Ravennaedintorni-527-210313

GIO 14 marzo 2013 n. 526 • Editore Reclam Aut. Trib. di Ravenna n. 1172 del 17/12/2001 • Direttore responsabile: Fausto Piazza • Stampa: Galeati Industrie Grafiche • Anno XI nr. 524. Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA • Prezzo€ OMAG0,08 COPIA

Il programma e i protagonisti della grande festa per i 10 anni di Ravenna&Dintorni MUSICA DAL VIVO: da De Andrè alla Dark Wave

INTERVISTA AL SINDACO: mandateci anche le vostre domande In occasione della festa per i dieci anni di Ravenna&Dintorni, che si terrà venerdì 29 marzo all'Almagià, è in programma alle 18 un'intervista pubblica al sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci. Sarà una chiacchierata a 360 gradi sulla nostra città e abbiamo pensato di rendere protagonisti anche i nostri lettori: scriveteci la domanda o le domande che vorreste fare al sindaco alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure fatecele avere al nostro indirizzo di via della Lirica 43.

All'Almagià sarà a disposizione anche un'urna per i ritardatari dove poter inserire in un foglietto le proprie domande.

A tenere compagnia i nostri invitati saranno in prima serata le canzoni di Fabrizio De André interpretate da Salvo Mauceri e, nel corso della festa, un trio jazz lounge composto da Mario Accardo (tastiere), Annalisa Marcucci (voce) e “Drago” alla batteria. Dalle 22, invece, musica dal vivo con il progetto solista di Luca Malatesta (chitarrista dei ravennati The Doormen) e gli Schonwald, progetto darkwave di Luca Bandini e Alessandra Gismondi, bassista e cantante degli storici Pitch, la band indie-rock ravennate lanciata negli anni Novanta da Manuel Agnelli degli Afterhours.

Mangiare e bere con i produttori e i prodotti della nostra terra... e dintorni.

SPETTACOLO: il teatro dalla ricerca al musical Nel corso della serata si alterneranno sul palco dell’Almagià alcuni amici di Ravenna&Dintorni, a partire dai “padroni di casa” di Fanny&Alexander, storica compagnia di teatro d’avanguardia ravennate che ha da poco festeggiato i 20 anni di attività e che ci regalerà un estratto di uno dei loro ultimi spettacoli. Parteciperà con una breve performance di Alessandro Renda del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro. Sono inoltre in programma anche contributi del TeatrOnnivoro e Accademia del Musical. La serata dell’Almagià terminerà dopo i concerti con i dj-set di Della e Dust.

GIORNALISMO: cronaca e satira fra carta e web Cuore centrale della festa di Ravenna&Dintorni sarà una tavola rotonda sul giornalismo in programma a partire dalle 20 all’Almagià.Tra i protagonisti Luca Bottura, che ogni mattina su Radio Capital tiene una esilarante, per quanto feroce, rassegna stampa nel corso della sua trasmissione “Lateral”. All’incontro, coordinato dal nostro direttore Fausto Piazza, parteciperanno anche Stefano Andreoli di Spinoza.it, con cui parleremo di satira, i giornalisti del “Fatto Quotidiano” Elisa Battistini (già nostra

SAPORI

collaboratrice) e Stefano Citati e Andrea Casadio, giornalista ravennate dello staff di Michele Santoro. Parteciperà anche il Gruppo dello Zuccherificio che parlerà della sua esperienza nella promozione della lotta alla mafia e del premio per il giornalismo d’inchiesta partito l’anno scorso.

di ZANZI MARIA ANTONIETTA

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Redazione tel 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 info@reclam.ra.it IL CASO

All’ex villaggio Anic oltre cento alberi a rischio

Foto di Adriano Zanni

A PAGINA 3 LAVORO

Achille, morte da amianto: gli eredi cercano giustizia ALLE PAGINE 4-5 POLITICA

Il 12 maggio si votano i consigli territoriali A PAGINA 6 TEATRO

L’opera inglese The Rape of Lucretia A PAGINA 15 MUSICA

Oneida e Balmorhea in concerto al Bronson A PAGINA 16

TRA OMBRE E BUGIE CHIESA CATTOLICA

SPORT

Presunti scandali sessuali La diocesi: «Solo menzogne»

Il sogno del basket dopo la vittoria della Coppa Italia

«Solo menzogne che feriscono intere comunità». Così l’avvocato Enrico Maria Saviotti, portavoce della Diocesi ravennate bolla una sequenza di vicende tutte a sfondo sessuale che hanno coinvolto alcuni parroci del Ravennate. Su alcune di queste stanno comunque indagando le forze dell’ordine, su altre sono state svolte indagini interne che hanno portato a un verdetto di assoluzione. In ogni caso, mentre la Chiesa festeggia il nuovo papa Francesco, a Ravenna il nuovo vescovo Ghizzoni, da poco insediatosi, ha trovato una situazione attraversata da qualche inquietudine e qualche ombra.

Se c’è uno sport che sta facendo sognare i ravennati in questi giorni, questo è il basket, grazie alla vittoria della Coppa Italia da parte dell’Acmar Ravenna a Cecina. La società, rinata grazie al presidente Roberto Vianello e al direttore generale Giorgio Bottaro, ora punta alla storica promozione in Legadue.

ALLE PAGINE 8-9

A PAGINA 22

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INFORMAZIONE PROMOZIONALE

RISTORAZIONE DI QUALITÀ

Fricandò, connubio di sapori e piaceri Matteo Siboni è un architetto con una forte passione per la cucina. Giorgia Gordini, sua moglie, considera la ristorazione e il mondo dell’accoglienza una passione, trasmessa dalla famiglia in anni di esperienze nel settore.

Due anni fa, dopo una attenta ristrutturazione seguita direttamente da Matteo, insieme, aprono “Fricandò”. Un locale che fin dall’insegna, guardandola, ti appare originale e accattivante.

«Nei nostri viaggi al nord, e in Europa eravamo rimasti colpiti dai locali di nuova generazione, – dice Giorgia – composti da diversi spazi tutti strettamente correlati per dare piú servizi ai clienti, nasce così l'idea di un locale polifunzionale, vivo a tutte le ore del giorno, sette giorni su sette, diverso da molti altri, in continua evoluzione in base agli orari e alle diverse esigenze che la concitata routine quotidiana ci impone».

Ecco allora che ogni mattina Giorgia e Matteo accolgono i loro clienti con un fantastico banco di brioches farcite al momento, torte e crostate fatte in casa, golosi caffè con panna (rigorosamente artigianale) o al mascarpone, cappuccini a “regola d’arte” e svariate proposte salate.

A pranzo poi, Fricandò si trasforma e la cucina, a vista, propone piatti alla carta, preparati “espresso”, che cambiano a seconda della stagionalità e delle migliori materie prime reperibili sul mercato. Li potete vedere all'opera, Talitha e Francesco, cuochi creativi di diverse nazionalità ma capaci di interpretare al meglio la cucina romagnola. Chi ha fretta invece, e solo a pranzo dal lunedì al venerdì, può scegliere da una ricca lista di panini freschi, piatti freddi e originali insalate. Sempre nelle ore centrali della giornata, dalla prossima settimana, ci sarà una novità: il pranzo a buffet! Gli ospiti potranno crearsi il loro piatto con grande autonomia e libertà, scegliendo da una ricca offerta di proposte gustose e nutrienti.

Andiamo ancora avanti nella giornata e arriva il momento dell’aperitivo, tutto firmato Romagna: salumi artigianali, formaggi freschi e stagionati, selezionati dagli stessi proprietari dopo una lunga e accurata ricerca dei migliori produttori del territorio. E soprattutto tutti accompagnati dal mitico gnocco fritto e ovviamente dalla nostrana piadina.

Per la cena, torna protagonista la cucina. I primi sono tutti fatti in casa, al matterello, e conditi con prodotti di stagione: in inverno si può trovare anche il ragù di cacciagione, in primavera condimenti a base di verdure fresche e in autunno, a tutto ciò, si aggiungono funghi e tartufi.

Sempre, le carni e le verdure sono rigorosamente provenienti da produttori della zona.

Nel poliedrico locale di via Maggiore si parte la mattina con freschissime brioches, torte, crostate e stuzzichini salati. A pranzo piatti “espresso”, e ampia scelta di pietanze a buffet . Poi l’aperitivo coi salumi e formaggi del territorio e infine la cena alla carta con materie prime d’eccellenza e prodotti di stagione...

Grande attenzione anche ai vini, alle confetture, ai mieli… insomma a tutto! E Fricandò è anche bottega e tabacchi: tutte le eccellenze del territorio sono anche in vendita e, prima di andare a casa, si può godere di una interessante selezione di sigari nazionali ed esteri.

Veniamo ora al progetto: come sono “home made” tutte le proposte, anche l’idea e la sua realizzazione sono state curate direttamente da Matteo in primis e da Giorgia, senza lasciare nulla al caso. Tutto molto curato: dagli arredamenti, sobri e molto accoglienti, ai materiali “poveri” del-

le vecchie osterie o delle case di una volta, il marmo, e il legno.

L'effetto è caldo e naturale sia all’interno che nel “cortile” privato, e si notano gli oggetti scelti con attenzione o i particolari come il bancone che vi dá una insolita sensazione di comoditá perché (lo scoprite pensandoci) è piú basso del solito, in assoluta e originale controtendenza. Tutto vuole essere un modo indiretto di parlare ai clienti della propria passione, perché l’accoglienza in casa Fricandò è una passione che si respira e si gusta passo a passo.

Ma perché Fricandò?

«Così come il piatto è una ricetta

della tradizione, tramandata dalle nonne, un contorno veloce ma d’effetto o un piatto unico se accompagnato da un crostone di pane abbrustolito o ancora uno sfizioso antipasto, realizzato con le verdure che la terra ci regala in base alla stagione, sempre tante e varie, anche Fricandò è un misto di possibilità, di proposte adatte a qualsiasi esigenza. E come per il piatto per il quale l’unica cosa importante è avere verdure fresche, buone e polpose, anche qui, nel bar, ristorante, bottega, tabacchi… qui cerchiamo sempre il meglio, vogliamo continuare a crescere e proporre nuo-

Cucina Bar Tabacchi Bottega

ve idee!». L’ultima riguarda il nuovo restyling dell’area esterna che nella bella stagione accoglierà a cadenza settimanale aperitivi e musica dal vivo.

Infine va detto che tutti i ragazzi dello staff di Fricandò, in questi due anni di attività, si sono fatti conoscere per la loro cordialità e la loro professionalità e, di questo, Matteo e Giorgia sono molto orgogliosi: «i clienti sono al centro del nostro lavoro, da noi si fermano anche turisti che ci chiedono informazioni e consigli cosi abbiamo pensato di dare loro un servizio aggiuntivo, la bici e l'Ipad per visitare la città».

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CRONACA& ATTUALITÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

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IL CASO

«Vogliono disboscare il quartiere» Al Villaggio San Giuseppe c’è chi si batte per salvare oltre cento alberi agronomo che si possa prendere la responsabilità. Il progetto, in fase di redazione in questi giorni, vede il coinvolgimento dell’istituto di Agraria e dell’università.

Intanto sono già stati abbattuti, dopo un sopralluogo dei tecnici comunali, 21 alberi giudicati pericolosi, ma il piano (e qui si spiegano le cautele da parte dell’Amministrazione) prevederebbe complessivamente la possibilità di abbattere 150 tra cipressi, pini marittimi, platani e altre piante. A battersi contro tale ipotesi il fumettista e illustratore di fama internazionale Davide Reviati, che nel quartiere Anic ci abita e a cui ha dedicato anche un libro di successo, Morti di sonno, graphic novel premiato anche all’estero. Reviati insieme ad altre persone ha costituito il Comitato di salvaguardia del verde al villaggio Anic, a nome del quale, per sventare l’approvazione definitiva del progetto, ha scritto una lettera all’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna, Guido Guerrieri. «Riteniamo che l’abbattimento di 150 alberi tra pini cipressi e platani sia una vera follia, indipendentemente da chi lo progetta, agronomo o meno. Per questo speriamo vivamente che lei – si legge nella lettera rivolta all’assessore – e l’Ufficio Verde Urbano siate decisi garanti, dimostrando ancora una volta che non ci si può alzare una mattina e sconvolgere il paesaggio urbano di un quartiere».

Reviati e il neonato Comitato chiedono quindi di evitare di abbattere al-

Al momento ne sono stati abbattuti 21

beri o, nel caso sia ritenuto necessario da parte di addetti comunali («e non di ditte private come stava già accadendo»), di sostituirli con piante di pari valore arboreo: «Dei piccoli arbusti come melograni o alberi da frutto non possono sostituire l’impatto di un cipresso; dei pini non parliamo neanche non riu-

l’abbattimento di 150 alberi, una vera e propria deforestazione. Alberi che da sempre hanno formato il bene più prezioso dell’ex Villaggio Anic».

L’assessore per il momento auspica solo che non nascano discussioni troppo accese nel quartiere, garantendo l’attenzione massima da parte dell’Amministrazione alle alberature di valore e alla tutela

scendo a credere si possa permettere un tale scempio». Reviati ci rivela poi che il piano approvato dalla maggioranza degli abitanti «non specificava né il numero degli abbatti-

OTTO LUOGHI DA RISCOPRIRE

Il 23 e 24 marzo è in programma la XXI edizione della “Giornata Fai di primavera”, che apre in tutta Italia le porte di luoghi di rilevanza artistica spesso inaccessibili al pubblico. In provincia di Ravenna saranno otto i luoghi da scoprire, con visite guidate La vignetta anche in lingua straniera. Si tratsul tema ta della pineta di Classe, della che ci ha donato Pieve di San Giovanni Battista in Davide Ottavo (Pieve del Tho) di BrisiReviati, che si sta battendo ghella, di Villa Malerbi a Lugo, del palazzo comunale di Cervia in prima persona (piazza Garibaldi) e di quattro sicontro ti diversi a Solarolo (rilievo marl’abbattimento moreo Madonna con bambino, degli alberi Nella foto, oratorio dell’Annunziata, saninvece, uno tuario della Madonna della saluscorcio della te, sito archeologico di via Orzona diere). L’appuntamento è indicativamente dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, in tutti i luoghi, ma per informazioni dettagliati è bene consultare il sito internet www.giornatafai.it.

Venerdì 22 marzo alle 17.30 alla sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna si terrà la conferenza introduttiva alla Giornata Fai di Primavera con Carlo Ferrari (ordinario di Botanica ambientale nell’Università di Bologna e docente di Conservazione biologica) dal titolo “Un luogo chiamato pineta”.

NUOVO ALLESTIMENTO AL MUSEO DANTESCO

menti, né la qualità delle ripiantumazioni, né i tempi di intervento, prevedendo solamente l’approvazione del bilancio di spesa per la potatura del verde e l’abbattimento generico di alcuni alberi a rischio».

«Ci siamo fidati del buon senso dei nostri delegati – commenta amaramente il fumettista –, non immaginando che il progetto, come abbiamo saputo solo dopo, prevedeva invece

appuntamenti marzo 2013

Centocinquanta alberi sono a rischio abbattimento. Un piccolo boschetto. Un “giardino diffuso” secondo il Comune. Giardino del Villaggio San Giuseppe, ex Anic, a Ravenna, di pertinenza delle quasi cinquecento famiglie che abitano nei condomini del quartiere. Il Comitato dei residenti ha approvato quello che viene definito il “piano di riqualificazione del verde” a fine 2012. Un piano che prevede una spesa di alcune decine di migliaia di euro e che, ci spiega Sandro Fioravanti, uno dei delegati del Comitato, ha lo scopo di mettere a nuovo l’area verde del quartiere con potature e, nel caso fosse necessario, abbattimenti di alberi. «Stiamo parlando di un’area realizzata negli anni Cinquanta – spiega Fioravanti – che ora ha bisogno di essere sistemata sia per questioni estetiche che di sicurezza. Con la neve, il vento e gli alberi pericolanti ci potrebbe scappare anche il morto. Ci sono alberi vecchi che hanno finito il loro ciclo di vita e altri che non si possono più neppure piantare in una zona residenziale, come cipressi e pini». Che verranno sostituiti con piante ornamentali, arbusti e piccoli alberi da fiore e frutto come peschi, melograni o prugni. «Ci sono anche tante piante abusive fatte crescere in questi anni – conclude Fioravanti – e abbiamo deciso di fare pulizia, tra l’altro a spese nostre». Il piano è stato approvato a maggioranza dall’assemblea del Comitato, ma stoppato sul nascere dal Comune che lo ha ritenuto troppo impattante e che ha chiesto ai cittadini di presentare un progetto nuovo e più completo, firmato da un

AGENDA LE GIORNATE FAI IN PROVINCIA:

del verde. Chissà però cosa avrebbe pensato Enrico Mattei, presidente dell’Eni che all’inaugurazione delle prime case del villaggio destinato ai lavoratori dell’Anic si lamentò – ricorda uno di questi – per lo scarso spazio lasciato tra le case, che avrebbe potuto ostacolare la crescita del verde. Ora, quelli che forse furono i suoi operai, quegli alberi vogliono abbatterli...

Luca Manservisi

Giovedì 21 marzo “Il gusto del mare d’inverno” Chef: Andrea Zauli

Giovedì 28 marzo

“La Trattoria light” consigli nutrizionali e non con l’ideatore del metodo

di Dino Sintoni

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Il ruolo di Ravenna durante l’esilio di Dante, che qui abitò per gli ultimi, pochi ma significativi anni della sua vita, è al centro del nuovo allestimento e del nuovo percorso espositivo che Comune, Istituzione Biblioteca Classense e Opera di Dante hanno pensato per il Museo Dantesco, adiacente alla Tomba del Poeta nel complesso dei chiostri francescani, in centro a Ravenna. L’inaugurazione, nella sala multimediale del museo stesso (via Dante Alighieri 4) è prevista per le 11 di sabato, 23 marzo.

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CRONACA& LAVORO

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

LA STORIA L’INCHIESTA

Maxi indagine al petrolchimico Processo vicino Sono cinquanta le persone (dirigenti dell’Anic-Enichem nel corso degli ultimi decenni) indagate al termine della grande inchiesta relativa alle morti da amianto (una trentina dal 1970 fino al 2011) nel polo petrolchimico di Ravenna. Quasi la metà verrà cancellata dall’elenco degli indagati poiché molti dei consiglieri di amministrazione e dei massimi dirigenti che hanno controllato l’Anic-Enichem, coinvolti nell'inchiesta, sono morti.

Per gli altri potrebbe invece arrivare la richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Sarebbe quindi il primo maxi processo per le morti da amianto al tribunale di Ravenna. Finora infatti ogni indagine avviata in materia si è sempre conclusa con la richiesta di archiviazione.

L’indagine, avviata agli inizi del 2010 e coordinata dal pubblico ministero Roberto Ceroni, ha visto operare sul campo i carabinieri del Nucleo investigativo di Ravenna e i tecnici del servizio di Medicina del Lavoro. Stando a una stima di Inail, resa nota nel 2009, i morti per amianto dagli anni Settanta in poi sarebbero circa 160.

Ragioniere muore d’amianto a 55 anni I familiari: «È colpa di un lavoro estivo» di Andrea Alberizia Achille è morto a gennaio che aveva 55 anni, consumato da un mesotelioma pleurico, il tumore di chi è stato esposto all’amianto. Ma tutta la vita lavorativa di Achille è stata in ufficio a fare il ragioniere. Tranne quell’estate del 1974. Il 17enne Achille Ciaprini, romano trapiantato a Ravenna e studente di ragioneria, si trovò un lavoretto durante le vacanze e, secondo il suo racconto, per tre mesi maneggiò amianto in polvere nella stiva di una nave. Trentanove anni dopo quell’amianto si è divorato la vita di Achille.

Non aveva dubbi Ciaprini che l’origine del suo tumore fosse in quell’estate, in quel lavoro. E all’inizio del 2012, quattro anni dopo l’affiorare della malattia (in linea con i lunghissimi tempi di latenza del mesotelioma, compresi tra venti e quarant’anni), dopo un intervento chirurgico per l’asportazione di un polmone, ha avviato una causa contro la ditta per cui lavorò chiedendo un risarcimento danni.

Era giovane nel 1974. Voleva mettere insieme due soldi ché facevano comodo. In un cantiere a Porto Corsini lavorò alla coibentazione delle pareti interne di quella che sarebbe diventata una falegnameria galleggiante. Il contesto più adatto per l’amianto, a quel tempo usato massicciamente per le sue proprietà ignifughe. Le normative che segnalavano la pericolosità del minerale erano cosa già no-

asbesto ALTA RESISTENZA AL CALORE E TRE MALATTIE CORRELATE La parola amianto (o asbesto) indica un insieme di minerali con particolare resistenza al calore.

L’alto rischio di incendi o esplosioni nelle raffinerie e nelle industrie del petrolchimico è stato contenuto con il massiccio uso di coibentazioni a base di amianto. Dal 1992 in Italia vietate produzione e lavorazione. Le malattie principali correlate all’esposizione sono tre: asbestosi, mesotelioma pleurico e carcinoma polmonare. Il mesotelioma è un tumore maligno che colpisce le membrane sierose di rivestimento degli organi a livello toracico, dominale, cardiaco, testicolare o ovarico. L’insorgenza è comunemente considerata, dal punto di vista epidemiologico, come evento sentinella di una pregressa esposizione, non solo professionale. Si tratta, infatti, di una neoplasia molto rara nella popolazione non esposta.

ta, anche se poco pubblicizzata, ma la legge del 1992 che vieterà l’uso dell’amianto è ancora lontana da venire.

