Milano 24orenews-italiadagustare maggio 2018

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KATHERINE KELLY LANG

MILANO SI RACCONTA Anno 8 - Maggio 2018 • Periodico di Cultura e Società

MecenArt: l’Arte del Fuorisalone

DESIGN

Salone del Mobile: i numeri

Ph. Mario Castaldi

«La mia vita è un sogno»



STORIE, MITI E LEGGENDE

LA TRAGICA STORIA DI BERNARDINA VISCONTI A cura di PAOLO MINOTTI

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ilano stupisce per le emozioni che sa regalare. È una città colta, moderna, vivace, innovativa, anticipatrice di tendenze, ricca di bellezze e opere artistiche. Una città la cui storia è anche ricca di vicende misteriose, delitti violenti e leggende spaventose, evocati dai tanti spiriti e fantasmi che vagano per la città. Uno di questi è il fantasma di Bernarda, figlia illegittima del duca Bernabò Visconti, il Signore che fece il bello e il brutto tempo a Milano, dopo aver preso il potere nel 1355. Bernarda era nata dall’unione tra Bernabò e Giovannola Montebretto, l’amante a cui tutto era permesso fino a che si invaghì del capo delle guardie di palazzo, il bellissimo Pandolfo Malatesta, che dovette fuggire per aver salva la vita. Bernabò era un uomo prepotente, collerico, privo di misura, impietoso davanti agli avversari, avido di gloria e di potere, irrispettoso dei più elementari legami umani e sociali, come quelli verso i parenti. Viveva tra la Rocchetta di Porta Romana e il palazzo detto «La ca’ di can» (la casa dei cani), vicino alla chiesa di San Giovanni in Conca, di cui resta un rudere in

piazza Missori. Il duca aveva una sconfinata passione per l’arte venatoria e per i cani. Ne possedeva cinquemila, di tutte le razze, e li affidava alle cure dei sudditi milanesi, che dovevano badare a che non dimagrissero troppo, ma anche che non ingrassassero, pena frustate e multe. La bella e vivace Bernarda all’età di 14 anni venne promessa in sposa dal padre a Giovanni Suardi, un cavaliere bergamasco ben più vecchio di lei, discendente di una affermata e ricca famiglia ghibellina, e soprattutto affidabile servitore della cau-

sa viscontea. Bernardina, però, di quell’unione impostagli non ne voleva sapere niente. Il matrimonio durò nove anni, fino a quando venne scoperta la relazione che lei intratteneva con un giovane al servizio del padre, Antoniolo Zotta. La loro passione si consumava in una stanza della rocchetta di Porta Romana, quando il Suardi era fuori città in missione militare. Secondo alcune cronache pare che fu lo stesso Bernabò a scoprire la tresca della figlia. Il giovane Antoniolo fu condannato all’impiccagione, mentre Bernarda venne imprigionata in una delle torri che formavano la Rocchetta di Porta Nuova (dove oggi ci sono gli archi di piazza Cavour, all’imbocco di via Manzoni). Fu tenuta a pane a acqua in una cella, finché venne trovata morta dopo mesi di patimenti, nell’ottobre del 1376. Ancora oggi nelle notti d’inverno il fantasma di Bernarda Visconti pare aggirarsi nel Chiostro di Santa Redegonda, invocando il nome di Antoniolo. Una leggenda nata già alla fine del XIV secolo.

Rudere della Chiesa di San Giovanni in Conca 24oreNews

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BUONENOTIZIE In questo numero vogliamo parlarvi della vita di alcune donne italiane che, nonostante figli e impegni di famiglia, continuano a coltivare con crescente successo la loro passione nel complesso mondo della ricerca scientifica. Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere, con un bel servizio dedicato a tre “Signore della scienza” - Carmen Giordano, Maria Rosa Antognazza, Angiolina Comotti - ci ha permesso di scoprirle e di raccontarvene le vite nel loro mondo da fantascienza.

LA RICERCA SUL PARKINSON «Da dieci anni - spiega Carmen Giordano - cerco di costruire dei dispositivi terapeutici per trattare il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer e ora realizziamo un sistema per capire come l’intestino può influenzare il cervello». Carmen insegna al Politecnico di Milano e con quest’idea elaborata con il neurofisiologo Diego Albani dell’Istituto Mario Negri ha vinto 2 milioni di euro dell’European Research Council per realizzare il progetto Minerva, dal quale sta nascendo uno straordinario dispositivo, in pratica un intestino-cervello artificiale. «Per la prima volta riproduciamo degli organi su un chip simulando le connessioni tra i due apparati in condizioni malate e sane e capire, così, in che modo intervenire nella cura di patologie della microflora intestinale capaci di danneggiare le facoltà cerebrali.

Da sinistra: Angiolina Comotti, Maria Rosa Antognazza e Carmen Giordano

I FOTO RICETTORI

NANO-SPUGNE

«Diventare una scienziata era un sogno», dice Maria Rosa Antognazza, protagonista del laboratorio dell’Istituto Italiano di Tecnologia nato al Politecnico di Milano. Qui ha realizzato una retina artificiale per offrire rimedio (e la vista) a chi è colpito da malattie quali la degenerazione alla macula o la retinite pigmentosa. «Cercavo di capire i segreti per rendere compatibili materiali artificiali con le cellule viventi. Così sono nati dei foto-rivelatori organici con una struttura simile alla retina. Dopo una serie di test positivi sugli animali, passeremo presto a studi sull’uomo. Questa è la bella storia che ho da raccontare alle mie due bambine quando torno a casa alla sera».

Angiolina Comotti insegna Chimica industriale all’Università di Milano-Bicocca con periodiche puntate alla New York University. Il suo obiettivo era scoprire dei materiali porosi con i quali realizzare nanospugne ideali per intrappolare l’anidride carbonica. «La cattura e purificazione è rilevante per il nostro pianeta. I materiali porosi possono dare un contributo prezioso nell’affrontare il grave problema. Le nanospugne infatti assorbono la Co2 e, sfruttando la luce solare, la trasformano in prodotti utili a tutti».

In comune le tre scienziate alla frontiera della conoscenza hanno un altro tratto importante; cioè il sostegno ottenuto da parte della Fondazione Cariplo che ha permesso loro di fare un grande balzo nell’universo della ricerca. 24oreNews

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24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 8 - N. 5 - Maggio 2018

PERSONAGGIO

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Katherine Kelly Lang: «La mia vita è un sogno bellissimo»

ARTE E CULTURA

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Teatro alla Scala: Aida; Serata Nureyev Milano a teatro Milano in mostra

DESIGN

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Salone del mobile 2018 Tuum sempre più forte in Lombardia

MILANO SI RACCONTA

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Mecenart Expo, l’arte del fuorisalone La musica del cuore: poesie di una vita d’amore AIOM 1973-2018: 45° traguardo e nuove sfide

HI-TECH & DESIGN

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Le ultime novità più interessanti

GIROMILANO

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Milano da scoprire

BEAUTY

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I consigli di Marina Mazzolari

FASHION

26

Universal Love di C-Room

BEAUTY & BELL’ESSERE

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Come orientarsi in una SPA IPC METHOD® Smart & Easy

FINANZA & FUTURO

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Giovani avvocati,: è tempo di cambiare

CONCERTI

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Milano in concerto

RUOTE & MOTORI

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Jaguar F-Pace, il suv compatto del Giaguaro

VIAGGI

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Spalato unica al mondo

IL SESSUOLOGO

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Le fantasie sessuali

ERBARIO MAGICO

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Galega Officinalis: l’alleato delle puerpere

24oreNews

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In copertina: Katherine Kally Lang fotografata da Mario Castaldi. Abiti C-Room.

Maggio Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Marica De Bonis Patrizia Colombo Elena Fossati Carlo Kauffmann Antonello Martinez Marina Mazzolari Luca Medici Paolo Minotti Luciano Riella Media Partner

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Anna Nannini Edizioni Le Roy srl - Milano, viale Brianza, 24 telefono: 3774695715 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli, 26 - Buccinasco MI Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

I RICORDI DELLE PERIFERIE Una settimana prima dell’apertura del Salone del Mobile, la tv ha trasmesso un servizio sulla nostra città firmato da Concita De Gregorio. Raramente ho trovato un “pezzo” televisivo così piacevole da seguire per le tante sfaccettature presentate attraverso immagini, interviste, riprese di angoli del nuovo skyline di Milano, ma anche sguardi attenti al cambiamento di interi quartieri cittadini. Da tempo pensavo a come dare vita a dei servizi sulle periferie cittadine: credo che quel servizio tv sia stato molto utile per indicare una strada da percorrere. Non parleremo di sicurezza o di problemi abitativi, ma andremo alla scoperta dei “personaggi” nati nelle periferie. Quanti poeti, artisti, musicisti troveremo? Sicuramente tanti che troppe volte non ricordiamo a sufficienza. Visiteremo angoli di tante Milano sconosciute, scopriremo botteghe che abbiamo dimenticato esistere, vivremo le emozioni di tante periferie che cambiano pelle, grazie al lavoro delle Università, alla presenza dei “nuovi lavori” creati dall’informatica. Capiremo perché sempre più spesso nelle grandi manifestazioni milanesi le periferie assumono un ruolo di grande importanza. Il Sindaco Sala e la sua Giunta hanno progetti e grandi attenzioni per “ristrutturare” l’anima delle periferie, la nostra rivista seguirà un filo di interessi legato soprattutto alla cultura, alle emozioni, ai ricordi che devono vivere nella vita dei milanesi. È il nostro contributo a questo complesso e affascinante tema, tenendo sempre a mente i versi della grande poetessa milanese Alda Merini: «Milano benedetta donna altera e sanguigna con due mammelle amorose pronte a sfamare i popoli del mondo» Ecco l’ideale che Milano non ha mai smarrito. Carlo Kauffmann 24oreNews

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KATHERINE KELLY LANG

«LA MIA VITA È UN SOGNO BELLISSIMO» Intervista a cura di ALESSANDRO TRANI

Era il 23 marzo del 1987 quando Katherine Kelly Lang aveva tra le mani uno smilzo copione in cui veniva descritto il personaggio di secondo ordine di una nuova soap opera, Beautiful. Kelly non poteva neanche lontanamente immaginare che, più di 30 anni dopo, sarebbe stata sul set a interpretare lo stesso personaggio - Brooke Logan - della gloriosissima soap che è 8

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diventata la più vista al mondo. Kelly ha 56 anni ed è una donna bellissima, molto attiva e sportiva. La sua carriera è iniziata prestissimo. Oltre a fare l’attrice è anche imprenditrice nella moda, produce caftani con una designer australiana. È stata sposata due volte (18 volte come Brooke!) e ha 3 figli. L’abbiamo intervistata per i nostri lettori.


PERSONAGGIO

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amma attrice, nonno Charles vincitore di un Premio Oscar nel 1932. Sei proprio nata nel mondo del Cinema! Sì, la mia famiglia è in questo mondo da 4 generazioni. Mio nonno è stato uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema americano, Premio Oscar nel 1932 per il film “Addio alle armi” su ben 18 nomination. Noto per saper rendere incantevoli le donne, tra le altre ha lavorato per Elizabeth Taylor, Marylin Monroe e Audrey Hepburn. Come sei arrivata in TV? Ho cominciato nella pubblicità sin da bambina, durante la mia infanzia. Ho avuto le mie prime apparizioni in TV e nel Cinema quando avevo 18 anni, fino ad arrivare a Beautiful a 25 anni. Così ho iniziato la mia carriera di attrice e da allora ho sempre lavorato tantissimo. Ho girato il mio primo film nel ‘79, “Skatetown U.S.A.”, con Patrick Swayze, anche lui al debutto. Mi sono trovata nel posto giusto al momento giusto. Ami allo stesso modo la TV e il Cinema? Amo girare i film e amo la TV, ma provo sentimenti differenti. Sono legata al Cinema per una tradizione di famiglia, e ovviamente alla TV per la soap opera che mi impegna giorno dopo giorno, anno dopo anno, da ormai 31 anni. Li amo entrambi. Sono due bellissime emozioni, ma diverse. Rispetto ai primi anni di Beautiful, sono cambiati quasi tutti gli attori. Che cosa si prova? Con John McCook (Eric Forrester Sr.) siamo gli unici due rimasti del cast originale e questo mi regala un’emozione in più. Sono stati anni incredibili e ancora oggi mi scopro felice di andare a lavorare. Ogni giorno. Beautiful sembrerebbe impegnarti a tempo pieno. Come riesci a fare anche altro? Diciamo che non dormo molto. Ci sono periodi più intensi di altri, ma di norma sono sul set di Beautiful dal lunedì al venerdì, da mattina a sera, per girare 8 episodi a settimana. Abbiamo una settimana libera al mese e ne approfitto per fare altre cose. Con Dominique, che ho conosciuto praticando Triathlon nella squadra di Beautiful, condivido varie attività, per esempio abbiamo una linea di abbigliamento sportivo, per ciclisti. Viaggio molto per lavoro, in Australia, Italia, Francia, Belgio… Devo mantenermi in forma e in perfetta salute per poter svolgere tutte queste attività ed essere in grado di sostenere questi

ritmi di vita. Perché ogni volta che si presenta un’opportunità la devi poter cogliere. Sembra anche impossibile che tu sia diventata mamma per ben 3 volte. I miei figli hanno ormai 21, 26 e 28 anni. Sono diventati grandi, hanno i loro impegni e quindi io posso dedicarmi ai miei. Quando erano più piccoli eravamo sempre insieme, ora hanno tutti la loro vita e io ho la mia. C’è qualcuno dei tuoi figli che il tuo stesso mestiere, TV o Cinema? Il mio primo figlio, Jeremy, ha interpretato il figlio di Brooke per 4 anni. Poi è passato all’editoria e infine alla cinematografia e alla fotografia. Sei stata spesso in TV in Italia… come vedi il nostro modo di fare tv? È differente. A parte i talkshow e i reality show, che sono simili a tutti gli altri, lo style della tv italiana è un po’… come dire … “indietro” rispetto a ciò che noi facciamo oggi, un po’ “più vecchio”. Che cosa ti piace di più del nostro Paese? Amo tantissime cose. Amo la moda, la storia, l’architettura, la natura, le città. Ovviamente amo il cibo italiano, il vino, la bistecca. Amo andare in bici, tra splendidi panorami. Adoro gli italiani per la loro passione, perché sanno come divertirsi, come addolcire la vita e cavarsela in ogni situazione. Devo dire che amo proprio tutto dell’Italia (ride)! Puoi darci qualche notizia riguardo ai tuoi film in Italia? Sì, certo. Sto per produrre un film che sarà girato in Puglia in ottobre, anche se ci sono ancora alcuni aspetti da definire. È una bella storia per tutte le età, che parla di amore, del ritrovare se stessi, anche dopo qualcosa di tragico che ti è capitato tu puoi andare avanti, e questo è un miracolo straordinario. Credo che sia davvero un bel film. Ho appena finito di girare qui un altro film e poi ho tanti nuovi progetti. Un tuo sogno nel cassetto. Il mio sogno è qui, è ora… tutto ciò che mi capita lo vivo come un sogno. La mia vita è un sogno bellissimo. Vuoi lasciare un messaggio ai tuoi giovani fans che lavorano in TV o nel Cinema? A chi vuol diventare un attore, un annunciatore… dico di stare con i piedi per terra, di guardare al Cinema o alla TV come una professione, un lavoro, per niente facile. È impegnativo, molto faticoso, un lavoro da affrontare con la massima serietà. Bisogna studiare e impegnarsi sempre tantissimo. 24oreNews

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ARTE E CULTURA

AIDA GIUSEPPE VERDI

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Dall’8 Maggio al 3 Giugno 2018

Direttore Daniel Oren Regia Franco Zeffirelli Durata spettacolo: 3 ore e 50 minuti incluso intervalli n omaggio a Franco Zeffirelli che festeggia quest’anno i suoi 95 anni, la Scala ripropone il leggendario allestimento di Aida del 1963, uno spettacolo entrato nella storia grazie alla raffinata reinterpretazione di un Egitto immaginato attraverso le suggestioni pittoriche del Secondo Impero. Sul podio Daniel Oren, interprete verdiano apprezzato in Teatri come l’Opéra di Parigi, del Covent Garden e l’Opera di Vienna. Aida è Krassimira Stoyanova, al suo 3° ruolo verdiano alla Scala, Fabio Sartori ha la parte di Radamès, mentre come Amneris ritorna Violeta Urmana.

