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ULDERICO
PI ERNOU - DAI SEGRETI DE L SIM AL SOLE DI EL ALAMEIN
levò fieramente in aria nel classico atteggiamento di 'l'han giurato in Pontida'. "E voi non giurate?", mi sussurrò in tono severo la mia vicina, un donnone robusto e baffuto come un appuntato dei carabinieri. lo osservai il suo ombrello librato pericolosamente sul mio capo e le risposi con molta dignità che ero un obiettore di coscienza. Al che quella mi fulminò con lo sguardo e disse qualcosa sottovoce alle vicine. Ragion per cui giudicai più prudente eclissarmi, poiché finire sotto le ombrellate di 300 vecchie zitelle arrabbiate non mi sembrava invero una forma molto estetica di martirologio per la causa nazionale 58 .
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Dovuta senza dubbio a quelle «canagliate>> di cui infarciva i suoi discorsi e i suoi articoli di propaganda antitaliana, l'acredine di Bechi Luserna non rende però giustizia alla Pankhurst. Certamente non curava molto l'eleganza del vestire e, come mostrano le fotografie, l'età aveva infierito sulla sua femminilità. Però più che un'old spinter- non è fra l'altro neppure zitella - è una pasionaria, come altre donne del suo tempo. Attraversa il mondo politico anglosassone fin dagli inizi del Novecento, militante del Women's Social and Polùical Union, organizzazione per il diritto di voto delle donne, attiva fra il 1903 e il 1917. 58.
Dopo la fine della Prima guerra mondiale incontra Lenin e contribuisce alla creazione del Partito comunista inglese, dal quale poi viene espulsa. Studia ali' Accademia d'Arte di Venezia e si unisce al g iorna l ista anarchico S ilvio Corio, con il quale ha un figlio nel 1927. La relazione dura fino alla morte. A cavallo tra le due guerre mond ial i, Sylvia Pankhurst s'impegna nell ' attività antifasc ista e nel 1935 concentra le sue energie nella battaglia in favore dell'Etiopia, temendo che la causa dell'invasione italiana sarebbe stata ignorata dagl i a n tifascisti britannici, i quali avrebbero forse preferito impegnarsi in favore di un popo lo p iù vicino a loro. La Pankhurst non abbandonerà mai la sua battaglia per l'Etiop ia, dove tornerà nel 1941, insieme con il Negus, al segu ito dell'armata inglese, e dove resterà fino alla morte. Le sopravvivrà, stabilendosi in Etiopia, il fig l io avuto da Corio. Da lì a due anni Bechi Luserna ritrova le o ld spinter inquadrate nei reparti femminili dell'eserc ito britannico, «insaccate anch'esse nelle tu te e ne ll 'uniforme da battagl ia •> , impegnate nei servizi ausi l iari delle Forze armate , ma anche nei servizi c ivili.