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Mantova
NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA Il filo conduttore di Expo 2015 è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, inteso come il diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta. L’alimentazione è l’energia vitale necessaria per uno sviluppo sostenibile basato su un corretto e costante nutrimento del corpo: alimentazione, agricoltura e salute
PRIMO PIANO
Tre anni all'Expo:
Un evento
straordinario per potenzialità, ma da Milano arriveranno meno soldi del previsto
Mantova è pronta?
di Andrea Murari –-------------------------------
V
enti milioni di visitatori attesi, 150 paesi in esposizione, più di 7000 eventi, 20 miliardi di investimenti in infrastrutture, un incremento del 10% del fatturato del mondo imprenditoriale milanese. In una fase di crisi e di recessione l'Expo 2015 appare come un'occasione provvidenziale non solo per Milano, che la ospiterà nei padiglioni della nuova fiera per sei mesi, ma per tutto il nord Italia. Evidentemente anche per il mantovano, chiamato direttamente in causa non solo per prossimità territoriale, ma anche dal tema dell'Esposizione Universale: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Un'opportunità promozionale senza precedenti per la nostra filiera agroalimentare, da intersecare con le bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio. Tanto più che l'organizzazione dell'Expo prevede la costruzione di percorsi tematici interni che dovranno poi svilupparsi in itinerari esterni: l'esposizione è stata cioè pensata per debordare dai confini dei padiglioni fieristici e riversarsi nelle reti del gusto. EXPO, WHAT? Diciamo la verità. Molti mantovani, come tutti gli altri italiani, l’Expo non sanno nemmeno cosa sia. E allora è giusto partire dall’inizio. Cos’è l’Expo? L’Expo è un’Esposizione Universale di natura
L'agricoltura
scende in campo Paloschi (Coldiretti): “Pronti a far la nostra parte”
non commerciale (non è dunque una fiera), organizzata dalla nazione che ha vinto una gara di candidatura e prevede la partecipazione di altre nazioni invitate tramite canali diplomatici dal Paese ospitante. La prima Expo è stata quella di Londra nel 1851 e il suo successo ha spinto altre nazioni ad organizzare iniziative similari, come l’Expo di Parigi del 1889 ricordata per la creazione della Torre Eiffel. Ogni Expo è dedicata a un tema
Tra i settori maggiormente coinvolti nell’Expo 2015, stante anche il tema della manifestazione, c’è sicuramente quello del comparto agricolo. Nei giorni scorsi a Palazzo di Bagno si è tenuta una prima riunione del coordinamento del sistema agroalimentare per l'attivazio-
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di interesse universale. L’Expo si realizza in un sito appositamente attrezzato ed è un’occasione d'incontro e condivisione che promuove un’esperienza unica dei partecipanti e visitatori attraverso la conoscenza e sperimentazione innovativa del tema. Il ruolo di Expo più che esporre le maggiori novità tecnologiche è orientato all’interpretazione delle sfide collettive cui l’umanità è chiamata a rispondere. L’organismo internazionale
ne di iniziative territoriali in concomitanza con Expo 2015. A promuovere il confronto con i Distretti Agroalimentari, i Gruppi di azione locale e le Strade del Gusto è stata la Provincia di Mantova, in collaborazione con la Camera di Commercio. "Obiettivo del tavolo di coordinamento, concordato in primo luogo con la Camera di Commercio - spiega il Presidente della Provincia Alessandro Pastacci - è quello di attivare un confronto con le realtà e i soggetti del sistema agroalimentare mantovano, per definire proposte territoriali articolate e complesse, presentando il territorio mantovano in modo unitario. Expo 2015 - ha proseguito il numero uno di Palazzo di Bagno - in quanto evento a scala
che regola la frequenza, la qualità e lo svolgimento delle esposizioni è il Bureau International des Expositions (abbreviato in BIE) nato da una convenzione internazionale siglata a Parigi nel 1928. Attualmente aderiscono al BIE 157 Stati. UN SUCCESSO ANNUNCIATO? La prudenza è consigliata, soprattutto alla luce dei deludenti dati sui flussi turistici nel mantovano, che denunciano i
