La chiesa romanica Le chiese romaniche presentano alcune caratteristiche comuni: • mura perimetrali robuste e spesse; • impiego dell’arco a tutto sesto; • facciata a capanna, oppure a salienti, o turrita; • finestre di piccole dimensioni, che favorivano un ambiente adatto al raccoglimento e alla preghiera; • uso di pilastri per sostenere ampie volte a crociera;
Il rosone è una grande finestra di forma circolare con cornici e piccole colonne disposte a raggiera.
d ecorazioni pittoriche e scultoree che avevano principalmente una funzione didattica. Vi erano poi elementi che variavano a seconda dei luoghi, come ad esempio i materiali impiegati per la costruzione (che andavano dal mattone ai vari tipi di pietra o di marmo), oppure l’accentuazione di alcuni caratteri tipici di certe regioni, perché il Romanico si sviluppò in tutta Europa con varianti talvolta significative.
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Il tiburio è una struttura poligonale coperta da un tetto a spioventi. Al suo interno può presentare una copertura a forma di cupola.
Il matroneo è una galleria posta sopra le navate laterali, dalla quale le donne assistevano alle celebrazioni.
Il coro è lo spazio del presbiterio destinato ai religiosi che vi si riunivano per la preghiera liturgica.
Le lesene sono pilastri che hanno funzione decorativa e servono a dividere gli spazi.
Le finestre possono essere monofore (una sola apertura), bifore (divise a metà da una colonnina), trifore (divise in tre parti) o a forma circolare (oculo).
I contrafforti sono pilastri addossati alle pareti esterne per rinforzare i muri e sorreggere le volte.
Il presbiterio può essere rialzato: sotto di esso si trova in genere la cripta, un ambiente che conservava spesso tombe e reliquie di santi.
Spaccato di una chiesa romanica.
Il protiro è un’edicola sorretta da due colonne che talvolta poggiano su statue di leoni detti stilofori, cioè «portatori di colonne»; è antistante il portale.
La facciata può essere alleggerita da logge cieche (murate) oppure percorribili all’interno.
Le navate sono separate da pilastri che sostengono le campate. Le campate sono coperte da una volta a crociera, risultato dell’incrocio di due volte a botte, sostenuta da quattro pilastri.
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