E allora dagli con l’amianto. Tre mesi di esposizione continuata a quelle fibre bastarde senza essere stato informato di quanto fossero pericolose, senza aver avuto la dovuta dota-

zione di sicurezza. Questo sosteneva Achille.

A inizio del 2012 Ciaprini ha chiamato in causa la Isolfin Romagnola, la ditta per cui lavorò quell’estate, per un risarcimento danni da quasi due milioni di euro. Ma non ha fatto in tempo a entrare in un aula di tribunale per raccontare la sua storia a un giudice: l’udienza era fissata per il 26 febbraio scorso ma Achille è morto prima. A portare avanti la causa sono rimasti gli eredi, la moglie Paola e le due figlie, Federica e Francesca, 22 e 27 anni. Vogliono la loro giustizia. Per un marito e un padre. Perché nessuna causa vinta riporterà indietro Achille, lo sanno bene, ma non ci stanno ad accettare che si sia ammalato per tre mesi di lavoro e nessuno ne risponda.

La prossima udienza del processo di fronte al giudice del lavoro Roberto Riverso sarà a luglio. La famiglia di Achille, assistita dagli avvocati Flavia Bagnara e Cecilia Semprini, è alla ricerca di testimoni che possano confermare la versione del padre. Prima di morire Achille non è riuscito a ricordare il nome di nessuno dei tre o quattro giovani che lavoravano con lui in quel barcone: vattelappesca chi erano quei ragazzi di quarant’anni prima. Ma cosa facevano nella stiva della nave in lavorazione? La sua versione Ciaprini la mise nero su bianco nell’istanza di risarcimento: per otto ore al giorno, per cinque giorni a settimana, stava là sotto prendendo l’amianto dai sacchi dove era conserva-

L’azienda accusata chiama in causa un’altra ditta to come lana secca, lo triturava in polvere fine con un macchinario apposito e lo impastava con acqua. A quel punto era pronto per gli operai che lo spruzzavano sulla parete e lo spalmavano utilizzando il cosiddetto “fratazzo” per portarlo al giusto spessore.

Ora le testimonianze sono necessarie INFORMAZIONE COMMERCIALE

L’INAUGURAZIONE

Rinasce il Caffè Belli, dalla colazione all’aperitivo in musica Nuova gestione per lo storico – e rinnovato – locale di via Guerrini. Grande festa di apertura sabato 23 marzo, alle 17 Ritorna la tradizione delle colazioni, dei pranzi, degli aperitivi, della musica dal vivo e degli appuntamenti culturali allo storico Caffè Belli di via Guerrini 9 a Ravenna. Aperto nel lontano 1908, il bar è sempre stato punto di ritrovo centrale dei ravennati, ma anche dei lavoratori in trasferta e dei turisti per una piccola pausa all'insegna del relax e della convivialità. Sabato 23 marzo, alle 17, è attesa l'inaugurazione della nuova gestione che è affidata ai tre soci e amici Roberto Giunchi, Laura Bergami e Marilena Pallareti, per la prima volta insieme in quella che è – a tutti gli effetti – una nuova avventura. Gli ampi locali sotto i portici del palazzo di vetro Ferruzzi sono stati rinnovati e rimodernati, diventando ancora più accoglienti. Entrando si resta subito colpiti dal parquet in legno lucidato a nuovo, su cui si estende sulla sinistra il lungo bancone in legno originale che offre un ampio e comodo appoggio alla clientela, oltre ai tavolini per chi preferisce sedersi con più calma. Le pareti sono state tinteggiate di bianco per dare un senso di maggiore luminosità, decorate con specchi e lampade trasparenti di design. Sugli scaffali dietro il bancone, si fanno notare i grandi fari puntati sul soffitto per creare un suggestivo effetto di luci e lo spazio a vista dedicato alle bottiglie. In fondo al locale, sono state collocate vetrinette con diversi pensieri regalo fra cui bottiglie e prodotti artigianali di pasticceria. «Il nostro è un bar per tutti – racconta Laura Bergami –. Cercheremo di venire incontro alle esigenze della clientela. Inizialmente terremo aperto tutti i giorni dalle 6.30 di mattina alle 22 di sera fino a mercoledì, mentre fino alle 24 da giovedì a do-

sposizione della clientela, per feste, cresime, comunioni, c'è un piccolo giardino interno, raccolto e ben attrezzato, per cui abbiamo già ricevuto numerose prenotazioni». Il personale del nuovo Caffè Belli è giovane e preparato. Oltre al tradizionale espresso, è possibile assaggiare uno dei nuovi caffè, quali il limonese, a base di latte, caffè, scorzetta di limone e crema di latte; il cannellato, preparato con caffè, cannella in polvere, crema di latte e latte condensato; il ricamello, un misto di caffè, caramello e crema di latte; o il nutellino, con caffè, nutella, panna montata. Per l'inaugurazione di sabato è in programma un ricco buffet, musica e tanti invitati fra cui anche le autorità cittadine.

Lo staff del rinnovato Caffè Belli

menica. L'inizio giornata sarà dedicato alle colazioni, per lasciare poi spazio alla piccola ristorazione con primi piatti preparati direttamente da noi. Nel pomeriggio, seguiranno le merende e gli aperitivi con, in serata, tanta musica live, anni Settanta e canzoni italiane. I locali è attivo il servizio di wi-fi per cui chi lo desidera, può fermarsi e lavorare e collegarsi a internet, ma anche leggere prendendo uno dei tanti libri della libreria che stiamo allestendo. Tra gli eventi non mancheranno anche incontri con gli autori o specialisti di tematiche di pubblico interesse, letture e mostre di quadri. A di-

CRONACA& LAVORO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

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LA CRITICA L’APPELLO

La figlia: «Chi ricorda mio padre ci contatti» Nato a Roma nel 1957, Achille Ciaprini si trasferì a Marina di Ravenna ai tempi delle medie quando il padre, nella guardia di finanza, venne assegnato a Ravenna. Qui è rimasto per diverso tempo frequentando l’istituto tecnico commerciale Ginanni. Dopo il diploma, in Cmc il primo lavoro. «Ha lasciato la città per un periodo e poi ci è tornato negli anni Ottanta quando è andato a Maratea per lavoro conoscendo mia madre. Non ha mai perso l’accento romano», ricorda la figlia Francesca. L’accento marcato e quei capelli rossi sono senza dubbio le caratteristiche che più di altre potrebbero ricordare i suoi colleghi di lavoro del 1974 (nella foto piccola una foto recente, accanto una foto da giovane): «Mi disse che alla Isolfin lavorava con altri giovani, alcuni studenti coetanei. Chi ricordasse qualunque cosa ci contatti». Potete rivolgervi alla nostra redazione (0544/271068) o allo studio legale Semprini (0544/33984). i numeri IN CINQUANT’ANNI 10MILA DOMANDE DI PENSIONE Dal 1965 in provincia di Ravenna l’Inps ha riconosciuto, ai fini pensionistici, l’esposizione all’amianto per 4.479 lavoratori (9.689 domande). Tra il 1963 e il 2009 sono 276 i lavoratori, il 40 percento impiegati al petrolchimico, indennizzati dall’Inail per malattie professionali correlate all’amianto. Sono dati che raccontano il rapporto fra amianto e lavoro a Ravenna contenuti nella tesi di laurea di Elisa Moretti, 24enne cesenate, vincitrice di una delle due borse di studio ideate dal Comune di Ravenna.

perché nel libretto di lavoro del romano, regolarmente assunto da Isolfin, compare la semplice dicitura di manovale. Nessun riferimento alla mansione svolta e non tutti i dipendenti di Isolfin erano esposti all’amianto.

E proprio questa è la linea difensiva dell’azienda. Che inizialmente propo-

se un risarcimento per mettere la parola fine alla vicenda con una conciliazione che evitasse strascichi giudiziari. Rifiutò Achille stesso: «Proposero una cifra davvero inaccettabile», ricorda oggi la figlia Francesca. L’azienda ha scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali ma dalla sede di via Me-

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dulino trapela quella che sarà la strategia processuale: manovale non significa necessariamente esposizione all’amianto. Isolfin proverà inoltre a giocarsi un’altra carta, nel pieno del suo diritto a difendersi: dalle informazioni in mano ai legali emergerebbe che nei fascicoli di Inail e Inps – che hanno certificato l’esposizione professionale all’amianto concedendo rispettivamente un indennizzo per la malattia professionale e i benefici della rivalutazione contributiva per il prepensionamento – risulterebbe un’esposizione di oltre dieci anni durante un successivo rapporto di lavoro, in età adulta, con Cmc. La normativa di riferimento, in effetti, richiede un’esposizione almeno decennale per ottenere il prepensionamento.

Ma su questi dieci anni trascorsi lavorando per le aziende del gruppo Cmc affiorano incertezze. Perché il sindacato Cgil, che pure ha avviato le pratiche per il prepensionamento, sostiene di non avere traccia di questo periodo esposizione all’interno della Cooperativa muratori cementisti. E nemmeno ne ha traccia l’avvocato Mirca Tognacci, legale del colosso edile trascinato in questa vicenda da Isolfin: «Non c’è nessuna esposizione all’amianto». E allora cosa è successo in quei dieci anni?

«In Cmc mio padre ha fatto solo il ragioniere lavorando sempre solo in ufficio – ricostruisce Francesca pescando dalla memoria –. Ricordo che avviò la causa verso Isolfin perché lì aveva lavorato a stretto contatto con l’amianto. Da quello che mi raccontava ricordo che alla Cmc aveva sempre fatto lavoro di ufficio. Non sarà certo paragonabile un lavoro d’ufficio con quello in una stiva della nave? Mi sembra assurdo sentire Isolfin che si difende così».

L’associazione esposti amianto «Troppa burocrazia per Inps e Inail E i sindacati chi tutelano davvero?»

Sono circa una quarantina i ravennati iscritti all’associazione esposti amianto (Aea) che raccoglie lavoratori che sono stati esposti all’asbesto o familiari delle vittime da morti correlate a malattie professionali dovute all’esposizione prolungata in ambiente di lavoro. Gilberto Gaudenzi è il referente ravennate per l’Aea. «La possibilità che finalmente anche a Ravenna si faccia un processo su questo tema è sicuramente importante perché è un segnale concreto. Mi auguro che sia anche un punto di partenza per rendere più facile il percorso dei lavoratori che vogliono vedere riconosciuti i propri diritti senza doversi scontrare contro la rigidità burocratica di Inail e Inps». Non ha parole dolci per i due enti: «L’esposizione all’amianto e le malattie professionali devono essere riconosciute dall’Inail che poi deve corrispondere l’indennizzo in caso positivo quindi un costo. E Inail? Se riconosce il

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prepensionamento significa che il lavoratore non paga più contributi e deve avere la pensione». Ma nemmeno i sindacati escono indenni dal giudizio dell’Aea: «A volte sembrano poco interessati alla tutela dei lavoratori». Gaudenzi oggi ha 63 anni e dopo un iter giudiziari durato quasi diciassette è riuscito a vedere riconosciuta la sua richiesta di prepensionamento per esposizione all’amianto quando lavorava come elettricista per Enichem all’interno della centrale termoelettrica.

«Eravamo in sessanta all’inizio a fare causa. Poi sono intervenuti i sindacati e siamo rimasti in dieci. Non le sembra una cosa strana? Noi dieci però abbiamo vinto la causa e ora gli altri stanno cercando di fare lo stesso percorso». Per la battaglia legale è stato necessario prendere un avvocato da Bologna: «A Ravenna non è facile mettersi contro certi colossi del petrolchimico». (and.a.)

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CRONACA& POLITICA

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

LA NOVITÀ Sarà una specie di Porcellum alla rovescia, il sistema elettorale con cui domenica 12 maggio i ravennati saranno chiamati alle urne per eleggere i consigli territoriali, un nuovo organismo di decentramento che va a sostituire, per volontà del Comune, le circoscrizioni abolite dal governo Berlusconi. Tra le novità più importanti ci sarà l’ampliamento della base elettorale a chiunque avrà compiuto sedici anni entro il 13 marzo (data da cui è possibile presentare le iscrizioni) e agli stranieri ExtraUe che sono in possesso di regolare permesso di soggiorno.

«Chiedo ai ravennati di andare a votare i loro rappresentanti invitandoli a considerare questa forma di elezione una occasione diretta e concreta per dare voce ai problemi di tutti i giorni – ha dichiarato l’assessore al Decentramento Valentina Morigi – quelli che ciascuno vive nella propria realtà. La voce del territorio per l’Amministrazione comunale è un contributo prezioso, perché serve ad orientare le scelte e le politiche del nostro Comune». Per gli eletti non è previsto alcun gettone di presenza ma un impegno del tutto volontario. I dieci consigli che saranno eletti ricalcano la struttura delle precedenti circoscrizioni. Saranno allestiti 41 seggi in altrettante sedi comunali. Per conoscere il proprio seggio ci si potrà collegare al sito internet del Comune o telefonare a ai numeri 0544 482283, 482415, 482561, 482563 in orario di ufficio o inviare una mail a elettorale@comune.ra.it. Quattro i seggi in città e trentasette quelli allestiti nel forese che saranno aperti solo domenica 12 dalle 8 alle 20. Per presentare le candidature c’è tempo fino al 12 aprile. Come approvato dal consiglio comunale nell’estate 2012, i consigli

Consigli territoriali, si vota il 12 maggio 41 seggi in tutto il Comune: quattro in città, gli altri nel forese

territoriali saranno composti da consiglieri eletti dai vari partiti che si spartiranno i posti a disposizione in base al risutato elettorale avuto su quel territorio alle precedenti amministrative. In virtù di questo sistema, è già nota la composizione della rappresentanza politica, mentre i cittadini saranno chiamati a esprimere una preferenza. Tra i candidati, per la prima volta, ci potranno essere anche cittadini ExtraUe. Sarà possibile esprimere fino a due preferenze, purché siano date a un uomo e una donna candidati nella stessa lista, altrimenti, in caso di due preferenze a un candidato dello stesso genere, sarà valida solo la prima.

Lista per Ravenna «CITTADINI, CANDIDATEVI CON NOI» In previsione dell’elezione dei nuovi Consigli territoriali Lista per Ravenna annuncia di accettare candidatura «da qualsiasi cittadino del Comune di Ravenna che si voglia proporre» fino al numero massimo consentito e senza vincoli di mandato. Gli interessati possono presentare la loro domanda entro martedì 26 marzo: all’ufficio di Lista per Ravenna nella sede del Comune di Ravenna (tel. 0544-482225, fax 0544-482532) oppure scrivendo a: grulistara@comune.ra.it. (Info: Nicola Grandi, cell. 348-6553345.

EXTRAUE

E gli stranieri eleggono i loro consiglieri Se gli elettori ravennati italiani il 12 maggio riceveranno una scheda elettorale, i cittadini ExtraUe ne avranno due, perché in quel giorno eleggeranno anche i due consiglieri aggiunti a Palazzo Merlato, gli unici due membri eletti della nuova Rappresentanza che sarà poi composta da altre dieci persone extraUE e da quattro comunitari nominati dalle associazioni degli stessi immigrati. Per candidarsi è necessario raccogliere firme di persone extra Ue o apolidi (da 10 a 20 firme per le donne; da 40 a 60 per gli uomini). La candidatura e

relative firme vanno presentate all’Ufficio Elettorale il 12 aprile dalle 8 alle 13 o dalle 9 alle 12 del 13 aprile alla segreteria della Commissione Elettorale agli Uffici elettorali del Comune, in via Berlinguer. Per informazioni: Centro Immigrati Via Alberoni n. 16 Ravenna, tel. 0544 485303 o Casa delle Culture. I consiglieri aggiunti, che dalla prossima elezioni non riceveranno più un gettone di presenza, potranno come in passato partecipare alle sedute di consiglio con diritto di parola ma non di voto.

CRONACA& POLITICA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

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I N C O N T R O

I deputati ravennati a Roma, nella nebbia fitta sul Governo Mentre andiamo in stampa, sono appena iniziate le consultazioni di Napolitano per la formazione e, sentendo i nostri parlamentari nella capitale, sembra ancora fitta la nebbia.

Ma ovviamente, dopo le elezioni dell’ex portavoce per i rifugiati dell’Onu Laura Boldrini a presidente della Camera e dell’ex procuratore nazionale antimafia Piero Grasso a capo del Senato, la speranza è quella di riuscire in qualche modo a replicare. Di certo, il primo voto dei nuovi parlamentari è stato oggetto di ampio dibattito e una vera sorpresa, rispetto alle candidature della vigilia.

Alberto Pagani, segretario provinciale del partito e neodeputato del Pd, spera in un incarico per il segretario nazionale Bersani, ma non esclude altre possibilità, di certo si dice soddisfatto per la prova di grande apertura che il Pd è riuscito a dare con le due candidature per la seconda e la terza carica dello Stato. Intanto, ha già chiesto di prendere il posto che già fu di Mercatali e prima di Angelini nella commissioni Trasporti del Parlamento, «Ravenna è l’unico porto della nostra regione – spiega – penso abbia senso immaginare che ne faccia parte un parlamentare ravennate». Se per la neosenatrice ravenna Josefa Idem sarà inevitabile un ruolo negli organismi che si occupano di sport (prima delle elezioni c’era chi addirittura la immaginava nel ruolo di ministro), il senatore

Giovanni Paglia, 35 anni, neodeputato e coordinatore regionale di Sel, ravennate fotografato dal Corriere della Sera in aula e scambiato per grillino. Anche Alberto Pagani, deputato del Pd, in un’intervista al nostro sito (www.ravennaedintorni.it) ha raccontato con stupore della “caccia” al giovane grillino da parte della stampa nazionale.

Stefano Collina spiega che «per il momento questa discussione non si è ancora sviluppata. Penso che la prossima settimana dopo avere completato l’organigramma della presidenza, si affronterà questa questione. Sto raccogliendo indicazioni dal territorio per capire dove sarebbe più utile andare e nei prossimi giorni dovrei farmi una idea precisa; dal punto di vista personale mi sono sempre occupato di attività produttive, ma anche di territorio, in più la Romagna è terra di agricoltura sviluppata e specializzata».

Punta alla commissione Finanze, invece, Giovanni Paglia, neodeputato di Sel, scambiato per grillino dal Corriere della Sera al momento del voto, complice forse l’età e il look che

Manifestazione DUECENTO RAVENNATI IN PIAZZA CON BERLUSCONI Saranno circa 200 i militanti Pdl del Ravennate che, in quattro pullman, andranno sabato 23 marzo a Roma per partecipare, alle 15 in piazza del Popolo, alla manifestazione nazionale Pdl promossa, spiega il Pdl locale «per evidenziare la necessità di una svolta contro un fisco oppressivo, per rilanciare il paese con una vera legge sulla crescita e per dire no all’abbattimento per via giudiziaria non solo di un leader politico, ma di milioni di italiani che ne sostengono la linea politica da anni». La manifestazione si concluderà con l’intervento di Silvio Berlusconi.

PINO MASCIARI OSPITE ALLA SERATA LIBERI DALLE MAFIE ALL’ALMAGIÀ sfidava il grigio d’ordinanza. Tra tutti, Paglia ha ovviamente un doppio motivo per essere felice dell’elezione della Boldrini, che è anche stata eletta nelle liste del suo stesso partito. «È la prova del cambiamento in atto all’interno anche del Pd, grazie al forte rinnovamento generazionale. Nelle file del centrosinistra oggi c’è una maggioranza di quarantenni che vogliono cambiare le cose e le elezioni di Camera e Senato ne sono la prova».

Paglia si dice anche convinto che nessuna delle forze in Parlamento voglia davvero tornare alle une, soprattutto con questa legge elettorale, con il rischio che nulla cambi. Certo, a questo punto può essere importante il sostegno di tutti, anche di una forza lontanissima dal centrosinistra come la Lega Nord, ipotesi più volte circolata sulla stampa. «Non è escluso un sostegno a un governo non targato Pd – ci dice il deputato leghista Pini – ma bisognerebbe innanzitutto che il Pd la smettesse con la sua solita arroganza». A Pini, che conta di continuare a occuparsi di Esteri o Unione europea, non è andata giù proprio l’elezione di Boldrini, vista come uno schiaffo alla «sensibilità nettamente diversa in tema di immigrazione» della Lega stessa. Quindi, spiega Pini, la partita ora si sposta sul Quirinale. Un appoggio dal Carroccio non potrebbe prescindere da un accordo sul nome del futuro capo dello Stato, mentre ancora non si trova quello per il premier. (fe. an.)

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Sul tema “Liberi dalle Mafie” è in programma mercoledì 27 marzo alle 20.30 all’Almagià un incontro con Pino Masciari, imprenditore calabrese e testimone di giustizia. L’appuntamento vedrà la presenza e gli interventi dell’assessore Ouidad Bakkali, di Roberto Lucchi, direttore di Confesercenti Ravenna che presenterà il rapporto di Sos Impresa dal titolo Le mani della criminalità organizzata sulle imprese e nel territorio.

