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Aprile ASanDanieledelFriuli

1) Si inizia il mese con w1a continua pioggia, speriamo di scongiurare il 11 tre a prilan te 11 !

N e lla 11 Kranken", oltre a l direttore Oberartz Czabo, vi è l' aspirante medico Gr iinberg, con cui, fino ad oggi, scambiavo solo il saluto . Ho vo l uto avvicinarlo perc h é desidero imprati chirmi nella conversazione in lin g ua tedesca, e in tal modo sincerar mi che l'a ttendente inte rprete traduca esattamente le parole ed il pensiero nostro e del Co mand ante . Grunberg si è mos t rato cordiale e ben d isposto giacc h é l u i pure desider a imparare l'ita lian o. È un allampanato v ie nnes e, ma simpatico e ciarliero, avrà forse la mia e tà. Dopo un po' ch e s i conve rsa mi dice molto um il mente di non considerarlo "i nim icus", né tantomeno " judeus ", come mi ha confessato d i essere . Lo rassicuro subi to dichiarandogli che lo considero un mio collega, come ritengo lui consideri me. Me ne dà a tto e a v uta la m ia confidenza mi confessa di avere il "chiodus is tericus" per la m oglie e il figlio, che ha lasciato a Vienna . Ci ripromettiamo di conversare ogni gi orno . Non mi rimprovero di aver t ra tta to così fam ili armente un " inimi cus", ho la sensa z ione ch e sia un povero diavolo che pensa so lt an to a salvarsi l a pelle e a lla giovan e mogli e.

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2) Nessu n a no vità. Piove .

3) Visite a Rodeano con la soli ta sgangherata carre tt a e il ciuco zoppo . Quivi m i a tt endeva una sconcer ta nte ed imbarazzante visita con un pro logo ed un epilogo quasi drammatico. Ero s ta to chiama to pe r una ragazza di circa venticin qu e a nni, che accusava violenti do lor i all'addome e temperatura elev ata. Appena entrato notai subi to una ''facies addominalis". La ragazza accusava viole nti d o lori specie nei quadranti inferiori de ll 'addome, dove la minima press io n e esace rbava il dolore . Il quadro di una forse incipiente pe ritonite era clùaro, ma non sape vo o r ientarmi circa la causa che l'avesse prod ot ta, molto più che in se d e app endicolare la palpazione no n risvegli ava un dolore ma gg iore. Mi era po i dif- ficile formulare tma diagnosi per la reticenza della malata a rispond e re alle mie domande anamnestiche, e non ne comp rendevo il motivo.

Taglia i corto, dicendole che era necessario il suo ricov ero in ospedale per eseguire alcuni accertamenti che lì non potevo fare. Ella rifiutò energicamente, sebbene la madre la scongiurasse di farsi ricoverare . Non avendo argomenti validi per s piegare il suo inconcepibi le diniego le scappò detto: <<Non mi farò mai vedere né dalle suore né dalle infermiere! ».

Intuii allora che voleva nascondermi qualcosa, specie in presenza della madre, che inviai con una scusa in farmacia per prendere del laudano. Una volta che io e la ragazza fummo soli, ottenni le sue confidenze.

Circa sette mesi fa fu con tagia ta da «una malattia segreta » che le curò il medico condotto, e dopo la partenza di questo non ebbe modo né volle più curarsi; da alcuni giorni la secrezione era aumentata notevolmente con violenti dolori all'addome.

Una vol ta che l'ebbi visi tata mi fu facile formulare una diagnosi e così compresi che si trattava di un salpingo-ovarite gonococcica1 (annessite) che purtroppo sfociava in una peritonite.

Nonostante le mie insistenze e l'a vvertimento della serietà della malattia, non volle ricoverarsi in ospedale . Me ne assunsi perciò io la cura, pen sa ndo che purtroppo la medicina non è giunta ai fastigi di debellare questa infermità al pari di tante altre, i cui germi patogeni irridono l e nostre cure che non sanno distruggerli! Dispero purtroppo di salvarla .

Il comando aus t riaco ha emanato un "Befhel" per il quale verra nno requisiti generi alime ntari, prodotti agricoli, biancheria, ferramenta e una varietà di altre cose. A questi disgraziati non rimarrà nulla di nulla. Per il momento noialtri siamo trattati con una certa deferenza, tanto che i soldati non solo ci salutano, ma la sentinella ci presenta le armi!

4) Visite in paese, diversi casi di en te rite ed infermità croniche. A segu it o del "Befhel" di ieri la "Kranken", che fino ad oggi aveva soltanto la direzione tecnica e disciplinare dell'ospedale civile e del manicomio, ha preso in carico anche l'amministrazione, per cui i generi alimentari e i terreni di proprietà di questi istituti passeranno sotto il co ntrollo di Czabo. In tal modo dovremo dare un doloroso addio a suor Dorotea e mangiare da domani soltanto quello che ci passerà l'affamata Austria. Tl direttore dell'ospedale e del manicomio, conte di Spilimbergo, è fuori di sé per tanta infamità. Infatti ha amministrato per anni con passione e zelo i beni di questi due istituti fino al punto di poter ancora corrispondere, sia pure in misura ridotta , gli stipendi agli infermieri. Lui stesso mi ha parlato a lungo del suo acerbo dolore, citando cifre e dati, ostinandosi a parla re "in lingua" nonostan te -il suo d isp iacere e la s u a rabbia creassero una gran co nfusione nelle parole. «Porteranno via anche le "seggie", le "tolle" e gli "armai"!», aveva esclamato ad un certo punto, disperato. Io allora, un poco annoiato da quello sfogo parossistico, gli dissi: «Caro Conte, dica pure "careghe, tole2 e arm aron" che ormai un po' di friulano lo comprendo! >> .

