Italiadagustare milano 24orenews giugno 2015

Page 1

Anno 2 - Giugno 2015

Ph Corrado Ferrante Ufficio Stampa

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

all’inteRno

Personaggio

baRbaRa de Rossi «si confessa…»

Stile naturale

dalla teRRa alla tavola

[ STILE

ITALIANO

]

bialetti: lo stile e il gusto dell’omino coi baffi



Con il patrocinio di:

Giugno 2015

indice

In copertina: Barbara De Rossi

[ exploRando ]

pag. 14

[ peRsonaggio] 6

Intervista a Barbara De Rossi

[ gustaRe l’italia] 9

Sulle vie del Prosecco

[ stile italiano]

12 Bialetti: lo stile e il gusto 13 Le nuove mode del design italiano

[ exploRando]

14 Colori e sapori mediterranei 16 Il pesce che fa bene

[ gouRmet]

18 La cucina mediterranea di Roberto Petza

[ stile natuRale ]

22 Nutrizione: prendiamoci gusto! 24 Technogym Wellness Ball 25 Il piacere della memoria

[ Hi-tecH]

28 Novità elettroniche

[ Ruote & motoRi]

30 Maserati Ghibli S Q4

[ eRbaRio magico]

[ viaggi nel mondo]

[ libRi]

[ agenda italia]

26 Le bacche della salute: l’Aronia 27 Scelti per voi

31 Daruvar: un’oasi di benessere in Croazia 34 Appuntamenti in Italia

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Giacomo Biraghi Mauro Caldera Carlo Kauffmann Luca Medici giugno 2015

Alessandro Miani Milena Passigato Alessia Placchi John Reddy Richard Seebach Alberto Zonna Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

3



[ editor ia le ]

Care lettrici e cari lettori,

questo numero siamo molto lieti di

Expo Milano 2015 ha preso il via e

proporvi una intervista con una

registriamo con soddisfazione la

straordinaria attrice come Barbara de

grande risposta di pubblico che sta

Rossi, donna di fascino e di grande

quotidianamente affollando il sito

umanità. Explorando parlerà del

espositivo. Il Padiglione Zero e il

Cluster che accoglie il Bio-

Padiglione Italia con due allestimenti

Mediterraneo e poi ancora una bella

straordinari colpiscono giovani e

“scoperta” per il nostro Erbario

adulti. Grande entusiasmo anche per

magico dedicato all’Aronia, pianta da

le “api” del padiglione Inglese, la

noi forse poco conosciuta nonostante

bellissima riproduzione del bosco

sia ricca di proprietà e benefici per la

austriaco, la “installazione sospesa”

nostra salute. Gli amanti dei motori

del Brasile, la gola con pareti

potranno sognare con il top di gamma

ondulate, alte fino a 12 mt, ispirate

della berlina di casa Maserati, la

alle dune di sabbia dei desertici

Maserati Ghibli S Q4. Ho lasciato per

paesaggi degli Emirati Arabi. Il

ultimo il servizio dedicato all’incontro

Padiglione degli EAU verrà alla fine

che la Fondazione per l’Educazione

smantellato e per essere poi ricostruito

Alimentare (che ho l’onore di

a Dubai per l’edizione del 2020 di

presiedere) ha organizzato con

Expo. Milano ha programmato per i

l’Editore dei nostri mensili, a Verona

“suoi” visitatori una serie infinita di

in una sala affollata da centinaia di

eventi, mostre, concerti, incontri

studenti delle scuole medie. Si è

culturali in grado di soddisfare ogni

parlato di sane abitudini alimentari,

esigenza e gusto. Vi ringraziamo per

di corretti stili di vita. Una piacevole

l’accoglienza davvero speciale che

esperienza che speriamo sia la prima

avete riservato al numero di

tappa di un lungo percorso.

“ItaliadaGustare” e di “Milano 24orenews” dello scorso mese. In giugno 2015

Evelina Flachi

5


[ per s onaggio ]

BARBARA DE ROSSI

«Il lavoro è venuto a bussare alla mIa porta» Intervista a cura di Mauro Caldera

B

Barbara De Rossi: un grande nome del cinema italiano che vanta l’esordio con il grande Marcello Mastroianni. Una carriera iniziata per caso ha cambiato per sempre il suo destino. Si definisce “la donna della cura” e tiene stretti a sè i valori che l’hanno fatta diventare grande. Oggi si racconta nel suo ultimo libro: riflessioni aperte per conoscere quella Barbara che in pochi conoscono.

Una splendida carriera nel cinema e in Tv: ora anche un libro autobiografico. Com’è nata questa idea? Già da molto tempo qualcuno mi chiedeva perché non scrivessi un libro: ho aspettato di avere un bagaglio un po’ più sostanzioso. Fare una biografia a quarant’anni non è possibile, ma farla a cinquant’anni forse ha un altro peso. Metti assieme tante esperienze e ti rendi conto che hai qualcosa da raccontare.

Chi ti ha sostenuto in questo progetto? Mi ha aiutato l’amica Anna Cherubini, che è anche la sorella di Jovanotti: è una persona fantastica e molto in gamba. Mi ha aiutato a mettere insieme i pezzi della mia vita; io ho scritto e poi mi ha aiutato lei a creare uno scheletro incastrando di eventi. È la mia vita: sono io che conosco le cose. Pur avendolo scritto io, Anna mi ha aiutato a vedermi da fuori, mettendo assieme tutti i pezzi del puzzle.

Un lavoro di analisi? Lo definiamo terapeutico? È stato un’analisi a due non sempre facile. Io volevo essere del tutto onesta, raccontando anche le mie defaiances, le mie debolezze, incertezze e i miei errori con lo spirito di una persona che non fa questo lavoro. Per essere vicino agli altri avevo l’esigenza di raccontarmi come una qualsiasi altra donna: molte volte io perdo anche di vista il fatto di essere una persona di spettacolo, anche perché io non vivo in funzione di questo. La mia vita è andata in una certa maniera, quindi io non vivo in funzione della mia professione: io sono innanzitutto una donna che può

6

giugno 2015


[ per s ona ggio ] e deve vivere tutti i problemi che incontrano le altre donne.

Ph Corrado Ferrante Ufficio Stampa

Che responsabilità senti nel condividere con altre donne le tue esperienze? Sento tantissima responsabilità ed è per questo che ho voluto raccontarmi puntualizzando certe cose: io ho sempre vissuto la mia vita in punta di piedi e con grande discrezione; nel gossip non ci sono mai stata, fatto salvo una volta nella mia vita, una situazione della quale non ho mai parlato e non voglio parlare, anche perché è una cosa che tengo per me: nel libro c’è una piccola parte in cui si parla di questo ma lo faccio in maniera molto discreta.

Com’è cambiata la Tv oggi? Quando mi è stato affidato Amore criminale, e ringrazierò sempre Matilde d’Errico che è il cuore e l’anima del programma, oltre ad avere con lei un rapporto di simbiosi straordinaria, ho cercato una misura molto particolare per trattare questi casi: io non ho il diritto di usarli. Io li espongo: accompagno chi mi guarda, in un viaggio attraverso il dolore di altre persone delle quali io devo avere il rispetto più totale oltre a una grande delicatezza e misura nell’esporle agli altri. Non è un business: è la tv di servizio che tratta il dolore delle persone.

Hai esordito giovanissima, a soli 16 anni al fianco di Mastroianni: quali i tuoi ricordi? Marcello è il mito: io mi sono trovata piccolissima, di fianco ad un attore che ero abituata a vedere nei film. Era qualcosa di irraggiungibile, di molto lontano, di

grande e immenso. Sin dall’inizio mi fece tanti discorsi; ricordo quando mi disse che questo è un mestiere che macina le persone; mi invitò a rimanere attaccata alle mie origini, a quello che mi ha dato e trasmesso la mia famiglia.

Una sorpresa inaspettata? Chi se lo aspettava! Io vivevo a Rimini, andavo al mare con i miei amici, guidavo il motorino: cosa me ne fregava di fare l’attrice! Ero destinata a fare la veterinaria: adoro gli animali e mi sono sempre occupata di loro. Sono animalista, volontaria nei canili e faccio parte di qualsiasi lega antivivisezione.

C’è qualcosa di cui ti penti? Sono pentita di non aver portato a compimento l’università: quando si è adolescenti si fanno delle scelte che si pagano poi da adulti. Se potessi tornare indietro prenderei la laurea in veterinaria: era il mio lavoro!

Quali valori ti ha trasmesso la tua famiglia? Io avevo questa madre meravigliosa che mi ha dato dei grandissimi valori: nel tempo sono rimasta ancorata con i piedi a terra facendo questo mestiere che amo molto; ho sempre mantenuto gelosamente la parte di me che mi ha trasmesso la mia famiglia. Se ti stacchi da terra e voli, perdi anche la cognizione di quella che è la vita vera, quella normale, che tutte le persone devono vivere, fatta di piccole cose e di azioni semplici.

È vero che tuo padre non voleva che facessi cinema? Papà era disorientato quando lo chiamò Alberto Lattuada, un grande regista oltre che presidente del concorso di bellezza che vinsi io, per caso. Stavo in un locale di amici di mio padre e mi fecero partecipare al volo e lo vinsi: ero graziosa! Papà non si rendeva conto della grandezza di quel regista. Fece poi una telefonata Marcello, perché mio padre resisteva: aveva paura che il cinema mi portasse su chissà quale brutta strada. Io avevo davvero partecipato per scherzo e per gioco e lui non pensava che questa cosa potesse cambiare il mio destino definitivamente. È stato il lavoro che è venuto a bussare alla mia porta.

Non hai mai perso l’orizzonte dei tuoi valori? Non ho lasciato che questo mestiere modificasse il mio punto fermo: sono rimasta la stessa delle origini, avendo a che fare anche con meccanismi di mondanità e di vantaggi di vita. A sinistra Barbara De Rossi con Marcello Mastroianni

giugno 2015

7



[ gus ta re l’ita lia ]

SULLE VIE DEL PROSECCO A cura di Riccardo Lagorio

U

Un viaggio sulle colline delle Prealpi trevigiane è l’itinerario ideale per chi decide di staccare dalla frenesia quotidiana e immergersi in un territorio ricco di borghi storici e bellezze naturalistiche senza dimenticare i piaceri del palato. Adatte da visitare in qualsiasi periodo dell’anno, trovano nel periodo tra primavera ed estate il culmine di piacevolezza anche grazie alle numerose iniziative legate alla Primavera del Prosecco Superiore che unisce tradizione, cultura, arte, enogastronomia ed ospitalità. Il punto di partenza di un possibile percorso è la cittadina di Conegliano, patria di Cima da Conegliano, considerato uno dei maestri del Rinascimento. Il centro giugno 2015

storico è catalizzato dal Duomo, che conserva una delle opere più famose dell’artista, la “Madonna in trono col Bambino tra Angeli e Santi”. La sommità della collina è dominata da Villa Gera, un’elegante residenza neoclassica, e dai resti del castello medioevale, oggi sede del Museo Civico, che ospita un’interessante sezione archeologica e una pinacoteca con alcune tele attribuite alla bottega del Cima. Il centro di riferimento della storia enologica del posto è la Bottega del Vino della Scuola Enologica di Conegliano, dichiarata monumento nazionale. Progetto dell’ingegnere Bernardo Carpené, viene inaugurata nel 1927 per i 50 anni della Scuola, come luogo

dedicato all’assaggio e al consumo del vino. Sino al 28 giugno è visitabile a Palazzo Sarcinelli la mostra dedicata agli ultimi anni della produzione artistica di Vittore Carpaccio. Alla produzione pittorica dell’artista veneto, dalle accese tonalità, si deve il nome del noto piatto, conferitogli dall’illustre ristoratore Giuseppe Cipriani al momento di servire carne cruda all’amica Amalia Nani Mocenigo, cui era stata vietato di assumere carne cotta. A San Pietro di Feletto sorge una delle pievi più antiche d’Italia: le architetture sono semplici e austere, contornate da un ampio porticato e un campanile medioevale. All’interno, raffinati affreschi d’ispirazione bizantina de-

9


[ gusta r e l’italia ] A destra: Molinetto della Croda (Refrontolo, TV); in basso: particolare dell’Oratorio dei Battuti (Vittorio Veneto, TV)

corano gli interni a tre navate. Nei pressi del comune di Refrontolo si trovano suggestivi scorci di colli e vigneti. Accanto al Conegliano Valdobbiadene DOCG, in questa zona viene prodotto un altro pregiato vino, il Refrontolo Passito, dal colore rosso rubino con orli violacei. Di particolare interesse è il Molinetto della Croda, costruito a inizio Seicento che conserva ancora oggi un grande mulino. A Farra di Soligo la vista della Chiesa di San Vigilio, circondata dai vigneti, sull’alto di Col San Martino, permette di godere della bellezza di tutto il paesaggio circostante. Costruita intorno al 1100, si presenta con due grandi orologi esterni e un robusto campanile romanico. L’unica navata interna è abbellita da una serie di capriate in legno e affreschi del XV secolo. Qui ha anche sede una delle più qualificate imprese sociali della zona, la Latteria di Soligo, che lavora il latte di oltre 200 soci. Nel Comune di Vidor, degna di nota è l’abbazia di inizio XII secolo, distrutta durante la seconda guerra mondiale, e in parte restaurata. Sul sito dove sorgeva il castello, si svolge ogni anno a settembre il Palio di Vidor, manifestazione che ricorda i numerosi assalti subiti dalla fortezza. Altro importante centro della zona è Valdobbiadene, ricca di interessanti architetture religiose e ville venete: la chiesa parrocchiale di Guia, attribuita al Canova, la chiesa quattrocentesca

10

di San Gregorio, Villa Piva, detta anche Villa dei Cedri, un antico opificio ottocentesco, e Villa Barberina del Settecento. Da Valdobbiadene ci si addentra poi in uno dei territori più suggestivi della DOCG: le colline più settentrionali della denominazione, dove i vigneti disegnano uno scenario particolarmente suggestivo. A Follina, si trova l’Abbazia cistercense di Santa Maria di Follina, eretta su un precedente edificio benedettino nel XII secolo. Proseguendo lungo la vallata si arriva, infine, a Vittorio Veneto: la “città della vittoria” contro gli austriaci nella Gran-

de Guerra, alla quale è dedicato il Museo della Battaglia. La frazione Serravalle conserva molteplici occasioni per essere visitata. Innanzitutto l’oratorio dei Battuti, un piccolo ma prezioso luogo d’arte, completamente affrescato con opere della prima metà del Quattrocento che offrono un effetto generale di grandissima suggestione. Ma anche il Palazzo Minucci-De Carlo, costruito a partire dal 1596 per volere dell’Arcivescovo di Zara Minuccio Minucci e posseduto da Camillo De Carlo, militare e agente segreto attivo nel XX secolo di cui si possono scoprire le innumerevoli passioni ed esperienze di gusto esotico. Il palazzo fu costruito in stile tardo rinascimentale e si staglia con le sue nove ariose arcate a bugnato. Vedrete il tutto prima di rifugiarvi in un accogliente hotel e testare le prelibatezze che le osterie sanno proporre. giugno 2015



