Reef Check Italia Onlus Newsletter 2011

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Lettera del Presidente Gentili soci Il 2011 è stato un anno molto positivo per RCI, con esso termina il nostro primo triennio di attività durante il quale abbiamo raggiunto traguardi molto importanti grazie al contributo di tutti voi. Il numero di EcoDivers ha superato la soglia dei cento brevetti. Numerose sono state le persone che hanno partecipato agli eventi MAC Discovery. Questo rappresenta per noi un importante traguardo. La raccolta di dati da parte di subacquei non scientifici ha valore unicamente quando i volontari sono stati adeguatamente preparati attraverso corsi specifici. Solo in questo caso i dati raccolti rispondono ai requisiti minimi di qualità richiesti. Per questo motivo invitiamo tutti gli operatori iscritti negli anni passati a mantenersi aggiornati partecipando, durante il 2012, a uno dei vari corsi che si terranno in diverse località del Mediterraneo. Fra le tante attività svolte due in particolare hanno caratterizzato l’anno 2011: la realizzazione di una spedizione in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, in Indonesia, e una serie d’iniziative intraprese nell’area delle Tegnùe. La spedizione in Indonesia ha consentito a diversi giovani biologi marini di sperimentare sul campo le tecniche di riconoscimento e monitoraggio delle scogliere coralline in una delle aree più importanti del pianeta. La partnership con l’Università Politecnica delle Marche ha prodotto risultati eccellenti ed ha confermato il valore del protocollo RC non solo nel fornire dati utili al monitoraggio ma anche come palestra per la formazione dei futuri biologi marini su problematiche che interessano l’intero pianeta. Grazie a tale spedizione è stato possibile portare a termine una valutazione dello stato di salute delle scogliere coralline di Bangka (Nord Sulawesi – Indonesia). Questa prima e unica fotografia ad oggi disponibile rappresenterà la baseline per futuri monitoraggi. Nonostante le esigue risorse economiche disponibili, RCI è riuscita a selezionare 4 giovani volontari a cui offrire questa opportunità. Per far fronte alle numerose richieste pervenute, ripeteremo certamente questa esperienza nel 2012.

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Le nostre attività sono state presentate anche quest'anno a convegni nazionali ed internazionali, e le ricerche condotte nell'ambito di convenzioni con varie Università hanno portato a tesi di laurea con dati utili per diversi programmi di monitoraggio. L’altra attività che ha caratterizzato il 2011 è legata all’intraprendenza e capacità della nostra coordinatrice dei volontari del Nord Adriatico: Eva Turicchia. In quest’area si trova una delle zone di maggior interesse e valore naturalistico di quel territorio: le Tegnue. La presenza di concrezioni di origine biologica uniche, sviluppatesi negli ultimi 3 3--4000 anni, rende questa zona molto sensibile sia agli impatti antropici che ai cambiamenti climatici in atto. Attraverso escursioni mirate al censimento degli organismi monitorati dal protocollo MAC di RCI centinaia di persone sono state coinvolte in attività di monitoraggio e protezione di quest’area. Complimenti ad Eva! Abbiamo inoltre partecipato anche quest’anno alla Fiera del Libro di Imperia, un’importante iniziativa che ha permesso di far conoscere ai numerosi partecipanti il valore della biodiversità marina del Mediterraneo. È stato perfezionato il database del protocollo MAC, ora arricchito con nuove funzioni e più facilmente consultabile. Nell’era dei Social Media non potevamo essere assenti dalla rete privandoci di uno degli strumenti che oggi offrono le maggiori possibilità d’interazione. Abbiamo pertanto deciso di aprire un account su Facebook,. siamo certi che questo contribuirà a far crescere RCI sempre di più. Approfondimenti su tutte queste notizie sono disponibili nelle pagine di questa newsletter o nel sito internet di RCI. Grazie nuovamente a tutti, auguri e un arrivederci al 2012.

