33 minute read

Luglio

Next Article
Giugno

Giugno

LaprimaIIspagnola"

1) Nulla da segnalare al fronte, dove sembra che le posizioni siano statiche. Il colonneHo Andreatta, da cui ci eravamo recati, ci ha fatto dire da un suo uff iciale che ancora non ha potuto parl are con il nostro Comandan te e che ci manderà a chiamare non appena avrà conferito con Kublic. "Morgen, morgen, immer morgen"!

Advertisement

Intravedo Elizabeth che abbozza un sorriso a cui, sdegna to, non rispondo . Cam pagna, nonostante il suo giud iz io su di lei, vorrebbe che le parlassi per conoscere come la pensi And reatta, o quanto meno se effettivamen te si occupa della nosh·a richiesta.

«Campà, chilla è na ' mala fem mena, nu' me fido! Po trebbe essere, anzi lo sarà, l'amante di Andrea tta e no n vo rrei me t termi in mezzo a guai o pasticci che mi possono pregiudicare. Ti confesso che in questi ultimi giorni, da quando a bbiamo avuto il n ostro primo colloquio con il colonnello, quando mi reco all' amb u lator io mi ritrovo Elizabeth sempre dinnanzi . Potrebbe anche darsi che ella voglia parlarmi di quanto ci interessa ma conoscendo l'animus del prin cipale n on int endo correre a vventure di sorta» .

2) Nei giornali v ie n e smentita l'uccisione dello Czar e della famiglia imperiale ; che si rinnovino le l eggen de come quelle in torno alla morte dell'imperatore Menelich, che fu dato per morto non so quante mai volte, mentre era vivo e vege to nel suo impero in Ab issinia con Taitù 1 ! Il bollettino a ustria co del 30 g iugno parla di nostri vio le n ti assalti al Col Rosso e sul Monte di Valbella, che secondo loro sareb bero s tati respinti, mentre il nostro bollettino dice che è stato conq uistato il Va lbella . Stama n i mi è capi tata una s trana e interessa nt e co nv ersa zio ne che non mi sarei mai atteso .

Mi sono recato a visitare un'anziana maestra e lì ho trovato un sottotenente austriaco di fanteria che aveva preso alloggio presso di lei. Iniziamo a fare conversa z ione e mi dice di avere ventidue anni, di essere nato a Cracovia, dove si trovano insigni opere d'arte compiute da artisti italiani all'epoca dei Jagelloni signori di quella città 2 Si trova sotto le armi dal 1916 ed è stato sempre sul fronte italiano, eccettuato un breve periodo trascorso in Serbia.

Con quella speciale attitudine che posseggono gli slavi per apprendere le lingue straniere, egli parla quasi correttamente l'italiano, avendo anche fatto numerosi eserc izi con la maestra presso la quale abita. Ha subito fraternizzato con me, raffrontando la sua infelice patria sottomessa oramai da secoli a tre inumane potenze, a quei territori italianissimi ancora sotto l'Impero asburgico .

Il s uo amore e la sua dedizione per la propria patria oppressa hann o qualcosa di sublime e di mistico che mi ha commosso. Ne parla con un entusiasmo ed un fervore con cui ci si riferirebbe ad una bella donna amata che da altri fosse stata rapita a forza! Mi assicura che tutti i polacchi non amano che liberarsi dal giogo austriaco, germanico e russo e che la Polonia dovrà risorgere come Nazione unita ed indipenden te, perciò confidano nella completa disfatta degli Imperi Centrali e della Russia, quest'ultima oramai in via di sfacelo.

Un suo frate!Jo già disertò sul fronte russo e con tale esercito poi combatté contro l'A ustria; non indifferente è il numero dei polacchi che disertano sul nostro fronte e anche sul Piave molti sono passati nelle nostre linee. Tra i militari polacchi è stata costitui ta una segretissima legione allo scopo di sabotare la guerra e darsi man forte, al momento opportuno, per liberare la propria patria. Di detta legione mi mostra una specie di piastrino di riconoscimento i cui simboli sono noti so ltanto agli adepti. Non mi stupisco quindi allorché afferma la sua impazienza di essere avviato al nostro fronte per poter disertare, giacc hé dice: «così posso vedere anche il Papa; ché io cattolico desidero ardentemente essere al suo cospetto» .

Il mio s tu pore però si manifesta improvvisamente allorché egli mi fa una strana e altrettanto disintere ssata proposta che mi turba e mi rende momentaneamente perplesso . Mi propone di travestirmi al momen to opportuno da soldato austriaco per andare poi con il suo reparto al fronte italiano, e di qui disertare con lui e con gli altri s u oi connaziona li! Mi garantisce nel modo più assoluto la riuscita dell'impresa che non presenta, a suo dire, alcun rischio né temerarietà alcuna, giacché tutto è stato stud iat o da temp o anche nei più minuti particolari. Che avessi quindi fiducia in lui!

L'avventura però non mi tenta e glielo dico con franchezza, ringraziandolo per la sua generosa offerta. Se l' impresa fallisse a lui sarebbe riserbato il cape - s tro, a me chissà mai quali infinite torture e peripezie dolorose. Lo rassicuro che nulla trapelerà di quanto egli mi ha detto e gli auguro di tutto cuore il buon es ito della sua aspirazione.

2 S i fa rife rim e nto a ll a casa reale Jagelloni, fondata da Jogal ia (1362-1434), già Granduc a di Lituania e primo re di Polonia con il nome di Lad islao II . Con qu esta dinastia la Poloni a conobb e un p er iodo di grande pros p e rità e d es pansion e . La dinastia si estinse con Sigismondo II Augusto, nel 1572.

3) Gli austriaci hanno riportato un'altra solennissima batosta, che mi fa ben presagire . Il loro bolle t tino del 1° Luglio dice testualmente: "poiché av remmo potuto continuare a tenere il Col del Rosso ed il monte Bella solo a cos to d i grav i ssimi sacrifici, ritirammo le nos t re truppe nelle posizione nel bosco di ... ".

