le proposte del piano strategico per le trasformazioni urbanistiche - volume 2

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Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio

Gruppo di lavoro

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“LE PROPOSTE DEL PIANO STRATEGICO PER LE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE”

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Volume MASTERPLAN STRATEGICO


Interventi per la realizzazione di una cittĂ sostenibile

Associazione Forum Rimini Venture

Direzione del Piano Strategico di Rimini Palazzo del Turismo, Piazzale Fellini 3 47921 - Rimini Telefono: 0541 704377 Fax: 0541 704632 E-mail: piano.strategico@comune.rimini.it sito: www.riminiventure.it

Marzo 2013


“MASTERPLAN STRATEGICO” Interventi per la realizzazione di una città sostenibile

il sindaco assessorato alla tutela e governo del territorio, demanio marittimo, lavori pubblici, mobilità Assessorato alle Politiche del Turismo, Piano Strategico, Università assessorato alla cultura, identità dei luoghi e degli spazi, istituto superiore di studi musicali g.lettimi assessorato all’ambiente, energie, politiche per lo sviluppo sostenibile, innovazione tecnologica, politiche giovanili, pace e cooperazione internazionale assessorato alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia, Welfare e Protezione sociale, Politiche di Integrazione, Politiche Sociosanitarie, Politiche Abitative, Città dei Bambini

assessorato alle Attività economiche, Politiche della Sicurezza e della Legalità, Polizia Municipale, Protezione Civile, Igiene e Sanità, Diritti degli Animali assessorato alle Risorse umane, Risorse finanziarie, Patrimonio e Demanio Comunale, Partecipate, Politiche dello sport e del Benessere assessorato alle Politiche del lavoro, Formazione, Tempi della città, Politiche di Genere, Rapporti con il territorio, Rapporti con il Consiglio Comunale assessorato AI Servizi al Cittadino, Trasparenza e Semplificazione Amministrativa, Servizi Generali, Diritti dei Consumatori, Politiche comunitarie direzione pianificazione e gestione territoriale direzione per il Piano Strategico



INDICE

1.“LA RIMINI DI DOMANI”: Finalità e oggetto del masterplan strategico..........4 2.VISION E OBIETTIVI GENERALI............................................................8 3.I GRANDI TEMI DI INTERVENTO........................................................12 3.1 La città turistica................................................................................................13 3.2 La messa in valore del patrimonio storico.................................................................14 3.3 Reti verdi e raggi d’acqua.....................................................................................16 3.4 Nuove polarità urbane e aree strategiche..................................................................18

4.GLI AMBITI PROGETTUALI................................................................20 4.1 Lungomare.......................................................................................................22 4.2 Porto Canale.....................................................................................................26 4.3 Parco Marecchia................................................................................................29 4.4 Deviatore del Marecchia.......................................................................................32 4.5 Deviatore dell’Ausa.............................................................................................34 4.6 Grotta Rossa.....................................................................................................36 7. Parco Ausa .......................................................................................................38 8. Centro Storico ...................................................................................................40 9. Stazione ...........................................................................................................46 10. Aeroporto .......................................................................................................20

5. L’APPROCCIO INTEGRATO: linee metodologiche per la elaborazione degli stralci e la valutazione delle proposte tecnico-amministrative.....................54


Gruppo di lavoro

1.

“LA RIMINI DI DOMANI”:

Finalità e oggetto del Masterplan strategico

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Le LINEE DI MANDATO del Sindaco evidenziano le carenze strutturali della città e delineano le strategie da mettere in atto al fine di superare e risolvere le attuali criticità e, nello stesso tempo, delineare un disegno organico ed altamente riqualificante della città, fondato sull’arresto del consumo di territorio e capace di limitare la dispersione insediativa. Si persegue la formazione di una città compatta e circolare, formata da anelli concentrici, dove le frazioni si sviluppano seguendo funzioni specifiche. Il PIANO STRATEGICO costituisce, assieme alle linee di mandato, il quadro di riferimento del “Masterplan strategico” che è strutturato sulla base di obiettivi e azioni del Piano stesso. Il Masterplan, in particolare, integra e mette a sistema obiettivi e azioni inerenti la riqualificazione dell’immagine turistica, la ricucitura della città attraverso il potenziamento del sistema del

verde, la riqualificazione della città storica e la riqualificazione di aree identitarie e strategiche, così come riportato nel seguente capitolo: “C_ I Grandi temi di intervento”.

Il PIANO STRUTTURALE,

nel suo percorso verso l’approvazione, dovrà sostenere in maniera ancora più incisiva ed integrata gli obiettivi del Masterplan strategico, fra cui il rilancio dell’immagine di Rimini attraverso la riqualificazione della città turistica, del suo apparato ricettivo e mediante l’attuazione del “Parco del Mare”. La valorizzazione della città storica, normata dal

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO, dovrà ancor più ricercare la rivitalizzazione del suo centro e il recupero della sua capacità attrattiva in termini di residenza e di offerta commerciale, ponendo inoltre attenzione al recupero delle emergenze storico archeologiche. Il PSC persegue già il potenziamento e la riqualificazione

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Gruppo di lavoro

del sistema di riconnessioni verdi di penetrazione che dovrà essere definito come intervento unitario organico: anello verde. Il potenziamento del verde rappresenta un impegno che dovrà essere garantito attraverso la tutela dei parchi esistenti e interventi di recupero, ricucitura e riconnessione anche con la rinaturalizzazione dei corridoi verdi. Il PSC costituisce anche il quadro urbanistico entro cui porre la massima attenzione alle funzioni di eccellenza che costituiscono i punti di forza dello sviluppo economico, tra queste: l’aeroporto, il porto e l’area della stazione che risultano temi fondamentali non solo per la mobilità ma per le funzioni e il ruolo che rivestono nel contesto urbano.

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Il MASTERPLAN STRATEGICO, vuole quindi definire una PROCEDURA CONDIVISA con gli enti sovraordinati, PROVINCIA DI RIMINI, REGIONE EMILIA-ROMAGNA, e gli stakeholders locali, PER

SOSTENERE L’ATTUAZIONE, per stralci, DEI DIVERSI PROGETTI SCATURITI DALLE LINEE DI MANDATO DEL SINDACO E DAL PIANO STRATEGICO IN UN PROGETTO UNITARIO DI RIQUALIFICAZIONE E RICONNESSIONE DI PARTI SIGNIFICATIVE DELLA CITTÀ.

LIZZAZIONE di parti rilevanti della città connettendone i luoghi più significativi, innalzando la qualità della vita e puntando sulla mobilità

PER UNA CITTÀ CONNESSA E CIRCOLARE. lenta e le relazioni urbane,

Il Masterplan strategico vuole poi costituire il ful-

NUOVO MODELLO DI MOBILITÀ SOSTENIBILE, collegando le parti nevralgiche

cro di un

della città di Rimini con i suoi quartieri periferici e con il resto delle città grazie ad un sistema continuo, aperto e ricongiunto alla città da sistemi a rete.

Sulla base del sistema degli spazi pubblici e delle reti verdi il Masterplan strategico è il SISTEMA

CHE VUOLE PROMUOVERE LA RIQUALIFICAZIONE, RIGENERAZIONE E RIVITA-

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Gruppo di lavoro

2.

VISION E OBIETTIVI GENERALI

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Il Masterplan strategico vuole dare una risposta

“COME VOGLIAMO CHE SIA LA RIMINI DEL FUTURO?”:

-- IL QUINTO ANELLO

(l’internazionalizzazione) individua la vocazione internazionale della città, i poli logistici per l’internazionalizzazione e le matrici di collegamento.

operativa alla domanda: --

vogliamo che da un puntino sull’asse dell’Adriatico in uno stivale a mollo nel Mediterraneo possa diventare PROTAGONISTA DEL

PROPRIO FUTURO; --

vogliamo, prima di tutto, che passi dall’essere una città frazionata e fratturata ad essere

COESA e ARMONICA, dove le FRAZIONI trovino un proprio ruolo funzio-

una città

nale all’interno di uno sviluppo unitario.

Obiettivi generali ---

--

Passare da una città frazionata e fratturata ad una città coesa, circolare ed armonica, significa

--

pensare ad un CENTRO STORICO inteso come luogo identitario, dal quale rilanciare un’idea moderna di città, che a partire dal suo elemento costitutivo, si apre all’esterno e si riorganizza per cerchi concentrici, innervati da sistemi verdi,

--

GLI ANELLI DELLA CITTA’. -- IL CENTRO diventa l’ANIMA di una CITTÀ SENZA FRAZIONI, e costituisce il primo anello.

-- IL SECONDO ANELLO

(i Borghi) riconnette i borghi con il centro storico, valorizza il percorso delle mura e si attrezza con una cerniera di parcheggi;

-- IL TERZO ANELLO (l’anello verde) è una

-----

sono: passare da una città fratturata ad una città coesa e circolare, riconnettendo le varie parti urbane, la marina e il forese alla città; riconnettere le frazioni al centro, attraverso collegamenti protetti e attraverso l’attribuzione di funzioni forti in grado di attribuire identità autonoma alle frazioni; innovare l’immagine turistica di Rimini con la riqualificazione dei suoi lungomare; recuperare un rapporto forte con il mare, attraverso la valorizzazione di luoghi identitari (porto, mercato del pesce,…); valorizzare porzioni della città storica e consolidata (il ponte di Tiberio come porta di accesso alla città storica, Piazza Malatesta, il sistema delle mura storiche,…); riqualificare e rigenerare l’edificato esistente; creare e innovare aree strategiche fortemente qualificanti e capaci di creare poli d’eccellenza per la città; sviluppare un modello di mobilità sostenibile. realizzare percorsi pedonali e ciclabili in sede propria, connessi a quelli esistenti verso la città o verso le frazioni e il territorio non urbanizzato.

grande circolare verde che connette il centro e i borghi con il resto del tessuto urbano e gli assi radiali di collegamento (lungomare nord e sud, vie di collegamento centro-entroterra); è la circolare verde centrale delle città a cui si connette il tessuto della rete delle piste ciclabili;

-- IL QUARTO ANELLO

(il tessuto urbano diffuso e le frazioni) assegna funzioni alle frazioni e ne garantisce la continuità spaziale e relazionale;

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Gruppo di lavoro

Un focus sulla Mobilità sostenibile Rimini “città mobile senz’auto” vuole affermare un principio fondamentale per la mobilità delle persone e delle cose che avvenga in un quadro di razionalità e sostenibilità, che sia in grado di valorizzare la qualità dei luoghi e consentire di affermare “Rimini come terra dell’incontro”. Una mobilità futura quindi organizzata sull’idea che dell’automobile si possa fare a meno non in meri termini di “divieto”, ma perché vengono offerte valide alternative di trasporto che, consentendo eguale efficacia nella mobilità, riportano ad una più giusta dimensione relazionale le funzioni dell’abitare e del vivere città e territorio a partire dai luoghi di maggior valore identitario, sociale e culturale.