AIDA: APPUNTAMENTI

SERATA NUREYEV

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Dal 25 al 29 Maggio 2018

Direttore David Coleman Étoile Svetlana Zakharova e Roberto Bolle 80° dalla nascita e 25° dalla scomparsa di Nureyev alla sua prima apparizione alla Scala in Romeo e Giulietta, nel 1965, Rudolf Nureyev è stato interprete di balletti che rimarranno per sempre nella storia. Nell’anno che segna l’80° anniversario della nascita e il 25° anniversario della sua scomparsa, la Scala e il suo Corpo di Ballo accanto ai due guest internazionali Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov, entrambi principal del Royal Ballet, onorano la memoria del geniale ballerino e coreografo dalla carismatica personalità e l’inimitabile valenza artistica. Il programma ripercorre alcuni dei ruoli che Nureyev ha reso indimenticabili, alternandosi in titoli in cui ognuno ritroverà il ricordo del danzatore e del coreografo più caro e indelebile.

SERATA NUREYEV: APPUNTAMENTI

3 Maggio: 8|12|15|18|31 h20:00; 23 h19:30 3 Giugno: *3 h20:00

3 Maggio: **24|25|26|29 h20:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI MAGGIO Serata Nureyev /Prima delle Prime - 22 h18:00 + Opere da Rimini - 2|6|10 h20:00; *13 h15:00 + Francesca Aida /Prima Prime - 3 h18:00 + Don Pasqualedelle *4 + Il barbiere di Sivigliah20:00 Opere per i bambini - 6|7 h11:00 + Le Corsaire - 9|11|16|17/Grandi h20:00 + Fierrabras /Prima delle Prime - 29 h18:00 + Concerti della Scala - 3|5|21 h20:00 + Filarmonica Coro di Voci dell’Accademia del Teatro alla Scala - 6 h16:00 + Cameristi dellaBianche Scala h20:00 + Grandi Voci alla Scala-/7Leyla - 12 h17:00 + Messa da Requiem / RiccardoGencer Chailly - 22 h20:00 +

Balletti

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[*] ScalAperta: biglietto sconto 50% Serata a favore della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus



MILANO A TEATRO

MARY POPPINS - IL MUSICAL Dal 2 al 13 maggio: Teatro Nazionale Chebanca[1] La magica storia della tata più celebre del mondo in uno show fatto di incredibili effetti e coinvolgenti coreografie, ma soprattutto canzoni indimenticabili. La versione teatrale è un riadattamento dei meravigliosi racconti di P.L. Travers e dell’amato film di Walt Disney con Julie Andrews del 1964 che vinse ben 5 Oscar e che avrà un suo sequel nel 2018. POESIA, LA VITA Dal 3 al 13 maggio: Leonardo da Vinci Il termine “poesia” nell’origine etimologica greca vuole dire semplicemente fare, creare. È alla fine quindi un modo di vedere il mondo e di comunicarlo. Guardare, osservare e comunicare sono azioni tra loro legate e imprescindibili. La poesia è parte della nostra vita. Non solo come forma letteraria. È vera e propria arte del vivere. Serve dunque coraggio per essere poeti oggi? E cosa vuol dire oggi essere poeti? QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA STAR Dal 3 al 20 maggio: Manzoni Corrado Tedeschi e Brigitta Boccoli, diretti da Ennio Coltorti, sono i bravissimi protagonisti di questa esilarante commedia di Gianni Clementi, ispirato al famoso film “Quel pomeriggio di un giorno da cani” con Al Pacino. Una piacevole occasione per suscitare serie riflessioni su cosa possa spingere un uomo onesto a ridursi ad azioni estreme. THE EFFECT Dal 10 al 15 maggio: Filodrammatici Uno spettacolo a quattro personaggi che parla di amore, di depressione e dei limiti della neuroscienza. Un testo impegnativo, divertente e profondo insieme, ambientato durante la sperimentazione clinica di un nuovo antidepressivo. The Effect è un dramma nodoso, che si occupa di oggettività scientifica, di senso di colpa, dei misteri del cuore e del cervello.

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IO CI SARÒ Dal 15 al 19 maggio: Teatro Nazionale Chebanca[2] “Oggi mi rendo conto di essere un genitore di 53 anni con una figlia di 3 e quindi mi sono ritrovato a pensare: riuscirò a vedere i miei nipoti e a rapportarmi come fa un nonno e quindi a viziarli, a giocare con loro, a parlarci e raccontargli delle storie…”. Giacobazzi ci racconta con il suo nuovo lavoro lo stacco tra le diverse generazioni e i differenti linguaggi che le caratterizzano. SANREMO MUSICAL Dal 18 al 27 maggio: Nuovo Otto giovani aspiranti cantanti e attori si ritrovano al teatro Ariston di Sanremo per sostenere un provino per entrare a far parte del cast di un musical sul Festival della canzone italiana. Ma non è un provino qualsiasi: i giovani artisti non sanno neppure chi li abbia esattamente convocati. Un Musical che ripercorre la storia e le evoluzioni del costume italiano negli ultimi 70 anni. IN…TOLLERANZA ZERO 22 maggio: Teatro Nazionale Chebanca[3] Quando Pucci deve aprire una porta e non trova le chiavi, non perde tempo a cercarle, sfonda la porta con un calcio! Il rumore che genera non è il tipico “crash” del legno che si rompe ma è quello di una fragorosa risata. In questo nuovo spettacolo Pucci sfonda le assurde porte che bisogna superare ogni giorno per tornare a casa sani e salvi a colpi di una “intolleranza” dalla comicità energica e devastante. TEATRO LEONARDO DA VINCI Via Ampere, 1 Orari: gio-sab h20:30; dom h16:30 TEATRO FILODRAMMATICI Via Filodrammatici, 1 Orari: mar, gio, sab h21:00; mer, ven, dom h19:30 TEATRO MANZONI Via Alessandro Manzoni, 42 Orari: mar-sab h20:45; dom h15:30 TEATRO NUOVO Corso Matteotti, 20 Orari: mar-sab h20:45; sab e dom h15:30 TEATRO NAZIONALE CHEBANCA Piazza Piemonte, 12 Orari: [1] mar-sab h20:45; sab-dom h15; dom h19:30 [2] mar-sab h21:00 [3] mar h21:00


MILANO IN MOSTRA MAGGIO MILANO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE Palazzo Morando / Via Sant’Andrea 6 Orari: mar-dom 9.00-13.00 | 14.00-17.30 Sino al 15 luglio 2018 Nel centenario della fine del primo conflitto mondiale, Milano vuole ricordare il grande contributo alla ripresa fornito dalla città e dai suoi abitanti in uno dei momenti più difficili della storia nazionale. Documenti e materiali fotografici, buona parte dei quali esposti per la prima volta, che tracciano un percorso espositivo che ripercorre gli anni della Grande Guerra, dalla rotta di Caporetto dell’ottobre 1917, attraverso la vittoria del 4 novembre 1918, fino alla visita del presidente americano Woodrow Wilson nel gennaio del 1919.

ELEONORA POZZI. NEMESI Galleria Après-coup Arte / Via Privata della Braida 5 Orari: mar-sab 08.30-20.00 Dal 10 maggio al 13 luglio 2018 Dieci tele per raccontare artisticamente la sottomissione volontaria nel sesso di una donna a un uomo nell’ambito di un rapporto fondato su un criterio di parità tra persone consenzienti. Attraverso l’uso combinato di diversi materiali, la Pozzi evidenzia le torsioni, talvolta innaturali, e l’affaticamento cui è sottoposto il corpo femminile, soprattutto nei momenti più intensi del gioco erotico: il mancato rispetto delle corrette proporzioni anatomiche dei corpi e la deformazione nelle linee del disegno riflettono la scelta della pittrice di far emergere la componente dionisiaca della natura umana.

MATT MULLICAN. THE FEELING OF THINGS Hangar Bicocca / Via Chiese 2, Milano Orari: gio-dom 10.00-22.00 Sino al 16 settembre 2018 Attivo dagli anni Settanta, l’americano Matt Mullican ha incessantemente cercato di spiegare e dare struttura a ciò che lo circonda, sviluppando un vocabolario e un sistema complesso di modelli che definisce “i cinque mondi”, ognuno dei quali è rappresentato da altrettanti colori: verde (elementi fisici e materici); blu (vita quotidiana); giallo (oggetti che acquistano valore); bianco e nero (linguaggio e simboli); rosso (soggettività e idee). Un’ampia selezione di opere dagli anni ‘70 a oggi che esplorano gli aspetti più ermetici e profondi della vita. GIANCARLO E GIOVANNI CERRI. L’EREDITÀ NELL’IMMAGINE DIPINTA Centro Culturale di Milano / Largo Corsia dei Servi 4 Orari: lun-ven 10.00-13.00 | 14.00-18.00; sab-dom 15.00-19.00 Dal 10 al 27 maggio 2018 Non capita spesso di assistere alla mostra di un padre e un figlio che hanno deciso di vivere d’arte, dedicandovisi interamente. Accade a Milano al Centro Culturale di Milano (Largo Corsia dei Servi 4, ingresso libero) dal 10 al 27 maggio con la mostra “Giancarlo e Giovanni Cerri. L’eredità nell’immagine dipinta”. Un tributo quasi doveroso dei due pittori alla città di Milano e alla cultura lombarda, che sono state per entrambi, anche se con risoluzioni differenti, assi cartesiani per eccellenza. L’astrattismo assoluto del padre Giancarlo (1938), così come la sua religiosità laica altrettanto assoluta, legata al drammatico attentato terroristico alle Twin Towers di Manhattan del settembre 2001; o ancora i contesti urbani del figlio Giovanni (1969), che questa volta si concentra sul Duomo di Milano e sulla Madoninna, simboli primi della città, sono espressioni differenti di un unico pensiero. L’arte sacra in bianco e nero del padre Giancarlo si ricompatta negli occhi chiusi della Madonna o nel volto di San Bartolomeo del figlio Giovanni, le guglie appena disegnate da Giovanni nel “Duomo bianco” si ritrovano nelle fenditure che definiscono le “Sequenze” di Giancarlo. La “pittura del racconto” di Giovanni Cerri, che scava nell’animo umano partendo da ciò che l’uomo realizza e spesso abbandona, non è dunque diversa dalle forme sintetizzate di Giancarlo Cerri. L’esposizione, realizzata in collaborazione con LTA Studio - Tax & Law Firm di Milano, sarà anche l’occasione per acquistare alcune opere realizzate ad hoc da Giovanni Cerri (in particolare la grande tela “Per i tuoi occhi” e dieci carte che riprendono il volto della Madonnina) il cui ricavato andrà a favore di CBM Italia Onlus, l’organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella cura e prevenzione della cecità nei Paesi del Sud del mondo, e in particolare a sostenere il progetto oculistico del Sabatya Eye Hospital di CBM in Kenya. Per informazioni: 338-6784759 24oreNews

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DESIGN

SALONE DEL MOBILE 2018 A cura di LUCA MEDICI

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stata l’edizione dei record. Ha stupito soprattutto l’affluenza di addetti al settore, 434.509 presenze da 188 Paesi, che ha registrato un incremento del 17% rispetto al 2016. Ma non solo, con il Fuorisalone e le numerose manifestazioni collegate, il numero stimato di visitatori nel solo fine settimana ha toccato le 50mila presenze. I numeri parlano chiaro, l’edizione 2018 ha superato di gran lunga le aspettative (+ 26% rispetto l’edizione 2017), il binomio quantità e qualità è stato vincente! Con 210mila metri quadri di area espositiva, 1.841 espositori, 650 giovani designer under 35, 5mila giornalisti in rappresentanza di oltre 800 testate italiane e di oltre 1.200 testate provenienti da 74 Paesi, questo evento non ha eguali al mondo. La forza è tutta concentrata nei numeri, nell’innovazione e nel made in Italy che, in questo settore, pare non temere la crisi. Le stime preannunciavano una crescita, i numeri hanno confermato il trend, le novità hanno saputo attrarre tanti visitatori, gli eventi sono stati molteplici e Milano, per una settimana intera, ha saputo offrire il meglio di una vetrina internazionale al pari delle migliori capitali del mondo. Brera, Tortona, Corso Como, Porta Garibaldi, Lambrate... addirittura il Quadrilatero della Moda e la Triennale, gran parte della città si è spartita la folla. Una tale quantità di gente che a tratti 14

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ha letteralmente intasato la città, le code fuori dagli eventi sono state numerose, i taxi e i mezzi pubblici presi d’assalto, gli hotel e i ristoranti hanno registrato il tutto esaurito... anche questo è Salone! L’interesse va oltre gli addetti al settore, la curiosità per un evento così eclatante spinge la gente a vedere, informarsi e scoprire nuove tendenze di stile, lo stile dell’abitare. Il design italiano ha saputo conquistare il suo vasto pubblico, per eccellenza e innovazione, basti pensare alla presenza di questo mondo sui principali social network e alle App disponibili per iPhone, iPad e Android. L’immagine seria di Milano, per questa settimana, ha lasciato spazio al movimento, allo stile, alla confusione e sposa l’associazione di città multietnica che piace tanto al mondo del design. Un mondo fatto di persone creative, capaci di creare stili che contaminano qualsiasi ambiente. Questa edizione ha brillato per lo spazio dedicato alla cucina, intesa come luogo d’innovazione e ritrovo conviviale, da godere con tutta la famiglia. Poi l’illuminazione, dove negli show room sono state presentate molte novità. Il Salone Satellite e il quartiere Lambrate hanno saputo accogliere molti giovani che hanno presentato i loro progetti e i locali milanesi hanno fatto le ore piccole. Un boom di presenze che ha saputo regalare un’atmosfera di ripresa e una ventata di novità assolute... in attesa della 58a edizione!


