L'ESPERIENZA DELLA GRANDE GUERRA A SIENA

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13-10-2016

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FABIO MUGNAINI

Echi di guerra al San Niccolò

Una lettura antropologica delle cartelle cliniche dei militari ricoverati al San Niccolò, durante la prima guerra mondiale: ho accolto l’invito dei curatori del volume e della mostra non per la competenza, quanto per il desiderio di confrontarmi con due nodi cruciali del nostro tempo: lo snodo nazione/ patria, con cui ci si ritrova a fare i conti sempre più spesso – sia che ci si occupi di antropologia politica, sia che si lavori sul tema dei patrimoni culturali, delle eredità, della memoria e delle identità – e quello della malattia mentale e della sua cura, che dopo essere stato oggetto di una riconquista da parte dei saperi biomedici, riemerge nell’attenzione alle pratiche espressive, ai linguaggi dell’arte, alle pratiche della medicina, alla sperimentazione di pratiche solidali, e poi, di nuovo, come questione patrimoniale: il padiglione Conolly del San Niccolò come spina nel fianco di una comunità pur orgogliosamente patrimoniale quale la collettività senese, già riconosciuta come tale in sede Unesco. Per tutti questi motivi, ho intrapreso l’incursione tra le cartelle dei ricoverati al San Niccolò1 tentando di mantenere, metodologicamente, una proQuello dell’ex Ospedale psichiatrico è un archivio prezioso che la Usl7 – poi divenuta Uslsudest – ha reso finalmente accessibile e disponibile come pubblica risorsa culturale (sebbene con tutti i limiti derivanti dalla ristrettezza delle risorse finanziarie disponibili). L’accesso e la consultazione sono stati possibili grazie alla disponibilità di Giovanni Malpelo e Francesca Roggi, con la collaborazione di Alberto Gazzarri. Sono stati esemplari altri studi analoghi, quali quello di A. SCARTABELLATI, Esistenze mutilate. La storia senza riscatto dei folli di guerra, in N. LABANCA (a cura di), Guerra e disabilità. Mutilati e invalidi italiani e primo conflitto mondiale, Unicopli, Milano 2016, pp. 75-94; I. LA FATA, Follie di guerra. Medici e soldati in un manicomio lontano dal fronte (1915-1918), Unicopli, Milano 2014. Altri esempi in A. SCARTABELLATI (a cura di), Dalle trincee al manicomio. Esperienza bellica e destino di matti e psichiatri nella Grande Guerra, Marco Valerio, Torino 2008, pp. 221 e ss. Molti gli spunti offerti, in generale, da A. GIBELLI, La Grande Guerra degli italiani, 1915-1918, Mondadori, Milano 1998; ID., L’officina della guerra: la Grande Guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati Boringhieri, Torino 1991. 1


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