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Centinaia di subacquei alle Tegnùe hanno offerto il loro contributo al progetto di Reef Check Italia Onlus. di Eva Turicchia Coordinatrice Subacquei Volontari Nord Adriatico Reef Check Italia Onlus

Quante volte ci si può immergere con un velo sugli occhi prima che curiosità ci rapisca in un delicato gioco di conoscenza e stupore? Quante volte ci si è chiesti, come subacquei ricreativi, quale contributo poter dare per preservare l'ambiente marino? La risposta non è univoca, ma tra le alternative si può annoverare quella promossa da Reef Check Italia Onlus in collaborazione con Diving Tegnùe. Tutti i weekend da luglio a settembre, imbarcandosi a Chioggia, è stata offerta la possibilità a

chiunque fosse interessato, indipendentemente dal livello di brevetto e dalla didattica, di effettuare un censimento visivo per ampliare la conoscenza dell’areale di distribuzione degli organismi presenti sul territorio delle Tegnùe. Quest’ultime sono formazioni rocciose biogeniche cioè biocostruzioni originate da alghe calcaree incrostanti, soprattutto quelle rosse, Peyssonneliaceae e Corallinaceae, che accumulando carbonato di calcio nei loro tessuti, offrono substrati duri per insediamento di altre alghe e animali.


Anche animali sessili, quali anellidi policheti e molluschi bivalvi, partecipano al processo di biocostruzione. Uno degli aspetti più importanti che distinguono le Tegnùe è il gran numero di specie che qui si possono trovare grazie alla complessità strutturale e alla tipologia di substrato che le differenzia dal tipo di fondale piatto e limoso circostante.

o Reef Check Italia Onlus ha quindi promosso in quest’area un monitoraggio e-

stivo basato sul protocollo MAC (Monitoraggio Ambientale Costiero) che ha coinvolto centinaia di subacquei volontari ed una cinquantina di scuole subacquee sensibilizzando la coscienza sociale sull’importanza di questi ambienti e sul contributo concreto che ognuno può dare nella salvaguardia dell'ambiente marino.


L’esperienza maturata nel breve arco di una giornata, in cui i partecipanti hanno appreso nozioni su alcune specie target, ha spinto numerosi di loro a iscriversi a uno dei tre corsi Ecodiver MAC tenuti in seguito, due a Chioggia ed uno a Caorle. Durante i corsi i partecipanti hanno appreso le metodologie per eseguire un monitoraggio subacqueo con la tecnica del censimento visivo. Hanno inoltre preso coscienza del ruolo che ogni subacqueo volontario, opportunamente addestrato, ha nel coadiuvare

i ricercatori nello sviluppo di una mappa di distribuzione di specie sensibili alle problematiche ambientali e nell'individuare eventuali anomalie. Un doveroso ringraziamento va alla professionalità del Diving Tegnùe (Rossano, Santino, Lorenzo e Franco) ed ai trainer di Reef Check Italia Onlus dell’Area Nord Adriatico (Davide, Lorenzo, Matteo, Federica, Caterina e Silvia); senza il loro aiuto non sarebbe stata possibile quest’impresa.


Encomiabili sono stati la passione e l’impegno che essi hanno profuso assistendo ogni subacqueo sia durante le lezioni teoriche che in immersione aiutandoli nel riconoscimento delle specie e nella compilazione della propria scheda di visual census per la successiva registrazione nella banca dati del progetto MAC.

L'entusiasmo e la curiosità che ogni subacqueo ha dimostrato per il monitoraggio è stata la conferma della volontà che ognuno di noi ha di preservare un ambiente che ama per le emozioni che sa regalare.

