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Carnia e Isonzo
Nelle prospettive iniziali delle operazioni militari italiane, sul fronte trentino si doveva mantenere un atteggiamento puramente difensivo mentre l'attacco alle forze austroungariche con relativo sfondamento doveva realizzarsi nella zona dell'Isonzo e del Carso. Le mete da raggiungere rimanevano le città di Lubiana e di Trieste.
1 primi assalti dovevano conseguire due teste di ponte sulla sinistra del fiume a Tolmino e Gorizia: gli esiti, però, non erano stati quelli desiderati. Nel 1915 si erano combattute le prime quattro battaglie dell'Isonzo, con la costituzione di una testa di ponte nei pressi di Plezzo. Un 'altra strategicamente più importante conquistata a Tolmino. fu bersaglio in seguito di continui bombardamenti che provocarono numerose vittime senza ottenere nessun vantaggio da una parte o daB'altra. Attorno a Gorizia i tentativi d'impadronirsi dei monti Sei Busi e San Michele furono subito respinti con gravissime perdite da una parte e dall'altra.
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Dal 9 al 15 marzo 1916, in seguito agli accordi stretti nella Conferenza interalleata di Chantilly, del dicembre precedente, furono disposte manovre di forza sul Carso, sul fronte di Gorizia e nuovamente sulla testa di ponte di Tolmino. Ma non erano previste conquiste di particolare rilievo, ci si doveva anzi accontentare di tenere impegnato il nemico con azioni dimostrative.
Per rinforzare le difese sul fronte trentino, poderosi contingenti di truppe, di quadrupedi, di armi e vettovagliamenti furono spostati nelle province di Padova e Vicenza per respingere l'attacco sferrato dagli austroungarici.
Dopo la conquista di Gorizia, si tornò a combattere, ma La settima e ottava battaglia dell'Isonzo riuscirono soltanto a conquistare alcune trin- cee presso Merna. Un'azione presso Doberdò, a nord di Monfalcone, dopo un'effimera avanzata, si concluse con un ripiegamento sui luoghi di partenza.
Per un certo periodo di tempo. i soldati e gli ufficiali che ai primi di agosto avevano conqtùstato Gorizia riuscirono a far sorgere un certo ottimismo tra la popolazione e in mezzo alle truppe dislocate sui vari fronti. Si era diffusa anche la voce che la pace sarebbe stata ormai prossima. Ben presto, però, subentrò una sfiducia e anche uno spirito di rivolta: le gravissime perdite - morti, feriti e prigionieri -, soprattutto le numerose vittime cadute in attacchi giudicati troppo avventati, demoralizzarono i combattenti che si sentivano traditi dagli stessi loro comandanti.
Anche dai campi di battaglia del fronte orientale e occidentale europei arrivavano notizie di stragi che non ottenevano alcun risultato.
Sempre più il territorio circostante alle azioni belliche si riempiva di rovine: interi paesi e città dovevano essere abbandonati dagli abitanti, costretti a fuggire verso mete sconosciute, terrorizzati dal pensiero di quanto poteva succedere alle loro case e ai campi, durante la loro assenza.
Piccolo plotone, probabilmente in ,m giro di perlustrazione, presso un piccolo laghetto 11011 ide11tij1cato. Non è dato sapere se i soldati siano di stanza nell'edijicio che si tro,,a vicino al pontile e usino per scopi di ossen}(ltorio militare anche le due casette sull'acqua. Le ca1111e lawstri stanno a indicare 1111a altitudine non elevata della località.
In Carnia - reticolati • In q ue sto fondovalle sono visibil i dei cavalli di Fris ia con reticolati . Dall'al tro fianco dell a va ll e appa iono le tende di un accampamento e, in basso, alc uni depos iti co n mate ri ale va rio. Dove la barr iera è più fitta sono presenti uno o più pe rsone. Non è stato poss ibile identific are il luogo dove furono istalla te queste st rutture p rovv isor ie.
Anche q ues ta immag in e è rim as ta mister iosa : in un ambiente abbastanza desolato, con una vegetazione bru lla, le cende montate al di là dei ret ico lati , che iJ fo tografo non ha pocuco sup erare.
Sella Nevea - Baraccamen[ti] • La località d i montagn a che si trova a pochi chilometri dal passo di Ta r vis io era integ rata nelle strutture difensive del fronte della Carnia . La foto, dove si vedono uomini al lavoro, presenta una se ri e di tettoie des tina re a depos iti di materia le per le pri me linee, abbas tanza lontane. La bianche ria stesa ad asciugare tes timonia che i so ld ati vi risiedevano regola r mente .
Parco buoi in. mal'Cia (Carnia) • Sul telo dell'autoca rro si legge << 2° Au to parco 2 157» . I bovini accomp agnati in fila sono des tinat i a ll a mace!Jazione , per l'alimentazione d ei soldati. In seguito il te r mine "parco buoi" diventerà un modo d i d ire con va le nza dispregiativa.
Colonna rijòniimento presso Caporetto • La colonna di carr iaggi si trova non molto lontano da Plezzo, avviata a dare rifornimento di generi alim en tari e, probabilmente, di muni zioni e altro mate ri ale al pe rsona le che si trovava nelle prime linee del fronte . La stagione invernale deve essere particolarmente rigida se si considerano gli indumenti pesami e le mani tenute ben protette degli uomini che aprono la carovana.
