8 minute read

RIVISTA D'IGIENE

Next Article
RIVISTA MEDICA

RIVISTA MEDICA

La. vaooinaztone nell'eaeroito germanico. - Estratto dal Sanitats B ericht ilberdie k6ntglich P reussische Armee, ecc dal 1· aprile 188{ al 31 marzo 1888.

Col periodo 188i -88 comincia nella rivaccinazione della truppa tedesca una nuova epoca, che coi ncide col passaggio all'introduzione generale dell'uso della linfa animale.

Advertisement

La storia della vaccinazione uella truppa, che costituisce u~ ramo ~osi importante dell'i giene dell'esercito, dal 3 1 magg10 1826, m cui ven ne ordinala la vaccinazione obbligatoria di lutti i militari non vaccinati nè vaiuolati, fino alla epidemia di vaiuolo della ~uerra J8i0- ,1, cosi dimostrativa e ben~merita per la inoculazione profilattica dell'esercito, epidemia che mise in luce la stringente necPssità. della continuazione della vaccinazio ne nei militari, s i può ritenere co me conosciuta dietro la comparsa ùel K1·iegs-Sanitiitsbericltt. Ricordiamo solamente come gi é. nella campagna 1870 71, ad onta che t'os~e già conosciuta la linfa alla glicerina, non ru sempre facile di procurarsi la sufficiente quantità di male-

II IV ISTA o'lGIR~E

iale, e che talora si r ese s1.msib ih·, nelle nec es><il.a c he in~or"e,ano ad un t ratto di rapide inoculazioni in ma ~sa, la ::, 0 muncanza di linfa appropriata da provvedersi rapidamente. f; noto che dopo il te rmin e della campagna, nel!' e~ercito si eseguiva general m ente l'111nesto vaccinando dapprima una parte dei coscri~li con linfa di bambini, ed il rimanente da braccio a braccio; p1·ocesso che, pei risultati ottenuti, era in ogni guisa approvubil e . Si otteneva c osi una più sicura profilassi, s e nza che si siano ve r ificale caltive conseguenze.

S•Jp ra · t ,200,000 mililtlri rivaccina ti ne morì uno per infezione sanguigna sop ravvenuta dopo l'inoculazione, e 78 ebbero c.listurbi t r ansitori, senzti che si sia constatato il trasporlo di altre malattie.

}fa dal 1883 in poi le condizioni della vaccinazione nei militari furon o in modo particolare influenzate dalla legge sulla vawoazione dell'8 aprile 1874. la qua le colla introduzione della vaccinazion e e rivaccinazione obbligatorie può ritenersi come un riconoscimento della profila ssi ottenuta nell'armata , sulla esperienza della quale si basa principalmente. Poiché secondo la suddetta legge gli allievi delle scuoi ~ pubbliche e privale debbono essere assoggettali a d un a rivaccinazione nel 12• anno d'et.a, ne viene che circa dalla fine dell'anno 1882 entrarono nell'eser cito militari i quali 7 e d 8 anni prima avevano subilo una seconda inoculazione. E dai dati statistici, ordinati dal ministero nel novembre 1884' si polé constatare che i risul tati numer'ici erano rimasti presso a poco i medesimi, ma che nelle persone rivaccinale a 12 anni era minore il numero delle pustole ottenute e queste erano meno sviluppate , più po vere di linfa, cosi che la possibilità di ri,:avarne linfa era resa più difficile, tanto che si era minacciati di perdere una sorgente di linfa fino allora cosi abbondante. A ciò si aggiunse che anche i fìgli di sottufficiali erano spesso va ccinai: dai medici vaccinato ri pubbli<1i, e venivano così sottratte anche queste pustole per la vaccinazione dei militari.

Questa mancanza di linfa rese necessario di pensare ad un materiale per la vaccinazione nell'esercito che fosse sem-

o'!GIENE 257

pre pronto, e cosi nel 188! si diede compimento al piano per l'inlroduzione <lell'iooculazione con linfa animale già slato ventilato dal ministero della guerra nel 1877, il quale aveva dovuto mettersi da parte perché in allora era poco sviluppato il modo di ottenerla, e poco sicuri i suoi esiti. La pro. gettala introduzione fu favorila dal miglioramento tecnico e dal procedimento scientifico nella produzione della linfa animale av1;enuta precisamente in quel tempo.

(Vengono in seguito 4 quadri comparativi dei risultati ottenuti nell'anno 188i-8o nelle vaccinazioni e r ivaccinazioni fatte con tre specie di linfa animale (Pissin- \.Vesche- Reissner) e con linfa umanizzala in 6 corpi d'armala).

