Vado bene in... Italiano - 4

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O D VA E N E B

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verifiche delle competenze prove modello INVALSI pagine semplificate compiti di realtĂ


Il libro continua online! Accedi al sito www.raffaellodigitale.it, clicca su VADO BENE IN... ITALIANO 4 e digita il codice sotto riportato. CODICE

Coordinamento: Corrado Cartuccia Redazione: Corrado Cartuccia, Grafic Center Grafica e impaginazione: Claudio Campanelli, Grafic Center Illustrazioni e colore: Monica Fucini Copertina: Claudio Campanelli, Mauro Aquilanti Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

© 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa: 5 4 3 2 1 0

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INDICE

48-49 50-51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62-63 64 65 66 67 68-69 70 71 72 73 74 75 76 77 78-79

italiano 4 L’ortografia 2 I suoni di C 3 I suoni di G 4 GLI, LI oppure GL? 5 GN oppure NI? 6 I suoni di SC 7 CU, QU, CQU, CCU 8 Le sillabe 9 Raddoppiamo? 10-11 L’accentiamo? 12 L’apostrofo 13 Tra accento e apostrofo 14 La lettera H 15 Il troncamento 16 Ci sono segni… 17 … E punti! 18 Il discorso diretto… 19 … E quello indiretto 20-21 CI PROVO IO!

Il lessico

22 23 24 25 26 27 28

Lo stesso significato… … O un significato opposto? Generico o specifico? Il vocabolario Parole dal mondo Famiglie di parole e campi semantici Linguaggi specifici

La morfologia

29 La radice e la desinenza 30 Prima o dopo? 31 Parti variabili e invariabili 32 Il nome: di cosa, di animale, di persona 33 Il nome: comune e proprio 34-35 Il nome: maschile e femminile 36 Il nome: singolare e plurale 37 Il nome: invariabile, sovrabbondante, difettivo 38 Il nome: concreto e astratto 39 Il nome: individuale e collettivo 40 Il nome composto 41 Il nome: primitivo o derivato 42 Il nome alterato 43 … E se sono falsi? 44-45 CI PROVO IO! 46-47 L’articolo

Aggettivi per tutti i gusti Una questione di… gradi! Il pronome personale soggetto… … E il pronome personale complemento Aggettivi possessivi… … E pronomi possessivi Aggettivi dimostrativi… … E pronomi dimostrativi Aggettivi indefiniti… … E pronomi indefiniti Aggettivi e pronomi numerali Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi CI PROVO IO!

I verbi Le tre coniugazioni ESSERE e AVERE C’è modo e modo! Il modo della certezza Il modo del dubbio Il modo della possibilità Il modo del comando! Gli avverbi Locuzioni avverbiali Le preposizioni Le congiunzioni Le esclamazioni CI PROVO IO!

La sintassi 80 81 82 83 84 85 86-87 88-89

La frase semplice e il periodo Tutto sul soggetto! Predicato verbale… … O predicato nominale? Frasi al minimo! Il complemento oggetto I complementi indiretti CI PROVO IO!

I testi 90-91 92 93 94-95 96-97 98 99 100-101 102-103 104

La porta segreta - Testo narrativo realistico Dal dentista - Testo narrativo realistico autobiografico Impariamo a perdere! - Diario Mike e le merendine - Racconto umoristico La fabbrica di Michelino - Testo fantastico L’orribile maestra Piccolini - Testo descrittivo In soffitta - Testo descrittivo L’uomo misterioso - Racconto d’avventura Quale cibo per Fido? - Testo informativo Rondine - Testo poetico

105-117

Pagine semplificate

118-136

INVALSI

137-144

Nella realtà


L’ortografia

I SUONI DI C 1 Suono duro o suono dolce? Completa con:

RICORDA...

CA o CIA

• Le

batte sono in valigia con la cami

• La mi uno.

.

di Benni ha fatto i cuccioli. Una mia ami

ne ha preso

• Per merenda io ho mangiato la

mbella, Elena una fo

e Giorgio la torta al

scuno di noi ha mangiato anche

un’aran

cao e

I suoni duri di C sono: ca, co, cu, chi, che. I suoni dolci sono: cia, cio, ciu, ci, ce, cie.

c

.

CO o CIO

• Nel bosco ho visto un ric • Adoro il gelato alla noc

nascosto dentro un tron la e al

• Per il suo compleanno ho regalato un • Davanti al mio

c

.

lato. ndolo alla mamma.

ndominio hanno piantato un aran

.

CU o CIU

• Al ristorante abbiamo mangiato una frittura di ac • Gli a

ghe e

betti di mozzarella.

lei del riccio possono essere molto pungenti.

• Il

cciolo Rex ha ac

• Il

ccio di Lara era sul

ffato il biscotto e gli è pia

to molto!

scino poco fa.

2 Ce o cie? Indica con X la parola sbagliata.

crociera

celo

sufficiente

superficie

loquacie

arcere

pace

crocera

cielo

sufficente

superfice

loquace

arciere

pacie

3 Volgi al plurale.

Singolare

Plurale

La farmacia antica

La ricca mancia

La freccia veloce

La faccia stanca

La treccia bianca

La testa riccia

Obiettivo Discriminare suoni duri e suoni dolci di C.

2

Singolare

Plurale


L’ortografia

I SUONI DI G 1 Cerchia gli errori e riscrivi nel riquadro le parole corrette che contengono i suoni: ga, go, gu, gia, gio, giu, ge, gie.

Correggo

• Nel negozio ho visto gocattoli di ultima gienerazione. • In quella pasticceria vendono gielati e ho comprato anche una stringia di liquirizia. • In fondo al mare esiste una ricca vegietazione. È presente l’algia, in cui vivono i pagiuri. • La scuola finisce a gugno. Viaggerò con i miei genitori. Il primo viaggo che faremo sarà in Belgio. • Dov’è finito il gornale che ho letto giovedì?

RICORDA...

2 Volgi al plurale. Ghi o gi?

Singolare

I suoni duri di G sono: ga, go, gu, ghi, ghe. I suoni dolci sono: gia, gio, giu, gi, ge, gie.

Plurale

ago mago orologio

3 Una di queste frasi non è scritta correttamente. Quale? Indica con X.

litigio vantaggio

I n inverno il gelo e le nuvole grigie avvolgono la città. Nel libro di storia ho letto le giesta del leggiendario capo Sioux Geronimo.

selvaggio luogo obbligo

4 Completa il cruciverba con le parole che contengono i suoni ge e gie.

1 3

Orizzontali 3. Si utilizzano per il formaggio. 5. Talvolta sono torrenziali. 6. Frammenti di legno taglienti. Verticali 1. Capelli che ricadono sulle fronti. 2. Se ne mangiano… una dopo l’altra! 4. Sono fatte di sabbia e ciottoli.

2

4

5

6

Obiettivo Discriminare suoni duri e suoni dolci di G.

3


L’ortografia

GLI, LI OPPURE GL? 1 Di che cosa si tratta? Scrivi la parola corretta accanto a ciascuna definizione.

• Nave cisterna che trasporta liquidi combustibili.

• Grande cumulo di paglia.

• È usato per… farsi aria!

• Insieme di mobili.

2 Leggi il brano, cerchia le parole errate e riscrivile correttamente.

Nel mese di luglio, mio cugino Gulielmo sarà nostro ospite in Pulia. A lui piace molto stare con la mia famiglia. E ci credo, mamma e papà lo adorano! Fa milioni di domande e conosce tutti i danni ambientali provocati dalle petrogliere. La sera si esibisce in spettacoli da giocoliere e ha vinto anche delle medalie per la sua abilità! In spiaggia poi è più bravo di me a raccoliere le conchilie. Infatti ha anche una vista miliore della mia! Inoltre, anche se ha lo sguardo da trilia e due ciliegie al posto dei bicipiti, fa innamorare tutte le ragazze! Non c’è dubbio, anche quest’anno Gulielmo aglieterà le mie vacanze!

Correggo

3 Completa le parole con gli, li o gl. Poi collegale agli aggettivi che ne specificano meglio il senso.

• sco

era argentato

• ag •

omerato ne

igente

obo abbondante

• tradizione an

osassone

• alunno urbano • gri

ata ammobi

• appartamento scoscesa • cande Obiettivo Discriminare GLI, LI, G+L.

4

ere

terrestre

ato


L’ortografia

GN OPPURE NI? 1 Rileggi la regola e coniuga i seguenti verbi.

RICORDA...

• Noi (spegnere)

La prima persona plurale (noi) dei verbi che contengono il gruppo gn si coniuga inserendo la i: Noi sogniamo.

• Noi (impegnare) • Noi (segnare) • Noi (bagnare) • Noi (regnare) • Noi (disdegnare) 2 Di che cosa si tratta? Rispondi correttamente.

• Artigiano che lavora il legno.

• Ha studiato per far bene i conti!

• Nave destinata alla caccia delle balene.

• Unione di due persone che fondano una famiglia.

• È l’attività dei docenti.

3 Completa con gn oppure ni.

• Per il compleanno di papà, la mamma ha preparato: forno, insalata di scalo le casta

o, una macedo

occhi al ragù di cinghiale, a

a deliziosa con le pru

ello al

e e, per finire, i bi

è con

e!

• Oggi a scuola ci siamo comportati male! La maestra prima ci ha guardato in ca ha dato una nota. Ilaria, che è una fri

ona, non la smetteva di piangere!

• Sono andato a pesca con papà. Siamo tornati con un ricco bottino: cinque cer • La mamma ha piantato delle bego

esco e poi ci

e, dei gera

e alcune garde

e!

e.

4 Indica con X la frase scritta correttamente.

Ho fatto una brutta caduta e mi sono contuso il miniolo e il calcagno. Ho fatto una brutta caduta e mi sono contuso il mignolo e il calcagno. Ho fatto una brutta caduta e mi sono contuso il miniolo e il calcanio.

Obiettivo Discriminare GNA/GNIA e GN/NI.

5


L’ortografia

I SUONI DI SC 1 Completa con i suoni duri di sc. Di quale sport si tratta?

RICORDA...

• Si disputa con il fioretto.

• Si utilizza la lenza.

• Si fa in montagna con corde e ganci.

• Si gioca con le pedine.

I suoni duri di sc sono: sca, sco, scu, schi, sche. I suoni dolci sono: sci, sce, scie, scia, scio, sciu.

2 Completa correttamente. Fai attenzione ai suoni scia, scio, sciu, sci, sce.

• Hai consumato tutto il dentifricio, sei uno • Sul traghetto ho visto diverse • Fa così caldo che si è • Devi a

pone!

luppe di salvataggio.

lto anche il gelato.

garti bene quando e

• Tommaso ha imparato a

dalla doccia.

ndere la rampa con lo skateboard

a grande velocità, ma è uno

cco e rischia di

volare e farsi male.

3 Colora la parola corretta.

• Lo scienziato

scenziato ha scielto

scelto di pubblicare questo esperimento

scentifico scientifico .

• In base alla tua scielta

scelta , farai il liceo scentifico scientifico .

• Mi piacciono i film di fantascienza fantascenza e i western con scene

sciene di sparatorie fra fuorilegge e scieriffi

• Se hai un po’ di coscienza

coscenza , riconoscerai

sceriffi . riconoscierai

il tuo errore e non farai una scenata scienata !

6

Obiettivo Consolidare le convenzioni ortografiche: SCI/SCE, SCA/SCO/SCU, SCIA/SCIO/SCIU, SCHI/SCHE.


L’ortografia

CU, QU, CQU, CCU 1 Completa le parole nell’elenco con cu o qu. Poi collegale alla definizione corrispondente.

a. Usanze e gesti con cui si esprime una fede religiosa.

lto

• s

b. Albero di grandi dimensioni.

do

estura

c. È l’ufficio della Polizia.

otidiano

d. È un minerale.

artiere

e. È un settore della città.

ercia

f. Ci dà le notizie della giornata.

arzo

g. Arma di difesa.

2 Indica con X le frasi scritte correttamente.

Durante un accuazione ci siamo acquattati in un qunicolo. Durante un acquazzone ci siamo acquattati in un cunicolo. Durante un acquazzone ci siamo acquattati in un qunicolo. La mamma si dispiaccue molto: si era scucita la fodera del suo cappotto maqulato. La mamma si dispiacque molto: si era squcita la fodera del suo cappotto maculato. La mamma si dispiacque molto: si era scucita la fodera del suo cappotto maculato. 3 Leggi le definizioni e inserisci nel cruciverba al posto giusto: 1

2

3

acquosa – annacquato – acquamarina – paracqua acquaplano – acquaragia – spartiacque

4

5

Orizzontali 2. Contiene acqua. 3. Piccolo aeroplano che atterra sull’acqua. 5. Pietra dura di colore azzurro. 6. Liquido che scioglie le vernici. Verticali 1. Linea che divide i bacini di due corsi d’acqua. 2. Diluito con l’acqua. 4. Lo è l’ombrello!

6

Obiettivo Discriminare QU, CU, CQU, QQU, CCU.

7


L’ortografia

LE SILLABE RICORDA...

1 Completa le seguenti parole con la sillaba appropriata.

• fine

• im

to

tello

• so

la

• tri

co

• mer •

to

• en

bola

• con

La sillaba è un gruppo di lettere che viene pronunciato con una sola emissione di voce. Contiene almeno una vocale.

• one •

glia

ta tolone

• bi

ca

2 Dividi in sillabe le parole e trascrivile nella tabella al posto giusto.

Monosillabe

Bisillabe

Trisillabe

Polisillabe

socievole maestra coriandoli pane più campanile era carezza

MI METTO IN GIOCO Completa il cruciverba inserendo una sillaba in ogni casella.

Orizzontali 1. Animale dal collo lungo. 3. Lo si fa quando si ha sonno. 4. Ha quattro foglie e porta fortuna. 6. Grande porta. 7. Frutto autunnale. Verticali 1. Fiore bianco e isola della Toscana. 2. Il re dell’antico Egitto. 3. Errore. 5. Insieme di alberi. 7. Nel basket serve per fare punti!

1 3 4

5 6 7

Obiettivo Individuare nella parola unità sillabiche. Operare con le unità sillabiche delle parole.

8

2


L’ortografia

RADDOPPIAMO? 1 Leggi la filastrocca, sottolinea le parole errate e correggile aggiungendo o togliendo una doppia.

Filastrocca delle ore

RICORDA... Non si raddoppiano: • le consonanti G e Z nelle parole che terminano in -ione: religione; • la consonante B nelle parole che terminano in -ile: stabile, nobile.

Correggo

Ore frizanti di matina presto Spechio davanti mi lavo e mi vesto Ore opperose della mattinata Lavorattrici della mia giornatta Ore affamate del mezogiorno Già proffumate di cibi di forno Ore lentissime pomeridiane Compiti e giochi e merenda di pane Ore di cena che arriva fra poco Sotto le pentole brullica il fuoco Ore di note che spegne ogni cosa Anche il mio tempo si ferma e ripposa Così domani mi tornano avanti Ore frizanti di mattina presto… B. Tognolini, Rime di fiaba e realtà, Gallucci

2 Indica con una X la forma errata.

allucinante alucinante

eccezionale eccezzionale

potabbile potabile

operazzione operazione

sopprattutto soprattutto

3 Rispondi agli indovinelli con una parola. Fai attenzione, contiene una lettera doppia!

• Non ha le gambe, ma salta! • Non ha prurito… però si gratta! • Arrivano di notte senza essere chiamate, spariscono di giorno senza essere rubate. 4 Completa le parole con le doppie.

marte ma

o • ombre ina • cantu

o • bicicle io • vasche

a • astu a • bi

io • sacche hiere • za

o

era

Obiettivo Discriminare suoni consonantici semplici e doppi.

9


L’ortografia

L’ACCENTIAMO? 1 Indica con X la parola su cui cade correttamente l’accento tonico.

àlice

alìce

amàca

àmaca

èdile

edìle

mòllica

mollìca

rubrìca

rùbrica

sàlubre

salùbre

gratuìto

gratùito

2 Inserisci l’accento solo quando occorre.

RICORDA... Quando pronunciamo una sillaba con maggiore intensità, su questa cade l’accento tonico, un segno grafico. • Parole identiche si differenziano per la posizione dell’accento: sali – salì. • Quando l’accento cade sull’ultima sillaba, è obbligatorio scriverlo (giù, più, lassù)! • Ci sono parole omografe, cioè che cambiano significato in base a dove cade l’accento: rùbino verbo “rubare”; rubìno pietra preziosa.

• Mi sono arrabbiata con te e non ti voglio vedere per un po’. • La mamma lavora notte e di. Non ne puo davvero piu. • I nonni sono li in giardino. Li ho salutati prima. • Sono andata di la in camera tua, ma non ho visto la giacca che cerchi. • Mentre giocavamo sotto il pesco, papà pesco una trota nel fiume piu in la. 3 Scrivi una frase per ciascuna parola omografa. Fai attenzione all’accento!

• càpitano

• capitàno

• tendìne

• tèndine

MEMO

MI METTO IN GIOCO Risolvi il rebus.

tre

10

+ CI

DEL

Vogliono l’accento: • può, giù, già, più, ciò • i composti di blu Barbablù re viceré tre trentatré che anziché su lassù

Obiettivo Consolidare le convenzioni ortografiche: l’accento. Riconoscere monosillabi accentati e atoni.


L’ortografia

MEMO Sui monosillabi, di solito, non viene segnato l’accento. Fanno eccezione alcune parole che cambiano significato se hanno l’accento oppure no. DA preposizione DI preposizione E congiunzione LI pronome NE pronome TE pronome SE congiunzione SI pronome / nota musicale LA articolo / pronome / nota musicale

DÀ verbo “dare” DÌ “giorno” È verbo “essere” LÌ avverbio NÉ congiunzione TÈ bevanda SÉ pronome SÌ affermazione LÀ avverbio

4 Inserisci il monosillabo corretto.

e/è

• Ho visto un astuccio molto divertente coloratissimo molto capiente.

ne / né

• Non ho incontrato papà mamma. Sai dove sono? Tra poco me vado anche io. • Che torta meravigliosa! Me dai un po’? • Non mi piacciono i gelati i pasticcini.

se / sè

• Non so hai letto le previsioni. dovesse fare caldo, porta vestiti leggeri! • Marina porta sempre con il suo portafortuna! • Chi pensa solo a non ha molti amici.

da / dà

l’ho comprato.

• Chi mi una mano? sola non riesco a fare tutto! • Il regolamento delle regole che sono rispettare.

la / là

• tua matita è sopra il tavolo, dove lasci ogni mattina. • Sono tutti a giocare di . Se riordini camera puoi andarci anche tu.

li / lì

• Gli occhiali sono sempre sul comodino. Non • ho aspettati per ore, poi sono andato via di

te / tè

• Versati una tazza di

si / sì

• Non vedono nemmeno in lontananza! • Vieni con me? Ti prego dimmi di !

se ti fa piacere. Non

vedi? . lo ripeto più!

Obiettivo Consolidare le convenzioni ortografiche: l’accento. Riconoscere monosillabi accentati e atoni.

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L’ortografia

L’APOSTROFO RICORDA...

1 Riscrivi le frasi sul quaderno, metti l’apostrofo quando è possibile.

• Alla una è venuto a trovarmi il figlio dello amico di papà. • Lo albero è carico di frutti. Mi è caduta una pera in testa! • Il papà di Matteo è un santo uomo, aiuta tutti! • Una ondata gigantesca ci ha travolti mentre eravamo sullo scoglio. • Sono andato dallo oculista perché non vedo più da lontano. 2 Cancella la forma errata.

• Fra tutti l’oro / loro, Laura / l’aura è la più simpatica! • C’eri / ceri anche tu alla festa di Karima? • Il papà sera / s’era fermato a casa dei nonni, perché era scesa la sera / s’era. • Se non sei capace di farlo, l’ascia / lascia perdere! • Mi sono spaventato! Cera / c’era un ombra / un’ombra nel sottoscala.

L’apostrofo indica l’eliminazione (elisione) della vocale finale di una parola, davanti a un’altra che inizia per vocale o per H. • L’elisione è obbligatoria con: –– gli articoli lo, la e le preposizioni articolate dell’acqua, l’albero; –– l’articolo una e alcuna, ciascuna, nessuna e buona davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale un’anatra ciascun’amica; –– gli aggettivi bello, quello, quella, santo, santa sant’Anna; –– i numeri la cui pronuncia inizia per vocale l’11 aprile. • È facoltativa con: –– mi, ti, ci, si, vi, ne t’è caduta / ti è caduta; –– di d’argento / di argento; –– questo, questa quest’amica / questa amica.

3 Riscrivi con l’apostrofo.

• ci è

• come è

• di estate

• allo improvviso

• nello orto

• di oro

• sullo orologio

• santa Agata

• questa attrice

• nella acqua

4 Correggi solo se necessario.

• l’imone

• d’ietro

• L’amaca

• d’accordo

• L’apostrofo

• d’appertutto

Obiettivo Usare correttamente l’apostrofo nell’elisione.

12


L’ortografia

TRA ACCENTO E APOSTROFO 1 Completa i fumetti con la forma corretta. Scegli tra c’è, ce ne, ce n’è, c’era, ce n’era.

un po’ Ho fame! di torta per me? Di pasticcini sono solo tre!

La nonna ha fatto due torte per il mio compleanno! anche una alle fragole, la mia preferita! Prima

mezza torta. Ora solo un pezzetto! Dovevi venire quando un bel po’!

2 Completa con:

CE NE / CE N’È

TE NE / TE N’È

VE NE / VE N’È

SE NE / SE N’È

• Di matita rossa • Quando vai, • Non • Mattia compra un quaderno a andata una per andato prima di una, di quadretti, il verso giusto! salutare i nonni. verdi rimasto sono almeno tre. solo uno. • Se non avete • Ti piace questa • Di tempo non • Da piccoli andavamo al più colla, maglia? vuoi una te la compro. più! mare insieme, presto ricordi? un po’ io. possiamo • Prima c’erano due tornare a casa. • Mi piace molto questa • Volete il gelato quaderni, ma Luca • Di cibo in bibita, se rimasta o preso uno. abbondanza. un po’, la prendo volentieri. passata la voglia? 3 Indica con X la forma corretta.

ce ne andiamo

ce n’è andiamo

se n’è riparla

se ne riparla

te n’è rimasto

te ne rimasto

me ne vado

me n’è vado Obiettivo Discriminare gli omofoni: ce ne / ce n’è; te ne / te n’è; ve ne / ve n’è; se ne / se n’è.

13


L’ortografia

LA LETTERA H 1 Cerchia la forma corretta.

RICORDA...

• Ho / oh / o, che bello! Sta uscendo il sole! • Non ho / oh / o imparato nulla di ciò che ha / ah / a detto la maestra! • Ahi / hai / ai, che male! Sono caduto dalla bici quando ero ahi / ai / hai giardini. • Ha / a / ah, che spavento! Ho / o / oh visto un’ombra in giardino. 2 Completa con o, ho, a, ha, ai, hai, anno, hanno.

• Non

ancora letto il libro che mi

consigliato.

nonni regaleremo un viaggio

• È stato un

difficile. Ci

Roma. anche rubato

la macchina! • Simonetta gliel’

La lettera H è muta, cioè non si pronuncia. Accompagna C e G per formare suoni duri. È presente anche: • in alcune voci del verbo “avere” –– indica possesso (ho una bici nuova); –– esprime sensazioni, emozioni (ho freddo); –– aiuta altri verbi nelle forme composte (ho ascoltato Marina); • nelle esclamazioni (ah!, oh!, ahi!, eh!...); • come lettera iniziale di parole straniere (hotel, hobby…).

un nuovo skate. Non so se regalato

• Giochi con noi

Natale

Non ti confondere con: • O congiunzione • A preposizione semplice • AI preposizione articolata • ANNO periodo di tempo

preferisci stare in panchina?

• Il mio allenatore mi

MEMO

per il compleanno.

fatto giocare in difesa.

3 Inserisci nelle frasi le parole con H:

hotel – hanno – oh – ehi – ha – husky •

! Non mi saluti più?

• Marta • I miei genitori •

un cagnolino di tre mesi: è un prenotato un

. al mare.

, come sei cambiata! Non ti riconoscevo. Obiettivo Discriminare omofoni: ho, hai, ha, hanno; o, ai, a, anno; ah, ahi, oh.

14


L’ortografia

IL TRONCAMENTO 1 Sottolinea le parole che hanno subìto un troncamento.

• Domani speriamo nel bel tempo. • In nave soffro il mal di mare. • Quel libro mi appartiene. • Francesco è davvero un buon amico. • Non abbiamo fatto un buon affare ad acquistare questa macchina! • Nessun ospite di quell’albergo si è mai lamentato. • C’era panna in ciascun gelato.

MEMO NON usare il troncamento davanti a parole che iniziano con S + consonante, PS, PN, GN, Z, X! Nessuno studente, quello straniero, grande psicologo.

2 Indica con X la forma corretta.

uno alunno

un’alunno

un alunno

bel camino

bel’camino

bello camino

ciascuno libro

ciascun’libro

ciascun libro

quel gnomo

quell’gnomo

quello gnomo

quel film

quello film

quel’film

quello treno

quel treno

quel’ treno

nessun zaino

nessuno zaino

nessun’zaino

RICORDA... Il troncamento è la caduta di una vocale o di una sillaba di una parola davanti a un’altra parola che può iniziare sia per vocale sia per consonante. Il troncamento NON vuole l’apostrofo! Vogliono il troncamento: • uno, alcuno, ciascuno, nessuno davanti a nomi maschili che iniziano per vocale o consonante; • buono davanti a vocale o consonante; • bello davanti a consonante; • quello davanti a consonante. Osserva questi esempi: buono b uon compleanno grande gran rumore quello quel bastone bello bel bambino signore signor Angelo nessuno nessun rumore Ci sono però delle eccezioni: poco po’ stai sta’ dici di’ dai da’ fai fa’ vai va’

3 Segna l’apostrofo quando occorre.

• Fa i compiti e da da mangiare al cagnolino. • Ogni estate la nonna va in montagna. • Sta attento a quello che scrivi, l’accento sulla parola “su” non ci va. • Siamo arrivati un’ora fa, ma in casa fa molto freddo. Va ad accendere il camino! • Di alla maestra che non hai fatto i compiti. Li farai di sera! • Da retta al papà e prepara la tavola nella sala da pranzo. Obiettivo Usare forme di troncamento.