5) Ho medicato tre feriti per lo scoppio di bombe, rintracciate in terra ed imprudentemen te maneggiate. Per for t una le lesioni non erano molto gravi. Seg uito con profitto la conversazione con Grunberg, che ha un sacro terrore di ess ere inviato al fronte. Terrifi cante "Befhel" della "Kommandantur", che trasc ri vo come è stato affisso in tutto il paese .

Tutti gli abitanti delle provinc ie occupate cadono sotto il giudizio statario e quind i p ass ibili di pena di m o rte m ediante capes tro o fu cila z ione a seconda dei rea ti, tr a questi è considera to quello di raccogliere e non portare ai Comandi speciali p anierini che gli aviatori nemici gettano con dentro un piccione allo scopo di ave re noti zie militari.

Sa ra nno al t resì fucila ti i prigionieri di guerra che verranno trovati nascosti o ch e comunque non andram10 a costituirsi al più vicino Comando, eguale pena è p revis ta per coloro che in qualsiasi modo ass is ter a nno i prigionieri.

Da alcuni miserrimi profughi del Pia v e apprendo che su quel fiume fu fatta una ve ra carnefic ina di austro - tedeschi che tentavano, ma inutilmente, di passare all'altra sponda. In certi punt i, m i ass i curano, i cadaveri arrivavano a fermare la c orrente del fiume.

Vis ite a Cosea n o, Cos inetto e in paese.

6) Ieri eravamo sorpresi che ancora le suore ci confezionassero i pasti. La sorp resa è però stata di ben breve durata, che con la ges tione e amministrazione nemica a pranzo e a cena abbiamo avuto solo polenta e marmellata. Che ne sa rà di noi? Domattina al solito rapporto, eludendo lo sconcio interprete, abbo rd e rò direttamente il Comandante riguardo al nostro vitto.

7) S tama ttina, alla solita domanda rivoltaci a m ezzo dell'attendente, se si avesse null a da riferire, ho parlato subi to chiedendo il motivo per cui il vitto era così cam -

2 In realtà s i e ra crea to un p iccol o qu i p ro quo fra l' auto r e e d il cont e lnfatti il te rmine "ca reghe" proviene d al dia letto ven e to "Cjadre is" è invec e il termine fr iulan o Lo s tesso vale p e r la p arola " tole", "tau le" è invece il termine friulano La cosa n on d eve stupire inqu.anto a Sp il imbergo il dia le tto fr iul a no può presen tare m olti te rmini in comun e co n il ve ne to, e ch e duran te il primo novecen to il friulano era con s ide ra ta la lingua "bass a " e popolare, m e ntre il vene to la lingu a "a lta" , utiliz za ta sp es so dagli s trati più eleva ti della s ocie tà biato ed insufficiente. L'attendente mi ha quasi fulminato con w10 sguardo a mo' di avvertimento, ma io, imperterrito con la mia lezione quasi imparata a memoria, sono andato fino in fondo. Ma allorché ero per concludere il Comandante mi ha detto, forse per l'argomento particolar me n te scabroso, che vi era ap positamen te l'interprete, mo lto più che i miei colleghi non conoscevano la lingua tedesca. Ad ogn i modo soggiunse che nulla aveva da dirci in mer ito alla me nsa.

Pezzi di coglioni, lui e l'a tt endente!

A nn ibaldi h a consegnato al Comandante una nos tra carto lina di retta alla C roce Rossa austr i aca perché a s u o mezzo vengano avver t i t e le nostre famiglie del cambio di indi rizzo . «Javo h l!», h a risposto Czabo. «Certamente! » ha tradotto l'atte n dent e tre ntin o . Ma non ci facciamo p i ù ill usio ni d i sorta.

8) Seguita a piovere. Vis ite in paese e a Villanova. Presi accordi tra noi, stamani Annibald i ha ch iesto a l Coma n dante di invertire l'ordine dato circa le visi t e a domic ilio, avendo oramai ognuno di noi la propria clientela, che per due giorni consecutivi e ravamo cost rett i ad abbandonare . Abbiamo domandato che giornalmente solo uno di n oi rima n ga di guardia in ospedale, in modo che gli altri possano recarsi alle visi t e domicil iari . Ha trovato giuste le nostre osservazioni e da domani, a t u rno, un o d i no i ri marrà in osp edale.

9) C a mp agna, i l meno anziano, inizia la g u ardia . Così posso recarmi, in parte a piedi e in par t e con la solita ca r retta, a S. Tomaso, Susans e Comeano. Durante queste gite h o incontrato una notevole mandr ia d i vacche requisite che venivano accentra te in un apposito recinto . Povera e disgraziata popo lazione, rido tta a vivere co n pochi grammi d i fa rin a d i granturco e un po ' di l a tte! Ogni mattina infatti deve essere consegnato un grande quantitativo di quest'alimento alla sussistenza austriaca, assie m e ad u n a ce rta q u antità d i radicchi e d i pa tate, molto gelosamente tenu te nascoste nelle cantine dai proprietari .

Dall'ospedale civile in questi giorn i è stato asportato il m icrosco p io ed u na buona quan ti t à di ferri chirurgici.

10) Addio e per sempre alle buone e sapori t e vivande di suor Dorotea! Alla confezione dei nos tri pasti è addetto un lurido soldato austriaco che ci propina le più na useanti pietanze a base di peperoni, paprica, salse piccanti acidule, con cipolla ovunque in quantità. Con tali in t rugli egli ha perfino preteso di condire una spec ie d i pastasciutta!

Più di tutti ne è ri masto indignato Campagna, il partenopeo, che dopo averci e largito t.ma lunga e do tta disquisizione su i "maccheroni" - con tale parola, soggiunge, i na p o le tani indicano tut te le pas t e lunghe - apostrofa indignato: <<Sti fetentoni non gusterebbero nemmeno li macch eroni c'à pummaro la 'n coppa!» .

