli tregua, impedendo in tal modo la resistenza e il saccheggio ai danni della popolazione. Ma non basta. Si assicura che i nostri aviatori hanno ge ttato dei vo lantini per annunciare che il 28 di questo mese gli abitanti del territorio invaso vedranno una nuvola infinita di nostri aeroplani volare nel cielo e le nostre truppe liberare il territorio invaso! Quanta fantasia e ingenuità da parte di chi si diletta a spargere tali notizie!

I tedeschi in Francia sono sempre in ritirata , il loro "vecchio Dio" s pero li abbia abbandonati!

23) Micaela è ormai guarita e la signora Teresu te mi invita a pranzo. Visto che non ho più il Begleit-mann accetto. Si parla a lungo delle voci che corrono e la metto in guardia di non prestar fede a tali dicerie. Mi confermano ancora una volta che il mio nascondiglio è già allestito da tempo, e tale notizia mi rianima poiché, finito il pranzo, so da monsignore che due miei colleghi già in servizio a Gem o na sono s tati inviati al Lager. Che la sio ra Teresute abbia nel suo s ubcosciente qualche seg no pr emonitore? Riferisco la notizia ad Amato, che mi assicura che ha già provveduto ad organizzare la sua salvezza. ella "Gazzetta del Veneto" è comparsa la seguente risposta all'inserzione che feci giorni or so no. "Tenente m ed ico Giannotti Dino, si assicura che la sua comunicazione fu su bito fatta alla signora Agnese Giannotti di Arezzo". Spero non mi abbiano turlupinato!

Ric evo una carto lina dalla mamma del 29 Cennaio 12 (?!) nella quale mi dic e che mio cugino Vieri Avanzati è pri g ioniero nel camp o di Dunaszerdahles 13 in Ungheria. Lo compiango e gli scrivo. 24) 11 losco i\ndreatta co ntinua la solita metodica spogliazione di questi disgraziati. Oggi sono s ta te requi site le poche vacche rimaste ed un bando

12 CC, FC1, Agnese Giannotti, cartolina p.g., 29 gennaio 1918, "D in o caro. Stamani si sono ric evute tre tue carto line, l'ultima del 24 Dicembre. Puoi immaginare con quale gioia s i ricevano tuoi scritti, ma pit':1 ci confortano i telegrammi . Siamo in attesa deUa risposta a quello che ti abbiamo mandato dieci giorni fa. Ogni !>ettimana ti faccio speduione di un pacco con indumenti e generi alimentari e non vedo l'ora di sapere se li ricevi puntualmente. Alcune cose che chiedi non po~so mandartele perché proibite dal regolamento. Per pane, tabacco s i è fatto abbo namen to al la Croce Ro::.sa. Con tutto il cuore ci auguriamo che la tua sa lute si mantenga sempre buoni ssima e che così sia anco ra del tuo morale. Coraggio, coraggio! Rogcro sta bene e così pure Riccardo e Alfredo. Vieri Avanzati tue condizioni. Ungheria-Dunaszerdahl<.'y-2 ° reparto ufficiali. Cugini Giannotti tutti bene. Ti abbracciamo con tutto il nostro affetto e Dio ti benedica com<.' la tua mammina".

1 ' L'autore probabilmente si riferisce alla cittadina di Dunasze rd a h ely, oggi in Slovacchia, avverte che verranno requi s ite noci, nocciole, mandorl e ed una certa quantità di v e rdura che dovrà essere essiccata! O affamata A u stria, la tua aquila bicipite a tant o si è ridotta!

G ià av e vo av uto sentore c he in cer ti casi il co mand o a u s tria co permetteva ad alc une p e r sone, esclusi gli uomini, di pote rs i recare al di là d el Piave, ed ogg i ne ho avuto la con fer ma. fl comando del distre tto mi h a incari ca to di riferire se un certo degente in manicomio era in g rado e in condizioni di essere avvia to nell' Itali a non in vasa .. Il ricoverato però fin dall o sco r so mese aveva preferito fare un altro viagg io senza alc un permesso, recandosi "ne l l'Aldi là ".

25) Se mpre re s pinto dal Lager ri cevo un pacco v iv eri proveniente dalla Svizzera (Berna) e questo s en za dubbio in relazion e ad una mia lettera sc ritta alJ a zia Vittoria quando ancora e ro a Si g mundsherberg, pr egandola di farmi aver e qualche pacco dalla Svizze ra. Ho ricevuto cec i e lentic c hie. Anch e le nazioni neut ra li si de vo no trovare a mal partito!

26) Scritto a casa e a M e te ll a.

Tanto io che Amato s ia mo stati a lle pr ese co n i gendarmi, quelli con il "chiodo" nel casco alla moda pru ss iana. D a quando u scia mo senza scort a siamo s tati fermati piì:t volte ma per quanto fossero poco persuasi dal no stro passirc hein, si limitavano so ltanto a dirci che n e av rebb e ro riferit o al Comand o del Distretto e tutto finiva lì.

