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:,,{;I.I.\ OTTADIIA f.R.\NULOSA
Militari ent,:ati per oftalmia granulosa dal 187.J. al 1888 r,ei oari stabilimenti militari di cura ra{Jguagliati al totale dei eurati per orini genere di malattiu.
Entrati per oftalmia
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.o ~f'signazione "" de-,.;h stal,1hmenli sanitari milit.ari è (o,pedali e infermerie presidiarie) c1egli entrati J Cifre efTetti,·e
SULA OTTAL11IA
GRA~ULOSA
607 alla se,te degli 1'tab1liment1 sanitari, ma concerne allresi la zona territoriale circostante e più o meno estesa, ciò torna più vantag:.,ioso ancora, inquanlochè, emanando da forze più oumei·ose '"' varie, meglio si sottrae da talune allre cause di errore . com e scorge$i, tale specchio concerne il movimento di trentacinque stabilimenti sanitari militari durante l'accennato quindicennio, a meno però delle infermerie presidia.rie di Reggio Calabria, Catania e Siracusa, le quali figurano solo pel tredicennio 1876-88. E$SO raduna 1751 i granulosi sopra 1Qi273j curali di ogni genere di malattie, cioè nel rapporto medio di 1,63. Questo rapporto fu ollrepas$alo in 15 zone presidia.rie, in sei delle quali lo steS1'0 indice proporzionale ascese tra il 2,50 al 2.97 p 100 (Verona, Udine, Milano, Ancona, Bologna e Bari), per salire ancora più alto in quelle di Siracusa (i-,30 p. 100) e sa,•igliano (:>,41 p. 100). P er opposto la percentuale media di 1,63 non fu raggiunta in 20 zone, discendendo a meno dell' 1 p. cento in 11 dt queste, p~r ridursi in tl'e altre a 0,46 p. 100 (Ca tania), a 0,42 p. 100 (Cremona e 0,32 p. 100 (Gaeta). Le zone presidiarie, sono state nel dello specchio disposte per ordine decrescente di morbosità onalmica.
Come si vede il pre~idio di Savig!iano, offre dunque il triste primato, form11ndo i suoi granulosi più di 1 / 0 di tutti i ricoverati; ma un coefficiente di morbosita bellica ancora più ~ra,·e ebbe nel novennio 1875-83, con una cifra effettiva oscillante tra i 50 ai 187 di tali oftalmici per ogni anno, ed una media totale del i,26 p. 100 di tutti i curati; laddove nel successivo quinquennio 1884-88 presentava solo tra i H a 32 granulosi, con una percentuale media eguale ad 1,71 soltanto. A spiegare cosiffatto ingente dominio del morbo non basta ricorciare che Savigliano costituisce semplicemente una guarnigione di cavalleria, ed è città ~randemente umida; mentre condizioni effimere, e concernen ti pure l'acquartieramento, devono molto avervi influito.
Siracusa, similmente, deve la sua alta classificazione a<l una epidemia dominata,i negli anni 1877 (in cui ebbe ben 135 iranulosi) cioè il 1~,83 p. 100 di tutti gli entrati) 18i8 (con 68
OTTALHIA CRA~ILOSA
granulosi) e 18ì9 con 47 di tali ammalati. Ed altrettanto va notalo per Bari, che negli anni 1874, i5 e 76 ebbe rispe ttivamente 220, H5 e 118 oftalmici, vale a dire 1'8 p. iOO ci rca di lutti i ricoverali nel triennio.
L'esame infine del citalo specchio N. 3 e quello pure dei :r, quadri che serviN,no alla compilazione dello stesso, ci permette trarre le seguenti deduzioni, cioe:
1° oltre delle preaccennate, non occorsero allre diffusioni epidemiche dell'oftalmia, durnnte il quindicennio 1874-RS·

2° questa malattia ha domma lo prevalentemente nei prP: ~idi con fo1·Le guarnigione di cavalle,·ia; l n\'ero il seguente specchio N. 4, compilato da docu menti ufficiali, dimostra potentemente l'esiguo numero di riforme, le quali quando si diminuiscano di quelle seguile nei primi tre nwsi di servizio, dovute perciò a malatlia preesiste11Le ali' arruolamento, si riducono a sempre più basso valore, pa r ticolarmente negli anni a noi più prossimi. Dallo ste"so risulta allresì r andamento delle riform~ i>lesse, ri'-pello 111l'anzianitù di servi zio passato sollo le armi; fenomeno mollo inte1 essanle, come qut'llo che ci conìerma il note\'ole predominio del morbo nel secondo e nel terzo anno di servizio.
3• tale dominio ha subito in lutti indistintamente i presidi una notevole e progressiva diminuzione nel succeder...1 degli anni del detto periodo.
