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Maggio Nuovicomandantienuoveamicizie

1) Si inizia la giornata con un bel sole, ma con temperatura molto elevata, tanto che nel pomeriggio torna a piovere. Nel suo "covo" della farmacia, Corradini sta compilando il "Diario clandestino'' . Da questo stralcio si ricava un quadro impressionan te dell'Ospi ta le (s ic) civile :

Al 1 ovembre 1917 era no presen t i all'Ospitale 370 maniaci e 40 ricoverati assistiti da 29 infermieri e 16 suore, compreso il segretario Gabr ie ll i che, chiusa la cassafo r te, si portò seco le chia v i. Le poche scor te di v iv e r i furono ben pres to consumate, fu requisito ed asportato il vino, il Comune per un po' di tempo poté provvedere ai v iveri e agli s tipendi. Es sendo t utti coragg iosamente ed egoisticamente fuggiti, anche le a u tor ità di Udin e, d ove il Sindaco si era reca to, senza lasciar t racce di ordine e d i provved imenti, il Sindaco si rivolse per consiglio agli a vvoca ti Linussa e Ronchi che in tanta calamità con giovanile fervore avevano ripreso la loro attiv i tà p e r il pubbl ico bene , ma anche essi non poterono c he patrio tticame nte incitarlo alla co s tanza d e i doveri e di umani tà contro l'invaso re.

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Ne ll a considera z ione che buona par te dei maniaci erano ir rede n t i delle pro vincie di Go ri zia e di Tr ieste, si fece ana loga domanda di aiuti e pro vvedi m enti al Coma nd o, ma si ebbero risposte evasive, menh·e il feroce capitano Lo tz, d egno dei ladroni del maggiore Carmer, in p re t to itali ano sogg i unse "che i l mig li or tratt amen to pe r i m aniaci sarebbe stata la stricnina"!

Ed ora un q u adro edificante d el n ostro Coman d an te C zabo, co m e si legge nel det to dia r io :

Circa il 15 Febbraio il Comw1e dovette sospendere la macellazi o n e dei b ov ini e così venne a mancare la ca rne anche pe r l' Ospi tale e fra que sti infe lici accatas tati - d'o rdin e d e l Dirett ore tenente medico C zabo - in po chi ambien ti, resi affamati data la insufficiente ra z ione alimentare, non poch i per esaurimen to p erirono. Questo ungherese (Czabo) fin d ai primi mes i fu s is te matico spogliatore d ell' Isti t uto, senza con tro l li di so rta, rend endo così nullo ogni sforzo fatto dal P residente. Soltanto il 5 Aprile il Co mando au s t riaco si assunse il m an te n i mento de i ricoverati e del personale dell' Istituto, r is u lta n do così un liev e migliora m ento de l vitto.

2) Visite nella mattinata a Villanova, dove mi sono recato a piedi. Ritorno un po' affamato e Ghillino, il nostro attendente, ci porta per pranzo u n a minestra d'orzo ed w1a microscopica fetta di carne lessa! Ne rimaniamo sconcertati e sorpresi, e Ghillino ci dice di aver appreso in cucina che da oggi c i passeranno esclu sivamente il vitto dei soldati ammalati a dieta intera, il che vorrà dire mangiare, il più delle volte, polenta e sangue cotto

Nel pomeriggio mi sono recato dal Comandante per avere il permesso di andare a Cimano (da tempo conviene chiedergli l'autorizzazione) e duramente mi ha risposto, ché ero accompagna t o d a una donna c h e era venuta a chiamarmi, che avreb b e provveduto lui stesso a fare la v i sita, dovendosi recare da quelle parti .

Non mi sono dato per vinto e poiché volevo assolutamente uscire, anche se accompagnato dal solito soldato, gli ho chiesto se potevo recarmi a S. Tomaso a visitare que i tifosi, a lui ben no t i. Per risposta ho avuto il solito "verboten", adducendo il pretesto che per visitare gli ammalati infettivi occorre avere il permesso del medico distrettuale. Pezzo di g ran fesso, se tanto io che i colleghi fino ad oggi abbiamo visitato e curato ammalati di tal genere senz a alcuna specifica autorizzazione!

E così, rincasando a malincuore, sono dov u to rimanere in ospedale . A cosa attribuire questa ri nghiosa ostilità? Forse, al pari di Gri.inberg, ma per altri motivi, non è mol t o entusiasta di lasciare questa comoda ed imboscatiss i ma locali tà!

3) Dopo un lungo conciliabo lo fra noi, Annibaldi ha parlato a rapporto con l'interposta persona del lercio attenden t e, mentre io cercavo di non perdere una sola parola di quanto diceva e rispondeva cos t ui . Annibald i co n molto tatto, eccess i vo secondo me, si è lagnato de l vitto e dell'improvviso divieto di uscire per le visite, dopo averci. tolto il "passirchein" . Czabo ha menato il cosi detto "can per l 'aia", dicendo che le dis p osizioni erano state impartite dai Comandi superiori e con un ghigno da vero giudeo ha soggiunto che non avevamo a lcuna ragione di lamentarci de l vitto giacché questo ci veniva somministrato gratuitamente. G i à irri t ato dal diniego di ieri, ave nd o le mie buone ragion i p er u scire, dopo che dal gongolante a ttendente si era ricevu t a quella risposta, lasciai andare quasi incurante questa frase: «Javoh l, brot und Arbe it! » - Già, pan e e lavoro!.

Nulla mi fu rispos to, m a accigliato ci fece dire che, in via ecceziona le, cercherà di far migliorare il nostro vi tto, assumendosi la responsabilità di farci uscire per le visi t e . Da ciò arguimmo che i famosi ordini erano stati impartiti da lui stesso .

Per princip i are a pranzo ci servirono polenta ed un pezzettino di carne. In compenso faccio delle visite in paese e a Onedis . Quivi ho ancora una vol t a la con ferma delle pietose condizioni dei soldati austriaci, che non si peritano a mangiare pezzetti di polenta ammuffiti e del "sorgo rosso", granaglia che viene da ta alle vaccine .