Sta mani m e ntre eravamo fuori per le solite v is ite, s iam o s tati fermati da un o "sbirro ir redento" che, dopo averci detto che il docum e nto che g li avevamo mos trato non se r v iv a a nulla, ci h a intimato bruscamente di rec arci co n lui al Comando Amato ha so ll eva t o subito delle difficol tà e con vo ce alterata gli ha detto che siccome il perm ess o era firmato da un'autorit à s uperiore a quella di ch i ci a veva fermato, non era affatt o costrett o a seguirlo a l Comando e che po teva uscire liberamente senza dare alcuna spiegazione. Volevo dargli man forte ma lo sbirro non mc ne ha dato il tempo. Con ge s ti perentori gl i ha int imato che lo dichi arava in arres to e che lo d oveva segui re a l Comando.

La mia pa ss iv ità non fu per "vil tad e", aven do cred uto bene in qu el momen to di non co mpli care ancor più la nost ra posizione, e poiché mi trovavo propr io vicino all'ambu lato rio a cui e ro diretto ho preferito avviarmi comunq u e lì, dicendo ad Amato in un fran cese appro ss imativo: «vai tu a battagl iare con quel " coch on" 1 ~ di Andrè, io mi sono g ià co mprom esso da tempo, e n o n v orre i c he la mia presenza lo irritasse magg ior mente ».

L'ho a tteso per più di un 'ora finché non è comparso, torvo e acci g liato. Dop o una lunga anti ca meraAndrcatta, asco ltate le due parti, l o h a rime sso in lib ertà, avvertendolo molto duramente che fino a tanto che non avrà avuto chiarimenti dal nostro Comandante, ci vietava in modo assol u to di uscire senza scorta . Se da Campagna udivo le più belle e simpatiche invettive con t ro il "Cochon" in dialetto napoletano, Amato lo ha eguagliato con Je sue invettive in romanesco ciociaro

Credo di non aver mai accennato come il Comando permettesse a i soldati sba ndati nativi de l Friuli di poter rimanere p resso le propr ie famig li e sotto "libertà vigilata'', con l'obbligo di presentarsi a l Comando ogni due giorni. Stamani, arrivati per il solito controllo, sono s ta t i arrestati per essere domani avviati verso un campo di concentramento. Tra costoro vi è pure un tubercoloso già rimpatriato dall'Austria e che io avevo in cura. La madre, spaventa t issima, è corsa da me perché me ne interessassi e così con Bressan mi sono recato al Comando per far nota la speciale posizione di questo disgraziato. Tutto invano. Bressan, che mi faceva da interprete, mi ha riferito la frase dell'ufficiale a cui mi ero rivolto: «Gli ordin i vengono dal l'alto, non si possono discutere e in particolar modo da un uffici a le prigioniero ». Pezzi di canaglie!

DIECI MESI DI PRIGIONIA!

27) Ancora nessuna nuova sull'incidente di ieri, però "sciampagnone", l'alle gro ufficiale della Proviantur (amministrazione e vettovagliamen to ) ci dice di ben sperare.

Una diciottenne, cosa non nuova, mi chiede la "solita e comoda polverina dei nove mesi". Senza avvilirla la metto in condizio ni di non insistere, rifiutando energicamente.

28) "Sciampagnone" era nel vero, il nostro Comandante ha comunicato che possiamo uscire senza scorta. Resta per noi un mistero su come l'abbia potuta spuntare con Andreatta

Ho scritto a casa.

Il comunicato austriaco del 26 riporta che in Albania hanno occupato Fieri e Berat, mentre quello tedesco riporta che in Francia eseguono una metodica ritirata, che a loro giudizio non pregiudica la stabili tà del fron te. I giornali aust riac i parlano anche di un conflitto fra la Germania e la Spagna. Sembra che quest'ultima non abbia voluto ricevere l'ambasciatore tedesco, ma non si accenna ai motivi.

Una lunga, sconsolata lettera di Metella di due mesi fa mi rattrista. È priva di mie notizie e preoccupata oltre ogni dire sul mio conto, pur essendo a conoscenza all'incirca della località in cui mi trovo. Senza dubbio le mie numerose lettere non sono giunte a destinazione. E credo che questo sia avvenuto per 'ogpi mio scritto, giacché anche da casa mi scrivono che non hanno più mie n otizie da quando sono partito dal Lager. Invero non ho lasciato nulla di inten- tato per far giungere i miei scritti . Molto tempo fa a mezzo della Feld-post avevo inviato una cartolina alla mamma in ves te di civile, oggi la ricevo di ritorno, bontà loro, perché è sospeso l'inol t ro della corrispondenza in Italia.

