2 minute read

Il database on-line dell’Archivio unico digitale dei GDD

I Gruppi di Difesa della Donna, 1943-1945

In occasione del 70° anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione, il Coordinamento Nazionale delle Donne dell’ANPI – e quindi l’ANPI Nazionale – ha voluto colmare un vuoto storiografico nella storia della Resistenza attraverso una ricerca di ambito nazionale di ricognizione archivistica, finalizzata alla creazione e all’implementazione di una banca dati e alla costituzione di un Archivio unico digitale che potesse raccogliere e catalogare le fonti archivistiche cartacee sui Gruppi di Difesa della Donna, prodotte nell'arco cronologico 1943-1945.

L’Archivio ha l’ambizione di essere uno strumento permanente: disponibile nel sito nazionale dell’ANPI – www.anpi.it – e quindi accessibile in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo attraverso una semplice connessione internet. Lo scopo è quello di promuovere la conoscenza dei fatti storici, attraverso la salvaguardia e la valorizzazione della memoria culturale. In tal modo chiunque, dallo studente, allo storico, al semplice cittadino, potrà trovare informazioni a fini di ricerca, a scopo didattico o semplicemente divulgativo.

Per la compilazione delle schede di rilevamento che compongono il database, l’Associazione si è avvalsa della collaborazione di storici e storiche di tutta Italia, per lo più under 35, che nei rispettivi territori di com-

“Noi, compagne di combattimento…”

petenza hanno individuato e mappato i documenti riconducibili ai Gruppi di Difesa della Donna. In questo modo la ricerca ha restituito un quadro completo a livello territoriale e di alta qualità, in virtù delle competenze scientifiche messe in campo. Gli elementi posti in rilievo nelle schede di censimento sono stati: • la collocazione geografica, con particolare attenzione al legame tra i GDD e il territorio in cui operavano; • contenuti sull’organizzazione interna dei GDD e sulle attività svolte; • contenuti sul tipo di rivendicazioni portate avanti: politiche, economiche, sociali, di genere; • contenuti sui rapporti dei GDD con altre organizzazioni e istituzioni; • eventuali nomi propri e nomi di battaglia, utili a individuare le donne attive nei GDD.

Assieme alle schede di rilevamento, il gruppo dei ricercatori ha infine redatto delle relazioni conclusive sui risultati raggiunti, in base ai territori regionali e provinciali sui quali erano dislocati per l’indagine sul campo.

In questo modo lo scopo raggiunto è stato quello di restituire ai Gruppi di Difesa della Donna il giusto riconoscimento, seppur tardivo, circa la preziosa attività svolta a supporto della Resistenza italiana, ma anche come fondamentale momento nella storia dell’emancipazione femminile. Si tratta di un primo importante passo, che si sta dimostrando un efficace impulso per ulteriori e future ricerche sui GDD che stanno già prendendo avvio in tutta Italia.

I Gruppi di Difesa della Donna, 1943-1945

178

179

180