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verifiche delle competenze prove modello INVALSI pagine semplificate compiti di realtĂ
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Coordinamento: Corrado Cartuccia Redazione: Corrado Cartuccia, Grafic Center Grafica e impaginazione: Claudio Campanelli, Grafic Center Illustrazioni e colore: Monica Fucini Copertina: Claudio Campanelli, Mauro Aquilanti Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
© 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa: 5 4 3 2 1 0
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INDICE
48-49 50-51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62-63 64 65 66 67 68-69 70 71 72 73 74 75 76 77 78-79
italiano 4 L’ortografia 2 I suoni di C 3 I suoni di G 4 GLI, LI oppure GL? 5 GN oppure NI? 6 I suoni di SC 7 CU, QU, CQU, CCU 8 Le sillabe 9 Raddoppiamo? 10-11 L’accentiamo? 12 L’apostrofo 13 Tra accento e apostrofo 14 La lettera H 15 Il troncamento 16 Ci sono segni… 17 … E punti! 18 Il discorso diretto… 19 … E quello indiretto 20-21 CI PROVO IO!
Il lessico
22 23 24 25 26 27 28
Lo stesso significato… … O un significato opposto? Generico o specifico? Il vocabolario Parole dal mondo Famiglie di parole e campi semantici Linguaggi specifici
La morfologia
29 La radice e la desinenza 30 Prima o dopo? 31 Parti variabili e invariabili 32 Il nome: di cosa, di animale, di persona 33 Il nome: comune e proprio 34-35 Il nome: maschile e femminile 36 Il nome: singolare e plurale 37 Il nome: invariabile, sovrabbondante, difettivo 38 Il nome: concreto e astratto 39 Il nome: individuale e collettivo 40 Il nome composto 41 Il nome: primitivo o derivato 42 Il nome alterato 43 … E se sono falsi? 44-45 CI PROVO IO! 46-47 L’articolo
Aggettivi per tutti i gusti Una questione di… gradi! Il pronome personale soggetto… … E il pronome personale complemento Aggettivi possessivi… … E pronomi possessivi Aggettivi dimostrativi… … E pronomi dimostrativi Aggettivi indefiniti… … E pronomi indefiniti Aggettivi e pronomi numerali Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi CI PROVO IO!
I verbi Le tre coniugazioni ESSERE e AVERE C’è modo e modo! Il modo della certezza Il modo del dubbio Il modo della possibilità Il modo del comando! Gli avverbi Locuzioni avverbiali Le preposizioni Le congiunzioni Le esclamazioni CI PROVO IO!
La sintassi 80 81 82 83 84 85 86-87 88-89
La frase semplice e il periodo Tutto sul soggetto! Predicato verbale… … O predicato nominale? Frasi al minimo! Il complemento oggetto I complementi indiretti CI PROVO IO!
I testi 90-91 92 93 94-95 96-97 98 99 100-101 102-103 104
La porta segreta - Testo narrativo realistico Dal dentista - Testo narrativo realistico autobiografico Impariamo a perdere! - Diario Mike e le merendine - Racconto umoristico La fabbrica di Michelino - Testo fantastico L’orribile maestra Piccolini - Testo descrittivo In soffitta - Testo descrittivo L’uomo misterioso - Racconto d’avventura Quale cibo per Fido? - Testo informativo Rondine - Testo poetico
105-117
Pagine semplificate
118-136
INVALSI
137-144
Nella realtà
L’ortografia
I SUONI DI C 1 Suono duro o suono dolce? Completa con:
RICORDA...
CA o CIA
• Le
batte sono in valigia con la cami
• La mi uno.
.
di Benni ha fatto i cuccioli. Una mia ami
ne ha preso
• Per merenda io ho mangiato la
mbella, Elena una fo
e Giorgio la torta al
scuno di noi ha mangiato anche
un’aran
cao e
I suoni duri di C sono: ca, co, cu, chi, che. I suoni dolci sono: cia, cio, ciu, ci, ce, cie.
c
.
CO o CIO
• Nel bosco ho visto un ric • Adoro il gelato alla noc
nascosto dentro un tron la e al
• Per il suo compleanno ho regalato un • Davanti al mio
c
.
lato. ndolo alla mamma.
ndominio hanno piantato un aran
.
CU o CIU
• Al ristorante abbiamo mangiato una frittura di ac • Gli a
ghe e
betti di mozzarella.
lei del riccio possono essere molto pungenti.
• Il
cciolo Rex ha ac
• Il
ccio di Lara era sul
ffato il biscotto e gli è pia
to molto!
scino poco fa.
2 Ce o cie? Indica con X la parola sbagliata.
crociera
celo
sufficiente
superficie
loquacie
arcere
pace
crocera
cielo
sufficente
superfice
loquace
arciere
pacie
3 Volgi al plurale.
Singolare
Plurale
La farmacia antica
La ricca mancia
La freccia veloce
La faccia stanca
La treccia bianca
La testa riccia
Obiettivo Discriminare suoni duri e suoni dolci di C.
2
Singolare
Plurale
L’ortografia
I SUONI DI G 1 Cerchia gli errori e riscrivi nel riquadro le parole corrette che contengono i suoni: ga, go, gu, gia, gio, giu, ge, gie.
Correggo
• Nel negozio ho visto gocattoli di ultima gienerazione. • In quella pasticceria vendono gielati e ho comprato anche una stringia di liquirizia. • In fondo al mare esiste una ricca vegietazione. È presente l’algia, in cui vivono i pagiuri. • La scuola finisce a gugno. Viaggerò con i miei genitori. Il primo viaggo che faremo sarà in Belgio. • Dov’è finito il gornale che ho letto giovedì?
RICORDA...
2 Volgi al plurale. Ghi o gi?
Singolare
I suoni duri di G sono: ga, go, gu, ghi, ghe. I suoni dolci sono: gia, gio, giu, gi, ge, gie.
Plurale
ago mago orologio
3 Una di queste frasi non è scritta correttamente. Quale? Indica con X.
litigio vantaggio
I n inverno il gelo e le nuvole grigie avvolgono la città. Nel libro di storia ho letto le giesta del leggiendario capo Sioux Geronimo.
selvaggio luogo obbligo
4 Completa il cruciverba con le parole che contengono i suoni ge e gie.
1 3
Orizzontali 3. Si utilizzano per il formaggio. 5. Talvolta sono torrenziali. 6. Frammenti di legno taglienti. Verticali 1. Capelli che ricadono sulle fronti. 2. Se ne mangiano… una dopo l’altra! 4. Sono fatte di sabbia e ciottoli.
2
4
5
6
Obiettivo Discriminare suoni duri e suoni dolci di G.
3
L’ortografia
GLI, LI OPPURE GL? 1 Di che cosa si tratta? Scrivi la parola corretta accanto a ciascuna definizione.
• Nave cisterna che trasporta liquidi combustibili.
• Grande cumulo di paglia.
• È usato per… farsi aria!
• Insieme di mobili.
2 Leggi il brano, cerchia le parole errate e riscrivile correttamente.
Nel mese di luglio, mio cugino Gulielmo sarà nostro ospite in Pulia. A lui piace molto stare con la mia famiglia. E ci credo, mamma e papà lo adorano! Fa milioni di domande e conosce tutti i danni ambientali provocati dalle petrogliere. La sera si esibisce in spettacoli da giocoliere e ha vinto anche delle medalie per la sua abilità! In spiaggia poi è più bravo di me a raccoliere le conchilie. Infatti ha anche una vista miliore della mia! Inoltre, anche se ha lo sguardo da trilia e due ciliegie al posto dei bicipiti, fa innamorare tutte le ragazze! Non c’è dubbio, anche quest’anno Gulielmo aglieterà le mie vacanze!
Correggo
3 Completa le parole con gli, li o gl. Poi collegale agli aggettivi che ne specificano meglio il senso.
• sco
era argentato
• ag •
omerato ne
igente
obo abbondante
• tradizione an
osassone
• alunno urbano • gri
ata ammobi
• appartamento scoscesa • cande Obiettivo Discriminare GLI, LI, G+L.
4
ere
terrestre
ato
L’ortografia
GN OPPURE NI? 1 Rileggi la regola e coniuga i seguenti verbi.
RICORDA...
• Noi (spegnere)
La prima persona plurale (noi) dei verbi che contengono il gruppo gn si coniuga inserendo la i: Noi sogniamo.
• Noi (impegnare) • Noi (segnare) • Noi (bagnare) • Noi (regnare) • Noi (disdegnare) 2 Di che cosa si tratta? Rispondi correttamente.
• Artigiano che lavora il legno.
• Ha studiato per far bene i conti!
• Nave destinata alla caccia delle balene.
• Unione di due persone che fondano una famiglia.
• È l’attività dei docenti.
3 Completa con gn oppure ni.
• Per il compleanno di papà, la mamma ha preparato: forno, insalata di scalo le casta
o, una macedo
occhi al ragù di cinghiale, a
a deliziosa con le pru
ello al
e e, per finire, i bi
è con
e!
• Oggi a scuola ci siamo comportati male! La maestra prima ci ha guardato in ca ha dato una nota. Ilaria, che è una fri
ona, non la smetteva di piangere!
• Sono andato a pesca con papà. Siamo tornati con un ricco bottino: cinque cer • La mamma ha piantato delle bego
esco e poi ci
e, dei gera
e alcune garde
e!
e.
4 Indica con X la frase scritta correttamente.
Ho fatto una brutta caduta e mi sono contuso il miniolo e il calcagno. Ho fatto una brutta caduta e mi sono contuso il mignolo e il calcagno. Ho fatto una brutta caduta e mi sono contuso il miniolo e il calcanio.
Obiettivo Discriminare GNA/GNIA e GN/NI.
5
L’ortografia
I SUONI DI SC 1 Completa con i suoni duri di sc. Di quale sport si tratta?
RICORDA...
• Si disputa con il fioretto.
• Si utilizza la lenza.
• Si fa in montagna con corde e ganci.
• Si gioca con le pedine.
I suoni duri di sc sono: sca, sco, scu, schi, sche. I suoni dolci sono: sci, sce, scie, scia, scio, sciu.
2 Completa correttamente. Fai attenzione ai suoni scia, scio, sciu, sci, sce.
• Hai consumato tutto il dentifricio, sei uno • Sul traghetto ho visto diverse • Fa così caldo che si è • Devi a
pone!
luppe di salvataggio.
lto anche il gelato.
garti bene quando e
• Tommaso ha imparato a
dalla doccia.
ndere la rampa con lo skateboard
a grande velocità, ma è uno
cco e rischia di
volare e farsi male.
3 Colora la parola corretta.
• Lo scienziato
scenziato ha scielto
scelto di pubblicare questo esperimento
scentifico scientifico .
• In base alla tua scielta
scelta , farai il liceo scentifico scientifico .
• Mi piacciono i film di fantascienza fantascenza e i western con scene
sciene di sparatorie fra fuorilegge e scieriffi
• Se hai un po’ di coscienza
coscenza , riconoscerai
sceriffi . riconoscierai
il tuo errore e non farai una scenata scienata !
6
Obiettivo Consolidare le convenzioni ortografiche: SCI/SCE, SCA/SCO/SCU, SCIA/SCIO/SCIU, SCHI/SCHE.
L’ortografia
CU, QU, CQU, CCU 1 Completa le parole nell’elenco con cu o qu. Poi collegale alla definizione corrispondente.
•
a. Usanze e gesti con cui si esprime una fede religiosa.
lto
• s
b. Albero di grandi dimensioni.
do
•
estura
c. È l’ufficio della Polizia.
•
otidiano
d. È un minerale.
•
artiere
e. È un settore della città.
•
ercia
f. Ci dà le notizie della giornata.
•
arzo
g. Arma di difesa.
2 Indica con X le frasi scritte correttamente.
Durante un accuazione ci siamo acquattati in un qunicolo. Durante un acquazzone ci siamo acquattati in un cunicolo. Durante un acquazzone ci siamo acquattati in un qunicolo. La mamma si dispiaccue molto: si era scucita la fodera del suo cappotto maqulato. La mamma si dispiacque molto: si era squcita la fodera del suo cappotto maculato. La mamma si dispiacque molto: si era scucita la fodera del suo cappotto maculato. 3 Leggi le definizioni e inserisci nel cruciverba al posto giusto: 1
2
3
acquosa – annacquato – acquamarina – paracqua acquaplano – acquaragia – spartiacque
4
5
Orizzontali 2. Contiene acqua. 3. Piccolo aeroplano che atterra sull’acqua. 5. Pietra dura di colore azzurro. 6. Liquido che scioglie le vernici. Verticali 1. Linea che divide i bacini di due corsi d’acqua. 2. Diluito con l’acqua. 4. Lo è l’ombrello!
6
Obiettivo Discriminare QU, CU, CQU, QQU, CCU.
7
L’ortografia
LE SILLABE RICORDA...
1 Completa le seguenti parole con la sillaba appropriata.
• fine
• im
to
•
tello
• so
la
• tri
co
• mer •
to
• en
bola
• con
La sillaba è un gruppo di lettere che viene pronunciato con una sola emissione di voce. Contiene almeno una vocale.
• one •
glia
ta tolone
• bi
ca
2 Dividi in sillabe le parole e trascrivile nella tabella al posto giusto.
Monosillabe
Bisillabe
Trisillabe
Polisillabe
socievole maestra coriandoli pane più campanile era carezza
MI METTO IN GIOCO Completa il cruciverba inserendo una sillaba in ogni casella.
Orizzontali 1. Animale dal collo lungo. 3. Lo si fa quando si ha sonno. 4. Ha quattro foglie e porta fortuna. 6. Grande porta. 7. Frutto autunnale. Verticali 1. Fiore bianco e isola della Toscana. 2. Il re dell’antico Egitto. 3. Errore. 5. Insieme di alberi. 7. Nel basket serve per fare punti!
1 3 4
5 6 7
Obiettivo Individuare nella parola unità sillabiche. Operare con le unità sillabiche delle parole.
8
2
L’ortografia
RADDOPPIAMO? 1 Leggi la filastrocca, sottolinea le parole errate e correggile aggiungendo o togliendo una doppia.
Filastrocca delle ore
RICORDA... Non si raddoppiano: • le consonanti G e Z nelle parole che terminano in -ione: religione; • la consonante B nelle parole che terminano in -ile: stabile, nobile.
Correggo
Ore frizanti di matina presto Spechio davanti mi lavo e mi vesto Ore opperose della mattinata Lavorattrici della mia giornatta Ore affamate del mezogiorno Già proffumate di cibi di forno Ore lentissime pomeridiane Compiti e giochi e merenda di pane Ore di cena che arriva fra poco Sotto le pentole brullica il fuoco Ore di note che spegne ogni cosa Anche il mio tempo si ferma e ripposa Così domani mi tornano avanti Ore frizanti di mattina presto… B. Tognolini, Rime di fiaba e realtà, Gallucci
2 Indica con una X la forma errata.
allucinante alucinante
eccezionale eccezzionale
potabbile potabile
operazzione operazione
sopprattutto soprattutto
3 Rispondi agli indovinelli con una parola. Fai attenzione, contiene una lettera doppia!
• Non ha le gambe, ma salta! • Non ha prurito… però si gratta! • Arrivano di notte senza essere chiamate, spariscono di giorno senza essere rubate. 4 Completa le parole con le doppie.
marte ma
o • ombre ina • cantu
o • bicicle io • vasche
a • astu a • bi
io • sacche hiere • za
o
era
Obiettivo Discriminare suoni consonantici semplici e doppi.
9
L’ortografia
L’ACCENTIAMO? 1 Indica con X la parola su cui cade correttamente l’accento tonico.
àlice
alìce
amàca
àmaca
èdile
edìle
mòllica
mollìca
rubrìca
rùbrica
sàlubre
salùbre
gratuìto
gratùito
2 Inserisci l’accento solo quando occorre.
RICORDA... Quando pronunciamo una sillaba con maggiore intensità, su questa cade l’accento tonico, un segno grafico. • Parole identiche si differenziano per la posizione dell’accento: sali – salì. • Quando l’accento cade sull’ultima sillaba, è obbligatorio scriverlo (giù, più, lassù)! • Ci sono parole omografe, cioè che cambiano significato in base a dove cade l’accento: rùbino verbo “rubare”; rubìno pietra preziosa.
• Mi sono arrabbiata con te e non ti voglio vedere per un po’. • La mamma lavora notte e di. Non ne puo davvero piu. • I nonni sono li in giardino. Li ho salutati prima. • Sono andata di la in camera tua, ma non ho visto la giacca che cerchi. • Mentre giocavamo sotto il pesco, papà pesco una trota nel fiume piu in la. 3 Scrivi una frase per ciascuna parola omografa. Fai attenzione all’accento!
• càpitano
• capitàno
• tendìne
• tèndine
MEMO
MI METTO IN GIOCO Risolvi il rebus.
tre
10
+ CI
DEL
Vogliono l’accento: • può, giù, già, più, ciò • i composti di blu Barbablù re viceré tre trentatré che anziché su lassù
Obiettivo Consolidare le convenzioni ortografiche: l’accento. Riconoscere monosillabi accentati e atoni.
L’ortografia
MEMO Sui monosillabi, di solito, non viene segnato l’accento. Fanno eccezione alcune parole che cambiano significato se hanno l’accento oppure no. DA preposizione DI preposizione E congiunzione LI pronome NE pronome TE pronome SE congiunzione SI pronome / nota musicale LA articolo / pronome / nota musicale
DÀ verbo “dare” DÌ “giorno” È verbo “essere” LÌ avverbio NÉ congiunzione TÈ bevanda SÉ pronome SÌ affermazione LÀ avverbio
4 Inserisci il monosillabo corretto.
e/è
• Ho visto un astuccio molto divertente coloratissimo molto capiente.
ne / né
• Non ho incontrato papà mamma. Sai dove sono? Tra poco me vado anche io. • Che torta meravigliosa! Me dai un po’? • Non mi piacciono i gelati i pasticcini.
se / sè
• Non so hai letto le previsioni. dovesse fare caldo, porta vestiti leggeri! • Marina porta sempre con il suo portafortuna! • Chi pensa solo a non ha molti amici.
da / dà
l’ho comprato.
• Chi mi una mano? sola non riesco a fare tutto! • Il regolamento delle regole che sono rispettare.
la / là
• tua matita è sopra il tavolo, dove lasci ogni mattina. • Sono tutti a giocare di . Se riordini camera puoi andarci anche tu.
li / lì
• Gli occhiali sono sempre sul comodino. Non • ho aspettati per ore, poi sono andato via di
te / tè
• Versati una tazza di
si / sì
• Non vedono nemmeno in lontananza! • Vieni con me? Ti prego dimmi di !
se ti fa piacere. Non
vedi? . lo ripeto più!
Obiettivo Consolidare le convenzioni ortografiche: l’accento. Riconoscere monosillabi accentati e atoni.
11
L’ortografia
L’APOSTROFO RICORDA...
1 Riscrivi le frasi sul quaderno, metti l’apostrofo quando è possibile.
• Alla una è venuto a trovarmi il figlio dello amico di papà. • Lo albero è carico di frutti. Mi è caduta una pera in testa! • Il papà di Matteo è un santo uomo, aiuta tutti! • Una ondata gigantesca ci ha travolti mentre eravamo sullo scoglio. • Sono andato dallo oculista perché non vedo più da lontano. 2 Cancella la forma errata.
• Fra tutti l’oro / loro, Laura / l’aura è la più simpatica! • C’eri / ceri anche tu alla festa di Karima? • Il papà sera / s’era fermato a casa dei nonni, perché era scesa la sera / s’era. • Se non sei capace di farlo, l’ascia / lascia perdere! • Mi sono spaventato! Cera / c’era un ombra / un’ombra nel sottoscala.
L’apostrofo indica l’eliminazione (elisione) della vocale finale di una parola, davanti a un’altra che inizia per vocale o per H. • L’elisione è obbligatoria con: –– gli articoli lo, la e le preposizioni articolate dell’acqua, l’albero; –– l’articolo una e alcuna, ciascuna, nessuna e buona davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale un’anatra ciascun’amica; –– gli aggettivi bello, quello, quella, santo, santa sant’Anna; –– i numeri la cui pronuncia inizia per vocale l’11 aprile. • È facoltativa con: –– mi, ti, ci, si, vi, ne t’è caduta / ti è caduta; –– di d’argento / di argento; –– questo, questa quest’amica / questa amica.
3 Riscrivi con l’apostrofo.
• ci è
• come è
• di estate
• allo improvviso
• nello orto
• di oro
• sullo orologio
• santa Agata
• questa attrice
• nella acqua
4 Correggi solo se necessario.
• l’imone
• d’ietro
• L’amaca
• d’accordo
• L’apostrofo
• d’appertutto
Obiettivo Usare correttamente l’apostrofo nell’elisione.
12
L’ortografia
TRA ACCENTO E APOSTROFO 1 Completa i fumetti con la forma corretta. Scegli tra c’è, ce ne, ce n’è, c’era, ce n’era.
un po’ Ho fame! di torta per me? Di pasticcini sono solo tre!
La nonna ha fatto due torte per il mio compleanno! anche una alle fragole, la mia preferita! Prima
mezza torta. Ora solo un pezzetto! Dovevi venire quando un bel po’!
2 Completa con:
CE NE / CE N’È
TE NE / TE N’È
VE NE / VE N’È
SE NE / SE N’È
• Di matita rossa • Quando vai, • Non • Mattia compra un quaderno a andata una per andato prima di una, di quadretti, il verso giusto! salutare i nonni. verdi rimasto sono almeno tre. solo uno. • Se non avete • Ti piace questa • Di tempo non • Da piccoli andavamo al più colla, maglia? vuoi una te la compro. più! mare insieme, presto ricordi? un po’ io. possiamo • Prima c’erano due tornare a casa. • Mi piace molto questa • Volete il gelato quaderni, ma Luca • Di cibo in bibita, se rimasta o preso uno. abbondanza. un po’, la prendo volentieri. passata la voglia? 3 Indica con X la forma corretta.
•
ce ne andiamo
ce n’è andiamo
•
se n’è riparla
se ne riparla
•
te n’è rimasto
te ne rimasto
•
me ne vado
me n’è vado Obiettivo Discriminare gli omofoni: ce ne / ce n’è; te ne / te n’è; ve ne / ve n’è; se ne / se n’è.
13
L’ortografia
LA LETTERA H 1 Cerchia la forma corretta.
RICORDA...
• Ho / oh / o, che bello! Sta uscendo il sole! • Non ho / oh / o imparato nulla di ciò che ha / ah / a detto la maestra! • Ahi / hai / ai, che male! Sono caduto dalla bici quando ero ahi / ai / hai giardini. • Ha / a / ah, che spavento! Ho / o / oh visto un’ombra in giardino. 2 Completa con o, ho, a, ha, ai, hai, anno, hanno.
• Non
ancora letto il libro che mi
consigliato.
•
nonni regaleremo un viaggio
• È stato un
difficile. Ci
Roma. anche rubato
la macchina! • Simonetta gliel’
La lettera H è muta, cioè non si pronuncia. Accompagna C e G per formare suoni duri. È presente anche: • in alcune voci del verbo “avere” –– indica possesso (ho una bici nuova); –– esprime sensazioni, emozioni (ho freddo); –– aiuta altri verbi nelle forme composte (ho ascoltato Marina); • nelle esclamazioni (ah!, oh!, ahi!, eh!...); • come lettera iniziale di parole straniere (hotel, hobby…).
un nuovo skate. Non so se regalato
• Giochi con noi
Natale
Non ti confondere con: • O congiunzione • A preposizione semplice • AI preposizione articolata • ANNO periodo di tempo
preferisci stare in panchina?
• Il mio allenatore mi
MEMO
per il compleanno.
fatto giocare in difesa.
3 Inserisci nelle frasi le parole con H:
hotel – hanno – oh – ehi – ha – husky •
! Non mi saluti più?
• Marta • I miei genitori •
un cagnolino di tre mesi: è un prenotato un
. al mare.
, come sei cambiata! Non ti riconoscevo. Obiettivo Discriminare omofoni: ho, hai, ha, hanno; o, ai, a, anno; ah, ahi, oh.
14
L’ortografia
IL TRONCAMENTO 1 Sottolinea le parole che hanno subìto un troncamento.
• Domani speriamo nel bel tempo. • In nave soffro il mal di mare. • Quel libro mi appartiene. • Francesco è davvero un buon amico. • Non abbiamo fatto un buon affare ad acquistare questa macchina! • Nessun ospite di quell’albergo si è mai lamentato. • C’era panna in ciascun gelato.
MEMO NON usare il troncamento davanti a parole che iniziano con S + consonante, PS, PN, GN, Z, X! Nessuno studente, quello straniero, grande psicologo.
2 Indica con X la forma corretta.
uno alunno
un’alunno
un alunno
bel camino
bel’camino
bello camino
ciascuno libro
ciascun’libro
ciascun libro
quel gnomo
quell’gnomo
quello gnomo
quel film
quello film
quel’film
quello treno
quel treno
quel’ treno
nessun zaino
nessuno zaino
nessun’zaino
RICORDA... Il troncamento è la caduta di una vocale o di una sillaba di una parola davanti a un’altra parola che può iniziare sia per vocale sia per consonante. Il troncamento NON vuole l’apostrofo! Vogliono il troncamento: • uno, alcuno, ciascuno, nessuno davanti a nomi maschili che iniziano per vocale o consonante; • buono davanti a vocale o consonante; • bello davanti a consonante; • quello davanti a consonante. Osserva questi esempi: buono b uon compleanno grande gran rumore quello quel bastone bello bel bambino signore signor Angelo nessuno nessun rumore Ci sono però delle eccezioni: poco po’ stai sta’ dici di’ dai da’ fai fa’ vai va’
3 Segna l’apostrofo quando occorre.
• Fa i compiti e da da mangiare al cagnolino. • Ogni estate la nonna va in montagna. • Sta attento a quello che scrivi, l’accento sulla parola “su” non ci va. • Siamo arrivati un’ora fa, ma in casa fa molto freddo. Va ad accendere il camino! • Di alla maestra che non hai fatto i compiti. Li farai di sera! • Da retta al papà e prepara la tavola nella sala da pranzo. Obiettivo Usare forme di troncamento.