1-. Interessante per noi sarebbe pur mollo polPr deflui re quanti militari t.'bbero a goder e licenze od a subire la riforma pel titolo di malattia in esame; ma le lodate relazioni medico-statistiche non ci consentono separare i rel ativi valori da r1uelli delle altre ma!allie oculari tulle insieme c011 • siderale, m en tre, da altra parte, si può presumere che cosiffatti provvedimenti medico-l egali ebbero ad es1=;ere applicali in limiti mollo ristretti, specialmente ne~li ultimi anni. Ora, infatti, mercè una attiva vigilanza e sollerita cura dei malati, più facilmente si scongiurano gli esili fun esti, al tempo ~te~"O che la sperimentata inulllità curaliva delle lkenze. salvo rarissimi casi eccezionali, ci trattiene dal concedere un cosi equivoco beneficio.
5. Quanto contagio bellico l'esercito attinga dalle poJJO- s,i;cCHIO ~,.
SULLA OTTAUllA (:IIANUtOSA 609
I riformati in rassegna di rimando per congiuntioiti cro~iche e :x:erosis dal 1° ottobre 1887 al 31 agosto 1815 9 distinti secondo le provincie nelle quali ebbe luogo la r·iJorma e secondo gli anni di scroi.;io (d al documento IX delle relazioni TORRE).
Provincie
Provincie
Abruzzo Citra (•:hieli) . .
\bruzw Hllra I (Teramo). ;\bruz.zu Cllra Il (AIJUilaJ A e.,saudntl . . . Ancona.
Arezzo . . . . .
Ascoli Piceno (la<ilicata (Potenza) Belluno. Benevento. nergamo . . . . . IIOIO!(Oa • . , • • Brescia. Cagliari. . . . . . . . Calahria Citra (Cosenza) CalatJria Ultra I (Reggio) . . Calahria Ultra Jl (Catanzaro). r.allao is,etta. cap,tanata (Foggia) Cat.ini:L Como Cremono cuneo Fn-rara. Firenze. Forh.
r.en ova. /lirgenti Grosseto u.-omo Lucca Macerata. Mantovu '1assa e Carrara )lessioa. llilano . Modeoa ..... . Molise (C(l.(llpobasso). Napoli . :i'o.-ara
Parto,·a. Palermo Parma • Pavia .. .. Pesaro " Urbino
4 PiMPnta. t Pi,a
5 Porto :llaur,1.io . . . .
4 Principato Ultr·.t (A,ellino Principato C,tra (Sal~rno)
• n«venna . . .
2 Regltio Emilia
2 Roma ....
• Rovigo.
3 Sassari
5 I Siena . . :i Siracusa a Sondrio . • . . .
9 Terra di Rari (B.vi}.
5 Terra di Lavoro (Cast•t tal
6 Terra. <l'Otranto (I.cece) i Torino.
; 'frapani
4 Tr<l\iSO tO Udine s Venezia
6 Umhria (Perugia).
9 Verona l Vicenza H
!azioni nostri>, e quant'allro per opposto a queste esso conduca, non è faciie determinare.
Col reclutamento, certo, non i,,i effettua la menoma impor. taz1one nella truppa, ora che cosi diligente rigore si aJope ra nelle tre succes;,.ive visite dei coscrilli, alle condizioni ocu: lari; ma non è men vero, però, che per i frequenti rapporti col popolo, e specialmente al ritorno dalle licenze, spesso riscontriamo contaminali i nostri soldati. Più manifesto emerge invt:?ce, l'mverso trasporto dell'oftalmia nella popolazione civile; poiché uopo e considerare, che, se scarso ò il numero dei granulosi che veramente guariscono, anche negli spedalr, sopratutto perché a guarire buona parte di essi manca deliberatamente di porre veruno impegno e buon volere, ingente e ancora inYece il numero di quelli, che, pure essendo affetti dalle forme più manifeste del morbo, no sono sottoposti a vi>re cure. L·1struzione complementare al regolamento sul reclutamento del R. esercito pone, (~ vero , un notevole argine alle facili licenze e riforme per così speciale titolo d1 malattia (t); ma ciò non basta, poiché nessun granulo;;o, come nessun tisico, vniuolo!'O o venPreo, dovrebbt, poter rimpatriare se non ~uarito od a mAlattia rie!':Cita ad e!'-iti inerti t>d immutabili.
(t J • I militari afi'etti cfa oftalmia granttlflsa non possono esserti proposti
• Corpi per la rassegna c1i riroantlo, ma de,ono invece e",·re rico1·trati m 1111
• ospedale milit.1rr per eswriment:m.i la cura medica opportuna. E,;si potran
• essere proposti r1er la r:is,egna cli rimando soll:into dai dirl'tton dPgli ospe
• tlali mihlari o delle inft>rmcrie tli presidio e nt.'i se;:-uenli ca,i:
• a) quando la malattta abhia perduto ogni c;irattere ,li contagio e Sl.'1 sa,.
