CARLO LEVIA AFIRENZE E LA FIRENZE DI CARLO LEVI (1941-1945)

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l’applicazione farisaica di un diritto”, bensì “la prima prova completa della capacità di autogoverno del popolo italiano”45. 2. Giovani, uomini e donne: rapporti tra i sessi e le generazioni Le dimensioni del giornale, i rapporti personali, il particolare clima di quei mesi portano Levi a occuparsi di svariate faccende, dalla stesura dell’articolo di fondo alle proteste dei lettori. Alcune di queste fanno parte dell’ordinaria amministrazione; per esempio, tra novembre e dicembre 1944, Luigi Dallapiccola scrive quattro lettere a Levi chiedendo la rettifica delle dichiarazioni che gli sono state attribuite da un giornalista della “NdP” in una cronaca musicale del 27 novembre 194446. Altre polemiche, invece, svelano le tensioni che percorrono la città mentre riprende la vita normale. Per esempio, il 2 ottobre 1944, un lungo articolo di Romano Bilenchi riconosce il ruolo delle donne fiorentine nella lotta di Resistenza, passando dalla celebrazione – a volte imprecisa – alle questioni di attualità politica, ossia il nuovo ruolo della donna nella vita politica e pubblica dell’Italia democratica. Ovunque le donne sono state presenti nella lotta, si sono infiltrate fra le S.S. per spiarne le mosse, hanno aiutato i perseguitati, hanno ristabilito i collegamenti, hanno in più casi anche sparato contro i franchi tiratori e i soldati nazisti, compiuto atti di sabotaggio. Così coi sacrifici più duri e a prezzo della propria vita si sono conquistate posizioni e diritti che nessuno potrà negar loro. […] Intanto le nostre donne […] si apprestano anche a Firenze, come in tutte le città dell’Italia libera, a prendere iniziativa a favore del popolo contribuendo a creare cooperative, asili infantili, enti culturali, trasferendo la loro attività e le loro esperienze dal piano della lotta a quello della ricostruzione democratica della nostra regione47.

Ma i toni oscillano, anche tra i democratici del CLN si ritrovano il paternalismo e la volontà di controllo maschile sui costumi femminili. Sulla prima pagina del 3

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C. Levi, Morte dei morti, “NdP”, 30 aprile 1945, ora anche in «La Nazione del popolo» cit., pp. 295-297. 46 ACGV, Carte Luigi Dallapiccola, lettere del 27 novembre, 5, 15 e 17 dicembre 1944; l’articolo in questione è il trafiletto Il concerto al «Cherubini», “NdP”, 27 novembre 1944. 47 r. b. [Romano Bilenchi], Le donne nella lotta per la liberazione, “NdP”, 2 ottobre 1944, ora anche in «La Nazione del Popolo» cit., pp. 191-195.

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