15
L’ortografia
CI SONO SEGNI… 1 Inserisci il punto e la virgola e correggi con la lettera maiuscola.
RICORDA...
Un giorno a un vecchietto era venuta l’idea di avviare uno strano tipo di commercio senza neppure una bancarella un tavolino una scatola se ne stava all’angolo di una scuola gli scolari facevano la fila per parlare con lui il vecchietto vendeva bugie le vendeva a 15 centesimi di euro l’una i bambini si divertirono tanto a raccontarle agli amici ai parenti ai conoscenti la più famosa era questa:“Sai mamma oggi ho comprato una bugia da un vecchietto” figuratevi se la mamma gli credeva! M. Argilli, 23 novelle moderne, Gallucci
2 Colora il cerchietto con la punteggiatura corretta.
• Carlotta , anni .
; il cane della zia .
, ha quindici
;
• Nel tardo pomeriggio esco con la mamma , piacerebbe tu venissi con noi . • Marina e Marco . di classe ,
;
, i miei compagni
; verranno al mare con noi ,
• Durante la gita . in autostrada .
; mi
• Il punto (.) indica una pausa lunga e si usa per concludere una frase. • La virgola (,) indica una pausa breve e si usa per: – dividere le parole o gli elementi di un elenco; – separare una frase da un’altra introdotta dalle congiunzioni ma, però, tuttavia, invece…; – isolare un’informazione dal resto del testo: Marina, la sorella più piccola, era la più coraggiosa. • Il punto e virgola (;) indica una pausa più lunga della virgola e si usa per separare due frasi in relazione tra loro. Per esempio: Ogni inverno vado in vacanza in montagna; però preferirei andare al mare. • I due punti (:) si usano per introdurre un discorso diretto, prima di un elenco, per introdurre un esempio o una spiegazione. Per esempio: Ricordate: “avere” è un verbo ausiliare.
.
, gli alunni della classe IV A sono rimasti bloccati ; tuttavia sono arrivati a casa in orario ,
.
3 Inserici i due punti al posto giusto.
• La mamma mi ha chiesto “Come è andata l’interrogazione di scienze?”. • Nella tua camera c’è un gran disordine libri, indumenti, scarpe, giochi sono sparsi ovunque! • Su quel cartello c’è scritto “Lasciare libero il passaggio”. • I nomi invariabili hanno la stessa forma sia al singolare sia al plurale. Per esempio il re, i re.
16
Obiettivo Comprendere e utilizzare la funzione demarcativa ed espressiva dei segni di punteggiatura.
L’ortografia
… E PUNTI! 1 Inserisci nei fumetti la punteggiatura corretta: . / ? / ! / ,.
Sì
Giochiamo a palle di neve
formiamo
delle squadre
Posso giocare con voi
Io faccio l’arbitro Pronti
partenza
Non vi bagnate
via
2 Correggi nelle caselle il punto interrogativo e il punto esclamativo solo quando sono usati in modo errato.
• Smettila di urlare?
• Vi è piaciuta Roma?
• Piove e non ho preso l’ombrello?
• Mi dispiace?
• Come è andata l’interrogazione!
• Che meraviglia il tuo gattino!
3 Indica con X se la punteggiatura è usata correttamente.
Corretto
Errato
Che cos’è una preposizione! Stai attento, potresti inciampare? Gli alunni: hanno chiesto alla maestra “Andiamo in cortile?”. Perché non mi vuoi ascoltare? Marina si alzò. di scatto Aveva dimenticato una pentola sul fuoco, Vorrei un gelato: con tre gusti fragola, limone, pesca. Il papà mi ha detto: “Lavati i denti tutte le sere!”. Obiettivo Comprendere e utilizzare la funzione demarcativa ed espressiva dei segni di punteggiatura.
17
L’ortografia
IL DISCORSO DIRETTO… 1 In questi discorsi diretti mancano i segni di punteggiatura e le virgolette. Correggi le frasi e aggiungi le maiuscole se necessario.
• Betti rispose sono le otto, è ora di alzarsi. • Il gelataio mi ha chiesto aggiungo la panna al gelato? • Gli ho detto innervosito non pasticciare mai più il mio quaderno! • Che cosa mangiamo a pranzo ha chiesto la nonna.
2 Completa con un discorso diretto a tuo piacere. Inserisci la punteggiatura adatta.
• La maestra esclamò • Omar propose a Matteo • Lo zio disse • La commessa chiese gentilmente 3 Osserva il disegno e inserisci nelle nuvolette i discorsi diretti sottostanti.
Lucrezia dice: “Come si chiama la tua bambola? La mia si chiama Cleo”. Martina risponde: “La mia bambola si chiama Giò. Me l’ha regalata la zia per il mio compleanno”. Obiettivo Utilizzare la punteggiatura per introdurre il discorso diretto.
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L’ortografia
… E QUELLO INDIRETTO 1 Che cosa accade quando si passa dal discorso diretto al discorso indiretto? Indica con vero (V) o falso (F).
Vero
Falso
Si inseriscono i due punti prima del discorso. Si collegano le frasi con le parole che, se. I pronomi personali di prima e seconda persona (io, tu, mi, noi, voi, ci…) diventano di terza persona (lui, gli, lei, le, li…). Questo, questa… diventano quello, quella… Si inseriscono le virgolette o le lineette. Il verbo passa dal presente al passato. Qui e qua diventano lì e là. 2 Leggi i fumetti e trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.
Voglio nuotare a stile libero fino alla boa.
Fai una gara con me? Io prendo il materassino e vi raggiungo.
Non allontanatevi troppo dalla riva!
• Un bambino • Un altro bambino • La bambina • Il bagnino Obiettivo Conoscere, usare e trasformare discorsi diretti in indiretti e viceversa.
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CI PROVO IO! 1 Completa le seguenti parole con gl, gn, ni, ch, gh, ci, gi, sci, sce, scie.
sco
io • spu
fanta
a • fian
nza • va
iodi • mar
i • mar
llo • gi o • mar
io • ne •
ume • ar
a • co
ame • cer ianda •
nza
era • la iave • ma
i lla
2 Completa con cu, ccu, qu, qqu, cqu.
• Pas •
a oio
• ri
cire
•
alcuno
• a
mulare
• a
leo
• ta
ino
• s
alifica
• s
ltore
• gia
e
• o
pare
• a
azzone
• a
itrino
•
• a
irente
• a
oziente
•
olina
iz
• so
adro
3 Dividi in sillabe con una stanghetta.
4 Colora la parola errata.
• inutile • aeroporto • poetessa • maestro • piede • bugia
• spiagge
• zia • scuola • fiume • armadio • bambola • antropologo
5 Cancella la forma errata.
spiaggie affollate
•
camicie
camice
stirate
•
arancie
arance
spremute
•
frange
frangie
lunghe
•
mance
mancie
generose
•
pancie
pance
voluminose
•
treccie
trecce
bionde
• buon / buon’ riposo • bel / bello quadretto • santo / san Stefano • quel / quell’ giovane • bel / bell’ esempio • nessuno / nessun ambiente • ciascun / ciascun’ ospite • buono / buon pomeriggio • un / un’ arpa • un / un’ orco
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Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base e sa scrivere rispettando le convenzioni ortografiche.
CI PROVO IO! 1 Riscrivi con l’apostrofo.
2 Inserisci l’accento dove è necessario.
• ci è
• Qui non piove piu. • L’ho visto laggiu. • E gia arrivato. • La mamma mi aspetta la. • Mi siedo qua vicino a te. • Prendo volentieri una tazza di te se vieni con me al bar. • E caduto proprio qui, vicino a me.
• come era • alla epoca • nello orto • sulla onda • bello orologio
3 Inserisci nelle caselle i segni di punteggiatura adeguati.
• È andato al cinema
nonostante il divieto
con Sara
• Ti piacerebbe andare a Roma • State attenti
Non ho voglia di ripeterlo un’altra volta
• Inserisci nello zaino tutto l’occorrente per l’escursione cioccolato
acqua
occhiali
cappello
fazzoletti
4 Sottolinea gli errori e riscrivi a fianco le parole con l’H quando occorre.
• Ai spedito una cartolina a Vittorio. L’a ricevuta? • Ai che male! Non o visto quello spigolo. • O, che bel regalo! Non o saputo aspettare e l’o scartato. • Mi a detto di andare a casa da sola. • A, che paura! Quell’ombra assomigliava a un fantasma. • Fra un anno ci trasferiremo a Milano. Me l’anno promesso. 5 Riscrivi le frasi passando dal discorso diretto al discorso indiretto.
• La mamma disse: “Andrò dalla nonna”. • Il bambino chiese: “Posso avere un palloncino blu?”. • I ragazzi esclamarono in coro: “Resta qui con noi!”. • Mi disse: “Sono orgoglioso di te”. Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base e sa scrivere rispettando le convenzioni ortografiche.
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Il lessico
LO STESSO SIGNIFICATO… 1 Sostituisci le parole sottolineate con i loro sinonimi. Scegli tra:
serravano – impetuoso – afferrarla – soffice – delicata – svaniva pigliavano – fuggire – strillò – fantoccio La bambina di piume e (leggera)
La bambina di piume era così (morbida) che tutti la (prendevano)
Le parole che hanno un significato simile ma forma diversa si chiamano sinonimi: sapere / conoscere; furbo / astuto.
forte. I bambini la trattavano come un
(stringevano) (pupazzo)
in braccio e la
RICORDA...
. Lei cercava di (scappare)
via. Un giorno
la strappò dalle braccia di una bambina.
un vento (fortissimo)
, ma lei era troppo in
La sua mamma cercò di (acchiapparla) alto e troppo lontano!
la bambina di piume
“Vado via, mamma, ciao!”, (gridò) mentre (spariva)
all’orizzonte. B. Masini, La bambina di burro, Einaudi
2 Collega ciascuna parola al sinonimo.
a buffo
famoso
b coraggioso
levare
c celebre
pitturare
d abitazione
casa
e località
strambo
f togliere
temerario
g dipingere
luogo
h scarpe
calzature
3 Cancella in ogni frase l’aggettivo inutile perché esprime la stessa qualità di un altro.
• Jamal è alto, magro, atletico e sportivo. • Il compito è lungo, difficile e complicato. • Il leone è un animale selvaggio, feroce e selvatico. • Il nonno è simpatico, calmo, tranquillo e generoso.
4 Cerchia l’intruso in ciascun gruppo.
pulito ribrezzo terrore nuovo
estrarre
lindo
disgusto paura originale strappare
lustro
comprensione sgomento
falso
piantare
rumoroso ripugnanza serenità innovativo levare Obiettivo Conoscere e usare i sinonimi.
22
Il lessico
… O UN SIGNIFICATO OPPOSTO? 1 Collega ogni nome al suo contrario.
a allacciato b bellezza c ricordare d gentile e mittente f spegnere g consegnare h accolto i colmo
RICORDA...
ricevere destinatario accendere bruttezza dimenticare vuoto scortese slacciato respinto
Le parole che hanno un significato opposto si chiamano contrari. Talvolta i contrari si formano aggiungendo come prefisso: dis-, in-, a-, s-: disarmonico, inadatto.
2 Trasforma i nomi nei loro contrari. Utilizza i seguenti prefissi: dis-, in-, im-, a-, s-, anti-.
• utile
• pettinato
• giusto
• sicuro
• simpatico
• normale
• omogeneo • accordo
• attività • fortuna
• mobile • tipico
MI METTO IN GIOCO Completa il cruciverba con i contrari delle seguenti parole. Nella riga colorata comparirà il nome di uno strumento utile per cercare parole!
1. abitato 2. ingiusto 3. raffinato 4. abituato 5. sopra
6. assente 7. inadatto 8. debole 9. aprire 10. disagio
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Soluzione: Obiettivo Comprendere il rapporto di contrarietà.
23
Il lessico
GENERICO O SPECIFICO? RICORDA...
1 Leggi il fumetto e cerchia con il blu il nome generico e con il rosso i nomi specifici.
Per Natale regalerò ai bambini poveri i giochi di quando ero piccolo: trenini, pupazzi, uno skate.
Si chiamano generiche le parole che hanno un significato più ampio e specifiche quelle che hanno un significato più ristretto e particolare: generico specifico
Io regalerò bambole, peluche e dei pattini!
arredamento
divano
2 Completa la tabella con i nomi generici e i nomi specifici corrispondenti.
Nome generico
Nomi specifici gonna, canottiera, pantaloni ,
elettrodomestico
,
mozzarella, sport
, ,
,
pino, castagno, melo 3 Indica in ogni coppia il nome generico (G) e il nome specifico (S).
frutto
fiore
negozio
elefante
ananas
vegetale
cartoleria
animale
dolce
calice
stivale
gioco
cioccolatino
bicchiere
calzatura
nascondino
4 Per ciascuno dei seguenti nomi generici scrivi tre nomi specifici.
Nome generico
Nomi specifici
Attrezzo
,
,
Mezzo (di trasporto)
,
,
Gioiello
,
,
Colore
,
,
Obiettivo Individuare il rapporto semantico generale/particolare e viceversa.
24
Il lessico
IL VOCABOLARIO Che cosa fornisce il vocabolario per ogni parola? 1
RICORDA...
Leggi le definizioni e inseriscile al posto giusto.
definizione – categoria grammaticale – sillabazione accento che aiuta a pronunciare correttamente la parola numeri che distinguono i vari significati – esempio
Il vocabolario o dizionario raccoglie tutte le parole di una lingua in ordine alfabetico, nella loro forma base.
Pitóne (pi-to-ne), n.m. 1 Grosso serpente non velenoso dei Tropici. 2 Pelle lavorata del rettile che ha lo stesso nome: Mi sono comprata una borsetta di pitone.
2 Quale di queste forme trovi sul vocabolario? Colora il riquadro corretto.
•
scrivo
• ragazzino
scrivere ragazzone
scrissi
scriveremo
ragazzaccio
ragazzo
•
tua
tuo
tuoi
tue
•
cavallo
cavalla
cavalli
cavalle
MEMO Nella lingua italiana scritta alcune parole possono essere accorciate: si hanno così le abbreviazioni, parole alle quali sono state tolte le lettere finali.
3 Scrivi le abbreviazioni accanto ai nomi corrispondenti.
f. – pag. – pagg. – agg. – sig. – sig.ra – ing. – n. – m.
• aggettivo
• maschile
• femminile
• pagina • pagine • ingegnere
• signore
• numero
• signora
Obiettivo Riconoscere la forma base delle parole. Consultare il dizionario.
25
Il lessico
PAROLE DAL MONDO 1 Collega i vocaboli stranieri ai corrispondenti termini italiani.
a hobby b jeep c cowboy d camping e toast f hot-dog g scooter
mandriano, a guardia di una mandria camionetta capace di affrontare terreni accidentati tramezzino passatempo motorino panino con wurstel e senape campeggio
RICORDA... Grazie al contatto con culture diverse dalla nostra, molti vocaboli stranieri sono entrati a far parte della nostra lingua.
2 Cerchia i vocaboli stranieri, poi riscrivi alcuni di loro vicino ai disegni corrispondenti.
Ciao Tommaso, ti scrivo questa e-mail dagli Stati Uniti d’America! Come sai quest’estate stiamo facendo un viaggio in giro per l’America, da una costa all’altra o, come dicono qui, “coast to coast”. Finalmente siamo fermi in questo camping e io posso usare il computer dei miei genitori per scriverti! Qui è tutto divertentissimo e gigantesco! Non solo i grattacieli, le vallate, le praterie, ma anche il cibo, come gli hot-dog e gli hamburger! Abbiamo visitato una cittadina vicino a Huston, in Texas, dove tutti portavano il cappello da cowboy! Il loro hobby preferito è il rodeo, dove cavalcano giganteschi tori! Staremo in giro ancora per questo weekend e poi torneremo in Italia con un enorme jet! Ora ti saluto. Bye bye! Andrea
Obiettivo Conoscere i termini stranieri di uso comune.
26
Il lessico
FAMIGLIE DI PAROLE E CAMPI SEMANTICI 1 Completa le famiglie di parole con cinque nomi per gruppo.
mano
oro
• manoscritto
• orefice
•
• maniglia
•
•
• baciamano
•
•
•
•
•
•
•
•
casa
RICORDA... • Una famiglia di parole è formata da un nome primitivo e dai suoi derivati. • Un campo semantico è costituito da una “rete” di parole legate tra loro dal significato.
2 Completa i seguenti campi semantici.
pelo cane
scuola
guinzaglio collare
aula scolari
3 Costruisci un campo semantico per ciascuna parola.
savana
sci
libro
Obiettivo Costruire campi semantici. Riconoscere e raccogliere per categoria le parole ricorrenti.
27
Il lessico
LINGUAGGI SPECIFICI 1 Cerchia nello schema i termini specifici e inseriscili in tabella al posto giusto.
allenatore – rupestre – volteggio – fuorigioco – arcipelago – meteorologico antropologo – ominide – geografo – palleggio – reperto – lucumone paleolitico – punteggio – delta – affluente Sport
Storia
Geografia
2 Cancella il termine specifico non appartenente a ciascun gruppo.
solfeggio
fotosintesi
hard disk
sinfonia invertebrato pubblicità orchestra faraone
recita ruminante file 3 Sottolinea nel brano i termini specifici.
La superficie terrestre è suddivisa in grandi pezzi detti placche, in continuo movimento l’una verso l’altra. I movimenti sono lentissimi, ma le forze che li generano sono enormi. In alcuni punti i margini di due placche si incastrano. In quei punti le rocce cominciano a comprimersi accumulando energia. Quando raggiungono il punto di rottura, l’energia accumulata si libera in pochi istanti e i margini delle placche scorrono velocissimi l’uno vicino all’altro: è il terremoto. Il punto nel quale ha inizio la rottura e lo scorrimento delle rocce si chiama ipocentro. Il punto della superficie terrestre che si trova sulla verticale dell’ipocentro è chiamato epicentro. G. Carrada, Atlante della natura junior, Touring Junior
• A quale disciplina appartengono? Storia
Geografia
Scienze
Obiettivo Saper riconoscere il lessico specifico.
28
La morfologia
LA RADICE E LA DESINENZA 1 Completa con le desinenze appropriate.
• I nonn
sono arrivat
da Roma con il tren
RICORDA...
delle 17.
Le parole variabili si dividono in due parti: • Gli alunn della maestr Claudia scendon sempre in cortile per • la radice è la parte che non fare la ricreazion . cambia e dà il • Silvia tutt le mattin mangi latte e biscott per colazion . significato della • Oggi le ond del mare sono altissim ; noi non prend la barc ! parola: bambin; • la desinenza è la 2 Cerchia le radici delle seguenti parole. parte che cambia fiore collina libro attenti buonissimo a seconda: – del genere nuotiamo quelle vecchie topo pulivate (bambin/o, telefono cuoco materasso simpatici tavolo bambin/a); – del numero 3 Aggiungi una desinenza alle seguenti parole. (bambin/i); – del tempo e Pronomi Nomi Aggettivi Verbi della persona quell zi splendid parl dei verbi quest medic ricc stud (prend/o, prend/eranno). nessun cantant astut vinc • Il cagnolin
alcun
di Marina è piccol
maestr
, bianc
e molto simpatic
magic
.
prend
4 Per ciascuna parola riscrivi la radice e la desinenza al posto giusto.
Radice mucca
mucc
Desinenza a
poliziotti foglie molti biciclette ascoltate gatte quaderni Obiettivo Usare e discriminare radice, desinenza.
29
La morfologia
PRIMA O DOPO? 1 Inserisci un prefisso opportuno davanti a ciascuna parola.
ordinato
cotto
milionario
fortuna
ordine
fatto
vento
stante
2 Indica con X le parole che hanno il prefisso.
distratto
allettante
interlinea
dislivello
spadaccino
dispari
distante
innocente
spaventato
RICORDA... Alcune particelle si possono aggiungere alle parole e cambiano il loro significato: • i prefissi si scrivono davanti alle parole antipioggia; • i suffissi si scrivono dopo la radice della parola fioraio.
3 Risolvi il cruciverba con le parole che hanno un suffisso.
Orizzontali 2. Sostituisce i denti. 3. Insieme di alberi da frutto. 5. Atleta che corre. 6. Profumato.
1
2
3 4 5
Verticali 1. Sforna il pane ogni giorno. 3. Contenitore per vasi. 4. Il polso della camicia!
6
4 Cerchia con il rosso i prefissi e con il blu i suffissi delle seguenti parole.
boccale • ditale • preallarme • disarmato • disarmonico dentista • disomogeneo • sgarbato • pittura • bellezza • sconforto • sforzo 5 Scrivi le parole-base comprese tra prefisso e suffisso.
• extraterrestre
• disboscamento
• multimilionario
• impaginatrice
Obiettivo Usare e discriminare prefissi e suffissi.
30
La morfologia
PARTI VARIABILI E INVARIABILI RICORDA...
1 Scrivi le parti del discorso sulla lavagna al posto giusto.
su – ohimè – gentilmente – amabile – scrivania – presero quindi – perciò – ma – altissimi – egli – mai – delle – ah seppure – e VARIABILI
INVARIABILI
• L’articolo, il verbo, l’aggettivo, il pronome, il verbo sono parti variabili del discorso, perché la loro forma varia nella desinenza. • L’avverbio, la preposizione, la congiunzione, l’interiezione (o esclamazione) sono parti invariabili, perché la loro forma non varia nella desinenza.
2 Scrivi tre parole per ogni parte del discorso.
nome
,
,
articolo
,
,
verbo
,
,
aggettivo
,
,
pronome
,
,
congiunzione
,
,
esclamazione
,
,
preposizione
,
,
Obiettivo Discriminare parti variabili e parti invariabili del discorso.
31
La morfologia
IL NOME: DI COSA, DI ANIMALE, DI PERSONA 1 Risolvi il rebus. Scrivi la frase e cerchia i nomi.
Un gr +
va a
RICORDA...
ran +
+
I nomi sono parti variabili del discorso. Indicano una delle seguenti categorie: persone, animali, cose.
nel l +
Soluzione: 2 Leggi il testo e sottolinea i nomi.
La sera non voleva mai andare a letto. “Ancora cinque minuti, ancora cinque minuti” diceva. Quando entrava in classe, aveva ancora gli occhi semichiusi. Il libro di inglese era il suo cuscino preferito. Però era un po’ basso, allora gli metteva sopra il quaderno di italiano e l’astuccio, poi il sacchetto morbido della merenda! La maestra gli diceva: “Ti manca qualcosa? Vuoi anche un pigiama?”. Ma lui cadeva addormentato come un ghiro. Nemmeno capiva che la domanda era ironica. Dormiva come un sasso, solo che i sassi non russano, lui sì! V. Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi
3 Leggi la filastrocca, cerchia i nomi comuni e inseriscili in tabella al posto giusto.
Al lupo, al lupo! C’era, tanto tempo fa, il ragazzo Mustafà che faceva il pastorello di otto pecore e un agnello. Per fare una burla prese a fare delle urla: “Ehi, aiuto! Il lupo! Il lupo! Via bestione brutto e cupo!”. Dal villaggio i pastori, nel sentire quei clamori, con le forche e i bastoni, su e giù per i burroni, a quel prato tutti quanti arrivarono ansimanti.
“Mustafà ci hai chiamato? Dov’è il lupo? Dov’è andato?”. E lui: “Cari, il fatto è che prima c’era e ora non c’è!”. R. Piumini, C’era una volta, ascolta, Einaudi
Nomi di animale
Obiettivo Identificare e analizzare i nomi.
32
Nomi di persona
Nomi di cosa
La morfologia
IL NOME: COMUNE E PROPRIO 1 Sottolinea i nomi propri e correggili con la lettera maiuscola.
altalena • roma • caffè • giostra • pinocchio • mamma • maestra cittadino • italia • allegria • isola • filippine • battello • eleonora aureola • giovanni • leonardo • colosseo • monumento titanic • crociera • gatto • coniglio • rex 2 Completa le frasi con lo stesso nome. Usa la lettera maiuscola quando è usato come nome proprio.
Cenerentola – cenerentola • La trattano come una
:
pulisce e riordina per tutti! •
perse la scarpetta a
mezzanotte.
RICORDA... • Sono nomi comuni quelli che indicano un elemento in generale (la casa, un bambino). • Sono nomi propri quelli che si riferiscono a un elemento in particolare (Mattia, Monte Bianco). I nomi propri si scrivono con la lettera maiuscola.
Pero – pero • Sotto il
era caduta molta frutta.
• Abito nella cittadina di
, alle porte
di Milano.
3 Completa la tabella.
Nomi comuni
Pino – pino • Lo zio
arriverà tra un paio di
giorni. • Il
nel nostro giardino è innevato.
Nomi propri
vulcano Biancaneve oceano Milan attore
Alba – alba
isola
• Mancano solo due ore all’ • La città di
Firenze
.
è famosa per i tartufi.
sportivo
Obiettivo Individuare e distinguere nomi comuni e propri in base al significato.
33
La morfologia
IL NOME: MASCHILE E FEMMINILE 1 Forma il femminile modificando la desinenza.
Maschile gatto
Femminile in -A gatta
lupo amico cognato bambino zio Maschile
Femminile in -ESSA
poeta duca
RICORDA... I nomi di persona e animale possono essere di genere maschile o femminile. I nomi di cosa sono maschili o femminili in base a quanto stabilito dagli usi della nostra lingua. • Sono maschili i nomi di mari, monti, fiumi, laghi, alberi. • Sono femminili i nomi di frutti, città, isole, regioni. 2 Scrivi il genere femminile o maschile dei seguenti nomi indipendenti.
Maschile
elefante
Femminile
padre
professore dottore
regina
leone
suora
Maschile
Femminile in -TRICE
uomo fratello
attore pittore ambasciatore
Scrivi M (maschile) o F (femminile) 3 accanto a ciascun nome.
autore direttore
• Italia
MEMO Sono nomi di genere promiscuo molti nomi di animale che hanno una sola forma, maschile o femminile, per indicare sia il maschio sia la femmina: la pantera, il giaguaro. Quando è necessario si aggiunge la parola “maschio” o “femmina”: il canguro femmina. Obiettivo Individuare il genere di un nome.
