Leggere l’opera d’arte
La danza della vita Il quadro intitolato La danza, del 1910 (una prima versione, con colori più smorzati, fu dipinta nel 1909), è considerato uno dei capolavori di Matisse, l’opera che testimonia il pieno raggiungimento di uno stile inconfondibile. Vi sono rappresentate cinque figure che danzano in cerchio, in posizioni che suggeriscono un dinamismo molto accentuato. È completamente assente la prospettiva intesa in senso rinascimentale e solo la posizione delle figure, appiattite sullo sfondo, suggerisce la dimensione della profondità. Tutta la composizione è caratterizzata dal forte contrasto ottenuto dall’accostamento dei tre colori blu, verde e rosso. La varietà nei movimenti dei corpi agili e flessuosi, ripresi come fossero staccati da terra, contribuisce a trasmettere un senso di leggerezza e di serenità: sono gli effetti che l’artista voleva riprodurre, comunicando la gioia della vita, che viene da lui paragonata a una danza continua.
Le figure sono dipinte con un rosso dalla tonalità calda e marcata. Le forme sono stilizzate, definite con contorni scuri dal tratto rapido e piuttosto sommario. All’artista non interessa la precisione anatomica, ma trasmettere il dinamismo e la sensazione di leggerezza.
Henri Matisse, La danza,
1910, olio su tela, 260 × 391 cm. San Pietroburgo, Hermitage.
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Il cerchio non è chiuso: vi è un’impercettibile apertura e la tensione della figura che si protende tutta in avanti per afferrare la mano di quella che la precede aumenta il senso del movimento.