[ s tile italiano ]

Alfonso Bialetti

BIALETTI Lo stile e il gusto A cura di Carlo Kauffmann

D

Da quasi 100 anni Bialetti racconta in tutto il mondo i valori tipici della tradizione italiana. I suoi prodotti nati da una geniale intuizione di Alfonso Bialetti nel lontano 1919, parlano di design geniale, di sapori che non si perdono mai grazie alle qualità delle sempre più raffinate pentole, di profumi di caffè preparato in casa con la mitica Moka. Era il 1933 quando vede la luce la Moka Express che segna la nascita del mito del “caffè di casa”, diventato nel corso degli anni un rito collettivo per le famiglie italiane e non solo. Oggi possiamo affermare che la produzione Bialetti che ha via via accorpato i marchi Girmi, Rondine, Aeternum, Cem, è sempre all’avanguardia nella produzione dei piccoli elettrodomestici da utilizzare in cucina, del pentolame più moderno e raffinato, delle pentole a pressione garanzia di assoluta sicurezza. La firma dell’omino con i baffi, caratteristica di assoluta riconoscibilità da tantissimi anni, per Bialetti rappresenta grandi valori: affidabilità, tecnica, design di qualità, funzionalità (fondamentale nell’uso quotidiano in cucina), passione per tutto ciò che rappresenta il mondo di casa. Tutto ciò senza mai abbandonare quel percorso iniziato circa 100 anni fa e diventato oggi un percorso strategico di respon-

12

sabilità sociale e ambientale d’impresa, che ben si esprime nella sua filosofia: “più valore alla vita quotidiana”. È bene sottolineare che agli inizi degli anni ‘50 la Moka Express comincia la sua ascesa su tutti i mercati e si sa, quando un prodotto è di successo, comincia ad essere imitato. Per questo nel 1953 Renato Bialetti capisce che per far riconoscere la moka serve un simbolo, un personaggio che diventi testimonial della sua azienda e che sia elemento distintivo sul suo prodotto. Chi poteva incarnare la filosofia della sua azienda meglio di se stesso? A dar vita all’Omino coi baffi è l’abilità di un geniale disegnatore dello studio Orsini di Novara, Paul Campani, che ispirandosi proprio alla figura di Renato Bialetti crea un distinto personaggio vestito elegantemente di nero, con un papillon e un cappello tipo Borsalino e i baffi neri… Sarà da quell’anno in poi la stilizzazione grafica del vero intenditore di caffè. Oggi registriamo con piacere che il Gruppo Bialetti è passato da quella piccola officina di trasformazione del metallo a Crusinallo, a stabilimenti moderni e tecnologicamente all’avanguardia in Italia, Turchia e Romania. Fra poco meno di 5 anni Bialetti festeggerà 100 anni, buon compleanno all’«omino con i baffi!» giugno 2015


[ s tile ita lia no ]

INCLINAZIONE HANDMADE Le nuove mode del design italiano A cura di Luca Medici*

A

Artigianale, fatto a mano... non puramente commerciale, recuperando il suo significato di grande valore originale, questo termine, ora più che mai, assume la giusta connotazione delle ultime tendenze proposte dal made in Italy nel campo del design internazionale. Come? Riscoprendo le caratteristiche peculiari del “fatto a mano”, applicando questa nuova tendenza anche al comparto commerciale. Troviamo allora “Atelier Durini 15”, al piano alto di un palazzo inizio Novecento nel cuore di Milano, un prestigioso appartamento che Andrea Castrignano ha recentemente ristrutturato, dove sensualità e sartorialità incontrano l’interior design. Il noto volto televisivo ha saputo accostare legno, pietra, vetro e ferro e, come un abile sarto, ha “vestito” l’appartamento affinchè ogni ambiente fosse espressione dell’estetica di cui è stato ispirato. Proprio dirimpetto, stessa via, troviamo al civico 14 il bellissimo show room “B&B Italia”. Uno spazio dove hanno trovato la giusta collocazione le nuove tendenze outdoor. Anima hi-tech con meccanismi, strutture e materiali che fanno dell’eccellenza il vero punto di forza di questa collezione. Un esempio? Il nastro di polietilene nei toni bronzo o bianco, intrecciato per assicurare il particolare ef-

Atelier Durini 15

B&B

fetto geometrico che caratterizza la lavorazione “paglia di Vienna”, un complicato ordito ottogonale che Patricia Urquiola ha ingrandito fino a trasformarlo nel segno distintivo della collezione Canasta. Presso il cortile di casa Rossi, storica dimora milanese, “Seletti” ha presentato “Industry Garden Collection” che, in collaborazione con lo “Studio Job”, ha saputo riproporre gli arredi da giardino di una volta reinterpretando il materiale, ora in leggerissimo alluminio pressofuso verniciato, nonchè il disegno, un moderno “pizzo” simbolico, caratterizzato da innumerevoli spunti di moderno e passato perfettamente fusi insieme. Nel nuovo show room meneghino “Driade”, in via Borgnogna 8, la riscoperta del passato viene identificata in oggetti dal sapore vintage, ma assolutamente contemporanei. Italic Lace, serie di sottopiatti e sottobicchieri disegnati da Maurizio Galante e Tal Lancman, riproduce in chiave moderna i decori dei centrini di una volta fatti all’uncinetto. Gli elementi di questa serie sono realizzati in fotoincisione in diverse finiture. Insomma, il made in Italy riscopre e promuove l’artigianalità, ma strizza l’occhio alla tecnologia per offrire prodotti qualitativamente eccezionali, ma dal sapore “antico”! *www.my-home.biz

13

giugno 2015

Seletti


[ explorando ]

COLORI E SAPORI MEDITERRANEI A cura di Richard Seebach

Se davvero esistesse una cucina mediterranea, quella che spesso viene celebrata e altrettanto spesso smentita nei fatti, tra i suoi ingredienti principali troveremmo olio di oliva e pesce. Salita alla ribalta grazie alle affermazioni del biologo americano Angel Keys il quale, nel corso di una ricerca condotta in sette Paesi (Jugoslavia, USA, Giappone, Grecia, Olanda, Finlandia e Italia) negli anni Cinquanta sulle cause delle malattie metaboliche, constatò che molti dei disturbi del benessere (trombosi, arteriosclerosi, infarto, diabete, obesità) sono conseguenza

14

del modello alimentare che, nelle aree prossime al Mediterraneo, contempla il consumo di pochi grassi animali mentre abbondano fibre e grassi insaturi come appunto l’olio di oliva. In verità la dieta mediterranea è quanto di più evidente nella costruzione artefatta di mode (e non modelli) alimentari se è vero che, per restare in Italia, nella pianura padana il burro e lo strutto di maiale hanno sempre giocato un ruolo fondamentale nell’alimentazione delle genti e addirittura su una delle isole più grandi del Mediterraneo, la Sardegna, il pesce non regge benché mi-

nimamente la concorrenza della carne ovina. Piuttosto ci si potrebbe chiedere: a quanti chilometri dalla costa termina l’influsso del Mediterraneo? Fatta la necessaria premessa per non cadere nella trappola dei luoghi comuni, è in Grecia dove il consumo pro capite di olio di oliva è maggiore al mondo. Tallonata da Spagna, Italia e Marocco. In Italia sono a dimora 250mila piante di ulivo che producono 513 milioni di litri e un reddito di 3,2 milioni di euro, il 3% del fatturato tricolore. Tra gli oli assaggiati che ci hanno particolarmente colpiti, ecco i tre che vi suggeriamo. Partendo dal maggiore dei laghi italiani con l’FS17 dell’Azienda Agricola La Meridiana (www.lameridianaleali.com) di Puegnago del Garda, che sprigiona intensi profumi erbacei, specie di carciofo e origano, con spiccate note amare e piccanti in bocca, lunghe e morbide. È invece conosciuto come l’olio del priore quello della Cooperativa Verdolio di Cingoli, nelle Marche (www.verdolio.com) poiché sorse grazie alla volontà di 15 agricoltori sostenuti dal parroco locale, che divenne fulcro della cooperativa stessa. A Cingoli gli alberi di Mignola, che si concedono in un olio profumato di carciofo e alloro, marcatamente amaro e persistente, contribuiscono a suggellare l’incanto del territorio. Area di giugno 2015


[ explor a ndo ] Alcuni piatti del ristorante di Nadia Vincenzi, un autentico tempio del pesce di mare

giganteschi ulivi sono le colline crotonesi che si stringono attorno a Strongoli. È qui che, pochi passi dal mare, Michele Rodi, ancora giovanissimo, ha creato la sua azienda agricola, Askos (telefono 3203881221), mettendo a punto un extravergine monocultivar di Tonda di Strongoli. Vi abbiamo percepito un profumo delicato di erba fresca, sentori di cardo e finocchietto. Il sapore poggia su base fresca con armoniche presenze ammandorlate, di cicoria e lucida piccantezza. Per quanto riguarda l’altro fattore del binomio mediterraneo, il pesce, si sa che il più importante mercato nazionale non si trova in qualche località rivierasca, ma a Milano. Studi nel settore ittico hanno evidenziato che oltre alla vendita a miglio zero sulle banchine delle principali marinerie, il percorso seguito dalle più ricercate specialità si concentra nei principali mercati alla produzione, situati in prossimità della costa (Aci Trezza, Ancona, Cesenatico, Civitanova Marche, Civitavecchia, Corigliano Calabro, Goro, Livorno, Manfredonia, San Benedetto del Tronto, Viareggio), o misti (Catania, Chioggia, Molfetta, Trieste), rendendo più ardua la ricerca sulle grandi piazze dei mercati di redistribuzione al consumo (Venezia, Milano, Roma, Torino), dove il pescato locale fa molta più fatica ad arrivare. Evidentemente esistono prodotti e tradizioni che si polarizzano in precise aree della costa o nelle sue immediate vicinanze, a conferma della contraddizione insita nel termine dieta mediterranea. Ma soprattutto si sta instaurando un nuovo legame con il territorio, che consiste nell’incontro tra prodotti di terra e di mare dove giugno 2015

le vongole incontrano i funghi, il tonno le melanzane, le acciughe i fiori di zucca. In questo ambito il piatto forse più significativo rimane quello delle seppie coi piselli, che già Pellegrino Artusi inseriva tra le preparazioni che avrebbero unificato l’Italia a tavola. Anche in questo caso vogliamo segnalare tre tappe dove potrete fermarvi ad assaggiare delizie ittiche. Calato nella pianura bresciana c’è Da Nadia (www.ristorantedanadia.com), un autentico tempio del pesce di

mare. Nadia Vincenzi è molisana con solide radici romagnole, un mix vincente. Da podio i suoi tagliolini al grano arso con cicale totani e gamberetti. Dedicato invece a coloro che hanno sempre sognato di mangiare “nel” mare, ecco che un’antica posta di pesca tutta in legno tra Vasto e Lanciano si è trasformata in sosta golosa. È il Trabocco di Punta Cavalluccio (telefono 3333010800) a gestione prettamente familiare. Non esiste menu: il mare consegna a seconda dei vezzi. Non è ufficialmente un ittiturismo, ma in pratica lo è: ecco a Cirò Marina (KR) Mario Patera (alle reti ed ai fornelli) e le buone maniere di Michela De Angelis in sala. Tra le creazioni più intriganti i cavatelli con cozze e fagioli. Telefonare al 3393890171.

15


[ explorando ]

IL PESCE CHE FA BENE A cura di Evelina Flachi

A

Alici, sardine, aguglie, sgombri, alaccie & Co. (il cosiddetto pesce azzurro) che popolano i nostri mari, sono davvero speciali. Rientrano, infatti, nella lista dei functional food, ovvero cibi funzionali. Questo elenco (redatto dalla Comunità Europea) identifica gli alimenti che hanno dimostrato una reale efficacia nel contrastare le malattie. Il motivo? Il pesce è la fonte principale di acidi grassi omega-3 che hanno effetti benefici sulle cellule nervose, sul cuore e quindi sulla circolazione in generale. Non solo: alcune ricerche hanno inoltre evidenziato che queste sostanze aiutano a riequilibrare il film idrolipidico e, dunque, aiutano a mantenere in forma anche la pelle. Dal punto di vista nutrizionale poi, i prodotti della pesca apportano proteine di alta qualità biologica anche molto più digeribili di quelle della carne. E rispetto a quest’ultima, contengono meno grassi saturi che, se in eccesso, possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari). In più sono ricchi di minerali (fosforo, iodio, selenio e ferro) e contengono una buona quantità di vitamine del gruppo B. Per sfruttare queste sue doti è però necessario consumarne una porzione (che equivale a circa 150g) almeno 2-3 volte alla settimana. È inoltre importante la freschezza e controllarne la provenienza! Guarda i suoi occhi per sceglierlo bene! Dal pesci-

16

vendolo o al banco del “super” bisogna fare molta attenzione: il pesce è fresco quando l’occhio appare in rilievo (se è infossato ha già 2-3 giorni), le branchie di colore rosso vivo, la pelle elastica e brillante e la pancia soda. E ancora: trote, pesce persico e anguille, che vivono in acqua dolce, devono avere un odore delicato e gradevole, mentre i pesci di mare devono ricordare il profumo delle alghe. In alternativa è ottimo anche quello surgelato come il nasello o il merluzzo, per esempio, che sono anche molto leggeri in termini di calorie (circa 75 per etto). Infine, i metodi di cottura: l’ideale è cucinarlo al vapore, alla griglia o al cartoccio. Se è freschissimo è ottimo anche crudo o in carpaccio ma solo se garantito dal preventivo uso dell’abbattitore al ristorante o da una congelazione casalinga di almeno 48 ore per evitare la contaminazione dall’Anisakis, piccolo vermetto oggi frequentemente presente nella lisca del pesce azzurro. Anche molluschi e crostacei fanno parte di un’alimentazione variata ed equilibrata ma è sempre importante valutarne provenienza e freschezza per consumare con tranquillità un piatto nutrizionalmente utile all’organismo. Possiamo tranquillamente inserire, tra le porzioni consigliate, i prodotti conservati (tonno, sgombro, acciughe ecc) nella dose di 50g a porzione (riferita al peso sgocciolato).

giugno 2015



[ gourmet ]

S’APPOSENTU CASA PUDDU La cucina mediterranea secondo Roberto Petza A cura di Riccardo Lagorio