Mentre attendo sulla porta dell'ambul atorio gli eventuali clienti, passa Eliza beth, che un po' confusa e smarrita, in tutta fretta mi dice che il colonnello An dreatta, pur essendo ben disposto verso d i noi, non ha preso ancora alcuna decisio ne non avendo ancora parlato con il nostro Comandante. La ringrazio dell'info rmazione e con aria sdegnata le ripeto le parole a lei ben note: «Morgen, morgen, immer morgen! ». Lei sorride con la sua faccia da adenoidea e mi ten de la mano in atto di saluto.

Ma come fidarsi del suo principale quando, pur avendo già da tempo fatto pia ntonare i campi di segale e di grano perché non venissero mietuti senza suo ordine ed in presenza di gendarmi, ha fat to togliere le cinghie ai mulini per tema che nascostamente si potesse macinare!

Scritto alla mamma e alla mia madrina signorina Mendel, che mi sembra aver troppo trascurato, ma le mie lettere non giungeranno certamente a destinazione.

4) Da qualche tempo ho come Beg leit- mann " der infanteriste Bressan", che riv este un grado a noi sconosciuto, una specie di soldato scelto. Come attesta il suo cognome è di origine prettamente veneta, pur essendo nato e vissuto a Tries te dove esercita una ben avviata agenzia di rappresentanze in prossimità del porto. Possiede un certo grado di istruzione e d è molto riservato nel parlare co n me per ciò che riguarda la guerra e Trie ste . I s uoi sentimenti sono ben lontani da quelli de ll'umi le pesca tore di Grado che fu già mio accompagnatore! Mi ha fatto talvolta comprendere che se Trieste dovesse cessare di essere il po rto e l'emporio dell'Impero austriaco, con il quale traffica su tutto il mondo, avre bbe una be n dura sorte e fi nirebbe la sua opulenza e ricchezza di città ma rittima e tutti gli strati sociali ne soffrirebbero un grave danno.

Mai mi ha fatto cenno di irredentismo, ma da buon mercan te non nasconde la s ua avversione alla guerra e al movimento di sobillazione da parte dei soc ialis ti che, per ora represso, serpeggia nel popolo minuto. Mi dice che la minoranz a slava di Tries te ci è del tutto ostile.

Dotato, come già detto, di una cultura alquanto modesta, si atteggia ad intellettuale e mi fa rimpiangere il buon Racema che si contentava di una sigaretta o di un bicchierino di grappa, talvolta anche di nulla, allorché per lungo tempo mi attendeva in qualche casa

Bressan invece ama introdursi e spesso prendere parte alla conversazione e questo mi indispone non poco. Micaela, la silenziosa coppiera di Racema, che attendeva in cucina, non lo può soffrire. Comunque formalmente è pieno di rispetto e di educazione nei miei riguardi e con le persone con cui viene a contatto in mia presenza.

Il bollettino austriaco riporta che i nostri avrebbero iniziato un'offensiva. Si vocifera, ma non so con quale fondamento, che alcuni reparti austriaci siano stati dal nostro fronte inviati in Russia, dove la situazione sarebbe co nfusa, per non dire allarmante.

Kublic mi comunica che per l'insuccesso delle vaccinazioni antitifiche, da domani dovrò ricominciarle a Ragogna e s uccessivamente anche a S. Daniele. Poiché non è mia assoluta intenzione recarmi a piedi in quel paese, come si pretenderebbe, domani farò sapere al Comando che sono ammalato.

5) Ho fatto recapitare al Comando da un infermiere un mio scr itto, a1munciando che sono ammalato e che non posso recarmi a Ragogna .

La claus ura volontaria è abbastanza seccante, ma questa volta non cedo. Ho avuto la visita di Micaela, ormai mia confidente, che approva il mio ostruzion ismo all'ordine del "Much".

Ho ricevuto dal Lager una lettera di Metella, è sconsola ta e mes t a perché dalla mia partenza dal campo di concentramento non ha più ricevuto alcuno scritto da parte mia, pur essendo a conoscenza di dov e mi trovi attualmente.

Per sfuggire alla sua triste zza mi dice di aver abbandonato al piano la musica classica, sostituendola con le canzonette, per lei scollacciate, che io la invitavo a suonare. Cara Metella, non eri certo e non sei dello stampo di Geneviève, che si dilettava a cantarmi i "couplets" di Petrolini, senza alcun ritegno o parvenza di pudore.

Continua sem pre violen ta la lotta tra il Piave ed il Bren ta .

6) Anche oggi rinchiuso in camera, nessuno si è interessato di me, segno che le vaccinazioni non erano urgentissime.

Da un po' di tempo la mensa lascia molto a desiderare, tanto che sia io che Campagna a p i ù rip rese sen tiamo gli stimoli della fame. Protestare? A che serve, credo che anche gli uffic ia li austriaci non stiano meglio di noi.

A pranzo invariabilmente un brodino li sc io ed un osso con un brandello di carne, il tutto con contorno di nauseabondi erbaggi infarciti di strani aromi o co n abbondante paprica o acido acetico, che il nostro palato ed il nostro stomaco rifiutano. Talvol ta, specie la domenica, ci elargiscono una loro "uso pasta asciutta" nella quale oltre alla marmellata e zucchero osano mettere anche del cacao, se pure sarà ta le! Altre volte invece è tutta infarcita di cipolla e di paprica pe r cui ci è imp oss ibi le mangiarla nonostante la fame. Tale è la cucina magiara e purtroppo né io né Campagna abbiamo la ventura di ricevere pacchi!

In compenso ho la fortuna che di tanto in tanto Micaela mi porta gualche uovo e del latte e "chez elle" mi invia pure delle uova e del pane bianco. Davvero non capisco come faccia a procurarselo e perché si curi di me, che mi mos tro nei suoi riguardi, se non scontroso, molto riservato!