29) Parlo con "sciampagnone" della cartolina ritornata ed egli mi assicura che la sospe ns ione è solo temporanea, essendo chiuso il confine con la Svizzera. Però, per esperienza, questo fatto può precludere a qualcosa di nuovo negli e ve nti bellici.

Ieri e ogg i è piovuto abbondantemente, smorzando la grave calura che mi deprimeva . Le notizie e le novi tà più incontrollate circolano in modo impressionante ed in gran segretezza, mai si sa da dove provengono e questo mi fa dubitare della loro veridicità. Così apprendo come la "Pontebbana" abbia cessato di funzionare essendo le nostre truppe in prossimità di Tarwis (Tarvisio), la presa di Trento ormai si dà pe r certa e gli sbarchi a Trieste e a Pola sono all'or din e del giorno. Tutto ciò non fa che aumentare il nervosismo e l'ansia della popolazione.

Tal i di ce rie erano penetrate anche nella palazzina dei pensionati del manico mio, dove, come ho a ltr e vol te accennato, si trova Visentin, il simpatico gobbetto già cancelliere del Tribunale di Ro vigno . Affetto da demenza precoce con qualche spunto delirante è calmo . Soltanto di quando in quando, s pecie nelle ore notturne, lo si sente lugubrement e lamentarsi e inveire, in preda alle allucinazioni e ai deliri che lo colpiscono.

Visentin, sentendo le notizie di cui parlavo, non ha voluto essere da meno, e in modo clamoroso. Così, appreso che le truppe italiane erano entrate a Trento, elu dendo la molto rallen tat a vigi lanza, è riuscito a scap pare dall'ospe dale ed è corso in piazza d e l Duomo. Quivi ha arringato w1 immaginario e folto pubblico, affermando che era lì per "fare giustizia" e che se qualcuno si riteneva oltragg ia to o derubato dal nemico "si facesse avanti". Brandendo un'immaginaria scure assicurava che avreb b e "copà todeschi e sciavi"! Ripreso, si è fatto docilmen te acco mpagnare in manicomio . Così parlò un irredento pazzo!

30) Stamani è sta to accompagnato all'ambulatorio un povero vecch io di S. To maso, ridotto un vero "ecce homo" per le bastonate che gli erano state inferte dai so ldati austriaci. Per costoro ci sarebb e voluta la scure di Visentin! Alcuni militari si era no recati, spinti dalla fame, nel s u o campo a spigo lare del granturco e il vecchio aveva se mplicemente fatto loro comprendere come il granturc o non fosse maturo e che perciò non serviva né a loro né a lui stesso. Per tutta risposta fu conciato in quel modo! E ques to non è il primo caso. Per delle pa tate sono occorsi fatti ancor più gravi, specie da parte de i bosniaci.

Staman i era la beneficiata dei vecchi ! Infatti poco dopo mi se ne è presentato un altro. Questi dovrà subire alcuni gionù di carcere, essendogli sta ta trovata in casa una quantità irrisoria di frumento. Per let to avrà i l solo impiantito e per vitto una lurida sbrodag lia. Per tentare di non essere imp ri g i onato mi ha chiesto un certificato a t testa n te le sue precarie condizioni di salute. Glielo ho redat to con cura dettagliata, ma sono certo che verrà ces t ina to .

Purtroppo in mezzo a questi casi pie tosi esistono delle vere iene di cui Corradini tiene aggiornato il suo "libro nero" per il "redde ratio n e m " 15 C o d es ti loschi e luridi individui, avendo accumu la to non si sa come delle vettovaglie ed alc uni generi di consumo, li rivendono a prezzi da strozzino e gli a cqu iren ti, pur maledicen d oli, tacciono e soppor ta n o p erch é non sono pro te t ti da alcuna au torità.

Che dire di un comandante di Gemona, or i und o goriziano, che a lla p opolazione affamata che a lui si era r ivolta rispose che "p ri ma doveva pensare ai propri soldati, e se qualche cosa avanzava sareb b e sta ta dis tribuita a questa infame popolazio n e, al trim en ti ben pensassero a scavarsi la fossa!" . Vae v ictis!

Così infat ti si comportano no n solo gli ufficiali ma a n ch e i ministri di giustizia . Don Valentino mi h a raccont ato che una volta si lamentava con i l giudice austriaco perché veniva requisi to il gra n o e il granturco . Costu i ri spose che l'esercito invasore ha qualsiasi di ri tto sulla popolazione, anche quella d i farla mo r ire di fame . Mi disse il parroco: «rimasi così agghiacciato ch e non p o tei fare a me n o di dirgli "il Vangelo di Cr is to parla altrimenti"» .

«È vero, don Valentino » ho risposto io «a Ilo stesso modo si comportava n o i barbari. Voglia il cielo che il nostro eserci to possa conquis tare a lmeno un lembo di quell'infame Impero e re n dere pan per focaccia, se pur avrà l'animo di giungere a tanto, ch e la miseria e la fame del ne m ico son o paurose e impressionanti».

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