34
• redattore
• anguria
• Sardegna
• Bologna
• libro
• Vesuvio • tartaruga
• cartina
• serpente • albicocca
• Tevere
• banano • tigre • castagno • scimmia
La morfologia
4 Quali frutti danno queste piante? Completa.
Albero
MEMO
Frutto
pero
Sono nomi di genere comune i nomi che hanno la stessa forma per il maschile e il femminile: il nipote, la nipote.
melo arancio olivo
castagno
5 Cerchia i nomi di genere comune.
• parente • commesso
• impiegato • automobilista
• fratello • cugino
• nonno • guardiano
• custode • preside
• atleta • direttore
6 Inserisci davanti a ciascun nome P (promiscuo), C (comune), I (indipendente).
pantera
pianista
bue
nuora
mamma
pediatra
collega
balena
riccio
testimone
giornalista
trota
7 Leggi la filastrocca e inserisci al posto giusto:
la torta – il boa – il torto – la colla – il gambo – la boa – la gamba – il collo Per chi lo subisce mangio Raggiungo se vedo
è ingiusto, che assaporo con gusto. quando nuoto nel mare, , mi metto a strillare!
è il piede del fiore, mentre
è un arto inferiore. è un appoggio per la mia testa,
usa
la mia maestra.
MEMO Ci sono nomi che al maschile e al femminile hanno significati diversi. Attenzione ai falsi cambiamenti di genere!
Obiettivo Individuare il genere di un nome.
35
La morfologia
IL NOME: SINGOLARE E PLURALE RICORDA...
1 Trasforma i nomi dal singolare al plurale.
Singolare
Un nome è di numero singolare quando indica una sola persona, una sola cosa, un solo animale. È di numero plurale quando indica più persone, animali e cose.
Plurale
artista arma pineta ala dio bue aglio enigma
2 Completa la tabella trasformando i nomi dal singolare al plurale.
Singolare
Plurale in -CHI, -CHE, -GHI, -GHE
Singolare
Plurale in -CE, -CIE, -GE, -GIE,
Singolare
alga
farmacia
amico
valanga
spiaggia
obbligo
ago
treccia
portico
mucca
freccia
medico
tronco
arancia
parco
bruco
bilancia
sindaco
falco
camicia
spago
collega
valigia
psicologo
3 Volgi al singolare.
• bugie
• dee
• istrici
• amache
• focacce
• pollici
• sarcofagi
• foche
• indici
Obiettivo Individuare il numero di un nome.
36
Plurale in -CI, -GI, -CHI, -GHI
La morfologia
IL NOME: INVARIABILE, SOVRABBONDANTE, DIFETTIVO RICORDA... Volgi al plurale o al singolare quando è possibile e cerchia
1 i nomi difettivi.
Singolare
Plurale
sale agrumi diploma cancelli asma viveri razza mezzogiorno moto rocce forbici sangue cappotti cintura 3 Scrivi una frase per ciascun nome sovrabbondante.
• I fusi
• Le fusa
• Gli ossi
• Le ossa
• I nomi difettivi hanno solo il singolare o il plurale: il latte, i calzoni. • I sovrabbondanti, invece, hanno due plurali con significato diverso: corno corni corna (strumenti (degli animali) musicali)
2 Cancella la forma errata dei nomi sovrabbondanti.
• La bambina ha le guance paffute e i labbri / le labbra rosse. • Quando parli fai molti gesti / molte gesta con le mani. • Il candeliere antico ha i bracci / le braccia d’argento. • Prendi fra i bracci / le braccia il tuo fratellino. • I fili / le fila della luce sono scoperti, stai attento. • Ci sono dei ruscelli lungo le ciglia / i cigli della strada.
MEMO
4 Sottolinea di rosso i nomi difettivi, di verde quelli invariabili.
I nomi invariabili mantengono la stessa forma sia al singolare sia al plurale: il caffè, i caffè.
spezie • virtù • latte stoviglie • sci • pepe • redini • sete • falò • sole mutande • forbici • sport • occhiali Obiettivo Discriminare nomi invariabili, difettivi e sovrabbondanti.
37
La morfologia
IL NOME: CONCRETO E ASTRATTO 1 Indica se i seguenti nomi sono concreti (C) o astratti (A).
• aria • fuoco • isola • gioventù • pigrizia • atleta • città
• attenzione • aereo • odio • primavera • tavolo • film
RICORDA... I nomi concreti indicano persone, animali e cose reali che possiamo percepire attraverso i cinque sensi: albero, cielo, mamma. I nomi astratti indicano idee, sentimenti, concetti e ciò che non possiamo percepire con i cinque sensi: giustizia, speranza, rabbia.
• concerto
2 Scrivi il nome astratto che corrisponde a ciascun aggettivo.
3 Scrivi il nome astratto che corrisponde a ciascun verbo.
• vecchio
vecchiaia
• spiegare
spiegazione
• giovane
• invitare
• astuto
• memorizzare
• attento
• sgridare
• coraggioso
• incoraggiare
• ricco
• lavorare
• altruista
• impaurire
4 Cerchia l’intruso in ogni gruppo e scrivi se si tratta di un nome concreto o astratto.
biblioteca
fantasma
libreria libro leggere
gelato
paura
fanciullezza
golosità
terrore
adolescenza
cornetto
spavento
ragazzino
marmellata
vecchiaia
Obiettivo Discriminare nomi astratti e concreti.
38
La morfologia
IL NOME: INDIVIDUALE E COLLETTIVO 1 Collega i nomi individuali ai collettivi corrispondenti.
RICORDA...
• lupo costellazione • stella argenteria • isola esercito • argento scolaresca • alunno bosco • albero branco • soldato arcipelago 2 Completa le espressioni con il nome collettivo adatto. Scegli tra:
I nomi comuni si distinguono in: • individuali, che indicano una sola persona, un solo animale, una sola cosa; • collettivi: indicano un insieme di persone, animali e cose della stessa categoria.
banda – mazzo – gang – sciame – comitiva – stormo
• •
di fiori
•
di uccelli •
di suonatori
•
di malviventi
di turisti
•
di api
3 Indica il significato di ciascun nome collettivo. Aiutati con il dizionario.
• faggeto
insieme di
• clientela
insieme di
• mobilia
insieme di
• pinacoteca
insieme di
• clero
insieme di
• gregge
insieme di
4 Risolvi il cruciverba con i nomi collettivi. 1
2 6
3
4
5
Orizzontali 3. Insieme di vegetali. 4. Insieme di panni. 5. Insieme di navi. Verticali 1. Insieme di cantori. 2. Insieme di spettatori. 3. Insieme di foglie. 6. Insieme di mucche.
Obiettivo Discriminare e usare i nomi collettivi.
39
La morfologia
IL NOME COMPOSTO 1 Leggi le vignette e cerchia i nomi composti.
RICORDA... I nomi composti sono formati dall’unione di due o più parole.
Ora colleziono carte, prima collezionavo francobolli.
Io preferisco le conchiglie. Sul bagnasciuga ho trovato una madreperla.
Io mi accontenterei di non fare più il girotondo!
2 Leggi gli indovinelli e completa con i nomi composti dalla parola “capo”.
• È la più importante della cucina, prepara piatti sera e mattina. • Alla stazione controlla ogni treno, per partire non puoi farne a meno. • È il primo giorno di un nuovo anno, oltre trecento… lo seguiranno! • Della squadra è il capitano, nei giochi coi piedi o quelli di mano!
3 Inserisci in tabella i nomi composti al posto giusto.
saliscendi – apriscatole – tagliacarte – arcobaleno – pescespada – lavasciuga – prendisole cassaforte – pianoforte – biancospino – altopiano Nome + nome
Aggettivo + aggettivo
Nome + agg. Agg. + nome
Obiettivo Riconoscere e classificare i nomi composti.
40
Verbo + nome
Verbo + verbo
La morfologia
IL NOME: PRIMITIVO O DERIVATO 1 Collega ciascun primitivo al derivato corrispondente.
a pane
campanaro
b fiore
panificio
c bosco
dentifricio
d dente
muratore
e campana
occhiolino
f lampada
lampadario
g muro
boscaglia
h occhio
fioriera
RICORDA... I nomi primitivi non derivano da nessun’altra parola. I nomi derivati derivano dai primitivi, con l’aggiunta di prefissi e suffissi che ne cambiano il significato: latte latt-aio; al-latt-ato primitivo derivati
2 Completa le frasi con i nomi derivati adatti. Scegli tra:
ombrellone – erbivori – boccaglio – occhiali – lampione – giornale braccioli – navigazione • L’elefante, la giraffa e la zebra sono animali • Abbiamo letto quel • Dopo giorni di
.
alla luce di un
.
abbiamo avvistato la costa.
• Indossa il
se vuoi andare a fare pesca subacquea.
• Hai lasciato i
e gli
sotto l’
.
MI METTO IN GIOCO Per risolvere l’indovinello, completa lo schema e leggi la riga verticale colorata.
1 2
Chi si tuffa senza bagnarsi? Il
3 4 5 6 7
Il primitivo di… 1. panettiere 2. gommista 3. mercato 4. dentista 5. libraio 6. marea 7. cartiera 8. innevato
8
Obiettivo Riconoscere e formare nomi derivati.
41
La morfologia
IL NOME ALTERATO 1 Trascrivi in tabella al posto giusto.
fiorellino – porticina – divanetto – omaccio – cartaccia – letterina gattaccio – bestione – campicello – cappellone Diminutivo
Vezzeggiativo
Accrescitivo
Dispregiativo
2 Per ciascun nome primitivo scrivi gli alterati possibili.
RICORDA...
• bocca
Si chiamano nomi alterati i nomi che, con l’aggiunta di suffissi, alterano, cioè modificano, il loro significato in base alla quantità e alla qualità. Possono essere: • accrescitivi (suffissi: -one, -ona… casona); • diminutivi (suffissi: -ino, -ello… casina); • vezzeggiativi (suffissi: -uccio, -etto, -etta casetta); • dispregiativi (suffissi: -astro, -accio, -accia casaccia).
• ragazzo • pietra • bicchiere • borsa • donna • gatto • ombrello • mano
3 Indica se i seguenti nomi sono alterati (A) o derivati (D).
• fioriera
• pelliccia
• scatoletta
• panino
• castagnaccio
• uccellino
• pennetta
• orefice
• zanzariera
• nipotino
• ochetta
• nonnetto
• donnona
• braccialetto
• paesello
Obiettivo Individuare le alterazioni di un nome.
42
La morfologia
… E SE SONO FALSI? 1 In ciascun gruppo di nomi alterati scrivi il primitivo corrispondente, poi colora il falso alterato.
focona focaccia fochetta
2
calzetta calzone
cavalletto cavallone
melona melaccia
tacchetto
RICORDA...
taccaccio
calzaccia
cavallino
melone
tacchino
Alcuni nomi a prima vista sembrano alterati, ma sono primitivi. Si chiamano falsi alterati: mattone non è un grande matto!
Cancella dallo schema i nomi alterati. Le lettere restanti formeranno due falsi alterati.
T
S O R
R
I
V
I
T
T O O R
S
E
S
I
N O R
N U V O L O N E O N E
Z A M P A C C
P O S O S
T A C C
P A E
A
I
O P L O
S
E
L
R
E
T
T A T
V O C E
T
T A N O
C A M E I
I
• I falsi alterati sono:
3 Leggi la filastrocca e cerchia i falsi alterati. Poi trova tre alterati per ogni nome sottolineato.
Il naso piccolo non è un nasello, un bacio timido non è un baccello. Un cervo cucciolo non è un cervello, una gioia piccola è sempre un gioiello! È un grosso cane il nero cannone? Se salta e abbaia è solo un cagnolone! È una lunga fila il fresco filone? No, può sfamare un lieto plotone!
Naso
Bacio
Cane
P. Costalunga, Il bosco delle lettere, Raffaello Obiettivo Individuare le false alterazioni di un nome.
43
CI PROVO IO! 2 Volgi al plurale le seguenti espressioni. Poi cerchia i nomi invariabili.
1 Volgi al femminile le seguenti espressioni.
• il nipote simpatico • il cantante intonato
• il bar aperto
• il ragazzo tranquillo
• la farmacia di turno
• il pianista applaudito
• il catalogo completo
• il parrucchiere esperto
• il dialogo acceso
• il dottore competente
• la città bellissima
• il pittore originale
• la moto veloce
3 Scrivi accanto a ogni nome se è astratto (A) o concreto (C).
• differenza
• fedeltà
• gioia
• aereo
• allenamento
• copriletto
• simpatia
• turista
• bicchiere
• gioiello
• giardinetto
• disegno
4 Indica, nelle seguenti frasi, se i nomi sottolineati sono individuali (I) o collettivi (C).
• Ho trascorso tutto il giorno
in biblioteca
.
• Abbiamo fatto una passeggiata nel castagneto • Pietro legge un libro • In classe
sul pirata Testanera e la sua ciurma
è arrivato un nuovo alunno
• Tutta la scolaresca
vicino a casa .
.
ha visitato la pinacoteca
• Siamo stati accerchiati da uno sciame
.
di api
di Brera. mentre uscivamo dalla pineta
5 Indica da che cosa sono formati i seguenti nomi composti.
• capofila
nome + nome
• pellerossa
+
• asciugacapelli
+
• cartapesta
+
• portacenere
+
• autostrada
+
Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.
44
.
CI PROVO IO! 1 Scrivi accanto ai nomi derivati il primitivo da cui provengono. Poi cerchia la radice comune.
• pizz eria
pizz a
• canile
• mobilificio
• tavolata
• dentiera
• cavalcata
• capigliatura
• orologio
• ricettario
• castagneto
2 Inserisci accanto a ciascun nome alterato D se è diminutivo, A se è accrescitivo, V se è vezzeggiativo, Dis se è dispregiativo.
• scarpetta
• pallina
• botticella
• bisteccona
• occhiataccia
• seggiolina
• torretta
• ventaccio
• casona
• zampetta
• scimmietta
• leoncino
3 Indica con X se i seguenti nomi sono primitivi, derivati, alterati oppure composti.
Nome
Primitivo
Derivato
Alterato
Composto
asciugamano pizzaiolo sacchettino libricino pescivendolo ananas pastasciutta birrificio riso 4 Esegui l’analisi grammaticale dei seguenti nomi, come nell’esempio.
• caffè
nome comune di cosa, maschile, invariabile, concreto, primitivo.
• fanciullino
• branco
• grattacieli
• vigneto
Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.
45
La morfologia
L’ARTICOLO 1 Scrivi davanti a ciascun nome l’articolo determinativo.
•
oca
•
stivale
•
indiani
•
spaghetti
•
sedie
•
gnocchi
•
zoccoli
•
zufolo
•
mobili
•
armadio
•
altalena
•
ombrello
•
asciugamano
•
anatre
•
microfono
•
pneumatico
•
budino
•
pipa
2 Riscrivi dividendo l’articolo dal nome e inserisci l’apostrofo se necessario.
• laspirapolvere • loscolaro • linsalata
RICORDA... L’articolo è quella parte del discorso che precede il nome e ne indica il genere e il numero. • L’articolo determinativo indica una cosa, un animale, una persona ben precisi: Il cane (non uno qualsiasi) è sul tappeto. Sono articoli determinativi: il, lo, la, i, gli, le, l’. • L’articolo indeterminativo indica qualcosa in modo generico: Passami una penna (una qualsiasi). Sono articoli indeterminativi: un, uno, una, un’.
• gliarredi
• lestorie
• gliindiani
• lincubo
• lasperanza
• loscimpanzè
3 Leggi il brano e cerchia con il blu gli articoli determinativi e con il rosso quelli indeterminativi.
Scodinzolo è il cane del signor Leonardo. Prima però è stato in un canile, dove si tengono i cani senza padrone. Ogni volta che arrivava qualcuno, lui faceva le feste, muovendo la coda. Tante volte però è rimasto nella gabbia con la coda tra le gambe. Con Leonardo si sono guardati negli occhi. “È buono come il pane” ha detto la volontaria del canile ”ma ha bisogno di una casa grande”. Così ha aperto la porta della gabbia. “Vieni ti porto a casa” ha detto Leonardo. Allora il cane ha capito e ha mosso la coda come un mulino a vento. Un vento libero di felicità. L. Walter, Storie brevi, Edizioni EL Obiettivo Individuare e distinguere gli articoli determinativi e indeterminativi.
46
MEMO Davanti ai nomi maschili che iniziano per gn, pn, ps usa gli articoli lo e gli!
La morfologia
4 Completa le tabelle con gli articoli determinativi (D) o indeterminativi (IN).
D cuore
il
IN un
D
IN
ostacolo
ascensore
allarme
cruciverba
orca
computer
edera
sceicco
idea
scintilla
sarto
5 Sottolinea in ciascuna frase l’articolo e indica con X se si tratta di determinativo (D) oppure indeterminativo (IN).
D
IN
Non lo vedo da un’ora. Abbiamo incontrato le nostre amiche. Al mercato ho comprato le arance Ti piacerebbe mangiare in una pizzeria vicino a casa? Ho trovato Leo in uno scompartimento del mio treno. Mangerei una tavoletta di cioccolato! Gli scorpioni sono insetti pericolosi. 6 Sottolinea l’articolo e analizzalo come nell’esempio.
• il nonno
articolo determinativo, singolare, maschile
• la cassetta • lo zufolo • la telecamera • i parenti • gli accappatoi • le giraffe Obiettivo Individuare e distinguere gli articoli determinativi e indeterminativi.
47
La morfologia
AGGETTIVI PER TUTTI I GUSTI 1 Sottolinea nella poesia gli aggettivi qualificativi e indica con una freccia a quale nome si riferiscono.
RICORDA... Gli aggettivi qualificativi accompagnano il nome e ne indicano una qualità. Possono indicarne la forma, la grandezza, le qualità fisiche o caratteriali, gli stati d’animo e i modi di essere: Bambino alto, simpatico, sportivo.
Il suo nome è Cochita, un bellissimo cane col mantello lucido, nero come il catrame. La sua coda che rotea, forte e robusta, spolvera sedie e i mobili frusta: cadono oggetti antichi e preziosi, bicchieri fragili e deliziosi. La mamma urla assai disperata: “Cochita è una peste, va tranquillizzata!”. Allora pian piano io mi avvicino, con un enorme e gustoso panino, Le dico all’orecchio: “Questo è per te”. Lo addenta e ne aspetta almeno altri tre. Cochita felice mi lecca la mano, si sdraia e poi ronfa sul nostro divano! P. Gentile
2 Sostituisci le espressioni con l’aggettivo corrispondente. Segui l’esempio.
• abbonamento della settimana
abbonamento settimanale
• situazione di pericolo
• stanza in disordine
• ambiente di mare
• clima di montagna
• notizia di interesse
• abbigliamento di primavera
MEMO L’aggettivo deve concordare con il nome nel genere e nel numero!
3 Scrivi accanto a ciascun nome un aggettivo qualificativo appropriato.
• computer
• gazzella
• libro
• costume
• scalata
• pomeriggio
• lezione
• amiche
• funghi
• finestre
Obiettivo Individuare l’aggettivo qualificativo di grado positivo.
48
La morfologia
4 Cerchia gli aggettivi presenti nello schema e inseriscili al posto giusto.
A Z Z U R R O S I E P E
M I A P C R E M O S O A
O N S U C A M A R O S P
R S S Z P O C L H I I P
B I O Z R C V I L F L I
I P R O O H I M U R E C
D I D L F I S P C E N C
O D A E U A C I I D Z I
C O N N M R I D D D I C
O E T T A O D O O O O O
N C E E T R O S S O S S
O O L I O D E M T F O O
MI METTO IN GIOCO Risolvi i rebus. Riscrivi sotto gli aggettivi ottenuti e trova per ciascuno di loro altri tre nomi a cui possono essere attribuiti.
• GR +
+ ONE
• MAGNI +
STRU +
• O +
+ AGGETTIVI
NOMI
• • • Obiettivo Individuare l’aggettivo qualificativo di grado positivo.
49
La morfologia
UNA QUESTIONE DI… GRADI! 1 Sottolinea con il rosso gli aggettivi qualificativi di grado positivo, con il blu quelli di grado comparativo.
• Il nonno è un uomo generoso. • Il tuo skate è più nuovo del mio. • La pizza margherita è meno saporita di quella con le acciughe. • La classe IV C è meno ordinata della IV A. • Il viaggio è stato divertente. • Amed è tanto simpatico quanto intelligente. • Ginevra è golosa come Matilde. 2
Colora in ogni frase i quadratini per distinguere i comparativi. Usa il rosso per il comparativo di maggioranza, il blu per quello di minoranza, il verde per quello di uguaglianza.
• La mia maestra è meno severa della tua. • Il mio zaino è più pesante del tuo.
RICORDA... L’aggettivo qualificativo è di: • grado positivo, quando esprime una qualità nella sua forma più semplice furbo, grande, attento; • grado comparativo, quando esprime un confronto tra due elementi rispetto a una qualità. Puoi distinguere tra: – comparativo di maggioranza più furbo di…; – comparativo di minoranza meno grande di…; – comparativo di uguaglianza attento come…
• La nonna è meno alta della mamma. • Questo film è più noioso di quello che ho visto ieri. • Lucrezia è simpatica come Nicoletta. • Questo melo è meno vecchio dell’abete. • Questo autunno è mite come la scorsa primavera.
3 Completa la tabella mettendo a confronto i nomi proposti. Scegli l’aggettivo qualificativo e segui le indicazioni date.
comp. di maggior. bicicletta / moto
50
comp. di uguagl.
rosa / gelsomino
comp. di minor.
tu / tuo padre
comp. di minor.
plastica / metallo
comp. di uguagl.
altalena / scivolo
Obiettivo Conoscere, discriminare e usare il grado positivo e comparativo dell’aggettivo qualificativo.
La morfologia
4 Sottolinea il superlativo e indica se si tratta di superlativo assoluto (A) o relativo (R).
RICORDA...
• Ornella è una maestra divertentissima. • Muffin è il cane più coccolone del branco.
L’aggettivo qualificativo è di grado: • superlativo assoluto, quando esprime una qualità al massimo livello libro bellissimo; • superlativo relativo, quando esprime una qualità al massimo livello, ma in relazione a un gruppo. Puoi distinguerlo dal comparativo di maggioranza per la presenza dell’articolo determinativo il più coraggioso dei miei amici.
• La balenottera è il più grande dei cetacei. • I miei genitori hanno comprato una cucina ultraccessoriata. • Tuo cugino è supersimpatico. • Martina è la più piccola delle mie cugine.
MEMO Alcuni aggettivi hanno forme speciali di comparativo e superlativo.
Positivo
Comparativo di maggioranza
Superlativo assoluto
buono
normale più buono
speciale migliore
normale buonissimo
speciale ottimo
cattivo
più cattivo
peggiore
cattivissimo
pessimo
piccolo
più piccolo
minore
piccolissimo
minimo
grande
più grande
maggiore
grandissimo
massimo
alto
più alto
superiore
altissimo
supremo/sommo
basso
più basso
inferiore
bassissimo
infimo
5 Sostituisci le forme normali con quelle speciali.
• Hai ottenuto un voto più buono ( del mio. • Il mio fratello più grande (
) ) frequenta
la tua stessa scuola. • Ti sei comportato in modo cattivissimo (
)!
• Questa torta è buonissima (
)!
MEMO Il superlativo assoluto si forma: • aggiungendo i suffissi -issimo/a/i/e; • aggiungendo i prefissi extra-, super-, arci-, stra-, ultra-, mega-; • premettendo all’aggettivo molto, assai…; • ripetendo due volte l’aggettivo.
Obiettivo Conoscere, discriminare e usare il grado positivo, comparativo e superlativo dell’aggettivo qualificativo.
51
La morfologia
IL PRONOME PERSONALE SOGGETTO… 1 Completa con i pronomi personali soggetto corretti.
RICORDA...
Pronomi personali Persone
Funzione di soggetto
1a sing.
IO
2a sing.
TU
3a sing.
EGLI, ELLA, ESSO, ESSA, LUI, LEI
1a plur.
NOI
2a plur.
VOI
3a plur.
ESSI, ESSE, LORO
• Non sono venuto alla tua festa, perché •
non mi hai invitato!
cercherò di non farti fare brutte figure.
• Kim e Giuliana sono bambini molto estroversi. •
Il pronome è quella parte variabile del discorso che si usa al posto del nome. I pronomi personali sostituiscono i nomi di persona, animale o cosa e possono avere la funzione di soggetto o di complemento.
vorrei mettermi nel banco con Bea.
• Gianni Rodari è stato un grande poeta. • Andranno
cercano sempre di far amicizia con tutti. è molto generosa, presta le sue cose a tutti! ha scritto molte poesie e fiabe per i bambini.
a prendere la zia all’aeroporto o andremo
?
2 Nelle seguenti frasi cerchia il pronome personale soggetto.
• Noi vogliamo uscire con Michele e Jonas. • Se tu ci venissi a prendere, noi saremmo molto contenti! • Essi sanno benissimo la lezione. • Mi hanno fatto un brutto scherzo e io li ho evitati tutto il giorno. • Che cosa ne pensi tu? Noi non siamo d’accordo. • Voi verreste con noi al cinema? 3 Elimina con X il pronome personale errato.
MEMO Usa il pronome per evitare ripetizioni di parole! • Esso/essa si usano per indicare animali e cose. • I pronomi egli/ ella si usano per indicare persone, ma vengono spesso sostituiti con i pronomi lui/lei.
• Io / me vorrei andare al concerto! Mi porteresti tu / te? • Neppure te / /tu hai capito la lezione di matematica? • È stato lei / lui a scrivere quella bellissima lettera. • Esso / egli si chiama Ludovico e frequenta la classe quinta. • Essa / lei viene a prendermi a scuola il venerdì, perché me / io vado a casa sua a studiare. • Il papà è un ottimo cuoco, è esso / lui che prepara la cena ogni sera per la mamma. Obiettivo Riconoscere ed usare i pronomi personali con funzione di soggetto.