• scettibilo di gu:1r1gionc unicamPnte per l'aziooP l>Pnellca dell'aria nnti.-a e pe1
• rlpo;o 1len·incli, iduo, ,~nza l>trirolo di r1acutina1.ionc J•cr la m:rncaoza di
• qualsi,1si cura medica;
•• _b) 11uando la malallla, essenclo rocompatihile rol ser, izio militare io qnaJ.
• >1as1 corpo. compreso quello dei wterani, sia pt>rvenuta atl un grado tale di
• stazituariela da non essere po:.sibile che subbc;(l modiflrazione di sorta col
• tempo e con ul ter1ori cure.
• :'\el prrmo ca.~o sara per essi riroposto dalrurtlciale ras~egnatore <' concesa
• 11uiodi ,cL1l coruandaote di divisìooe una licenza d1 convalescenza. o nel secondo
• caso essi saranno congedati.
• (Istruzione complementare al re::olamento
~ul rednt.,meoto, S 468, pag, tt7J
-.ULLA OTTAL\{lA GRA,ULOSA 6 11
I e ro la stazionarietà dell'oggi può mutarsi domani in O\ ' d."' .b.l d tizzazione secerne11le e pericolosamente 1uus1 1 e; e r1acu . . ct·é le r Ome· cc des militaire!- <{U on a congf' 1 s pour u ecco c · · rec::pirer r air de la campagne et leur procurar des « ra1re . ditions hygiéniques meilleures dev1ennent une source
• con ·11 · d de , .. 8 stres non-seulement pour leur propre 1aro1 e, mais • e v « aussi pour toute la conlree dans laquelle ,Is sont re« venus. >i (l) perché dunque la vittoria annunziata con tanta comp1aceozn dall'egregio colonnello medico cav. Tosi ~2) sia veramente completa è necessario ancora, a piirer mio, un pro~~ vt:dimento, il quale valga a rinviare questi militari gua~1ll alle proprie case, od in condizioni tali al~e~o ~a 110n s~ll'rlre ulteriore danno maggiore e eia non cosl1tu1rs1 causa d1 conta,..io e diffusione del morbo; il ché tornerebbe evidentemente di,. decoro all'esercito e di benefizio grande al popolo, nel quale, siccome vedremo, la granulosi è in progressivo allarmante incremento. Quale potrebbe essere cosiffatto provvedimento? Io non saprei indicare che questo solo: far curare neu:li spedali divisionali tutti quei militari, che, alla visita di co;i~edamento presso i corpi, sono riconosciuti affetti da manife~ta congiuntivite granulosa, e trattenerli in cura il tempo neces!:'ario a conseguire una guarigione, almeno relativa all'intento su accennato. Che se non tutli i nostri ospedali offri!•sero per avv entura sale per ubicazione e vasti tà molt~ fl\v orevoli alla speciale cura, i malati potrebbero essere diretti a quelli soltanto, che !:'arebbero giudicali all'uopo convenienti. e ddla R• ma ri na, anno 1889, pagina 364.
7\J vi ha di più. Al congedamenlo delle classi, come tutti, i o ·1 d he ali ofle.lmici rimpatriano, qualunque sia I gra o e conanc I!) • • • • · · e della malattia, la quale aovrà presto mtr1sl1re, sia d1zt0n . . . pel manco di cure e riguardi, che per svariate cause incidentali. .

SULLA 0ITAL\1IA GRANULOSA
Da questo provvedimento l'esercito avrebbe il benefizio che gli uomini deJJe cla ssi più anzia ne porre bbero grand e cura, a vanti l'epoca del congeda111ento, a migliorare la p roprie condizione, e quelli delle c lassi congedale non soffrirebbero cosl spesso altre riforme per rassegna semestrale; il paese poi si libererebbe completamente da una periodica, comeccbè ora mollo minorata, importazione di c,m tagio.

II.
L ' oftalmia nel popolo.
6. Se io mi occ uper ò, ora, della diffusione deJJ'oflalmia nelle popo lazioni italiane, non parrà opera e ccessiva ed 1nu t1le a cbi consideri quanta importanza deve aver e, anche per noi, un tale fenomano , per gli elfelti che ne derivano al reclutamento, e quando si pensi come si a obbli go di quanti hauno a cuore le sorti e l'avvenire dell'esercito studia re lutto quanto concerne o può influire sulle sorgenti del suo rinnovamento.