18

Sopra: una veduta nutturna della suggestiva location; a fianco lo Chef Roberto Petza

croccante con carciofi alle erbe e salsa di vino e frutta (ricco di gusto ed esperienze che sembrano arrivare dall’Estremo oriente) o le tallutzas di semola con sugo di triglie, ragù di carciofi e croccante di mandorle (le tallutzas sono palline di pasta avanzo dell’impasto del pane coccoi) e che irrimedia-

Ph Daniela Zedda

S

S’apposentu è parola sarda che contraddistingue il salotto buono della casa dove accogliere gli ospiti. La cucina di Roberto Petza è come il salotto di casa: ispira serenità e sicurezza, affascina per raffinatezza e garbo cristallino. Il suo S’apposentu presso Casa Puddu a Siddi, nel Medio Campidano è uno dei giganti della cucina tricolore poiché vive grazie a ciò di cui l’Italia va fiera, i prodotti di tanti piccoli artigiani, che Roberto Petza è in grado di esaltare e valorizzare come solo un grande cuoco sa fare. La sostanza delle materie prime si percepisce netta nelle sue preparazioni, come l’amore verso la propria terra, quella Sardegna ricca di zafferano, di ovini, di erbe spontanee e di pesce. Per quanto riguarda questo ingrediente, pur fondamentale nella cucina di Roberto Petza, bisogna sottolineare la personale sensibilità che lo porta a utilizzare prodotti ittici non a rischio di estinzione. Non un ambasciatore della sola cucina sarda quindi, ma planetario, dove il territorio è elemento per garantire riconoscibilità e dignità alle preparazioni, mai banali e scontate. Da queste premesse nascono piatti talentuosi come il maialino brado


BRODO DI PECORA CON ERBETTE DI CAMPO, GAMBERI E RAVIOLINI DI CASU AXEDU Ingredienti per 4 persone Per il brodo: 1 kg di carne di pecora privata del grasso 6 pomodori secchi sotto sale 3 cipolle tagliate a metà e arrostite sulla piastra Carota, sedano, prezzemolo, timo, basilico, rosmarino e alloro 2 spicchi d’aglio pepe nero in grani sale

Ph Tommaso Malfanti

Per ravioli: 200 g di semola di grano duro 8 rossi d’uovo 100 g di formaggio acido 10 g di scorza d’arancia grattugiata 30 g di pecorino semi stagionato sale e pepe di mulinello bilmente rimandano alla tradizione e alla cultura locale come l’arcaico piatto di formaggi, che lo stesso Petza provvede a preparare. Casa Puddu è un edificio Liberty d’inizio Novecento, un tempo sede dell’omonimo pastificio ed ammobiliato con cura ed eleganza e rappresenta una tappa imprescindibile per tutti coloro che visitano la regione dei nuraghi e trovano piacere quando vengono coinvolti dal Bello e dal Buono.

Ph Simone Smikberg Bergamaschi

S’Apposentu Vico Cagliari, 3 Siddi (VS) Telefono 0709341045

giugno 2015

Altri ingredienti: 16 code di gambero rosso prive di carapace 16 foglioline di sedano selvatico 8 pomodorini confit 16 foglioline di basilico 8 ciuffetti di finocchietto selvatico 1 cucchiaio di erba cipollina tagliata a bastoncini di circa 1 cm di lunghezza 12 fiori di senape selvatica sale e pepe olio extra vergine d’oliva Procedimento Per il brodo: In una pentola capiente preparare il brodo con 4 l d’acqua fredda e 1 kg di ghiaccio, schiumare e continuare la cottura per circa 5 ore a fuoco lento. Poi filtrare con un panno di lino, dividere in due pentolini. In uno metterci i pomodorini confit e tenere in caldo. Per i ravioli: Mettere i formaggi in un frullatore con sale e pepe e frullare fino ad avere una crema. Trasferire il composto in una bacinella e incorporare la scorza d’arancia, aggiustare di sapore e mettere il tutto in un sac à poche, conservare in frigorifero. Impastare la semola con i rossi d’uovo, avvolgere nella pellicola e far riposare per almeno un’ora in frigorifero. Passato questo tempo, tirare la pasta nella sfogliatrice e fare delle sfoglie molto sottili, confezionare i ravioli tondi con l’aiuto di un coppa pasta del diametro di circa 4 cm. Condire i gamberi con sale, pepe e olio extra vergine d’oliva, distribuirli in modo casuale nei piatti ben caldi e mettere sempre in ordine casuale gli odori, 2 pomodorini confit e un filo d’olio extra vergine d’oliva. Cuocere i ravioli nel pentolino del brodo dove abbiamo scaldato i pomodorini. Una volta cotti, scolarli e sistemarne 3 in ogni piatto, mettere il brodo bollente del secondo pentolino in una teiera, servire il piatto con gli ingredienti e versare sopra il brodo davanti al commensale.




[ s tile natura le ]

NUTRIZIONE:

PRENDIAMOCI GUSTO!

Q

Questo lo slogan dell’incontro che si è tenuto a Verona il 18 maggio a Palazzo Gran Guardia, a chiusura degli appuntamenti di Maggio Scuola, rivolto a circa 200 studenti delle scuole primarie veronesi. L’evento è stato promosso dalla Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare (FEI) in collaborazione e con il patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione del Comune di Verona. Partner dell’evento l’azienda IS’ Company che distribuisce in Italia succhi di frutta e verdura del marchio Granny’s Secret, al 100% naturali. Uno sponsor tecnico, Radiomarelli, e due media-partners: il magazine “italiadagustare” e la radio nazionale Latte&Miele. L’obiettivo del convegno era quello di presentare e approfondire con i ragazzi i principi base per un corretto stile di vita al fine di salvaguardare la salute e il benessere proprio a partire dai più giovani. Ha aperto l’incontro Carlo Kauffmann che a nome della società organizzatrice Le Roy ha presentato i relatori: la Prof.ssa Evelina Flachi, nutrizionista e Presidente della Fondazione FEI, il Prof. Antonio Foglio scrittore, docente in diverse Università internazionali e consulente di organismi culturali come l’UNESCO. Presente anche il Capitano del Chievo Verona Sergio Pellisier, accolto dagli applausi dei ragazzi che ha voluto seguire tutto l’incontro intervenendo al termine dei lavori. Ha inoltre portato i saluti del Coach del Calzedonia Verona Volley Andrea Giani - impegnato in Slovenia con la Nazionale - il Team Manager Gianandrea Marchesi, che durante il campionato cura proprio i rapporti con tutti coloro che devono garantire la più corretta alimentazione della squadra. IMPARARE DIVERTENDOSI La Prof.ssa Flachi ha illustrato il compito della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare, sensibilizzando l’applicazione delle linee guida per l’Educazione Alimentare emanate dal MIUR anche in prospettiva di Expo 2015. Ha poi presentato questo innovativo strumento per la didattica e la formazione, la piattaforma “Nutrizione, prendiamoci gusto” studiata per dialogare con i ragazzi dagli 11 ai 14 anni e aiutarli a

22

nutrirsi in modo sano divertendosi. La piattaforma (scaricabile gratuitamente dal sito www.foodedu.it) ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del Progetto Scuola del Padiglione Italia in Expo 2015 ed è stata segnalata al Tavolo di Lavoro sull’Educazione Alimentare tra le “Best Practices” preparate per la Carta di Milano. Col suo intervento, il Prof. Foglio oltre a sottolineare l’importanza di una corretta alimentazione, ha voluto anche ricordare ai ragazzi di non trascurare il problema enorme degli sprechi alimentari, che non è più sopportabile nei confronti di chi ancora muore di fame nel mondo. Ecco quindi la necessità di costruire un programma efficace che coinvolga l’intera società, le famiglie e i governi per affrontare con maggiugno 2015


[ s tile

A sinistra: Evelina Flachi, Lidia Marcazzan, Sergio Pellisier e Antonio Foglio; sopra: Pellisier mentre rilascia gli autografi

Nella pagina a fianco: Verona, Palazzo della Gran Guardia; Carlo Kauffmann, Evelina Flachi, Antonio Foglio e Sergio Pellisier

gior determinazione questa gravissima piaga. La malnutrizione colpisce ogni anno milioni di bambini e il Prof. Foglio ha spiegato ai ragazzi che quello, più che un problema di economia, è un problema di etica o, come afferma con passione, di “eticonomia”. «Consiglio a tutti i ragazzi di fare sport a qualsiasi livello, non solo agonistico», ha detto nel suo intervento conclusivo il Capitano del Chievo Verona Sergio Pellisier, «Io non ho mai seguito particolari diete, mi sono sempre autodisciplinato. È importante mangiare bene perché man mano che si diventa adulti si può andare incontro a malattie conseguenti a una scarsa cultura

sull’alimentazione. Mangiare sano è più importante di quanto in molti possano pensare». Prima di chiudere l’incontro è intervenuta la Dirigente Scolastica Dott.ssa Lidia Marcazzan, che ha voluto esprimere la sua soddisfazione per quanto sentito nel corso dei vari interventi, augurandosi che di questi incontri se ne possano fare altri coinvolgendo sempre più ragazzi. Una mattinata conclusasi in allegria con un brindisi a base di succhi di frutta offerti a ragazzi e insegnanti dal partner dell’incontro - IS’ Company per consentire a tutti di provare quanto è buono ciò che è assolutamente naturale.

In collaborazione con:

giugno 2015

na tur a le ]

Con il Patrocinio di:

23


[ s tile natura le ]

I

Il Salone del Mobile non propone solo mobili di design, cucine o lampade, ma anche nuovi modi di concepire il benessere! Ho scoperto questa rivoluzionaria seduta di Technogym circa un anno fa, ma mi sono avvicinato a questo prodotto solo di recente. Scopri il bello di fare movimento anche quando sei seduto, con Wellness Ball™ Active Sitting, la nuova seduta dinamica per aiutarti a rendere attivo il tempo in cui sei seduto. Questa nuova seduta dinamica ti permette di fare movimento mentre sei al lavoro, a casa o in qualsiasi altro luogo. Consente di migliorare la postura e di eseguire innumerevoli esercizi per il rinforzo muscolare e l’equilibrio, in qualsiasi momento e ovunque tu sia. I benefici sono numerosi... postura corretta, tonificazione e rinforzo muscolare sono i suoi cavalli di battaglia! Utilizzare la Wellness Ball durante l’orario di lavoro, a casa o in qualsiasi altra situazione in

TECHNOGYM ™

WELLNESS BALL Allenarsi stando seduti A cura di Luca Medici* cui sei seduto, ti permette di assumere una postura sempre corretta prevenendo problemi alla schiena e migliorando, al contempo, il tuo stato di salute. Questa seduta dinamica, infatti, consente di eliminare una delle principali cause di dolore lombare: il mantenimento per lunghe ore di una posizione statica. Con questo attrezzo la schiena esegue una serie di micromovimenti capaci di migliorare l’azione di stabilizzazione della colonna vertebrale svolta dai muscoli addominali e lombari, i cosiddetti “core muscles”. La stessa Ball, in quanto seduta di-

namica, ti indurrà ad assumere la posizione corretta per ottenere questi benefici. Doppia densità, maggiore sicurezza. Racchiude al suo interno un principio semplice, ma al contempo innovativo, brevettato da Technogym: la doppia densità. Questa seduta dinamica è infatti più pesante nella parte inferiore e ciò consente maggiore stabilità e ne favorisce il centraggio, rendendola confortevole in ogni situazione. Confortevole grazie alla cover e a elementi funzionali. Parte integrante e funzionale del prodotto, la cover che la ricopre è realizzata con materiale traspirante e antibatterico, ed è lavabile a 30° in lavatrice, per garantirti massimo confort e igiene. Per rendere la seduta dinamica ancora più stabile, e quindi sicura, la base della cover è rivestita con materiale antiscivolo, mentre la cerniera ti consente di sfoderare con facilità la Ball e verificare se è gonfiata correttamente: quando la cerniera è completamente distesa significa infatti che la Ball è al punto giusto di gonfiaggio. A mio avviso è un prodotto da non sottovalutare, esiste in due misure per adattarsi alla vostra statura, ma soprattutto crea benessere al vostro corpo! *www.my-home.biz

24

giugno 2015


[ s tile na tur ale ]

Prof. Alessandro Miani alessandro.miani@gmail.com

IL PIACERE DELLA MEMORIA

L

L’auto d’epoca contiene in sé l’affascinante concetto di sopravvivenza evolutiva. Basti pensare che guidare oggi il modello T della Ford, di cui furono prodotti milioni di esemplari, significa portare avanti l’esperienza di pochi sopravvissuti. Una rarità, qualcosa che è andato oltre il tempo grazie alla cura e alla passione di chi ha saputo mantenerli, pezzo per pezzo, ricambio dopo ricambio. A fronte delle sempre più importanti e continue tecnologie che imperversano nei nostri mezzi di trasporto, automobili comprese, da sempre esiste il piacere del retrò. Un piacere vero, fatto di passione, di assenza di tecnologie ed estenuante caccia a pezzi spesso introvabili. Il mondo delle auto d’epoca non è però solo questo. Al naturale interesse tecnico che porta l’appassionato spesso a saper montare e smontare il suo gioiello, all’idea della distinzione dalla massa legata alla rarità, si unisce anche un complesso mondo sensoriale diverso da quello che oggi l’automobilista conosce. Perché qui la meccanica riprende il sopravvento sull’elettronica: suoni differenti distinguono il rombo del motore, lo sbattere delle portiere, il suono del clacson, un mondo fatto di sensazioni tattili diverse, in cui si assapora la piacevole unicità dello stringere tra le mani un volante in legno e, insieme, finiture di pregio o meno che scaturiscono dall’era paleolitica del mondo industriale. giugno 2015

Un mondo nel quale spariscono i “servi”, lo sterzo è più duro e meno preciso, il cambio meno armonico, i freni meno assistiti. Forse è qui che la passione degli amanti delle auto d’epoca si fonde con dati sensoriali e memorie di forme che sembrano lontane dal nostro presente. Così, spesso questi oggetti solleticano le aree di una memoria collettiva fatta di stili e comfort diversi. Un’auto d’epoca non è solo il piacere della guida, di sentori di epiche imprese ma è soprattutto il concedersi un sogno potendosi immergere completamente in un vortice emozionale che scaturisce dal contatto sensoriale, dal sentirsi parte della storia. Il nostro cervello è molto sensibile agli stimoli tattili, olfattivi, visivi cui siamo sottoposti, anche inconsapevolmente, quando guardiamo un’automobile, con le dita quasi la sfioriamo a disegnarne il profilo, gustiamo il rumore nell’apertura e chiusura di una portiera e poi sedendoci dentro ci isoliamo dal mondo immaginando di essere già in strada a vivere una nuova avventura. Sono anche questi stimoli sensoriali e la risposta che il nostro cervello elabora i fondamenti che le case automobilistiche valutano per rendere i nuovi modelli emozionalmente vivi, capaci di trasmettere una qualità emozionale ed esperienziale che prende sempre più spesso spunto da un anelato passato per fidelizzare le nuove generazioni di utenti.