52
La morfologia
… E IL PRONOME PERSONALE COMPLEMENTO 1 Leggi la tabella dei pronomi personali complemento.
I pronomi personali complemento possono essere uniti al verbo: ascoltaci (ascolta noi).
Pronomi personali Persone
RICORDA...
Funzione di complemento
1a sing.
ME, MI
2a sing.
TE, TI
3a sing.
LUI, LEI, SÉ, SI, LO, LA, GLI, LE, NE
1a plur.
CE, CI
2a plur.
VE, VI
3a plur.
LORO, SÉ, SI, LI, LE, NE ESSI, ESSE (in riferimento ad animali o cose)
2 Trasforma in tabella come negli esempi.
Unisci i pronomi ai verbi prendi lei
prendila
Dividi i pronomi dai verbi ascoltami
trattieni loro
seguila
parla a noi
guardami
porta a lui
ignoralo
ascolta me
MEMO Gli a lui Le a lei Loro a più persone! Fai attenzione: glielo / gliel’ho • glielo dico (lo dico a lui); • gliel’ho scritto (l’ho scritto a lui).
3 Sottolinea in rosso i pronomi personali soggetto e in blu i pronomi personali complemento.
• Ti devo raccontare una cosa importante che mi è successa! • Io verrei volentieri al parco se tu venissi con me. • A noi non costa nulla accompagnarvi in macchina, basta stringerci un po’. 4 Sottolinea lo, la, le quando sono articoli e cerchiali quando sono pronomi.
• La mamma è partita per le vacanze. La raggiungerò fra qualche giorno. • Ieri ho visto Anna, le ho raccontato della scuola. • Guarda quelle scarpe in vetrina! Le vuoi? • Lo scorso fine settimana ho visto Matteo, non lo riconoscevo!
5 Cancella con X l’espressione errata.
• Glielo / gliel’ho dico io o glielo / gliel’ho dici tu? • Gliel’ho / glielo ripetuto a lungo, ormai ha capito e non gliel’ho / glielo dirò mai più. • Ho visto un bel regalo per Lucrezia. Gli / Le comprerò un paio di orecchini. • Se vedi la mamma, gli / le dici di venirmi a prendere alle 17?
Obiettivo Riconoscere ed usare i pronomi con funzione di complemento.
53
La morfologia
AGGETTIVI POSSESSIVI… 1 Completa la tabella con gli aggettivi possessivi.
Maschile singolare
Femminile singolare
Maschile plurale
Femminile plurale
il mio amico il tuo amico il suo amico
la sua bambola
il nostro amico
i nostri giochi
il vostro amico il loro amico il proprio amico
le proprie sorelle
2 Cerchia gli aggettivi possessivi e sottolinea il nome cui si riferiscono.
RICORDA...
• Ho studiato con mia cugina. • La nostra merenda è a base di frutta. • Non conosciamo i vostri nomi. • Le tue parole sono molto confortanti. • Non prendere i giochi altrui. • Ognuno porterà i propri acquerelli e le proprie tele. • Sono uscita con la loro sorella maggiore. • Quello non è il nostro cane, è il cucciolo della vostra vicina di casa. • Non condivido la sua opinione riguardo le attività degli alunni della nostra scuola. 3 Completa con gli aggettivi possessivi adeguati:
sua – tuo – vostro – nostra – mio – loro – tue • Marco e Mattia metteranno a disposizione la • Ho studiato sul
tenda per il campeggio.
nuovo libro di scienze.
• Andiamo al mare con la • Le
macchina o con il
camper?
compagne stanno andando a scuola, mentre tu perdi tempo a sistemare il zaino!
• Tommaso è di origine tedesca,
mamma è di Berlino.
Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi possessivi.
54
Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene ciò di cui si parla. Sono variabili, quindi concordano nel genere e nel numero con il nome (la mia scatola, il tuo papà). Fanno eccezione loro e altrui (di un altro, di un’altra, degli altri) che sono invariabili!
La morfologia
… E PRONOMI POSSESSIVI 1 Completa le vignette con i pronomi possessivi adeguati.
Il
è Robin Hood,
ma mi piace anche il
.
Potremmo scambiarci Questo è il mio libro
i libri, quando avremo finito di
preferito!
leggerli!
Qual è il
?
2 Cerchia con il blu gli aggettivi possessivi e con il rosso i pronomi.
RICORDA... Gli aggettivi possessivi si aggiungono al nome, i pronomi lo sostituiscono!
• La mia maestra viene dalla Toscana e la tua? • Vorrei che la tua cameretta fosse in ordine. La sua è a soqquadro! • Non ricordo i vostri nomi, ho in mente solo il suo. • La sua casa assomiglia a una baita, la nostra è più moderna. • Verrà a prenderci con la sua macchina, la nostra è dal meccanico. • I nostri genitori sono appena arrivati, potremmo cenare anche con i vostri in pizzeria. 3 Sottolinea gli aggettivi possessivi e analizzali come nell’esempio.
• le nostre giacche
aggettivo possessivo, femminile, plurale.
• i vostri cani
• il mio profumo
• i loro parenti
• la sua scrivania
• il tuo ombrellone
4 Inserisci al posto giusto sua, suo, proprio, propria, altrui e propri.
• Ognuno si sieda al
posto e non al posto
• Martina ha scritto la
lettera velocemente.
• Il
libro è molto divertente. L’ha scritto con
• Il
tempo è prezioso!
• Non cercare sempre la comprensione • Fare sempre i
. sorella.
!
comodi è da egoisti. Obiettivo Conoscere, distinguere e usare i pronomi possessivi.
55
La morfologia
AGGETTIVI DIMOSTRATIVI… 1 Leggi le vignette e completa con i dimostrativi adeguati.
maglietta è molto divertente.
mi
sembra poco colorata!
Hai ragione, io comprerò !
2 Cancella con X gli aggettivi dimostrativi usati in modo errato.
RICORDA... Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi indicano la posizione di qualcosa nello spazio e nel tempo rispetto a chi parla e a chi ascolta. Sono: • questo indica qualcosa vicino a chi parla; • codesto indica qualcosa vicino a chi ascolta; • quello indica qualcosa che è lontano da entrambi; • stesso, medesimo, tale. Codesto è usato raramente e sostituito quasi sempre da quello.
• Il cane è sotto quella / questa sedia in fondo al soggiorno. • Prima studiate quella / questa lezione e poi farete l’intervallo. • Di chi sono le scarpe da ginnastica su questo / quello scaffale? • Quella / questa primavera partirò per l’America. • Quel / questo capriccio che hai fatto ieri sera era proprio inopportuno! • Codesto / quel maglione che indossi ti sta davvero bene. 3 Inserisci l’aggettivo dimostrativo adatto.
questo – quello – queste – quel – quelle – stesso – tale •
piatto di porcellana sulla mensola è della nonna.
• Chi ha dimenticato • In
zaino laggiù?
momento non ho voglia di parlare.
• Non dovresti ridere in un
momento.
• Che cosa faremo durante
vacanze di Pasqua?
•
fotografie, in cima alla libreria, sono state scattate in Africa.
• Facciamo ginnastica nello
giorno.
Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi dimostrativi.
56
MEMO Questo indica qualcosa di vicino nel tempo, quello indica qualcosa di lontano!
La morfologia
… E PRONOMI DIMOSTRATIVI 1 Cerchia gli aggettivi dimostrativi e sottolinea il nome a cui si riferiscono.
• Questa mattina sono andato a scuola con quella vecchia bicicletta. • Penso che questo zaino sia troppo pieno. Metterò i libri anche in quella borsa. • Ho comprato questa scatola di cioccolatini per la festa di questo pomeriggio. • In quel momento ho capito che avremmo risolto il problema.
RICORDA... L’aggettivo dimostrativo accompagna il nome, il pronome dimostrativo lo sostituisce.
2 Indica con X se si tratta di aggettivo (AD) o di pronome dimostrativo (PD).
AD
PD
Dovremmo far giocare questi bambini con noi. Quella è una tavola ben imbandita. Quello che dici è giusto. In questi giorni fa molto caldo. Usa quei colori per dipingere il fondale marino. Coloro che hanno ascoltato la lezione, sapranno ripeterla. 3 Completa con i pronomi dimostrativi opportuni:
RICORDA...
quello – quella – codesto – ciò – colei – colui – coloro – quelle – quello • Io prendo questo pasticcino e tu
.
• Le scarpe che vedi nell’armadio sono lo scorso anno. • di inglese.
che sta spiegando la lezione è la mia insegnante
• Non prendere questo foglio, ma • Non ti preoccupare per • Prima di rispondere, pensa a • Ti dirò
che portavo
accanto a te. che pensano solo a se stessi. che devi dire.
Sono pronomi dimostrativi anche: • costui, costei, costoro, usati per indicare persone, con valore dispregiativo; • colui, colei, coloro, usati per indicare persone, in unione con che (colui che parla è mio fratello); • ciò è un pronome dimostrativo invariabile.
che ho fatto ieri pomeriggio.
• Questa aula è molto luminosa, • Il signore che attraversa la strada è
un po’ meno. che ieri mi ha dato un passaggio.
Obiettivo Conoscere, distinguere e usare i pronomi dimostrativi.
57
La morfologia
AGGETTIVI INDEFINITI… 1 Leggi il testo e sottolinea gli aggettivi indefiniti.
Per la festa a sorpresa di Martina abbiamo preparato molte leccornie! Alessandro ha portato diverse bibite frizzanti e qualche bottiglia di tè. Le ragazze invece hanno fatto parecchi dolci. C’erano alcune torte al cioccolato e numerosi pasticcini alla frutta. In poco tempo abbiamo preparato la tavola e legato tutti i palloncini insieme, così da formare un bel mazzo colorato. In qualche momento abbiamo avuto paura di non farcela, ma alla fine ogni cosa è andata per il meglio! 2 Indica con X gli indefiniti.
• parecchio
• alcuno
• mio
• costoro
• qualunque
• codesto
• tale
• medesimo
• coloro
• molto
• ciò
• ciascuno
• ogni
• quella
RICORDA... Gli indefiniti indicano una quantità o una qualità non ben precisata. Sono molto numerosi: molto, poco, tanto, alcuno, nessuno, tutti, ciascuno, certo, tutto, parecchio, ogni, qualche, troppo…
MEMO • Nessuno, ciascuno, alcuno si troncano: nessun alunno; alcun bambino; ciascun nome. • Al femminile: nessun’oca; nessuna oca.
3 Per ciascuna delle seguenti espressioni forma una frase di senso compiuto.
• ciascuna camera
• ogni giorno
• qualche gelato
4 In ogni cornice c’è un intruso. Eliminalo con X.
molto
basso tanto
parecchi
questo qualche
qualche alcuni
Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi indefiniti.
58
nessuno
ogni
qualsiasi tuo
La morfologia
… E PRONOMI INDEFINITI 1 Cerchia con il rosso gli aggettivi indefiniti e con il blu i pronomi.
Sul Pianeta Zot gli scienziati sono molto svegli. Hanno inventato parecchie cose utili e alcune inutili. Hanno inventato anche il Letto Sognante. Con il telecomando scegli il sogno che farai, tra tutti quelli disponibili nella memoria del letto: una certa fiaba, qualche vacanza al mare, molti viaggi verso la Terra e tante altre belle cose. Ai bambini piacciono molto. Questi sogni sono molti e più belli dei cartoni! L. Walter, Storie brevi, molto brevi, molto molto brevi, Edizioni EL
2 Cerchia di rosso gli aggettivi indefiniti e di verde i pronomi.
Tranquillo! Non gli sarà successo niente! Chiunque passi da questo bosco non si perde! È buio, ma ci sono tanti punti di riferimento!
Non vedo alcuna traccia, dove sarà? Lo zio era distante solo pochi metri da noi!
RICORDA... L’aggettivo indefinito accompagna il nome, il pronome indefinito lo sostituisce.
MEMO Sono solo pronomi indefiniti: qualcuno, qualcuna, ognuno, ognuna, chiunque, qualcosa, niente, nulla.
3 Scrivi una frase per ciascun pronome indefinito.
• niente
• ognuno
• chiunque
• qualcosa
4 Inserisci i seguenti pronomi al posto giusto.
ciascuno – alcuni – tutto – nessuno – qualcuno – altri – nulla • C’è • Non c’è più •
che può portarmi a casa? , sono rimasto solo! di voi mi ha aiutato, a modo suo: grazie di cuore!
• Non c’è
di strano nella tua acconciatura, è bellissima.
• Mi piace
, questo cibo è davvero buono!
•
di loro giocano a palla,
a nascondino.
Obiettivo Conoscere, distinguere e usare i pronomi indefiniti.
59
La morfologia
AGGETTIVI E PRONOMI NUMERALI 1 Osserva nel disegno in quale posizione si trovano gli atleti poi completa la tabella.
Cardinali
Ordinali
atleta
ordine di arrivo prima posizione
numero
2 Cerchia gli aggettivi numerali con il rosso e i pronomi con il blu.
• Io compio gli anni il tredici giugno. Sono la seconda figlia della famiglia. Amina è stata la prima femmina e Marina la terza! • Il mese di febbraio ha ventotto giorni, ogni quattro anni ne ha ventinove. • Io sono arrivato al terzo posto nella gara di nuoto e Mattia è arrivato primo. • Per le vacanze ho letto un libro di centocinquanta pagine. Tu ne hai letto uno di duecento. • Al terzo piano abita una mia amica. Ha due cani, uno di cinque anni e uno di tre. 3 Scrivi accanto agli aggettivi numerali C se sono cardinali e O se sono ordinali.
• Alla corsa nei sacchi sono arrivato all’ultimo • Al penultimo
posto!
giro, la moto è sbandata: che paura!
• Ci sono voluti quarantacinque la casa! Ora abitiamo al terzo al numero sedici
RICORDA...
giorni per ristrutturare piano di via Colletta,
.
GIOCO MI METTO IN Risolvi il quiz geometrico, rispondi con aggettivi o pronomi numerali.
• In un quadrato ci sono:
lati e
angoli uguali.
• Un angolo piatto è formato da l’angolo retto da
gradi, .
Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi e i pronomi numerali.
60
I numerali indicano una quantità ben definita. • Gli aggettivi accompagnano il nome e i pronomi lo sostituiscono. • I numerali possono essere: – cardinali, quando indicano una quantità numerica tre, venti…; – ordinali, quando indicano la posizione primo, centesimo… • Sono aggettivi e pronomi numerali anche ultimo, penultimo, terzultimo…
La morfologia
AGGETTIVI E PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI 1 Completa inserendo gli aggettivi o i pronomi esclamativi e interrogativi che, quale, quanto, quanta.
• Con
mezzo sei arrivato?
•
fatica ho fatto per arrivare fin qui!
•
vi manca per terminare i compiti?
•
paura mi hai fatto travestito da fantasma!
•
ore sono?
manca all’inizio del film?
2 Per ciascuna risposta scrivi una domanda corretta con un aggettivo interrogativo. Poi scrivi di che animale si tratta.
Domande • In
RICORDA... • Che, quale, quanto sono interrogativi quando introducono una domanda ed esclamativi quando introducono un’esclamazione. • Sono aggettivi quando accompagnano un nome e pronomi quando lo sostituiscono. Risposte
ambiente
?
• Vivo nella savana.
•
anni
?
• Arrivo anche a settant’anni.
•
cibo
?
• Mi nutro del fogliame degli alberi.
•
chili
?
• Posso arrivare a pesare 6000 kg.
•
personaggio
?
• Sono un personaggio del cartone animato Dumbo.
Animale: 3 Sottolinea con il rosso gli aggettivi interrogativi ed esclamativi e con il blu i pronomi.
• Quanta pazienza ci vuole con te! • Chi viene con me? Chi sa dirmi quanta strada manca? • Oh! Guarda chi arriva! Da quanto tempo non ci vedevamo? • Chi sceglieranno per giocare in porta? • Quanto tempo ti ci vuole per prepararti! 4 Completa le frasi in modo opportuno.
Chi
? Che
!
Che cosa
? Quale
!
Quanti
? Quanto
!
Quale
? Chi
!
Che
? Che cosa
!
Obiettivo Conoscere, distinguere e usare gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi.
61
CI PROVO IO! 2 Collega i nomi agli aggettivi qualificativi adatti.
1 Scrivi davanti a ciascun nome l’articolo determinativo (D) e indeterminativo (IN).
D
IN
a cuore b palazzo c gioiello d stadio e atmosfera f scarpe
nome
budino elefante pneumatico psicologo
antico generoso gremito costoso nuove pesante
attrice anatra scarpone arma pseudonimo
3 In ogni frase sottolinea l’aggettivo comparativo e indica se si tratta di comparativo di maggioranza, uguaglianza o minoranza.
Comparativi
maggior.
minor.
uguagl.
L’elefante è meno veloce della gazzella. Questi frollini sono friabili quanto quelli. Il latte è più nutriente del tè. La rosa è profumata come la gardenia. Il mio castello di sabbia è meno alto del tuo. La zanzara è più fastidiosa della mosca.
4 Cerchia i superlativi e indica se è un superlativo assoluto (SA) o superlativo relativo (SR).
• Il mio amico Eraldo è il più sportivo della classe. • Ho vinto il premio massimo alla pesca di beneficenza. • Sei stata la meno attenta alla lezione di scienze. • Sono strafelice.
La maestra era arrabbiatissima.
Saranno le vacanze più divertenti della mia vita!
Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.
62
CI PROVO IO! 1 Completa le frasi con i comparativi e i superlativi speciali al posto di quelli indicati.
più cattivo
Il mio compito è
più basso
Abito a un piano
del tuo. al tuo.
cattivissimo Il lupo di Cappuccetto Rosso è davvero
.
piccolissimo Potresti imparare la poesia con un più grande
Fra le sorelle, Rossella è la
sforzo. .
2 Cerchia la forma corretta dell’aggettivo o del pronome dimostrativo.
• Questo / quel bambino laggiù in fondo al cortile ha bisogno di aiuto. • Questo / quel pomeriggio sono intrattabile, lasciatemi stare. • Con questo / quel che ti è successo, puoi ritenerti fortunato. • Questo / quel bicchiere è troppo lontano da me. 3 Cerchia gli aggettivi possessivi e sottolinea i pronomi possessivi.
• Il suo nome è molto breve, il tuo è lunghissimo. • Le foto delle tue vacanze sono nelle cornici, quelle delle mie sono negli album. • Non voglio più essere suo amico. Ha raccontato a tutti un mio segreto. • Ognuno si diverta con i propri giochi e non usi quelli altrui. • Se mi presti i tuoi roller, io ti presterò il mio skate. 4 Sottolinea con il rosso gli aggettivi indefiniti, con il verde i numerali, con il blu gli interrogativi e con il giallo gli esclamativi.
• Possiede dieci paia di scarpe. • Alessandro non ha più nessun amico. • Quanto tempo devo aspettare prima di entrare? • Se arrivi al secondo posto nella gara di tabelline, vinci un premio. • Quanto disordine c’è in questa stanza! 5 Sottolinea i pronomi ed esegui l’analisi grammaticale.
• Lui scrive
pronome personale soggetto, maschile, singolare
• Questo è il suo libro • Chi parla? • Alcuni partecipano, altri no • Tu hai molto tempo da perdere, io poco Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.
63
La morfologia
I VERBI 1 Sottolinea i verbi presenti nel brano.
Era un’auto come tutte le altre, di colore azzurrino. Era strano il suo tubo di scappamento, a forma di tromba, e suonava! Infatti mandava, con un fresco odore di menta, motivetti, canzonette e sinfonie. Davanti a una scuola inviava squilli per avvertire gli alunni di stare attenti! In autostrada restava sulla corsia di destra. Poiché in città proibivano l’uso del clacson, l’auto segnalava ai passanti il suo arrivo, suonando con la tromba la Sinfonia di Beethoven. Era un’auto gentile, con un solo difetto: quando si addormentava nel parcheggio, russava un po’. M. Argilli, 23 novelle moderne, Gallucci
2 Inserisci i verbi sottolineati in tabella al posto giusto.
Azione compiuta
RICORDA... Il verbo è la parte variabile del discorso che indica: • un’azione compiuta o subita da persone, animali e cose corrono; • un modo di essere, uno stato, una situazione sono felice; ho freddo; sono nell’armadio.
Modo di essere Era (un’auto)
3 Scrivi che cosa indicano i seguenti verbi: azione compiuta (A), azione subita (AS), modo di essere (E), stato o situazione (S).
• Anna scrive una lettera.
• Tommaso nuota.
• La lettera è scritta da Anna.
• Tommaso è al mare.
• La lettera è sul tavolo.
• Tommaso è un atleta.
• La lettera è molto bella.
• Tommaso è stato premiato.
Obiettivo Identificare il verbo e le sue funzioni nella frase.
64
La morfologia
LE TRE CONIUGAZIONI 1 Completa il verbo con le desinenze corrette e indica con X a quale coniugazione appartiene.
Forma base
1a
2a
RICORDA...
3a
I verbi sono parti variabili del discorso. Sono formati da una radice che non cambia e da una desinenza che varia. Coniugare significa cambiare la desinenza di un verbo. Coniughiamo un verbo in base a ciò che vogliamo dire: cant-are; cant-o; cant-eranno.
arriv prend part compat intratten convinc prov interven 2 Leggi il brano, riscrivi i verbi nei quattro gruppi e trasformali nella forma base.
MEMO
Sofia è in gran fermento. Oggi la mamma ha preso le decorazioni per l’albero di Natale. “Fai attenzione, alcune sono di vetro soffiato!” dice la mamma. Sofia ammira le palline, ci sono palline rosse, d’oro e d’argento. “Io metto quella di Babbo Natale” dice Sofia. La mamma si china, inserisce la spina e accende la luce. “L’abbiamo fatto insieme!” esclama la mamma e si abbracciano.
I verbi nella loro forma base (modo infinito) terminano in: -are 1a coniugazione -ere 2a coniugazione -ire 3a coniugazione I verbi avere ed essere hanno una coniugazione propria.
L. Walter, Storie brevi, molto brevi, molto molto brevi, Edizioni EL
-ARE --ERE
--IRE
PROPRIA è
essere
Obiettivo Conoscere le parti costitutive del verbo; individuare la coniugazione.
65
La morfologia
ESSERE E AVERE 1 Sottolinea con il blu “essere” e “avere” quando sono usati con funzione propria e con il verde quando sono usati come ausiliari.
• Ieri siamo stati in piscina e abbiamo nuotato molto. • Hai avuto paura quando è scoppiato il temporale? • Le amiche di Matilde sono molto simpatiche. • Avevo il raffreddore, ma ora sono guarita. • Parlerò con Luca e gli chiederò se ha una bici in più. 2 Indica con X quando l’ausiliare è usato correttamente.
Non sono ancora guarito dall’influenza. Non ho ancora guarito dall’influenza. Ieri hanno uscito con Carlotta dopo una settimana. Ieri sono usciti con Carlotta dopo una settimana. Mi ho portato a casa un ricordo dal mare. Mi sono portato a casa un ricordo dal mare. Ho sceso le scale di corsa e sono inciampato in un gradino. Sono sceso le scale di corsa e sono inciampato in un gradino.
RICORDA... uando il verbo essere e il Q verbo avere sono usati da soli, hanno un significato proprio. • Il verbo essere significa: – essere in un certo modo (sono stanco); – esserci, stare, trovarsi (sono a Roma). • Il verbo avere significa: – possedere (ho un nuovo golfino); – sentire, provare (ho freddo). Essere e avere possono anche essere usati come ausiliari: aiutano a formare i tempi composti degli altri verbi (ho cominciato, sono uscito).
Sono rientrato a casa alle sette. Ho rientrato a casa alle sette. 3 Analizza le voci verbali come nell’esempio.
Verbo aveva avuto avere
Coniug. propria
Tempo trapas. pros.
Persona III s.
sarà stato fummo avrò avuto avemmo siamo stati eravate aveva Obiettivo Riconoscere i tempi semplici del modo Indicativo dei verbi essere e avere.
66
MEMO Quando hanno significato proprio, essere e avere hanno coniugazione propria!
La morfologia
C’È MODO E MODO! RICORDA...
1 Indica con X che cosa esprimono i verbi in grassetto.
Azione certa, reale
Dubbio, incertezza
Azione possibile a certe condizioni
Il modo di un verbo indica la maniera in cui si presenta, che può essere certa, possibile, incerta, augurabile o sotto forma di comando. I modi del verbo sono sette: • quattro finiti, indicano la persona e il numero, singolare o plurale; • tre indefiniti, non indicano né la persona né il numero.
Ordine
Verrei, se potessi uscire Passo da te Entra subito! Spero che lui possa venire Ho guardato la tv Temo che abbia perso la strada Ti aiuterei se fossi a casa 2 Leggi i verbi nelle nuvolette e inseriscili nel contenitore giusto.
ridere
io aprirò
avere telefonato
lei sarà partita temere
che tu sia scelto io scoprii
prendendo
lui è caduto
tu avevi scelto
parlate voi!
noi giocheremmo
egli avrebbe aspettato
fatto
che loro avessero servito possedere
MODI FINITI
MODI INDEFINITI
Obiettivo Riconoscere i modi finiti e indefiniti del verbo.
67
La morfologia
IL MODO DELLA CERTEZZA RICORDA...
1 Inserici in tabella le voci verbali, nei tempi semplici, al posto giusto.
penso – mangiai – salverai – scrissero – partite – chiudeva dormiranno – parlava – viaggiate – pulisti – attendevate Presente
Imperfetto
Passato remoto
Il modo indicativo è un modo finito. Indica un’azione reale e certa: essi scrivono. Ha otto tempi: • quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro semplice); • quattro composti (passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore).
Futuro semplice
2 Scrivi la prima persona singolare e plurale del verbo “ascoltare” nei tempi composti.
Passato prossimo
Trapassato prossimo
Trapassato remoto
Futuro anteriore
• io ho ascoltato
•
•
•
• noi
•
•
•
3 Analizza le seguenti voci verbali come nell’esempio.
• partirono
verbo partire, 3a coniug., modo indicativo, tempo passato remoto, 3a pers. plur.
• hai studiato • regaleremo • avevo acquistato • ebbi visto • attendono Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo indicativo.
68
La morfologia
4 Colora nel disegno le parti che contengono le voci verbali al modo indicativo. Che cosa compare?
sia
abbia creduto avere letto
credevo
ebbi ascoltato ho scritto
leggo partirete credere
avreste chiesto
erano
giocherei
vivremo
abbia
inciampasti hanno
danza hai parlato ascoltato
leggerebbe
visto
partire
5 Sottolinea con il rosso i tempi semplici e con il blu i tempi composti.
• Ho lavorato tutta la mattina, così ti accompagnerò nel pomeriggio. • Mentre andavamo in campagna, abbiamo bucato la ruota. • Lo ascolterò quando sarà arrivato a casa. • Oggi noi abbiamo ricevuto una lettera raccomandata, tu la riceverai domani. • Io mangerò con la nonna; mamma e papà hanno già mangiato. 6 Trasforma sul tuo quaderno il brano dal tempo presente al passato. Usa il passato remoto o l’imperfetto. Poi rispondi alla domanda.
A Matilde piace molto andare al parco, soprattutto a primavera. Nonna Clè le insegna a fare le coroncine di corolle. Con una di quelle in testa, si sente la principessa dei fiori. A un tratto, cogliendo le pratoline, spunta qualcosa. Matilde grida: “È un uovo!”. È un uovo enorme e arancione. L’uovo freme tutto, si crepa, si rompe e sbuca una testa verde e blu che la guarda, le sorride, le dà una leccatina in faccia e fa una fiamma verso il cielo. “Un drago!” grida Matilde. L. Walter, Storie brevi, molto brevi, molto molto brevi, Edizioni EL
• Quale tempo devi usare nel discorso diretto? Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo indicativo.
69
La morfologia
IL MODO DEL DUBBIO 1 Inserisci ogni voce verbale sottolineata nella nuvoletta corrispondente alla sfumatura di significato del modo congiuntivo.
Il modo congiuntivo è un modo finito. Indica un’azione incerta: Spero che tu venga. Ha quattro tempi: • due semplici (presente, imperfetto); • due composti (passato, trapassato).
• Spero che tu venga con noi. • Se ti ascoltassi forse imparerei di più. • Per Natale desidererei che gli zii venissero a trovarci. • Non credo che abbiano fatto in tempo. • Mi piacerebbe che voi veniste al mio compleanno. • Non sono convinto che tu abbia finito i compiti! DUBBIO
SPERANZA
DESIDERIO
PROBABILITÀ
RICORDA...
2 Indica con X il tempo corretto.
Presente
Imperfetto
Passato
Che io saluti Che noi avessimo ascoltato Che tu temessi Che egli avesse parlato Che io abbia osservato Che noi abbiamo visto Che voi smetteste 3 Continua tu le frasi con una voce verbale al modo congiuntivo.
• Preferirei che tu • Avrei voluto che lui • Spero che la nonna • Hanno aspettato che noi Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo congiuntivo.
70
Trapassato
La morfologia
IL MODO DELLA POSSIBILITÀ 1 Divertiti a completare le frasi usando il modo condizionale.
RICORDA...
• Se fossi Pinocchio
Il modo condizionale è un modo finito. Indica un’azione possibile solo a certe condizioni: Uscirei se non piovesse. Ha solo due tempi: • u no semplice (presente); • u no composto (passato).
• Se avessi un tappeto magico • Se incontrassi il lupo di Cappuccetto Rosso • Se mi perdessi nel bosco • Se fossi una sirena 2 Trasforma dal condizionale presente al condizionale passato e viceversa.
presente
passato
uscirei avrei visto penserebbe controllerebbero sarebbe uscita allontaneremmo avrebbero cantato danzerei 3 Che confusione! Questi proverbi sono stati mescolati. Riscrivili correttamente e cerchia i verbi al modo condizionale.
• Se svegliassi il cane / prenderesti pesci. • Se tu non dormissi / ti morderebbe. • Se andassi piano / troveresti un tesoro. • Se facessi da te / andresti lontano.
• Se trovassi un amico / faresti per tre.
Obiettivo Conoscere i tempi semplici e composti del modo condizionale.
71
La morfologia
IL MODO DEL COMANDO! 1 Per ciascuna frase indica con X a quale sfumatura di significato appartiene il verbo al modo imperativo.
Ordine
Esortazione, invito
RICORDA... Divieto
Forza, racconta. Non parlate! Non guardi da quella parte! Partiamo immediatamente! Chiudi la porta. 2 Completa i divieti del parco alla seconda persona plurale del modo imperativo.
Il modo imperativo è un modo finito. Indica un ordine, un consiglio, un invito. • Ha solo un tempo, il presente, nelle due persone: 2a singolare Parla! a 2 plurale Parlate! • Per le altre persone utilizza le forme del congiuntivo presente: Parli egli! Parliamo noi! Parlino essi!
MEMO
•
l’erba del prato!
•
i fiori.
•
fuochi.
•
a voce alta.
•
tende da campeggio.
3 Sottolinea i verbi al modo imperativo.
• Non avere paura del buio, non ti accadrà nulla. • Prendi la medicina che ti ha consigliato il medico. • Ascoltate un consiglio da chi ci è passato prima di voi. • Non sprecare l’acqua, è un bene prezioso. • Aiutate la signora ad attraversare la strada. Obiettivo Conoscere il modo imperativo.
72
Per esprimere un comando negativo si usa: • non + infinito: Non fumare! • non + le forme dell’imperativo e del congiuntivo: Non entri!
La morfologia
GLI AVVERBI 1 Inserisci nella tabella gli avverbi. Aiutati con le domande.
bene – male – subito – qui – là – presto – velocemente comodamente – assai – prima – poco – sempre – mai – parecchio MODO Come?
LUOGO Dove?
TEMPO Quando?
QUANTITÀ Quanto?
2 Leggi le frasi e cerchia con il rosso gli avverbi di affermazione, con il blu quelli di negazione e con il verde quelli di dubbio.
• Verrò certamente a trovarti in settimana. • Forse partirò domani mattina. • Probabilmente ho preso un bel voto nella verifica. • Sì, ho capito ciò che hai detto. • Non ho voglia di guardare la televisione. • Non ho neppure visto dove andava!
RICORDA... L’avverbio è una parte invariabile del discorso (non cambia né il genere né il numero). Accompagna il verbo, l’aggettivo o un altro avverbio, precisando meglio il suo significato. Può essere di modo, tempo, luogo, quantità, qualità, affermazione, negazione, dubbio.
MEMO Sono avverbi: • di affermazione sì, certo, proprio, appunto, certamente, davvero…; • di negazione no, non, neppure, nemmeno, neanche; • di dubbio forse, probabilmente, magari, eventualmente.
3 Nelle seguenti frasi cerchia l’avverbio e sottolinea la parola cui si riferisce.
• Esco, ma torno presto. • Ho risposto velocemente alla maestra. • Vengo volentieri con te. • Tommaso è poco generoso. • I nostri amici, soprattutto Karim, sono divertenti. Obiettivo Identificare e utilizzare la parola-avverbio.
73
La morfologia
LOCUZIONI AVVERBIALI 1 Scrivi una frase per ogni locuzione avverbiale.
RICORDA...
• per sempre
Le locuzioni avverbiali sono gruppi di parole che hanno la funzione di avverbi.
• una volta • pian piano • alla svelta • alla fine • fin troppo 2 Collega ogni locuzione avverbiale al significato più esplicito.
a a gonfie vele
senza avere voglia
b in fretta e furia
non sempre, qualche volta
c a bizzeffe
in grande quantità
d di quando in quando
molto bene
e alla meno peggio
senza grande precisione
f di malavoglia
in disparte, in segreto
g a quattr’occhi
in modo veloce
3 Completa le frasi con le seguenti locuzioni avverbiali:
a capofitto – di sorpresa – a caso – di punto in bianco – a poco a poco • Si è alzato da tavola • Mi sono gettato • Non rispondere • Mi ha colto •
e se n’è andato via! in questo lavoro. alle domande di storia. , non me lo aspettavo! ho superato ogni difficoltà.
Obiettivo Identificare e utilizzare le locuzioni avverbiali.
74
La morfologia
LE PREPOSIZIONI 1 Leggi e cerchia con il blu le preposizioni semplici e con il rosso quelle articolate.
Filastrocca delle sorgenti Acqua delle sorgenti Delle vene del mondo Che sciogli tra i miei denti Acqua forte e gelata Che sali su dal basso Acqua dolce e salata Di zucchero di sasso Di sale sciolto in roccia Di radici amare Di ferro in ogni goccia Acqua non ti fermare Zampilla nel bicchiere Nella mano che afferra Perché io possa bere Il latte della terra.
RICORDA... Le preposizioni sono parti invariabili del discorso. Servono a collegare parole e frasi. Possono essere: • semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra); • articolate, cioè formate da una preposizione semplice + un articolo (dal, nella, sullo…).
B. Tognolini, Le filastrocche della Melevisione, Gallucci
2 Forma le preposizioni articolate.
di + il
su + la
da + lo a + lo
da + i
a + il
con + il
in + il
a + gli
in + le in + lo
su + lo
3 Collega gli elementi delle due colonne con le preposizioni e forma frasi di senso compiuto che riscriverai sul quaderno.
a Il treno arriverà b Gli occhiali sono c Abbiamo conosciuto l’insegnante d Faremo 10 chilometri e Il mio turno sarà f Mi ha chiesto informazioni g Domani torneremo h Adoro giocare i Sono stato tutto il giorno
di a da in con su per tra fra
due ore. quel mobile. la gita di domani. italiano. Londra. la bicicletta. nascondino. compagnia di Leo. pochi minuti.
Obiettivo Riconoscere, discriminare e usare le preposizioni.
75
La morfologia
LE CONGIUNZIONI 1 Riscrivi le frasi collegandole con la congiunzione adatta.
o – perché – quindi – ma – e – né • Non posso venire. Ho la febbre. • Non sa leggere. Non sa scrivere. • Voglio il panino. Voglio la bibita.
RICORDA... Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso. Uniscono tra loro parole o frasi: e, ma, o, però, perché, ma, perciò, anche, né, nonostante, benché, quindi…
• Ho ascoltato la lezione. Non l’ho capita.
• Non riesco a dormire. Leggo un libro.
• Preferisci camminare. Preferisci fermarti?
2 Completa le frasi tenendo conto delle congiunzioni.
• Ho bussato alla porta, ma • Ti ho raccontato un segreto perché • Oggi è una bella giornata, però • Vuoi venire a casa mia o 3 Collega ogni congiunzione al suo significato.
• e
Introduce una spiegazione
• o
Accosta una parola all’altra
• ma
Esclude una parola, introduce un’alternativa
• perciò
Mette due parole (o due frasi) in contrapposizione
• cioè
Introduce una conclusione
4 Elimina con X la congiunzione errata.
• Verrei al cinema se / perché non avessi un altro impegno. • Vuoi giocare o / però preferisci fare un tuffo? • Si è impegnato infatti / però ha fatto molti errori. • Ti sei comportato bene ma / quindi ti premierò. • Non sono andato a fare la spesa perché / dunque non avevo tempo. Obiettivo Riconoscere, usare e discriminare le congiunzioni.
76
La morfologia
LE ESCLAMAZIONI 1 Inserisci nei fumetti le esclamazioni adatte. Scegli fra:
Le esclamazioni o interiezioni esprimono reazioni spontanee e improvvise: gioia, meraviglia, paura, dolore, impazienza…
Accipicchia! – Ah, ah! – Aiuto! – Uffa – Evviva!
! C’è uno squalo!
RICORDA...
! Ho fatto un bello scherzetto!
! Non si fanno certi scherzi!
2 Collega le esclamazioni al loro significato.
AHIMÉ! – AH! – AHI!
Esprimono indecisione, dubbio.
Esprimono incitazione, incoraggiamento. OH! – WOW! BOH! – MAH! Esprimono dolore, fastidio, preoccupazione. EVVIVA! – CORAGGIO! – DAI! – FORZA! Esprimono meraviglia, gioia, sorpresa. 3 Collega ogni esclamazione alla frase che la completa e al disegno corrispondente.
a Evviva! b Coraggio! c Ah! d Uffa! e Aiuto!
Non ti abbattere. Abbiamo vinto. Sto cadendo! Che paura mi hai fatto! Mi sto proprio annoiando.
Obiettivo Riconoscere, usare e discriminare le esclamazioni.
77
CI PROVO IO! 1 Indica la forma base e la coniugazione cui appartengono le seguenti voci verbali.
Verbo ascoltate
Forma base/coniug.
Verbo
ascoltare – 1a coniug.
Forma base/coniug.
avrò studiato
abbiamo amato
avevano pianto
leggerete
raccolsi
sono partiti
avrai dormito
bevve
finivamo
2 Completa con l’ausiliare “essere” o “avere”.
• Matteo non compito.
riuscito a svolgere il
•
andati in vacanza a Napoli.
• Ieri
• Ginevra ci Vienna.
portato un regalo da
parlato al telefono con Silvia.
• Quel cane notte!
abbaiato tutta la
3 Completa la tabella con le voci verbali del modo indicativo alla prima persona singolare.
Presente
Imperfetto
Passato remoto
Futuro semplice
io viaggio io leggevo
io
io dormii Passato prossimo
Trapassato prossimo
Trapassato remoto
Futuro anteriore
io ho studiato io avevo visto io avrò scritto 4 Analizza le voci verbali in tabella.
Verbo
Coniugazione
Modo
Tempo
Che io parta Tu guarderesti Egli scrisse Noi abbiamo visto Essi udirono Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.
78
Persona
CI PROVO IO! 1 Leggi le frasi, sottolinea gli avverbi e inseriscili al posto giusto.
• Vorrei uscire spesso. • Adesso sono attento. • Sì, vengo con voi. • Non vedi la marmotta lassù? • Hai lavorato perfettamente.
• Parla piano. • Cominciamo allegramente la giornata. • Abbiamo mangiato parecchio. • C’è un capriolo quaggiù! • Forse pioverà tra poche ore. Avverbi di… luogo
modo
tempo
quantità
affermazione
negazione
dubbio
2 Completa le frasi con le preposizioni semplici o articolate.
• Mi piacciono i jeans
gli strappi.
• Vorrei andare
nonna
il treno.
• L’arrivo
questo cagnolino ci ha riempiti
• È salito
cima
• Partirò
New York il prossimo mese. Andrò
albero
• Ha rubato il vasetto
marmellata
gioia. mele. trovare gli zii. fichi!
3 Completa le frasi con la congiunzione adeguata.
4 Inserisci le esclamazioni adeguate.
• Ho parlato con Martina
•
! Mi sono schiacciato un dito!
•
! Abbiamo vinto!
•
, che regalo meraviglioso!
• Verrai oggi •
domani?
ti aspettavo ho mangiato un gelato.
• Verrò da te • Sbrigati
con Valentina.
avrò finito. perdi il treno.
• Ti accompagnerei • Non ho visto Amed • Ho lavorato sodo
avessi tempo.
• , non ti arrendere proprio adesso! •
! Ho sbagliato tutti gli esercizi!
ero distratta.
•
, che bella macchina!
ho finito in fretta.
•
, che paura!
Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.
79
La sintassi
LA FRASE SEMPLICE E IL PERIODO RICORDA...
1 Indica con X quali sono le frasi di senso compiuto.
La frase semplice è una sequenza di parole • Il cane maltese. di senso compiuto, • Treno ho preso volo al. che contiene un unico • Guarda che tempaccio! verbo. La frase complessa o • La mamma mi ha ascoltato. periodo è costituita • Ho vinto a. da più frasi semplici • L’acqua disseta. e si conclude con un punto. In una frase 2 Trasforma le sequenze di parole in frasi semplici di senso compiuto. complessa ci sono tante frasi semplici • La ragazzina colorato con il molto vestito è elegante suo. quanti sono i verbi! • La maestra interroga gli scolari.
• ho un storia preso bel voto nell’interrogazione di Oggi. • Che piovuto giornataccia, è giorno tutto il! • fare te in una corsa bicicletta Vorrei con.
3 Collega gli elementi delle due colonne per formare frasi semplici.
a I due gemellini b L’allenatore c I cagnolini d Lo skate di Leo e La trota
non si assomigliano. hanno solo due mesi. lo ha lodato per il bel gol. è un pesce d’acqua dolce. ha le rotelle consumate.
Sottolinea nelle frasi complesse i verbi e indica, fra parentesi, quante sono le frasi semplici contenute. 4
• Quando verrai a trovarmi, ti ospiterò a casa mia. (
)
• Ho saputo che hai fatto una bellissima vacanza in America. (
)
• Ho comprato un gelato che aveva quattro gusti e l’ho mangiato tutto! (
)
• Nel cortile della nonna hanno trovato un cagnolino che ha partorito cinque cuccioli. ( Obiettivo Individuare nel testo periodi e frasi semplici.
80
)
La sintassi
TUTTO SUL SOGGETTO! RICORDA...
1 Leggi e sottolinea i soggetti.
• Luli era una bambina dai capelli rossi. • Il mio cane è un giocherellone. • Gli zii vivono in Sardegna. • Io ho preso un aereo per Istanbul. • Il Museo Egizio di Torino è molto famoso. • Tu vorresti andare a pescare sul fiume. • In primavera sbocciano le primule.
Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. Concorda con il predicato nel genere e nel numero. A volte il soggetto è sottinteso, cioè non compare chiaramente nella frase.
2 Scrivi tra parentesi il soggetto sottinteso.
• Abbiamo mangiato una crostata deliziosa. ( • Chiudi la porta. (
)
• Stanno arrivando! ( • Siete in pericolo. (
) )
• È arrivato a casa molto in ritardo. (
)
• Ho preso una decisione molto importante. (
)
• Non sempre sei attento durante la lezione! (
)
3 Leggi le frasi, sottolinea il soggetto e indica con X se si tratta di un nome, un aggettivo o un verbo.
Nome Studiare è impegnativo.
Il buono è sempre gradito.
Aggettivo
MEMO
)
Verbo
X
• Non sempre il soggetto è un nome, a volte può essere anche un aggettivo, un verbo o un avverbio! • Alcuni verbi, come quelli che indicano i fenomeni atmosferici, non hanno il soggetto.
4 Colora il quadratino accanto alle frasi in cui manca il soggetto.
• Domani pioverà tutto il giorno. • Luca ha cambiato scuola. • Il delfino ha seguito la nave da crociera. • D’inverno a Trento fa freddo. • Sta nevicando da due ore.
Matteo gioca a tennis. Giocare con Lorenzo è stato divertente. Obiettivo Conoscere gli elementi strutturali della frase: il soggetto.
81
La sintassi
PREDICATO VERBALE… RICORDA...
1 Abbina ciascun soggetto al predicato corrispondente.
a Il canguro b Il cavallo c La colomba d La giraffa e Il gabbiano f L’elefante
Il predicato indica, dice qualcosa sul soggetto. Può essere: • v erbale, quando indica che cosa fa o che cosa subisce il soggetto; • n ominale, quando indica una qualità, una condizione, uno stato, un modo di essere del soggetto.
barrisce garrisce ha il marsupio è un erbivoro nitrisce tuba
2 Completa inserendo i predicati che trovi nel riquadro.
ha studiato – sono sbocciate – saranno – vincerà – è chiamata hanno risposto • La mia squadra quest’anno
lo scudetto!
• Lucrezia
Luli dagli amici.
• Francesca
all’estero per un anno.
• Nell’aiuola di fronte a casa • Non
le margherite. all’appello. Dove
?
3 Chi lo dice? Osserva i disegni e collegali ai modi di dire. Poi sottolinea i predicati verbali.
Mi sento male!
Mi sono innamorata in un baleno
Corro all’impazzata!
Ho le ore contate!
Ho la pelle… d’oca!
4 Sottolinea il predicato verbale e indica se si tratta di un’azione compiuta (AC) o subita (AS) dal soggetto.
• Io sono andata dal parrucchiere. ( • Marco ha rotto il vaso. (
pentola. (
)
• Gli occhiali sono rotti da Giacomo. (
82
• La mamma ha spento il fuoco sotto la
) )
)
• Il fuoco è spento dai pompieri. (
Obiettivo Individuare le costanti strutturali della frase: il predicato. Discriminare il predicato verbale e il predicato verbale.
)
La sintassi
… O PREDICATO NOMINALE? 1 Cerchia i predicati nominali. Poi sottolinea con il rosso il verbo “essere” e con il blu l’aggettivo o il nome che si riferisce al soggetto.
• Marta è stanca di parlare. • Quel risotto ai funghi era delizioso. • Il nostro viaggio sarà bellissimo. • Il cagnolino di Ginevra è una femmina. • Mia sorella è felice di partire. • Antonella è stata la maestra della mamma.
RICORDA... Il predicato nominale è costituito da una voce del verbo “essere” + un nome o un aggettivo che si riferisce al soggetto.
2 Colora di rosso i predicati verbali e di blu i predicati nominali.
• Lucio ha una bellissima bambina.
• Le mura sono edificate con la pietra.
• Martina è alta come sua madre.
• La falena è una farfalla .
• La maestra è andata dalla preside.
• I chirurghi
sono medici che operano.
MI METTO IN GIOCO Leggi la filastrocca, sottolinea i predicati e scopri di chi si sta parlando. Scrivi il nome sui puntini!
Le tue mani come ali fanno a pugni e fanno a giochi con le mie che sono uguali e mi specchio nei tuoi occhi. Se sei bravo o se sei bello non so dirlo neanche più perché tu sei mio so soltanto che sei tu. B. Tognolini, Le filastrocche della Melevisione, Gallucci
3 Cerchia con il blu i predicati nominali e con il rosso i predicati verbali.
• Vorrei un gelato al cioccolato. • Massimo e Aida si sono sposati ieri. • La mamma è elegante con quel vestito. • Hai annunciato a Marta il tuo arrivo?
• Non sono stati loro! • Il registro è sulla cattedra. • Quell’uccello è una cicogna. • Il film era emozionante.
Obiettivo Discriminare il predicato verbale e il predicato nominale.
83
La sintassi
FRASI AL MINIMO! 1 Colora solo le frasi minime.
• Ginevra chiacchiera con Sofia. • Matilde è impegnata. • Il vigile ha fermato il traffico nella via. • Kayra è distratta. • Riccardo scrive. • Margherita chiede informazioni. • Il papà guida una macchina da corsa.
RICORDA... La frase minima è una frase di senso compiuto formata dal soggetto, anche sottinteso, e dal predicato. Attenzione, il predicato a volte deve essere seguito da un complemento per completare il suo significato. Emma va (dove?) a scuola. Questa è una frase minima.
• Viaggio volentieri in aereo. 2 Dividi le frasi in sintagmi. Sottolinea la frase minima e riscrivila. Segui l’esempio.
• Il coniglietto nero / di Silvia / corre / sulla ruota / nella sua gabbietta. Il coniglietto nero corre. • Sofia gioca con una compagna in cortile. • Lara e il nonno sono andati al parco con Caterina. • Al mattino io faccio colazione con cereali e latte. • Noi lo scorso weekend siamo andati al mare con i nostri amici.
3 Osserva le immagini e scrivi una frase minima sotto ciascuna.
Obiettivo Riconoscere la frase minima e le sue costanti strutturali.
84
La sintassi
IL COMPLEMENTO OGGETTO 1 Leggi questa ricetta e sottolinea il complemento oggetto in ogni fase del procedimento. Ricorda di porti la domanda: “che cosa?”.
RICORDA...
Il panino primavera 1. Taglia un panino a metà. 2. Spalma la maionese su ogni metà. 3. Disponi su una metà la lattuga. 4. Aggiungi i chicchi di mais. 5. Unisci due fette di mozzarella e di pomodoro. 6. Chiudi il panino con l’altra metà. 7. Mangia il panino primavera!
Il complemento oggetto risponde alle domande: “chi?”, “che cosa?”. Indica la persona, l’animale o la cosa su cui si compie l’azione espressa dal verbo. Si chiama anche complemento diretto, perché si unisce direttamente al predicato, senza preposizioni: Matteo scrive una lettera.
2 Completa con un complemento oggetto solo quando è possibile e cerchia i verbi che non lo accettano. Aiutati ponendoti le domande: “chi?”, “che cosa?”.
soggetto predicato (che cosa?) verbale comp. oggetto
• Noi mangiamo • Elena arbitra • I visitatori uscivano • Silvana crea • Il sole sorge • Marina dorme • Abbiamo incontrato • La lepre scappa 3 Osserva il complemento oggetto sottolineato in ciascuna frase. Poi scrivi se si tratta di un nome (N), un aggettivo (A), un verbo (V) o un pronome (P).
• Io amo leggere (V) i libri di avventura. • Hai sconfitto il migliore ( • Abbiamo raccolto i funghi ( • Io non sopporto il cattivo ( • Io ascolto loro (
) in campo! ) per il risotto. ) del film!
) molto volentieri!
• Vorresti un piatto (
) di pasta?
MEMO • Molte parti del discorso possono svolgere la funzione di complemento oggetto! • Alcuni verbi invece non lo accettano, ossia non possono essere seguiti da un complemento diretto.
Obiettivo Riconoscere il complemento oggetto. Intuire la differenza tra verbo transitivo e intransitivo.
85
La sintassi
I COMPLEMENTI INDIRETTI RICORDA... Le espansioni o complementi indiretti ampliano la frase minima aggiungendo informazioni in relazione a luogo, tempo, modo… Si chiamano “indiretti” perché sono collegati al verbo non in modo diretto, ma attraverso l’uso delle “preposizioni”: Il gatto di Paolo miagola.
1 Osserva la tabella, rispondi alle domande e completa le frasi con i complementi richiesti.
Complementi di specificazione
Domande
Frasi
di tempo
di chi? di che cosa? quando?
di luogo
dove?
Ho lasciato le chiavi
di compagnia
con chi?
Vado al cinema
di unione
con che cosa?
Bevo il latte
di modo
in che modo? come? di materia fatto di che cosa? di quale materiale? di causa efficiente da che cosa?
Ho visto il cane ho rivisto un amico.