Un racconto dettagliato dei singoli avvenimenti è possibile consultarlo al seguente indirizzo: http://www.reefcheckitalia.it/corsi_2011.html


Monica Previati Coordinatrice Subacquei Volontari Mar Tirreno *ord Reef Check Italia Onlus

Anche quest'anno la cittĂ di Imperia ha accolto, dal 3 al 5 giugno, la Fiera del libro e anche quest'anno il Centro di Educazione Ambientale e Reef Check Italia hanno potuto collaborare per regalare ai visitatori un lungo viaggio nella biodiversitĂ .

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Pannelli esplicativi, relativi alle problematiche che maggiormente colpiscono la biodiversità marina e ai principali gruppi di invertebrati e vertebrati marini, dalle spugne agli uccelli fino ai mammiferi, hanno raccontato ai numerosi turisti e curiosi, l'importanza della tutela dell'ambiente e del monitoraggio. Inoltre quest'anno è stato possibile ospitare nel banchetto del CEA anche le proposte presentate dalla regione Liguria e dal comune di Imperia relative al progetto di educazione ambientale POR

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(Piano Operativo Regionale) IMparare. Presto sarĂ attivo il nuovo sito del Centro di Educazione Ambientale, dove potrete trovare tutte le iniziative proposte da questo progetto ( www.cea.it www.cea.it), ), tra cui lo snorkeling per i bambini nelle spiagge di Imperia e San Bartolomeo o la partecipazione di Reef Check Italia alla fiera di San Giovanni.


Nelle giornate 24 24--26 giugno 2011 a Marina di Ravenna è stato organizzato l'evento "Dive Days" promosso dalla onlus Divers for Africa e patrocinato da Comune di Ravenna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Autorità Portuale di Ravenna, Marinara e Pro Loco di Marina di Ravenna. Lo scopo della manifestazione è stato la raccolta di fondi per l'ospedale S. Francis in Tanzania. Reef Check Italia onlus, in collaborazione con il Corso di Laurea Magistrale in Biologia Marina, Università di Bologna, sede di Ravenna, è stata presente all'evento promuovendo attivamente il monitoraggio dell'area del relitto Paguro con la consegna di apposite schede per il censimento visivo ai subacquei prima dell'imbarco e dando informazioni sul progetto MAC (Monitoraggio Ambientale Costiero). I dati raccolti dai volontari in immersione sono stati caricati sulla banca dati consultabile all'indirizzo www.progettomac.it/ specie_censite.asp.

L'evento ha attirato un alto numero di visitatori non solo per la possibilità di provare gratuitamente le attrezzature di ditte quali Scubapro, Cressi, Mares, Dive System e Best Divers, ma anche per gli eventi collaterali proposti quali visite guidate (Museo Storico delle Attività Subacquee, Centro Iperbarico e Oasi di Punta Alberete) ed il concorso fotografico con premiazione avvenuta durante la serata di gala di sabato sera presso il Palazzo dei Congressi. Eva Turicchia - Coordinatrice Subacquei Volontari Mar Adriatico *ord

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Il MACDataBase è uno strumento online che permette a chiunque di osservare ed analizzare i dati inseriti dai volontari del Progetto MAC attraverso internet. Visualizzare la distribuzione geografica delle specie interessate nel censimento visivo è funzionale per valutarne lo stato di conservazione, per capirne la distribuzione in termini geografici e batimetrici, ed è lo strumento che meglio rappresenta la collocazione geografica delle specie in esame. Dal 2006 ad oggi il MACDataBase ha raccolto diverse migliaia di osservazioni lungo tutte le coste italiane e non solo. Per consultare i dati relativi alle singole specie monitorate dal progetto MAC è sufficiente consultare la pagina del sito, http://www.progettomac.it, nel menù a tendina: Censimenti visivi > Specie censite, selezionare la specie d'interesse.

Cliccando sulla specie prescelta si aprirà la relativa pagina che oltre a fornire tutte le informazioni sulla specie medesima, includerà anche la possibilità di consultare i resoconti di tutte osservazioni effettuate.