Da essi si rileva che nella prima vaccinazione si ottenne colle tre linfe animali il 49,8 di esiti per 100 innestati, e colla linfa umanizzala il 60,5 p. 100, nella prima rivaccinazione 29,9 colle linfe animali e 39,8 colla linfa umanizzata, nella seconda rivaccinazione eseguita con linfa umanizzata dopo due vaccinazioni negative con linfa animale 22,2, e con le linfe animali dopo due vaccinazioni negative con linfa umanizzata 13,7. ·

La scoperta del bacillo tubercolare e perciò la conoscenza del pericolo di una simultanea inoculazione di esso colla vaccinazione avevano destato nell'ufficio sanitario imperiale il desiderio cbe si evitasse per qua nto era possibile l'inocu lazione da uomo a uomo e ~he si usasse solamente la linfa di vitelle, le quali fossero state riconosciute indubbiamente immuni da tubercolosi mediante l'esame dei visceri interni dopo il loro abbattimento . Quindi si pensò di riunire una commissione per deliberare circa il metodo più conveniente per ottenere la linfa animale, pensiero che corrispondeva ad un rapporto della commissione delle petizioni del Reichstag In esso si proponeva di riunire una commissione di persone esperte nella cosa, « la quale esaminasse l'attuale stato fisiologico e patologico della questione sulla inoculazione, specialmente in rapporto alle cautele, che sono appro priate a ci rcondare la inoculazione colla maggiore possibile sicurezza, e stabilisse le norme per ottenere questa sicurezza, nel caso

Prescrizione generale della vaccinazione con linfa di una animale. »

Questa commissione, alla quale prese anche parte il ministero della guerra con un relatore della divisione medica, si riunì dietro decisione del Bundesrath il 30 ottobre 1884, e le sue deliberazioni e conclusioni, che rischiarano cosi essenzialmente lo stato della questione circa l'uso della linfa animale, resero difficile di procurarsi per le vaccinazioni nell'esercito la sufficiente quantità di linfa umanizzata, il cui uso in sè e per sè, non aveva dato risultati e conseguenze sfavorevoli. Si doveva perciò a ragione cercare di utilizzare per l'annata la linfa animale, massimamente dopo che le nuove deliberazioni dell'ufficio sanitario imperiale del 17 e 18 giugno 1886, sopra la produzione, la conservazione e la spedizione della linfa animale dovevano anche sotto questo rapporto dare i più attendibili risullati.

Purtroppo la disposizione della divisione medica del 20 novembre 1884 ai medici generali di corpo d'armata, che ordinava esperimenti di vaccinazione con linfa animale insieme a vaccinazioni di controllo con linfa umanizzata non pc,teva più essere sufticientemenle in osservanza 'nella vaccinazione del 1884-85, giacché una gran parte dei nuovi arruolati era già stata inoculata con linfa umanizzata.

Nell'anno 1885·86 furono eseguiti estesi esperimenti con linfa animale dapprima in alcuni corpi d'armata, e precisa. mente sotto i seguenti punti di vista:

1• Gli inscritti da vaccinare delle truppe scelte per la prova dovevano essere divisi in gruppi uguali, dei quali uno si doveva inoculare con linfa umanizzala, l'altro con deter· minate specie di linfa animale.

Di queste ultime si usarono principalmente: la linfa animale primitiva (cow-pox)di Pissin, quindi come retrooaccine la linfa dello stabilimento vaccinico del granducato di Anhalt a Bernhurg di Wescht>, e quella dell'istituto del granducato di Sassonia-Weimar di Feiffer, quindi la linfa in polvere (Lymphpulver) dello stabilimento municipale del granducato di Assia in Darmstadt di Reissner.

Della linfa umanizzala si doveva adoperare: linfa di bam. bini pura - linfa di bambini con gl icerina nella propor zi on di 1 di linfa e fino a 3 di glicerina, recente o conservate per non oltre 2 mesi - e linfa di rivaccinazione da braccio a braccio.

2° I di versi g ruppi dello stesso riparlo di truppa erana vaccinati dallo stesso medico militar e col medesimo processo

3• Se due inoculazioni ripetute con linfa animale rima. nevano senzP. esito, la terza volta si vaccinava con linfa umanizzata e viceversa.

4° La consistenza maggiore della linfa anima le e quind la difficoltà di far la attaccare fece sembrare necessario inoculare col m etodo delle incisioni. Queste dovevand esse superficiali, fatte colla lametta scanalata, o col bisturi da in culazioni, non sanguinanti, lunghe tre quarti ad 1 centirnet semplici (I), doppie ( II) otl in croce <+). In seguilo sull incisioni tenute aperte stirando la pelle, si soffregava reil ratamente la linfa colla lancatta o con una stecca d'avar i S i ritennero sul'ficienti 6 ad 8 incisioni per individuo . P ricevere la linfa serviva un porta- oggetti incavato, sul q u se ne doveva sempre porre una piccola quantità.

Do po l'inoculazione di ciaschedun individuo si doveva sempre accuratamente pulire gli istrumenti adoperati. B vietato di introdurre la lan cetta non pulita nel recipien della linfa per pren<lerne, e di raccogliere i residui del linfa rimasti negli strumenli o sul pori.a-oggetti e riporli n recipiente

5° Come sintomi dell'esito dell'inoculazione valevano pu!'tole r egolari, oppure una vescica ripiena di liq uido . semplici papule non dovevano considerarsi come esito.