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DEL LITORALE e di allentare la pressione automobilistica sulle periferie, il tracciato della ferrovia assume ancor più il valore di asse centrale distributivo per il sistema di trasporto pubblico di

PERMEABILITÀ FRA LE ZONE A MARE E A MONTE DELLA FERROVIA sia incrementata, massa. Condizione fondamentale è che la

attraverso la creazione di adeguati ed ampi attraversamenti urbani (non semplici sottopassaggi)

“UNA TRAMA VERDE” DI PERCORSI E SPAZI DI RICUCITURA DELLA CITTÀ CON IL SUO MARE. che si appoggino ad

A fianco della linea ferroviaria sarà realizzato il primo tratto di TRC (stazione Rimini - stazione

LA SITUAZIONE ATTUALE: la pressione delle auto sul centro storico

UN POSSIBILE SCENARIO FUTURO: il progetto di alleggerimento per una città più vivibile

Città mobile senz’auto

Riccione), che verrà successivamente sviluppato con una tratta che permetterà di raggiungere il polo fieristico. A integrazione della rete di tra-

Questa visione dirompente deve essere supportata da un sistema di mobilità estremamente innovativo ed originale. Innanzitutto alla scala ter-

COLLEGAMENTI DEL TPL LUNGO GLI ASSI RADIALI CON L’ENTROTERRA (San Marino, Valmarecchia,

ritoriale vanno potenziati i

via Emilia, caselli autostradali, direttrice verso Ravenna). Nella prospettiva di LIBERARE DAL

MEZZO PRIVATO LA FASCIA TURISTICA

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sporto pubblico, si vuole sviluppare la “PLURI-

MODALITÀ” prevedendo molteplici modalità di trasporto, più capillari e puntuali. In particolare si intende potenziare la

RETE DELLE PISTE

CICLABILI, dotare la città di un parco mezzi di BIKE SHARING e di CAR SHARING ELETTRICI, disporre di servizi di NAVETTE elettri-


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

che lungo itinerari semplici e intuitivi. Tutti questi mezzi costituiranno la rete fine di connessione fra i principali attrattori e servizi urbani e i vari punti di interscambio della mobilità, a partire

PARCHEGGI e dalle fermate principali del TPL, da dove si potrà facilmente accedere a tutti dai

tangenziale marina e il nuovo attraversamento a monte, sarebbe caratterizzato da un notevole alleggerimento del traffico di attraversamento, puntando piuttosto su un “traffico di destinazione”, mettendo a disposizione parcheggi di attestamento al centro storico.

questi servizi di trasporto. Per poter realizzare iL nuovo sistema di relazioni, non si può prescindere dal riflettere su uno scenario alternativo per la mobilità, per il recupero degli spazi identitari, delle continuità storiche e delle reti degli spazi aperti, in un’ottica complessiva di

QUALITÀ E

VIVIBILITÀ URBANA. Alla situazione attuale, caratterizzata da una elevata pressione delle auto sul centro storico, con una alta percentuale di traffico di attraversamento proprio in alcuni dei luoghi di maggior pregio, si vuole contrapporre un nuovo assetto di mobilità, che, con la nuova

La radiografia della mobilità lenta: evidenzia il reticolo delle piste ciclabili e il reticolo da completare. Come “un sistema di vasi sanguigni” l’intero reticolo/sistema si connette all’anello verde e connette questo con il resto dell’intero sistema ciclabile. 11


Gruppo di lavoro

3.

I GRANDI TEMI DI INTERVENTO L’attuazione del nuovo disegno urbano interessa i luoghi che meglio rappresentano l’identità della città:

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

3.1La città turistica Il nuovo ruolo del mare

Un nuovo valore di riferimento viene conferito al mare: da sfondo torna ad essere presenza centrale. Attraverso questa inversione di polarità e rinnovata importanza, il mare diviene elemento fondante di un nuovo concetto di benessere e per lo sviluppo e l’innovazione di settore dell’impresa, generando così un nuovo concept di turismo, il Sea Wellness. Questo nuovo concept innescherà anche una radicale riqualificazione del comparto ricettivo. Prerequisito fondamentale del nuovo protagonismo che deriva e che parte dal mare, è la tutela e la valorizzazione della qualità delle sue acque.

Il Parco del Mare

Il mare trova ancora più forza attraverso un ulteriore cambiamento radicale del ruolo dell’infrastruttura di costa, con l’attenzione all’ambiente e al paesaggio che si concretizza attraverso la realizzazione del Parco del Mare per cittadini e turi-

sti. Configurandosi come Parco Urbano attrezzato che contiene funzioni e servizi, il lungomare diviene così nuova “Agorà” cittadina dotata di spazi pubblici accoglienti, attrattivi e identitari, luogo vocato all’incontro e alla relazione tra i residenti, tra e con i turisti, destinato allo svago, al tempo libero, al loisir e ai vari eventi e manifestazioni all’aperto. In virtù della sua posizione strategica tra la città e la spiaggia, si presenta quale nuovo scenario per l’incontro tra la città e il mare e non più come una barriera. Il Parco è anche elemento terminale di due tipi di riconnessioni “verdi”: una che mette in continuità il nuovo sistema del lungomare e la città consolidata, al di là della ferrovia, attraverso percorsi che intercettino i nuovi sistemi di mobilità lenta. L’altro di connessione, a scala più territoriale, sarà connotato da una forte naturalità e si concretizzerà, innanzitutto, attraverso il miglioramento, il recupero e il ridisegno degli ambiti fluviali, quali, ad esempio, il Marecchia e l’Ausa.

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Gruppo di lavoro

3.2

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La messa in valore del patrimonio storico

Riqualificazione e valorizzazione dei luoghi urbani storici e a forte valenza identitaria

Per la riqualificazione del centro storico di Rimini si propone la riprogettazione unitaria di Piazza Malatesta (dal Teatro Galli alla piazza del Castello, dal recupero del fossato al sistema dei parcheggi), il restauro e l’ampliamento della Biblioteca storica Gambalunga, la riprogettazione degli arredi urbani, la promozione del reinsediamento delle botteghe storiche e di un reinsediamento degli stessi abitanti. Si vuole inoltre realizzare un programma di tutela e valorizzazione dei Beni Culturali, la creazione di un “Parco archeologico aperto” che metta in rete tutte le presenze esistenti (anfiteatro, mura, Domus del Chirurgo, arco di Augusto, ponte di Tiberio, ecc.) rendendole fruibili anche attraverso l’utilizzo di sistemi tecnologici di ultima generazione e fortemente integrato nella rete degli spazi pubblici della città.

Il centro storico come fulcro

In questi ultimi dieci anni molte delle funzioni che risiedevano in centro storico sono state rilocalizzate, creando in questo modo, un inevitabile

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vuoto. Si vuole quindi riportare tali funzioni all’interno del centro, per richiamarvi anche i residenti. La visione moderna del centro storico deve inoltre, riuscire a sfondare le mura malatestiane e allargarsi ai borghi storici. E’ in questo senso che si delinea il nuovo ruolo del centro storico all’interno della città circolare, coesa e armonica, di cui diviene il fulcro. Si tratterà quindi di: --

dotare il centro di una serie di

SERVIZI, a

partire dai PARCHEGGI;

-- ALLONTANARE LE AUTO e i mezzi pesanti; --

fargli riacquistare il ruolo di

CENTRO

COMMERCIALE NATURALE. Per rendere la città più vivibile e fruibile e ricomporre le fratture, l’anello più largo del tessuto urbano deve trovare una continuità di percorsi protetti per il centro storico e per i borghi storici.


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Progetto “Le nuove Piazze”

Comune di Rimini

Comune di Rimini

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO

MU

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO

Città Storica: funzioni pubbliche e di interesse pubblico

REGOLAMENTO URBANISTICO

PSC RUE POC

PSC RUE POC

MU tavola RUE.3

scala 1:2.000

Adozione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000 Approvazione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

REGOLAMENTO URBANISTICO

Città Storica: funzioni pubbliche e di interesse pubblico Sindaco: Alberto Ravaioli

P MU

Assessore al Territorio: Roberto Biagini Presidente del Consiglio Comunale: Antonella Ceccarelli

SOSTITUZIONE EDIFICI INCONGRUI VIA BASTIONI SETTENTRIONALI

Segretario Comunale: Laura Chiodarelli Direzione Pianificazione e Gestione Territoriale, Coordinatore e Capo Progetto Ufficio di Piano: Alberto Fattori

P

Consulenza Generale: A.T.I. composta da: -Tecnicoop soc. coop (Rudi Fallaci, Luca Biancucci) -Giuseppe Campos Venuti -Carla Ferrari

M

B

M stesura del 14 gennaio 2011

tavola RUE.3 Adozione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

RIPRISTINO TRACCIATO DELLE MURA

M

scala 1:2.000

P

LEGENDA Perimetro del Centro Storico

Approvazione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

UMI - Unità minime d'intervento speciali attuabili tramite POC

Edifici ed aree di interesse

Sindaco: Alberto Ravaioli Assessore al Territorio: Roberto Biagini Presidente del Consiglio Comunale: Antonella Ceccarelli Segretario Comunale: Laura Chiodarelli

A - Reperti archeologici C - Castello M - Musei MU - Mura

B - Biblioteche CH - Tempio Malatestiano MC - Mercato Coperto P - Ponte Tiberio

MU

Tratti di Mura da evidenziare

RIQUALIFICAZIONE POLO UNIVERSITARIO

Università

Spazi pubblici urbani

DELOCALIZZAZIONE FUNZIONI ASILO COMUNALE ED EDIFICIO AUSL

M

Verde pubblico

Direzione Pianificazione e Gestione Territoriale, Coordinatore e Capo Progetto Ufficio di Piano: Alberto Fattori