DESIGN

TUUM SEMPRE PIÙ FORTE IN LOMBARDIA Il segreto? Passione, convinzione ed impegno

Mirko Pontrelli

www.tuum.it

TUUM nasce e si sviluppa nel cuore dell’Italia, in un crocevia di culture, tra influenze fiorentine, senesi ed apporti umbri, con lo scopo di creare gioielli che parlano all’anima. In pochissimo tempo “Origine”, il primo modello lanciato nel 2009 diventa l’icona del brand, riscuotendo un successo che col passare degli anni è stato alimentato dalla capacità dell’Azienda di evolversi coerentemente. Da qualche tempo la Lombardia è seguita dall’uomo TUUM Mirko Pontrelli, appassionato del suo lavoro, che segue da vicino i clienti, cercando di raggiungere con ognuno il grande potenziale offerto da una partnership vincente. Una figura importante, che sta apportando risultati considerevoli alla filosofia distributiva del progetto. Pontrelli ci racconta la sua esperienza e il suo rapporto con gli importanti Partner della Lombardia. Come Angelo Tosi, della gioielleria omonima, che definisce con un termine forte “affamato di conoscenza”. La gioielleria Tosi è presente sul territorio da oltre 60 anni, con due sedi, di cui una a Pandino ed una a Crema. Da quasi un anno la gioielleria Tosi di Pandino ospita l’area emozionale TUUM: uno spazio dedicato dove il pubblico ha la possibilità di scoprire l’universo del brand, di condividerne i valori ed apprezzare il design delle sue collezioni. Conoscenza, competenza e passione sono le tre caratteristiche di chi tutti i giorni si impegna a regalare al pubblico un’esperienza unica. «Hanno ricevuto da parte dell’azienda l’invito a prender parte ad Academia, il programma formativo di TUUM, ed avevano molti dubbi sull’utilità dell’incontro. Nonostante le perplessità hanno deciso di partecipare – racconta Mirko Pontrelli – e ne sono usciti entusiasti, con una nuova consapevolezza! Hanno visto il progetto con altri occhi, emozionati ed affascinati». Tornati in gioielleria hanno iniziato a parlare con i clienti della meravigliosa storia che il progetto TUUM sta scrivendo. Subito si è visto un cambiamento radicale. «Il pubblico ha regalato immense soddisfazioni – continua – condividendo con loro momenti unici ed intimi della propria vita. Da lì a poco la gioielleria Tosi ha scelto di inserire l’area emozionale». Questo concept e il suo stile servono in primis per offrire al pubblico un’esperienza conoscitiva emozionante. I gioielli TUUM hanno bisogno di un’attenzione dedicata, Angelo Tosi afferma che conoscere il brand e la sua filosofia dà la possibilità di saper raccontare quei dettagli unici che lo contraddistinguono. L’introduzione dell’area emozionale TUUM è stata per la gioielleria Tosi talmente positiva, che hanno deciso di intraprendere lo stesso percorso per la sede di Crema, dove a breve inaugureranno il nuovo spazio. 24oreNews

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In questa pagina: le officine del Volo; sotto: Katherine Kelly Langle con Federica Neri e le modelle di C-Room

MECENART EXPO L’ARTE DEL FUORISALONE A cura di ALESSANDRO TRANI

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MILANO SI RACCONTA In questa oagina in senso orario: Katherine Kelly Lang con il fidanzato Dominique Zoida; Tiziano Cavaliere e Paolo Urciuoli; una modella con abito C-Room; l’interno della location

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a Brera a Tortona, passando per Lambrate, Mecenate e Montenapoleone, la Triennale e tante altre location, Milano si è confermata anche quest’anno la capitale del Design e della Moda. E mentre al polo fieristico di Rho venivano svelate le ultime novità in fatto di arredo casa, la città si è animata di mille installazioni creative ed esclusivi appuntamenti fashion, happening e cocktail party. In occasione della Design Week è stato inaugurato uno dei “salotti di Milano” più cool del Fuorisalone. Le Officine del Vo-

lo di Milano sono state la cornice della prima edizione del “MecenArt Expo”. Tre giornate, dal 20 al 22 Aprile, con un ricco calendario di appuntamenti tra cui sfilate di moda, gallerie d’arte, cocktail party e tanta musica con i migliori dj set. Il concept store, in uno spazio creativo, innovativo e trendy, è stato ideato da Tiziano Cavaliere e Claudio Santambrogio per dare particolare risalto all’estro del made in Italy, ai suoi marchi fashion, d’arredo, agli oggetti d’arte e al food, ambientati in un allestimento “fashion & hi-tech” di forte appeal internazionale. Ogni giorno il red carpet all’ingresso ha accolto l’immancabile 24oreNews

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MILANO SI RACCONTA

Sopra: Katherine Kelly Lang con Federica Neri; alcune opere e la torta per festeggiare il compleanno di Dominique Zoida

rito di photo-call e interviste ai tanti personaggi della tv, dello sport e dello spettacolo, e imprenditori. Attesissima, tra le celebrities, Katherine Kelly Lang, la famosissima attrice americana conosciuta in tutto il mondo per il ruolo di Brooke Logan nella soap Beautiful. E poi ancora l’attore Alex Belli ha esposto le sue opere e per la prima volta si è esibito in un “Live Painting”. Un’altra esposizione speciale è stata quella di Luna Berlusconi, creativa, imprenditrice e produttrice di format televisivi di successo internazionale, che per l’occasione ha fatto conoscere il suo lato artistico. Tra le maison fashion, Benheart, il marchio di pelletteria fiorentina che sta conquistando il mondo, C-room, le creazioni donna con rivisitazioni pop e rock di Federica Neri 18

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e l’Atelier Belli&Co, abbigliamento sposa e abiti da cerimonia di Tina Zanaboni. Bellissime le sfilate di Benheart e Belli&Co, mentre le bellissime modelle C-Room, Kelly Lang insieme a tanti altri ospiti d’eccezione hanno reso più trendy ed esclusiva la serata di sabato 21. Tra le aziende in “vetrina”: Santambrogio Salotti, Benheart Italia, Atelier Belli&Co, C-Room, Otto&Mezzo Cashmere, Vami Luxury Car, Atelier Belli&Co, Anselmo Marmi, Keep Me Jewels, Enrico Colombo, Adorà Franciacorta, Sughi Del Principe, Consorzio Vini Mantovani. Per il settore Arte, in “Galleria”: Luna Berlusconi Art, Alex Belli -The Materials, Galleria Laura Tartarelli Contemporary Art - in Collaborazione con Galleria Contini e Laboratorio Stagetti.

Molto soddisfatti gli organizzatori di Bros Group Italia: «È stato un successo al di là di ogni aspettativa - ha detto Tiziano Cavaliere - soprattutto considerando gli infiniti eventi fuorisalone che in quei giorni hanno affollato la città meneghina». «Non ci aspettavamo una partecipazione così sentita da parte delle aziende e del pubblico», sono state le parole del Direttore Generale Paolo Urciuoli. «Questo successo ci da grande entusiasmo per la prossima edizione, dove raddoppieremo gli spazi e le iniziative. Appuntamento quindi a MecenArt 2019!».



Sopra e a sinistra: Cicci Vandone, Silvana Giacobini, Raffaello Tonon, Daniela Javarone, Memo Remigi, Evelina Flachi e Gianni Tolentino

«Vorrà dire che ti amo finché il sole col suo raggio scalderà questo mio cuore, e dicembre sarà maggio» Cicci Vandone Tratto da “Vorrà dire che ti amo”, poesia musicata da Memo Remigi

Sopra: Cicci Vandone con il nipote Mario Javarone

ercate l’elisir di lunga vita? Chiedetelo alla straordinaria persona che risponde al nome di Cicci Vandone. Nata a Milano, Marialucia (è il suo vero nome) ha da poco spento 95 candeline; ha intatti sul volto l’espressione e il dolce sorriso della ragazza di qualche tempo fa. Con la sua intelligenza, sempre viva e attiva, si prende a tutt’oggi beffa della noia. La sua penna non vuol saperne di smettere di scrivere le rime, sua passione di tutta una vita, vere e proprie note di musica che arrivano dritte al cuore di chi le legge. E dritta al cuore ci è arrivata proprio ogni rima di “Poesia. Musica del

C LA MUSICA DEL CUORE POESIE DI UNA VITA D’AMORE A cura di ALESSANDRO TRANI 20

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cuore”, una raccolta di poesie presentata il 9 aprile a Milano in Galleria Vittorio Emanuele II, presso l’Urban Center. È stato il regalo di compleanno dei cari nipoti Daniela e Mario Javarone, a cui si sono uniti cari amici come Silvana Giacobini, Evelina Flachi, Memo Remigi e Raffaello Tonon, che hanno voluto leggere alcune poesie insieme a “zia Cicci”. Ricordiamo, tra i cari amici di Cicci Vandone, Franco Zeffirelli e Gianni Tolentino, che ha voluto creare il disegno “Nel giardino incantato” per la copertina di “Poesia. Musica del cuore”. Marialucia, hai conquistato i nostri cuori, ormai sei la “zia Cicci” per tutti noi!


MILANO SI RACCONTA A sinistra: Stefania Gori con alcuni oncologi di AIOM; sotto: Luca Virago

AIOM 1973-2018 45° TRAGUARDO E NUOVE SFIDE A cura di DARIO BORDET

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In alto: Patrizia Pellegrino con Stefano Masciarelli; Stefania Gori con Francesco Cognetti e Paola Neri; la sala durante la cena; sopra: il taglio della torta

ra il 1973 quando a Milano, presso l’Istituto Nazionale dei Tumori, nasceva l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). A fondarla un gruppo di pionieri tra cui spiccano grandi oncologi come Umberto Veronesi e Gianni Bonadonna. Probabilmente nessuno aveva immaginato che AIOM sarebbe cresciuta così tanto: con più di 2.500 soci, oggi è la più numerosa, rilevante e attiva associazione nazionale di oncologia medica a livello europeo. Un percorso autorevole e scientifico molto lungo ma che ha reso indissolubile in Italia l’identificazione tra AIOM e oncologia. L’associazione ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo e all’innovazione di tutti i settori dell’oncologia. AIOM ha celebrato i 45 anni di attività con una cena di gala al Four Seasons Hotel di Milano, il 13 aprile, in cui sono stati raccolti i fondi per una borsa di studio che consentirà a un giovane giornalista di partecipare al prossimo Congresso dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology). Il congresso si svolgerà a Chicago dall’1 al 5 giugno e vedrà la partecipazione di oltre settecento testate giornalistiche di ogni parte del mondo. Oltre centottanta persone hanno accolto l’invito della Presidente Stefania Gori e dell’Ambasciatrice di AIOM, Paola Neri, tra cui imprenditori, medici, giornalisti e personaggi di spicco del “jet set” milanese. Tra gli ospiti d’eccezione, Patrizia Pellegrino e Stefano Masciarelli si sono uniti al Galà al termine dello spettacolo in scena al San Babila, e il noto cantante-imitatore Luca Virago che ha reso allegri e frizzanti alcuni momenti della serata. La presidente di AIOM ha ricordato gli importanti traguardi raggiunti dall’associazione e le sfide che l’attendono: «In 45 anni di storia l’AIOM ha scelto 19 presidenti e 22 Direttivi nazionali. I provvedimenti approvati negli ultimi mesi, come le disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, ci fanno entrare in una nuova fase della vita della società scientifica. La produzione di Linee Guida normativamente riconosciute e la formazione continua dei soci rappresentano i due obiettivi strategici di AIOM nei prossimi anni». www.aiom.it 24oreNews

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HITECH & DESIGN di MARIE BORDET

Tecnologia e design vivono oggi in perfetta simbiosi: smart tv che, prima ancora che intrattenere, arredano; sistemi audio che paiono opere d’arte, tavoli e piani di cottura realizzati come plance di comando. Ecco come i prodotti hi-tech stanno rivoluzionando le nostre abitazioni

D-TABLE Ideato da Danilo Cascella, D-Table è un tavolo interattivo tattile con un piano smart, interfaccia multitouch e collegamento wireless che consente di condividere contenuti multimediali, anche da parte di più utenti in contemporanea. La superficie sensibile riesce a percepire i movimenti di 100 dita contemporaneamente. L’oggetto d’arredamento è stato pensato da Cascella per ambienti di lusso e di rappresentanza. Dotato di connessione wi-fi e display ultra HD (da 45”, 55” e 85”), D-Table è destinato a yacht, aerei privati, interni di prestigio, hotel. È disponibile in sei modelli diversi: Zero, Time, Cosmo, Square, Monster Young.

THE FRAME Con questo tv di 55 pollici, ideato da Yves Béhar, Samsung rivoluziona il concetto del tv ultrapiatto, trasformandolo in un vero e proprio elemento d’arredo. Lo schermo infatti, quando è spento, diventa un quadro grazie alla ‘Modalità Arte’, eliminando l’effetto talvolta invasivo del video nero. Si possono selezionare oltre cento opere digitali di artisti e generi diversi - dall’architettura alla fotografia, dal paesaggio alla pittura. E proprio come un dipinto, The Frame ha una cornice personalizzabile e intercambiabile, ed è dotato di un cavalletto, per essere esibito come al museo. Oppure di una staffa per averlo appeso al muro proprio come un quadro.

CARUSO Progettato dal giovane designer veronese Paolo Cappello per Miniforms, Caruso non è altro che un mobile di pregio dotato di un inedito speaker Bluetooth ispirato ai vecchi grammofoni. La scocca misura circa un metro in larghezza ed è disponibile nelle versioni laccate grigio seta, nero bianco, rosa corallo e blu pastello, oppure in legno di quercia o noce naturali. Il diffusore audio è realizzato in ceramica, anch’esso declinato in numerose palette quali rosso, rosa, giallo, antracite o bianco. È disponibile anche una versione limitata in oro 24k e legno di quercia del XVIII secolo - ha l’obiettivo di ridare fisicità alla musica in un’epoca in cui il suono è sempre più liquido. 22

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BEOSOUND SHAPE Diffusori, amplificatori e moduli di attenuazione acustica si fondono nell’opera progettata dal designer Øivind Alexander Slaatto. Questo nuovo sistema di diffusori wireless di Bang & Olufsen abbina un audio straordinario e coinvolgente a un design personalizzabile, migliorando l’acustica degli ambienti chiusi anche quando è spento. Si monta a parete ed è dotato di un sistema integrato di attenuazione del rumore per garantire un’acustica perfetta in ogni stanza. Per la sua composizione non ci sono limiti di colore, tessuti o numero di elementi, per lasciare libero sfogo alla creatività.