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Lettura del DATABASE

L'immagine mostra una mappa delle coste della penisola, fornita dalla piattaforma Google Earth, che presenta i singoli rilievi degli organismi censiti. Il colore diverso dei segnaposto rappresenta la classe di abbondanza assegnata alla specie. Ingrandendo la mappa sarà possibile evidenziare un sempre maggior numero di segnaposto. Sarà sufficiente cliccare su ciascuno di essi e compariranno le seguenti informazioni.

" ID (numero assegnato al rilievo, generato con ordine crescente all'immissione della scheda) " data del rilevamento " range batimetrico dell’osservazione " profondità massima " tempo di osservazione " nome località " nome dell’osservatore

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E' possibile visualizzare una mappa di dimensioni maggiori cliccando sul collegamento ipertestuale in evidenza sotto la mappa stessa che riporta il nome della specie prescelta. Comparirà una videata delle dimensioni riportate sotto. A sinistra della mappa viene mostrato l'elenco delle osservazioni con i rispettivi ID, cliccando su uno di essi, nella mappa accanto, apparirà l'icona che segnalerà il punto d'immersione e i dati relativi alla specie.

Google Earth offre la possibilità di sfruttare i vantaggi di una navigazione comparata con i layer del sistema, mediante i quali è possibile ottenere informazioni come: luoghi, etichette e confini, fotografie, relitti e aree marine protette. RCI si impegna a verificare periodicamente la qualità dei dati forniti e a migliorare continuamente la loro rappresentazione grafica.

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I crescenti disturbi che interessano le comunità marine in genere e in particolare le gorgonie ed il corallo rosso hanno spinto l'associazione Reef Check Italia Onlus ad avviare nel 2010 una campagna finalizzata alla loro protezione. Tale iniziativa mira a delineare, attraverso il coinvolgimento di volontari subacquei, una mappa di distribuzione di questi organismi lungo le coste dell'intero Mar Mediterraneo per sapere con certezza dove essi siano presenti oppure assenti. Quest'informazione è fondamentale per poter seguire nel tempo i cambiamenti che avvengono sott'acqua e per capire dove le foreste di gorgonie si stiano eventualmente diradando o addirittura scomparendo. La conoscenza di tali fenomeni è importante sia per poter sviluppare eventuali strategie di tutela che per evitare che la loro riduzione non inneschi spiacevoli effetti a cascata anche su altri organismi a loro in qualche modo collegati. La crociera denominata "Campagna Gorgonie 2011" nell'Arcipelago dell'Argentario, a bordo della motonave "Marea", organizzata in collaborazione con la Società Subtridente Pesaro, è la prima iniziativa in Mediterraneo di questo genere effettuata da Reef Check Italia.

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Le segnalazioni di presenza o assenza di determinate specie effettuate autonomamente da molte persone che si immergono in uno stesso sito, assume un valore significativo grazie all'elevato numero di riscontri effettuati unito ad un idoneo livello di riconoscimento reso possibile da nozioni teoriche più approfondite seguite da immediate osservazioni in mare. I fondali dell'Arcipelago dell'Argentario si sono rivelati assolutamente adatti ad un addestramento di questo genere. In ogni immersione è stato possibile osservare numerosi esemplari di Eunicella singularis singularis,, E. cavolini e Paramuricea clavata clavata..

Coinvolgere i subacquei in questo tipo di attività può risultare una soluzione vincente per diversi motivi. Innanzitutto vi è l'opportunità di far conoscere ad un elevato numero di persone, in modo più approfondito, alcuni degli organismi che maggiormente caratterizzano i siti d'immersione più spettacolari. Focalizzare l'attenzione solo su alcune specie, di particolare interesse anche per i subacquei, serve non solo ad aumentare la consapevolezza dei medesimi sul ruolo che tali specie svolgono negli ecosistemi marini e di conseguenza ad evitare che possano da questi essere danneggiate, ma anche a migliorarne notevolmente le capacità di riconoscimento.

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In alcune aree erano inoltre presenti anche colonie particolarmente fitte del pregiato Corallium rubrum rubrum,, anch'esso oggetto della campagna di salvaguardia di questo gruppo di gorgonacei endemici del Mediterraneo. Un fenomeno che purtroppo da diversi anni ormai regolarmente caratterizza lo scenario estivo dei fondali dell'arcipelago riguarda l'enorme presenza di mucillagini che talvolta rivestono interamente numerose colonie di Eunicelle e Paramuricee e che mostrano chiaramente il danno che tali minacce arrecano agli straordinari scenari sottomarini trasformati in gran parte in paesaggi monotoni e privi di qualunque attrattiva per i delusi spettatori di questo evidente degrado degli habitat. Testimonianze di esperti conoscitori di questi ambienti raccontano che sistematicamente si assiste ad una lenta ripresa che ha inizio al termine della stagione estiva ma che il problema puntualmente si ripresenta all'inizio dell'estate successiva.

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Anche se tali avvenimenti sono fortemente legati ai cambiamenti climatici in atto essi non devono comunque vederci come spettatori passivi. E' infatti certo che l'impatto negativo dell'uomo su questi ambienti può accelerare questi processi e facilitare il passaggio ad una fase di non ritorno. E' un obbligo morale di ogni amante del mare fare tutto il possibile per evitare che questo accada non solo perchÊ una piacevole vacanza subacquea può essere considerata tale se caratterizzata da belle immersioni ma soprattutto perchÊ questi cambiamenti possono impattare negativamente anche la vita quotidiana di noi tutti.


Scaricabile dalla home page del sito: www.reefcheckitalia.it

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In questi ultimi anni diversi nuovi strumenti hanno reso molto più semplice la possibilità d’interazione fra le varie organizzazioni esistenti e i potenziali utilizzatori. Grazie ai cosiddetti Social Media si sono amplificate le possibilità di organizzazioni e singoli individui, di creare, commentare, condividere o combinare contenuti vari. Risorse web come Facebook hanno come obiettivo quello di facilitare questo compito e per questo motivo abbiamo deciso di creare una pagina Facebook Reef Check Italia Onlus. Attraverso la pagina Facebook si potrà disporre di una piattaforma dove seguire gli aggiornamenti ed unirsi alle conversazioni, scambiare informazioni, fotografie, links sugli importanti temi che riguardano gli ambienti dei reef corallini e del Mediterraneo. Questo favorirà la comunicazione tra tutti quelli che hanno a cuore la protezione e conservazione dell’ambiente marino mediterraneo e delle scogliere coralline. Faciliterà il coinvolgimento dei subacquei volontari che, affiancando l’esiguo numero di ricercatori disponibili, renderà possibile un’efficace attività di monitoraggio dei fondali marini. Contribuirà infine al miglioramento della consapevolezza e della sensibilità di tutte le persone verso i problemi che sempre maggiormente interessano tutti, indistintamente. h t t p : / / w w w. f a c e b o o k . c o m / pa g e s / R e e ff-- C h e c k - I ta l i a Onlus/166652853430410