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L’ortografia

CI SONO SEGNI… 1 Inserisci il punto e la virgola e correggi con la lettera maiuscola.

RICORDA...

Un giorno a un vecchietto era venuta l’idea di avviare uno strano tipo di commercio senza neppure una bancarella un tavolino una scatola se ne stava all’angolo di una scuola gli scolari facevano la fila per parlare con lui il vecchietto vendeva bugie le vendeva a 15 centesimi di euro l’una i bambini si divertirono tanto a raccontarle agli amici ai parenti ai conoscenti la più famosa era questa:“Sai mamma oggi ho comprato una bugia da un vecchietto” figuratevi se la mamma gli credeva! M. Argilli, 23 novelle moderne, Gallucci

2 Colora il cerchietto con la punteggiatura corretta.

• Carlotta , anni .

; il cane della zia .

, ha quindici

;

• Nel tardo pomeriggio esco con la mamma , piacerebbe tu venissi con noi . • Marina e Marco . di classe ,

;

, i miei compagni

; verranno al mare con noi ,

• Durante la gita . in autostrada .

; mi

• Il punto (.) indica una pausa lunga e si usa per concludere una frase. • La virgola (,) indica una pausa breve e si usa per: – dividere le parole o gli elementi di un elenco; – separare una frase da un’altra introdotta dalle congiunzioni ma, però, tuttavia, invece…; – isolare un’informazione dal resto del testo: Marina, la sorella più piccola, era la più coraggiosa. • Il punto e virgola (;) indica una pausa più lunga della virgola e si usa per separare due frasi in relazione tra loro. Per esempio: Ogni inverno vado in vacanza in montagna; però preferirei andare al mare. • I due punti (:) si usano per introdurre un discorso diretto, prima di un elenco, per introdurre un esempio o una spiegazione. Per esempio: Ricordate: “avere” è un verbo ausiliare.

.

, gli alunni della classe IV A sono rimasti bloccati ; tuttavia sono arrivati a casa in orario ,

.

3 Inserici i due punti al posto giusto.

• La mamma mi ha chiesto “Come è andata l’interrogazione di scienze?”. • Nella tua camera c’è un gran disordine libri, indumenti, scarpe, giochi sono sparsi ovunque! • Su quel cartello c’è scritto “Lasciare libero il passaggio”. • I nomi invariabili hanno la stessa forma sia al singolare sia al plurale. Per esempio il re, i re.

16

Obiettivo Comprendere e utilizzare la funzione demarcativa ed espressiva dei segni di punteggiatura.


L’ortografia

… E PUNTI! 1 Inserisci nei fumetti la punteggiatura corretta: . / ? / ! / ,.

Giochiamo a palle di neve

formiamo

delle squadre

Posso giocare con voi

Io faccio l’arbitro Pronti

partenza

Non vi bagnate

via

2 Correggi nelle caselle il punto interrogativo e il punto esclamativo solo quando sono usati in modo errato.

• Smettila di urlare?

• Vi è piaciuta Roma?

• Piove e non ho preso l’ombrello?

• Mi dispiace?

• Come è andata l’interrogazione!

• Che meraviglia il tuo gattino!

3 Indica con X se la punteggiatura è usata correttamente.

Corretto

Errato

Che cos’è una preposizione! Stai attento, potresti inciampare? Gli alunni: hanno chiesto alla maestra “Andiamo in cortile?”. Perché non mi vuoi ascoltare? Marina si alzò. di scatto Aveva dimenticato una pentola sul fuoco, Vorrei un gelato: con tre gusti fragola, limone, pesca. Il papà mi ha detto: “Lavati i denti tutte le sere!”. Obiettivo Comprendere e utilizzare la funzione demarcativa ed espressiva dei segni di punteggiatura.

17


L’ortografia

IL DISCORSO DIRETTO… 1 In questi discorsi diretti mancano i segni di punteggiatura e le virgolette. Correggi le frasi e aggiungi le maiuscole se necessario.

• Betti rispose sono le otto, è ora di alzarsi. • Il gelataio mi ha chiesto aggiungo la panna al gelato? • Gli ho detto innervosito non pasticciare mai più il mio quaderno! • Che cosa mangiamo a pranzo ha chiesto la nonna.

2 Completa con un discorso diretto a tuo piacere. Inserisci la punteggiatura adatta.

• La maestra esclamò • Omar propose a Matteo • Lo zio disse • La commessa chiese gentilmente 3 Osserva il disegno e inserisci nelle nuvolette i discorsi diretti sottostanti.

Lucrezia dice: “Come si chiama la tua bambola? La mia si chiama Cleo”. Martina risponde: “La mia bambola si chiama Giò. Me l’ha regalata la zia per il mio compleanno”. Obiettivo Utilizzare la punteggiatura per introdurre il discorso diretto.

18


L’ortografia

… E QUELLO INDIRETTO 1 Che cosa accade quando si passa dal discorso diretto al discorso indiretto? Indica con vero (V) o falso (F).

Vero

Falso

Si inseriscono i due punti prima del discorso. Si collegano le frasi con le parole che, se. I pronomi personali di prima e seconda persona (io, tu, mi, noi, voi, ci…) diventano di terza persona (lui, gli, lei, le, li…). Questo, questa… diventano quello, quella… Si inseriscono le virgolette o le lineette. Il verbo passa dal presente al passato. Qui e qua diventano lì e là. 2 Leggi i fumetti e trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.

Voglio nuotare a stile libero fino alla boa.

Fai una gara con me? Io prendo il materassino e vi raggiungo.

Non allontanatevi troppo dalla riva!

• Un bambino • Un altro bambino • La bambina • Il bagnino Obiettivo Conoscere, usare e trasformare discorsi diretti in indiretti e viceversa.

19


CI PROVO IO! 1 Completa le seguenti parole con gl, gn, ni, ch, gh, ci, gi, sci, sce, scie.

sco

io  • spu

fanta

a  • fian

nza  •  va

iodi  •  mar

i  • mar

llo  •  gi o  •  mar

io  •  ne  •

ume  • ar

a  • co

ame  •  cer ianda  •

nza

era  •  la iave  •  ma

i lla

2 Completa con cu, ccu, qu, qqu, cqu.

• Pas •

a oio

• ri

cire

alcuno

• a

mulare

• a

leo

• ta

ino

• s

alifica

• s

ltore

• gia

e

• o

pare

• a

azzone

• a

itrino

• a

irente

• a

oziente

olina

iz

• so

adro

3 Dividi in sillabe con una stanghetta.

4 Colora la parola errata.

• inutile • aeroporto • poetessa • maestro • piede • bugia

• spiagge

• zia • scuola • fiume • armadio • bambola • antropologo

5 Cancella la forma errata.

spiaggie affollate

camicie

camice

stirate

arancie

arance

spremute

frange

frangie

lunghe

mance

mancie

generose

pancie

pance

voluminose

treccie

trecce

bionde

• buon / buon’ riposo • bel / bello quadretto • santo / san Stefano • quel / quell’ giovane • bel / bell’ esempio • nessuno / nessun ambiente • ciascun / ciascun’ ospite • buono / buon pomeriggio • un / un’ arpa • un / un’ orco

20

Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base e sa scrivere rispettando le convenzioni ortografiche.


CI PROVO IO! 1 Riscrivi con l’apostrofo.

2 Inserisci l’accento dove è necessario.

• ci è

• Qui non piove piu. • L’ho visto laggiu. • E gia arrivato. • La mamma mi aspetta la. • Mi siedo qua vicino a te. • Prendo volentieri una tazza di te se vieni con me al bar. • E caduto proprio qui, vicino a me.

• come era • alla epoca • nello orto • sulla onda • bello orologio

3 Inserisci nelle caselle i segni di punteggiatura adeguati.

• È andato al cinema

nonostante il divieto

con Sara

• Ti piacerebbe andare a Roma • State attenti

Non ho voglia di ripeterlo un’altra volta

• Inserisci nello zaino tutto l’occorrente per l’escursione cioccolato

acqua

occhiali

cappello

fazzoletti

4 Sottolinea gli errori e riscrivi a fianco le parole con l’H quando occorre.

• Ai spedito una cartolina a Vittorio. L’a ricevuta? • Ai che male! Non o visto quello spigolo. • O, che bel regalo! Non o saputo aspettare e l’o scartato. • Mi a detto di andare a casa da sola. • A, che paura! Quell’ombra assomigliava a un fantasma. • Fra un anno ci trasferiremo a Milano. Me l’anno promesso. 5 Riscrivi le frasi passando dal discorso diretto al discorso indiretto.

• La mamma disse: “Andrò dalla nonna”. • Il bambino chiese: “Posso avere un palloncino blu?”. • I ragazzi esclamarono in coro: “Resta qui con noi!”. • Mi disse: “Sono orgoglioso di te”. Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base e sa scrivere rispettando le convenzioni ortografiche.

21


Il lessico

LO STESSO SIGNIFICATO… 1 Sostituisci le parole sottolineate con i loro sinonimi. Scegli tra:

serravano – impetuoso – afferrarla – soffice – delicata – svaniva pigliavano – fuggire – strillò – fantoccio La bambina di piume e (leggera)

La bambina di piume era così (morbida) che tutti la (prendevano)

Le parole che hanno un significato simile ma forma diversa si chiamano sinonimi: sapere / conoscere; furbo / astuto.

forte. I bambini la trattavano come un

(stringevano) (pupazzo)

in braccio e la

RICORDA...

. Lei cercava di (scappare)

via. Un giorno

la strappò dalle braccia di una bambina.

un vento (fortissimo)

, ma lei era troppo in

La sua mamma cercò di (acchiapparla) alto e troppo lontano!

la bambina di piume

“Vado via, mamma, ciao!”, (gridò) mentre (spariva)

all’orizzonte. B. Masini, La bambina di burro, Einaudi

2 Collega ciascuna parola al sinonimo.

a buffo

famoso

b coraggioso

levare

c celebre

pitturare

d abitazione

casa

e località

strambo

f togliere

temerario

g dipingere

luogo

h scarpe

calzature

3 Cancella in ogni frase l’aggettivo inutile perché esprime la stessa qualità di un altro.

• Jamal è alto, magro, atletico e sportivo. • Il compito è lungo, difficile e complicato. • Il leone è un animale selvaggio, feroce e selvatico. • Il nonno è simpatico, calmo, tranquillo e generoso.

4 Cerchia l’intruso in ciascun gruppo.

pulito ribrezzo terrore nuovo

estrarre

lindo

disgusto paura originale strappare

lustro

comprensione sgomento

falso

piantare

rumoroso ripugnanza serenità innovativo levare Obiettivo Conoscere e usare i sinonimi.

22


Il lessico

… O UN SIGNIFICATO OPPOSTO? 1 Collega ogni nome al suo contrario.

a allacciato b bellezza c ricordare d gentile e mittente f spegnere g consegnare h accolto i colmo

RICORDA...

ricevere destinatario accendere bruttezza dimenticare vuoto scortese slacciato respinto

Le parole che hanno un significato opposto si chiamano contrari. Talvolta i contrari si formano aggiungendo come prefisso: dis-, in-, a-, s-: disarmonico, inadatto.

2 Trasforma i nomi nei loro contrari. Utilizza i seguenti prefissi: dis-, in-, im-, a-, s-, anti-.

• utile

• pettinato

• giusto

• sicuro

• simpatico

• normale

• omogeneo • accordo

• attività • fortuna

• mobile • tipico

MI METTO IN GIOCO Completa il cruciverba con i contrari delle seguenti parole. Nella riga colorata comparirà il nome di uno strumento utile per cercare parole!

1. abitato 2. ingiusto 3. raffinato 4. abituato 5. sopra

6. assente 7. inadatto 8. debole 9. aprire 10. disagio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Soluzione: Obiettivo Comprendere il rapporto di contrarietà.

23


Il lessico

GENERICO O SPECIFICO? RICORDA...

1 Leggi il fumetto e cerchia con il blu il nome generico e con il rosso i nomi specifici.

Per Natale regalerò ai bambini poveri i giochi di quando ero piccolo: trenini, pupazzi, uno skate.

Si chiamano generiche le parole che hanno un significato più ampio e specifiche quelle che hanno un significato più ristretto e particolare: generico specifico

Io regalerò bambole, peluche e dei pattini!

arredamento

divano

2 Completa la tabella con i nomi generici e i nomi specifici corrispondenti.

Nome generico

Nomi specifici gonna, canottiera, pantaloni ,

elettrodomestico

,

mozzarella, sport

, ,

,

pino, castagno, melo 3 Indica in ogni coppia il nome generico (G) e il nome specifico (S).

frutto

fiore

negozio

elefante

ananas

vegetale

cartoleria

animale

dolce

calice

stivale

gioco

cioccolatino

bicchiere

calzatura

nascondino

4 Per ciascuno dei seguenti nomi generici scrivi tre nomi specifici.

Nome generico

Nomi specifici

Attrezzo

,

,

Mezzo (di trasporto)

,

,

Gioiello

,

,

Colore

,

,

Obiettivo Individuare il rapporto semantico generale/particolare e viceversa.

24


Il lessico

IL VOCABOLARIO Che cosa fornisce il vocabolario per ogni parola? 1

RICORDA...

Leggi le definizioni e inseriscile al posto giusto.

definizione – categoria grammaticale – sillabazione accento che aiuta a pronunciare correttamente la parola numeri che distinguono i vari significati – esempio

Il vocabolario o dizionario raccoglie tutte le parole di una lingua in ordine alfabetico, nella loro forma base.

Pitóne (pi-to-ne), n.m. 1 Grosso serpente non velenoso dei Tropici. 2 Pelle lavorata del rettile che ha lo stesso nome: Mi sono comprata una borsetta di pitone.

2 Quale di queste forme trovi sul vocabolario? Colora il riquadro corretto.

scrivo

• ragazzino

scrivere ragazzone

scrissi

scriveremo

ragazzaccio

ragazzo

tua

tuo

tuoi

tue

cavallo

cavalla

cavalli

cavalle

MEMO Nella lingua italiana scritta alcune parole possono essere accorciate: si hanno così le abbreviazioni, parole alle quali sono state tolte le lettere finali.

3 Scrivi le abbreviazioni accanto ai nomi corrispondenti.

f. – pag. – pagg. – agg. – sig. – sig.ra – ing. – n. – m.

• aggettivo

• maschile

• femminile

• pagina • pagine • ingegnere

• signore

• numero

• signora

Obiettivo Riconoscere la forma base delle parole. Consultare il dizionario.

25


Il lessico

PAROLE DAL MONDO 1 Collega i vocaboli stranieri ai corrispondenti termini italiani.

a hobby b jeep c cowboy d camping e toast f hot-dog g scooter

mandriano, a guardia di una mandria camionetta capace di affrontare terreni accidentati tramezzino passatempo motorino panino con wurstel e senape campeggio

RICORDA... Grazie al contatto con culture diverse dalla nostra, molti vocaboli stranieri sono entrati a far parte della nostra lingua.

2 Cerchia i vocaboli stranieri, poi riscrivi alcuni di loro vicino ai disegni corrispondenti.

Ciao Tommaso, ti scrivo questa e-mail dagli Stati Uniti d’America! Come sai quest’estate stiamo facendo un viaggio in giro per l’America, da una costa all’altra o, come dicono qui, “coast to coast”. Finalmente siamo fermi in questo camping e io posso usare il computer dei miei genitori per scriverti! Qui è tutto divertentissimo e gigantesco! Non solo i grattacieli, le vallate, le praterie, ma anche il cibo, come gli hot-dog e gli hamburger! Abbiamo visitato una cittadina vicino a Huston, in Texas, dove tutti portavano il cappello da cowboy! Il loro hobby preferito è il rodeo, dove cavalcano giganteschi tori! Staremo in giro ancora per questo weekend e poi torneremo in Italia con un enorme jet! Ora ti saluto. Bye bye! Andrea

Obiettivo Conoscere i termini stranieri di uso comune.

26


Il lessico

FAMIGLIE DI PAROLE E CAMPI SEMANTICI 1 Completa le famiglie di parole con cinque nomi per gruppo.

mano

oro

• manoscritto

• orefice

• maniglia

• baciamano

casa

RICORDA... • Una famiglia di parole è formata da un nome primitivo e dai suoi derivati. • Un campo semantico è costituito da una “rete” di parole legate tra loro dal significato.

2 Completa i seguenti campi semantici.

pelo cane

scuola

guinzaglio collare

aula scolari

3 Costruisci un campo semantico per ciascuna parola.

savana

sci

libro

Obiettivo Costruire campi semantici. Riconoscere e raccogliere per categoria le parole ricorrenti.

27


Il lessico

LINGUAGGI SPECIFICI 1 Cerchia nello schema i termini specifici e inseriscili in tabella al posto giusto.

allenatore – rupestre – volteggio – fuorigioco – arcipelago – meteorologico antropologo – ominide – geografo – palleggio – reperto – lucumone paleolitico – punteggio – delta – affluente Sport

Storia

Geografia

2 Cancella il termine specifico non appartenente a ciascun gruppo.

solfeggio

fotosintesi

hard disk

sinfonia invertebrato pubblicità orchestra faraone

e-mail

recita ruminante file 3 Sottolinea nel brano i termini specifici.

La superficie terrestre è suddivisa in grandi pezzi detti placche, in continuo movimento l’una verso l’altra. I movimenti sono lentissimi, ma le forze che li generano sono enormi. In alcuni punti i margini di due placche si incastrano. In quei punti le rocce cominciano a comprimersi accumulando energia. Quando raggiungono il punto di rottura, l’energia accumulata si libera in pochi istanti e i margini delle placche scorrono velocissimi l’uno vicino all’altro: è il terremoto. Il punto nel quale ha inizio la rottura e lo scorrimento delle rocce si chiama ipocentro. Il punto della superficie terrestre che si trova sulla verticale dell’ipocentro è chiamato epicentro. G. Carrada, Atlante della natura junior, Touring Junior

• A quale disciplina appartengono? Storia

Geografia

Scienze

Obiettivo Saper riconoscere il lessico specifico.

28


La morfologia

LA RADICE E LA DESINENZA 1 Completa con le desinenze appropriate.

• I nonn

sono arrivat

da Roma con il tren

RICORDA...

delle 17.

Le parole variabili si dividono in due parti: • Gli alunn della maestr Claudia scendon sempre in cortile per • la radice è la parte che non fare la ricreazion . cambia e dà il • Silvia tutt le mattin mangi latte e biscott per colazion . significato della • Oggi le ond del mare sono altissim ; noi non prend la barc ! parola: bambin; • la desinenza è la 2 Cerchia le radici delle seguenti parole. parte che cambia fiore collina libro attenti buonissimo a seconda: – del genere nuotiamo quelle vecchie topo pulivate (bambin/o, telefono cuoco materasso simpatici tavolo bambin/a); – del numero 3 Aggiungi una desinenza alle seguenti parole. (bambin/i); – del tempo e Pronomi Nomi Aggettivi Verbi della persona quell zi splendid parl dei verbi quest medic ricc stud (prend/o, prend/eranno). nessun cantant astut vinc • Il cagnolin

alcun

di Marina è piccol

maestr

, bianc

e molto simpatic

magic

.

prend

4 Per ciascuna parola riscrivi la radice e la desinenza al posto giusto.

Radice mucca

mucc

Desinenza a

poliziotti foglie molti biciclette ascoltate gatte quaderni Obiettivo Usare e discriminare radice, desinenza.

29


La morfologia

PRIMA O DOPO? 1 Inserisci un prefisso opportuno davanti a ciascuna parola.

ordinato

cotto

milionario

fortuna

ordine

fatto

vento

stante

2 Indica con X le parole che hanno il prefisso.

distratto

allettante

interlinea

dislivello

spadaccino

dispari

distante

innocente

spaventato

RICORDA... Alcune particelle si possono aggiungere alle parole e cambiano il loro significato: • i prefissi si scrivono davanti alle parole antipioggia; • i suffissi si scrivono dopo la radice della parola fioraio.

3 Risolvi il cruciverba con le parole che hanno un suffisso.

Orizzontali 2. Sostituisce i denti. 3. Insieme di alberi da frutto. 5. Atleta che corre. 6. Profumato.

1

2

3 4 5

Verticali 1. Sforna il pane ogni giorno. 3. Contenitore per vasi. 4. Il polso della camicia!

6

4 Cerchia con il rosso i prefissi e con il blu i suffissi delle seguenti parole.

boccale • ditale • preallarme • disarmato • disarmonico dentista • disomogeneo • sgarbato • pittura • bellezza • sconforto • sforzo 5 Scrivi le parole-base comprese tra prefisso e suffisso.

• extraterrestre

• disboscamento

• multimilionario

• impaginatrice

Obiettivo Usare e discriminare prefissi e suffissi.

30


La morfologia

PARTI VARIABILI E INVARIABILI RICORDA...

1 Scrivi le parti del discorso sulla lavagna al posto giusto.

su – ohimè – gentilmente – amabile – scrivania – presero quindi – perciò – ma – altissimi – egli – mai – delle – ah seppure – e VARIABILI

INVARIABILI

• L’articolo, il verbo, l’aggettivo, il pronome, il verbo sono parti variabili del discorso, perché la loro forma varia nella desinenza. • L’avverbio, la preposizione, la congiunzione, l’interiezione (o esclamazione) sono parti invariabili, perché la loro forma non varia nella desinenza.

2 Scrivi tre parole per ogni parte del discorso.

nome

,

,

articolo

,

,

verbo

,

,

aggettivo

,

,

pronome

,

,

congiunzione

,

,

esclamazione

,

,

preposizione

,

,

Obiettivo Discriminare parti variabili e parti invariabili del discorso.

31


La morfologia

IL NOME: DI COSA, DI ANIMALE, DI PERSONA 1 Risolvi il rebus. Scrivi la frase e cerchia i nomi.

Un gr +

va a

RICORDA...

ran +

+

I nomi sono parti variabili del discorso. Indicano una delle seguenti categorie: persone, animali, cose.

nel l +

Soluzione: 2 Leggi il testo e sottolinea i nomi.

La sera non voleva mai andare a letto. “Ancora cinque minuti, ancora cinque minuti” diceva. Quando entrava in classe, aveva ancora gli occhi semichiusi. Il libro di inglese era il suo cuscino preferito. Però era un po’ basso, allora gli metteva sopra il quaderno di italiano e l’astuccio, poi il sacchetto morbido della merenda! La maestra gli diceva: “Ti manca qualcosa? Vuoi anche un pigiama?”. Ma lui cadeva addormentato come un ghiro. Nemmeno capiva che la domanda era ironica. Dormiva come un sasso, solo che i sassi non russano, lui sì! V. Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi

3 Leggi la filastrocca, cerchia i nomi comuni e inseriscili in tabella al posto giusto.

Al lupo, al lupo! C’era, tanto tempo fa, il ragazzo Mustafà che faceva il pastorello di otto pecore e un agnello. Per fare una burla prese a fare delle urla: “Ehi, aiuto! Il lupo! Il lupo! Via bestione brutto e cupo!”. Dal villaggio i pastori, nel sentire quei clamori, con le forche e i bastoni, su e giù per i burroni, a quel prato tutti quanti arrivarono ansimanti.

“Mustafà ci hai chiamato? Dov’è il lupo? Dov’è andato?”. E lui: “Cari, il fatto è che prima c’era e ora non c’è!”. R. Piumini, C’era una volta, ascolta, Einaudi

Nomi di animale

Obiettivo Identificare e analizzare i nomi.

32

Nomi di persona

Nomi di cosa


La morfologia

IL NOME: COMUNE E PROPRIO 1 Sottolinea i nomi propri e correggili con la lettera maiuscola.

altalena • roma • caffè • giostra • pinocchio • mamma • maestra cittadino • italia • allegria • isola • filippine • battello • eleonora aureola • giovanni • leonardo • colosseo • monumento titanic • crociera • gatto • coniglio • rex 2 Completa le frasi con lo stesso nome. Usa la lettera maiuscola quando è usato come nome proprio.

Cenerentola – cenerentola • La trattano come una

:

pulisce e riordina per tutti! •

perse la scarpetta a

mezzanotte.

RICORDA... • Sono nomi comuni quelli che indicano un elemento in generale (la casa, un bambino). • Sono nomi propri quelli che si riferiscono a un elemento in particolare (Mattia, Monte Bianco). I nomi propri si scrivono con la lettera maiuscola.

Pero – pero • Sotto il

era caduta molta frutta.

• Abito nella cittadina di

, alle porte

di Milano.

3 Completa la tabella.

Nomi comuni

Pino – pino • Lo zio

arriverà tra un paio di

giorni. • Il

nel nostro giardino è innevato.

Nomi propri

vulcano Biancaneve oceano Milan attore

Alba – alba

isola

• Mancano solo due ore all’ • La città di

Firenze

.

è famosa per i tartufi.

sportivo

Obiettivo Individuare e distinguere nomi comuni e propri in base al significato.

33


La morfologia

IL NOME: MASCHILE E FEMMINILE 1 Forma il femminile modificando la desinenza.

Maschile gatto

Femminile in -A gatta

lupo amico cognato bambino zio Maschile

Femminile in -ESSA

poeta duca

RICORDA... I nomi di persona e animale possono essere di genere maschile o femminile. I nomi di cosa sono maschili o femminili in base a quanto stabilito dagli usi della nostra lingua. • Sono maschili i nomi di mari, monti, fiumi, laghi, alberi. • Sono femminili i nomi di frutti, città, isole, regioni. 2 Scrivi il genere femminile o maschile dei seguenti nomi indipendenti.