La settantenne suor Ciriaca maternamente brontola allorché fa capolino M icaela, ma le faccio osservare che le sue visite sono brevissime e sempre nel1'atrio dell'ospedale, o in giardino alla presenza di tutti.

Da uno sloveno, uffic i a l e che ama chiacchierare di un reparto che dovrà esse re avviato al fronte, ho appreso che il Comando austriaco era talmente sic uro di infrangere la no stra resistenza sul Piave che von Boroevic, il cui co mando d'armata è a Udine, aveva già stabi lito in quale pa lazzo di Padova si sa rebbe installato il suo comando, e già avevano predisposto i camion necessari per lo sgombero di Udine.

7) Terza giornata della mja volontaria clausura, di cui mi sono g i à seccato. Co munque mi sono risparmiato una passeggiata in pieno caldo fino a Ragogna . Me ne rincresce per Campagna che ha dovuto sostituirmi, con il solito brillante s uccesso!

Allah è accorso in nostro aiuto! È vola to nel cielo delle Urì il Sultano Maometto V3 , al di là gli farà degna compagnia l'apostolico imperatore Francesco Giuseppe e a vice nda si rammaricheranno e s i consoleranno dell'imminente sface lo dei loro imperi! Nel bollettino austriaco del 6 u.s. si legge "il nemico rius cì a costr ingerci verso il braccio principale del fiume" (foce del Piave).

8) Esco all'aperto! Vengo urgentemente chiamato a S. Tomaso per "Chez Elle". Tale appellativo è di mio conio sia per non svelare il nome della donna, s ia perché nel discorso intercala spesso "chez moi".

È un caso davvero interessante che richiederebbe lo studio e la visita di uno s pecia lista neuropsichiatra, mentre io di tal branca possiedo soltanto dei ricordi unive rsitari. "Chez Moi", oriunda francese, giunse in Italia alcuni anru or sono come direttrice di una filanda, sembra che abbia un marito che si trova prigion iero in Germania. Ha circa 50 anni, possiede una psicologia ed un intimismo alqua nto strano e contraddittorio, con manifestazioni ed esibizioni feticiste che spess o si contraddicono a vicenda. Così, mentre poss iede i più lubr ici e scan- dalosi libelli parigini e italiani, non ultimo "Quelle Signore" di Notari4, accomunati a questi s i trovano la "Filotea"5 , le "Confession i" di Sant' Agosti n o, la "Vita di S . Teresa" e la Bibbia. Lei afferma che vuol co n oscere tutto della vita, del mondo terreno ed ultraterreno!

A periodi più o meno lunghi viene co lta da crisi di natura certamente isterica e nervosa, con senso di soffocamen t o a cui si accompagnano parestesie do lorose su tutta la s up erficie corporea, senza predilezione alcuna. Si dibatte in modo spettacolare, senza giungere allo stato con v ulsivo e senza perdere del tutto la coscienza. Questo seppi da lei e da una sua vicina.

La prima vo lta che accorsi l'accesso si s t ava dileguando, lasciandola co n un senso di profondo abba t timen t o e di malesser e che tendevano lenta m ente a diminuire Successivamente mi ritrovai casualme nt e da lei durante una crisi ed ebbi l'impressione di avere d innanzi l' Alessandrovna di Dostoevsk ij nel romanzo "I fratelli Karamazov" 6 La s intoma t ologia era presso a poco quella che mi avevano descritto . Dopo aver controllato l'apparato cardiovascolare, verificai i vari riflessi e con mia somma sorpresa cons t atai che durante queste semplici manovre i disturbi psicomoto ri andavano dileguandosi completamente! "Chez Elle" ne rimase stupefatta ed incredula, a ttribuend o la quasi immediata scomparsa dei mo lesti dis turbi ai "pe t it frissons" 7 che aveva provato allorché ricercavo i riflessi e non ci fu verso di levarle dalla t es t a quest' i dea!

Mi confessò di trovarsi nel p eriodo della menopausa, cosa che in un pr imo interroga to rio, forse p er non scomparire dinnanz i a me , aveva n egato La diagnosi quindi fu facile, il fat t o fis iologico si accoppiava ad u n soggetto is t er ic o Non altrettanto faci le fu la cura, per mancanza di appropriati medicinali. La inondai di bromuri8 e di camo mill a, che per un cer t o per iodo ebbero buon effe tt o . Poi si fu da capo e dovevo acco r rere a mo' di t aumaturgo a liberarla dal male! Alla fine ero io a non sapere co m e liberarmi di lei ed una volta provai a parlarne a C ampagna, che nettamente si r ifiutò di sostituirmi Sembra che Kublic abbia ricevu t o l'ordine di trasferirsi in Serbia e che faccia di tutto per non muoversi, intanto Andreatta se n e infischia al tam ent e di noi e delle sue promesse .

4 Questo romanzo di Umberto Notari (1878-1950) ri guarda le peripezie di una giovane madre single, Marchetta, che lavora in un noto bordello di MiJano. Il romanzo, pubb licato nel 1904, suscitò enorme sca ndal o e scalpore.

5 Si tratta de ll a "Filotea - l11troduzione alla v ita devota", scritta da San Francesco di Sa les ( 15671622).

6 L'auto re si riferisce a Agra fena Aleksand rovna Svet lova, donna dal temperamento orgoglioso e focoso, piena di fasc ino, lussuriosa, colma dì rancore ve r so gli uom ini, ma con un fondo di bontà che la s pin ge verso la redenzione.

7 Tradotto: "piccoli brividi".

L'autore fa riferimento al bromuro di potassio, ampiamente utilizzato nel XIX secolo come anticonv ul sivo e sedativo.

Scrivo a Metella, senza alcuna convi n zio n e che le giunga la mia lettera. Il cannone s i è sentito di nuovo violentemente.

9) A ltra solenniss ima batosta per il nemico, il s uo comunicato del 7 Lug li o dice "di aver sgombrato il delta del P iave", speriamo che un a buona vo lta se ne tornino al loro paese!