I N C O N T R O

GENERE, RAZZA ED ETEROSESSISMO NELLE PUBBLICITÀ: NE PARLA CORRADI

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Sabato 23 marzo alle 16 alla sala D'Attorre di via Ponte Marino, a Ravenna, l’associazione Femminile Maschile Plurale organizza la conferenza “Specchio delle sue brame. Genere, razza, eterosessismo nelle pubblicità” in cui Laura Corradi, docente dell’Università di Calabria, affronterà un’analisi socio-politica della pubblicità e il tema delle immagini commerciali.

RAPPRESENTANZA LE IMPRENDITRICI DI CONFESERCENTI: «SERVONO PIÙ DONNE E MAGGIOR RICAMBIO NEGLI ORGANI DECISIONALI» Si è svolta martedì 19 marzo l’assemblea delle imprenditrici di Confesercenti. Nell’incontro si sono affrontati i temi della rappresentanza di genere sia negli organismi dirigenti dell’associazione che nel rinnovo degli organi della Camera di Commercio, sottolineando la necessità di riequilibrare la disparità tra il numero delle associate e la rappresentanza femminile nei luoghi decisionali, anche attraverso un ricambio. Le imprenditrici si sono poi date una coordinatrice del Comitato Impresa Donna nella persona di Claudia Cuppi, presente anche nel Cif della Camera di Commercio di Ravenna, e hanno dato vita a un gruppo di lavoro che affronterà e proporrà iniziative e temi tesi a valorizzare e a promuovere l’impresa al femminile.

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CRONACA& POLITICA

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

IL CASO di Andrea Alberizia Due lettere l’hanno accusato di essere invischiato in uno scandalo omosessuale interno agli ambienti ecclesiastici ravennati, una terza lettera ha scagionato il prelato. Don Giansandro Ravagna – per la comunità religiosa cittadina semplicemente don Sandro, per cinquant’anni parroco della chiesa di San Biagio dove rimane tuttora in veste di sacerdote emerito e oggi vittima di una presunta estorsione ancora a sfondo omosessuale (vedi articolo nella pagina accanto) – è stato al centro di un’indagine interna alla diocesi di Ravenna-Cervia aperta e chiusa tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010. Ravenna&Dintorni è venuto in possesso di una delle due lettere indirizzate a monsignor Giuseppe Verucchi, a quel tempo arcivescovo, in cui si chiedevano le dimissioni del prete dall’incarico di rettore del seminario che riveste dal 2008.

«Il fatto è accaduto qualche anno fa ma il tempo non ha la forza di attenuare un atto di così grave entità per un sacerdote. Sono a chiederle ancora una volta di invitare il rettore a rassegnare le dimissioni». Sono i passaggi più espliciti della lettera che don Alvaro Marabini, predecessore di Ravagna al seminario, scriveva nel gennaio 2010 a Verucchi perché risolvesse «l'affare rettore»: nel 2008 la guida dell'istituto ecclesiastico era passata nelle mani di Ravagna, tornato di nuovo al vertice del collegio dopo l'esperienza come rettore alla fine degli anni Settanta quando a nominarlo fu il vescovo di allora, Ersilio Tonini, oggi il più anziano vescovo italiano, il più anziano cardinale vivente e tra i destinatari della missiva firmata da Marabini. Oltre a quelli di Verucchi e Tonini compare il nome di Luigi Amaducci,

Ombre sul rettore del seminario nella lettera di un parroco al vescovo LA REAZIONE

Le minacce del don: «Stai attento, se scrivi te la faccio pagare»

La denuncia di un presunto scandalo a sfondo sessuale apre un’indagine interna che poi scagiona l’accusato arcivescovo emerito. In buona sostanza le massime cariche, per notorietà e blasone, della Curia bizantina.

«Abbiamo visto la Chiesa ferita, temiamo per la formazione dei seminaristi – si legge ancora nella lettera –.

La coscienza non ci ha permesso di continuare a nascondere». I toni non sembrano lasciare dubbi sulla gravità delle circostanze. Al punto che nei

«Se scrivi qualcosa te la faccio pagare. Sicuramente». Con questa minaccia si chiude l’incontro con don Ravagna, sacerdote emerito di San Biagio. Lo incontriamo, dopo il riposo pomeridiano, nella canonica della parrocchia che ha guidato per cinquant’anni e dove tuttora vive. Seduto a tavola, sta segnando appunti con calligrafia meticolosa su un’agenda. Poi alza la testa e ci fissa. Chiediamo chiarimenti sulla lettera di don Marabini: «Non so nulla e non ho nulla da dire». Il documento nemmeno vuole vederlo, gira il volto di lato quando mostriamo la carta: «E se fosse vero che ho fatto qualcosa di grave, come dici che sta scritto nella lettera, pensi che verrei a dirlo a te? Mi meraviglio che tu abbia quella lettera in mano». Ma il vescovo ha mai chiesto le sue dimissioni da rettore? «Sono ancora rettore e credo che lo sarò fino a quando morirò». Allora non è vero che il seminario è stato chiuso o commissariato? Apre bocca per spiegarci le cose ma prima ci chiede se abbiamo intenzione di scrivere. La nostra, facilmente intuibile, risposta non lo soddisfa: «Per favore basta, ho finito.

Non ti rispondo, non ho niente da dirti. Basta, hai capito cosa vuol dire basta? Smettila e basta». Ma non è l’unica cosa che meraviglia il prelato: «Mi meraviglio della tua tracotanza». E noi che eravamo convinti che fare domande dando la possibilità a chiunque di spiegarci la propria posizione fosse corretto. Mai un accenno all’indagine interna della diocesi che avrebbe appurato l’inesistenza di qualunque sospetto ventilato da Marabini. A chiudere l’incontro ci pensa la perpetua: «Lei non scrive niente. Scriva che non ha voluto rispondere ma la brutta figura la fa lei con i lettori perché nessuno le ha risposto». Ci accompagna all’uscita e al nostro arrivederci risponde senza tanti giri di parole: «Se sapevo così non la facevo neanche entrare. Speriamo di non rivederci». (and.a.)

due mesi precedenti don Marabini ha già inviato un'altra comunicazione scritta ma soprattutto ha già avuto due incontri di persona con Verucchi: «Durante il nostro colloquio abbiamo colto sul suo volto tanta sofferenza e sgomento, quella stessa sofferenza che ha preso anche noi facendoci passare notti insonni». Nella lettera non si fa riferimento a circostanze precise

ma Ravenna&Dintorni è in grado di ricostruire i dettagli. Marabini ha segnalato al vescovo presunti episodi avvenuti dieci-quindici anni prima tra Ravagna e un giovane parrocchiano all’epoca dei fatti 24enne, episodi appresi attraverso colloqui con un altro parroco amico del giovane. «Tutto un fraintendimento – spiega Enrico Maria Saviotti, avvocato della diocesi,

disponibile a una dettagliata spiegazione –. C’è stata un’accurata indagine interna e si è verificato che non è accaduto nulla di quanto temuto. Il fascicolo è stato inviato anche a Roma. Abbiamo una lettera della presunta vittima che smentisce ogni circostanza». Lettera che il legale afferma essere dell’8 gennaio 2010 ma di non poterla mostrare per rispetto del-

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LA DIFESA le persone coinvolte. Attenzione alla data. La seconda missiva di Marabini, quella in nostro possesso, è datata 16 gennaio di tre anni fa. Cioè una settimana dopo il documento che per la diocesi ha chiuso la storiaccia. Marabini non ancora informato? In realtà sembrerebbe più che altro non ancora convinto: «È uscito dal seminato», dice senza mezzi termini Saviotti alzando gli occhi al cielo. E se non è arrivata una querela, lascia intendere l’avvocato, è solo per la misericordia della Chiesa.

Non parla mai di questione conclusa Marabini quando lo incontriamo nella sua parrocchia. Lasciato l'incarico di rettore, nel 2008 è stato trasferito ad Argenta, in provincia di Ferrara ma entro i confini della diocesi ravennate. Al termine della prima messa del mattino, domenica 17 marzo, si avvia verso la canonica accompagnato dal suono delle monete nel cestino delle offerte che ha raccolto ai piedi dell'altare. Quando ancora non sa che abbiamo la lettera prova a sminuirne il contenuto ma quando gli mostriamo il testo e leggiamo gli stessi passaggi che testimoniano la sua vivida preoccupazione di appena tre anni fa, ricordandogli che «il tempo non ha la forza di attenuare un atto di così grave entità», non può fare altro che confermare di averla scritta ma di non avere altro da aggiungere: «Sono un figlio della Chiesa – dice con tono pacato –. Cerchi di capire il mio obbligo di obbedienza, non posso dirle nulla. Ho raccontato le mie preoccupazioni ai miei superiori e quello è ciò che dovevo fare». Non risponde alle nostre domande ma una la fa lui a noi: «Lei come ha avuto la lettera?». E sulle mancate dimissioni di Ravagna?

«Posso solo immaginare che il vescovo avrà fatto le sue verifiche, avrà molto pregato e anche io ho molto pregato». Accenni alla conclusione dell’indagine? Nessuno.

Lo scorso novembre – quando il vescovo ausiliare di Reggio Emilia, Lorenzo Ghizzoni, venne nominato successore di Verucchi – un quotidiano emiliano scriveva così dell'incarico che lo attendeva: «La diocesi negli anni scorsi ha vissuto non pochi scandali legati alla presenza in seminario di sacerdoti dalla dubbia moralità e in diocesi di preti apertamente omosessuali, con alcuni casi molto incresciosi e persino l’intervento di un visitatore apostolico che di fatto fece rimuovere il rettore». Il visitatore, una sorta di commissario straordinario inviato dal Vaticano, intervenne durante il rettorato Marabini (2000-2008). Ma Saviotti smentisce che quella visita abbia influito sull’avvicendamento al vertice del collegio: «Si è trattato solo di un normale avvicendamento». A quel tempo si sparse addirittura la voce della chiusura della struttura. In occasione della giornata seminariale del 2009 fu Ravagna a sgombrare il campo dalle dicerie: «I ravennati hanno avuto un’informazione sbagliata». E spiegò che era solo una questione di razionalizzazione delle risorse: i seminaristi studiano a Bologna e tornano a Ravenna nel finesettimana per ritrovarsi nelle comunità dove alla fine degli studi svolgeranno la loro missione».

L’avvocato della diocesi: «Calunnie che feriscono sacerdoti e fedeli» Ma in questi stessi giorni, sono anche circolate Una denuncia per stupro da parte di un giovane verso un parroco ai confini della diocesi, a fine lettere anonime diffamatorie che denunciavano altri 2012. Un’altra denuncia, questa volta da parte di un presunti scandali sessuali: una è stata pubblicata da prete del centro di Ravenna, a un giovane che ora è un quotidiano locale, un’altra è arrivata direttaindagato perché sembra volesse estorcere denaro al mente in Curia. Nello spazio commenti del nostro prelato minacciandolo di rendere pubblici filmati stesso sito internet è stato lasciato un messaggio il compromettenti a sfondo sessuale, a inizio 2013. Qualche lettera anonima, arrivata a giornali e Curia. E tre anni fa un’indagine interna alla diocesi dopo la denuncia di un presunto episodio che, se fosse La cupola del stato confermato, si sarebbe potuto forse Duomo di configurare come una molestia sessuale e Ravenna.

Nella foto vedeva coinvolto un parroco all’epoca piccola, rettore del seminario, ossia don Sandro Enrico Maria Ravagna. A firmare la segnalazione era Saviotti. peraltro un altro parroco, don Alvaro Marabini. Ce n’è abbastanza per parlare di un clima opaco in questo momento di passaggio per la diocesi, in cui si è da poco insediato il nuovo vescovo monsignor Lorenzo Ghizzoni.

Abbiamo quindi chiesto lumi a Enrico Maria Saviotti, portavoce della diocesi ravennate. A cominciare dalla coincidenza che, in poco più di tre anni, vede un prete di oltre ottant’anni coinvolto in due vicende a sfondo omosessuale, prima come presunto cui contenuto ha suscitato l’interesse degli inquirencolpevole (poi scagionato, vedi articolo a pagina 8) e ora ti. «Per quanto ne sappiamo, a noi ne è arrivata una come possibile vittima. «Don Sandro – replica Sa- soltanto, l’undici marzo, una madre che racconta di viotti – è stato per cinquant’anni la guida di una par- un fatto che le sarebbe stato raccontato dal figlio rocchia di ben 11mila anime, è particolarmente scout. Il parroco nega, e trattandosi di una lettera amato, ha aiutato tante persone, come la famiglia anononima nemmeno volendo potremmo fare ultedell’uomo che adesso è accusato di estorsione. riori accertamenti. Le lettere anonime o lo denunce Quando si aprono le porte a tante persone, può capi- generiche non possono essere prese in consideraziotare che qualcuno ne approfitti. In questi giorni sono ne, perché potrebbero essere scritte da chiunque per arrivate molte testimonianze di solidarietà e di affet- qualsiasi ragione. È inevitabile che nell’arco di tanti to nei suoi confronti, da persone di ogni età che anni, un parroco possa anche aver detto qualche no l’hanno conosciuto in questi anni». a qualcuno». E potrebbe essere questa, secondo Sa-

viotti, anche la motivazione alla base di un altro clamoroso scandalo che di recente ha scosso la diocesi ravennate: la denuncia per stupro di un prete da parte di un giovane che era ospitato nella parrocchia. Un episodio di cui chiedemmo all’allora vescovo Verucchi, sentendoci tuttavia rispondere dal monsignore che era all’oscuro di tutta la vicenda. «Da quello che so, ma non mi occupo personalmente della cosa – dice Saviotti – il parroco nega i fatti e anzi ha sporto denuncia a sua volta contro il giovane per calunnia». Nega, Saviotti, che dalla diocesi qualcuno possa aver fatto pressioni per far tacere il ragazzo, come invece lui stesso ha raccontato dipingendo peraltro un ambiente decisamente fosco. Il giovane che accusa il parroco di stupro avrebbe infatti parlato di diversi sacerdoti noti nell’ambiente omosessuale e soliti frequentare sia luoghi fisici, come saune e locali, sia siti internet dichiaratamente gay.

«Ci sono 89 sacerdoti nella diocesi di Ravenna e nessuna denuncia circostanziata, nessuna segnalazione. L’unica cosa che posso dire è che quando abbiamo ricevuto, come nel caso del rettore del seminario, una denuncia con nomi e riferimenti precisi abbiamo invece svolto un’indagine molto accurata, che ha portato a un accertamento che non lascia dubbi». Insomma, nessuna ombra sulla diocesi ravennate, solo voci totalmente prive di fondamento che però rappresentano, soprattutto, «una ferita per un’intera comunità, perché toccano persone che sono alla guida di quella comunità». Di certo, Saviotti esclude che, al contrario di quanto fu ventilato da una testata emiliana qualche mese fa, la successione di Verucchi sia stata dettata anche da queste tensioni.

Federica Angelini

«Di fronte a un’accusa precisa la Curia ha indagato a fondo»

IL CASO

«Il video a luci rosse non esiste. Solo ricatti» Il 5 marzo scorso un 36enne lavapiatti camerunese è stato arrestato con l'accusa di estorsione dopo la denuncia di don Giansandro Ravagna, ex parroco di San Biagio, che lo ha accusato di averlo ricattato chiedendo cinquemila euro per non divulgare un video a luci rosse in cui sarebbero filmati entrambi in atteggiamenti compromettenti. Secondo l'ecclesiastico non esisterebbe nessun video e non ci sarebbe mai stato alcun episodio compromettente. I carabinieri, nella perquisizione successiva all’arresto, non hanno trovato alcun dvd. Ma di due dvd si parla invece nella denuncia fatta dal parroco: due dischi che il prelato avrebbe ricevuto in passato e che avrebbe distrutto subito senza nemmeno visionare il materiale contenuto. La conferma è di Enrico Maria Saviotti, legale della Curia: «Li ha rotti senza guardarli. Non voleva saperne nulla». Nella stessa denuncia si fa anche riferimento a diverse migliaia di euro che negli ultimi cinque-sei anni Ravagna avrebbe dato allo stesso camerunese o ad altri suoi familiari – «Attingendo dal proprio conto personale», precisa Saviotti, «e non da quello riferito alla parrocchia» – come assistenza per i bisogni di quelle persone. Se fossero soldi consegnati sotto minaccia non è ben chiaro, l’avvocato si limita a dire che erano aiuti caritatevoli ma che l’insistenza di queste persone è arrivata a un livello da non essere più tollerabile per il parroco «che in passato è stato and.a. ) anche molto malato». (a

Il ruolo dell’Architettura contemporanea

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Ciclo di conferenze organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm - Le Cantine di Palazzo Rava, in collaborazione con la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), con il patrocinio del Comune di Ravenna e Ravenna 2019 Coordinatore Emilio Rambelli

Giovedì 21 marzo 2013 Michele Tarroni parlerà dello Studio Stanton-Williams - Londra

Le Cantine di Palazzo Rava Ravenna - via di Roma 117

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All’incontro seguirà un momento conviviale Info: Ilaria Siboni - siboni.ilaria@gmail.com - Cell. 338 1584910

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giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

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I petrolieri del mondo riuniti al pala de André Fino a venerdì 22 marzo è in corso Omc, vetrina internazionale dedicata all’Offshore che si svolge ogni due anni al pala de André di Ravenna.

All’inaugurazione, mercoledì 20, ha preso parte il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti e il sindaco Fabrizio Matteucci. I lavori si sono aperti con la sessione plenaria sul tema “Charting a course in changing sea” (“Tracciare nuove rotte in questo mare caratterizzato da continui cambiamenti”) presieduta dall’Ad Eni Paolo Scaroni. Due i temi di particolare interesse: lo scenario del gas europeo e mondiale e il Nord Africa.

«Il mondo del gas è radicalmente cambiato – ha sottolineato Scaroni – la rivoluzione dello shale gas ha fatto sì che i carichi di LNG prima destinati agli Stati Uniti arrivino ora in Europa e in Asia; un nuovo quadro legislativo europeo ha favorito l’ingresso di nuovi operatori, ivi compresi i paesi produttori, e la definizione di nuove formule contrattuali; gli Stati Uniti hanno cominciato, a loro volta, ad esportare gas”. A causa della crisi economica globale a partire dal 2008, in Europa i consumi di gas sono diminuiti del 15%.

Quanto al Nord Africa, ha detto, "io sono molto ottimista“ riferendosi alla presenza di Eni nei paesi nordafricani.

Nell’ambito delle relazioni internazionali, il ruolo del Governo italiano è stato evidenziato dal sottosegretario De Vincenti che ha tracciato un bilancio dell’esperienza governativa soffermandosi sulla Strategia energetica nazionale nella quale è evidente «l’interesse dell’Italia all’efficienza energetica e allo sviluppo delle rinnovabili contestualmente alla valorizzazione delle risorse nazionali di idrocarburi. Due gli obiettivi raggiungibili: l’incremento dell’attuale produzione di olio e gas portando il contributo al fabbisogno energetico nazionale dal 7% al 14%, investimenti per circa 15 miliardi di euro e un incremento dell’occupazione nel settore».

Sono inoltre intervenuti il Ceo di Edison, i ministri del Petrolio di Egitto, Iraq e Algeria e i Ceo di Noc (Libia) e Sonatrach (Algeria).

In forte espansione, l’Omc si sviluppa su un’area espositiva di oltre 20 mila mq con circa 600 espositori provenienti da 30 paesi e registra la presenza di tutte le maggiori Oil Companiy europee, del Nord Africa e del Medio Oriente. Si articola in 26 sessioni tecniche in cui saranno presentati 120 paper e illustrati i risultati raggiunti dall’industria petrolifera upstream in campo scientifico, tecnologico e professionale.

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PORTO

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Il sindaco Fabrizio Matteucci e l’Ad di Eni Paolo Scaroni all’inaugurazione dell’edizione 2013 di Omc

LEGACOOP

Mareterra 2013 per parlare di retroporti e di Alto Adriatico Mareterra 2013, l’iniziativa di Legacoop sul porto e la logistica, sarà ospitata il 25 marzo alla sala Cavalcoli della Camera di commercio di Ravenna con inizio alle 9.30: il programma prevede gli interventi dei vertici di Legacoop e una tavola rotonda a cui parteciperanno le autorità locali, esponenti di Legacoop e l’europarlamentare Debora Serracchiani. I temi al centro dell’edizione 2013 di Mareterra sono l’Alto Adriatico come retroporto di valenza europea, i rapporti con i distretti produttivi del Nord est europeo, il rilancio del network Alto Adriatico, la Romagna come retroporto naturale dello scalo marittimo ravennate, l’esigenza di elaborare un piano strategico di sistema per il porto, le infrastrutture e l’offerta servizi logistici avanzati. Sono state inoltre coinvolte le Legacoop territoriali di Friuli Venezia Giulia e Veneto, cioè di quei territori nei quali operano gli altri due scali importanti dell’Alto Adriatico, Trieste e Venezia.

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ECONOMIA& TRASPORTI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

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LA STORIA Quel senso di malinconia te lo sentivi proprio. Stavano tutti in silenzio lì sulle banchine della darsena di città a guardarlo risalire l’acqua torbida del Candiano. Ultimo viaggio per il Moro di Venezia. Dal 10 marzo quella barca a vela, gioiello di tecnologia nautica voluto oltre vent’anni fa da Raul Gardini e oggi perfettamente restaurata, è un monumento in esposizione su un piedistallo nel piazzale della sede dell’Autorità portuale, sponda sinistra del canale, avvolta nell’aurea del mito sportivo. Nel 1992, uno scafo gemello di quello portato in darsena, fu la prima imbarcazione di un Paese non anglofono a contendersi la Coppa America a San Diego. La fredda cronaca non mente: vittoria 4-1 per gli avversari di America 3. Ma le notti trascorse sul divano per seguire le regate le ricordano molti ravennati. Molti di quelli che quella domenica hanno accompagnato con lo sguardo il Moro.