Maschile

elefante

Femminile

padre

professore dottore

regina

leone

suora

Maschile

Femminile in -TRICE

uomo fratello

attore pittore ambasciatore

Scrivi M (maschile) o F (femminile) 3 accanto a ciascun nome.

autore direttore

• Italia

MEMO Sono nomi di genere promiscuo molti nomi di animale che hanno una sola forma, maschile o femminile, per indicare sia il maschio sia la femmina: la pantera, il giaguaro. Quando è necessario si aggiunge la parola “maschio” o “femmina”: il canguro femmina. Obiettivo Individuare il genere di un nome.

34

• redattore

• anguria

• Sardegna

• Bologna

• libro

• Vesuvio • tartaruga

• cartina

• serpente • albicocca

• Tevere

• banano • tigre • castagno • scimmia


La morfologia

4 Quali frutti danno queste piante? Completa.

Albero

MEMO

Frutto

pero

Sono nomi di genere comune i nomi che hanno la stessa forma per il maschile e il femminile: il nipote, la nipote.

melo arancio olivo

castagno

5 Cerchia i nomi di genere comune.

• parente • commesso

• impiegato • automobilista

• fratello • cugino

• nonno • guardiano

• custode • preside

• atleta • direttore

6 Inserisci davanti a ciascun nome P (promiscuo), C (comune), I (indipendente).

pantera

pianista

bue

nuora

mamma

pediatra

collega

balena

riccio

testimone

giornalista

trota

7 Leggi la filastrocca e inserisci al posto giusto:

la torta – il boa – il torto – la colla – il gambo – la boa – la gamba – il collo Per chi lo subisce mangio Raggiungo se vedo

è ingiusto, che assaporo con gusto. quando nuoto nel mare, , mi metto a strillare!

è il piede del fiore, mentre

è un arto inferiore. è un appoggio per la mia testa,

usa

la mia maestra.

MEMO Ci sono nomi che al maschile e al femminile hanno significati diversi. Attenzione ai falsi cambiamenti di genere!

Obiettivo Individuare il genere di un nome.

35


La morfologia

IL NOME: SINGOLARE E PLURALE RICORDA...

1 Trasforma i nomi dal singolare al plurale.

Singolare

Un nome è di numero singolare quando indica una sola persona, una sola cosa, un solo animale. È di numero plurale quando indica più persone, animali e cose.

Plurale

artista arma pineta ala dio bue aglio enigma

2 Completa la tabella trasformando i nomi dal singolare al plurale.

Singolare

Plurale in -CHI, -CHE, -GHI, -GHE

Singolare

Plurale in -CE, -CIE, -GE, -GIE,

Singolare

alga

farmacia

amico

valanga

spiaggia

obbligo

ago

treccia

portico

mucca

freccia

medico

tronco

arancia

parco

bruco

bilancia

sindaco

falco

camicia

spago

collega

valigia

psicologo

3 Volgi al singolare.

• bugie

• dee

• istrici

• amache

• focacce

• pollici

• sarcofagi

• foche

• indici

Obiettivo Individuare il numero di un nome.

36

Plurale in -CI, -GI, -CHI, -GHI


La morfologia

IL NOME: INVARIABILE, SOVRABBONDANTE, DIFETTIVO RICORDA... Volgi al plurale o al singolare quando è possibile e cerchia

1 i nomi difettivi.

Singolare

Plurale

sale agrumi diploma cancelli asma viveri razza mezzogiorno moto rocce forbici sangue cappotti cintura 3 Scrivi una frase per ciascun nome sovrabbondante.

• I fusi

• Le fusa

• Gli ossi

• Le ossa

• I nomi difettivi hanno solo il singolare o il plurale: il latte, i calzoni. • I sovrabbondanti, invece, hanno due plurali con significato diverso: corno corni corna (strumenti (degli animali) musicali)

2 Cancella la forma errata dei nomi sovrabbondanti.

• La bambina ha le guance paffute e i labbri / le labbra rosse. • Quando parli fai molti gesti / molte gesta con le mani. • Il candeliere antico ha i bracci / le braccia d’argento. • Prendi fra i bracci / le braccia il tuo fratellino. • I fili / le fila della luce sono scoperti, stai attento. • Ci sono dei ruscelli lungo le ciglia / i cigli della strada.

MEMO

4 Sottolinea di rosso i nomi difettivi, di verde quelli invariabili.

I nomi invariabili mantengono la stessa forma sia al singolare sia al plurale: il caffè, i caffè.

spezie • virtù • latte stoviglie • sci • pepe • redini • sete • falò • sole mutande • forbici • sport • occhiali Obiettivo Discriminare nomi invariabili, difettivi e sovrabbondanti.

37


La morfologia

IL NOME: CONCRETO E ASTRATTO 1 Indica se i seguenti nomi sono concreti (C) o astratti (A).

• aria • fuoco • isola • gioventù • pigrizia • atleta • città

• attenzione • aereo • odio • primavera • tavolo • film

RICORDA... I nomi concreti indicano persone, animali e cose reali che possiamo percepire attraverso i cinque sensi: albero, cielo, mamma. I nomi astratti indicano idee, sentimenti, concetti e ciò che non possiamo percepire con i cinque sensi: giustizia, speranza, rabbia.

• concerto

2 Scrivi il nome astratto che corrisponde a ciascun aggettivo.

3 Scrivi il nome astratto che corrisponde a ciascun verbo.

• vecchio

vecchiaia

• spiegare

spiegazione

• giovane

• invitare

• astuto

• memorizzare

• attento

• sgridare

• coraggioso

• incoraggiare

• ricco

• lavorare

• altruista

• impaurire

4 Cerchia l’intruso in ogni gruppo e scrivi se si tratta di un nome concreto o astratto.

biblioteca

fantasma

libreria libro leggere

gelato

paura

fanciullezza

golosità

terrore

adolescenza

cornetto

spavento

ragazzino

marmellata

vecchiaia

Obiettivo Discriminare nomi astratti e concreti.

38


La morfologia

IL NOME: INDIVIDUALE E COLLETTIVO 1 Collega i nomi individuali ai collettivi corrispondenti.

RICORDA...

• lupo costellazione • stella argenteria • isola esercito • argento scolaresca • alunno bosco • albero branco • soldato arcipelago 2 Completa le espressioni con il nome collettivo adatto. Scegli tra:

I nomi comuni si distinguono in: • individuali, che indicano una sola persona, un solo animale, una sola cosa; • collettivi: indicano un insieme di persone, animali e cose della stessa categoria.

banda – mazzo – gang – sciame – comitiva – stormo

• •

di fiori

di uccelli •

di suonatori

di malviventi

di turisti

di api

3 Indica il significato di ciascun nome collettivo. Aiutati con il dizionario.

• faggeto

insieme di

• clientela

insieme di

• mobilia

insieme di

• pinacoteca

insieme di

• clero

insieme di

• gregge

insieme di

4 Risolvi il cruciverba con i nomi collettivi. 1

2 6

3

4

5

Orizzontali 3. Insieme di vegetali. 4. Insieme di panni. 5. Insieme di navi. Verticali 1. Insieme di cantori. 2. Insieme di spettatori. 3. Insieme di foglie. 6. Insieme di mucche.

Obiettivo Discriminare e usare i nomi collettivi.

39


La morfologia

IL NOME COMPOSTO 1 Leggi le vignette e cerchia i nomi composti.

RICORDA... I nomi composti sono formati dall’unione di due o più parole.

Ora colleziono carte, prima collezionavo francobolli.

Io preferisco le conchiglie. Sul bagnasciuga ho trovato una madreperla.

Io mi accontenterei di non fare più il girotondo!

2 Leggi gli indovinelli e completa con i nomi composti dalla parola “capo”.

• È la più importante della cucina, prepara piatti sera e mattina. • Alla stazione controlla ogni treno, per partire non puoi farne a meno. • È il primo giorno di un nuovo anno, oltre trecento… lo seguiranno! • Della squadra è il capitano, nei giochi coi piedi o quelli di mano!

3 Inserisci in tabella i nomi composti al posto giusto.

saliscendi – apriscatole – tagliacarte – arcobaleno – pescespada – lavasciuga – prendisole cassaforte – pianoforte – biancospino – altopiano Nome + nome

Aggettivo + aggettivo

Nome + agg. Agg. + nome

Obiettivo Riconoscere e classificare i nomi composti.

40

Verbo + nome

Verbo + verbo


La morfologia

IL NOME: PRIMITIVO O DERIVATO 1 Collega ciascun primitivo al derivato corrispondente.

a pane

campanaro

b fiore

panificio

c bosco

dentifricio

d dente

muratore

e campana

occhiolino

f lampada

lampadario

g muro

boscaglia

h occhio

fioriera

RICORDA... I nomi primitivi non derivano da nessun’altra parola. I nomi derivati derivano dai primitivi, con l’aggiunta di prefissi e suffissi che ne cambiano il significato: latte latt-aio; al-latt-ato primitivo derivati

2 Completa le frasi con i nomi derivati adatti. Scegli tra:

ombrellone – erbivori – boccaglio – occhiali – lampione – giornale braccioli – navigazione • L’elefante, la giraffa e la zebra sono animali • Abbiamo letto quel • Dopo giorni di

.

alla luce di un

.

abbiamo avvistato la costa.

• Indossa il

se vuoi andare a fare pesca subacquea.

• Hai lasciato i

e gli

sotto l’

.

MI METTO IN GIOCO Per risolvere l’indovinello, completa lo schema e leggi la riga verticale colorata.

1 2

Chi si tuffa senza bagnarsi? Il

3 4 5 6 7

Il primitivo di… 1. panettiere 2. gommista 3. mercato 4. dentista 5. libraio 6. marea 7. cartiera 8. innevato

8

Obiettivo Riconoscere e formare nomi derivati.

41


La morfologia

IL NOME ALTERATO 1 Trascrivi in tabella al posto giusto.

fiorellino – porticina – divanetto – omaccio – cartaccia – letterina gattaccio – bestione – campicello – cappellone Diminutivo

Vezzeggiativo

Accrescitivo

Dispregiativo

2 Per ciascun nome primitivo scrivi gli alterati possibili.

RICORDA...

• bocca

Si chiamano nomi alterati i nomi che, con l’aggiunta di suffissi, alterano, cioè modificano, il loro significato in base alla quantità e alla qualità. Possono essere: • accrescitivi (suffissi: -one, -ona… casona); • diminutivi (suffissi: -ino, -ello… casina); • vezzeggiativi (suffissi: -uccio, -etto, -etta casetta); • dispregiativi (suffissi: -astro, -accio, -accia casaccia).

• ragazzo • pietra • bicchiere • borsa • donna • gatto • ombrello • mano

3 Indica se i seguenti nomi sono alterati (A) o derivati (D).

• fioriera

• pelliccia

• scatoletta

• panino

• castagnaccio

• uccellino

• pennetta

• orefice

• zanzariera

• nipotino

• ochetta

• nonnetto

• donnona

• braccialetto

• paesello

Obiettivo Individuare le alterazioni di un nome.

42


La morfologia

… E SE SONO FALSI? 1 In ciascun gruppo di nomi alterati scrivi il primitivo corrispondente, poi colora il falso alterato.

focona focaccia fochetta

2

calzetta calzone

cavalletto cavallone

melona melaccia

tacchetto

RICORDA...

taccaccio

calzaccia

cavallino

melone

tacchino

Alcuni nomi a prima vista sembrano alterati, ma sono primitivi. Si chiamano falsi alterati: mattone non è un grande matto!

Cancella dallo schema i nomi alterati. Le lettere restanti formeranno due falsi alterati.

T

S O R

R

I

V

I

T

T O O R

S

E

S

I

N O R

N U V O L O N E O N E

Z A M P A C C

P O S O S

T A C C

P A E

A

I

O P L O

S

E

L

R

E

T

T A T

V O C E

T

T A N O

C A M E I

I

• I falsi alterati sono:

3 Leggi la filastrocca e cerchia i falsi alterati. Poi trova tre alterati per ogni nome sottolineato.

Il naso piccolo non è un nasello, un bacio timido non è un baccello. Un cervo cucciolo non è un cervello, una gioia piccola è sempre un gioiello! È un grosso cane il nero cannone? Se salta e abbaia è solo un cagnolone! È una lunga fila il fresco filone? No, può sfamare un lieto plotone!

Naso

Bacio

Cane

P. Costalunga, Il bosco delle lettere, Raffaello Obiettivo Individuare le false alterazioni di un nome.

43


CI PROVO IO! 2 Volgi al plurale le seguenti espressioni. Poi cerchia i nomi invariabili.

1 Volgi al femminile le seguenti espressioni.

• il nipote simpatico • il cantante intonato

• il bar aperto

• il ragazzo tranquillo

• la farmacia di turno

• il pianista applaudito

• il catalogo completo

• il parrucchiere esperto

• il dialogo acceso

• il dottore competente

• la città bellissima

• il pittore originale

• la moto veloce

3 Scrivi accanto a ogni nome se è astratto (A) o concreto (C).

• differenza

• fedeltà

• gioia

• aereo

• allenamento

• copriletto

• simpatia

• turista

• bicchiere

• gioiello

• giardinetto

• disegno

4 Indica, nelle seguenti frasi, se i nomi sottolineati sono individuali (I) o collettivi (C).

• Ho trascorso tutto il giorno

in biblioteca

.

• Abbiamo fatto una passeggiata nel castagneto • Pietro legge un libro • In classe

sul pirata Testanera e la sua ciurma

è arrivato un nuovo alunno

• Tutta la scolaresca

vicino a casa .

.

ha visitato la pinacoteca

• Siamo stati accerchiati da uno sciame

.

di api

di Brera. mentre uscivamo dalla pineta

5 Indica da che cosa sono formati i seguenti nomi composti.

• capofila

nome + nome

• pellerossa

+

• asciugacapelli

+

• cartapesta

+

• portacenere

+

• autostrada

+

Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.

44

.


CI PROVO IO! 1 Scrivi accanto ai nomi derivati il primitivo da cui provengono. Poi cerchia la radice comune.

• pizz eria

pizz a

• canile

• mobilificio

• tavolata

• dentiera

• cavalcata

• capigliatura

• orologio

• ricettario

• castagneto

2 Inserisci accanto a ciascun nome alterato D se è diminutivo, A se è accrescitivo, V se è vezzeggiativo, Dis se è dispregiativo.

• scarpetta

• pallina

• botticella

• bisteccona

• occhiataccia

• seggiolina

• torretta

• ventaccio

• casona

• zampetta

• scimmietta

• leoncino

3 Indica con X se i seguenti nomi sono primitivi, derivati, alterati oppure composti.

Nome

Primitivo

Derivato

Alterato

Composto

asciugamano pizzaiolo sacchettino libricino pescivendolo ananas pastasciutta birrificio riso 4 Esegui l’analisi grammaticale dei seguenti nomi, come nell’esempio.

• caffè

nome comune di cosa, maschile, invariabile, concreto, primitivo.

• fanciullino

• branco

• grattacieli

• vigneto

Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.

45


La morfologia

L’ARTICOLO 1 Scrivi davanti a ciascun nome l’articolo determinativo.

oca

stivale

indiani

spaghetti

sedie

gnocchi

zoccoli

zufolo

mobili

armadio

altalena

ombrello

asciugamano

anatre

microfono

pneumatico

budino

pipa

2 Riscrivi dividendo l’articolo dal nome e inserisci l’apostrofo se necessario.

• laspirapolvere • loscolaro • linsalata

RICORDA... L’articolo è quella parte del discorso che precede il nome e ne indica il genere e il numero. • L’articolo determinativo indica una cosa, un animale, una persona ben precisi: Il cane (non uno qualsiasi) è sul tappeto. Sono articoli determinativi: il, lo, la, i, gli, le, l’. • L’articolo indeterminativo indica qualcosa in modo generico: Passami una penna (una qualsiasi). Sono articoli indeterminativi: un, uno, una, un’.

• gliarredi

• lestorie

• gliindiani

• lincubo

• lasperanza

• loscimpanzè

3 Leggi il brano e cerchia con il blu gli articoli determinativi e con il rosso quelli indeterminativi.

Scodinzolo è il cane del signor Leonardo. Prima però è stato in un canile, dove si tengono i cani senza padrone. Ogni volta che arrivava qualcuno, lui faceva le feste, muovendo la coda. Tante volte però è rimasto nella gabbia con la coda tra le gambe. Con Leonardo si sono guardati negli occhi. “È buono come il pane” ha detto la volontaria del canile ”ma ha bisogno di una casa grande”. Così ha aperto la porta della gabbia. “Vieni ti porto a casa” ha detto Leonardo. Allora il cane ha capito e ha mosso la coda come un mulino a vento. Un vento libero di felicità. L. Walter, Storie brevi, Edizioni EL Obiettivo Individuare e distinguere gli articoli determinativi e indeterminativi.

46

MEMO Davanti ai nomi maschili che iniziano per gn, pn, ps usa gli articoli lo e gli!


La morfologia

4 Completa le tabelle con gli articoli determinativi (D) o indeterminativi (IN).

D cuore

il

IN un

D

IN

ostacolo

ascensore

allarme

cruciverba

orca

computer

edera

sceicco

idea

scintilla

sarto

5 Sottolinea in ciascuna frase l’articolo e indica con X se si tratta di determinativo (D) oppure indeterminativo (IN).

D

IN

Non lo vedo da un’ora. Abbiamo incontrato le nostre amiche. Al mercato ho comprato le arance Ti piacerebbe mangiare in una pizzeria vicino a casa? Ho trovato Leo in uno scompartimento del mio treno. Mangerei una tavoletta di cioccolato! Gli scorpioni sono insetti pericolosi. 6 Sottolinea l’articolo e analizzalo come nell’esempio.

• il nonno

articolo determinativo, singolare, maschile

• la cassetta • lo zufolo • la telecamera • i parenti • gli accappatoi • le giraffe Obiettivo Individuare e distinguere gli articoli determinativi e indeterminativi.

47


La morfologia

AGGETTIVI PER TUTTI I GUSTI 1 Sottolinea nella poesia gli aggettivi qualificativi e indica con una freccia a quale nome si riferiscono.

RICORDA... Gli aggettivi qualificativi accompagnano il nome e ne indicano una qualità. Possono indicarne la forma, la grandezza, le qualità fisiche o caratteriali, gli stati d’animo e i modi di essere: Bambino alto, simpatico, sportivo.

Il suo nome è Cochita, un bellissimo cane col mantello lucido, nero come il catrame. La sua coda che rotea, forte e robusta, spolvera sedie e i mobili frusta: cadono oggetti antichi e preziosi, bicchieri fragili e deliziosi. La mamma urla assai disperata: “Cochita è una peste, va tranquillizzata!”. Allora pian piano io mi avvicino, con un enorme e gustoso panino, Le dico all’orecchio: “Questo è per te”. Lo addenta e ne aspetta almeno altri tre. Cochita felice mi lecca la mano, si sdraia e poi ronfa sul nostro divano! P. Gentile

2 Sostituisci le espressioni con l’aggettivo corrispondente. Segui l’esempio.

• abbonamento della settimana

abbonamento settimanale

• situazione di pericolo

• stanza in disordine

• ambiente di mare

• clima di montagna

• notizia di interesse

• abbigliamento di primavera

MEMO L’aggettivo deve concordare con il nome nel genere e nel numero!

3 Scrivi accanto a ciascun nome un aggettivo qualificativo appropriato.

• computer

• gazzella

• libro

• costume

• scalata

• pomeriggio

• lezione

• amiche

• funghi

• finestre

Obiettivo Individuare l’aggettivo qualificativo di grado positivo.

48


La morfologia

4 Cerchia gli aggettivi presenti nello schema e inseriscili al posto giusto.

A Z Z U R R O S I E P E

M I A P C R E M O S O A

O N S U C A M A R O S P

R S S Z P O C L H I I P

B I O Z R C V I L F L I

I P R O O H I M U R E C

D I D L F I S P C E N C

O D A E U A C I I D Z I

C O N N M R I D D D I C

O E T T A O D O O O O O

N C E E T R O S S O S S

O O L I O D E M T F O O

MI METTO IN GIOCO Risolvi i rebus. Riscrivi sotto gli aggettivi ottenuti e trova per ciascuno di loro altri tre nomi a cui possono essere attribuiti.

• GR +

+ ONE

• MAGNI +

STRU +

• O +

+ AGGETTIVI

NOMI

• • • Obiettivo Individuare l’aggettivo qualificativo di grado positivo.

49


La morfologia

UNA QUESTIONE DI… GRADI! 1 Sottolinea con il rosso gli aggettivi qualificativi di grado positivo, con il blu quelli di grado comparativo.

• Il nonno è un uomo generoso. • Il tuo skate è più nuovo del mio. • La pizza margherita è meno saporita di quella con le acciughe. • La classe IV C è meno ordinata della IV A. • Il viaggio è stato divertente. • Amed è tanto simpatico quanto intelligente. • Ginevra è golosa come Matilde. 2

Colora in ogni frase i quadratini per distinguere i comparativi. Usa il rosso per il comparativo di maggioranza, il blu per quello di minoranza, il verde per quello di uguaglianza.

• La mia maestra è meno severa della tua. • Il mio zaino è più pesante del tuo.

RICORDA... L’aggettivo qualificativo è di: • grado positivo, quando esprime una qualità nella sua forma più semplice furbo, grande, attento; • grado comparativo, quando esprime un confronto tra due elementi rispetto a una qualità. Puoi distinguere tra: – comparativo di maggioranza più furbo di…; – comparativo di minoranza meno grande di…; – comparativo di uguaglianza attento come…

• La nonna è meno alta della mamma. • Questo film è più noioso di quello che ho visto ieri. • Lucrezia è simpatica come Nicoletta. • Questo melo è meno vecchio dell’abete. • Questo autunno è mite come la scorsa primavera.

3 Completa la tabella mettendo a confronto i nomi proposti. Scegli l’aggettivo qualificativo e segui le indicazioni date.

comp. di maggior. bicicletta / moto

50

comp. di uguagl.

rosa / gelsomino

comp. di minor.

tu / tuo padre

comp. di minor.

plastica / metallo

comp. di uguagl.

altalena / scivolo

Obiettivo Conoscere, discriminare e usare il grado positivo e comparativo dell’aggettivo qualificativo.


La morfologia

4 Sottolinea il superlativo e indica se si tratta di superlativo assoluto (A) o relativo (R).

RICORDA...

• Ornella è una maestra divertentissima. • Muffin è il cane più coccolone del branco.

L’aggettivo qualificativo è di grado: • superlativo assoluto, quando esprime una qualità al massimo livello libro bellissimo; • superlativo relativo, quando esprime una qualità al massimo livello, ma in relazione a un gruppo. Puoi distinguerlo dal comparativo di maggioranza per la presenza dell’articolo determinativo il più coraggioso dei miei amici.

• La balenottera è il più grande dei cetacei. • I miei genitori hanno comprato una cucina ultraccessoriata. • Tuo cugino è supersimpatico. • Martina è la più piccola delle mie cugine.

MEMO Alcuni aggettivi hanno forme speciali di comparativo e superlativo.

Positivo

Comparativo di maggioranza

Superlativo assoluto

buono

normale più buono

speciale migliore

normale buonissimo

speciale ottimo

cattivo

più cattivo

peggiore

cattivissimo

pessimo

piccolo

più piccolo

minore

piccolissimo

minimo

grande

più grande

maggiore

grandissimo

massimo

alto

più alto

superiore

altissimo

supremo/sommo

basso

più basso

inferiore

bassissimo

infimo

5 Sostituisci le forme normali con quelle speciali.

• Hai ottenuto un voto più buono ( del mio. • Il mio fratello più grande (

) ) frequenta

la tua stessa scuola. • Ti sei comportato in modo cattivissimo (

)!

• Questa torta è buonissima (

)!

MEMO Il superlativo assoluto si forma: • aggiungendo i suffissi -issimo/a/i/e; • aggiungendo i prefissi extra-, super-, arci-, stra-, ultra-, mega-; • premettendo all’aggettivo molto, assai…; • ripetendo due volte l’aggettivo.

Obiettivo Conoscere, discriminare e usare il grado positivo, comparativo e superlativo dell’aggettivo qualificativo.

51


La morfologia

IL PRONOME PERSONALE SOGGETTO… 1 Completa con i pronomi personali soggetto corretti.

RICORDA...

Pronomi personali Persone

Funzione di soggetto

1a sing.

IO

2a sing.

TU

3a sing.

EGLI, ELLA, ESSO, ESSA, LUI, LEI

1a plur.

NOI

2a plur.

VOI

3a plur.

ESSI, ESSE, LORO

• Non sono venuto alla tua festa, perché •

non mi hai invitato!

cercherò di non farti fare brutte figure.

• Kim e Giuliana sono bambini molto estroversi. •

Il pronome è quella parte variabile del discorso che si usa al posto del nome. I pronomi personali sostituiscono i nomi di persona, animale o cosa e possono avere la funzione di soggetto o di complemento.

vorrei mettermi nel banco con Bea.

• Gianni Rodari è stato un grande poeta. • Andranno

cercano sempre di far amicizia con tutti. è molto generosa, presta le sue cose a tutti! ha scritto molte poesie e fiabe per i bambini.

a prendere la zia all’aeroporto o andremo

?

2 Nelle seguenti frasi cerchia il pronome personale soggetto.

• Noi vogliamo uscire con Michele e Jonas. • Se tu ci venissi a prendere, noi saremmo molto contenti! • Essi sanno benissimo la lezione. • Mi hanno fatto un brutto scherzo e io li ho evitati tutto il giorno. • Che cosa ne pensi tu? Noi non siamo d’accordo. • Voi verreste con noi al cinema? 3 Elimina con X il pronome personale errato.

MEMO Usa il pronome per evitare ripetizioni di parole! • Esso/essa si usano per indicare animali e cose. • I pronomi egli/ ella si usano per indicare persone, ma vengono spesso sostituiti con i pronomi lui/lei.

• Io / me vorrei andare al concerto! Mi porteresti tu / te? • Neppure te / /tu hai capito la lezione di matematica? • È stato lei / lui a scrivere quella bellissima lettera. • Esso / egli si chiama Ludovico e frequenta la classe quinta. • Essa / lei viene a prendermi a scuola il venerdì, perché me / io vado a casa sua a studiare. • Il papà è un ottimo cuoco, è esso / lui che prepara la cena ogni sera per la mamma. Obiettivo Riconoscere ed usare i pronomi personali con funzione di soggetto.

52


La morfologia

… E IL PRONOME PERSONALE COMPLEMENTO 1 Leggi la tabella dei pronomi personali complemento.

I pronomi personali complemento possono essere uniti al verbo: ascoltaci (ascolta noi).

Pronomi personali Persone

RICORDA...

Funzione di complemento

1a sing.

ME, MI

2a sing.

TE, TI

3a sing.

LUI, LEI, SÉ, SI, LO, LA, GLI, LE, NE

1a plur.

CE, CI

2a plur.

VE, VI

3a plur.

LORO, SÉ, SI, LI, LE, NE ESSI, ESSE (in riferimento ad animali o cose)

2 Trasforma in tabella come negli esempi.

Unisci i pronomi ai verbi prendi lei

prendila

Dividi i pronomi dai verbi ascoltami

trattieni loro

seguila

parla a noi

guardami

porta a lui

ignoralo

ascolta me

MEMO Gli a lui Le a lei Loro a più persone! Fai attenzione: glielo / gliel’ho • glielo dico (lo dico a lui); • gliel’ho scritto (l’ho scritto a lui).

3 Sottolinea in rosso i pronomi personali soggetto e in blu i pronomi personali complemento.

• Ti devo raccontare una cosa importante che mi è successa! • Io verrei volentieri al parco se tu venissi con me. • A noi non costa nulla accompagnarvi in macchina, basta stringerci un po’. 4 Sottolinea lo, la, le quando sono articoli e cerchiali quando sono pronomi.

• La mamma è partita per le vacanze. La raggiungerò fra qualche giorno. • Ieri ho visto Anna, le ho raccontato della scuola. • Guarda quelle scarpe in vetrina! Le vuoi? • Lo scorso fine settimana ho visto Matteo, non lo riconoscevo!

5 Cancella con X l’espressione errata.

• Glielo / gliel’ho dico io o glielo / gliel’ho dici tu? • Gliel’ho / glielo ripetuto a lungo, ormai ha capito e non gliel’ho / glielo dirò mai più. • Ho visto un bel regalo per Lucrezia. Gli / Le comprerò un paio di orecchini. • Se vedi la mamma, gli / le dici di venirmi a prendere alle 17?

Obiettivo Riconoscere ed usare i pronomi con funzione di complemento.

53


La morfologia

AGGETTIVI POSSESSIVI… 1 Completa la tabella con gli aggettivi possessivi.

Maschile singolare

Femminile singolare

Maschile plurale

Femminile plurale

il mio amico il tuo amico il suo amico

la sua bambola

il nostro amico

i nostri giochi

il vostro amico il loro amico il proprio amico

le proprie sorelle

2 Cerchia gli aggettivi possessivi e sottolinea il nome cui si riferiscono.

RICORDA...

• Ho studiato con mia cugina. • La nostra merenda è a base di frutta. • Non conosciamo i vostri nomi. • Le tue parole sono molto confortanti. • Non prendere i giochi altrui. • Ognuno porterà i propri acquerelli e le proprie tele. • Sono uscita con la loro sorella maggiore. • Quello non è il nostro cane, è il cucciolo della vostra vicina di casa. • Non condivido la sua opinione riguardo le attività degli alunni della nostra scuola. 3 Completa con gli aggettivi possessivi adeguati:

sua – tuo – vostro – nostra – mio – loro – tue • Marco e Mattia metteranno a disposizione la • Ho studiato sul

tenda per il campeggio.

nuovo libro di scienze.

• Andiamo al mare con la • Le

macchina o con il

camper?

compagne stanno andando a scuola, mentre tu perdi tempo a sistemare il zaino!

• Tommaso è di origine tedesca,

mamma è di Berlino.

Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi possessivi.

54

Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene ciò di cui si parla. Sono variabili, quindi concordano nel genere e nel numero con il nome (la mia scatola, il tuo papà). Fanno eccezione loro e altrui (di un altro, di un’altra, degli altri) che sono invariabili!


La morfologia

… E PRONOMI POSSESSIVI 1 Completa le vignette con i pronomi possessivi adeguati.

Il

è Robin Hood,

ma mi piace anche il

.

Potremmo scambiarci Questo è il mio libro

i libri, quando avremo finito di

preferito!

leggerli!

Qual è il

?

2 Cerchia con il blu gli aggettivi possessivi e con il rosso i pronomi.

RICORDA... Gli aggettivi possessivi si aggiungono al nome, i pronomi lo sostituiscono!

• La mia maestra viene dalla Toscana e la tua? • Vorrei che la tua cameretta fosse in ordine. La sua è a soqquadro! • Non ricordo i vostri nomi, ho in mente solo il suo. • La sua casa assomiglia a una baita, la nostra è più moderna. • Verrà a prenderci con la sua macchina, la nostra è dal meccanico. • I nostri genitori sono appena arrivati, potremmo cenare anche con i vostri in pizzeria. 3 Sottolinea gli aggettivi possessivi e analizzali come nell’esempio.

• le nostre giacche

aggettivo possessivo, femminile, plurale.

• i vostri cani

• il mio profumo

• i loro parenti

• la sua scrivania

• il tuo ombrellone

4 Inserisci al posto giusto sua, suo, proprio, propria, altrui e propri.

• Ognuno si sieda al

posto e non al posto

• Martina ha scritto la

lettera velocemente.

• Il

libro è molto divertente. L’ha scritto con

• Il

tempo è prezioso!

• Non cercare sempre la comprensione • Fare sempre i

. sorella.

!

comodi è da egoisti. Obiettivo Conoscere, distinguere e usare i pronomi possessivi.

55


La morfologia

AGGETTIVI DIMOSTRATIVI… 1 Leggi le vignette e completa con i dimostrativi adeguati.

maglietta è molto divertente.

mi

sembra poco colorata!

Hai ragione, io comprerò !

2 Cancella con X gli aggettivi dimostrativi usati in modo errato.

RICORDA... Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi indicano la posizione di qualcosa nello spazio e nel tempo rispetto a chi parla e a chi ascolta. Sono: • questo indica qualcosa vicino a chi parla; • codesto indica qualcosa vicino a chi ascolta; • quello indica qualcosa che è lontano da entrambi; • stesso, medesimo, tale. Codesto è usato raramente e sostituito quasi sempre da quello.

• Il cane è sotto quella / questa sedia in fondo al soggiorno. • Prima studiate quella / questa lezione e poi farete l’intervallo. • Di chi sono le scarpe da ginnastica su questo / quello scaffale? • Quella / questa primavera partirò per l’America. • Quel / questo capriccio che hai fatto ieri sera era proprio inopportuno! • Codesto / quel maglione che indossi ti sta davvero bene. 3 Inserisci l’aggettivo dimostrativo adatto.

questo – quello – queste – quel – quelle – stesso – tale •

piatto di porcellana sulla mensola è della nonna.

• Chi ha dimenticato • In

zaino laggiù?

momento non ho voglia di parlare.

• Non dovresti ridere in un

momento.

• Che cosa faremo durante

vacanze di Pasqua?

fotografie, in cima alla libreria, sono state scattate in Africa.

• Facciamo ginnastica nello

giorno.

Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi dimostrativi.

56

MEMO Questo indica qualcosa di vicino nel tempo, quello indica qualcosa di lontano!


La morfologia

… E PRONOMI DIMOSTRATIVI 1 Cerchia gli aggettivi dimostrativi e sottolinea il nome a cui si riferiscono.

• Questa mattina sono andato a scuola con quella vecchia bicicletta. • Penso che questo zaino sia troppo pieno. Metterò i libri anche in quella borsa. • Ho comprato questa scatola di cioccolatini per la festa di questo pomeriggio. • In quel momento ho capito che avremmo risolto il problema.

RICORDA... L’aggettivo dimostrativo accompagna il nome, il pronome dimostrativo lo sostituisce.

2 Indica con X se si tratta di aggettivo (AD) o di pronome dimostrativo (PD).

AD

PD

Dovremmo far giocare questi bambini con noi. Quella è una tavola ben imbandita. Quello che dici è giusto. In questi giorni fa molto caldo. Usa quei colori per dipingere il fondale marino. Coloro che hanno ascoltato la lezione, sapranno ripeterla. 3 Completa con i pronomi dimostrativi opportuni:

RICORDA...

quello – quella – codesto – ciò – colei – colui – coloro – quelle – quello • Io prendo questo pasticcino e tu

.

• Le scarpe che vedi nell’armadio sono lo scorso anno. • di inglese.

che sta spiegando la lezione è la mia insegnante

• Non prendere questo foglio, ma • Non ti preoccupare per • Prima di rispondere, pensa a • Ti dirò

che portavo

accanto a te. che pensano solo a se stessi. che devi dire.

Sono pronomi dimostrativi anche: • costui, costei, costoro, usati per indicare persone, con valore dispregiativo; • colui, colei, coloro, usati per indicare persone, in unione con che (colui che parla è mio fratello); • ciò è un pronome dimostrativo invariabile.

che ho fatto ieri pomeriggio.

• Questa aula è molto luminosa, • Il signore che attraversa la strada è

un po’ meno. che ieri mi ha dato un passaggio.

Obiettivo Conoscere, distinguere e usare i pronomi dimostrativi.

57


La morfologia

AGGETTIVI INDEFINITI… 1 Leggi il testo e sottolinea gli aggettivi indefiniti.

Per la festa a sorpresa di Martina abbiamo preparato molte leccornie! Alessandro ha portato diverse bibite frizzanti e qualche bottiglia di tè. Le ragazze invece hanno fatto parecchi dolci. C’erano alcune torte al cioccolato e numerosi pasticcini alla frutta. In poco tempo abbiamo preparato la tavola e legato tutti i palloncini insieme, così da formare un bel mazzo colorato. In qualche momento abbiamo avuto paura di non farcela, ma alla fine ogni cosa è andata per il meglio! 2 Indica con X gli indefiniti.

• parecchio

• alcuno

• mio

• costoro

• qualunque

• codesto

• tale

• medesimo

• coloro

• molto

• ciò

• ciascuno

• ogni

• quella

RICORDA... Gli indefiniti indicano una quantità o una qualità non ben precisata. Sono molto numerosi: molto, poco, tanto, alcuno, nessuno, tutti, ciascuno, certo, tutto, parecchio, ogni, qualche, troppo…

MEMO • Nessuno, ciascuno, alcuno si troncano: nessun alunno; alcun bambino; ciascun nome. • Al femminile: nessun’oca; nessuna oca.

3 Per ciascuna delle seguenti espressioni forma una frase di senso compiuto.

• ciascuna camera

• ogni giorno

• qualche gelato

4 In ogni cornice c’è un intruso. Eliminalo con X.

molto

basso tanto

parecchi

questo qualche

qualche alcuni

Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi indefiniti.

58

nessuno

ogni

qualsiasi tuo


La morfologia

… E PRONOMI INDEFINITI 1 Cerchia con il rosso gli aggettivi indefiniti e con il blu i pronomi.

Sul Pianeta Zot gli scienziati sono molto svegli. Hanno inventato parecchie cose utili e alcune inutili. Hanno inventato anche il Letto Sognante. Con il telecomando scegli il sogno che farai, tra tutti quelli disponibili nella memoria del letto: una certa fiaba, qualche vacanza al mare, molti viaggi verso la Terra e tante altre belle cose. Ai bambini piacciono molto. Questi sogni sono molti e più belli dei cartoni! L. Walter, Storie brevi, molto brevi, molto molto brevi, Edizioni EL

2 Cerchia di rosso gli aggettivi indefiniti e di verde i pronomi.

Tranquillo! Non gli sarà successo niente! Chiunque passi da questo bosco non si perde! È buio, ma ci sono tanti punti di riferimento!

Non vedo alcuna traccia, dove sarà? Lo zio era distante solo pochi metri da noi!

RICORDA... L’aggettivo indefinito accompagna il nome, il pronome indefinito lo sostituisce.

MEMO Sono solo pronomi indefiniti: qualcuno, qualcuna, ognuno, ognuna, chiunque, qualcosa, niente, nulla.

3 Scrivi una frase per ciascun pronome indefinito.

• niente

• ognuno

• chiunque

• qualcosa

4 Inserisci i seguenti pronomi al posto giusto.

ciascuno – alcuni – tutto – nessuno – qualcuno – altri – nulla • C’è • Non c’è più •

che può portarmi a casa? , sono rimasto solo! di voi mi ha aiutato, a modo suo: grazie di cuore!

• Non c’è

di strano nella tua acconciatura, è bellissima.

• Mi piace

, questo cibo è davvero buono!

di loro giocano a palla,

a nascondino.

Obiettivo Conoscere, distinguere e usare i pronomi indefiniti.

59


La morfologia

AGGETTIVI E PRONOMI NUMERALI 1 Osserva nel disegno in quale posizione si trovano gli atleti poi completa la tabella.

Cardinali

Ordinali

atleta

ordine di arrivo prima posizione

numero

2 Cerchia gli aggettivi numerali con il rosso e i pronomi con il blu.

• Io compio gli anni il tredici giugno. Sono la seconda figlia della famiglia. Amina è stata la prima femmina e Marina la terza! • Il mese di febbraio ha ventotto giorni, ogni quattro anni ne ha ventinove. • Io sono arrivato al terzo posto nella gara di nuoto e Mattia è arrivato primo. • Per le vacanze ho letto un libro di centocinquanta pagine. Tu ne hai letto uno di duecento. • Al terzo piano abita una mia amica. Ha due cani, uno di cinque anni e uno di tre. 3 Scrivi accanto agli aggettivi numerali C se sono cardinali e O se sono ordinali.

• Alla corsa nei sacchi sono arrivato all’ultimo • Al penultimo

posto!

giro, la moto è sbandata: che paura!

• Ci sono voluti quarantacinque la casa! Ora abitiamo al terzo al numero sedici

RICORDA...

giorni per ristrutturare piano di via Colletta,

.

GIOCO MI METTO IN Risolvi il quiz geometrico, rispondi con aggettivi o pronomi numerali.

• In un quadrato ci sono:

lati e

angoli uguali.

• Un angolo piatto è formato da l’angolo retto da

gradi, .

Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi e i pronomi numerali.

60

I numerali indicano una quantità ben definita. • Gli aggettivi accompagnano il nome e i pronomi lo sostituiscono. • I numerali possono essere: – cardinali, quando indicano una quantità numerica tre, venti…; – ordinali, quando indicano la posizione primo, centesimo… • Sono aggettivi e pronomi numerali anche ultimo, penultimo, terzultimo…


La morfologia

AGGETTIVI E PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI 1 Completa inserendo gli aggettivi o i pronomi esclamativi e interrogativi che, quale, quanto, quanta.

• Con

mezzo sei arrivato?

fatica ho fatto per arrivare fin qui!

vi manca per terminare i compiti?

paura mi hai fatto travestito da fantasma!

ore sono?

manca all’inizio del film?

2 Per ciascuna risposta scrivi una domanda corretta con un aggettivo interrogativo. Poi scrivi di che animale si tratta.

Domande • In

RICORDA... • Che, quale, quanto sono interrogativi quando introducono una domanda ed esclamativi quando introducono un’esclamazione. • Sono aggettivi quando accompagnano un nome e pronomi quando lo sostituiscono. Risposte

ambiente

?

• Vivo nella savana.

anni

?

• Arrivo anche a settant’anni.

cibo

?

• Mi nutro del fogliame degli alberi.

chili

?

• Posso arrivare a pesare 6000 kg.

personaggio

?

• Sono un personaggio del cartone animato Dumbo.

Animale: 3 Sottolinea con il rosso gli aggettivi interrogativi ed esclamativi e con il blu i pronomi.

• Quanta pazienza ci vuole con te! • Chi viene con me? Chi sa dirmi quanta strada manca? • Oh! Guarda chi arriva! Da quanto tempo non ci vedevamo? • Chi sceglieranno per giocare in porta? • Quanto tempo ti ci vuole per prepararti! 4 Completa le frasi in modo opportuno.

Chi

? Che

!

Che cosa

? Quale

!

Quanti

? Quanto

!

Quale

? Chi

!

Che

? Che cosa

!

Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi.

61


CI PROVO IO! 2 Collega i nomi agli aggettivi qualificativi adatti.

1 Scrivi davanti a ciascun nome l’articolo determinativo (D) e indeterminativo (IN).

D

IN

a cuore b palazzo c gioiello d stadio e atmosfera f scarpe

nome

budino elefante pneumatico psicologo

antico generoso gremito costoso nuove pesante

attrice anatra scarpone arma pseudonimo

3 In ogni frase sottolinea l’aggettivo comparativo e indica se si tratta di comparativo di maggioranza, uguaglianza o minoranza.

Comparativi

maggior.

minor.

uguagl.

L’elefante è meno veloce della gazzella. Questi frollini sono friabili quanto quelli. Il latte è più nutriente del tè. La rosa è profumata come la gardenia. Il mio castello di sabbia è meno alto del tuo. La zanzara è più fastidiosa della mosca.

4 Cerchia i superlativi e indica se è un superlativo assoluto (SA) o superlativo relativo (SR).

• Il mio amico Eraldo è il più sportivo della classe. • Ho vinto il premio massimo alla pesca di beneficenza. • Sei stata la meno attenta alla lezione di scienze. • Sono strafelice.

La maestra era arrabbiatissima.

Saranno le vacanze più divertenti della mia vita!

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

62


CI PROVO IO! 1 Completa le frasi con i comparativi e i superlativi speciali al posto di quelli indicati.

più cattivo

Il mio compito è

più basso

Abito a un piano

del tuo. al tuo.

cattivissimo Il lupo di Cappuccetto Rosso è davvero

.

piccolissimo Potresti imparare la poesia con un più grande

Fra le sorelle, Rossella è la

sforzo. .

2 Cerchia la forma corretta dell’aggettivo o del pronome dimostrativo.

• Questo / quel bambino laggiù in fondo al cortile ha bisogno di aiuto. • Questo / quel pomeriggio sono intrattabile, lasciatemi stare. • Con questo / quel che ti è successo, puoi ritenerti fortunato. • Questo / quel bicchiere è troppo lontano da me. 3 Cerchia gli aggettivi possessivi e sottolinea i pronomi possessivi.

• Il suo nome è molto breve, il tuo è lunghissimo. • Le foto delle tue vacanze sono nelle cornici, quelle delle mie sono negli album. • Non voglio più essere suo amico. Ha raccontato a tutti un mio segreto. • Ognuno si diverta con i propri giochi e non usi quelli altrui. • Se mi presti i tuoi roller, io ti presterò il mio skate. 4 Sottolinea con il rosso gli aggettivi indefiniti, con il verde i numerali, con il blu gli interrogativi e con il giallo gli esclamativi.

• Possiede dieci paia di scarpe. • Alessandro non ha più nessun amico. • Quanto tempo devo aspettare prima di entrare? • Se arrivi al secondo posto nella gara di tabelline, vinci un premio. • Quanto disordine c’è in questa stanza! 5 Sottolinea i pronomi ed esegui l’analisi grammaticale.

• Lui scrive

pronome personale soggetto, maschile, singolare

• Questo è il suo libro • Chi parla? • Alcuni partecipano, altri no • Tu hai molto tempo da perdere, io poco Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

63


La morfologia

I VERBI 1 Sottolinea i verbi presenti nel brano.

Era un’auto come tutte le altre, di colore azzurrino. Era strano il suo tubo di scappamento, a forma di tromba, e suonava! Infatti mandava, con un fresco odore di menta, motivetti, canzonette e sinfonie. Davanti a una scuola inviava squilli per avvertire gli alunni di stare attenti! In autostrada restava sulla corsia di destra. Poiché in città proibivano l’uso del clacson, l’auto segnalava ai passanti il suo arrivo, suonando con la tromba la Sinfonia di Beethoven. Era un’auto gentile, con un solo difetto: quando si addormentava nel parcheggio, russava un po’. M. Argilli, 23 novelle moderne, Gallucci

2 Inserisci i verbi sottolineati in tabella al posto giusto.

Azione compiuta

RICORDA... Il verbo è la parte variabile del discorso che indica: • un’azione compiuta o subita da persone, animali e cose corrono; • un modo di essere, uno stato, una situazione sono felice; ho freddo; sono nell’armadio.

Modo di essere Era (un’auto)

3 Scrivi che cosa indicano i seguenti verbi: azione compiuta (A), azione subita (AS), modo di essere (E), stato o situazione (S).

• Anna scrive una lettera.

• Tommaso nuota.

• La lettera è scritta da Anna.

• Tommaso è al mare.

• La lettera è sul tavolo.

• Tommaso è un atleta.

• La lettera è molto bella.

• Tommaso è stato premiato.

Obiettivo Identificare il verbo e le sue funzioni nella frase.

64


La morfologia

LE TRE CONIUGAZIONI 1 Completa il verbo con le desinenze corrette e indica con X a quale coniugazione appartiene.

Forma base

1a

2a

RICORDA...

3a

I verbi sono parti variabili del discorso. Sono formati da una radice che non cambia e da una desinenza che varia. Coniugare significa cambiare la desinenza di un verbo. Coniughiamo un verbo in base a ciò che vogliamo dire: cant-are; cant-o; cant-eranno.

arriv prend part compat intratten convinc prov interven 2 Leggi il brano, riscrivi i verbi nei quattro gruppi e trasformali nella forma base.

MEMO

Sofia è in gran fermento. Oggi la mamma ha preso le decorazioni per l’albero di Natale. “Fai attenzione, alcune sono di vetro soffiato!” dice la mamma. Sofia ammira le palline, ci sono palline rosse, d’oro e d’argento. “Io metto quella di Babbo Natale” dice Sofia. La mamma si china, inserisce la spina e accende la luce. “L’abbiamo fatto insieme!” esclama la mamma e si abbracciano.

I verbi nella loro forma base (modo infinito) terminano in: -are 1a coniugazione -ere 2a coniugazione -ire 3a coniugazione I verbi avere ed essere hanno una coniugazione propria.

L. Walter, Storie brevi, molto brevi, molto molto brevi, Edizioni EL

-ARE --ERE

--IRE

PROPRIA è

essere

Obiettivo Conoscere le parti costitutive del verbo; individuare la coniugazione.

65


La morfologia

ESSERE E AVERE 1 Sottolinea con il blu “essere” e “avere” quando sono usati con funzione propria e con il verde quando sono usati come ausiliari.

• Ieri siamo stati in piscina e abbiamo nuotato molto. • Hai avuto paura quando è scoppiato il temporale? • Le amiche di Matilde sono molto simpatiche. • Avevo il raffreddore, ma ora sono guarita. • Parlerò con Luca e gli chiederò se ha una bici in più. 2 Indica con X quando l’ausiliare è usato correttamente.

Non sono ancora guarito dall’influenza. Non ho ancora guarito dall’influenza. Ieri hanno uscito con Carlotta dopo una settimana. Ieri sono usciti con Carlotta dopo una settimana. Mi ho portato a casa un ricordo dal mare. Mi sono portato a casa un ricordo dal mare. Ho sceso le scale di corsa e sono inciampato in un gradino. Sono sceso le scale di corsa e sono inciampato in un gradino.

RICORDA... uando il verbo essere e il Q verbo avere sono usati da soli, hanno un significato proprio. • Il verbo essere significa: – essere in un certo modo (sono stanco); – esserci, stare, trovarsi (sono a Roma). • Il verbo avere significa: – possedere (ho un nuovo golfino); – sentire, provare (ho freddo). Essere e avere possono anche essere usati come ausiliari: aiutano a formare i tempi composti degli altri verbi (ho cominciato, sono uscito).

Sono rientrato a casa alle sette. Ho rientrato a casa alle sette. 3 Analizza le voci verbali come nell’esempio.

Verbo aveva avuto avere

Coniug. propria

Tempo trapas. pros.

Persona III s.

sarà stato fummo avrò avuto avemmo siamo stati eravate aveva Obiettivo Riconoscere i tempi semplici del modo Indicativo dei verbi essere e avere.

66

MEMO Quando hanno significato proprio, essere e avere hanno coniugazione propria!


La morfologia

C’È MODO E MODO! RICORDA...

1 Indica con X che cosa esprimono i verbi in grassetto.

Azione certa, reale

Dubbio, incertezza

Azione possibile a certe condizioni

Il modo di un verbo indica la maniera in cui si presenta, che può essere certa, possibile, incerta, augurabile o sotto forma di comando. I modi del verbo sono sette: • quattro finiti, indicano la persona e il numero, singolare o plurale; • tre indefiniti, non indicano né la persona né il numero.

Ordine

Verrei, se potessi uscire Passo da te Entra subito! Spero che lui possa venire Ho guardato la tv Temo che abbia perso la strada Ti aiuterei se fossi a casa 2 Leggi i verbi nelle nuvolette e inseriscili nel contenitore giusto.

ridere

io aprirò

avere telefonato

lei sarà partita temere

che tu sia scelto io scoprii

prendendo

lui è caduto

tu avevi scelto

parlate voi!

noi giocheremmo

egli avrebbe aspettato

fatto

che loro avessero servito possedere

MODI FINITI

MODI INDEFINITI

Obiettivo Riconoscere i modi finiti e indefiniti del verbo.

67


La morfologia

IL MODO DELLA CERTEZZA RICORDA...

1 Inserici in tabella le voci verbali, nei tempi semplici, al posto giusto.

penso – mangiai – salverai – scrissero – partite – chiudeva dormiranno – parlava – viaggiate – pulisti – attendevate Presente

Imperfetto

Passato remoto

Il modo indicativo è un modo finito. Indica un’azione reale e certa: essi scrivono. Ha otto tempi: • quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro semplice); • quattro composti (passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore).

Futuro semplice

2 Scrivi la prima persona singolare e plurale del verbo “ascoltare” nei tempi composti.

Passato prossimo

Trapassato prossimo

Trapassato remoto

Futuro anteriore

• io ho ascoltato

• noi

3 Analizza le seguenti voci verbali come nell’esempio.

• partirono

verbo partire, 3a coniug., modo indicativo, tempo passato remoto, 3a pers. plur.

• hai studiato • regaleremo • avevo acquistato • ebbi visto • attendono Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo indicativo.

68


La morfologia

4 Colora nel disegno le parti che contengono le voci verbali al modo indicativo. Che cosa compare?

sia

abbia creduto avere letto

credevo

ebbi ascoltato ho scritto

leggo partirete credere

avreste chiesto

erano

giocherei

vivremo

abbia

inciampasti hanno

danza hai parlato ascoltato

leggerebbe

visto

partire

5 Sottolinea con il rosso i tempi semplici e con il blu i tempi composti.

• Ho lavorato tutta la mattina, così ti accompagnerò nel pomeriggio. • Mentre andavamo in campagna, abbiamo bucato la ruota. • Lo ascolterò quando sarà arrivato a casa. • Oggi noi abbiamo ricevuto una lettera raccomandata, tu la riceverai domani. • Io mangerò con la nonna; mamma e papà hanno già mangiato. 6 Trasforma sul tuo quaderno il brano dal tempo presente al passato. Usa il passato remoto o l’imperfetto. Poi rispondi alla domanda.

A Matilde piace molto andare al parco, soprattutto a primavera. Nonna Clè le insegna a fare le coroncine di corolle. Con una di quelle in testa, si sente la principessa dei fiori. A un tratto, cogliendo le pratoline, spunta qualcosa. Matilde grida: “È un uovo!”. È un uovo enorme e arancione. L’uovo freme tutto, si crepa, si rompe e sbuca una testa verde e blu che la guarda, le sorride, le dà una leccatina in faccia e fa una fiamma verso il cielo. “Un drago!” grida Matilde. L. Walter, Storie brevi, molto brevi, molto molto brevi, Edizioni EL

• Quale tempo devi usare nel discorso diretto? Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo indicativo.

69


La morfologia

IL MODO DEL DUBBIO 1 Inserisci ogni voce verbale sottolineata nella nuvoletta corrispondente alla sfumatura di significato del modo congiuntivo.

Il modo congiuntivo è un modo finito. Indica un’azione incerta: Spero che tu venga. Ha quattro tempi: • due semplici (presente, imperfetto); • due composti (passato, trapassato).

• Spero che tu venga con noi. • Se ti ascoltassi forse imparerei di più. • Per Natale desidererei che gli zii venissero a trovarci. • Non credo che abbiano fatto in tempo. • Mi piacerebbe che voi veniste al mio compleanno. • Non sono convinto che tu abbia finito i compiti! DUBBIO

SPERANZA

DESIDERIO

PROBABILITÀ

RICORDA...

2 Indica con X il tempo corretto.

Presente

Imperfetto

Passato

Che io saluti Che noi avessimo ascoltato Che tu temessi Che egli avesse parlato Che io abbia osservato Che noi abbiamo visto Che voi smetteste 3 Continua tu le frasi con una voce verbale al modo congiuntivo.

• Preferirei che tu • Avrei voluto che lui • Spero che la nonna • Hanno aspettato che noi Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo congiuntivo.

70

Trapassato


La morfologia

IL MODO DELLA POSSIBILITÀ 1 Divertiti a completare le frasi usando il modo condizionale.

RICORDA...

• Se fossi Pinocchio

Il modo condizionale è un modo finito. Indica un’azione possibile solo a certe condizioni: Uscirei se non piovesse. Ha solo due tempi: • u no semplice (presente); • u no composto (passato).

• Se avessi un tappeto magico • Se incontrassi il lupo di Cappuccetto Rosso • Se mi perdessi nel bosco • Se fossi una sirena 2 Trasforma dal condizionale presente al condizionale passato e viceversa.

presente

passato

uscirei avrei visto penserebbe controllerebbero sarebbe uscita allontaneremmo avrebbero cantato danzerei 3 Che confusione! Questi proverbi sono stati mescolati. Riscrivili correttamente e cerchia i verbi al modo condizionale.

• Se svegliassi il cane / prenderesti pesci. • Se tu non dormissi / ti morderebbe. • Se andassi piano / troveresti un tesoro. • Se facessi da te / andresti lontano.

• Se trovassi un amico / faresti per tre.

Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo condizionale.

71


La morfologia

IL MODO DEL COMANDO! 1 Per ciascuna frase indica con X a quale sfumatura di significato appartiene il verbo al modo imperativo.

Ordine

Esortazione, invito

RICORDA... Divieto

Forza, racconta. Non parlate! Non guardi da quella parte! Partiamo immediatamente! Chiudi la porta. 2 Completa i divieti del parco alla seconda persona plurale del modo imperativo.

Il modo imperativo è un modo finito. Indica un ordine, un consiglio, un invito. • Ha solo un tempo, il presente, nelle due persone: 2a singolare Parla! a 2 plurale Parlate! • Per le altre persone utilizza le forme del congiuntivo presente: Parli egli! Parliamo noi! Parlino essi!

MEMO

l’erba del prato!

i fiori.

fuochi.

a voce alta.

tende da campeggio.

3 Sottolinea i verbi al modo imperativo.

• Non avere paura del buio, non ti accadrà nulla. • Prendi la medicina che ti ha consigliato il medico. • Ascoltate un consiglio da chi ci è passato prima di voi. • Non sprecare l’acqua, è un bene prezioso. • Aiutate la signora ad attraversare la strada. Obiettivo Conoscere il modo imperativo.

72

Per esprimere un comando negativo si usa: • non + infinito: Non fumare! • non + le forme dell’imperativo e del congiuntivo: Non entri!


La morfologia

GLI AVVERBI 1 Inserisci nella tabella gli avverbi. Aiutati con le domande.

bene – male – subito – qui – là – presto – velocemente comodamente – assai – prima – poco – sempre – mai – parecchio MODO Come?

LUOGO Dove?

TEMPO Quando?

QUANTITÀ Quanto?

2 Leggi le frasi e cerchia con il rosso gli avverbi di affermazione, con il blu quelli di negazione e con il verde quelli di dubbio.

• Verrò certamente a trovarti in settimana. • Forse partirò domani mattina. • Probabilmente ho preso un bel voto nella verifica. • Sì, ho capito ciò che hai detto. • Non ho voglia di guardare la televisione. • Non ho neppure visto dove andava!

RICORDA... L’avverbio è una parte invariabile del discorso (non cambia né il genere né il numero). Accompagna il verbo, l’aggettivo o un altro avverbio, precisando meglio il suo significato. Può essere di modo, tempo, luogo, quantità, qualità, affermazione, negazione, dubbio.

MEMO Sono avverbi: • di affermazione sì, certo, proprio, appunto, certamente, davvero…; • di negazione no, non, neppure, nemmeno, neanche; • di dubbio forse, probabilmente, magari, eventualmente.

3 Nelle seguenti frasi cerchia l’avverbio e sottolinea la parola cui si riferisce.

• Esco, ma torno presto. • Ho risposto velocemente alla maestra. • Vengo volentieri con te. • Tommaso è poco generoso. • I nostri amici, soprattutto Karim, sono divertenti. Obiettivo Identificare e utilizzare la parola-avverbio.

73


La morfologia

LOCUZIONI AVVERBIALI 1 Scrivi una frase per ogni locuzione avverbiale.

RICORDA...

• per sempre

Le locuzioni avverbiali sono gruppi di parole che hanno la funzione di avverbi.

• una volta • pian piano • alla svelta • alla fine • fin troppo 2 Collega ogni locuzione avverbiale al significato più esplicito.

a a gonfie vele

senza avere voglia

b in fretta e furia

non sempre, qualche volta

c a bizzeffe

in grande quantità

d di quando in quando

molto bene

e alla meno peggio

senza grande precisione

f di malavoglia

in disparte, in segreto

g a quattr’occhi

in modo veloce

3 Completa le frasi con le seguenti locuzioni avverbiali:

a capofitto – di sorpresa – a caso – di punto in bianco – a poco a poco • Si è alzato da tavola • Mi sono gettato • Non rispondere • Mi ha colto •

e se n’è andato via! in questo lavoro. alle domande di storia. , non me lo aspettavo! ho superato ogni difficoltà.

Obiettivo Identificare e utilizzare le locuzioni avverbiali.

74


La morfologia

LE PREPOSIZIONI 1 Leggi e cerchia con il blu le preposizioni semplici e con il rosso quelle articolate.

Filastrocca delle sorgenti Acqua delle sorgenti Delle vene del mondo Che sciogli tra i miei denti Acqua forte e gelata Che sali su dal basso Acqua dolce e salata Di zucchero di sasso Di sale sciolto in roccia Di radici amare Di ferro in ogni goccia Acqua non ti fermare Zampilla nel bicchiere Nella mano che afferra Perché io possa bere Il latte della terra.

RICORDA... Le preposizioni sono parti invariabili del discorso. Servono a collegare parole e frasi. Possono essere: • semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra); • articolate, cioè formate da una preposizione semplice + un articolo (dal, nella, sullo…).

B. Tognolini, Le filastrocche della Melevisione, Gallucci

2 Forma le preposizioni articolate.

di + il

su + la

da + lo a + lo

da + i

a + il

con + il

in + il

a + gli

in + le in + lo

su + lo

3 Collega gli elementi delle due colonne con le preposizioni e forma frasi di senso compiuto che riscriverai sul quaderno.

a Il treno arriverà b Gli occhiali sono c Abbiamo conosciuto l’insegnante d Faremo 10 chilometri e Il mio turno sarà f Mi ha chiesto informazioni g Domani torneremo h Adoro giocare i Sono stato tutto il giorno

di a da in con su per tra fra

due ore. quel mobile. la gita di domani. italiano. Londra. la bicicletta. nascondino. compagnia di Leo. pochi minuti.

Obiettivo Riconoscere, discriminare e usare le preposizioni.

75


La morfologia

LE CONGIUNZIONI 1 Riscrivi le frasi collegandole con la congiunzione adatta.

o – perché – quindi – ma – e – né • Non posso venire. Ho la febbre. • Non sa leggere. Non sa scrivere. • Voglio il panino. Voglio la bibita.

RICORDA... Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso. Uniscono tra loro parole o frasi: e, ma, o, però, perché, ma, perciò, anche, né, nonostante, benché, quindi…

• Ho ascoltato la lezione. Non l’ho capita.

• Non riesco a dormire. Leggo un libro.

• Preferisci camminare. Preferisci fermarti?

2 Completa le frasi tenendo conto delle congiunzioni.

• Ho bussato alla porta, ma • Ti ho raccontato un segreto perché • Oggi è una bella giornata, però • Vuoi venire a casa mia o 3 Collega ogni congiunzione al suo significato.

• e

Introduce una spiegazione

• o

Accosta una parola all’altra

• ma

Esclude una parola, introduce un’alternativa

• perciò

Mette due parole (o due frasi) in contrapposizione

• cioè

Introduce una conclusione

4 Elimina con X la congiunzione errata.

• Verrei al cinema se / perché non avessi un altro impegno. • Vuoi giocare o / però preferisci fare un tuffo? • Si è impegnato infatti / però ha fatto molti errori. • Ti sei comportato bene ma / quindi ti premierò. • Non sono andato a fare la spesa perché / dunque non avevo tempo. Obiettivo Riconoscere, usare e discriminare le congiunzioni.

76


La morfologia

LE ESCLAMAZIONI 1 Inserisci nei fumetti le esclamazioni adatte. Scegli fra:

Le esclamazioni o interiezioni esprimono reazioni spontanee e improvvise: gioia, meraviglia, paura, dolore, impazienza…

Accipicchia! – Ah, ah! – Aiuto! – Uffa – Evviva!

! C’è uno squalo!

RICORDA...

! Ho fatto un bello scherzetto!

! Non si fanno certi scherzi!

2 Collega le esclamazioni al loro significato.

AHIMÉ! – AH! – AHI!

Esprimono indecisione, dubbio.

Esprimono incitazione, incoraggiamento. OH! – WOW! BOH! – MAH! Esprimono dolore, fastidio, preoccupazione. EVVIVA! – CORAGGIO! – DAI! – FORZA! Esprimono meraviglia, gioia, sorpresa. 3 Collega ogni esclamazione alla frase che la completa e al disegno corrispondente.

a Evviva! b Coraggio! c Ah! d Uffa! e Aiuto!

Non ti abbattere. Abbiamo vinto. Sto cadendo! Che paura mi hai fatto! Mi sto proprio annoiando.

Obiettivo Riconoscere, usare e discriminare le esclamazioni.

77


CI PROVO IO! 1 Indica la forma base e la coniugazione cui appartengono le seguenti voci verbali.

Verbo ascoltate

Forma base/coniug.

Verbo

ascoltare – 1a coniug.

Forma base/coniug.

avrò studiato

abbiamo amato

avevano pianto

leggerete

raccolsi

sono partiti

avrai dormito

bevve

finivamo

2 Completa con l’ausiliare “essere” o “avere”.

• Matteo non compito.

riuscito a svolgere il

andati in vacanza a Napoli.

• Ieri

• Ginevra ci Vienna.

portato un regalo da

parlato al telefono con Silvia.

• Quel cane notte!

abbaiato tutta la

3 Completa la tabella con le voci verbali del modo indicativo alla prima persona singolare.

Presente

Imperfetto

Passato remoto

Futuro semplice

io viaggio io leggevo

io

io dormii Passato prossimo

Trapassato prossimo

Trapassato remoto

Futuro anteriore

io ho studiato io avevo visto io avrò scritto 4 Analizza le voci verbali in tabella.

Verbo

Coniugazione

Modo

Tempo

Che io parta Tu guarderesti Egli scrisse Noi abbiamo visto Essi udirono Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

78

Persona


CI PROVO IO! 1 Leggi le frasi, sottolinea gli avverbi e inseriscili al posto giusto.

• Vorrei uscire spesso. • Adesso sono attento. • Sì, vengo con voi. • Non vedi la marmotta lassù? • Hai lavorato perfettamente.

• Parla piano. • Cominciamo allegramente la giornata. • Abbiamo mangiato parecchio. • C’è un capriolo quaggiù! • Forse pioverà tra poche ore. Avverbi di… luogo

modo

tempo

quantità

affermazione

negazione

dubbio

2 Completa le frasi con le preposizioni semplici o articolate.

• Mi piacciono i jeans

gli strappi.

• Vorrei andare

nonna

il treno.

• L’arrivo

questo cagnolino ci ha riempiti

• È salito

cima

• Partirò

New York il prossimo mese. Andrò

albero

• Ha rubato il vasetto

marmellata

gioia. mele. trovare gli zii. fichi!

3 Completa le frasi con la congiunzione adeguata.

4 Inserisci le esclamazioni adeguate.

• Ho parlato con Martina

! Mi sono schiacciato un dito!

! Abbiamo vinto!

, che regalo meraviglioso!

• Verrai oggi •

domani?

ti aspettavo ho mangiato un gelato.

• Verrò da te • Sbrigati

con Valentina.

avrò finito. perdi il treno.

• Ti accompagnerei • Non ho visto Amed • Ho lavorato sodo

avessi tempo.

• , non ti arrendere proprio adesso! •

! Ho sbagliato tutti gli esercizi!

ero distratta.

, che bella macchina!

ho finito in fretta.

, che paura!

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

79


La sintassi

LA FRASE SEMPLICE E IL PERIODO RICORDA...

1 Indica con X quali sono le frasi di senso compiuto.

La frase semplice è una sequenza di parole • Il cane maltese. di senso compiuto, • Treno ho preso volo al. che contiene un unico • Guarda che tempaccio! verbo. La frase complessa o • La mamma mi ha ascoltato. periodo è costituita • Ho vinto a. da più frasi semplici • L’acqua disseta. e si conclude con un punto. In una frase 2 Trasforma le sequenze di parole in frasi semplici di senso compiuto. complessa ci sono tante frasi semplici • La ragazzina colorato con il molto vestito è elegante suo. quanti sono i verbi! • La maestra interroga gli scolari.

• ho un storia preso bel voto nell’interrogazione di Oggi. • Che piovuto giornataccia, è giorno tutto il! • fare te in una corsa bicicletta Vorrei con.

3 Collega gli elementi delle due colonne per formare frasi semplici.

a I due gemellini b L’allenatore c I cagnolini d Lo skate di Leo e La trota

non si assomigliano. hanno solo due mesi. lo ha lodato per il bel gol. è un pesce d’acqua dolce. ha le rotelle consumate.

Sottolinea nelle frasi complesse i verbi e indica, fra parentesi, quante sono le frasi semplici contenute. 4

• Quando verrai a trovarmi, ti ospiterò a casa mia. (

)

• Ho saputo che hai fatto una bellissima vacanza in America. (

)

• Ho comprato un gelato che aveva quattro gusti e l’ho mangiato tutto! (

)

• Nel cortile della nonna hanno trovato un cagnolino che ha partorito cinque cuccioli. ( Obiettivo Individuare nel testo periodi e frasi semplici.

80

)


La sintassi

TUTTO SUL SOGGETTO! RICORDA...

1 Leggi e sottolinea i soggetti.

• Luli era una bambina dai capelli rossi. • Il mio cane è un giocherellone. • Gli zii vivono in Sardegna. • Io ho preso un aereo per Istanbul. • Il Museo Egizio di Torino è molto famoso. • Tu vorresti andare a pescare sul fiume. • In primavera sbocciano le primule.

Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. Concorda con il predicato nel genere e nel numero. A volte il soggetto è sottinteso, cioè non compare chiaramente nella frase.

2 Scrivi tra parentesi il soggetto sottinteso.

• Abbiamo mangiato una crostata deliziosa. ( • Chiudi la porta. (

)

• Stanno arrivando! ( • Siete in pericolo. (

) )

• È arrivato a casa molto in ritardo. (

)

• Ho preso una decisione molto importante. (

)

• Non sempre sei attento durante la lezione! (

)

3 Leggi le frasi, sottolinea il soggetto e indica con X se si tratta di un nome, un aggettivo o un verbo.

Nome Studiare è impegnativo.

Il buono è sempre gradito.

Aggettivo

MEMO

)

Verbo

X

• Non sempre il soggetto è un nome, a volte può essere anche un aggettivo, un verbo o un avverbio! • Alcuni verbi, come quelli che indicano i fenomeni atmosferici, non hanno il soggetto.

4 Colora il quadratino accanto alle frasi in cui manca il soggetto.

• Domani pioverà tutto il giorno. • Luca ha cambiato scuola. • Il delfino ha seguito la nave da crociera. • D’inverno a Trento fa freddo. • Sta nevicando da due ore.

Matteo gioca a tennis. Giocare con Lorenzo è stato divertente. Obiettivo Conoscere gli elementi strutturali della frase: il soggetto.

81


La sintassi

PREDICATO VERBALE… RICORDA...

1 Abbina ciascun soggetto al predicato corrispondente.

a Il canguro b Il cavallo c La colomba d La giraffa e Il gabbiano f L’elefante

Il predicato indica, dice qualcosa sul soggetto. Può essere: • v erbale, quando indica che cosa fa o che cosa subisce il soggetto; • n ominale, quando indica una qualità, una condizione, uno stato, un modo di essere del soggetto.

barrisce garrisce ha il marsupio è un erbivoro nitrisce tuba

2 Completa inserendo i predicati che trovi nel riquadro.

ha studiato – sono sbocciate – saranno – vincerà – è chiamata hanno risposto • La mia squadra quest’anno

lo scudetto!

• Lucrezia

Luli dagli amici.

• Francesca

all’estero per un anno.

• Nell’aiuola di fronte a casa • Non

le margherite. all’appello. Dove

?

3 Chi lo dice? Osserva i disegni e collegali ai modi di dire. Poi sottolinea i predicati verbali.

Mi sento male!

Mi sono innamorata in un baleno

Corro all’impazzata!

Ho le ore contate!

Ho la pelle… d’oca!

4 Sottolinea il predicato verbale e indica se si tratta di un’azione compiuta (AC) o subita (AS) dal soggetto.

• Io sono andata dal parrucchiere. ( • Marco ha rotto il vaso. (

pentola. (

)

• Gli occhiali sono rotti da Giacomo. (

82

• La mamma ha spento il fuoco sotto la

) )

)

• Il fuoco è spento dai pompieri. (

Obiettivo Individuare le costanti strutturali della frase: il predicato. Discriminare il predicato verbale e il predicato verbale.

)


La sintassi

… O PREDICATO NOMINALE? 1 Cerchia i predicati nominali. Poi sottolinea con il rosso il verbo “essere” e con il blu l’aggettivo o il nome che si riferisce al soggetto.

• Marta è stanca di parlare. • Quel risotto ai funghi era delizioso. • Il nostro viaggio sarà bellissimo. • Il cagnolino di Ginevra è una femmina. • Mia sorella è felice di partire. • Antonella è stata la maestra della mamma.

RICORDA... Il predicato nominale è costituito da una voce del verbo “essere” + un nome o un aggettivo che si riferisce al soggetto.

2 Colora di rosso i predicati verbali e di blu i predicati nominali.

• Lucio ha una bellissima bambina.

• Le mura sono edificate con la pietra.

• Martina è alta come sua madre.

• La falena è una farfalla .

• La maestra è andata dalla preside.

• I chirurghi

sono medici che operano.

MI METTO IN GIOCO Leggi la filastrocca, sottolinea i predicati e scopri di chi si sta parlando. Scrivi il nome sui puntini!

Le tue mani come ali fanno a pugni e fanno a giochi con le mie che sono uguali e mi specchio nei tuoi occhi. Se sei bravo o se sei bello non so dirlo neanche più perché tu sei mio so soltanto che sei tu. B. Tognolini, Le filastrocche della Melevisione, Gallucci

3 Cerchia con il blu i predicati nominali e con il rosso i predicati verbali.

• Vorrei un gelato al cioccolato. • Massimo e Aida si sono sposati ieri. • La mamma è elegante con quel vestito. • Hai annunciato a Marta il tuo arrivo?

• Non sono stati loro! • Il registro è sulla cattedra. • Quell’uccello è una cicogna. • Il film era emozionante.

Obiettivo Discriminare il predicato verbale e il predicato nominale.

83


La sintassi

FRASI AL MINIMO! 1 Colora solo le frasi minime.

• Ginevra chiacchiera con Sofia. • Matilde è impegnata. • Il vigile ha fermato il traffico nella via. • Kayra è distratta. • Riccardo scrive. • Margherita chiede informazioni. • Il papà guida una macchina da corsa.

RICORDA... La frase minima è una frase di senso compiuto formata dal soggetto, anche sottinteso, e dal predicato. Attenzione, il predicato a volte deve essere seguito da un complemento per completare il suo significato. Emma va (dove?) a scuola. Questa è una frase minima.

• Viaggio volentieri in aereo. 2 Dividi le frasi in sintagmi. Sottolinea la frase minima e riscrivila. Segui l’esempio.

• Il coniglietto nero / di Silvia / corre / sulla ruota / nella sua gabbietta. Il coniglietto nero corre. • Sofia gioca con una compagna in cortile. • Lara e il nonno sono andati al parco con Caterina. • Al mattino io faccio colazione con cereali e latte. • Noi lo scorso weekend siamo andati al mare con i nostri amici.

3 Osserva le immagini e scrivi una frase minima sotto ciascuna.

Obiettivo Riconoscere la frase minima e le sue costanti strutturali.

84


La sintassi

IL COMPLEMENTO OGGETTO 1 Leggi questa ricetta e sottolinea il complemento oggetto in ogni fase del procedimento. Ricorda di porti la domanda: “che cosa?”.

RICORDA...

Il panino primavera 1. Taglia un panino a metà. 2. Spalma la maionese su ogni metà. 3. Disponi su una metà la lattuga. 4. Aggiungi i chicchi di mais. 5. Unisci due fette di mozzarella e di pomodoro. 6. Chiudi il panino con l’altra metà. 7. Mangia il panino primavera!

Il complemento oggetto risponde alle domande: “chi?”, “che cosa?”. Indica la persona, l’animale o la cosa su cui si compie l’azione espressa dal verbo. Si chiama anche complemento diretto, perché si unisce direttamente al predicato, senza preposizioni: Matteo scrive una lettera.

2 Completa con un complemento oggetto solo quando è possibile e cerchia i verbi che non lo accettano. Aiutati ponendoti le domande: “chi?”, “che cosa?”.

soggetto predicato (che cosa?) verbale comp. oggetto

• Noi mangiamo • Elena arbitra • I visitatori uscivano • Silvana crea • Il sole sorge • Marina dorme • Abbiamo incontrato • La lepre scappa 3 Osserva il complemento oggetto sottolineato in ciascuna frase. Poi scrivi se si tratta di un nome (N), un aggettivo (A), un verbo (V) o un pronome (P).

• Io amo leggere (V) i libri di avventura. • Hai sconfitto il migliore ( • Abbiamo raccolto i funghi ( • Io non sopporto il cattivo ( • Io ascolto loro (

) in campo! ) per il risotto. ) del film!

) molto volentieri!

• Vorresti un piatto (

) di pasta?

MEMO • Molte parti del discorso possono svolgere la funzione di complemento oggetto! • Alcuni verbi invece non lo accettano, ossia non possono essere seguiti da un complemento diretto.

Obiettivo Riconoscere il complemento oggetto. Intuire la differenza tra verbo transitivo e intransitivo.

85


La sintassi

I COMPLEMENTI INDIRETTI RICORDA... Le espansioni o complementi indiretti ampliano la frase minima aggiungendo informazioni in relazione a luogo, tempo, modo… Si chiamano “indiretti” perché sono collegati al verbo non in modo diretto, ma attraverso l’uso delle “preposizioni”: Il gatto di Paolo miagola.

1 Osserva la tabella, rispondi alle domande e completa le frasi con i complementi richiesti.

Complementi di specificazione

Domande

Frasi

di tempo

di chi? di che cosa? quando?

di luogo

dove?

Ho lasciato le chiavi

di compagnia

con chi?

Vado al cinema

di unione

con che cosa?

Bevo il latte

di modo

in che modo? come? di materia fatto di che cosa? di quale materiale? di causa efficiente da che cosa?

Ho visto il cane ho rivisto un amico.

La maestra spiega Ho comprato un braccialetto La porta è chiusa

d’agente

da chi?

Il pallone è tirato

di mezzo

per mezzo di cosa?

Partirò per Milano

di termine

a chi? a che cosa?

Ho regalato una giacca

2 Sottolinea la frase minima, individua i complementi e indica tra parentesi se si tratta di complemento oggetto (CO), di specificazione (S), di modo (M), di tempo (T), di materia (MA), di luogo (L) oppure di termine (TE).

• Ieri (

) la mamma ha portato il cane (CO) dal veterinario (L).

• La nonna di Ludovico ( • Questa notte (

) ha una casetta (

) la pioggia ha bagnato i fiori (

• Ho ripetuto con precisione ( • Ieri pomeriggio (

) di legno (

) la lezione (

) sul balcone (

) alla mamma (

) il gatto ha graffiato il divano (

) di pelle (

Obiettivo Conoscere, discriminare e usare i complementi indiretti.

86

) in campagna (

).

).

). ) della nonna (

).


La sintassi

3 Aggiungi i complementi al soggetto e al predicato. Poi specifica di quali complementi si tratta.

che cosa? la cartella (compl.oggetto) • Luca prepara

dove?

(

)

quando?

(

)

• Arianna e Kim hanno studiato

• Matteo ha consegnato

che cosa?

(

)

dove?

(

)

con chi?

(

)

quando?

(

)

che cosa?

(

)

a chi?

(

)

quando?

(

)

come?

(

)

4 Completa le frasi con il complemento indicato.

Compl. di specificazione

La bambola

è sul letto. partirò per la montagna.

Compl. di tempo Compl. di luogo

Tutte le mattine vado

Compl. di unione

Esci

Compl. di materia

La collana

con Elena. per ripararti dalla pioggia! mi è stata regalata dalla zia. vado spesso al cinema.

Compl. di compagnia Compl. oggetto

Preparo

Compl. di mezzo

Durante le vacanze sono andato in Grecia

per i miei amici. .

5 Esegui l’analisi logica delle seguenti frasi.

• I compagni di classe

ha dato

guardano

un bel voto

il suo disegno

a Luca

con ammirazione

• Ieri la maestra

Obiettivo Conoscere, discriminare e usare i complementi indiretti.

87


CI PROVO IO! 1 In ogni frase complessa, cerchia tutti i verbi e indica da quante frasi semplici è composta.

• Torno da scuola, poi vado ai giardini e più tardi incontrerò Alessandra.

(

)

• Siamo partiti da Genova col traghetto e abbiamo viaggiato tutta la notte. (

)

• Nella verifica di italiano ho fatto diversi errori, perché non avevo ascoltato la maestra quando spiegava.

(

)

• In giardino sono spuntati tanti fiorellini che annunciano la primavera.

(

)

• Pensa tu a tua sorella che deve comprare l’occorrente per la scuola.

(

)

2 Completa le frasi con un soggetto appropriato.

ha indossato un bellissimo abito.

ha otto tentacoli.

partiremo all’alba.

• Ieri •

ha preparato la torta per il compleanno. è rotolata in mezzo alla strada.

• A questa velocità

arriverà perfettamente in orario.

3 Sottolinea il soggetto e indica con una freccia di quale parte del discorso si tratta.

• Disegnare è rilassante. • Domani sarà un giorno migliore. • Luca ha guidato il motorino. • Il rosso è un colore caldo. • Io ti aspetto a casa.

pronome aggettivo verbo nome avverbio

4 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso il soggetto e in blu il predicato.

• Le gardenie sono fiori profumati. • Erika ha preparato la cena per la famiglia. • Ogni mattina canta un uccellino sull’albero di fronte alla finestra. • La macchina di papà è molto veloce. • La commessa di quel negozio ha cambiato la vetrina. • Ieri Ettore era preoccupato per il compito di geografia.

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

88


CI PROVO IO! 1 Sottolinea il predicato e indica se è un predicato verbale (PV) o un predicato nominale (PN).

• Ho fatto un brutto sogno.

(

)

• Il dromedario è un animale ruminante. (

)

• I nonni viaggiano in un altro vagone. (

)

• La mamma è ritornata presto a casa. (

)

• Il mio quaderno è pieno di disegni.

(

)

• Quelle bibite sono molto dolci.

(

)

• Il gatto è sul tavolo della cucina!

(

)

• La mamma di Pietro è molto nervosa. (

)

2 Completa con un complemento oggetto adeguato.

• Abbiamo regalato a Mattia • Per piacere non aprire

. .

• Ho gustato con soddisfazione • Abbiamo imparato

. una volta per tutte!

• Il cane ha rosicchiato

sotto gli occhi di tutti!

3 Nelle seguenti frasi sottolinea con il rosso i complementi di specificazione e con il blu i complementi oggetto.

• Siamo stati invitati al matrimonio di Marina. • Ho acquistato un golfino nuovo nel negozio di Marta. • Quel piatto di plastica era pieno di biscotti al cioccolato! • Ascolto la musica rap di un cantante americano. • I gattini dormivano nella cesta di vimini. 4 Esegui l’analisi logica delle seguenti frasi.

• Gli amici di Francesca

sforna

sono partiti

squisite tortine

ieri

• Il panettiere ad ogni ora

• Nel bosco il lupo

• In aeroporto i passeggeri

ha avvicinato

hanno consegnato

Cappuccetto Rosso

i documenti

con il cestino pieno

alle hostess

di cibo

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

89


I testi

Testo narrativo realistico LA PORTA SEGRETA 1 Leggi il testo e dai un titolo a ogni sequenza.

“Ho un’idea!” disse Clara, prendendo sottobraccio le sue due migliori amiche. “Formiamo una banda! Il gruppo di tre amiche che vanno in giro per la scuola in cerca di segreti. C’è una porta” continuò Clara “dove chi entra non esce più! Basta scendere la Scala a Serpente e te la trovi davanti! Intanto filiamo via da qui prima che finisca l’intervallo”. Aveva appena appoggiato la mano sulla ringhiera che una voce la bloccò. “Dove credete di andare?” chiese la maestra. “In biblioteca!” rispose Beatrice. “Davvero? Che brave! Ma non metteteci troppo tempo! Tra poco suona la campanella”. Le ragazze scesero le scale. Clara disse: “Coraggio! Superiamo il covo di Amilcare e il più è fatto”. Il covo era una guardiola dove stava asserragliato il bidello. Amilcare esisteva da quando c’era la scuola. Non si alzava mai dalla sedia, che era maestosa come un trono, ma la spingeva in alto, in basso, a destra, a sinistra in modo da poter controllare l’atrio da ogni angolazione. All’improvviso una lampadina sfrigolò sopra le loro teste e si spense e Amilcare andò a prenderne una in magazzino. Davanti a loro si allungava un corridoio stretto illuminato da una luce giallognola. Dal soffitto pendevano i fili della corrente e ragnatele grosse come reti da pescatore. Alle pareti mancavano pezzi di intonaco e negli angoli era ammassata ogni sorta di sporcizia. All’improvviso apparve la porta. Era tagliata a metà da un maniglione. Fu Clara a spingerlo. La porta si aprì facilmente. Una lampadina illuminava uno stanzone dove erano accatastati oggetti che non si usavano più: armadi sfondati, sedie con le gambe rotte, un pianoforte rotto, un materasso della palestra ammuffito… Quando… la porta si chiuse alle loro spalle e all’interno non c’era maniglia che permettesse di aprirla! Iniziarono a tempestarla di pugni e calci e a chiamare Amilcare, ma erano nei sotterranei della scuola, lontane da tutti!

90

Obiettivo Comprendere un testo narrativo individuando i cambiamenti che determinano le sequenze.


I testi

Clara sospirò, per quel che la riguardava l’avventura era già finita. Ora sentiva paura di rimanere rinchiusa lì dentro per giorni e di morire di fame e sete prima che qualcuno potesse scoprirle. “E adesso che facciamo?” domandò Beatrice con una vocina tremula. “Intanto non ci mettiamo a frignare!” disse Clara. “C’è solo quella lucina… e se si spegne?” continuò Maria. “Ci staranno cercando. Prima o poi arriveranno anche qui! Nel frattempo cerchiamo una via d’uscita”. Non sapevano quanto tempo fosse passato. Alla fine, sedute strette l’una all’altra si assopirono. Le svegliò una specie di sordo boato. Il soffitto prese a sussultare così forte che i tasti del pianoforte iniziarono a vibrare e i libri scivolarono giù dai tavoli. Poi un cono di luce accecante le colpì. “Le ho trovate!”. Era la voce di Amilcare. Clara alzò lo sguardo e vide il faccione di Amilcare che sorrideva come non aveva mai fatto! Intravide dietro di lui la maestra, pallida come un fantasma, e tutti i suoi compagni di classe. L’intera scuola si era messa in moto per cercarle. La direttrice diede una bella strigliata a tutte, poi la vita nella scuola riprese come sempre. S. Colloredo, Confetti e dispetti, Einaudi

2 Inserisci nei quadratini se si tratta di sequenze narrative (N), dialogiche (DI), riflessive (R) oppure descrittive (DE). 3 Ti è mai capitato di vivere un’esperienza simile e di trovarti in una situazione pericolosa?

• Dov’eri? Con chi? • Che cosa ti è successo? • Come ti sei comportato? • Come è andata a finire? Racconta sul tuo quaderno. Obiettivo Comprendere un testo narrativo individuando i cambiamenti che determinano le sequenze.

91


I testi

Testo narrativo realistico autobiografico DAL DENTISTA 1 Leggi il racconto e cerchia con il rosso il luogo in cui si svolgono i fatti e con il verde il tempo in cui avvengono.

Oggi ho imparato alcune cose sulla tortura in genere e sui denti in particolare. Infatti mio padre mi ha portato dal dentista. Tutto è cominciato quattro o cinque giorni fa, con una fitta mentre mangiavo un dolce. Il giorno dopo, la fitta si è trasformata in una coltellata al cervello, ogni volta che mettevo in bocca qualcosa! Così, alle sedici e trenta del pomeriggio ero seduto sulla poltrona nello studio del dentista. La poltrona del dentista sarebbe anche molto comoda, se non avesse fra i suoi accessori anche un trapano, un’infermiera e un dentista! Questo è un tipo che, se lo incontri fuori dal suo studio, ti sembra normale e anche simpatico: piccolo di statura, biondiccio e anche sorridente. Se invece lo guardi stando seduto sulla sua sedia magica, ti accorgi che è un gigante con le braccia di ferro e l’aria minacciosa! Con i suoi ferri in mano sembra un assassino dei film! Mi ha detto: “Apri la bocca e stai tranquillo, che non ti faccio niente!”. Io ho aperto la bocca, ma quando il dentista è arrivato al molare malato, con un ferretto, ho fatto un salto sulla sedia e ho gridato qualcosa come: “Mmffghhughhffh!”. Poi ha sostituito il ferretto con una strana siringa… e ha detto: “Ti faccio un po’ di anestesia, così non sentirai alcun dolore”. Bugia: la siringa fa un male cane: tutto un pezzo di bocca mi si è addormentato, però da lì in poi non ho veramente sentito più nulla! Non appena mi sono alzato dalla sedia, lui si è ritrasformato all’istante: non era più il torvo assassino, era di nuovo l’omino simpatico e sorridente che conoscono tutti. Strane persone i dentisti! S. Bordiglioni, Diario di Giulio. Top secret, Einaudi Ragazzi

2 Rispondi alle domande.

• Chi è il protagonista del racconto? • Ci sono altri personaggi principali? • Esistono personaggi secondari? 3 Individua la risposta corretta.

• Il narratore è: • Il tempo è: • Il linguaggio utilizzato è:

esterno al racconto. definito. semplice e colloquiale.

Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare una descrizione.

92

interno al racconto. non precisato. complesso e tecnico.


I testi

Diario IMPARIAMO A PERDERE! 1 Leggi la pagina di diario.

1 dicembre Oggi mare moooooolto mosso e vento forza Milan Nel senso che oggi abbiamo giocato una partita di calcio. Abbiamo giocato contro la quarta A e Capitan Quinto ha fatto l’arbitro. Lo sapevamo già che avremmo perso. Lo sapeva benissimo anche il maestro, visto che ci ha insegnato lui a giocare a calcio! Noi gliel’abbiamo detto che preferivamo giocare a pallavolo, visto che tre delle nostre compagne sono piuttosto brave. Ma lui niente! “Oggi impariamo a perdere!” ha detto. Comunque Capitan Quinto ci ha disposti in campo. Abbiamo perso diciassette a zero ed è successo di tutto: io mi sono fatto male a un ginocchio, Debora ha preso una pallonata in faccia. Lorenzo, Marco e Gianluca si sono stancati così tanto che dopo giuravano di avere la febbre. Gli avversari hanno fatto tutti almeno un gol, anche il portiere. Noi non ne abbiamo fatto neppure uno, a parte il clamoroso autogol di Giacomo, il nostro portiere che si è sparato la palla dalla parte sbagliata! Quando il capitano ci ha riportati a bordo della nave (la classe), ci ha fatto i suoi complimenti. Ci ha detto: “Bravi! Non vi siete arresi e siete stati molto sportivi!”. Mentre diceva così però aveva una strana espressione sulla faccia: mi ricordava quella che fa mia mamma quando va dal pescivendolo a comprare i molluschi e quelli freschi non ci sono più! S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi Ragazzi

2 Indica con X le risposte corrette.

• Quali di questi elementi sono presenti in questa pagina di diario? L’uso della prima persona. Un linguaggio semplice. La presenza di modi di dire particolari. La data. Una formula di saluto. Il racconto di fatti appena accaduti. 3 Racconta anche tu sul tuo quaderno, in una pagina di diario, un avvenimento divertente accaduto a scuola in questi anni. Obiettivo Leggere e comprendere una pagina di diario.

93


I testi

Racconto umoristico MIKE E LE MERENDINE 1 Leggi il racconto, poi individua la risposta corretta.

Un incredibile trambusto attirò l’attenzione di tutti. Il rumore che arrivava dal corridoio assomigliava a quello di due armadi che se le stessero dando di santa ragione. Sammy fu il primo a mettere il naso fuori dall’aula. La scena che si presentò ai suoi occhi era la più assurda che avesse mai visto: Mike, con la mano incastrata nel distributore automatico di merendine, andava su e giù per il corridoio, trascinando il marchingegno, nel tentativo di liberare il braccio imprigionato. “A forza di aspettarti… m’è venuta una super fame!” disse Mike al cugino. “Allora sono entrato in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti e ho trovato questo coso pieno di merendine, ho infilato la mano nel cassetto per prenderne una…”. “Ma dovevi infilarci una moneta, non la mano!”. Proprio in quel momento arrivò il preside Higgins. Non appena vide Mike, vestito da karateka, con la mano infilata nel distributore automatico, fece un passo indietro, terrorizzato. “Lei chi è???” domandò. “È mio cugino!” spiegò Sammy. “Vuole spiegarmi cosa fa suo cugino nella nostra scuola con la mano infilata nel distributore delle merendine?”. “Mike è un assaggiatore di merendine, gira in tutte le scuole per accertarsi che gli snack nei distributori automatici siano buoni”. “Perché se ne va in giro vestito da karateka? Perché ha ridotto in pezzi il distributore?” chiese Higgins. Sammy rispose: “Mike ha trovato molte merendine scadute… e quindi ha pensato di distruggere il distributore per evitare che i ragazzi si sentissero male!”. “Vado subito a telefonare alla ditta che produce quei dolcetti!” esclamò il preside. N. Brunialti, Sammy sparaballe, Lapis

• “Darsele di santa ragione” significa: picchiarsi. coccolarsi. prestarsi qualcosa. Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare un testo umoristico.

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I testi

2 Rispondi alle domande.

• Chi è il protagonista del racconto? • Chi è Mike? • Chi è Higgins? 3 Indica con X le risposte corrette.

• Qual è lo scopo del racconto? Fare il resoconto di una grande avventura. Far ridere. • Quali di questi elementi rendono comico questo racconto? Le situazioni esagerate. I dialoghi e le battute. Una situazione ripetuta più volte. Un imprevisto. Un colpo di scena finale molto divertente. 4 Dalla lettura del racconto, come ti immagini sia Mike? Prova a descriverlo tenendo conto delle informazioni date e utilizzando la tua fantasia.

Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare un testo umoristico.

95


I testi

Testo fantastico LA FABBRICA DI MICHELINO 1 Leggi il racconto.

Michelino, a dispetto del nome, era un bell’omone grande e grosso, ma dal carattere mite. Nella sua fabbrica fabbricava gomme di tutti i tipi: gomme per le ruote delle automobili, gomme da cancellare, gomme da masticare, gomme per far la gommapiuma. Accadde che un giorno ci fu un temporale violentissimo e l’intera città restò al buio. Così, preoccupato per la sua fabbrica, Michelino corse a vedere. Tuttavia, cercando a tastoni il pulsante per attivare il sistema di emergenza, Michelino pigiò il tasto del miscelatore: un bottone giallo che mai andrebbe pigiato in una fabbrica di gomme, perché mette in comunicazione le vasche di tutte le gomme. Sicché la gomma per fare le gomme da masticare si unì a quella per fare gli pneumatici e tutte e due si unirono a quella per fare le gomme da cancellare, finendo nella vasca della gomma per far la gommapiuma! Subito dopo si manifestarono i primi effetti della sua sbadataggine. Infatti, c’erano automobili con ruote di gomma da cancellare che cancellavano la strada al loro passaggio e chi li seguiva si perdeva. C’erano pneumatici che rimbalzavano come gomma piuma. C’erano pneumatici che nei giorni di pioggia si allungavano e facevano le bolle e poi scoppiavano! C’erano materassini di gommapiuma, duri come pneumatici, ma che profumavano di fragola… Alla fabbrica arrivavano lettere e raccomandate imbufalite. Michelino non era più il re della gomma e nessuno voleva più acquistare da lui! Fu un mese terribile, ma poi avvenne un fatto. Una mattina arrivò una lettera diversa dalle altre. Anziché maledire Michelino, la lettera diceva: Caro signor Michelino, grazie per avermi venduto delle ruote di gommapiuma. Il mio camion ora viaggia sulla strada silenzioso come un gatto. Riesco a fare perfino i gradini e questo mi è molto utile quando devo consegnare della merce all’ultimo piano di un palazzo. Firmato: un camionista riconoscente! G. Sgardoli, Una città di storie, Einaudi Ragazzi

Obiettivo Leggere e comprendere un testo fantastico.

96


I testi

2 Completa la tabella con gli elementi del racconto.

Tipo di racconto Protagonista Luogo Tempo

Precisato. Non precisato.

3 Riassumi il testo. Aiutati inserendo nei riquadri, al posto giusto, gli indicatori temporali:

subito dopo – tuttavia – così – finché – sicché – un giorno Michelino possedeva una fabbrica di gomme di tutti i tipi. scoppiò un violentissimo

.

Michelino, preoccupato,

.

, cercando . si manifestarono . c’erano pneumatici che

. una mattina arrivò una lettera che ringraziava Michelino dicendo che

. Obiettivo Leggere e comprendere un testo fantastico.

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I testi

Testo descrittivo L’ORRIBILE MAESTRA PICCOLINI 1 Sottolinea nel testo gli elementi che descrivono la maestra Piccolini e completa la tabella.

La maestra Piccolini è una terribile e mutevole strega! I motivi per cui sono certo che sia una strega sono: 1) È abbastanza vecchia, magra e tutta stropicciata, con gli occhi piccoli come fessure, il naso lungo e appuntito e i denti marroncini. Ha tante rughe e i capelli crespi, sparati per aria, a ciuffi come tanti missili, un po’ neri e un po’ bianchi. 2) Ci sono dei giorni in cui sembra abbastanza giovane. Si veste bene e i capelli sono un po’ neri e un po’ viola. 3) Ha una borsa che fa tin-tan tac-tac, quando si muove. Ci devono essere tanti strani oggetti dentro! 4) Anche la borsa si trasforma come lei, a volte è piccola e lei la lascia sul tavolo, a volte diventa così grande che ha bisogno di nasconderla nell’armadietto in classe. 5) Ci chiama tutti per cognome e quando mi vuole sgridare mi dice: “Guaini, stai attento o ti ci metto io nei guai…”. Si diverte molto a fare le battute spiritose, perché ridacchia e mette in mostra i due denti marroncini tra cui si apre una grande fessura. Quando si arrabbia per davvero, si muove con pochi grandi passi, coi missili di capelli che le si muovono sulla testa. Ha la falcata di una gazzella, ma lei è piccola, ossuta e per niente atletica… tutto questo fa pensare che ci sia qualcosa di strano! S. Gatti, Due detective e mezzo, Edizioni Corsare

Aspetto fisico

Comportamento

2 Descrivi sul tuo quaderno un tuo insegnante. Segui la traccia data, cercando di cogliere gli aspetti più umoristici del suo carattere e del suo aspetto!

• Aspetto fisico… • Assomiglia a… • Cammina, si veste, gesticola… • Possiede (oggetti, animali)…

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• Si diverte a (fare, giocare, scherzare)… • Gli / le piace… • Non gli / le piace…

Obiettivo Leggere e comprendere un testo descrittivo di persona. Produrre la descrizione di una persona.


I testi

Testo descrittivo IN SOFFITTA 1 Leggi il testo, cerca i dati sensoriali e inseriscili nella tabella al posto giusto.

La soffitta era lunga e profonda, piena di polvere. Era illuminata da due finestre ad abbaino a forma di oblò, e ospitava tutti i vecchi mobili della casa. Coperti da panni e lenzuola pesanti e ruvidi, se ne stavano rannicchiati ai lati del sottotetto, come fantasmi in una sala da ballo, lasciando un grande spazio vuoto al centro, su cui era stato adagiato un materasso, con lenzuola e asciugamani, dal puzzo di muffa, ripiegati sopra. Un lavabo e un piccolo bagno erano stati ricavati nella parte più bassa del tetto, accanto a una delle finestre. L’aria era pesante e sapeva di legno consumato. Ogni volta che uno dei ragazzi muoveva un passo, il pavimento scricchiolava e crepitava leggermente. In uno dei cassettoni Floraleda trovò un mucchio di fotografie polverose. Erano foto vecchissime, tutte in bianco e nero, che ritraevano persone del paese, alberi ed edifici. Un oblò che illuminava di sbieco il materasso era sgombro, mentre il secondo era ostruito da mobili e cianfrusaglie. Davanti all’abbaino era stato posizionato un binocolo a moneta, di quelli che si trovano nei luoghi turistici per ammirare il paesaggio. La vernice azzurra che un tempo lo ricopriva era ormai sbiadita e i meccanismi erano coperti di ruggine. P. Baccalario, The Lock, Piemme

Dati visivi

2 Indica con X la risposta corretta.

• Di quale luogo si tratta? Dati tattili

Esterno. Interno. • Che tipo di descrizione è?

Dati uditivi

Oggettiva. Soggettiva.

Dati olfattivi

• Quale ordine segue? Spaziale. Logico. Temporale. Obiettivo Leggere e comprendere un testo descrittivo di un ambiente.

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I testi

Racconto d’avventura L’UOMO MISTERIOSO 1 Leggi con attenzione il racconto.

Quando arrivo capisco che questo è un posto magico… il mare è immobile e in tutto quel blu si delineano massi, scogliere e faraglioni. Poso la bicicletta e scendo giù silenziosamente. Mi nascondo dietro gli scogli e aspetto. A un tratto sento delle voci. Delle persone stanno scendendo nella baia. Sono due. Il calvo e il mingherlino! Io mi trovo al posto giusto nel momento giusto. Hanno tutta l’aria di aspettare qualcuno. Laggiù si intravede un puntino luminoso. È una barca. Assomiglia a una nave da guerra antica. È lunga e snella con una grande quantità di remi sui lati. Tante persone remano. Quando la nave attracca, una folla di uomini invade la spiaggia correndo da una parte all’altra, come cavallette. Una voce forte mi fa sobbalzare: “Allora? Che notizie avete da darmi?”. “Purtroppo nessuna, Ugolino”. I due ora stanno tremando impauriti, al cospetto di Ugolino, un uomo avvolto in un mantello nero. “Dov’è il tesoro?”. “Non c’è nessun tesoro” balbetta il mingherlino. “Abbiamo messo a soqquadro la cattedrale, ora la polizia sarà sulle nostre tracce!”. A questo punto la voce sbraita: “Siete dei buoni a nulla!”. “Quando verrà distrutta la città?” chiede il calvo. “Non c’è tempo da perdere, ho già disperso i miei uomini; hanno il compito di cercare i punti da colpire. A voi spettava solo di cercare il mio tesoro e avete fallito!”. Nel silenzio che accompagna queste parole, sento nel naso la spinta di uno starnuto… cerco di trattenerla, ma lo starnuto esplode!

Obiettivo Leggere e comprendere un racconto di avventura.

100


I testi

“Che cosa è stato?” tuona la voce. “C’è qualcuno!” dicono i due. “Cercate di là, io vado a vedere dall’altra parte”. Striscio via dal mio nascondiglio. Sento dei passi dietro di me, finché arrivo a una grotta, mi intrufolo e trattengo il respiro. L’uomo che mi sta seguendo respira pesantemente. Lo sento così vicino che faccio un salto in avanti e piombo nell’acqua… “Sei tu, maledetto moccioso!”. Corro nell’acqua, finché non diventa profonda, mi immergo e nuoto. “Fermati, ti conviene!” urla. Mi aggrappo agli scogli più vicini, risalgo in superficie e comincio a correre… Mi avventuro su per la scalinata, ma a un tratto… S. Gatti, Due detective e mezzo, Edizioni Corsare

2 Completa con le informazioni del testo.

Luogo:

Tempo: Protagonista:

Personaggi:

3 Che cosa succede dopo? Continua tu la storia, seguendo la traccia data.

• Chi insegue il ragazzino? • Che cosa fa il protagonista per sfuggire al suo inseguitore? • Quali altri stratagemmi mette in atto per cercare di salvarsi? • Come si conclude la vicenda? • Descrivi le emozioni (paura, incertezza, sconforto…) che prova il protagonista, soprattutto quando scopre che non è ancora in salvo.

Obiettivo Leggere e comprendere un racconto di avventura.

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I testi

Testo informativo QUALE CIBO PER FIDO? 1 Leggi il testo informativo e attribuisci un titolo a ogni paragrafo.

Il cane, nonostante la sua alimentazione sia fornita dall’uomo ormai da millenni, ha ancora l’apparato digerente di un predatore: cioè uno stomaco e un intestino pronti a ricevere grandi quantità di cibo tutte in una volta e a sopportare eventuali lunghi periodi di digiuno o di dieta stretta. Tuttavia, in un appartamento di città il cibo è sempre disponibile e i padroni sono spesso ancora più disponibili a concedere “fuori pasto”. Questo porta a errori alimentari in eccesso. Il cane infatti ritiene sia sempre il momento buono per abbuffarsi, perché potrebbero sopraggiungere periodi di magra e il padrone intenerito finisce spesso per cedere. Ma l’eccessiva alimentazione unita a un’insufficiente attività fisica si traduce in eccesso di grasso. Il cane è un onnivoro. Infatti non disdegna l’assaggio di vari tipi di erbe, bacche e altri vegetali (oltre che di carne) che sceglie con accuratezza nei prati. È importante fornire al cane una dieta varia e bilanciata, che comprenda la giusta dose di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali. Ottenere in casa una buona dieta, corretta e bilanciata, non è semplice come sembra. Nel caso di alimentazione onnivora, meglio non acquistare sempre lo stesso tipo di carne. L’ideale sarebbe la somministrazione di carne cruda, purché perfettamente controllata. Oltre alla carne si possono somministrare pesce, pane secco, frutta, verdura e fiocchi di cereali. L’acqua fresca deve sempre essere lasciata a disposizione del cane. Quando sono di buona qualità, gli alimenti pronti sono migliori del pasto preparato in casa, perché vengono studiati in centri nutrizionali che ben conoscono i reali fabbisogni del cane. Consultatevi con allevatore o veterinario per identificare il mangime ideale per il vostro cane. Obiettivo Leggere e comprendere un testo informativo.

102


I testi

Dal punto di vista nutrizionale, gli alimenti pronti possono suddividersi in: • alimento completo, in grado di soddisfare da solo l’intero fabbisogno nutrizionale quotidiano; • alimento complementare, che apporta una gamma ristretta di nutrienti per soddisfare soltanto una parte dei fabbisogni dell’animale; • alimento dietetico, importante nella dietoterapia di problematiche di diversa natura (diabete, obesità…). Dal punto di vista pratico, il cibo per cani viene suddiviso in: • alimento secco: a questa categoria appartengono le crocchette, il riso soffiato e altri mix di cereali da integrare alla carne; • alimento umido: appartengono a questa categoria i prodotti a base di bocconcini o paté di carne. L. Avolio, Enciclopedia dei cani, Edizioni Conoscere

Rispondi. 2

• Quale argomento viene trattato in questo testo informativo? • A quale disciplina appartiene questo argomento? • Il testo utilizza un linguaggio…

generico e comune. specifico e tecnico. • Dove potresti trovare il testo letto? Indica più possibilità.

Depliant. Enciclopedia. Romanzo. Sussidiario. Rivista scientifica. Quotidiano. Obiettivo Leggere e comprendere un testo informativo.

103


I testi

Testo poetico RONDINE 1 Leggi poi rispondi.

La rondine è una virgola una virgola nel cielo, una stellina singola che fa fuggire il gelo. Lei porta il buonumore delle stagioni nuove lei porta lo splendore del mondo che si muove. La vedi da quaggiù la segui con il dito ma lei non c’è già più, l’incanto è già sparito. P. Cappello, Ogni goccia balla il tango, Rizzoli

• Quali versi ha utilizzato il poeta? Liberi.

Sciolti.

In rima.

• Quante sono le strofe? 3

1

2

• Nella poesia sono presenti due metafore. A che cosa è paragonata la rondine? – A una – A una • Perché, per il poeta, la rondine porta il buonumore e lo splendore?

2 Scrivi anche tu una poesia che abbia per soggetto uno di questi insetti: una farfalla, una coccinella, una lucciola. Segui lo schema e scrivi i versi in rima o sciolti.

La

è una

una

Lei porta

una

la vedi

che fa

la segui

Obiettivo Leggere e comprendere un testo poetico e coglierne le caratteristiche strutturali.

104


Pagine semplificate

L’ACCENTO! Metti l’accento dove è necessario.

1

NE / NÉ

• vuoi un po’? • Non voglio più vederti,

ora

SI / SÌ

• La mia gatta riposa al sole. • , questa volta hai ragione tu.

SE / SÈ

• Non finirai il compito • Pensa solo a .

LA / LÀ

• Non andare : è pericoloso. • nonna di Marco è simpatica.

2

mai!

continui a essere distratto.

In queste frasi mancano gli accenti: aggiungili tu!

• Se il nonno verra a trovarci, portera tanti regali. • Vorrei fermarmi ancora un po’, ma devo gia tornare a casa. • Giulio non da ascolto alla maestra, e da giovedi che non esegue i compiti. • Tutto cio che fai non serve ne a te ne a me. • Marco e pieno di se, se ci fai caso. • Ho lasciato la merenda la sul tavolo. • Voglio essere piu veloce nella corsa, non mi va di arrivare ultimo.

Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente l’accento; utilizzare correttamente i monosillabi accentati e non.

105


Pagine semplificate

UN PO’ DI… ORTOGRAFIA! 1

Metti l’apostrofo dove è necessario.

• Ti prometto che verremo senzaltro al tuo compleanno. • Oggi in classe ho assistito a un episodio piuttosto divertente. • Stamattina Mattia si è nascosto nellarmadio per saltare fuori allimprovviso e farmi prendere uno spavento. • Per lesperimento di scienze occorrono un recipiente, un imbuto e dellacqua. • Questanno per la promozione la mamma mi ha promesso lacquisto di un motorino. 2

Metti una X accanto alle elisioni e ai troncamenti giusti.

• • • • • •

un apprendista qual è nessun altra un’ingegno un po’ dacqua senz’altro

3

Leggi le frasi e correggi gli eventuali errori.

• • • • • •

un attimo un’altalena un’isola mezzora tuttoggi quattr’otto

• C he sollievo! Chiara ha con se le chiavi. • La maestra da qualche suggerimento sullesercizio, dopo comincia a sfogliare i quaderni: quanti errori dà correggere! • Non vedo i miei cugini da tempo, ma lì incontrero presto per il compleanno. • Mi passi lo zucchero? Me né occorre ancora un po. • Livio và al mare con gli amici è partira domattina presto.

Obiettivo Utilizzare correttamente l’apostrofo; intuire l’utilizzo del troncamento.

106


Pagine semplificate

ANCORA UN PO’ DI… ORTOGRAFIA! 1

Completa le frasi con:

HO

O

OH

HA

A

AH

AI

HAI

AHI

• La prossima settimana Andrea andrà a Milano

ANNO

HANNO

a Torino.

un bel cucciolo; glielo regalarono i nonni l’

• I miei cugini

scorso. •

! Che mal di denti!

, che bel tramonto! visto da qualche parte il mio casco?

• • Luca 2

detto che telefonerà

Matteo domani.

Completa le frasi con:

ME L’HA ME LA CE L’HO CE L’HA CE LA TE LO TE L’HA TE L’HANNO perdono.

• Questo sbaglio non • Che bella sciarpa, chi • Cerchi la tua colla?

regalata? io.

• La verifica di storia è andata bene, •

detto la maestra.

mai detto che assomigli molto a tuo padre?

• Non so se • Lui non • Quell’auto non

farai a vincere. con te! posso permettere.

Obiettivo Discriminare e usare correttamente gli omofoni A/HA/AH/O/HO/OH/AI/HAI/AHI/ANNO/HANNO; utilizzare e discriminare ME LA - ME L’HA - CE LA - CE L’HA - CE L’HO - TE LO - TE L’HA - TE L’HANNO.

107


Pagine semplificate

L’AVVERBIO Nelle seguenti frasi sottolinea l’avverbio e scrivi accanto la domanda a cui risponde. Osserva l’esempio. 1

• I tuoi amici bevono troppo.

Quanto?

• Sull’autostrada bisogna guidare prudentemente. • Ieri faceva caldo sulla spiaggia. • La neve cadeva abbondantemente. • Hai dormito abbastanza? • Adesso mi cambio e vado a dormire. 2

Completa le frasi sostituendo gli aggettivi sottolineati con gli avverbi.

• Il papà silenzioso leggeva il giornale. Il papà

leggeva il giornale.

• Un lampo improvviso illuminò il cielo. Un lampo illuminò

il cielo.

• La mamma triste guardava fuori dalla finestra. La mamma • Un leone dormiva tranquillo sotto un grosso albero. Un leone 3

I ndica se i seguenti avverbi sono di tempo (T), di luogo (L) o di quantità (Q).

dietro

dopo

parecchio

tardi

ieri

spesso

poco

tanto

dovunque

Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente l’avverbio.

108


Pagine semplificate

LE CONGIUNZIONI 1

Completa con le congiunzioni adatte, scegli tra:

E

O

MA

PERCIÒ

QUANDO

• Oggi possiamo giocare in giardino

il tempo è bello.

• Domani è il tuo compleanno • A volte non sei simpatico • Preferisci andare al cinema

ti farò un regalo. antipatico

2

prepotente.

al ristorante?

• La mamma si arrabbia tantissimo • Comportati educatamente

PERCHÉ

SE

non faccio i compiti. vuoi che i compagni giochino con te.

Completa usando le diverse congiunzioni.

perché

e

• Correva

mentre

• Reagisco

se

se

perché

perché

invece

• Piangevi

quando

• Coltivano e

però

quindi

se

se

• Partivate ma

• Ascoltate

mentre

però

invece

Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente le congiunzioni.

109


Pagine semplificate

AGGETTIVI E PRONOMI 1

Cerchia in verde gli aggettivi indefiniti e in giallo i pronomi indefiniti.

• Molti bambini giocano nel cortile, pochi in palestra. • Ti ho portato tanti giochi; scegline qualcuno. • Alcune persone presenti ieri sera hanno apprezzato il concerto, altre no. • Al parco c’erano alcuni bambini che giocavano a palla, altri che usavano lo scivolo. • Nel giardino della scuola sono sbocciate alcune rose. 2 Nelle

seguenti frasi sottolinea il dimostrativo. Scrivi nel quadratino se è aggettivo (A) o pronome (P).

• • • • •

Fermiamoci in questo bar, ho molta sete. Ho guardato il film, quello che tu mi avevi consigliato. La tua penna verde è scarica, prendi questa! La matita si è spuntata, dammi quella, per favore. Togli quegli stivali quando entri in casa!

3

I nserisci l’aggettivo interrogativo o esclamativo adatto, scegliendolo tra i seguenti:

QUANTA • • • • Mi dici • Sapete in •

110

QUALE

QUALE

QUANTE

CHE

è antipatico quel bambino! bontà questa torta! figurine possiedi? legna ti occorre? albergo alloggeremo? treno bisogna prendere per Torino?

Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente diversi aggettivi e pronomi indefiniti, dimostrativi, interrogativi, esclamativi.

QUANTO


Pagine semplificate

I PRONOMI 1 Osserva

le parole sottolineate: sono pronomi. Leggi le frasi e, dopo aver individuato il nome che sostituiscono, scrivilo nello spazio tra parentesi.

• S ono andata a casa di Chiara, le ho portato un regalo e mi sono trattenuta con lei.

Le (

)

Lei (

)

• L uigi ha ricevuto in regalo un motorino: lo mostra a tutti i suoi amici e loro sono molto contenti.

Lo (

)

Loro (

)

• Ho comprato un abito nuovo: mi piacerebbe indossarlo domani sera.

Lo ( 2

)

Inserisci nelle frasi il pronome relativo adatto.

• La sedia su

sei seduto sta per rompersi.

• Il motorino

ha investito Marco andava troppo veloce.

• Non trovo più i libri • Ti spiego il motivo per 3

erano sulla scrivania. sei stata punita.

Inserisci nelle frasi il pronome possessivo adatto.

• Mia madre ha parlato con la

, così potrai venire in

vacanza con noi. • La nostra insegnante di inglese è abbastanza brava, la mi sembra più severa. • Per favore, dammi il tuo righello, il

è rotto.

Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente i pronomi personali, relativi e possessivi.

111


Pagine semplificate

A PROPOSITO DI VERBI 1

I n ogni frase c’è una forma del congiuntivo: sottolineala e analizzala scrivendo a fianco tempo e persona.

• Dubitavo che rimanesse.

• Dicono che abbia cantato benissimo.

• Non sapevo che fosse allergico.

• Non so perché piangano.

• Credo che venga tardi.

2

C ompleta le frasi con il condizionale presente e passato, usando il verbo indicato tra parentesi.

• T i (esprimere) meglio se non parlassi tanto in fretta. • Non sapeva ancora se (andare) al mare o in montagna. • Se lo spettacolo fosse stato più breve, ci (divertire) di più. • Marta (cucinare) meglio se avesse più pazienza. 3

C ollega ogni frase della prima colonna con una frase della seconda colonna, scrivendo il numero nel quadratino.

1. Se da piccola Lucia non fosse caduta dalla bici…

andremmo insieme allo stadio.

2. Se venisse a trovarmi il nonno…

s e la mamma me lo permettesse.

3. Se oggi riuscissi ad andare in biblioteca…

prenderei un libro di

4. Verrei a casa tua…

n on si sarebbe rotta un dente.

112

avventure.

Obiettivo Riconoscere e usare correttamente i modi Congiuntivo, Condizionale, Imperativo e Infinito dei verbi.


Pagine semplificate

4

• • • • • • 5

• • • • • 6

S ottolinea nelle seguenti frasi i verbi all’imperativo. Ora basta, signorina! Vada pure. Domani si presenterà alle 9 in punto. Fuori piove e non possiamo uscire; facciamo un bel gioco insieme. Copiate i compiti scritti alla lavagna! Rientriamo a casa, sta per scoppiare un temporale! Ritorna a casa presto altrimenti mi preoccupo. Prendi i pastelli e dei fogli bianchi per fare questo disegno. S ottolinea nelle seguenti frasi i verbi all’infinito. Studio con Omar per aiutarlo in italiano. Gli alunni credevano di essere arrivati a destinazione, invece era la prima tappa di una lunga gita insieme. Dopo aver fatto la spesa, il papà la caricò sull’auto. Era indeciso se rimanere o andare via. Dopo aver terminato il loro tema, gli alunni lo consegnarono all’insegnante. S crivi l’infinito presente, ricavandolo dalle seguenti forme verbali.

• Ebbero diffuso

• Abbia escluso

• Che noi fossimo

• Che egli abbia

• Ridemmo

• Vanno

• Ebbe rivolto

• Finse

Obiettivo Riconoscere e usare correttamente i modi Congiuntivo, Condizionale, Imperativo e Infinito dei verbi.

113


Pagine semplificate

UN PO’ DI ANALISI LOGICA 1

C olora di blu il soggetto, di verde il predicato, di rosso le espansioni.

• La modella sfila in passerella . • Sull’albero un uccellino ha costruito il suo nido . • Domenica Andrea e Luca andranno allo stadio . • L’anno scorso Anna e Carlo andarono a Londra in vacanza . 2

L eggi, sottolinea il verbo e indica con una X se si tratta di predicato verbale (PV) o nominale (PN).

• • • • • •

Tra poco finirà l’estate. La conchiglia nel secchiello è molto bella. Per pranzo ci sono patatine e hamburger. Andrea è un bambino coraggioso. La bicicletta di Roberta è rotta. I nonni sono partiti ieri.

3

L eggi le frasi e analizza le parti sottolineate colorando i riquadri corretti.

PV PV PV PV PV PV

PN PN PN PN PN PN

• Il righello di Marco è sotto il banco.

compl. di specificazione compl. di mezzo

• Il postino ha consegnato alla mamma un pacco enorme.

compl. di causa compl. di termine

• La nonna di Giulia raccoglie gli ortaggi compl. di tempo nel suo orto. compl. di luogo • Nel pomeriggio andrò al cinema con la mamma.

114

compl. di modo compl. di compagnia

Obiettivo Conoscere gli elementi strutturali della frase: soggetto, predicato, espansioni (complementi).


Pagine semplificate

Comprensione del testo: POTERI MAGICI 1

Leggi il brano.

La fattoria accanto alla nostra appartiene ai signori Panatra che hanno due bambini, Filippo e Guglielmo. I Panatra amavano la caccia e tutti i sabato mattina se ne andavano nei boschi in cerca di animali a cui sparare. Io non sopporto la caccia, proprio non la sopporto! Non mi pare giusto che gli uomini uccidano le bestie solo per divertirsi e cercavo di discutere della cosa con loro che però si burlavano di me. Un sabato mattina Filippo e Guglielmo uscirono dal bosco trascinando un grosso cerbiatto. Ciò mi fece così arrabbiare che vidi rosso. E prima di riuscire a controllarmi, puntai il Dito Magico. Mi ero ripromesso di non puntarlo più su alcuno; il Dito Magico è qualcosa che uso da quando sono al mondo. Non posso spiegarvi come faccio, perché nemmeno io lo so. Succede sempre quando mi arrabbio, quando vedo rosso… allora sento molto caldo dappertutto. Poi comincio ad avvertire un terribile formicolio sulla punta dell’indice della mano destra. E improvvisamente sprizza da me un lampo velocissimo, come qualcosa di elettrico. Schizza fuori e tocca la persona che mi ha fatto arrabbiare, dopo di che cominciano a succedere cose… Ebbene questa volta il Dito Magico lo puntai su tutta la famiglia Panatra. Quel sabato pomeriggio andarono di nuovo a caccia per prendere anatre selvatiche e ne uccisero sei. Proprio in quel momento volarono sopra le loro teste altre quattro anatre selvatiche molto facili da colpire. Bang! Bang! Bang! Fecero i fucili. Le anatre volarono via. “Le abbiamo mancate!” disse il signor Panatra. “Strano!”. Poi, con sorpresa di tutti, la quattro anatre tornarono e cominciarono a volare in tondo, attorno ai cacciatori. Questo al signor Panatra non piacque neanche un po’. Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo fantastico.

115


Pagine semplificate “Via!” gridava sparando a più non posso, ma non riusciva a colpirle. Più tardi, quel sabato sera, il cacciatore uscì di casa, ma le anatre erano ancora lì e adesso il signor Panatra aveva proprio paura. Il mattino dopo, quando allungò la mano verso l’orologio, sembrava che la mano non volesse tendersi. Si mise a sedere e, per la prima volta, vide cosa gli era successo. Lanciò un urlo e saltò fuori dal letto. Alla sua vista anche la moglie lanciò un urlo. Era diventato un uomo piccino piccino, alto come una sedia, non di più, e invece delle braccia aveva un paio di ali d’anatra! Anche a Filippo e a Guglielmo era successa la stessa cosa. Sbattevano le ali e ben presto volarono fuori in alto, nel cielo. Giù, proprio sotto di loro, nel giardino di casa videro le quattro anatre, grandi come uomini e con le braccia al posto delle ali. E quelle anatre avevano i fucili puntati contro di loro. Solo allora i Panatra capirono, promisero che non avrebbero più ucciso animali e le ali e le braccia ritornarono ai giusti proprietari! R. Dahl, Il dito magico, Salani 2

Segna con una X la risposta esatta.

• Il narratore è: Guglielmo. Filippo. il bambino con il Dito Magico. • Il racconto si svolge: nell’arco di una settimana. n ell’arco di due giorni (sabato e domenica). n ell’arco di due giorni (venerdì e sabato).

• I l bambino dal Dito Magico non sopporta la caccia perché pensa che: uccidere gli animali con le armi sia pericoloso. uccidere gli animali non possa essere un divertimento. uccidere gli animali sia noioso. • I l bambino punta il Dito Magico quando “vede rosso”, cioè: quando è molto allegro. quando ha gli occhi stanchi. quando è furioso.

Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo fantastico.

116


Pagine semplificate

Comprensione del testo: ESTATE 1

Leggi il brano.

D’estate andavamo a Forte dei Marmi. La casa aveva un giardino tutto intorno; sul davanti c’era una pineta che arrivava fino alla spiaggia; al centro della pineta c’era un viale con la ghiaia grossa. Si apriva il cancello di legno dipinto di verde e là, davanti alle piatte dune di sabbia, coperta dal prunaio grigio azzurro, era il mare. Un mare dolce, tranquillo, argenteo, con onde calme striate di bianco, che si disperdevano man mano che si avvicinavano alla spiaggia chiara e morbida. Sulla riva si vedevano piccoli granchi lucenti. Quando c’era papà, ci faceva svegliare al mattino presto per portarci con lui a passeggiare sulla spiaggia. Ci fermavamo a guardare i pescatori che tiravano a riva le reti. S. Agnelli, Vestivamo alla marinara, Einaudi 2

Indica con X le risposte giuste.

• Come si chiama la località dove la famiglia passava le vacanze? Capri. Forte dei Marmi. Cattolica. • Intorno alla casa c’era… un prato. un orto. un giardino. • Il mare era… morbido. trasparente. tranquillo. • Sulla riva si fermavano a guardare… i gabbiani. le barche. i pescatori. Obiettivo leggere e comprendere un testo narrativo autobiografico.

117


INVALSI Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, puoi rileggere il brano.

LA SPADA DI MARTE 1 Geza

era uno schiavo. Era stato fatto prigioniero da una tribù degli Unni molti anni 02 prima e il padrone l’aveva messo a lavorare la sua terra e ad allevare i suoi animali. 03 Geza non si trovava poi così male: nonostante la terribile fama degli Unni, Ariun, 04 il suo padrone, lo trattava con giustizia. Certo, il giorno in cui era stato rapito 5 credeva che il mondo fosse finito: i guerrieri unni erano entrati a cavallo 06 nel villaggio e avevano ucciso persone e incendiato case. Chi poteva era fuggito 07 a nascondersi nel bosco. Lui non ce l’aveva fatta: era stato legato e buttato su 08 un carro. I primi tempi erano stati duri, ma poi si era abituato. 09 Ora accompagnava le mucche del suo padrone al pascolo e le riportava nel loro 10 recinto prima del tramonto. 11 Quella sera, però, Geza si accorse che una delle mucche aveva un lungo taglio 12 su una zampa. Spaventato per la punizione che Ariun avrebbe potuto infliggergli, il 13 ragazzo tornò di corsa al pascolo per cercare di scoprire dove la mucca si fosse ferita 14 e che cosa avesse provocato quel taglio. 15 Prima che il buio glielo impedisse, guardò in mezzo all’erba e fra i cespugli: pensava 16 che appunto un cespuglio dalle lunghe spine affilate fosse il colpevole. Ne trovò uno 17 e già sorrideva pensando di avere risolto il mistero, quando si accorse che, piantata 18 vicino a quel cespuglio, c’era una spada. 19 Il ragazzo cominciò a tremare: era una spada bellissima e affilata, ma, se l’avesse 20 presa, il suo padrone avrebbe potuto pensare che lui si stava ribellando. 21 Sarebbe stato ucciso all’istante con una delle micidiali frecce dal piccolo arco unno. 22 Così Geza lasciò la spada dove si trovava e corse verso la casa di Ariun, gridando 23 come un pazzo: “Padrone, corri! Presto, padrone!”. 24 Ariun uscì di corsa dalla sua casa su ruote impugnando l’arco, le sue tre 25 mogli gli furono subito dietro, ognuna di loro con un coltello in mano. 26 Tutti temevano l’attacco di una banda di predoni o di un branco di lupi. 27 Quando invece raccontò della spada trovata al pascolo, tutti si misero a ridere. 28 “Se ti spaventano così le spade, schiavo”, gli disse Ariun “farai bene a stare 29 lontano dai campi di battaglia!”. 30 Poi, ridendo, seguì il giovane, che lo portò sul luogo dove aveva visto la 31 spada. Era ormai buio, ma la luce della luna si rifletteva sul metallo e fu facile 32 trovarla. Ariun la estrasse dal suolo e la guardò con ammirazione: era davvero una 33 spada molto bella. Chissà come era finita in quel pascolo? Comunque ora era nelle 34 sue mani e nessuno gliela avrebbe portata via.

118

Esercitazione simulata – Prova A


INVALSI 35 Quando

arrivarono all’accampamento, Ariun mostrò orgoglioso la spada e stava già 36 immaginando quanti nemici avrebbe ucciso quando una voce interruppe i suoi pensieri. 37 “Quella spada è mia!” disse una figura nel buio. Ariun, quando lo riconobbe, 38 abbassò subito la spada. Era Attila, il re degli Unni, l’uomo che li aveva condotti di 39 vittoria in vittoria, di saccheggio in saccheggio. 40 “Me l’ha sicuramente inviata il dio Marte” gli spiegò Attila “perché con 41 quella spada in pugno io possa sconfiggere i Romani e gli eserciti dei loro alleati”. 43 Ariun chinò il capo in segno di sottomissione e porse la spada al suo re. 44 Sapeva quanto potessero essere crudeli le punizioni che Attila infliggeva a 44 chi gli era nemico. Il re, con la spada in pugno, si allontanò dal fuoco e 45 sparì nel buio della notte. S. Bordiglioni, Quando i barbari scesero a Roma, Einaudi Ragazzi

PROVA A A1. Chi sono gli schiavi? A.

Persone considerate di proprietà altrui.

B.

Persone libere.

C.

Persone che sono in prigione.

D.

Persone malate.

A2. Che cosa significa la frase “lo trattava con giustizia”? A.

Lo trattava molto male.

B.

Lo trattava in maniera equa.

C.

Gli lasciava fare ciò che voleva.

D.

Lo teneva legato.

A3. Che cosa significa l’espressione “credeva che il mondo fosse finito”? A.

Credeva che ci fosse la fine del mondo.