Il "Neue Wiener Journal" riporta che il Tribunale di Guerra ha condannato a mo rte mediante impiccagione l' irredento Fe rruccio Cirillo, nato a Trieste nel 1896. Ecco la sua biografia: fin dal 1914 era riuscito a recarsi in Itali a, dove nel 1915 si era arruolato nel 2° reggimento fanteria. Ne l settembre di quell'anno freque ntò il corso allievi ufficiali, fu nomina to sottotenente ed assegna to al 28° reggimen to fanteria. J1 4 Settembre 1917 fu cattu rato, ferito, su lla Hermada. Una vo lta guarito è comparso di fronte al tribunale di guerra . Il Presidente gli chiese pe rché, nonostante il divieto del Comando Supremo italiano - emana to dopo l'imp iccag ione di Battisti - s i fosse fatto assegnare alle truppe di prima linea, no nostante fosse suddito a ustriaco . Cirillo rispose che lui s tesso aveva fatto insistentemente domanda per ottenere il permesso per "combattere contro l'odiato op pressore" . Dopo un'ora il suo corpo di martire penzolava dalla forca 9 !

10) Un nostro aeroplano ha gettato dei volantini n e i quali è riportato .il comunicato del 6 Luglio del nostro Comando Supremo. In esso viene specifica to che sono stati catturati 522 ufficiali, 2395 soldati e tolti al nemico 63 canno ni, 1254 mitragliatrici, 37105 fu ci li, 49 lanciafiamme, 2 aeroplani e 5 milioni di cart ucce. Il nemico è s tato ricacciato comp letamente sulla sinistra del Piave.

Tale notizia ci ha riempito di gioia e di speranza! In paese ed in campagna si fa in ce tta, con oculata e accorta circospezione, di tali volantini.

Stamani, mentre mi trovavo in cancelleria, ho trovato Kublic int en to a farsi trad urre dalla sol ita lurida triestina, in tedesco, quanto era scritto in italian o su di un fog li o s ulla cui so mmit à sp iccava in grassetto l'ente che lo in vi ava . Ave ndo afferrato la frase "nel prossimo scamb io del personale sanitario" ho ag uzzato gli occhi e fatta un 'impercettibile conversione, con mio st upore ho letto la dici tur a "Segreteria del Vaticano" e se non è stata un'allucina zione ho cre duto di leggervi il mio nome!

Al mio ingresso la traduzione era al termine e quindi rimaneva in me un cocente e doloroso dubbio. Non potevo escl ude re che si trattasse del mio rimpa trio, essendo a conoscenza che proprio il Vaticano se ne stava in teressando. Null a mi disse il Comandante e senza dubbio non ne avrebbe fa tto alcun cenn o, anc h e se per ven tu ra si fosse trattato della mia persona.

Ho atteso che il Comandante se ne andasse e con estrema e ben dissimulata genti lezza mi sono rivolto alla triestina per conoscere se si trattasse di scamb io d i persona le italiano. Offesa da questa domanda inopportuna, mi ha squadrato con disdegnoso s u ssiego, e mi ha risposto che la cosa non mi ri guardava e che non poteva aggiungere altro. Laida di un'irredenta, ti hanno per colmo di ironia appioppato il nome Beatrice, che tu hai cambiato in Beatrix!

Sono uscito avvilito e depresso.

11) Si dà per certa la prossima partenza di Kublic, che mi lascerà in dubbio atroce, ma porterà un sollievo a noi tutti, ché nell'ospedale civile spadroneggia da villano, alla pari di Andreatta con la popolazione.

Un Befhel del Comando austriaco commina la fucilazione a chi dam1eggia le linee telefoniche, telegrafiche, ferroviarie ecc. Non solo, fa anche obbligo a tutti i civili di salutare gli ufficiali, impedendo altresì la ri un ione di due o più persone. In tal modo ognuno deve vivere da sé e non aver rapporti con il prossimo?! Le "botte" sul Piave li hanno innervositi . Intanto i nostri fanno progressi in ques to se tt ore e in Albania.

12) Stamani un impro vv iso Befhel ha trasferito Campagna ad Artegna. Dovrà partire immediatamente. Sono rimasto alquan to dolente e dispiaciuto, tra noi si era sta bilita una salda e fraterna amicizia, cimentata da tutte le traversie passate insieme fin dai tempi del Lager. Al suo posto, come già si sapeva, verrà il sottotenente Amato, chirurgo .

Un affettuoso e commovente abbraccio e ci siamo lasciati.

13) In ospedale, dove come è noto vi sono dei repar ti austriaci, ho conosciuto e conversato con un soldato bosniaco, uno dei tanti che formano i più feroci e aggressivi soldati dell'Impero as burgico. Con il loro fanatismo mus ulmano, non disgiunto al coragg io, si gettano a corpo morto nella battaglia, né temono di essere uccisi. Lo trovai che zoppicava in gia rdino , mi e lemosin ò una sigaret ta, che servì a farmi conoscere una sua incredibile vicenda, almeno a suo giudizio . Parlava, pur stenta tamen te, la nostra lingua e ciò mi aiu tò ad incalzarlo di domande .

Ferito e catturato nel Settembre del decorso anno sul nostro fronte, dopo aver peregrinato nei migliori ospedali di Padova, Venezia e Milano, nel Gennaio di quest'anno fu rimpatriato come invalido di guerra. Mi descrive con grande eff u sione e comp iacenza il periodo trascorso negli ospeda l i italiani, dove, insiste nel dirmi, aveva un piatto di carne due volte al giorno, pane di pura farina e vino . L'assistenza e la cura furono sempre ottime, come ottimo era il l e tto su cui g i aceva. Sebbene con il rimpatrio se ne tornasse nella sua patria, tuttavia era spiacente di lasciare una così bella e comoda vita, anzi aggiunse, per avvalorare il suo asserto, un'incomprensibile parola bosniaca. «S tavo beato come in cielo», tradusse lui.