To rno in ospedale affamato e trovo ad aspet tarmi carne battuta piena di aglio e polenta. Fortunatamente durante la mia assen z a "una incognita ' ' aveva dato a G hillino delle uova per me. Dai connotati non mi è possibile individuare la sconosc iut a, che non v olle dare il suo nome. Intanto i colleghi mormorano.

4) «Campagna, tu della terra v ulcanica e del fuoco, fatti una buona volta sen tire e lamenta ti della mensa, non ti si addice fare sempre lo spettatore», così diss i al collega che, punto sul vivo, giurando per S. Gennaro, assicurò che avreb be fatto udire la sua voce. Ed in effetti a rapporto, gesticolando a piene mani e sudando, a mez z o dell'interprete formulò la sua protesta. Czabo fece le più a mpie meravig lie, affermando di aver già dato ordini in proposito, m e ntre l'a ttendente sg h ignazzava estasiato. La riprova l'abbiamo avuta a pranzo quand o la farinata e il solito pezzettino di bollito erano stati seg uiti da un molto parsimo nioso contorno di patate .

5) l pasti sono tornati pressoché normali anche se non come quelli di suor Doro tea.

Visite a Pignano ed in paese. La popolazione è vivamente preoccupata del con tinuo afflusso di "M uch" diretti al fronte, è terrorizzata al pensiero che potre bbero " sfondare", cosa ch e farebbe ritardare chissà mai quanto la sospirata liberazione. Tutti sono poi ansiosi di conoscere la sorte di quanti dei loro cari so no al di là del Piave

Come monsignor Grillo e l' infaticabile don Valen tino, anche io rincuoro gli sfiduc iati e i presaghi di nuove sventure. L'argomento c he su di loro fa maggior pres a , e quello su cui insis to maggiormente, sono le ben note e miserrime condizio ni fisic h e dei militari austriaci, che non fanno certamente immaginare una faci le vittoria come a Caporet to. Infine sogg iungo che l'America è en trata in guerra contro gli Imperi Centrali, e con le sue risorse immens e di materiali e di uo mini farà abbreviare senza dubbio il conflitto .

5) Con nostro vivo dispiacere Annibaldi è partito per Cisterna, e ne h o app rofittato per in s tallarmi nella sua camera. Sebbene la compagnia di Campagna non mi disturbasse, ho preferito avere la mia libertà. Con la partenza del co llega mi è stato assegnato il reparto donne, e a Campagna quello degli uom ini.

6) La continua pioggia mi ha impedito di recarmi a S. Tomaso, mentre h o fatto qualche visita in paese. Abbiamo sempre il "begleit-mann" di scor ta ogni volta che usciamo, e quasi mai ci troviamo con lo stesso soldato. In genere questi uomini ''con tatore-controllo" non ci danno soverchia noia, certo bisogna essere un po' discreti nell'intrattenersi nelle case, per non s uscitare sospetti, che comunque possono essere sventati con un bicchierino di grappa o con una sigaretta .

Così oggi ho approfittato del maltempo per recarmi dalla signora Teresute, che non vedevo da w, po'. Men tre noi conversiamo in salotto, in un angolo della cucina il boemo d'accompagnamento trinca acquavite che un a Micaela già istruita gli ha messo dinnanzi. La conversazione è alquanto piacevole anche perché entrambe hanno un certo grado di istruzione, compatibile co n l'ambiente in cui vivono. Anche Micaela prende parte ai nostri conversari e dopo aver immancabi lm e nte parlato della guerra, mi pone il quesito di come Iddio giudicherà gli uomi1ù che si massacrano a vicenda e a quali at tribuirà la colpa e la responsabilità.

Io osservo che si tratta di un argomento troppo arduo per le nostre menti e che solo un approfondito teologo potrebbe forse dare una risposta. Se si vives se a l tempo delle tribù di Israele, e se ne facessimo parte, non esiterei a dire che Iddio è con noi, perché Egli assisteva e guidava in guerra il suo popolo eletto .

Passando poi ad a ltri argomenti più terreni ho notato nella ragazza un atteggiamento ed un interessamento nei miei riguardi che non avrei voluto che in lei sorgessero, e che nemmeno lont anamente io ho cercato di far nascere Per la sua età la considero una mia sorella minore tanto che confidenzialmente le do del tu e la prendo in giro per le sue trecce bionde "alla Micaela". Più volte mi ha domandato di questo nome che le avevo imposto, tanto che una vol ta, "ad usum delphini" 1 le narrai la storia, bollando a fuoco Don Josè perché lei intendesse.

8) Stamani il direttore del Feld-Spital n. 715 h a preso in consegna il reparto militare e quello civile dell ' ospedale e sembra che a giorni la Kranken lascerà S. Daniele.

Penso a Grunberg che non mi è stato possibile rintracciare . ln s u a vece mi è capi tato tra i piedi l'attendente del Coman dant e al quale, non volendo, ho giocato una curiosa beffa. Come a suo tempo seppi questo ceffo, di nome Karl Furlan, boscaiolo della val Gardena, quind i di indiscussa nazi onalità italiana, fu per tal fatto prescelto da Czabo come attendente e interprete .

Io, Campagna e l'amministratore, conte di Spilimbergo, s ta vamo chlacclùerando nel cortile dell'ospedale, seduti su di una panca, quando ad un tratto è comparso KarJ, che con fare altezzoso ci ha squadrati come se attendesse iJ nostro saluto. Mentre ci fissava mi è venuto spontaneamente detto, rivolgendomi agli altri : «Razza d'un can, che baffi! ». Tale apostrofe era stata inventata tempo fa per un nostro collega del sesto anno di medicina, che con gran pompa e austerità portava un paio di baffoni "alla guglielmona" curati in modo meticoloso, per cui er a diventato tma specie di macchietta senese, e spesso dietro le spalle si sentiva dire que Lla frase ironica e faceta, di cui non teneva conto in alcun modo.