B.

Credeva che la sua vita non avrebbe avuto più senso.

C.

Credeva che sarebbe stato liberato.

D.

Credeva che fosse un brutto sogno.

Esercitazione simulata – Prova A

119


INVALSI

A4. Come sono entrati gli Unni nel villaggio di Geza? A.

A piedi.

B.

Con i carri armati.

C.

Con gli elefanti.

D.

A cavallo.

A5. Come si sono comportati gli Unni? A.

Hanno distribuito cibo a tutti.

B.

Si sono trasferiti nel villaggio.

C.

Hanno migliorato il villaggio.

D.

Hanno ucciso persone e incendiato case.

A6. Di che cosa si occupa Geza da quando è schiavo? A.

Accompagna le mucche al pascolo.

B.

Cucina per il suo padrone.

C.

Accompagna Ariun ovunque vada.

D.

Non fa nulla.

A7. Nella frase “… Geza si accorse che una delle mucche aveva un lungo taglio”, il “che” ha la funzione di:

120

A.

congiunzione.

B.

pronome.

C.

articolo.

D.

aggettivo.

Esercitazione simulata – Prova A


INVALSI

A8. Perché, secondo te, Geza è preoccupato di essere punito? A.

Perché arriva in ritardo.

B.

Perché ha paura che Ariun lo accusi di aver rubato una mucca.

C.

Perché ha paura di essere incolpato di non aver curato bene le mucche.

D.

Perché una mucca è scappata.

A9. Trova un sinonimo del verbo “infliggere”. A.

Fare subire.

B.

Fare arrivare.

C.

Fare provare.

D.

Regalare.

A10. A che cosa si riferisce la frase “… tornò al pascolo prima che il buio glielo impedisse”? A.

Il buio non vuole che Geza torni al pascolo.

B.

Con il buio è più difficile vedere e quindi trovare quello che si cerca.

C.

Geza ha paura del buio.

D.

Il padrone di Geza non vuole che vada in giro quando fa buio.

A11. Che cosa trova al pascolo? A.

Un coltello.

B.

Un arco con le frecce.

C.

Un pugnale.

D.

Una spada.

Esercitazione simulata – Prova A

121


INVALSI

A12. Per quale ragione il ragazzo comincia a tremare? A.

Per il freddo.

B.

Per paura di essere accusato di ribellarsi al padrone.

C.

Per paura di tagliarsi anche lui.

D.

PerchĂŠ era buio, e lui era stanco e affamato.

A13. Quale arma usavano gli Unni per uccidere i nemici? A.

Delle micidiali frecce.

B.

Degli affilati coltelli.

C.

Delle grosse bombe.

D.

Delle precise pistole.

A14. Quale arma ha in pugno Ariun quando Geza lo chiama? A.

Un coltello.

B.

Una spada.

C.

Un arco.

D.

Un pugnale.

A15. Cosa fanno le tre mogli di Ariun?

122

A.

Scappano.

B.

Escono prima del marito.

C.

Stanno dietro al marito.

D.

Restano in casa.

Esercitazione simulata – Prova A


INVALSI

A16. Di che cosa hanno paura gli Unni? A.

Della fine del mondo.

B.

Dell’attacco di una banda di predoni.

C.

Di Ariun.

D.

Della notte.

A17. Perché “tutti si misero a ridere”? A.

Perché Geza era molto simpatico.

B.

Perché erano ubriachi.

C.

Perché non era successo nulla di grave.

D.

Per prendere in giro Geza.

A18. Che cosa aiuta Geza a ritrovare velocemente la spada? A.

La luce della luna.

B.

La lampadina elettrica che ha in mano.

C.

La luce del sole che sta sorgendo.

D.

La fiaccola di Ariun.

A19. Le frasi seguenti si riferiscono al testo che hai appena letto. Quali informazioni sono effettivamente contenute nel brano? Metti una X per ogni riga della tabella.

SÌ A.

Ariun la estrasse dal suolo e la guardò, era davvero una spada bruttissima.

B.

Ariun la estrasse dal suolo e la guardò con ammirazione: era davvero una spada molto bella.

C.

Ariun la estrasse dal suolo e la guardò senza interesse.

D.

Ariun la estrasse dal suolo e la regalò a Geza.

NO

Esercitazione simulata – Prova A

123


INVALSI

A20. Chi sostiene di essere il proprietario della spada? A.

Ariun.

B.

Geza.

C.

Nessuno.

D.

Attila.

A21. Secondo Attila, perché il dio Marte gli ha inviato la spada? A.

Per dare crudeli punizioni.

B.

Per sconfiggere i Romani.

C.

Per allearsi con i Romani.

D.

Per donarla a Geza.

A22. Che cosa fa Ariun “in segno di sottomissione”? A.

Abbassa la testa.

B.

Fa cadere la spada.

C.

Alza le spalle.

D.

Si inchina davanti ad Attila.

A23. Nella frase “sparì nel buio”, con quale sinonimo puoi sostituire il verbo “sparì”?

124

A.

Colpì.

B.

Inveì.

C.

Scomparve.

D.

Aiutò.

Esercitazione simulata – Prova A


INVALSI Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, puoi rileggere il brano.

ARIA PURA PER LEGGE 1 È

sabato, ti piace andare in piscina o fare visita agli amici, ma come andarci? È una 2 domanda che si pone il 20% dei giovani europei. Alla fine chiedi ai tuoi genitori di 3 accompagnarti in automobile. Loro sono abituati e le città sono ben organizzate per 4 i percorsi in auto e meno bene per quelli in bicicletta o in bus. Eppure le leggi 5 sull’aria riconoscono a ciascuno il diritto di respirare un’aria che non rechi danno 6 alla salute. 7 Non è facile prendere provvedimenti per ridurre l’inquinamento dell’aria. Le cause 8 sono diverse: il riscaldamento, le fabbriche, i trasporti… eppure si può fare qualcosa. 9 Tante città limitano il traffico in zone centrali sempre più ampie, incentivano l’uso dei 10 mezzi pubblici, costruiscono piste per le bici… 11 Ogni giorno, nelle città con più di 100 000 abitanti, si provvede al rilevamento di 12 almeno quattro gas inquinanti. Poi viene elaborato l’indice IQA (indice qualità 13 dell’aria) che serve a valutare le conseguenze che la concentrazione degli inquinanti 14 può avere sulla salute. 15 In Italia, nelle città e in particolare nella Pianura Padana, che è come una grande 16 stanza senza porte e finestre, l’inquinamento che oggi dà maggiori problemi è 17 quello delle polveri sottili, seguito dal biossido di azoto e dall’ozono. Sono inquinanti 18 che non si vedono, non tingono i volti e le mani di nero e ce ne dimentichiamo 19 facilmente! 20 Le cause sono: il traffico, le lavorazioni industriali, le centrali elettriche, le caldaie del 21 riscaldamento e molte altre. Il traffico sembra essere il responsabile principale. 22 La concentrazione delle polveri sottili ha uno stretto rapporto con il clima, perché 23 le polveri si comportano come il gas e viaggiano veloci nell’aria, il vento riduce le 24 concentrazioni, la pioggia lava l’aria. 25 A volte proprio perché l’inquinamento da emissioni dei mezzi di trasporto è alto, 26 anche in Italia si promuovono le “giornate senza traffico”. È bello perché soprattutto 27 i bambini e i ragazzi possono camminare finalmente in mezzo alla strada, 8 senza pericoli. 29 Ma per affrontare i problemi ci vogliono anche altri provvedimenti! 30 La soluzione possibile è una sola: cambiare le nostre abitudini! 31 Per esempio, quando fa caldo, invece di ricorrere ai condizionatori che consumano 32 parecchia energia, controlliamo l’esposizione della casa, le protezioni e gli alberi per 33 ombreggiare, le tende fuori e dentro l’alloggio, un ventilatore… sono tutti 34 accorgimenti per modificare il microclima in casa. 35 A casa, invece del bagno, fai una doccia rapida. D’inverno infila una comoda maglia 36 calda se hai freddo, invece di alzare il riscaldamento. AA.VV., A come ambiente, Editoriale Scienza

Esercitazione simulata – Prova B

125


INVALSI

PROVA B B1. Indica quali informazioni sono presenti nel testo. Metti una X per ogni riga della tabella.

SÌ A.

Le città sono ben organizzate per i percorsi in auto e meno bene per quelli in bicicletta.

B.

Le cause dell’inquinamento sono legate all’agricoltura e all’allevamento degli animali.

C.

Ogni giorno nelle città più grandi si provvede al rilevamento di almeno quattro gas inquinanti.

D.

C’è relazione tra il clima e l’inquinamento.

E.

Quando piove tanto, l’aria è più sporca.

F.

I condizionatori consumano meno dei ventilatori.

NO

B2. Nella frase “… alla fine chiedi ai tuoi genitori di accompagnarti in automobile”, con quale parola potresti sostituire l’espressione “alla fine”? A.

In conclusione.

B.

Effettivamente.

C.

Quindi.

D.

Poiché.

B3. Che cosa significa l’espressione “le leggi sull’aria riconoscono a ciascuno il diritto di respirare un’aria che non rechi danno…”?

126

A.

Solo in alcune zone molto inquinate si ha il diritto di respirare aria buona.

B.

Solo i bambini hanno il diritto di respirare aria buona.

C.

Tutti, indipendentemente da dove vivono, hanno il diritto di respirare aria buona.

D.

Non è possibile ormai respirare aria buona da nessuna parte.

Esercitazione simulata – Prova B


INVALSI

B4. Che cos’è un “provvedimento”? A.

Un rimedio.

B.

Una regola.

C.

Una legge.

D.

Un consiglio.

B5. A che cosa serve l’indice di qualità dell’aria? A.

A valutare le conseguenze che l’inquinamento può avere sulla salute.

B.

A valutare la quantità di inquinamento.

C.

A valutare la salute dei cittadini.

D.

A valutare le conseguenze che il caldo può avere sull’inquinamento.

B6. L’autore del testo a chi si rivolge direttamente? A.

Ai genitori.

B.

Agli insegnanti.

C.

A tutti.

D.

Al lettore.

B7. Che cosa vuol dire la frase “la Pianura Padana è come una grande stanza senza porte e finestre”? A.

L’inquinamento è molto alto perché fa tanto caldo.

B.

L’inquinamento è molto alto perché fa molto freddo.

C.

L’inquinamento è molto alto perché non circola l’aria.

D.

L’inquinamento è molto alto perché ci sono troppe correnti d’aria.

Esercitazione simulata – Prova B

127


INVALSI

B8. Nella frase “l’inquinamento che oggi dà maggiori problemi è quello delle polveri sottili”, la parola sottolineata si riferisce a: A.

oggi.

B.

l’inquinamento.

C.

problemi.

D.

polveri sottili.

B9. Perché “ce ne dimentichiamo facilmente”? A.

Perché gli inquinanti non si vedono e non tingono.

B.

Perché non ci sono.

C.

Perché non fanno male.

D.

Perché non si mangiano.

B10. Qual è il responsabile principale dell’inquinamento dell’aria? A.

Il calore.

B.

Il cibo.

C.

Il vento.

D.

Il traffico.

B11. Che funzione hanno i due punti (:) nella frase “Le cause sono: il traffico, le lavorazioni industriali, le centrali elettriche, le caldaie del riscaldamento e molte altre”?

128

A.

Introducono una spiegazione.

B.

Introducono un nuovo argomento.

C.

Segnano una pausa nel discorso.

D.

Introducono un elenco.

Esercitazione simulata – Prova B


INVALSI

B12. Con che cosa la concentrazione delle polveri sottili ha uno stretto rapporto? A.

Con il clima.

B.

Con il vento.

C.

Con la pioggia.

D.

Con il sole.

B13. Cosa significa secondo te l’espressione “la pioggia lava l’aria”? A.

Quando piove l’aria è più inquinata.

B.

Quando piove l’inquinamento è più alto.

C.

Quando piove l’inquinamento dell’aria migliora.

D.

Quando piove non cambia nulla.

B14. Che cosa sono “le giornate senza traffico”? A.

Giornate in cui i mezzi pubblici non possono circolare.

B.

Giornate in cui possono circolare solo i motoveicoli.

C.

Giornate in cui i pedoni non possono circolare.

D.

Giornate in cui non può circolare nessun veicolo che inquini.

B15. Perché “i bambini possono finalmente camminare in mezzo alla strada”? A.

Perché non ci sono i veicoli.

B.

Perché i marciapiedi sono occupati.

C.

Perché i veicoli viaggiano sui marciapiedi.

D.

Perché possono circolare solo i bambini.

Esercitazione simulata – Prova B

129


INVALSI

B16. Qual è l’unica soluzione per far diminuire l’inquinamento? A.

Lavare l’aria.

B.

Non utilizzare più le automobili.

C.

Utilizzare solo i mezzi pubblici.

D.

Cambiare le nostre abitudini.

B17. Nella frase “… invece di ricorrere ai condizionatori che consumano parecchia energia”, il “che” ha la funzione di: A.

Articolo.

B.

Pronome.

C.

Aggettivo.

D.

Verbo.

B18. A che genere appartiene il testo che hai appena letto?

130

A.

Poetico.

B.

Narrativo realistico.

C.

Informativo-argomentativo.

D.

Descrittivo.

Esercitazione simulata – Prova B


INVALSI

AUTOVALUTAZIONE DELLE PROVE A E B • Sei riuscito/a a completare le prove A e B nei tempi stabiliti? SÌ

NO

Quante domande hai completato? Prova A Prova B

• Indica i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia degli errori.

C

comprensione

M

morfosintassi

L

lessico

O

ortografia e punteggiatura

Prova A A1

L

A2

C

A3

C

A4

C

A5

C

A6

C

A7

M

A8

C

A9

L

A10

C

A11

C

A12

C

A13

C

A14

C

A15

C

A16

C

A17

C

A18

C

A19

C

A20

C

A21

C

A22

C

A23

L

• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:

Prova B B1

C

B2

L

B3

C

B4

L

B5

C

B6

C

B7

C

B8

M

B9

C

B10

C

B11

O

B12

C

B13

C

B14

C

B15

C

B16

C

B17

M

B18

C

• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:

Esercitazione simulata – Prova A e B

131


INVALSI

PROVA C C1. Indica la parola esatta corrispondente a ogni figura (le lettere iniziali e finali sono giĂ scritte).

A

c

a

B

a

o

C

c

o

D

i

o

E

132

m

Esercitazione simulata – Prova C

e


INVALSI

C2. Che cosa hanno in comune i seguenti aggettivi: PRIMO, OTTAVO, NOVANTESIMO, CENTOVENTESIMO? A.

Sono tutti cardinali.

B.

Sono tutti ordinali.

C.

Sono tutti dimostrativi.

D.

Sono tutti qualificativi.

C3. Leggi il seguente periodo: “La scorsa estate io e mia mamma siamo andate a fare una gita in motoscafo. È stato molto divertente!”. Se sostituisci “la scorsa estate” con “la prossima estate”, quante forme verbali dovrai modificare? A.

1

B.

2

C.

0

D.

3

C4. Nella frase “Ho letto molti libri, alcuni mi sono stati consigliati dalla mia insegnante”, la parola “alcuni” a quale nome si riferisce? A.

Letto.

B.

Molti.

C.

Insegnante.

D.

Libri.

C5. Quale espressione si può mettere dopo l’apostrofo di “la mamma gli diede un’…”? A.

Ottimo consiglio.

B.

Ultimo avvertimento.

C.

Bel libro.

D.

Appetitosa fetta di torta.

Esercitazione simulata – Prova C

133


INVALSI

C6. Completa la tabella analizzando i verbi. Verbo

Coniugazione

Modo

Tempo

Persona

A. Avevano mangiato B.

Suoneranno

C.

Dormire

D.

Formò

E.

Avrà corso

F.

Aveste giocato

C7. Leggi attentamente: “Quali, tra questi vestiti, sono i tuoi indumenti preferiti?”. Indica quale delle seguenti frasi è costruita con parole dello stesso tipo e nello stesso ordine di quella appena letta. A.

Quali sono i tuoi piatti preferiti?

B.

Quale, tra queste canzoni, è la tua musica preferita?

C.

Che bellissima giornata!

D.

Quando, tra questi giorni, andremo in gita?

C8. Nella frase “Da dieci anni mio zio vive in Germania“, qual è il soggetto?

134

A.

Germania.

B.

Da dieci anni.

C.

Mio zio.

D.

Vive.

Esercitazione guidata – Prova C


INVALSI

C9. Se in una frase qualsiasi trovi la preposizione semplice “da”, quale parola puoi trovare subito dopo? Metti una X per ogni riga della tabella.

SÌ A.

Un nome.

B.

Un articolo indeterminativo.

C.

Una preposizione semplice.

D.

Nessuna parola.

E.

Un verbo.

F.

Una preposizione articolata.

G.

Un punto di domanda.

NO

C10. Leggi attentamente la seguente frase: “La mamma di Francesca ha comprato le pesche al mercato”. La frase è formata da varie parti, come vedi nella tabella sottostante:

Soggetto

Complemento di specificazione

Predicato verbale

Complemento oggetto

Complemento di luogo

La mamma

di Francesca

ha comprato

le pesche

al mercato

Indica, tra le seguenti frasi, quella che è formata dalle stesse parti nello stesso ordine. A.

Il nonno Antonio dorme tutte le notti sul divano.

B.

Il cane di Paola ha mangiato i croccantini nella ciotola.

C.

Le scarpe di Maria sono sporche e vecchie.

D.

A scuola Silvia si comporta molto bene.

Esercitazione guidata – Prova C

135


INVALSI

AUTOVALUTAZIONE DELLA PROVA C • Sei riuscito/a a completare la prova C nei tempi stabiliti? SÌ

NO

Quante domande hai completato? Prova C

• Indica i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia degli errori. O

ortografia e punteggiatura

M

C1

O

C2

M

C3

M

C4

M

C7

M

C8

M

C9

M

C10

M

morfosintassi

C5

• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:

136

Esercitazione simulata – Prova C

O

C6

M


Nella realtà

SHOPPING DI BENEFICENZA! La mamma di Benni ha un negozio di abbigliamento per bambini nel centro del paese: si chiama “L’armadio di Benni”. Durante il periodo natalizio ha aderito a un’iniziativa benefica. Metterà in vendita articoli di abbigliamento a prezzi scontati per due settimane. Il ricavato andrà devoluto in beneficenza. Benni dovrà occuparsi, insieme alla mamma, di questo evento. Aiutala tu a progettarlo!

1 Per prima cosa leggi l’elenco e inserisci i prodotti nelle diverse categorie. calze – mutande – costume – guanti – piumino – giacca – cappotto – cintura – infradito – tuta t-shirt – vestito elegante – completo giacca e pantaloni – gonna – vestito con pizzo – scarpe ballerine – scarpe da ginnastica – pantaloni – stivali per la pioggia – felpa – sciarpa – calzamaglia Abbigliamento intimo

Abbigliamento bambino e bambina

Calzature

Abbigliamento sportivo

Abbigliamento da cerimonia

Accessori

(Cappotti, giacche…)

Un occhio alla grammatica! 2 Scrivi accanto ai nomi se si tratta di iperonimo o iponimo.

• abbigliamento

• stivali

• calzature

• maglione

• cintura

• accessori

lavoro individuale

137


Nella realtà

ALLESTIAMO LA VETRINA! Benni adesso deve occuparsi della vetrina che, per il negozio, è un vero e proprio biglietto da visita! 1 Quali criteri deve utilizzare per allestire una vetrina che attiri l’attenzione dei passanti? In ogni coppia indica con X l’affermazione corretta.

• •

Esporre solo i prodotti migliori per prezzo e per qualità. Riempire fino all’orlo ogni singolo spazio della vetrina, accavallando modelli e prezzi.

Studiare una corretta esposizione dei prodotti, per attirare l’attenzione dei passanti. Porre al centro i più interessanti, poi allestire i lati e infine riempire lo spazio sottostante.

Esporre i prodotti a caso. Se sono interessanti, la gente entrerà comunque.

• •

Non inserire in vetrina striscioni pubblicitari, per non distogliere l’attenzione dal prodotto. Applicare sulla vetrina uno striscione pubblicitario per attirare l’attenzione sull’evento.

• •

Non decorare la vetrina con addobbi natalizi, devono spiccare solo gli articoli. Addobbare la vetrina con elementi natalizi per renderla più gradevole.

• •

Esporre gli oggetti e l’abbigliamento senza fare attenzione all’abbinamento dei colori. Abbinare i colori e gli oggetti per ottenere un buon effetto cromatico.

Collocare al centro gli articoli che si vogliono vendere di più e utilizzare la parte sottostante per gli articoli di minore importanza. Collocare ai lati e in basso gli articoli di maggior rilievo.

138

lavoro individuale


Nella realtà

OCCHIO AL CARTELLINO! 1 Quali fra questi articoli Benni deve esporre in vetrina?

Nell’organizzare la vetrina devi tener conto dei seguenti fattori: • con la vendita vuoi ottenere il maggior ricavo possibile; • la vetrina deve essere adeguata al periodo dell’anno in questione (in questo caso il periodo natalizio); • devi accostare bene i prodotti e fare attenzione ai colori per avere un buon effetto cromatico. 2 Scrivi negli spazi (al centro, sul lato destro, sul lato sinistro, in basso) il nome degli articoli che hai selezionato.

Rispondi. 3

• Quali articoli hai messo al centro? Perché? • Quali articoli non hai considerato? Perché? • Quanti articoli metteresti in ogni spazio? lavoro individuale

1

3

5

più di 5

139


Nella realtà

QUANDO LAVORARE AL PROGETTO? Benni, come tutte le bambine della sua età, ha una settimana molto impegnata. Dopo la scuola svolge diverse attività e il martedì dà una mano alla bibliotecaria del paese a classificare i libri. Quando potrebbe lavorare al progetto? 1 Osserva la tabella degli impegni settimanali di Benni e inserisci l’etichetta progetto negli spazi in cui ti sembra più opportuno. Non dimenticare che, ogni giorno, Benni deve trovare il tempo anche di fare i compiti!

PROGETTO lunedì 16.30-17.30

martedì

nuoto

17.30-18.30

mercoledì

giovedì

venerdì

danza biblioteca

18.30-19.30

ceramica

Rispondi. 2

• Dove hai inserito l’attività? • Perché? • Riesce a svolgerla più volte la settimana? • Trova tutti i giorni il tempo di fare i compiti?

140

lavoro individuale


Nella realtà

UN PO’ DI PUBBLICITÀ Benni deve preparare un volantino pubblicitario che richiami molte persone. 1 Divertiti anche tu. Prepara un volantino in classe con i tuoi compagni. Formate piccoli gruppi e passate all’azione! Ciascun gruppo si occuperà di una delle seguenti fasi: 1. dare un titolo all’evento; 2. inventare uno slogan; 3. trascrivere sul volantino il titolo, lo slogan e inserire il luogo, l’ora e la durata dell’evento; 4. illustrare il volantino, utilizzando immagini e grafica accattivanti.

Questo spazio può essere utilizzato per creare il volantino.

lavoro di gruppo

141


Nella realtà

LAVORIAMO CON IL COMPUTER! 1 Dopo aver realizzato il volantino cartaceo, bisognerà realizzarlo anche al computer utilizzando il programma Word! Metti in ordine le fasi della realizzazione.

Inserire negli spazi vuoti le forme e le immagini scaricate da Internet per abbellire il volantino. Rileggere attentamente il testo. Stampare il volantino. Trascrivere il testo su una pagina vuota di Word. Scegliere font, dimensioni e colori delle scritte. 2 Al termine del lavoro, rispondi alle domande.

• Secondo te, quali fra questi possibili acquirenti sarebbero interessati alla vendita di beneficenza?

Bambini di età inferiore ai 5 anni. Bambini dai 6 agli 11 anni. Ragazzini oltre i 12 anni. Giovani dai 20 ai 30 anni. Genitori. Persone anziane. • Come ti è sembrato questo lavoro?

Facile. Difficile. • Hai incontrato difficoltà a svolgerlo? Quali?

• Che cosa ti è piaciuto di più?

• Sei soddisfatto del risultato finale?

Sì. No. 142

lavoro individuale


Nella realtà

CHI VUOLE PARTECIPARE? Benni pensa che anche altri negozianti potrebbero partecipare all’evento, vendendo prodotti scontati e devolvendo il ricavato in beneficenza. Ha individuato un negozio di giocattoli del paese e deve scrivere un’e-mail per sollecitare la proprietaria a partecipare all’iniziativa. Aiuta Benni in questa nuova attività. 1 Inserisci gli elementi al posto giusto e scrivi l’e-mail cercando di convincere la proprietaria del negozio di giocattoli!

• Indirizzo e-mail del negozio della mamma di Benni: Iarmadiodibenni@gmail.com • Nome del negozio di giocattoli: Giocattoliamo • Nome della proprietaria del negozio: Costanza De Simone • Indirizzo e-mail: giocattolandia@hotmail.it

lavoro individuale

143


Nella realtà

LA SINTESI DEL LAVORO 1 Elabora un testo in cui prima sintetizzi le fasi del lavoro svolto da Benni e poi scrivi alcune considerazioni. C’è una fase del lavoro che ti è sembrata particolarmente complessa? Quale? Aggiungeresti qualcosa per rendere l’evento più coinvolgente? Che cosa?

Puoi scegliere dall’elenco o inventare qualcosa di diverso: • intervento di un personaggio: Babbo Natale, un folletto… (che cosa dovrebbe fare?); • realizzazione di fondali e decorazioni natalizie (come addobberesti il negozio?); • pesca di beneficenza in negozio (come la organizzeresti?); • …

Competenza chiave: comunicazione nella madrelingua. Competenze specifiche: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Competenza chiave: spirito di iniziativa e intraprendenza. Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni. Assumere e portare a termine compiti e iniziative. Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti. Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving. Competenza chiave: Imparare a imparare. Acquisire ed interpretare l’informazione. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione. Competenza chiave: Competenze di base in scienze e tecnologia. Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti, spiegando le fasi del processo.

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lavoro individuale



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