La maestra spiega Ho comprato un braccialetto La porta è chiusa
d’agente
da chi?
Il pallone è tirato
di mezzo
per mezzo di cosa?
Partirò per Milano
di termine
a chi? a che cosa?
Ho regalato una giacca
2 Sottolinea la frase minima, individua i complementi e indica tra parentesi se si tratta di complemento oggetto (CO), di specificazione (S), di modo (M), di tempo (T), di materia (MA), di luogo (L) oppure di termine (TE).
• Ieri (
) la mamma ha portato il cane (CO) dal veterinario (L).
• La nonna di Ludovico ( • Questa notte (
) ha una casetta (
) la pioggia ha bagnato i fiori (
• Ho ripetuto con precisione ( • Ieri pomeriggio (
) di legno (
) la lezione (
) sul balcone (
) alla mamma (
) il gatto ha graffiato il divano (
) di pelle (
Obiettivo Conoscere, discriminare e usare i complementi indiretti.
86
) in campagna (
).
).
). ) della nonna (
).
La sintassi
3 Aggiungi i complementi al soggetto e al predicato. Poi specifica di quali complementi si tratta.
che cosa? la cartella (compl.oggetto) • Luca prepara
dove?
(
)
quando?
(
)
• Arianna e Kim hanno studiato
• Matteo ha consegnato
che cosa?
(
)
dove?
(
)
con chi?
(
)
quando?
(
)
che cosa?
(
)
a chi?
(
)
quando?
(
)
come?
(
)
4 Completa le frasi con il complemento indicato.
Compl. di specificazione
La bambola
è sul letto. partirò per la montagna.
Compl. di tempo Compl. di luogo
Tutte le mattine vado
Compl. di unione
Esci
Compl. di materia
La collana
con Elena. per ripararti dalla pioggia! mi è stata regalata dalla zia. vado spesso al cinema.
Compl. di compagnia Compl. oggetto
Preparo
Compl. di mezzo
Durante le vacanze sono andato in Grecia
per i miei amici. .
5 Esegui l’analisi logica delle seguenti frasi.
• I compagni di classe
ha dato
guardano
un bel voto
il suo disegno
a Luca
con ammirazione
• Ieri la maestra
Obiettivo Conoscere, discriminare e usare i complementi indiretti.
87
CI PROVO IO! 1 In ogni frase complessa, cerchia tutti i verbi e indica da quante frasi semplici è composta.
• Torno da scuola, poi vado ai giardini e più tardi incontrerò Alessandra.
(
)
• Siamo partiti da Genova col traghetto e abbiamo viaggiato tutta la notte. (
)
• Nella verifica di italiano ho fatto diversi errori, perché non avevo ascoltato la maestra quando spiegava.
(
)
• In giardino sono spuntati tanti fiorellini che annunciano la primavera.
(
)
• Pensa tu a tua sorella che deve comprare l’occorrente per la scuola.
(
)
2 Completa le frasi con un soggetto appropriato.
•
ha indossato un bellissimo abito.
•
ha otto tentacoli.
•
partiremo all’alba.
• Ieri •
ha preparato la torta per il compleanno. è rotolata in mezzo alla strada.
• A questa velocità
arriverà perfettamente in orario.
3 Sottolinea il soggetto e indica con una freccia di quale parte del discorso si tratta.
• Disegnare è rilassante. • Domani sarà un giorno migliore. • Luca ha guidato il motorino. • Il rosso è un colore caldo. • Io ti aspetto a casa.
pronome aggettivo verbo nome avverbio
4 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso il soggetto e in blu il predicato.
• Le gardenie sono fiori profumati. • Erika ha preparato la cena per la famiglia. • Ogni mattina canta un uccellino sull’albero di fronte alla finestra. • La macchina di papà è molto veloce. • La commessa di quel negozio ha cambiato la vetrina. • Ieri Ettore era preoccupato per il compito di geografia.
Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.
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CI PROVO IO! 1 Sottolinea il predicato e indica se è un predicato verbale (PV) o un predicato nominale (PN).
• Ho fatto un brutto sogno.
(
)
• Il dromedario è un animale ruminante. (
)
• I nonni viaggiano in un altro vagone. (
)
• La mamma è ritornata presto a casa. (
)
• Il mio quaderno è pieno di disegni.
(
)
• Quelle bibite sono molto dolci.
(
)
• Il gatto è sul tavolo della cucina!
(
)
• La mamma di Pietro è molto nervosa. (
)
2 Completa con un complemento oggetto adeguato.
• Abbiamo regalato a Mattia • Per piacere non aprire
. .
• Ho gustato con soddisfazione • Abbiamo imparato
. una volta per tutte!
• Il cane ha rosicchiato
sotto gli occhi di tutti!
3 Nelle seguenti frasi sottolinea con il rosso i complementi di specificazione e con il blu i complementi oggetto.
• Siamo stati invitati al matrimonio di Marina. • Ho acquistato un golfino nuovo nel negozio di Marta. • Quel piatto di plastica era pieno di biscotti al cioccolato! • Ascolto la musica rap di un cantante americano. • I gattini dormivano nella cesta di vimini. 4 Esegui l’analisi logica delle seguenti frasi.
• Gli amici di Francesca
sforna
sono partiti
squisite tortine
ieri
• Il panettiere ad ogni ora
• Nel bosco il lupo
• In aeroporto i passeggeri
ha avvicinato
hanno consegnato
Cappuccetto Rosso
i documenti
con il cestino pieno
alle hostess
di cibo
Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.
89
I testi
Testo narrativo realistico LA PORTA SEGRETA 1 Leggi il testo e dai un titolo a ogni sequenza.
“Ho un’idea!” disse Clara, prendendo sottobraccio le sue due migliori amiche. “Formiamo una banda! Il gruppo di tre amiche che vanno in giro per la scuola in cerca di segreti. C’è una porta” continuò Clara “dove chi entra non esce più! Basta scendere la Scala a Serpente e te la trovi davanti! Intanto filiamo via da qui prima che finisca l’intervallo”. Aveva appena appoggiato la mano sulla ringhiera che una voce la bloccò. “Dove credete di andare?” chiese la maestra. “In biblioteca!” rispose Beatrice. “Davvero? Che brave! Ma non metteteci troppo tempo! Tra poco suona la campanella”. Le ragazze scesero le scale. Clara disse: “Coraggio! Superiamo il covo di Amilcare e il più è fatto”. Il covo era una guardiola dove stava asserragliato il bidello. Amilcare esisteva da quando c’era la scuola. Non si alzava mai dalla sedia, che era maestosa come un trono, ma la spingeva in alto, in basso, a destra, a sinistra in modo da poter controllare l’atrio da ogni angolazione. All’improvviso una lampadina sfrigolò sopra le loro teste e si spense e Amilcare andò a prenderne una in magazzino. Davanti a loro si allungava un corridoio stretto illuminato da una luce giallognola. Dal soffitto pendevano i fili della corrente e ragnatele grosse come reti da pescatore. Alle pareti mancavano pezzi di intonaco e negli angoli era ammassata ogni sorta di sporcizia. All’improvviso apparve la porta. Era tagliata a metà da un maniglione. Fu Clara a spingerlo. La porta si aprì facilmente. Una lampadina illuminava uno stanzone dove erano accatastati oggetti che non si usavano più: armadi sfondati, sedie con le gambe rotte, un pianoforte rotto, un materasso della palestra ammuffito… Quando… la porta si chiuse alle loro spalle e all’interno non c’era maniglia che permettesse di aprirla! Iniziarono a tempestarla di pugni e calci e a chiamare Amilcare, ma erano nei sotterranei della scuola, lontane da tutti!
90
Obiettivo Comprendere un testo narrativo individuando i cambiamenti che determinano le sequenze.
I testi
Clara sospirò, per quel che la riguardava l’avventura era già finita. Ora sentiva paura di rimanere rinchiusa lì dentro per giorni e di morire di fame e sete prima che qualcuno potesse scoprirle. “E adesso che facciamo?” domandò Beatrice con una vocina tremula. “Intanto non ci mettiamo a frignare!” disse Clara. “C’è solo quella lucina… e se si spegne?” continuò Maria. “Ci staranno cercando. Prima o poi arriveranno anche qui! Nel frattempo cerchiamo una via d’uscita”. Non sapevano quanto tempo fosse passato. Alla fine, sedute strette l’una all’altra si assopirono. Le svegliò una specie di sordo boato. Il soffitto prese a sussultare così forte che i tasti del pianoforte iniziarono a vibrare e i libri scivolarono giù dai tavoli. Poi un cono di luce accecante le colpì. “Le ho trovate!”. Era la voce di Amilcare. Clara alzò lo sguardo e vide il faccione di Amilcare che sorrideva come non aveva mai fatto! Intravide dietro di lui la maestra, pallida come un fantasma, e tutti i suoi compagni di classe. L’intera scuola si era messa in moto per cercarle. La direttrice diede una bella strigliata a tutte, poi la vita nella scuola riprese come sempre. S. Colloredo, Confetti e dispetti, Einaudi
2 Inserisci nei quadratini se si tratta di sequenze narrative (N), dialogiche (DI), riflessive (R) oppure descrittive (DE). 3 Ti è mai capitato di vivere un’esperienza simile e di trovarti in una situazione pericolosa?
• Dov’eri? Con chi? • Che cosa ti è successo? • Come ti sei comportato? • Come è andata a finire? Racconta sul tuo quaderno. Obiettivo Comprendere un testo narrativo individuando i cambiamenti che determinano le sequenze.
91
I testi
Testo narrativo realistico autobiografico DAL DENTISTA 1 Leggi il racconto e cerchia con il rosso il luogo in cui si svolgono i fatti e con il verde il tempo in cui avvengono.
Oggi ho imparato alcune cose sulla tortura in genere e sui denti in particolare. Infatti mio padre mi ha portato dal dentista. Tutto è cominciato quattro o cinque giorni fa, con una fitta mentre mangiavo un dolce. Il giorno dopo, la fitta si è trasformata in una coltellata al cervello, ogni volta che mettevo in bocca qualcosa! Così, alle sedici e trenta del pomeriggio ero seduto sulla poltrona nello studio del dentista. La poltrona del dentista sarebbe anche molto comoda, se non avesse fra i suoi accessori anche un trapano, un’infermiera e un dentista! Questo è un tipo che, se lo incontri fuori dal suo studio, ti sembra normale e anche simpatico: piccolo di statura, biondiccio e anche sorridente. Se invece lo guardi stando seduto sulla sua sedia magica, ti accorgi che è un gigante con le braccia di ferro e l’aria minacciosa! Con i suoi ferri in mano sembra un assassino dei film! Mi ha detto: “Apri la bocca e stai tranquillo, che non ti faccio niente!”. Io ho aperto la bocca, ma quando il dentista è arrivato al molare malato, con un ferretto, ho fatto un salto sulla sedia e ho gridato qualcosa come: “Mmffghhughhffh!”. Poi ha sostituito il ferretto con una strana siringa… e ha detto: “Ti faccio un po’ di anestesia, così non sentirai alcun dolore”. Bugia: la siringa fa un male cane: tutto un pezzo di bocca mi si è addormentato, però da lì in poi non ho veramente sentito più nulla! Non appena mi sono alzato dalla sedia, lui si è ritrasformato all’istante: non era più il torvo assassino, era di nuovo l’omino simpatico e sorridente che conoscono tutti. Strane persone i dentisti! S. Bordiglioni, Diario di Giulio. Top secret, Einaudi Ragazzi
2 Rispondi alle domande.
• Chi è il protagonista del racconto? • Ci sono altri personaggi principali? • Esistono personaggi secondari? 3 Individua la risposta corretta.
• Il narratore è: • Il tempo è: • Il linguaggio utilizzato è:
esterno al racconto. definito. semplice e colloquiale.
Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare una descrizione.
92
interno al racconto. non precisato. complesso e tecnico.
I testi
Diario IMPARIAMO A PERDERE! 1 Leggi la pagina di diario.
1 dicembre Oggi mare moooooolto mosso e vento forza Milan Nel senso che oggi abbiamo giocato una partita di calcio. Abbiamo giocato contro la quarta A e Capitan Quinto ha fatto l’arbitro. Lo sapevamo già che avremmo perso. Lo sapeva benissimo anche il maestro, visto che ci ha insegnato lui a giocare a calcio! Noi gliel’abbiamo detto che preferivamo giocare a pallavolo, visto che tre delle nostre compagne sono piuttosto brave. Ma lui niente! “Oggi impariamo a perdere!” ha detto. Comunque Capitan Quinto ci ha disposti in campo. Abbiamo perso diciassette a zero ed è successo di tutto: io mi sono fatto male a un ginocchio, Debora ha preso una pallonata in faccia. Lorenzo, Marco e Gianluca si sono stancati così tanto che dopo giuravano di avere la febbre. Gli avversari hanno fatto tutti almeno un gol, anche il portiere. Noi non ne abbiamo fatto neppure uno, a parte il clamoroso autogol di Giacomo, il nostro portiere che si è sparato la palla dalla parte sbagliata! Quando il capitano ci ha riportati a bordo della nave (la classe), ci ha fatto i suoi complimenti. Ci ha detto: “Bravi! Non vi siete arresi e siete stati molto sportivi!”. Mentre diceva così però aveva una strana espressione sulla faccia: mi ricordava quella che fa mia mamma quando va dal pescivendolo a comprare i molluschi e quelli freschi non ci sono più! S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi Ragazzi
2 Indica con X le risposte corrette.
• Quali di questi elementi sono presenti in questa pagina di diario? L’uso della prima persona. Un linguaggio semplice. La presenza di modi di dire particolari. La data. Una formula di saluto. Il racconto di fatti appena accaduti. 3 Racconta anche tu sul tuo quaderno, in una pagina di diario, un avvenimento divertente accaduto a scuola in questi anni. Obiettivo Leggere e comprendere una pagina di diario.
93
I testi
Racconto umoristico MIKE E LE MERENDINE 1 Leggi il racconto, poi individua la risposta corretta.
Un incredibile trambusto attirò l’attenzione di tutti. Il rumore che arrivava dal corridoio assomigliava a quello di due armadi che se le stessero dando di santa ragione. Sammy fu il primo a mettere il naso fuori dall’aula. La scena che si presentò ai suoi occhi era la più assurda che avesse mai visto: Mike, con la mano incastrata nel distributore automatico di merendine, andava su e giù per il corridoio, trascinando il marchingegno, nel tentativo di liberare il braccio imprigionato. “A forza di aspettarti… m’è venuta una super fame!” disse Mike al cugino. “Allora sono entrato in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti e ho trovato questo coso pieno di merendine, ho infilato la mano nel cassetto per prenderne una…”. “Ma dovevi infilarci una moneta, non la mano!”. Proprio in quel momento arrivò il preside Higgins. Non appena vide Mike, vestito da karateka, con la mano infilata nel distributore automatico, fece un passo indietro, terrorizzato. “Lei chi è???” domandò. “È mio cugino!” spiegò Sammy. “Vuole spiegarmi cosa fa suo cugino nella nostra scuola con la mano infilata nel distributore delle merendine?”. “Mike è un assaggiatore di merendine, gira in tutte le scuole per accertarsi che gli snack nei distributori automatici siano buoni”. “Perché se ne va in giro vestito da karateka? Perché ha ridotto in pezzi il distributore?” chiese Higgins. Sammy rispose: “Mike ha trovato molte merendine scadute… e quindi ha pensato di distruggere il distributore per evitare che i ragazzi si sentissero male!”. “Vado subito a telefonare alla ditta che produce quei dolcetti!” esclamò il preside. N. Brunialti, Sammy sparaballe, Lapis
• “Darsele di santa ragione” significa: picchiarsi. coccolarsi. prestarsi qualcosa. Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare un testo umoristico.
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2 Rispondi alle domande.
• Chi è il protagonista del racconto? • Chi è Mike? • Chi è Higgins? 3 Indica con X le risposte corrette.
• Qual è lo scopo del racconto? Fare il resoconto di una grande avventura. Far ridere. • Quali di questi elementi rendono comico questo racconto? Le situazioni esagerate. I dialoghi e le battute. Una situazione ripetuta più volte. Un imprevisto. Un colpo di scena finale molto divertente. 4 Dalla lettura del racconto, come ti immagini sia Mike? Prova a descriverlo tenendo conto delle informazioni date e utilizzando la tua fantasia.
Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare un testo umoristico.
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Testo fantastico LA FABBRICA DI MICHELINO 1 Leggi il racconto.
Michelino, a dispetto del nome, era un bell’omone grande e grosso, ma dal carattere mite. Nella sua fabbrica fabbricava gomme di tutti i tipi: gomme per le ruote delle automobili, gomme da cancellare, gomme da masticare, gomme per far la gommapiuma. Accadde che un giorno ci fu un temporale violentissimo e l’intera città restò al buio. Così, preoccupato per la sua fabbrica, Michelino corse a vedere. Tuttavia, cercando a tastoni il pulsante per attivare il sistema di emergenza, Michelino pigiò il tasto del miscelatore: un bottone giallo che mai andrebbe pigiato in una fabbrica di gomme, perché mette in comunicazione le vasche di tutte le gomme. Sicché la gomma per fare le gomme da masticare si unì a quella per fare gli pneumatici e tutte e due si unirono a quella per fare le gomme da cancellare, finendo nella vasca della gomma per far la gommapiuma! Subito dopo si manifestarono i primi effetti della sua sbadataggine. Infatti, c’erano automobili con ruote di gomma da cancellare che cancellavano la strada al loro passaggio e chi li seguiva si perdeva. C’erano pneumatici che rimbalzavano come gomma piuma. C’erano pneumatici che nei giorni di pioggia si allungavano e facevano le bolle e poi scoppiavano! C’erano materassini di gommapiuma, duri come pneumatici, ma che profumavano di fragola… Alla fabbrica arrivavano lettere e raccomandate imbufalite. Michelino non era più il re della gomma e nessuno voleva più acquistare da lui! Fu un mese terribile, ma poi avvenne un fatto. Una mattina arrivò una lettera diversa dalle altre. Anziché maledire Michelino, la lettera diceva: Caro signor Michelino, grazie per avermi venduto delle ruote di gommapiuma. Il mio camion ora viaggia sulla strada silenzioso come un gatto. Riesco a fare perfino i gradini e questo mi è molto utile quando devo consegnare della merce all’ultimo piano di un palazzo. Firmato: un camionista riconoscente! G. Sgardoli, Una città di storie, Einaudi Ragazzi
Obiettivo Leggere e comprendere un testo fantastico.
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I testi
2 Completa la tabella con gli elementi del racconto.
Tipo di racconto Protagonista Luogo Tempo
Precisato. Non precisato.
3 Riassumi il testo. Aiutati inserendo nei riquadri, al posto giusto, gli indicatori temporali:
subito dopo – tuttavia – così – finché – sicché – un giorno Michelino possedeva una fabbrica di gomme di tutti i tipi. scoppiò un violentissimo
.
Michelino, preoccupato,
.
, cercando . si manifestarono . c’erano pneumatici che
. una mattina arrivò una lettera che ringraziava Michelino dicendo che
. Obiettivo Leggere e comprendere un testo fantastico.
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I testi
Testo descrittivo L’ORRIBILE MAESTRA PICCOLINI 1 Sottolinea nel testo gli elementi che descrivono la maestra Piccolini e completa la tabella.
La maestra Piccolini è una terribile e mutevole strega! I motivi per cui sono certo che sia una strega sono: 1) È abbastanza vecchia, magra e tutta stropicciata, con gli occhi piccoli come fessure, il naso lungo e appuntito e i denti marroncini. Ha tante rughe e i capelli crespi, sparati per aria, a ciuffi come tanti missili, un po’ neri e un po’ bianchi. 2) Ci sono dei giorni in cui sembra abbastanza giovane. Si veste bene e i capelli sono un po’ neri e un po’ viola. 3) Ha una borsa che fa tin-tan tac-tac, quando si muove. Ci devono essere tanti strani oggetti dentro! 4) Anche la borsa si trasforma come lei, a volte è piccola e lei la lascia sul tavolo, a volte diventa così grande che ha bisogno di nasconderla nell’armadietto in classe. 5) Ci chiama tutti per cognome e quando mi vuole sgridare mi dice: “Guaini, stai attento o ti ci metto io nei guai…”. Si diverte molto a fare le battute spiritose, perché ridacchia e mette in mostra i due denti marroncini tra cui si apre una grande fessura. Quando si arrabbia per davvero, si muove con pochi grandi passi, coi missili di capelli che le si muovono sulla testa. Ha la falcata di una gazzella, ma lei è piccola, ossuta e per niente atletica… tutto questo fa pensare che ci sia qualcosa di strano! S. Gatti, Due detective e mezzo, Edizioni Corsare
Aspetto fisico
Comportamento
2 Descrivi sul tuo quaderno un tuo insegnante. Segui la traccia data, cercando di cogliere gli aspetti più umoristici del suo carattere e del suo aspetto!
• Aspetto fisico… • Assomiglia a… • Cammina, si veste, gesticola… • Possiede (oggetti, animali)…
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• Si diverte a (fare, giocare, scherzare)… • Gli / le piace… • Non gli / le piace…
Obiettivo Leggere e comprendere un testo descrittivo di persona. Produrre la descrizione di una persona.
I testi
Testo descrittivo IN SOFFITTA 1 Leggi il testo, cerca i dati sensoriali e inseriscili nella tabella al posto giusto.
La soffitta era lunga e profonda, piena di polvere. Era illuminata da due finestre ad abbaino a forma di oblò, e ospitava tutti i vecchi mobili della casa. Coperti da panni e lenzuola pesanti e ruvidi, se ne stavano rannicchiati ai lati del sottotetto, come fantasmi in una sala da ballo, lasciando un grande spazio vuoto al centro, su cui era stato adagiato un materasso, con lenzuola e asciugamani, dal puzzo di muffa, ripiegati sopra. Un lavabo e un piccolo bagno erano stati ricavati nella parte più bassa del tetto, accanto a una delle finestre. L’aria era pesante e sapeva di legno consumato. Ogni volta che uno dei ragazzi muoveva un passo, il pavimento scricchiolava e crepitava leggermente. In uno dei cassettoni Floraleda trovò un mucchio di fotografie polverose. Erano foto vecchissime, tutte in bianco e nero, che ritraevano persone del paese, alberi ed edifici. Un oblò che illuminava di sbieco il materasso era sgombro, mentre il secondo era ostruito da mobili e cianfrusaglie. Davanti all’abbaino era stato posizionato un binocolo a moneta, di quelli che si trovano nei luoghi turistici per ammirare il paesaggio. La vernice azzurra che un tempo lo ricopriva era ormai sbiadita e i meccanismi erano coperti di ruggine. P. Baccalario, The Lock, Piemme
Dati visivi
2 Indica con X la risposta corretta.
• Di quale luogo si tratta? Dati tattili
Esterno. Interno. • Che tipo di descrizione è?
Dati uditivi
Oggettiva. Soggettiva.
Dati olfattivi
• Quale ordine segue? Spaziale. Logico. Temporale. Obiettivo Leggere e comprendere un testo descrittivo di un ambiente.
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I testi
Racconto d’avventura L’UOMO MISTERIOSO 1 Leggi con attenzione il racconto.
Quando arrivo capisco che questo è un posto magico… il mare è immobile e in tutto quel blu si delineano massi, scogliere e faraglioni. Poso la bicicletta e scendo giù silenziosamente. Mi nascondo dietro gli scogli e aspetto. A un tratto sento delle voci. Delle persone stanno scendendo nella baia. Sono due. Il calvo e il mingherlino! Io mi trovo al posto giusto nel momento giusto. Hanno tutta l’aria di aspettare qualcuno. Laggiù si intravede un puntino luminoso. È una barca. Assomiglia a una nave da guerra antica. È lunga e snella con una grande quantità di remi sui lati. Tante persone remano. Quando la nave attracca, una folla di uomini invade la spiaggia correndo da una parte all’altra, come cavallette. Una voce forte mi fa sobbalzare: “Allora? Che notizie avete da darmi?”. “Purtroppo nessuna, Ugolino”. I due ora stanno tremando impauriti, al cospetto di Ugolino, un uomo avvolto in un mantello nero. “Dov’è il tesoro?”. “Non c’è nessun tesoro” balbetta il mingherlino. “Abbiamo messo a soqquadro la cattedrale, ora la polizia sarà sulle nostre tracce!”. A questo punto la voce sbraita: “Siete dei buoni a nulla!”. “Quando verrà distrutta la città?” chiede il calvo. “Non c’è tempo da perdere, ho già disperso i miei uomini; hanno il compito di cercare i punti da colpire. A voi spettava solo di cercare il mio tesoro e avete fallito!”. Nel silenzio che accompagna queste parole, sento nel naso la spinta di uno starnuto… cerco di trattenerla, ma lo starnuto esplode!
Obiettivo Leggere e comprendere un racconto di avventura.
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I testi
“Che cosa è stato?” tuona la voce. “C’è qualcuno!” dicono i due. “Cercate di là, io vado a vedere dall’altra parte”. Striscio via dal mio nascondiglio. Sento dei passi dietro di me, finché arrivo a una grotta, mi intrufolo e trattengo il respiro. L’uomo che mi sta seguendo respira pesantemente. Lo sento così vicino che faccio un salto in avanti e piombo nell’acqua… “Sei tu, maledetto moccioso!”. Corro nell’acqua, finché non diventa profonda, mi immergo e nuoto. “Fermati, ti conviene!” urla. Mi aggrappo agli scogli più vicini, risalgo in superficie e comincio a correre… Mi avventuro su per la scalinata, ma a un tratto… S. Gatti, Due detective e mezzo, Edizioni Corsare
2 Completa con le informazioni del testo.
Luogo:
Tempo: Protagonista:
Personaggi:
3 Che cosa succede dopo? Continua tu la storia, seguendo la traccia data.
• Chi insegue il ragazzino? • Che cosa fa il protagonista per sfuggire al suo inseguitore? • Quali altri stratagemmi mette in atto per cercare di salvarsi? • Come si conclude la vicenda? • Descrivi le emozioni (paura, incertezza, sconforto…) che prova il protagonista, soprattutto quando scopre che non è ancora in salvo.