25


[ erba r io magico ]

L

L’Aronia è una piccola bacca astringente derivata da un arbusto nativo dell’America settentrionale, già conosciuta in passato dagli Indiani per le sue proprietà curative. All’inizio del XX sec. fu esportata in Russia dove viene considerata ancora oggi una pianta officinale. Solo in tempi recenti ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale che è rimasta sbalordita per l’eccezionale valore nutritivo contenuto in questi piccoli frutti somiglianti molto per l’aspetto al classico frutto dei mirtilli. Poco conosciuta in Italia, l’Aronia è invece molto usata nei Paesi dell’Est Europa, sia mangiata fresca che in succo, per guarnire gelati torte e creare dissetanti bevande o ottime marmellate. In genere vengono coltivate ampiamente l’Aronia nera e l’Aronia rossa. Le bacche nere hanno un gusto leggermente più amaro ma sono molto ricche di potentissimi antociani antiossidanti (valori tra i più alti presenti in natura), oltre ad essere una ricca fonte di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre alimentari. Studi hanno dimostrato che il consumo regolare dell’Aronia aiuta a combattere il cancro, l’invecchiamento e le malattie neurologiche, il diabete e anche le infezioni batteriche. Nella composizione del suo fitocomplesso, le ultime ricerche scientifiche rilevano vitamina C, vitamina K e sali minerali, in particolare di manganese, elemento fondamentale per le funzioni di protezione antiossidante ed immunitaria dell’organismo. Inoltre, in 100g di bacche d’Aronia è addirittura presente circa il 93% del ferro che dovremmo assumere quotidianamente in una dieta sana e bilanciata. La vitamina C, ol-

26

tre alla conosciuta funzione di prevenire e aiutare a curare il raffreddore e influenze, svolge anche altri ruoli fondamentali, ad esempio contribuisce alla generazione di globuli rossi, aiuta la biosintesi del collagene, favorisce la sintesi degli acidi biliari che permettono di digerire ed assorbire i lipidi, ossia i grassi. Inoltre è molto efficace come antinfiammatorio alleviando i dolori causati da disturbi come le artriti. La vitamina K contribuisce, anche se in modo indiretto, alla formazione e al mantenimento della salute delle nostre ossa, ed è inoltre un fattore molto impor-

tante per la coagulazione del sangue. Grazie all’alto contenuto di acido chinico, l’Aronia e i prodotti che si possono ottenere da essa, può svolgere un’importante funzione di prevenzione e cura contro le infiammazioni del tratto urinario. Le bacche sono inoltre un’importante fonte di fibre vegetali, utili per favorire una regolare attività del nostro intestino e aiutare a dimagrire chi soffre di sovrappeso. Le proprietà delle bacche di Aronia sono riconosciute anche nel settore estetico ove si utilizzano sempre più per la preparazione di cosmetici e creme.

LE BACCHE DELLA SALUTE

ARONIA MELANOCARPA A cura di Marica De Bonis

giugno 2015


SCELTI PER VOI

[ libr i ] LA SIGNORA DEI SEGRETI

È lo straordinario racconto di sessant’anni della nostra storia attraverso l’avventurosa scalata sociale di una ragazza venuta dal nulla, Maria Angiolillo. A lei hanno sussurrato confessioni segrete tanti politici, da Fanfani ad Andreotti, da Berlusconi a Bossi, da Fini a D’Alema, Bersani, Bertinotti. Industriali come Gianni Agnelli e Henry Ford, o alti prelati come Paul Marcinkus. Candida Morvillo e Bruno Vespa ci descrivono magistralmente i caratteri di una donna di eccezionale anticonformismo e modernità. Candida Morvillo - Bruno Vespa, (Rizzoli)

BIBBI ESCI DALL’ACQUA

Tanti anni di affetti, passioni, desideri, errori… Barbara De Rossi apre il suo cuore ai ricordi parlando di sé e di tutte le donne che vogliono essere forti senza perdere la loro dolcezza. Donne che senza nascondere le proprie fragilità si sentono sicure e soprattutto vogliono continuare a credere in se stesse. Quasi una autobiografia “allargata” per condividere con i lettori il significato del “suo” voler bene alle persone. Barbara De Rossi, (Rizzoli)

IL SEGRETO DEGLI ANGELI

Una nuova storia della più celebre giallista svedese, raccontata con la consueta abilità narrativa dove i personaggi che tornano nelle sue righe sono come dei vecchi amici, e non puoi fare a meno di voler sapere che cosa gli succederà. Diventata ormai la giallista più famosa di Svezia, la Läckberg ambienta tutti i suoi romanzi in un ex villaggio di pescatori di aringhe, divenuto oggi la meta più radical-chic del Paese. Camilla Lackberg, (Marsilio)

giugno 2015

LA CLIENTE SCONOSCIUTA

Questo è l’ultimo imperdibile caso dell’avvocato Max Gilardi, nato dalla fantasia della nuova signora del giallo italiano Elda Lanza. Gilardi era stato fermato dall’ispettore Italo Verbani sulle scale del palazzo di Lidia Morandi, una bella donna, ex Miss Mondo, scaltra, intelligente, costretta su una sedia a rotelle per un tragico incidente, ma la signora - che l’aveva chiamato - non poteva più parlargli, uccisa con sette coltellate. Un vero rebus da sciogliere. Elda Lanza, (Salani)

LA VIGNA DI ANGELICA È la storia avvincente di una famiglia di Borgo Franco proprietaria di ciò che resta dell’antico monastero in cima al colle e di vigne curate con pazienza da generazioni per trarne vini pregiati e inimitabili. Il ritratto Angelica, affascinante protagonista in cui rivivono le tante donne produttrici di vino del nostro Paese, intraprendenti e coraggiose, per le quali la vita è fatta sì di responsabilità, passioni e delusioni, ma anche di sogni. Sveva Casati Modignani, (Sperling & Kupfer)

27


[ hi-tech ] A cura di di Alberto Zonna

UNO CHEF ROBOT TAGO ARC, IL BRACCIALE “MUTANTE” Liber8, una giovane società ungherese, ha progettato questo gioiellino hi-tech. Basta indossarlo, premere il pulsante di trasferimento dell’app sul nostro cellulare e in pochi secondi il braccialetto acquisirà dallo smartphone l’immagine scelta tra migliaia di disegni fatti da designer di diverse case di moda. Il display bianco e nero e le rifiniture argento/oro conferiscono eleganza all’oggetto. In commercio da dicembre, il bracciale “eco-friendly” che non ha bisogno di batterie, in acciaio inossidabile e anallergico, sarà prodotto in tre misure e costerà circa 300 euro.

SEPIOS, IL PESCE ROBOT

Realizzato da un gruppo di allievi del Politecnico di Zurigo, si tratta di un vero e proprio pesce robot di 22,7 kg - ispirato alle seppie - in grado di muoversi in ogni direzione grazie a quattro pinne radiocomandate e a un particolare mouse. Una video camera trasmette il filmato sul computer portatile in tempo reale: Sepios sarà forse il primo di una serie di droni acquatici in grado di esplorare mari e oceani senza ricorrere a macchinari rumorosi e alla presenza invasiva di esseri umani.

Finalmente un cuoco robot che prepara pasti di qualità in pochi minuti. Progettato da un team di ingegneri della britannica Moley Robotics, il prototipo dispone di due mani completamente articolate e in grado di riprodurre fedelmente i movimenti di un essere umano, come quelli di un cuoco professionista capace di cucinare prelibatezze con tutta l’abilità di un grande chef. Così l’uomo mette in campo il processo creativo e il robot s’incarica delle operazioni noiose. Una versione del robot per il grande pubblico sarà disponibile ad un prezzo accessibile tra un paio di anni.

PHOTOMATH, RISOLVI I PROBLEMI DI MATEMATICA

In soccorso ai genitori non esperti di matematica, un imprenditore croato, utilizzando il software di riconoscimento dei caratteri, ha sviluppato questa app per smartphone che in pochi secondi consente al telefonino di risolvere le equazioni di matematica. Gli studenti possono verificare se hanno svolto correttamente i compiti ottenendo tutti i passaggi necessari a risolvere i problemi di matematica. Basta puntare la fotocamera del cellulare su una equazione matematica per avere la risposta quasi all’istante. L’applicazione è gratuita.

ROBOCORE, IL ROBOT FAI DA TE

Costruire un robot pretende molta perizia e molti soldi. Tuttavia questa capacità un tempo riservata ai laboratori delle università o alla aziende che fanno ricerca sarà presto disponibile per costruttori amatoriali. Scienziati polacchi della AGH University di Cracovia hanno infatti sviluppato un innovativo dispositivo di robotica che permetterà a chiunque, dalle piccole imprese ai singoli, di creare il proprio robot mobile, che nuota, marcia, vola ed è in grado di interagire visivamente con l’ambiente attorno. giugno 2015



[ ruote & motor i ]

MASERATI GHIBLI S Q4 VOLARE INCOLLATI ALLA STRADA! A cura di John Reddy* Uno dei marchi italiani più apprezzati ed ammirati al mondo, uno stile inconfondibile ed un suono, quello del motore, unico e riconoscibile fra tutti. Questa vettura scatta da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, raggiunge una velocità massima di 284 km/h e monta un superbo motore a benzina V6 di 2.979 cc... serve altro? In Maserati hanno pensato di sì! Hanno aggiunto a tutto questo una trazione integrale intelligente che coniuga sicurezza e massimo piacere di guida. Questa innovativa soluzione di trazione integrale “on demand”, capace di regalare il massimo del piacere di guida su ogni tipo di manto stradale, normalmente “lavora” con la trazione posteriore ma, in condizioni di bassa aderenza, è capace di trasferire (in soli 150 millisecondi) la necessaria motricità anche alle ruote anteriori. Grazie alle sospensioni anteriori a quadrilatero e posteriori multilink a cinque bracci abbinate al nuovo

cambio automatico ZF a otto rapporti, gestito da un software autoadattivo, il pilota ha una totale padronanza del mezzo, garantendo un comportamento dinamico eccellente. Le forme esterne della Ghibli S Q4 offrono un connubio unico di eleganza e sportività, attingendo dalla migliore tradizione stilistica Maserati. Una silhouette filante e il caratteristico frontale sono un omaggio a modelli divenuti ormai un’icona di design, quali la GranTurismo e la storica berlinetta A6 GCS. La Ghibli S Q4 accoglie i suoi occupanti in un ambiente raffinato e confortevole. Il passo lungo infatti ha consentito di ottenere un abitacolo tra i più spaziosi nel segmento delle berline sportive. I sedili, rivestiti in mor-

bida pelle, sono invece caratterizzati da forme avvolgenti che enfatizzano la sportività dell’abitacolo, garantendo sempre un livello di comfort superiore. L’allestimento degli interni prevede tre livelli di personalizzazione: la pelle, che di serie riveste i sedili, può essere estesa anche alle aree laterali superiori della plancia, alla palpebra della strumentazione e ai braccioli delle porte, permettendo di creare un inedito abbinamento bicolore. Infine, l’abitacolo può essere rivestito con una pelle di qualità ancora superiore, realizzata da Poltrona Frau. Tutti i comandi sono ergonomici ed intuitivi. Il volante a tre razze, rivestito in pelle, è dotato di comandi per interagire con le funzioni multimediali del Maserati Touch Control, posizionato al centro della plancia. Insomma, un’automobile da far girare la testa! *www.my-home.biz

30 giugno 2015


[ via ggi nel mondo ]

È

È un luogo ideale per staccare la spina per qualche giorno, in attesa delle più lunghe vacanze estive, o una valida alternativa a queste, se non avete ancora ben preciso dove andare. Daruvar, nella Croazia centrale, a poco più di 100 km dalla capitale Zagabria è una cittadina ben preparata ad accogliere turisti dalle molteplici esigenze e aspettative: riposo, sport, gourmet. Aquae Balissae era una delle capitali termali dell’Impero romano, in seguito di quello ottomano e più di recente località ricreativa per i sudditi austroungarici. Sulle sue rovine sono state costruite le moderne terme, che catalizzano un turismo riservato e risultano un autentico toccasana per rigenerarsi, anche grazie all’immenso parco che le circonda. Le acque termali, che sgorgano a una temperatura media di 46 gradi, contengono prevalentemente calcio e magnesio che le rendono famose per la riabilitazione sportiva. Il principale bagno di fango risale al 1909, un gioiello di architettura neo ottomana. Nel parco delle terme si trova anche uno dei simboli di Daruvar, la statua bronzea dell’artista Antun Augustinčić, del 1927, “Donna al bagno”. Nel tipico stile art déco che spopolava tra le due guerre, raffigura una bagnante, emblema della salubrità delle acque. Recente invece la costruzione del parco acquatico termale, alimentato da acqua geotermale a 32 gradi: un’imperdibile attrazione per i più giovani. Il 30% del territorio urbano è costituito da verde: accanto al parco delle terme un parco naturale attrezzato per passeggiate copre un’intera collina, conosciuta come foresta dei Romani. L’agevole percorso di 2 km permette di scoprire gli abitanti del parco e altre curiosità come il luogo dove venne scogiugno 2015

perta nel 1789 una coppa imperiale di vetro d’epoca romana, utilizzata per mescere il vino locale. Fu il nobile Antun Janković a fondare il moderno agglomerato urbano costruendo tra il 1771 e il 1776 il poderoso palazzotto che domina la cittadina. Qualche anno prima era stata Maria Teresa d’Austria a concedere allo Janković uno stemma gentilizio con al centro una gru, che dà il nome alla località (daru è gru in ungherese). Proprio nei suoi sotterranei ha sede una delle più antiche cantine del territorio (Badel

1862) e costituisce l’ideale punto di partenza per percorrere la Strada del vino di Daruvar. Ma l’acqua e il vino non sono le uniche bevande nobili che caratterizzano Daruvar. Vi ha infatti sede la più antica birreria croata, la Staročeško, d’origine ceca come il 20% della popolazione di Daruvar e che ben media le ambizioni industriali con quelle artigianali. Imperdibile il mercato del sabato quando si possono conoscere contadini e artigiani locali. Acquisti di beni alimentari naturali e oggetti a prezzi vantaggiosissimi.

DARUVAR Un’oasi di benessere in Croazia A cura di Riccardo Lagorio


BLAK

+1 305 ge


eneration

www.c-room.it

KIES


GIUGNO

Questo mese abbiamo scelto di segnalarvi alcuni appuntamenti fra i tanti che avranno luogo lungo tutta la Penisola, cercando come sempre di portarvi piacevolmente in “giro” per questa nostra bella Italia. Milano, Roma, Liguria, Emilia Romagna e Sicilia i luoghi che caratterizzano l’agenda Italia di giugno.

giugno MILANO

la notte celeste La grande festa ritornerà per regalarvi nuovi momenti indimenticabili. I 23 centri termali della regione, dislocati in 18 località, dalla riviera alle colline, sull’Appennino o accanto alle città d’arte, saranno aperti fino a tarda notte. Dal tramonto fino a notte inoltrata, si potrà godere di trattamenti benessere a prezzi speciali, spettacoli e animazione all’interno dei centri termali e di eventi collaterali nelle località che li ospitano. Inoltre in tutti i centri termali, a mezzanotte, centinaia di “palloncini luminosi” bianchi e celesti, come il colore dell’acqua, voleranno in cielo.

13 TAORMINA

-20 12 giugno

la battaglia dei fioRi È la 47a edizione di questa festa dedicata alla coltivazione dei fiori, è una straordinaria occasione per ripercorrere un rito antico legato alla primavera e al risveglio della natura. Su carri di fiori artisticamente decorati si presentano i figuranti che danno vita a questa colorata battaglia.

34

12-14

[ a genda ita lia ]

i maestRi del gioiello Maestri del Gioiello è un’occasione unica in Italia per conoscere da vicino molte delle tecniche orafe che caratterizzano le tipicità del nostro Paese e l’eccellenza dell’oreficeria artigiana; un evento che si svolgerà a Palazzo Giureconsulti, da non perdere per osservare da vicino la lavorazione delle pietre preziose e per vedere dal vivo come si realizza un gioiello.

RIVIERA ROMAGNOLA giugno

taoRmina film festival Tiziana Rocca General Manager del Taormina Film Festival e il Comitato di Taormina Arte hanno annunciato le date della 61a edizione del Festival che si svolgerà dal 12 al 20 giugno. Una occasione per trascorrere alcuni giorni di vacanza in questa famosa cittadina siciliana.

VENTIMIGLIA

-21 20 giugno

29

ROMA giugno

la giRandola baRocca. Regata stoRica e fuocHi d’aRtificio Fuochi d’artificio alle 21;30 per la Girandola di Castel Sant’Angelo in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo. Pensata da Michelangelo e perfezionata da Bernini, la Girandola di Castel Sant’Angelo era ed è il culmine della festa dei santi patroni, il gran finale, il momento in cui lo storico castello affacciato sul Tevere si accende letteralmente di luci, effetti e colori grazie alla creativa energia sprigionata dai fuochi pirotecnici. La novità di quest’anno sarà la sincronia dei fuochi d’artificio con la musica che renderà unico lo spettacolo pirotecnico.


Anno 5 - Giugno 2015 • Periodico di Cultura e Società

DAVIDE RAMPELLO

e l’archivio del mondo STORIA&LEGGENDA

el scior Dondina MARNI P/E 2015

il fascino dell’Oriente

BRERA EXPO WINE TOUR Le vie del Chianti



STORIA & LEGGENDA

EL SCIOR DONDINA A cura di PAOLO MINOTTI

I

l suo vero nome era Carlo Mazza, “Dondina” è il soprannome affibbiato dalla ‘ligera’ (o ‘lingera’, come veniva chiamata la “mala” milanese) a colui che fu il capo della squadra mobile della Polizia di Milano negli ultimi decenni dell’Ottocento. Le cronache del tempo lo descrivevano come estremamente ligio al dovere, sempre presente ove sorgessero risse o furti, sempre attivo alla caccia dei “locch”, ossia dei “balordi”, tranne quando si sbronzava. L’ironico soprannome era proprio dovuto alla sua camminata sbilenca e dondolante, accentuata da un eccessivo consumo di alcolici. Analfabeta, violento e un po’ carogna, tartagliava ed era famoso per i metodi che usava, a dir poco singolari, e per la sua straordinaria forza fisica. Abilissimo nell’assicurarsi la complicità di confidenti, conosceva a fondo la vita malavitosa della città ed era odiato e temuto dai teppisti per le sue maniere spicce. Li prendeva a scapaccioni (leggendario era ‘il pugno del Dondina’), preferiva infatti la pena corporale all’arresto che, secondo lui, avrebbe fatalmente condotto i teppistelli direttamente alla malavita organizzata. Aveva ampi poteri ed i superiori non gli chiedevano conto del suo operato. In pochi mesi, intorno al 1870, riuscì a sgominare una banda di teppisti e ladruncoli che terrorizzavano gli abitanti di via S. Giovanni sul Muro e della zona del Castello Sforzesco. Le indagini del “nostro” commissario hanno il fascino ingenuo del naif, ma sono lontane anni luce da quelle odierne, dove sembra non si possa incastrare nessuno senza la prova del DNA, o da quelle leggendarie di Sherlock Holmes, fatte di geniale arguzia deduttiva. Qui la gente confessava a suon di botte. Quando però ai vertici della

questura vi fu il cambio dei dirigenti, per ‘el Scior Dondina’ finì la libertà di movimento: non potendo più lavorare ‘a suo modo’, chiese a 67 anni di essere messo a riposo e si ritirò in una squallida soffitta in via dei Borromei, dove visse fino al suo ricovero in ospedale. Da questa storia trae origine il detto milanese ‘Fà Dondina’ (Fare Dondina: avere un’andatura barcollante; tartagliare). Al scior Dondina, che sembra sia morto in ospedale, dimenticato, solo e in miseria, fu dedicata questa cantilena, un elogio ironico ma anche un po’ affettuoso dai perseguitati al loro persecutore:

«El Dondina quand l’è ciocch el va intorna a ciappà i locch e je mena a San Vittor a sentì quant hinn i ôr. E sona la voeuna e sona i dò el Dondina l’è su ancamò; e sona i trii e sona i quatter el Dondina l’è a teater; e sona i cinqu e sona i ses el Dondina l’è adree a bev; e sona i sett e sona i vott el Dondina l’è al casott.» 24oreNews

3


24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 5 - No. 6 Giugno 2015

In copertina: L’albero della vita

Giugno

PERSONAGGIO

6

Intervista a Davide Rampello

ARTE E CULTURA

8 9 10 11

Giugno: i teatri Teatro alla Scala: Lucia di Lammermoor; Cavalleria Rusticana Giugno: le mostre Nuovi arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Cinzia Boschiero Mauro Caldera Stefano De Angelis Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Camila Rodrigues Media Partner

BEAUTY

12

I consigli di Marina Mazzolari

FASHION

14

Marni: tendenze primavera/estate 2015

MILANO SI RACCONTA

17 18 19 20 21

Milano International Chef Cup 2015 Unici per Expo 2015 Alveari urbani a milano Design Meets Food Giugno: i concerti

COME STAI?

22 23

I rimedi dell’omeopatia Farmaci e dolore, gli antinfiammatori

IL SESSUOLOGO

24

Utero in affitto, una pratica controversa

EXPOTIME

26 28 4

Girovagando in Expo I giovani neoArchimede europei a Expo

24oreNews

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43 telefono: 02.83660842 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati - MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Guarda le nostre gallery con un semplice clik



D

avide Rampello, docente universitario, regista, scenografo, uomo di televisione per Mediaset e per la RAI. È stato Presidente della Triennale di Milano, direttore e curatore del Padiglione Italia all’Expo di Shangai 2010 e oggi del Padiglione Zero all’Expo Milano 2015. Ha curato le ultime edizioni del Carnevale di Venezia; la fondazione Florens, Larte, Altagamma lo annoverano nel proprio Consiglio direttivo. L’ha intervistato per voi Dario Bordet. Prof. Rampello, quando e come è nata l’idea del Padiglione zero? È nata alla fine del 2011, al termine del mio mandato in Triennale. Mi chiamò Giuseppe Sala e mi chiese di collaborare con Expo affidandomi la cura di un Padiglione che avrebbe dovuto accogliere i visitatori dell’Esposizione. Ho cercato di immaginare come avrei potuto affrontare il tema del cibo. Mi sono messo così nei panni del primo homo sapiens e ho pensato che con lui iniziava la storia del cibo, quanto ha fatto per soddisfare la necessità di procurarselo, sapendo che - essendo “sapiens” - la storia del suo desiderio di cibo doveva essere necessariamente anche volontà di conoscenza. Dopo 2 mesi avevo scritto la sceneggiatura e la relativa scrittura del racconto immaginato. Mi sono così confrontato con Michele

6

24oreNews

EXPO MILANO 2015

IL PADIGLIONE

ZERO

UNA “SORTA” DI ARCHIVIO DEL MONDO Intervista a cura di DARIO BORDET


PERSONAGGIO A sinistra: Davide Rampello e alcune immagini del Padiglione Zero

Tranquillini, un bravissimo disegnatore che lavora spesso con il Corriere della Sera. Abbiamo lavorato insieme per oltre un mese: è stato un continuo perfezionare l’idea che mi permise di ritrovarmi, alla fine di questo intensissimo mese di lavoro, con il racconto finito. Con questi disegni sono andato prima da De Lucchi e poi da Basili che era lo scenografo che avevo scelto e con il quale avevo già fatto il padiglione Italia a Shangai. Da qui sono nate le scenografie ed è nata l’architettura. L’idea è stata quella di realizzare 12 tappe con 12 sale che con un linguaggio molto teatrale e cinematografico raccontassero questa storia dell’umanità. A fianco allo scenografo c’è stato Aldo Sobbiati, bravissimo direttore della fotografia e, cosa più importante, abbiamo fatto realizzare tutto questo dai più importanti artigiani italiani, per cui abbiamo preso scultori, falegnami, pittori, decoratori, compositori, registi… che insieme hanno realizzato delle opere che raccontassero sì il percorso dell’uomo, ma che avessero già in sé una grande forza capace di emozionare. Le didascalie sono molto brevi, la gente deve emozionarsi senza bisogno di tante parole. Così è nato il Padiglione Zero! Cosa ricorda dell’esperienza dell’Expo di Shangai? L’idea era di rappresentare il vivere

all’Italiana in una città a misura d’uomo. Di Shangai ricordo la volontà, anche da parte del nostro ministero, che ci fosse molta interattività grazie all’uso di strumenti tecnologici. Conoscendo abbastanza la Cina e in particolare Shangai, questo modo di comunicare ci avrebbe confuso con tutti gli altri Paesi presenti, così decisi invece di allestire un padiglione assolutamente “unico” realizzando addirittura una sala per ospitare, ogni 15 giorni, il lavoro di tanti artigiani diversi, dai calzolai a chi faceva le cravatte, o le camice, le sedie e cosi via… E questo ebbe un successo impressionante. Il Padiglione italiano, dopo quello cinese, fu il più visitato all’Esposizione di Shangai. Parliamo del Carnevale di Venezia, di cui è stato direttore artistico. Un grande impegno... Un impegno terminato quest’anno. Sì, è stato un grandissimo impegno, soprattutto perché per creare un carnevale a Venezia devi conoscere la storia della città, devi entrare nello spirito dei suoi abitanti. L’andare in maschera a Venezia coincideva con la stagione inaugurale teatrale, perciò durava 6 mesi, cominciava a settembre e finiva con l’avvento della quaresima. E se pensiamo alla Venezia di allora, della fine del ‘600 fino a tutto il ‘700, pensiamo ad una città con il maggior numero di teatri al mondo,

una città che aveva una offerta incredibilmente elevata di spettacolo, di gioco e di piacere. Una città dove si erano inventati i Casinò dove giocare, dove il teatro aveva raggiunto un livello sofisticatissimo e dove ogni giorno cambiava il cartellone. Era la città delle cortigiane più raffinate e più colte. A Venezia si viene a “fare” il Carnevale e “non a vedere” il Carnevale. Cosa l’ha spinta a presentare il programma di Striscia la Notizia “Paesi e Paesaggi?” La volontà di realizzare con Antonio Ricci e Luca Masia, che ne è l’autore insieme a me, una rappresentazione della eccellenza Italiana del paesaggio. Il paesaggio di una località è la storia dell’uomo che la abita che la anima, la sua intelligenza, la sua arte. Io parlo del formaggio, del vino, parlo del fare i biscotti, la pasta… raccontando tutto questo con grande sintesi e tenendo presente l’invito che faccio sempre alla fine di ogni puntata, soprattutto quello di ricordarsi di andare in quel dato posto non come turista ma come ospite: «Sentitevi a casa, perché una persona a casa propria conosce tutto ciò che ha». Allora forse “sentirsi a casa” vuol dire conoscere le cose che ci circondano. Questo programma vuole essere un invito alla conoscenza, alla riflessione, all’amore delle cose stesse. Un invito a fuggire dai mali peggiori della nostra cultura, la superficialità e l’ignoranza. Ci lancia uno spot per Expo? Venite a vedere Expo Milano 2015, perché se non venite non potete capire la bellezza che troverete e lo sforzo di ciò che è stato fatto per offrirvela. 24oreNews

7


CARTELLONE TEATRI PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO - IL MUSICAL “Regina” indiscussa dei musical delle scorse stagioni, Priscilla, sfavillante capolavoro firmato dal regista Simon, porta in scena una varietà di oltre 500 magnifici costumi che rendono ogni singola scena simile ad un gran finale; una raffica di battute esilaranti e una splendida colonna sonora di 25 intramontabili hit internazionali. 27 Maggio - 4 Luglio 2015: Teatro Manzoni

TOO LATE! (ANTIGONE) CONTEST #2 Un contest - ovvero un confronto/scontro/dialogo fra due soli attori - sulle ipotetiche rappresentazioni di una splendente Antigone d’oggi. Una performance fisica, complessa e poliedrica, sul conflitto tra legge e sentimento per uno dei gruppi “anni ‘90” (Motus) che più si è saputo rinnovare. 8-12 Giugno 2015: Teatro Elfo Puccini - Sala Fassbinder

ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI È lo spettacolo “nato” nel 1947, ancor oggi leggero, fresco e imprevedibile. Il classico di Carlo Goldoni che Giorgio Strehler ha reso immortale: una piccola “storia del teatro” vivente che, da più di 60 anni, con strepitosa vitalità, conquista spettatori di ogni età e Paese, che condividono con Arlecchino la “fame” di teatro, di vita. 3-7 Giugno 2015: Piccolo Teatro Studio Melato

W MOMIX FOREVER Il nuovo entusiasmante spettacolo rappresenta il coronamento di 35 anni trascorsi a calcare le scene più importanti di tutto il mondo. Ed è proprio con una spettacolare antologia delle sue più suggestive e significative coreografie che Moses Pendleton, carismatico creatore e ideatore della compagnia, festeggia questo importante anniversario. 10-28 Giugno 2015: Barclays Teatro Nazionale LA BOTTEGA DEL CAFFÈ Al Piccolo Teatro Grassi di Milano Maurizio Scaparro firma la regia della commedia corale di Carlo Goldoni, La bottega del caffè: punto d’incontro degli intellettuali dell’epoca a Venezia, ma anche sfondo di una vita quotidiana dai risvolti spesso oscuri. Musica di Nicola Piovani. 16-21 Giugno 2015: Piccolo Teatro Grassi

JESUS CHRIST SUPERSTAR - XX ANNIVERSARIO Torna a Milano lo spettacolo che nella stagione ha ottenuto il più importante successo di pubblico e critica degli ultimi anni. Un evento per la città e per il suo pubblico internazionale con un protagonista d’eccezione conosciuto in tutto il mondo nel ruolo del titolo: Ted Neeley, colui che diede un’impronta mitica e indelebile al ruolo di Gesù nello storico film di Norman Jewison del 1973. 5-21 Giugno 2015: Teatro Nuovo

CERTE NOTTI Uno spettacolo evento da non mancare della prestigiosa compagnia Aterballetto, con le coreografie di uno dei più grandi artisti contemporanei Mauro Bigonzetti e la colonna sonora di Luciano Ligabue. L’energia pura e fisica dei concerti rock perfettamente amalgamata con la vitalità espressiva e corporea della danza, interpretata con grande intensità. 16-21 Giugno 2015: Piccolo Teatro Strehler

Credits: Valentina Bianchi

BAGNATI La vita assonnata e piena di privilegi della famiglia Dazeri subisce un brusco scossone quando Guido e Fiamma scoprono che il loro figlio sedicenne Ludo ha una relazione col figlio della loro colf rumena. L’imbarazzo, i segreti inconfessabili, l’educazione sessuale e il rapporto tra istinto e ruolo sociale in una agrodolce e velenosa avventura famigliare. 3-15 Giugno 2015: Teatro Libero

8

24oreNews


ARTE E CULTURA

LUCIA DI LAMMERMOOR Gaetano Donizetti Direttore Stefano Lanzani Regia Mary Zimmerman Dal 28 Maggio all’11 Giugno 2015 Durata spettacolo: 3 ore e 15 minuti inclusi intervalli

LUCIA DI LAMMERMOOR: APPUNTAMENTI

3 Giugno: 3, 5, 8, 11

[1]

- ore 20:00

L’

opera, che debutta al Teatro San Carlo di Napoli nel 1835, deriva dal romanzo di Walter Scott “The Bride of Lammermoor” (1819), che ha un labile fondamento storico negli eventi accaduti nel tardo ‘600 in Scozia, dove le due chiese protestanti, la presbiteriana e l’episcopale, vivevano un forte conflitto. In questo contesto si ambienta la vicenda della protagonista, che Scott aveva sentito narrare con dovizia di particolari leggendari: la giovane ragazza promessa in sposa a un nobile per ragioni politiche, ma innamorata di un avversario decaduto dei suoi familiari, accoltella il marito durante la prima notte di matrimonio e muore in preda al dolore, impazzita per amore. Il librettista di Donizetti trasse la materia migliore della sua ispirazione poetica e drammatica dagli ultimi capitoli del romanzo, composti da Walter Scott sotto l’effetto dell’oppio, con il quale curava e leniva il dolore provocato da una calcolosi biliare.

CAVALLERIA RUSTICANA PAGLIACCI Pietro Mascagni - Ruggero Leoncavallo Direttore Carlo Rizzi Regia Mario Martone Dal 12 al 23 Giugno 2015 Durata spettacolo: 2 ore e 50 minuti incluso intervallo

CAVALLERIA RUSTICANA - PAGLIACCI: APPUNTAMENTI

3 Maggio: 16, 19, 22, 27, 29 - ore 20:00; 24

[1]

- ore 15:00

N

uova e antica insieme l’ambientazione di Cavalleria, con il bordello, il tronco colossale di un albero segato alla base, la platea di sedie di una chiesa, luogo di occhiate e sussurri maldicenti. Egualmente toccante la trasposizione dei Pagliacci in una squallida periferia moderna, un accampamento di girovaghi e giostrai ai margini di una rampa autostradale, forse interrotta. La ripresa del fortunato spettacolo si giova di un cast vocale d’eccezione con Elīna Garanča in Cavalleria e con Fiorenza Cedolins e Marco Berti in Pagliacci.

ALTRI APPUNTAMENTI DI GIUGNO 3 4, 6, 9, 13, 16 - ore 20:00 | ‘Carmen’ | Georges Bizet 3 4 - ore 18:00 | ‘Cavalleria rusticana - Pagliacci’ - Prima delle prime | Francesco Gala: “Due inseparabili squarci di vita” 3 7 - ore 20:00 | Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala 3 13 - ore 17:00 | Grandi voci alla Scala | “Mario Del Monaco” in occasione del 100° della nascita 3 14 - ore 20:00 | Filarmonica della Scala - Jonas Kaufmann 3 18 - ore 18:00 | ‘Tosca’ - Prima delle prime | Federico Lazzaro: “Le tentazioni della città eterna” 3 19 - ore 20:00 | Juan Diego Flórez (Tenore) 3 21 - ore 20:00 | Leo Nucci (Baritono) 3 25 - ore 21:00; 26 - ore 18:00 | Wiener Philharmoniker | 26: a favore della Croce Rossa italiana 3 29 - ore 18:00 | ‘Otello’ - Prima delle prime | Giancarlo Landini: “Il trionfo del tenore” [2]

[1] [2]

ScalAperta: biglietto sconto 50% Foyer Toscanini: ingresso libero fino a esaurimento posti

24oreNews

9


CARTELLONE MOSTRE GIUGNO CUCINE & ULTRACORPI Triennale Design Museum Viale Emilio Alemagna, 6 • Orari: lun-dom 10.00 - 23.00 L’ottava edizione del Triennale Design Museum si ispira al tema di Expo Milano 2015: il cibo, il nutrimento. La mostra racconta la lenta quanto inesorabile trasformazione degli utensili da cucina in macchine e automi attraverso oggetti di design italiano. Non solo “Bimby”, ma una vera e propria armata di “invasori automatizzati” che dalla metà del XIX secolo, con l’avvento dell’industrializzazione, è dilagata arrivando a sostituire molte pratiche umane dell’Arte culinaria. Fino al 21 febbraio 2016 IL PRINCIPE DEI SOGNI Palazzo Reale Piazza Duomo, 12 • Orari: lun 14.30 - 19.30 mar, mer, ven e dom 09.30 - 19.30; gio e sab 09.30 - 22.30 Dopo la tappa di Roma la grande mostra, realizzata in occasione di Expo 2015, è approdata Milano. L’esposizione raduna, dopo 150 anni, i venti arazzi cinquecenteschi commissionati da Cosimo I de’ Medici che raffigurano la storia di Giuseppe narrata nella Genesi (37-50). Gli arazzi, divisi per volere dei Savoia nel 1882 tra Firenze e il Palazzo del Quirinale, tornano, grazie all’impegno della Presidenza della Repubblica Italiana e del Comune di Firenze, ad essere esposti insieme in una mostra unica. Fino al 23 Agosto 2015 BRASSAÏ: POUR L’AMOUR DE PARIS Palazzo Moriggia Via Sant’Andrea, 6 • Orari: mar-dom 10.00-19.00 Dedicata all’opera intensa e luminosa di uno dei più grandi fotografi del ‘900, la mostra racconta la storia eccezionale di una passione, quella che ha unito per più di 50 anni il fotografo agli angoli e ai più nascosti recessi della capitale francese, ma anche a tutti quegli intellettuali, artisti, grandi famiglie, prostitute e mascalzoni, che hanno contribuito alla leggenda di Parigi. Sarà così l’occasione di conoscere l’intensa attività di questo straordinario autore che approda a Parigi ancora bambino e che per tutta la vita vivrà la capitale francese come fonte delle sue riflessioni e fil rouge del suo lavoro. Fino al 28 Giugno 2015 DOUBLE BIND & AROUND Hangar Bicocca Via Chiese, 2 • Orari: gio-dom 11.00-23.00 La prima mostra personale in Italia dedicata a Juan Muñoz, artista scomparso nel 2001, uno dei protagonisti della scultura contemporanea degli ultimi due decenni del ‘900. La mostra - che comprende numerose tra le opere più significative dell’artista - è un’importante occasione per conoscere il lavoro di un grande artista che ha saputo reinterpretare la tradizione della scultura classica alla luce delle avanguardie del ‘900. Conosciuto soprattutto per le sue sculture in papier maché, resina e bronzo, Juan Muñoz si è spesso interessato anche alla scrittura e alle arti sonore, creando composizioni per la radio e audio pieces. La sua opera più importante, “Double Bind”, fu realizzata nel 2001 per la Turbine Hall della Tate Modern di Londra e mai esposta al pubblico successivamente. Fino al 23 Agosto 2015 LUCIO FONTANA Fondazione Marconi Via Tadino, 15 • Orari: mar-sab 10.00-13.00 | 15.00-19.00 In collaborazione con la Fondazione Fontana, l’omaggio a Lucio Fontana (1899-1968), grande maestro ed inventore dello Spazialismo, vede in mostra alla Fondazione Marconi un importante nucleo di opere realizzate dal 1951 al 1968. Per la prima volta in Europa viene esposta l’opera “Concetto spaziale, Trinità” nell’allestimento che l’artista stesso elaborò in alcuni disegni del 1966, ma che non riuscì mai a vedere compiuto. Fino al 31 Ottobre 2015 10

24oreNews


ARTE E CULTURA MUSEO DEL NOVECENTO Spazio mostre e Archivi del Novecento Via Marconi 1, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar, mer, ven, dom 9.30-19.30; gio, sab 9.30-22.30 Sino all’1 novembre 2015

NUOVI ARRIVI. OPERE DELLA DONAZIONE BIANCA E MARIO BERTOLINI A cura di STEFANO DE ANGELIS

S

e si ha la pazienza di leggere l’intenso saggio di Cristina Baldacci e la chiacchiera sotto forma di intervista fra Mario Bertolini e Danka Giacon presenti nel catalogo della mostra “Nuovi Arrivi” (Silvana Editoriale), allora la storia delle opere esposte rivelerà molto di più di un amore nato oltre cinquant’anni fa fra il collezionista di Breno e l’arte d’avanguardia. In tutto 640 lavori che Mario e sua sorella Bianca hanno acquistato nel corso degli anni fra dipinti, sculture, fotografie e disegni, per questi ultimi una vera passione. Oggi tutti donati a Milano e al Museo del Novecento. Per Mario Bertolini, che tutti i martedì quando lo studio dentistico era chiuso trascorreva la giornata nelle gallerie di Milano, collezionare era diventata un’abitudine, una vera e propria droga che lo faceva sentire bene, consapevole di stare facendo qualcosa di importante. In mostra a Milano circa 120 opere distribuite fra lo spazio mostre a piano terra con il neoespressionismo e la sala Archivi al quarto piano dove si possono ammirare la pop art, l’arte concettuale, la body art e il

In alto: Jannis Kounnelis, Rosa bianca, 1967, smalto su tela; a fianco: Rainer Fetting, Steinwefer, 1983, olio su tela

minimalismo. Se poi ci si domanda perché mai Mario Bertolini abbia scelto di donare in blocco uno spicchio importante della sua vita alla città di Milano, la risposta è tanto semplice e limpida quanto le sue parole e i suoi gesti: “Milano ha significato tutto per me. Qui ho studiato e mi sono affermato professionalmente, qui ho apprezzato le cose belle e sempre a Milano mi è stato curato un problema al cuore. Sono i tre motivi per cui sarò eternamente grato a Milano”. Le opere collezionate da Mario Bertolini tra gli anni sessanta e ottanta sono sì il frutto della capacità di seguire i consigli dei tanti galleristi che lo hanno accompagnato in

questa sua avventura come Cannaviello, Marconi, Toselli, ma disegnano anche le intuizioni private e soprattutto il cuore di chi ha saputo stringere amicizie profonde con molti artisti nel corso della vita, in particolare Rodolfo Aricò, Vincenzo Agnetti, Davide Benati, Agostino Bonalumi. “Nuovi arrivi” è dunque il racconto appassionato e denso di un sentimento. Che va ascoltato a lungo e a fondo. In mostra non solo disegni, non solo dipinti, non solo fotografie. E il doppio tratteggio delle curatrici Cristina Baldacci e Danka Giacon è il segreto per poter entrare pienamente in quegli scatti, in quelle tele e in quei colori. 24oreNews

11


ASCOLTA MARINA…

DIOR BRONZE SPF30 Crema protettrice sublimante Viso Perfettamente idratante, seduce grazie alla sua leggerezza. Il suo profumo lascia sulla pelle una scia raffinata, sottile equilibrio di note floreali di Kaupé della Polinesia e di Tiaré delle Isole Marchesi. Istantaneamente più morbida e luminosa, la pelle rivela un’abbronzatura dorata uniforme, sublimata per lungo tempo. Grazie all’effetto di filtri fotostabili ad ampio spettro anti-UVA e UVB associati a micro-capsule antiossidanti, la pelle è immediatamente e giorno dopo giorno sempre più protetta contro i danni del sole, i radicali liberi e l’invecchiamento cutaneo.

YUKI NO SHINGYU Bagno Doccia Preparato per bagno e doccia a pH fisiologico, formulato a base di agenti lavanti delicati per preservare il corretto equilibrio idrolipidico della cute. Il fito-complesso attivo (ginseng, camomilla e timo) previene secchezza ed esfoliazioni conferendo alla pelle un tocco morbido e setoso, la fragranza delicata genera una sensazione di relax e benessere generale. È indicato per tutti i tipi di pelle anche nei casi di cute secca e sensibile. Non contiene SLS, SLES e parabeni aggiunti.

YUKI NO SHINGYU Crema solare Corpo SPF 15 Formula ricca per favorire un’abbronzatura uniforme, luminosa e dorata, contiene latti vegetali di loto e riso per agire contro secchezza, atonie e disidratazione. L’elevato contenuto di licopene, per la sua potente azione antiossidante, contrasta i radicali liberi provocati dai raggi UV. Assicura nutrimento e idratazione per una pelle piacevolmente morbida e setosa. È consigliata per pelli già abituate all’esposizione solare e per fototipi scuri.

LA PRAIRIE CELLULAR EYE CONTOUR CREAM Crema contorno Occhi Nel 1978, anno di nascita del marchio, La Prairie debuttò con questo prodotto ancor oggi molto amato e ricercatissimo per la sua linea e per il modo in cui combatte le rughe. Questo trattamento delicato e idratante, sviluppato specificamente per la sensibile zona del contorno occhi, aiuta a mantenere un livello di idratazione ottimale, lenisce la pelle e minimizza le linee sottili.

12

24oreNews

PREPARIAMOCI ALL’ESTATE! Si avvicina la bella stagione che ci porterà nuovi colori, sensazioni ed esperienze romantiche, rendendoci colmi di vitalità e ottimismo. Eppure l’estate nasconde non poche insidie: fattori climatici, metabolici e comportamentali minano, proprio in questo periodo, la salute e la bellezza del nostro corpo. Facciamo le scelte giuste per avere una pelle sempre ben idradata, bella e luminosa.

www.mazzolari.info



A cura di CAMILA RODRIGUES

S

trizzano l’occhio all’Oriente le proposte della maison Marni per la prossima bella stagione. Sembra infatti ispirata al Giappone la collezione Primavera Estate 2015: abiti che richiamano la forma dei kimono, soprabiti che sembrano delle tuniche monacali incentrate sul bianco, il beige e il nero, e mise lunghe con tessuti organici ma svolazzanti. Marni alterna colori pieni a motivi geometrici, pattern a esplosioni di colore grazie alle stampe: molto belle e particolari quelle con fiori oversize che sono nei codici Marni e che si allargano fino a diventare solo i petali. Ad interrompere i colori sono i dettagli, come le cinture da judo che valorizzando il punto vita contribuiscono ad esaltare la figura di questa donna eterea, che sfiora l’immateriale, o dalle maniche larghe e ampie che confermano le forme armoniche e sinuose.

Servizio PH Nick Zonna

COLLEZIONE DONNA

IL SOTTILE FASCINO DELL’ORIENTE


FASHION

TENDENZE PRIMAVERA ESTATE 2015 24oreNews

15



MILANO SI RACCONTA

MILANO INTERNATIONAL CHEF CUP 2015

Gli chef Iside De Cesare e Silvio Galizzi durante il cooking show

A

nano (VT) e da Silvio Galizzi del Seven di Lugano, che hanno elaborato il piatto “4 passi con gusto”, un viaggio nei sapori tra Italia e Svizzera. Un percorso “profumato” fra i sapori e gli ingredienti delle due nazioni. Pappardelle, crema di ceci e patate, pappa al pomodoro, trippa verza e carota, formaggio sprinz, crosta di polenta di mais rosso con fiori di sambuco e di acacia, la fanno da padroni. A valutare il piatto una giuria di esperti, composta da tre giudici fissi la nutrizionista Evelina Flachi, la giornalista Cristina Viggè e l’attore e drammaturgo Massimiliano Finazzer Flory, più lo chef vegetariano Pietro Joia e il food blogger Michael Gardenia. Ingredienti della serata: una giuria d’eccezione, squisiti finger food, ottimi vini, assaggi del piatto stellato in una cornice unica. Prossimo appuntamento al 9 giugno. Enjoy your Cooking Show!

Ph Franco Covi

ffacciato sui giardini di Porta Venezia al quarto piano del Centro Svizzero di Milano, il ristorante e location eventi “La Terrazza” di Via Palestro si contraddistingue per l’incontro dei più alti sapori della cucina italiana, con una vista mozzafiato su una delle aree più belle della città. L’Italia e il mondo si incontrano in cucina con uno Show Cooking di Chef Stellati a coppie. La dieta mediterranea abbraccia le cucine dei Paesi del mondo nella competizione culinaria internazionale organizzata da Eatart della scrittrice Rossella Canevari. Otto coppie stellari - e stellate - per otto ricette innovative, in otto serate che si ispirano al tema centrale di Expo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. L’originale iniziativa ha preso il via lunedì 18 maggio con un inedito binomio italo-svizzero, composto da Iside de Cesare, del ristorante La Parolina di Trevi-

Martedì 9 giugno la seconda coppia in gara: gli chef Stefano Cerveni (a sinistra) e Julien Machet 24oreNews

17


MILANO SI RACCONTA

C

ontinuano gli eventi del Fuori Expo firmato CNA Milano Brianza Monza. Negli spazi del laboratorio creativo di via Savona 52, cuore del quartiere del design milanese, serate piene di “sapore” intendono valorizzare il saper fare artigiano e l’innovazione portata dalle tecnologie della produzione digitale. CNA Milano ha ideato il progetto “Unici per Expo 2015” creando un hub per l’incontro, la condivisione e lo sharing allo scopo di promuovere e commercializzare ad un pubblico di visitatori mon-

18

24oreNews

UNICI PER EXPO 2015 Il Fuori Expo firmato CNA diale le realtà e i prodotti dell’eccellenza artigianale italiana. Un modo per valorizzare l’Italia dei territori, della cultura e della biodiversità in un’occasione irripetibile quale Expo 2015. Il progetto mira a superare la difficoltà di accesso per la piccola impresa al sito espositivo di Expo, ponendosi come valida alternativa e offrendo agli associati la possibilità di garantirsi uno spazio espositivo esclusivo nel cuore del distretto Tortona - Savona, un’area della città che per sua natura e tradizione è abituata a fare degli eventi cittadini un’occasione di vitalità e di iniziative che convogliano in questa zona consistenti flussi di turisti, ma anche di Milanesi. Molto interessanti i due appuntamenti di maggio, due serate con degustazioni gourmand in un perfetto connubio tra alto artigianato e tecnologia. Cioccolato 2.0 (presentato il 12 maggio) è un progetto innovativo nato per dare a tutti la possibilità di creare una tavoletta di cioccolato personalizzata, utilizzando come base un prodotto di altissima qualità, frutto dell’esperienza dei mâitre chocolatier di “Dolci Libertà”, il laboratorio di pasticceria e cioccolateria creato nel 2010 dentro il carcere di Busto Arsizio. Durante l’evento si è spiegato come si è arrivati ad aggiungere alla stampante 3D un inchiostro

prezioso e aromatico: pregiatissimo cacao. Una piattaforma on line permette di disegnare, direttamente sul sito, la “tavoletta” dei propri desideri con infinite varianti di “personalizzazione” del cioccolato, compresa la possibilità di aggiungere scritte e loghi. Altro “sapore” per il secondo appuntamento (il 14 maggio) è quello di “Opera”, aceto balsamico IGP di Modena prodotto da Massimo Gelati, imprenditore dell’agroalimentare che ha riunito in un gustoso libro le ricette di grandi chef (con prefazione di Gualtiero Marchesi) dedicate al prodotto modenese, frutto di una secolare tradizione artigiana che si distingue per i suoi profumi, la densità sciropposa e il colore scuro: l’«oro nero» di Modena.


MILANO SI RACCONTA

ALVEARI URBANI A MILANO A cura di MOMI SYMON

L’

importanza delle api nel mondo alimentare è indiscussa: sono indicatori della qualità dell’ambiente e ricoprono un ruolo fondamentale per la continuità delle risorse alimentari del nostro pianeta. Oltre a miele, pappa reale e propoli, dalle straordinarie proprietà benefiche, lenitive e rivitalizzanti, sembra che le api ci forniscano un ottimo ricostituente naturale dalle molteplici proprietà terapeutiche: il polline. Merito della ricchezza dei suoi principi nutritivi, quali vitamine, proteine, carboidrati, aminoacidi, enzimi, carotenoidi e flavonoidi, il polline è in grado di combattere gli stati di carenza vitaminica e di abbassamento delle difese immunitarie, ma è anche un buon antiossidante capace di contrastare in maniera efficace l’affaticamento provocato da stress prolungato dovuto all’inquinamento, a cibi non salutari, al fumo e all’assunzione continuata ed eccessiva di farmaci. In occasione di Expo, dalla settimana del Design fino a tutto il mese di giugno, il progetto internazionale Green Island ha programmato la realizzazione di installazioni, mostre e incontri dedicati al tema della sostenibilità urbana e della salvaguardia delle api e del miele come alimento completo e naturale. Artisti e designer internazionali hanno progettato nuovi prototipi di alveari urbani che sono stati realizzati da

«

artigiani locali in diverse aree verdi di Milano, creando un interessante percorso tra i principali punti della città: il cortile del Conservatorio di Musica (Zona Duomo); giardino dello Spazio Lombardini (zona Porta Genova); giardino alla Rotonda della Besana (Zona Porta Romana); giardini di via Palestro co/Museo di Storia Naturale (Zona Porta Venezia); giardino del Terraggio (Zona Cadorna). Nella Milano dell’Esposizione Universale il ronzio delle api si fa sempre più intenso, ma lo sciamare di regine e operaie non poteva fermarsi sotto la Madonnina: il progetto Green Island Alveari Urbani, a cura di Claudia Zanfi, è ormai pronto a diventare virale e da settembre si diffonderà in varie città d’Italia.

Se le api si estinguessero, all’uomo resterebbero solo 3 anni di vita

»

(Albert Einstein)

24oreNews

19


MILANO SI RACCONTA A sinistra: Davide Oldani, Vanna Meroni e Giulio Iacchetti; a destra: Joe T Vannelli durante il dj set; sotto: Giulio Iacchetti durante il talk con Davide Oldani; in basso: lo showroom di Meritalia

DESIGN MEETS FOOD MILANO MEETS THE WORLD A cura di NICK ZONNA

È

trascorso un mese dall’inaugurazione dell’attesissima Expo Milano 2015, e tra Expo e Fuori Expo un ricchissimo calendario di appuntamenti continuerà fino a novembre a puntare i riflettori sulle location più suggestive della città. Mondadori ha avviato “Expo City Events”, un ricco calendario di iniziative e appuntamenti che la casa editrice proporrà nella città di Milano durante i mesi dell’Esposizione Universale. Il programma, realizzato in collaborazione con Expo in Città, coinvolge diversi periodici Mondadori, ‘cavalcando’ quattro itinerari tematici: Design, Food, Fashion&Beauty e Culture&Innovation. All’interno del magnifico flagship store di via Durini 23, Meritalia ha dato il via il 6 maggio a “Design Meets Food. Milano Meets the World”, un’iniziativa ideata dal magazine Interni che ha coinvolto alcuni tra gli showroom di design più prestigiosi di Milano, in un dialogo di volta in volta inedito e sorprendente tra i protagonisti dell’arredamento italiano e quelli dell’alta cucina del nostro

20

24oreNews

Paese. Protagonisti della esclusiva serata andata in scena nello showroom di Meritalia, lo chef stellato Davide Oldani, ideatore della “cucina pop”, e l’industrial designer Giulio Iacchetti, che insieme hanno catturato l’attenzione degli oltre 700 ospiti con una interessante discussione sulla “disobbedienza” e sulle sue più inconsuete declinazioni. Hanno animato la serata i ritmi travolgenti del dj set dell’ineguagliabile Joe T. Vannelli, creando un’atmosfera decisamente suggestiva ed elettrizzante.


GIUGNO

MARILYN MANSON

JOVANOTTI

METALLICA

MIKA

METALLICA La band di punta del Sonisphere 2015, di quelli che sono considerati i massimi esponenti del thrash metal mondiale (tra i Big four assieme a Slayer, Anthrax e Megadeth), ripercorrerà la loro ampia e storica discografia. 2 Assago (Mi) - Mediolanum Forum DAVID GUETTA Da tutti considerato il più famoso dj e produttore del mondo, dopo l’uscita del suo attesissimo sesto album “Listen”, David si prepara ad arrivare all’Assago Summer Arena di Milano per l’unica, imperdibile data italiana. 6 Assago (Mi) - Mediolanum Forum MIKA L’amato cantautore libanese sta tenendo tutti i suoi fan con il fiato sospeso per l’uscita del suo ultimo album. Nel frattempo Mika continua a farli innamorare della sua musica riproponendo i suoi successi, fra i quali si ricordano Grace Kelly, Love Today e We are golden. 10 - Fabrique MAROON 5 Dischi d’oro, di platino, Grammy Awards, successi mondiali di poco superiori rispetto al numero dei tatuaggi di Levine, per i Maroon 5 è tutta un’emozione musicale dopo l’altra. Il tour mondiale del nuovo album, “V”, fa tappa anche a Milano. 12 - Assago (Mi) - Mediolanum Forum

FEDEZ

CARTELLONE CONCERTI

SAM SMITH Soprannominato il Re Mida del pop inglese per i più di 3 milioni di copie vendute del suo 1° album, il giovane cantante inglese continua a scalare le vette delle classifiche di vendita in tutto il mondo e a conquistare il sold out nelle tappe del suo tour. 20 - Alcatraz FEDEZ Federico Lucia, in arte Fedez, è sulla cresta dell’onda: quattro album di successo, l’esperienza vincente come giudice di X Factor e l’etichetta Newtopia fondata insieme al rapper e amico J-Ax. In Pop-Hoolista, il nuovo album, dà ampio spazio alla satira sulla società italiana a ritmo di rap. 23 - Carroponte Sesto San Giovanni JUDAS PRIEST I capi assoluti ed indiscussi dell’heavy metal inglese, la band guidata da Rob Halford, dopo l’uscita del nuovo album “Redeemer Of Souls” e per celebrare la ‘Defenders Of The Faith (30th Anniversary Edition)’, saranno a Milano per un’unica data italiana. 23 Assago (Mi) - Mediolanum Forum

MARILYN MANSON In concomitanza con l’uscita del nuovo album “The Pale Emperor” (Cooking Vinyl), il tour europeo del “reverendo” Manson, uno dei personaggi più controversi della scena rock americana, giungerà anche in Italia per un’unica data, a Milano. 17 - Alcatraz

JOVANOTTI Dopo l’uscita in febbraio del suo 13° album, “Lorenzo 2015 CC”, Lorenzo Cherubini torna a girare gli stadi italiani con il ‘Tour Jovanotti 2015’. Tanti pezzi della sua carriera adrenalinica e brani inediti che i fans di Lorenzo potranno ascoltare Live praticamente in tutta Italia. 25, 26, 27 - Stadio Meazza | San Siro

VASCO ROSSI Dopo i 4 sold out della scorsa estate a San Siro, il Blasco si prepara di nuovo a guidare il suo esercito di musicisti e fan. Il Live Kom ritorna infatti con un nuovo lavoro discografico, “Sono Innocente”, e con un singolo graffiante al top dall’airplay, “Come Vorrei”. 17,18 - Stadio Meazza | San Siro

QUEEN MANIA Uno spettacolare tributo ai Queen e al leggendario leader Freddie Mercury. Un grande show, introdotto dalla voce narrante di Enrico Ruggeri, che ripercorre la straordinaria carriera di uno dei più grandi gruppi della storia della musica. 29 - Teatro Manzoni 24oreNews

21


I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 22

24oreNews

Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

M

iei gentili e affezionati lettori, anche questa volta vi racconterò un caso trattato con l’Omeopatia Unicista o Costituzionale, la vera Omeopatia ma ancora poco conosciuta, e rimando i nuovi lettori al Piccolo Vademecum di Omeopatia sul sito www.24orenews.it (cliccando sul banner “Omeopatia dalla A alla Z” della sezione “Salute & Benessere”).

