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ULDERICO PIERNOLI
e militari , combattendo e facendo combanere a i suo i uomini una battaglia perduta. Ma lo Stato Maggiore si aspettava ancor altro da lui , e lo richiamò in Ita l ia all'inizio de ll a ritirata con un tempismo che l'interessato non gradì, per favorire la nascita di un'ulteriore Divisione paracadutisti, la Nembo , che raccogliesse il testimone della Folgore morente.
Lo avrebbero atteso altre difficoltà, altri struggimenti e altre tragedie, culminate nella marre per mano di un soldato italiano che, nei giorni dello sconforto conseguente a ll '8 settembre, aveva fatto una scelta diversa dalla sua: parimenti difficile e sofferta. Aveva , fortunatamente , avuto il tempo di lasciare una ricca produzione di appunti c h e , grazie soprattutto all'opera dell'amico Paolo Cacc ia Dorninioni, vennero raccolti ne l suo libro più intenso e be llo, I ragaz z i della Folgore, che trabocca di amore e ammirazione per quei contadini, studenti e operai in arm i che aveva comandato tra le sabbie de l deserto egiziano i n una lotta impari. E che aveva dovuto abbandonare , chiamato a un altro dovere, in un momento tragico. Insomma, Ulder i co Piernoli con questo l ibro c i accompagna in un i ntricato percorso che attraversa una vita intensa, fornendoci le chiavi di lettura per capire molto di p i ù che non la semplice vicenda umana di un personaggio, per quanto relativamente famoso.
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Ci assicura lo strumento per intendere lo spirito che animava una generazione ormai scomparsa e che tra pochi lu stri sarà, come le precedenti, dimenticata. Già da ora facciamo fatica a rivestire i loro racconti delle emozioni, delle paure e delle incertezze che li animarono, e anche il dolore che accompagnò la loro vita e la loro morte è scomparso assieme agli occhi delle madri, delle mogli e dei figli che versarono lacrime per la loro perdita. Per questo è necessario uno sforzo, non di memoria ma di fantasia, per calarci nei loro panni, per convincerci che scorre ancora molto del loro sangue nelle nostre vene.
È uno sforzo dovuto, che ci sarà però di consolazione, riscoprendoci figli di un popolo grande e nobile che ha attraversato e superato prove molto più difficili delle attuali. Da millenni.
Geo. C.A. (aus.) Marco Bertolini Presidente Ass. Naz. Paracaduscisci d'Ita lia