Rimpatriato s t e tte in casa sua appena due me si e, nuovam ente visitato, fu giu dicato idoneo ai servizi di g u erra, nonostante i gravi esi ti di una ferita transfoss a riportata ad entrambi gli ar ti inferiori e per i quali da qualche tempo s i trova va ricoverato in os p edale.

Me more del buon trattamento avuto in Italia non se ne dolse eccessivame nte, perché aveva g ià in animo di disertare e ritornare "dove stava beato co me in cielo": ma aveva s bagliato i suoi calcoli e di questo si di spiaceva amara mente . Inviato al fronte fu ferito ad una gamba sul mon t e Spinuccia, e così ora doveva curarsi s ia la vecchia che la nuova ferita. M i conferma poi che gli ufficiali incitano i solda t i a combattere strenuamente, in mod o da potersi sfamare nelle terre italiane conquistate .

Il caldo è soffocante . Le "zie" mi hanno procur ato, non so come, una divisa mi litare di t ela, che una volta aggi u stata mi serve a meraviglia.

14) Stamani da Artegna è venuto Amato, spirito faceto ed otti m ista, al contrario di Campagna . Si è anda to a pres e ntare al Comandante del Distretto e il colonnello Andreatta g l i ha detto che spera di poterci usare un migliore trattame nto. Amato ne è tornato ent u siasta ma l'ho diffidato dal c redere a ll e sue paro le.

15) Amato mi confessa di sentirsi a disagio, sia per la scorta che ad Artegna non aveva, sia per la mensa che è di gran lunga peggiore di quella che aveva Ci div idiamo il lavoro come al t empo di Campagna, l asciando a lui la parte chirnrgica, che almeno fino ad ora non ha richies to gravi ed improvvisi interventi .

16) I germanici hanno iniziato una nuova offensiva in Francia, e sembra che abbiano passato la Marna.

17) Amato è a letto con 40 gradi di feb b re. Ritengo che si tratti di un nuovo flage llo comparso da poco tra noi e che forse prima non s i conosceva o non s i era individuato. Si tratta della cosi detta "febbre spagnola", così chiamata perché comparsa per la prima volta in Spagna, di dove poi è dilagata nell'Europa centrale. I gio rnali riportano che nella sola Berlino sono s tati già registrati ben 18 .000 casi di cui alcuni con esito letale .

In ver i tà, da circa u na settimana anche io ho notato qualche caso di tale infer mità, ch e insorge improvvisamente co n alta temperatura, vio len ti dolori mus co l ari e articolari, e t alvolta vi sono delle complicaz ioni broncopolmonari.

Per il momento il decorso è benigno, pur mancando ap pr o priati medicinali, men tre è ol tremodo contagiosa e in breve tempo s i propaga da una casa all'al- tra . Prevedo ch e anche io dovrò pagare il tributo alla "spagno la", almeno fosse quella della celebre canzonetta 10 !

18) Spiacevole e nauseabondo incidente con un porco di ufficiale aus tr iaco, che ha messo a dura prova il mio sangue freddo ed il mio stato di prigioniero per non farmi eccedere Stamani, unitamente ad un contadino, mi recavo a fare una vi s ita a Pignano, su di una so lita carretta trainata da un cavallo, che il comando concede per i lavori agricoli. Gu ida va un soldato austriaco ch e non comprendeva una parola di italiano . In prossimità di Pignano abbiamo incontrato un reparto di zappatori del Genio, comandati da un tenente . Questi, giunto alla nostra altezza ha improvvisame nt e intimato al conducente di fermare il veicolo, apostrofando in modo violento il soldato in una lingua a me sconosciuta, ma che credo fosse croato.

Si è poi avvicinato a me e al contadino con aria minacciosa, roteando un nodoso bastone e con un tono che non ammetteva replic h e ci h a imposto di scendere. Non ho minimamente intuito il motivo di quell'atto villano, ma dai gesti e dalla parola più volte ripetuta "italiani" ho compreso ch e noialtri eravamo la causa del suo furore e di quella se l vaggia aggressione.

Soggiungo che il reparto marciava a "passo di s trada", ai margini di essa, e quindi la viabilità era libera. Comunque tan to io che il conta din o abbiamo seguito a piedi la carretta, mentre dal soldato che ci accompagnava non h o pot u to sapere nulla circa l'accaduto perché, oltre a non comprendere l'italiano, non conosce v a nemmeno la lingua u s ata dal suo superiore. Non molto distante dall'accaduto vi era un tenente che aveva assistito alla scen a e con la faccia più ingenua e "da serv izio" di questo mondo gli ho domandato se fosse in grado di spiegarmi perché il suo collega si fosse comportato in tal modo con noi.

Non so se avesse della ruggi ne con lui, oppure fosse a conosce n za di altri episodi, ma sta di fatto c h e mi rispose: «Der Leu tn ant ist narr! » - il ten en te è pazzo! - e n on può vedere un solda to italiano, specie s e ufficiale.

Ho fa tt o molto cautamente il ritorno nella carret ta e dopo esserm i consultato con l'ottimista Amato, ho redatto un rapporto sull'accaduto e l'ho consegnato al mio Comandante p e rché lo trasmetta al Comando del Distretto. Se, come ritengo, non avrò alcuna soddisfazione , avrò almeno com unicato il mio sd egno . Per rendere i fatti ancor più chiari, a lato del mio s critto ho messo una trad u - zione in tedesco, compilata in modo forbito da Visentin, il cancelliere istriano ric overato nella palazzina dei pensionanti per d emenza precoce. Lui stesso in bella e curialesca calligrafia ha steso il rapporto.

10 L'a utore s i rife risce ad una famosa ca n zo netta d e l n a p o le ta n o Vincenzo D i Chiara (1864-1 937), no ta in du e vers ioni : "Di Spagna son o la bella I regina son dell'amor I t utti mi dicono : "S tella, I s tella di villo splendor. I S tre tti s trett i nell'estas i d'amo r I la spagnola sa amar cos ì / bocca a bocca la notte e il dì . I S t re tt i s t re tt i nell' es tas i d'a mor I la spagnola sa amar così /boc ca a bocca la notte e il d ì" .