1 La locuzione significa " per uso d el D elfino", e n.i cqu c ne lla seco nda m età d e l Seice nt o e po s ta n e l frontes piz io di quei libri, opportu nam e nte corrett i ed epurati dai pass i ritenuti ina datt i, ut ilizza ti p er l'e d ucazione del D e lfino, primogen ito di Lu ig i Xl V.

Karl pressappoco aveva gli stessi baffi e udite le mie parole si voltò di scatto e, rosso in faccia, mi disse: «Cossa a lu dito? Cosa voria dir il cane e i mustaci? » .

Spil imbergo, calmo e sereno, divertito della faccenda, facendo vista di chiamare un cane gli ri s pose: «Cossa galo da zigar? El vardi quel can che ora è scampà! » .

Karl guardò ovunque, non vide alcun cane e borbottando chissà cosa s i allon tanò. Ridemmo allegramente di esserci burlati di quello zoticone .

9) Prima di lasciare l'ospedale tanto i soldati che Czabo hanno fatto man bassa di quanto loro accomodava: stoviglie, tavoli, sgabelli, sedie, non disdegnand o nemmeno quelle poche galline e quei due porci che erano rimasti in ospeda le. Così l 'ultimo microscopio e i pochi ferri chirurgici rimasti son stati del pari rapinati!

Mentre ero in ambulatorio a medicare, è venuto un caporale a chiedermi a nome del Comandante l'unico paio di forbici e di pinze che mi erano rimaste, dicendomi che gli do vevano servire momentaneamente e che poi me le avrebbe restituite. Non ebbi difficoltà a consegnargliele, ma quando nel pomeriggio seppi da una spaven t atissima suora che si stavano dando al saccheggio e che ancora non le erano stati restituiti i ferri dati al caporale, andai di persona a richied erli in modo perentorio. Il graduato addusse mille sc use , tra le altre quella mado rnale che i ferri erano di proprietà dell'Oberartz!

No n mi arresi e racimolando n e l mio frasario tedesco lo investii con parole d i case rma poco ortodosse, rivendicando il mal tolto. Senza dubbio costui ne andò a riferire al Comandante o al suo degno attendente. Quella porca figura non tardò a comparire da vanti a me e, memore della presa in giro di ieri, con tono ar rogante e che non ammetteva rep liche mi disse che il Comandante gli avev a d e tto di riferirmi che non c'era motivo che mi sca lda ssi tanto. Se non avevo i ferri per medicare potevo andare pure a dormire! In gergo prettamente fiorentino rivolsi in faccia a lui un vo lgare e scurrile in su lto che senza dubbio non comprese, ma intuì lo sconcio gesto italiano del braccio flesso che lo acco mpagnava, in grande uso .fra i beceri in Toscana e in altre parti, perché quasi fuori di sé mi deve aver risposto con pari ingiurie che non afferrai, e poi, borbo ttando, se ne andò per i fatti suoi.

Ne ll'attesa che il Feldspital suben tri alla Kranken so no stati dimessi per rimpatriare quattro ex prigionieri russi. Ne trovo uno in cortile in mi sere condizio ni di salute, vestito in quella che una vol ta era l'uniforme imperiale. Co n la speciale facilità che possiedono gli slavi, specie quelli del nord, di imparare le lingue, riesce a parlare abbastanza bene l'italiano. Mi dice di essere un "Kulasch" (piccolo proprietario terriero) che da più di tre anni non ha notizie della moglie e dei quattro figli. Pur esultando di tornare in patria non mi nasconde la sua apprensione pensando che là troverà tutto cambiato non essendoci più il "Piccolo Padre" 2 , che prommcia nella sua lingua e che poi traduce, con somma deferenza e devozione.

Ne l recarmi in camera trovo Grunberg tutto affaccendato per i preparativi della sua partenza, è acciglia to e scorgendomi mi dice: «Herr Oberartz, So ein Ungluck!» (Signor Tenente, che disgrazia!). Lo rincuoro, e gli faccio i miei migliori augur i, rimane perplesso e non sa dirmi altro che «Danke Schoene» (Grazie mille). «Si vales, ego valeob>3 , aggiunge poi e dandomi la mano si rimette al lavoro.

Mentre ero in camera mi viene annunciata una donna che tutta disperata mi dice che Czabo l e aveva negato il permesso che io uscissi per visitare un suo figliolo. Astuzia contro perfidia! La consiglio di rivolgersi al nuovo Comandante che si trova in ospedale, che concede subito il permesso. La donna è ragg iante e riconoscente e recatomi a casa sua tro vo un ragazzo con alta temperatura che ritengo di origine intestinale. Speriamo che non sia tifo.

Dopo questo finale tempestoso con la Kranken stasera abbiamo l'esordio del Feldspital e del suo Comandante, capitano medico Kublic, boemo. Dico a Ca mpa gna che la nazionalità di questo ufficiale mi dà un certo affidamento nei nostri riguardi, essendo noto che in questi ultimi tempi i boemi, al pari degli italiani irredent i, non si mostrano più suddib fedeli dell'Imperatore come in passato. «È un ufficiale di carriera » soggiunge Campagna non persuaso dalle mie parole «s arà ligio ai regolamenti e alla disciplina, specie verso di noi!».

Fanno parte dell'ospedale altri due ufficiali medici, un farmacista, un o di amministrazione ed un a ltro addetto al carreggio, vi è pure il cappellano militare assimilato al grado di capitano; è l'identico organico di un nostro ospedale da campo. La truppa è per la maggior parte formata da ungheresi, tra i quali non pochi italiani di Fiume e della Croazia, incorpor ata a suo tempo dall'Ungheria.