Aree a verde privato di pregio

COMPATIBILIZZAZIONE DELLE FUNZIONI DI TRASPOSTO PUBBLICO CON IL TRACCIATO DELLE MURA

SOSTITUZIONE EDIFICI INCONGRUI VIA BASTIONI SETTENTRIONALI

B

RIPRISTINO TRACCIATO DELLE MURA

P

Principali alberature di pregio Principali alberature

Consulenza Generale: A.T.I. composta da: -Tecnicoop soc. coop (Rudi Fallaci, Luca Biancucci) -Giuseppe Campos Venuti -Carla Ferrari

Parcheggi esistenti Parcheggi proposti

M

B

RESTAURO DEL COMPLESSO ROCCA MALATESTIANA

-

C Rete delle piste ciclabili esistenti

MC CH

Assi commerciali

RIQUALIFICAZIONE EDFICI LARGO GRAMSCI

COMPLETAMENTO DELLO SCAVO DELL'ANFITEATRO ROMANO -

M

stesura del 14 gennaio 2011

RIQUALIFICAZIONE M LARGO GRAMSCI RESTAURO E MESSA IN VALORE DELLE MURA

LEGENDA B MU

Perimetro del Centro Storico

UMI - Unità minime d'intervento speciali attuabili tramite POC

MU

Edifici ed aree di interesse A - Reperti archeologici C - Castello M - Musei MU - Mura

B - Biblioteche CH - Tempio Malatestiano MC - Mercato Coperto P - Ponte Tiberio

-

-

Tratti di Mura da evidenziare

RIQUALIFICAZIONE POLO UNIVERSITARIO

Università

DELOCALIZZAZIONE FUNZIONI MU ASILO COMUNALE ED EDIFICIO AUSL

Spazi pubblici urbani

B M

P

Verde pubblico Aree a verde privato di pregio Principali alberature di pregio Principali alberature Parcheggi esistenti

RESTAURO DEL COMPLESSO ROCCA MALATESTIANA

Parcheggi proposti

C Rete delle piste ciclabili esistenti

MC CH

Assi commerciali

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RESTAURO E MESSA IN VALORE DELLE MURA

B MU

R EDF


Gruppo di lavoro

3.3

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Reti verdi e raggi d’acqua

Le riconnessioni urbane e territoriali

Si prevede la creazione di un sistema di trame verdi a livello territoriale capaci di ricucire le eccellenze ambientali e di valorizzarle, mettendole in continuità e tutelandole. Tra i progetti prioritari si inserisce la prosecuzione del Parco Marecchia e la tutela dell’intera asta fluviale a partire dal

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primo passo della costituzione di un’area protetta, per poi sviluppare un vero e proprio progetto di parco, con interventi a tutela della biodiversità e di rinaturalizzazione delle aree antropizzate e degradate. Il parco sarà, inoltre, occasione di riconnessione con i corsi d’acqua minori per incrementare ulteriormente il corridoio ecologico. Per quanto riguarda, inoltre, la parte urbana del


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Parco del Marecchia, si evidenzia come la prevista riqualificazione dell’area del porto canale possa costituirne una terminazione di eccellenza nonché di grande suggestione. IL sistema di connessioni che dal Parco del Mare si dispiega nella città e fino all’entroterra sotto forma di “corridoi verdi” rappresenterà un elemento portante del

“SISTEMA DELLE TRA-

ME VERDI” che dovrà realizzarsi, oltre che su scala territoriale, a livello urbano attraverso la creazione di un “anello verde” in grado di collegare in una rete integrata le diverse aree urbane a valenza paesaggistico-ambientale, attualmente separate e frammentate.

I SENTIERI DELL’ACQUA. Percorsi di mobilita’ lenta lungo le linee d’acqua 17


Gruppo di lavoro

3.4

G1

Nuove polarità urbane e aree strategiche

Le centralità urbane

Una delle aree di maggiore portata strategica anche per operare una ricucitura urbana tra la città lineare della costa e quella consolidata, è certamente l’ambito della

STAZIONE FERROVIA-

RIA. La zona viene ad assumere l’importanza di luogo strategico perché permette di operare una ricucitura spaziale fra le due aree più pregiate della città e una saldatura concettuale e funzionale fra due immagini di Rimini, la Rimini del turismo e la Rimini storica. La riqualificazione dell’area della stazione consente di ridisegnare completamente i bordi e i vuoti delle due rispettive città, aprendo la strada al recupero di importanti oggetti storici, come l’anfiteatro e le mura

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storiche, a risignificare e riqualificare oggetti della modernità, come il grattacielo, ad ampliare le dotazioni di verde, a riconfigurare le strutture urbane quali i viali della stazione anche come elemento di connessione fra il Parco dell’Ausa e il porto canale.

IL PORTO, collocato a margine della città storica, risulta inserito in un ambiente urbano ad alta densità residenziale. Un ambiente dal profilo ambientale delicato ma urbanisticamente disordinato e scarsamente organizzato. Prioritaria diviene quindi la redazione di un progetto che a partire dalla valorizzazione degli elementi identitari esistenti sia capace di dare ordine e di potenziare e connettere le funzioni necessarie. Il progetto do-


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

vrà essere in grado di mettere in relazione l’ambiente urbano e quello marino e garantire la riqualificazione e il consolidamento delle funzioni portuali connesse sia alla pesca che alle attività diportistiche e al contempo migliorare la circolazione e la sosta sia dei natanti che delle vetture private oggi disordinatamente collocate lungo le banchine. La realizzazione del PALACONGRESSI ha offerto l’opportunità di riqualificare una vasta area strategica per la città occupata precedentemente dalle strutture della fiera coinvolgendo parte dell’attiguo parco urbano. Il Nuovo Palacongressi è, infatti, circondato da un’area verde di trentamila metri quadrati e si affaccia su un nuovo specchio in memoria dello storico tracciato del torrente 2.e1 Ausa. L’obiettivo è stato, dunque, quello di riqualificare l’area, in cui è sorto il centro congressi, e di trasformarla in un polmone verde, in un vero e proprio parco paesaggistico. Il parco, che circonda il Palacongressi, è il primo grande

tassello di un “raggio verde”, che lo collega con il mare, passando per il centro storico. Il progetto ha il fine di esportare cultura dal centro verso il mare e importare natura nel cuore della città, infatti la zona è diventata un’area naturale ed ha migliorato l’intero sistema ecologico-paesaggistico del territorio. Simbolo della struttura è la grande conchiglia di vetro che ospita una delle sale per i congressi. La riqualificazione dell’intera area sarà completata con l’intervento sulla zona sud ancora occupata dalle vecchie strutture fieristiche. La riqualificazione dell’area dell’AEROPORTO mira a creare un polo fortemente attrattivo non solo per i turisti di passaggio ma anche per i residenti, dotando il terminal aeroportuale delle attrezzature e dei servizi a terra adeguati agli standard degli aeroporti moderni. L’aeroporto deve essere poi riconnesso al suo territorio tramite il 1.abc miglioramento dei collegamenti viari e di trasporto pubblico. 1.d

Comune di Rimini

PSC RUE POC

2.e2

1.d

PIANO STRUTTURALE COMUNALE

PIANO STRUTTURALE COMUNALE

2.d

Strategie di qualificazione del territorio

2.a

PIANO STRUTTURALE

2.e1 tavola PSC.2

scala 1:20.000

1.ab

Adozione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000 Approvazione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

Sindaco: Alberto Ravaioli

1.d

2.e2 H

Assessore al Territorio: Roberto Biagini Presidente del Consiglio Comunale: Antonella Ceccarelli Segretario Comunale: Laura Chiodarelli Direzione Pianificazione e Gestione Territoriale, Coordinatore e Capo Progetto Ufficio di Piano: Alberto Fattori Consulenza Generale: A.T.I. composta da: -Tecnicoop soc. coop (Rudi Fallaci, Luca Biancucci) -Giuseppe Campos Venuti -Carla Ferrari

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stesura del 2 febbraio 2011

2.g2 LEGENDA Confine comunale

VALORIZZAZIONE DEI CARATTERI DEL PAESAGGIO

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Gruppo di lavoro

4.

GLI AMBITI PROGETTUALI

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Il Masterplan strategico si compone di 12 ambiti, porzioni di territorio aventi caratteristiche omogenee in riferimento agli obiettivi delineati dal masterplan:

1. LUNGOMARE; 2. PORTO CANALE; 3. PARCO MARECCHIA; 4. DEVIATORE MARECCHIA; 5. DEVIATORE AUSA; 6. GROTTA ROSSA; 7. PARCO AUSA; 8. CENTRO STORICO;

9. STAZIONE; 10. AEROPORTO; 11. AREE PRODUTTIVE E DELLA LOGISTICA; 12. RAGGI D’ACQUA; Attraverso la riqualificazione e trasformazione dei 12 ambiti di progetto si intende garantire una nuova immagina della città contemporanea valorizzandone le risorse e gli aspetti identitari.

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Gruppo di lavoro

4.1

G1

LUNGOMARE

Descrizione

Oggi il lungomare di Rimini può essere sinteticamente descritto come una grande area a servizio della spiaggia e degli hotel. Aree in fregio utilizzate a parcheggio dagli alberghi, strada lungomare ovvero un’ampia striscia di asfalto, stabilimenti balneari affastellati, costituiscono il paesaggio quotidiano di quella che dovrebbe essere l’area di maggior pregio della rimini turistica. Una “cartolina” dove in estate scompare la percezione del mare e che in inverno si desertifica.

Obiettivi

L’intervento sui lungomari è finalizzato principalmente alla realizzazione del “Parco del mare”, il nuovo waterfront, con funzione di agorà, capace di garantire una vitalità che non sia legata esclusivamente ai fenomeni stagionali, contribuendo così alla trasformazione di Rimini da città sul mare a città di mare. Il grande parco urbano, con una estensione di circa 10 km, dovrebbe anche costituire l’elemento innovatore capace di indurre e sostenere la riqualificazione della spiaggia, degli alberghi e di tutta la fascia turistica. Nel suo complesso però il parco urbano del mare intende ricostruire un luogo della città non solo a

servizio della fascia turistica ma di tutta la città di Rimini, nuovo luogo dell’identità degli abitanti così come dei “residenti temporanei”, ovvero i turisti. Inoltre caratterizzato da ampie superfici a verde, il parco del mare comporterà un innalzamento non solo della qualità urbana ma anche di quella ambientale.