Obiettivo Leggere e comprendere un racconto di avventura.
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I testi
Testo informativo QUALE CIBO PER FIDO? 1 Leggi il testo informativo e attribuisci un titolo a ogni paragrafo.
Il cane, nonostante la sua alimentazione sia fornita dall’uomo ormai da millenni, ha ancora l’apparato digerente di un predatore: cioè uno stomaco e un intestino pronti a ricevere grandi quantità di cibo tutte in una volta e a sopportare eventuali lunghi periodi di digiuno o di dieta stretta. Tuttavia, in un appartamento di città il cibo è sempre disponibile e i padroni sono spesso ancora più disponibili a concedere “fuori pasto”. Questo porta a errori alimentari in eccesso. Il cane infatti ritiene sia sempre il momento buono per abbuffarsi, perché potrebbero sopraggiungere periodi di magra e il padrone intenerito finisce spesso per cedere. Ma l’eccessiva alimentazione unita a un’insufficiente attività fisica si traduce in eccesso di grasso. Il cane è un onnivoro. Infatti non disdegna l’assaggio di vari tipi di erbe, bacche e altri vegetali (oltre che di carne) che sceglie con accuratezza nei prati. È importante fornire al cane una dieta varia e bilanciata, che comprenda la giusta dose di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali. Ottenere in casa una buona dieta, corretta e bilanciata, non è semplice come sembra. Nel caso di alimentazione onnivora, meglio non acquistare sempre lo stesso tipo di carne. L’ideale sarebbe la somministrazione di carne cruda, purché perfettamente controllata. Oltre alla carne si possono somministrare pesce, pane secco, frutta, verdura e fiocchi di cereali. L’acqua fresca deve sempre essere lasciata a disposizione del cane. Quando sono di buona qualità, gli alimenti pronti sono migliori del pasto preparato in casa, perché vengono studiati in centri nutrizionali che ben conoscono i reali fabbisogni del cane. Consultatevi con allevatore o veterinario per identificare il mangime ideale per il vostro cane. Obiettivo Leggere e comprendere un testo informativo.
102
I testi
Dal punto di vista nutrizionale, gli alimenti pronti possono suddividersi in: • alimento completo, in grado di soddisfare da solo l’intero fabbisogno nutrizionale quotidiano; • alimento complementare, che apporta una gamma ristretta di nutrienti per soddisfare soltanto una parte dei fabbisogni dell’animale; • alimento dietetico, importante nella dietoterapia di problematiche di diversa natura (diabete, obesità…). Dal punto di vista pratico, il cibo per cani viene suddiviso in: • alimento secco: a questa categoria appartengono le crocchette, il riso soffiato e altri mix di cereali da integrare alla carne; • alimento umido: appartengono a questa categoria i prodotti a base di bocconcini o paté di carne. L. Avolio, Enciclopedia dei cani, Edizioni Conoscere
Rispondi. 2
• Quale argomento viene trattato in questo testo informativo? • A quale disciplina appartiene questo argomento? • Il testo utilizza un linguaggio…
generico e comune. specifico e tecnico. • Dove potresti trovare il testo letto? Indica più possibilità.
Depliant. Enciclopedia. Romanzo. Sussidiario. Rivista scientifica. Quotidiano. Obiettivo Leggere e comprendere un testo informativo.
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I testi
Testo poetico RONDINE 1 Leggi poi rispondi.
La rondine è una virgola una virgola nel cielo, una stellina singola che fa fuggire il gelo. Lei porta il buonumore delle stagioni nuove lei porta lo splendore del mondo che si muove. La vedi da quaggiù la segui con il dito ma lei non c’è già più, l’incanto è già sparito. P. Cappello, Ogni goccia balla il tango, Rizzoli
• Quali versi ha utilizzato il poeta? Liberi.
Sciolti.
In rima.
• Quante sono le strofe? 3
1
2
• Nella poesia sono presenti due metafore. A che cosa è paragonata la rondine? – A una – A una • Perché, per il poeta, la rondine porta il buonumore e lo splendore?
2 Scrivi anche tu una poesia che abbia per soggetto uno di questi insetti: una farfalla, una coccinella, una lucciola. Segui lo schema e scrivi i versi in rima o sciolti.
La
è una
una
Lei porta
una
la vedi
che fa
la segui
Obiettivo Leggere e comprendere un testo poetico e coglierne le caratteristiche strutturali.
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Pagine semplificate
L’ACCENTO! Metti l’accento dove è necessario.
1
NE / NÉ
• vuoi un po’? • Non voglio più vederti,
ora
SI / SÌ
• La mia gatta riposa al sole. • , questa volta hai ragione tu.
SE / SÈ
• Non finirai il compito • Pensa solo a .
LA / LÀ
• Non andare : è pericoloso. • nonna di Marco è simpatica.
2
mai!
continui a essere distratto.
In queste frasi mancano gli accenti: aggiungili tu!
• Se il nonno verra a trovarci, portera tanti regali. • Vorrei fermarmi ancora un po’, ma devo gia tornare a casa. • Giulio non da ascolto alla maestra, e da giovedi che non esegue i compiti. • Tutto cio che fai non serve ne a te ne a me. • Marco e pieno di se, se ci fai caso. • Ho lasciato la merenda la sul tavolo. • Voglio essere piu veloce nella corsa, non mi va di arrivare ultimo.
Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente l’accento; utilizzare correttamente i monosillabi accentati e non.
105
Pagine semplificate
UN PO’ DI… ORTOGRAFIA! 1
Metti l’apostrofo dove è necessario.
• Ti prometto che verremo senzaltro al tuo compleanno. • Oggi in classe ho assistito a un episodio piuttosto divertente. • Stamattina Mattia si è nascosto nellarmadio per saltare fuori allimprovviso e farmi prendere uno spavento. • Per lesperimento di scienze occorrono un recipiente, un imbuto e dellacqua. • Questanno per la promozione la mamma mi ha promesso lacquisto di un motorino. 2
Metti una X accanto alle elisioni e ai troncamenti giusti.
• • • • • •
un apprendista qual è nessun altra un’ingegno un po’ dacqua senz’altro
3
Leggi le frasi e correggi gli eventuali errori.
• • • • • •
un attimo un’altalena un’isola mezzora tuttoggi quattr’otto
• C he sollievo! Chiara ha con se le chiavi. • La maestra da qualche suggerimento sullesercizio, dopo comincia a sfogliare i quaderni: quanti errori dà correggere! • Non vedo i miei cugini da tempo, ma lì incontrero presto per il compleanno. • Mi passi lo zucchero? Me né occorre ancora un po. • Livio và al mare con gli amici è partira domattina presto.
Obiettivo Utilizzare correttamente l’apostrofo; intuire l’utilizzo del troncamento.
106
Pagine semplificate
ANCORA UN PO’ DI… ORTOGRAFIA! 1
Completa le frasi con:
HO
O
OH
HA
A
AH
AI
HAI
AHI
• La prossima settimana Andrea andrà a Milano
ANNO
HANNO
a Torino.
un bel cucciolo; glielo regalarono i nonni l’
• I miei cugini
scorso. •
! Che mal di denti!
•
, che bel tramonto! visto da qualche parte il mio casco?
• • Luca 2
detto che telefonerà
Matteo domani.
Completa le frasi con:
ME L’HA ME LA CE L’HO CE L’HA CE LA TE LO TE L’HA TE L’HANNO perdono.
• Questo sbaglio non • Che bella sciarpa, chi • Cerchi la tua colla?
regalata? io.
• La verifica di storia è andata bene, •
detto la maestra.
mai detto che assomigli molto a tuo padre?
• Non so se • Lui non • Quell’auto non
farai a vincere. con te! posso permettere.
Obiettivo Discriminare e usare correttamente gli omofoni A/HA/AH/O/HO/OH/AI/HAI/AHI/ANNO/HANNO; utilizzare e discriminare ME LA - ME L’HA - CE LA - CE L’HA - CE L’HO - TE LO - TE L’HA - TE L’HANNO.
107
Pagine semplificate
L’AVVERBIO Nelle seguenti frasi sottolinea l’avverbio e scrivi accanto la domanda a cui risponde. Osserva l’esempio. 1
• I tuoi amici bevono troppo.
Quanto?
• Sull’autostrada bisogna guidare prudentemente. • Ieri faceva caldo sulla spiaggia. • La neve cadeva abbondantemente. • Hai dormito abbastanza? • Adesso mi cambio e vado a dormire. 2
Completa le frasi sostituendo gli aggettivi sottolineati con gli avverbi.
• Il papà silenzioso leggeva il giornale. Il papà
leggeva il giornale.
• Un lampo improvviso illuminò il cielo. Un lampo illuminò
il cielo.
• La mamma triste guardava fuori dalla finestra. La mamma • Un leone dormiva tranquillo sotto un grosso albero. Un leone 3
I ndica se i seguenti avverbi sono di tempo (T), di luogo (L) o di quantità (Q).
•
dietro
•
dopo
•
parecchio
•
tardi
•
ieri
•
spesso
•
poco
•
tanto
•
dovunque
Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente l’avverbio.
108
Pagine semplificate
LE CONGIUNZIONI 1
Completa con le congiunzioni adatte, scegli tra:
E
O
MA
PERCIÒ
QUANDO
• Oggi possiamo giocare in giardino
il tempo è bello.
• Domani è il tuo compleanno • A volte non sei simpatico • Preferisci andare al cinema
ti farò un regalo. antipatico
2
prepotente.
al ristorante?
• La mamma si arrabbia tantissimo • Comportati educatamente
PERCHÉ
SE
non faccio i compiti. vuoi che i compagni giochino con te.
Completa usando le diverse congiunzioni.
perché
e
• Correva
mentre
• Reagisco
se
se
perché
perché
invece
• Piangevi
quando
• Coltivano e
però
quindi
se
se
• Partivate ma
• Ascoltate
mentre
però
invece
Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente le congiunzioni.
109
Pagine semplificate
AGGETTIVI E PRONOMI 1
Cerchia in verde gli aggettivi indefiniti e in giallo i pronomi indefiniti.
• Molti bambini giocano nel cortile, pochi in palestra. • Ti ho portato tanti giochi; scegline qualcuno. • Alcune persone presenti ieri sera hanno apprezzato il concerto, altre no. • Al parco c’erano alcuni bambini che giocavano a palla, altri che usavano lo scivolo. • Nel giardino della scuola sono sbocciate alcune rose. 2 Nelle
seguenti frasi sottolinea il dimostrativo. Scrivi nel quadratino se è aggettivo (A) o pronome (P).
• • • • •
Fermiamoci in questo bar, ho molta sete. Ho guardato il film, quello che tu mi avevi consigliato. La tua penna verde è scarica, prendi questa! La matita si è spuntata, dammi quella, per favore. Togli quegli stivali quando entri in casa!
3
I nserisci l’aggettivo interrogativo o esclamativo adatto, scegliendolo tra i seguenti:
QUANTA • • • • Mi dici • Sapete in •
110
QUALE
QUALE
QUANTE
CHE
è antipatico quel bambino! bontà questa torta! figurine possiedi? legna ti occorre? albergo alloggeremo? treno bisogna prendere per Torino?
Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente diversi aggettivi e pronomi indefiniti, dimostrativi, interrogativi, esclamativi.
QUANTO
Pagine semplificate
I PRONOMI 1 Osserva
le parole sottolineate: sono pronomi. Leggi le frasi e, dopo aver individuato il nome che sostituiscono, scrivilo nello spazio tra parentesi.
• S ono andata a casa di Chiara, le ho portato un regalo e mi sono trattenuta con lei.
Le (
)
Lei (
)
• L uigi ha ricevuto in regalo un motorino: lo mostra a tutti i suoi amici e loro sono molto contenti.
Lo (
)
Loro (
)
• Ho comprato un abito nuovo: mi piacerebbe indossarlo domani sera.
Lo ( 2
)
Inserisci nelle frasi il pronome relativo adatto.
• La sedia su
sei seduto sta per rompersi.
• Il motorino
ha investito Marco andava troppo veloce.
• Non trovo più i libri • Ti spiego il motivo per 3
erano sulla scrivania. sei stata punita.
Inserisci nelle frasi il pronome possessivo adatto.
• Mia madre ha parlato con la
, così potrai venire in
vacanza con noi. • La nostra insegnante di inglese è abbastanza brava, la mi sembra più severa. • Per favore, dammi il tuo righello, il
è rotto.
Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente i pronomi personali, relativi e possessivi.
111
Pagine semplificate
A PROPOSITO DI VERBI 1
I n ogni frase c’è una forma del congiuntivo: sottolineala e analizzala scrivendo a fianco tempo e persona.
• Dubitavo che rimanesse.
• Dicono che abbia cantato benissimo.
• Non sapevo che fosse allergico.
• Non so perché piangano.
• Credo che venga tardi.
2
C ompleta le frasi con il condizionale presente e passato, usando il verbo indicato tra parentesi.
• T i (esprimere) meglio se non parlassi tanto in fretta. • Non sapeva ancora se (andare) al mare o in montagna. • Se lo spettacolo fosse stato più breve, ci (divertire) di più. • Marta (cucinare) meglio se avesse più pazienza. 3
C ollega ogni frase della prima colonna con una frase della seconda colonna, scrivendo il numero nel quadratino.
1. Se da piccola Lucia non fosse caduta dalla bici…
andremmo insieme allo stadio.
2. Se venisse a trovarmi il nonno…
s e la mamma me lo permettesse.
3. Se oggi riuscissi ad andare in biblioteca…
prenderei un libro di
4. Verrei a casa tua…
n on si sarebbe rotta un dente.
112
avventure.
Obiettivo Riconoscere e usare correttamente i modi Congiuntivo, Condizionale, Imperativo e Infinito dei verbi.
Pagine semplificate
4
• • • • • • 5
• • • • • 6
S ottolinea nelle seguenti frasi i verbi all’imperativo. Ora basta, signorina! Vada pure. Domani si presenterà alle 9 in punto. Fuori piove e non possiamo uscire; facciamo un bel gioco insieme. Copiate i compiti scritti alla lavagna! Rientriamo a casa, sta per scoppiare un temporale! Ritorna a casa presto altrimenti mi preoccupo. Prendi i pastelli e dei fogli bianchi per fare questo disegno. S ottolinea nelle seguenti frasi i verbi all’infinito. Studio con Omar per aiutarlo in italiano. Gli alunni credevano di essere arrivati a destinazione, invece era la prima tappa di una lunga gita insieme. Dopo aver fatto la spesa, il papà la caricò sull’auto. Era indeciso se rimanere o andare via. Dopo aver terminato il loro tema, gli alunni lo consegnarono all’insegnante. S crivi l’infinito presente, ricavandolo dalle seguenti forme verbali.
• Ebbero diffuso
• Abbia escluso
• Che noi fossimo
• Che egli abbia
• Ridemmo
• Vanno
• Ebbe rivolto
• Finse
Obiettivo Riconoscere e usare correttamente i modi Congiuntivo, Condizionale, Imperativo e Infinito dei verbi.
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Pagine semplificate
UN PO’ DI ANALISI LOGICA 1
C olora di blu il soggetto, di verde il predicato, di rosso le espansioni.
• La modella sfila in passerella . • Sull’albero un uccellino ha costruito il suo nido . • Domenica Andrea e Luca andranno allo stadio . • L’anno scorso Anna e Carlo andarono a Londra in vacanza . 2
L eggi, sottolinea il verbo e indica con una X se si tratta di predicato verbale (PV) o nominale (PN).
• • • • • •
Tra poco finirà l’estate. La conchiglia nel secchiello è molto bella. Per pranzo ci sono patatine e hamburger. Andrea è un bambino coraggioso. La bicicletta di Roberta è rotta. I nonni sono partiti ieri.
3
L eggi le frasi e analizza le parti sottolineate colorando i riquadri corretti.
PV PV PV PV PV PV
PN PN PN PN PN PN
• Il righello di Marco è sotto il banco.
compl. di specificazione compl. di mezzo
• Il postino ha consegnato alla mamma un pacco enorme.
compl. di causa compl. di termine
• La nonna di Giulia raccoglie gli ortaggi compl. di tempo nel suo orto. compl. di luogo • Nel pomeriggio andrò al cinema con la mamma.
114
compl. di modo compl. di compagnia
Obiettivo Conoscere gli elementi strutturali della frase: soggetto, predicato, espansioni (complementi).
Pagine semplificate
Comprensione del testo: POTERI MAGICI 1
Leggi il brano.
La fattoria accanto alla nostra appartiene ai signori Panatra che hanno due bambini, Filippo e Guglielmo. I Panatra amavano la caccia e tutti i sabato mattina se ne andavano nei boschi in cerca di animali a cui sparare. Io non sopporto la caccia, proprio non la sopporto! Non mi pare giusto che gli uomini uccidano le bestie solo per divertirsi e cercavo di discutere della cosa con loro che però si burlavano di me. Un sabato mattina Filippo e Guglielmo uscirono dal bosco trascinando un grosso cerbiatto. Ciò mi fece così arrabbiare che vidi rosso. E prima di riuscire a controllarmi, puntai il Dito Magico. Mi ero ripromesso di non puntarlo più su alcuno; il Dito Magico è qualcosa che uso da quando sono al mondo. Non posso spiegarvi come faccio, perché nemmeno io lo so. Succede sempre quando mi arrabbio, quando vedo rosso… allora sento molto caldo dappertutto. Poi comincio ad avvertire un terribile formicolio sulla punta dell’indice della mano destra. E improvvisamente sprizza da me un lampo velocissimo, come qualcosa di elettrico. Schizza fuori e tocca la persona che mi ha fatto arrabbiare, dopo di che cominciano a succedere cose… Ebbene questa volta il Dito Magico lo puntai su tutta la famiglia Panatra. Quel sabato pomeriggio andarono di nuovo a caccia per prendere anatre selvatiche e ne uccisero sei. Proprio in quel momento volarono sopra le loro teste altre quattro anatre selvatiche molto facili da colpire. Bang! Bang! Bang! Fecero i fucili. Le anatre volarono via. “Le abbiamo mancate!” disse il signor Panatra. “Strano!”. Poi, con sorpresa di tutti, la quattro anatre tornarono e cominciarono a volare in tondo, attorno ai cacciatori. Questo al signor Panatra non piacque neanche un po’. Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo fantastico.
115
Pagine semplificate “Via!” gridava sparando a più non posso, ma non riusciva a colpirle. Più tardi, quel sabato sera, il cacciatore uscì di casa, ma le anatre erano ancora lì e adesso il signor Panatra aveva proprio paura. Il mattino dopo, quando allungò la mano verso l’orologio, sembrava che la mano non volesse tendersi. Si mise a sedere e, per la prima volta, vide cosa gli era successo. Lanciò un urlo e saltò fuori dal letto. Alla sua vista anche la moglie lanciò un urlo. Era diventato un uomo piccino piccino, alto come una sedia, non di più, e invece delle braccia aveva un paio di ali d’anatra! Anche a Filippo e a Guglielmo era successa la stessa cosa. Sbattevano le ali e ben presto volarono fuori in alto, nel cielo. Giù, proprio sotto di loro, nel giardino di casa videro le quattro anatre, grandi come uomini e con le braccia al posto delle ali. E quelle anatre avevano i fucili puntati contro di loro. Solo allora i Panatra capirono, promisero che non avrebbero più ucciso animali e le ali e le braccia ritornarono ai giusti proprietari! R. Dahl, Il dito magico, Salani 2
Segna con una X la risposta esatta.
• Il narratore è: Guglielmo. Filippo. il bambino con il Dito Magico. • Il racconto si svolge: nell’arco di una settimana. n ell’arco di due giorni (sabato e domenica). n ell’arco di due giorni (venerdì e sabato).
• I l bambino dal Dito Magico non sopporta la caccia perché pensa che: uccidere gli animali con le armi sia pericoloso. uccidere gli animali non possa essere un divertimento. uccidere gli animali sia noioso. • I l bambino punta il Dito Magico quando “vede rosso”, cioè: quando è molto allegro. quando ha gli occhi stanchi. quando è furioso.
Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo fantastico.
116
Pagine semplificate
Comprensione del testo: ESTATE 1
Leggi il brano.
D’estate andavamo a Forte dei Marmi. La casa aveva un giardino tutto intorno; sul davanti c’era una pineta che arrivava fino alla spiaggia; al centro della pineta c’era un viale con la ghiaia grossa. Si apriva il cancello di legno dipinto di verde e là, davanti alle piatte dune di sabbia, coperta dal prunaio grigio azzurro, era il mare. Un mare dolce, tranquillo, argenteo, con onde calme striate di bianco, che si disperdevano man mano che si avvicinavano alla spiaggia chiara e morbida. Sulla riva si vedevano piccoli granchi lucenti. Quando c’era papà, ci faceva svegliare al mattino presto per portarci con lui a passeggiare sulla spiaggia. Ci fermavamo a guardare i pescatori che tiravano a riva le reti. S. Agnelli, Vestivamo alla marinara, Einaudi 2
Indica con X le risposte giuste.
• Come si chiama la località dove la famiglia passava le vacanze? Capri. Forte dei Marmi. Cattolica. • Intorno alla casa c’era… un prato. un orto. un giardino. • Il mare era… morbido. trasparente. tranquillo. • Sulla riva si fermavano a guardare… i gabbiani. le barche. i pescatori. Obiettivo leggere e comprendere un testo narrativo autobiografico.
117
INVALSI Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, puoi rileggere il brano.
LA SPADA DI MARTE 1 Geza
era uno schiavo. Era stato fatto prigioniero da una tribù degli Unni molti anni 02 prima e il padrone l’aveva messo a lavorare la sua terra e ad allevare i suoi animali. 03 Geza non si trovava poi così male: nonostante la terribile fama degli Unni, Ariun, 04 il suo padrone, lo trattava con giustizia. Certo, il giorno in cui era stato rapito 5 credeva che il mondo fosse finito: i guerrieri unni erano entrati a cavallo 06 nel villaggio e avevano ucciso persone e incendiato case. Chi poteva era fuggito 07 a nascondersi nel bosco. Lui non ce l’aveva fatta: era stato legato e buttato su 08 un carro. I primi tempi erano stati duri, ma poi si era abituato. 09 Ora accompagnava le mucche del suo padrone al pascolo e le riportava nel loro 10 recinto prima del tramonto. 11 Quella sera, però, Geza si accorse che una delle mucche aveva un lungo taglio 12 su una zampa. Spaventato per la punizione che Ariun avrebbe potuto infliggergli, il 13 ragazzo tornò di corsa al pascolo per cercare di scoprire dove la mucca si fosse ferita 14 e che cosa avesse provocato quel taglio. 15 Prima che il buio glielo impedisse, guardò in mezzo all’erba e fra i cespugli: pensava 16 che appunto un cespuglio dalle lunghe spine affilate fosse il colpevole. Ne trovò uno 17 e già sorrideva pensando di avere risolto il mistero, quando si accorse che, piantata 18 vicino a quel cespuglio, c’era una spada. 19 Il ragazzo cominciò a tremare: era una spada bellissima e affilata, ma, se l’avesse 20 presa, il suo padrone avrebbe potuto pensare che lui si stava ribellando. 21 Sarebbe stato ucciso all’istante con una delle micidiali frecce dal piccolo arco unno. 22 Così Geza lasciò la spada dove si trovava e corse verso la casa di Ariun, gridando 23 come un pazzo: “Padrone, corri! Presto, padrone!”. 24 Ariun uscì di corsa dalla sua casa su ruote impugnando l’arco, le sue tre 25 mogli gli furono subito dietro, ognuna di loro con un coltello in mano. 26 Tutti temevano l’attacco di una banda di predoni o di un branco di lupi. 27 Quando invece raccontò della spada trovata al pascolo, tutti si misero a ridere. 28 “Se ti spaventano così le spade, schiavo”, gli disse Ariun “farai bene a stare 29 lontano dai campi di battaglia!”. 30 Poi, ridendo, seguì il giovane, che lo portò sul luogo dove aveva visto la 31 spada. Era ormai buio, ma la luce della luna si rifletteva sul metallo e fu facile 32 trovarla. Ariun la estrasse dal suolo e la guardò con ammirazione: era davvero una 33 spada molto bella. Chissà come era finita in quel pascolo? Comunque ora era nelle 34 sue mani e nessuno gliela avrebbe portata via.
118
Esercitazione simulata – Prova A
INVALSI 35 Quando
arrivarono all’accampamento, Ariun mostrò orgoglioso la spada e stava già 36 immaginando quanti nemici avrebbe ucciso quando una voce interruppe i suoi pensieri. 37 “Quella spada è mia!” disse una figura nel buio. Ariun, quando lo riconobbe, 38 abbassò subito la spada. Era Attila, il re degli Unni, l’uomo che li aveva condotti di 39 vittoria in vittoria, di saccheggio in saccheggio. 40 “Me l’ha sicuramente inviata il dio Marte” gli spiegò Attila “perché con 41 quella spada in pugno io possa sconfiggere i Romani e gli eserciti dei loro alleati”. 43 Ariun chinò il capo in segno di sottomissione e porse la spada al suo re. 44 Sapeva quanto potessero essere crudeli le punizioni che Attila infliggeva a 44 chi gli era nemico. Il re, con la spada in pugno, si allontanò dal fuoco e 45 sparì nel buio della notte. S. Bordiglioni, Quando i barbari scesero a Roma, Einaudi Ragazzi
PROVA A A1. Chi sono gli schiavi? A.
Persone considerate di proprietà altrui.
B.
Persone libere.
C.
Persone che sono in prigione.
D.
Persone malate.
A2. Che cosa significa la frase “lo trattava con giustizia”? A.
Lo trattava molto male.
B.
Lo trattava in maniera equa.
C.
Gli lasciava fare ciò che voleva.
D.
Lo teneva legato.
A3. Che cosa significa l’espressione “credeva che il mondo fosse finito”? A.
Credeva che ci fosse la fine del mondo.
B.
Credeva che la sua vita non avrebbe avuto più senso.
C.
Credeva che sarebbe stato liberato.
D.
Credeva che fosse un brutto sogno.
Esercitazione simulata – Prova A
119
INVALSI
A4. Come sono entrati gli Unni nel villaggio di Geza? A.
A piedi.
B.
Con i carri armati.
C.
Con gli elefanti.
D.
A cavallo.
A5. Come si sono comportati gli Unni? A.
Hanno distribuito cibo a tutti.
B.
Si sono trasferiti nel villaggio.
C.
Hanno migliorato il villaggio.
D.
Hanno ucciso persone e incendiato case.
A6. Di che cosa si occupa Geza da quando è schiavo? A.
Accompagna le mucche al pascolo.
B.
Cucina per il suo padrone.
C.
Accompagna Ariun ovunque vada.
D.
Non fa nulla.
A7. Nella frase “… Geza si accorse che una delle mucche aveva un lungo taglio”, il “che” ha la funzione di:
120
A.
congiunzione.
B.
pronome.
C.
articolo.
D.
aggettivo.
Esercitazione simulata – Prova A
INVALSI
A8. Perché, secondo te, Geza è preoccupato di essere punito? A.
Perché arriva in ritardo.
B.
Perché ha paura che Ariun lo accusi di aver rubato una mucca.
C.
Perché ha paura di essere incolpato di non aver curato bene le mucche.
D.
Perché una mucca è scappata.
A9. Trova un sinonimo del verbo “infliggere”. A.
Fare subire.
B.
Fare arrivare.
C.
Fare provare.
D.
Regalare.
A10. A che cosa si riferisce la frase “… tornò al pascolo prima che il buio glielo impedisse”? A.
Il buio non vuole che Geza torni al pascolo.
B.
Con il buio è più difficile vedere e quindi trovare quello che si cerca.
C.
Geza ha paura del buio.
D.
Il padrone di Geza non vuole che vada in giro quando fa buio.
A11. Che cosa trova al pascolo? A.
Un coltello.
B.
Un arco con le frecce.
C.
Un pugnale.
D.
Una spada.
Esercitazione simulata – Prova A
121
INVALSI
A12. Per quale ragione il ragazzo comincia a tremare? A.
Per il freddo.
B.
Per paura di essere accusato di ribellarsi al padrone.
C.
Per paura di tagliarsi anche lui.
D.
PerchĂŠ era buio, e lui era stanco e affamato.
A13. Quale arma usavano gli Unni per uccidere i nemici? A.
Delle micidiali frecce.
B.
Degli affilati coltelli.
C.
Delle grosse bombe.
D.
Delle precise pistole.
A14. Quale arma ha in pugno Ariun quando Geza lo chiama? A.
Un coltello.
B.
Una spada.
C.
Un arco.
D.
Un pugnale.
A15. Cosa fanno le tre mogli di Ariun?
122
A.
Scappano.
B.
Escono prima del marito.
C.
Stanno dietro al marito.
D.
Restano in casa.
Esercitazione simulata – Prova A
INVALSI
A16. Di che cosa hanno paura gli Unni? A.
Della fine del mondo.
B.
Dell’attacco di una banda di predoni.
C.
Di Ariun.
D.
Della notte.
A17. Perché “tutti si misero a ridere”? A.
Perché Geza era molto simpatico.
B.
Perché erano ubriachi.
C.
Perché non era successo nulla di grave.
D.
Per prendere in giro Geza.
A18. Che cosa aiuta Geza a ritrovare velocemente la spada? A.
La luce della luna.
B.
La lampadina elettrica che ha in mano.
C.
La luce del sole che sta sorgendo.
D.
La fiaccola di Ariun.
A19. Le frasi seguenti si riferiscono al testo che hai appena letto. Quali informazioni sono effettivamente contenute nel brano? Metti una X per ogni riga della tabella.
SÌ A.
Ariun la estrasse dal suolo e la guardò, era davvero una spada bruttissima.
B.
Ariun la estrasse dal suolo e la guardò con ammirazione: era davvero una spada molto bella.
C.
Ariun la estrasse dal suolo e la guardò senza interesse.
D.
Ariun la estrasse dal suolo e la regalò a Geza.
NO
Esercitazione simulata – Prova A
123
INVALSI
A20. Chi sostiene di essere il proprietario della spada? A.
Ariun.
B.
Geza.
C.
Nessuno.
D.
Attila.
A21. Secondo Attila, perché il dio Marte gli ha inviato la spada? A.
Per dare crudeli punizioni.
B.
Per sconfiggere i Romani.
C.
Per allearsi con i Romani.
D.
Per donarla a Geza.
A22. Che cosa fa Ariun “in segno di sottomissione”? A.
Abbassa la testa.
B.
Fa cadere la spada.
C.
Alza le spalle.
D.
Si inchina davanti ad Attila.
A23. Nella frase “sparì nel buio”, con quale sinonimo puoi sostituire il verbo “sparì”?
124
A.
Colpì.
B.
Inveì.
C.
Scomparve.
D.
Aiutò.
Esercitazione simulata – Prova A
INVALSI Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, puoi rileggere il brano.
ARIA PURA PER LEGGE 1 È
sabato, ti piace andare in piscina o fare visita agli amici, ma come andarci? È una 2 domanda che si pone il 20% dei giovani europei. Alla fine chiedi ai tuoi genitori di 3 accompagnarti in automobile. Loro sono abituati e le città sono ben organizzate per 4 i percorsi in auto e meno bene per quelli in bicicletta o in bus. Eppure le leggi 5 sull’aria riconoscono a ciascuno il diritto di respirare un’aria che non rechi danno 6 alla salute. 7 Non è facile prendere provvedimenti per ridurre l’inquinamento dell’aria. Le cause 8 sono diverse: il riscaldamento, le fabbriche, i trasporti… eppure si può fare qualcosa. 9 Tante città limitano il traffico in zone centrali sempre più ampie, incentivano l’uso dei 10 mezzi pubblici, costruiscono piste per le bici… 11 Ogni giorno, nelle città con più di 100 000 abitanti, si provvede al rilevamento di 12 almeno quattro gas inquinanti. Poi viene elaborato l’indice IQA (indice qualità 13 dell’aria) che serve a valutare le conseguenze che la concentrazione degli inquinanti 14 può avere sulla salute. 15 In Italia, nelle città e in particolare nella Pianura Padana, che è come una grande 16 stanza senza porte e finestre, l’inquinamento che oggi dà maggiori problemi è 17 quello delle polveri sottili, seguito dal biossido di azoto e dall’ozono. Sono inquinanti 18 che non si vedono, non tingono i volti e le mani di nero e ce ne dimentichiamo 19 facilmente! 20 Le cause sono: il traffico, le lavorazioni industriali, le centrali elettriche, le caldaie del 21 riscaldamento e molte altre. Il traffico sembra essere il responsabile principale. 22 La concentrazione delle polveri sottili ha uno stretto rapporto con il clima, perché 23 le polveri si comportano come il gas e viaggiano veloci nell’aria, il vento riduce le 24 concentrazioni, la pioggia lava l’aria. 25 A volte proprio perché l’inquinamento da emissioni dei mezzi di trasporto è alto, 26 anche in Italia si promuovono le “giornate senza traffico”. È bello perché soprattutto 27 i bambini e i ragazzi possono camminare finalmente in mezzo alla strada, 8 senza pericoli. 29 Ma per affrontare i problemi ci vogliono anche altri provvedimenti! 30 La soluzione possibile è una sola: cambiare le nostre abitudini! 31 Per esempio, quando fa caldo, invece di ricorrere ai condizionatori che consumano 32 parecchia energia, controlliamo l’esposizione della casa, le protezioni e gli alberi per 33 ombreggiare, le tende fuori e dentro l’alloggio, un ventilatore… sono tutti 34 accorgimenti per modificare il microclima in casa. 35 A casa, invece del bagno, fai una doccia rapida. D’inverno infila una comoda maglia 36 calda se hai freddo, invece di alzare il riscaldamento. AA.VV., A come ambiente, Editoriale Scienza
Esercitazione simulata – Prova B
125
INVALSI
PROVA B B1. Indica quali informazioni sono presenti nel testo. Metti una X per ogni riga della tabella.
SÌ A.
Le città sono ben organizzate per i percorsi in auto e meno bene per quelli in bicicletta.
B.
Le cause dell’inquinamento sono legate all’agricoltura e all’allevamento degli animali.
C.
Ogni giorno nelle città più grandi si provvede al rilevamento di almeno quattro gas inquinanti.
D.
C’è relazione tra il clima e l’inquinamento.
E.
Quando piove tanto, l’aria è più sporca.
F.
I condizionatori consumano meno dei ventilatori.
NO
B2. Nella frase “… alla fine chiedi ai tuoi genitori di accompagnarti in automobile”, con quale parola potresti sostituire l’espressione “alla fine”? A.
In conclusione.
B.
Effettivamente.
C.
Quindi.
D.
Poiché.
B3. Che cosa significa l’espressione “le leggi sull’aria riconoscono a ciascuno il diritto di respirare un’aria che non rechi danno…”?
126
A.
Solo in alcune zone molto inquinate si ha il diritto di respirare aria buona.
B.
Solo i bambini hanno il diritto di respirare aria buona.
C.
Tutti, indipendentemente da dove vivono, hanno il diritto di respirare aria buona.
D.
Non è possibile ormai respirare aria buona da nessuna parte.
Esercitazione simulata – Prova B
INVALSI
B4. Che cos’è un “provvedimento”? A.
Un rimedio.
B.
Una regola.
C.
Una legge.
D.
Un consiglio.
B5. A che cosa serve l’indice di qualità dell’aria? A.
A valutare le conseguenze che l’inquinamento può avere sulla salute.
B.
A valutare la quantità di inquinamento.
C.
A valutare la salute dei cittadini.
D.
A valutare le conseguenze che il caldo può avere sull’inquinamento.
B6. L’autore del testo a chi si rivolge direttamente? A.
Ai genitori.
B.
Agli insegnanti.
C.
A tutti.
D.
Al lettore.
B7. Che cosa vuol dire la frase “la Pianura Padana è come una grande stanza senza porte e finestre”? A.
L’inquinamento è molto alto perché fa tanto caldo.
B.
L’inquinamento è molto alto perché fa molto freddo.
C.
L’inquinamento è molto alto perché non circola l’aria.
D.
L’inquinamento è molto alto perché ci sono troppe correnti d’aria.
Esercitazione simulata – Prova B
127
INVALSI
B8. Nella frase “l’inquinamento che oggi dà maggiori problemi è quello delle polveri sottili”, la parola sottolineata si riferisce a: A.
oggi.
B.
l’inquinamento.
C.
problemi.
D.
polveri sottili.
B9. Perché “ce ne dimentichiamo facilmente”? A.
Perché gli inquinanti non si vedono e non tingono.
B.
Perché non ci sono.
C.
Perché non fanno male.
D.
Perché non si mangiano.
B10. Qual è il responsabile principale dell’inquinamento dell’aria? A.
Il calore.
B.
Il cibo.
C.
Il vento.
D.
Il traffico.
B11. Che funzione hanno i due punti (:) nella frase “Le cause sono: il traffico, le lavorazioni industriali, le centrali elettriche, le caldaie del riscaldamento e molte altre”?
128
A.
Introducono una spiegazione.
B.
Introducono un nuovo argomento.
C.
Segnano una pausa nel discorso.
D.
Introducono un elenco.
Esercitazione simulata – Prova B
INVALSI
B12. Con che cosa la concentrazione delle polveri sottili ha uno stretto rapporto? A.
Con il clima.
B.
Con il vento.
C.
Con la pioggia.
D.
Con il sole.
B13. Cosa significa secondo te l’espressione “la pioggia lava l’aria”? A.
Quando piove l’aria è più inquinata.
B.
Quando piove l’inquinamento è più alto.
C.
Quando piove l’inquinamento dell’aria migliora.
D.
Quando piove non cambia nulla.
B14. Che cosa sono “le giornate senza traffico”? A.
Giornate in cui i mezzi pubblici non possono circolare.
B.
Giornate in cui possono circolare solo i motoveicoli.
C.
Giornate in cui i pedoni non possono circolare.
D.
Giornate in cui non può circolare nessun veicolo che inquini.
B15. Perché “i bambini possono finalmente camminare in mezzo alla strada”? A.
Perché non ci sono i veicoli.
B.
Perché i marciapiedi sono occupati.
C.
Perché i veicoli viaggiano sui marciapiedi.
D.
Perché possono circolare solo i bambini.
Esercitazione simulata – Prova B
129
INVALSI
B16. Qual è l’unica soluzione per far diminuire l’inquinamento? A.
Lavare l’aria.
B.
Non utilizzare più le automobili.
C.
Utilizzare solo i mezzi pubblici.
D.
Cambiare le nostre abitudini.
B17. Nella frase “… invece di ricorrere ai condizionatori che consumano parecchia energia”, il “che” ha la funzione di: A.
Articolo.
B.
Pronome.
C.
Aggettivo.
D.
Verbo.
B18. A che genere appartiene il testo che hai appena letto?
130
A.
Poetico.
B.
Narrativo realistico.
C.
Informativo-argomentativo.
D.
Descrittivo.
Esercitazione simulata – Prova B
INVALSI
AUTOVALUTAZIONE DELLE PROVE A E B • Sei riuscito/a a completare le prove A e B nei tempi stabiliti? SÌ
NO
Quante domande hai completato? Prova A Prova B
• Indica i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia degli errori.
C
comprensione
M
morfosintassi
L
lessico
O
ortografia e punteggiatura
Prova A A1
L
A2
C
A3
C
A4
C
A5
C
A6
C
A7
M
A8
C
A9
L
A10
C
A11
C
A12
C
A13
C
A14
C
A15
C
A16
C
A17
C
A18
C
A19
C
A20
C
A21
C
A22
C
A23
L
• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:
Prova B B1
C
B2
L
B3
C
B4
L
B5
C
B6
C
B7
C
B8
M
B9
C
B10
C
B11
O
B12
C
B13
C
B14
C
B15
C
B16
C
B17
M
B18
C
• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:
Esercitazione simulata – Prova A e B
131
INVALSI
PROVA C C1. Indica la parola esatta corrispondente a ogni figura (le lettere iniziali e finali sono giĂ scritte).
A
c
a
B
a
o
C
c
o
D
i
o
E
132
m
Esercitazione simulata – Prova C
e
INVALSI
C2. Che cosa hanno in comune i seguenti aggettivi: PRIMO, OTTAVO, NOVANTESIMO, CENTOVENTESIMO? A.
Sono tutti cardinali.
B.
Sono tutti ordinali.
C.
Sono tutti dimostrativi.
D.
Sono tutti qualificativi.
C3. Leggi il seguente periodo: “La scorsa estate io e mia mamma siamo andate a fare una gita in motoscafo. È stato molto divertente!”. Se sostituisci “la scorsa estate” con “la prossima estate”, quante forme verbali dovrai modificare? A.
1
B.
2
C.
0
D.
3
C4. Nella frase “Ho letto molti libri, alcuni mi sono stati consigliati dalla mia insegnante”, la parola “alcuni” a quale nome si riferisce? A.
Letto.
B.
Molti.
C.
Insegnante.
D.
Libri.
C5. Quale espressione si può mettere dopo l’apostrofo di “la mamma gli diede un’…”? A.
Ottimo consiglio.
B.
Ultimo avvertimento.
C.
Bel libro.
D.
Appetitosa fetta di torta.
Esercitazione simulata – Prova C
133
INVALSI
C6. Completa la tabella analizzando i verbi. Verbo
Coniugazione
Modo
Tempo
Persona
A. Avevano mangiato B.
Suoneranno
C.
Dormire
D.
Formò
E.
Avrà corso
F.
Aveste giocato
C7. Leggi attentamente: “Quali, tra questi vestiti, sono i tuoi indumenti preferiti?”. Indica quale delle seguenti frasi è costruita con parole dello stesso tipo e nello stesso ordine di quella appena letta. A.
Quali sono i tuoi piatti preferiti?
B.
Quale, tra queste canzoni, è la tua musica preferita?
C.
Che bellissima giornata!
D.
Quando, tra questi giorni, andremo in gita?
C8. Nella frase “Da dieci anni mio zio vive in Germania“, qual è il soggetto?
134
A.
Germania.
B.
Da dieci anni.
C.
Mio zio.
D.
Vive.
Esercitazione guidata – Prova C
INVALSI
C9. Se in una frase qualsiasi trovi la preposizione semplice “da”, quale parola puoi trovare subito dopo? Metti una X per ogni riga della tabella.
SÌ A.
Un nome.
B.
Un articolo indeterminativo.
C.
Una preposizione semplice.
D.
Nessuna parola.
E.
Un verbo.
F.
Una preposizione articolata.
G.
Un punto di domanda.
NO
C10. Leggi attentamente la seguente frase: “La mamma di Francesca ha comprato le pesche al mercato”. La frase è formata da varie parti, come vedi nella tabella sottostante:
Soggetto
Complemento di specificazione
Predicato verbale
Complemento oggetto
Complemento di luogo
La mamma
di Francesca
ha comprato
le pesche
al mercato
Indica, tra le seguenti frasi, quella che è formata dalle stesse parti nello stesso ordine. A.
Il nonno Antonio dorme tutte le notti sul divano.
B.
Il cane di Paola ha mangiato i croccantini nella ciotola.
C.
Le scarpe di Maria sono sporche e vecchie.
D.
A scuola Silvia si comporta molto bene.
Esercitazione guidata – Prova C
135
INVALSI
AUTOVALUTAZIONE DELLA PROVA C • Sei riuscito/a a completare la prova C nei tempi stabiliti? SÌ
NO
Quante domande hai completato? Prova C
• Indica i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia degli errori. O
ortografia e punteggiatura
M
C1
O
C2
M
C3
M
C4
M
C7
M
C8
M
C9
M
C10
M
morfosintassi
C5
• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:
136
Esercitazione simulata – Prova C
O
C6
M
Nella realtà
SHOPPING DI BENEFICENZA! La mamma di Benni ha un negozio di abbigliamento per bambini nel centro del paese: si chiama “L’armadio di Benni”. Durante il periodo natalizio ha aderito a un’iniziativa benefica. Metterà in vendita articoli di abbigliamento a prezzi scontati per due settimane. Il ricavato andrà devoluto in beneficenza. Benni dovrà occuparsi, insieme alla mamma, di questo evento. Aiutala tu a progettarlo!
1 Per prima cosa leggi l’elenco e inserisci i prodotti nelle diverse categorie. calze – mutande – costume – guanti – piumino – giacca – cappotto – cintura – infradito – tuta t-shirt – vestito elegante – completo giacca e pantaloni – gonna – vestito con pizzo – scarpe ballerine – scarpe da ginnastica – pantaloni – stivali per la pioggia – felpa – sciarpa – calzamaglia Abbigliamento intimo
Abbigliamento bambino e bambina
Calzature
Abbigliamento sportivo
Abbigliamento da cerimonia
Accessori
(Cappotti, giacche…)
Un occhio alla grammatica! 2 Scrivi accanto ai nomi se si tratta di iperonimo o iponimo.
• abbigliamento
• stivali
• calzature
• maglione
• cintura
• accessori
lavoro individuale
137
Nella realtà
ALLESTIAMO LA VETRINA! Benni adesso deve occuparsi della vetrina che, per il negozio, è un vero e proprio biglietto da visita! 1 Quali criteri deve utilizzare per allestire una vetrina che attiri l’attenzione dei passanti? In ogni coppia indica con X l’affermazione corretta.
• •
Esporre solo i prodotti migliori per prezzo e per qualità. Riempire fino all’orlo ogni singolo spazio della vetrina, accavallando modelli e prezzi.
•
Studiare una corretta esposizione dei prodotti, per attirare l’attenzione dei passanti. Porre al centro i più interessanti, poi allestire i lati e infine riempire lo spazio sottostante.
•
Esporre i prodotti a caso. Se sono interessanti, la gente entrerà comunque.
• •
Non inserire in vetrina striscioni pubblicitari, per non distogliere l’attenzione dal prodotto. Applicare sulla vetrina uno striscione pubblicitario per attirare l’attenzione sull’evento.
• •
Non decorare la vetrina con addobbi natalizi, devono spiccare solo gli articoli. Addobbare la vetrina con elementi natalizi per renderla più gradevole.
• •
Esporre gli oggetti e l’abbigliamento senza fare attenzione all’abbinamento dei colori. Abbinare i colori e gli oggetti per ottenere un buon effetto cromatico.
•
Collocare al centro gli articoli che si vogliono vendere di più e utilizzare la parte sottostante per gli articoli di minore importanza. Collocare ai lati e in basso gli articoli di maggior rilievo.
•
138
lavoro individuale
Nella realtà
OCCHIO AL CARTELLINO! 1 Quali fra questi articoli Benni deve esporre in vetrina?
Nell’organizzare la vetrina devi tener conto dei seguenti fattori: • con la vendita vuoi ottenere il maggior ricavo possibile; • la vetrina deve essere adeguata al periodo dell’anno in questione (in questo caso il periodo natalizio); • devi accostare bene i prodotti e fare attenzione ai colori per avere un buon effetto cromatico. 2 Scrivi negli spazi (al centro, sul lato destro, sul lato sinistro, in basso) il nome degli articoli che hai selezionato.
Rispondi. 3
• Quali articoli hai messo al centro? Perché? • Quali articoli non hai considerato? Perché? • Quanti articoli metteresti in ogni spazio? lavoro individuale
1
3
5
più di 5
139
Nella realtà
QUANDO LAVORARE AL PROGETTO? Benni, come tutte le bambine della sua età, ha una settimana molto impegnata. Dopo la scuola svolge diverse attività e il martedì dà una mano alla bibliotecaria del paese a classificare i libri. Quando potrebbe lavorare al progetto? 1 Osserva la tabella degli impegni settimanali di Benni e inserisci l’etichetta progetto negli spazi in cui ti sembra più opportuno. Non dimenticare che, ogni giorno, Benni deve trovare il tempo anche di fare i compiti!
PROGETTO lunedì 16.30-17.30
martedì
nuoto
17.30-18.30
mercoledì
giovedì
venerdì
danza biblioteca
18.30-19.30
ceramica
Rispondi. 2
• Dove hai inserito l’attività? • Perché? • Riesce a svolgerla più volte la settimana? • Trova tutti i giorni il tempo di fare i compiti?
140
lavoro individuale
Nella realtà
UN PO’ DI PUBBLICITÀ Benni deve preparare un volantino pubblicitario che richiami molte persone. 1 Divertiti anche tu. Prepara un volantino in classe con i tuoi compagni. Formate piccoli gruppi e passate all’azione! Ciascun gruppo si occuperà di una delle seguenti fasi: 1. dare un titolo all’evento; 2. inventare uno slogan; 3. trascrivere sul volantino il titolo, lo slogan e inserire il luogo, l’ora e la durata dell’evento; 4. illustrare il volantino, utilizzando immagini e grafica accattivanti.
Questo spazio può essere utilizzato per creare il volantino.
lavoro di gruppo
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Nella realtà
LAVORIAMO CON IL COMPUTER! 1 Dopo aver realizzato il volantino cartaceo, bisognerà realizzarlo anche al computer utilizzando il programma Word! Metti in ordine le fasi della realizzazione.
Inserire negli spazi vuoti le forme e le immagini scaricate da Internet per abbellire il volantino. Rileggere attentamente il testo. Stampare il volantino. Trascrivere il testo su una pagina vuota di Word. Scegliere font, dimensioni e colori delle scritte. 2 Al termine del lavoro, rispondi alle domande.
• Secondo te, quali fra questi possibili acquirenti sarebbero interessati alla vendita di beneficenza?
Bambini di età inferiore ai 5 anni. Bambini dai 6 agli 11 anni. Ragazzini oltre i 12 anni. Giovani dai 20 ai 30 anni. Genitori. Persone anziane. • Come ti è sembrato questo lavoro?
Facile. Difficile. • Hai incontrato difficoltà a svolgerlo? Quali?
• Che cosa ti è piaciuto di più?
• Sei soddisfatto del risultato finale?
Sì. No. 142
lavoro individuale
Nella realtà
CHI VUOLE PARTECIPARE? Benni pensa che anche altri negozianti potrebbero partecipare all’evento, vendendo prodotti scontati e devolvendo il ricavato in beneficenza. Ha individuato un negozio di giocattoli del paese e deve scrivere un’e-mail per sollecitare la proprietaria a partecipare all’iniziativa. Aiuta Benni in questa nuova attività. 1 Inserisci gli elementi al posto giusto e scrivi l’e-mail cercando di convincere la proprietaria del negozio di giocattoli!
• Indirizzo e-mail del negozio della mamma di Benni: Iarmadiodibenni@gmail.com • Nome del negozio di giocattoli: Giocattoliamo • Nome della proprietaria del negozio: Costanza De Simone • Indirizzo e-mail: giocattolandia@hotmail.it
lavoro individuale
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Nella realtà
LA SINTESI DEL LAVORO 1 Elabora un testo in cui prima sintetizzi le fasi del lavoro svolto da Benni e poi scrivi alcune considerazioni. C’è una fase del lavoro che ti è sembrata particolarmente complessa? Quale? Aggiungeresti qualcosa per rendere l’evento più coinvolgente? Che cosa?
Puoi scegliere dall’elenco o inventare qualcosa di diverso: • intervento di un personaggio: Babbo Natale, un folletto… (che cosa dovrebbe fare?); • realizzazione di fondali e decorazioni natalizie (come addobberesti il negozio?); • pesca di beneficenza in negozio (come la organizzeresti?); • …
Competenza chiave: comunicazione nella madrelingua. Competenze specifiche: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Competenza chiave: spirito di iniziativa e intraprendenza. Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni. Assumere e portare a termine compiti e iniziative. Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti. Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving. Competenza chiave: Imparare a imparare. Acquisire ed interpretare l’informazione. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione. Competenza chiave: Competenze di base in scienze e tecnologia. Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti, spiegando le fasi del processo.
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lavoro individuale
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Un agile percorso di esercizi articolato in cinque volumi per il rinforzo e il potenziamento dell’Italiano. • Pagine di verifica delle competenze • Sezione di testi • Esercitazioni per le prove INVALSI
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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
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