planetaria richiamerà notevoli flussi di visitatori ma solo attraverso un approccio coordinato e unitario del territorio, pur nella libertà di iniziativa dei singoli soggetti di interloquire e affacciarsi alle tematiche dell'esposizione, sarà possibile esprimere un'offerta territoriale in grado di attirare interesse e su cui orientare e concentrare le risorse". I rappresentanti dei distretti agricoli presenti all'incontro (Planta Regina Florovivaismo di Canneto sull'Oglio, Rurale dell'Oltrepo e Carni bovine) hanno espresso un giudizio positivo sull'iniziativa, proponendo ulteriori incontri di approfondimento con la Provincia sulle tematiche Expo, per la verifica delle modalità di coordinamento e di presenza
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limiti promozionali di un territorio ricco di risorse ma debole nella capacità attrattiva, che, per citare il caso più eclatante, non riesce a capitalizzare le oltre 20 milioni di presenze annuali delle sponde veronesi e bresciane del Garda. Da Expo, ed è dato da non sottovalutare, non arriverà direttamente nemmeno un euro di contributi diretti. Visto che la Provincia investe in turismo e promozione del territorio lo 0.67% del bilancio, è lecito domandare se saremo in grado di arrivare pronti al 2015. CORSA CONTRO IL TEMPO Intanto, hanno cominciato a muoversi le istituzioni, in testa la Provincia, ma anche Comune di Mantova e Camera di Commercio. La parola d'ordine è fare rete per unire le forze e formulare una proposta coesa. Inevitabile che l'attenzione si sia spostata sulle reti già presenti nella nostra realtà a cominciare dai distretti culturali, che Fondazione Cariplo cofinanzia in modo importante. I distretti – Regge dei Gonzaga e Dominus – condividono non solo la finalità di recupero di beni storicoartistici e paesaggistici, ma anche la valorizzazione e promozione delle filiere del gusto legate alle eccellenze del comparto agroalimentare. Il tema dell'Expo chiama direttamente in causa anche le altre reti del settore agroalimentari diffuse nella provincia: i distretti Agroalimentari, i Gruppi di azione locale, le Strade del Vino e del Gusto. Tutti presidi di tutela della qualità produttiva, con una già rodata capacità organizzativa e promozionale. In una fase di risorse molto limitate, il compito della politica diviene sempre più quello di saper fare regia, di proporsi come interlocutore affidabile delle tante associazioni presenti sul nostro territorio, e delle realtà limitrofe. Le risorse ci sono e il tempo per prepararsi non manca. Se falliremo l'obiettivo sarà difficile accampare scuse e pretesti.
all'esposizione universale. Anche i rappresentanti dei Gruppi di azione Locale (Gal Oltrepo Mantovano, Gal dell'Oglio Po e Gal delle Colline Moreniche) e delle strade enogastronomiche (presenti rappresentanti di quelle del tartufo e dei vini e sapori mantovani) hanno espresso vivo interesse per questa proposta della Provincia, nella convinzione che Expo 2015 non esaurisca lo sforzo di coordinamento programmatico e progettuale di questo tavolo, ma possa rappresentare un obiettivo intermedio su cui iniziare a misurarsi e attraverso cui strutturare nuove modalità di confronto permanente. E le associazioni di categoria? “Noi siamo pronti a far la nostra parte – ci dice Fabio Paloschi
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di Coldiretti – Expo 2015 è una grande vetrina che va gestita nel migliore di modi, non possiamo perdere questa occasione. Non ci sono alternative: dobbiamo cogliere al volo l’opportunità di avere una vetrina dei nostri prodotti che sono per qualità e sicurezza i migliori al mondo. Come imprenditori dobbiamo fare uno sforzo, un salto di qualità per acquisire una mentalità che vada oltre al nostro mercato, dobbiamo aprirci al mercato globale. E l’Expo in questo senso ce ne dà un’opportunità. Anche per via della multimedialità che farà dell’evento una cassa di risonanza in tutto il mondo. Come Coldiretti Mantova porteremo all’Expo le nostre eccellenze, dai formaggi ai vini”.
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