Leggere l’opera d’arte
Un discobolo perfetto La statua del Discobolo, realizzata in bronzo dallo scultore Mirone (attivo soprattutto ad Atene tra il 480 e il 440 a.C. circa), è arrivata a noi in alcune copie di epoca romana. In questa pagina è riportata quella rinvenuta nella Villa Adriana, presso Tivoli, e conservata al British Museum di Londra. L’atleta vi è raffigurato mentre lentamente ruota su se stesso per raccogliere le forze necessarie a lanciare il disco. Nonostante lo scultore ritragga un momento preciso dell’azione compiuta dal discobolo, la statua esprime un grande dinamismo e trasmette una straordinaria sensazione di movimento, che si può cogliere meglio se la si osserva da diversi punti di vista. Inoltre, essa testimonia in modo efficace la ricerca della perfezione anatomica, della bellezza e dell’armonia cui tendevano gli artisti greci dell’Età classica. Nessuna emozione e nessuno sforzo sembrano invece trasparire dai lineamenti del volto.
Il busto piegato in avanti si torce per raccogliere le forze necessarie a lanciare il disco. La muscolatura dorsale è riprodotta con precisione e, nonostante venga sottolineato lo sforzo fisico, il gesto è compiuto con grande eleganza.
L’arco descritto dalle braccia aperte e dalle spalle si completa con la gamba sinistra, che si flette completando un semicerchio. La ricerca dell’armonia si integra con quella della perfezione nelle misure e nelle forme.
Mirone, Discobolo (proveniente da Villa
Adriana presso Tivoli), II sec. d.C., copia romana in marmo da originale in bronzo del 480-440 a.C. ca., h 170 cm. Londra, British Museum.
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Il volto non esprime sentimenti e non lascia trasparire lo sforzo. Prevale un senso di bellezza e di armonia.
I muscoli addominali sono descritti con grande realismo anatomico, sottolineando la torsione del busto in avanti.