A sinistra: Anita Ekberg nelle Tentazioni del dottor Antonio, regia di Federico Fellini, secondo episodio del film Boccaccio ‘70, 1962 - ©Allstar Picture Library Ltd./Alamy Stock Photo; sotto: Campari Red Diaries Killer in Red diretto da Paolo Sorrentino, 2017 - ©Ale Burset
Q CAMPARI E IL CINEMA A cura di SANDRO NOBILI
Marlon Brando sul set del film Il selvaggio, 1953, regia di László Benedek; ©Robert Coburn/John Kobal Foundation/Getty Images
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uesto volume edito da Skira è un piccolo capolavoro di bellezza, arte e cultura, che racconta la passione per l’arte e la grande capacità di creare e innovare di Campari - storico marchio simbolo dell’aperitivo italiano per eccellenza - e quella del Cinema, in particolare la sua espressione artistica dedicata alla comunicazione dei brand, attraverso le parole di uno dei più grandi conoscitori, studiosi e cantori italiani del cinema Gianni Canova. Davide Campari aveva sentito l’esigenza agli inizi del ‘900, con estrema lungimiranza, di dover stimolare il desiderio del proprio prodotto attraverso la pubblicità. L’intento di chi ha ideato questo lavoro è quello di condurci in un affascinante viaggio nel mondo della cosiddetta “settima arte”, che parte dalla volontà di raccontare Davide Campari e la sua predilezione per l’arte cinematografica che ha fatto da motore alla sperimentazione di progetti sempre diversi e originali, affrontando il tema con uno sguardo di ampio respiro sulla storia del Cinema. Nel libro, oltre a quelli di Canova, troviamo anche i contributi critici e i saggi di Giuseppe Mazza, Rocco Moccagatta, Guido Cornara e Guido di Fraia, sulle 4 aree analizzate: Rivoluzione Cinema, Rivoluzione Campari, Cam-