Oppure: " Bella spagnola che can ti / fu sei piu vaga d' un fior' I sogn o di luce, che incan ti I come 11n a maga d' amor I Vi eni' v ien i ! stretto al t uo se no ognor, I la spagn ola da te saprà I come è dolce la !JOlu ttà'" .

Anc he a Pinzano alcuni casi di "spagnola".

In questi ultimi giorni il colonnello Andreatta ha fatto incarcerare alcune persone nelle c ui abitazioni erano stati rinvenuti dei cereali e delle patate, mentre so no circa due mesi che alla popolazione viene somministrata una quantità irris oria di farina miscelata!

Da tempo mancano i grassi e lo zucchero, e ciò contribuisce ancor più allo sta to di denutrizione di questi disgraziati, gli edemi da incongrua alimentazione si riscontrano più frequentemente che in passato. Come se ciò non bas tasse pretendono che le multe inflitte dal comando vengano pagate in oro! Pezz i di imbecilli! Nessu no paga e la gente preferisce andare in carcere. Che si co nten tino della truffa compiuta con i " buoni" della cosiddetta "Cassa Veneta".

19) Ama to è sempre in letto febbricitante ed io, per non essere da meno e per il con tinuo contatto con gli ammalati, stanotte, con un bel febbrone, mi so no ritrovato fra le braccia della simpatica "spagnola"!

A tal proposito ricordo una gustosa scene tta della mia prima gioventù. Avrò av uto 14-15 anni, ed una mattina, mentre mi ves tivo, cantavo ad alta voce l'allora famosa canzonetta: ' 'Bella sp agnola che canti ... ". Giunto al refrain "stretti stre tti, nell'estasi d'amor" entrò la mamma che dopo avermi detto con aria seve ra "c he canzoni son queste!" mi affibbiò due ben assestati scapaccioni! Tacqu i ed arrossii

Stamani la temp eratura è salita a 39.9°, mal di testa gravativo e tosse. Dio me la mandi buona! Ad ogni modo per tema di peggio "obtorto co llo" ingurgi to l'olio di ricino che suor Ciriaca mi ha preparato in modo degno di lei, con il vino di Chiesa.

Alla sera Corradini ha il genti le pensiero di mandarmi dell 'asp ir ina e del chi nino c he senza dubbio conservava gelosamente. Stanotte 40,1 ° , credo di essere stato in delirio, e do ordine all'attendente Ghillino e al portiere di non fare entrare nessuno in camera mia.

20) La spagnola fa il s uo corso, la temperatura è oscillata tra i 38,7° e i 39,8° . Sono tutto indolenzito e il mal di testa è sempre più intenso. Sebbene non abbia app etito è preoccupante la dieta, poiché il Comando, pur sape ndoci ammalati, con tinua ad inviarci la solita e nauseante mensa. For tunatamente Micaela a mez zo di infermiere mi manda del latte, Corradini ancora aspirina e chinino che do anche ad Amato, che a quanto sembra sta supera ndo la malattia.

Vengo a conoscenza che il Comando ha iniziato in proprio la trebbiatura, nu lla lasciando agli infelici coltivatori e alla popolazion e .

21) Mentre ad Ama to la temperatur a tende a diminuire, a me rimane stazionaria attorno ai 39 gradi .

Nel pomerigg io me ne stavo assopito e intontito allorché odo un bisbigliare alla mia porta, che pian piano diventa più concita to. Mi semb ra il parlottare tra una voce maschile ed una femminile, ma dato il mio torpo re non riesco, e d'altra parte n on me ne interessa d i individuare chi siano gli interlocutor i Cessato il dialogo entra Ghillino con una sporta da c u i toglie del le uova, del pane bianco ed una bottiglia di la t te . Mi di ce che poco pr ima era ven uta una donna che voleva a tutti i costi ent rar e in camera mia per farmi que l prese n te. Gh illino, fedele alla consegna, s i era oppos to e la donna iITtpermalita gli dis se di riferirmi che e ra di S. To maso, credendo for se con questa magica parnla di aver libero accesso alla mia camera . Ghillino non mollò e lei indispetti ta g li consegnò la sporta, andandosene di ma lum o re .

Era "Chez Elle " . Ci mancava altro che me la vedess i com p arire dinnanzi! È un'istericaccia opprimente, con tutto il rispe tt o che h o per le mala te e per le donne in particola re .

22) La temperatura tende a diminu ire, oggi è oscilla ta tra i 37,5 e i 38 gradi . Viene a trovarmi Amat o, che, già magro ancor più di me, se mb ra u sc ito da una grave e debilitante mala t tia. Mal si re gge sulle gambe, l a d isappetenza è totale, assoluta e suor C iriaca con le uo va che le avevo d a to ci prepara due zabaioni che abb ia m o tra n gugiato senza alcun entusiasmo. Sembra finalmente che il nostro Comandante lasci S. Danie le.

23) Qu est'oggi la tempera tur a no n ha sorpassato i 37,5 gra d i, però semp re tosse e gran debolezza . Faccio entr are Corradini, .i l qua le mi dice che s tamani pat tuglie au striache hann o fatto delle pe rq uisiz ioni in tutte le case e, con la sc usa di accerta re se vi foss e nascosto del grano o della segale, hanno rapina to tutto quello che è a loro piaciuto, no n escluso i macinini da caffè che servivano pe r macinare il grano . Hanno pure perquisi to le persone che si trovavano fuori casa, in tal modo è accaduto ch e alc une d o nne venute a piedi dalla lo ntana Carnia per scambiare i loro latticini co n a ltri generi, s pecie grano, si sono vis te portar via l'uno e l'altro! Inu tile, commen ta Co rradini , andare a p rotestare co n "quella canaia di And reatta"!

