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Archivio storico del Comune di Santa Maria Capua Vetere »
ARCHIVI STORICI COMUNALI CAMPANI (I) 63
ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE73
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Indirizzo: Palazzo Angiulli, piazza Angiulli, 3, 81055 – Santa Maria Capua Vetere (Ce) Ufficio competente: Direzione Affari Istituzionali e Servizi Culturali Responsabile: dott.ssa Maria Emilia Lista; indirizzo: ex Palazzo Lucarelli, via Albana Tel.: 0823813212; fax: 0823844891 E-mail: affari.istituzionali@comune.smcv.it beni-culturali@santamariacv.postacert.it Accesso: L’accesso all'Archivio è subordinato all’accoglimento, da parte del Direttore dell'Archivio, della domanda di ammissione da redigersi su apposito modello in distribuzione presso la sede dell'Archivio; orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì: h 9:0013:00; lunedì e giovedì, h. 9:00-13:00, 16:00-17:30 Servizi: una sala di consultazione; strumenti di corredo: inventario dattiloscritto; servizi di riproduzione: fotocopie; su richiesta è possibile la riproduzione digitale con attrezzatura dell’utente
L’Archivio storico del Comune di Santa Maria Capua Vetere, sito nel complesso demaniale dell’ex convento degli Alcantarini (XVII sec.), è stato riaperto al pubblico dal 2000 (si veda Fig. 23). I documenti di interesse storico sono conservati al piano terra, mentre al primo piano è conservato l’archivio di deposito. Il fondo documentario dell’Archivio storico abbraccia un ampio arco cronologico che va dal 1736 all’ultimo decennio del XX secolo.
Storia dell’archivio
L’archivio era originariamente depositato nei locali della ex Casa Comunale, sita in via Cappabianca, e si presentava già diviso in Archivio antico, di deposito, corrente e dello Stato civile.
73 Scheda di Maria Elisabetta Vendemia, aggiornata al marzo 2017.
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S. MARINO - M.E. VENDEMIA
I locali destinati alla parte antica dell’archivio erano idonei ad ospitare la documentazione, ma non abbastanza grandi da contenerla tutta74 .
Non si conosce con certezza la data dell’istituzione dell’Archivio storico di Santa Maria Capua Vetere. Dall’Archivio interno della Soprintendenza risulta che, probabilmente, una sezione antica dell’archivio esisteva già nel 1924.
Fondi archivistici L’Achivio comunale è diviso in due parti: a.1) Atti antichi (1738-1966)75
Gli atti più antichi della città di Santa Maria Maggiore, toponimo originario di Santa Maria Capua Vetere, non sono stati inseriti nell’inventario, aggiornato al luglio 2007, e sono privi di qualsiasi strumento di corredo. La documentazione dei secoli XVIII-XIX, riguardante l’amministrazione finanziaria dell’ente, è stata protetta con cartelle plastificate, su cui sono appuntati gli estremi cronologici dei pezzi76 .
a.2) Archivio comunale (1738-2004)77
Fa parte di questo fondo tutta la documentazione riordinata nel 1936 secondo le quindici categorie introdotte dal titolario di classificazione del 1897. Nel corso degli ultimi interventi di recupero e riordino è stata aggregata documentazione prodotta da altri enti locali78 (per l’elenco delle serie archivistiche si veda App. IX.1).
74 ASAC, Tit. VIII ctg. 3°, b. 32, fasc. 86. 75 Gli estremi cronologici e gli oggetti della documentazione finanziaria sono stati rilevati dai faldoni predisposti dai dipendenti dell’Archivio. 76 Le serie archivistiche sono: Conto dell’amministrazione dell’Università di Santa Maria Maggiore (1738-1869); Mandati di pagamento (1869-1966). 77 Le informazioni sono desunte dall’inventario aggiornato dal personale del Comune di Santa Maria Capua Vetere, reperibile nella sala consultazione dell’Archivio storico. 78 Come è il caso della categoria II, dove sono stati inseriti gli archivi dei seguenti enti disciolti: Mendicicomio “Saraceni”; Orfanotrofio “FiorilloLucarelli”; Conservatorio “Santa Teresa”; Istituto per ciechi e sordomuti “Cappabianca”; Asilo infantile: “Sacri Cuori”.
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Fig. 23. Santa Maria Capua Vetere, Palazzo Angiulli, sede dell’Archivio storico comunale.