Qualcuno lo ha proprio accompagnato fisicamente lungo la banchina per l’ultimo tratto, dal ponte mobile alla testata del canale. Tutti con il telefonino in pugno e il braccino alzato per scattare foto da condividere subito sui social network. A vederlo scivolare sull'acqua accompagnato da due rimorchiatori del gruppo Ormeggiatori, uno a trainare da prua e l'altro a guidare a poppa, pareva di vedere i momenti precedenti alle regate di America’s Cup: il Moro portato al largo della California e i ravennati davanti alla tv convinti di sapere cosa fosse uno spinnaker o un’andatura di bolina e incapaci di trattenere un sorriso quando l’equipaggio cazzava. Era la barca che simboleggiava una Ravenna da bere che sognava in grande. Un anno dopo Gardini

L’ultimo approdo del Moro di Gardini Il Moro in acqua lungo il canale Candiano, diretto verso l’Autorità portuale dove è stato issato su un piedistallo.

INC IL PATRIMONIO DELL’ARCHITETTURA INDUSTRIALE IN DARSENA

O N T R O

Sabato 23 marzo alla Casa Matha di piazza Costa, a Ravenna, si terrà il convegno “Patrimonio storico industriale: opportunità per la Darsena di città” a cura dell'Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale. A partire dalle 15 della Casa Matha, interventi di Renato Covino, Libero Asioli, Massimo Tozzi Fontana, Marina Foschi, Alberto Giorgio Cassani, Matio Bencivenni, Marco Mattei, Donatino Domini, Daniela Galvani.

si sarebbe suicidato, l’impero Ferruzzi sarebbe crollato un po’ alla volta, lo sport ravennate sarebbe finito in crisi. C’era anche questi ricordi nella malinconia dell’ultimo viaggio sul Candiano. Sulle banchine più di un ravennate si è detto convinto che a Gardini non sarebbe piaciuta quella fine per il suo Moro.

Sentimento ben riassunto da un altro che di barche e di vela e di mare e di Coppa America se ne intende: «Le barche sono fatte per stare in acqua, non sulla terra – ha sorriso il ravennate Giovanni “Dondo” Ballanti, membro dell’equipaggio di Azzurra, prima barca italiana in Coppa America nel 1983, e oggi proprietario del cantiere nautico Pier 12 dove il Moro è stato restaurato –. Abbiamo un porticciolo turistico a Marina di Ravenna dove starebbe benissimo e invece lo portiamo dietro la stazione dei treni». Amarezza da amanti della vela. Ma quella barca oggi è dell'Autorità portuale che la comprò per 70mila euro nel 2008: un vezzo con un pizzico di vanità che in tempi pre crisi poteva pure essere tollerata. Ma tenerla in un cantiere costava parecchi soldi alle casse di via Antico Squero, cioè soldi pubblici.

Un lusso difficile da giustificare in tempi di spending review. La Ravenna da bere, signori, non ha più niente da bere. E allora la nuova presidenza Di Marco ha deciso che è meglio disarmare il Moro, tirarlo a riva e metterlo in mostra. Fine delle spese di gestione.

Andrea Alberizia

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CRONACA& SOCIETÀ

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

AGE SETTIMANA ANTIRAZZISTA: LE INIZIATIVE FINO A DOMENICA 24 MARZO

NON SOLO SANREMO

Dalla montagna ai laboratori in Sardegna La storia di Francesca Amati, cantante ravennate alla ricerca di Nadia Comaneci...

Prosegue il nostro viaggio nella scena musicale ravennate, tra artisti e personaggi che hanno fatto della musica la loro vita, o ci stanno provando. di Luca Manservisi

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«Arrivi a un certo punto che ti dici che sì, forse è arrivato il momento di crearti una professionalità alternativa. Ma poi capisci che è la musica la tua vita e che sarebbe molto difficile fare altro».

E così continui a fare quello, magari cercando di arrotondare come puoi, andando qualche giorno a raccogliere frutta quando è la stagione, oppure posando come modella di fronte agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna per alcune ore a settimana.

Come Francesca Amati, 36enne cantante ravennate che ha fondato ormai quasi dieci anni fa i Comaneci, con cui si fece conoscere in tutta Italia grazie alla colonna sonora del film con Stefano Accorsi Provincia Meccanica. Ma Francesca si avvicina alla musica già a 6 anni, quando inizia a prendere lezioni di pianoforte, che studierà per un decennio. Consegue poi la licenza di solfeggio, frequenta il conservatorio di Ravenna, ma poi si butta sul teatro e solo a 27 anni, dopo aver casualmente conosciuto musicisti che le insegnano a suonare la chitarra, la fisarmonica e a cantare, decide di iniziare a scrivere canzoni: forma i Comaneci (che fanno qualcosa che somiglia al folk) e inizia i primi tour che si susseguono di anno in anno tra l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti.

Nel 2005 parte anche l’altro suo progetto (che si può definire a grandi linee più rock), Amycanbe, con altri musicisti romagnoli.

«Non avrei mai pensato che suonare sarebbe stata una delle mie attività principali nella vita – ci racconta –. Tempo fa ho ritrovato una cassetta registrata in casa quando avevo probabilmente sui 4 anni in cui mentre io canto la canzone di Sandokan mia nonna mi dice “Canta! Canta! Dai!”. Forse lei l’aveva previsto più di me. Mi diceva anche che per essere felice dovevo prendermi due caprette e andare in montagna. Le caprette ancora non le ho ma alla montagna mi sono avvicinata (Francesca vive in una comunità montana in

Veneto con il fidanzato e torna a Ravenna solo un paio di giorni alla settimana per posare all’Accademia, ndr)...». «È chiaro che ci sono giorni di sconforto – continua Francesca raccontandoci la sua vita “musicale” –, più legati alla difficoltà di sapersi vendere, in un certo senso, ma se non si pensa troppo al business alla fine si riesce a stare dentro anche a quello. Non credo sia la regola di molti imprenditori, ma non faccio comunque parte di quella categoria». La cosa più bella di tutte, invece, «è che mi diverto e ho anche voglia di prendere la cosa seriamente. Mi piace tutto del fare musica, mi rendo conto di avere ancora un approccio inesperto, nonostante gli anni di lavoro ma la priorità è sempre quella di suonare, scrivere i pezzi e avere delle idee. Alla fine sono le idee che salvano». Tra queste, anche quella di portare avanti laboratori: è da tre anni che con Glauco Salvo (l’altro attuale componente dei Comaneci dopo il cambio di formazione di qualche anno fa) e insieme ad altri due musicisti (Enrico Zambon e Lea Tommasi), Amati ne tiene uno in Sardegna, in occasione di un festival di poesia e arti a Seneghe. «Creiamo un orchestra di musicisti non professionisti, ci sono iscritti dai 12 ai 60 anni e alcuni non hanno mai suonato uno strumento. Tutti si integrano perfettamente all’interno dell’orchestra e ognuno suona qualcosa con estrema passione e curiosità. Noi siamo i primi a imparare da loro, è incredibile. Il 31 maggio al Cisim di Lido Adriano suoneremo in compagnia di un quartetto di voci maschili sarde, i Su Cuntrattu di Vincenzo Uda, che abbiamo incontrato proprio a Seneghe e che ci stanno insegnando tantissime cose». Tra pochi giorni i Comaneci partiranno invece per un tour in Francia, Spagna e Portogallo, «il mese prossimo arriveremo fino a Stoccolma e a giugno luglio pensiamo di andare in tour negli Stati Uniti con in testa anche un progetto di un libro fotografico». E negli Stati Uniti Francesca è decisa a incontrare Nadia Comaneci, la leggendaria ginnasta da cui prende il nome il gruppo, che ora vive in Oklaoma. «Le abbiamo scritto, ci piacerebbe organizzare una serata insieme a lei...».

[6 - continua]

Nell’ambito delle iniziative per la settimana contro il razzismo, giovedì 21 marzo alle 15 alla Cgil di via Matteucci 15 (in centro a Ravenna) è in programma la Conferenza territoriale dell'immigrazione; alle 18.30 al centro Quake di via Eraclea, Arcigay presenta un reading poetico di Roberto Malini e a seguire Rebecca Covaciu presenta “L’arcobaleno di Rebecca. Taccuino di viaggio di una ragazza Rom”, dalle 19.30 buffet e alle 20.30 la proiezione del docu-film “La canzone di Rebecca” (a cui segue un confronto). Venerdì 22 Arcigay sempre al centro Quake propone una giornata in ricordo di Dan Arevalos con iniziative dalle 18.30; segue alle 21:30 la consegna dei premi per le opere in contrasto con l’omotransfobia e le discriminazioni e poi la proiezione del musical “Adesso o mai più. Opera Rock” della compagnia teatrale Musicalmente. Sabato 23 marzo dalle ore 16,30 in piazza del Popolo musica dal vivo con i percussionisti senegalesi, il musicista Diomà e altri; alle19 alla pasticceria Ferrari di via Gordini 11 verrà servito un aperitivo cui seguirà il “Canto degli emarginati” performance di canzone e poesia. Chiusura domenica 24 marzo dalle ore 16,30 in piazza del Popolo con i ragazzi dell'Engim e i laboratori rap.

ARCHITETTURA: MICHELE TARRONI PARLA DELLO STUDIO STANTON-WILLIAMS Continuano il ciclo di conferenze sull’architettura organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm, in collaborazione con la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), coordinato da Emilio Rambelli. Giovedì 21 marzo alle 21 alle Cantine di Palazzo Rava di via di Roma 117 (a Ravenna) Michele Tarroni parlerà dello Studio Stanton-Williams di Londra, uno dei più importanti studi di architettura europei.

ROCCO RONCHI, PAOLO TARONI E LE FILOSOFIE DEL TEMPO Venerdì 22 marzo alle 18 alla Feltrinelli di via Diaz, in centro a Ravenna, il filosofo Rocco Ronchi dialogherà con Paolo Taroni che presenterà il suo libro dal titolo “Filosofie del tempo. Il concetto di tempo nella storia del pensiero occidentale”.

UGO MATTEI E L’ACQUA PUBBLICA: INCONTRO E DIALOGO CON GLI STUDENTI Venerdì 22 marzo alle 20.45 alla sala D’Attorre di Casa Melandri di via Ponte Marino, in centro a Ravenna, il docente universitario e scrittore Ugo Mattei (tra i redattori dei quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua) terrà un incontro pubblico sul tema: “Democrazia dell’acqua, controriforme e beni comuni”. Sabato 23 dalle 9,30 alle 11,30, Mattei sarà invece alla sala Corelli del teatro Alighieri per dialogare con gli studenti. Organizza i comitati ravennati per la Difesa della Costituzione e la Legalità.

TRA THRILLER E DANTE AGLI INCONTRI LETTERARI DI CASA MELANDRI Nell’ambito degli incontri letterari di sala D’Attorre di Casa Melandri, a Ravenna, venerdì 22 marzo alle 18 dopo il successo de “Il libro segreto di Dante” Francesco Fioretti presenta il suo nuovo thriller, “Il quadro segreto di Caravaggio”. Martedì 26, ore 18, l’appuntamento è invece con un viaggio nell’oltremondo di Dante alla ricerca dei dannati della Romagna e con la presentazione di Roberto Casalini di “Aristarco. I romagnoli all’Inferno”.

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CRONACA& SOCIETÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

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PARLANO GLI STUDENTI

«Come università Ravenna è meglio di Catania» Vania, siciliana di 24 anni: «Qui sarebbe bello invece avere più scelta per il cinema» Proseguiamo con la nostra serie di interviste agli universitari – in particolare fuori sede – che hanno scelto Ravenna per i loro studi. Abbiamo chiesto ai ragazzi cosa ne pensano, di Ravenna, cosa manca e come trascorrono il loro tempo libero in una città che, stando alle risposte pubblicate finora, è ancora lontana dall’essere considerata davvero universitaria. Invitiamo gli studenti a partecipare, inviando una mail all’indirizzo redazione@ravennaedintorni.it.

Vania Ignoto

Pagina a cura di Luca Manservisi

Nome: Vania.

Cognome: Ignoto.

Età: 24.

Città di residenza: Giarre (Catania).

Corso di laurea: Storia e conservazione delle opere d’arte.

In che anno hai iniziato i tuoi studi a Ravenna? E perché l’hai scelta?

«Ho iniziato a novembre del 2010, ma il primo anno non frequentavo, venivo a Ravenna solo per gli esami, mentre mi sono trasferita in città per sei mesi da metà del secondo anno. Ora sono tornata per completare i miei studi. L’ho scelta per la buona offerta formativa, per la preparazione dei docenti e per la notorietà dell’Università di Bologna».

Eri già stata nella nostra città?

«Sì, c’ero stata da piccola in gita scolastica». È stato semplice ed economico trovare un appartamento o una camera?

«Lo scorso anno sono andata a vivere in un appartamento in centro con due mie colleghe ma non è stato molto conveniente.

Attualmente condivido un monolocale con un’amica e, nonostante l’ intervento dell’agenzia, mi posso ritenere soddisfatta del rapporto qualità-prezzo».

Consideri Ravenna una città universitaria?

«Circa un anno fa avrei risposto “abbastanza” senza pensar-

ci molto, ma ho letto su queste pagine e sentito molti pareri critici differenti dal mio e li capisco, anche se non li condivido in pieno. Il mio modesto parere è che dipende molto da come si è, dalle abitudini che si hanno e dal luogo di provenienza».

Quali servizi mancano per uno studente?

«Come altri ragazzi hanno già detto, sento la mancanza di una mensa universitaria (nonostante la presenza del buonissimo self-service al mercato coperto) che potrebbe essere anche un luogo di aggregazione».

E per quanto riguarda il tempo libero?

«Da siciliana ho sempre qualche problema ad adattarmi agli orari del nord (per quanto riguarda la chiusura di negozi, uffici e servizi) ma non mi sognerei di criticarli né li vorrei cambiare.

Lo stesso per la quantità e varietà di locali che per il centro, secondo me, sono in buon numero ma di piccole dimensioni».

Cosa ti piacerebbe offrisse la città?

«Sarebbe bello per esempio avere più scelta per quanto riguarda il cinema, e poter usufruire di sconti per studenti. Mi piacerebbe poi esistesse un luogo di ritrovo per universitari, al chiuso, abbastanza spazioso che ogni sera potesse organizzare qualcosa di diverso, da proiezioni di film a quiz, da presentazioni di libri a piccoli concerti».

Quali sono i tuoi locali preferiti?

«Il Melarancio, il Cabiria, il Fargo e i Gingini».

Qual è la tua zona prediletta della città?

«Ovviamente via Galla Placidia, piazza San Francesco e mi piace molto l’orto botanico Rasponi».

Attraverso quali canali trovi le informazioni utili per la vita quotidiana in città, sia per lo studio che per il tempo libero?

«Tramite il sito ufficiale del turismo del Comune di Ravenna, Facebook, locandine all’università e soprattutto con il passaparola fra colleghe».

Segui e ti aggiorni sulle notizie locali? In che modo: internet o carta stampata?

«Non molto. Lo faccio però sfogliando “Ravenna & Dintorni” oppure semplicemente con il passaparola».

Segui la politica locale?

«Poco».

Qual è il primo nome di un politico locale che ti viene

in mente? E cosa ne pensi?

«Giannantonio Mingozzi, ma non posso esprimermi su di lui perché non seguo abbastanza le vicende politiche».

E il primo nome di un artista locale?

«Di Ravenna non ricordo nessuno, ma per quanto riguarda Bologna mi piace ricordare il pittore Vitale degli Equi, Giorgio Morandi e Pier Paolo Pasolini».

Sei mai stata al Mar? A teatro? Frequenti la biblioteca?

Cosa ne pensi in generale dell’offerta culturale ravennate?

«Sono stata al Mar, al teatro Alighieri e frequento sia la biblioteca di facoltà che la Classense. I seminari, le conferenze, le mostre, gli spettacoli, secondo la mia esperienza, compongono una buona offerta culturale. Mi è tanto piaciuto, lo scorso luglio, l’evento “Cinema in 5tracce + effetti collaterali” in piazza del Popolo in occasione della candidatura di Ravenna 2019».

Quindi tu sai cosa si intende per Ravenna 2019...

«Sì, la candidatura a capitale europea della cultura».

Ravenna è anche mare: d’estate riesci a sfruttare questa opportunità?

«Purtroppo l’anno scorso non ho avuto modo di usufruirne ma ho sentito parlare molto bene degli stabilimenti balneari».

Ravenna ha sempre sofferto di una sorta di isolamento infrastrutturale. Hai avuto difficoltà nel raggiungerla? Con quali mezzi ci torni?

«Solitamente da Catania arrivo all’aeroporto di Bologna, da lì prendo la navetta fino alla stazione e con il treno arrivo fino a Ravenna. É capitato di avere qualche difficoltà ma niente a confronto a quelle che bisogna affrontare con i mezzi pubblici nella mia regione e forse per questo non mi sono pesate».

Utilizzi il trasporto pubblico cittadino? Cosa ne pensi?

«Non ho mai utilizzato il trasporto pubblico a Ravenna».

Hai studiato in altre città per lunghi periodi?

«Ho studiato per tre anni a Catania. Innanzitutto il sistema universitario non funziona bene, vi sono pochissime iniziative culturali e poca informazione, una biblioteca comunale scandalosa (per struttura, personale ed orari di apertura), per non parlare dei disservizi dei mezzi pubblici. Ma le serate per gli universitari e i locali non mancano, anzi abbondano… spero si capisca quanta poca importanza possano avere per me».

INFORMAZIONE RELIGIOSA

a cura di Aftab Ahmed

ANNIVERSARIO AHMADI Il 23 marzo è un giornata molto importante nel storia degli Ahmadiyya perché lo stesso giorno nel 1889 in India è stata fondato il movimento Ahmadiyya (Ahmadiyya Muslim Jama'at). Gli Ahmadi di tutto al mondo inclusi gli Ahmadi Ravennati celebrano l’anniversario del movimento con le preghiere e ringraziando Dio che ci ha dato l’opportunità di accogliere il promesso Santo. Il fondatore degli Ahmadiyya, sua santità Mirza Ghulam Ahmad proclamò di essere il riformatore dell’epoca, l’Imam Mahdi e il Messia Promesso (come era scritto nelle profezie di profeti delle tre grandi religioni monoteistiche Islamica, Cristiana, Ebraica).

Hadhrat Mirza Ghulam Ahmad nacque nel 1835 a Qadian, un piccolo villaggio dell’India da una nobile famiglia di possidenti terrieri.

Con il suo bel spirito catturò i cuori e le menti di molti e li rese impotenti, indifesi nel loro amore per lui. Ed è la testimonianza di questi devoti compagni che rende possibile presentare un profilo della sua vita attraverso vari aneddoti, osservazioni, constatazioni e dettagli che ci sono stati riferiti da loro.

Questi, a loro volta, ci permettono di comprendere le ragioni della loro profonda e ardente devozione verso Hadhrat Mirza Ghulam Ahmad. Come può succedere che una persona nata in un piccolo, sconosciuto paese dell’India, che vive in totale anonimato, venga circondato da seguaci devoti che hanno lasciato ogni cosa mondana dietro di loro per stare con lui, riconoscendolo come loro Guida e amato Maestro?

Fin dalla giovane età ricevette la rivelazione di Dio, e visioni e sogni veritieri. Il susseguirsi delle rivelazioni e visioni continuò, finchè nel 1882 egli ricevette la rivelazione che rese manifesto il disegno di Dio e cioè che lui, Mirza Ghulam Ahmad, doveva essere quello nominato, quello a cui Dio aveva dato l’incarico di servire la Sua causa. Parte della rivelazione ricevuta nel 1882 era la seguente:

Mirza Ghulam Ahmad l’Imam Mahdi e il Messia Promesso Il 23 marzo si celebra la ricorrenza della fondazione del movimento Ahmadiyya (Ahmadiyya Muslim Jama'at) avvenuta in India nel 1889 Oh Ahmad, Dio ti ha benedetto...

Dico, mi è stato comandato di guidare il mondo sul sentiero della rettitudine e io sono il primo a credere...

Ti verrà aiuto dagli uomini i cui cuori Allah stesso avrà preparato attraverso la rivelazione.

Non molto tempo dopo, questa profezia divenne realtà. Hadhrat Mirza Ghulam Ahmad aveva scritto la prima parte del suo libro Brahin-eAhmadiyya nel 1880. La seconda parte, pubblicata nel 1882, includeva la rivelazione sopraddetta che faceva riferimento alla sua nomina come Promesso Riformatore di quel tempo. Il libro provocò un subbuglio nei circoli dotti e la gente, da vicino e da lontano, cominciò a venire a trovarlo. Venivano a Qadian, un piccolo villaggio sconosciuto, un luogo non facilmente accessibile.