24 ) S to un po' m eg lio , l a temp eratura n on è salita al di sopra di 37,2. S uor Ciriaca ben presagisce !

I germani ci si sono ritirati d alla sponda meridional e della Marna. "Add io Paris!" e la lo ro fantomatica Bertha 11 , il su per cannone che bombardava Pari g i,

11 L'a u tore s i rifer isce al cannone Pnrisgeschiitz (ca1mone di Parigi), anche n oto con il norne di Grande Bertha e costruito da lle acc iaierie Krupp. Er a un ca nnon e unico nel suo genere di cui non si al quale era stato imposto il nome della moglie di Krupp, il celeberrimo fabbricante di carn1oni. Sul nos tro fronte nulla da seg nalare.

È giunto un cap itano medico austriaco psichiatra, per impiantare in questo ospeda le un reparto de l la sua speci a lità. È s tato messo a s u a disposizione un p adig lione del manicomio.

25) So no sfebbrato, ten to di al z armi un po', ma sono di una d e bol ezza e stre ma, e di certo la parca e nauseabonda mensa che ci elarg iscono non sarà s uffic ie nte per rim e ttermi in forze .

Quest'oggi ci è s tato consegnato per conoscenza un foglio del seguent e tenore, a firma di un comando a noi completame nte sconosci uto. Tra scrivo:

1) Vietato ag li ufficiali medici prigionieri di ave r con tatt i con la popolazione civile.

2) P roib iz io ne di asse nt a rs i da l luogo di dimora senza l'ordine d el Comando e d in ogni modo sempre con la scorta (begleit-mann)

3) Proibito l' uso della bicicle tt a .

Ne sia m o rimasti addirittura esterrefatti e furibondi! Ama t o, ch e fino a poco te mpo fa godeva dell a massima libertà ne è addirittura e sas perato e nel s uo cara tteristico linguaggio della ciociaria ha inveito contro tale ordine tanto ch e lo si è sentito in tutto l 'ospedale Nono s tante s ia ancora convalesc ente, chiama to il "Begleit-mann" se ne è andato a l Com a ndo per aver chiarimenti e, nel caso, protestare . Il comandante era assente e Amato è tornato ancora più inviperito .

26) Se bb ene deboli ss imo mi reco all'ambulatorio che, ch iu so da di ve r s i g iorn i, si riempie ben presto Sono accompagnato dal Begleit-mann Bressan, di c ui ho già par lato, e a lui riferi sco quanto è con ten uto in quella c ircol are e l'a ss urd ità di tali divieti. «Ghe pensi mi )> , rispo nde e lascia tomi all'ambulatorio s i reca al Comando .

Al suo ritorno apprendo che le norme draconiane vanno interpretate nel se nso ch e "le nostre relazioni con i civili devono essere solamente e s trett am e nte professionali".

27) N onostante ciò che mi aveva riferi to Bressan, Amato è v oluto andare al C oma ndo per avere mag g iori chiarimenti s ul n os tro comportamento con la co noscono p rec isamen te le spec ifi che tecniche in quan to fu sman tellato dai tedeschi prima della fine della guerra Pesava circa 250 tonnellate, aveva una canna di 28 me t ri, in grado di colpire a ben 130 chilo met ri d i distanza,sparando proiet ti d i 94 chili a d una ve locità di 1600 m / s ad un a l tezz a massima d i 40 c h ilometri, raggiungendo il p rima to dell'ogget to d i fa bbri cazione umana lanciato più in alto ne ll'ntmosfera terrestre. popolazione civile . Il comandante era ancora assente, ma da buon ciociaro non si è dato per vinto, e ci è ritornato nel pomeriggio

Andreatta non lo ha voluto ricevere e lo ha fatto andare da un ufficiale addetto alla "Ka nz e lei" - Cancelleria. Questi gli ha rispos to "sic et simp l iciter" che la risposta alla sua domand a era contenuta in quella circolare. Sdegnato e furibondo, sicuro che l'ufficiale non avrebbe compreso il sign ifi cato della parola, si è limitato a dire: "È na' fetenzia!". Comunque abbiamo deciso di comportarci come in passato .

L'unico civile che possi ede il Passirchein per recarsi ad Udine è Corradini, e dato il soggetto non mi farebbe meraviglia se tale permesso fosse apocrifo o abilmente falsificato. Di ritorno da Udine mi ha comunicato una notizia che mi ha molto allarmato e messo in grave agitazione. Ha saputo infatti che non è improbabile che tutti i prigionieri che si trovano nel territorio invaso vengano avviati nei campi di concentrame nt o g i acché, a guanto si dice, sembra che il nemico voglia sfuggire alla "morsa" italiana e compiere una ritirata strategica, abbandonando il territo ri o occupa to.

Accortosi del mio stato d'animo a tale notizia, Corradini con tono da melodramma mi ha detto: «no n ti abbandono, fidat i di me, saprò ben nasconderti in attesa della nostra inev itabil e vitt oria!».

L'ho ringraziato, ma non mi sen to tranquillo, anche se da tempo la siora Teresute e Micaela abbiano predisposto per me un nascondiglio, in caso di necessità.

28) La grande calura di questi giorni è stata un po' smorza ta da un'abbondante pioggia notturna. Ricevo due cartoline da casa, una del 7 Ap rile 12 e l'altra del 31 Maggio 13 , se mpre respinte dal Lager. Ancora nessuna corrispondenza mi è giunta direttamente, cosa che mi fa supporre che nessuno dei m iei sc ritti sia giunto a destinazione.