Oramai il nostro stomaco rifiuta gli osceni e sconcertanti polpettoni che da g io rn i ci ammanniscono e siamo costretti a non mangiarli. Abbiamo sopperito me ttendo in comune le uova e qualche pez z o di formaggio che la bontà e la rico noscenza di qualche ammalato ci regala .

11) Acqua e cannonate per tutto il giorno .

Il fronte o come dicono, secondo me impropriamente "la fronte", è fermo e no n s i te nta di avanzare né da una parte n é dall'altra del Piave. I bollettini italia ni, come quelli austriaci riportano invariabilmente "duelli di artiglierie e scontri di pattuglie".

12) Mete lla ha ripor tato a me il sorris o, e alla stagione il tepore della primave ra. Ricevo infatti una sua lettera del 2 Marzo3 , respintami dal Lager e tale inspera to arrivo mi infonde anche speranza di ricevere notizie da casa. Rispondo a lungo a Metella rassicurandola s ulle mie condiz ioni e dandol e ragguag li s ulla località in cui mi trov o. Scrivo anche ai miei.

13) Qualc h e giorno fa a v evo avu to occasion e di visitare due ammalati a S. Tomas o, che mi avevano preoc c upato per la loro speciale curva termica e soprattutto per un a caratteristica roseola\ che mi aveva fa tto sospettare un ti fo addo minale. Ne ho informato stamani il Comandan te, e ci s iamo recati assieme a v isita re gli ammalat i, prelevando il sangue per la sierodiagnosi.

Il pi ccolo Campagna ha avuto una schermaglia con Czabo, che gli a veva ordina to d i prelevare il sangue ad alcuni militari austriaci affetti da malaria o sospetti di ave rla contratta. Allora Campagna, erigendos i su tut to il busto affermò a mezz o dell'in terpre te che tale compito non poteva es serg li affidato, come sancito da lla Convenzione di Ginevra La sua protesta rimase platonica, perché il Comandante, compreso forse il buon diritto di Campagna di rifiuta rsi, con molto tatto l o pregò di aiutarlo in ta l e ricerca, aggiungendo che per provocare l'accesso ma la rico us a vano praticare una iniezione di latte, un metodo a noi sconosciuto. Non m i s tupii di ciò perché in precedenza avevo n otato come ai polmonitici ricoverati in os pedale ven issero app l icati sul tora ce d egli impacchi freddi.

È m or ta la ragazza contagiata per setticemia gonococcica. Il mio segr e to profess iona le l'ha accompa g nata nell a tomb a .

' CC, FCl, Ceci lia Bon azzi, ca rt oli na p .g ., 2 mar zo 19 18, "Carissimo, dalla prima car to lina del 1 novembre n o n ho piu ricev uto s u oi sc r it ti, e n o n le nascondo c h e ciò m i re nd e m ol to triste v og lio spera re di riceve rn e p resto , intanto m i è caro inv ia rle og ni s ettima n a il m io s a luto e il m io r icord o ch e per lei è sempre s ta to g rand e e si nc e ro . papà e t utt i i mi ei cari vog lio n o essere a lei ricord a ti , io le inv io i mie i salu ti p i ù cari ed a ffet tuo s i. Sem p re aff. ma Ce ci lia"

4 Eru z ione cutanea carn tterizzata da m a cchi e erite ma tose di var ia grand ezza, p iatte o li eve m en te ri levate, a ra pid a evo lu zione Si r iscontr a in v ari e a ffezioni fra le q uali la febbre tifoi d e (d o ve p uò localizza rsi sull'add o m e).

14) Ben poco è durato il so rri so di Metella; un improvviso Befh el del Comando del Distretto ci ha fatto ri ti rare i l "passirchein" senza conoscerne il motivo. Il comandante ci ha detto c h e potremo uscire solamente in quei casi in c ui gli ammalati non siano in grado di recarsi in ospedale, rilasciandoci di vol ta in volta il permesso.

Questo avvenimento ci ha profo ndamen te demoralizzati, infini te sono le nostre congettur e su questo improvviso e draconiano ordine, e, come se ciò non bastasse, a detta del Comandante le n ostre uscite saranno sempre in compagnia di un soldato di scorta, mentre fino ad ie ri s i u sciva in piena liber tà.

Campagna ora è furente e indigna to per avere a c co lt o l 'ordine di p relevare il sangue ai malarici a cui dice - ma non lo credo - infiggerà un robusto ago da farli saltare! Non s i esclude da p a rte nostra che tale rigore sia in conseguenza dell'arrivo di numeros e truppe che da qualche giorno si radunano a S. Dani e le e nei dintorni . Ho ricevuto dal Lager una cartolina del babbo del 3 Marzo . Conviene rend e re grazia alla burocrazia imperiale che si benigna di resp ingere la no stra corrispondenza , nonostante tutto il nostro scettic ismo in propo s ito. Anche An nibaldi riceve letter e dalla moglie e Campagna da Luisella .

15) Alla continua pioggia che tanto ci immalinconisce s i aggiunge oggi un assu rdo ordine del Comandante il quale ci ha imp osto di eseguire la visi ta sanitaria ai m il ita r i a u s tri aci ch e vengono in os pedal e a fare il bagn o . Io ed i colleghi ci siamo guardati in faccia e s ubito compresi.

Pretendi la visita sanitaria, noi la eseg ui remo proforma e che la spiroc h e ta5 e il gonococco se li port i tutti con loro!

La co nversa zione quasi giornaliera con G ri.inbe rg proc e de in modo sod d is facente, da lui ho i l "Wiener Journal" ed in quello odierno leggo ch e i francesi hanno subito una dura sconfi t ta p er cui Calais sarebbe in peric olo .

La guerra rivoluziona anche i l normale s u sseguirsi del tempo; è en tra ta oggi in v igore la cos idd etta "ora lega le" 6 !