10) Stamani a rapporto senza l'ausi lio dell'interprete, poiché il Comandante alla meglio comprend e e parla l'italiano. Ci ha confermato negli incarichi che già svolgevamo e purtroppo, essendo io più anziano di Campagna, dovrò presenziare alla "Marode visite" (visita medica del mattino ai militari). Non ho voluto per il momento conoscerne il motivo, ma credo che vi sia sempre quella comoda poltrona in cui l'altra volta mi ero disteso beatamente. L'ambulatorio per i civili lo ha stabilito dalle 11 alle 12 e dalle 17 alle 18.

2 Il cu laco si riferisce a ll o Zar.

3 Letteralmente : "Se tu stai bene, io sto bene".

Con nostro s tupore ci avverte che da domani potremo mangiare alla loro mensa, situata in una casa prossima all'o s pedale.

11) Gi à annunciate da tempo, s tamanj a v rei dovuto iniziare le vaccinazioni antiva iolose a lla popo lazione d i S. Daniele, ma nessuno s i è fa tt o vivo . «Avrai un bell'aspe ttare », mi dice Corradini. A mezzogiorno io e Campagna, un po' perp less i, ci siamo recati alla mensa ufficiali , dove, appar tati in mezzo a loro, ci sia mo se ntiti molto a disagio Il pranzo, abbastanza s uffici ente, ci è stato servito da numerose e s impatiche "Wiener Madel", ragazza viennese, che corrisponde alla tota torinese, alla to sa lo mbarda, alla putela veneta e alla mula triestina.

Il chiaro i tali.ano del Comandante Kublic ci ha fatto fare reciprocamente una "gaffe" madorna le. Nel pomeriggio è venuto in o s pedale un "feldwebel" (se rgente) che, nato nel l itorale, parla correttamente l'ita liano o, per meglio dire, il veneto. Questi, a nome d el Comandante, ci ha precisato che egli intendeva dire ieri a rapporto di inv iare qualcm10 a pre nd ere i pasti alla mensa, ma non già di parteciparvi.

Non ce ne s iamo per nulla doluti poiché preferiamo starcene appartati anziché convivere, se pur brevemente, ins ieme ai nostri nemici. Campagna ha commentato : «Pe rò chille guaglione!».

I due pasti sono stati o ttimi e sufficienti e con pa n e a bb astanza mangiabile e, fatto inaudito, alle 16 ci hanno se rvito caffè - latte con pane .

Ciò ha contribui to a farci ben presagire con il nuo vo Comandante, che allegrament e se la pass a con le numerose " fraulein", che in t al modo hanno ben riso lto i loro e più svariati problemi personali! Dall'ufficiale della "Proviantur" 4 ho ap preso che possiamo acquis t are a pagamento 5 sigari e 25 sigarette al gio rno. S icco me Cam p agna non fuma potrò ave re doppia ra zione

12) Oggi domenica abbia mo avu to dolce a pranzo e a cena, giacché c i v iene so mministrato l'identico vitto degli ufficiali dell'o s ped a le mili t are .

Ritengo che questa Bengodi5 in un'Austria affama t a dipenda dal fatto ch e ques ta unità sanitaria, for mata in Ungheria con perso nal e ungherese , venga diretta mente approv v igionata da quel Regno, che a differe nza dell'Austria possiede notevoli risorse agricole che, a quanto si dice, non vuol cedere alla consorella dell'Impero .

4 Degli approvvigio n a m e nti.

5 L'autore fa r ife rim e n to a lla no vella del Decamerondi Giovanni Boccacc io intitolata "Ca landrin o e l'Elitro pia ", in cu i a l prot agonista vie ne descritta Be n go di: "u n a contrad a [... ), nella q uale si legano le v igne con le salsicce e avevav isi un 'o ca a denaio e un p apero giunta; e era v i una montagna tutta di formaggio pa r migiano grattu giato, sopra la qual e stavan gen ti che n iuna altra cosa facevano c h e far maccheroni e raviuo li e cuoce rgli in brodo d i capponi , e p oi g li gitta va n quindigiù, echi pi ù n e pigliava più se n 'aveva; e iv i presso correva un fiumicel di vern<lccia, d e lla migliore che mai si bevve, senza avC'rvi en tro gocciola d 'acq u a" . G. BoCCACCIO, Decameron, a cura d i Vittore Branca, Milano , A rno ld o Mo ndadori edi to re, 1985

Stralcio dal diario clandestino di Corradini:

S. Daniele fu occupata il 1° Novembre dai germanici, il saccheggio delle case e dei negozi de i fuggiti è un dovere per questi vandali, nulla si rispetta, con cura speciale si mette la rovina nei pubblici uffici, calpestando e distruggendo incartamenti, documenti, atti e tutto lordano nel modo più bes tia le e incivile. Quasi per procurarsi un alibi al loro male agire o per inculcare praticamente la "Kult ur " ladresca germanica ai nostri monelli, potemmo osse r vare w'l ufficiale germanico posare con la macchina fotografica di fronte al negozio d i Feruglio, ordinare ai suoi solda ti lo scasso di quelle i mposte, facendo dag li stess i dispensare pezze di biancheria e di stoffe ai monell i.

Questi con il bottino in mano correvano giù per le borgate ad avve r ti re i compagni, ed in pochi minuti tutta la ragazzag lia era sot to il portico es terno de ll a piazza del Duomo, pronta a riservare la sua parte di bottino. L'ufficiale ebbe così agio di ri trarre le sue istantanee per dimos trare in al to che i sacc h eggi erano fa t ti dai b orghesi e che l'educazione ita li ana lasc iava molto a desiderare.

Q uesto, scrive Corradini, già era avven u to nel Belgio allorché fu invaso nel 1914, e tut t i i giornali era n o pieni di sdegno a n che pe r altre gravi atrocità commesse in quell'eroico e pacifico paese .