Ora é l' ese rcito s tesso, mercé il reclutamento, questo sa~ giatore della sanità e vitalità pubblica, che ci dà la esatta misura del dominio oftalmico nel popolo, dominio la cui en. lita ci è rilevata dal seguente specchio N. 5. Emer ge da esso s pecch io che nelle operazioni d i reclutamento sulle 1G cla~a 1853-68 ben 38538 giovani vale a dire piu dell' 8 p. 1000 di tutli i visitati ed il 5 'I, circa p. 100 di tutti i riformati, vennero rifiutati dal milita re servizio per o ftalmia esterna e s uoi e si ti. Egli è bensì vero che le congiuntiviti croniche per s è sole e come ta li hanno motivato un numero assai infe-, riord di riforme (a ppena poco oltre al 3 p. 1000 visitati), ma non dobbiamo disconosce re che le che ratiti, tanto più nu• merose, coi loro esiti ledenti Ja visione, e la xer osis, molto più rara, son dovule l{eneralm e nte a coesisten te o p reces~ congiuntivite. Vedremo infatti come il contagio delJ'oftalmia s i propaghi di preferenza n ell'infanzia ed adolescenza; ed è quindi oaturalis~imo cbe a 20 anni la malattia a bbia in tre quarti dei casi prodotto già i suoi tristi esi ti. Ed è da osservare inoltre che la facilità per i periti di r e ndere più <limo-
5p11CCII~
ULLA OTTALMIA GR A\ULOSA 613
· 0 dei ,·i'ormrdi pe r oftalmia cron ica estern a stato numer tc :/' . . . es ·ti st presso i consigli di l eoa che per rassegna e suoi t , speciale (distretti e co1'pi).
(IJ Yi si osservano gli e!Tetti della legge !9 giugno i~, eh? sancisce la rivetlihìlita per la deOcienz:i di statura e torace e per le mferm1ta presunte •anahili col tempo.
strativo il proprio ~iudizio ai membri de l consi!!lio, fa loro assai spesso formularlo dal solo titolo della lesione più r,oten temente mar.ifesta ; mentre, d'altra parte, la rivedibilità, per effetto della quale molla parte d'inscritti tralascia ogoi cu ra, deve anch'essa contri buire alla preva lenza degli esiti sullo schietto titolo della malallia come tale.
Checché vogliasi intorno a ciò opinare, certa cosa é ci uesta: che è veramente rimarchevole il numero di riforme per of. ta lmia. lfa più interessante ancora è il fallo che, laddove rimane stazionaria la cifra tot11le delle rifo rme, d urante l'ac. cennato peri odo di 16 leve, i 1·iJ'ormati per oftalmia aumentan o considerevolmen te, asce11d e11do, co11 una certa unifo~ mitA progressiva da 0,38 ad 1,20 p. 100 visitati, e dal 2 a circa 1'8 p. 100 del totale dei r iformati. Un tale incremento è dovuto certamente e solo alla congiunti vite, siccome è dimostrato dalle colonne 5" e 8• del citato !>pecco1 0, da cui eme rge, che sulle 11 classi 1858 - 68 le riforme, pel s olo or'accennato t itolo, aumentarono da 0,09 al 1/, p . 100 visitati: le riforme, dunque, per pura co ngiuntivite cronica si so no, nel breve succedersi dr undici anni, quasi settuplicate.
Ora cotesto inter essante fenomeno, per essere cosi ingente ed uniformemente prog r essivo, non può spiegarsi, né in di• pendenza di un'aumentata importazioue del con tagio dall'esercito ne l popolo, poichè in quell o la malattia offrivasi in notevole e sempre maggiore decremen to, n è quale effetto del maggiore rigore alla visita d egl'i nsct•illi, avvegnaché questo stess o rigore non aec«giona egualmente una maggio r e perdita per gli altri titoli di ioabilitt'l. Forza è quindi riconoscere un dominio effettivamente se mpre più di ffuso della mala ttia. Epperò qui s'impone spontanea la ri cerca delle cause prim e ed attuali d el fenomeno, noncJ1è dei rimedi valevoli a combattere un cosi triste fattore di malessere sociale e di debilitamento delle forze vive del paese.