GIROMILANO

GIORGIA

MASCHERPA - Via E. De Amicis, 7 È persino difficile da dirsi, “tiramisuteca”, ma è proprio il regno del Abbiamo scoperto alcuni tiramisù quello che troverete in questa bottega della famiglia di Gioposticini dove passare vanna Anoia. Qui tutto è dedicato a questa dolce delizia a base di momenti deliziosi con caffè, savoiardi e mascarpone. La crema di mascarpone viene quotidianamente preparata da Giovanna amici, con la propria con l’antica ricetta di famiglia. Ircompagna, da soli… per resistibili le varianti della crema al TRATTORIA TROMBETTA riposarsi dal caos e dalla mascarpone, ai gusti frutti di bosco, Largo Bellintani, 1 mango, nutella, nocciola, pistac- Lo chef Giancarlo Morelli, ideafrenesia che chio, fragola e cioccolato. Un trionfo tore di questo locale, ha realizcontraddistinguono la di idee che mira a esaltare la bontà zato un piccolo miracolo unendo vita delle grandi città, a la ovvia modernità dei nostri del tiramisù. giorni all’antico concetto di trat➭ www.mascherpatiramisu.com Milano come in ogni toria. Ad accogliervi un grande angolo del mondo tavolo ovale, da condividere con chi già c’è, e uno straordinario bancone con vista cucina, dove A cura di CARLO KAUFFMANN assaporare un ottimo cocktail o anche un piatto veloce ma di grande qualità. Ci sono poi due sale e un dehor con vista sulla Chiesa di San Carlo al LazzaretAROMANDO BISTROT - Via Moscati, 13 to. Un locale da provare per stile In questo angolo di Milano, colpisce sue tradizione. bito l’arredamento. Ogni mobile, ogni ➭ www.trattoriatrombetta.eu dettaglio stilistico spazia dagli anni ‘40 agli anni ‘70, bisognerebbe arrivare sempre un po’ prima dell’orario fissato per mangiare, per poter curiosare in questo locale. Grazie alla simpatia di Savio Bina, sommelier e maitre di gran livello e di Cristina Aromando appassionata di cucina e di botanica, questo è un locale dove ci si sente subito a casa. ➭ www.aromandobistrot.com SCARINGI LA NUVOLA DELLA BONTÀ Dando le spalle al caos di Piazzale Loreto e facendo pochi metri in Viale Monza, si entra davvero in una “nuvola di bontà”. Siamo arrivati da Scaringi, pasticceria di altissima qualità, fondata nel 1978 e che oggi conta altri cinque locali tutti permeati dallo stesso stile e dalla identica qualità. L’arredamento dei locali è vagamente retrò, richiama le piacevoli atmosfere parigine, dove rilassarsi davanti ad un buon croissant e un profumato caffè è un must per iniziare bene la giornata. Da Scaringi vale la stessa regola con l’aggiunta che il caffè è fatto in casa (in una torrefazione propria) e la vista dei banchi di pasticceria è una gioia per gli occhi. Da provare le torte sacher, i cannoncini con la crema pasticciera, le crostatine con la crema chantilly e frutti rossi. Potete scegliere fra questi Scaringi, viale Monza 32, viale Sabotino 13, via Pier della Francesca 34, corso di Porta Vigentina 10, via Pacini 15, via Felice Casati 22, ovunque vi siederete in una “nuvola di bontà” e vi rilasserete piacevolmente prima di rientrare nella caotica atmosfera della città. 24oreNews

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BEAUTY

Ecco i prodotti beauty che ho scelto per voi per il mese di Maggio, così da essere a conoscenza delle novità da non perdere soprattutto in vista dell’estate. Curare il corpo è un modo per stare bene con se stessi oltre a far bene anche all’umore, dunque non perdiamo tempo e iniziamo a seguire i consigli utili per coccolarsi un pò nel tempo libero e non solo. Profumi, contorno occhi e Make up, tutti alleati di bellezza da usare per mantenersi giovani e sempre splendenti. Scopriamo insieme le proposte più ricercate.

NAJ OLEARI BEAUTY Naj Oleari Si è presentato come un marchio vivace, caratterizzato da un packaging adatto al suo nome, fresco, giovane e spiritoso, e da eccellenti prodotti, perfetti per creare un maquillage d’effetto in semplici passi. Naj-Oleari Beauty parla a una donna dinamica, frizzante e ha realizzato i propri trucchi compresi di brosse. Come ultima caratteristica, ma non meno importante, la profumazione dei prodotti: i trucchi Naj-Oleari, infatti, sono stati creati da Maitre Parfumeur per ottenere note delicate dei petali, fresche del sorbetto di fico e golose di marshmallow. Ogni prodotto ha la propria dolce e delicata profumazione.

AQMW REPLETION VITALIZING SERUM Cosme Decorte Un contorno occhi fresco come la rugiada, formulato con un selezionato cocktail di idratanti, per aiutare a difendere dalla formazione di linee sottili e rughe attorno agli occhi. Fornisce idratazione intensiva e ferma il contorno occhi, la zona del viso costantemente soggetta a disidratazione. L’innovativo applicatore con sfera rotante agisce con efficacia sulle occhiaie causate dalla scarsa circolazione sanguigna, rinfrescando il contorno occhi tirato e stanco.

FUCKING FABULOUS Tom Ford La nuova eau de parfum “Fucking Fabulous”, nome che rimbalza in ogni angolo di New York, presentata via instagram è praticamente il must have di questa stagione in fatto di fragranze. Edizione limitatissima, ha una profumazione orientale con sentori di cuoio. Tra le note principali olio di mandorla amara, fava tonka, accordo di giaggiolo, cashmeran, olio di salvia sclarea.

CHINOTTO DI LIGURIA Acqua di Parma La nuova fragranza Chinotto di Liguria del gruppo Chypre Floreale unisex è stata lanciata sul mercato nel 2018. Un profumo fresco e vivace che evoca la natura rigogliosa di una terra unica, ricca di contrasti. Un viaggio sensoriale, come una passeggiata di prima mattina. 24oreNews

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COLLEZIONE DONNA

FASHION

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A cura di PATRIZIA COLOMBO

Nelle collezioni firmate C-room non esistono più le stagioni: esse sono la pura espressione di un’emozione. Da anni infatti il mood di C-room - creazioni donna con rivisitazioni rock e pop - esprime l’amore universale, unico fil rouge per chi ama e rispetta la vita, l’amore come relazione sociale, in un mondo sempre più “globalizzato” e troppo intriso da digitalizzazioni sterili che filtrano e annullano ogni emozione. Le collezioni C-room sono anche in perfetta sintonia con “Universal Love”, la nuova compilation di successi pop rivisitati, dedicati alle coppie lgbt, che vede tra gli autori artisti del calibro di Bob Dylan, Kesha e St. Vincent.


UNIVERSAL

LOVE 24oreNews

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BEAUTY & BELL’ESSERE

COME ORIENTARSI IN UNA SPA È la prima volta che entrate in una SPA, non avete idea del percorso da seguire e siete disorientati? Niente paura, potrete affidarvi a un esperto che vi indicherà il vostro percorso ideale, personalizzato in base alle vostre esigenze e ai vostri gusti. In ogni caso, ecco alcune indicazioni e un percorso che potranno rivelarsi utili quando avrete deciso di dedicarvi alcune preziose ore di relax e benessere nella SPA

Bagno turco (Hammam). Cominciamo a rilassarci all’interno delle calde stanze del bagno turco, uno dei momenti di maggiore relax e distensione per chi decide di farsi coccolare all’interno di un centro benessere. Oltre alle indubbie sensazioni di piacere, l’hammam garantisce al corpo benefici unici, che strizzano l’occhio allo star bene quotidiano. L’azione della temperatura intorno ai 45°C e un'umidità del 100% favorisce una profonda pulizia della pelle attraverso l’eliminazione di tossine e impurità. I 10 minuti che passerete qui dentro rilasseranno a tal punto corpo e mente che riuscirete a godere pienamente di tutti gli altri trattamenti! Prima di passare alla sauna, però, dedicatevi una doccia fresca e un po' di riposo in area relax per 15 minuti, bevendo una tisana. Sauna finlandese. Seconda tappa: 10 minuti di sauna finlandese, dove l'ambiente secco a 90°C asciuga e pulisce la pelle in profondità, aiuta a rinforzare il sistema immunitario e a migliorare l'ossigenazione di vasi sanguigni. Viene spesso consigliata a chi soffre di dolori reumatici. Chi mal tollera le alte temperature o soffre


di bassa pressione, vene varicose o capillari fragili, può scegliere in alternativa la “biosauna” dove le temperature non superano i 50°C e il 65% di umidità. Concedetevi ancora una volta una doccia fresca, 15 minuti di relax e il sorseggio di una tisana per reintegrare i liquidi prima di proseguire con il prossimo step! Docce emozionali. Ben note a tutti abitué delle Spa, queste speciali docce utilizzano giochi d’acqua uniti a cromoterapia e aromaterapia per stimolare i sensi e regalare esperienze meravigliose. Una sferzata di nebbia fredda aromatizzata, getti caldi e freddi a diverse altezze (gambe, glutei, dorso, cervicale), piogge a cascata, sono solo alcune delle piacevoli esperienze che si provano nelle docce emozionali. I benefici sono molteplici e chi le ha provate nelle Spa, associata a bagno turco e sauna, ha dichiarato che è un'esperienza unica e rigenerante. Idromassaggio. In un percorso nelle SPA che si rispetti non possiamo certo perderci l'idromassaggio, forse una delle tappe più apprezzate. I percorsi di idromassaggio permettono di attraversare getti d'acqua che puntano su parti del corpo differenti, esercitando un massaggio intenso e piacevole che contrasta l'eccesso di adipe e di liquidi, rassoda e tonifica. Ai beneficci estetici si uniscono benefici fisici, come il sollievo da stress e dalla tensione di muscoli doloranti, ma anche benefici psicologici e mentali. Percorso Kneipp. Cavallo di battaglia di tanti centri benessere e spa, si tratta di un trattamento basato sull’idroterapia che sfrutta il potere curativo dell’acqua per donare benessere al nostro corpo. Il Percorso Kneipp, nostra ultima tappa, alterna brevi bagni in acqua calda e in acqua fredda. Lo shock termico provocato dall’immersione in acqua a temperature diverse stimola l’apparato circolatorio e il sistema immunitario. L’acqua calda crea una sensazione di relax; quella fredda, invece, tonifica e rinvigorisce l’organismo.

STARE BENE A due passi dal centro di Milano, in via G. B. Piranesi 43, il centro benessere Stare Bene si avvale di esperti del settore che garantiscono qualità e professionalità attraverso l’utilizzo di metodologie selezionate ed efficaci, dei migliori prodotti in circolazione e di tecnologie sempre all'avanguardia per dimagrimento, il drenaggio e il rassodamento del corpo (tshape), l'antiaging e la depilazione definitiva eseguita utilizzando il laser Diodo. Tra i punti di forza, diversi trattamenti naturali come il fieno di Asiago, o “l’abito naturopatico”, un particolare trattamento accelerante del metabolismo e potente detossinante. Stare Bene - Centro Benessere Via G. B. Piranesi, 43 Milano - Tel. 02 7010 6251 GARDÈ BEATY FARM A soli 9 km dal centro di Milano, vi aspetta Gardè, il centro estetico e beauty farm del Gardanella Village, per offrirvi sale massaggi, estetica, sauna, calidarium, kneipp, vasca grande idromassaggio, tisaneria e zona relax vista lago. Tutto questo nell’atmosfera unica di un bellissimo parco di ben 130mila m2 popolato da oltre centocinquanta varietà di piante, che in ogni stagione dell’anno si caratterizza con i suoi mille colori specchiandosi nelle acque del lago Gardanella. Gardè Beauty party. Oltre ai molteplici effetti positivi, al relax e al benessere che è in grado di offrire, una SPA può essere un momento di ritrovo socializzante. Per questo la nuova gestione di Gardè ha ideato “Gardè Beauty Party”, un vero e proprio “salotto beauty” dove gruppi di 6 o 7 amiche possono trascorrere piacevoli ore tra chiacchierare, tisane rilassanti e trattamenti beauty, viso e corpo selezionando i migliori prodotti. Il tutto con l’assistenza da un’estetista esperta a loro completa disposizione. Gardè Via Achille Grandi 46 Peschiera Borromeo (MI)

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BEAUTY & BELL’ESSERE

IPC METHOD® SMART & EASY PER DIMAGRIRE E MANTENERE IL PESO FORMA n tutto il mondo per “regolare” e controllare il proprio peso si spendono ogni anno centinaia di miliardi di euro (o dollari). Un mercato ricchissimo che si rivolge alla produzione di prodotti dietetici, strategie, programmi che rispondono al bisogno (reale o immaginario) di dimagrire. Molte diete commerciali popolari, libri e siti web che si occupano di dimagrimento, basano i loro programmi sull’indice glicemico. Esempi possono essere la dieta a zona, la dieta Montignac. Il programma multidisciplinare IPC Method®, ideato quattro anni fa da Daniela Pierotti, parte dalla consapevolezza del doppio filo che lega indissolubilmente lo stile alimentare alla condizione di benessere. I casi di successo e la soddisfazione di oltre mille clienti, in questi quattro anni, hanno spinto la Pierotti a consolidare il valore del progetto sul mercato con un monomarca direzionale, dove implementare novità come fornire dei “packed lunch” giornalieri dalle caratteristiche dettate dai programmi alimentari normoproteici, ipocalorici e dal basso indice glicemico. Ciò è ideale soprattutto per i clienti più impegnati, che quindi hanno poco tempo, oppure per i più pigri.

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Nutrizione, alimentazione e integrazione alimentare IPC METHOD SMART & EASY è un percorso di dimagrimento “facile” “veloce” “efficace” ed “economico”. È un servizio della durata di 3 mesi che si basa sulla consulenza di un gruppo di nutrizionisti qualificati, per l’elaborazione di un piano alimentare personalizzato, e sull’assistenza durante l’intero percorso. Per prima cosa il nutrizionista richiede le opportune analisi (sangue, urine e feci) per poter controllare tutti i parametri e le carenze nutritive e valutare lo stato di salute generale del cliente. A quest’ultimo viene inoltre fornito, incluso nel prezzo, l’integratore IPC Method® Supplement Body, un prodotto unico per il settore. Questo, assunto

prima dei pasti principali, diminuisce il carico glicemico dei cibi assunti e contrasta la fame nervosa, aiutando così il cliente ad ottenere più velocemente il risultato desiderato. L’integratore è composto di antiossidanti, fibre, vitamine e sali minerali, che garantiscono grande energia e una piacevole sensazione di benessere. Attraverso l’abbinamento tra integratore e alimentazione a basso indice glicemico, si mira a “rieducare” il cliente a una corretta alimentazione, conducendolo “per mano” dritto al suo obiettivo di peso e aiutandolo a stabilizzarlo. Un beneficio, quest’ultimo, non trascurabile! Tutto il progetto viene ulteriormente supportato da un’assistenza al cliente tramite App e Webapp.