Obiettivi specifici sono: Progettazione unitaria del sistema comprendente: a. la fascia dell’arenile dedicato alle strutture balneari, il lungomare e le eventuali aree in fregio fino alla prima linea edificata. b. La progettazione urbana deve avere un’attrattività e un’incisività tale da determinare trasformazione anche significative sugli edifici prospicienti (esempio: ribaltamento dei fronti principali degli hotel), armonizzandosi con i nuovi progetti per l’arenile in modo da costituire un tessuto continuo tra lungomare e spiaggia, prevedendo la creazione di attività ricreative, sportive e culturali sulle aree libere a monte dell’attuale linea di demarcazione lungomare-spiaggia. c. Oltre ad armonizzarsi con i nuovi progetti per l’arenile, la progettazione urbana dovrà pre-

Il lungomare. 22 metri di asfalto

70 e più metri di spazio di servizio.......per 20 km

L’asse commerciale......una passeggiata?

2 retri si fronteggiano..........a servizio della spiaggia 22


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

vedere la riorganizzazione delle attività commerciali e ricreative, garantendo permeabilità e accessibilità verso il mare e assicurano la riqualificazione dei principali attestamenti e varchi del sistema urbano (come piazzale Fellini). d. La mobilità dovrà svilupparsi secondo uno schema a stanze, utilizzando l’attuale viale parallelo al lungomare come strada di distribuzione ed evitando che sia utilizzato come strada di scorrimento. La funzione di asse di gronda viene svolta dalla viabilità a monte che sarà completata dalla prevista “tangenziale marina”. e. Vengono previsti parcheggi interrati in prossimità delle vie di penetrazione al mare, in numero non superiore all’offerta attuale. La realizzazione dei parcheggi sarà accompagnata dalla revisione della sosta in superficie.

Criteri e linee guida

Il parco del mare con una estensione che supera 10 km, potrà trovare attuazione attraverso differenti modalità (project financing, concessione, project bond,....) e vedrà coinvolti necessariamente molteplici e diversi attori e proponenti. È allora fondamentale fissare alcuni criteri e linee guida, che siano in grado di orientare le diverse progettualità e proporre un disegno che seppure variabile presenti alcuni elementi di continuità. Sebbene i suddetti criteri siano ancora in corso di definizione appare utile anticiparne i principali contenuti: a. predisporre un disegno unitario fra lungomare e arenile che preveda la loro piena integrazione, nel caso non sia possibile intervenire contestualmente su tutte e due le aree; b. costruire la continuità fra lo spazio del lungomare e quello dell’arenile, evitando che si vadano a realizzare elementi di cesura o se-

Piano Strategico: schema di assetto della mobilità per la fascia a mare 23


Gruppo di lavoro

parazione; c. prevedere una continuità dei percorsi pedonali e ciclabili, sotto forma di passeggiata contemporanea, nuovo lungomare; d. prevedere funzioni per il tempo libero, per il sea-wellness e l’attrattività turistica, compresa la possibilità di recuperare spazi e attività per le funzioni accessorie alberghiere e degli stabilimenti balneari; e. prevedere l’accorpamento dei bagni, la riorganizzazione dei volumi edilizi e la loro riduzione in modo da creare ampie fasce di interruzione e di visibilità del mare; f. sul sedime dell’attuale lungomare o nelle aree restrostanti potranno essere collocati volumi edilizi in misura contenuta per attività commerciali, ristorative-bar e accessorie ed

G1

integrative dei servizi di spiaggia. Il loro disegno dovrà essere integrato con le sistemazioni del suolo. Tali volumi hanno lo scopo di rendere fruibile il parco del mare tutto l’anno e in più ore del giorno e della sera. Questi volumi dovrebbero, in linea preferenziale, ospitare il trasferimento dei volumi dalla spiaggia, in modo da ottenere complessivamente una riduzione dei volumi edificati ed un loro spostamento a monte. g. interessare preferibilmente tutte le aree fino alla prima linea urbana, evitando che vi siano interruzioni e separazioni percettive e paesaggistiche sensibili con il lungomare, privilegiando la lettura unitaria dello spazio; h. là dove possibile, le aree in fregio possono essere date in concessione ai privati antistanti a

Piano Strategico -linee guida: rendering illustrativo d’insieme del Parco del mare

Lungomare: stato attuale

Piano Strategico - linee guida: rendering illustrativi della site specific gym

Piano Strategico - linee guida: rendering illustrativi degli stabilimenti a mare

Piano Strategico - linee guida: planimetria d’insieme del Parco del mare 24


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO I primi tre stralci operativi

Stralcio operativo B: simulazioni progettuali

condizione che, oltre a corrispondere un equo compenso annuale, sia previsto un trattamento del suolo ed una sistemazione complessiva che riprenda i caratteri prevalenti del parco del mare, senza marcare discontinuità sensibili ed evitando recinzioni occlusive. È possibile utilizzare sempre in concessione il sottosuolo delle aree in fregio per realizzare parcheggi a servizio degli alberghi o altri vani e servizi accessori, comprese le SPA.

Stralci operativi

Nell’ambito del lungomare sono già presenti quattro proposte, corrispondenti a tre stralci operativi con diverso stato di progettazione: Stralcio operativo C: rendering di progetto

A. Marina centro da Piazzale Fellini a Piazzale Kennedy; B. Marina centro dal Porto a Piazzale Fellini; C. Riqualificazione del comparto industriale turistico degradato: recupero e valorizzazione di Bellariva - Delibera di G.C. n°266 del 2/10/2012; D. Miramare - Lungomare Spadazzi; E. Rimini Nord - Indirizzi di progetto

Stralcio operativo D: simulazioni progettuali

Stralcio operativo E: indirizzi di progetto

25


Gruppo di lavoro

4.2

G1

PORTO CANALE

Descrizione

Il Porto canale, nonostante mantenga ancora una genuina componente identitaria, oggi si presenta come isolato e avulso dalla città, frutto della giustapposizione di due “retri”: la banchina e la strada. è quindi venuto meno il ruolo, del porto canale, di sistema urbano portante e di elemento fondamentale di ricucitura del territorio, della città e della zona turistica. In generale si registra la mancanza di uno spazio aperto di qualità, sia per quel che riguarda le banchine, sia per la loro relazione con gli accessi e il lungo canale. Il sistema lungofiume, potrebbe invece offrire numerose opportunità di ricucitura con la città storica, per la molteplicità e qualità di spazi ed

LA SITUAZIONE ATTUALE: Porto Canale - Lo stato attuale delle banchine

LA SITUAZIONE ATTUALE: Porto Canale - due retri che si fronteggiano

STRADA BANCHINA

architetture che vi si affacciano, andando anche a ridare uno spazio idoneo agli imponenti accessi alla banchina che presupporrebbero un’area pedonale non solo di arrivo (banchina), ma anche di partenza (strada);

Obiettivi

Obiettivo generale è quello di ricucire e riqualificare i luoghi identitari della città, basandosi su un nuovo sistema di relazioni: asse portante di questo nuovo sistema è il porto canale, che da elemento isolato e dequalificato diventa luogo di connessione e ricucitura, da “retro” diventa spazio urbano di relazione, innescando processi di integrazione degli interventi in un’ottica complessiva di qualità e identità urbana. Fra gli obiettivi specifici si individuano: a. la progettazione urbana dovrà concentrarsi nel rapporto tra il porto canale e la città, recuperando ove possibile la relazione con la città storica, riqualificando le piazze e gli spazi prospicienti ma anche creando nuovi affacci; b. Si dovrà prevedere inoltre, nella zona di proprietà demaniale, la riorganizzazione delle attività commerciali e di servizio alla navigazione, con possibilità d’installazione di strutture temporanee da destinare ad attività commerciali presenti nella zona, valorizzando anche gli elementi storici legati alla marineria (il faro, i magazzini e la cantieristica navale, il mercato ittico), rafforzando così la componente identitaria di Rimini città di mare; c. occorrerà inoltre realizzare la messa in sicurezza delle banchine; d. il progetto dovrà anche affrontare alcune questioni inerenti la mobilità, dal collega-

BANCHINA STRADA 26


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

IL PORTO CANALE: da elelmento isolato....

... A luogo di connessione

27


Gruppo di lavoro

mento tra le due banchine del porto canale e dei percorsi via mare di collegamento con il Borgo San Giuliano, alla regolamentazione della viabilità veicolare di scorrimento esistente con eventuale restrizioni degli accessi per i residenti (Z.T.L).

Stralci operativi

L’ambito del porto canale è oggetto di alcuni studi e progetti di trasformazione urbana ed intervento edilizio, che possono rappresentare importanti occasioni di sviluppo nel segno dell’integrazione tra i processi attuativi e nell’individuazione delle priorità. Tra i diversi progetti in corso, quello riguardante la ricollocazione del mercato ittico e la riqualificazione delle aree della cantieristica navale, costituisce sicuramente un’importante opportunità per rilanciare e valorizzare l’ambito del porto canale anche nella sua relazione con il fronte mare e il parco del mare, in un’ottica di rifunzionalizzazione e rilancio delle potenzialità attrattive.

nuova configurazione morfologica e architettonica al comparto produttivo del sistema portuale. Sarà rivalutata la cantieristica navale dato che è di importanza strategica grazie ad un porto considerato come un’area di intervento omogenea ed unitaria ed inoltre sarà potenziata l’attività di lavorazione e commercializzazione del pescato oltre all’attività di pesca professionale. Sarà realizzata una nuova zona per scarico e movimentazione del mercato con messa in sicurezza delle banchine e dell’intera area. Dovranno essere realizzati inoltre spazi idonei, attrezzature e servizi per il nuovo mercato ittico e di servizio alla pesca. Gli interventi prevedono la costruzione di nuovi fabbricati e la razionalizzazione delle aree asservite e aree per la sosta e di servizio alle varie attività con relativa rete viaria.