Caporetto • I rifornimenti arr ivano a Caporetto, cope rta da un legge ro strato di neve . La cittadina è in mano icaliana e in primo piano si vedono i binar i della decauville (ferrovia a sca rtame nto rid otto) c he ve rrà ter minata in tempi rap idi pe r ga ranc ire in seguito i tri,port i di truppa e de i necessa r i rifornim enti: durante il 19 ·16 fu infacc i concluso il co llegame nto ferroviario con C ividale del Friuli.
Caporetto - Strada e ponte per Drezenca • Il << ponte di Napoleone», come è stato anche ch iamato, sostiene un binario della decauv ille, arrivata q ui al suo capo li nea . Sopra l' imboccamra al termine della strada è vis ibi le un carab iniere . Il luogo, ai piedi de l Monte Nero era stato conqu istato il 16 giugno del 19 15 dal 3° reggimento alp ini al comando del co lonnello Donato Elia.
Ponte per Temova • Loca licà che si trova a sei ch ilo met ri di di scanz a a n o rd di Capo re tco, sull' alc o Iso nzo . Al di là del pon ce sono vis ibili sol dat i ical iani con cava lli , de i q uali uno ca ri ca du e bott i, p rob abil men te utilizza re pe r il riforn imento d'acqua . Gli edific i ap paiono in perfette co nd izio ni.
Pro ba bile tronco ferrov iario cos truito a se rviz io dell 'eserc ito. Non è sta to poss ibile ri conosce re la lo caliz zazione. Nel caso si t rattasse di un tro nco della caudc11il/e che collegava Caporetto a C ividale, si po trebbe pensare all a va ll e del Natisone. È utile ri cordare che la fer rov ia venne uc il izzata dopo la guerra anche per trasporto passeggeri e merci fìno agli ini zi degli anni '30.
11 tra cco di caudeville, visib il mente sconnesso, semb ra anco ra uti lizza bile per quan to è da to in tuire dal carrello su cui si trovano sed uti due so lda ti. Anche il caotico accampamento sullo sfondo è frequentato da numerosi so ldat i. La zona è tipicamente cars ica, diff1c il111 ence r iconoscibile.
Camminamenti verso Tolmino • La cittad ina di To lmino assunse partico lare valore strategico per la campagna di sfondame nto prev isto fin dall' inizio delle operazioni. Qu i si doveva cost it uire una pr ima tes ta di ponte per le amb iziose conquiste che doveva po rta re l'ese rcito ita liano fino a Lub iana . La foto sca ttata documenta implic itament e la scarsa occupaz ione rea li zzata.
L'Isonzo 11erso Tolmino • Si tra tta di una t ipica foto scattata a chi si me rce in posa per l'occa sione, carica pe rò di valore simbolico. L'alp ino sc ru ta il paesagg io c he si alla rga ne l fon do va lle dove sc orre il fiume e sale (a sini stra) verso il monte Merzl i, tutt i ob ie tt iv i e ostacoli da superare da par te delle forze italiane. Il luogo dove si trova il so ldato appare come un att re zzat o punto di osse rvaz ione .
Trincea austriaca dal 1\lferzli • Prendendo alla le ttera la didasca lia original e, si potrebbe intendere che le ba rr ie re austriache sono q uell e intu ibili sul pendio c he si trova di fronte; in pr imo piano si presentereb be all ora la trincea ital iana , sup era ta per un attacco po rtato felicemente a re nnine.
L ' Ison zo (dal Merzli) • Il monte Merzli ha cos tiru ico un punto chiave della difesa austroungarica, diventando il più cruento campo di baccaglia nell'alta va lle de ll' Isonzo . Lo scatto documenta che gli italian i se ne sono impossessat i, come è dato da comprendere anche dagli e lmetti che appa iono a sinis tra all 'interno della trincea.
Nel fondova lle dell' Isonzo è rico nosc ib ile un deposito di materi ale, collo ca to in gran parte so tto la tetto ia vis ibile al te r mine del canuniname nto. In prim o piano si trovano gli allo ggiame nti pe r le gua rdi e di custo di a. In curi o isce il so ldato in maniche di cami cia sulla des tra : fo rse si sca so ccopon e nd o a una visita medica all 'ape rto .
Due pos tazi o ni ge me Ue appoggiate all a roccia. I sacchi colloc ati in buon ordine e altro materi al e visibile in primo piano fanno pensa re a depositi in pro ss imità de lle linee di combattimenco. Curiose le tabel le co ll ocate al vertice del palo sul pi edesta llo a sca lin i, forse frecce indicat ri ci.
Jl ponce fe rrov iario su l Vipacco (in slove no Vipava) a Rubbia, poco a sud di Go r izia . Evi denti i danni sub it i e insieme l'avvio della ricos tr uz ione co n l'impalcatura, co llegata in basso con la spo nda destra del fiume.
Una Dolina carsica • Dida scal ia di sapo re eufemistico. È, infatt i, ben visibile c he le nume rose croci piazza te in mezzo ai piccoli ri tagli di terreno segnano al trectanri sepolc r i d i vitt ime de i rec enti scont ri a fuoco. Anche i r icove ri bass i ricavati nella parte superiore fanno pensare a locu li , pronti per esse re ut il izzaci anc he in futu ro.