13) A l rap p orto m attinale iniziato questa volta con l'in t e r prete, ad una domanda del Comandante ho spiega t o come il suo pre d ecessore si fosse a p propriato di quel poco che ancora era rimasto all'ospedale - cosa che aveva già saputo dalle suore -e come, a seconda de l suo umore, ci permetteva o meno di recarci a fare l e visite in paese e nei dintorni. Ne ha p reso no ta e ci ha a u tori zzato ad uscire scortati da un soldato

14) Qualc u no deve aver parlato! S t amani trovo Griinberg il quale mi dice che Cza b o è alq u an to irrita t o contro noi tu t ti, e in special modo con me e con le suore Non mi degno neppure di rispondere e lo saluto cord ia lm e nt e È tempo che trovi il giusto modo di far comprendere a Micaela d i stornare da me certi suoi pensieri. Stama n i è stata più del so l ito affabilmente cordiale e civettuo l a, ad ogni cos t o ha vol u to prendersi cura della mia biancheria di cui fino ad ora s i occupava suor Ciriaca. Conviene u scire dall'equivoco! No n te m o d i sbagliarmi.

15) Torna a p iover e!

Co r re insis t ente voce che l'Imperatore d'Austria abbia inizia t o de i "sondaggi" allo scopo di intavolare trattative per una pace sep arata, pronta e so ll ecita . Sembra ch e per ta le motivo sia s t ata sos p esa, per il momento, w,a loro offensiva sul nos tro fro nt e .

A rapporto mi si comunica che l'ambulatorio per la popolazione non sarà più tenuto in ospedale ma in quel locale situato al centro del paese che serve per la "marode visi te" ai soldati. L'orario verrà stabilito.

16) E piove!

Stamani quando mi reco nel locale adibito alla "marode visite" trovo sulla porta un carteJlo di ta le fattura

Ordinazioni per civi li dalle 10,30 alle 11,30 che in italiano significa: "Ambulatorio per civili"!

Assisto, come in passato, alla visita ai so ldati a cui è addetto uno studente in medicina . Io osservo impassibile, stravaccato in una comoda poltrona, fuma ndo eccellenti sigarette della "proviantur", le Memphis. Numerosi i chiedenti vis ita, la maggior parte accusano astenia, disturbi gastro enterici, fatti reuma tici e un buon numero presentano escoriazioni ai piedi. Talvolta l' Aspirante medico mi domanda consiglio o un co nsulto, ma lascio che si arrangi. La mia coscienza è tranquilla.

Solo una volta fui mosso da carità cristiana. Si presentò un giovane soldato che mostrava i segni di una respirazione difficoltosa, il termometro non segnò tempe ratura e l'Aspirante, limitatosi ad ascoltare l'apparato respiratorio che a suo giudizio era indenne, non lo riconobbe ammalato. Non fui persuaso dal suo giudizio sia per il modo con cui il militare respirava, sia perché di quando in quando si metteva una mano sul torace quasi per athltire il dolore che lo tormentava. Preso lo stetoscopio l'appoggiai a!1a regione cardiaca e subito constata i un viz io card iaco .

«Herr Gefreit» dissi «er ist Herz Krank» 6 • Non mise in dubbio la mia diagnosi e inviò il croa to all'ospedale. Mentre usciva il solda to mi dette uno sgua rdo di riconoscenza.

Terminata la "visite marode" inizio l'ambulatorio. Pochissime sono le p ersone che si sono presentate, nemmeno una donna, anche perché presenzia come infermiere un sergente di sanità ungherese.

17) L'ospeda le militare, oltre al personale di sanità, in vero molto scarso, ha un certo numero di "Schwester"7 , infermiere laiche, che si danno un'aria dottorale . Ciò che mi ha colpito è l'a ssol uta mancanza di ambulanze per il trasporto degli ammalati all'ospedale. Usano infatti carri trainati da buoi o carretti con ci uchi piagati, presi a prestito dai contadini. Il loro carreggio, almeno da questi paraggi, è qualcosa di antiquato, le automobili sono addirittura e cce z ionali, imponenti invece i pochi camion per la loro mole.

" Traducendo: "Signor Caporale, lui ha una malattia di cuo r e" 7 Le tte ralmente significa "sorella".

18) È più di un mese che non ricevo corrispondenza dal Lager, l'unica che ci può pervenire, e le ultime notizie a v ute sono della metà di Marzo, né nutro gran speranza che i miei scritti siano giunti a destinazione. Il locale ospedale militare non può fornirci l'indirizzo per farci giungere la corrispondenza, giacché quella diretta al personale sanitario e ai degenti è inoltrata nel paese in cui l'ospedale si trova, con aggiunta del numero della "Feldpost" . E questo a noi è vietato dalla censura. Ho fatto perciò il tentativo di mandare mie notizie a casa a mezzo della posta civile, tramite Mo n signore. Dei pacchi è inutile parlarne, altri se li godranno! Scrissi già tempo fa di sospenderne l'invio.

19) Combinazioni, anzi stranezze della vita!

Stamani alla "marode visite" ho avuto occasione di parlare con un sergente ungherese, e con somma mia meraviglia e sorpresa ho appreso che faceva parte del reggimento di "honved" da cui fui catturato prigioniero .

Ma non basta, egli mi dette dei p articolari così precisi e dettagliati che potei appurare come lui foss e entrato anche nella caverna dove avevo il posto di medica z ione . Mi dice che in questa caverna aveva trovato alcuni morti e feriti, ed io gli chiesi se ricordasse la presenza di un maggiore gravemente fer i to e se, in caso, conosceva in quale località fosse sta to traspor tato. Ciò allo scopo di rin tracciare la sorte del mio Comandante di Battaglione, il maggiore Fiorito . Il sergente mi assicurò di aver trovato in caverna un maggiore che ancora stringeva in mano la rivoltella con cui si era ucciso e che la salma era stata sepolta a Lipa.