MERCATO DEL PESCE E CANTIERISTICA Il progetto si situa su un’area di 10 mila mq compresa tra le banchine portuali e il complesso residenziale La Prua e ha lo scopo di dare una UN NUOVO AFFACCIO SUL PORTO CANALE: l’ambito di Piazzetta Ducale (Concorso Rotary - S. Imola, F. Greco, L. Rogante)

LA RETE CICLABILE Piste esistenti Completamento della rete

IL PORTO CANALE E LE BANCHINE - UN NUOVO SPAZIO URiL NUOVO MERCATO DEL PESCE BANO DI RELAZIONE (Concorso Rotary - Arch. Luca Vernocchi)

28

G1


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

4.3 Descrizione

L’ambito è caratterizzato dalla presenza del Ponte di Tiberio, dall’invaso d’acqua e dal Parco creato dalla devizione del corso del fiume Marecchia. Si tratta di tre elementi che devono da un lato essere riqualificati come elementi singoli e dall’altra devono ritrovare una propria relazione fra loro e con la città. Il traffico veicolare pregiudica oggi in maniera non più sostenibile il ruolo e la fruizione del ponte di Tiberio e lo trasforma in una barriera per l’attraveramento pedonale e ciclabile, affievolendo la relazione tra il Borgo S. Giuliano e il centro storico. Gli accessi al Parco XXV Aprile, sia su via Circonvallazione Occidentale che dal parcheggio prospiciente il Borgo S. Giuliano, sono anonimi e poco valorizzati; questo, in aggiunta alla scarsa permeabilità dei percorsi e all’indefinitezza dei bordi del parco, lo rende avulso dalla città, con la quale sembra non avere relazione.

PARCO MARECCHIA

continuo, costituito dal Parco con le testate del Ponte e con il Porto Canale.

Obiettivi

Obiettivi generali sono: a. creare una nuova continuità pedonale tra il Borgo San Giuliano e il centro sotrico, con il recupero di una continuità del percorso delle mura; b. il parco Marecchia deve recuperare la sua relazione con la città, da una parte, e con l’acqua e il porto canale, dall’altra, attraverso la ridefinizione dei bordi, delle permeabilità e delle connessioni verdi e degli accessi, e con il recupero del legame, ad oggi affievolito, con il sistema delle acque; c. completamento della connessione territoriale tra il porto e il centro storico, tramite il proseguimento del percorso ciclopedonale (cfr. 2. Porto Canale) da realizzarsi preferibilmente lungo il portocanale restituito alla fruizione della città.

All’interno del parco sono pochi i percorsi ciclopedonali trasversali e di attraversamento: questo comporta una scarsa fruibilità degli spazi e la mancanza di collegamento e relazione tra le due parti di città, al di qua e al di là del parco.

Piste esistenti Completamento della rete

Il parco XXV Aprile tronca l’asta del canale, di fatto scollegando il sistema lineare, una volta

IL PROBLEMA INTORNO AL PONTE

LA RETE CICLABILE

LA SITUAZIONE ATTUALE: ACCESSO AL PARCO

UNA NUOVA CONTINUITà TRA IL PARCO E IL PORTO CANALE 29


Gruppo di lavoro

Alcuni obiettivi specifici sono: a. creare una nuova testata urbana, una sorta di porta di ingresso alla città storica e al parco urbano del Marecchia, dove potranno trovare luogo nella zona dell’invaso del ponte di Tiberio, chioschi e strutture stagionali ed andrà verificata la possibilità di inserire parcheggi interrati e strutture fuori terra; b. valorizzare alcuni monumenti ed edifici di valore storico come ad esempio la medioevale porta Galliana; c. mettere in sicurezza le banchine del porto ca-

d.

e.

f.

VALORIZZAZIONE DI PORTA GALLIANA (Università di Ferrara)

g.

G1

nale oltre che prevederne un loro uso come spazio pubblico; la mobilità dovrà prevedere la pedonalizzazione del ponte di Tiberio realizzando così la ricucitura della frattura tra borgo san Giuliano e centro storico e - trasformare la viabilità veicolare di scorrimento esistente con regolamentazione degli accessi per i residenti (ad esempio in forma di Z.T.L); la progettazione urbana dovrà concentrarsi nel rapporto tra il porto canale e la città, recuperando ove possibile la relazione con la città storica, riqualificando le piazze e gli spazi che vi si prospettano, creando nuovi affacci; per la riqualificazione del parco XXV aprile, la progettazione urbana dovrà porre particolare attenzione alla riqualificazione dei bordi del parco, al miglioramento dei percorsi ciclopedonali esistenti, a valorizzare la natura identitaria del parco per riportare alla memoria una parte del tracciato originario del fiume mediante richiami al tema dell’acqua, a studiare gli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le “porte” del parco; provvedere all’ampliamento del parco fino a comprendere le aree inedificate adiacenti e garantire un miglioramento ambientale del sistema degli scarichi fognari incongrui.

Strategia e priorità

(LA NUOVA PORTA AL CENTRO STORICO E AL PARCO (Concorso Rotary - Arch. Claudio Masini, Ing. Alessandro Franca)

LA NUOVA PORTA AL CENTRO STORICO E AL PARCO (Università di Ferrara) 30

Aspetto fondamentale per la riqualificazione del sistema del Ponte di Tiberio è pervenire ad una diversa organizzazione della mobilità veicolare, che basandosi sullo schema illustrato nel “focus sulla Mobilità sostenibile” deve veder risolta anche la situazione contingente dell’attraversamento veicolare del ponte e della pressione carrabile sulla circonvallazione delle mura. E’ in quest’ottica, che prende in esame un ampio contesto, che si deve porre il ragionamento sull’alternativa carrabile al ponte di


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Tiberio: pedonalizzarlo non significa solo porsi il problema della salvaguardia del monumento, ma anche e soprattutto della valorizzazione del Ponte e del suo intorno, così come di buona parte del sistema delle mura. Lo schema di assetto della viabilità generale così come le diverse ipotesi alternative devono quindi essere valutate proprio nella loro capacità di rispondere a questi obiettivi oltrechè di assicurare una mobilità efficiente a servizio di Rimini.

Suggestione progettuale - progetto aree ex HERA

Stralci operativi In questo ambito sono già presenti proposte, corrispondenti a stralci operativi con diverso stato di progettazione: A. Progetto aree ex HERA; B. Progetto tecnopolo;

Progetto Tecnopolo

Le tre alternative carrabili al il Ponte di Tiberio, per un nuovo scenario di mobilità 31


Gruppo di lavoro

4.4

G1

DEVIATORE MARECCHIA

Piste esistenti

Descrizione

Estratto del PSC

Dalla nuova darsena al parco Marecchia, ai margini di San Giuliano, racchiuso tra l’edificato denso della borgata e il mare e lungo gli argini inerbiti del Deviatore Marecchia, il nuovo percorso consentirà di creare un collegamento mare monte superando le fratture generate dai tratti ferroviari e contribuirà all’allargamento del parco fluviale già auspicato dalla pianificazione urbanistica. Proprio in quest’area nel settembre del 2011 il Comune di Rimini ha bandito un concorso di progettazione per la riqualificazione urbanistica e ambientale della foce del deviatore, attraverso la sostituzione del ponte carrabile su via Coletti, la realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale in corrispondenza di via Ortigara e la sistemazione degli argini fluviali.

Obiettivi

Completamento del parco fluviale fino alla foce del deviatore Marecchia. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovrà creare percorsi tematici che valorizzino gli aspetti identitari (capanni da pesca) e naturalistici (bird watching) e riqualificare i percorsi ciclopedonali esistenti per realizzare piste ciclopedonali utilizzabili tutto l’anno e in qualsiasi

32

La rete ciclabile

Alcune proposte progettuali per il nuovo ponte

ora della giornata; b. lo studio della mobilità dovrà riorganizzare la viabilità privata veicolare di tutta l’area di San Giuliano mare per consentire la pedonalizzazione di alcuni tratti di lungomare e procedere alla realizzazione di un nuovo ponte sul deviatore Marecchia in sostituzione dell’attuale su via Coletti destinato sia al traffico veicolare che a quello pedonale e ciclabile. Mediante la realizzazione di corsie dedicate si consentirebbe il collegamento tra San Giuliano e Rivabella anche per la mobilità dolce.


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Sistemazione del lungomare su via Ortigara

La nuova darsena 33


Gruppo di lavoro

4.5

G1

DEVIATORE AUSA

Descrizione

Il deviatore Ausa, realizzato a partire dal 1946, determina il limite occidentale della città consolidata prevaltemente residenziale; il canale, a sezione trapezia, è interamente rivestito in lastre di conglomerato cementizio, determinando per questo un cattivo inserimento paesaggistico nella realtà urbana. L’area compresa tra l’argine occidentale e la strada statale 16, che in questo tratto funziona come circonvallazione cittadina, è in stato di semi abbandono e sporadicamente occupata da edifici a destinazione commerciale. In questo quadro risultano quanto mai necessari interventi volti alla

Lo stato di fatto

creazione di un luogo che funga anche da “cuscinetto ecologico” all’infrastruttura stradale.

Obiettivi

Realizzazione di un parco fluviale lungo le sponde del deviatore Ausa fruibile con percorsi tematici e didattici. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovrà prevedere: la realizzazione di un parco fino a comprendere le aree indeficate adiacenti alla SS16, l’invaso del deviatore e il corridoio verde a ridosso dell’edificato consolidato; studiare la rinaturalizzazione dell’alveo del deviatore oggi completamente cementificato; riqualificare il percorso ciclopedonale esistente sulla riva destra al fine di realizzare una pista ciclopedonale; b. la progettazione urbana dovrà inoltre: studiare gli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori valorizzando con maggior enfasi le “porte” del parco; consentire il recupero e la messa in sicurezza dei due ponti esistenti, di connessione tra le due sponde del deviatore; migliorare gli attraversamenti della via Marecchiese e via Covignano - SS16.

Stralci operativi In questo ambito è già presente una proposta, corrispondente allo stralcio operativo: A. Progetto parco energetico;

Estratto del RUE 34


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Suggestioni progettuali per la riqualificazione del Deviatore Ausa

Suggestioni progettuali per la riqualificazione del Deviatore Ausa Piste esistenti Completamento della rete

La rete ciclabile

Parco energetico - Suggestione progettuale

35


Gruppo di lavoro

4.6

G1

GROTTA ROSSA

Descrizione

Alle pendici del colle di Covignano a sud est della SS 16 è collocato il quartiere della Grottarossa, una propaggine della città oltre il limite determinato dall’asse autostradale, che per Rimini indica il confine tra la città e la campagna. I collegamenti con il centro cittadino sono garantiti dagli assi stradali di Via della Grottarossa e dalla SS 72 Rimini San Marino, non attrezzati a garantire percorsi protetti per la mobilità lenta.

I percorsi ciclo pedonali previsti che in parte sfrutteranno gli argini del deviatore Ausa, hanno negli attraversamenti della Autostrada e della SS 16 gli ostacoli più duri da superare. A tal proposito le opere correlate alla terza corsia autostradale dovrebbero garantire risorse in tal senso.

Obiettivi

Continuazione del parco fluviale lungo le sponde del deviatore Ausa fruibile con percorsi tematici e didattici e completamento della connessione territoriale con la città consolidata. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovrà studiare la rinaturalizzazione dell’alveo del deviatore oggi completamente cementificato, riqualificare il percorso ciclopedonale esistente sulla riva destra al fine di realizzare una pista ciclopedonale utilizzabile tutto l’anno e in qualsiasi ora della giornata, completare il percorso ciclabile lungo il tratto naturale dell’Ausa in raccordo alla pista esistente lungo la via Montescudo, creare il percorso ciclabile lungo il vecchio tratto dell’Ausa in prossimità del complesso denominato Porta sud ponendo particolare attenzione agli aspetti naturalistici;

Lo stato di fatto

b. lo studio della mobilità dovrà studiare di un percorso ciclabile su via Pomposa, creare l’attraversamento tramite sottopasso sulla SS16, a cura della Società Autostrade nel progetto di completamento della III corsia dell’ A14, migliorare l’attraversamento di via Euterpe; c. si auspica inoltre alla messa in sicurezza dell’attuale ponte sul deviatore Ausa posto al termine di via Barattona e alla creazione

Esrtatto del PSC 36


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

dell’attraversamento tramite sottopasso sulla SS16-SS72, a cura della Società Autostrade nel progetto di completamento della III corsia dell’ A14.

Stralci operativi In questo ambito è già presente una proposta, corrispondente allo stralcio operativo: A. Progetto Grotta Rossa;

Piste esistenti Completamento della rete

LA RETE CICLABILE

Progetto Grotta Rossa - Suggestione progettuale 37


Gruppo di lavoro

4.7

G1

PARCO AUSA

Descrizione

La deviazione del torrente Ausa avvenuta nell’immediato dopoguerra ha offerto l’occasione di realizzare il parco cittadino lungo 3,5 km che collega la prima periferia al mare e che, passando dal palacongressi e dall’Arco di Augusto e costeggiando le mura della città storica, giunge a Marina Centro. Proprio grazie ai recenti lavori del Palacongressi è stato possibile riqualificare la zona verde; la realizzazione del ponte carrabile su via della Fiera ha permesso di superare la frattura generata dal traffico urbano. Inoltre per poter portare alla memoria l’antico torrente, è stato realizzato un bacino artificiale proprio al di sotto del nuovo ponte.

Obiettivi

Riqualificazione del parco Ausa. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovrà riqualificare i percorsi ciclopedonali esistenti all’interno del parco tramite interventi di arredo urbano e individuazione di percorsi tematici, valorizzare la natura identitaria del parco per riportare alla memoria una parte del tracciato originario del fiume mediante richiami al tema dell’acqua, studiare gli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le “porte” del parco e provvedere all’ampliamento del parco fino a comprendere le aree inedificate adiacenti.

Lo stato di fatto

Piste esistenti Completamento della rete

Esatratto del RUE

LA RETE CICLABILE 38


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Il nuovo Palacongressi 39


Gruppo di lavoro

4.8

G1

CENTRO STORICO

Descrizione

edifici storici di Rimini, oggi piazza Malatesta è caratterizzata da una promiscuità di usi e funzioni che tendono a sminuire i valori identitari in essa racchiusi: le difficoltà relazionali tra gli oggetti della piazza rivelano il carattere dello spazio aperto non in grado di creare connessione tra i singoli elementi e valorizzare le relazioni visuali al suo interno e con la città, ma piuttosto si configura come vuoto funzionale privo di qualità. Oggi la piazza ospita un parcheggio di 400 posti auto e il mercato bisettimanale, che insieme a piazza Cavour, le aree dietro la Rocca e le aree ex-Fiat, occupa una superficie di 26.600 mq, per un totale di 429 bancarelle.

Piazza Malatesta - sistema delle mura

Obiettivi

La nuova idea di città non può prescindere dal recupero del suo centro storico, non solo come luogo simbolico, ma quale centro commerciale e sociale di una nuova città compatta e coesa. La riconquista di un centro connesso finalmente con i suoi borghi dovrà necessariamente passare da una politica di gestione urbanistica, diretta dal RUE, che favorisca il ritorno della residenza e valorizzi le emergenze culturali e turistiche. Progetti specifici hanno lo scopo di riqualificare porzioni della città pubblica, non solo attraverso la riorganizzazione dei luoghi simbolici, ma anche potenziando i poli strategici come l’Università e i contenitori culturali.

Nonostante vi si affaccino due dei più importanti

Piazza malatesta e il sistema di relazioni

Nell’ottica del progetto, come messa in rete degli spazi residuali e delle aree verdi presenti nella città, Piazza Malatesta costituisce un’opportunità di continuità tra il sistema porto canale – parco Marecchia, percorso delle mura e parco dell’Ausa, e un importante punto d’intersezione tra le connessioni verdi e il centro storico. I progetti di restauro del Teatro Galli e di recupero del Fossato di Castel Sigismondo, sono un’importante occasione da indirizzare verso una più complessiva riqualificazione di tutta piazza Malatesta, anche attraverso azioni immediatamente attuabili che possano offrire una rinnovata flessibilità di uso e funzioni dello spazio aperto pubblico, verso una vocazione di carattere più culturale e ricreativo. Obiettivi specifici sono: a. la pedonalizzazione della piazza con l’eliminazione del parcheggio, resa possibile dalla realizzazione dall’ampliamento dei parcheggi Italo Flori e Scarpetti e la sua sistemazione in forma di spazio pubblico urbano;

Le difficolt’ relazionali tra Castel Sigismondo e Teatro Galli 40


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

b. la riorganizzazione del mercato; c. l’eventuale inserimento di usi attrattivi temporanei d. la valorizzazione delle connessioni pedonali dai nuovi parcheggi con il sistema piazza Malatesta – percorso delle mura attraverso la creazione di un percorso pedonale (anche su più livelli) di collegamento tra il parcheggio Italo Flori e piazza Malatesta riqualificando via Fracassi e valorizzandone la connessione anche attraverso un elemento di risalita verso la piazza che inneschi nuove relazioni fisiche e visuali e la creazione di un attraversamento pedonale privilegiato di collegamento tra il parcheggio Scarpetti e il percorso delle mura; e. nell’ottica di creare nuove relazioni tra il centro storico e i suoi borghi e valorizzare le “piazze minori” per riscoprirne il valore identitario, un’altra azione attuabile a breve termine è la pedonalizzazione di piazza Mazzini, e il rafforzamento del suo legame con Porta Montanara e quindi via Garibaldi, inserendola nel sistema del percorso delle mura.

Il secondo motivo è che una volta realizzati ed entrati in funzione i due vicini parcheggi (Scarpetti ed Italo Flori), lo spazio di Piazza Malatesta e l’area del Castello assumeranno una dimensione ancora più “spaesante”. Infatti questi spazi, privati della funzione di parcheggio, appariranno come enormi superfici asfaltate, vuote di significato e di usi. Sarà allora difficile contrapporre alla mancata riqualificazione di questa area il suo uso a mercato, che la impegna solo poche ore la settimana. L’intento è quello di trovare le giuste ed equilibrate misure (architettoniche, urbanistiche, paesaggistiche) con cui un mercato ambulante di tali dimensioni si possa integrare attivamente nella città senza vincolarne i processi di riqualificazione ma all’opposto costituendosi come occasione di valorizzazione reciproca.

L’area del fossato del Castello durante il mercato

Strategia e priorità

La sistemazione finale (come pure quella temporanea), di Piazza Malatesta e dell’intorno del Castello, deve comunque affrontare e risolvere alcuni nodi: la viabilità lungo le mura e di accesso al centro storico; il rapporto fra Teatro Galli - Piazza Malatesta e Castello; la riorganizzazione del Mercato degli Ambulanti. Quest’ultima questione appare quella in grado di determinare anche già nel breve periodo l’immagine di questo spazio. Innanzitutto l’attuale sistemazione del mercato impedisce di riprogettare questi spazi, di valorizzarli quali beni di tutta la città. Ad esempio infatti, non è possibile portare avanti il progetto del fossato se non viene risolta la questione del mercato che lì insiste.

L’area del fossato del Castello in assenza del mercato

41


Gruppo di lavoro

Interventi e strategie proposti per Piazza Malatesta

42

G1


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Università Il polo universitario riminese utilizza in gran parte edifici di proprietà del Comune di Rimini dati in uso l’Università che nel tempo sono stati oggetto di ristrutturazione ed adeguamento alle esigenze della nuova funzione. L’azione di sistemazione degli immobili non è ancora completata; infatti è necessario ultimare gli interventi sul complesso del Leon Battista Alberti e realizzare interamente l’intervento sull’ex Convento San Francesco e il Tecnopolo sull’area ex Macello. In particolare

gli interventi sul Leon Battista Alberti e sull’ex Convento San Francesco ben si inseriscono nell’ “Anello delle Nuove Piazze” che colloca tali edifici nell’ottica della riqualificazione e connessione pedonale e ciclabile tra le diverse sedi Universitarie e i luoghi strategici della città (Museo, Biblioteca, Domus, Piazze ecc.).

