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Marcello Vigoni. Multiverso 58 Parolario celebra a Cernobbio Dino Buzzati

MARCELLO VIGONI. MULTIVERSO

Galleria Laura Tartarelli Contemporary Art 11 -30 settembre 2022 Via del Marzocco 58 - Pietrasanta

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Marcello Vigoni, classe 1979, è un fotografo-artista nato a Milano. La sua ricerca personale lo porta ad approfondire e a sperimentare differenti tecniche e linguaggi fotografici, approdando, in piena antitesi con i tempi moderni rapidi e digitali, a lavorare in analogico esplorando in questi ultimi anni la tecnica della doppia esposizione eleggendola a cifra espressiva definitiva. Ai più recenti approdi della sua costante ricerca visiva è dedicata la suggestiva mostra che sarà inaugurata sabato 10 settembre alle ore 17, presso la Galleria Laura Tartarelli Contemporary Art di Pietrasanta. In mostra alcune fotografie in bianco e nero tratte da un volume recentemente pubblicato in cui Vigoni approfondisce tematiche di natura etica e ambientalistica a lui care. Da sempre si interroga sul rapporto Uomo-Natura e punta il suo obbiettivo sullo scontro che sul piano formale trova rappresentazione nella giustapposizione tra paesaggi naturali e panorami urbani. Nei suoi scatti l’elemento naturale appare in procinto di scomparire, sopraffatto dall’elemento artificiale che lo costringe e lo razionalizza: così il cielo rimane inscritto in figure geometriche, la luce del sole è sostituita da quella di un lampione, l’albero - elemento pre-

sente in molte immagini - è solitario e spoglio. Ogni scelta tecnica e formale deriva, in Vigoni, da un accurato studio e ragioni precise: “Che il colore rappresenti la realtà mentre il bianconero serva a interpretarla - spiega il fotografo - è l’ovvio punto di partenza ma è bene soffermarsi su altri aspetti”. Come il formato quadrato, per esempio, che induce l’osservatore a un approccio più meditativo che meglio si confà a un paesaggio; o l’uso dell’analogico, strumentale alla possibilità di un ripensamento che il digitale non consente. Attraverso la conoscenza profonda e l’uso sapiente delle opportunità offerte dallo strumento fotografico, l’autore associa una pratica classica a un linguaggio marcatamente contemporaneo utilizzando il medium fotografico per dare vita a una propria realtà piuttosto che a una sua mera riproduzione. A tale aspetto fa riferimento il titolo della mostra - Multiverso - termine utilizzato in fisica teorica per indicare la possibilità di universi coesistenti, uno dei quali potrebbe essere proprio quello immaginato da Vigoni. Accompagna la mostra, la pubblicazione “Multiverso” edita da Massimo&Fiameni Design in edizione limitata di 200 esemplari, con un testo critico di Roberto Mutti.

Sarà Cernobbio - e in particolare Villa Bernasconi con il suo giardino - ad ospitare la 22a edizione di Parolario, dal 14 al 18 settembre. Il Festival, il cui titolo sarà “Presente Buzzati. Vita, opere ed eredi di un autore moderno”, riporterà a Cernobbio la figura dell’autore del “Deserto dei Tartari” a 21 anni dalla storica mostra “Dino Buzzati. Parole e colori” che era stata ospitata proprio a Villa Bernasconi nel 2001. Dopo venti anni, si ritorna al punto iniziale, quando è nato tutto, ma con tante novità, spunti e sguardi nuovi. Buzzati è stato un personaggio poliedrico e visionario: in questo sta la sua inesauribile fonte di ispirazione per moltissimi giovani. Cinque giorni di incontri, presentazioni, proiezioni e spettacoli che, dalla narrativa al giornalismo, dal cinema all’arte al teatro, dalla musica alla montagna, abbracceranno le molteplici sfaccettature di uno dei più significativi ed eclettici autori del ’900, accendendo contemporaneamente una luce anche su Buzzati uomo. L’edizione 2022 di Parolario sarà dunque un’esplorazione dell’Universo Buzzati tra passato, presente e futuro realizzata grazie alla collaborazione con Lorenzo Viganò, attento studioso dell’opera e della vita dello scrittore bellunese. Il 14 settembre, grazie alla collaborazione con Lake Como International Music Festival, si terrà una serata di anteprima, nel giardino di Villa Bernasconi, con il concerto intitolato “Omaggio a Buzzati” con Francesco Attesti (pianoforte) e Stefano Rondoni (violino). Sono stati scelti gli strumenti che Buzzati ha studiato e suonava (violino e pianoforte)

PAROLARIO CELEBRA A CERNOBBIO IL GRANDE DINO BUZZATI

“Navigare, navigare, era il suo unico pensiero. Non appena, dopo lunghi tragitti, metteva piede a terra in qualche porto, subito lo pungeva l’impazienza di ripartire”

Dino Buzzati, da Il Colombre e altri cinquanta racconti, 1966

e le musiche che amava: verranno infatti eseguiti brani di W. A. Mozart, J. S. Bach, J. S. Bach/F. Busoni, G. Rossini, C. Debussy. Ad aprire il Festival, il 15 settembre, alle ore 18, sarà “La telefonista”, monologo di e con Antonella Morassutti su un atto unico scritto nel 1964 da Dino Buzzati per l’attrice Laura Adani e mai rappresentato (fu pubblicato postumo nel 2006). Un monologo fulminante e attualissimo, un’indagine sulla “solitudine emotiva dell’universo femminile”, prodotto dall’Associazione Culturale Villa Buzzati. A seguire, Lorenzo Viganò con Antonella e Valentina Morassutti (pronipoti di Dino Buzzati) presenteranno la novità editoriale appena edita, “Buzzati. Album di una vita tra immagini e parole” (Mondadori 2022), un ritratto di Buzzati a 50 anni dalla scomparsa. Un viaggio nella sua vita, dall’infanzia alla maturità, dalla «quotidiana fanteria» come giornalista al Corriere della Sera ai successi come scrittore, dalla passione per la montagna alla pittura, dal rapporto con Milano al teatro. Alle ore 22 verrà proiettato “Mistero Buzzati” di Valeria Parisi e realizzato da 3D Produzioni: un documentario che racconta Dino Buzzati cercando di comprendere tutte le sue anime, lasciando spazio al mistero che ha sempre caratterizzato le sue pagine e il suo senso della vita. Il tutto attraverso le interviste alla moglie Almerina Antoniazzi e le testimonianze di amici e colleghi. Saranno due gli incontri dedicati agli eredi letterari di Buzzati (15 e 17 settembre), con le nuove generazioni di giallisti e scrittori noir che hanno ambientato i loro romanzi a Milano. Un incontro speciale e molto importante sarà poi quello con Ferruccio de Bortoli (il giorno 16) che ripercorrerà il legame di Dino Buzzati con il giornalismo e il Corriere della Sera. Il 17 settembre si terranno 2 incontri dedicati alla montagna (forte presenza sia nell’opera che nella vita di Buzzati, provetto scalatore). Non potrà ovviamente mancare il film “Il deserto dei Tartari”, il romanzo della vita, quasi un’autobiografia, in programma la sera. Il 18 settembre alle 17.30 si parlerà di musica e dello speciale rapporto di lavoro e amicizia che Buzzati ha intrattenuto con Luciano Chailly e della frequentazione con Como, in un incontro con Cecilia Chailly (sorella del M° Riccardo Chailly). A chiudere questa edizione, alle 20.30, sarà infine un incontro con l’attore, scrittore e regista Gioele Dix, voce degli audiolibri di Buzzati per Audible, che racconterà che cosa ha significato per lui leggere Buzzati a voce alta, quali le difficoltà, la preparazione, le scoperte. Al termine dell’incontro l’attore proporrà il suo spettacolo-reading “Qualcosa era successo”, un unicum creato appositamente per il festival. Il Festival è organizzato in partnership con la Città di Cernobbio, con il patrocinio di MIC Ministero alla Cultura, Regione Lombardia, Camera di Commercio Como Lecco, Associazione Internazionale Dino Buzzati, CAI Lombardia, Fondazione Alessandro Volta e con il supporto di Fondazione Cariplo, Confindustria Como, Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, LarioIN-Banca Generali, Confcooperative, e altri enti e sponsor privati.

Info e programma su www.parolario.it