POTER TORNARE A CANTARE Qualche anno fa venne da me in visita Sara, una bella signora di 39 anni, cantante lirica. Mi disse che da quattro anni non riusciva più a governare la sua voce in seguito ad una laringite, e quindi di non essere più in grado di cantare, non riuscendo a prendere certe note se non addirittura nessuna. Un vero peccato, perché è dotata proprio di una bella voce da tenore, lo dicono i suoi insegnanti, i suoi colleghi e suo marito, un cantante lirico anche lui. Sara ha fatto del suo

talento la sua professione e questa difficoltà (e a volte vera e propria incapacità) rappresenta un grosso problema che può compromettere seriamente la qualità della sua vita. A questo grosso disturbo se ne aggiungono molti altri quali tachicardie, vertigini, problemi gastrici, oculoriniti allergiche, incubi notturni, ecc. Prima di arrivare nel mio studio Sara aveva consultato medici e non medici, otorini e altri specialisti senza riu-

scire a risolvere né i suoi problemi generali e né il suo problema principale. Aveva già assunto altri rimedi omeopatici senza alcun risultato. Non è stato facile risolvere il suo caso: Sara ha una personalità complessa e molti disturbi. Le ho prescritto un primo rimedio e nella visita successiva un secondo rimedio: con ambedue sono scomparsi molti sintomi fisici e psicologici, ma la voce è migliorata solo un po’, senza però tornare alla pienezza del suo splendore. Alla terza visita è venuta accompagnata da suo marito e, dopo una ulteriore indagine, le ho prescritto “Argentum nitricum”. A distanza di poco più di un mese dall’assunzione del rimedio e dopo aver trovato la giusta diluizione, Sara mi ha comunicato di aver ritrovato la sua voce e che… è in arrivo un secondo bambino!


COME STAI? Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

FARMACI E DOLORE GLI ANTINFIAMMATORI

G

li antinfiammatori si utilizzano sia in fase acuta sia nelle prime fasi di cura di un dolore che tende a ripresentarsi. Ostacolano la produzione di prostaglandine, le molecole responsabili del processo infiammatorio. La sostanza originaria è l’acido acetilsalicilico, estratto dalla corteccia di salice, già utilizzata nel V sec. a.C. da Ippocrate come analgesico e per abbassare la febbre. L’acido acetilsalicilico (ASA) fu sintetizzato nel 1899 da un ricercatore tedesco il cui padre era affetto da artrite reumatoide ed è ancora oggi uno dei farmaci più venduti nel mondo. I principali effetti collaterali consistono in tossicità gastrointestinale, ridotta aggregazione delle piastrine con conseguente rischio di sanguinamento, e ritenzione idrica. Gli antinfiammatori steroidei come il cortisone sono simili all’ormone corticosterone, prodotto nel nostro organismo in situazioni di stress, e ne possiedono gli effetti metabolici e ormonali. Questa classe di farmaci è in grado di far regredire tutte le componenti dell’infiammazione: il rossore, il dolore ed il gonfiore. I corticosteroidi vengono impiegati anche in presenza di dolore cronico. Gli antinfiammatori pos-

sono essere utilizzati localmente, somministrati per via orale, o mediante iniezioni. Il cortisone può essere anche infiltrato nelle articolazioni o vicino al sistema nervoso centrale. Sono farmaci efficaci, ma se usati a lungo e senza le opportune precauzioni possono provocare effetti collaterali. L’uso prolungato degli steroidi a dosi elevate può alterare l’equilibrio idro-salino, causare disturbi al sistema cardiovascolare, favorire l’instaurarsi di osteoporosi, cataratta, ulcera gastrica, aumento della glicemia e indurre maggiore suscettibilità alle infezioni. L’assun-

zione di tutti gli antinfiammatori, in particolare quando si tratta di trattamenti di lunga durata, deve avvenire sotto controllo medico. Utile l’uso concomitante di gastroprotettori, e quando si utilizza il cortisone è bene controllare frequentemente la pressione arteriosa e seguire una dieta priva di sale per evitare l’incremento di peso e la comparsa di edemi. 24oreNews

23


IL SESSUOLOGO

UTERO IN AFFITTO Tratto dal libro “Nuove armi per superare l’infertilità”, di Willy Pasini e Giuseppe Mori A cura di WILLY PASINI

I

n gran parte dei Paesi europei, tra cui l’Italia, è vietata la pratica dell’«utero in affitto», legalizzata solo in Grecia, nei Paesi Bassi, in Gran Bretagna e in Romania. Eppure sempre più donne occidentali, quando non riescono a portare avanti una gravidanza, esaurito ogni altro tentativo, cercano un utero in affitto all’estero per superare questo limite. Questa procedura pone più problemi giuridici che medici e la legislazione varia a seconda dei Paesi: in America, ad esempio ogni Stato legifera singolarmente proibendo o permettendo questa pratica. Ciò nonostante la domanda di “utero in affitto” è in aumento anche negli Stati Uniti. Ho visto tre casi molto diversi tra loro. Il primo era quello di una coppia di industriali italiani in cui la moglie era stata operata di un cancro all’utero. Un ovulo di lei, prelevato prima dell’intervento per il cancro e conservato in un centro per la procreazione medicalmente assistita, è stato fertilizzato con lo sperma del marito e poi innestato in un utero in affitto con le garanzie psicologiche e giuridiche di una clinica californiana. I coniugi hanno pagato la prestazione e sono rien-

24

24oreNews

UNA PRATICA CONTROVERSA trati con il figlio che da cinque anni è in buona salute. Non pensano di dirgli quello che è successo all’inizio della sua vita poiché il patrimonio genetico è di suo padre e di sua madre. Invece, ho assistito a un altro caso in cui la proprietaria dell’utero in affitto era circondata di ogni attenzione durante la gravidanza, oltre a essere pagata. La donna si è ritrovata sola dopo il parto ed era intenzionata a tenere il figlio, pur avendo in precedenza

espressamente rinunciato a ogni diritto, di fronte a un avvocato. L’ovulo era suo e rivendicava i suoi diritti. In questo caso però il giudice, pensando all’interesse del figlio, lo affidò al padre. Secondo uno studio della Stanford University molte donne danno l’utero in affitto perché sono povere ed è per loro una maniera di sopravvivere. Il terzo caso è quello di una donna sposata e che sta facendo carriera. D’accordo con il marito ha fecondato un suo ovocita con lo sperma del marito; poi l’uovo fecondato è stato messo nell’utero in affitto perché questa moglie dava la priorità alla sua vita professionale. Tutto è andato come previsto e il neonato è stato affidato in parte a una nutrice che abitava in casa. Questi due sposi pensano che nella vita moderna bisogna approfittare delle scoperte della scienza. Credo che la nascita di un figlio attraverso l’utero “surrogato” possa portare una grande gioia ma anche molte complicazioni non valutate prima di procedere.



TIME

GIROVAGANDO IN EXPO

Padiglione Kuwait

E

xpo ha compiuto il primo “mese” e a partire da questo numero vi racconteremo molto brevemente che cosa c’è da vedere nei padiglioni delle nazioni presenti e nei Cluster, una assoluta novità per le Esposizioni Universali, ideata dagli organizzatori italiani per favorire la presenza anche di quei Paesi che non hanno la possibilità di realizzare un proprio padiglione. I cluster sono nove, questi raggruppamenti di prodotti (caffè, cacao, riso, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-Mediterraneo, isole e zone aride). Padiglione Italia, è l’immagine più articolata possibile delle bellezze del nostro territorio. C’è molto da scoprire sull’Italia della bellezza, del patrimonio artistico ed ambientale, sulle tantissime specialità enogastronomiche che fanno del nostro un Paese unico. Padiglione Brasile, non poteva essere diversamente, è il padiglione dell’allegria, piace molto ai ragazzi e se ci fosse un premio per le foto ricordo fatte ad Expo, il Brasile sarebbe sicuramente in testa (almeno fino alla fine di questo primo mese di visite). Non mancano i ritmi e i prodotti tipici. Padiglione Kuwait, forse le poche occasioni che gli italiani hanno avuto per “vedere” e conoscere questo Paese, hanno determinato un grande afflusso di vi26

24oreNews

Padiglione Brasile

sitatori (oltre 50mila nella sola prima settimana di Expo). Il ristorante immerso fra piante e frutti, è molto suggestivo. Padiglione Olanda, molti lo definiscono una “fiera di paese” all’aperto con tanto di vendita di hot-dog e pancake. La birra è un must soprattutto all’ora che noi consideriamo dell’aperitivo. In questa “fiera” olandese non manca una mini-ruota panoramica. Padiglione Repubblica Ceca, spiace dirlo ma quasi a tutti i visitatori non ha creato emozioni particolari, molte le critiche a quella grande scultura di un’automobile che si trasforma in un uccello. La vera attrazione è la piscina realizzata all’interno del padiglione. Padiglione Nepal, siamo convinti che sarebbe stato comunque molto visitato per la curiosità che ha sempre suscitato questo “piccolo” Paese, porta di accesso alle vette della catena himalaiana. Dopo il disastroso terremoto che l’ha colpito, oggi il suo padiglione all’Expo è certo il più amato. Padiglione Kazakistan, la sorpresa è la tecnologia totale e l’aspetto futuribile che è molto apprezzato dai suoi tantissimi visitatori. Il tema scelto “la terra delle opportunità” illustra bene questo Paese terra di ospitalità, tutela delle risorse naturali, sviluppo sostenibile.


GIROVAGANDO IN EXPO

Q

uasi freneticamente gli eventi, artistici, congressuali, politici, mondani, enogastronomici, futuribili, si susseguono in un incalzare senza tregua. Questo mese vogliamo segnalarvi alcune mostre da non perdere. Presso il Padiglione della Santa Sede, uno dei più affascinanti dell’Esposizione Milanese, fa bella mostra di sé l’”Ultima cena”, un assoluto capolavoro del Tintoretto proveniente dalla Chiesa di San Trovaso a Venezia. Un’opera da vedere anche perché potrete notare il taglio diverso che il Tintoretto ha dato ad una raffigurazione universalmente conosciuta. Cristo e gli Apostoli cenano in una locanda dove in una confusione totale emergono elementi pittorici unici e tanti significativi messaggi evangelici. C’è tempo fino alla fine di luglio per ammirare questa Ultima cena, perché dal 1° agosto sarà sostituita da un altro capolavoro di Rubens. Il 22 maggio, presso il Padiglione di Eataly, si è aperta la grande mostra “Il tesoro d’Italia”, curata da Vittorio Sgarbi. Vi troverete davanti ad una grandissima esposizione che va dal Trecento al Novecento che come dice con soddisfazione Sgarbi «…è un viaggio attraverso le regioni italiane sottolineandone peculiarità spesso sconosciute». Si vedranno centinaia di opere di maestri come Felice Casorati per il Piemonte, come Carrà per la Lombardia,

Sopra: “Viaggio del Sapore”; a destra: l’”Ultima cena” di Tintoretto

Sopra: “Il tesoro d’Italia”; a destra: “Mirroring Baku”

come Cosmè per l’Emilia e così via per tutte le regioni. È una mostra imperdibile che durerà fino alla chiusura di Expo. Nel Padiglione della Spagna vi consigliamo di vedere il “Viaggio del Sapore”, un’installazione dell’artista catalano Antoni Miralda, che utilizza una ventina di valigie per riflettere sul tema del ‘viaggio’ degli alimenti. Le immagini sono accompagnate dalla musica del maestro Pablo Salinas. All’interno, il percorso espositivo de Il linguaggio del sapore guida gli ospiti nella mente di uno chef intento a lavorare sulla materia prima alimentare, escamotage che permette di conoscere i paesaggi spagnoli e le rappresentazioni della produzione agroalimentare del Paese, quella più rispettosa dell’ambiente e sostenibile. Allo stesso tempo, il percorso apre una finestra sulla creatività della gastronomia iberica, e il modo di vivere la cucina e il cibo che hanno gli spagnoli. Molto coinvolgente l’installazione “Mirroring Baku” da vedere presso il Padiglione dell’Azerbaigian. L’opera visiva è connessa con una installazione identica a Baku per interagire in modo creativo con i passanti dei due luoghi. Si tratta di una vera “chicca” tecnologica da vedere, non capita tutti i giorni di poter “dialogare” con gli abitanti azerbaigiani... Anche questo è Expo Milano 2015. 24oreNews

27


TIME

D

al 17 al 22 settembre si svolgerà in Expo la 27a edizione del concorso europeo per giovani scienziati (EUCYS European Union Contest for young scientists). Punta a valorizzare gli studenti eccellenti nei settori scientifici e tecnologici per preparare i ricercatori del futuro. È il concorso più prestigioso perché voluto sia da Commissione europea, DG Ricerca, che da Parlamento europeo e Consiglio. Vi parteciperanno i finalisti nazionali di tutti e 28 gli Stati dell’Unione europea. Per l’Italia saranno presenti Thomas Alt, Alessandro Roccaforte, Sofia Srebotuyak - studenti dell’ISIS A. Malignani di Udine con il loro prototipo di boa innovativa intitolato “BOpHIS: BOa per la misura del pH mediante tecnologia ISFET”; lo studente Alvaro Maggio dell’IIS Q. Ennio di Gallipoli (LE) con il suo studio intitolato “Metals-Catchers” che ha realizzato dei dispositivi utili a identificare i metalli tossici e a rendere potabili delle acque contaminate; gli studenti Davide Carboni e Alessandro Carra dell’IIS Volterra-Elia di Ancona con il loro prototipo di “iBin”, un innovativo bidone intelligente che differenzia da solo i rifiuti; Fabio Bronzin, Matteo Cividino e Lorenzo Marano dell’ISIS A. Malignani di Udine per il loro Progetto Expo Food per EUCYS intitolato “Partizione degli assimilati e miglioramento della qualità della produzione delle piante: utilizzo di un tracciante fluorescente”. “I migliori progetti”, dice il dott. Alberto Pieri, segretario generale della FAST, “riguardano soluzioni innovative per la tutela dell’ambiente come studi su batterie ecologiche, l’indicazione di una nuova tipologia di carta ecologica per il packaging e progetti per evitare lo spreco alimentare; ma ve ne sono di interessanti anche relativi ad applicazioni tecnologiche innovative come soluzioni di domotica e prototipi curiosi quali lo 28

24oreNews

I GIOVANI NEOARCHIMEDE EUROPEI A EXPO A cura di CINZIA BOSCHIERO

studio, analisi e l’elaborazione di un nuovo propellente per razzi amatoriali”. Possono partecipare ogni anno a questo concorso ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 21 anni con lavori, ricerche, prototipi in tutti i settori e discipline, studi e/o progetti originali e innovativi in qualsiasi campo scientifico, sociale, culturale e quest’anno in particolare si sono potuti presentare anche progetti in linea con la tematica di Expo 2015. Vincono fino a 7.000 euro, borse di studio e la partecipazione ad altri concorsi internazionali. A Milano in occasione proprio di Expo ci sarà la mostra degli stand e delle invenzioni dei neoArchimede di tutta Europa, aperta al pubblico (www.fast.mi.it).

Progetto BOpHIS

Progetto i Bin

Progetto Metal Catchers




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.