IPC METHOD SMART & EASY include: • Una consulenza nutrizionale di 45 minuti • 1 piano alimentare altamente personalizzato e dal basso indice glicemico • 3 cofanetti di integratore per 3 mesi - 12kg Il servizio Web App

TUTTO QUESTO AL PREZZO PROMOZIONALE DI

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FINANZA & FUTURO

GIOVANI AVVOCATI

È TEMPO DI CAMBIARE

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ei nostri incontri di lavoro per contratti internazionali allorquando, per conto dei nostri Clienti, ci confrontiamo con studi segali di altri Paesi il senior è sempre accompagnato da ragazzi con un età che parte dai 24 anni che, si badi bene, non sono stagisti o praticanti, ma avvocati che, pur giovanissimi, hanno già l’assoluto riconoscimento del titolo mentre i nostri ragazzi sono ancora all’università. Ci sarebbe da chiedersi se i nostri giovani siano scarsi o più lenti nell’apprendimento ma non è niente di tutto questo… anzi. Io sono certo e non lo affermo per il dilagante nazionalismo che mi pervade, che gli avvocati italiani mediamente siano i più bravi al mondo. La verità è che il nostro sistema scolastico prima

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dell’inserimento nel mondo della professione ruba ai nostri giovani non meno di 3 anni nei confronti, per esempio, degli inglesi e americani (che poi sono i sistemi di studio più diffusi al mondo). Basti pensare che, pur schematicamente e sintetizzando al massimo, i ragazzi USA e UK hanno un corso di studi che dalle elementari al titolo di avvocato necessita di 18 anni. In particolare prendiamo l’esempio degli Stati Uniti laddove il percorso è il seguente: - Elementary school (elementari): 5 anni (dai 67 ai 10-11 anni) - Middle school (medie): 3 anni - High School (Liceo/scuola superiore italiana): 4 anni - College: 4 anni e si tratta di una laurea generica


dove nell’ambito del ciclo di studi lo studente dichiara la propria Major (ad es. Legge) e solo alla fine dell'ultimo anno lo studente ottiene la laurea (Bachelor's Degree) nella materia in cui hanno dichiarato la major (se in legge si parla di LLB). - Graduate school / Law school: dopo i 4 anni di college (laurea undergraduate) è possibile fare domanda ad una delle prestigiose law school americane (la cosiddetta Graduate school) e si sceglie la materia di specializzazione, quale ad esempio legge. La law school dura in genere 3 anni (JD – juris doctor) - Master of Laws (eventuale): dopo i 3 anni in law school; dura 1 o 2 anni (LLM) - Dottorato (eventuale): almeno 3 anni (PhD) I nostri ragazzi invece, prima di conseguire il titolo di Avvocato, devono operare un percorso non inferiore ai 20/21 anni di cui 5 di Elementari, 3 di Medie, 5 di Superiori, 5 di Università e, dulcis in fundo, 2 anni di praticantato con l’esame di Stato che si tiene una sola volta all’anno con la conseguenza che, a secondo del mese in cui uno si laurea perde tranquillamente un ulteriore anno. Se in più vogliamo parlare dello scempio del c.d. esame da Avvocato si toccano i vertici assoluti del paradosso; l’università ti fornisce la “patente” teorica, quindi, finalmente, una volta laureato fai 2/3 anni di pratica e poi l’esame che, naturalmente, in realtà di riscontro alla pratica non ha niente e torna ad essere pura teoria!!! A metà dicembre si sostengono tre scritti dove di pratico c’è poco o niente. Gli esiti degli scritti si vengono a conoscere mediamente a metà giugno e dopo qualche tempo si conoscono le date degli orali che iniziano, per estrazione di lettera, a metà settembre. I candidati vengono interrogati in cinque materie oltre alla cenerentola che è la deontologia professionale mentre, a mio avviso, dovrebbe essere una delle materie cardine! A molti ragazzi ca-

pita di essere interrogati a dicembre e quindi sono costretti a riscriversi anche agli scritti perché, paradosso dei paradossi, se passi lo scritto ma non passi l’orale devi ridare anche lo scritto perdendo un intero anno! Si tenga presente che è un esame di Stato e non un concorso pubblico e che i medici, che non hanno i tre gradi di giudizio per rimediare a qualche errore, danno l’esame di Stato pochi mesi dopo la laurea, con esito sempre positivo. Molti sostengono che la difficoltà dell’esame di Stato sia un giusto sistema per limitare l’accesso alla professione avendo una media di bocciature di candidati spesso del 50%. Niente di più inutile! La migliore selezione per la professione è la professione stessa… come in tutte le cose ci sono avvocati bravi e preparati che lavoreranno sempre e avvocati scarsi che hanno grosse difficoltà nel mondo del lavoro. Va infine considerato che il periodo della pratica forense è forse il momento più duro, in quanto, usciti dall’università e pronti con orgoglio ad affrantare la professione, i praticanti si trovano ad avere scarsa remunerazione economica e non sempre i dominus si preoccupano, come dovrebbero, della loro formazione ma utilizzano gli stessi per basici adempimenti segretariali. Malgrado tutte queste onde contrarie i giovani d’oggi sono mediamente di altissimo livello, trasudano grinta e tanta determinazione. Mi chiedo quindi vista l’eccellenza della “materia prima” perché non restringere i tempi di arrivo, limitando qualche sterile e obsoleto strumendo formativo, in favore di una maggiore attenzione alle lingue straniere, visto che ormai il teatro d’azione degli avvocati d’impresa è il mondo. Si deve inoltre concedere qualcosa in più alla deontologia professionale che è elemento fondamentale nei confronti del cliente, dei colleghi e di se stessi.

Prof. Avv. Antonello Martinez Studio Legale Associato Martinez & Novebaci Milano - Via Archimede n° 56 www.martinez-novebaci.it 24oreNews

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ROMEO SANTOS Venerdì 4 - Area Expo-Experience Milano Il Re della Bachata sbarca in Italia con il suo nuovo tour mondiale “Golden Tour per presentare live i suoi grandi successi e il suo terzo album da solista “Golden” pubblicato lo scorso luglio 2017.

MARIO BIONDI

ROMEO SANTOS

MAGGIO ORE 21.00

BIAGIO ANTONACCI

MILANO IN CONCERTO

RON Domenica 6 - Teatro Dal Verme L’artista esibirà live i suoi grandi successi, da “Il gigante e la bambina” a “Attenti al lupo” e “Piazza Grande”, nati dal sodalizio artistico con Lucio Dalla, al recente brano “Almeno pensami”.

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NIALL HORAN (20:30) Lunedì 7 - Mediolanum Forum Il cantante britannico ex componente della boy band “One Direction” arriva a Milano con il suo Flicker World Tour 2018. Il suo album di debutto, Flicker, è uscito lo scorso ottobre 2017.

RENZO ARBORE - L’ORCHESTRA ITALIANA Giovedì 17 - Teatro Ciak Tre ore dense di spettacolo, durante le quali lo showman italiano più conosciuto al mondo (da 26 anni gira ininterrottamente con la sua Orchestra), non si risparmia mai per il suo pubblico.

ORNELLA VANONI Martedì 8 - Teatro degli Arcimboldi Dopo aver riempito negli scorsi mesi i teatri di tutta Italia, il tour di Ornella Vanoni, “La mia storia” si arricchisce di altri prestigiosi appuntamenti live a Milano, Napoli e Torino.

EMMA Venerdì 18 - Mediolanum Forum Con “Essere qui Tour” la cantante porterà in scena un live unico ed emozionante e coinvolgerà il pubblico con i suoi più grandi successi e i brani estratti dal suo ultimo album di inediti.

BIAGIO ANTONACCI Mercoledì 9 e Giov 10 - Mediolanum Forum Prosegue con successo “Dediche e manie Tour 2018”, la nuova tournée dell’amato cantautore milanese che prende il nome dal suo ultimo album di inediti uscito su etichetta Iris distribuito da Sony Music.

MARIO BIONDI Domenica 20 - Mediolanum Forum Il cantante siciliano dalla calda voce nera esibirà i brani di “Brasil”, il nuovo album di inediti e rivisitazioni che omaggia un mondo culturale e musicale che da sempre contamina l’arte di Biondi.

ANASTACIA Giovedì 10 - Teatro Ciak Torna in Italia una delle voci più riconoscibili del nostro tempo per celebrare con il nuovo tour il suo settimo lavoro, ‘Evolution’. Anastacia ha venduto oltre 30 milioni di album in tutto il mondo.

RED CANZIAN Domenica 20 - Teatro degli Arcimboldi Con “Testimone del tempo” Red Canzian racconta il percorso musicale e la sua carriera, dagli inizi fino ai giorni nostri, con immagini di personaggi e avvenimenti che hanno segnato la storia.

SAM SMITH Venerdì 11 - Mediolanum Forum L’artista britannico ha conquistato la prima fama grazie alle collaborazioni con i Disclosure per il brano “Latch” e con Naughty Boy in “La La La”. A novembre ha pubblicato “The Thrill Of It All”.

JACKSON MANIA (20:45) Lunedì 28 - Teatro Nuovo Un omaggio all’artista più grande e popolare di tutti i tempi. La tribute band più richiesta del momento porta in Italia e all’estero uno spettacolo che regala ai fan momenti di grande emozione.

ANNALISA Lunedì 14 - Alcatraz “Bye Bye” uscito a febbraio è il nuovo album di inediti di Annalisa (6° album in studio) in cui la cantautrice e interprete raffinata si mostra in una veste nuova, con sonorità e temi originali.

NOEMI Martedì 15 - Teatro degli Arcimboldi La cantate esibirà i suoi grandi successi e i brani inediti del nuovo album “La Luna”, in cui convivono diversi arrangiamenti e generi, tra cui “Non smettere mai di cercarmi” (Sanremo 2018).

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RUOTE & MOTORI

n Suv in formato ridotto, ma con un carattere personale, che lo rende diverso dalla sorella maggiore F-Pace e con tratti simili alla più sportiva F-Type. Alla Jaguar non hanno voluto un clone in “miniatura” della F-Pace, ma hanno voluto creare un Suv che per carattere e stile potesse fare concorrenza all’Audi Q3, BMW X1, Range Rover Evoque e Mercedes GLA, tutte auto dalla forte personalità. Il risultato è stato raggiunto, questo nuovo modello infatti risulta essere personale e grintoso, sobrio ed elegante... dal grande contenuto hi-tech. Linee tese, decise e personali, ma che all’interno non ricordano molto un ambiente british, piuttosto un sobrio mix di pulizia e ordine che regna ovunque nel suo abitacolo. I prezzi partono da circa 37mila euro per la versione basic, 2.0 diesel da 150 CV, fino ad arrivare a circa 66mila euro per la 2.000 diesel da 240 CV AWD automatica R-Dynamic HSE. La realtà è questa, se si sceglie una delle versioni di accesso, l’abitacolo è abbastanza “insipido”, ma attingendo dalla nutrita lista degli optional gli interni possono diventare più gradevoli e appaganti tanto da aggiungere al prezzo di partenza, per una versione bene accessoriata, anche più di 12mila euro di optional. Le misure interne sono abbondanti, i centimetri non mancano e si viaggia su comodi sedili ben rifiniti. Il bagagliaio non stupisce per dimensioni, ma è rifinito con cura, la stessa che viene riservata per l’abitacolo. I consumi non sono il suo punto di forza, infatti le percorrenze sono piuttosto ridotte anche a causa del peso e dell’aerodinamica non proprio favorevoli, diciamo che non si va oltre (percorso urbano rilevato sulla versione diesel da 240 CV) i 10 km con un litro. Molto poco! Non sono buone neppure le emissioni che, rispetto a quanto dichiarato (162 g/Km), quelle rilevate si attestano sui 230 g/Km. Sarebbe perfetta una versione ibrida, adatta ad un utilizzo cittadino e capace di consumi ed emissioni molto più bassi. In realtà per la prossima estate la Jaguar ha annunciato l’arrivo della IPace, un’elettrica che farà concorrenza alla Tesla e che avrà un’autonomia di 500 km, niente male! Torniamo alla E-Pace, il cambio automatico ZF a 9 marce è sempre pronto e veloce con passaggi di marcia fluidi e impercettibili. La trazione integrale intelligente la avvicina molto alla cugina Evoque, con la quale condivide, in una variante aggiornata, la piattaforma tecnica e il motore. Il confort a bordo è buono, ma non vi aspettate morbidezza nel filtrare le asperità della strada, in compenso la vita a bordo è silenziosa e il sistema infotainment è di alto livello, con utili prese USB 3.0. La dotazione di sicurezza è buona, viene montato l’airbag esterno per i pedoni e l’assistenza alla guida è completa. Il Baby Royal Suv Jaguar si è saputo ritagliare uno spazio tutto suo nell’affollato panorama automobilistico delle sport utility.

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JAGUAR F-PACE IL SUV COMPATTO DEL GIAGUARO A cura di LUCA MEDICI

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VIAGGI

A cura di LUCIANO RIELLA

na destinazione a tutto campo, non solo mare e bellezze naturali, ma anche cultura, monumenti storici unici, oltre alla possibilità di molteplici sport e divertimenti per soddisfare varie tipologie di turismo. Una destinazione valida per ogni stagione, oltretutto facilmente raggiungibile con voli low cost diretti da diverse città italiane. È quanto offre Spalato (Split), il capoluogo della Dalmazia e seconda città della Croazia, circondata dal mare su tre lati, dal vivace spirito giovanile e caloroso fascino mediterraneo, con un tocco del tutto croato. Spalato è stata sotto il dominio romano, veneziano, austriaco e francese, fattore che ha contribuito ad arricchire la sua storia. Luoghi come il palazzo di Diocleziano e il Mausoleo, la statua di Grgur Ninski, la Cattedrale e la campana di St. Domnius giustificano la sua posizione fra i luoghi dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Le insenature della città ospitano parecchie belle spiagge, compresa la centrale Bacvice. Inoltre i frequenti traghetti la collegano a numerose isole e località turistiche della Dalmazia.

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città è come viaggiare attraverso il tempo, osservare straordinari esempi dell’architettura antica, chiese romaniche, palazzi gotici medievali, facciate barocche ed anche l’architettura moderna felicemente integrata nel contesto. Le temperature medie di 20°C e molte giornate di sole sono ideali anche per godersi il mare. Il mercato e le pescherie fanno parte della vita quotidiana di Spalato, mentre la vita sociale dei suoi quasi 200mila cittadini si svolge sulla Riva, il salotto della città, dove i turisti si rilassano seduti accanto ai rumorosi spalatini, conosciuti per il loro temperamento vivace. Tra gli eventi annuali più importanti di Spalato: Estate di Spalato, Festival del cinema mediterraneo, Ultra Music Festival, Split Film Festival e Croatia Boat Show. A giugno da non perdere il campionato mondiale di picigin, bizzarro sport tipico di Spalato in cui i giocatori si sfidano in mare tirando una pallina che non deve mai toccare l’acqua! Chi ama la vita notturna trova a Spalato pub e discoteche aperti tutto l’anno, ma è l’estate il periodo in cui la movida spalatina si scatena, con diversi locali aperti in spiaggia o sul lungomare. Dopo tutto, ci stupiamo se gli spalatini dicono della loro città “Spalato è l’unica al mondo”? www.croazia.info/spalato

Una destinazione valida in tutte le stagioni La primavera di Spalato dura fino a giugno ed è il miglior periodo per visitare la città. In questa stagione Spalato comincia a vivere all’aperto e le sue strade e piazze si risvegliano. Passeggiare per la vecchia

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SESSUOLOGO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

LE FANTASIE SESSUALI L’immaginario sessuale maschile e femminile è spesso inibito per i sensi di colpa che genera. Le conseguenze di questa inibizione portano spesso ad una diminuizione dell’interesse e del piacere sessuale

Presidente: Prof. Willy Pasini Milano, Via Marostica 35 Info: www.aispa.it 38

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Caro Dottore, la relazione che vivo da più di 8 anni sta attraversando un periodo di svogliatezza nei confronti del sesso. L’altra sera, confrontandoci con una coppia di amici, io e mia moglie ci siamo resi conto di avere pochissime fantasie sessuali. Quando abbiamo provato a parlarne tra di noi ci siamo addirittura sentiti in imbarazzo. Lei pensa che questa cosa possa avere influito sull’ingrigimento della nostra sessualità? [Dario (e Sabrina)] Le fantasie sessuali rappresentano uno degli argomenti capaci di creare il maggiore imbarazzo anche all’interno di coppie che presentano un buon livello di affiatamento e di comunicazione. Questo accade perché spesso non si conosce l’importante funzione che esse svolgono nel mantenimento del nostro benessere sessuale. D’altra parte la capacità di fantasticare ci pone sul gradino più alto della scala evoluzionistica. Perché allora non sfruttare l’occasione e utilizzarla ad esempio per raffinare l’erotismo? Quando parliamo di immaginario dobbiamo però tenere presente che non si tratta dell’immaginario inconscio dei sogni, bensì di quelle fantasie consce che vengono elaborate a ‘occhi aperti’. Molti ritengono di non avere fantasie di questo tipo rivolte

verso il sesso, ma attenzione: per essere consapevoli delle proprie fantasie bisogna prima di tutto riuscire ad accettare con se stessi le rappresentazioni in esse contenute. Queste ultime possono fare riferimento a svariati comportamenti sessuali poco accettati dalla morale comune. Capita così ad alcune persone di provare forti sensi di colpa davanti alle proprie fantasie sessuali che quindi vengono represse e negate nella loro esistenza. Responsabile di queste inibizioni è la confusione tra mondo fantasmatico e mondo reale. Le due entità sono separate e non necessariamente la prima si traduce nella seconda. Comprendere la completa autonomia funzionale del nostro immaginario rispetto alla realtà significa poter ridimensionare i sensi di colpa e riconoscere il diritto di esistenza di quello che potremmo definire il nostro ‘giardino segreto’. Le fantasie erotiche presenti in questo giardino, se riscoperte e coltivate, stimolano insieme agli altri canali sensoriali (vista, udito, tatto, olfatto) le aree del nostro cervello predisposte alla reazione sessuale. Questo si traduce in un’esperienza soggettiva più appagante e diversificata che consolida la struttura della coppia nel tempo. Spesso i rapporti coniugali si indeboliscono e si sgretolano dal punto di vista fisico proprio perché i partner reprimono o ignorano le fantasie e restano così invischiati nella noia e nell’abitudine.


