Milano 24orenews idg gennaio febbraio 2018

Page 3

STORIE, MITI E LEGGENDE

«SAN ROCCH E ‘L SO CAGNŒU»

e sofferente, con sé e lo cura. Rocco una volta guarito, non torna in Francia, ma riprende la sua attività a favore degli appestati per la quale ancora oggi è ricordato. La santità di Rocco è contagiosa come la peste: Gottardo rinuncia ai suoi beni e presta il suo servizio stanchi dei suoi lamenti. Per non ai malati. essere di peso, Rocco si trascinò fino a Sarmato (a pochi km dalla San Rocco divenne il santo patrocittà) e si riparò in una grotta ad no degli appestati e poiché la aspettare la morte. Fu un cane Lombardia e Milano in particolare che lo salvò: la bestiola, accortasi furono spessissimo colpite da epidella sua sofferenza, gli portava demie di peste, il suo culto è qui ogni giorno un pezzo di pane. Il diffusissimo. Presso ogni porta di cane (che la tradizione vuole si Milano sorgeva un altarino dedichiamasse "Reste") faceva parte cato a San Rocco, per scongiurar della muta del nobile Gottardo l’arrivo di pestilenze in città, e nuPallastrelli, signore del Castello merosi erano anche gli oratori a di Sarmato. Un giorno Gottardo lui dedicati. Come si diceva, la vede il suo cane prendere un pa- storia si mescola con la leggenda ne dalla tavola e scappar via. La e non è certo facile sapere cosa scena si ripete per più giorni e al- sia vero e cosa no. Però l’immalora il padrone, incuriosito, lo se- gine del cane è rimasta profongue e scopre così il rifugio dove damente impressa nella memoria il cane porta il pane “rubato”. Il collettiva. L’iconografia più diffusa nobiluomo prende Rocco, malato rappresenta il santo vestito da pellegrino con il mantello e i sandali, il bordone in mano, la conchiglia sul petto e la bisaccia… che va, nonostante una piaga sulla gamba, e cammina in compagnia di un cane, suo unico amico.

UNA STORIA LUNGO I SECOLI A cura di PAOLO MINOTTI

Q

uella di San Rocco è una storia, come tante, avvolta dalla leggenda. Secondo i dati più accertati, Rocco nacque in una famiglia agiata della grande borghesia mercantile a Montpellier, in Francia, fra il 1345 e il 1350 e morì giovane a Voghera, in provincia di Pavia, fra il 1376 e il 1379. Secondo la tradizione, una volta morti i genitori e donate ai poveri tutte le sue ricchezze, Rocco lasciò la Francia e attraverso la via dei pellegrinaggi (la cosiddetta via Francigena) giunse in Italia, dove infuriavano pestilenze e guerre, per alleviare le sofferenze e consolare i pellegrini ammalati. Per anni in varie città si dedicò alla cura di questi fratelli appestati e operò anche guarigioni considerate miracolose. Fu colpito egli stesso dalla peste a Piacenza, dove si trovava dal luglio 1371 per assistere gli ammalati di peste dell’Ospedale di Santa Maria di Betlemme. Tormentato dal dolore, addirittura si ritrovò cacciato dagli altri ammalati,

“Vess come San Rocch e ‘l so cagnœu” è un modo di dire milanese: si riferisce a due persone che si frequentano molto e si vedono, quindi, sempre insieme. 24oreNews

3


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.