I risulta ti dell' esp erimento furono i seguenti:

Gli esili della prima vacci naz ione furono:

Con linfa animale 9,603 su 1\),285 innestati =49,8 p. 1

Con linfa umanizzata 5,332 su 9492 innestali = 60 o. 100.

Gli esiti nella prima rivaccinazione furono:

Con linfa , animale 2,812 su 9,492 innestali= 29,~ p. 1 con linfa umanizz,il.fl 1, 3~0 :=:u 3,460 innestati = 39,8 p. 100.

Gli esiti nella iseconda rivaccinazione furono: con linfa an imale dopo due precedenti inoculazioni senza esito con linfa animale, 13,7 p. 100. c on linfa umanizzata dopo due precedenti inoculazioni senza esito eon linfa umanizzata 22,2 p. 100. r risultati comparativi di quest'anno risultarono cosi:

Colla linfa animale si ottennero in media 2,7 pustole, e colla linfa umanizzata 3,4.

Nel 1886-87 gli esperimenti furono estesi a tutti i corpi d'armata, od inoltre si aggiunse la retrooaccina dello stabilim ento pa·ovinciale di Halle, ed invece della linfa in polvere di Darrnstadt si usò la linfa in emulsione.

La prima inoculazione diede:

Con linfe animali su 48,637 innestati, 23,733 esiti = 57 p. 100 con 2,8 pustole in media.

Con linfa umanizzata su 24,634 innestali, 16,014 esit i ::= 65 p. iOO con 3,9 pusto le in media.

La prima rivacci nazion e diede:

Con linfa animale su 19,375 innestati, 4,905 es iti = 25,3 p 100.

Con li~fa umanizzata su 9,198 inn estati , 3,664 esili = 39,8 p. 100.

La seconda rivaccinazione diede:

Con linfa animale dopo due precedenti inocula zioni senza esito .

Con linfa umanizzata su 3,8l36 innestali 730 esiti= 18,8 p. 100.

Con linl'a 11manizzata dopo due prec~denti inoculazioni senza esito.

Con linfe animali su 12,680 innestati, 2,95i, esiti = 23,3 p. 100.

La linfa umanizzata diede dunque ancora i migliori risultati; però gli esiti con linfa anima~ furono magg iori che nell'anno precedente, specie in quei corpi d'armata nei t1ua li, l'anno prima , era già stata adoperaLa , e per conseguenza si era · già a cqu istata ma~giore familiarità nell'adoperarla. Si po- tevaadunque ritene re che aumentando la conoscenza delle pro. prieta edell'us o della Jinf'a animale,avrebbero pure aumentato gli esili con essa ottenuti, e siccome si poteva con sir.urezza ritenere colla linfa animale una profilassi così sicu ra come colla umanizzata, cosi furono dal 1887-88 in poi eseguiti in tuLti i corpi d'armata le prove dell'uso di linfa animale com materiale di inoculazione. La linfa stes.sa fu fornita dall stato per i bisogni di tutti i medici mili lari, prendendola dagr stabilimenti vaccinife ri della Prussia e degli altri paei;:i: n 3° cor po ed in quello dalla guardia però si continuarono I inoculazioni collalinfa originaria delle vaccine di Pissin. I risu tali furono i seguenti: con linfa di Halle 78,2 p. 100, di Ber. burg 72,8 p. 100, di Weimar, 64,8 p.100, di Pissin 62,2 p. 1 di Strasburgo 59,7 p. 100.

Il risultato generale di tutte le inoculazioni nel period 1884-88 é il seguente:

Quadro sinottico di tutte le oaccinaztoni e rioaceina ioni eseguite nell'esercii

Le malattie osservale in seguito alla rivaccinazione furon soltanto in casi isolati e di piccola entità. Il colonnello m dico Becker osservò in Altona in un individuo un gonfio doloroso nelle vicinanze dell'innesto, della grandezza di u uovo di gallina, che s i sviluppò due giorni dopo l'innes con ingorgo delle ghiandole ascellari, e che guarì solamen dopo una cura di 3 settimane L'innesto e ra stato fatto

D'IGIENE

braccio a b!·ar~io; la linfa originaria proveniva dall'istituto accinico d1 K1el.

v salzwedel notò in Magonza in un soldato una eruzione veicolare estesa a tutto il corpo circa 6 giorni dopo una ino~:lazione con linfa di Pissin, comparsa insieme ad uno svi~uppo regolare delle pustole,_vacciniche. Due volte si sviluppò una risipola sul luogo dell mnesto.

Si osservò un flemmone a Saarbrucken, e nel 1887 a Bromberg una linfangioile con otite media. L'individuo relativo era stato vaccinato il 26 novembre, il 3 dicembre l'esame delle pustole non aveva dimostrato nulla di notevole al braccio; 2 giorni più tardi si sviluppò una linfangioite che scomparve presto; però al 10° giorno insorse con febbre e brivido una otite media destra, la quale guar1 coll'uscita del pus da una rottura del timpano. L'individuo non soffrì nessun disturbo dell'udito.

This article is from: