Viaggio nell'Arte - Volume B

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Jean Fautrier e le incrostazioni di colore In Europa l’Arte informale ebbe uno dei maggiori rappresentanti nel francese Jean Fautrier (1898-1964). Nelle sue opere la forma si va via via dissolvendo a partire dagli anni Quaranta del XX secolo, per lasciare spazio a un linguaggio che fa del colore l’elemento espressivo. Contrariamente a Rothko, però, Fautrier distribuiva il colore sulla tela quasi incrostandola con strati grumosi, talvolta aggiungendovi anche altri materiali, come colla, intonaco e addirittura segatura. Per questo motivo egli è anche considerato un precursore dell’Informale materico che incontreremo tra poco.

Jean Fautrier, Testa d’ostaggio n. 7, 1944, olio su tela,

35 × 27 cm. Collezione privata. Fautrier ha lasciato nella serie delle Teste d’ostaggio una testimonianza drammatica degli orrori della guerra, vissuti direttamente dall’artista partecipando alla Resistenza francese contro l’occupazione nazista. I volti sono deformati fino a dissolversi nel colore e trasmettono tutta l’intensità del dramma sofferto.

Lucio Fontana e la ricerca dello spazio In Italia l’Arte informale ebbe in Lucio Fontana (18991968) uno dei suoi rappresentanti più originali. Fontana sperimentò nel corso del suo lungo percorso artistico tecniche diverse, approdando infine, dopo la Seconda guerra mondiale, a un linguaggio che privilegiava la ricerca dello spazio. L’arte di Fontana è basata sul gesto e si traduce nell’atto di bucare ripetutamente la tela, oppure di tagliarla con una lama affilata, aprendovi squarci attraverso i quali la dimensione della profondità irrompe nell’opera e lo spazio entra a far parte della composizione. «Spazialismo» è il nome della corrente artistica inaugurata da Fontana, nella quale il colore perde la propria importanza e l’obiettivo diventa quello di realizzare in campo pittorico la tridimensionalità, non solo bucando o forando le tele, ma anche applicandovi sopra altri materiali.

Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attesa, 1960, tela, strappi e garza, 100,3 × 80,3 cm. New York, Museum of Modern Art.

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