ERBARIO MAGICO

GALEGA OFFICINALIS

L’ALLEATO DELLE PUERPERE A cura di MARICA DE BONIS

l nome botanico deriva dal greco “gala aghein” (apportatrice di latte), e infatti la galega è ben nota come rimedio erboristico per favorire la montata lattea nelle puerpere. Nel 1873 Gillet-Damitte, in una comunicazione all’Accademia Francese, affermò che questa pianta, se data alle mucche, aumentava la secrezione di latte dal 35 al 50 %, e da allora, molti medici francesi hanno confermato che la galega è un potente galattogeno. Questa pianta è anche conosciuta negli antichi erbari come “Herba rutae caprariae” (erba ruta delle capre), molto usata per le sue proprietà diaforetiche contro le febbri maligne e la peste, da cui uno dei suoi nomi popolari tedeschi, “pestilenzkraut” (erba della peste). Era anche usata come rimedio per i vermi e raccomandata contro morsi di serpenti e punture di insetti. Oggi sono state riconosciute anche le sue proprietà ipoglicemizzanti, depuranti e diuretiche che la rendono non solo un ottimo alleato delle puerpere ma anche in caso di iperglicemia, fegato affaticato e ritenzione di liquidi. Proprietà. “Galattogoghe”: i flavonoidi, tra i principi attivi della galega, influenzano la produzione naturale di ormoni femminili.

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Queste sostanze vegetali vengono riconosciute come se fossero ormoni femminili dai recettori presenti nelle ghiandole mammarie, stimolando la circolazione sanguigna e l’aumento del volume del seno. Nel contempo i derivati cumestanici, insieme alle saponine, stimolano la secrezione di prolattina, incrementando quindi la produzione e la qualità di latte, che si rivela più ricco di sostanze nutrienti. La galegina presente nella pianta le conferisce proprietà “ipoglicemizzanti”, grazie anche alla presenza dei sali di cromo, apportando una riduzione del tasso di zuccheri nel sangue. Il suo impiego perciò è indicato nella cura del diabete mellito. Ovviamente la galega non può in alcun modo rimpiazzare la terapia insulinica, e deve essere usata a scopo

ipoglicemizzante dalle persone diabetiche solo sotto controllo medico. Infine la galega esercita anche una “azione depurativa” sul fegato e sui reni, grazie alla sua capacità di stimolare la diuresi e di conseguenza l’eliminazione delle tossine dall’organismo. La sua azione rinfrescante aiuta anche in casi di gambe stanche. Controindicazioni. La Galega è una pianta a bassa tossicità e non possiede controindicazioni, eccetto in caso di ipersensibilità individuale, se assunta alle dosi consigliate e per periodi brevi. Si consiglia quindi di rivolgersi al proprio medico di fiducia prima dell’uso, usando comunque cautela durante la gravidanza e l’allattamento. Sono note possibili interazioni con i farmaci antidiabetici orali, di cui potenziano l’effetto. 24oreNews

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Follia è fare se m pre la stessa

cosa aspettandosi risultati diversi Albert Einstein

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Anno 6 - Maggio 2018

Spoleto - Ponte delle Torri

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

PERSONAGGIO

LAPO ELKANN SOGNO DI AIUTARE IL MIO PAESE

SCOPRI L’ITALIA

I BORGHI PIÙ BELLI NELLA “TERRA DEI SANTI”

[ STILE ITALIANO]

ALDO COPPOLA IL PARRUCCHIERE ARTISTA



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Maggio 2018

indice

[ PERSONAGGIO] 6

Lapo Elkann: «Sogno di aiutare il mio Paese»

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I borghi più belli d’Italia nella “Terra dei Santi”

[ SCOPRI L’ITALIA]

12 Castel San Pietro Terme: la “vallata delle biciclette”

[ STILE ITALIANO]

14 Aldo Coppola, il parrucchiere-artista

[ SALUTE E BENESSERE]

16 Il piacere dell’eccellenza al Lago di Garda 18 Asparagi, una miniera di fibre e minerali

[ GOURMET]

19 Enrico Bartolini: lo chef a cinque stelle

[ LIBRI]

20 “L’amico perduto” di Hella S. Haasse

21 Le nostre recensioni

[ AGENDA ITALIA]

22 Aria di primavera Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Francesca Bastoni Valerio Consonni Francesco Garosci Carlo Kauffmann maggio 2018

Luca Medici Sandro Nobili Milena Passigato Alessia Placchi Momi Symon Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli 26 - Buccinasco

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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M A G G I O

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La bella stagione si sta avvicinando, così come la voglia di abbronzarsi e di ottenere una tintarella perfetta. Esporsi al primo sole durante i primi tiepidi weekend, scoprendo finalmente la pelle - al parco, sul terrazzo di casa, oppure al mare - è uno dei piaceri di questa stagione. Non dimentichiamo di utilizzare le creme solari, che ci proteggono dalle scottature nelle prime ore di sole. Ma anche l’alimentazione è importante: la pelle va difesa dai raggi ultravioletti anche dall’interno. Una dieta ricca di antiossidanti prepara la nostra pelle al sole e la protegge dall’invecchiamento causato dai radicali liberi. Il personaggio di questo mese è il noto erede della famiglia Agnelli, Lapo Elkann, che debutterà a giugno come pilota nel Ferrari Challenge. I nostri itinerari vi guideranno tra i borghi più belli dell’Umbria, Castel San Pietro Terme e a Bardolino, in una delle perle del Lago di Garda. Non perdetevi i servizi sul coiffeur-artista Aldo Coppola, lo chef Enrico Bartolini e le rubriche di benessere e salute, i libri scelti per voi e la nostra Agenda Italia, che vi propone luoghi un po’ insoliti per trascorrere all’aria aperta giornate di relax. Buona lettura!

SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it maggio 2018

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[ per s onaggio ]

LAPO ELKANN

UNA LIVREA TRICOLORE PER I PRIMI 40 ANNI DI LAPO 6

maggio 2018

Ph Claudio Pezzoli

«SOGNO DI AIUTARE IL MIO PAESE»


[ per s ona ggio ]

A cura di Francesca Bastoni

L

Lapo Elkann si è fatto il regalo dei suoi quarant’anni: una tuta da corsa tricolore, la famosa “livrea” ed una Ferrari 488 Challenge, derivata dal modello stradale, un bolide da 670 cavalli col quale prenderà parte al campionato Ferrari Challenge 2018, il monomarca più famoso al mondo. Alcune settimane fa, in marzo, si è esibito sull’autodromo di Monza per gli allenamenti in vista delle tre gare ufficiali al Mugello, a Misano (79 giugno) e alle Finali Mondiali a Monza (1-4 novembre). «Ormai il grande passo è stato fatto e per questo sono qui, sulla pista di Monza con una Ferrari da guidare. La debuttante Squadra Corse Garage Italia Americas partecipa infatti al Pirelli World Challenge 2018 con una Ferrari 488 GT3, caratterizzata da una vistosissima livrea tricolore», ha detto il nipote prediletto di Gianni Agnelli. «Il rosso, il bianco e il verde - ha spiegato - alternati sulla carrozzeria richiamano sia la bandiera italiana che quella del Messico, Paese d’origine del pilota Martin Fluetes che guiderà il gioiello di Maranello, insieme col cittadino statunitense Caesar Bacarella». Lapo ha sempre avuto la passione per le auto da corsa. Da bambino sfrecciava davanti al nonno, l’avvocato Agnelli, su una automobilina rossa col motore elettrico. Ora, dopo aver creato il Team Garage Italia coi suoi colori e per il quale correrà, ha deciso di scommettere sulle giovani promesse dell’automobilismo. «Il sogno è finalmente diventato realtà con la creazione di “Garage Italia Custom” e con l’acquisto dell’ex stazione di servizio Agip-Cortemaggiore di Piazzale Accursio a Milano, che è stato in passato un vero e proprio tempio dell’automobile degli anni 50 e 60. Io ci passavo davanti e immaginavo ogni volta un futuro straordinario e vincente». Lapo vuol fare le cose in grande, infatti Garage Ita-

Sotto da sinistra: Amna Al Qubaisi; Christian Colombo e Lapo Elkann

lia e Italia Independent hanno già annunciato la sponsorizzazione ufficiale di Amna Al Qubaisi, la prima donna pilota degli Emirati Arabi. Classe 2000, figlia d’arte, il padre è salito per due volte sul podio della 24 Ore di Le Mans. Sulla pista di Monza, lontano dalle luci dei riflettori, Lapo nei mesi scorsi si è affidato a driver professionisti per imparare i segreti della guida sportiva; ha scelto il meglio e infatti fra i suoi coach c’è gente come Christian Colombo che ha corso nell’Asian Le Mans Series, uno dei campionati più competitivi nella categoria Granturismo. A Monza il “nipote dell’Avvocato” non ha smentito i suoi atteggiamenti anticonformisti. Ha schiacciato anche un pisolino sdraiato a terra, nel box, appoggiato agli pneumatici della Ferrari e non ha perso l’occasione di scherzare coi colleghi. In silenzio Lapo ha completato le gare necessarie per ottenere la licenza italiana, il prossimo obiettivo sarà raggiungere i requisiti per quella europea. Cosa che gli consentirebbe di allargare gli orizzonti oltre i confini nazionali. Il suo desiderio è di essere presente anche a Spa-Francorchamps, la mitica pista automobilistica. Il motorsport ultimamente è al centro di tanti suoi progetti. E soprattutto Lapo vuol legarsi al made in Italy: per questo alla Pirelli World Challenge Gt Series saranno in bella vista le livree tricolori in omaggio all’Italia e anche all’amico messicano Martin Fuentes, star della tv centroamericana. «Siamo il Paese, nel mondo, con più bellezze storiche e artistiche - conclude il brillante imprenditore. Io sarei onorato di aiutare l’Italia a rilanciarsi in termini di comunicazione a livello mondiale. Voglio “vendere” l’Italia, le sue qualità, le sue bellezze e specificità, nel mondo. Mi offro volontario, a disposizione di qualsiasi Governo avremo. Sogno di aiutare il mio Paese». A sinistra: la Ferrari 488 Challenge

7 maggio 2018


I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA

Gubbio

[ s copri l’ita lia ]

NELLA “TERRA DEI SANTI” A cura di Dario Bordet

[ I

DOLCI COLLINE, VALLATE ATTRAVERSATE DA FIUMI A TRATTI PLACIDI, A TRATTI TUMULTUOSI, MA ANCHE MONTAGNE, LAGHI, ALTOPIANI E PIANURE, E ANCORA BORGHI ETRUSCHI E MEDIEVALI, CITTÀ D’ARTE, PATRIMONI ARTISTICI DI PREGIO: LA BELLEZZA DELL’UMBRIA È UN PERFETTO CONNUBIO DI ARTE, NATURA E STORIA

Il nostro viaggio inizia a Gubbio, una delle città più belle e caratteristiche dell’Umbria, che ha affascinato autorevoli personaggi quali Papini, D’Annunzio, Piovene, Zeri,

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Hesse. La Piazza Grande, terrazza pensile sorretta da quattro grandi arcate, era il fulcro politico della città trecentesca. Nel Palazzo dei Consoli, simbolo della città, ha sede il

Museo Civico che custodisce le sette “Tavole Eugubine”, il più importante documento per la storia dei popoli italici, datato fra il III e il II secolo a.C. Degni di nota, tra i momaggio 2018