16) En t ra to or m a i in dimestichezz a con Gri.inb erg, ce rco di conoscere il motiv o del nuovo tra ttam ento a c ui s iamo soggett i, e cosa lui ne pensi riguardo ad un a proba b ile offensiva a u s tr iaca, visto che sono giunti qua alcun i furieri di alloggiamento. Non ne sa nulla o non m i v uo l dire nulla , e d io non in sisto. Mi fa però delle confidenze e come al solito, quando non ri esce ad esprimersi in italiano mi parla in latino.

5 Treponem a pallidum, agente eziologico della s ifilide.

6 Fu Benjamin Fra n kin (1706-1790) il primo ad aver e , ne l 1784, l'id ea di s post are avanti di un'ora le lancette dell'oro logio per dim inu ire il consumo di candele ed avere un maggio r risparmio energe ti co.

L'idea ven n e poi ripresa dall'inglese William Wille tt (1856-1915) ed approvata d a lla Came r a dei Comun.i nel 1916. L'esempio ing lese ve1me presto seguito dalle altre na zio n i coinvo lte n el confl itto, per cu i ri spa rmiare ris orse e ra di vitale impor tanza .

Così mi dice che in Austria, a differenza che in Ungheria, la fame e la miseria sono grandi e come conci usione sentenzia gravement e e con tristezza: «ub i bellum et gravis annona, ibi mala femina!)>("dove ci sono guerra e carestia, lì la donna è p . ... !). Che sia questo il suo "chiodus istericus" nei riguardi della moglie? Mi fa pena, però potrebbe anche avere alluso al comportamento delle donne friulane.

17) Giornata primaverile che mi godo recandomi nei pressi del Tagliamento. Il Comandan te mi ha dato l'incarico di presenziare all'esumazione e al riconoscimen to di un ufficiale austriaco caduto in combattimento nelle vicinanze di detto fiume ed ivi sepolto, la cui salma deve essere trasportata in patria. All'inizio mi aveva detto che dovevo recarmici a piedi, ma a mezzo del s uo attendente gli ho fatto dire che mi rifiutavo, anche perché non si trattava di un servizio di mia pertine nza. Saggiato così il mio umore mi è stata messa a disposizione una "wagen" con pariglia ed assieme a due angeli custodi mi sono recato sul posto. Ho potuto vedere con i miei occhi che nella zona è ammassata molta truppa del tutto affamata - così mi sussurra l'affossatore mentre esuma la salma - tanto che vengon o loro corrisposte due corone al giorno per procacciarsi il vitto. Ne consegue che non potendo trovar nulla da comprare, il più delle volte i soldati entrano a viva forza nelle abitazioni asportando tutto quello che possono trovare.

All'esumazione presenzia anche un ufficiale austriaco che ne redige l'atto. Il cadavere presenta una larga e profonda ferita all'addome ed è s ufficien temente ben conservato .

Tornato all'ospedale, ho trova to a d attendermi una gradi ta sorpresa, un telegramm a con risposta pagata ed una ca rtolina da casa, una lettera della signora Fiorito, una di Metella7 ed infine quella della mia madrina 8 • Ce ne è abbastanza per essere felic i!

18) La sierodiagnosi dei due ammalati di S . Tomaso è risultata positiva per il tifo.

7 CG, FCl, Cecilia Bonazzi, cartolina p.g. , 29 febbraio 1918, "Mio caro, mi è oltremodo doloroso dover attendere quei dati giorni per scrive rle, mentre se asco ltassi i miei sentimen ti le sc riverei ogni giorno. Le posso ass icurare però che la ricordo sem pre con sincero affet to e mi lusingo di poter ricevere presto uno scritto che attendo sempre con ans ia . Da due giorni le ho spedito un pacco con generi alimentari che immagino le sarà caro e spero che avrà già ricevuto l'altro. Saluti affettuos i, Cecilia".

8 CG, FC l, Enrica Mendel, carto lin a p .g., 1 marzo 1918, "Mio caro fig lioccio, mantengo la promessa e le scrivo spesso. E' un conforto per me poterle esse re utile almeno coi miei scritti: sapere che le sono gradi ti! Oggi ho saputo da sua sorella, che lei ha mandato notizie ai suoi, il 16/ 2 per telegramma . Così si può dire che direttamente o indi re ttamente da w1a settimana io ho spesso s ue nuove. A giorni le sped irò ancora sigarette e altro, se riceverò qualche scritto dove lei mi chiede qualcosa. Ch ieda, chieda pure! Tutti i miei auguri e i miei voti per lei: aveva ricevuta q u ella Madonnina che le spedii nella 2° quindicina d'Ottobre? Se l'ha se la tenga cara, io prego sempre e prego a nche molto per il mio buon figlioccio. Affettuosamente: En rica M.".

Da qualche tempo ho in cura a S. Daniele due donne, entrambe sulla cinquantina, che sono convinte io abbia operato in loro il miracolo della guarigione . Una di queste da lunghi mesi soffre di sciatica che forzatamente la immobilizza con dolori urenti, tormentosi, e che ho pot u to rimettere in piedi, almeno per il momento, con una semplice cura sintomatica. È costei una tabaccaia che senza d u bbio, al giusto momento, seppe occul t are sigari e sigarette per farne un commercio non del tutto lecito. Comunque è rimasta così entusiasta e riconosce n te della mia opera che mi ha dona t o diversi pacch e tti di Macedonia, giunti a proposito, avendo quasi esaurito le scorte li suo è davvero un caso pietoso e drammatico, e senza un uomo in casa ha sempre il timore di un'irru z ione di soldati nemici, sebbene fino ad ora non siano mai state disturba t e Ha con sé la figlia minore di diciasse t te anni, a l pari della madre sempre triste e pensierosa, ed io so n o diventato il loro confidente e consolatore. La figliola mi ricorda la Micae la della Carmen "trecce d'or, gonna turchina" e ne ha l'aspetto fisico e spirituale

L'altra inferma, appartenente ad una buona famiglia di S . Dani e le, la signora Teresute, è affet t a da vizio cardiaco che spesso la tiene fra il letto e la poltrona. Scovati per puro caso dei medicinali adat ti in farmacia, ho potuto momentaneamente rimetterla in effic ienza con grande sua gioia . Oltre a ciò mi è grata perché ho delle buone parole di conforto e di speranza per la drammatica situazione in cui è venuta a trovarsi all'indomani di Caporetto.