7. Laddo ve l'oftalmia ò più genera lmente rliffusa. è c redenza molto comune, che la p rim a importazion e di essa fosse dovuta a militari, venutivi per nuovit formazione o ca mbi di presidio, oppure r impatriativi per congedame11to; ed in tale giudizio ho visto spesso fermarsi con convincimento anche
Sulla Otialmia Granulosa 615
. . . distinzione. Io non Yoglio, nè il potrei, dopo quanto med1c1 dr ·r p robalive '-caaionare totalmente d. strato con ci r e ,ho ~·a. imo ··ncresciosa accu sa; ma il fatto che l'andamento reser c1to ~all m orta così vario, an;,.i opposto oell'eserdelJ'endem1: s~l;o n:i quale essa mostra pure tenere a rau~e cito e nel P p 11 ' • rapporto colla presenzt1, fo rza <' cosli- 1. per nu a m I t loca , e . "d ' . bbli"'n a portare altrove e nos re . ne varia dei presi 1, c 1o e' tuz10 inda !?ini. . h cl1e iuieniche delle classi d . · ni .:i economie e o·
Le co n ,zio rorando sotto l'attual e regime; Popolari son venule, certo, m1g _1 come quella delle case, la I. · delle persone cosi . . e la pu JZIS I ella delle industrie e profe"S1oni, bana e socia e, qu d · isnene u r I è ella "pecialmente tecni ca e, Il "ener ale none 1 qu - · la co ura o ' . d ' le ed accr ed itate anche nei . ogn-i cosi progre 1 ' sanitari, sono ,., . a 'e una direLla ed efficace . .11 e, <la dover e sp1eg r piccoli v1 agc,, ·t ·ce sop1•a tutte le malatl1e po- siva e premu111 r 1 . . azic1ne re~re~. . t !l'opposto e l'oftalmia in ispecie, polari difl us1b1lr. Ques e, a 'lo dominio . dondr ciò, ~ssumono un 1,iù frequente e vas ' adunque? . mo so ratulto incrirrnnarne gli imE videntemen le <lobbia. Pse a umentati conlalll sociali. t e per varie 0 u1 m en!'<ame::stro articol sr/(2:iacchè si tratta di un m o rbo Nel caso p l ,... li' a do lesce nza) la !'-Cuoia, Il evalentemente < iuuso ne mo o pr . biente confinato i contatti ed il contagio, radunane.lo m uu ~m. a· conl'lizioni le più opportune e deve forma r e un ins1em~ , na ra ida diffusione. Io "Ono peculiarmente fa\'orde\~h ::ll~imma:e potere di fatti palpaben dolen te se, co n o o I . ere nte verso questa istitu. . . · rò for<>e men c 1e r,v . b1J1ss1m1, sa · . t t·,co avevo da alcuni . o e 0'"111 allen o pra ' zione; ma ,o , c m ,.. rec::a notato la fr.-qu eoza . . à con dolorosa sorp , , . . an ni in q u , . . . . . I loro apparizione in g10dell o congiunl1v1l1 n~gli sclola~,, da appartenenti a famiglie · 1··nnanz1 ,neo umi e van etl1 per 1 . . . . notato l'istesso infer- ul ·t· · e. e <>rmrlmente a, e, o agiate p , iss,_10 ' , e <l'inammis!'tib1lilà ai rollegi mi tà costituirsi non r ara 'ag10n . . a1· co11sigli di . 1 d' 'forma mnanz, m,·1·,tari e frequente t, to o J n . . . . . spe· · ·n quei g io vani p1u leva e d'a mministraz10ne de, corpi, I I ., le popo lari. cialmente che più av e vano frequentato. ee i;:;~e oflalmiche Del resto, la chiusura di 1fueste per gravi p non raramente occor sa, non aveva potuto meno spiace volmente impr~ssiooarmi ; e ci to, a titolo di documento, quelle di Torino , anni addietro, e di Venezia nel 1879, città sopra tulle ci vili e pulitissime.


