Leggere l’opera d’arte
Il volto di David ha un’espressione intensa. Il giovane ha la fronte aggrottata: sta valutando l’avversario gigantesco che deve affrontare, il filisteo Golia. Non manifesta timore, perché è sicuro dell’aiuto di Dio.
Tutti i dettagli del corpo testimoniano una conoscenza approfondita dell’anatomia: i muscoli, le vene in rilievo, le articolazioni dei polsi... L’insieme comunica eleganza e armonia e al tempo stesso forza e solidità.
La posizione delle gambe richiama quella delle statue classiche (per esempio, il Doriforo di Policleto a p. 57).
Competenti in arte Confronta il David di Michelangelo con le due sculture di Donatello che rappresentano lo stesso soggetto (p. 201). Noterai che per alcuni aspetti si richiama a quella in marmo, mentre per altri a quella in bronzo. S ei in grado di rilevare somiglianze e differenze? T ra gli aspetti psicologici che emergono dall’opera di Michelangelo, che cosa puoi sottolineare rispetto alle sculture di Donatello?
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Un David perfetto scolpito nel marmo sbagliato Nel 1501 venne affidato a Michelangelo il compito di scolpire una grande statua del David da collocare su uno dei contrafforti esterni dell’abside di Santa Maria del Fiore. Fin qui nulla di eccezionale, se non la particolare posizione che avrebbe dovuto avere la statua e le sue notevoli dimensioni: oltre 4 metri d’altezza. Inoltre, l’enorme blocco di marmo da utilizzare era parecchio rovinato: tagliato male e già lavorato da altri due artisti che l’avevano abbandonato proprio per la cattiva qualità della pietra. Michelangelo accettò la sfida e dopo circa tre anni di lavoro consegnò alla città un’opera meravigliosa e perfetta. I fiorentini decisero di collocarla davanti a Palazzo Vecchio, dove tutti avrebbero potuto ammirarla da vicino. In effetti il David di Michelangelo rappresenta la più alta manifestazione del naturalismo rinascimentale e dell’assimilazione dei modelli classici: ogni dettaglio anatomico del corpo è reso con estrema precisione, l’espressione del volto è intensa e lo sguardo comunica concentrazione e decisione. La sproporzione ravvisabile nella grandezza del capo e del busto rispetto alle gambe è dovuta a un accurato studio prospettico che teneva conto della collocazione originaria della statua, che sarebbe stata vista dal sotto in su, a una certa distanza. Dalla posizione dell’osservatore, il David sarebbe parso di proporzioni perfette.
Michelangelo Buonarroti, David, 1501-1504, marmo, h 410 cm. Firenze, Galleria dell’Accademia.
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