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I·RAGAZZI·DELIA 'FOLGORE,,

miniose , eroici tentativi di resistenza ai ledeschi, scelte pagate spesso con la vita, come accade a Bechi Luserna. A guerra finita, l'amico Paolo Caccia Dominioni, con il quale aveva condiviso l'Africa Orientale, un periodo al Servizio Informazioni Militare (STM), l'Africa Settentrionale e la fornace di El Alamein , ne onorò il ricordo curando la sua ultima opera letteraria

I ragazzi della Folgore. Poco amato, sotterraneamente osteggiato daUe 'superiori autorità' , il libro non ebbe vita facile. Pronta per la stampa in piena guerra, la prima edizione fu distrutta a Milano da un bombardamento aereo; a conflitto concluso, una seconda edizione , anch'essa in versione definitiva, andò dispersa a Roma nell'incendio della tipografia.

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Caccia Dominioni non s i arrese, rifece i disegni., riprese gli appunti, le bozze e finalmente riuscì a far pubblicare il libro, arricchito di documenti e testimonianze. Da aUora numerose ristampe e riedizioni mantengono viva la memoria di Bechi Luserna.

La sua morte può essere considerata una delle prime pagine della feroce guerra civile in Italia. Dilaniata da sce lte opposte , dopo 1'8 settembre 1943 la Divisione Nembo partecipò alla fase finale della guerra, combattendo parte nelle file della Repubblica Sociale Italiana e parte nei ranghi del rinato Esercito italiano. Ma, a conflitto concluso, i paracadutisti italiani si ritrovarono fratelli nel nome di Giovanni Alberto Bechi Luserna.

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