LE BORGATE DEL FASCISMO

Page 258

PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it

260

LE BORGATE DEL FASCISMO

7.2 I villaggi Pater per le famiglie numerose: Acilia e San Basilio Quello sulla collinetta del Quarticciolo non fu un episodio isolato, ma va compreso nell’ambito di un ritorno dell’azione esercitata dal colle capitolino nel campo dell’edilizia minima, questa volta a favore di un gruppo ben preciso di beneiciari, le famiglie povere con alta prole a carico. Il sostegno alle politiche di incremento demograico, sviluppato dal regime in una serie di provvedimenti legislativi, era perfezionato a livello locale da iniziative a carattere propagandistico e dallo scopo educativo che coinvolgevano diversi enti, dall’ONMI allo stesso Ifacp. Naturalmente, l’offerta di protezione sociale di cui il regime si faceva garante in questo tipo di cerimonie era subordinata a una manifesta logica premiale concessa solo alle famiglie “davvero meritevoli”. Ogni anno in prossimità del Natale, ad esempio, si celebrava la Giornata della Madre e del Fanciullo, che culminava con la premiazione da parte della Regina Imperatrice delle famiglie numerose prescelte dal Governatorato per la donazione di un certo numero di appartamenti in proprietà, costruiti dall’Istituto46. Talvolta era Mussolini in persona ad esibirsi in speciali intercessioni per casi di particolare menzione nell’ambito della campagna demograica47. Con gli esperimenti edilizi del 1939-40, il Governatorato non si pose l’obiettivo di scalzare l’Istituto in uno dei suoi settori di intervento ma, al contrario, di potenziarne la crescita. La collaborazione su questo fronte fu infatti formalizzata dalla convenzione siglata il 12 settembre del 1941, con cui l’ente si impegnò a costruire 25 alloggi popolari all’anno per dieci anni – a partire dal 1939 – da afittare a pigione dimezzata alle famiglie numerose scelte dal Governatorato48. Parallelamente, l’autorità cittadina si accinse a curare la realizzazione di un progetto di borgata in località Acilia, già ventilato nel corso dell’anno a proposito delle case per i rimpatriati. Sfumata quella proposta, l’idea del Villaggio di Acilia tornò in auge quando il Ministero delle Finanze stanziò 24 milioni per la costruzione di due gruppi di case minime per famiglie numerose, Acilia e San Basilio, con sistema Pater, lo stesso utilizzato per la borgata Sette Chiese dieci anni prima e che aveva dato risultati insoddisfacenti. L’Istituto, va ricordato, intralciò il Governatorato nella vicenda dei rimpatriati obiettando proprio sulla qualità del sistema costruttivo Pater. Quando venne incaricato delle casette di San Basilio, dunque, o qualcosa era cambiato nella valutazione di quel Nel 1937 l’Istituto eseguì una palazzina alla Garbatella, in via Lorenzo da Brindisi, 6 alloggi che andarono alle famiglie numerose premiate nella Giornata della Madre e del Fanciullo. Un progetto analogo, sempre alla Garbatella, venne eseguito nel ’38, Ater, Verbali del CdA, vol. 28, 20 giugno 1938. 47 “Il Messaggero”, Il Duce per la popolana che ha partorito il ventesimo iglio, 29 dicembre 1937. 48 Ater, Allegati, 1940, n. 2, 26 luglio 1940. 46


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
LE BORGATE DEL FASCISMO by Biblioteca Militare - Issuu