Non rimasi convinto della fine del maggiore, ammesso che si tratti proprio di lui, giacché ben ricordo che era disarmato e che, viste le su e gravi condizioni, non era certamente in grado di compiere un tale atto . A meno che in un supremo sforzo abbia potuto prendere o farsi dare da qualcuno una delle tante rivoltelle abbandonate in Dolina e nella caverna degli ufficiali. A riprova della sua presenza in quella località il sergente mi mostra la sua giubba, fat ta con una nostra mantellina trovata nella ca v erna. Potrebbe anche essere la mia visto che al momento della cattura non feci in tempo a prenderla. Per ultima cosa mi dice che il nostro reggimento si era arreso in modo vergognoso!

20) Da domani inizierò le vaccinazioni antivaiolose a Fagagna, sempre che la popol azione accetti il "befhel" de l Comando.

Dal "Diario Clandestino" di Corradini: in seguito ottengo dal Comandante la promessa che la sede municipale e la b ib lioteca verranno rispettate. Pertanto continuano i saccheggi dei negoz i e deUe case, mentre la mobilia che non viene ro tt a o bruciata, giornalmente p a ssa da una casa all'altra, per so dd isfare i capricci di qualsiasi graduato. Le cond iz ioni g ià pessi me veni vano in ta l m odo sempre p eggiorando, le truppe che perno t tavano per l'avan zat a del Piave s accheggiavano il poco dimenticato o abbandonato dai primi passan ti, le donne di S. Daniele e i monelli e così dicasi de i din torni, spi nti dai solda ti, partec ipavano in parte ai saccheggi.

La farmacia Corra d ini venne danneggiata qu antunque requisita e sorveg liat a da s entinelle che non permettevano la vendita al pubbl ico se le prescri z ioni non erano vidi mat e d a l Comando.

21 ) Stamani mi so no recato con il cap itano medico del Distretto, un rubizzo salisburghese, a Fagagna per le vaccinazioni . Erano con noi anche dei soldati e sono rimasto addiri ttura scandalizzato dal contegno delle donne che affe tt avan o con loro una eccess iva cordialità e arrendevolezza . Il rub izzo sa li sb urghese non disdegnava al pari dei soldati dei lazzi lubri ci con le donne e qualche effus ione tattile!

N on una se ne è sdegna ta, né ha sentito l'imp erioso bisogno di andarsene. Mor tificato e umili ato da sì sconveniente contegno, a qualcuna di costoro ho ricor dato che era italiana co me i loro uomini che combattevano e mor iva no cont ro l' invasore, dal quale non si vergognavano di esse re trattate come donne di ma laffare ! Nessuna rispose né tantomen o nessuna si curò del mio dire.

Al lo cale Comando, d ove so n o andato a mangiare, servono l e pii:t belle, formo se ragaz ze profughe del Piave, non vog li o mormorare della loro onestà, ma dopo ciò che ho visto temo che non si p o tr à con sicurezza affermare che le do nn e fri u lane si ano state violentate dagli invasori.

Ho mangiato in u na stanza appar tata avendo per tovagliolo un pezzo di gio rnale e per bottiglia dell'acqua un brocchino da camera! Pranzo discreto, ma n o n una delle "forose tte " 8 adde tte alla m e nsa s i è d egnata eccessivamen te di m e, quella che mi serviva portava il vitto in perfetto silenzio ed in p erfe tto silenzio venne a sp arecchiare, mentre nella s tanza attigua udivo lo sc hi a m azzare di voci femminili e voci rauche miste di tedesco e di italiano!

Me ne sono torna to a S. Daniele nau seatissimo.

22 ) Fortunatamente da solo, oggi mi reco p er le vaccinazioni a Mandrisio, dove mi h a po rtato un "Wagen" a pariglia messo a disposizione dal Comando. Par lo a d o n Valentino del comportamento delle donne, è dello stesso mio pensiero né trova scusa nte alcuna. No n tutte, mi dice, gradiscono i suoi consigli e am monimenti , e sogg iunge che, fortunatamente, si tra t ta di una minoranza.

23) Vaccinazioni a Modruzzo, in tal modo mi è dato vedere alcune località di questa amenissima plaga e di constatare l a verità circa quanto ieri mi disse don Valentino sulle donne. Apprendo che ai soldati viene dato da mangiare il trifoglio!

I nvitato alla mensa deg li ufficiali, a onor del vero, sono stato trattato con deferenza e gentilezza. Alcuni ufficiali mi hanno parlato di Roma e di Firenze, che ben conoscevano.

Ho incaricato monsignore di scrivere a Barbieri a Si gmundsherberg, per conoscere se Bertini è rimpatriato, in tal modo potrò sapere se le lettere a lui consegnate sono giunte a destinazione.

24) Vaccinazioni a S. Vito di Fagagna, con un caldo ecce zionale di cui si lagna anche il "Kutsher", il cocchiere.

Nel solito ritrovo di S. Daniele si va buccinando circa dei sondaggi per le tra tt ative di pac e, condizionata all'assicurazione che l'Austria non attacc hi il fronte italiano . Credo del tutto inverosimile tale diceria specie per quello che ci riguarda. Apprendo però dal sergen te addet to a ll a "marode visite" che il Comando austriaco farà di tut to per rimanere nel territorio invaso fino al prossimo raccol to del grano Intanto cont inuano a por tar via le vaccine supers titi e a requisire biancheria.

Dal "Diario Clandestino" di Corradini :

Venne poi pubblicato un decreto p er la consegna di tu t ta la biancheria e del vestiario salvo l'indispensabile personale, ritenendo s ufficienti per ogni persona: tre lenzu ola, due federe, due asciugamani, due vesti t i, due paia di calze, una coperta e un materasso ai soli set tan tenni. Quest'ordine terro rizzò le padrone di casa e coi buoni uffici di monsignor arciprete si ottenne la sospensione dell a requisiz ion e, accontentandosi il Comando di una offerta volontar ia, purché fosse generosa. Così si temporeggiarono e si rim anda rono le perquisizioni che avrebbero certo porta to alla scoperta e sequestro di biancheria e grano nascosto

25) Vaccinazioni a Rive d 'A rcano con un bel caldo, in compenso il Comando mette sempre a mia disposizione un "wagen" a pariglia . Non potendo fare l'ambulatorio alla mattina, trovo al mio ritorno in serata un buon numero di chi amate . Non vi sono casi di particolare gravità, ma numerosi sono quelli di enterite, senza dubbio di origine infetti va. Le mosche, l'ammasso delle immondizie regnano sovrane ovunque. Si difetta di medicinali e Corradini a giorni si recherà ad Udine alla ricerca.

26) Oggi e domani senza vaccina zioni. Ne approfitto oggi per delle visite e per recarmi a Villanova. Lunga e cordiale chiacc hierata con le "zie di prigionia" che mi ragguagl iano della vi t a di S. Daniele prima della guerra, con le famose

"cavalchine" di carnevale9 Mi parlano delle principali e facoltose famiglie del luogo, come i Florio e i Concina. Non disdegnano però anche di pettegolare sugli asse nti a me sconosciuti e soprattutto sui maggiorenti che si dettero a precip itosa fuga anche prima dell'arri vo del nemico.

27) Spesso nel pomeriggio Campagna ed io ce ne stiamo seduti s u di una panc a dinnanzi all'ingresso dell 'ospedale e talvolta le n ost re conversazioni sono inte rrotte da persone che si fermano a parlare con noi. Qu est'oggi, prima di en trare in ospedale, si sono sofferma te davant i alla porta due "Schwester'' co ntinuando fra loro un di scorso già iniziato in precedenza. Ad un trat to Campagna che già con "occhio porcino" le osservava, stringendomi un braccio mi suss urra: «Giannò, chista è più . .. di chilla! >> , accennando mi la "Schwes ter" che era alla nostra sinistra. La rimirai, nulla di spec iale e di ecce z ional e, e meravigliandomi della "sorti ta'' di Campagna, di cui ben conoscevo l'ortodossia in fatto di donne, gli risposi : «Campà, e Luisella se lo sapesse !».

Da qui una lun ga e inconclud en te dissertazione in fatto di donne, di fidanzati, di amori, e mi accorsi che Campagna in quel momento era s tato colpito dal "Demo ne mer idiano" tanto che, stornato da guella visione ed avuto un attimo di resipiscenza, mi disse: «Giannò, io pazzia vo, t' aggio a dì cosa è pe' me Luisella>> e sottovoce, in tonatiss imo, can tò:

O v ita, o vi ta mia

O core di chi s to co re, sei s tato lu primo ammore lu primo e l'ultimo sa rai pe' m e !

Così è fatto l'animo di Campagna che nel cantare si commoveva e sospi rava la sua Luisella. Gli ricordo c h e quella can z onetta "U' sol dato innamorato " l'avev o sentita ca nt are da Donnarumma 10 , celebre vedetta napoletana, anche se non di eccessiva bellezza. Campagna allora dett e sfogo al s uo amore e cantò le più belle e sentimenta li canzonette napoletane.

Un vi olento acquazzone no tturno non ha minimamen te smorzato il caldo, che principia a darmi fas tidio .

28) Vac cinazioni a Cose ano, dove faccio anche qualche v isita. Anche qui noto, come già a ltro ve, ch e molte do1me indossano biancheria finissima, aspor- tata senza dubbio dalle case abbandonate e come del pari in qua e in là si trovi della mobilia già appartenente ai fuggiaschi.

9 La "cava lchina" è un gran b allo in masc hera di carneva le, la più famosa fra tutte è quella che tutt'ora s i tiene ne l teatro La Fe nic e di Ve nez ia.

10 L'a ut ore si rifer isce a ll a cantante napoletana Elv ira D01rnarumma (1883-1933), consi d e rata una delle più importa n ti in terpre ti della canzo n e napoletana.

L'improvviso abbassamento della temperatura mi ha procacciato un bel raffreddore che la s ignora Te resute vuole farmi scomparire con un infuso di tiglio e grappa. Provo la cura per non sembrare scortese.

Preoccupato e addolorato per la mancanza di notizie da casa mi reco da monsignore per avere qualche consiglio . Per mezzo del cappellano militare che dimora presso di lui scriverò una cartolina a casa che verrà trasmessa a mezzo della Croce Rossa austriaca.

Già si vedono in giro gli ufficiali vesti ti di bianco con lenzuola requisite! Che carnevalata!

Continuano le requisizioni dei bovini e di granaglie, al grido sg hignazzante di "pagherà Cadorna!" e la lurida "Gazzetta del Veneto", in occasione dell'anniversario della nostra entrata in g uerra, riporta una nota del Comando supremo austriaco, nella quale, tra le tante inaudite sciocchezze, è detto che "se la popolazione dei territor i invasi soffre la fame, la colpa e la responsabilità ricadono sull'Italia stessa , che ebbe l 'ardire di muovere guerra all'Austria, su a alleata"!

Compassione profonda e immensa pietà destano i profughi del Piave, composti di donne, bambini e vecchi . Privi di tutto, anche di denaro, non possono nemmeno acquistare quel poco che qua si può ancora trovare, e la popolazione di S. Daniele non può o non vuole assisterli. L'egoismo umano è davvero diabolico!

Costretti a vivere con i soli 150 grammi di farina di granturco che il comando loro distribuisce sono in condizioni addiri ttu ra miserande, denutriti, specie i bambini, costretti a dormire a terra, ammont icc hiati in mezzo ai loro s tracci e alle loro lordure. In tali cond izioni sono facile preda delle malattie e quando mi è possibile faccio di h1tto per ricoverarli in ospedale.

Mi domando perché tutte quelle persone che si sono appropriate degli indumenti e della biancheria dei fuggiaschi non vengano in aiuto di questi infelici!