All'avvicinarsi del nemico, insieme a l marito, ad un figlio e due figlie cercarono scampo con la fuga, dirigendosi verso il famigerato ponte di Pinzano. Tanta era la ressa di militari e di borghesi e l'ingombro degli innumerevoli veicoli, c h e ad un certo punto la signora con la figlia minore perse il co n tatto con il marito e con gli altri figli. Giunti al ponte scoprirono che e ra stato fatto saltare da poco, e non avendo potuto rintracciare i congiunti furono costrette con infinita amarezza a tornare a S. Daniele! La signora è sempre tormen t ata dall'angoscioso pensiero del marito e dei figli, di cui non ha saputo più nulla. «E se» mi dice «fossero stati sul ponte proprio ne l momento in cui fu fatto saltare?». La rassicuro, dicendole che senza dubb i o avevano fatto in tempo a passare sull'altro lato, e che del resto non avrebbero mai fatto esp lodere il pon t e se ci fosse stata gente che lo attraversava . Pietosa bugia, questa, perché mi consta che in alcuni casi, per necessità belliche, non sono state risparmiate vi t e umane!

Il loro isolamento è ancora maggiore perché le famiglie della loro stessa condiz ione sociale si sono tutte allontanate. Forse per suggerimento della madre, Micae la, venuta a conoscenza dei nostri miserandi pasti, ogni mattina, lieta e sorridente, mi porta una bottiglia di la t te. Volevo ricusare ma non ne ho avuto il coraggio, anzi ci dà motivo di fare una lunga chiacchierata e così ci consoliamo a vicenda delle nostre vicissitudini.

Con la solita segretezza, di cui tutti p oi parlano, Corradini, il farmacis ta, e don Valentino, coadiu to re del pievano, mi dicono che tra non molto sarà inizia ta dal nemico una poderosa offensiva sul Piav e. Il primo obbiettivo sarebbe Trevi so e l'ubertosa campagna veneta ché l'Austria ha n ecessità assoluta di rifo rnir s i di vettovaglie; senz a dubbio il ferreo blocco dell'Intesa contro gli Im p e ri Centrali ne aumenta la miseria e la fame .

A l telegramma con risposta pagata non mi è stato possibile dar seguito giacché funziona soltanto la Feld-Post p e r i militari, e quella civile è chiusa fino dal pr imo giorno dell'occupazione.

Così nei soliti stampati per prigionieri scrivo a casa, a Metella e alla signori na Mende l, facendo consegnare tutto al Comando di Distretto, che dovrebbe inol tra re la nostra corrispondenza alla Croce Rossa austriaca .

19) N onos tante la continua pioggia, esco per delle vis ite accom pa gnato da un sol dato che giorna lm ente ci manda il Comando di Distretto. Poiché serv e per tutti noi abbiamo deciso di uscire un giorno per uno, o a turno durante la giorn a ta, a seconda delle circostan z e.

C ome di consueto vado a fare due c hiacchere con la signora Teresu t e, la cui cardio patia spesso le si accentua con una certa gravità.

Si mostra molto lieta quando mi reco da lei, anche perché si tratta di una di que ll e ammalate alle quali la sola presenza del medico reca conforto, speranza e m omentaneo senso di benessere. Poter conv ersare con una persona del suo ceto soc ia le è per lei anche una distraz ione nel grigiore della sua vi t a presente. So infatti che a suo tempo fu istruita nel convento del Sacro Cuore di Venezia, dire tt o da suore francesi.

M ica e la di quando in quando prende parte alla conversazione, la sua maggiore c ura è quella di farmi un'infinità di domande sul mio passato e sulla mia vita, t a nto che una volta le dissi scher z ando: «Micaela, ti s criv e rò la mia autobiog ra fi a e le tue curiosità saranno appagate! » . Saranno proprio curiosità femmin ili? A d ogni modo le mie risposte sono s empre un po' vaghe e per dilettarmi la lascio semp r e nel dubbio e nell'incertezza. Per ricompensa mi offre sorrid e nte un bicchie rino di un'eccezionale grappa friulana, distillata alla macchia . È la prima vo lta che l'assaggio e confesso che la preferisco a tutti i liquori che fi no ad oggi ho conosciuto.

20) C hi ssà perché il Comandante, ogni vo lta che ha bisogno dell'opera di uno d i noi , si rivolge direttamente a me in tedesco, facendo a meno dell'antipatico in terprete che sempre si atteggia a maggiordomo che impartisca alla servi tù gli ordini impartiti dal padrone.

Così s tamani, mancando il medico del Distretto e considerando che conosco un p o ' il tedesco , mi ha cortese mente - "bitte gehorsam" - inviato a passare la visita mat t inale ai soldati che si annunziano ammalati, coad i uvato da u n o st udente in medicina

Mi sono altrettanto cortesemente rifiutato, allora mi ha di nuovo prega to di assistere soltan to alla visita che verrà passata da ll o studente universitario, che a quanto pare non dà molto affidamento . Un attimo di incertezza e poi ho accetta to, perché in tal modo p o tr ò ap p rendere un po' di termino l ogia medica e sop rattutto farmi un concetto delle condizioni sanitarie delle truppe che si trovano in questa zo n a. In cambio ho chi es to ed o ttenut o il su o in teressamento per trasmettere il telegramma a mezzo della Croce Rossa . Ho scritto a Delia .

21) Mentre me ne sto sprofonda to in una comoda pol trona, razziata chissà mai dove, assisto alla visi ta mattinale . Lo studen te in me d icin a, che mi s i presenta come del sesto anno, per malavoglia o ignoranza giudica i soldati soltanto a seconda del termometro, dà qualche medicinale e nulla più. Io lascio che si arrangi e spesso ho qualche dubbio sulle quali t à diagnosti che del '' Doktorand" . Sprofondo ancor più nella capace poltrona e così non pochi so l dati che dovevano almeno essere tenuti a riposo, vengono rispediti ai loro doveri .

22) Sempre acqu a e la tu rlupin a tur a d e ll a visi ta med ica. Se pur è vero che il fante di tutti gli eserciti, specie in guerra, tende a scansare i l serviz io e ad acc usa re le p i ù sva ri ate in ferm ità, t u tta v ia ho n otato ch e una gra n p a r te di co lo r o che si presentano alla visita avrebbero bisogno di speciali cure e ricerche . Un 'infi ni tà di cos toro mostrano i segni d ella den utr izione e di soffe re nz e ga str iche, ma il ''Dok torand" continua a regolarsi sol tanto s u lla temperatura che segna il termometro.

Poche volte, forse per d eferenz a , m i h a chiesto u n cons iglio o il giud izio su quan to accusava un soldato e per carità cristiana, quando ne vedevo l'asso l uta necessità, consigliavo di inviarlo alla Kran ke n.

23) E piove ancora, e ancora la "marode v isi t e" . Sebbene io non abbandoni l a mia poltrona la faccenda principia ad infastidirmi anche p erché il n u me ro dei visita ndi non è mai inferiore ai cento . Si perde un'infinità di tempo a comprendere quale inferm i tà accusino i malati, visto che sono ben nove le li n gue c h e s i par lano nel mosaico dell' I mpero Asburgico, tan to che s p esso a n che l'in terpre te si trova in difficol tà, specie n eg l i innumerevo li dialetti di cotante lingue . A mio parere uno dei più difficili è quell o rumen o, se p ur si a vvicini moltissimo alle lingue latine, che a costoro sono del tutto sconosciute. In tal guisa poco o nulla apprendo de l frasa ri o m e di co, in co m pe n so ho la visione esatta de l "mal di fame" d i questi so ldati e delle numerose forme a carico dell'app ara to d ige ren te .

Co n do m an i ques ta "finzione" cesserà .

24) Visite in S. Daniele. Caso pietoso e triste fra i tanti che capitano alla mia osservazione . Vis . ito un'ancor giovane madre di tre figli, affetta da tuberco losi con ripetute emottisi. È sola in casa con i figlioli, del marito a suo te mpo richiamato alle armi nulla sa dal settembre scorso. Fin da quell'e poca ha vissuto con il suo mestiere di sarta e con il sussidio governat i vo . Da qualche tempo è aiutata dai vicini, miserrimi al pari di lei. La febbre e la consunzione la tengono a letto e mentre i figli corrono il rischio di contagiars i la madre non vuo le abbandonarli per essere ricoverata in ospeda le.

Impietosito da questa situazione ne parlo a Monsignore, che ha un forte e notevo le ascendente sulla popolazione, ed egli mi assicura che farà di tutto per persuaderla ad essere accolta nell'ospedale, mente i figli possono essere affida ti ad una sorella contadina che vive nei pressi del paese.

25) Ricevo, respinto dal Lager, un telegramma del babbo a cui forzatamente rispondo con una lettera.

Sta mani a rapporto la nostra alquanto serena e tranquilla vita di S. Daniele è stata improvvisamente turbata. Il Comandante ci ha comunicato che co n l'arrivo dei nuovi reparti di truppa in queste località, vi sono numerosi medici militari che possono assicurare il servizio sanitario alla popolazione. Per tal motivo noi potremo uscire soltanto in casi di assolu ta urgenza, e, come se ciò non bastasse, ha preannunciato che uno di noi verrà trasferito in al tra sede. Ne siamo tutti innervos iti e ci rammaric a il pensiero che uno di noi ci lascerà . Ma chi avrà dato tale ordine?

Tu tto questo non mi ha impedito di u s cire questa sera, accompagnato dal "Begleit-m ann" 9 a siringare d'urgenza un vecchio prostatico che ha messo a dura prova la mia pazienza e perizia.

Mi so no recato anche dalla signora Teresute per metterla al corrente delle novità. Ne è rimasta spiacente e a ddolorata, mentre Micaela, arrossendo, mi assic urava che avrebbe pregato perché rimanes s i in mezzo a loro.

26) Stamani Annibaldi, a nome di tutti noi, ha c hie s to il permesso di uscire, non pote ndo abbandonare gli ammalati che avevamo in cura. Dopo lung he tergiversazioni, obtor to collo, C zabo ci ha dato il permesso, sempre che poi ve nga sanz ionato da l Co mando di Di stretto .

È s tato riaperto l'ufficio postale per i civi li , p er l a corrispondenza in partenza ed in arrivo per il territorio occupato e per gli Tmperi Central i. È amme ssa inoltre quella per l'Italia tra mi te la Croce Rossa austriaca. Rimango stupefatto di questa benevolenza, però ne vorrò vedere i risultati.

' 1 Letteralmente significa: "uomo che accompagna" , ossia un militare di scort a .

27) E piove ancora!

Credo che l'aforisma di Gri.inberg "Ubi bellum et gravis annona, ibi mala femina" sia in gran parte vero A S Tomaso, dove mi ero recato per delle visite, una ragazza, con una stupefacente improntitudine mi ha chiesto "la polverina" 10. Le ho risposto duramente che se lo credeva poteva rivolgersi ad una "fattrice d'angeli" ben nota a tutti!

Genetliaco dell'italianissima Kaiserin und Koenigin Zita d'Asburgo11 , nata Borbone-Parma alle Pianore presso Lucca e battezzata da un sacerdote del luo go, attualmente vescovo d'Arezzo, monsignor Volpi12, che, credo a torto, è tacciato di austriacante. I giomab esaltano la figur a dell'imperatrice, a quanto pare di sfolgorante bellezza latina, fidata ed ascol tata co nsigliera del pavido imperatore.

Da non poclù sudditi è mal vista per la sua origine italiana, mentre è notoria la sua contrarietà a qualsiasi concessione all'Italia, come del pari la sua simpatia per la Francia, patria di origine della sua famiglia, tanto che suo fratello Sisto si è arruolato nell'esercito francese. Si dimostra invece avversa alla Germania . Scritta una cartolina a casa. Un nostro pallone frenato 13 è sta to abbat tuto nel cielo di Spilimbergo.

Nel "covo della farmacia" si dice che molti soldati austriaci giunti al fronte ben presto si arrenderanno perché oramai sta nclù della guerra e della fame spaven tosa. Sta di fatto che ieri alcuni soldati, dopo aver ottenuto presso una famiglia italiana il permesso di raschiare la polenta rimasta attaccata al paiolo, hanno baciato le mani ai vecchi in seg n o di riconoscenza!

28) Dal Lager mi viene respinta una missiva del tutto inaspettata. È w1a lettera alquanto dura, ma sufficientemente affettuosa di Gene viè ve, la figlia di Madame la Comtesse, conosciuta a Siena nel mio ultimo anno di università. Fu la Contessa che il giorno della mia laurea - luglio 1914 - mi donò una graziosa canina, Ketty, di purissima razza fox terrier, che porta i a Montepulciano.

Geneviéve, familiarmente chiamata N inj , si lagna acerbamente di me e del mio incompr ensibi le si lenzio, non avendola nemmeno fatta partecipe della mia prigionia.

10 Si tratta verosimilmente di segale cornuta, potente induttore di contrazioni uterine ta li da provocare l'aborto, già conosciu ta in Francia col nome di "polvere dell'utero" ed in Germa n ia come Kindes mord (sopp ressione de l bambino). C fr. G. CATIA, Aborto Una storia dimenticata, Roma, Ed. Pragma, 1997

11 Z ita di Borbone-Parma (Capezzano Pianore, 1892 - Zizers, 1989), fu l'ultima imperatrice d' Austria e regina d'Ungheria.

12 Si tratta di G iovanni Volpi (1860-1931), nominato Vescovo di Arezzo nel 1904, e bbe un rapporto complesso con la propria dioces i, specie dopo l'inizio del primo conflitto mondiale. Nel 1917 i contrasti divennero così insanabili che Benede tto XV fu costretto ad inv iare un amministratore apos t olico per la diocesi arrivando, n e l 1919, a rimuovere Mons . Volpi dal suo incarico.

13 Si tratta di areostati ancorati al suo lo, e per questo "frenati", utilizzati dalle varie a rm ate durante il con flitto come posizione d'osservaz ione.

Avev o una molto cordiale dimestichezza con la "fillette di Madame la Co m tesse", vedova di un uffi c iale francese, s tabilita si da alcuni anni a Siena per ra gioni poco chiare, ma che in fondo a me poco o nulla interessavano L'av o del defunto mari to, di origine corsa, era sceso in Italia con Napoleone, ad d e tto all'In tendenza dell'Esercito, e di ciò ne fa memoria anche Stendhal nell a sua au to bio gra fi a . Fo r se Madame avrà sentito il richiamo dell'avo e di S te ndhal!

Comunque, dopo essermi laureato mi sono recato dapprima in Sardegna pe r la lotta antimalarica, e successivamen te in servizio militare. Ho rallentato la n ostra corrispondenza ep isto lare allegando le scuse più impens a te , ma pla u si bili durante la guerra . La vera ragione del mio compor tamento, sebben e un po' me ne dispiacesse, fu la co ndotta abbastanza scan dal osa che Mad ame tenne nei primi anni che era a Siena, q u ando mi si diceva essere di una b e llezza e d'uno "charme" conturbante, finché giunta all'età signora le, epoca in cu i la conobbi, si rifugiò nel materno grembo delle pratiche religiose. A q uesto suo fervore religioso si accomunava il ben manifesto desiderio di te n d ermi il laccio con l a figlia, a l pari della madre tipo avvenente, pieno di br io , di una grazia t utt a francese, ma di carat tere alquanto capriccioso e volitivo, e di un'esasperante ge losia.

Ma come avrà potuto apprendere il mio indirizzo? Non me ne so rendere rag ione .

29) La spiegazione del misterioso enigma mi è s t ato svelato da una lettera del babbo ricevuta oggi. In essa, tra l'altro, mi comunica che Madame, circa un mese fa, con l'apparente scusa di doman d are notizie di Ketty alla quale era molto affezionata, gli chiedeva mie nu ove aggiungendo, quasi come inciso, che era a conoscenza dei sentimenti che nutrivo per la figlia.

Senza dubbio una lettera correttissima, direi quasi amabile, tanto che il babbo le inviò mie nuove e il mio indirizzo, sorvol ando su quan t o premeva conoscere alla Contessa, ben comprendendo il suo gesto temerario. Pur ritenendo che si trattasse dei soliti amorazzi universitari, tuttavia il babbo vol eva che lo ragguag l iassi su quanto la madre gli aveva scritto .

Usai lo s tile tacitiano e risposi: "Tengo Ketty, e lascio lafille da t empo scordata". Lo pregai inoltre, nel caso avesse rice v uto altre lettere dalla madre, di rispondere che ero stato trasferito altrove e che non conosceva ancora l'indirizzo .

La popolazione tutta si mostra con noi molto grata e riconoscente, e quando le è possibile anz i ci v iene in aiuto per sopperire ai nostri magri pasti. Oggi ne ho avuto un 'a ltra pro va . Da alcune settimane sono stato chiama t o a casa di due mature sorelle, s ignore Ferro, di cui la maggiore è sposa t a col notaio del luogo , l'altra è zitella. Elena nei Mareschi la prima, Catina la seconda. Nel momento di abbandonare S Daniele accadde a queste po veret t e quello che successe alla signora Teresute, che il marito perse il contatto con la moglie e l a cognata, e queste furono costrette giocoforza a tornarsene a S. Daniele. Non sanno darsene pace ed il loro pensiero è sempre rivolto al congi un to di cui no n hanno saputo più nulla, ma che se nza dubbio fece in tem p o a pass are il ponte di Pinzano, forse inca lza to dalla marea della folla e dei convog li. Presso di loro ho t rovato una buon a ed affettuosa compagnia, d i rei quasi materna, venendo considerato come un ''nip ote di prigionia", così una vo lta si espresse la signora Catina.

Così oggi "le z ie" mi hanno dato una man t ellina militare, dei calzini e due paia di mutande . Qui conviene fare una curiosa parentesi . Fin dai primi giorni che mi recavo da quelle signore, avevo notato l'eccessivo riguardo ed una ris pettosa soggezione nei nos tri incontri e colloqui, che non sapevo assolutament e s piegarmi, anche per l'età che ci divideva. Un giorno la sorella nubile, la più ossequiosa e cia rliera, quasi a bruciapelo mi disse: «Non sappiamo co me chiamarla, se signor dotto re o s ignor conte!». Cascai dalle nuvole e rimas i stupefatto fino a tanto che non p o tei appurare che quelle buone zie avevano scambi ato il mio cognome con quello del conte Gianotti (con w1a sola e nn e), M inistro della Real Casa e per gi unta piemontese14 Con tutto questo non diminuì la loro cordiale ed affettuosa amicizia, anche se la matura zitella, forse per un suo preciso scopo, ogni tanto pronunciasse il nome di Micaela, nota ormai come "la mia portatrice di latte".

Su tale argomento volli essere esplicito e leale per non far suscitare incresciosi chiacchiericci su questa fanciulla. Feci ben comprendere che Micaela rappresentava per me una bimba di sedici anni che a guisa di una samaritana assisteva un affa mato e nulla più. Mi dolsi con tutta franchezza delle suppos izioni che si potevano fare al riguardo, asserendo che le avrei impedito di compiere questa opera caritatevole se non avessi avuta la certezza che ne sarebbe stata offesa e addolorata.

«Se lo dise lu ... !», ebbi per risposta dalla signora Catina, costretta a trascorrere in poltrona le sue giornate per un'artrite deformante. La sua rispos t a un po' mal igna fu attenuata dalla sorella che aggiunse: «Non possiamo che essere sic ure della sua correttezza, del resto Micaela è così gio vane, ma sa, la maldicenza in questo paese regna sovrana, specie ora che tanta gente ozia e si diverte a spa rlare del prossimo».

30) "Apri le, ogni goccia un barile!", afferma un detto toscano, ma ormai la continua pioggia è venuta a noia, e d'altro canto il detto accennato non sarebbe che di vantaggio per l'invasore.

"Co nticuere omnes, intentique ora tenebant" 15 (tutti ammutolimmo, si pendeva dalle sue labbra).

Grandi novi t à a rapporto! Il Comandante ci annuncia che a giorni la "Kranken alt statio n" si trasferirà in altra località per cedere il posto al "Feld-spital 715", che att ualmente si trovava sistemato nelle scuole del paese. Questo ci fa suppo rre che sia in atto un notevole movimento di truppe per una non lontana offensiva da parte del nemico.

La notizia che più ci ha addolorato è stata quella che il Capitano Annibaldi verrà trasfe rito a Cisterna in servizio per la popolazione, mentre io e Campagna rima rremo in sede fino a quando non giungerà un capitano medico p sichiat ra italiano, dopo di che uno di noi sarà t rasferito altrove.

Infiniti sono stati i nostri commenti, in fondo mi dispiace che Czabo ci lasci, nel dubbio che possa venire un Comandante peggiore. Oramai conoscevamo il suo cara ttere, le sue debolezze i suoi difetti e con quei pochi pregi che possedeva sapeva mo barcamenarci. Ma il nostro più amaro rincrescimento è la partenza di Annibaldi col quale formavamo un t erzetto di colleghi ben affiatati,

" ottimi amici la cui reciproca compagnia ci allietava nei momenti di sco nforto e malinconia. ln particolare mi dispiace distaccarmi da Grunber g, con il qual e quasi ogni giorno faccio conversazione in tedesco. Per suo mezzo ho sempre avuto delle sigarette, regalandogli di quando in quando delle uova o parte della mia porzione dell'immangiabile mensa.

L'auto re cita il primo verso de l Libro li dell'Eneide di Virgilio, nel famoso passo in cui Ene a racconta alla regina Didone le disavventure e la distruzione di Troia. La traduzio ne dell'autore è adattata a l contesto a c ui s i riferisce poco dopo. La traduzione co rret ta è: "Tutti ammutolirono, e teneva no lo sgua rdo attento".

Lo avvicino per conoscere qualche dettaglio s u quanto c i aveva com unicat o il Comandante, ma poco o nulla ho potuto apprendere e con la sua solita mania di parlare in latino mi dice: «Iratus sum!», spiegandomi poi che lasciare S. Dani ele per andare al fronte «mihi est intolerabilis! »

«Fac animo magno fortisque sis pro tua valetudine!», risposi cerca ndo di incoraggiarlo. Mentre si allo ntanava, sconsolato, aggiunse: «propter uxorem et parvulos meo s!» 16 •

Mi ha fatto pena, non vi è dubbio ch e la sua "viltade" si riconnetta a ll'affetto che ha per la moglie e per i figli.

Ho scritto una cartolina a casa ed una a M etella .

1" Traducendo la com·ersazionc: "So n o fuori di me!", andare al fronte "mi è intollerabile". Din o Giannotti risponde: " Fatti forza per il tuo bene!" c Grunberg risponde: "per mia moglie ed i miei figli!".

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