MILANO SI RACCONTA
SPERANZA SCAPPUCCI
PRIMA DONNA ITALIANA A DIRIGERE UN’OPERA ALLA SCALA A cura di CARLO KAUFFMANN
I
l 18 gennaio 2022 era in programma alla Scala una delle opere più importanti del grande repertorio del melodramma italiano “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini. La locandina prevedeva il Maestro Evelino Pidò alla direzione dell’orchestra, ma il Covid ha deciso di impedirne la conduzione. Ecco comparire così la direttrice Speranza Scappucci, prima donna italiana a dirigere sul podio della Scala di Milano (prima di lei solo Claire Gibaut e Susanna Maelkki ma in quel caso si trattava di opere contemporanee). I 10 interminabili minuti di applausi tributati dal pubblico scaligero, alla fine dell’opera, hanno trascinato giornali e televisioni a parlare di questa prima donna italiana alla direzione dell’orchestra della Scala. Vorrei sottolineare “lo stupore di essere stupiti” da parte
dei commentatori che evidenzia l’atteggiamento che la nostra società ha ancora verso il mondo femminile. Guardate un po’ chi è Speranza Cappucci. Romana 48 anni diplomata alla Julliard School di New York e al Conservatorio di Santa Cecilia, regolarmente ospite all’Opera di Vienna, Zurigo, Parigi, Barcellona e Washington, dal 2017 direttore musicale all’Opera Royale di Wallonie di Liegi. Sono bastati pochi minuti per rispondere positivamente al Sovrintendente della Scala pur sapendo i rischi che un direttore può correre avendo a disposizione così pochi giorni dal debutto. «Ringrazio il Sovrintendente e tutto il teatro, in particolare l’orchestra - ha commentato Speranza Scappucci sul suo social - per come mi hanno accolto e per la voglia di portare in scena la produzione nonostante le difficoltà».
«Dirigendo all’estero ho imparato il lavoro di squadra. Bisogna sempre arrivare in teatro fin dalla prima prova e discutere le soluzioni con la produzione di scena, perché direzione e regia non sono realtà separate». Lei, appena arrivata, ha infatti realizzato subito una prova, con tutti gli interpreti dell’opera. I “Capuleti e i Montecchi” mancavano al Piermarini dal 1987: non segnano solo il debutto della Scappucci, ma anche del regista Adrian Noble. I due ruoli principali, Giulietta e Romeo, sono interpretati da due donne: il soprano Lisette Oropesa e il mezzosporano Marianne Crebassa (en travesti). Capelli rossi al vento, abito nero di Armani, scarpe alte rosse… un simbolo di “intesa” con tutto il mondo femminile! Applausi all’intervallo e ovazione finale… Speranza Scappucci ha vinto la sua scommessa. 24oreNews
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