12 CG, FCl,AgneseG iann otti, cartolina p.g., 7 aprile 1918, "Dino ca rissimo, dopo il tuo telegramma che ci avv isava del tuo cambiamen to di res idenza si s ta in v iva a ttesa di ricevere altre notizie Stama n i si è r icevuta una tu a cartolina del 7 Febbraio e la lettera del 13 nù dici che è la seconda ma l'altra non ci è pervenuta. Mi fa tanto dispiacere che non ti giungano tutte le nostre car to line che spessissimo scriviamo, non let tere perché non è permesso. Anche la tua corrispondenza non ci arriva tutta perché le car to line n on sono tante quante tu ci dici. Non è giunta quella con la q ua le autorizzavi papà a riscu otere i tuo i denari, ma varrà q uella d i oggi nella quale dici d'averla spedi ta. Ci è di tan to conforto saperti in bu ona salute e vogliamo sperare che sia vero . Noi pure stiamo bene, compresi gli assenti. Adolfo ci lascerà il gio rn o dieci anda ndo a Settanta . Dolentissimi c he non ti giunga pane, abbiamo provveduto. Milano a ltri p acchi ogni 15 gio rni . Con tutto l'a ffe tto t'abbraccio e ti benedico. Tua, mamma".

13 CG, FCl, Agnese Giannotti, carto lin a p .g ., 31 maggio 1918, "Dino carissimo, siamo sempre privi di tue notizie dal 22 Marzo e puoi comprendere se ne siamo spiacenti e con quale a n s ietà si aspettano. I tuoi scritti ci sono giunti sempre co n ta n to ritardo, ma prima si aveva il confor to di te legrammi, che ora ci mancano da che ha i ca mbiato residenza Speriamo che almeno tu riceva i nostri che non manchiamo d'inviarti e che le nostre cartoline ti giungano tutte e re lativamente solleci te. La no s tra sa lute, compresi gli asse nti , è buona e così prego Id dio c he sia di te. Con tutto l'affetto ti abbraccio assieme a papà e Del ia . Ti bened ice la tua mammina".

Per suggerimento ed interessamento di mon s ignor Grillo ho fatto inserire ne lla " Gazzetta del Veneto" una mia comunicazione diretta al "Coenobium" di Lugano, che si interessa dei prigionieri, perché dia mie buone notizie a casa e pe rché indirizzino la corrispondenza se mpre al Lager.

29) Visite a Murris con acqua torrenziale; anche qui munerosi casi di spagnola a decorso benigno. Nu tro dei dubbi su quanto mi riferì Corradini a proposito de lle intenzioni del nemico di ritirarsi, giacché ho incontrato molta truppa in m ovimento verso il fronte e munerosi cartelli indicatori sul percorso da compiere. Oggi è avvenuto un fatto s ingolar e considerando le speciali condizioni in cu i si trovano e si dovrebbero trovare l e donne. Fortunatamente Amato poss iede una buona pratica di chirurgia ge nerale e mi ha tolto da un grave imbaraz zo. La famosa "fabbricatrice di angeli" non era riuscita nell'intento al m omento propizio ed avendo visto che il caso era di una certa gravità venne in gran segretezza a parlare con noi e condusse la paziente in ospedale. Un pa rto distocico con notevole viziatura del bacino ha messo a dura prova l 'a bili tà di Amato che ad un certo punto aveva pensato di ricorrere al taglio cesareo. Il neonato è giunto alla luce già asfittico.

30) È stato affisso un bando con il quale si avverte che tutto il raccol to del g ra no e degli altri ce reali viene requisito dal Comando!

31) Scritto a casa e a Metella. Ho ricevuto da lei una lettera disperata, giacché non ha mie notizie da mesi. Mi dice di essersi rivolta alla Croce Rossa svizz era perché faccia delle ricerche. Cara e buona Metella, circa un arn10 fa a Clusone si ebbe il prim.o dissapore per un futile e sciocco contrasto!

Le ordinanze dell'invasore sarebbero comiche se non ci fossero di mezzo gra vi sanzioni Così oggi un bando prescrive che il sale do vrà essere pagato in o ro o in argento! Corradini tenterà di correre ai ripari, ma ben difficile sarà l'a brogaz ione del befhel.

Stamani è s tato trasferito alla compagnia lavoratori il nostro attendente, l'alp ino Leo nardo Gh illino di Bolzaneto (Genova), unitamente ad un altro soldato che g ià da tempo, come Ghillino, era sta to ricoverato in ospedale per congelame nto ai piedi. Eravamo quasi sicuri che di questi due sol dati il Comando se ne fosse ormai dimenticato. Ch e sia l'inizio di quanto già mi riferì Corradini?

Q uale sarà il destino di cos tui? La s ua partenza mi ha addolorato. Intelligente, ris pettoso e servizievole, ci era molto affezionato ed avevamo vissuto insieme ansie, dolori e speranze . Per la sua sos tituzione ho do vu to bisticciarmi con un m uso duro di ufficiale d 'a mministrazione dell'ospedale.

Poiché da qualche giorno è stato cambiato tutto il p ersona le, così ho creduto be ne di farmi accompagnare da Bressan per farmi da interprete e per spiegare i precedenti. Gli ho fatto perci ò chi edere che c i fosse assegna to un a lt ro soldato che ancora si trova in ospedale ma costui, senza spiegarmene il motivo, ha rifiutato nettamente, dicendo che potevo sceglie r mi come "servo" uno dei tanti pazzi tranquilli. Rimasi stupefatto dall'assurdità di ta le proposta e risposi che ad un pazzo apparentemente tranquillo dovevamo affidare la chiave delle nostre camere e farlo uscire quattro volte nella giorna ta per prendere i nos t r i pasti . Chissà se non avrebbe approfit tato per scappare?

Bressan ha tradotto fedelmente anche quando alle insis tenze del faceto tedesco gli ho fatto domandare se lui si sarebbe fatto servire da un ricove rato in mani comio! Alzando un po' la voce mi ha fatto dire di riman ere tranquillo e che t u tto sommato m i permetteva di scegliere un infermiere, di nostro gradimento, ed in tal m odo è terminata l'incresciosa discussione . Ma un infermiere non può essere sempre a nostra dispos iz ione per cui Amato, battagliero come me, andrà domani a parlare con il Comandante int erinale, che oggi era assente.

This article is from: