Milano 24orenews italiadagustare dicembre 2017

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Anno 7 - Dicembre 2017 • Periodico di Cultura e Società

ANTONIO CAPITANI

“Non solo stelle” Le rivelazioni dell’Astrologo di Vanity Fair

ANDREA CHÉNIER

Apre la nuova stagione della Scala MADE IN ITALY

Alla conquista di Dubai





STORIE, MITI E LEGGENDE

IL PATRONO DI MILANO TRA REALTÀ E LEGGENDA A cura di PAOLO MINOTTI

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l 7 dicembre Milano celebra il suo patrono, Sant’Ambrogio. Tutta la città si ferma a ricordare la vita del grande vescovo e teologo (Treviri, Germania, c. 340 Milano, 4 aprile 397) che ha cambiato per sempre il volto della cristianità. Sul suo conto si tramandano numerose storie che spaziano tra realtà e leggenda, citate anche nella più antica biografia, scritta da Paolino da Milano, testimone oculare degli ultimi anni della vita del santo. Le api. Un giorno, quando era un bambino molto piccolo, Ambrogio dormiva in una culla nel cortile di casa, sopraggiunse all’improvviso uno sciame che si posò sul suo viso con le api che entravano e uscivano dalla bocca. Intuendo che si trattava di un fatto prodigioso, il padre di Ambrogio, che si trovava nelle vicinanze, impedì alla domestica, cui era affidato il compito di curare il bambino, di scacciare gli insetti. Poco dopo le api si alzarono in volo e scomparvero alla vista. Allora il padre esclamò: «Se questo bambino

vivrà, diventerà qualcosa di grande». Oggi, Sant’Ambrogio è anche patrono degli apicoltori. Il funerale di Martino. Durante la messa della domenica, Ambrogio si addormentò mentre in chiesa era in corso la prima lettura. I fedeli e i concelebranti rimasero in assoluto silenzio e trascorsero circa due ore prima che qualcuno decidesse di svegliarlo. Ambrogio, ricomposto, confidò ai suoi collaboratori che non stava dormendo, ma stava partecipando al funerale di un altro vescovo, Martino. Rammaricato disse: «Essendo stato risvegliato da voi, non ho potuto terminare alcuni versetti del salmo». Le guarigioni. Sant’Ambrogio, da adulto, aveva la fama di grande guaritore. Un episodio riferito da

Paolino racconta che una volta il vescovo guarì Nicastro, un militare ammalato di podagra (una malattia del metabolismo) semplicemente calpestandogli un piede per errore. Non è l’unico caso del genere di cui si tramanda la leggenda. A Roma guarisce il figlio (gravemente malato) di un nobile, a Firenze scaccia il demonio da un bambino e, quando questo s’impossessa nuovamente della sua vittima fino ad ucciderla, lo resuscita coprendolo con il suo corpo come aveva fatto il profeta Eliseo col figlio della Shunamita. Le spoglie di Dionigi. Ambrogio volle fortemente che le spoglie del suo predecessore Dionigi, morto esule in Cappadocia, tornassero a Milano. Dopo un viaggio periglioso, l’asino che trasportava il feretro, giunto nei pressi di Cassano d’Adda, si rifiutò di proseguire per la pesantezza assunta dall’arca. Venne chiamato Ambrogio affinché vedesse di persona cosa era successo. Tra lo sgomento generale, non appena Ambrogio arrivò, Dionigi, che pure era morto da parecchi decenni, si alzò, uscì dalla bara ed abbracciò il suo confratello vescovo. I due s’incamminarono a braccetto lungo l’Adda, disputando amabilmente di questioni teologiche. A tempo debito, Dionigi tornò nel feretro per ricominciare il suo eterno riposo. Il feretro rimase a Cassano ancora qualche tempo prima di essere trasportato a Milano. 24oreNews

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Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 7 - N. 12 - Dicembre 2017 PERSONAGGIO

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Non solo stelle: le passioni di Antonio Capitani

ARTE E CULTURA

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Teatro alla Scala: Andrea Chénier; La dame Aux Camélias Kuniyoshi, il visionario del mondo fluttuante

MILANO SI RACCONTA

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Bookcity Milano 2017 Galà di Natale della famiglia Neri AMAL: “Emozioni fashion” al Four Season

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BEAUTY & BELL’ESSERE

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Ritrovare il peso forma

FINANZA & FUTURO

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BCC Carate Brianza: una banca del territorio aperta al mercato “Made in Italy” alla conquista di Dubai Il passaggio generazionale nelle PMI familiari

VETRINE DI NATALE

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Regali fashion per Lei e per Lui I consigli di Marina Mazzolari Regali di design Regali hi-tech

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VIAGGI

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Proposte per le Feste di fine anno

RUOTE & MOTORI

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Lexus LC 500h Sport+ e Luxury

IL SESSUOLOGO

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L’esperto risponde

COME STAI?

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La memoria del dolore I rimedi dell’Omeopatia Unicista

ERBARIO MAGICO

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Bergamotto, l’oro verde della calabria

GIROMILANO

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Milano da scoprire

HI WEB

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L’importanza del passaporto digitale

SPETTACOLI DI DICEMBRE

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I concerti I teatri Le mostre

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LOVE In copertina: Antonio Capitani

Dicembre Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Ezio Bonanni Patrizia Colombo Sergio Colombo Carlo Kauffmann Paolo Mariconti Antonello Martinez Marina Mazzolari Luca Medici Luca Toffoloni Media Partner

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Come avrete intuito dalla nostra copertina, abbiamo aperto il nostro numero di Natale con l’intervista ad Antonio Capitani, il noto Astrologo di Vanity Fair, che ci ha dato tra l’altro qualche anticipo sui segni zodiacali che saranno in testa alla classifica dei più fortunati del 2018. Anche se non credete all’Oroscopo (mentre di nascosto una sbirciatina non la disdegnate nemmeno voi…), se siete sensibili al fascino delle stelle vi consiglio di dare un’occhiata agli appuntamenti di questo mese del Planetario. È stato un anno fantastico per la città, un turbinio di eventi, mostre, inaugurazioni, festival del cibo e del vino, della musica, del libro. Vorrei ricordare che la nostra città è la quarta al mondo per aperture di negozi di lusso, preceduta solo da Parigi, Tokyo e Singapore. È la prima in Italia e la seconda in Europa. Purtroppo ci siamo dovuti confrontare anche con una grande delusione. La nostra città è stata privata dalla Comunità Europea della possibilità di ospitare l’EMA (agenzia europea del farmaco). Non per un piano non adeguato, non per demeriti di Milano ma… per una monetina! Pazienza, certo non ne faremo una tragedia. Apriremo il 2018 con “buone” novità. Grazie alla collaborazione con Il Corriere della Sera e con il Comune di Milano, ospiteremo ogni mese una pagina di “Buone Notizie”, dedicata alle “imprese del bene”. Nell’attesa godetevi lo spettacolo dei 35 km di luci natalizie che si accenderanno in città e delle feste e delle attrazioni preparate per i “milanesini”. Prima di cestinare questo calendario 2017 un augurio di cuore a tutti di «tanta Serenità e Buona Vita». Carlo Kauffmann 24oreNews

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IL PERSONAGGIO

NON SOLO STELLE: LE PASSIONI DI ANTONIO CAPITANI Antonio Capitani, astrologo, giornalista e scrittore, è milanese di adozione. Classe ‘59 (Cancro con ascendente Capricorno e Luna nei Gemelli), nasce a Porto Santo Stefano, in provincia di Grosseto. Si diploma all’Istituto Tecnico Nautico, dove studia Astronomia e, in seguito a letture di mitologia celtica, scopre quella che sarebbe poi diventata la sua più grande passione, l’Astrologia. Comincia a lavorare scrivendo novelle, racconti e romanzi brevi su periodici femminili, poi come sceneggiatore di fumetti e, alla fine degli anni ‘80, come copywriter in pubblicità Intervista a cura di ALESSANDRO TRANI 8

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Chi può renderti felice e chi può rovinarti la vita in base al tuo (e al suo) segno di nascita


ntonio Capitani è l’irriverente e inconfondibile penna di Vanity Fair e Gazzetta dello Sport. È stato voce di Radio Deejay, Radio Montecarlo e Radio Kiss Kiss, ha condotto il talk show astrologico “Astrolove” in dodici puntate su Real Time, è stato ospite fisso a “Detto fatto” su Raidue e ha partecipato come concorrente alla prima edizione di Celebrity MasterChef. Pochi sanno, infatti, che parallelamente alle stelle Antonio ha “silenziosamente” coltivato un’altra grande passione, trasmessagli dal padre: la cucina. Antonio ama cucinare per gli amici, ma spesso anche per sé, quando è da solo a casa, perché lo diverte e lo rilassa.

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Giornalista, scrittore e un posto di rilievo nel firmamento degli astrologi italiani. Come e quando è iniziata questa tua carriera da Astrologo? È cominciata a 16 anni. Allora frequentavo l’Istituto Tecnico Nautico per diventare Capitano di Lungo Corso e, studiando l’Astronomia, mi colpì un volume di racconti di mitologia celtica in cui si parlava di certi riti che venivano officiati con certe fasi lunari. C’erano dei rimandi a delle posizioni di Venere, ai fiori e alle erbe, sempre connessi ai pianeti. Mi son detto “ma tu guarda che cosa curiosa che c’è dietro l’aspetto scientifico che studio a scuola…”. E da lì cominciai a interessarmi di Astrologia. Collabori con Vanity Fair e La Gazzetta dello Sport, sei stato e sei voce in importanti radio e programmi TV. Hai anche un rapporto diretto con i tuoi fans? Sì, tramite naturalmente i social, tramite una rubrica di posta che curo su Vanity Fair. In coda al mio oroscopo settimanale c’è sempre una risposta alla lettrice o al lettore che mi consulta su un certo argomento. C’è rivalità tra voi astrologi famosi? Io non mi sento rivale di nessuno, nel senso che non sono competitivo. Trovo che ci sia spazio per chiunque, combatto per me stesso, non per essere più bravo degli altri. Con tutti gli impegni su giornali e riviste, in radio e tv, in libreria... Quando trovi il tempo di preparare i tuoi oroscopi? Ah ah (sorride). Quello si deve trovare per forza, anche a notte fonda! Ti stupirò… ma a volte, durante la giornata, trovo anche il tempo per cucinare e per fare palestra. C’è chi “ci crede” e chi “non ci crede”, ma

tutti leggono l’oroscopo Qui si potrebbe aprire un lungo discorso da qui fino a ferragosto, il verbo credere non è legittimato con l’Astrologia, perché l’Astrologia non è una fede, non è una religione. È una disciplina probabilistica, una chiave di lettura straordinaria dell’animo umano. È uno strumento di indagine anche per quanto riguarda le linee tendenziali del destino del singolo e della collettività. Tanti dicono “non ci credo”, ma poi lo leggono tutti! Ti è mai capitato di ricevere insulti o accuse da chi aveva ascoltato le tue previsioni? Più che per le previsioni per il mio lessico, un po’ strano. Mi chiedono di quali sostanze mi faccio, da quale centro di igiene mentale provengo… Perché io uso un linguaggio, un lessico, un po’ particolare, giocato, molto riconoscibile. Tra i libri che hai scritto, ce n’è uno che ami di più? Mah, «e figlie sò piezz ‘e core…» Amo profondamente tutti quelli che ho scritto. Diciamo che sono particolarmente legato ad “Astrolove”, che è un piccolo trattato di umorismo astrologico, edito prima da DeAgostini e poi da Sperling & Kupfler. Mi ricorda un periodo particolarmente bello della mia vita, forse per questo lo amo di più. Nella pagina a fianco Antonio Capitani con Mara Maionchi; qui sotto con Roberta Capua


IL PERSONAGGIO Anni fa Piero Angela definì l’oroscopo “una cosa non seria”. Cosa pensi di questo tipo di critiche? Penso che provengano da persone che non conoscono la materia, che non si sono documentate a dovere, che non hanno studiato la disciplina, come invece ho fatto per quarant’anni. Io credo sempre che un “bel tacer non fu mai scritto” nel momento in cui non si è documentati su una cosa sulla quale si vuole per forza esprimere la propria opinione. Chi fa questo mestiere “sul serio” sente di avere una certa responsabilità nei confronti dei propri lettori, ascoltatori, fan? Tu come l’affronti? Cerco sempre di usare quella che io chiamo l’ingegneria verbale, ovvero di esporre il pronostico, la previsione, con un lessico che non allarmi mai nessuno. L’Astrologia non cura, non guarisce, ma non deve neanche spaventare o fare del terrorismo. Io cerco di avere sempre un grande rispetto nei confronti dei miei interlocutori.

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Come credi sia cambiato negli anni il modo di fare l’oroscopo? Qualche tempo fa, in modo molto deterministico, si diceva «Arriva Saturno, ti succede questo…». Oggi si cerca di essere un po’ più morbidi, perché si è compreso che l’Astrologia, che non è una “scienza esatta”, ci permette solo di formulare delle ipotesi. Abbiamo quindi cercato degli “airbag astrologici”, e anche lessicali, che ci permettono di essere più delicati, più rispettosi della sensibilità degli altri. Hai partecipato alla prima edizione di Celebrity MasterChef e hai pubblicato “Gusti e disgusti dei dodici segni a tavola”. Hai un buon rapporto con il cibo e la tavola? Ho un rapporto ottimo con la tavola. Per la cucina ho una vera passione, nata nello stesso momento in cui scoprivo l’Astrologia, solo che a differenza di quest’ultima, per la cucina ho fatto “coming out” l’anno scorso partecipando a questo programma. Amo molto cucinare e ho trovato che ci siano proprio delle strette relazioni tra i gusti dei dodici segni e le pietanze. Oggi ti dividi fra divulgazione, insegnamento, intrattenimento televisivo e radiofonico, partecipazione ad eventi e convention. Quale di questi è “più impegnativo” e quale “ti sta particolarmente a cuore”? Allora mi piace molto l’impegno televisivo e radiofonico perché mi permette di fare quella divulgazione astrologica che altri colleghi a volte non fanno. Mi piacciono un po’ tutti questi impegni, per motivi differenti. Amo il mio lavoro e mi auguro che di questi ingaggi ce ne siano sempre di più, nonostante non sia più giovanissimo. Vuoi darci qualche anticipazione sul 2018? Sono in arrivo cose belle per Vergine e Pesci, due segni che negli ultimi anni hanno patito, hanno dovuto veramente sopportare martellate planetarie piuttosto dolorose, che si rifanno diventando a pari merito l’oro olimpico zodiacale per il 2018. Questi due segni, che hanno sempre un po’ la tendenza al lamento facile, secondo me quest’anno potranno gioire, stappare delle belle bottiglie, di quelle buone, perché i successi arriveranno. Tutti gli altri segni seguono più o meno al terzo posto, a pari merito. Il tuo domani, un sogno nel cassetto. Il mio domani? Mi vedo in una bella casa sulla scogliera a scrivere romanzi alla Ken Follett, a guardare il mare mosso e magari, nei momenti liberi, andare a pesca, un’altra delle mie passioni.



ARTE E CULTURA

ANDREA CHÉNIER

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Dal 7 dicembre al 5 gennaio 2018 Direttore Riccardo Chailly Regia Mario Martone Durata spettacolo: 2 he 27 minuti incluso intervallo ancava dal 1985 il capolavoro di Giordano che fu battezzato alla Scala nel 1896. Allora come oggi sul podio c’era il M° Riccardo Chailly che per questo 7 dicembre incontra per la prima volta Mario Martone, regista esperto di affreschi storici in scena e sullo schermo. Alla sua terza inaugurazione scaligera, e fresca dell’entusiasmo per “La traviata” che ha interpretato nei mesi scorsi, Anna Netrebko sarà Maddalena di Coigny dividendo il palcoscenico con il marito Yusif Eyvazov. Eyvazov, che ha recentemente debuttato nel ruolo a Praga, si è preparato in questi mesi con il M° Chailly mentre la sua carriera segna una serie di tappe importanti, da “Don Carlo” a San Pietroburgo a “Radamès” al Festival di Salisburgo con Riccardo Muti. Nei panni di Carlo Gérard torna alla Scala Luca Salsi, uno dei più emozionanti baritoni dei nostri anni, che in questa parte ha riscosso un grande successo personale alla Staatsoper di Monaco nel 2017.

ANDREA CHÉNIER: APPUNTAMENTI

3 Dicembre: 7 h18:00; 10 h15:00; 13-16-19-22 h20:00 3 Gennaio 2018: 2-5 h20:00

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LA DAME AUX CAMÉLIAS

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Dal 17 dicembre al 13 gennaio 2018 Direttore Theodor Guschlbauer Coreografia e regia John Neumeier Durata spettacolo: 2 he 50 minuti inclusi intervalli pre la Stagione una delle pietre miliari del lavoro coreografico di John Neumeier, esemplare della sua predilezione per i balletti narrativi a serata e della sua concezione di balletto drammatico contemporaneo. Il 2018 vede importanti ricorrenze: quarant’anni dalla creazione per il Balletto di Stoccarda e per Marcia Haydée e 170 anni dalla pubblicazione del romanzo di Alexandre Dumas figlio scritto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato la Violetta verdiana della Traviata. Neumeier sceglie di ispirarsi al romanzo e non alla commedia rielaborata dallo stesso autore sulle note struggenti di Chopin, con una intensa e raffinata scrittura coreografica, un apparato scenico splendido e accurato, conduce al climax drammatico attraverso meravigliosi passi a due, grandi scene di balli e importanti momenti per i solisti. In scena all’apertura e in due date a gennaio Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, al suo debutto scaligero in questo ruolo. Sul podio per la prima volta con il Balletto della Scala Theodor Guschlbauer, direttore esperto del repertorio francese che ha diretto per oltre un decennio la Filarmonica di Strasburgo.

LA DAME AUX CAMÉLIAS: APPUNTAMENTI

3 Dicembre: 17-20-29-30 h20:00; 20-30 h14:30; 23 h14:00; 31 h18:00 3 Gennaio 2018: 3 (ScalAperta 50%) -4-10-13 h20:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI DICEMBRE 3 3 h18:00 | “Andrea Chénier” Anteprima dedicata ai giovani 3 4 h18:00 | “Andrea Chénier” Prima delle Prime 3 11-17-18-28 h11:00 | 11-18 h15:00 | 28 h14:00 | “Il barbiere di Siviglia” per i bambini 3 15 h18:00 | “La Dame aux camélias” Prima delle Prime 3 15 h20:00 | “La Dame aux camélias” Anteprima dedicata ai giovani 3 16 h10:30 | Buongiorno Museo! | Laboratori didattici per bambini 3 21-23 h20:00 | Concerto di Natale | Direttore Giovanni Antonini 24oreNews

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ARTE E CULTURA

IL VISIONARIO KUNIYOSHI A cura di STEFANO DE ANGELIS

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e Kuniyoshi puntava sull’effetto sorpresa, allora sì, decisamente è riuscito nel suo intento. Il visionario Utagawa Kuniyoshi è artista affascinante, completo, imprendibile nel destreggiarsi fra disegno e colori con maestria sopraffina. Nato il 15 novembre 1797 nel piccolo villaggio di pescatori di Edo - oggi Tokyo e morto nel 1861 all’età si sessantacinque anni, ha dovuto prendersi il suo proscenio non senza fatica, visto che ha dovuto fare i conti con personalità quali Hokusai e Hiroshige. Ma ciò non toglie che è riuscito poco alla volta a creare un

mondo del quale non si può fare a meno, capace di rapire e catapultare lo spettatore in suoi racconti fluttuanti, dipinti con virtuosismo assoluto: spettri, fantasmi, animali, mostri marini, guerrieri, eroi, briganti, il tutto in un equilibrio perfetto tra mondo reale e inesistente perché fiabesco, illusorio, astratto, fors’anche ideale. La mostra “Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante”, allestita sino al 28 gennaio 2018 al piano superiore del Museo della Permanente di Milano, prodotta da MondoMostreSkira e curata da Rossella Menezazzo, presenta la produzione intera del maestro giapponese, evidenziando la strabiliante capacità tecnica e inventiva di Kuniyoshi attraverso 165 xiloKUNIYOSHI Il visionario del mondo fluttuante Museo della Permanente Via Turati 34 - Milano Fino al 28 gennaio 2018

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grafie policrome, tutte provenienti dal Giappone. Cinque le sezioni del percorso espositivo: “Beltà”, ovvero l’universo femminile di Kuniyoshi formato da geishe, donne di piacere, ma anche madri con figli o colte nella loro quotidianità; “Paesaggi”, in particolare Edo e il monte Fuji; “Eroi e guerrieri” con una sottosezione dedicata a 108 eroi Suikoden, che sprigionano la fantasia e il genio di Kuniyoshi per illustrazioni teatrali con un’abbondanza di minuziosi particolari che danno potenza alle scene; “Animali e parodie”, con stampe e ritratti maschili e femminili realizzati con composizioni esilaranti per un mondo illusionistico, parallelo e visionario, che trova nelle caricature e nei giochi di ombre la massima espressione; infine la sezione “Gatti”, animali domestici particolarmente amati da Kuniyoshi, a chiusura di un racconto fluttuante, ironico, a volte spiazzante, ma sempre estremamente coinvolgente.


MILANO SI RACCONTA

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Novità di quest’anno Sono tre le novità principali di questa sesta edizione: la prima si chiama “BookCity nelle case”, letture all’interno delle abitazioni private dei milanesi che, aderendo all’iniziativa, hanno avuto l’occasione di ospitare nei propri salotti i protagonisti di BookCity. Con “Milano Exp”, invece, gli stessi autori hanno potuto condividere un’esperienza unica con i loro lettori andando alla scoperta di un luogo della città insieme a un gruppo ristretto di curiosi e appassionati. Infine ha avuto luogo in contemporanea il primo “Festival delle Metropoli” per presentare i quartieri milanesi attraverso narrazioni itineranti. Tutto nel segno della valorizzazione del bellissimo capoluogo lombardo. E ancora molte le mostre ed altre iniziative a sfondo sociale con eventi e spettacoli che si sono tenuti all’interno di università, ospedali, Case delle Associazioni e del Volontariato milanesi, e persino delle carceri di Bollate, Opera e San Vittore.

BOOKCITY MILANO 2017 INAUGURAZIONE CON AUGÉ CHIUSURA CON OMAGGIO A ECO A cura di SANDRO NOBILI

ph. Ruggiero Scardigno

i è conclusa domenica 19 novembre la sesta edizione di “BookCity Milano”, grande evento che attira un sempre maggior numero di amanti dei libri e della lettura nel capoluogo lombardo. Per 4 giornate Milano si è popolata di scrittori, attori, musicisti e artisti che hanno animato la città con oltre mille iniziative, eventi e spettacoli sparsi in più di duecento luoghi. Ogni sede ha ospitato eventi che ruotavano attorno ad uno specifico polo tematico: storia, attualità, famiglia, scienze, cibo, viaggi, sport, teatro, fotografia, arte, musica, narrativa, editoria… davvero tanti! È stato Marc Augé, intervistato da Daria Bignardi al Teatro del Verme, ad aprire ufficialmente l’edizione 2017. Lo scrittore ha ricevuto il “Sigillo della città” direttamente dal sindaco Giuseppe Sala in presenza del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. La chiusura della manifestazione è stata invece interamente dedicata a Umberto Eco, che nel 2012 inaugurò l’esordio di BookCity. La manifestazione è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione Bookcity Milano, fondata da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri.

In senso orario: Giuseppe Sala consegna il Sigillo della Città a Marc Augé; l’Assessore Filippo Del Corno; Umberto Eco

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MILANO SI RACCONTA

o t r e b l A e a l con Pao

BALLANDO SOTTO LE STELLE A cura di DARIO BORDET

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uno dei party più trendy e attesi che animano le fredde serate dell’autunno milanese. Parliamo dell’esclusivo Galà di Natale della famiglia Neri, che puntualissimo, verso la fine di novembre, celebra l’arrivo della festa più amata dell’anno con tantissimi amici e altri ospiti del jet-set milanese. Trecento persone hanno infatti calcato il red carpet dell’Hotel Principe di Savoia, nella cui elegante cor-

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nice si è svolto il favoloso evento. Tema 2017: l’Amore. Dress code: abito scuro. Uomini con gemelli e papillon e lady in décolleté con luccicanti collier, in abito lungo, colore dominante nero, parzialmente trasparente e in pizzo. Una serata di grande festa all’insegna del glamour e del divertimento, condotta dal brillante Fabio Marchica e anche quest’anno accompagnata alla consolle dal noto deejay Molella, che sa regalare emozioni con il suo mix di luci e suoni.


Sopra a sinistra: Piero Addis e signora; a fianco: Federica Neri, Massimo Giannone e Molella; Paola Neri con Evelina Flachi e Nico Cazzola

LOVE CHRISTMAS PARTY

Nella pagina a fianco in senso orario: Marianna, Paola, Federica e Alberto Neri; Paola e Alberto Neri; Alex Belli, Francesca Arienti, Marianna Neri e Mila Sanchez. In questa pagina in alto: Antonella Bonomi, Enrico De Marco e Loredana Lechiancole Vergani; Lalla Cartossi, Paola Neri, Loredana Lechiancole Vergani e Michela Rossi


MILANO SI RACCONTA

In senso orario: Paolo Maria De Pellegrin, Federica e Paola Neri, Antonella Arcuri e Gianni Tolentino; Molella, Fabio Marchica e Federica Neri; ospiti scatenati durante la serata; Paola Neri con Ludmilla Voronchina e Giovanni Bozzetti

LOVE CHRISTMAS PARTY E poi suggestivi momenti di spettacolo, il balletto e, sorpresa tra le sorprese, l’oroscopo 2018 dell’astrologo Massimo Giannone, la classifica dei segni più e meno fortunati dello zodiaco nell’anno che verrà. Un must per chi non riesce a resistere al fascino esercitato dai corpi celesti. Per l’occasione i tavoli, festosamente addobbati, portavano i nomi delle costellazioni più luminose, stelle e pianeti che sin dai tempi più antichi fanno sognare e fantasticare l’uomo. Colorati e dai sapori delicatissimi e sofisticati i piatti preparati con alta maestria artistica dai cuochi dell’hotel Principe di Savoia guidati dall’executive Chef Fabrizio Cadei: “Fois gras marmorizzato ai pistacchi di Bronte con 18

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briosce alla maggiorana e confettura di cachi” “Riso Gran Riserva con fonduta di zucca mantovana e crescenza” Filetto di vitello in manto di sfoglia con salsa al Porto, patate americane e zucchine croccanti”. Per completare il menù non poteva mancare la fiammante torta “Univeral Love”, a cinque piani, seguita dall’irresistibile buffet di frutta esotica e dolci (immancabile il panettone) curato nelle decorazioni da Francesco Arcifa. Poi tutti in pista a danzare tra coloratissimi fasci di luci laser, scatenati dalle hit mixate da Molella alla consolle: deep house, musica anni ‘70, ‘80, ‘90 e disco italiana. Fino alle prime ore del mattino. Appuntamento al 2018!



MILANO SI RACCONTA

“EMOZIONI FASHION”

AL FOUR SEASONS

AMAL

Sotto da sinistra: Mario Boselli, Carlo Capasa, Gustavo Cioppa, Daniela e Mario Javarone, Gianni Cuman; Roby Facchinetti, Silvana Giacobini, Bob Krieger; in basso: Magdi Cristiano Allam, Daniela Javarone e Mario Furlan

A cura di MONICA ROTA

L’

elegante cornice del Four Seasons Hotel Milano ha ospitato a colazione, lo scorso 8 novembre, il tradizionale appuntamento dell’Associazione Milanese Amici della Lirica, che festeggia il compleanno del suo Presidente, Daniela Javarone, con un evento esclusivo. Special Guest di quest’anno il Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, che ha ricevuto da AMAL una targa di riconoscimento per il suo importante ruolo di ambasciatore del Made in Italy. Oltre duecento gli ospiti che hanno preso parte all’evento, tra cui imprenditori, personaggi dello spettacolo, vip e personalità istituzionali tra 20

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cui il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Gustavo Cioppa, e i Consoli Generali a Milano Marisela Morales Ibañez (Messico), Alexander Nurizade (Federazione Russa), Abdalla Alshamsi (Emirati Arabi Uniti). Tra i presenti del mondo dell’editoria e della stampa, Marco Garavaglia (Vice Direttore Generale di Cairo Libri), Cristiana Schieppati (Direttore Responsabile di “CHI è CHI”), Riccardo Signoretti (Direttore Responsabile di “Nuovo”), Pietro Senaldi (Direttore Responsabile di “Libero”), Loredana Filoni (Direttore di “LF Magazine”), Alessandro Trani (Direttore Editoriale di “Milano 24orenews”) e Silvana Giacobini, per non citarli

tutti. Nel prestigioso parterre di ospiti “fashion” non poteva mancare il Cav. Mario Boselli, Presidente Onorario di Camera della Moda, che nel suo simpatico inter-


Dall’alto in senso orario: Carlo Capasa, Marina e Gloria Fontana; Loredana Filoni, Elena D’Ambrogio Navone con i City Angels; Marisela Morales Ibañ ez, Mariarosa Poggi Cappa, Narcisa Soria Valencia; Abdalla Alshamsi, Ludmilla Voronchina e Giovanni Bozzetti; il banco di solidarietà ; Eleonora Giannini e Mauro Governato; Cristiana Schieppati e Luisa Pucci; Stefano Bolognini, Marinella Vedani, Pietro Senaldi

vento ha voluto sottolineare l’importante ruolo strategico del Presidente Capasa: «Carlo ha il compito difficile di gestire il genio dei nostri stilisti, compito difficilissimo dato che il genio di per sé è ingestibile… ma soprattutto non tutti gli stilisti sono geni!». Per la consueta finalità charity degli eventi di AMAL, il ricavato della vendita delle “mele Marlene” è stato devoluto in favore dei terremotati del Messico. Immancabile la presenza degli “Angeli dalle giubbe rosse e i caschi blu” guidati dal loro Presidente Mario Furlan. All’evento ha partecipato anche la “voce” leggendaria dei Pooh Roby Facchinetti, che ha ricevuto da AMAL un premio alla carriera. 24oreNews

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BEAUTY & BELL’ESSERE

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iamo giunti all’ultima delle tre tappe del nostro “viaggio” con Monia, il percorso di benessere della giovane mamma di San Marino, desiderosa di ritrovare il proprio peso forma da tempo perduto. La scorsa primavera, in maggio, aveva iniziato il percorso da lei scelto (in verità fu scelto da suo marito che glielo regalò per Natale), denominato IPC Method® e ideato da Daniela Pierotti. Si basa su un programma alimentare personalizzato, abbinato a un ciclo di trattamenti presso un centro estetico. Questo metodo, che si avvale di tecnologie innovative, aiuta a risolvere in modo efficace e duraturo i problemi di natura estetica (chili in eccesso, di cellulite lassità cutanee o rughe). Il metodo IPC ha una durata di 3 mesi, ma uno dei risultati a cui mira è quello di “educare” a perseguire uno stile di vita sano e quindi a mantenere nel tempo i risultati raggiunti. I primi risultati sono in realtà visibili già dopo una settimana dall’inizio del percorso, con sorpresa di chi come Monia, dopo averle provate tutte, era partita con una certa dose di scetticismo. Al termine dei primi due mesi, di cui abbiamo fedelmente riportato la sua esperienza nelle due “puntate” precedenti, Monia aveva perso 10 kg di peso, 10 cm di vita e ben 14 cm di circonferenza ombelicale. Ovviamente ha seguito con un certo rigore il programma alimentare definito dalla nutrizionista che l’ha seguita, abbinandolo ai trattamenti estetici previsti. A parte qualche giorno iniziale di inevitabili difficoltà nel passaggio da uno stile alimentare totalmente sregolato e poco salutare alle buone regole di sana alimentazione e nutrizione, il percorso della giovane mamma non le ha comportato particolari sacrifici. Che cosa è accaduto nell’ultimo mese e in particolare dopo i tre mesi di applicazione di IPC Method®? Bè, ce lo faremo raccontare direttamente da Monia.

RITROVARE IL PESO FORMA

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BEAUTY & BELL’ESSERE Terzo mese, ultima tappa con IPC Method®. Soddisfatta del risultato? Sono molto più che soddisfatta… Felicissima, non potevo sperare di meglio! Quando ho iniziato il programma e, devo ammetterlo, con un certo scetticismo, non riuscivo nemmeno a immaginare di poter ottenere questi risultati. Pesavo 81 chili e portavo la taglia 50, oggi ne peso 66 e indosso la 44! Tutto com’era previsto, secondo il metodo? Direi che abbiamo addirittura superato le attese. Nei primi due mesi avevo perso 10 chili, ed ero molto soddisfatta. Ho continuato a seguire nel terzo mese il mio programma alimentare e i trattamenti settimanali presso il centro estetico. Nel percorso IPC l’ultimo mese prevede l’inizio della fase di stabilizzazione, che consolida e stabilizza i risultati raggiunti. Invece io ho perso ancora qualche chilo. Sarà stato perché ero così entusiasta di ciò che vedevo allo specchio, ma sono riuscita a fare anche meglio di quanto previsto dal mio programma alimentare. Ad esempio anziché tre biscotti a colazione talvolta ne mangiavo due, a pranzo una fetta di pane invece di due, insomma cose così. Su di me questo è stato l’effetto, un risultato davvero incredibile. Che cosa è successo “dopo IPC”? Bè, devo dire che ho perso peso anche dopo i tre mesi di IPC Method®. In definitiva ho perso 15 chili e 6 taglie. Poi sono andata in vacanza con la famiglia, e in quell’occasione mi sono concessa qualche piccola “trasgressione”. Tutto sotto controllo: ho mantenuto l’abitudine di salire sulla bilancia ogni giorno per “toccare con mano” i possibili effetti delle mie concessioni alimentari extra, e imparare a conoscerne “in diretta” le reazioni del mio fisico. Durante la vacanza notavo subito l’effetto delle mie “trasgressioni”. Una razione abbondante di pasta molto condita o di golosa torta al cioccolato fondente (che adoro), magari due volte nella stessa settimana, ed ecco che la bilancia segnava da 1 kg a 1,5 kg in più. La cosa mi terrorizzava, anche perché mi sentivo più affaticata nel muovermi, e allora ritornavo decisa alla mia quoDATI RELATIVI AL PRIMO MESE Rilevamento dati Antropometrici 1° Visita Peso (kg) IMC: (Kg/m2 h) / 170 cm Circonferenza vita (cm) Circonferenza ombelicale (cm) Circonferenza coscia (cm) Circonferenza braccio (cm) Circonferenza collo (cm)

81,5 28,2 88 103 67 33 34

1° Controllo 76,4 26,4 83 94 62,5 31,5 32,5

tidiana “sana” routine alimentare, per “riconquistare” il mio peso forma. Poi, dopo le vacanze, è cambiato qualcosa? Diciamo che quel chilo o chilo e mezzo ogni tanto “balla” sulla mia bilancia, ma riesco a gestirlo perché so esattamente quando e perché accade. Il metodo IPC, oltre ad avermi aiutato a ritrovare il peso forma, che avevo ormai perso da anni, mi ha “educato” a seguire uno stile di vita salutare e di benessere, partendo da una sana alimentazione. Forse è proprio questo il risultato più importante. Ormai siamo vicini al Natale. Sarà una prova dura per lei? Non credo. Certo, dovrò stare attenta… Come ho detto sono molto soddisfatta del percorso seguito e dei risultati fin qui raggiunti, ma non bisogna abbassare la guardia. Farò del mio meglio per continuare a saper controllare e gestire, come ho fatto finora, quel chilo di troppo che “ballerà” sulla mia bilancia quando durante le festività natalizie mi concederò qualche “scappatella”. 2° Controllo Buone Feste a tutti i vostri lettori!

(Dopo 2 mesi) 71,5 24,7 78 89 61 30 32

www.ipcmethod.com Info@ipcmethod.com



BCC CARATE BRIANZA UNA BANCA

DEL TERRITORIO APERTA AL MERCATO A cura di SERGIO COLOMBO

Essere una “banca del territorio” è oggi uno slogan di molte banche. Ma come opera una banca del territorio? Lo abbiamo chiesto al Dott. Fabio Vergani, Direttore Generale di BCC Carate Brianza, banca che, sin dagli inizi del ‘900, costituisce un punto di riferimento per il territorio brianzolo e non solo. Oggi conta 30 filiali lungo l’asse Milano-Lecco, di cui 4 a Milano e 3 a Monza, arrivando a toccare la provincia di Pavia

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irettore, qual è il vostro legame con le imprese del territorio? Siamo una banca a vocazione locale ma al tempo stesso ben inserita in un contesto di mercato aperto. Le nostre filiali sanno gestire molto bene le esigenze di clientela anche sofisticata ed abituata a colloquiare con mercati nazionali ed internazionali. Grazie ad una approfondita conoscenza della zona geografica in cui operiamo, sappiamo bene quali sono le esigenze specifiche di aziende ed imprenditori, i quali, a loro volta, sanno di trovare in noi una banca affidabile, che ascolta e conosce i propri interlocutori per proporre loro le soluzioni più idonee. In sostanza, parliamo la stessa lingua, da qui il nostro claim istituzionale “Ti conosciamo bene. Ti consigliamo meglio”. Quale tipologia di clienti si rivolge a voi?

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FINANZA & FUTURO Qual è il vostro punto di forza? La nostra clientela è composta da artigiani, piccole e medie imprese ma anche grandi aziende nazionali e multinazionali che operano con l’estero e che trovano in noi un partner capace di soddisfare tutte le loro esigenze. Il nostro punto di forza è quello di riuscire a fornire una risposta concreta ma soprattutto veloce alle richieste che ci pervengono, supportando tutti i progetti quando dimostrano di essere concretamente sostenibili. La dinamica degli impieghi verso la clientela che la nostra banca ha registrato in questi anni di crisi ne è la diretta testimonianza. La contrazione che abbiamo avuto negli anni più difficili è stata inferiore a quella registrata dal resto del sistema bancario e, già dal 2016, prima degli altri, abbiamo invertito la tendenza incrementando i finanziamenti concessi. Come operate concretamente? Siamo al fianco delle aziende mettendo loro a disposizione un’ampia gamma di servizi funzionali all’attività che svolgono. Per quanto riguarda i conti correnti, ad esempio, oltre a soluzioni a pacchetto “standardizzate”, diamo ampio spazio alla personalizzazione dell’offerta in base alle esigenze di operatività del cliente, anche tramite l’accesso ai più moderni servizi di corporate banking. Credo che la nostra proposta di servizi, specialmente in questi ultimi mesi, si sia distinta per trasparenza ed una politica di pricing mantenuta coerente. Rivolgersi a BCC Carate Brianza per un titolare di un’attività economica vuol dire scoprire non solo una banca di relazione ma anche un interlocutore preparato ed affidabile sui principali strumenti necessari di pagamento e di incasso. La gamma dei servizi messi a disposizione è ampia ed aggiornata alle più moderne

tecnologie richieste dal mercato e si adatta ad ogni tipo di attività, dai piccoli punti vendita alle imprese che effettuano vendita tramite web. La vostra Banca ha conseguito in questi anni risultati lusinghieri sia in termini di solidità che di conto economico. Abbiamo da poco chiuso la trimestrale di settembre 2017 con dati che confermano la solidità della banca ma anche la buona performance economica. Il patrimonio netto infatti si attesta sui 263 milioni di euro per un indice di solidità (CET 1 Ratio) oltre il 16%, di gran lunga superiore rispetto alla media delle banche italiane. La redditività si mantiene su livelli molto positivi, grazie anche ad un buon lavoro fatto sul margine da

Il nostro punto di forza è quello di riuscire a fornire una risposta concreta ma soprattutto veloce alle richieste che ci pervengono servizi. Siamo molto soddisfatti dell’andamento della raccolta e degli impieghi. La banca ha masse complessive di raccolta per circa 3,3 miliardi di euro, con un incremento dell’ 9,5% rispetto alla corrispondente rilevazione del 2016. Contribuisce a tale crescita, in particolare, la raccolta indiretta, aumentata del 15,8%; già clienti e nuovi ci ritengono come un porto sicuro per i propri risparmi. Positivo anche il volume delle masse di raccolta diretta, cresciute del 5,8%. Per quanto riguarda gli impieghi lordi, essi am-

montano a 1,5 miliardi di euro, con un incremento dell’1,8%; positivo, in particolare, il comparto medio/lungo termine. Infine, siamo soddisfatti della dinamica della qualità del credito della banca che, sempre sotto controllo durante tutto il periodo della crisi, sta registrando risultati positivi con le partite deteriorate che nell’ultimo anno sono diminuite di oltre 30 milioni di euro. La banca è presente sul territorio lombardo con 30 Filiali di cui quattro a Milano. Può fornirci qualche news? La nostra è stata nel tempo una crescita sana e prudente a livello di sportelli, che oggi ammontano a 30, con masse medie ben oltre ai dati di sistema. Negli ultimi tempi stiamo intervenendo per rinnovare quelle filiali che ne hanno bisogno in modo da renderle sempre più adatte alle esigenze della clientela. È di questi giorni lo spostamento della filiale di Milano Viale Monza a ridosso di Piazzale Loreto; la nuova posizione tende ad avvicinarci ad una zona commerciale di alto passaggio sempre con l’obiettivo di servire bene anche la clientela residente nella metropoli milanese dove siamo presenti nei quattro punti nevralgici della città. La vostra banca ha aderito al Gruppo Bancario Cooperativo di Iccrea Banca. Quello che sta prendendo forma sarà il terzo gruppo bancario in Italia per numero di sportelli ed il quarto per attivi. Ad oggi sono 154 le BCC preaderenti (26 sono Lombarde), per un totale di oltre 2500 sportelli in tutta Italia, oltre 20 mila i collaboratori. A livello di bilancio consolidato, il Gruppo avrà 148 miliardi di euro di attivi ed un patrimonio di 12 miliardi di euro, con un CET1 Ratio del 15,2%. 24oreNews

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FINANZA E FUTURO

“MADE IN ITALY” ALLA CONQUISTA DI

DUBAI

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nvestire e fare business a Dubai è una scelta fatta da un numero sempre maggiore di imprese e compagnie internazionali: un mercato in continua crescita (dagli anni ‘90), tassazione competitiva oserei dire quasi inesistente, servizi finanziari sofisticati e infrastrutture all’avanguardia. La comunità italiana residente è di circa dodicimila persone ma moltissime sono le imprese italiane che si limitano ad avere rapporti commerciali con Dubai senza però avere una sede sul territorio emiratino. Senza ombra di dubbio, i traguardi raggiunti dal governo e dal tessuto imprenditoriale del Paese (grazie alla sapiente e lungimirante guida di un sovrano illuminato quale Al Maktoum) sono a dir poco strabilianti. Basti pensare che le politiche volte a creare un business environment che non ha pari al mondo in termini di efficienza e competitività per le imprese, nonché di stabilità politica sono state condotte con enorme successo senza poter contare, a differenza degli altri Paesi dell’Area del Golfo, su risorse derivanti dal settore oil&gas (ricordo che il 95% del petrolio ed il 92% del gas degli Emirati Arabi sono collocati sul territorio del confinante Emirato di Abu Dhabi). Per quanto attiene le opportunità sono davvero innumerevoli e in tutti i settori commerciali, industriali, artigianali nonché in moltissimi settori relativi alla fornitura di servizi e delle attività professionali in special modo mediche. In ogni caso tutto ciò che è italiano autentico ha delle vere e corsie preferenziali. Posso affermare, senza tema di smentita, che gli Emiratini nutrano una vera e propria passione 28

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per tutto ciò che rappresenti lo “stile italiano”, sia esso declinato in termini di Design, di Food&beverage, di Alta Moda, di Luxurygoods o standard produttivi di eccellenza distintiva. A ciò si aggiunge una nota e ben stabilita relazione di rispetto e reciproca amicizia tra i popoli italiano ed emiratino, il quale nutre una relazione speciale con gli Italiani, con un feeling che non esiterei a definire “epidermico”. Da dove deve cominciare? Innumerevoli sono le modalità di approdo sul mercato emiratino, dal distributore specializzato, all’apertura di un ufficio di rappresentanza in loco o nelle Free Trade Zones. Per individuare la via più opportuna da seguire occorre tenere conto di diversi fattori, quali la tipologia di prodotto che si vuole esportare, l’entità dell’investimento e il budget a disposizione, le dimensioni della società e gli obiettivi che si intendono raggiungere. Pertanto, è fondamentale innanzitutto avere le idee chiare in modo da elaborare una strategia precisa che consenta di cucire un “abito su misura” per quelle che sono le esigenze, gli obiettivi e le reali possibilità dell’azienda.

Prof. Avv. Antonello Martinez Studio Legale Associato Martinez & Novebaci Milano - Via Archimede n° 56 www.martinez-novebaci.it



FINANZA E FUTURO

IL PASSAGGIO GENERAZIONALE NELLE PMI FAMILIARI A cura di EZIO BONANNI

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a struttura produttiva italiana è caratterizzata dalla presenza rilevante di PMI che rappresentano, ad oggi, il motore trainante della nostra economia nazionale. Essa è costituita per il 90% da aziende a conduzione familiare e ogni anno sono oltre sessantamila gli imprenditori coinvolti nel passaggio generazionale. Un passaggio davvero delicato, visto che solo il 30% delle aziende sopravvive al proprio fondatore e solo il 13% arriva alla terza generazione (dati Infocamere). Spesso le cause del fallimento sono da ricercarsi in una connotazione personalistica della gestione d’impresa, quasi sempre avulsa da problematiche di natura economico finanziaria. L’imprenditore, specie se di prima generazione, vive la propria azienda identificandola con la propria esistenza, personale e professionale. Il passaggio generazionale è un momento cruciale nella vita di una azienda, perché implica il trasferimento da una generazione all’altra di un vero e proprio patrimonio di know-how e competenze di gestione, acquisite in anni di esperienza. Non vanno poi sottovalutati i rapporti psicologici tra le persone coinvolte che vedranno sovrapporsi la realtà familiare con quella aziendale. Per un corretto ricambio generazionale, vanno evitati errori comuni come confondere i ruoli di proprietà, governo e direzione; considerare la successione un obbligo verso il passato e non un’opportunità per il futuro; insistere su un modello di business obsoleto. A questi si aggiungono, la mancata formazione imprenditoriale 30

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delle successive generazioni; un confronto carente (se non addirittura conflittuale) tra genitori e figli; l’idea che il patrimonio tradizionale di valori rappresenti l’unica soluzione a prescindere dal contesto culturale e socio-economico. A tal fine, assume un ruolo fondamentale la figura di un consulente esterno, esperto e competente, che segua il passaggio generazionale fungendo da mediatore/facilitatore per aiutare a garantirne il successo. Le aziende familiari sono di fronte a cambiamenti radicali nei settori in cui operano, spinti dalla rivoluzione digitale che sta sconvolgendo i modelli di produzione, i rapporti con i clienti e la gestione delle persone. I processi decisionali e in generale la gestione aziendale dell’imprenditore di prima generazione spesso sono fortemente caratterizzati da operatività manuali a cui sono sempre meno propense le generazioni successive. In futuro ci sarà sempre più bisogno di un ambiente aziendale che sappia coniugare la spinta innovativa del digitale con i valori fondanti della propria impresa. Le nuove generazioni possono aiutare, facilitare e spingere questo cambiamento, indispensabile per continuare a crescere. La coesione familiare resta indubbiamente un elemento chiave per il successo. Valorizzare quindi la tradizione adottando i nuovi processi è la strada che le nostre PMI devono seguire per continuare a crescere e competere.

Ezio Bonanni Genium S.r.L. Consulenza aziendale Via Uberto Visconti di Modrone, 7 Milano www.geniumsrl.com



FASHION | XMAS di PATRIZIA COLOMBO

CARDIGAN ALANUI Cardigan senza bottoni, stretto in vita con una cintura di maglia. Volutamente unisex, oversize, caratterizzato da frange e geometrie. 100% Cashmere, lavorazioni handmade e dettagli unici tutto rigorosamente made in Italy. www.alanui.it OCCHIALE DOLCE & GABBANA Esclusivo occhiale da sole impreziosito dal taglio stiloso delle lenti nero sfumate e dalle applicazioni barocche in metallo color oro. Il comfort è garantito dai naselli regolabili. www.dolcegabbana.it

Per

Lei

BRACCIALETTO SWAROVSKI Il bracciale rodiato propone una fila di cristalli tondi in una preziosa nuance verde, ognuno incorniciato dal pavé di Clear Crystal. www.swarovski.com

STIVALE CHANEL Chanel ha deciso di regalarci un tocco di luce anche nei giorni più cupi. Tacco 9 cm, alti fino al polpaccio, una pioggia di glitter con tacco e punta rigorosamente neri. I colori su cui potete puntare sono: rosa, argento, grigio, bianco, nero e multicolor. www.chanel.com 32

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BORSA SALVATORE FERRAGAMO Borsa a mano prodotta attraverso una lavorazione artigianale di morbidi pellami combinati in un patchwork a zigzag che danno vita a un audace disegno geometrico. Presenta l’iconico Gancini in metallo dorato, tasca esterna posteriore e tracolla rimovibile. Fodera interna in pelle. www.ferragamo.com


FASHION | XMAS

Per

Lui MAGLIA MARCELO BURLON Maglia ‘Aish’ in cotone bianco e nero di Marcelo Burlon County Of Milan con girocollo, orlo dritto e decorazioni a blocchi colorati. www.marceloburlon.eu

IMPERMEABILE BALENCIAGA Impermeabile stampato con scollo ad imbuto, manica lunga, chiusura con zip frontale e lunghezza lunga. www.balenciaga.com

CAPP EL BY NI LO BORSA CK FO LINO U Ecco “ Marsig QUET cinta i lia”, fe n lt dipint pelle, fiamm ro rasato, o e cu i fero co cito bianco n nero. T a mano. Ap punta bian rivolta esa da ca p l icazio to “ È un c verso l’alto 6 centimet ne in tessu to ap ri ” , www. olavoro Ma fodera trico con bordo lore. borsa d e in I lino.c taly. om

BORSONE NEIL BARRETT Borsone con striscia a contrasto in pelle nera di Neil Barrett con manico doppio tondo, etichetta in pelle, chiusura con zip in alto e tasca interna con chiusura a zip. www.neilbarrett.com

OROLOGIO GUCCI L’ape ricamata di Gucci fa bella mostra di sé sul quadrante dell’orologio Le Marché des Merveilles. Il cinturino in nylon verde e rosso con la scritta “L’Aveugle Par Amour” accompagna la cassa in acciaio inossidabile lucido da 38 mm con meccanismo realizzato in Svizzera. Stile e precisione si uniscono sulla creazione della Maison fiorentina con un risultato altamente lussuoso e desiderabile. www.gucci.com

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BEAUTY | XMAS

NUMEROS ROUGE LIBRE COLLECTION Chanel La collezione Chanel make up Natale 2017 si compone di palette di ombretti, eyeliner e smalti dalle sfumature super intense e alla moda, contrapposti al rosso vibrante che veste le gote e le labbra.

FATE Amouage Nel 1983 il Sultano dell’Oman ha creato il prestigioso marchio Amouage. È una combinazione di misteri: l’esotico incontra l’eredità di duemila anni di profumazione arabica, sviluppata con la tecnologia e l’esperienza della raffinata profumazione francese. Il risultato è un prestigioso marchio classico che è meritatamente il profumo più prezioso nel mondo.

VELVET ORCHID LUMIÈRE Tom Ford Tom Ford offre una nuova interpretazione della sua iconica fragranza della linea Orchid Collection proponendo in esclusiva il nuovo profumo Velvet Orchid Lumière che è stato proposto in una veste inedita, racchiudendo all’interno della sua piramide olfattiva una nota alcolica intrigante e decisa come il particolare estratto purificato di rum, Assoluta di Rum Succan.

PRECIOUS ROCKS Dior Precious Rocks Dior Collezione Natale 2017, una make up collection in edizione limitata iconica e lussuosa. Sarà una delle idee regalo make up migliori del periodo: un cofanetto composto dal rossetto Rouge Dior Bijou 999 Matte, in una nuova versione con anello Cannage sfaccettato, e da 5 ricariche delle tonalità di rossetto iconiche. 34

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Inutile illudersi. Nonostante wishlist e suggerimenti molto poco casuali, ogni anno Natale nasconde delle piccole delusioni e qualche speranza disattesa. Allora perché non risolvere il problema all’origine e concedersi un meritatissimo autoregalo? Scegliete qualcosa di indimenticabile, un prodotto cult, da collezione o qualcosa che desiderate da molto tempo. Qualche esempio? Il prodotto di make-up in edizione speciale, con un packaging gioiello o una linea di skincare lussuosa. Ma anche i must have leggendari che vi svolteranno la vita.



DESIGN | XMAS di LUCA MEDICI

PIATTI FUNKY TABLE Questa azienda propone dei bellissimi piatti letterina, ovvero con le lettere dell’alfabeto, da regalare con le iniziali dei nomi delle persone a noi care. Sono realizzati su porcellana con tessiture a mano libera. www.funkytable.it

TAZZE LIVELLARA MILANO La collezione in porcellana Mug Letter di Livellara è perfetta per chi vuole mettere in tavola qualcosa di nuovo ogni giorno. Puoi scegliere di avere tutte le lettere o solo quelle che preferisci. Scegliete la lettera che preferite, magari la vostra, la colazione sarà più divertente! www.livellara.com

BOULE DE NEIGE & KLEVERING Se volete regalare un super classico potete scegliere le palle di neve proposte da questa azienda: sono divertenti e sempre piacevoli da regalare... fanno subito Natale. www.klevering.nl

SAGOME IN CARTONE A4ADESIGN Sagome in cartone pressato adatte alla camera dei ragazzi. Renne e alberi di natale da personalizzare con lucine e altri decori, per sprigionare la fantasia dei più giovani! www.a4adesign.it

Potete far realizzare dei medaglioni stampati su dischi di cartone che possono essere appesi, utilizzati come idea regalo, come sottopiatti o semplicemente come decoro inseriti in una libreria.

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Basta scegliere il ritratto che più vi piace e personalizzare la composizione con le innumerevoli proposte consigliate, anche per la finitura. www.rijksmuseum.nl/en/rijksstudio


DESIGN | XMAS CUSCINO L’OPIFICIO Cuscino sartoriale di design a forma di cuore, perfetto in mix con i cuscini suggeriti. 100% Made in Italy, cucito su misura al momento dell’ordine Imbottitura estraibile in 100% poliestere anallergico. www.lopificio.it

PLAID ZENONI&COLOMBI Volete scaldare i vostri ospiti? Regalate loro un morbidissimo plaid, un accessorio invernale che starà bene in ogni casa. Pura lana Vergine. Double face. cm 140x200 Adatto per il divano, ma anche appoggiato sul letto. www.zenoniecolombi.com KARTELL VOLINO VASO/TA otrebbe essere p di design gari colorato, Un regalo ma o te n le o spare ra T . o n coffee tab n li , o o v a in d /t o o s m a il v duta è u d uso co ggio o se i adatta a che ben s lice piano di appo er tutta la casa. p p come sem tico passe-partout rtell.com www.ka fantas

LAMPADA KARTELL Volete fare un regalo luminoso? Vi suggerisco la lampada da appoggio Battery. Piccola, dal design retrò, colorata oppure trasparente, ma soprattutto facile da inserire in qualsiasi ambiente. www.kartell.com

SCATOLE E PIATTI FORNASETTI Vi suggerisco oggetti di piccole dimensioni che sono facili da collocare, come le scatole “occhio” oppure i famosi piatti da collezionare. www.fornasetti.com

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HI TECH | XMAS di MARIE BORDET

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PURIFICATORE D’ARIA LG Sbarazzati di cattivi odori, batteri e virus nell’aria creando un ambiente domestico più pulito. I depuratori d’aria LG sono dotati di potenti filtri, di facile manutenzione e pulizia, per rimuovere le particelle inquinanti presenti nell’aria. Grazie ad un’illuminazione colorata ti avviserà del livello di inquinamento presente nell’aria. www.lg.com

BILANCIA WI-FI NOKIA Fornisce le informazioni in maniera immediata, sullo schermo, sincronizzandole con il tuo smartphone, per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di forma fisica. www.nokia.com



VIAGGI

NATALE E CAPODANNO 2018 Mete da sogno che nel periodo natalizio e in inverno diventano ancora più belle e spettacolari. Luoghi dove lasciarsi travolgere dalla vitalità di una grande città o andare a prendere il sole per sfuggire ai rigori e grigiori invernali. Vi proponiamo qui di seguito alcune idee e suggerimenti per un Natale o inizio d’Anno col botto!

OMAN Durata: 7 giorni / 6 notti Partenza: 27 dicembre 2017 Da: Milano Malpensa Un viaggio in Oman è sinonimo di deserti, canyon e oasi, un viaggio in Oman è sinonimo di villaggi, fortezze e castelli. L’Oman regala esperienze genuine: dall’artigianato locale dei suq di Muscat, l’elegante e pulitissima capitale, agli imperdibili forti disseminati in ogni dove, tra cui spiccano quelli di Nizwa e Nakhal, dalle altissime dune dorate del Wahiba Sands alle coste mozzafiato baciate dall’Oceano Indiano.

QUOTA PER PERSONA DA

EGITTO • BERENICE

TURISANDA CLUB LAHAMI BAY BEACH RESORT Durata: 8 giorni / 6 notti Partenze: dal 16 dicembre 2017 all’8 dicembre 2018 Da: Milano Malpensa, Bergamo, Verona, Bologna e Roma Affacciato sulla spettacolare baia di Lahami a Berenice, è un vero paradiso per gli amanti del mondo sommerso e del deserto. Isolato dal mondo, è un’oasi di pace e tranquillità. L’accesso diretto al mare con la sua ricca barriera corallina facilmente accessibile anche ai nuotatoti meno esperti e gli spazi infiniti del deserto circostante, lo rendono il luogo ideale per chi vuole scoprire una natura selvaggia ed incontaminata. Una località lontana dai circuiti di massa, quasi sconosciuta al turismo, situata nel Mar Rosso meridionale.

QUOTA PER PERSONA DA 40

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€ 520

€ 2.190


MALDIVE

ROYAL ISLAND RESORT & SPA

MERCATINI DI NATALE

Durata: 9 giorni / 7 notti Partenza: 30 dicembre 2017 Trattamento: Camera Beach Villa, Mezza Pensione Da: Tutte le città italiane via Roma Fiumicino

QUOTA PER PERSONA DA

€ 3.670

ZANZIBAR

EDEN VILLAGE KENDWA BEACH RESORT

AUSTRIA • GRAZ KLAGENFURT E VILLACH

Durata: 9 giorni / 7 notti Partenza: 26 dicembre 2017 Trattamento: All Inclusive Da: Milano Malpensa, Roma

Durata: 3 giorni / 2 notti Partenza: 15 dicembre 2017 Da: Milano e Torino

QUOTA FINITA PER PERSONA

€ 3.730 € 3.800

QUOTA PER PERSONA

DA ROMA IN CAMERA VISTA GIARDINO DA MXP E ROMA IN CAMERA VISTA OCEANO

€ 349

CUBA

VERACLUB LAS MORLAS Durata: 9 giorni / 7 notti Partenze: dal 22 dicembre 2017 al 23 giugno 2018 Trattamento: All Inclusive Da: Milano Malpensa e Roma Fiumicino

QUOTA PER PERSONA DA

€ 1.070

NORIMBERGA MONACO • INNSBRUCK Durata: 4 giorni / 3 notti Partenza: 7 e 14 dicembre 2017 Da: Milano o Torino

QUOTA PER PERSONA

€ 469


RUOTE & MOTORI

lusso ad alta LEXUS Ilvelocità ora LC 500H è ibrido SPORT+ E LUXURY N “

A cura di LUCA MEDICI

el 2012 la Lexus, il brand di lusso del gruppo Toyota, presentò la concept car LF-LC. Una concept che è arrivata negli show room proprio come è stata proposta cinque anni fa. Una sportiva scolpita, bella, unica e uguale a nessun’altra! L’imponente frontale, la coda complessa, come recentemente ci ha abituato il design delle ultime creazioni made in Toyota e Lexus, ma soprattutto quella perfezione progettuale che raggiunge la sua massima espressione con i due sistemi di propulsione. Si può scegliere infatti fra un V8 benzina aspirato da 477 CV (4.969 cc) oppure dal più sofisticato ed ecologico V6 benzina (3.456 cc) abbinato a due unità elettriche che sviluppano una potenza complessiva di 359 CV. Questa seconda versione è quella più interessante, strizza un occhio all’ecologia e garantisce prestazioni di tutto rispetto. Il cambio non è il classico e-Cvt tipico delle ibride della casa (dal funzionamento recentemente migliorato, ma ancora da migliorare per il suo effetto ad elastico decisamente fastidioso), ma un mix fra un e-Cvt e un automatico a quattro marce. Questa soluzione, molto complessa, garantisce la bellezza di ben dieci marce che garantisce un comportamento inusuale... sostanzialmente abbiamo un comportamento da GT con meccanica da ibrida. La risposta è comunque sempre decisa, già nella versione Luxury, ma se si sceglie la versione Sport+, che aggiunge un retrotreno attivo, un differenziale Torsen e lo sterzo a rapporto variabile, la risposta diventa veramente precisa e rapida. I prezzi partono dai 105.500 € per la versione V8 Luxury fino ad arrivare ai 115.500 € per mettere in garage la versione Hybrid Sport+. Soldi spesi bene, le finiture interne ed esterne sono ve-


ramente notevoli, difficile fare di meglio, ogni dettaglio è curato in modo maniacale, compreso il piccolo baule da 174 litri. L’abitacolo è un salotto hi-tech. Il clima è rapido e preciso, il quadro strumenti spettacolare (molte le informazioni disponibili), il posto guida è comodo ed ergonomico ed il confort, soprattutto nella versione Luxury, con ruote da 20”, merita il massimo dei voti. La dotazione di sicurezza è completa, c’è tutto quello che serve e la lista accessori è veramente corta, infatti quasi tutto è compreso nel prezzo. Si paga a parte solo il Premium Pack (head-up display più impianto hi-fi Mark Levinson) e la vernice metallizzata. La connettività è affidata ad un touchpad molto sensibile da 10,3 pollici che però non è eccezionale per il rischio di distrazioni. Infatti il mouse di comando impone di distogliere lo sguardo, un errore imperdonabile in tanta perfezione progettuale! In compenso l’impianto audio ha una resa sonora eccellente, per veri intenditori. Da una ibrida ci si attende sempre un risultato eccellente alla voce dei consumi, ma la massa di oltre due tonnellate non permette percorrenze record, infatti in autostrada non supera i 13 Km/l ed in città non si superano gli 11,5 Km/l per una media reale di 12,5 Km/l (dichiarata 15,6) ed una percorrenza di 1.026 Km (grazie al capiente serbatoio di ben 82 litri). La nuova Lexus LC è un’auto pensata per stupire, il suo design unico la rende un oggetto del desiderio per chi vuole assicurarsi una scultura viaggiante, ma con un’alternativa ibrida che la rende più ecologica del modello V8 senza togliere nulla al piacere di guida. www.my-home.biz

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IL SESSUOLOGO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

Amore, altruismo, egoismo… Un sentimento solo altruista non esiste: una relazione è prima di tutto un viaggio dentro di sé e solo così può diventare appagante per entrambi i partner. L’amore è tutte e due le cose, è egoistico perché ci dà piacere ed è altruistico perché desideriamo la felicità di chi amiamo

Presidente: Prof. Willy Pasini Milano, Via Marostica 35 Info: www.aispa.it 44

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Salve dottore, ma secondo Lei l’Amore è un sentimento egoistico o altruistico? Nick 86 Per poter rispondere alla tua domanda, caro Nick, penso sia necessario distinguere fra tre tipi di amore diversi, quelli che io chiamo trasversali, longitudinali e diffusi. L’amore trasversale è quello che si struttura all’interno di una relazione di coppia a due. Quasi sempre ci innamoriamo perché siamo spinti dal bisogno di soddisfare una necessità istintuale. Dal punto di vista biologico cerchiamo di costruire una relazione di coppia per poter duplicare i nostri geni contenuti nei cromosomi mentre dal punto dal punto di vista psicologico cerchiamo una persona con cui poter condividere delle sensazioni affettive ed emotive, con cui poter condividere progettualità; una persona, insomma, che possa essere un riferimento concreto e simbolico per il futuro. La fase di innamoramento è quindi caratterizzata dal bisogno di soddisfare più le nostre esigenze che quelle della persona amata (come diceva Zucchero in una sua nota canzone: «ti amo perché ne ho bisogno, non perché ho bisogno di te…»). Siamo quindi in una fase sentimentalmente egoista. Nel pro-

seguire della relazione, entrando nella fase dell’amore, il rapporto sarà invece caratterizzato da una alternanza di slanci egoistici e altruistici nei confronti della persona con cui si è scelto di costruire una relazione dotata di progettualità futura. L’equilibrio tra queste due contrapposte tendenze sarà fondamentale per il benessere della relazione di coppia e non c’è quindi da stupirsi nel ritrovarsi contemporaneamente per alcuni versi egoisti e per altri altruisti verso la propria metà. L’amore longitudinale è quello che si struttura verso le generazioni che ci precedono, ovvero i nostri genitori, i nostri nonni, oppure verso le generazioni che seguono, i nostri figli e nipoti. Questo tipo di amore è molto più facilmente di tipo altruistico, ovvero si tende a dare senza necessariamente chiedere un ritorno. L’amore diffuso è invece l’amore rivolto indistintamente verso un gruppo allargato; ad esempio l’amore Cristiano per il prossimo non è diretto verso uno specifico individuo ma riguarda l’intera umanità. Anche questo tipo di amore ha una struttura prevalentemente altruistica. Troppo complesso? Poco poetico? In base alla mia esperienza clinica molto reale ma senz’altro, come del resto per tutte le opinioni che esprimo, legittimamente opinabile.


COME STAI? Dr. Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

LA MEMORIA DEL DOLORE

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ell’uomo i meccanismi alla base della memoria sono molto complessi. Esistono differenti modalità di memorizzazione che intervengono nei processi di acquisizione e conservazione delle informazioni dolorose. Riconosciamo tre tipi di memoria: sensoriale, a breve termine, a lungo termine. A ciascuna fase si è ipotizzato corrispondano differenti “depositi” in cui vengono immagazzinati i ricordi. Le nuove informazioni in arrivo, selezionate dall’attenzione e ritenute importanti, si incidono nella memoria a breve termine. A questo livello sono conservate per alcune decine di secondi e poi decadono, se non vengono riproposte mediante ripetizione. Le informazioni più rilevanti per il loro significato passano ad un livello più profondo nella memoria a lungo termine. Qui le informazioni sono soggette a un processo di graduale consolidamento nel corso del tempo e tendono a perdurare per periodi illimitati. Non a caso, chi su-

bisce un trauma o è colpito da una malattia degenerativa della memoria perde innanzitutto i ricordi più recenti e meno stabilizzati, mentre rammenta con più facilità eventi lontani. Negli esseri umani, i fattori che influenzano la memoria del dolore sono strettamente correlati all’intensità della sofferenza sperimentata, alle emozioni provate durante quei lunghissimi e tormentati momenti, alla previsione di altre crisi di dolore rese ogni volta più drammatiche per il ricordo delle precedenti. Gli stimoli dolorosi che transitano nel sistema nervoso centrale vengono registrati, e quando si ripresentano la risposta dell’organismo è ogni volta più rapida. Nel caso del dolore cronico la memoria viene rinnovata tutti i giorni e senza pause, provocando una sensibilizzazione a livello del sistema nervoso centrale. Bisogna allora agire precocemente perché più tardi si interviene, più difficile sarà ottenere un sostanziale sollievo. Poiché i neuroni modificano la loro risposta

in relazione allo stimolo, il dolore viene in questi casi avvertito sempre più precocemente e in maniera molto più intensa, talora anche quando le cause scatenanti di innesco, cioè gli stimoli periferici, non sono più attive. Una stimolazione dolorosa protratta e intensa è in grado di rendere sensibili anche le radici dei nervi che si trovano in prossimità del midollo spinale. Conseguentemente, le aree che dipendono da queste vie nervose sono condannate ad avvertire come dolorosi anche stimoli non particolarmente violenti. Questa impronta indelebile si chiama “memoria spinale del dolore”. 24oreNews

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 46

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Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista angela.minutillo@fastwebnet.it Tel. 02 2131008

l caso che sto per presentarvi risale a un paio di anni fa. Giovanni, un uomo di 35 anni, venne da me in visita in dicembre su suggerimento di sua sorella, una mia paziente di vecchia data. Quando arrivò in studio, molto elegante, si sedette e, senza dire le sue generalità né attendere le mie domande, iniziò a parlarmi dei suoi sintomi. Giovanni si era da poco separato, senza figli, e da settembre insegnava matematica in un istituto di scuola media inferiore di Milano. Mi disse di trovarsi in un periodo di grande stress, stanchezza fisica e astenia. Aveva spesso incubi nel sonno e problemi di digestione. Dava la colpa ad un ristretto gruppo di suoi alunni che, dichiarandosi negati per la matematica, rifiutavano di studiarla. Oltre a questa sintomatologia già importante mi disse di avere una sorta di depressione congenita. Intanto notai che sistemava un fermacarte fuori posto sulla mia scrivania, senza chiedere il permesso. Gli posi alcune domande, e capii che gli dà fastidio il disordine, che è un tipo preciso, meticoloso fino all’eccesso, ansioso quando deve affrontare qualcosa di nuovo per paura del fallimento. Ha paura della solitudine, da piccolo voleva andare a letto con i genitori. Il rimedio omeopatico che gli ho prescritto è “Arsenicum album”, l’arsenico omeopatico. Abbiamo avuto contatti telefonici abbastanza frequenti che mi hanno permesso di variare la posologia del rimedio. L’ho avuto in visita una volta al mese fino all’estate. Dopo avermelo già annunciato per telefono, l’ultima volta che l’ho visto, poco prima delle vacanze, mi ha detto che in tutta la sua vita non si mai sentito così bene e aveva un volto disteso e sorridente. Gli incubi notturni erano del tutto scomparsi, insieme ai problemi di digestione. Da allora ci siamo sentiti regolarmente ogni sei mesi e appare ben più tranquillo e sereno… non sembra la stessa persona che ho conosciuto due anni fa.

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IL SOGGETTO ARSENICUM ALBUM Il tipo Arsenicum album si riconosce dai tratti delicati e dal colorito cadaverico, volto pallido e gonfio (soprattutto al mattino), occhi cerchiati con edema (gonfiore) delle palpebre inferiori. Spesso ha i capelli scuri. Soffre di ansia, panico fino all’angoscia, palpitazioni, agitazione e prostrazione. Non di rado il suo sonno è accompagnato da incubi. Si sente privo di coraggio ed esaurito dalle malattie croniche di cui soffre, come asma, infiammazione delle mucose gastriche o psoriasi. Si stanca al minimo sforzo e la stanchezza non è avvertita quando è coricato. È irrequieto, si muove continuamente nonostante la sua debolezza, nessuna posizione è quella giusta. È triste, teme la solitudine e la sua malinconia si accentua quando è solo. È diffidente e sospettoso, brontolone, meticoloso fino alla pignoleria, ipocondrico; rifiuta medicamenti e aiuti. È freddoloso.


ERBARIO MAGICO LE PROPRIETÀ DEL BERGAMOTTO Ricco di vitamine, il Bergamotto vanta numerose proprietà benefiche per il nostro organismo. Impiegato contro le sindromi da raffreddamento e da influenza ma anche per contrastare ansia e stress, colesterolo e patologie cardiovascolari, e alitosi. L’olio essenziale di bergamotto può essere utilizzato anche come disinfettante e cicatrizzante: può, infatti, essere applicato sulla pelle per cicatrizzare piccole ferite, ma anche per combattere micosi alle unghie. È usato come antibatterico e antinfiammatorio per curare sintomi influenzali, come alleato per la salute e il benessere delle vie respiratorie. È un valido alleato contro le malattie cardiovascolari e per la salute del cuore. Viene infatti impiegato per tenere sotto controllo il colesterolo LDL (quello “cattivo”) ed è in grado di prevenire malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e arteriosclerosi. Non va utilizzato in caso di glaucoma, asma bronchiale e bradicardia. Inoltre contrasta l’invecchiamento. L’essenza di bergamotto contiene vitamina C, proteine, fibre alimentari, sali minerali - come sodio, calcio, potassio e magnesio aminoacidi e un alto numero di antiossidanti, tra cui flavonoidi: per questo motivo, il bergamotto rallenta l’invecchiamento e combatte i radicali liberi.

BERGAMOTTO

L’ORO VERDE DELLA CALABRIA A cura di ELENA FOSSATI

a la forma e la dimensione dell’arancia e il colore del limone, un profumo soave ed eccezionale. Parliamo del Bergamotto, un agrume sulle cui origini c’è una letteratura controversa. Secondo alcune leggende, la pianta ebbe origine dalla Grecia o dalla città di Berga in Spagna, da cui avrebbe preso il nome. Secondo altri essa deriva dalle Isole Canarie, dalle quali sarebbe stata importata addirittura dagli uomini di Cristoforo Colombo. La storia invece narra del Moro di Spagna, che avrebbe venduto un ramo di

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bergamotto ai signori Valentino di Reggio, i quali ordinarono ai loro contadini di innestarlo in un arancio amaro tipica pianta della zona e da qui nacque il nostro bergamotto italico. Per certo il bergamotto è coltivato in un fazzoletto di terra limitata al basso comprensorio jonico, tra Reggio Calabria, Brancaleone e Bianco, con epicentro Melito Porto Salvo, in quanto mal sopporta il freddo ed i venti impetuosi. La sua coltivazione assunse carattere industriale soltanto nella metà del 1800. Il principale mercato di sbocco dell’essenza, estratta dalla buccia del frutto, è l’industria mondiale della profumeria: i 2/3 della migliore profumeria per donne e il 50% di quella per uomini ha come base l’olio essenziale di bergamotto. Molto versatile, il Bergamotto è anche utilizzato in gastronomia, nelle industrie dolciaria e farmaceutica. 24oreNews

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GIROMILANO Questo mese vogliamo accompagnarvi in un breve viaggio per Milano alla scoperta di nuove “aperture”, come al solito molto particolari, della nostra città. Vedremo ristoranti che hanno aperto le porte a nuovi concept di “fare tavola”, ma non mancheranno le segnalazioni di antiche botteghe che fanno parte della storia milanese

L’ORTOLANO di PAOLO SARPI (1934) Passeggiando in via Paolo Sarpi si fa una scoperta unica. In via Messina al numero civico 1 resterete colpiti dai profumi e dai colori che escono dalle ceste di frutta e verdura che occupano anche il pavimento, di questo ortolano, che nonostante i cambiamenti epocali della sua zona, è rimasto al suo posto e non da qualche anno, ma dal lontano ‘34.

A cura di CARLO KAUFFMANN

FERRAMENTA AL MORONASC (1921) Siamo in via Ceriani nel cuore del vecchio borgo di Baggio che oggi vi consigliamo di andare a vedere perché rinnovato da un recente bel restauro. In questa riqualificazione di tutto il borgo, si trova la ferramenta di Bruno Bernasconi che deve il nome del suo negozio, all’antico gelso detto appunto “el murum” che sorgeva tra le viuzze e la piazzetta. La storia racconta che la “ferramenta” prima di riempirsi dei mille oggetti di oggi era nata come bottega da maniscalco.

BAR MAGENTA (1907) Si può ben dire che questo bar milanese è stato per gran parte della sua storia centenaria, un punto di ritrovo per gente, giovani e meno giovani, che amava sognare, fumare Gauloise e raccontare storie di ultimi libri letti, spesso di quella letteratura più impegnata e trasgressiva tanto di moda negli anni ‘60. L’ambiente conserva il fascino liberty dell’epoca, sono cambiati gli avventori e ovviamente anche il locale ha mutato il suo ambiente, ma merita comunque una visita. ➭ www.barmagenta.it 48

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PASTA FRESCA e GRANAGLIE (1931) È strano pensare e soprattutto credere che in questo negozio di Milano in via Ponte Seveso, dal 1931 si venda pasta fatta rigorosamente in casa! Per citarne solo un tipo, i ravioli, sono di mille tipologie parmigiana, borragine, zucca, carciofi, salmone a seconda della stagionalità dei prodotti per i ripieni. Un’altra specialità da provare è il pesto segnalato ai suoi lettori da Le Figarò.


ACCESSORIZE L’insegna parla da sola, da Accessorize si trovano accessori, di tutti i tipi e per tutte le stagioni. L’assortimento è davvero vasto: borse, collane, anelli, portafogli, ventagli, costumi da bagno, ciabattine, infradito, ballerine, spille, ciondoli, guanti e anche tante idee sfiziose per acconciature fashion, dai cerchietti a mollette e fermagli. E poi cappelli di tutte le fogge, dal basco grigio con stelline a contrasto al berretto tricot con pon-pon. Più un’ampia gamma di sciarpe e stole, tutte super trendy. Questa è una catena di negozi tutti con le identiche caratteristiche. Il marchio è inglese nato a Londra nel 1984 oggi presente in tutto il mondo con un migliaio di negozi. ➭ www.accessorize.com

ECRUDO Volete provare un viaggio fra i profumi dei sapori mediterranei? Cogliere l’incontro tra le culture culinarie che impiegano davvero i prodotti della terra a chilometro corto? Volete gustare a tavola i sapori del mare e della terra grazie a proposte gastronomiche rispettose delle stagioni? Ecrudo, locale aperto pochi mesi fa, è il posto giusto. In cucina la tradizione pugliese e siciliana dello chef Giacomo Montelli. Via Savona 11. ➭ www.ecrudo.it

ISSEY MIYAKE «Milano è la città della creatività e sono orgoglioso di farne parte». Così lo stilista e artista giapponese Issey Miyake aveva commentato l’apertura (a marzo di quest’anno) del suo primo flagship store in Italia, 500 mq su due piani nello storico edificio di Palazzo Reina, nel Quadrilatero della Moda. In questo store dal design originale sfilano abiti e accessori e tante piccole opere, dall’effetto suggestivo, di questo stilista sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima. Via Bagutta 12. ➭ www.isseymiyake.com

YUM Alle tante proposte di cucine straniere presenti in città si aggiunge nelle vicinanze di Sant’Ambrogio questo piccolo locale dal design essenziale, dove si possono assaporare le delicate prelibatezze tipiche della cucina filippina, ricette originali per creare un menù dove potrete scegliere tra la pasta tipica filippina, il riso e poi piatti di carne e verdure, da accompagnare con la loro birra. Pietanze squisite e sapori inediti. Viale Coni Zugna 44. ➭ www.yummilan.com

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HI-WEB Luca Toffoloni General Manager Blue Ocarina® S.r.l. Milano, Via F.lli Bronzetti 11 www.blueocarina.com www.lucatoffoloni.it

L’IMPORTANZA DEL PASSAPORTO DIGITALE

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no dei più importanti cambiamenti proposti da Internet è legato al modo in cui verifichiamo la reputazione di professionisti o aziende. Fino a vent’anni fa, ci si affidava a laboriosi processi di verifica quali chiedere referenze a conoscenti, rivolgerci ad albi professionali o fidarci delle stesse referenze che chi si proponeva a noi ci forniva. Oggi, se vogliamo verificare la credibilità di una persona o di un servizio non dobbiamo fare altro che fare una ricerca su Google e valutarne i risultati. Se non dovessimo trovare assolutamente nulla, l’impressione che ne ricaveremmo è quasi sicuramente negativa, mentre se dovessimo trovare numerose pagine che ne parlano saremmo istintivamente portati a fidarci e più probabilmente procederemmo all’acquisto. Mi piace definire la presenza sul Web in termini di Passaporto Digitale perché quello che la gente troverà digitando il nostro nome sarà fondamentale a far capire chi siamo e, dato che potrebbe non esistere una seconda occasione per entrare in contatto con chi ci cerca, dobbiamo essere capaci di sfruttare i pochi secondi che ci vengono dedicati per fare una prima buona impressione. Da questo dettaglio potrebbe dipendere il nostro successo o la nostra “rovina”. Ma che cosa ci spinge verso una scelta piuttosto che un’altra, se non abbiamo le competenze necessarie per valutare la qualità dei prodotti/servizi proposti? Una regola della psicologia della persuasione, tanto cara agli esperti di marketing, spiega che il cliente indeciso tende a scegliere quello che hanno scelto gli altri, quindi non è solo fondamentale esistere ma che qualcuno parli bene di noi. Pensate ad esempio ai servizi sul Web che offrono recensioni di alberghi e ristoranti. Scegliereste un ristorante senza buone recensioni o preferireste andare in quello più fre-

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quentato e ben recensito? Si può costruire un proprio Passaporto Digitale basico creando un profilo sui social network più conosciuti. Ciò è più che sufficiente a far sapere che esistiamo e per poter essere trovati. Per farlo, basta scegliere una bella fotografia e dedicare qualche minuto alla creazione del nostro profilo, e il gioco è fatto! Il massimo sarebbe avere un sito dedicato e creare relazioni con persone autorevoli che attraverso il loro sito parlino di noi, tanto basta per generare interesse, attenzione e soprattutto credibilità nei confronti della vostra professionalità. Il segreto del successo nell’era del Web dipende al 100% dalla qualità del nostro Passaporto Digitale, possiamo decidere se essere passivi e aspettare che qualcuno parli di noi oppure essere attivi e diventare noi i protagonisti della nostra comunicazione, decidendo cosa vogliamo trasmettere di noi stessi agli utenti del Web e che tipo d’impressione vogliamo lasciare in loro attraverso una comunicazione mirata ed efficace.


SERGIO CORTES

HARLEM VOICE

DICEMBRE ORE 21.00

STADIO

GIANNA NANNINI

CARTELLONE CONCERTI

GIANNA NANNINI Lunedì 4 - Mediolanum Forum, Assago Via G. di Vittorio 6 La cantautrice rock senese, reduce un tour europeo di grande successo, Hitstory European Tour, Gianna Nannini esibirà, oltre alle sue storiche hit, anche i brani del nuovo 18° album di inediti “Amore Gigante”, uscito il 27 ottobre: dal primo singolo “Fenomenale” fino a “L’ultimo latin lover” passando per la coinvolgente “Piccoli particolari”, “Amore gigante”, è potente ed essenziale. STADIO Lunedì 18 - Teatro dal Verme, Via San Giovanni sul Muro 2 Gli Stadio, nati con Lucio Dalla, hanno incrociato la storia musicale di straordinari colleghi (da Lucio Dalla, a Luca Carboni, a Vasco Rossi) rimanendo sempre tra i protagonisti della scena pop rock italiana. La loro carriera musicale nasce nei primi anni ‘80 con brani memorabili quali “Grande Figlio di Puttana” e “Chi te l’ha detto”. Con “Un giorno mi dirai” vincono il Festival di Sanremo 2016.

RAPHAEL GUALAZZI Venerdì 22 - Teatro dal Verme, Via San Giovanni sul Muro 2 Artisticamente, gli Harlem Voices non ne vogliono sapere di essere etichettati sotto un genere preciso ma amano dilatare i confini del genere gospel e creare melodie dinamiche arricchite di armonie che portano l’ascoltatore ad assaggiare colori r’n’b, soul e funky. Amano inoltre muoversi, ballare, creare sul palco coreografie cosicché vederli è un piacere ed ascoltarli una gioia.

SERGIO CORTES. MICHAEL JACKSON LIVE TRIBUTE SHOW Lunedì 18 - Teatro degli Arcimboldi, Viale dell’Innovazione 20 Il più acclamato sosia mondiale del Re del Pop! Cortés non è il solito trasformista, ma la sua stupefacente somiglianza fisica e vocale con il Re del Pop lo hanno portato ad essere riconosciuto a livello internazionale come il sosia più affermato di Michael. In scena i più grandi successi del Mito da “Dangerous” a “Thriller”, da “Smooth Criminal” a “Heal the World” e tantissimi altri.

HARLEM VOICE. CHRISTMAS GOSPEL (ore 17) Domenica 24 - Teatro Nuovo, Corso Matteotti 20 Artisticamente, gli Harlem Voices non ne vogliono sapere di essere etichettati sotto un genere preciso ma amano dilatare i confini del genere gospel e creare melodie dinamiche arricchite di armonie che portano l’ascoltatore ad assaggiare colori r’n’b, soul e funky. Amano inoltre muoversi, ballare, creare sul palco coreografie cosicché vederli è un piacere ed ascoltarli una gioia.

ELIO E LE STORIE TESE. CONCERTO D’ADDIO Martedì 19 - Mediolanum Forum, Assago Via G. di Vittorio 6 L’ultima occasione per vedere live Elio e le Storie Tese, il valzer d’addio dopo 37 anni di successi, hit radiofoniche provocatorie e tour imprevedibili. Nel 2017 la band milanese ha conquistato l’Italia con il TUR 2017 ma ha anche affrontato il suo primo tour europeo con concerti in 12 città - da Parigi a Londra, da Madrid a Budapest, da Amsterdam a Berlino - registrando sold out ovunque.

LA NOTTE DELLA TARANTA (ore 21:30) Domenica 31 - Teatro Ciak, Viale Puglie 26 L’arrivo del 2018 si festeggerà a ritmo di pizzica salentina. Uno spettacolo travolgente con l’Orchestra Popolare e il Corpo di Ballo della Taranta protagonisti del Concertone che ogni anno a Melpignano richiama 200 mila persone. La Notte della Taranta che si svolge in Salento è il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa. 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI

E SE FOSSE STATO IL CAVALLO?! 1-31 Dicembre 2017: Teatro Manzoni Angelo Pintus torna in teatro con un nuovo divertentissimo spettacolo. L’osservazione del mondo che ci circonda e dei fatti di tutti i giorni, i rapporti sociali e familiari, il lavoro, un mondo dove tutti dicono che la colpa è di qualcun altro! Di chi sarà la colpa di tutto? Chi è stato? “Io?” “Voi?” “...e se ...E se fosse stato il cavallo?!” FLASHDANCE IL MUSICAL 3-31 Dicembre 2017: Teatro Nazionale CheBanca Tratto dal celebre film che ha emozionato il pubblico e fatto ballare intere generazioni, in una versione inedita e completamente rinnovata “What a feeling”, “Maniac”, “Gloria” e “I Love Rock ‘n Roll” sono solo alcune delle hit intramontabili della colonna sonora che guideranno lo spettatore in un susseguirsi di coreografie coinvolgenti, commozione e sentimenti: emozione pura! UNA FESTA ESAGERATA 12-31 Dicembre 2017: Teatro Manzoni Angelo Pintus torna in teatro con un nuovo divertentissimo spettacolo. L’osservazione del mondo che ci circonda e dei fatti di tutti i giorni, i rapporti sociali e familiari, il lavoro, un mondo dove tutti dicono che la colpa è di qualcun altro! Di chi sarà la colpa di tutto? Chi è stato? “Io?” “Voi?” “...e se ...E se fosse stato il cavallo?!” DIRTY DANCING 13 Dicembre - 7 Gennaio 2018: Teatro degli Arcimboldi Torna il musical che, come il film, è diventato un vero cult, che ha appassionato e continua ad appassionare vecchie e nuove generazioni di fans, in una trasversalità che fa condividere battute, canzoni e sensazioni. E torna in un allestimento tutto nuovo in occasione del 30° anno dall’uscita del film (1987). Ha fatto registrare i più alti incassi nella storia del teatro europeo.

CATS 13-14 Dicembre 2017: Teatro della Luna Ritrovarsi ad assistere alla festa dei gatti più amati al mondo trascinati dall’energia contagiosa di una compagnia di 60 elementi, lasciandosi trasportare dalla musica dal vivo di un’intera orchestra, dalle vibranti voci e dai movimenti degli oltre 30 interpreti, in un’eccentrica atmosfera Steampunk tra ingranaggi, cappelli, corsetti e molto altro. Tutto questo è Cats nella nuova inedita interpretazione di Operà Populaire. LO SCHIACCIANOCI 14-22 dicembre 2017: Piccolo Teatro Strehler La favola di Natale in danza interpretata dagli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala. Le meravigliose note di Ciaikovskij, una coreografia firmata Frédéric Olivieri, la neve che scende in un turbinio di fiocchi, la battaglia dei topi, le danze esotiche… Un intramontabile classico della storia del balletto in una versione fresca e gioiosa, che unisce tecnica, interpretazione e poesia. CINDERELLA IL MUSICAL 16, 17, 22, 23, 27 Dicembre 2017: Teatro Nuovo Non c’è bambina o bambino che non conosca la storia della piccola Cenerentola. Una fiaba con pochi personaggi e pochi luoghi ma con il filo portante di una donna del più umile livello sociale, una serva che diventa una Principessa. La realizzazione di un sogno non solo dei più piccoli, affascinati da incantesimi e magie, ma di ogni individuo che aspetta l’occasione che lo farà svoltare a miglior vita.

TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI Viale dell’Innovazione, 20 Orari: mar 17; mer-gio-ven-sab 20:30; dom 16 TEATRO DELLA LUNA Via G. di Vittorio, 6 - Assago Orari: mer-gio 21 TEATRO MANZONI Via Alessandro Manzoni, 42 * Orari: lun-sab 20:45; dom 15:30 ** Orari: lun-sab 20:45; mar 16:30; dom 31 h18 e 21:30 TEATRO NAZIONALE CHEBANCA Piazza Piemonte, 12 Orari: mar-mer-ven-sab 20:45; dom 15 e 19; gio 31 dic h21 TEATRO NUOVO Corso Matteotti, 20 Orari: mer 15:30; ven-sab 15:30 e 20:46; dom 10:30 PICCOLO TEATRO STREHLER Largo Antonio Greppi, 1 Orari: mar-gio-sab 19:30; mer-ven 20:30; dom 16 e 20:30 52

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DICEMBRE

CARTELLONE MOSTRE REVOLUTION. MUSICA E RIBELLI 1966-1970. DALLA LONDRA DEI BEATLES A WOODSTOCK Fabbrica del Vapore / Via Giulio Cesare Procaccini 4 Orari: lun 15-20; mar-mer-ven-sab-dom 10-20; gio 10-22 Dal 2 dicembre 2017 al 4 aprile 2018 Una mostra sulle storie, i protagonisti e gli oggetti di quel breve, densissimo periodo tra il 1966 e il 1970 che cambiò per sempre le vite di quella generazione e, a cascata, quelle di tutti noi. Il clima sociale e culturale dell’epoca viene qui rappresentato da oltre trecento fra oggetti di moda, design, film e canzoni, in un percorso esperienziale dove il visitatore viene travolto dall’atmosfera e dalla musica. Un viaggio in un’epoca in cui il mondo cambiava al ritmo di parole come pace, libertà e diritti uguali per tutti. Curata da Victoria Broackes e Geoffrey Marsh insieme a Francesco Tomasi, Clara Tosi Pamphili e Alberto Tonti, è una mostra che riporta indietro nel tempo chi quegli anni li ha vissuti e chi li ha solo sentiti raccontare e che ora può immergersi in quel clima sociale e culturale dei tardi anni ‘60, unico e irripetibile. We R All SLAVES To Pussy Galleria Après-Coup Arte / Via privata della Braida 5 Orari: mar-mer-gio-ven-sab 8.30-22 Sino al 30 dicembre 2017 La mostra, a cura di Sarah Lanzoni, sottolinea un principio assoluto: la String-Art di Silvia Lana e Ilaria Marchesini, in arte Parallel Lines, è un’ulteriore testimonianza di come l’arte possa raccontare le donne secondo prospettive diverse, aiutando le persone a riflettere. Le giovani artiste si concentrano sull’universo femminile, raccontano le loro storie con centinaia di chiodi e infiniti metri di filo che vi girano intorno, e sottolineano che l’arte non può certo placare la violenza sulle donne, ma contribuire a cambiare la cultura di una società conflittuale e feroce. I loro lavori, frutto di una scrupolosa e costante ricerca di materiali, soggetti ideati e tecnica esecutiva, offrono immagini tridimensionali attraverso gradazioni chiaroscurali di volta in volta differenti, che si formano sulle tavole in base al modo in cui la luce colpisce le opere.

TAKE ME (I’M YOURS) Pirelli Hangar Bicocca / Via Chiese 2 Orari: gio-ven-sab-dom 10-22 Sino al 14 gennaio 2018

La mostra collettiva, curata da Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist, Chiara Parisi e Roberta Tenconi, reinventa le regole con cui si fa esperienza di un’opera d’arte. I visitatori sono invitati a compiere tutto quanto è di norma vietato fare in un museo: i lavori si possono toccare, usare, consumare, indossare, comprare e perfino portare via lasciando in cambio cimeli personali. Il pubblico può prendere una delle migliaia di copie di ciascuna opera prodotta - concorrendo a svuotare fisicamente lo spazio - e modificarne l’aspetto partecipando a performance in cui lo scambio non è necessariamente legato a un oggetto ma piuttosto a un’esperienza, assecondando un’idea di immaterialità sempre più presente tanto nell’arte quanto nella vita reale. MILANO E LA MALA Palazzo Morando / Via Tortona 56 Orari: mar-mer-ven 10-19; gio 10-22.30; sab-dom 10-19.30 Sino all’11 febbraio 2018 Una mostra fotografica dedicata a uno degli aspetti più controversi della storia novecentesca di Milano: la criminalità, capace di organizzarsi secondo forme di associazione sempre più diversificate. Curata da Stefano Galli, l’esposizione parte dal fenomeno della Ligera, forma di criminalità caratterizzata dalla mancanza di organicità e dalla leggerezza di piccole bande che si coalizzavano in vista di uno specifico colpo, alle forme di malavita organizzata e violenta degli anni ‘60, che giunsero alla fine del decennio a spartirsi il controllo del gioco d’azzardo, della prostituzione e del traffico di stupefacenti. Fino ad arrivare alla drammaticità degli anni ‘70 con lo spaccio di droga, la mafia, il timore dei sequestri, la diffusione dei fenomeni di microcriminalità che crearono un clima di paura che spinse i Milanesi a non uscire la sera, cambiandone così le abitudini sociali. 24oreNews

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Anno 4 - Dicembre 2017

Centro QC Terme - Bagni di Bormio

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

Personaggio

IGINIO MASSARI LEZIONI DI PASTICCERIA

Scopri l’Italia

BORMIO SIRMIONE MERANO UNA FUGA AD ALTA QUOTA

[ ANNIVERSARI ]

AUGURI A ESSELUNGA E BARILLA



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Dicembre 2017

indice [ PERSONAGGIO] 6

Iginio Massari, lezioni di alta pasticceria

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Ad alta quota tra le stelle. Fuga romantica alle terme

[ SCOPRI L’ITALIA]

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12 La magia della montagna d’inverno…

[ SOMMELIER]

14 Champagne J.Q. Quenardel sulle tavole di Capodanno!

[ GOURMET]

15 Caviale Longino & Cardenal

16 «Leggeri ma con gusto» batti il 5… aspettando il Natale

[ STILE ITALIANO]

18 Il “sogno” della casa bio

[ LIBRI]

21 Le nostre recensioni

20 Umberto II, O’Rey; I colori dell’anima

[ AGENDA ITALIA]

22 Festività natalizie

[ AGNNIVERSARI]

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22 L’esse…lunga compie 60 anni; Barilla, dopo 140 anni Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Francesca Bastoni Valerio Consonni Francesco Garosci Carlo Kauffmann dicembre 2017

Luca Medici Sandro Nobili Milena Passigato Alessia Placchi Monica Rota Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli 26 - Buccinasco

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

Care Lettrici e Cari Lettori,

caviale, un’abbinata fantastica! Per la

le festività di fine anno sono un

vostra tavola delle feste vi propongo

periodo meraviglioso, da trascorrere

alcune ricette light, tratte dal mio libro

piacevolmente con gli amici e tutte le

“La dieta del 5”, senza per questo

persone più care. Abbiamo preparato

privarvi del vostro gustoso pranzo

per Voi un numero speciale, per offrirvi

natalizio. Torneremo a parlare di

suggerimenti utili a trascorrere nel

sostenibilità con i progetti di “Case

migliore dei modi il Natale e l’ultimo

Bio”. Non perdetevi poi le nostre

dell’anno, ormai alle porte. Per la gioia

rubriche dei libri, che potranno

dei più golosi e non solo, il personaggio

aiutarvi nella scelta di un bel libro da

di questo mese è il Maestro dei Maestri

regalare. Andando a leggere la nostra

Pasticceri, Iginio Massari. I nostri

Agenda Italia scoprirete una serie di

itinerari vi consiglieranno diversi

luoghi da visitare con tutta la

percorsi accattivanti fra le Terme e le

famiglia, villaggi di Babbo Natale e

Spa tra le più piacevoli d’Italia, e

Presepi molto particolari e che

alcune località di montagna certificate

meritano sempre una visita. Per finire

dal TCI con la Bandiera arancione, ove

vi parleremo degli anniversari di due

trascorrere la vostra settimana bianca.

realtà italiane molto amate, Esselunga

E il Touring è garante della buona

e Barilla.

accoglienza. Il campione del mondo

Auguri affettuosi di Buon Natale e di

dei sommelier Vaccarino dedica il suo

Felice Anno Nuovo.

intervento ad uno champagne, da sempre vero re delle feste, mentre sulla tavola troverete diverse specialità del sofisticato caviale. Champagne e

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[ per s onaggio ]

LEZIONI DI ALTA PASTICCERIA

IGINIO MASSARI

[

IL CIBO È CULTURA. NEL LINGUAGGIO COMUNE POCHI

PERÒ FANNO ANCORA DIFFERENZA TRA SAPORE E GUSTO; QUESTO IMPLICA PUNTUALMENTE CONFUSIONE. COME SI FA A DIRE AD ESEMPIO: SAPORE DI NOCCIOLA? Intervista a cura di Riccardo Lagorio

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[ per s ona ggio ] Bossolà

Pasticceria Veneto Via Salvo D’Acquisto, 8 - Brescia • Tel. 030381041

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Ogni volta che incontri Iginio Massari ti conforta con pillole di sapere. Da giovane Iginio lascia Brescia per la Svizzera dove acquisisce il concetto di metodo, di scrupolosità, di razionalità. E crea le basi della sua idea di patisserie. Torna nella sua città durante gli anni del boom economico e subito mette a frutto le conoscenze accumulate aprendo Pasticceria Veneto, locale elegante e spazioso, senza ingiustificato sfarzo, ben organizzato e familiare. Sotto la sua guida la squadra italiana vince nel 1997 la Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione e la Coppa Europa a Roma nel 2002. Nel 2000 è eletto Pasticcere dell’anno e nel 2004 vince con la nazionale italiana il campionato Mondiale a squadre. Ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze culinarie dalla St. George University di Bruxelles. Ma prima ancora, nel 1993, fonda l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’approfondimento della pasticceria italiana. Negli ultimi anni ha partecipato alle puntate di Sky sulla pasticceria come inflessibile giudice.

Quali sono le molle per le tue creazioni?

Amo seguire la tradizione, che si deve aggiornare al cambiare della gente. Tra poco è Natale e il dolce a cui non si può mancare è il panettone. A carnevale non mancheranno frittelle di mele con uvetta, quelle ripiene di crema o le frolle fritte con mandorle. Per la festa della donna dell’8 marzo ho creato una speciale torta mimosa; per Padicembre 2017

squa sarà la torta nocciolina con cuore croccante al centro a farla da padrone accanto alla colomba.

Il tuo panettone si trova tutto l’anno. È tra i migliori del mondo, soffice e gustoso. Ma c’è un dolce che senti un po’ tuo?

Sono orgoglioso di avere contribuito a recuperare il bossolà, dolce bresciano lontano parente del pandoro. Tuttavia il professionista non può fare quello che piace a lui, ma ciò che piace alla gente, ai clienti. È necessario essere quindi un po’ psicologi, ma non dimenticarsi che elemento fondamentale per questo lavoro è la cultura: fare il pasticcere oggi vuol dire anche parlare tre lingue, saper fare calcoli, che sono necessari nei dolci di precisione, e avere ottime cognizioni di chimica.

In molti criticano la spettacolarizzazione dell’universo gastronomico ma, tutto questo, non può avere dei ritorni positivi sulla riscoperta dei mestieri?

Nella mia vita ho partecipato a trecento trasmissioni televisive. Ma è solo con Masterchef che sono diventato un fenomeno mediatico. La comunicazione è oggi fondamentale. Se una cosa è positiva ma non la racconti a nessuno, non serve a nulla. Il mestiere è uno strumento indispensabile di indipendenza e sicurezza. In Giappone, nazione con il più alto numero di laureati, si sta assistendo a un ritorno agli antichi mestieri. E questo dovrebbe invitarci a riflettere. Il fenomeno pare si stia consolidando anche da noi.

E quale è il piatto preferito da Iginio Massari? Si tratta di un piatto legato ai miei ricordi e alla mia cultura, il minestro-

ne che mi preparava la mia mamma. Ma anche lo spiedo bresciano, piatto della nostra tradizione.

Qual è la parte più difficile del mestiere di pasticciere? Dominare le preparazioni lievitanti.

Dove passerai le vacanze di Natale? Vacanze? La parola mi dà sofferenza. Non sono capace a fare le ferie: per me sono tempo perso e dopo tre giorni voglio già tornare a casa. Ovviamente, da quando sono sposato, ogni tanto capita anche a me di andare in vacanza, ma non per scelta: più che altro per... dovere coniugale. A casa mia, infatti, sto benissimo. Quando mi allontano vorrei trovare qualcosa che sia ancora meglio, ma il più delle volte rimango deluso e quindi non vedo l’ora di rientrare. Dal dehor della pasticceria, ideale per una piacevole sosta caffè accompagnata da qualche dolcezza, si scorgono le luci natalizie. Sappiamo che per Natale Iginio Massari sarà qui. Per dispensare piaceri e pensare a nuove, eccitanti proposte pasticcere nel suo riadattato laboratorio sotto le vetrine illuminate.


[ s copr i l’ita lia ]

AD ALTA QUOTA TRA LE STELLE FUGA ROMANTICA ALLE TERME TERME DI BORMIO

Dicembre è arrivato e il lungo periodo di festa è il momento giusto per sollevarsi dalle fatiche dell’anno vecchio, così da farsi trovare pronti e rigenerati per affrontare con rinnovato vigore quello nuovo. Un soggiorno dedicato alla cura di sé in una delle tante località termali italiane o nelle spa di grandi e piccole strutture ricettive cittadine, in montagna o al lago, è ideale per ritrovare equilibrio psicofisico, energia e armonia interiore A cura di Sandro Nobili

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In cima alla Valtellina c’è Burmi. A Burmi sono i Bagni” scriveva Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico, dopo aver soggiornato nella ridente località della Valtellina famosa per le sue acque. Ancora oggi Bormio è un punto di riferimento per le vacanze wellness in montagna, ove ci si può rilassare in tre centri termali differenti. QC Terme Bagni Vecchi. Si respira aria di storia nei suggestivi Bagni Vecchi, unici e speciali nel panorama termale Europeo. I Bagni Romani e la grotta sudatoria di San Martino ci regalano un vero tuffo nel passato. La panoramica vasca a cielo aperto, a picco sulla vallata di Bormio offre d’inverno l’emozione (e il tepore) di un bagno antistress circondato dalla neve. QC Terme Bagni Nuovi. Il Grand Hotel annesso al centro termale fu inaugurato nel 1836. Dopo una lunga chiusura e un ampio lavoro di restauro conservativo l’hotel e le terme sono state riaperte nel 2003. La principale differenza con i Bagni Vecchi è data dall’estensione dei servizi termali verso l’esterno (10 vasche termali nel grande giardino di Venere) e dall’atmosfera liberty.

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Bormio terme è un centro moderno ove si possono effettuare le cure termali classiche (fanghi - inalazioni - fisioterapia - riabilitazione) oppure un bagno termale. Ideale per che ama nuotare, per chi ha solo poco tempo e per le famiglie con bambini. Non solo terme. Il centro storico di Bormio offre l’occasione di rilassanti passeggiate tra palazzi dagli antichi portali in pietra, chiese in stile romanico con affreschi trecenteschi sulla facciata (come la Chiesa di San Vitale) e vie acciottolate incorniciate da archi e fontane. Piazza Cavour, un tempo centro della vita della cittadina, oggi incanta per via del caratteristico loggiato medievale protetto da una tettoia in legno, che anticamente serviva per amministrare la giustizia e ora è riservato a manifestazioni e spettacoli. Merita una visita la Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, fondata nel XII secolo ma ricostruita all’inizio del ‘600, in seguito a un incendio. Appuntamenti Gourmet. Aperitivo al Bar Bormio o nell’elegante Café Mozart, in stile viennese, con in sottofondo le sinfonie del più popolare genio della storia della musica. Per i patiti di gastronomia è d’obbligo un salto da “Il Salumaio”, arredato come una boutique d’antiquariato: bresaole e slinzeghe, naturalmente, ma anche salami e violini di capra, formaggi Casera, Scimudin e Bitto. Per una cena all’insegna della tradizione, “Vecchia Combo”, prepara ottimi pizzoccheri, ‘sciatt’ e polenta taragna, mentre a “La Rasiga” zuppe, carni alla griglia, spezzatino di cervo con polenta, torta di grano saraceno al ripieno di mirtilli sono tra le specialità degli chef Franco e Luigi Colturi (ex discesisti della nazionale italiana). L’atmosfera più elegante rimane quella del ristorante “Al Filò”, con proposte dal tocco più ricercato: carpaccio di cervo, straccetti di trota, tortelloni con ripieno di brasato di lepre in sfoglia di maggiorana.

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TERME DI SIRMIONE

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A metà strada tra Milano e Venezia si trova uno dei più antichi e lussuosi centri benessere italiani, tra i più rinomati e conosciuti d’Europa. Nonostante le radici storiche di Sirmione affondino nei secoli “avanti Cristo”, risale alla fine ‘800 la scoperta della sorgente termale della Boiola, e ai primi del ‘900 il primo stabilimento termale. Ambiente unico e suggestivo, la sottile penisola si protende all’interno del lago di Garda con oltre mille mq di piscine termali e due stabilimenti all’avanguardia per la cura delle patologie dell’apparato respiratorio, per il trattamento delle affezioni reumatiche e la riabilitazione motoria. È il luogo ideale per ritrovare equilibrio psicofisico, energia e armonia interiore. Le Terme di Sirmione sono consigliate sia per trattamenti estetici, legati al benessere, che per trattamenti curativi delle più diverse patologie. Una grande varietà di trattamenti di fascia alta e una lunga serie di strutture di charme completano il quadro di questa località esclusiva adatta a soggiorni di benessere, relax e lusso. La struttura principale delle Terme consta di due stabilimenti i cui nomi sono legati ai due più famosi personaggi della zona: Catullo e Virgilio, il primo nel cuore della cittadina, il secondo presso la frazione di Colombare di Sirmione. L’acqua sulfurea salsobromoiodica che sgorga dalle profondità del Lago di Garda alla temperatura costante di 69°, alimenta il Centro Benessere Termale Aquaria che offre numerosi trattamenti personalizzati di bellezza, salute e medicina estetica, e aree relax polisensoriali. Non solo terme. Sirmione offre una varietà di co-

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[ scopri

l’italia ]

TERME DI MERANO

se da fare e da vedere. Assolutamente da non perdere un giro in centro in questa cittadina che sorge sulle acque, con la sua atmosfera incantata fra palazzi medioevali e negozi di lusso. Punto d’accesso al centro storico, la Rocca Scaligera (imponente struttura difensiva che risale al XIII sec.) è uno fra i più completi e meglio conservati castelli d’Italia, oltre che raro esempio di fortificazione lacustre. Da non mancare una visita alle Grotte di Catullo, nell’area archeologica in cui sono stati scavati i monumentali resti di una Villa Romana in cui si pensa risiedesse il poeta latino. Inoltre, a poca distanza da Sirmione si trovano tante altre notevoli località sul lago come Desenzano, Salò, Peschiera, Bardolino, Lazise… Sono bellissime nel periodo natalizio, illuminatissime, con presepi sotto acqua, locali e negozi aperti fino a tardi.