8. Senoncné l'argomento nel quale é d'uopo che io insista non ,-. nuovo per gli studiosi e scienziati. È !lià più che un trente11nio che in Italia e, meglio, fuori, una d istinta falan~e di igienisti e medici studi a di proposito il do minio _ invad<'nle delle m11lattie scolastiche, quale la miopia, l'ambliopia ed astenopia, la ceralalgia e d il gozzo co1,ì dPtti scolastici, le deviazioni della colonna ver tebra le, la tisi e la scrofola, la diflerite, la pertosse, il vaiuolo, il morbillo, e via via; malattie in gTan parte conla!?iose e diffusibili. A comb atterle il congr esso internazionale d"igiene di T orino nel 1880 . , ' di e tro proposta dell'inf{lese R olh riconosceva, con formale volo, indispensabili le vis ite mediche periodiche di tutte le scuole; il prof. Mand ruzza, formandone oggetto del suo discorso inaugurale dell'Università di P erugia (novemb. 1882), ed il prof Sormani io una e labo rata relazion e alla seconda riunione degli igienisti nell a stessa P e rugia, dimostrarono la necessità di una attiva . Accorta e ben organi zza ta sorveglianza medica, per pre Yenire la d iffusic,ne delle malattie contagiose ed epidemiche, chiedendo l'i stituzione di una continua ispezione igienica delle scuole. Ma già prima, all'estero, fu talmente compreso il danno che, dalle cattive condi zion i igieniche delle scuole, poteva derivare al benessere sociale e d all'economia s tessa dello Stato, che si fu solleci li ad attuare efficaci comechè parziali mi s ure preservatrici. Co1,ì a P arigi, a Rouen si organizzò una ispezione m edica delli, scuole, e nel 1° circondario della stessa capitale, vi fu ann esso, fin da l i 883, un dispensario per la visita e cura dei bambini, ad imitazione di quello già tempo prima fonda to dal dotlore Giber l all'Havre. Allrcltanto si pratica nel B ~lgio, dove da molti anni si usa fornire gratuitamente medicinali ai bambini delle scuol e ed asili, ed a Bruxe lles funzio na fio dal 1874 una tripli ce ispezione mensile, par ticolarm ente ri volta all'esame degli occh i ; in Olanda, però, la legge del 1865 si limitava a dare facoltà a i medici dello Stato di visi-
St:LLA OTTAUUA CRANULOS A 617
Cllole 0 8 noi nonostante rei t~rali sforzi di distintistare s · ' . ,, i medici, come quelli fatti a Xapoli e ~filano, e l'attiva ~im a"irnda della R. Società Italiana cl'igie ne , solo Pale rmo prop ,., b . r •r , nta fino ra di avere attualo, dal i88,, e con uom ru. 1, si \8 . 'b d .. re.,.olare serv izio d'i$pezione sco lastica, adi en 0\11 i meun e dici condotti. . . .
9. A ribadire l'argomento dell'urgenza di provve~1menl1 . · nico preventivi per le scuole, ed a documentare 11 con- 1g1e. . . cello espresso, che in queste appunto I onalm:a tro,·a oprLunità favo r evol e per la sua invadente propagazione , p~ \'&mi qui riportare i risullati di una diligente i1,pezionc gio ' b' l' t 'là di san itaria che con tale intento eb i oppor uni passare'. restate scorsa, alle scuole della città di Nc,lo, per invit_o 1.h uelle autorita, ammi nistrativa e politica, e ciò in seguito a :ichiara1.ioni da m e fatte innanzi a quel consiglio di le~a sul rilevalo pr ogressivo aumento delle riforme per oftalmia nel mandamento capoluogo di quel circondario. Or bene lo s pecchio seguente (N. 6) compendia app unto i ri s ultati di tale i1,p,•zione in ci fr e fedelmente o r dinale. . . .
1 visitati furono 335 giovani d'ambo i sessi e d1 varia elà, e fra e;;si ne furono riconosciuti più o meno gravemente affeUi da conf!'iunlivite cronica manifes ta ben 261, 01,sia il 31 ,2~p. 100; la congiuntivile sem plicemente catarra le si notav~ in vece in sol i 17 visitati; 21 allri pure presentavano uo evidente stato congestivo delle congiuntive, ed un solo la xeros:is. Gli affetti da congiuntivite cronica si dividevano po i in 111 affetti da congiuntivite cronica iper plastica (13,30 )p.1 00 ed in 150 affetti da congiuntivite distintam ente granulosa n ella proporzione quindi del 17 ,95 100.
Tali cifre , nella loro r ude espressione, dimostrano senza allro una gra ve condizione igienico-sanitaria delle scuole ispezionate. lnfatl1, ad una simile ispezione pra_tica~ ~opra 10H bambini e 1987 fanciulle di 14 scuole londim,s1, risultò appena il 3,8 p.100 dei p rimi, il 3,7 p. 100 delle second ~ sicc?m~ complessivamente affetti da ogni gener e di mal~th~ e difetti or ganici ocular i. Allre s tatistiche di altri paesi, m verità egualmente ,generiche e poco precise, non meritano essere riore destra lnferJore ~ini~
•--.:.......;.-='-t -Genrmle dPstraGPoerale ~ir1istra
SULLA OTTAL)IIA GRANULOSA 619
qui riportale, pure scostendosi poco dai te1·mini d1 11uella di Londra.
10. Se dunque presliam fede alle cifre, il citato specchio ci dimostra pure che nelle accennale scuole popolari furono riscontrali affetti da oftalmia ben 234 alunni (36,46 p. 100), con un s e nsibile predominio nelle classi maschili (37,43 p. JO()) sulle femminili (32,11 p. 100); laddove l r a g li alunni del regio ginnasio, della scuola tecnica e delle classi prt-p&ratorie e normali della Regia scuola normale femminile, occorsero solo 37 affolli, pari al 16, 2G p. 100 dei visitali . Il g-innasio é risulla10 quasi libero dall'endemia, avendo offerto 5 soli cronici SPnza verun granuloso; e buone son pure em1:rse le condizioni delle s c uole normali femminili, con due alunne affellP d11 granulosi, 5 da congiuntivite cronica ed un'ultima da xerosi!'; ma é notevole l'osservazione che net c1t~ti ca!'i la malallia presentava caratteri di una cronicità molto confermata o segni di una mollo antica esistenza, e c10 11npoue il convincimento che il morbo vi era stato importato dalle scuole popolari, dove fu assunto negli antecedenti anni di studio.