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L'isola di Bangka è una località al centro del celebre "Triangolo dei coralli". Numerose attività antropiche unitamente al riscaldamento in atto del pianeta, minacciano la sua sopravvivenza. Resoconto di una spedizione di Reef Check Italia Onlus e dell'Università Politecnica delle Marche mirata ad offrire un contributo alla protezione e conservazione dell'Isola. Pulau Bangka è un'isola situata nel Nord Sulawesi (Indonesia). Pare che non più lontano di mille anni fa Bangka giacesse ad oltre mille metri nelle profondità marine. Questa giovane isola è situata al centro dell'area a maggior tasso di biodiversità marina del pianeta dove massimo è il numero di specie di coralli costruttori dei reef corallini. Grazie alla sua collocazione geografica, situata fra il noto Parco Marino di Bunaken e la celebre località di Lembeh, Bangka riassume parzialmente le caratteristiche di entrambi, presentando siti d'immersione caratterizzati da vaste formazioni coralline alternati alle tipiche distese di sabbia scura popolate dai ricercatissimi "critters" del limitrofo stretto di Lembeh. Come in molte altre parti dell'Indonesia la pressione qui esercitata dall'uomo è molto elevata, in particolare a causa delle numerose attività di pesca che ancora oggi includono tecniche come l'uso della dinamite e del cianuro, ad impatto altamente distruttivo. Lo sfruttamento dei territori da parte di grandi compagnie minerarie, provenienti in particolare da Australia, Brasile e Cina, alla ricerca di risorse minerali, ha già creato in varie parti del Sulawesi gravi danni alle locali foreste tropicali.

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Questo sfruttamento ha causato ovunque un incremento di inondazioni e smottamenti con gravi conseguenze sui fragili ecosistemi dei reef corallini e dei mangrovieti di queste aree e tutto ciò non sembra risparmiare in un prossimo futuro neanche quelli di Pulau Bangka. In questa zona 4 ragazzi italiani hanno deciso di realizzare uno dei sogni della loro vita avviando un'attività ambiziosa quanto importante e cioè ospitare ricercatori e studenti per studiare sul campo le preziose risorse che i reef corallini offrono all'umanità intera. Questo progetto è stato positivamente testato dalla spedizione che Reef Check Italia Onlus e l'Università Politecnica delle Marche hanno organizzato insieme per offrire ad un gruppo di studenti la possibilità di seguire sul campo corsi specifici sulla biodiversità marina delle scogliere coralline unitamente a quelli su problematiche come il fenomeno del bleaching, le malattie dei coralli e l'acidificazione degli oceani.

Il collaudato protocollo Reef Check ha infin traverso immersioni quotidiane mirate ad u e invertebrati. L'integrazione fra le numeros studenti che per la impeccabile organizzazi pio delle persone normalmente previste se sentano una prima ed unica valutazione ad particolarmente utile se nel tempo prosegu si parte del pianeta, potrebbero portare ava denti ad un continuo controllo delle condizi bile dei relativi territori. I dati raccolti durant globale di Reef Check e potranno essere lib

Sostieni anche tu la protesta dei contadini tropicale mettendo a rischio le loro stesse v dirizzo: https://www.rainforest https://www.rainforest--rescue.org/m

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ne consentito agli studenti di apprendere le principali tecniche di monitoraggio del reef atuna valutazione del tipo di ricoprimento del substrato unitamente a visual census di pe pesci sci se attività proposte è stata eccellente sia per la fattiva ed entusiasta partecipazi partecipazione one degli ione fornita da tutto lo staff del centro di ricerca "Coral Eye", che ha ospitato quas quasii il dopenza che vi siano stati inconvenienti di qualsiasi genere. I monitoraggi effettuati rapp rapprered oggi disponibile sullo stato di salute dei reef corallini di Bangka, una "baseline" ch che e sarà uiranno in quest'area le attività intraprese. Diverse organizzazioni, provenienti da qu qualsiaalsiaanti in futuro una costante attività di monitoraggio abbinando la formazione di giova giovani ni stuioni di questi minacciati ecosistemi, fornendo informazioni utili per una gestione so sostenistenite i monitoraggi effettuati nel corso della spedizione saranno presto aggiunti al database nte beramente consultati da chiunque ne faccia richiesta a rcdat a@reefcheck.org.

del Sulawesi (Indonesia) contro le attività minerarie che stanno distruggendo la for foresta esta vite. Sottoscrivi la lettera, diretta al presidente dell'Indonesia Yudhoyono, al seg seguente uente inmailalert/758/farmers mailalert/758/farmers--protest protest--in in--sulawesi sulawesi--mining mining--is is--destroying destroying--our our--lives

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