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Ad una trentina di chilometri da Bolzano, la città termale di Merano è attorniata da cime alpine d’alta quota, la cui altitudine raggiunge anche i 3.300 metri. Conosciuta già nell’Ottocento come stazione di cura per il clima particolarmente mite, Merano vide crescere la sua fama come stazione climatica a seguito della visita dell’imperatrice Sissi, all’apertura del primo stabilimento idroterapico ad acqua fredda (nel 1840). Il moderno termalismo di Merano nasce però solo nel 1933, anno in cui viene scoperta sull’altopiano di San Vigilio una sorgente di acqua contenente ‘radon’, che viene da allora in poi canalizzata a valle verso l’istituto fisioterapico. Lo stabilimento termale di Merano vero e proprio apre però solo nel 1972, per lo sfruttamento intensivo della caratteristica acqua di Monte San Vigilio. Quest’acqua è clas-

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sificata come “radioattiva leggera” per la caratteristica presenza di modiche quantità di radon, gas estremamente solubile in acqua che conferisce a queste sorgenti un efficace potere terapeutico sulle patologie osteo-artro-muscolari. Non solo Terme. Nel periodo precedente il Natale, quello a cavallo fra novembre e dicembre, Merano e molte cittadine dei dintorni come Lana e Scena si animano dei famosi Mercatini dell’Avvento, dove è possibile ammirare ed acquistare i prodotti della lavorazione artistica artigianale del Sud Tirolo. In inverno inoltrato, nel periodo della neve, è naturalmente lo sport invernale ad essere protagonista: Merano è infatti al centro di ben cinque comprensori sciistici, visitabili volendo con una stessa Merano Ski Card, fra i quali l’area Merano 2000, il comprensorio sciistico che domina la cittadina alto-atesina. Gli altri comprensori sciistici dei dintorni sono Plan in Val Passiria, Schwemmalm in Val d’Ultimo, Monte San Vigilio e il ghiacciaio della Val Senales. dicembre 2017



[ s copr i l’ita lia ] ETROUBLES (AO)

Etroubles, nella valle che da Aosta porta al Gran San Bernardo, offre moltissime attività per gli amanti dell’inverno. A cominciare dal Parcours nature con le racchette da neve: sono 5 chilometri di percorso all’interno del bosco di Menouve, partendo da Prailles. Ma anche chi pratica sci alpinismo scoprirà che questo territorio, grazie alla buona esposizione, è particolarmente adatto sin dalle prime nevicate sui versanti sud, e a primavera inoltrata per i versanti nord. Gli appassionati di sci di fondo trovano invece la pista intercomunale del Gran San Bernardo, che si snoda su 18 chilometri dalla palestra comunale all’estremità ovest del borgo di Etroubles, attraverso i boschi di abeti e larici, fino al Foyer de Fond nel comune di Saint-Rhémy-en-Bosses. www.comune.etroubles.ao.it

LA MAGIA DELLA MONTAGNA D’INVERNO… DALLA VALLE D’AOSTA ALLA TOSCANA TRA NATURA, SPORT E RELAX

La corsa alla settimana bianca è già partita da qualche tempo, ma molti non si sono ancora decisi e restano alla ricerca del luogo migliore dove trascorrere qualche giorno sulla neve. Le possibili destinazioni sono tante e, tra tetti imbiancati e piste da sci mozzafiato della nostra bellissima Italia, ci soffermeremo sulle proposte di alcuni paesi certificati dal TCI con la Bandiera arancione. Per info: www.bandierearancioni.it

GROMO (BG)

Chi soggiorna a Gromo, in alta val Seriana, troverà interessante andare alla scoperta del borgo montano, davvero pregevole per i palazzotti e la rustica architettura. Da qui anche d’inverno si possono effettuare piacevoli escursioni tra cui quella a Gandellino. Dalla piazza di Gromo si raggiunge il ponte Tinella, lo si attraversa passando vicino al fabbricato, ormai fatiscente, che anticamente ospitava un mulino. Il sentiero prosegue in piano lungo la sponda sinistra del Serio fino al campo da tennis e alla sorgente di acqua ferruginosa in abbandono. Da qui si risale brevemente la montagna fino alla Cascina “La Torre” da dove, toccando la casa di Costa Magra, si scende all’imponente chiesa parrocchiale di Gandellino, dedicata a San Martino vescovo. La stazione sciistica di Spiazzi vanta numerosi impianti di risalita ai Piani di Vodala e varie piste di discesa tra cui l’importante Orsini, riconosciuta dalla Federazione sport invernali per lo slalom gigante. www.spiazzidigromo.it

SAPPADA (BL)

La località - che ha recentemente ottenuto di passare alla regione Friuli Venezia Giulia - per la Guida Rossa del TCI è uno dei più importanti centri di villeggiatura e di sport invernali del Cadore, anche se appare come un cuneo cadorino in terra carnica. La sua particolarità è l’antica origine carinziana dei suoi abitanti che ancor oggi parlano un dialetto tedesco, tanto che il nome delle borgate è spesso bilingue. Qui il turista d’inverno può scatenarsi nello sci da discesa (a Sappada 2000 e al Monte Siera), ma può fare anche sci di fondo, nordic walking e sci alpinismo. www.sappadadolomiti.com

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[ s copr i

l’ita lia ]

FANANO (MO)

Il borgo appenninico, di cui si vedono ampie tracce dell’impianto medievale, è adagiato alle falde della sua montagna, il Monte Cimone, protagonista d’inverno di tante escursioni e avventure sulla neve. Il comprensorio del Cimone comprende infatti 50 km di piste di cui 40 km con neve programmata; 30 piste (5 campi scuola, 3 blu,18 rosse e 4 nere di cui 1 omologata per le gare di discesa libera). Vi sono inoltre 3 piste per lo sci di fondo, 2 piste snow cross e 22 impianti di cui: 12 seggiovie di cui 2 ad agganciamento automatico, 2 quadriposto, 3 triposto, 5 biposto, 1 funivia, 4 skilift e 5 tapis roulant. www.comune.fanano.mo.it.

CUTIGLIANO (PT)

Ecco una località che sa coniugare al meglio l’atmosfera tranquilla di un antico borgo montano dell’Appennino toscano al clamore degli sportivi sui campi di neve e sulle piste. In località Rivoreta visitate il Museo della gente dell’Appennino pistoiese. Il comprensorio sciistico della Doganaccia comprende piste di sci di discesa per tutti i livelli e piste di sci di fondo. Inoltre vi sono itinerari molto affascinanti di sci alpinismo, per abbinare alla vostra vacanza sportiva un’escursione nella natura più selvaggia. Inoltre nei rifugi si può trovare il meglio dell’enogastronomia, come al Rifugio del Viandante o in quello della Bicocca. www.comune.cutigliano.pt.it

CADERZONE TERME (TN)

www.touringclub.it dicembre 2017

Anche in inverno a Caderzone Terme si vive all’aria aperta: una passeggiata fra i campi, a piedi o con le racchette da neve, un’escursione con gli sci da fondo o con quelli da sci alpinismo. E per chi ancora volesse sfrecciare sulle piste da sci, ci sono le vicine Pinzolo e Madonna di Campiglio. Gli itinerari escursionistici di scialpinismo vi porteranno fino alle alte cime della montagna di Caderzone Terme. I percorsi si snodano lungo strade e sentieri innevati dai prati e boschi del fondovalle ai graniti dell’Adamello con impegnative escursioni ma garanzia di straordinarie emozioni. www.caderzone.net.

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[ s ommelier ]

CHAMPAGNE J.H. QUENARDEL SULLE TAVOLE DI CAPODANNO!

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Lo Champagne è un grande vino ed anche il simbolo di felicità. Il mondo dello Champagne è da sempre in costante fermento: i millesimi (le annate) vanno e vengono ma quello che è straordinario è che ciascun viticoltore, ciascuna “maison”, piccola o grande che sia, lavorano tutti per una singola denominazione, l’Appellation Champagne! Per molti anni abbiamo pensato che lo Champagne fosse tutto uguale, o comunque molto simile da produttore a produttore. Tuttavia, con lo sviluppo di nuove tecnologie e dei mercati in tutti i continenti, si sono resi necessari importanti cambiamenti nella produzione per creare o per soddisfare nuovi trend mettendo in evidenza le caratteristiche peculiari di ciascuno. Il fenomeno più rilevante è stato segnato dai piccoli produttori che hanno deciso di utilizzare le proprie uve, precedentemente conferite alle grandi maison, per elaborare Champagne di elevata qualità organolettica e con specifiche caratteristiche di “terroir”. Oggi il risultato di queste scelte fa sì che lo Champagne, pur mantenendo la caratteristica primaria di consumo per celebrare feste e grandi ricorrenze, come il pranzo di Natale e il brindisi al nuovo anno, è diventato, grazie ad una intelligente promozione, anche un vino per la tavola di tutti i giorni, quindi sempre più richiesto dai consumatori più avveduti ed alla ricerca di nuove emozioni gastronomiche, abbinato ai cibi della cucina classica, con quelli delle cucine regionali ed anche con le cosiddette cucine etniche.

Champagne J.H. QUENARDEL Blanc de Blancs Sosta sui lieviti per 72 mesi. Di certo un grande Champagne che conquista da subito per il suo brillante colore paglierino attraversato da delicati riflessi verdolini. La spuma è finissima, abbondante e persistente. Il bouquet fine e complesso rivela al naso intense note di frutta gialla e di fiori che sfumano su note aromatiche di brioche e di biscotto. Il sapore si presenta con una elegante struttura caratterizzata da una immediata cremosità che lascia poi spazio alla morbidezza perfettamente equilibrata dalla freschezza. Chiude con una lunga persistenza gusto-olfattiva su note fruttate e di miele di acacia. Consiglio di berlo alla temperatura di 810 °C in una flute larga per meglio apprezzare tutte le sue caratteristiche organolettiche. Può essere consumato come aperitivo, accompagnare antipasti, primi piatti a base di riso e di pasta, e secondi a base di pesce e carni bianche, ma anche formaggi freschi e semistagionati.

Giuseppe Vaccarini Miglior Sommelier del Mondo A.S.I.® Presidente dell’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana dicembre 2017


[ gourmet ] IL NUMERO UNO!

CAVIALE LONGINO & CARDENAL E

A cura di Monica Rota

Era il 1988 quando Longino & Cardenal iniziò a importare caviale fresco dall’Iran e a confezionarlo in un piccolo magazzino della periferia di La Spezia. Ben presto la ditta si è affermata nella distribuzione di caviale in raffinate gastronomie e ristorazioni italiane, arrivando negli anni ‘90 a commercializzare quasi mille kg di caviale ogni anno. Erano tempi in cui non si parlava di rischio estinzione per lo storione né di regolamentazione della pesca. Il caviale Sevruga, allora il più diffuso, veniva venduto a 500 mila lire al kilo! Longino & Cardenal, che oggi ha sede a Pogliano Milanese, propone le più raffinate specialità alimentari con prodotti di grande qualità. Il caviale proviene da storione allevato, selezionato nel suo laboratorio riconosciuto come la prima Struttura di Riconfezionamento di Caviale in Italia con il numero IT0001. Il Caviale Beluga proviene dalle pregiate uova di Il Caviale Kaluga Amur proHuso Huso, una delle più grandi specie di storione. viene da uova di una speQuesta specie può vivere fino a cento anni cie ibrida di storaggiungendo oltre mille kg di rione, ottenuta DA SAPERE peso. Ha un colore perlada femmina di • I criteri per classificare to, grigio oppure Huso Dauricus e qualitativamente il caviale sono: il colore, la compattezza e la dimengrigio metallimaschio di Acipensione delle uova, la regolarità, l’odore, co. Le uova ser Schrenckii. Questa la lucentezza, il sapore e l’integrità. lisce e unispecie può vivere fino a 60 anni • Il caviale contiene 47 diverse vitamine, raggiungendo oltre i 50 kg. Queformi sono omega3 e minerali ed ha circa 250 kiloapprezzatissisto caviale, dalle uova grandi e calorie per 100 g di prodotto. me per la loro corposità e per la croccanti, presenta delle sfuma• Va gustato freddo utilizzando posottigliezza della pelle che le ricoture verde chiaro con un gusto cresate di madreperla (o alla peggio pre. Hanno un sapore corposo e cremoso ed una lunga persistenza in in plastica), ma non metallimoso, con un retrogusto persistente. bocca. È il caviale preferito dagli chef. che per non alterarne il sapore. Il Caviale Baikal proviene dallo storione Acipenser Baerii, meglio conosciuto come storione siberiano. Il colore è scuro, tendente al nero con un sapore deciso ed un tenue retrogusto che si adatta ad essere abbinato ad altri ingredienti. dicembre 2017

Il Caviale Asetra proviene da storione Acipenser gueldenstaedtii, specie che ha popolato durante i secoli la parte russa del Mar Caspio. Questo caviale ha un colore variabile dal grigio scuro al perlato ed è molto apprezzato per il suo delicato sapore di nocciola.

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[ gourmet ]

«LEGGERI MA CON GUSTO»

BATTI IL 5… ASPETTANDO IL NATALE A cura di Evelina Flachi

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Dicembre è un mese gioioso e di festa, dà il via alla corsa ai regali di Natale e al periodo delle abbuffate, dei brindisi con amici, parenti e colleghi. Che cosa c’è di male? Nulla tranne quei… soliti chiletti di troppo che ci ritroviamo dopo le feste. Seguiamo la regola del 5 anche in questo periodo: 5 giorni “controllati” e 2 “liberi” per stare leggeri almeno durante la settimana lavorativa è così arrivare in forma a Natale. Evitate le diete rigide (ricordatevi che i chili persi velocemente vengono ripresi in fretta e con gli interessi). Fate attenzione agli aperitivi perché senza rendercene conto possiamo consumare troppi grassi, zuccheri ed eccedere nell’alcol! Ho scelto per voi alcune mie ricette, adatte a chi vorrà fare un Natale gustoso ma “light”. Sono tratte dal mio ultimo libro “La Dieta del 5” - che potrà essere anche un regalo utile a chi vuole rimettersi in forma dopo le feste in sole 5 settimane, riconquistando benessere e salute senza perdere il gusto della buona tavola!

GNOCCHETTI DI SPINACI E RICOTTA 290 KCAL A PORZIONE Ingredienti per 4 persone 400 gr di spinaci 320 gr di ricotta 90 gr di Grana Padano 20 gr di farina 50 ml di panna 1 tuorlo sale q.b.

Preparazione Mondare gli spinaci, lavarli con cura, farli cuocere in pochissima acqua leggermente salata per 5 minuti, poi scolarli, strizzarli e tritarli. Passare la ricotta al setaccio e raccoglierla in una terrina, incorporarvi gli spinaci, il tuorlo, 50 gr di grana, infine salare e mescolare. Ricavare dal composto tante palline e infarinarle. Versare gli gnocchetti ottenuti in acqua bollente salata, sgocciolandoli con la schiumarola man mano che affiorano; poi disporli in una pirofila. In una piccola casseruola portare a ebollizione la panna, unire il formaggio rimasto e mescolare, quindi versare la salsa sugli gnocchi; passare la pirofila nel forno a 220°C per 5-10 minuti e infine servire a tavola ben caldi.

CARDI GRATINATI IN CROSTA DI SENAPE Ingredienti per 4 persone 1 cardo di 600 gr 30 gr di anacardi 40 gr di pangrattato 2 cucchiai di senape di Digione 1 cucchiaio di olio sale q.b.

140 kcal per porzione

Preparazione Pulire il cardo, cercando di eliminare i fili sulle coste più esterne, poi tagliare a pezzi e farlo bollire in acqua salata e acidulata. A parte tritare gli anacardi, in maniera grossolana, unire il pangrattato, la senape e l’olio. Scolare i cardi, disporli in una pirofila da forno con la base concava rivolta in alto e riempirli con la farcia. Mettere in forno a gratinare per 10-15 minuti circa a 180°C.

Concediamoci qualche sfizio! TARTINE DI CAVIALE E SALMONE AFFUMICATO

Spalmate uno strato sottile di burro sulle tartine, adagiateci sopra il salmone e un cucchiaino di caviale. Decorate con un ciuffetto di aneto e un po’ di buccia di lime o limone grattugiato.

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CARAMELLE DI TONNO E TACCHINO, CON BARCHETTA DI SEDANO BIANCO, INSALATA DI FINOCCHI, ARANCIA E MELAGRANA 280 kcal a porzione

85 kcal a porzione

Ingredienti per 4 persone 2 finocchi 4 arance 20 gr di olio extravergine d’oliva 20 gr di semi di sesamo 1 rametto di maggiorana sale e pepe q.b.

Preparazione Pulire le arance a vivo, e raccogliere il succo che rimane. Pulire il finocchio e tagliarlo a fettine sottili. Tostare il sesamo in una padella o in forno per qualche minuto. Con il succo delle arance raccolto e l’olio fare una citronette, salarla e peparla. Condire il finocchio con la citronette, le foglie di maggiorana spezzate con le mani, il sesamo e le fette d’arancio. Ottima anche se condita in anticipo.

PERE AL VINO, CANNELLA E ANICE STELLATO 170 kcal a porzione Ingredienti per 4 persone 4 pere tipo Kaiser 100 gr di zucchero ½ litro di vino rosso cannella anice stellato vaniglia chiodi di garofano

Preparazione Pelare le pere e togliere il torsolo. Disporle in piedi in un tegame dove stiano a misura, unire lo zucchero e le spezie, coprire il tutto con il vino rosso. Farle cuocere coperte e quando le pere sono cotte toglierle dal tegame e ridurre la salsa sino a quando caramella. Servire la pera glassata con la sua salsa. dicembre 2017

Preparazione Mettere il tacchino in un contenitore di vetro con un mazzetto formato da sedano, carota, gambi di prezzemolo e cipolla. Coprire d’acqua e cucinare coprendo con un piatto per 5 minuti nel microonde, a 500 watt. Scolare la carne e lasciarla intiepidire per 2 minuti. Conservare il brodo così ottenuto per la preparazione del paté. Mixare la carne con la senape, ottenendo un impasto omogeneo e aggiungendo, se fosse troppo secco, un po’ di brodo di cottura. Unire la prugna secca tritata e mettere l’impasto sopra un foglio di carta da forno, arrotolare ben stretto in modo da ottenere un cilindro. Fare raffreddare in frigorifero. Mixare il tonno con le patate, i capperi, il prezzemolo e l’aceto e ripetere lo stesso procedimento utilizzato per il tacchino con la carta da forno. A parte, mondare il sedano e riempire la cavità con la ricotta amalgamata al basilico spezzettato. Sopra, porre nel senso della lunghezza la carota mescolata alla mela grattugiata finemente. Inserire sul fondo di un bicchiere di vetro i grani di melagrana, metterci sopra il finocchio affettato finemente, i semi di zucca e un cucchiaino di olio mescolato al succo di melagrana. Togliere dal frigorifero i paté e privarli della carta. Prendere i cilindri così ottenuti e incartarli, formando delle caramelle. Servire, disponendo sul piatto le caramelle, il bicchiere e la barchetta.

Le ricette sono tratte dal libro “La dieta del 5”

INSALATA DI ARANCE E FINOCCHIO

Ingredienti per 4 persone 40 gr di petto di tacchino 40 gr di tonno cotto al naturale 40 gr di patate lessate 5 gr di senape (tipo medio) 20 gr di prugne secche 10 gr di prezzemolo 10 capperi sotto sale 100 gr di sedano bianco 20 gr di ricotta vaccina 20 gr di mela Granny Smith 3 foglie di basilico 1 spicchio di melagrana 3 cucchiaini di succo di melagrana 40 gr di finocchio 100 gr di spicchi di arancia 20 gr di semi di zucca 15 gr di olio extravergine d’oliva 1 cucchiaino da caffè di aceto di vino bianco 1 mazzetto di gambi di prezzemolo 1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla brodo vegetale q.b.

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[ s tile ita lia no ]

CASE BIO

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IL “SOGNO” DELLA CASA BIO

Esistono dei luoghi dove vorremmo vivere, luoghi che esaltano il nostro amore per la vita, luoghi dove trasferire le nostre abitudini di casa e di lavoro. Spesso siamo convinti che tutto questo sia difficilmente realizzabile se non addirittura impossibile. In realtà è la nostra casa che ci rappresenta e all’interno della quale troviamo le nostre sicurezze, godiamo dei nostri momenti di relax, soprattutto godiamo dei nostri affetti più cari. Oggi si va realizzando un altro sogno accarezzato spesso, vivere in una casa che ci faccia “risparmiare” inserendosi perfettamente nell’ambiente. Oggi la bio-edilizia è già una realtà in tutto il nord Europa e per quanto riguarda il nostro Paese in gran parte del Trentino Alto Adige e del nord Friuli. Sono case costruite in modo diverso dal tradizionale, progettate su misura per avere caratteristiche che consentano un basso consumo energetico, risparmio, assoluta sicurezza e massimo rispetto dell’ambiente circostante. Grazie all’uso di materiali naturali (grande presenza del legno) le costruzioni “Case Bio” vantano una serie di importanti innovazioni. La parete in legno per esempio, combinata con altri pregiati materiali termoisolanti agisce da vero e proprio regolatore di umidità. Questa tipologia di costruzioni garantisce inoltre un’assoluta resistenza agli eventi sismici e ovviamente un alto risparmio energetico. Una “Casa Bio” è una casa da vivere nel calore di un ambiente accogliente che ti farà amare ancora di più la vita di tutti giorni. dicembre 2017

Nasce dall’esperienza di imprenditori già operanti nell’edilizia tradizionale ma da sempre attenti all’evoluzione tecnologica dei materiali e della tecnica costruttiva. Essi, dopo approfonditi studi e verifiche sul campo hanno deciso di intraprendere la strada della bioedilizia sposando appieno la mentalità ed il sapere dei colleghi nord europei accompagnando la tecnica costruttiva ad una progettazione stilisticamente più “consona” al gusto italiano. L’azienda ha raggiunto un alto livello di specializzazione nella creazione di strutture in legno su misura adattandole all’ambiente circostante ed alle esigenze di chi vi abita. Case Bio accompagna il Cliente in tutte le fasi costruttive: progettazione, pratiche comunali (permesso di costruire etc.), costruzione “chiavi in mano”, certificazioni energetiche, accatastamento, abitabilità. Per info: www.casebio.it

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[ libr i ] QUESTA NOSTRA ITALIA Luoghi del cuore e della memoria

A dispetto delle tante divisioni, storiche e attuali, c’è qualcosa che ci accomuna come italiani. Una serie di tratti che ci rendono immediatamente riconoscibili in qualsiasi luogo del mondo, nel male ma anche nel bene. Augias ci accompagna in un viaggio alla scoperta di ciò che definisce il nostro carattere nazionale. Un viaggio particolare, che procede nello spazio e nel tempo, dall’attualità alla ricostruzione storica, passando per il racconto biografico. Corrado Augias (Einaudi)

CROMORAMA Come il colore ha cambiato il nostro sguardo

Nel suo nuovo libro Falcinelli - stimato art director e grafico editoriale - ci guida alla scoperta del significato del colore, lungo una galleria di quattrocento immagini che traggono ispirazioni da ogni tipo di arte grafica, dal fumetto all’architettura, dal cinema agli oggetti quotidiani, narrando passo dopo passo come si è formato l’immaginario cromatico del mondo contemporaneo.

Riccardo Falcinelli (Einaudi)

IL MONDO Scritti 1920-1965

Questa raccolta di scritti firmati Maria Vittoria Rossi (fu Leo Longanesi a coniare per lei lo pseudonimo di Irene Brin), è un’antologia di ritratti, consigli e racconti che accompagnano quanto vissuto dalle donne e dagli uomini di quel periodo. “Le sue donne - annota Flavia Piccinni parlando di Irene Brin - sono prigioniere e liberissime. Educate e cafonissime. Emancipate e... Fuori dagli schemi, sempre...”. Sono donne che lottano “per dominare i tempi”. Irene Brin (Atlantide)

L’ANNO DEL FERRO E DEL FUOCO Cronache di una rivoluzione

Ezio Mauro attraversa la rabbia, la paura e la tragedia di una popolazione stremata dalla guerra e dalla carestia. Rimette in scena il furore che ha afferrato l’anima di una città e la storia di un Paese, cambiando per sempre il loro destino. “Tutto quel che è accaduto dopo comincia qui. Anche se sembrava un inizio, ed era la fine del mondo”. Ezio Mauro (Feltrinelli)

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SPORTIVO SARÀ LEI

In questo libro veniamo tutti catapultati nel “laboratorio Viola” per essere travolti dall’ingegno e dalla simpatia dell’autore, dei suoi tanti fogli e foglietti, appunti, pezzi fantastici, dove si ritrova un concentrato del suo spirito creativo. Accompagnano questa raccolta testimonianze inedite della figlia Marina, di Giorgio Teruzzi conosciuto e apprezzato commentatore sportivo e grande amico di Beppe e di Marco Pastonesi, anche lui noto giornalista sportivo. Beppe Viola (Quodlibet)

QUANDO TUTTO INIZIA

Questo libro racconta una storia d’amore, ma anche molto di più. I sentimenti sono rappresentati nelle loro sfumature e piccole articolazioni con la semplicità e l’esattezza che rendono Fabio Volo un autore molto amato dai lettori italiani e non solo. Sullo sfondo di una narrazione che trascina fino all’ultima pagina Volo ci mostra la differenza di dimensione tra essere felici ed essere felici insieme. Fabio Volo (Mondadori) dicembre 2017


UMBERTO II O’ REY

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In questo documentatissimo e appassionante saggio storico, Maria Enrica, una delle più apprezzate studiose viventi di casa Savoia, ci racconta non solo la storia dell’ultimo re d’Italia, noto in tutta Europa come il Prince Charmant, ma anche la storia del nostro Paese. Due storie entrambe sconosciute ai più, dissolte sia per un naturale ricambio generazionale che per una voluta rimozione nella memoria di chi c’era, scrive l’autrice. La fine di una guerra, un breve regno, un esilio trasformarono la vita di Umberto II in un’amara vicenda umana che andava intrecciandosi con altre storie che contribuirono a creare l’Italia di oggi. Regnò su un paese devastato, cercando di tutelare la Monarchia, e pagando per colpe non sue, prosegue Magnani Bosio. Visse con un codice religioso e morale assoluto gli anni del suo esilio in Portogallodove divenne per tutti gli italiani O’ REY, il Re che viveva in un continuo stato di nostalgia per la Patria che aveva dovuto lasciare senza però mai abdicare. Spesso si recava al confine francese per scorgere da lontano la sua patria. E per amore di verità, rettitudine ed onestà, Maria Enrica Magnani Bosio ritiene che sia giunto il momento di restituire al giudizio di noi contemporanei un fatto storico che non è per nulla andata come si tenta di far credere. Un saggio storico, bello e commovente, che si legge tutto in un fiato come un giallo di Simenon!

I COLORI DELL’ANIMA I GRECI E LE PASSIONI

Giulio Guidorizzi Raffaello Cortina Editore dicembre 2017

LIBRI A cura di Valerio Consonni

Maria Enrica Magnani Bosio Introduzione di Riccardo Garosci Umberto Soletti Editore

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In un libro emozionante Guidorizzi, professore di Letteratura greca all’università di Torino, passa in rassegna tutte quelle passioni che come i serpenti del Laocoonte avvolgono l’animo di ciascuno di noi, da quando fece la sua comparsa l’homo sapiens. L’autore cerca di scoprire, attraverso i più affascinanti miti greci, i significati di quelle passioni e come sia mutata la loro interpretazione, a partire da alcuni miti diventati emblematici, come la storia di Edipo riletta dagli studi psicoanalitici. L’amore, l’odio, la paura, l’ira, il desiderio, sono le grandi passioni che dominano Medea, Achille, Ettore… Conoscerle e viverle ci aiuta a comprendere gli orizzonti più nascosti delle nostre menti. Considerate come forze esterne all’uomo che si impossessavano della sua anima, le passioni erano subite dagli eroi. Poi divennero un conflitto interiore dell’individuo. Ora a volte sono considerate un ostacolo al predominio della ragione sull’ irrazionalità. Ma nessun uomo può stare lontano dalle passioni, e forse c’è una qualche forma di legge necessaria, sebbene misteriosa, in qualsiasi passione, perché la vita dell’anima segue le sue imprevedibili strade, così travolgenti e seducenti… Insomma un libro da mettere sotto l’albero di Natale!

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[ a genda italia ]

FESTIVITÀ NATALIZIE

Torna la magia delle festività natalizie e pullula di tradizionali mercatini in ogni angolo d’Italia e tanti presepi straordinari che valgono un viaggetto per andare a vederli e poi feste, sfilate e tanto altro per scoprire come attendere l’arrivo di Babbo Natale

ORNAVASSO

ROMA

MERCATINO DELLA BEFANA DI PIAZZA NAVONA È il più noto tra i mercatini di Natale di Roma. Ospita le bancarelle di artigiani locali, molti dei quali hanno ereditato il posto dai nonni o dai bisnonni, che offrono statue del presepe, anche di grandi dimensioni, fatte a mano. Un’altra presenza che si nota è quella delle marionette, che vengono realizzate a mano e con materiali come il legno e la stoffa: le più classiche raffigurano le maschere della Commedia Italiana, ma se ne possono trovare anche di più “moderne” e dedicate ai cartoni animati più amati dai ragazzi, come i Simpson.

IL PARCO DI BABBO NATALE Sul Lago Maggiore è possibile incontrare Babbo Natale nel suo grande parco a Ornavasso (in provincia di Verbania). Qui Santa Claus soggiorna in una casa davvero unica al mondo, una cava sotterranea da cui fu estratto il marmo per il Duomo di Milano, dove potrete ammirare il salone di marmo in cui Babbo Natale e i suoi aiutanti aspettano i bambini per ricevere le loro letterine. Ricordatevi di prenotare la visita online, perché si può accedere alla cava in piccoli gruppi e ogni 15 minuti. ➭ www.grottadibabbonatale.it

MANAROLA

IL PRESEPE PIÙ GRANDE DEL MONDO Un incredibile spettacolo di luci. Da 54 anni Mario Andreoli realizza il suo “fantastico” presepe luminoso sulla intera collina di Manarola, nelle Cinque Terre, attirando decine di migliaia di turisti. Oggi le figure illuminate sono più di trecento (dalle 30 del 1984), vengono impiegate oltre diciassettemila luci con otto km di cavi elettrici. È il Presepe più grande del mondo, un vero Guinness dei primati riconosciuto nel 2007.

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VERONA

NATALE IN ARENA Una grande stella cometa brillerà dal 7 dicembre al 12 gennaio sull’Arena di Verona che, nella sua suggestiva cornice, ospiterà la 34a edizione della Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte e Nella Tradizione. Quest’anno troveranno spazio oltre quattrocento provenienti da tutto il mondo. Verona merita una visita per la piacevolezza delle sue piazze, dei suoi palazzi delle tante cose che ci sono da vedere, questo evento in Arena vale sicuramente un weekend con i bambini per tuffarsi in una deliziosa atmosfera natalizia. Ovviamente potrete anche aggirarvi fra i banchetti e le casette dei tradizionali mercatini. RIMINI

IL PRESEPE DI SABBIA Nella capitale del turismo estivo, si terrà dal 7 dicembre fino al 21 gennaio la grande festa di Natale con il suo bellissimo presepe di sabbia, sua grande attrattiva. Da 10 anni migliaia di turisti arrivano qui per vivere lo spettacolo del Rimini Ice Village, 24mila mq al coperto riscaldati, con una grande pista di pattinaggio e tante attività per grandi e piccini. Le statue di sabbia ad altezza naturale dei personaggi del presepe suscitano una emozione particolare che bisogna provare.

MACUGNAGA

LA REGINA DEI GHIACCI Ricordate lo spettacolo ispirato al personaggio di Frozen? Bene qui a Macugnaga per il secondo anno rivive questo appuntamento con la Regina dei Ghiacci. A seconda del tempo che avrete per questa visita davvero originale, potrete scegliere tra diverse soluzioni preparate dall’APT locale che troverete in ogni dettaglio sul sito della splendida cittadina alpina. Tante attrazioni vi aspettano dalla visita alla miniera d’oro della Guia, l’antica casa Walser, lo show di Natale con l’arrivo di Babbo Natale e dopo le 16 la passeggiata con le lanterne e l’incontro con la Regina dei Ghiacci. RIVA DEL GARDA

LA CASA DI BABBO NATALE Babbo Natale aprirà dal 2 dicembre al 30 dicembre la sua Casa di Riva del Garda, una rocca costruita dagli Elfi tanti, tanti anni fa! Nella Casa si possono fare un sacco di attività: scrivere la letterina, mettersi all’opera nell’Officina degli Elfi con carta, colla e forbici, colorare, farsi truccare nello spazio del TruccaElfo o anche solo curiosare nel suo Studio, dove si sono già accumulate centinaia di letterine… I visitatori più piccoli troveranno ad accoglierli Natalina una simpatica donnina sempre indaffarata a riordinare e a sferruzzare. Verso l’uscita si incontra la sua cucina ricca di mille manicaretti e biscotti golosi.

MATERA

IL PRESEPIO VIVENTE Anche quest’anno Matera si prepara per diventare la più suggestiva scenografia del suo presepio vivente. La rievocazione più attesa è quella che si svolgerà tra i Sassi di Matera, dove gli oltre trecento “interpreti” percorrendo un percorso di circa 5 km. Cercheranno di riproporre ai visitatori l’atmosfera della lontana Galilea dove nacque Gesù. Nelle giornate dell’8-910 dicembre, dal 16 al 17 dicembre e il 29-30 dicembre 2017, passeggerete fra gli uomini della corte di Erode, gli artigiani e le donne del tempo.

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[ a nniver sa ri ]

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L’ESSE…LUNGA COMPIE 60 ANNI

Sessanta anni fa nasceva a Milano il primo supermercato italiano. Si chiamava “Supermarket”, fino al giorno in cui il grafico internazionale Max Huber disegnò il logo, entrato negli occhi di tutti, con la famosa “esse allungata”. Oggi la grande catena di supermercati fondata da Bernardo Caprotti, con l’apertura in viale Regina Giovanna del primo Esselunga a Milano nel lontano 1957, conta più di 140 punti di vendita. Per festeggiare il suo compleanno Esse-

lunga ha inaugurato nello spazio The Mall nel quartiere di Porta Nuova, una grande mostra che si sviluppa su più spazi in 10 sale. All’entrata una serie di carrelli e le casse dell’epoca, poi inizia un percorso del mondo Esselunga con la rivisitazione delle campagne promozionali, delle sollecitazioni a fidelizzare gli acquisti grazie all’idea, nel 1995, della Carta Fidaty e poi le famose campagne pubblicitarie ideate da Armando Testa, tutte basate sul tema portante della “qualità” dei prodotti presenti in Esselunga. Chi non ricorda “Famosi per la qualità” basata su divertenti testimonial creati dalla fantasia di Testa come John Lemon, Bufala Bill, Alvino, Porro Seduto, Mago Melino e tanti altri. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2018 e merita una visita. È un viaggio nei ricordi e nella continua evoluzione della nostra grande distribuzione, inoltre è l’occasione per scoprire nuove promozioni e il nuovo concorso con tantissimi premi preparato da Esselunga per i suoi 60 anni.

BARILLA, DOPO 140 ANNI IL VIAGGIO CONTINUA…

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Quella di Barilla è una storia tutta da leggere per le “emozioni forti” che hanno vissuto i Barilla dal più conosciuto Pietro, uomo di grandi valori, simbolo di attaccamento ad una azienda alimentare Italiana che voleva riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti in tutto il mondo. Oggi tocca ai figli Guido, Luca, Paolo proseguire e rilanciare questa storia in Italia e nel mondo. Il viaggio iniziato 140 anni fa da Pietro Barilla continua con una dimensione sempre più in linea con l’idea di produrre per migliorare la vita delle persone. Il 2020 sarà per i fratelli Barilla il primo step di questo viaggio, che possiamo riassumere con queste parole “consumatori sempre più consapevoli al fine di realizzare la più corretta piramide alimentare. Altro punto fondamentale per Barilla, ridurre l’impatto ambientale nei processi produttivi e favorire, a tutte le persone del Pianeta, l’accesso al cibo. Tutti elementi che ognuno di noi può ritrovare anche oggi nella pubblicità dei prodotti Barilla il legame con i valori della terra, dei sentimenti, della qualità.

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