La conquista della perfezione Verso la metà del V secolo a.C. gli scultori greci arrivarono a definire un nuovo canone per la raffigurazione del corpo umano. Il modello della bellezza ideale venne individuato nel corpo dell’uomo giovane, poco più che adolescente, del quale erano messi in evidenza con cura i particolari anatomici.
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Il canone di Policleto La scultura che esprime l’ideale della perfezione è il Doriforo, «portatore di lancia», dello scultore Policleto (attivo tra il 460 e il 420 circa a.C.). Secondo Policleto, l’altezza del corpo doveva essere pari a otto volte quella della testa. L’altezza del viso, a sua volta, doveva essere tre volte quella del naso. Oltre a queste misure, poi, tutti i particolari della muscolatura dovevano essere ripresi con estrema naturalezza e i movimenti del corpo resi in modo armonico.
5 6 7 8 Schema del canone di Policleto.
Competenti in arte Quello di Policleto è il secondo canone che incontriamo. Qui ti riproponiamo quello usato dai pittori e dagli scultori egizi, che hai avuto modo di conoscere a p. 31. C onfrontalo con quello di Policleto: quali differenze puoi riscontrare?
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Policleto, Doriforo (proveniente da Pompei), II-I sec. a.C., copia romana in marmo da originale in bronzo del 445 a.C. ca., h 212 cm. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. La statua originale in bronzo, andata perduta, ci è nota per le numerose copie in marmo fatte in epoca romana.
U2 - L’arte nel mondo greco
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