29) Vaccinazioni alquanto mo v imentate a Flaibano, in compagnia del rubizzo sa li sburghese, che per fortuna, il più delle volte, fa a meno di ve nir e . Siamo partiti soltanto alle 10, giacché un Oberstabsarzt11 era venuto improvvisamente ad ispezionare l'ospedale militare e quello civile.

Giunti a Flaibano dopo le 11, la gente, che attendeva dalle 8, se ne era ritornata ai propri lavori, "inde maxima ira" del cittadino di Salisburgo, che minacciando le più gravi e severe sanzioni per gli abitanti, ha sguinzagliato i gendarmi - quasi tutti di origine italiana - per prelevare i riottosi . La vaccinazione così è iniziata alle 13. Anche qui ho constatato amaramente il contegno s candaloso di alcune d onne, con gli ufficiali e con i sol da ti . Non poche, anche maritate, non si vergognano di tenere nel dito, alcune accanto alla fede nuziale, un anello ge rmanico che i barbari nella loro calata profusero alle donne Una di queste, da me interrogata, rispose senza alcuna ombra d'impaccio che era il ricordo di un prussiano.

Lascia ndo tutti a ttoniti ho acerbamente rimproverato pubblicamente un 'i mpubere quindicenne c h e si sdilinquiva con w1 soldato. L'aforisma di Gri.inb erg no n mi persuade: "ubi bellum ... ibi mala femina". Quello di Campagna corrispo nde più alla verità . Così mi diceva un giorno in c u i si par lava del contegno delle donne: "Mulier femina est viri"12 , come "la cagna è la femmina del cane"! Alle 5 siamo finalmente tornati a S. Danie le. Dai comunicati degli Imperi Cen trali si apprende che, mentre le truppe germanic h e avanzano in Franc ia, que lle a ustri ache indietreggiano nel Trentino .

30) Nel torturarmi p e r la mancanza di notizie da casa e da Metella , penso ai miei fra telli e a dove si trov eranno nel presente. Rogero sarà sempre in Albania? E Ri ccardo in tutto questo rivolgimento dove mai s i tro verà? Adolfo senza dubbio sarà uffi ciale, ma non ho mai saputo a quale reparto sia stato destinato. Co n un cer to orgoglio penso alla mia famiglia, quat t ro fr a telli e il padre partecipan o a questa guerra!

Stamani nes suna vaccinazione In compenso è venuta Micaela allegra e sorride nte a portarmi le prime ci liegie del suo g ia rdino . Si è mostrata più espansiva del solito ed io ho credu to bene d i ro mpere gli indug i. Con molto tatto e delica tezza nel ringraziarla dello squisito dono, le ho fatto comprendere co m e mi se ntissi a l ei l egato da un sentimento fraterno, considerandola come una mia sore llina minore che ha cura del fratello maggiore. Poi quasi distaccato da lei so ggitmsi: «Chissà m ai dove sarà la mia sorellina dopo la g u erra, quando io mi troverò in una lon tana nostra colonia, dove ho intenzione di trascorrere l a maggior parte d ella mia carriera militare? »

«Davvero?», mi ha risposto lei un po' conturba ta.

«Così è, Micaela, della nostra civiltà ne ho ab b astanza, voglio recarmi fra gli inc ivili! Ricordati però che se un giorno , come ti auguro, ti sposerai, e se lo des ideri, dovunque io mi tr ov i verrò a ll e tue n ozze come testimone>> . Non ci dicem mo altro, credo che abbia ben comp r eso, e ci salutammo co n la so l i ta affet t uosi tà.

31) Da Digna n o, dove ci eravamo recati per le vaccinazioni, siamo ritornati con "le pive nel sacco" giacché non una p ersona si è presentata. Altra "ira" del medico distrettuale, che, non trovando persona migliore a cui rivolgersi, minacciava il pie vano delle più gravi pene contro quel comune. Come me la ridevo!

A Dignano ho visitato una filanda che fu nzi ona per conto dei germanici e alla quale è preposto un sottufficiale Una filandiera, con molta circospezione, mi ha dato una matassa di seta con la quale ci farò fare dei calzini, di cui sono rimasto quasi sprovvisto.

Credo di non avere ancora accennato che il Comando, nell'aprire l'ambulatorio per i civili nei locali della "marode visite" ave va anche disposto una tariffa per le prestazioni, che avrei dovuto versare ogni me se alla cancelleria dell'ospedale.

Mal sopportando questo nuovo sopruso ve r so la popolazione, d'accordo con il sindaco, si ampliò notevolmente il numero degli iscritti nell'e lenco dei poveri, in modo da non dar sospetti, e così gli introiti a me versati furono addirittura irrisori.

Inoltre, tanto io che Campagna avevamo fatto conoscere che eravamo disposti ad eseguire le visite ambulatoriali nella stanza adibita alla nostra mensa, dove ne ssun austriaco si cura mai di metter piede.

Oggi sono andato in cancelleria con il modesto peculio e l'ufficiale dell'amministraz ione mi ha detto che d'ordine del comando di Udine dobbiamo versa re anche i proventi delle visite domiciliari, e, detto questo, mi fornisce anche il tariffario 13 !

Questo è il colmo, mi metterò d 'accordo con Campagna, in modo che fatta la legge ... con quello che segue.

13 CG, FCl, ques to il tariffario co nservato dal! ' Autore. "Ta ri ffa per trattamenti medici fuori del luogo. Tn S. Daniele 3 Kr.; A S Danie le a casa 3 Kr.; 1n Villanova 10 Kr.; A Villanova 10 Kr. ; In Rag ogna 1 O Kr.; A Ra gogna 10 Kr.; A S. Tomaso 10 Kr.; In S . Tomaso 10 Kr.; Prestaz ione di parto con le tenaglie 50 Kr. Per altri luoghi le r elative ta riffe sono da domandare in canceller ia. Gl'importi incassa ti so no da segna re sul pas t;aporto".

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