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UI OfRICO Pl[RNOLJ - DAI S(GRETI DEL SIM AL SOLE DI El ALAMEIN

li popolo inglese, precisa l'ufficiale-scrittore, non è composto da 4 7 milioni di individui (all'epoca, 19381940 - N.d.A.) belli, robusti, rotti ai ludi ginnici, con una bella collezione di pullover variopinti da portare sulle spalle con le maniche allacciate attorno al co ll o. Il popolo inglese comprende, in realtà, una minima aliquota di questi privilegiati e una grande massa di gente che aspira a farne parte. E aggiunge: «Il cu lto popolare però non è tanto rivolto allo sport, come esercizio muscolare, quanto alla cornice di vita agiata e scevra da preoccupazioni in cui lo sport britannico - che comporta dispendiose abitudini - si svolge» 50 È l'origine della classe dirigente terriera -g li squire, che risalgono al 1600 - e fa della vita all'aperto, ou1door, indice di raffinatezza di origini, dj gusti e di dovizia di mezzi che non ha chi vive indoor, al chiuso. Da qui l' id eale snobistico della campagna e dei suoi diporti. Non basta. C'è un'altra categoria dalla quale Bechi Luserna afferma che emergono non pochi sportsmen: gli ufficiali, nei quali la passione sportiva si coniuga con le categorie sociali di origine , dal censo cospicuo, e con la ripugnanza per tutto ciò che sia occupazione intellettuale (studi , manovre e 'dannata ' Scuola di Guerra).

ULDERICO PIERNOLI - DAl SEGRETI DEL SIM AL SOLE DI EL ALAM~IN

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Lo sport - scrive - nell'esercito inglese è tenuto in somma cons iderazio ne , in tanto onore da riuscire incomprensibile a chi non vi veda la manifestazione di quello spirito di casta degli sporcsmen. Agli ufficiali soprattutto - e questo è giustissimo - si richiede di essere tutti aitanti , robusti, di bella presenza ed eccellenti in uno o più sport... Un generale con pancia, sia pure esso un Napoleone, non godrà fra i soldati britannici alcuna considerazione e sa rà senz'a ltro condannato al nomigno lo 1-àtty (ciccione) che gl i arenerà ine sorabilmente la carriera. Un aùeta, invece, anche se è un bestione e farà macelJare i suoi uomini in guerra, godrà di indiscusso prestigio 51 •

Così, genera li che si sono distinti in battaglia, nella buona e nell'avversa fortuna, più che per le vitto rie e le sconfitte sono ricordati soprattutto per i meriti sportivi perfino negli elogi funebri, come nel caso del maresciallo John Denton Pinkstone French, primo Conte di Ypres. Alla sua morte, nel necrologio, per quasi due colonne di giornale, veniva ricordato che era stato camp ione di sa lto in alto a Cambridge, vincitore di numerosi concorsi ippici, capace ancora di correre in vecchiaia i cento metri in 16 secondi. Opportuna- mente, nessuna menzione del fatto che, nella Grande Guerra, quando comandava le truppe britanniche in Francia, il Conte aveva fatto malamente macellare 100.000 inglesi proprio intorno a Ypres ed era stato molto opportunamente 'silurato'.

Concludendo la disquisizione sugli sportsmen, <•figura mezzo ginnica e mezzo romantica•>, Beehi Luserna afferma che essa ,,es iste solo nell'immaginazione di chi l' ha concepita e serve abitualmente a coprire d'un velo ipocrita più pratici appetiti e brutali procedure,> 52 . Così non risparmia l'ironia, affrontando il regolamento dell'esercito inglese, «Giochi e sports militari •>, stilato dal generale sir Charles Harington Harington53 che definisce <•simpatico umorista come Jerome K. Jerome e Whodehouse». Illustrato per tre pagine il contributo dello sport alla mentalità imperiale britannica, il generale definisce la figura sportiva dell 'ing lese nelle gare e nella vita, dando a Bechi Luserna il destro per una dura e ironica puntualizzazione. Scrive che lo sportsman inglese: <• 1) compete per amor della gara e non del premio (co me s i è fulmineamente dimostrato a Versaglia all'atto di spartire le spoglie del vinto); 2) si batte per la causa e non per se stesso ( non so però se i francesi siano ogg i della stessa opinione); 3) è gene-

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