Scultura
U8
5 Bernini scultore
La meraviglia della scultura
L’intensità dei sentimenti
Prima ancora che architetto, Gian Lorenzo Bernini fu scultore e proprio a lui si devono le opere più significative della scultura barocca. I corpi, perfetti nella definizione dei particolari anatomici, sono ritratti quasi sempre in movimento, molto spesso in posizioni teatrali e audaci, tese a suscitare la meraviglia in chi li osserva. Il dinamismo delle figure e i volti espressivi dei personaggi richiamano in modo evidente le opere ellenistiche.
Un’altra caratteristica tipica delle opere di Bernini è l’intensità dei sentimenti che traspare dai volti dei personaggi. Uno degli esempi più significativi lo si trova nell’Estasi di santa Teresa. La scultura è inserita in una cappella concepita come una sorta di teatro, nel quale si assiste all’esperienza mistica della santa.
Gian Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne, 1622-1625, marmo, h 243 cm. Roma, Galleria Borghese. La statua Apollo e Dafne, scolpita da Bernini poco più che ventenne per il cardinale Scipione Borghese, è ispirata alle Metamorfosi di Ovidio. Apollo, innamorato della ninfa, cerca di afferrarla ma questa, per sfuggirgli, si trasforma in una pianta di alloro. Lo scultore ritrae il momento culminante della scena: i piedi di Dafne si mutano in radici, la corteccia avvolge il corpo, mentre dalle mani e dai capelli spuntano rami e foglie. I corpi si tendono con grazia ed eleganza (quasi in una danza), e tutta la composizione è pervasa da un forte dinamismo, reso non solo dalla torsione delle figure protese verso l’alto, ma anche dal drappo svolazzante che circonda il corpo di Apollo. Bernini rivela una straordinaria capacità di ricavare dal marmo forme perfette e di definire la consistenza dei diversi materiali: la ruvidezza della corteccia, la morbidezza della pelle dei due giovani e la leggerezza del tessuto.
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Gian Lorenzo Bernini, Estasi di santa Teresa,
1646-1651, marmo e bronzo. Roma, Chiesa di Santa Maria della Vittoria. La scultura rappresenta ciò che la stessa Teresa aveva scritto del suo incontro mistico con Dio: «La mia anima si riempiva di un’intensa luce, mentre un angelo sorridente mi colpiva il cuore con una freccia, colmandolo d’amore». Tutto il corpo della santa, adagiato su una nuvola, trasmette un senso di abbandono totale. L’espressione del volto di Teresa mostra la santa trasportata in un’altra dimensione. L’angelo sorride con tenerezza e con un gesto elegante scosta la veste della donna per trafiggerle il cuore con la freccia.