[ s copr i

Gubbio

Deruta

Spello Bevagna

Todi

SPOLETO Scheggino

numenti, la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, il Palazzo Ducale, il Palazzo del Bargello (con la famosa fontana detta “dei Matti”) e la Chiesa della Vittorina del XIII sec., che pare sia stata costruita nel luogo in cui S. Francesco incontrò il lupo di Gubbio. Non si può lasciare la “città dei matti” senza aver visitato la suggestiva Gola del Bottaccione, oggetto di studio del geologo americano Walter Alvarez che ha elaborato la famosa teoria sull’estinzione dei dinosauri. A Gubbio il 15 maggio di ogni anno si tiene una delle manifestazioni religiose più antiche di tutta Italia, la Corsa dei Ceri, che è anche la più emozionante e famosa di tutta l’Umbria. Da Gubbio, raggiungiamo Spello. Fra tutti i borghi dell’Umbria, Spello merita una nota speciale. Nata come colonia romana e appellata da Giulio Cesare con il titolo di “Splen-

didissima”, Spello è abbracciata da ulivi secolari, filari di viti e coltivi di cereali. Le sue “Infiorate del Corpus Domini” sono divenute celebri in tutto il territorio nazionale, tanto che ogni anno migliaia di turisti raggiungono il borgo per ammirare i “tappeti floreali” artistici che gli abitanti realizzano in occasione della Processione solenne. I vicoli di Spello, inoltre, per tutta l’Estate vengono decorati e abbelliti con ori e piante di ogni sorta, e si trasformano in “giardini botanici” in miniatura che tutti possono contemplare e fotografare. Il periodo tra maggio e agosto, quando si tiene il concorso “Balconi, finestre e vicoli fioriti”, è il più indicato per una visita. Fra i tesori del centro storico, due portano la firma del Pinturicchio (1454-1513): sono gli affreschi nella cappella Baglioni della Collegiata di Santa Maria Maggiore e l’olio su tavola “Madonna in trono e santi” nella Chiesa di Sant’Andrea. Di grande interesse sono anche la Villa Fidelia del XVI sec., il Palazzo dei Canonici (sede della Pinacoteca), la Chiesa di S. Lorenzo e la Porta Venere con le Torri di Properzio di età augustea. Premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club per la qualità del suo ambiente, Bevagna, è uno dei Borghi più belli d’Italia. È un grazioso angolo di Medioevo fra Foligno e le prime alture dei Monti Martani. Meritano una visita, nel centro storico, Piazza Silvestri - una delle più belle piazze medievali di tutta l’Umbria, il Palazzo dei Consoli e le chiese romaniche di San Michele e San Silvestro. Il Mercato delle Gaite, rievocazione storica di usi e costumi medievali, è uno degli eventi da non perdere in Umbria a giugno. La

l’ita lia ]

popolazione delle quattro Gaite si sfida nell’allestimento di botteghe artigiane, taverne e mercati dell’epoca e nell’organizzazione di spettacoli, concerti, mostre, gare di tiro con l’arco. Quest’anno la manifestazione si svolgerà dal 14 al 24 giugno. Proseguiamo in direzione sud e arriviamo a Spoleto, un luogo incantevole dove la natura e l’arte hanno trovato il luogo perfetto per mostrare il meglio dell’eredità umbra. Qui da qualche anno si svolgono le riprese della RAI fiction “Don Matteo”, girata nei luoghi più caratteristici della città, dal Duomo del XI secolo alla Rocca Albornoziana, dalla Chiesa di Sant’Eufemia al Ponte delle Torri. Tra gli edifici legati alla cultura, degni di nota sono in particolare il Laboratorio di Scienze

Una via di Spello maggio 2018

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[ scopri

l’italia ]

della Terra, il Centro Italiano di studi sull’Alto Medioevo e l’Accademia Spoletina. Dal 29 giugno al 15 luglio si svolgerà a Spoleto il Festival Dei Due Mondi, uno degli eventi più popolari della regione che ogni anno attira milioni turisti da tutto il mondo con un calendario di eventi di musica, teatrali, lirica e prosa di assoluto livello. Spoleto è anche meta per gli appassionati del buon cibo. Qui si possono assaporare prodotti tipici e piatti della cucina umbra come ‘spaghetti alla spoletina’ ‘frittata, trote e crostini al tartufo’ ‘tartufi al cartoccio’ ‘grigliate di pajata’ ‘palomba alla leccarda’. I salumi sono di qualità assoluta: salsicce, ciauscolo, mezzafegati, prosciutto di montagna, finocchielle. Tra i dolci tipici troviamo la ‘Crescionda’ (con cacao e amaretti) e la ‘Attorta’ (simile allo strudel). A pochi km da Spoleto, raggiungiamo Scheggino, un minuscolo borgo che conta meno di cinquecento anime. Si specchia nelle acque del fiume Nera con cui vive da sempre in simbiosi perfetta. Il centro storico è un piccolo gomitolo di stradine pittoresche e casette che s’arrampicano verso la prima montagna. Tutt’attorno, il verde dei lecci, dei bossi e dei pini d’Aleppo. Ma il vero tesoro di Scheggino è il suo tartufo, nella varietà bianca e nera. Lo si può assaggiare, alla Fiera del Tartufo - nel secondo weekend di maggio - e a Tartufando, nella seconda domenica di giugno. Sarà per la sua posizione, in cima a una collina, o il verde che la circonda, oppure il rumore del Tevere che scorre ai suoi piedi: Todi, la città del famoso poeta e religioso Jacopone, è tra i borghi più rilassanti dell’Umbria. Si affacciano sulla Piazza del Popolo, cuore della città medievale e moderna, i simboli del po-

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tere laico e religioso: il Duomo, il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Popolo, uno degli edifici pubblici più antichi di tutta Italia (la sua esistenza era già testimoniata nel 1218) e la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata. Le cisterne romane, pregevole opera di ingegneria idraulica finalizzata a rifornire di acqua il colle, sono parte di un suggestivo percorso di visita sotterraneo che conduce alla scoperta della fitta rete di pozzi, gallerie e cisterne di varie epoche che formano il ricchissimo patrimonio sotterraneo della città. Non lasciamo la piazza senza aver dato un’occhiata alla salsamenteria Principi Floro, che offre una vasta scelta dei migliori vini Sangiovese, Sagrantino e Grechetto prodotti nelle migliore cantine del territorio umbro, l’olio extravergine di oliva D.O.P. dalla qualità eccelsa, i legumi della tradizione umbra tra cui la mitica lenticchia di Castelluccio, la roveja o l’etrusca fagiolina del Trasimeno. Poi ancora le salse preparate col tartufo nero della Valnerina, la crema di cipolle di Cannara o i funghi porcini secchi. L’ultima tappa di questo nostro viaggio, Deruta, è un pittoresco borgo a circa 15 chilometri da Perugia. Famoso soprattutto per la tradizione della maiolica dipinta a mano, il borgo offre in realtà molti spunti per una visita turistica stimolante. Deruta ha un centro storico antico, con le case a mattoncini che sanno tanto di Umbria medievale. Di tanto in tanto, però, incontriamo sul nostro cammino, e questa è l’unicità del borgo, una finestra, una porta o un balcone abbelliti con colorate piastrelle in ceramica dipinta a mano oppure degli spazi esterni arredati con oggetti in maiolica di Deruta che sono delle vere e proprie opere d’arte in miniatura.

Sopra piazza del Popolo di Todi; e il classico motivo delle ceramiche di Deruta

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CASTEL SAN PIETRO TERME

LA “VALLATA DELLE BICICLETTE” A cura di Riccardo Lagorio

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Castel San Pietro Terme, una ventina di chilometri a est di Bologna, appartiene a un territorio di frontiera. Immersa nella pianura padana, passa di qui la linea invisibile tra l’Emilia e la Romagna. Forse proprio grazie a questa combinazione di abitudini e stili di vita la città è ricca di occasioni di svago e ricreative. A partire dagli impianti termali, presenti dal 1870 sul territorio, che forniscono trattamenti riabilitativi, estetici e di benessere grazie alla presenza di sorgenti sulfuree e salsobromoiodiche adatte a sconfiggere le malattie respiratorie e vascolari. Accanto alle terme è stato anche rinnovato l’Anusca Palace, che completa l’offerta benessere (anuscapalacehotel.it). Da passeggiare i portici, quasi un centro commerciale naturale che offre un salto indietro nel tempo. Per dei passatelli in brodo si entra alla enoteca Uinauino per una rappresentazione gastronomica di questa terra di confine: Passattelli in brodo e Cotoletta alla Bolognese. Poi si percorre il selciato della Piazza XX settembre verso il Cassero, la fortezza del Seicento che ospita anche il Teatro Comunale. Sulle prime colline si passa alla Chiesa di Santa Maria e San Lorenzo, dove si scopre la cripta medievale. Da notare i capitelli, diversi per ciascuna colonna. La notte si trascorre in uno dei villini di Palazzo di Varignana (palazzodivarignana.com), che offre anche un attrezzato centro benessere. La mattina, dopo una passeggiata nel giardino all’inglese, lo sguardo si perde nella pianura padana. Castel San Pietro Terme gode di un piccolo grande record: è dotato infatti di oltre 100 metri quadrati di verde pubblico per abitante. Così non è difficile, per chi vuole camminare e svolgere attività sportiva, trovare il posto giusto

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dove sgranchirsi le gambe e praticare del cicloturismo. Tanto che la zona viene anche definita “Vallata delle biciclette”. Nei mesi estivi a Osteria Grande, una delle frazioni, si promuovono gimkane e gare per bambini tra i 4 e i 10 anni. La città è attrattiva anche sotto l’aspetto enogastronomico. È una delle capitali dello Squacquerone di Romagna DOP, secondo tradizione indispensabile per farcire la piadina. Prodotto con latte vaccino, la sua consistenza cremosa lo rende perfetto da spalmare anche sul pane. Nello spaccio del Caseificio Comellini (caseificiocomellini.com) il personale svela tutti i segreti legati a questo formaggio freschissimo. Metà pianura, metà collina la cittadina possiede anche particolari forme geologiche, i calanchi, che sono ben visibili percorrendo la strada che porta alla località più alta del territorio comunale, Montecalderaro. Il clima perfetto per la crescita di alcuni vitigni autoctoni ha fatto sbocciare numerose aziende vitivicnicole. La conoscenza dei numerosi vitigni locali si fa con Umberto Cesari, dell’omonima cantina “Oltre al Sangiovese, che è diffuso in molte altre regioni italiane, nei nostri poderi coltiviamo anche due uve bianche, l’Albana e il Pignoletto”. Il potente Sangiovese che la famiglia produce, Tauleto, fa il paio per bontà con l’Albana di Romagna DOCG passito. Anche la fermentazione metodo classico è di casa all’Azienda Vitivinicola Fratta Minore: le uve Grechetto e Manzoni Bianco rimangono fino a 30 mesi sui lieviti nel Dama Bianca, sapido e vigoroso. A giugno appuntamento per i golosi: si tiene infatti Naturalmiele in quanto Castel San Pietro ospita dal 1988 l’Osservatorio Nazionale Miele grazie alla plurisecolare tradizione apistica. maggio 2018

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ALDO COPPOLA Il parrucchiere-artista

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Quando Aldo Coppola scompare tutti ci siamo sentiti un po’ più soli. Milano non aveva perso solo un coiffeur di fama internazionale, ma un vero artista. Basta ricordare l’inaugurazione nel 1991 del suo negozio in Corso Garibaldi, realizzato in collaborazione con Philippe Starck, un avvenimento che divenne un grande evento culturale per la società milanese. Coppola aveva compreso che sarebbe stato fondamentale per il suo successo una stretta collaborazione con i più grandi fotografi di moda e con le più qualificate riviste femminili. Iniziò altresì una attenta collaborazione con i grandi creatori di moda, ricordiamo la prima sfilata di Biki dove Coppola iniziò a costruire con successo il suo rapporto con le passerelle della moda. Ma al “parrucchiere dei parrucchieri” non basta. Apre nuovi importanti rapporti di collaborazione con aziende di prestigio e qualità, ricordiamo la prestigiosa collaborazione con L’Oreal. La vita di Aldo Coppola è stata una lunga rincorsa al successo internazionale, rincorsa fatta con grandi idee e una visione straordinaria del suo mondo

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A cura di Carlo Kauffmann che divenne con lui arte, moda, innovazione, realizzata sempre nella interpretazione geniale delle “teste” delle donne alle quali dare sempre il piacere della bellezza. Nel 1963 apre il suo primo negozio nel centro di Milano, in via Manzoni al 16, 120 m2, pochi per lui ma aveva conquistato il centro della città. Nel 1975 il negozio aveva raddoppiato la sua dimensione e ci lavoravano 80 dipendenti. Aldo Coppola ha lasciato al figlio Aldo Jr. una catena di negozi nel mondo, la fama di uno stile ancora ineguagliato, che ha saputo influenzare la moda internazionale. La Triennale ha dedicato alcuni anni fa una bella mostra all’opera “artistica” di Aldo Coppola, ha illustrato il lungo viaggio attraverso cinque decenni di storia, di questo uomo carismatico e talentuoso, capace di inventare nuove tecniche di taglio e di colorazione dei capelli, grande amore per la forza dell’immagine fotografica, dell’arte, della musica, della sfrenata passione per il suo “lavoro” che l’ha reso celebre in tutto il mondo. A sinistra: Monica Coppola, con il fratello Aldo Coppola Jr.

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IL PIACERE DELL’ECCELLENZA AL LAGO DI GARDA A cura di Luca Medici

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Il lago di Garda è uno specchio d’acqua fra i più belli d’Italia. Racchiuso fra dolci colline, coltivate a vigne, ulivi e frutteti, è caratterizzato da un clima tipicamente mediterraneo, ma nella parte alta, dove il lago si stringe, troviamo la catena del Monte Baldo che da sempre è considerato l’Hortus Europae per le innumerevoli varietà pregiate di flora alpina. Questo clima temperato e il suggestivo panorama fanno da cornice ad una delle più belle realtà termali di questa zona, l’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort. Situato nella bellissima Bardolino, una delle perle del lago di Garda, questa realtà è nata per coccolare e regalare momenti di puro relax e benessere! Le origini di Bardolino sono antichissime, i resti romani e medievali, tracce di insediamenti preistorici e le testimonianze architettoniche veneziane, fanno di questa cittadina una delle più belle mete di questo bacino lacustre. Conosciuta per la produzione di pregiato olio, del famoso vino Bardolino, dal tipico colore rosso rubino e del Chiaretto, dal tipico colore rosato, due vini tipici di questa zona. Relax e benessere a Bardolino L’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort Ideale per tutte le stagioni, l’Hotel Caesius è composto da cinque edifici dallo stile caldo e luminoso costruito su un’area di 40mila m2 a poca distanza dal centro di Bardolino. Arrivando all’hotel si può parcheggiare l’auto nel grande garage sotterraneo e dimenticare il

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mezzo per tutto il tempo del soggiorno... il servizio navetta gratuito e la pista ciclabile di fronte al complesso permettono infatti di raggiungere i paesi vicini e le attrazioni più famose in tutto relax. 200 posti auto coperti, 1 bar, vaste aree comuni, terrazze private con vista lago, splendidi giardini, 5 piscine, 3 ristoranti e uno stabilimento termale dalle acque oligominerali depurative offrono all’ospite mille opportunità per una vacanza all’insegna del benessere. Ho avuto modo di conoscere la proprietaria Astrid Stocker, e la cosa che traspare subito dalle sue parole è la passione e l’amore che lei e la sua famiglia dedicano alla cura e al benessere dei loro clienti. Il papà di Astrid ha fortemente voluto realizzare questo complesso alberghiero e termale poiché ha creduto sin dall’inizio che un’offerta completa e prestigiosa poteva essere una carta vincente da offrire ad una clientela vasta, internazionale e attenta alla cura della propria persona. Questo hotel infatti non solo dispone di un centro termale all’avanguardia, ma offre anche tanti altri servizi. Un centro Ayurvedico tra i più completi d’Italia, un centro wellness con sauna, bagno turco e personal trainer, un’area congressi e il supporto della Prof.ssa Evelina Flachi, nota Nutrizionista, che ha curato l’intero menù che è anche disponibile per visite personalizzate dove, valutando la situazione di salute, studia insieme al cliente la soluzione di soggiorno più idonea per raggiungere gli obiettivi desiderati. Le 185 camere, di cui 44 Comfort Augustus, 24 Family Suite Augustus, separate dal corpo centrale per una maggiore privacy e le 114 camere Comfort con le 3 Executive Suite di 50 mq, tutte insonorizzate, dotate di ogni comfort e climatizzate, donano un’ampia offerta per trovare la sistemazione più idonea. La Spa è dotata inoltre di percorso Kneipp in acqua termale, piscina con acqua termale a 34°, piscina con idromassaggi con acqua termale a 34°, vasche professionali individuali con acqua termale, piscina con acqua salata (talassoterapia), doccia emozionale, idrogetti e cure inalatorie sotto controllo medico. Volete di più? Il Caesius vi accontenterà. A disposizione dei clienti per team building, meeting o ricorrenze, ormeggiato nel porto di Bardolino, troverete un bellissimo veliero anni ‘20, il San Nicolò, per navigare lungo la costa cogliendo la bellezza del lago da un’altra prospettiva! Vi ho convinto? Penso proprio di sì... dunque prenotate subito un week end o un periodo più lungo al Caesius, rimarrete soddisfatti! maggio 2018

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ASPARAGI

UNA MINIERA DI FIBRE E MINERALI A cura di Evelina Flachi

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Gli asparagi sono un alimento prezioso, con una circoscritta stagionalità. Conviene davvero approfittarne per tutto il periodo in cui si trovano freschi sui banchi del mercato. Contengono molti minerali, fra cui il potassio, e l’asparagina, che, oltre a conferirgli un aroma particolare, esercita una funzione diuretica e può favorire un effetto detossinante dell’organismo.

