Magazine Primavera 2013

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di floriana villano Nato a Pieve di Cadore intorno al 1490 da una famiglia di notabili e giureconsulti, fu inviato a nove anni, con il fratello maggiore, a Venezia presso uno zio. In breve si impadronì delle tecniche pittoriche, riuscendo a farsi strada già nel primo decennio del Cinquecento, a fianco del grande Giorgione da Castelfranco. Nato a Pieve di Cadore intorno al 1490 da una famiglia di notabili e giureconsulti, fu inviato a nove anni, con il fratello maggiore, a Venezia presso uno zio. In breve si impadronì delle tecniche pittoriche, riuscendo a farsi strada già nel primo decennio del Cinquecento, a fianco del grande Giorgione da Castelfranco. La fama di Tiziano si estende ovunque: i suoi modi aristocratici e l’abilità diplomatica, lo stile di vita e la coscienza nobile della propria arte non lo limitano, anzi lo fanno apprezzare nelle corti. A questi tratti signorili si affianca il desiderio di onori, denaro e prebende che emergono dalla ricca corrispondenza tutta segnata da inquietudini e fortissime antipatie e invidie che sovente lo mostrano avverso ai colleghi pittori, come il più anziano e debole Lorenzo Lotto, il competitivo e apprezzato Pordenone, il giovane e attivissimo Iacomo Tintoretto. Al di là del vezzo di invecchiarsi ad arte - in data primo agosto 1571 a Filippo II: si firma “suo servitor di età di novanta cinque anni” - la produzione senile appare ancora di stupefacente energia, ottenuta con mezzi sempre più volutamente limitati: quasi che al pittore bastassero tre colori - il bianco, il nero e il rosso - per raggrumare tutta la luce del mondo. Muore, durante la peste ma non di peste, il 27 agosto 1576 e il giorno dopo verrà sepolto in Santa Maria dei Frari, a Venezia. tratto dalla Biografia di Tiziano presente sul sito della mostra

zione di opere di Tiziano; le sue più significative e più rappresentative tele, che costituiscono gran parte del meraviglioso patrimonio artistico del ‘500, sono raccolte in una mostra tutta da vivere. La mostra percorre le tappe più significative della produzione artistica di Tiziano, permettendo al visitatore di apprezzare l’evoluzione stilistica del pittore: il colore, intenso e vibrante; la pennellata, lunga e corposa; l’amore per i dettagli; le sfumature dei paesaggi; la delicatezza e le rotondità dei corpi; i panneggi così pesanti e realistici che sembra quasi di poterli toccare; la luce, raffigurata come lame che feriscono le superfici irrorandole di luminosità, quel tanto che basta a renderle tridimensionali . E poi, i discorsi iconografici, tipici delle opere tizianesche, che nel tempo hanno appassionato studiosi e amanti della storia dell’arte, dibattendo su teorie

ancora aperte e in fase di studio, mentre altre animo questi quadri intrisi di allegorie e mistero. Se vi è possibile visitare questa esposizione la consiglio per conoscere al meglio il pittore veneziano. È possibile acquistare i biglietti on line direttamente dal sito www.scuderiequirinale.it; il palazzo delle esposizioni è chiuso solo il lunedì. Per una lettura, a scopo conoscitivo, su Tiziano, vi suggerisco quella che per me è stata una sorta di bibbia, durante i miei studi: Tiziano, problemi di iconografia, di Erwin Panofsky; un saggio molto interessante, scritto in modo semplice, ricco di aneddoti e di tavole per poter seguire meglio le spiegazioni date in merito alle opere e per poter entrare in contatto con il genio del grande artista veneziano che tutto il mondo ci invidia.

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