Il Progetto Nuove Piazze La riqualificazione dell’anello delle nuove piazze si inserisce in un discorso più ampio di recupero della qualità urbana dell’intera città di Rimini, che da anni l’Amministrazione sta perseguendo, in quanto prevede: -- una rivisitazione del Trasporto Pubblico Locale; -- il sistema dei parcheggi; -- il sistema delle piste ciclabili; In particolare le finalità prioritarie della riqualificazione dell’anello delle nuove piazze della città, affrontano il rapporto tra spazio pubblico ed edificato ed introducono un miglioramento della sostenibilità ambientale, ridefiniscono i limiti della struttura urbana mediante ricucitura del rapporto con le aree periurbane tramite piste ciclopedonali con ambiti di interesse ambientale e paesaggistico e ridisegnano spazi liberi destinati alla funzione pubblica con azioni coordinate di riqualificazione delle pavimentazioni, dei sistemi di arredo e del verde pubblico, per migliorare la fruibilità

Università - Progetto di ristrutturazione della sede L.B. Alberti

43


Gruppo di lavoro

G1

Nuove Piazze - Planimetria

S’Andrea” con questo suggerimento vuole contribuire alla riqualificazione del borgo dialogando con l’amministrazione affinchè le scelte operate risultino adeguate e condivise.. Gli interventi proposti possono essere realizzati in breve tempo e con una spesa veramente modesta in quanto progettati con una filosofia che mira all’essenziale-estetico. Nuove Piazze - Piazza Agabiti. Suggestione progettuale

Percorso Romano Il “percorso romano” è pensato come itinerario storico, culturale e didattico per scoprire e conoscere la Storia della Città di Rimini e d’Italia attraverso i monumenti del Centro Storico (Arco d’Augusto, Anfiteatro, Porta Montanara, Domus del Chirurgo, Ponte di Tiberio). Il progetto prevede dei punti informativi e divulgativi (attraverso totem informatizzati e strumenti interattivi) collocati nei nodi significativi del percorso. Tali totem saranno utilizzabili anche a livello didattico-educativo e turistico e potranno essere configurati in base alla tipologia di utenza utilizzando tutte le moderne tecnologie quali visualizzazione in tre dimensioni, wi-fi e collegamenti con siti web.

Nuove Piazze - Piazzetta Ducale. Suggestione progettuale

e l’accessibilità della “città pubblica” per tutti.

Riqualificazione Borgo Sant’Andrea Il Borgo di S’Andrea rappresenta una importante realtà all’interno della città di Rimini. In occasione delle passate edizioni della Festa del Borgo si è cercato di rivalutare alcuni principi che la contemporaneità ha messo da parte quali la storia, l’identità, l’aggregazione e la solidarietà. Il grande afflusso di pubblico e l’ottima qualità della manifestazione non fanno altro che dimostrare come l’esperimento sia perfettamente riuscito. Purtoppo però il Borgo di S’Andrea rimane sempre caratterizzato da inestetismi e caos anche in seguito alle recenti e infelici scelte amministrative.L’associazione “Quei de Borg ad

44


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

La proposta di risistemazione della Piazza Mazzini. Prima e dopo.

Punto informativo-interattivo presso l’anfiteatro

45


Gruppo di lavoro

4.9

G1

STAZIONE

Descrizione

L’area della stazione di Rimini si configura come un vuoto fisico e parzialmente funzionale di circa 12 ettari, intercluso nel tessuto urbano di una parte di città caratterizzata dalla presenza dell’infrastruttura ferroviaria. Attraversa longitudinalmente l’intero ambito, dal Porto Canale fino all’insediamento costiero lineare più a sud. L’effetto “barriera” generato dalla presenza della ferrovia si manifesta in una condizione fisico urbana frammentata e caoti ca dei margini dell’area della stazione costituendo di fatto una netta interruzione del tessuto storico e della rete degli spazi pubblici ad esso connessi. L’assenza di relazioni tra le due parti di città adiacenti all’area della

Area 350.000 mq

L’area della stazione

Estratto del PSC 46

stazione è ulteriormente accentuata dalla scarsità di collegamenti diretti pedonali o carrabili, limitati ai margini dell’imbuto ferroviario. Come ipotizzato dagli strumenti urbanistici, la realizzazione della tangenziale marina libererebbe dal traffico di attraversamento veloce il lungomare. Il collegamento della tangenziale marina con via Roma, realizzabile sottopassando la ferrovia, consentirebbe, inoltre, di ricucire i rapporti tra il centro storico e l’area della stazione ferroviaria.

Obiettivi

Gli obiettivi, che complessivamente intendono creare un sistema di relazioni sia di natura fisica che funzionale tra le parti della città e tra l’ambito ferroviario e le aree circostanti, per la creazione di una nuova identità attraverso il recupero dell’area ferroviaria sono i seguenti: -- migliorare i collegamenti tra Centro storico e Marina eliminando l’attuale cesura urbana; -- riqualificare gli spazi pubblici collegnadosi alla rete urbana esistente e facendo particolare riferimento all’asta verde del parco dell’Ausa e al porto canale, quali spine urbane; -- ampliare il parco dell’Ausa; -- creare una nuova polarità urbana e territoriale; -- valorizzare importanti patrimoni archeologici e storici, quali l’anfiteatro romano e le mura medioevali; -- ricucire il tessuto urbano tra il centro storico e il mare creando percorsi e spazi urbani di qualità; -- considerando le strade attuali non solo come canali di traffico ma anche e soprattutto quali elementi portanti della struttura urbana, da ridisegnare quali importanti spazi pubblici; -- razionalizzare l’assetto infrastrutturale della mobilità; -- realizzare un nodo di interscambio infrastrut-


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

turale efficiente, a servizio della città e di tutto il territorio; Obiettivi specifici sono: a. Nell’ottica di rendere l’ambito ferroviario cerniera tra le due città, e migliorandone quindi i collegamenti e gli attraversamenti urbani ciclo-pedonali, si prevede, da una parte il prolungamento del sottopasso della stazione ferroviaria, quale attraversamento urbano di città, con l’apertura di un nuovo fronte della stazione, e dall’altra, la riqualificazione dei sottopassi pedonali e ciclabili esistenti, come ampi elementi di connessione e continuità spaziale. b. La rete degli spazi pubblici, da ampliare, riconnetere e riqualificare, si pone elemento centrale di relazione e riconfigurazione morfologica dell’ambito. L’ampliamento del verde permetterebbe di ridefinire gli spazi di relazione tra l’edificato esistente, le nuove funzioni urbane previste, la preesistenze storiche da valorizzare e i nuovi fronti urbani da ridefinire. In tal senso si prevede un elemento di riorganizzazione morfologica a connessione funzionale, attraverso la riqualificazione dello spazio pubblico su viale Roma e piazzale Cesare Battisti, che costituirebbe una nuova testata di interscambio tra gli assi strutturanti la città storica e il nuovo polo funzionale.

logico: un sistema integrato di interscambio anche con i previsti trasporti alternativi cittadini People Mover e TRC. e. La localizzazione di attrezzature culturali di rilevanza urbana e territoriale per le quali possono essere prefigurate diverse ipotesi funzionali. f. La ricomposizione all’interno della nuova maglia urbana, dell’edificato su via Roma, costituendo eventualmente, il completamento del fronte strada. g. Il parco Ausa costituisce uno degli elementi attraverso il quale è possibile istituire relazioni con altre funzioni rilevanti presenti nella città. La proposta intende rafforzare tale importanza sia aumentandone la superficie, sia incrementando le connessioni tra le zone dell’area ferroviaria, sia quelle da adibire a residenza sia quelle in cui localizzare altre funzioni, e il parco stesso. La progettazione

c. Analogamente una valorizzazione degli assi strutturanti il tessuto urbano sia a mare che a monte (quindi viale Principe Amedeo, via Dante Alighieri e via Cesare Clementini) rimetterebbe in connessione morfologica, funzionale e visiva, parti della città oggi non più dialoganti. d. La stazione ferroviaria, quella degli autobus e il parcheggio di attestamento sono concepiti come un unico sistema funzionale e morfo-

Suggestioni progettuali per l’area della stazione - Università di Ferrara 47


Gruppo di lavoro

urbana dovrà prevedere inoltre lo studio degli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le “porte” del parco, prevedere l’allargamento del parco con parti delle aree Piste esistenti Completamento della rete

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della ferrovia. h. parte integrante nella proposta d’intervento è la valorizzazione delle preesistenze storiche prospicenti l’ambito della stazione: le mura storiche e l’anfiteatro romano, prevedendo inoltre la rilocalizzazione del CEIS, nel caso in cui si trovino adeguate condizioni alternative, indonee all’attività scolastica anche dal punto di vista delle particolari condizioni ambientali e morfologico-spaziali richieste da tale istituzione.

Strategia e priorità

La trasformazione dell’ambito della stazione lè un vero e proprio progetto urbano complesso, dove deve essere considerato contestualmente: l’assetto spaziale-morfologico, il programma funzionale, la valutazione economica e le procedure e modalità attuative, che devono includere forme concorsuali.

LA RETE CICLABILE

Tutte queste componenti del progetto urbano devono mettere in luce gli aspetti dell’interesse pubblico e rendere esplicito il valore strategico dell’operazione; è infatti quest’ultimo, ovvero la capacità di incidere in profondità negli assetti urbani, di innovare l’armatura urbana ben oltre i confini dell’ambito di progetto, il metro di valutazione sintetico di tutta l’operazione di riqualificazione urbana. è quindi importante arrivare alla definizione di un piano economico preliminare di riferimento quale base per la valutazione degli obiettivi di interesse pubblico (infrastrutture; attraversamenti urbani; parco e continuità verdi; museo e strutture pubbliche; anfiteatro; asilo svizzero;…) e delle nuove funzioni insediabili capaci di attivare le risorse necessarie (residenze; uffici; commercio; parcheggi;…) Si sottolinea poi l’importanza di tenere insieme questi aspetti (Valutazioni econiche, assetto spaziale, procedure,..) perchè si corre il rischio di anticipare con un disegno urbano anche ul-

Nuove strategie per l’area della stazione 48


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

timativo delle previsioni che poi non trovano le adeguate condizioni di condivisione pubblica per la propria realizzazione o all’opposto di costruire aspettative pubbliche senza considerare le condizioni di mercato. Per la trasformazione complessivsa dell’ambito sembrerebbe opprotuno ripartire dal protocollo d’intesa siglato nel 2002 dal Comune di Rimini e RFI che definisce chiaramente le parti di possibile cessione e quelle ancora necessarie al traffico ferroviario e quindi indisponibili alle operazioni di riqualificazione urbana. A seguito di quel protocollo è stato avviato un tavolo di lavoro, oggi interrotto, che ha coinvolto oltre al Comune e a RFI anche la Regione EmiliaRomagna. Sebbene i lavori di quel tavolo non si siano concretizzati con la stipula dell’accordo, si riscontrò la possibilità di introdurre variazioni allo schema palnimetrico del protocollo, al fine di meglio rispondere alle mutate esigenze del Comune di Rimini.

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Gruppo di lavoro

4.10

G1

AEROPORTO

Descrizione

L’aeroporto Internazionale “Federico Fellini” è situato a circa 8 km a sud-est dal centro di Rimini in località Miramare a 11 km dal nuovo quartiere fieristico: è direttamente collegato alla SS16 Adriatica e dista circa 5 Km dall’autostrada A14. Qui fanno scalo sia i vettori di linea, che le più importanti compagnie charter europee ed extraeuropee. Come ipotizzato dagli strumenti urbanistici si intende valorizzare l’aeroporto come “porta” strategica dell’area romagnola e regionale rispetto ai traffici turistici nazionali e internazionali, ma anche come componente organica del sistema aeroportuale regionale, e da interconnettere efficacemente con la rete stradale primaria e con la rete ferroviaria.

Obiettivi

Rivitalizzazione dell’area aeroportuale attraverso la creazione di un polo fortemente attrattivo, dotato di funzioni specialistiche in grado di costituire punto di riferimento per turisti e residenti. a. a. La progettazione dovrà creare un collegamento ciclo pedonale attrezzato con la città e il mare, destinare aree prospicienti a scambio intermodale di trasporto e con ruolo di porta della città, destinare aree lungo l’asse attrezzato con funzioni a servizio dell’aeroporto e della città, collegare il nuovo asse attrezzato con aree limitrofe già fatte oggetto di progetti di riqualificazione (lungomare Spadazzi, Polo del Wellness) b. b. Lo studio della mobilità dovrà migliorare i collegamenti con la rete stradale, ferroviaria e TPL esistente e di progetto al fine di garantire un’efficace connessione del polo aeroportuale con il territorio

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PIANO DI SVILUPPO AEROPORTUALE Interventi previsti al 2015 Ampliamento dell’aerostazione con conseguente spostamento dei locale officina per poter creare una distribuzione dei passeggeri su un solo livello. Realizzazione di edificio per il ricovero e manutenzione mezzi di rampa in posizione attiva all’hangar aviazione privata, hangar destinato ad aviazione generale, nuova torre di controllo Lavori relativi al miglioramento dei piazzali di sosta per aeromobili e alle dotazioni impiantistiche della struttura (cabina elettrica e locale gruppo elettrogeno). Spostamento del locale carburante in posizione più sicura e funzionale per svolgere le funzioni di rifornimento. Le zone prospicienti l’aerostazione, così liberate, offrono la possibilità di creare un legame con la città e offrire servizi per i passeggeri e cittadini. Per migliorare la viabilità d’accesso sulla SS 16 sarà realizzata una rotatoria in parte fuori dal perimetro dell’area aeroportuale. Realizzazione di parcheggi a raso prossimi all’edificio dell’aerostazione

Interventi previsti al 2020 Ampliamento del primo piano dell’aerostazione passeggeri. Realizzazione di: hangar destinato alla manutenzione di aeromobili (funzione non esistente nello scalo), struttura destinata alle attività di supporto e ricettive di 3 piani complessivi di cui uno interrato destinato a parcheggi interrati, Ampliamento degli hangar per aviazione dei privati, aviazione generali. Demolizione del magazzino cargo e collocazione dello stesso in altra sede


VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Interventi previsti al 2025 Ampliamento dell’aerostazione passeggeri. Realizzazione di nuovo terminal cargo merci(Comune di Riccione) collegato da una nuova viabilità e da una rotatoria sulla SS 16 già previste dalla strumentazione urbanistica Realizzazione di parcheggio multipiano in area prospiciente la SS 16 di capienza paria 300 unità

Proposta di PIANO DI RISCHIO AEROPORTUALE Per le aree frontistanti l’aerostazione “Regolamento per la costruzione e l’esErcizio degli aeroporti” Edizione 2 del 21/10/2003 emendamento 7 del 20/10/2011, viene prevista la seguente norma:

Zona di tutela D: in tale zona, caratterizzata da un livello minimo

Fasi di sviluppo dell’Aeroporto. Interventi previsti al 2015, al 2020, al 2025

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Gruppo di lavoro

di tutela e finalizzata a garantire uno sviluppo del territorio in maniera opportuna e coordinata con l’operatività aeroportuale, va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc...

Piano di rischio aeroportuale - proposta 52

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

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Gruppo di lavoro

5.

L’APPROCCIO INTEGRATO LINEE METODOLOGICHE per la elaborazione degli stralci e la valutazione delle proposte

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

L’APPROCCIO INTEGRATO - I bisogni territoriali, economici e sociali interpretati nell’ambtio di una pianificazione strategica

Sintesi spaziale degli obiettivi programmatici 55


Gruppo di lavoro

L’APPROCCIO INTEGRATO - Da un’urbanistica contrattata uno a uno ad un’urbanistica inquadrata dentro la pianificazione strategica dei progetti individuali dove gli interessi di comunità prevalgono su quelli particolari

Approccio integrato 56

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

Il Masterplan strategico verrà attuato per STRAL-

CI

OPERATIVI, seguendo una precisa me-

todologia, illustrata diffusamente all’interno del documento allegato alla Relazione Tecnica e di seguito sintetizzato nei principali passaggi: - individuazione delle finalità progettuali generali; - individuazione delle finalità progettuali specifiche; - matrice degli Steps progettuali; - individuazione delle proprietà; - analisi delle piste ciclabili di progetto; - letture urbanistiche e territoriali e matrice riassuntiva.

che dovranno co-finanziare gli interventi e condividere le scelte progettuali. Le ultime saranno relazionate agli obiettivi e alle linee guida fissate dal masterplan strategico per l’ambito contente lo stralcio operativo in esame e determineranno la definitiva portata dell’intervento. Per ciascun stralcio, infatti, saranno sviluppate delle matrici degli steps progettuali per graduare l’intervento in funzione delle risorse economiche e della disponibilità delle aree.

ELABORAZIONE DEGLI STRALCI

La fase progettuale dovrà necessariamente avviarsi con la selezione degli stakeholders privati

Esempio di Matrice degli Steps progettuali 57


Gruppo di lavoro

G1

VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE Nel caso in cui l’attuazione degli INTERVENTI avvenga su proposta esterna, la valutazione dell’intervento proposto sarà eseguita sulla base della seguente matrice di controllo:

Classificazione dell'intervento urbanistico DENOMINAZIONE (PIANO, PROGETTO…)

ITER ATTUAZIONE

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

DESTINAZIONE D'USO

Residenziale

mq

Commerciale

mq

Produttiva

mq

PRESENTAZIONE PUBBLICAZIONE/ADOZIONE COMPLETEZZA DOCUMENTAZIONE

SI/NO

CONFORMITA' PREVISIONI PRG E PIANO STRUTTURALE

SI/NO

Coerenza

Criteri di valutazione (1)

CON IDEA CITTA' E LINEE DI MANDATO CON APPROCCIO INTEGRATO (MOBILITA', ACCESSIBILITA', LOGISTICA)

CON PREVISIONI PIANO STRATEGICO CON PRINCIPI DI SOSTENIBLITA' APPLICATA

CON QUALITA' DEL DISEGNO URBANISTICO E INSERIMENTO NEL CONTESTO CON RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA E/O RENDITA IMMOBILIARE

CON RIQUALIFICAZIONE E RIUSO CON IL PIANO DEL SISTEMA FOGNARIO

CON OPERE PUBBLICHE PROPOSTE OLTRE GLI STANDARD MINIMI DI LEGGE CON IL GENDER MAINSTREAMING

TRA L'USO DEI MATERIALI E TIPOLOGIE CON IL RECUPERO DEGLI ELEMENTI IDENTITARI DEL LUOGO NOTE PARTICOLARI:

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VOLUME 2 _ MASTERPLAN STRATEGICO

La chiave di lettura per rendere cogenti i principi di

Trasparenza Strategicità Interesse collettivo Sostenibilità In questo modo si rendono chiare e motivate le ragioni:

NO perchè SÌ perchè

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Gruppo di lavoro

I progetti relativi agli stralci operativi e quelli inerenti agli interventi proposti dovranno risultare coerenti con la pianificazione urbanistica e territoriale, oppure dovranno essere individuate le procedure amministrative in grado di consentire varianti agli strumenti. Potremmo così riassumere con una sintesi lo schema procedurale che dovrebbe condurci all’attuazione dei singoli progetti:

SCHEMA DI SINTESI DEL PROCEDIMENTO TECNICO AMMINISTRATIVO 1. DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE Approvazione dell’Atto d’indirizzo per l’approvazione del Masterplan strategico, individuazione degli obiettivi progettuali del master plan, priorità d’intervento, linee d’indirizzo per l’approvazione degli strumenti urbanistici generali (PSC, RUE)

2. STUDI PROGETTUALI Individuazione delle successive procedure amministrative attuative (accordi con i privati, project financing, concessione, ecc.)

3. ACCORDO TERRITORIALE (ART. 15 LR 20/00 E S.M.I) NEI POLI FUNZIONALI DEFINITI DA PTCP 4. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI ATTUATORI Avvio procedura amministrativa finalizzata all’individuazione di soggetti (Bando, ecc.) 5. Accordi di Programma (Art. 40 lr 20/2000 e

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s.m.i.) contenente accordi con i privati (Art. 18 lr 20/2000 e s.m.i.) Stipula contratti per disciplinare i rapporti tra Comune e terzi, i rispettivi obblighi e impegni, le modalità e i tempi di attuazione degli interventi ed eventuale durata della gestione Avvio degli accordi di programma per procedere alla eventuale variazione della strumentazione urbanistica


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