Hadhrat Bhai Abdur Rahman (ra), che sarebbe diventato un compagno molto prossimo del Promesso Messia, descrive per sua stessa espe-

rienza la sofferenza e la fatica per raggiungere Qadian, quando, per la prima volta, volle recarsi al villaggio nel 1895 . «La prima difficoltà da affrontare fu dovuta al relativo anonimato del piccolo villaggio di Qadian e, una volta localizzata la zona , la seconda grande difficoltà fu il come arrivarci. L’assenza di qualsiasi vera via di comunicazione fece si che fosse un’impresa anche solo trovare un mezzo di trasporto.

Quando qualche mezzo di trasporto diventava disponibile, si trattava di un carro trainato da buoi o qualcosa di simile, o da una carrozza trainata da un cavallo per la quale un nome più appropriato poteva essere “ruote della tortura”! Usare questi veicoli comportava dolore per tutte le ossa, nausea e mal di stomaco. Non era insolito vedere un cavallo e una carrozza capovolti sul sentiero con tutti i passeggeri... La condizione del percorso era tale che, per quanto sano e forte potesse essere un animale, presto diventava debole e sfinito. A volte la vista di questi animali era così patetica che alcuni passeggeri si impietosivano per loro e preferivano andare a piedi. La stagione delle piogge rendeva i tracciati del viaggio ancora più impraticabili». E nella stessa Qadian la situazione non era di gran lunga migliore. Stando alle parole stesse di Hadhrat Bhai Abdur Rahman (ra), «da qualunque parte si guardasse, c’erano solo vecchie rovine, il paese era quasi deserto e c’era tutt’intorno un’aria di tristezza che veniva da piangere. C’erano due bazar, ma solo di nome, con appena due o tre negozi che vendevano solo pochi oggetti di prima necessità e di scarsa qualità. La maggior parte del fabbisogno la si doveva procurare nelle due città più vicine di Batala e Amritsar». Questa era la Qadian a cui Dio aveva promesso che gli uomini, che Lui aveva preparato attraverso la rivelazione, sarebbero arrivati in gran numero da vicino e da lontano».

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COMMENTI& OPINIONI

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

PIAZZA

CARO SINDACO, FAI COME BERSANI: BASTA CEMENTO Tra gli otto punti di Bersani per il programma del nuovo governo al punto 6 si parla, tra l’altro, di: “Economia verde e sviluppo sostenibile. (…) norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo”. Ci rivolgiamo al nostro sindaco eletto in una maggioranza Pd, stesso partito di Bersani: sarebbe davvero bello cominciare da oggi ad applicare le regole suggerite dal segretario Pd, per sensibilità politica e volontà d’ascolto dei cittadini e di liberi comitati. Sarebbe una bella dimostrazione di volontà e di fiducia nel nuovo che avanza nella vita politica italiana. Cominciamo subito? Economia verde? Basta con lo spandimento di fanghi inquinanti nelle aree agricole o protette tra la Vitalaccia e Porto Fuori! Salviamo l’agricoltura bene comune! Sviluppo sostenibile? Remissione totale del piano logistico portuale in quanto opera insostenibile e di speculazione finanziaria e cementificatoria. Recupero aree dismesse? La Cmc vada a fare il suo bitumificio nell’area ex Sarom o nelle aree obsolete dell’Enichem. Comunque, lontano dai centri abitati. Consumo di suolo?

Basta con i cosiddetti nuovi insediamenti produttivi e residenziali, sempre a scapito del territorio agricolo (vedi progetto a Porto Fuori nella nuova area Cmc). Non se ne può più di villaggi vuoti e capannoni deserti a Ravenna e dintorni. Basta Cemento!

Comitato Vitalaccia Dura

IL DORMITORIO PER I SENZATETTO DEVE RESTARE

Facciamo nostro l’appello di un gruppo di cittadini a mantenere in essere il dormitorio di via Torre 5 oltre il periodo inizialmente previsto per novembre-febbraio. Se è infatti vero che può considerarsi in via di esaurimento l’emergenza freddo, resta purtroppo ben presente e in crescita l’emergenza povertà, di cui crediamo una comunità come quella ravennate non possa non farsi carico. 25 posti letto

L’OSSERVATORIO

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

TUTTO D’UN TRATTO di

GIANLUCA COSTANTINI

non esauriscono le necessità di chi è privo di un alloggio, ma certo possono contribuire a rendere migliore la nostra città. Noi di Sel pensiamo da sempre che il Comune debba cambiare il proprio approccio al tema della marginalità sociale, uscendo da logiche di assistenza di tipo emergenziale, per attivare invece veri percorsi di inclusione, che partano dal mettere a disposizione gli strumenti minimi necessari alla dignità umana, primo fra tutti un letto, e che passino per il pieno coinvolgimento di tutte quelle as-

sociazioni che intervengono con generosità in questo ambito. Per questo chiediamo ufficialmente all’assessora Piaia di comunicare al più presto a noi e alle associazioni coinvolte i costi di un’estensione annuale del Progetto Uomo, e di attivarsi per reperire le risorse necessarie.

Sel Ravenna

LA RIFORMA BUROCRATICA, MADRE DI TUTTE LE RIFORME Nella più completa indifferenza, ogni giorno in Italia chiudono mille

piccole aziende. [...] Non occorre essere laureati in scienze politiche per capire che se tale emorragia non sarà prontamente arrestata, fra non molto la nostra disgraziata nazione sarà immancabilmente costretta a portare i registri in tribunale e dichiarare fallimento. Ascoltando i commenti di quelli che hanno il compito di gestire gli affari italiani, cioè politici, sindacalisti, banchieri e burocrati, si ha l’impressione che questi non si siano resi conto della situazione in cui ci troviamo. Sarà bene che qualcuno li informi. Ammesso, ma non concesso, che si riesca ad arginare tale emorragia, occorre poi dare la possibilità ai “volenterosi”, sia italiani che esteri, di poter ricreare le strutture che avevano prodotto il vero e proprio “miracolo” italiano. Purtroppo i “volenterosi” saranno “bloccati” dalla asfissiante burocrazia, asfissiante non solo in quanto le leggi frenano gli investimenti, ma anche dal comportamento degli stessi burocrati. Ai burocrati è stato dato un compito importante, fare in modo che tutto venga fatto nel rispetto delle leggi vigenti, ma questi, abusando di un potere che non gli è stato dato, si sono pure arrogati il diritto di poter bloccare ogni iniziativa.

Compito dei burocrati sarebbe pure quello di snellire le pratiche, ma, salvo lodevolissime eccezioni, si comportano all’opposto, riescono a complicare anche le cose più semplici. [...]

Ma chi sono i burocrati? Di loro si sa poco, si sa solo che molti si sono “imboscati” in una “selva” di sportelli, che il volenteroso, pratica alla mano, dovrà obbligatoriamente rivolgersi per elemosinare gli indispensabili timbri. Siamo nel ridicolo, ci troviamo in piena era della telematica, ma la burocrazia italiana è ancora ferma nel Medioevo. [...] La riforma burocratica è una delle “vere emergenze”, ma considerato che solo i burocrati sono in grado di farla, tale riforma non sarà mai fatta, e conseguentemente non sarà possibile fare le altre.

Giuseppe Sgubbi, Solarolo

E invece il sindaco ai grillini ha risposto subito di

MOLDENKE

Come penitenza per la mia presunzione (la scorsa settimana aveva scritto che non avrebbe mai risposto), sono costretto a pubblicare le risposte del sindaco Matteucci alle dieci domande dei grillini. Tra parentesi quello che stava pensando: 1- Il fatto che le orfane abbiano subito un’ingiustizia, non toglie che migliaia di persone abbiano usufruito, negli anni, dei servizi della Fondazione (mica posso ritirare tutto, anche se non c’è più il mio amico vescovo). Non ho nulla in contrario a rendere pubblici tutti i verbali della Commissione di inchiesta comunale sul “buco del Consorzio”: è il regolamento del Consiglio comunale che dispone come riservati i singoli verbali. Il vostro gruppo consiliare può assumere un’iniziativa per cambiare il regolamento. Il Consiglio comunale valuterà i pro e i contro (ah ah, poveri illusi). 2- Sul pagamento delle spese legali da parte della Fondazione Galletti Abbiosi ho raccolto un appello che mi è stato rivolto; comunque le parti non l’hanno fatto proprio e dunque mi pare che il discorso sia chiuso (qui li ho fregati, mi avevano chiesto chi avrebbe pagato). 3 - Bisogna assolutamente trovare una soluzione che salvi e dia ossigeno alle nostre imprese balneari. Per questo ci vuole un Governo nazionale nel pieno delle sue funzioni (sulla Bolkestein non ho risposto e ho pure ricordato che i grillini in parlamento è meglio che siano responsabili). 4 - L’unica soluzione è che Governo e Parlamento cambino il patto di stabilità, diversamente non possiamo spendere soldi, come tutti i Comuni, né per le strade, né per altri servizi che sarebbero fondamentali. Anche in questo caso ci vuole un Governo nel pieno delle sue funzioni (e ridaje). 5 - Per potenziare il trasporto pubblico ci vogliono soldi che invece il Governo ci ha ridotto (facileeee). 6 - Le feste oggi si fanno e la situazione è più ordinata. Ricordo che il Comune di Ravenna offre agli stabilimenti balneari più opportunità che in molti altri Comuni.

Le difficoltà del turismo hanno origine in quella cosa che si chiama crisi che sappiamo bene è molto pesante (io, sinceramente, non ci ho ancora capito una mazza, su Marina, e nemmeno so cosa c’è scritto sulle ordinanze). 7 - Ravenna ha problemi di sicurezza come molte città italiane, ma lo Stato c'è. (trallallerotrallalà). 8 Non ho affatto tradito il referendum sull’acqua. In verità dopo il referendum abbiamo votato insieme una modifica dello statuto che recita: “Il Comune riconosce che l’acqua è un bene comune, una risorsa pubblica la cui gestione non deve rispondere a logiche di profitto” (volevate sapere di Hera? Ah, scusate). 9 - Sono in atto azioni su traffico, industria e sul risparmio energetico del riscaldamento (e sul teletrasporto) 10 - La mia Amministrazione ha ridotto da 39 a 23 il numero dei dirigenti. Fra parentesi, nel 2012 l’Amministrazione comunale ha operato un taglio alle indennità di risultato. (oh, alla fine della fiera questa volta ho vinto io, cari grillini miei. La prossima volta studiatela meglio)

OPERA

“The rape of Lucretia” celebra il centenario della nascita di Britten Il 2013 è anno di grandi celebrazioni. Oltre al bicentenario verdiano e wagneriano, non va dimenticato il centenario della nascita di Benjamin Britten che il teatro Alighieri ricorderà presentando The rape of Lucretia – opera mai allestita prima d’ora a Ravenna – in programma venerdì 22 marzo alle 20.30 e domenica 24 alle 15.30.

Realizzata in coproduzione con Il Maggio Musicale Fiorentino e i Teatri di Reggio Emilia, con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Jonathan Webb, l’opera viene proposta nel fortunato allestimento firmato da Daniele Abbado per il Teatro Carlo Felice di Genova nel 1999 e poi riproposto con successo a Modena, Firenze, Siviglia e Madrid.

The rape of Lucretia fu rappresentata per la prima volta a Glyndebourne nel 1946 su libretto di Ronald Duncan tratto dal dramma Le viol de Lucrèce di André Obey, dalla Storia di Roma di Tito Livio e dal poema The rape of Lucrece di Shakespeare. Il soggetto dell’opera era stato suggerito da Eric Crozier, produttore del Peter Grimes, andato in scena a Londra solo un anno prima ancora sotto le rovine della guerra, e grazie al quale Britten si era affermato come rinnovatore del teatro musicale. The rape of Lucretia è la prima delle “opere da camera” che Britten scrisse: prevede infatti solo dodici esecutori, col direttore che accompagna i recitativi al pianoforte. La parsimonia nella compagine strumentale tuttavia non è a scapito delle potenzialità espressive. Al contrario, le qualità timbriche degli strumenti sono impiegate per improvvisi cambi di atmosfera e per concorrere ad una raffinata architettura drammaturgica, nella quale le parti solistiche acquisiscono grande rilevanza.

Lucrezia avrà come interpreti Julianne Young (22) e Kirstin Chavez (24); Jacques Imbrailo sarà Tarquinius, Joshua Bloom Collatinus, Philip Smith Junius, Laura Catrani Lucia e Gabriella Sborgi Bianca. Il Coro maschile sarà interpretato da John Daszak, quello femminile da Cristina Zavalloni (22) e Susannah Gianville (24). Scene, costumi e luci sono affidate a Gianni Carluccio, mentre la regia video è di Luca Scarzella. L’opera, rappresentata in lingua originale, avrà i sopratitoli in italiano.

Info: 0544 249244 e www.ravennafestival.org.

CULTURA

CULTURA& SPETTACOLI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI A Jorge Mario Bergoglio, da mercoledì 13 marzo Papa Francesco I: buongiorno, buonasera e benvenuto!

SAN FRANCESCO di Alda Merini

Gli alberi tutti, gioia della terra, hanno ferme radici nella tristezza d’ogni poverello; io li ho colpiti ai margini con grazia, togliendo forza ad ogni fantasia.

Spazio non ho più dentro le pupille ma sicurezza d’ogni cosa pura, ma minuzia d’oggetti che apprezzo, sollevandoli nel fuoco della mia carità senza confini.

L’uomo non soffre attorno a sé una fine, ma io ho un chiaro disegno di povertà come una veste ardita che mi chiude entro sfere di parole, di parole d’amore, che indirizzo agli uccelli, all’acqua, al sole e che mi rendo tutte assai precise, premeditata morte di dolcezza. (da La presenza di Orfeo, Scheiwiller, Milano 1993) Alda Merini, un emblema della poesia, è nata il 21 marzo 1931 a Milano, dove è scomparsa il 1° novembre 2009.

CONCERTI DI PASQUA

MUSICA CLASSICA

Il talentuoso violinista Ivanov all’Alighieri Si esibirà a “Ravenna Musica” in duo con il pianista Itamar Golan

Cheryl Porter alla basilica di San Vitale Si rinnova l’appuntamento con l’ormai tradizionale rassegna Concerti di Pasqua nei luoghi sacri della città di Ravenna. La rassegna verrà inaugurata martedì 26 marzo (ore 21) alla basilica di San Vitale con il concerto della celebre cantante afro americana Cheryl Porter che proporrà una selezione dei più toccanti gospel e spirituals.

Nuovo appuntamento della stagione “Ravenna Musica”, curata dall’associazione Angelo Mariani, che ospita mercoledì 27 marzo (ore 20.30) al teatro Alighieri un vero talento del violino come Yossif Ivanov, definito da Diapason “uno dei migliori musicisti di oggi”. Il violinista belga può vantare a soli 25 anni un curriculum di assoluto prestigio in cui spicca la vittoria del primo premio al Concorso Internazionale di Montreal e del secondo premio e il premio del pubblico al Concorso Regina Elisabetta di Bruxelles. Il suo talento lo ha portato suonare in sale prestigiose come la Carnegie Hall a New York, il

Musikverein di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam, la Salle Pleyel di Parigi, e a collaborare in veste di solista con prestigiose orchestre internazionali.

A Ravenna il violinista suonerà in duo con il pianista Itamar Golan, partner da oltre due decenni dei più importanti solisti dei nostri tempi la cui attività è stata ampiamente riconosciuta dalla critica internazionale.

Il programma del concerto prevede la Sonata in re maggiore op. 12 n. 1 di Beethoven, la Sonata in do minore op. 45 n. 3 di Grieg, la Sonata per violino e pianoforte di Ravel e Introduzione e Rondò Capriccioso di Saint–Saens.

Pranzo di Pasqua e Pasquetta Menù ù dii carne Daa partee dii tutto o lo o stafff un n dolce e simpatico o omaggio o a tuttii i presenti

Menù ù dii pesce

Crostino primavera e fagottino della valtellina su letto di valeriana e zucchine all’aceto balsamico

Insalata di mare alle piccole verdure Cozze alla tarantina Stricchetti alle mazzancolle con melanzane, pomini e rucola

Maltagliati in brodo Lasagnetta al forno Arrosto farcito con patate al forno Pomodori gratinati Sorbetto al caffè Colomba farcita al mascarpone Vino in bottiglia, acqua e caffè

€ 25,00 a persona

Madonna dell’Albero (Ravenna) Via H. Matisse Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo Chiuso il lunedì

Filetto di sogliola gratin Spiedini misti con assaggio di fritto Sorbetto al caffè Colomba farcita al mascarpone Vino in bottiglia, acqua e caffè

€ 30,00 a persona

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CULTURA& SPETTACOLI

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

LIDO ADRIANO

MUSICA DAL DISCOVERLAND IN TOUR

CONCERTI

È in arrivo nel Ravennate il tour live di Discoverland, il progetto realizzato da Pier Cortese e Roberto Angelini. Giovedì 21 saranno al Loco Squad di Milano Marittima, venerdì 22 all’Osteria della Sghisa di Faenza e sabato 23 al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo. Ad aprire i concerti sarà Leo Pari.

Il noise degli Oneida ma anche Balmorhea e Ronin al Bronson Quello di venerdì 22 marzo al Bronson di Madonna dell’Albero è uno di quei concerti che un appassionato di rock meno allineato non dovrebbe perdere.

Tornano a Ravenna (dopo essersi già esibiti al bagno HanaBi) infatti gli americani Oneida, «band fondamentale per l’evoluzione noise della scena newyorchese», si legge nella cartella stampa, ed è effettivamente così, anche se il noise è un’etichetta che sta stretta al gruppo, che da sempre si muove su confini labili tra tribalismo, heavy, sperimentazione e rock puro. Dal vivo il loro suono è potente e ossessivo, mette quasi alla prova l’ascoltatore che ne può uscire anche stordito, ma che difficilmente si dimenticherà la serata trascorsa con gli Oneida. A rendere ancora più interessante l’evento la Fuzz Orchestra, che aprirà il concerto alle 21.30.

Altro appuntamento di caratura internazionale è in programma al Bronson martedì 26 marzo con i texani Balmorhea che tra archi, chitarre, banjo, basso e percussioni creano un connubio di folk, post-rock, musica classica ed evocazioni ambientali. In apertura uno dei più importanti gruppi del panorama underground italiano, i Ronin con il loro sound cinematico tra folk desertico e Morricone.

Info: 333 2097141. (lu.ma.)

V I V O

JAZZ VOCALE CON CROSSROADS

Esperimenti e improvvisazioni al Cisim Venerdì 22 marzo al Cisim di Lido Adriano aprirà la serata alle 21.30 la bizzarra performance di Chtrltt: grida e rumori delle chatrooms, tentativi più o meno riusciti di esprimersi online, casse del pc in frantumi e altre amenità. A seguire Sinergia Elettronica (nella foto), progetto che accomuna le esperienze degli italiani Virginia Genta e David Vanzan e dei tedeschi Moritz Finkbeiner, Werner Nötzel e Thilo Khun (già insieme nel progetto elettronico Umwurf e nella storica kraut band Metabolismus). Si tratta di un ensemble di improvvisazione che si inserisce nell'ambito della ricerca e delle sperimentazioni elettroniche ed elettro-acustiche attraverso l'uso di circuiti analogici, nastri magnetici, strumenti autocostruiti. La performance sarà curata visivamente dal light-show di Orthographe. Info: 339 8272574.

FABBRI OMAGGIA MARYLIN

TEATRO

Mauri e Sturno portano Beckett a Russi A Faenza l’inedito di Timo, a Conselice disegni dal vivo

Maria Pia Timo con Luciano Manzalini. Nella foto in alto invece gli Oneida, in concerto al Bronson.

L’edizione 2013 di Crossroads, festival organizzato da Jazz Network e dall'assessorato alla Cultura della Regione, è come un album del migliore jazz italiano cantato: giovedì 21 marzo si aggiungerà la voce di Ada Montellanico, che si esibirà all'Oratorio dell'Annunziata di Solarolo assieme al chitarrista Francesco Diodati (inizio alle ore 21). Anche il secondo, e ultimo, passaggio a Massa Lombarda sarà nel segno del jazz vocale. Venerdì 22 marzo alla Sala del Carmine (inizio ore 21) andrà in scena il quintetto della cantante Chiara Pancaldi. Con lei ci saranno i musicisti che l'hanno accompagnata anche nella registrazione del suo disco “The Song Is You”, di recentissima pubblicazione: Nico Menci (pianoforte), Davide Brillante (chitarra), Stefano Senni (contrabbasso) e Vittorio Sicbaldi (batteria).

Ultimi appuntamenti nei teatri della provincia.

Si parte da Conselice, dove venerdì 22 marzo alle 21 al teatro comunale Le Belle Bandiere, con la Fondazione Teatro Piemonte Europa, presentano Ribelli come il sole e arnesi da forca, di e con Gianluca Foglia. In scena ci sarà un narratore/disegnatore (che disegnerà dal vivo con l’ausilio di una telecamera per il pubblico), accompagnato da chitarra e clarinetto.

Lunedì 25 marzo alle 21 al teatro Masini di Faenza è invece in programma uno spettacolo inedi-

to, fuori abbonamento, creato appositamente per la città di manfreda. Si tratta di Un’Intera e un Ridotto, scritto e interpretato da Maria Pia Timo e Luciano Manzalini. L’incasso contribuirà alla raccolta fondi per il restauro del Ridotto del teatro.