Ché se poi, dettagliando più ancora le nostre cifre, vogliamo indagare alcune modalila caratteristiche dell'oftalmia scolastica, dirò che sopra 299 alunni d'ambo i sessi, nei quali furono constata te affezioni congiunlivali, la lesion e consisteva nella:
Iperemia congiunlivale semplice in N. 21 = 2 ,52 p. 100 dei visitati
Congiuntivite catarr ale. • 17 = 2 p. 100 »
• c r on ica iperplastica.
Congiuntivite g r anulosa
» 111 = 13 p . 100
» 150 = 18 p. 100 ))
Totale N. 299 = 35.5.? p. 100 dei v isitati
Le due p r ime affezioni, di data generalmente recente ed evidentemente dipendenti da cause comuni, quali la pessima igiene domestica, la forte irra diazione solare, la meridionalità ed ubicazione par ticolare della cillà, e simili, non me -

OTTALMIA GRA:'\t:LOSA
rilano qui di esser e notale se non perché, data nelle scuol e la preferenza del contagio della g ra ve ottalmia, de'"ono es~e necessariamente costituire una disposizione or ganica locale mollo favorevole pel più fa cile e sicur o attecc hire di quello, e pel più ri goglioso e pericolosamente grave svil uppo della malattia. Da ciò la convenienza e necessità di cu rare col maggior impegno, nelle scuol e come nelle caserme dovunq ue sono agglomerazioni sociali, anche co!.'ì semplici affezioni. Ma tale considerazione ùeve mai:rgiormente vale1·e per le cong iuntiviti croniche, particolarm ente se a tendenza iperplastica, come riscontriamo massimamente nei giovanetti; a,·vegneché tali lesioni, indipen den temente pure dall' azione del con tagio, valgono spesso da sole a degenerare nella granulosi, sopratutto se trascurale o mal curale, o stabilitesi in or~anismi linfatici.
Prevalentemen te diffusa fu riscontrata la g ranulosi (18 p. 100 df'i visitati), coi caratte ri, in generale, della sua l'orma primitiva; il ch e, insieme al grave suo predominio ed alla pa rticolare sua sede e limitazione, spesso parz iali, sulla con!?iunliva, denuncia,•ano palentemente l'origine per contagio. La granulosi, invero, fu rilevata come tale e limitata all a palpebra s uperiore desl rs di 9 visitali, ed in 2 altri all'omolog-a sinistra; in 2 era si milmente limitala al segmento pa lpebrale inferiore destro, ed in un ultimo all'omonimo sinistro: vuol dire che in 14 sop ra ì8 g ranulosi, nel quinto dunque dei casi all'incir ca, l'affezione era recente, talora affallo incipien te, spesl'o ancora limitatamente circoscritta a metà di una palpebra o ad un solo an golo palpebrale, ed insiememente scompagnata da ogni altra alterazione della rimanente congiun tiva.
I c ui- di-sacco, però , e rano quasi sempre interessali per ragioUP. di vicinanza. In 11 casi la malaUia aveva invasa la congiuntiva nella sua lotalita, pure rimanendo monoculare, più frequ en temente apparteneva all'occhio destro (8 \'Olle). E pure singolare ch e la granulosi e la congiuntivite cronica, in sieme cons ide rate , attaccavano le palpebre superio r i (88 volte) molto più spesso che le inferiori (21 volte), l'occhio destro (32 volte) a preferenza del sinistro (17 volte). Queste
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Jue malaLlie s i comportano alquanto diversam ente r ispetto ali' età e condizione sociale dei bamb_ini : I~ ~ongiuntivite •onica è qussi egualmente frequente in ogm eta, la granu~~si predilige più sP.ecialmenle l'ela dai 7 ai 12 anni; la rima contamina indiffe rentemente gli alunni , ({Ualunque P.a il loro stato sociale, da noi argomentalo dalla profes·~ sione pater na, la seconda rispa rmia marcatamente 1 neslanli come è dimostralo da l seguente specchio n. 7. .