VERDI O BIANCHI?

Esistono diverse varietà di asparago, ma il fatto che siano verdi o bianchi dipende dalle modalità di coltivazione, in particolare dall’esposizione alla luce. Hanno le stesse proprietà nutrizionali ma un sapore differente. L’asparago bianco caratterizzato da un sapore più delicato cresce sotto dei tipici cumuli di terra e viene raccolto non appena le punte fanno capolino dal sottosuolo. Gli asparagi sono tutti ricchi di fibre e antiossidanti. Le fibre sono

GRAN MIX DELL’ORTO CON UOVO E YOGURT 208 kcal a porzione Ingredienti per 4 persone 10 asparagi 4 carote 2 finocchi 1 cipolla rossa 100 gr di mollica di pane 300 gr di yogurt 1 uovo

Preparazione Pulisci e scotta in acqua salata gli asparagi, le carote a bastoncini e i finocchi a spicchi. Taglia a spicchi la cipolla rossa. Fai dorare la mollica sbriciolata in poco olio. Mescola lo yogurt con l’uovo, il sale, metà mollica e versalo in una teglia. Unisci le verdure, il pane rimasto e inforna a 180 °C per 40 minuti.

molto importanti per aiutare il transito intestinale e smaltire le tossine e per ridurre i livelli nel sangue di colesterolo e glucosio dopo i pasti. Hanno anche un indice glicemico molto basso e sono anche poveri di sodio. Sono ricchi di clorofilla, importante antiossidante. Contengono anche “rutina”, un glicoside flavonoico che protegge i capillari in quanto ne rinforza le pareti e “glutatione”, un potente antiossidante in grado di eliminare sostanze dannose e radicali liberi. Utile quindi anche nella lotta contro l’invecchiamento cellulare. Se non si vogliono perdere gli aspetti nutrizionali l’ideale è cuocere gli asparagi al vapore. Non bisogna eccedere se si soffre di calcoli renali.

ASPARAGI E FORMAGGI: UN BUON BINOMIO?

Sì, insieme hanno un alto potere rimineralizzante, adatto a questa stagione in cui aumenta la luce che favorisce la sintesi della vitamina D per fissare meglio il calcio. Gli asparagi inoltre contengono acido urico e purine quindi se ne sconsiglia l’eccessivo consumo con i latticini in caso di calcoli renali o altri disturbi renali, malattie reumatiche e gotta.

Tratto dal libro “La dieta del 5” 18

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A cura di Riccardo Lagorio

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Classe 1979, originario di Castelmartini, nel Pistoiese, Enrico Bartolini è l’unico cuoco nella storia della guida Michelin ad avere conquistato quattro stelle in un sol colpo, due delle quali al ristorante che porta il suo nome all’interno del MUDEC, il Museo delle Culture di Milano. Dopo significative esperienze a Londra e a Parigi, approda a uno dei luoghi di culto della cucina italiana della famiglia Alajmo a Rubano (Padova) e da lì spicca il volo per l’Oltrepò, dove ottiene la prima stella Michelin nella gestione del ristorante Le Robinie. È del 2010 il suo approdo al ristorante Devero di Cavenago, in Brianza, dove raddoppia la stella. Risale al 2016 l’apertura al MUDEC. Nello stesso anno apre il Casual Ristorante a Bergamo e prende in gestione la ristorazione del resort L’Andana di Castiglione della Pescaia, aprendo La Trattoria Enrico Bartolini. Nel settembre dello stesso anno dà vita al ristorante Glam a Venezia. Nel 2016 ottiene i maggiori tributi della critica con le due stelle del MUDEC, una a Castiglione della Pescaia e un’altra a Bergamo. L’anno successivo anche il Glam riceve una stella, decretando per il giovane cuoco toscano l’ingresso nella storia della ristorazione italiana. L’abbiamo incontrato al MUDEC e ci ha rilasciato questa breve intervista.

Come si crea una grande cucina?

Dall’accoglienza al saluto finale tutto deve essere perfetto e senza sbavature. Un’automobile che abbia una bella carrozzeria, ma sedili scomodi non è una grande automobile. Quindi tutto deve risultare speciale, maggio 2018

ENRICO BARTOLINI

CHEF A CINQUE STELLE dalla materia prima ai complementi d’arredo. Tuttavia, quando si hanno buone intenzioni non è detto che si riesca a realizzarle. Per questo ci vuole impegno, apertura mentale.

E un grande piatto come viene concepito?

Mi affido sempre alla sensibilità del palato e a un gruppo di persone che lavorano con me e che mi facilitano le scelte. Ovviamente Milano offre opportunità di scelta che altrove viene difficile incontrare.

Esistono luoghi o piatti che più la stimolano? La cucina buona si trova ovunque. Ma soprattutto risulta affascinante interpretare la biodiversità come faccio nei miei ristoranti, quando lavoriamo materie prime che si rifanno a territori diversi. L’autentica ricchezza risiede nella diversità.

Quindi esiste un piatto che può rappresentare questa ricchezza? Realisticamente credo che pane

e olio sintetizzi nel modo migliore la cultura del nostro Paese, che possiede una grande cultura gastronomica. Enrico Bartolini ci è parso un personaggio che, malgrado la notorietà raggiunta, come pochi mantiene un profilo basso e una grande umanità nell’approccio con i suoi collaboratori e chi gli sta di fronte. I suoi piatti risultano sempre di gusto equilibrato e le caratteristiche salienti della materia prima emergono in maniera inequivocabile. Ci hanno sorpreso in particolare il Risotto alla rapa rossa e Gorgonzola, gli Spaghetti all’anguilla affumicata e il Ciocco-colato soffice con gelato alla nocciola piemontese. Al MUDEC si mangia con 120,00 euro (bevande escluse). Enrico Bartolini-MUDEC Via Tortona, 56 Milano Telefono 0284293701

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LIBRI A cura di Valerio Consonni

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L’AMICO PERDUTO Hella S. Haasse (Iperborea)

Sarò sempre uno straniero nel paese dove dono nato, nella terra da cui non voglio essere sradicato?

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L’AMICO PERDUTO

Ambientato sull’isola di Giava negli anni ‘30-’40, «L’amico perduto» (pubblicato nel 1948 e divenuto un successo internazionale) è un classico della narrativa olandese del ‘900, dove si racconta l’amicizia fra il figlio di un colono olandese e un nativo indonesiano, Urug. «Urug era il mio amico. Quando ripenso alla mia infanzia e agli anni della giovinezza, inevitabilmente sorge dentro di me l’immagine di Urug, come se la mia memoria fosse una di quelle figurine magiche che compravamo una volta, tre per dieci centesimi». Crescono insieme in una magica giungla giavanese, fra animali selvatici e piantagioni di tè, nelle pozze d’acqua piene di granchi e le felci ondeggianti, in mezzo a boschetti di bambù e azzurri profili montuosi. Insieme affrontano le avventure e le sofferenze dell’adolescenza, finché quel loro legame così forte non viene travolto dal razzismo della società coloniale e dal movimento di liberazione indonesiano: «…portano i due giovani a guardarsi con occhi nuovi, a scoprirsi estranei, e a seguire i loro destini inconciliabili». Urug, col passare del tempo rivendica l’appartenenza a un popolo a cui l’altro è escluso, fino a diventare un suo nemico. La potenza del romanzo sta nel descrivere l’uscita da

un tempo di meraviglia e stupore; il paradiso si rivela allora una menzogna e l’ingresso nel mondo degli adulti significa per i due amici l’accettazione di una differenza radicale. Hella S. Haasse, autrice del libro, utilizza una lingua cristallina e le sue descrizioni di quella giungla impenetrabile sono fantastiche. Una natura selvaggia il cui luogo per eccellenza, il lago nero, diventa il simbolo di una realtà mai compresa fino in fondo e pertanto mai amata davvero: «un interrogarsi, del resto tutt’altro che sterile: è nello stupore e nell’amarezza di trovarsi sradicato, esiliato prima di tutto nell’intimo, che il giovane olandese si rende finalmente conto di non aver mai realmente capito il mondo che lo circondava». L’amico perduto è la storia di un fragile e delicato legame che sfocia nel tragico disvelamento di una lontananza, un romanzo di formazione attraversato da una nostalgia struggente che ancora oggi ci tocca per la sua forza e che spinge ad interrogarci sul passato, quell’incomprensione che continua a minare un autentico dialogo fra diversi. Un libro intenso che riguarda ciascuno di noi, la nostra memoria, i nostri figli, a farci imparare a comprendere, a capire situazioni e uomini, e mai giudicare. maggio 2018


[ libri ] SEMPRE D’AMORE SI TRATTA

“Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli”. Torna la sensibile autrice di “Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore” con questo nuovo romanzo ricco di tante istantanee diverse su vari momenti della sua vita, dall’infanzia all’età adulta. Susanna Casciani (Mondadori)

TUTTO IL BUIO DEI MIEI GIORNI

«Noi siamo cicatrici, siamo incendi, siamo bruciature e cenere». Camille, la protagonista di questo romanzo, ha vent’anni, ama lo stadio soprattutto nelle domeniche di primavera. Lei ci va felice con le sue maniche corte e sventolando nel vento leggero le sue bandiere della squadra del cuore. Ama la sua curva, salta, batte le mani, canta è l’unico posto dove si sente davvero viva. Un giorno però, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Silvia Ciompi (Sperling e Kupfer)

AL MATTINO STRINGI FORTE I DESIDERI Emilia, la giovane protagonista di questa storia, ha perso tutto e decide di ricominciare la sua vita cambiando davvero tutto città, abitazione, con lei solo i suoi due amatissimi gatti. Ricominciare non è facile soprattutto non bastano i sorrisi per conquistare l’amicizia dei vicini di casa. Ma Emilia sa come tentare e come riuscire. Proverà con l’emozione della parole scritte ogni giorno sulla bacheca del condominio. Nessuno sa chi le scrive… forse solo un bimbo che le risponde a suo modo. Natasha Lusenti (Garzanti)

SUPERFICIE

RACCONTI IN VIAGGIO

Ecco un libro delicato e colto, come il bellissimo convolvolo bianco disegnato sull’elegante copertina! Venti racconti dentro un tempo indefinito, venti viaggi nei regni dell’arte e della fantasia. Paola Govoni ha ricevuto diversi riconoscimenti e questo bellissimo libro porta testimonianza della sua abilità di scrittrice. Il primo racconto, solo sei pagine, intitolato “Dentro l’arazzo” è un incanto e non si finisce mai di rileggerlo. È la vita di ciascuno di noi, o quanto meno quello che percepiamo delle nostre vite, e fa quasi paura, ma appunto per questo è straordinario. Ma perché non l’ho scritto io? mi chiedevo mentre lo leggevo. E il libro continua con storie bizzarre e fragili che ci tengono incollati sulla pagina fino alla fine. Paola Govoni (WebandMagazine)

Vi troverete fra le mani un libro inaspettato, quando meno ve lo aspettate scoppierete a ridere da soli, sulla battuta pungente di una pagina o sull’aforisma ritrovato chissà dove su un’altra pagina. Diego De Silva ha confezionato un libro apparentemente facile, ma lo ha assemblato con grande intelligenza si per una risata ma anche per riflettere sulle ore della nostra vita. Può raccontarvi molto questa divertente battuta: “il DNA è l’IBAN dell’essere umano”. Diego De Silva (Einaudi)

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[ a genda italia ]

ARIA DI PRIMAVERA

Con la primavera, che quest’anno si è fatta attendere, è ritornata la voglia di trascorrere all’aria aperta weekend che ci consentano di “ricaricare” le pile. Come sempre cerchiamo di segnalarvi alcune mete piacevoli, non da tutti conosciute, che meritano una visita. Cerchiamo di offrirvi luoghi che potete raggiungere facilmente a seconda del tempo e dei giorni che potete concedervi per un piacevole momento di relax ARDENA DI BRUSIMPIANO

LAGO DI PUSIANO

Il piccolo agglomerato di vecchie case rurali e di moderne ville, che forma questa frazione a monte della località di Brusimpiano, rappresenta una vera oasi di pace immersa nel verde delle Prealpi varesine. Si può salire ad Ardena, senza difficoltà, con una piacevole passeggiata a piedi arrivando al belvedere davanti alla Chiesa per godere di uno dei punti panoramici più belli di tutta questa zona, quello che spazia su tutto il golfo di Lavena Ponte Tresa e sul Malcantone in Svizzera.

LAGO DI CAREZZA

LAGO DI LANDRO

Questo lago turchese rappresenta uno dei 3 laghi naturali più grandi dell’Alta Val Pusteria, in Alto Adige. Prendetevi qualche giorno di relax per andare a visitare lo scenario incantevole che circonda questo bel lago. Si può arrivare anche da Cortina oltre che dalla Val Pusteria e il risultato della fantastica vista del Gruppo del Cristallo e delle Tre Cime di Lavaredo non cambia l’emozione che si prova. Negli spazi in riva al lago si può godere una vera pausa di pace per grandi e piccini.

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Questo è un lago prealpino disteso fra le colline brianzole all’interno del Parco della Valle del Lambro. È un luogo facilmente raggiungibile, ricordato da tanti artisti: scrittori e poeti come Parini, che dedicò a questo lago il suo primo libro di poesie, Manzoni, Porta, Stendhal e il pittore Segantini. Da Ammirare nel lago la piccola “isola dei cipressi” che ospita una villa privata circondata da una curatissima vegetazione e da graziosi animaletti come scoiattoli, cigni, germani e persino canguri. L’isola è visitabile solo su prenotazione ed è raggiungibile in battello, dal comune di Bosisio Parini.

A 25 km da Bolzano, questo laghetto alpino è un vero spettacolo della natura. Prendetevi un weekend lungo e andate a visitare uno dei laghi più belli di tutto l’arco alpino. Tondeggiante con colori che variano dal blu al verde, all’azzurro… Nelle sue acque si riflettono le immagini del massiccio del Catenaccio e del Latemar. Al lago si arriva facilmente in auto che potrete lasciare in un ampio parcheggio con i comfort di negozi e bar. Un particolare sottopassaggio vi porterà al lago e ne scoprirete l’incanto e la bellezza.

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