Martedì 26 marzo alle 20.45 al comunale di Russi (in via Cavour), due mostri sacri del teatro italiano come Glauco Mauri e Roberto Sturno interpretano infine le grandi opere di Samuel Beckett (Il prologo - Respiro - Improvviso dell’Ohio Atto senza parole - L’ultimo nastro di Krapp).

Venerdì 22 marzo al Goldoni di Bagnacavallo uno speciale omaggio a Marylin Monroe dal titolo “Le colonne sonore protagoniste”. L’appuntamento è con il concerto di Nicoletta Fabbri, nota per la sua prestigiosa collaborazione con il maestro Nicola Piovani. Sul palco sarà accompagnata da Gabriele Zanchini a pianoforte e fisarmonica, da Paolo Ghetti al contrabbasso e da Marco Frattini alla batteria.

FESTA DI CHIUSURA AL SOCJALE Venerdì 22 marzo dalle 21 grande festa di chiusura al teatro Socjale di Piangipane dove saliranno sul palco "I Ragazzi" insieme a Gli Amici dei Ragazzi e i Fuori dal cortile per una serata tra musica e divertimento.

Uno spettacolo a scopo benefico organizzato in occasione della giornata mondiale dell'acqua.

AL MAMA’S MUSICA SICILIANA

LA CURIOSITÀ

Regala un oggetto ai Panda Il 5 aprile inaugura l’installazione a Milano I ravennati Panda Project, compagnia teatrale con sede al Valtorto, sono ospiti alla “Zona K Scappatoia Culturale” di Milano con lo spettacolo Panda Bluff – il 5, 6 e 7 aprile – e nei giorni precedenti realizzeranno in quello stesso spazio un’installazione che vede protagonisti gli spettatori ravennati che hanno donato o doneranno loro un proprio oggetto.

Tra Almagià, Bronson, Rasi e Cisim gli spettatori dei vari spettacoli hanno trovato e troveranno all’ingresso una scatola con scritto “Re-

galateci qualcosa. Cerchiamo di fissare gli spettatori, trattenerne un ricordo o crearne uno finto. Per catalogare questa specie in estinzione creeremo una platea da parete. Raccogliamo simulacri, simboli, pezzi di spettatori”. Coloro che vorranno potranno lasciare un loro segno, un oggetto, un appunto, un ricordo di spettatore. Gli oggetti raccolti verranno inseriti in buste trasparenti che comporranno l’installazione che completerà la prima tappa in occasione dell’inaugurazione il 5 aprile presso la Zona K di Milano.

INCONTRO EUGENIO BARBA, ODIN TEATRET E LE ALBE AL RASI Giovedì 21 marzo alle 17.30 al teatro Rasi di Ravenna, a ingresso libero, incontro e presentazione di libri con il maestro del teatro contemporaneo, Eugenio Barba, Julia Varley, Roberta Carreri e Iben Nagel Rasmussen dell’Odin Teatret, Annamaria Talone (direttrice Magfest), Marco Martinelli e Ermanna Montanari (Teatro delle Albe). Coordina Marco De Marinis.

Barba con l’Odin Teatret è stato protagonista al Rasi mercoledì 20 nell’ambito della stagione di teatro contemporaneo Ravenna-visoin-aria.

CINEMA

Tra documentari e sabato d’essai Per la rassegna “Sabato d’essai”, il 23 marzo alle 21 al cinema Corso di via di Roma verrà proiettato Acciaio di Stefano Mordini.

Nell’ambito della rassegna “Doc in tour”, lunedì 25 marzo in seconda visione al Cinemacity di Ravenna verrà proiettato God Save The Green, un documentario che racconta storie di gruppi persone che, attraverso il verde urbano, hanno dato un nuovo senso alla parola comunità e allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e urbano in cui vivono.

Un altro documentario verrà proiettato giovedì 28 marzo (alle 21) al Cisim di Lido Adriano, si tratta del messicano Juarez: la città dove le donne sono usa e getta di Alex Flores e Lorena Vassolo.

Sabato 23 marzo alle 21.30 al circolo Mama’s di via San Mama, a Ravenna, è in programma il concerto di musica siciliana del gruppo Shekelesh. La sera precedente, venerdì 22, il Mama’s propone invece una serata di versi e canzoni dal titolo “Di terra e di sale” con protagoniste l’ultima raccolta di poesie di Danila Rosetti, recitate dall’autrice, e le voci del Coro di Musica Popolare di Forlimpopoli.

TANGO ARGENTINO ALLA CORELLI Tornano i concerti di “Mikrokosmi”, domenica 24 marzo alle 11 in sala Corelli (teatro Alighieri, Ravenna), con un duo che farà respirare l'aria dell'Argentina. Mario Stefano Pietrodarchi e Luca Lucini (bandoneon e chitarra) proporranno un programma da Astor Piazzolla a Ariel Ramirez e Angel Gregorio Villoldo, i grandi compositori di tango.

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

CULTURA& RUBRICHE

Fulmini&Saette di Adriano Zanni

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TUTTA UN’ALTRA MUSICA

Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Se ne va anche Jason Molina, grande con i Songs: Ohia di LUCA MANSERVISI

Siamo poca cosa, Marina Romea VISIBILI & INVISIBILI di

FRANCESCO DELLA TORRE

Quel film strombazzato tra “già visto” e buonismo

Il lato positivo - Silver Linings Playbook, di David O. Russell (2012) Una poesia di Luis Milton recita che “dietro ogni nuvola c’è sempre un riflesso argenteo, uno spiraglio di luce”. Così il poetico titolo originale, adattato per noi ignoranti con un semplice messaggino buonista. Anche se, come vedremo, letto in chiave ironica è un titolo che ci può stare. La storia, ovviamente d’amore, è tra un Bradley Cooper reduce non da notti da leoni, bensì dal manicomio, e una premiatissima (Oscar) Jennifer Lawrence, vista negli Hunger Games, vedova e un po’ troppo propensa a “cene eleganti” coi colleghi di turno, a quanto pare. E tante belle, ben caratterizzate (ma tutt’altro che originali) figure di contorno, a partire da un Robert De Niro papà e scommettitore. Il primo intento, riuscito, è quello di realizzare sia una commedia con dramma sullo sfondo, sia un film d'attori. Sul primo aspetto, però, ci sono anche altri piccoli film, passati inosservati, che con meno clamore hanno svolto egregiamente questo ruolo: su tutti Adam, che armati di pazienza e motore di ricerca, potete ritrovare tra gli invisibili della rubrica. Funziona tutto bene, ci mancherebbe: la sceneggiatura è scoppiettante e le prove attoriali molto molto buone, e davvero la Lawrence si presenta come un'attrice già molto matura per la sua giovane età. Inoltre è davvero da apprezzare come la storia non scivoli mai nei binari del melodramma, ma si mantenga commedia briosa. Ma l'odore di già visto serpeggia per tutto il film e la svolta nel buonismo più sfrenato, che viene impressa alla storia, non fa che peggiorare le cose. Fosse un titolo invisibile, l'invito sarebbe di scoprirlo; ma essendo un titolo ampiamente strombazzato dai media

viene da commentare come solo il buon vecchio Crozza/Ingroia saprebbe fare: “mah... boh...”.

Please Give, di Nicole Holofcener (2010) Commedia americana a forti tinte francesi, non per l'origine della regista, americana doc che si è messa in luce girando alcuni episodi di Sex & The City, quanto per la struttura filmica, composta di alcune storie quotidiane che si intrecciano (nello stesso appartamento), di dialoghi preferiti all'azione, di drammi e introspezioni familiari. Kate compra e rivende mobili vintage appartenenti a persone morte, e nel contempo acquisisce l'appartamento limitrofo di una vecchia signora in prospettiv post-mortem. Fa conoscenza con le due nipoti, due bellissime donne alla ricerca di loro stesse e di un compagno di vita. La figlia di Kate, in compenso, non può acquistare abiti alla moda. Il cast è felicemente anomalo, composto da Amanda Peet, Rebecca Hall (le nipoti), Catherine Keener e Oliver Platt, e il film è interamente basato su dialoghi e situazioni minimaliste all'interno dello spazio di un condominio. Al di là dei fatti della vita non succede niente di particolare, ma la bravura della regista è proprio nel descrivere, raccontare, e caratterizzare i suoi personaggi e le loro storie. Una commedia drammatica di alto livello, che emoziona pur senza creare alcun tipo di adrenalina, come nel buon cinema d'oltralpe. La descrizione di generazioni non baciate da destino e fortuna è metaforicamente introdotta nella scena iniziale, dove si assiste a una carrellata di seni (una delle due nipoti è radiografa), come a volerci presentare queste storie di donne, non felici, che cercano di uscire dal loro quotidiano. Da vedere: uscito direttamente in dvd, buona ricerca.

Non è stato certo grande quanto Neil Young, che era diventato invece un chiaro punto di riferimento per la sua musica. E neppure quanto un classico contemporaneo come Will “Bonnie Prince Billy” Oldham, a cui deve la sua nascita artistica e a cui è stato inizialmente associato. Non è mai stato, secondo me, neppure all’altezza di Smog, altro nome a cui spesso è stato paragonato, ma di cui non ha mai raggiunto la qualità della scrittura. Elliott Smith, poi, aveva più senso della melodia e una leggerezza di fondo che stemperava la malinconia insita anche nella sua musica; Mark Linkous, con gli Sparklehorse, aveva un quid pop-rock che lo rendeva più appetibile alla massa indie; Vic Chesnutt è riuscito a diventare un’icona del folk-noir come lui non è mai stato in grado di essere. Di questi ultimi tre personaggi, due sono morti suicida, uno (Smith) non si sa bene come, ma probabilmente sempre a causa di uno stato di depressione. Ed è questo che li lega a Jason Molina, purtroppo, morto il 16 marzo scorso per il ripetuto abuso di alcol, senza assicurazione sanitaria, in una comunità rurale di recupero in West Virginia. Che diventa così il quarto di quei cantautori americani di musica depressa (come la chiamavano gli “altri” per prendere in giro noi che l’amavamo) scomparsi in questi ultimi anni. No, comunque, come detto fin qui, non sarà ricordato come uno dei più grandi cantautori americani della storia recente, Jason Molina.

Lascia in eredità una carriera scostante, naufragata all’insegna di un blues elettrico senza infamia e senza lode (con il progetto Magnolia Electric Co.). Prima, però, aveva colpito al cuore con i suoi Songs: Ohia e almeno tre dischi da recuperare, tutti accomunati da un’intensità rara: The Lioness (anno 2000), con le sue ballate elettroacustiche, la voce sofferta di Jason e crescendo emotivi da incorniciare; Didnt' It Rain, forse il più classico nella forma, country-folk-blues al rallentatore, di due anni più tardi; in mezzo quello strano oggetto che risponde al nome di Ghost Tropic e che quasi mi commuove ogni volta che l’ascolto.

Un disco fuori dal mondo, pieno di silenzi, riverberi; esperimento post-rock, hanno detto alcuni, con dentro tutti i fantasmi di Molina, pochi brani, lunghissimi, quasi estenuanti, ma da ascoltare al massimo del volume per entrare dentro un disco nero come la sua copertina e lento come non se ne sentono più da tempo. Solo per questo misconosciuto capolavoro, e nonostante tutto quello che ho scritto qua sopra, caro Jason, sappi che io ti ricorderò per tutta la mia vita.

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CULTURA&TEMPO LIBERO

CinemaCity - Ravenna

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA&DINTORNI

• CINEMA •

Benvenuto presidente!

(Regia di Riccardo Milani)

Programmazione da giovedì 21 a mercoledì 27 marzo

Les Miserables (Regia di Tom Hooper)

lun.: p.u. 21.30 (film in lingua originale, con sottotitoli)

Sarti - Faenza La scelta di Barbara (Regia di Christian Petzold)

ven., sab., lun. e mar.: p.u. 21.15; dom.: 16.30-18.30-21.15 fer.: p.u. 17; sab.: p.u. 16.15; dom.: p.u. 15

(Regia di Andres Muschietti)

fer.: 20.30-22.45; sab.: 18-20.30-22.45-00.55; dom.: 15.45-18-20.30-22.45

Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Regia di David O. Russell)

fer.: 17.20-20.30-22.50; sab.: 15.50-18.10-20.30-22.50; dom.: 15-17.20-20.30-22.50 (Regia di Sam Raimi)

Proiezione in 3D: fer.: 17.55-20.25-22.55; sab.: 16.30-20.25-22.55; dom.: 15.25-17.55-20.25-22.55 Proiezione in 2D: fer. e sab.: 17.30-20.05; dom.:15-17.30-20.05 fer.: 17.25-20.35-22.50; sab.: 16-18.20-20.35-22.50; dom.: 15.10-17.25-20.35-22.50

gio., ven., lun. e mer.: 20.35-22.40; sab.: 17.45-20.35-22.40; dom.: 15.30-17.45-20.35-22.40

Proiezione in 3D: fer.: 17-20.30-22.30; sab.: 16.25-18.25-20.30-22.30; dom.: 15.10-17.15-20.30-22.30 Proiezione in 2D: fer.: 17.45-20.10-22.50; sab.: 16-18-20.10-22.50; dom.:15.45-17.50-20.10-22.50

Teatro Moderno - Fusignano

Il grande e potente Oz Proiezione in 2D: fer.: 20.15-22.40; sab.: 17.35-20.15-22.40; dom.: 15-17.35-20.15-22.40; mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Educazione siberiana

Il lato positivo - Silver Linings Playbook

(Regia di Gabriele Salvatores)

(Regia di David O. Russell)

fer. e sab.: 20.20-22.45; dom.: 15.30-20.20-22.45

Educazione siberiana (Regia di Gabriele Salvatores)

sab. e dom.: p.u. 17.55

(Regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi)

(Regia di Pedro Almodovar)

lun.: p.u. 22.35

fer.: 17.15-20.25-22.35; sab.: 16.05-18.15-20.25-22.35; dom.: 15-17.30-20.25-22.35

La madre (Regia di Andres Muschietti)

fer.: 17.20-20.30-22.35; sab.: 16-18.10-20.30-22.35; dom.: 15-17.30-20.30-22.35

Jolly - Ravenna

fer.: 17-20.40-22.55; sab.: 16-18.25-20.40-22.55; dom.: 15-17.15-20.40-22.55

(Regia di Delphine e Muriel Coulin)

gio. e ven.: p.u. 21.15

Educazione siberiana (Regia di Gabriele Salvatores)

sab., dom. e lun.: p.u. 21

Proiezione in 3D: sab.: p.u. 18.10; dom.: 16-18.10 Proiezione in 2D: fer.: 20.30-22.35; sab.: 17.30-20.30-22.35-00.40; dom.:15.20-17.30-20.30-22.35

Sinister (v.m. 14)

Ernest e Celestine

17 ragazze

(Regia di Chris Sanders e Kirk De Micco)

fer., sab. e dom.: p.u. 22.40

(Regia di Olivier Assayas)

Gulliver - Alfonsine

fer.: 20.25-22.40; sab.: 17.40-20.25-22.40-00.50; dom.: 15.20-17.40-20.25-22.40

(Regia di Niels Arden Oplev)

Qualcosa nell’aria

dom.: p.u. 21

I Croods Dead Man Down - Il sapore della vendetta

Convento di San Francesco Bagnacavallo

(Regia di Roberto Andò)

(Regia di Riccardo Milani)

fer.: 17.30-20.30-22.45; sab.: 16-18.15-20.30-22.45; dom.: 15.15-17.30-20.30-22.45

dom. e lun.: p.u. 21

Viva la libertà

Cinedream - Faenza

(Regia di Nicholas Jarecki)

(Regia di Roger Michell)

dom.: p.u. 15.30

Il figlio dell’altra

Benvenuto presidente!

La frode

A royal weekend

(Regia di Stéphane Aubier)

fer. (escluso mer.) e sab.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21

(Regia di Edoardo Leo)

dom.: p.u. 16

Circolo Jolly - Russi

(Regia di Pedro Almodovar)

(Regia di Mehdi Dehbi e Lorraine Levy)

Buongiorno papà

(Regia di Wayne Thornley)

ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Gli amanti passeggeri mar.: p.u. 21

Zambezia

Italia - Faenza

Chronicle (Regia di Josh Trank)

ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

fer., sab. e dom.: 20.25-22.40

Amiche da morire

God save the green Gli amanti passeggeri

Benvenuto presidente!

(Regia di Nicholas Jarecki)

(Regia di Sam Raimi)

fer., sab. e dom.: p.u. 20.30

S. Rocco - Lugo (Regia di Riccardo Milani)

La frode

gio., ven., mar. e mer.: p.u. 22.35; sab.: 18.05-22.35; dom.: 17-22.35

(Regia di Chris Sanders e Kirk De Micco)

gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.30-18.45-21

(Regia di Edoardo Leo)

(Regia di Giorgia Farina)

I Croods

Anna Karenina (Regia di Joe Wright)

Buongiorno papà

Il grande e potente Oz

Europa - Faenza

Pinocchio (Regia di Enzo D’Alò)

dom.: p.u. 16

(Regia di Scott Derrickson)

gio., ven., lun. e mer.: 17.25-20.30-22.45; sab.: 16-18.15-20.30-22.45; dom.: 15.20-17.35-20.30-22.45; mar.: p.u. 17.25

Gli amanti passeggeri (Regia di Pedro Almodovar)

fer.: 20.40-22.45; sab.: 17.45-20.40-22.45-00.55; dom.: 15.35-17.45-20.40-22.45

Spring Breakers - Una vacanza da sballo (v.m. 14)

gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 16.45-18.30-21.15

Sala Sarti - Cervia

Zambezia

Voglio tornare a casa

(Regia di Wayne Thornley)

(Regia di Alain Resnais)

ven.: p.u. 21

sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

(Regia di Harmony Korine)

La madre

Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

INFOCINEMA Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663

Circolo Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Sala Sarti Cervia, via XX Settembre 98, tel. 338 4384349

lo! l e b è o Il ciel o con noi! scopril La buona

CUCINA ROMANA con i migliori ingredienti laziali

Venerdì 22 marzo, ore 21 OSSERVAZIONE DELLA VOLTA STELLATA

Martedì 2 Aprile, ore 21 Oriano Spazzoli

Antichi viaggi nel cosmo

(Ingresso libero, cielo permettendo)

Menù alla carta con le proposte della stagione

Per la Santa Pasqua prenota la vera buona PASTIERA NAPOLETANA

Ravenna, via Cesarea 148 - tel. 0544.66634 - 333.6811616 trattoriadelbuongusto@gmail.com

ilbuongusto da franco

Martedì 26 marzo, ore 21 Massimo Berretti

Il cielo di Primavera

Martedì 9 Aprile, ore 21 Agostino Galegati

Il viaggio delle Voyager verso i pianeti esterni

Per informazioni e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it

GENITORI& FIGLI

A

MARIONETTE

Secondo appuntamento per Primavera al Museo Domenica 24 marzo alle 11, secondo appuntamento con “Una Primavera di burattini” al museo La casa delle Marionette. Un momento unico per conoscere meglio uno dei più piccoli e affascinanti musei della città e della provincia. Nella piazzettaagorà il teatro diventerà protagonista trasformando il museo in uno spettacolo dal vivo. Fagiolino, vero padrone di casa, sarà presente in legno e stoffa per accogliere il pubblico e farlo divertire.

Il secondo appuntamento, sempre tratto da un vecchio canovaccio della famiglia Monticelli, si intitola “Fagiolino Eroe per caso” e narra di Fagiolino che si dovrà travestire da cavaliere della Verdura Verde, per affrontare un temibile nemico: il mago Norandino, che, invaghito della bella principessa, la rapisce per poterla sposare, nonostante il di lei diniego.

Al termine dello spettacolo, Mauro e Andrea Monticelli apriranno la baracca dei burattini per una lezione sul “dietro le quinte”, che svelerà tutti i trucchi antichi del teatro di figura tradizionale. Seguirà una visita guidata al museo, per i piú grandi saranno a disposizione le audio guide.

L'evento è su prenotazione telefonando al 392 6664211, oppure fino a venerdí 22 (dalle 10 alle 14) al numero fisso 0544 483460.

Ingresso al Museo, visita guidata e spettacolo: intero 10 euro - ridotto under 16 e over 65 7 euro gratis under 3; biglietto famiglia 28 euro.

S AV I O

RIAPRE IL CENTRO VISITE CUBO MAGICO BEVANELLA Sabato 23 marzo riapre al pubblico il Centro Visite Cubo Magico Bevanella (via Canale Pergami 80, Savio): sarà possibile scoprire l’Ortazzo, l’Ortazzino e la foce del Bevano con escursioni a piedi, in bici e in barca elettrica.

Fino al 14 giugno, tutti i sabati alle 15 e la domenica e i festivi alle 9.30, partirà la passeggiata nella Pineta di Classe e all’Ortazzo. Inoltre, i sabati alle 16.30 e la domenica e i festivi alle 11 e alle 16.30 partirà l’escursione in barca elettrica di circa 2 ore tra Ortazzo e Ortazzino, per ammirare le ricchezze della flora e della fauna che caratterizzano l’area del Bevano. Tutte le domeniche, infine, alle 15 sarà possibile partecipare all’escursione guidata in bici nella Pineta di Classe. Informazioni e prenotazioni (obbligatorie): cell. 335 5632818 ww.atlantide.net /bevanella

JUNIOR

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

NELLE SCUOLE

Si conclude il progetto “Capire la Musica 2013” Ultimo incontro, venerdì 22 marzo, alla Scuola Randi di Ravenna, per il progetto “Capire la Musica 2013”, organizzato dalla Cooperativa Emilia Romagna Concerti. Le attività di animazione musicale sono iniziate il 19 febbraio scorso nelle scuole di Ravenna, Cervia, Faenza, Castiglione di Ravenna e San Pietro in Vincoli e hanno interesserato circa 5mila studenti. Gli argomenti e le linee guida di “Capire la Musica”, che si è svolto anche nei teatri, hanno toccato vari argomenti, dalla costruzione di strumenti musicali a lezioni-concerti, tutti volti ad avvicinare i ragazzi alla musica.

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TAMO

A San Nicolò l’inaugurazione dei nuovi laboratori didattici

Tanti appuntamenti per i più piccoli questo fine settimana a Tamo, nel complesso di San Nicolò (via Rondinelli 2, a Ravenna). Venerdì 22 marzo, alle 11, saranno inaugurati i nuovi laboratori didattici di RavennAntica.

Nell’occasione verranno presentate le attività didattiche rivolte ai bambini e alle famiglie. Nel pomeriggio, dalle 15, si aprirà il laboratorio “Tessere di un racconto”, a cura di Melissa Shebe, seguito dal “Laboratorio didattico” a cura di mastro giocattolaio Roberto Pa- 4 a 11 anni, sono tutte gratuite.

Sabato 23 marzo invece, alle 16, petti. La giornata sarà chiusa, alle 17, da “Assaggi di laboratori...” a cura del- primo appuntamento di Tamo for la sezione kids, la rassegna dedicata ai più piccoil laboratorio didattica di li da “Tamo tutto l’anno”: in programma la passeggiata in città “Ravenna RavenTAPPETI TATTILI ALL’ESP nAntica. A città d’acqua – Da un ponte all’altro Le sezioni didattiche di RavennAntica orinseguendo un delfino”, con Silvia Toseguire ganizzano inoltre, da marzo a giugno, i baby rin- gni. Per bambini da 5 a 11 anni acLaboratori dei Piccoli, rivolti ai bambini fresco. Le compagnati dai genitori. Costo 6 euro dai 5 agli 11 anni, tutti a ingresso gratuiattività, ri- a bambino, prenotazione obbligatoto, al Centro Commerciale Esp di Ravenvolte a ria. Info e prenotazioni: tel. 0544 na. Primo appuntamento giovedì 21 bambini da 213371 - www.tamoravenna.it marzo, alle 16, con Tappeti Tattili: la tecnica del mosaico rielaborata attraverso l’utilizzo di materiali e supporti diversi come cartone, semi, materiali naturali e I L C O R S O di riciclo. I prossimi appuntamenti saCONOSCERE E AFFRONTARE LA DISGRAFIA ranno giovedì 11 aprile, giovedì 16 magL’Angris (Associazione nazionale grafologi riegio e giovedì 13 giugno, sempre alle 16, ducatori della scrittura) ha organizzato in collaboAssaggi di... mosaico. Info e prenotaziorazione con l’assessorato al Decentramento, un ni: tel. 0544 213371 www.tamoravenna.it ciclo di appuntamenti per insegnanti e genitori su “La disgrafia: conoscerla, prevenirla, affrontarla”.

Gli incontri saranno tenuti da Maria Germana Azzarello, consulente grafologa e rieducatrice della scrittura, e si terranno alla sala Buzzi di via Berlinguer il 27 marzo, il 3 e il 10 aprile, alle 17.30. La disgrafia evolutiva è un disturbo specifico di apprendimento (dsa) che si definisce come una difficoltà grafo-motoria a riprodurre i segni alfabetici e numerici. È previsto il rilascio di un attestato di partecipazione. Info: tel. 0544 482815.

adesso siamo in via Massimo d’Azeglio 28 a Ravenna tel. 0544.218128 www.trattoria-larustica.it

MANGIARE& BERE

N

O T I Z I E G O L O S E CON RAVENNAANTICA NON SOLO STORIA E ARCHEOLOGIA. AL VIA “TAMO CON GUSTO”

Nell'ambito degli eventi promossi da RavennaAntica della serie "Tamo tutto l'anno" sabato 23 marzo, alle ore 16.30, prende il via nella sede di Tamo in via Rondinelli la rassegna "Tamo con Gusto", a cura di Giorgia Lagosti, giornalista enogastronomica e maestra di cucina. Seguendo la stagionalità dei prodotti di eccellenza del nostro territorio, di volta in volta verrà presentato un “elemento” della nostra storia enogastronomica, analizzandone la sua provenienza, l’evoluzione attraverso il tempo e il suo impiego a livello culinario. In ogni incontro verrà altresì presentata una ricetta (sarà consegnata una “dispensa” con tutte le specifiche per la realizzazione della preparazione) che verrà fatta degustare agli ospiti.

Protagonista del primo appuntamento, la piadina romagnola. Piccola degustazione di piadina rigorosamente preparata in giornata, squacquerone freschissimo di pecora e fichi caramellati... artigianali, un calice di vino Albana di Romagna secco. Costo 10 euro a persona (8 euro per gli "Amici di RavennAntica"). Prenotazione obbligatoria. Per info e prenotazioni: tel. 0544 213371.

GUSTO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

DEFINITO IL PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE IN SALENTO DI SLOW FOOD RAVENNA La condotta Slow Food di Ravenna annuncia il programma definitivo del viaggio enogastronomico “Salento Slow”, un percorso fra le bellezze storiche, ambientali e, naturalmente, le delizie dell’Alto e Basso Salento, che si svolgerà dal 28 aprile al 4 maggio.

L’associazione sottolinea che sono ancora disponibili posti nel pullmann gran turismo che condurrà i partecipanti lungo tutto il percorso in Puglia, da Alberobello a Brindisi, da CiCONDOTTE DI RAVENNA e GODO sternino a Lecce, da Otranto a Santa Maria di Leuca e Maglie. La gita prevede innumerevoli soste con incontri e degustazioni in aziende produttrici di prodotti tipici del territorio, negozi, cantine, trattorie e ristoranti di qualità e legati ai presidi Slow Food. In alcune delle tappe è prevista la guida di consiglieri e fiduciari locali dell’associazione. Per informazioni dettagliate sull’escursione e l’ospitalità, i costi e le condizioni di pagamento rivolgersi a Mauro Zanarini, tel. 335 375212, maurozanarini@gmail.com.

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COSE BUONE DI CASA

Dal film La cuoca del Presidente ecco la variante verza e carne a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

La cuoca del Presidente è un film francese per la regia di Christian Vincent con Catherine Frot, Jean d'Ormesson e altri bravi attori. Una visione piacevole che vi consiglio. Vedendo la pellicola mi è tornata in mente una ricetta che ho realizzato diverse volte. Nel film, la cuoca di Mitterand prepara la verza farcita con il salmone, io invece la preparavo con la carne. Si tratta della verza ripiena con carne e salsa besciamella al parmigiano Ingredienti: una verza non troppo grande, carne lessata mista di manzo, pollo, tacchino, coniglio; parmigiano reggiano grattugiato; uova; patate lessate e passate al setaccio; ricotta di pecora; sale, pepe, noce moscata, prezzemolo tritato. Un misto di verdure per lessare la verza. E poi: latte, farina, burro, parmigiano, sale, pepe, per realizzare una besciamella un po' liquida.

Preparazione: sfogliate la verza e lessate in acqua salate le foglie più tenere, bastano pochi minuti, poi adagiatele su un panno. Preparate il ripieno, tritate le carni e aggiungete gli altri ingredienti un po’ come fare il composto delle polpette. Prendete una ciotola, rivestitela con un telo leggero e bianco, rivestite il telo con le foglie di verza, spalmate un po' di composto e poi di nuovo altre foglie e ancora il composto. Quando avrete terminato tutti gli ingredienti richiudete con le foglie e anche il telo. Dategli una forma tondeggiante e mettete a bollire il preparato in acqua salata bollente con tutte le verdure e anche qualche chiodo di garofano. Fate bollire per circa 30 minuti.

Togliete dal telo il preparato, adagiatelo su un piatto di portata e servite accompagnato con la besciamella.

Se non sono stata sufficientemente chiara con la mia rubrica mi potete trovare venerdì 29 marzo alla festa per i10 anni di Ravenna & dintorni all'Almagià con i miei libri di ricette: un’occasione per pormi tutte le domande che volete sulle “cose buone di casa”.

GLI STAPPATI

Bellavista Gran Cuvée brut 2007, spumante perfetto, forse troppo... di FABIO

MAGNANI GLISTAPPATI@GMAIL.COM

Questa settimana assaggiamo un grande classico della Franciacorta: il “Bellavista Gran Cuvée brut” del 2007. Un vino con sboccatura 2012. Ottimo il perlage alla vista. Al naso odori di mollica di pane fresco, erbe aromatiche, muschio, felce e confetto. Al palato la carbonica non è cremosa ma sufficientemente compatta per essere piacevole. Tonicità e freschezza che regala il giusto ritmo ma senza essere dinamico. Piacevole persistenza sapida.

Difficile dire che questo sia un vino complesso piuttosto un lavoro di “ingegneria” dove ogni cosa è perfettamente collocata, alla fine è una questione di preferenza personale. Personalmente preferisco altre espressioni della stessa casa spumantistica.

EDIZIONI

cose buone di casa vol. 1 e 2

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SOCIETÀ& TEMPO LIBERO

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

PALLACANESTRO

Una Coppa, tanto per iniziare Boom del basket grazie a un presidente veneziano e a un “top” manager «I ravennati si sono ritrovati al bar a vedere la finale, la gente ci ferma per strada per farci i complimenti. Abbiamo realizzato dei dvd ricordo per i tifosi, ci arrivano messaggi d’affetto da tutta Italia». C’è grande entusiasmo al quarto piano di via della Lirica 21, dove ci sono gli uffici di Vianello Assicurazioni e del Basket Ravenna, due giorni dopo il primo trofeo della storia della squadra giallorossa. Si tratta della Coppa Italia di DnB, quarta serie nazionale in cui milita l’Acmar Piero Manetti Basket Ravenna, che ha battuto i lombardi del Castellanza in una finale trasmessa in diretta tv su Sportitalia al palasport di Cecina.

Tra quei due uffici si divide il presidente Roberto Vianello, veneziano di 65 anni che si è innamorato di questo sport andando a vedere la prestigiosa e storica Reyer da ragazzo nella sua città, «tra gli affreschi scrostati della Misericordia (la chiesa sconsacrata dove la squadra veneziana ha giocato per diversi anni, ndr)».

«Poi nel 1971 mi sono trasferito a Ravenna e negli anni Ottanta ho conosciuto Piersante Manetti (allora presidente della squadra locale di basket, ndr) che mi ha convinto, quando ancora ci davamo del lei, ad entrare in società come vicepresidente. Insieme abbiamo vinto tre campionati, passando dalla C2 alla serie B». Ritrovatosi da solo dopo la prematura scomparsa di Manetti, Vianello decise in seguito di lasciare la società per occuparsi a tempo pieno della sua attività di assicuratore. «I ravennati che mi erano subentrati però – continua nel suo racconto – hanno poi deciso di mollare e il basket a Ravenna rischiava praticamente di sparire». Così, nel 2005, quasi per saldare un debito di riconoscenza nei confronti della città, Vianello riprende il timone della società, ribattezzandola in ricordo del vecchio compagno di avventura Piero Manet-

La gioia dei giocatori dopo la vittoria di Coppa.

Nel riquadro il presidente Vianello (a sinistra) con Bottaro

ti. E toccando ora il culmine di questa parabola, con la vittoria in Coppa Italia e il primo posto solitario in classifica in campionato, dopo una serie record di venti vittorie consecutive. Record e primato non basteranno, però, per ottenere la promozione, che sarà messa in palio nei play-off in programma nel mese di maggio. Un’occasione ghiotta che potrebbe catapultare l’Acmar nel basket che conta, la Legadue, essendo in corso un riordino dei campionati.

«Stiamo realizzando un sogno e un progetto che è di tutta la città – commenta Vianello – ed è quindi evidente che in caso di promozione si farà davvero sul serio e la stessa città dovrà starci ancora più vicina: dall’Amministrazione, che abbiamo incontrato in questi giorni e che ci ha confermato il massimo appoggio, agli imprenditori».

Un traguardo, quello della nuova Legadue Silver (si chiamerà così per differenziarla dalla Gold, che resterà

L’Acmar Ravenna sogna la Legadue

SPORT

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SETTORE GIOVANILE

Quasi 400 ragazzi con tanto di psicologo Fiore all’occhiello del Ravenna Basket è il settore giovanile, di cui fanno parte oltre 360 bambini e ragazzi dai 4-5 anni fino all’under 19. Il reclutamento avviene anche tramite progetti organizzati con le scuole e la società mette a disposizione dei giovani anche preparatore atletico, psicologo e dietologo, mantenendo un contatto nel corso dell’anno con i rappresentanti dei genitori per definire i programmi. «Sono numeri – commenta il direttore generale Bottaro – che testimoniano il radicamento del basket in città, di cui forse non c’era consapevolezza prima della presentazione di quest’anno alla stampa alla presenza di tutti i nostri atleti. La nostra è una funzione sociale trasmettiamo ai giovani valori sani e li facciamo crescere con più consapevolezza, insegnandoli a stare uniti per divertirsi e non per vincere».

di fatto la seconda serie nazionale) che il basket a Ravenna può ora vedere anche (e forse soprattutto) grazie al direttore generale Giorgio Bottaro.

Personaggio quasi unico nel panorama dello sport nazionale, Bottaro può vantare un curriculum da manager in società di alto livello dei principali tre sport di squadra, volley, calcio e pallacanestro, con cui ha disputato (e anche vinto) anche le coppe europee: dai suoi trascorsi nel Messaggero e Porto Ravenna al Parma di Ancelotti, passando per la Lube Macerata e la Sparkling Milano (sempre nella pallavolo) e poi tornare alle origini (aveva già fatto parte del Ravenna Basket) con la Virtus Lottomatica Roma nell’ambito della pallacanestro. «Ho fatto una scelta di vita (il presidente Vianello, scherzando, dice piuttosto che finalmente «ha trovato la giusta collocazione», ndr), ho deciso di tornare stabilmente a Ravenna dopo oltre vent’anni di girovagare e con Vianello c’è una condivisione di intenti che ci ha permesso di creare un progetto futuribile come quello dell’Acmar». Progetto plasmato da Bottaro in estate e che ha portato a una riduzione del budget rispetto all’anno precedente di circa il 20 percento e a un abbassamento dell’età media della squadra da 27 a 23 anni. «Diamo ai ravennati quello che vogliono, una cosa in cui possono identificarsi, gioventù, dinamismo, spettacolarità, un basket piacevole da vedere. Al palazzetto (l’Acmar gioca al rinnovato Pala Costa in Darsena, ndr) vengono mille persone, l’entusiasmo è dilagante, e parte in primis dal nostro presidente, fino ad arrivare al magazziniere, passando naturalmente dall’allenatore (Lanfranco Giordani, ndr) che ha sposato in pieno il progetto, e dai giocatori, non ho mai visto da nessun’altra parte niente del genere: i giocatori vengono ad allenamento con il sorriso, si fanno un mazzo così ma soprattutto si divertono». Altra mossa vincente di Bottaro è stata quella di puntare su elementi del territorio per costruire la rosa e lo staff della squadra, anche per dare modo ai giovani di identificarsi e ambire ad arrivare in prima squadra.

Luca Manservisi

I CONSIGLI DEL FARMACISTA La rinite allergica è un processo infiammatorio della mucosa nasale conseguente a una reazione immunitaria del nostro organismo a un allergene, come ad esempio polline, pelo animale, acari della polvere. L’elenco delle piante allergizzanti è lungo e può interessare diversi mesi all’anno. Inoltre, i periodi di pollinazione variano a seconda delle aree geografiche, per questo motivo è opportuno far riferimento ai calendari pollinici.

Nella reazione allergica avviene la liberazione di istamina, la quale causa a livello della mucosa nasale tutti i sintomi riconducibili al classico raffreddore e a livello oculare è responsabile della cosiddetta oculorinite allergica stagionale. Possono così presentarsi sintomi locali e sistemici o generali: starnuti, gocciolamento, prurito e congestione nasale, lacrimazione, prurito oculare, edema palpebrale. E poi cefalea, calo del tono dell’umore, ridotta capacità di concentrazione, disturbi del sonno, faringite, astenia. Su questi sintomi si può intervenire anche con farmaci di automedicazione.

Quando il problema non interessa solo le vie aree superiori, ma anche quelle inferiori si arriva a parlare di asma bronchiale allergica con difficoltà respiratoria. Il farmacista di fiducia è un valido punto di riferimento e può fornire consigli personalizzati a seconda delle caratteristiche della rinite e indirizzare al medico, quando è opportuno.

«Si può agire su diversi fronti – spiega la dottoressa Silvia Zoddi,

Tutti i rimedi per curare la rinite allergica Le soluzioni possibili, dalla fitoterapia all’oligoterapia.

«L’omeopatia offre molti vantaggi perché non dà effetti collaterali»

della Farmacia Comunale n. 2 di via Faentina – rivolgendosi all’omeopatia, alla fitoterapia, all’oligoterapia. L’omeopatia offre molti vantaggi perché non dà effetti collaterali. Si può utilizzare a scopo preventivo per desensibilizzare il soggetto verso un particolare allergene, riduce l'entità e il numero di episodi acuti, non dà assuefazione, ed è consigliata sopratutto ai bambini che rispondono molto bene a questo tipo di terapie. I rimedi possono essere singoli e complessi, sottofor-

SALUTE

SALUTE& BENESSERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 marzo 2013

La dottoressa Silvia Zoddi, della Farmacia Comunale n. 2 di via Faentina

ma di granuli o globuli oppure di spray nasali e colliri decongestionanti. Come terapia preventiva, ad esempio, si può iniziare 2 o 3 mesi prima con granuli che contengono mix graminacee, mix composite, mix urticacee, oppure fiale orali contenenti manganese gluconato. Esistono, infatti, in commercio diversi preparati omeopatici contenenti miscele di pollini allergizzanti (gramigna, nocciolo, betulla, paritaria, artemisia, ambrosia, erba mazzolina) alle diverse diluizioni

con i quali è possibile iniziare la terapia preventiva. Nella fase acuta si possono usare preparati omeopatici che contengono diversi rimedi come allium cepa 5 ch, ambrosia 5 ch, Histaminum 5 ch, sabadilla 5 ch, Solidago 5ch. Per la congestione oculare vanno bene colliri a base di chamomilla ed euphrasia. In ambito gemmo terapico c’è il Ribes Nigrum macerato glicerico che stimola le ghiandole surrenali, incentivando la produzione di cortisolo che, attivato naturalmen-

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te, ha un attività antiinfiammatoria simile al cortisone, ma non gli stessi effetti collaterali. Plantago Major tintura madre, ha un azione antistaminica. Per quanto riguarda gli spray nasali oltre ai comuni decongestionanti esistono soluzioni saline addizionate di oligoelementi, come manganese e rame, che hanno delle ottime proprietà decongestionanti e non presentano particolari controindicazioni. Tra i Sali di Shussler è consigliato il natrum muriaticum, regolatore dei fluidi corporei, utile in caso di rinite con secrezione acquosa, coadiuvante nei casi di disidratazione, perdita dell’olfatto e del gusto, raffreddore con lacrimazione, rinorrea, tosse secca. La medicina allopatica – conclude la dottoressa Zoddi – si avvale di rimedi che mirano a ridurre i sintomi e non hanno scopo preventivo. Parliamo di antistaminici (possono dare sonnolenza), decongestionanti nasali (vasocostrittori sconsigliati ai soggetti ipertesi, a chi soffre di glaucoma, ma hanno un effetto immediato sull'ostruzione nasale), cortisonici inalatori (su ricetta del medico). Alcuni di questi farmaci possono essere consigliati ed esistono come farmaci di automedicazione altri sono di pertinenza del medico e vengono somministrati quando i sintomi interessano non solo le vie aeree superiori ma anche quelle inferiori e quando il problema compromette seriamente e per lungo periodo la qualità della vita del soggetto».

Claudia Graziani

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SALUTE& BENESSERE

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

CENTRO ESTETICO SOLIDEA - LORENA GONDOLINI PARRUCCHIERI

Un gemellaggio all’insegna del sano e bello Dura da ben diciassette anni la collaborazione tra il Centro estetico Solidea e Lorena Gondolini parrucchieri, i cui negozi sono affiancati in via Porto Coriandro 7 (di fronte alla Rocca Brancaleone) a Ravenna. A suggellare questo spirito di condivisione i locali sono comunicanti e le clienti abituali ormai ben conoscono e sanno di poter godere di una mattinata o di un pomeriggio all’insegna del proprio benessere, passando da un servizio estetico a una piega ai capelli. Il relax e la cura della persona sono infatti alla base della filosofia dei due centri. Rita Fabbri, titolare di Solidea, accoglie con cordialità le proprie clienti, in una sede moderna ed elegante, con sei cabine attrezzate per una efficace ripartizione dei servizi: nell’area vicina all’ingresso si trovano il solarium e il camerino dedicato a manicure/pedicure, mentre nella zona più appartata le cabine destinate ai trattamenti per viso e corpo. Personale altamente qualificato è in grado di effettuare al meglio pulizia del viso e del corpo, pedicure/manicure, depilazione con ceretta o con ago, solarium viso/corpo, massaggi, idromassaggi, trucco da giorno, da sera e da sposa, riflessologia plantare.

«In vista della primavera – spiega Rita Fabbri –, abbiamo predisposto dei pacchetti di trattamenti a prezzi speciali, per preparare il viso e il corpo all’arrivo del bel tempo. Tutte le informazioni sono disponibili sul nostro sito web www.centroesteticasolidea.it ma anche sul sito di www.raven-

naedintorni.it dove è stata inserita una manchette pubblicitaria».

Tira aria di novità anche nel salone di Lorena Gondolini, in cui lavora una équipe giovane e attenta alla qualità del servizio, grazie ai continui aggiornamenti professionali. «Spesso chi viene da noi per una piega o per il colore, si ferma da Rita per una ceretta o un massaggio – spiega Lorena –. Si è creato un clima di grande familiarità». Quali sono le nuove tendenze in materia di tagli e colori? «La nuova stagione – prosegue – sarà all’insegna di una piega più spettinata, tipo carré scomposti. I tagli sono perfettamente destrutturati e la media lunghezza è quella preferita, anche se i corti vanno sempre. Per quanto riguarda il colore, c’è un ritorno del rosso, mentre per la prima volta è proposta la tecnica ‘ombres nature’ che garantisce colori molto naturali con punte dei capelli un po’ più chiare. In definitiva, dunque, spazio ai giochi di luce e al movimento naturale e sofisticato. Per i ragazzi, invece, è il momento dei ciuffi da portare sul viso, mentre le creste sono un po’ in ribasso».

Il centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), mentre il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info: 0544 456554.

Lorena Gondolini è aperta tutti i giorni (tranne il lunedì) con orario continuato: dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18; il venerdì e sabato dalle 9 alle 18. Info: 0544 454808.

Centro Estetico Solidea, Via Porto Coriandro 7c - Ravenna Info tel. 0544 456554 - www.centroesteticosolidea.it Lorena Gondolini parrucchieri, Via Porto Coriandro 7b Ravenna- Info tel. 0544 454808

INFORMAZIONE MEDICA

CENTRO IPERBARICO

Il fotografo ufficiale di Zucchero al Centro per curare una necrosi

Il dottore Pasquale Longobardi, direttore del Centro.

In basso a sinistra,il fotografo Alfredo Lando.

Alfredo Lando ha appena terminato la terapia iperbarica a Ravenna Pubblichiamo dal blog del sito internet del Centro Iperbarico di Ravenna la storia di Alfredo Lando, il fotografo ufficiale di Zucchero, che ha da poco terminato un ciclo di 40 sedute di ossigenoterapia iperbarica a Ravenna.

Navigando sul suo sito (www.alfredolando.it) abbiamo visto che ha collaborato e collabora con grandissimi artisti come Zucchero (di cui è il fotografo ufficiale), Giovanni Allevi, Tiziano Terzani e tanti altri. «È vero, nella mia carriera ho avuto la fortuna di incontrare grandi artisti e grandi personaggi. L’incontro magico, che ha tuttora un posto d’onore nel mio cuore, fu quello con Tiziano Terzani. Qualche anno fa, insieme a sua moglie, ho anche organizzato a Roma una mostra in sua memoria e ora ne stiamo realizzando una a Treviso. Zucchero invece l’ho conosciuto nel 1995, quando ho interpretato lo zio Rufus, il “matto del villaggio” che apre il video della canzone “Per colpa di chi”. Sempre nello stesso anno nei panni di Rufus ho aperto il Pavarotti International dedicato ai bimbi vittime della guerra in Bosnia, dove ho conosciuto grandi artisti internazionali tra cui anche Bono che con i Passenger cantava “Miss Sarajevo”, un pezzo molto commovente».

Ora ci racconti come è arrivato al Centro Iperbarico di Ravenna, e come si trova qui con noi.

«Ho avuto una vita così piena che non

ho mai pensato alla mia salute. Pensi che, tra gli altri lavori, ho fatto anche il vigile del fuoco e il sommozzatore, esperienza che mi ha fatto appassionare anche alla fotografia subacquea. Purtroppo però dieci anni fa mi è stata diagnosticata l’artrite reumatoide, che si cura con i cortisonici e proprio l’uso del cortisone probabilmente mi ha causato la necrosi alla testa del femore per la quale sto facendo ossigenoterapia iperbarica. Stavo attraversando la strada a Londra, nel 2012, e mi sono bloccato perché la mia gamba non “rispondeva” più. Per fortuna l’autobus che arrivava ha frenato! Mio figlio Andrea, fotografo come me, ne ha approfittato per farmi uno scatto. In quella foto sembro uno dei Beatles nella copertina di Abbey Road! A parte gli scherzi, quando mi hanno proposto di scegliere tra l’intervento di protesi o la camera iperbarica ho scelto senza esitazione la seconda e per ora ho avuto ragione.

Ho molto meno dolore e anche l’ortopedico al controllo mi ha trovato migliorato.

Io, comunque, non mollo»!

Come si trova al Centro Iperbarico?

«Al Centro Iperbarico si sta come in una grande famiglia, sosno stato trattato benissimo! Ho rivisto con piacere il dr. Benini che conosco da molti anni e ho conosciuto quella “sagoma” di tecnico che è Roberto Forlivesi. È molto bravo a tenere alto il morale dei pazienti in camera, ha sempre una parola buona per tutti e mi creda, per noi pazienti questo è importante tanto quanto un buon farmaco».

Proprio niente di cui lamentarsi?

«Effettivamente una cosa c’è: per respirare bene l’ossigeno dalla mascherina in camera iperbarica, ho dovuto tagliare un bel po’ la mia bella barba bianca»!

Centro Iperbarico di Ravenna Srl via A. Torre 3 Ravenna - tel. 0544 500152 info@iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravennablog.it

MERLINO E IL DESTINO ARIETE La primavera sembra iniziare storta, per via di un Marte livido-zebedei, ma se nel week end l’amore sarà orrido, il sex vi farà consumare più incontri di clementini senza semi. Attenzione a non tagliare ciò che solo voi pensate non serva più. Lavoro e quattrini scossi da botte di glutei e amicizie utili.

TORO Mercurio e Venere amici vi aiutano a superare le stizze di Saturno. Così giovedì e venerdì molte cose potrebbero procurarvi aperture insperate, anche in senso fornicatorio. Il lavoro fiorisce, a patto che abbiate seminato bene, e non spruzziate cianuro come un deodorante air wick alla lavanda.

GEMELLI Con quella faccia di terga che vi ritrovate, accogliete questo inizio di primavera con il giusto senso utilitaristico nel lavoro, che gronda chance, inserimenti e consolidamenti. Solo in amore, potreste ritrovarvi nel fine settimana con gli ormoni vittime di appannamenti suini. Chiaritevi con il partner.

CANCRO Certe rogne familiari ed economiche vi fanno puzzare gli zebedei come le evacuazioni dei neonati nel pannolino. Non ingigantite le difficoltà e fate pace con voi stessi prima che con gli altri.

Week end fiacco: non è che mancheranno le soddisfazioni, ma tutto costerà stress, fornicazione compresa.

LEONE Certe discussioni in famiglia vi renderanno piacevoli quanto una raggiera di ragadi, ma il periodo è buono. Tra venerdì e il week end con la Luna nel segno ritrovate brio e soddisfazioni. Non escludete a priori nuove opportunità che dovessero giungervi anche da lontano. Sex apatico.

VERGINE Il lato positivo è che sarete efficienti e pragmatici come sempre, quello negativo è che non se ne avvantaggerà la vita privata. Non ingigantire certi malumori di coppia se non volete scoppiare di gastrite e riempirvi di macchie dalla testa ai piedi. Ma il lavoro porta quattrini e incontri proficui.

BILANCIA La vostra Venere raggiunge Marte in Ariete: approfittatene per affrontare gli impegni con passione e non per infilzare chi avesse l’intelligenza di una platessa. Il che gioverà ai vostri scopi, e all’espressione delle natiche. Nel week end riposate e badate a non litigare in famiglia.

SCORPIONE Troppa quotidianità minaccia contrasti nei rapporti, ma non reagite come un collezionista di ossa umane. Anche perché andrebbero danneggiati quei progetti che state portando avanti con successo. Approfittate del week end per stare con il partner, o con chiunque vi faccia stare bene.

SAGITTARIO L’inizio della primavera per voi coincide con la ritrovata amicizia di Venere assieme a Sole e Marte. Così se nei giorni precedenti non vi siete sfogati lanciando oggetti contundenti everywhere, tra giovedì e venerdì riuscirete a ridimensionare ogni preoccupazione e soprattutto a collaborare.

CAPRICORNO Se rogne e contrattempi vi infeltriscono gli zebedei come golfini di lana finiti nel programma del bucato, non drammatizzate e organizzatevi come tedeschi. Sex minimal e da chierichetti nel fine settimana. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: approfittatene per rivedere i vecchi amici.

ACQUARIO Vista la dissonanza di Saturno non reagite come coguari se si ammassano impegni e rogna come i rotoli adiposi su fianchi e glutei. Perché almeno gli ormoni funzioneranno come una connessione internet in wi fi, per fornicare velocemente 24 ore al giorno senza costi aggiuntivi.

PESCI Non insfighitevi se qualche dissapore nel lavoro dovesse insorgere, e soprattutto non fate venire gli zebedei come gobbe di dromedari al partner e ai familiari. Avete ancora l’appoggio di Mercurio e Venere, anche se dovrete adattarvi ai cambiamenti che dovessero rendersi necessari.

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

L’arte di creare un sorriso

Una soluzione conveniente

DENTI NUOVI IN UN’ORA (grazie al computer)

L’edentulia (mancanza di denti) interessa oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, alle persone fra i 35 e i 44 anni mancano in media 12 denti, a quelle fra i 45 e i 65 anni ben 14 e agli over 65 addirittura 19, per un totale di 18% di persone senza uno o più denti.

L’Italia è una delle nazioni più all’avanguardia riguardo alle soluzioni per fronteggiare la mancanza di denti. Entrare dal dentista senza denti e uscire, solo dopo un’ora, con una protesi fissa su impianti, oggi è possibile grazie alle nuove tecnologie e a una nuova procedura chiamata “Teeth-in-an-hour” (denti in un’ora). In pratica, si utilizza un nuovo programma informatico, che permette di progettare al computer tutto l’intervento chirurgico e conoscere, in maniera mirata e in anticipo, dove posizionare gli impianti. Si può così costruire una protesi perfetta prima dell’intervento, che viene applicata sugli impianti appena inseriti.

Ridotta esigenza di innesti ossei

In quanto la possibilità di sostituire interamente i denti mancanti con una protesi completa supportata da soli 4 impianti dentali per ciascuna arcata - abbatte enormemente I costi, riducendoli del 40% rispetto al passato.

Riduzione della durata del trattamento e del tempo di guarigione I tempi di trattamento si riducono, poiché sono necessari meno impianti. Grazie ad una tecnologia d’avanguardia e a strutture di alta qualità, la protesi viene caricata sugli impianti nel corso della stessa seduta. La protesi provvisoria, che precede di 8 settimane quella definitiva, ha il medesimo aspetto dei denti naturali, per cui sarà possibile una normalizzazione della propria vita immediatamente dopo l’intervento chirurgico.

L’esclusiva soluzione di implantologia “All-on4” garantisce anche maggiore stabilità nell’osso. L’inclinazione particolare di due dei quattro impianti garantisce l’ancoraggio stabile e sicuro dell’arcata sostitutiva, senza dover ricorrere ad innesto osseo

INFORMAZIONI&SERVIZI

FIDO IN AFFIDO

Pablo

Pablo è un cucciolino molto tranquillo e dolce, di soli 6 chili. Deve cercare una nuova famiglia a causa di problemi di allergia.

INFOCITTÀ

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Per conoscerlo e adottarlo chiamate: Licia cell. 338 7600285.

giovedì 21 marzo 2013 | RAVENNA&DINTORNI

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dall’11 al 17 marzo 2013 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Lun

Legenda IQA Buona Accettabile

Mar

Mer

Gio

Ven

Sab

Edizioni & Comunicazione srl Editore: Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica)

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it

FARMACIE

ADOTTAMICI

APERTURA DIURNA 8.30-19.30 Dal 21 al 23 marzo Ghigi, Porta Nuova, Comunale 3, Piferi,

Diabolik

via Cavour 78 - tel. 0544 38575; via Cesarea 25 - tel. 0544 63017; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

Domenica 24 marzo S. Biagio, via Maggiore 6 - tel. 0544 212684; Ponte Nuovo, via Romea sud 121 - tel. 0544 61068; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

Diabolik è un bellissimo gatto di 9 mesi, con uno stupendo pelo nero e occhi verdi. È già stato castrato e vaccinato, gli manca solo una casa!

Per conoscerlo e adottarlo chiamate: cell. 338 6215272

Dal 25 al 27 marzo S. Biagio, Ponte Nuovo, Comunale 9, Al Mare,

via Maggiore 6 - tel. 0544 212684; via Romea sud 121 - tel. 0544 61068; viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434; viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019.

PULIZIA

Comunale 8,

(CRISTALLIZZAZIONI)

Sgrassature e pulizie di fondo

Comunale 5,

via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

ria V 75 e due argenti con Casadio Monica e Babii Germana rispettivamente nelle categorie F 50 e F60.

Da segnalare anche un buon 7 posto per Lara Lotti e buone prestazioni dagli altri atleti, Anna Piazza, Franco Piazza, Stefania Pilotti, Pieri Egidio, Gatta Attilio, Maestri Paolo e Monutti Luigi.

Complessivamente la società ha conquistato un sesto posto assoluto nella categoria femminile e un settimo posto assoluto nella Coppa Uisp.

Nella foto, il Gruppo della Polisportiva Ponte Nuovo

La Uisp Ravenna, Bassa Romagna e Imola Faenza promuovono due tornei di tennis a squadre di doppio, uno maschile e l’altro di doppio misto. La formula sarà la medesima per entrambe le manifestazioni, con gironi all’italiana in cui tutti giocano contro tutti .

Ogni squadra iscritta può essere composta da un massimo di quattro giocatori (per il doppio misto: 2 uomini e 2 donne) e disputerà un incontro a settimana con formula dei tre set ai sei punti – ogni set vale 1 punto in classifica.

Naturalmente, si giocherà due contro due, ma con la possibilità di effettuare cambi tra un set e l’altro.

Ogni squadra dovrà scegliere un campo in cui disputare gli incontri casalinghi, si giocherà una partita in casa e una fuori alternate. Ogni squadra sceglierà la giornata in cui disputare gli incontri casalinghi. Chi partecipa al Doppio Maschile può giocare anche al Doppio Misto.

I tornei inizieranno nel mese di aprile, per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile contattare i recapiti della Uisp Ravenna.

Potature di alto fusto con macchinari specifici

•PRONTO INTERVENTO •INTERVENTI D’EMERGENZA •PREVENTIVI GRATUITI Lido Adriano - via T. Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

TENNIS

Tre podi per la Ponte Nuovo Da aprile ai Nazionali di corsa campestre al via i tornei a squadre

Manutenzione giardini privati e pubblici

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via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

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APERTURA NOTTURNA 22.30-8.00 E TUTTI I SABATO 8-12.30

ATLETICA

Domenica 17 marzo a Policiano, in provincia di Arezzo, si sono svolti i 59esimi campionati nazionali di corsa campestre Uisp.

Tanto spettacolo con oltre 1.300 atleti in rappresentanza di oltre 112 società al via.

La giornata è stata fredda ma non piovosa e ha permesso di esprimere al meglio l’organizzazione della Polisportiva Policiano coadiuvata dalla Uisp, e di far gareggiare gli atleti provenienti da ogni parte d’italia.

Hanno partecipato all’evento diverse società romagnole, fra le quali Lughesina GS Lamone, Cotignola, e Polisportiva Ponte Nuovo.

La Polisportiva Ponte Nuovo ha raccolto importanti risultati partecipando con 11 atleti e raccogliendo ben tre podi. Medaglia d’oro a Sirotti Giovanni nella catego-

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Dom

calcio uisp

C O R S I

NUOTO E CORPO PALLA ACQUA

Sesta giornata di ritorno Campionato Seniores Casa Dell’amicizia - Cral E Mattei 2-0; Pol Camerlona - Az Football 2003 1-2; Riposa: Gs Bruno Rossi Classifica Asd Punta Marina Terme 22; Amatori Villanova 19; Gs Bruno Rossi 18; Casa Dell’amicizia 18; Az Football 2003 18; Timida Club 15; Pol Rapid San Bartolo 13; Pol Camerlona 12; Cral E Mattei 2.

Settima giornata di ritorno Campionato Amatori Asd Bizantina - Trattoria Cà Rossi 0-1; Lido Adriano - Real Piangipane 1-1; Asd Audace Balsera Costruzioni - Rajax 4-2; Gs Lamone - Gs Romagna 0-3; Us Savarna Asd - Bar Pontino Asd 4-1 Classifica Bar Pontino Asd 31; Asd Audace 26; Trattoria Cà Rossi 24; Us Savarna Asd; 21; Asd Bizantina 20; Real Piangipane 20; Gs Romagna 17; Rajax 12; Lido Adriano 12; Gs Lamone 3.

Sono aperte le iscrizioni per il quarto turno dei corsi di nuoto organizzati dalla Uisp Ravenna, che inizieranno dai primi di aprile. I rinnovi per chi sta già frequentando possono essere effettuati presso gli uffici della Uisp oppure presso la piscina Comunale, dal 25 al 27 marzo e dal 3 al 6 aprile, dalle 16.30 alle 18.30. Chi intende iscriversi per la prima volta deve necessariamente passare dalla sede Uisp. I corsi Corpo Palla Acqua sono un nuovo progetto Uisp che vede il bambino al centro di un viaggio alla scoperta del mondo attraverso il proprio corpo. Le attività sono rivolte a bimbi di 3 - 6 anni e fanno riferimento a tre situazioni differenti di gioco con la palla, a corpo libero e attraverso l’acqua. Le lezioni in palestra si terranno il martedì pomeriggio dalle 17.30 alle 18.20 presso la palestra di via Natisone 2B. Per informazioni e iscrizioni contattare i recapiti della Uisp Ravenna.

SABATO 6 APRILE IL PRIMO SOCCORSO Sabato 6 aprile presso i locali della Uisp di Ravenna dalle ore 8.30 alle 12.30 si svolgerà il corso per apprendere le manovre di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. La Uisp lo propone a tutte le Associazioni affiliate e ai propri associati. La finalità del Corso BLS-D è quella di trasmettere un metodo che consenta di gestire il primo soccorso in caso di emergenza, disponendo anche di un defibrillatore semi automatico. Per informazioni o iscrizioni (obbligatorie) ufficio Uisp Ravenna tel. 0544 219724 oppure e-mail formazione.ravenna@uisp.it o ravenna@uisp.it

SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 21 marzo 2013

ASPPI Notizie

Il cortile è di tutti È frequente il caso di un cortile condominiale utilizzato dai proprietari secondo taciti accordi, o meglio, senza mai pervenire ad un accordo. Nel caso che un proprietario recinti un’area cortilizia, a suo uso esclusivo e spogliando gli altri di un diritto d’uso, come ci si deve comportare? Una tipica controversia tra vicini che spesso finisce nelle aule di giustizia e con iter complicati. Una questione del genere, in primo grado viene data ragione a chi aveva diviso il fondo, ma il giudizio d’appello ribalta l’esito della causa: quel cortile era unico e deve restare tale. Il dividente, se così si può di- Associazione sindacale re, non ci sta e propone ricorso per Cassazione piccoli proprietari ma la situazione non cambia; il cortile è uno ed immobiliari unico e tale deve rimanere. Si legge nella sen- Ravenna Via R. Serra, 65 tenza della Corte che “si ha compossesso quan- tel. 0544 470102 do più soggetti esercitano congiuntamente il fax 0544 470075 possesso sulla cosa. Il titolo del compossesso è info@asppi.ra.it normalmente il diritto di proprietà o meglio di www.asppi.ra.it comproprietà, ma potrebbe essere rappresenta- Faenza Via Cavour, 25 ta anche da altri diritti reali. Ciascun compos- tel. 0546 25807 sessore ha una quota di compossesso e nei limiti faenza@asppi.ra.it di questa se il bene è fruttifero ha diritto ai frutti Lugo Via Manfredi, 41 e beneficia dell'acquisto per usucapione se ve ne tel. 0545 33356 sono i presupposti. Il compossessore può eserci- lugo@asppi.ra.it tare nei confronti dei terzi l'azione di reintegra- SERVIZI AI SOCI zione e l'azione di manutenzione quale che sia la - Gestione contratti sua quota di partecipazione. A sua volta il comdi locazione possessore può esercitare queste stesse azioni - Assistenza legale anche nei confronti degli altri compossessori tutte le volte in cui uno di questi sopprima o tur- - Consulenza condominiale bi il possesso degli altri a meno che questi atti Consulenza tecnica non vengono tollerati e non costituiscono atti univocamente idonei a rivelare un mutamento - Affitti e vendite da privato a privato del titolo del proprio possesso”. Cass. 22 noDal 1980 a Ravenna vembre 2012, n. 20704).

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