11. Quanto, infine, alla natura de l processo morboso, dirò che la semplice follicolite combinala alla congin tivile cronica era caso raro, e la g ranulosi presentava in generale evidentissimi i caratte ri del tl'acoma; il chè, rilevalo in una numerosa schiera di bellissi mi fanciulli e r a gazze dalla salute prospera e dal vigoroso sv iluppo 01·ga~ico,. dall~ nutrizione flo r ida, colo rito $empre roseo e l'occhio v1 vac1ss1mo; una gioventù sana e vegeta di una vitali~~ esub.erant~, nella quale il linfatismo, la scrofola, la rach1t1de e I a nemia erano rappresentate solo da qualche eccezionalissimo debole esemplare; tuttociò, dit'.O, costituisce un assai penoso contrasto di fronte ali' accertato vaslo dominio del tristo morbo ! Il contagio, dunque, esso solo, in quelle scuole, ha potuto i~generare tanto danno: ivi segue continuo l' immediato avvicinamento dei fanciulli sani al malato, intorno al quale l'atmosfera , confinata e tranquilla, i,i satura dei germi del contagio; iv i seguono continui e r eiterati i contatti di ogni manie ra. Che s e poi, come spesso avviene, cause comuni, sieno cli matiche, professionali o diatesiche, ed una incongrua igiene inducano, nei bambini affetti, riacutizzazion e della malattia con più abbondante secr ezione e maggiore virulenza ' . del contagio, da una parte, e dal!' altre inducano nei seni, iperemie e congiunti vili catarrali, d'altronde così comuni nell'infanzia; allora, certamente r ona lmia de\'e acquistare la più larga diffusione.
Senza tentare di calcolare dalla grave proporz ione di ottal mici rinvenuta nelle scuole di Noto, quella della popolazione scolastica totale del R egno, non possiamo a meno di ammettere che in molli e molti altri luoghi, sia in modo più o meno permanente, sia a forma di epidemie, si tr overebbe,

Specchio relatico all'ispezione oftalmica sulle 11 cuole cli Soto a) Ofl~lmici cronici di-I stinti per la loro età b) Oftalmici cronici d1strnti per mestiere o professione del pa1tre

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facendosi severe inchieste, una certo non minore diffusione di oltalmia scolastica, specialmente in quelle regioni d'Italia che si distinguono sulle altre per maggior numero di ril'ormati per rongiunli viti.
Dobbiamo quindi concl udere che il pane della scienza che si somministra nelle nostre scuole ai .figli del popolo é troppo spesso avvelena to dai tristi gercai della oltalroia, conclusione tanto più dolorosa e degna di seria meditazione inquantochè, come già abbiam veduto dalla proporzione dei riformati durante gli ultimi anni, la diffusione dell'ottalmia tende in generale ad au mentare.
. . 26,001çaoco, dolciere, panettiere
30,00! Fabbro .
2,,00· Falep:namè .' .' : : · · i6,~I Impiegato . . . . , : : 20,w:1 (nsegnante
9,751 Mugnaio, pastaio : · t2,00 I Muratore . . . .
1,14i, O_refice
12,50 Pittore. . .
»il Proressionista
• .Proprieta1'io .
Sarto . . .
• Stagnaro
12. È pertanto necessario di $tudiare tutte quelle provvidenze che son più valevoli a combattere cosi triste diffusione del morbo nella scuola. Le quali saranno giudicate tanto più in1\ispensabili ed urgenti, quando si pensi alla grave virulenza e contagiosità dell'oftalmia, che perciò facili ssimamente dilarga ad infestare non pure la scola resca, ma ancora le ri spettive famiglie ed intieri paesi, dando luogo bene spesso a vere epidemie; quando si rifletta come un Lai morbo, perché graYemente altera e disorganizza la normale tessitura della congiuntiva, surrogandola con nuovo tessu to di cicatrice, lascia spesso dietro a sè, anche se gua ri to, tale una impropria e difettosa coniizione locale, da rendere l'occhio irreparabilroenle e permanen temente cagionevole ed imperfetto nel libero imporlanle suo ufficio fisio logico; quando, infine, si ponga mente alla sua natur a lenta ed insidiosa, all'apparenle sua inerzia abituale, ed al la .fiera tenacila, che rendono tale malatlia ancora più pericolosa, come quella che non ricbiamando, fin dalle sue prime fasi, alle opportune cure, conduce poi facilmente ad esiti tristissimi, quali deturpamenti permanenti, la cecità compiuta od incompleta. Le accennate provvidenze dovrebbero concretare, con criteri pratici ed uniformità di metodo, un regolare servizio di continua e rigorosa sorveglianza sanital'ia di tutte le scuole primarie, ùrganizzato così da realiz zare in modo preciso e sicuro allontanamento di quei giovinetti, che fosse ro riconosciuti co munque affetti da malattie con tagiose od infetti ve. All'effetto gioverebbero: