Vado bene in... Italiano - 3

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O D VA E N E B

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3

verifiche delle competenze prove modello INVALSI pagine semplificate compiti di realtĂ


Il libro continua online! Accedi al sito www.raffaellodigitale.it, clicca su VADO BENE IN... ITALIANO 3 e digita il codice sotto riportato. CODICE

16PP01310D

Coordinamento: Corrado Cartuccia Redazione: Corrado Cartuccia, Grafic Center Grafica e impaginazione: Claudio Campanelli, Grafic Center Illustrazioni e colore: Susanna Teodoro Copertina: Claudio Campanelli, Mauro Aquilanti Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

© 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa: 5 4 3 2 1 0

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INDICE

57 58 59 60 61-62 63 64 65 66 67 68-69 70 71 72 73 74-75

italiano 3

Per cominciare

2 3 4 5 6

Mettiamo tutto in ordine! Usiamo il vocabolario! Suoni simili… ma diversi! Che strani suoni! Suoni sempre più strani!

L’ortografia 7 La famiglia C 8 La famiglia G 9 CHI, CHE / GHI, GHE 10 CE, CIE / GE, GIE 11 Il gruppo SC 12 GLI contro LI 13 GN contro NI 14 CU contro QU 15 Il gruppo dell’aCQUa 16-17 CI PROVO IO! 18-19 Le sillabe 20-21 Che doppie! 22-23 L’accento 24-25 L’apostrofo 26-27 Usiamo l’H? 28-29 CI PROVO IO!

La morfologia e la punteggiatura 30 31 32 33 34-35 36 37 38 39 40-41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52-53 54-55 56

Tanti punti! Altri punti?! Discorso diretto e discorso indiretto Dal discorso diretto al discorso indiretto Gli articoli Gli articoli: il genere e il numero La radice e la desinenza I nomi I nomi di persona, animale e cosa CI PROVO IO!

Nomi comuni e nomi propri Questione di… genere! Sempre il genere Singolare o plurale? Plurali… non scontati! I nomi collettivi Nomi concreti e nomi astratti I nomi composti I nomi derivati I nomi alterati CI PROVO IO!

Gli aggettivi qualificativi Gli aggettivi possessivi

Gli aggettivi dimostrativi Il verbo Le tre coniugazioni I pronomi personali Il tempo dei verbi Tanti tipi di passato Il verbo ESSERE Il verbo AVERE Il modo indicativo: i tempi semplici Il modo indicativo: i tempi composti CI PROVO IO!

Le preposizioni semplici Le preposizioni articolate Le congiunzioni Le esclamazioni CI PROVO IO!

Il lessico 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88-89

I nomi generici e i nomi specifici Gli omonimi I sinonimi I contrari I prefissi e i suffissi La frase Il soggetto Il soggetto sottinteso Il predicato verbale Il predicato nominale La frase minima Le espansioni CI PROVO IO!

I testi 90 91-92 93 94 95 96 97-98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110-111

Le bambine di nome Tina - Il racconto realistico Superman–Olito - Il racconto realistico La danza di Natale - Il racconto realistico Scrivo io! Lo scoglio delle meduse - Il racconto fantastico Scrivo io! La montagna da spostare - La fiaba Scrivo io! La lepre e la tartaruga - La favola Il lombrico - La leggenda Scrivo io! Lametta - Descrivere le persone Scrivo io! Torroncino - Descrivere un animale Scrivo io! Il campeggio - Descrivere un ambiente La boscaglia australiana - Il testo informativo Le attività nel villaggio neolitico - Il testo informativo Tante rime! - Il testo poetico

112-119

Pagine semplificate

120-144

INVALSI

145-152

Nella realtà


Per cominciare

METTIAMO TUTTO IN ORDINE! 1 Metti in ordine alfabetico, numerando da 1 a 21, le seguenti parole:

bottiglia – diario – giardino – apriscatole – hotel lampada – rostro – voragine – zodiaco – cucchiaio edicola – montagna – ostrica – fogliame – indaco quesito – ugola – pietraia – narvalo – stadio – torneo

RICORDA... L ettere dell’alfabeto italiano= 21 Lettere straniere = 5 ABCDEFGHIJKLM N O P Q R S T U V W X Y Z.

2 Fra queste parole ce n’è qualcuna che non conosci? Fai un elenco e utilizza il dizionario. Poi scrivi il significato di fianco.

=

=

=

=

=

MEMO P er utilizzare il dizionario segui le indicazioni di pagina seguente.

3 In ogni gruppo elimina con una X la parola che non segue l’ordine alfabetico.

daino gatto elefante farfalla

arcobaleno bambola scoiattolo coccodrillo

quaglia rospo zebra serpente

mosca lumaca narvalo orso

giraffa husky marmotta istrice

4 Inserisci nell’alfabeto le lettere al posto giusto. Non dimenticare le lettere straniere!

C A

E

I F G

L M

Obiettivo Conoscere e utilizzare l’ordine alfabetico.

2

N

P R S

T

U

Z


Per cominciare

USIAMO IL VOCABOLARIO! RICORDA...

Il vocabolario, o dizionario, è un libro che raccoglie tutte le parole di una lingua, con le rispettive spiegazioni. 1 Cerca sul vocabolario il significato delle seguenti parole.

• eclettico = • abbacchiato = • cernita = • dardo = • etnia = 2 Indica la forma verbale che trovi sul vocabolario e scrivine il significato.

• accentrò

accentrare =

• accrediterai • fu bandito • ha cinto • aveva deportato • inibisce

• Sul vocabolario trovi i nomi e gli aggettivi al singolare maschile: “bambino” e non “bambina”, “attento” e non ”attente”. • Trovi i verbi all’infinito presente: “prendere” e non “prendo”, ”leggere” e non “ha letto”. • Per cercare le parole sul vocabolario devi considerare la prima lettera, poi la seconda, la terza e così via… Osserva l’ordine: 1. bianco 2. bici 3. bidello

3 Utilizza il vocabolario e indica con X il significato corretto.

gastronomo assoldare

esperto in cucina cronico esperto in astronomia prendere soldi da qualcuno acquirente pagare qualcuno per qualcosa

ciò che accade una volta sola ciò che continua nel tempo chi compra chi vende

4 Numera secondo l’ordine alfabetico i seguenti gruppi di parole.

gelidamente 2 adagiare balia durezza gelato

1 acuto

gelido

3 acre baleno

baia

durata duraturo

Obiettivo Conoscere e utilizzare l’ordine alfabetico.

3


Per cominciare

SUONI SIMILI‌ MA DIVERSI! 1 Completa con:

T oppure D

F oppure V

R oppure L

P oppure B

S oppure Z

appo

gol ino

fo chetta

omodoro

ucca

itale

ca olo

cope tina

e erone

su ina

asca

carcio o

a ticolo

ar a ietola

anana

al alena

oli e

o iera

col ello

ite

co tile

can elabro

di ano

car ello

an ora

can ito

ri ale

ra a

a paragi

iselli

po tineria

ci olla

e igione

ergamotto

co tesia

lam one

ne pola ucchina ver a melan ana

2 Cerchia le parole contenenti i suoni: ss, zz, zio, zia, zie, poi scrivile nei riquadri.

T

A

S

S

A

S

P

A

Z

I

A

L

E

S

A

Z

I

A

G

R

A

Z

I

A

S

U

S

T

A

Z

I

O

N

E

I

A

S

S

O

G

R

A

Z

I

E

B

F

O

S

S

O

N

A

Z

I

O

N

E

R

A

Z

Z

A

V

O

O

R

I

Z

Z

O

N

T

E

Z

I

E

Z

L

O

Z

I

O

N

E

P

I

Z

Z

A

Z

P

A

Z

I

E

N

Z

A

T

A

Z

Z

E

T

E

S

S

U

T

O

T

I

Z

I

O M

SS

ZZ

Obiettivo Discriminare suoni simili.

4

ZIO

ZIA

ZIE


Per cominciare

CHE STRANI SUONI! 1 Completa le parole con i suoni: br, dr, cr, pr, tr.

• Le

etelle servono per sostenere i pantaloni.

• La

ina ha coperto ogni cosa.

• Il

iangolo ha

e lati.

• Il

ezzo di quel giocattolo è molto alto.

• Dipingo sul tessuto con i colori a ilici. • Il la o si è arrampicato sul tetto. 2 Risolvi gli indovinelli. Le parole contengono i suoni: pl, bl, cl, sl, sp, sm, mb, mp.

• È il “museo” delle costellazioni.

• Indossa un lungo abito bianco.

• È il libro che raccoglie tutte le conoscenze.

• È il mezzo di trasporto di Babbo Natale!

• È il colore del cielo in estate.

• Si chiama così chi ha perso la memoria!

• Si accendono quando fa buio.

• È il gioco preferito dalle bambine!

3 Scrivi tre parole per ogni suono.

CL

MP

MB

PL

BL

SM

SP

SL

Obiettivo Riconoscere e usare parole con suoni consonantici complessi e simili.

5


Per cominciare

SUONI SEMPRE PIÙ STRANI! 1 Inserisci nella filastrocca le parole al posto giusto.

strano – strega – spremuta – sgrida – pipistrelli – sgraziato – finestra astri – spruzza – scrivania – scrive Per il suo compleanno, la

Astrarella

vuol preparare una festa assai bella. Consulta gli

dalla

per prevedere come sarà la sua festa. Si

il profumo “Acqua di stagno”,

poi si immerge nella vasca da bagno, indossa il mantello con le costellazioni e beve

di rospi e lamponi.

Poi si accomoda alla e

gli inviti da far volar via.

Per consegnarli chiama a raccolta i

uno per volta,

a ciascuno consegna il proprio messaggio scritto però in uno Poi

linguaggio. il gatto con un urlo

,

perché con gli amici sul letto è saltato! 2 Nella filastrocca che hai letto, cerchia: con il rosso il suono spr, con il blu str, con il verde sgr, con il giallo scr. 3 La strega Astrarella invita alla sua festa solo animali che contengono i suoni: gr, cr, dr, br, fr. Fai qualche esempio.

Obiettivo Riconoscere e usare parole con suoni consonantici complessi e simili.

6


L’ortografia

LA FAMIGLIA C 1 Completa il cruciverba, fai attenzione ai suoni ca, co, cu, ci, ce. 1

Orizzontali 1. È il pasto serale. 3. Si mangia quando si ha fame. 4. Offriva riparo agli uomini primitivi. 7. È un osso del torace. 8. Sono i migliori amici dell’uomo. 9. È il cucciolo del cervo. 10. Serve per tirare le frecce.

2 3

4

5

6

7

Verticali 1. È la “sala” dei film. 8 2. Si indossano fuori dall’acqua. 9 5. È la forma del cappello del mago. 10 6. Sono le posate per la minestra. 2 Riscrivi le parole ottenute al posto giusto e aggiungine 7. È l’uccello che fa sempre “cu.” altre in ciascun gruppo. CA

CO

CU

CI

CE

3 Completa con: cia, cio, ciu.

• ghiac • stac

rma  • ric

nata  • buc

• car

to  • cac fo  • aran

tore  • pan ne  • fac

ta

Obiettivo Discriminare e utilizzare le sillabe CA, CO, CU, CI, CE, CIA, CIO, CIU.

7


L’ortografia

LA FAMIGLIA G 1 Inserisci al posto giusto le parole che contengono i suoni: ga, go, gu, gia, gio, giu.

valigia – viaggio – goloso – giornale – golfino – gara – giudice – aggiungere gomito – Gustavo – sangue – spiga – mangiare riguardo – vantaggio – rugiada – giurare – riga GA

GO

GU

GIA

GIO

GIU

2 Indica con X le parole sbagliate. Poi riscrivile correttamente. Fai attenzione ai suoni gi e ge.

recistratore rigido cemma strincere marcine gigante recione concelato

ossiceno geranio celato genio precio magia primogenito sortileci

Correggo

MI METTO IN GIOCO Chi pronuncia queste frasi? Scrivi il nome nello spazio. • Faccio coccodè dalla sera alla mattina, vivo nell’aia, sono la

!

• Adoro il sole, mi giro in suo onore, vivo nei campi, sono il • Sono delizia per il palato, di tutti i gusti il re, sono il • Giro su me stessa senza sosta, faccio felici i bambini, sono la Obiettivo Discriminare e utilizzare le sillabe GA, GO, GU, GI, GE, GIA, GIO, GIU.

8

. . .


L’ortografia

CHI, CHE / GHI, GHE 1 Completa con chi, che, ghi, ghe, poi rispondi alla domanda.

• ris

are • zuc

• cer

are

• rin

rare   • mac

are

• par

arsi   • inva

ggiare

rsi   • apparec

rmire are

• Che parole sono? Indica con X. Nomi.

Aggettivi.

Verbi.

2 Forma il plurale con:

CHI / CHE

amica

amiche

GHI / GHE strega

lisca

mago

orco

lago

musica

spago

disco

ago

sporco

riga

arco

spiga

varco

alga

bocca

sega

mucca

saga

palco

paga

3 Completa con le parole adatte. Fai attenzione, devono contenere i suoni: chi, che, ghi, ghe.

• Le

sono il cibo preferito dai roditori.

• Preferisco scrivere sulle • Le

rispetto ai quadretti. di grano sono formate da tanti

• Adoro mangiare gli • Ho imparato a fare le

.

con il pesto! di carta.

Obiettivo Discriminare e utilizzare correttamente CHI, CHE, GHI, GHE.

9


L’ortografia

CE, CIE / GE, GIE 1 Completa gli indovinelli con le parole che contengono ce, cie, ge, gie.

• Il mare le lambisce con le sue onde.

RICORDA...

• Sono rigide o di tessuto e viaggiano per il mondo.

I nomi che finiscono in CIA e GIA formano il plurale con: • CIE e GIE, se prima di C e G c’è una vocale: farmacia farmacie; • CE e GE, se prima c’è una consonante: spiaggia spiagge.

• Sono l’acconciatura preferita da Pippi Calzelunghe. • Hanno il colletto e i polsini. • Attirano i baci sul viso. • Se le dice Pinocchio, gli cresce il naso! 2 Indica con X la parola corretta.

artificiere

braciere

efficiente

sufficiente

artificere

bracere

efficente

sufficente

crociera

formaggera

raggiera

pasticciere

crocera

formaggiera

raggera

pasticcere

Strategia Resta la I nelle parole che finiscono in: – ciente – ciere – ciera – giera

MI METTO IN GIOCO Colora gli spazi con le parole scritte correttamente, apparirà un oggetto… da escursionista!

guancie cartuccie allergie mancie cuccie

magie

selvagge farmacie

querce pance

ciliegie acace

Obiettivo Discriminare e utilizzare correttamente CE, CIE, GE, GIE.

10

goccie

trecce roccie

lancie

faccie

buccie


L’ortografia

IL GRUPPO SC 1 Completa la tabella con le parole che contengono: scio, scia, sce, sci, schi, sche.

Singolare

Plurale

Singolare

Plurale

RICORDA... SCE si scrive senza I. Fanno eccezione: • usciere • scie • scienza, coscienza e i loro derivati.

fischio

guscio lisci

tasca

ascia

esca cosce

rischio

biscia

mosca

striscia

lisca

2 Leggi le definizioni e completa il cruciverba. 1

2

3

5

6

4

Orizzontali 3. Accompagna le persone negli uffici. 5. È un tipo di spada. 7. Lo è il bambino diligente e impegnato. Verticali 1. Il genere dei film con gli alieni. 2. È un piccolo corso d’acqua. 4. È un ramo sottile. 6. Strisciano nei campi, ma non sono serpenti.

7

Obiettivo Riconoscere e discriminare i suoni del gruppo SC.

11


L’ortografia

GLI CONTRO LI 1 Cerchia nella filastrocca con il rosso gli e con il blu li, poi inserisci le parole nella nuvoletta corrispondente.

Filastrocca di quel che voglio, voglio un ciuffo di trifoglio, un veliero per navigare, uno scoglio in mezzo al mare. Voglio un giglio in mezzo al prato, le ciliegie sul palato. Voglio fare il cavaliere, l’architetto e il consigliere. Voglio stare nel lettone, perché sono un dormiglione: al calduccio tra mamma e papà e svegliarmi quando mi va! Voglio una quaglia e un bianco coniglio e un bottiglione per fare un intruglio: una pozione con olio e sapone, per fare incantesimi da vero stregone!

RICORDA...

LI si usa: • all’inizio di una parola lino; • quando c’è il raddoppiamento collina; • in alcune parole che derivano dalla lingua latina olio, Aurelio.

P. Gentile

2 Osserva i disegni e scrivi i nomi. Contengono: glia, glie, glio.

Obiettivo Discriminare e utilizzare parole contenenti i suoni GLI e LI.

12

GL

LI


L’ortografia

GN CONTRO NI 1 Completa le frasi con gn o ni. Poi indica a quale materia appartengono le informazioni.

• Il ra

o utilizza la ra

atela per catturare gli insetti.

• I primi uomini utilizzarono il loro inge

SCIENZE

o e impararono

a scheggiare le pietre. • La campa • L’usi

a è un ambiente più popolato della monta

a.

olo è un particolare tipo di passero.

• La Germa

a è una nazione europea.

2 Completa con gn o ni.

• mi

era

• pu

ale

• giardi

ere

• lasa

e

• Spa

a

• domi

o

• mali

o

• beni

o

• carabi

• ba

ante

• condomi

o

• ma

3 Leggi l’esempio e continua tu.

Verbo impegnare

ere ifico

4 Scegli tre parole con gn o con ni, poi inventa tre frasi che le contengano.

Tempo presente 1ª persona plurale noi impegniamo

guadagnare assegnare consegnare disegnare regnare accompagnare insegnare

RICORDA... La prima persona plurale (noi) dei verbi che finiscono in -GNARE vuole la I noi bagniamo. Obiettivo Discriminare e utilizzare parole contenenti i suoni GN e NI.

13


L’ortografia

CU CONTRO QU 1 In questa lettera ci sono molti errori! Cerchiali e riscrivi le parole corrette a fianco.

Caro Andrea, cui in montagna mi diverto un sacco! Abitiamo in un cuartiere circondato da una grande cuantità di alberi. Cuando c’è il sole, alqune volte esco a giocare nel parco vicino a casa. Cui non c’è l’incuinamento di Milano. La mamma poi ci qucina un sacco di cose buone e mi compra cuintali di yogurt. Spero che le vacanze durino tanto! Matteo 2 Completa con qu o cu.

• eva •

azione alunque

• profi • a

• in

ieto

• in

inato

• tac

• e

ilibrista

• s

o

llare

ilino

betto

stode ino alifica

• ac

dire

• Pas

a

otidiano

3 Leggi e cerchia la parola corretta.

• A scuola / squola abbiamo fatto le prove di evaquazione / evacuazione. • Dimmi cuando / quando esci che ti accompagno. • Sono cresciuto, ho quasi / cuasi raggiunto la tua altezza. • Questa / cuesta volta fai cuello / quello che dico io! Obiettivo Discriminare e utilizzare le sillabe CU e QU e le relative eccezioni.

14

Correggo

RICORDA... • CUI quale (a quale, di quale, per quale…) • QUI in questo posto Strategia • Se dopo la U c’è una vocale QU (qua, que, qui, quo) • Se dopo la U c’è una consonante CU • Attenzione alle eccezioni: scuotere, riscuotere, percuotere, cuore, scuola, cuoio, cuoco…


L’ortografia

IL GRUPPO DELL’ACQUA 1 Completa il cruciverba con le parole dell’acqua.

Orizzontali 2. Vi si lavano i piatti. 6. Ci viene alla vista di un cibo che piace! 7. Togliere con l’acqua.

1 4

2

3

Verticali 1. È la pioggia fitta e sottile. 3. È una pozza di acqua stagnante. 4. L’immersione dei sub. 5. Sono colori ad acqua. 5

2 Completa i verbi in cqu e collegali con il loro significato.

6

• a

attarsi

• io a

isto

• egli pia • io scia • lei ta • tu anna • egli na

7

e o e

aggiungi l’acqua fu gradito venne al mondo si azzittì tolgo con l’acqua

i rannicchiarsi e

compro qualcosa

3 Completa con ccu o cqu.

• a

edotto

• suba

• a

amarina

• a

• a

dire

• a

eo

• ta

ino

atico

• o

pare

azzone

• a

sare

Obiettivo Conoscere e utilizzare le parole con il gruppo CQU.

15


CI PROVO IO! 1 Completa come indicato nella tabella.

GA oppure GIA

GO oppure GIO

Quella ragazza man

U

e

delle

e

cano a fare gli

llette di mais.

stre Nella vali pi

ho messo il

ma.

Il

GU oppure GIU A

rgio sono amici

gno compi gli anni! ri!

Tanti au

ni. catore ha sbagliato un Il gia

calcio di ri

re.

aro non vive nella

ngla, ma nella foresta!

2 Utilizza le sillabe e forma le parole con: ca, cia, cu, ciu, co, cio.

• lo-co-re

• de-cu-sto

• ac-ga-ciu

• cia-re-cac

• sci-cu-no

• ca-gna-sta

• cio-car-fo

• cia-io-ac

• co-ta-per • cuc-lo-cio

3 Cerchia la parola corretta.

• Il cielo / celo di diciembre / dicembre è grigio. • Ho acquistato un cesto / ciesto di ciliegie / ciliege al mercato. • Ho assaggiato il gielato / gelato al gusto di gielso / gelso. • La specie / spece del panda è in via di estinzione. 4 Indica con X la parola corretta.

agnello

geniale

congegno

mignera

malinio

aniello

gegnale

congenio

miniera

maligno

montagna

stanio

spagnolo

ciminiera

giardignere

montania

stagno

spaniolo

cimignera

giardiniere

Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.

16


CI PROVO IO! 1 Completa con gn o ni.

• tagliale

a

• pa

otta

• riu

one

• giardi

• ca

olino

• pe

• allumi

ere o

• ma

o

• pi

era

• condomi

a

• colo o

• o

a uno

2 Completa le filastrocche con le parole che contengono sci, sce, scie. Aiutati con i disegni.

• Se l’

vuoi chiamare, schiaccia il bottone, non urlare.

• L’esperimento non ha funzionato, si è sbagliato lo • In

.

e dentro il mare, metti il costume e vai a nuotare.

3 Completa con: qu, cu, ccu, cqu, qqu.

• Ho messo la mia camera a so • La mia s

ore ha vinto lo s

stodia degli occhiali.

detto per la

inta volta!

esta sera festeggiamo!

• Non a • L’a

adra del

adro per trovare la

sare nessuno se non ne sei si

ro!

amarina è una pietra di colore azzurro, l’ha a

istata il papà per la mamma.

4 Scrivi le parole corrispondenti sotto a ciascun disegno.

Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.

17


L’ortografia

LE SILLABE 1 Dividi in sillabe e inserisci le parole in tabella.

fu – su – caffè – rispettare – amico – gomma – sapore – più – blu – burro – olio – tonno collana – libro – fazzoletto – campanile – rigore – fienile – pigiama – divanetto 1 sillaba

2 sillabe

3 sillabe

2 Dividi in sillabe le parole. Segui l’esempio.

Con una doppia

Strategia CHI, CHE, GHI, GHE e i gruppi GN, GL, SC non si separano!

Con due doppie coc/co/dril/lo appiattire mattonella bellissimo mattarello assonnato

co/ral/lo mantello capello sorella mattone bottone

più di 3 sillabe

3 Inserisci le sillabe nelle seguenti parole.

GNA – GNE – GNI GNO – GNU

GLIA – GLIE GLIO

CHI – CHE

co /

/me

ca/vi/

for/mi/

ma/

/fi/co

gi/

tac/

co/ni/

mac/

ar/ti/

tri/

/no

o/

cam/pa/ ma/

/te

mo/

mu/

/io

Ca/

a/ /no /ro/ni /co

/lo /ri

mac/

/na

Obiettivo Conoscere le convenzioni relative alle unità sillabiche.

18

GHI – GHE

SCI – SCE fa/

/par/do

co/

van/

pi/

/na

va/lan/

mi/

/la

ri/

vi/

/do

/ro

cu/

/no


L’ortografia

4 Dividi in sillabe. Segui l’esempio.

foresta

fo/re/sta gladiatore gla/dia/to/re

canestro

gladiolo

finestra

iglù

maestra

globo

manesco

inglese

aspetto

agglomerato

costiera

glicine

custodia

glaciale

Strategia La S non si separa mai dalla consonante che la segue!

5 Unisci le sillabe e forma le parole.

sche

spa

ma

ra

a

ra

mar

gi

ta

ghe

ro

ca

ri

ta

6 Dividi in sillabe. Segui l’esempio.

schio

fi

tam/bu/ro ac/qua/ti/co colomba acquedotto cambiare sciacquare ambo acquisito

la

scel

ma

campione acquitrino compito acquistare ampliare acquamarina

Obiettivo Conoscere le convenzioni relative alle unità sillabiche.

19


L’ortografia

CHE DOPPIE! 1 Cerchia le parole con le doppie e inseriscile nella tabella al posto giusto.

La pala non è palla e l’orsacchiotto balla la casa non è cassa un nano ride e passa la sera non è serra la pace non è guerra la rena non è renna la torre non è antenna la sete non è sette chi sbaglia ci rimette LL

la fola non è folla il chiodo non è molla il caro non è carro al sole sta il ramarro il nono non è nonno l’aringa non è tonno. Se le lettere sono a coppie ecco che hai scritto le doppie! Filastrocche.it

NN

PP

RR

SS

TT

-asso

-osso

2 Scrivi una coppia di parole in rima per ogni casella.

-ello

-etto

-atto

-ollo

cappello mantello

3 Scrivi tre parole con le doppie in ogni gruppo.

frutta e verdura con una doppia

animali con due doppie

oggetti con due doppie

Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente i suoni consonantici doppi.

20


L’ortografia

4 In questa filastrocca alcune parole sono scritte senza le doppie. Sottolineale e riscrivile correttamente.

Correggo

Doppia è la T dentro il late, nelle fete e nelle ciabate, la R cerca il suo doppione per scrivere bene torone e marone. La N è scappata dalla pana, perché voleva fare la nana. La Z impara a fare le pize, ma mette una taza di prezemolo e coze. 5 Cancella dallo schema i nomi di animale che contengono una lettera doppia. Poi riscrivi le lettere che restano. Avrai il nome di un animale che contiene due doppie.

F

C

V

I

T

E

L

L

O

A

A

G O

R

I

L

L

A

R

G

A

T

O

V

A

L

F

C

A M M

E

L

L

O

A

G

L

U

P

O

L

L

O

L

A

C

C

I

O M A

R

L

L

A

G

N

E

L

L

O

A

L

O

P

O

S

S

U M

I

O

N

O

R

A

T

T

T

O

Il suo nome è

6 Scrivi tre parole per ogni coppia di doppie.

DD

BB

MM

FF

Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente i suoni consonantici doppi.

21


L’ortografia

L’ACCENTO RICORDA...

1 Leggi il brano scritto al tempo presente.

Quando c’è l’accento, la Silvia va a spasso con Cochita, nel parco. voce si sente di più sulla La cagnolina è davvero terribile! sillaba su cui cade! Ruzzola nella pozzanghera e si sporca di fango. Però (ò), più (ù) Insegue gli uccellini, ruba i biscotti dalla tasca di Silvia. Poi riporta la pallina, ma scivola nel ruscello! Nuota sino a riva, si solleva sulle zampe e si scrolla addosso a Silvia. Finalmente si addormenta soddisfatta. Che mattinata impegnativa! • Ora completa il brano al tempo passato.

Trasforma i verbi sottolineati. Segui l’esempio e metti l’accento dove serve!

Silvia andò a spasso con Cochita, nel parco. La cagnolina era davvero terribile! Ruzzolò nella pozzanghera e si

di fango.

gli uccellini, Poi

i biscotti dalla tasca di Silvia.

la pallina, ma

nel ruscello!

sino a riva, si

sulle zampe e si

addosso a Silvia. Finalmente si

soddisfatta. Che mattinata impegnativa!

2 Completa le frasi. Scegli le parole adatte tra le seguenti:

vesti / vestì – resto / restò – pesto / pestò – segno / segnò • Cenerentola si luccicanti.

per il ballo e indossò le sue bellissime

• Ho pagato con una banconota e mi hanno dato il • La bambina

immobile per fare la fotografia.

• La mamma prepara un buonissimo • Giorgio per dispetto • Il calciatore tirò un rigore e • La mamma ha fatto un

22

. con i pinoli.

il piede di un suo compagno. un gol! sul muro per indicare la mia altezza!

Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente l’accento; discriminare il significato di parole accentate e non e usarle correttamente.


L’ortografia

RICORDA...

3 Leggi la regola e metti l’accento dove occorre.

• Oggi il cielo e proprio blu! • Se tu vieni a casa mia, la mamma ci fa la torta. • Non puo andare in bicicletta, perche e caduto! • Ho trovato un enorme fungo proprio qui. • Cio che dici e giusto, pero non esagerare! • Verra qua domani per fare i compiti con me. 4 Completa con il monosillabo giusto.

• I monosillabi che terminano con due vocali vogliono l’accento: più, giù, già, può, ciò. • Ma su QUI e su QUA l’accento non va! • I monosillabi che terminano con una vocale NON vogliono l’accento: blu, su, tu, ti, vi, ci, fa, va, sta, sa, no, me…

DA o DÀ • Il papà mi • Vieni

un frutto per la merenda. me a giocare?

SI o SÌ • Mi hai detto di

e poi di no, deciditi!

• C’è troppa nebbia, non

vede nulla!

EoÈ • Il gatto •

in cucina

notte fonda

mangia i croccantini. io non ho sonno.

Strategia Alcuni monosillabi, se cambiano il significato, vogliono l’accento: e – è (essere) si – sì (affermazione) li – lì (in quel luogo) la – là (in quel luogo) da – dà (dare) te – tè (bevanda) ne – né (neppure)

TE o TÈ • Il

mi piace solo con il limone.

• Io e

siamo due grandi amiche!

LI o LÌ • I tuoi stivali

trovi proprio

, sotto il letto.

LA o LÀ •

maestra ci ha portati in cortile. Arrivati

ci ha fatti giocare.

NE o NÉ • Non te

andare senza salutarmi.

• Non mi piace

sciare

andare in bici, preferisco nuotare.

Obiettivo Utilizzare correttamente i monosillabi accentati e non.

23


L’ortografia

L’APOSTROFO 1 Completa come nell’esempio.

Nome focaccia

Articolo determinativo IL-LO-LA-L’ la focaccia

Articolo indeterminativo UN-UNO-UNA-UN’ una focaccia

tavolino elica

RICORDA... Usa l’apostrofo quando la vocale finale di una parola è seguita da un’altra parola che inizia per vocale! La aria l’aria Strategia Usa UN’ davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale e UN davanti ai nomi maschili. Ora osserva: nessun uomo nessun’amica alcun uomo alcun’amica buon uomo buon’amica Ma: quest’uomo quest’amica quell’uomo quell’amica

albero castagno zufolo zodiaco azione stemma gnomo altalena apriscatole elefantessa pagina roccia strada 2 Riscrivi mettendo l’apostrofo.

nessuna emozione

nessun’emozione

quello orso

nessuna abitazione

quella abitudine

bella amica

questa azione

quella estate

questo orologio

quello oro

questo anno

Obiettivo Utilizzare correttamente l’apostrofo; intuire l’utilizzo del troncamento.

24


L’ortografia

3 Completa con:

dal / dall’ – sul / sull’ – nel / nell’ – al / all’ – del / dell’ • Non voglio andare

medico. Ho paura delle iniezioni.

orizzonte si vedono nuvoloni neri!

telefono avevi una voce strana.

• Il giardino

nonno è tutto in fiore.

• Sono sceso

aereo cinque minuti fa.

• Matilde è stata scelta come capoclasse • Ti ho messo la merenda

anno.

tavolo.

• Mi piace camminare a piedi nudi

erba.

• Ti risponderò

arco di pochi giorni.

• Mi ha accolto

suo studio.

4 Indica con X la parola corretta.

dappertutto

d’orato

dargento

d’allora

d’appertutto

dorato

d’argento

dallora

durata

sincammina

mabbasso

d’intorno

d’urata

s’incammina

m’abbasso

dintorno

5 Completa con:

dov’è – dov’era – com’è – com’era – qual è – qual era •

la pizza che ti piace di più?

il titolo del film di ieri?

il libro che ti ho prestato? Non è più ieri.

la bibita che hai assaggiato ieri?

• Raccontami

andata questa mattina a scuola.

Strategia • Con l’apostrofo: dov’è com’è dov’era com’era • Senza l’apostrofo: qual è qual era

Obiettivo Utilizzare correttamente l’apostrofo.

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L’ortografia

USIAMO L’H? 1 Osserva le vignette e impara la regola.

A è una preposizione.

Hai freddo? Se vuoi ho il maglione!

Io ho portato lo skateboard!

Giochi a palla?

Il VERBO AVERE aiuta il verbo “portare” (è un ausiliare).

Il VERBO AVERE significa “sentire” (hai freddo) e “possedere” (ho il maglione).

2 Osserva le parole sottolineate e inserisci nei quadratini: PR = preposizione, A = ausiliare, S = sentire, P = possedere.

• Vado a scuola. • Ho imparato la lezione a memoria. • Ho caldo, apro la finestra. • Hai una bellissima bicicletta! • Gioco a carte. • Marco ha comprato un cagnolino. 3 Cerchia ho e hai con il blu quando significano “possedere”, con il rosso quando significano “sentire”, con il verde quando aiutano altri verbi.

• Ieri ho giocato con Karima. • Se hai fame ti preparo un bel panino. • Io ho paura del buio! • Io ho un monopattino nuovo. • Se hai sonno, dormi presto. • Ho cercato i tuoi occhiali ma non li ho trovati. Dove li hai lasciati?

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Strategia HO oppure O? HAI oppure AI? HA oppure A? Per capire se devi mettere H, sostituisci con: avevo, avevi, aveva. Io ho appetito io avevo appetito. Funziona, quindi ci vuole l’H.

Obiettivo Conoscere, utilizzare e scrivere correttamente le voci del verbo avere al tempo presente del Modo Indicativo.


L’ortografia

RICORDA...

4 Indica con X la forma corretta.

Hai studiato la lezione? Ai studiato la lezione?

Ai sentito quel rumore? Hai sentito quel rumore?

Ai nonni piace il cinema Hai nonni piace il cinema

Ai un pastello azzurro? Hai un pastello azzurro?

5 O oppure ho, ai oppure hai? Aggiungi o togli l’h dove occorre.

Il verbo AVERE io ho tu hai egli ha noi abbiamo voi avete essi hanno

• Hai bambini piace il gelato. • O scritto un bigliettino per Lucrezia. • Hai bagagli o attaccato un adesivo. • Vuoi una fetta di pizza ho un hamburger? • Hai miei cugini piace Geronimo Stilton. • O visto un film bellissimo. • Ho vieni con me ho vai da Alessio. 6 Cerchia la forma corretta. Scegli tra ha/a, hanno/anno.

• A / ha un anno non volevo più il ciuccio. • Che cosa ti anno / hanno regalato gli zii per il compleanno? • Vado ha / a pattinare da un anno / hanno. • Vieni a / ha casa di Omar con me? • Quest’anno / hanno andremo a / ha sciare. • La nonna mi porterà ha / a Londra.

Strategia Osserva le esclamazioni. La posizione dell’H cambia!

7 Osserva le vignette e collega ogni emozione all’esclamazione corrispondente.

Ahi, che male!

Oh, che bel regalo! Ah, mi hai spaventata!

PAURA

DOLORE

MERAVIGLIA

Obiettivo Discriminare e usare correttamente gli omofoni A/HA/AH/O/HO/OH/AI/HAI/AHI/ ANNO/HANNO.

27


CI PROVO IO! 1 Leggi la filastrocca e sottolinea le parole errate. Poi riscrivile correttamente, aggiungendo la doppia dove occorre.

Filastrocca dei lavori Falegname col martelo Contadino con la falce Imbianchino col penelo Muratore con la calce Macelaio col coltelo Arotino con la mola Gioieliere con l’anelo Insegnante con la scuola Non è bruto e non è belo Fare conti, fare canti Non è il volo di un ucelo Fare calze, fare guanti Non è stare con gli amici Fare questa filastroca Lavorare fa felici Lavorare toca.

Correggo

B. Tognolini, Le filastrocche della Melevisione, Gallucci

2 Dividi in sillabe le parole. Osserva gli esempi.

na/stro – costiera – stazione – stufato – pasto – resto car/tel/la – collina – pattino – cassone – bottone – mattina fre/sco – prato – quadrato – criceto – cristallo – treno a/pe – elefante – ariete – oliera – istrice – ugola – alieno can/de/la – rintocco – bandiera – dentiera – mantello – sentiero cam/pa/na – bambola – ombrello – rimbombo – colomba ac/qua/io – acquitrino – acquatico – subacqueo – acquisto – acquazzone 3 Indica con X le forme errate. Poi correggi.

d’avanti

d’oro

un’angelo

un’oliva

un topo

un ape

d’argento

d’omani

durante

buon’uomo

qualc’uno

d’ietro

Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.

28


CI PROVO IO! 1 Completa con le parole adatte. Scrivine tre per gruppo.

sull’

dell’

all’

nell’

dall’

2 Aggiungi l’accento solo dove serve.

Si o no, si o no sette giorni contero no e si, no e si fioredì lamponedì su e giu, io e tu esce uno, non di piu.

Questa conta che ti conta dove batti battero esce si e resta no. Batti qui, batti li Esce no e resta si! B. Tognolini, Le filastrocche della Melevisione, Gallucci

3 Completa con o/ho, a/ha, ai/hai, anno/hanno.

• Vuoi uscire a pranzo

mangiamo a casa?

saputo che per Natale riceverai lo skateboard

un cagnolino di razza maltese, l’

• Non mi • • Cosa dirai • • Se • Fra un

comprato proprio ieri.

detto se partirà con noi. Milano e

Genova sono previsti dei nubifragi. tuoi compagni quando li rivedrai?

letto molto bene questa fiaba! un pallone possiamo fare una partita. ci stabiliremo a Barcellona.

• La mia sorellina ha compiuto un Le

il monopattino.

.

regalato un bellissimo orsetto di pezza. paura di non vincere la gara!

Verificare le competenze l ’alunno conosce e utilizza le convenzioni ortografiche di base.

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La morfologia e la punteggiatura

TANTI PUNTI! 1 Osserva le vignette, leggi le definizioni e completa con: punto (.), punto e virgola (;), due punti (:), virgola (,).

Mi piace tanto la geografia.

A me piacciono: storia, italiano e inglese. Quest’aula è la più bella; i nostri disegni decorano le pareti.

• Indica una pausa lunga. Si usa alla fine di una frase. È il • Indica una pausa breve fra due frasi. È il

( (

).

• Introducono un discorso, un elenco, una spiegazione. Sono i • Separa le parole in un elenco o le frasi fra loro. È la

). (

(

).

).

2 Completa le frasi inserendo le virgole che mancano.

• Se domani sarà una bella giornata andremo ai giardini. • La mamma guarda la televisione il papà legge un libro Mattia gioca sul tappeto e io disegno. • Oggi abbiamo mangiato pasta in bianco pollo arrosto piselli e una mela. 3 Leggi con attenzione. Le virgole sono al posto sbagliato! Riscrivi le frasi sul quaderno e metti le virgole al posto giusto.

• Mentre il cane mangiava la nonna, ci ha preparato il budino. • Il cane spaventato insegue, il gatto Ginevra fa i compiti. • Mentre la mamma lavorava, al computer i bambini dormivano. 4 Inserisci il punto fermo alla fine delle frasi che esprimono un pensiero compiuto. Correggi con la lettera maiuscola dove occorre.

• Oggi è una bella giornata mi piacerebbe andare a pattinare con i roller • Quest’estate faremo un bel viaggio vorrei che tu venissi con noi • Al supermercato non ho trovato lo yogurt che mi piace lo cercherò da un’altra parte Obiettivo Usare correttamente i segni di interpunzione.

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La morfologia e la punteggiatura

ALTRI PUNTI?! 1 Osserva le vignette, leggi le definizioni e completa con: punto interrogativo (?), punto esclamativo (!). Siete pronti per la gara?

Mi piacerebbe vincere!

Stai attento, quel sasso ti farà cadere!

• Si usa al termine di una frase per esprimere una domanda. È il

(

).

• Si usa per esprimere sorpresa, meraviglia o per dare un comando. È il

(

).

2 Inserisci il punto interrogativo, il punto esclamativo o il punto fisso al termine di ogni frase.

• Ti piacerebbe giocare a bandiera È un gioco bellissimo • Che spettacolo divertente È piaciuto anche a te • Mi hai fatto paura • Mettiti i guanti perché sta nevicando • In aprile viene più voglia di dormire, lo dice anche un proverbio 3 In questo brano manca la punteggiatura. Inseriscila tu. Scegli tra: . / , / : / ? / !

– Era nato il 29 febbraio era un bambino bisestile – Cosa vuol dire – Che poteva festeggiare il compleanno nel giorno esatto solo ogni quattro anni – E gli altri anni – Gli altri anni lo festeggiava il 28 “Ma non è giusto ” diceva sempre Un bel giorno decise di spegnere le candeline ogni quattro anni – E i regali – I regali li accettava lo stesso pazienza se era il 28 V. Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi Obiettivo Usare correttamente i segni di interpunzione.

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La morfologia e la punteggiatura

DISCORSO DIRETTO E DISCORSO INDIRETTO 1 Leggi il dialogo e le definizioni, poi completa con: lineette (–) o virgolette (“), puntini di sospensione (…).

Matteo chiede a Riccardo: “Vieni a fare un giro con noi?”. Riccardo dice tra sé e sé: “Se solo avessi un cane…”.

• Introducono o racchiudono il discorso diretto. Sono le

(

).

• Indicano una sospensione. Sono i

(

).

2 Leggi i fumetti e trasformali in un dialogo con la punteggiatura del discorso diretto.

Sono caduto, mi sono fatto male!

Ti avevo detto di non correre!

Non ti preoccupare, ti porto il cerotto!

Kim cade in cortile e grida: – La maestra risponde: – Lucia gli dice: – 3 Riscrivi sul tuo quaderno le frasi con la punteggiatura corretta del discorso diretto. Segui l’esempio.

• Arianna chiese al gelataio posso avere una coppetta di gelato? Arianna chiese al gelataio: – Posso avere una coppetta di gelato? • Io gli domandai vuoi giocare a tombola? • Marco disse alla mamma non ho voglia di mangiare la verdura! • La nonna chiese ai nipoti andiamo al parco o al cinema? Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente il discorso diretto e indiretto.

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RICORDA... Il discorso diretto indica un dialogo. Può essere introdotto da alcuni verbi (dire, domandare, rispondere, affermare…) seguiti dai due punti e da virgolette o lineette.


La morfologia e la punteggiatura

DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO 1 Sottolinea nel brano i discorsi diretti.

RICORDA... Usa il discorso indiretto quando racconti ciò che dicono due o più persone.

Un giorno, il Consiglio Comunale e il Sindaco, stanchi dei continui incidenti in Largo Cesare Pavese, decidono di risolvere il problema. “Chiudiamo la strada!” esclama il Sindaco. “Come si fa a chiudere la strada?” domanda un consigliere. “Mettiamoci un vigile!” propone un altro consigliere. “Mettiamo tanti cartelli” dice un altro. “Bravo, così la gente per leggerli si distrae e va a sbattere!”. Il giorno seguente, la delegazione di consiglieri capeggiati dal Sindaco si presenta in Largo Cesare Pavese. G. Sgardoli, Una città di storie, Einaudi

2 Leggi i dialoghi e trasformali nel discorso indiretto. Usa le parole di collegamento: se, che, di.

• Roberto chiede a Paola: “Hai voglia di mangiare la pizza?”.

Strategia Quando passi dal discorso diretto a quello indiretto, elimina la punteggiatura e usa le parole di collegamento: che, di, se.

Roberto chiede a Paola se

.

• Il veterinario dice: “Margherita, hai proprio un bel cucciolo sano!”. Il veterinario dice a Margherita

.

• Ashanti esclama: “Questo libro è bellissimo!”. Ashanti

.

• Marina chiede: “Mamma, giochi a Monopoli con me?”. Marina

.

3 Scrivi accanto a ogni frase se si tratta di discorso diretto (D) o indiretto (I). Poi cerchia le parole di collegamento.

• Livio chiede: “Mi accompagni a comperare un quaderno?”. • La nonna racconta ai nipoti che da giovane faceva la sarta. • Il papà chiede ai bambini: “Avete visto il mio cellulare?”. • La maestra chiede agli alunni se hanno finito di mangiare. Obiettivo Trasformare il discorso diretto in indiretto.

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La morfologia e la punteggiatura

GLI ARTICOLI 1 Leggi il brano e cerchia tutti gli articoli. In rosso i determinativi e in blu gli indeterminativi.

RICORDA... Gli articoli sono le parole che precedono i nomi. Concordano con essi nel genere e nel numero! Il postino (maschile, singolare) Le scatole (femminile, plurale).

Aveva la passione di cancellare le scritte fatte sui muri dai ragazzi: gli scribacchini e i graffitari. Tutti i maleducati del mondo avevano deciso di lasciare le loro città e di trasferirsi lì. Perché nelle loro città gli insegnavano fin dalla Possono essere: • determinativi: il, lo, la, i, gli, le, l’ scuola materna com’è bello un muro pulito • indeterminativi: un, uno, una, un’. e un’area senza scarabocchi. Nei loro paesi poi era proibita la vendita delle bombolette spray e, appena qualcuno si aggirava attorno a un muro, i passanti telefonavano al Pronto Intervento e in un baleno arrivava un sorvegliante con un secchio, la spazzola e lo scribacchino doveva ripulire tutto. Quindi il bambino che aveva l’hobby di cancellare i muri si trovava proprio bene! Appena vedeva uno scarabocchio, gli brillavano gli occhi! V. Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi

Strategia Articoli indeterminativi

Articoli determinativi

Indicano persone, animali e cose non determinati: un bambino (non si dice esattamente quale).

Indicano persone, animali e cose ben precisi: il bambino (proprio quello lì e non un altro).

2 Completa con l’articolo determinativo o indeterminativo.

• Questa mattina ho preso •

giorno di questi passo da te.

• Ho visto di animali. •

gattina in

nonna mi fa ripetere

• Ho letto consigliato.

libro che mi hai

Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente gli articoli determinativi e indeterminativi.

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bicicletta. negozio lezione.


La morfologia e la punteggiatura

3 Inserisci l’articolo determinativo e trasforma dal singolare al plurale.

Articoli determinativi singolari: IL, LO, LA, L’ nonno

Articoli determinativi plurali: I, GLI, LE nonni

cattedra donna indiano gnocco scoglio scrivania studente 4 Inserisci l’articolo indeterminativo adatto.

gnomo

giardino

albero

spillo

gnocco

panettiere

telefono

scarafaggio

psicologo

apriscatole

naso

studio

pneumatico

stadio

Strategia Uno si usa davanti ai nomi che iniziano per: gn, pn, ps, sc, st…

5 Inserisci l’articolo indeterminativo e trasforma dal maschile al femminile.

Maschile uno scolaro

Femminile una scolara

paziente alleato amico orso attore asino infermiere

Davanti ai nomi che iniziano per vocale usa: • UN se sono maschili; • UN’ se sono femminili. Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente gli articoli determinativi e indeterminativi.

35


La morfologia e la punteggiatura

GLI ARTICOLI: IL GENERE E IL NUMERO 1 Indica il genere (maschile o femminile) dei seguenti nomi. Fai attenzione all’articolo!

• le città

femminile

• il bar

• la collega

• il turista

• i cobra

• la dentista

• le tigri

• il terapista

RICORDA... Gli articoli aiutano a riconoscere il genere e il numero del nome: Il cane I cani maschile maschile singolare plurale La talpa Le talpe femminile femminile singolare plurale

2 Completa il testo con gli articoli determinativi e indeterminativi che mancano.

volpe vide

corvo che aveva

bel pezzo di formaggio nel becco. Desiderosa di impadronirsene,

volpe gli disse: “Corvo, hai

delle penne stupende. Se

tua voce è pari allo

splendore delle penne, tu sei veramente degli uccelli”. E aprì

più bello

corvo, toccato nella sua vanità,

becco per cantare e lasciò cadere

formaggio, che

astuta volpe addentò felice.

Fedro

3 Sottolinea tutti gli articoli e fai l’analisi sul quaderno. Usa le abbreviazioni.

• I bambini si tuffano tra le onde del mare. I = art. det. masc. plur. le = • Il bagnino osserva l’orizzonte. • Su un materassino, una ragazza prende il sole. • I baristi servono gli aperitivi a un’anziana coppia. • La bambina gioca con un amico in giardino.

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Obiettivo Comprendere che gli articoli permettono di discriminare il genere e il numero del nome.


La morfologia e la punteggiatura

LA RADICE E LA DESINENZA 1 Leggi le vignette e osserva le lettere in blu alla fine delle parole. Io sono un BAMBINO e vado nel bagno azzurro.

Lavate le mani! I BAMBINI vanno nel bagno a destra, le BAMBINE nel bagno a sinistra! Io sono una BAMBINA e vado in quello bianco.

RICORDA...

• Scrivi se si tratta di radice o desinenza. bambin o–a–i–e 2 Aggiungi le desinenze e forma tutte le parole possibili. Fai attenzione ai nomi propri di persona!

• La parte di una parola che non cambia si chiama radice. • La parte della parola che cambia si chiama desinenza: maestr - a radice desinenza

nonnbellzicommess-

A–O–I–E

simpaticaltGiuliMariObiettivo Discriminare nel nome radice e desinenza.

37


La morfologia e la punteggiatura

I NOMI 1 Leggi la filastrocca. Sottolinea i nomi come nell’esempio e inseriscili in tabella al posto giusto.

RICORDA...

Filastrocca per far guarire un albero Signore albero, angelo anziano ecco la foglia della mia mano ecco la fronda della mia bocca bocca ti parla, mano ti tocca ecco la voce, tu la capisci frondeggia, signore, fiorisci! Signore albero, signore vecchio la terra è letto, il cielo è specchio il mare dondola con le sue onde l’albero mormora con le sue fronde il vento fischia, il tuono lampeggia Fiorisci, signore, frondeggia! Signore albero, barone muto ombra all’impiedi, sole seduto babbo gagliardo di tutti i tramonti non te ne andare dai nostri racconti ora frondeggia, ora fiorisci albero nonno, guarisci!

Nel discorso, il nome è una parte variabile, cioè che può cambiare: • nel genere (maschile e femminile); • nel numero (singolare e plurale). Osserva: ragazzo = maschile singolare ragazza = femminile singolare ragazzi = maschile plurale ragazze = femminile plurale.

B. Tognolini, Rime del fare e non fare, Gallucci

Nomi di… persona

elementi della parti del corpo natura

arredamento

Obiettivo Conoscere e discriminare il nome come parte variabile del discorso.

38

cosa


La morfologia e la punteggiatura

I NOMI DI PERSONA, ANIMALE E COSA 1 Leggi il brano e inserisci al posto giusto i nomi sottolineati.

Quando in città aprì il nuovo “Studio tre architettura RICORDA... per te”, tutti furono molto contenti. I nomi o sostantivi si classificano Fino a quel momento le case le costruivano in tre grandi gruppi: falegnami e muratori un po’ come veniva! • nomi di persona I tre architetti erano tre tipi panciuti, sempre vestiti • nomi di animale di rosa, che di recente era un colore di moda anche • nomi di cosa. per i maschi. Avevano l’aria florida e simpatica e I nomi di luoghi, emozioni, accoglievano tutti con un gran sorriso, offrendo loro sentimenti, periodi di tempo, mele e ghiande che tenevano in grosse ciotole sulla elementi della natura… scrivania dell’ufficio. (aria, Sole, età, anno, coraggio, La gente prendeva le mele e rifiutava le ghiande, paura…) rientrano nei nomi di perché nella città le ghiande si davano solo ai maiali. cosa. Il primo a farsi costruire una casa fu un giovane contadino che aveva fatto fortuna coltivando kiwi invece del solito grano. I kiwi erano diventati i frutti preferiti dai bambini. I tre architetti, in passato, avevano avuto qualche esperienza non molto felice. Infatti le loro case erano state spazzate via dal fiato di un lupo! nomi di cosa B. Masini, Storie dopo le storie, Einaudi

nomi di persona

nomi di animale

MI METTO IN GIOCO Il brano che hai letto è la continuazione di una fiaba che conosci.

• Quale? • Chi sono i tre architetti? • La parola “architetti” a quale gruppo appartiene? nomi di animale nomi di persona nomi di cosa Obiettivo Classificare i nomi in base al loro significato.

39


CI PROVO IO! 1 Inserisci nei riquadri la punteggiatura corretta: punto (.), virgola (,), due punti (:), punto interrogativo (?), punto esclamativo (!).

• “Vuoi venire con me in spiaggia

”.

• Non mi piacciono Adoro le zucchine

i carciofi

• Mi hai fatto paura

Perché hai messo un lenzuolo sulla testa

• Ho studiato molto bene • Questa torta è terribile

le barbabietole

le carote

ma la maestra non mi ha interrogato Dovevi usare

farina

latte

uova

zucchero e lievito

2 Indica con X solo la frase scritta con la punteggiatura corretta.

• Anna chiese: Vuoi giocare a nascondino? Alessandro rispose Sì, certo! • Anna chiese: “Vuoi giocare a nascondino?”. Alessandro rispose: Sì, certo! • Anna chiese: “Vuoi giocare a nascondino?”. Alessandro rispose: “Sì, certo!”. 3 Trasforma dal discorso diretto al discorso indiretto.

La mamma chiese a Cecilia: “Mi accompagni in un negozio di articoli sportivi?”. Cecilia rispose: “Vengo volentieri!”. La mamma poi disse: “Ti devo comprare un nuovo paio di scarpe da ginnastica”. Cecilia le rispose: “Mi piacerebbe averne un paio fucsia!”.

4 Cerchia nelle frasi tutti i nomi che trovi, sia comuni sia propri.

• Il nostro frigorifero rosso si è rotto questa mattina. • Zaira racconta una bella fiaba alla sorellina. • Michele ha molti animali domestici: un cagnolino, un gatto e un coniglietto bianco. • Gli zii Marta e Giacomo passeranno a casa nostra le vacanze di Natale.

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Verificare le competenze l ’alunno riconosce e utilizza adeguatamente i segni di interpunzione.


CI PROVO IO! 1 Leggi il testo, cerchia i nomi propri e sottolinea: con il rosso i nomi di persona, con il blu i nomi di cosa, con il verde i nomi di animale.

Luca aveva insistito molto con i suoi genitori per avere uno zainetto nuovo per la scuola. Era l’unico bambino della sua classe che usava una cartella. Marco, il suo compagno di banco, aveva un fantastico zainetto con disegnato sopra l’Uomo Ragno; Sara, invece, aveva uno zainetto con la Barbie. Altri avevano zaini con i Puffi e Zio Paperino. La cartella di Luca era marrone, col manico nero. Al bambino sembrava un oggetto costruito nel Giurassico, magari con la pelle di un dinosauro. Ogni mattina, dopo aver salutato i suoi genitori e Birillo, il suo cane Terranova, Luca andava a scuola. I compagni l’avevano puntato fin dai primi giorni dell’anno scolastico. Mirco gli tendeva un agguato nascosto dietro la vetrina di un bar. Poi gli gridava: “Ehi, Luca, hai ancora questa vecchia cartellaccia di pelle di topo?”. Così un giorno i suoi genitori gli avevano regalato uno zainetto nuovo. “Sono felice che ti piaccia!” esclamò la signora Serena, sua madre. “È vero, mamma, è bellissimo!” rispose Luca. S. Bordiglioni, Lo zainetto stregato, Juvenilia Scuola

2 Analizza i nomi in tabella. Metti le X al posto giusto.

Nome prato

propr.

com. X

di pers.

di anim.

di cosa X

fem.

masch. sing. X

plur.

X

idraulici Martina arancia aquile Parigi architetto divano Giorgio maestra Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase semplice.

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La morfologia e la punteggiatura

NOMI COMUNI E NOMI PROPRI 1 Leggi il brano e sottolinea in blu i nomi comuni, in rosso i nomi propri.

RICORDA...

• I nomi comuni indicano: La scorsa estate siamo andati a Costa Saracena. una persona (mamma), È una bellissima località sul mare. un animale (cane), Si trova in Sicilia, fra Catania e Siracusa. una cosa (mare) Abbiamo affittato una villetta con il giardino. qualsiasi. Mamma, papà, Marta e io stavamo in spiaggia la mattina. • I nomi propri indicano: una persona (Marina), Rusty, il nostro cagnolone, ci aspettava in giardino. un animale (Rex), Verso sera, con i miei amici Guido e Marina, andavo a una cosa (Mare Adriatico) far passeggiare Rusty. Spesso si faceva anche lui un bel ben precisi. bagno! 2 Collega i nomi comuni ai nomi propri.

cantante

Everest

città

Violetta

film

Germania

monte

nazione

Frozen

Venezia

Strategia Quando scrivi: • nomi comuni lettera iniziale minuscola; • nomi propri lettera iniziale maiuscola.

MI METTO IN GIOCO Cerchia nello schema i nomi propri. Poi riscrivili in corsivo con la lettera maiuscola.

Obiettivo Discriminare i nomi propri dai nomi comuni.

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P I N O C C H I O P

M O R C O T E S T A

I N T E R R A P A P

L C A R N E V A L E

A A V V A N I G C R

N N O I N O N N O I

O A L N O P O A A N

L D I O L I O P P O

A A T L A N T I C O


La morfologia e la punteggiatura

QUESTIONE DI… GENERE! 1 Trascrivi in tabella i nomi al posto giusto. Poi rispondi con X.

RICORDA...

divano – libreria – cattedra – uovo – aiuola – dente alfabeto – elica – geranio – nuvola – temporali – aria indiani – biro – asciugamani – cortile – fango – porta Nomi maschili

Nomi femminili

• Che cosa ti ha aiutato a riconoscere il genere? La desinenza L’articolo 2 Volgi i nomi dal maschile al femminile e viceversa.

Maschile

Femminile

re mamma

• I nomi possono essere di genere: – maschile: alunno; – femminile: alunna. • Alcuni nomi si trasformano dal maschile al femminile cambiando la desinenza: adult-o adult-a. • Esistono nomi che… – hanno forme diverse: padre madre; – al maschile e al femminile non cambiano: il custode la custode; – aggiungono le parole “maschio” e “femmina”: la tigre maschio la tigre femmina.

uomo suora fratello moglie Strategia All’interno di una frase, guarda l’articolo che precede il nome per riconoscere il genere!

3 Sottolinea solo i nomi che usano la stessa forma al maschile e al femminile.

dentista caffè ascensore città farmacista quaderno turista preside erede collega tetto mattone testimone isola cantante batterista corista

Obiettivo Classificare e discriminare i nomi in base al genere.

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La morfologia e la punteggiatura

SEMPRE IL GENERE 1 Indica con X se i nomi sono maschili (M) o femminili (F).

M F collina latte biblioteca registratore felicitĂ automobile pista

2 Cambia la desinenza e rispondi alla domanda.

coniglio bar poeta lista

Strategia Considera che alcuni nomi sono solo femminili o maschili!

il collo

la colla

il panno

il suolo

il velo

il caso

il porto

il bollo

il banco

• Che cosa è cambiato?

3 Volgi i nomi al femminile secondo le indicazioni.

Maschile pittore

Femminile in -TRICE pittrice

Maschile professore

annunciatore

avvocato

direttore

dottore

lettore

poeta

Obiettivo Classificare e discriminare i nomi in base al genere.

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Femminile in -ESSA professoressa


La morfologia e la punteggiatura

SINGOLARE O PLURALE? 1 Leggi il brano e inserisci i nomi sottolineati nella tabella.

La mamma ha l’abitudine di segnare i compleanni sul calendario appeso in cucina. A gennaio si mette al tavolo con il pennarello rosso, cerchia le date e scrive i nomi, sfogliando il calendario come se avesse tra le mani una rivista con le previsioni sul futuro. Prima segna i compleanni di tutta la famiglia: zii e prozii, cugini di primo e di secondo grado. Poi passa agli amici: quelli suoi e di papà, quelli della nonna, quelli di Penelope e i miei. Diciamolo chiaramente: la mamma ha una vera fissazione! A. Strada, Quella serpe di mia sorella, Mondadori

Singolare

Plurale

mamma,

3 Cerchia nel gruppo solo i nomi invariabili.

RICORDA... • I nomi singolari indicano una sola persona, una sola cosa, un solo animale: pigiama, coniglio, panettiere. • I nomi plurali indicano più persone, più animali, più cose: pigiami, conigli, panettieri. • Alcuni nomi hanno la stessa forma sia per il singolare che per il plurale, sono i nomi invariabili: la città le città i bar il bar 2 Scrivi accanto ai nomi: S (singolare), P (plurale).

matita

monopattino

pareti

mare

gerani

banche

ciabatte

poeta

scoiattoli

uova

stiva

balconi

Strategia Aiutati mettendo l’articolo davanti al nome!

re • torre • bar • biscotto • caffè • campana • città • sport • olio • gru • lenzuolo • tè rimedio • album • falò • vittoria • cipolla • tribù • tram Obiettivo Classificare e discriminare i nomi in base al numero; discriminare i nomi invariabili.

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La morfologia e la punteggiatura

PLURALI… NON SCONTATI! 1 Indica con X il plurale corretto.

dii dio

geci geco

dei paia

paio

pai

gechi

bacio

uovi uovo

uova

2 Trasforma al plurale i nomi maschili.

Singolare

Plurale

CO/GO

CI/GI – CHI/GHI

sindaco

bachi

sindaci

baci bui

bue

buoi

Strategia Rileggi la regola a pag. 10! Plur. Sing. CE/CIE CIA GE/GIE GIA

3 Trasforma al plurale i nomi femminili.

Singolare CA/GA

Plurale CHE/GHE – CE/CIE

CIA/GIA

GE/GIE

ago

collega

palco

freccia

asparago

lancia

rango

foca

disco

strega

tricheco

alga

monaco

treccia

palco

valigia

colleghe

lisca 4 Volgi le seguenti frasi dal singolare al plurale sul tuo quaderno.

• Il bambino è felice. • La ciliegia è matura. • La goccia cade dal cielo. • Il fruscio è fastidioso. • Il bosco andrà in fiamme. • La fascia era sporca.

pesca spiaggia bolgia faccia mosca frangia camicia

Obiettivo Conoscere e utilizzare le convenzioni ortografiche legate al plurale di alcuni nomi.

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La morfologia e la punteggiatura

I NOMI COLLETTIVI 1 Inserisci i nomi collettivi accanto alla definizione corretta.

clientela – faggeta – esercito – comitiva – vigneto biblioteca – pinacoteca – biancheria – flora – banda Insieme di: • panni

• musicisti

• faggi

• turisti

• vegetali

• viti

• soldati

• quadri

• libri

• clienti

RICORDA... • I nomi collettivi indicano un insieme di persone, di animali, di cose della stessa specie, anche al singolare: folla = insieme di persone; cucciolata = insieme di cuccioli; flotta = insieme di aerei. • Sono nomi individuali quelli che indicano un solo elemento di un gruppo: persona, cucciolo, aereo.

2 Completa le frasi con il nome collettivo corrispondente.

orchestra – costellazioni – arcipelago – folla • Al planetario abbiamo assistito a una bellissima lezione sulle

.

• La prossima estate visiteremo in barca le isole che fanno parte dell’ della Maddalena. • Davanti al negozio si era radunata una un famoso cantante!

di persone. Dentro c’era

• La mamma mi ha portato al Conservatorio per ascoltare un’ suonava in modo meraviglioso.

che

3 Scrivi il nome collettivo accanto a ogni definizione.

• insieme di giocatori

• gruppo di uccelli

• moltitudine di foglie

• insieme di scolari

• insieme di carte

• gruppo di parenti

Obiettivo Definire la relazione tra i nomi collettivi e l’insieme che rappresentano.

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La morfologia e la punteggiatura

NOMI CONCRETI E NOMI ASTRATTI 1 Leggi il testo e osserva i nomi in grassetto e quelli sottolineati. Poi completa.

Ogni bambina, ogni bambino appena nasce è un cittadino, un cittadino fragile e ignaro, emerso dall’acqua come un palombaro. Cresce sicuro sotto al suo tetto, dalla famiglia si sente protetto. Gioca, conosce dolore e allegria e scopre il gusto dell’autonomia.

RICORDA... I nomi concreti indicano persone, animali e cose che possono essere percepiti attraverso i sensi: maestra, pesce, penna…

A. Sarfatti, L’isola delle regole, Mondadori

• I nomi sottolineati si riferiscono a: nomi di cosa nomi di persona nomi di animale idee sentimenti emozioni • Sono nomi

concreti

I nomi astratti indicano idee, emozioni, sentimenti: amore, gioia, gioventù…

astratti

Risolvi i rebus, otterrai due nomi astratti!

• I nomi in grassetto si riferiscono a: nomi di cosa nomi di persona idee sentimenti • Sono nomi

concreti

MI METTO IN GIOCO

nomi di animale emozioni

+ CI +

astratti

2 Ricava un nome astratto da ogni nome concreto.

lettore

giovanotto

intellettuale

calcolatrice

ideatore

solo

ecologista

A+

amico

3 Sottolinea in blu i nomi concreti e in rosso i nomi astratti.

paura • biblioteca • gratitudine • intelligenza • coriandolo • aria • temporale • umiltà bellezza • fruttivendolo • costellazione • coraggio • ginocchio • libertà • bontà emozione • simpatia Obiettivo Identificare e discriminare nomi concreti e nomi astratti.

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La morfologia e la punteggiatura

I NOMI COMPOSTI 1 Inserisci i nomi composti nelle caselle. Osserva gli esempi.

acquamarina – madreperla – lucidascarpe – biancospino pellerossa – affittacamere – pianoforte – apriscatole – ferrovia – capobanda – agrodolce

nome + nome capostazione

verbo + nome nome + verbo apribottiglie

RICORDA... I nomi composti sono formati dall’unione di due parole: cartapesta carta + pesta.

aggettivo + nome nome + aggettivo bassorilievo

aggettivo + aggettivo altopiano

2 Elimina l’intruso in ogni gruppo.

• capocantiere lavatrice batticuore • capocomico lavastoviglie rincuorato • cappotto lavasciuga rubacuori 3 Collega le azioni ai nomi e forma i composti.

spremi labbra canta fango lancia storie para porto passa bandiera porta agrumi lucida mano corri fiamme Obiettivo Conoscere e utilizzare i nomi composti; riflettere sul meccanismo di composizione dei nomi.

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La morfologia e la punteggiatura

I NOMI DERIVATI 1 Sottolinea con il rosso i nomi primitivi e con il blu i derivati. Poi rispondi alla domanda.

giorno • fieno • pizzeria • giornale • fienile • autista cavallo • auto • cavaliere • Perché si chiamano nomi derivati? Perché assomigliano ai nomi primitivi. Perché derivano dai nomi primitivi.

RICORDA... La parola dente è un nome primitivo. Se cambi la parte finale, la desinenza, ottieni parole di significato diverso: dentista e dentifricio sono nomi derivati.

2 Scrivi il nome primitivo da cui derivano i seguenti gruppi di derivati.

lattaio lattiera latteria

fioriera fioraio fiorista

vetrata cappelliera pescivendolo vetreria cappellificio pescatore vetrina cappellaio pescheria

3 Elimina l’intruso in ogni gruppo e scrivi il nome primitivo da cui derivano i seguenti nomi derivati.

acquazzone subacqueo acquisto acquerelli

politico autostrada campanaro pollivendolo aumento campanile pollame autista campo polleria autocarro campanello

4 Cerchia i nomi derivati.

finestra • occhiolino • canguro • nevaio • piantina • mattina falegname • cagnolino • giocattolo • erbario • nave • marinaio navigatore • formicaio • cornice • parete Obiettivo Discriminare e utilizzare correttamente i nomi primitivi e derivati.

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La morfologia e la punteggiatura

I NOMI ALTERATI 1 Scrivi quattro alterati per ciascun nome primitivo.

una scarpa piccola

un ragazzo piccolo

una scarpa grande

un ragazzo grosso

una scarpa brutta

un ragazzo maleducato

una scarpa graziosa

un ragazzo dolce

2 Sottolinea nelle frasi i nomi alterati.

RICORDA...

• Da piccola avevo un ombrellino giallo. • La domenica mi infilo nel lettone di mamma e papà! • Ho raccontato una favoletta alla mia sorellina. • Hai fatto una figuraccia!

Se aggiungi al nome primitivo una desinenza, ottieni un nome alterato. I nomi alterati indicano caratteristiche più precise di un nome: Primitivo Alterato casa • cas-ina (una casa piccola diminutivo) • cas-ona (una grande casa accrescitivo) • cas-etta (una casa graziosa vezzeggiativo) • cas-accia (una casa vecchia e malandata dispregiativo).

3 Completa la filastrocca con i falsi alterati.

bottone – pulcino – tacchino merletto – montone Non è un monte enorme il

,

né un grande botto il

.

Se il

non è un tacco stretto,

non è un piccolo merlo neppure il il

Strategia Alcuni nomi sembrano alterati, ma non lo sono! Fai attenzione!

,

sta con la gallina,

non è una pulce piccolina. P. Gentile Obiettivo Conoscere, produrre, discriminare i nomi alterati e falsi alterati.

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CI PROVO IO! 1 Volgi al femminile e al maschile come negli esempi.

Maschile il pittore

Femminile la pittrice

Femminile un’attrice

l’avvocato

la pediatra

il cantante

la sorella

un uomo

la nipote

il padre

un’amica

un gallo

una zia

il bue

la custode

Maschile un attore

2 Volgi al plurale e al singolare come negli esempi.

Singolare il farmaco

Plurale i farmaci

Plurale le reti

la nave

i re

la tribù

le valigie

l’arancia

gli orchi

la casalinga

le frange

il caffè

le gocce

3 Scrivi il nome collettivo che indica un insieme di:

Singolare la rete

4 Spiega ciascun nome collettivo.

stelle

flotta

olivi

biblioteca

pini

colonnato

soldati

settimana

pecore

sciame

giocatori

ciurma

insieme di navi

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

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CI PROVO IO! 1 Scrivi il nome primitivo da cui derivano i seguenti nomi derivati.

Derivato

2 Scrivi due nomi derivati per ogni nome primitivo.

Primitivo

Primitivo

vetrinista

campana

barbiere

collo

occhiali

gelato

boccata

latte

boscaiolo

pane

Derivati

3 Completa la tabella dei nomi alterati.

Primitivo

Diminutivo

Accrescitivo

Vezzeggiativo

Dispregiativo

bambola ombrello borsa 4 Analizza in tabella i seguenti nomi. Metti le X.

collettivo

composto

alterato

derivato

primitivo

di persona

di animale

di cosa

Nome scatolina spremiagrumi pescivendolo pescecane stormo anatra

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

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La morfologia e la punteggiatura

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI 1 Leggi la filastrocca e sottolinea gli aggettivi qualificativi. Poi completa.

Viene l’autunno, goccia di vino Rosso di rosso rubino! Viene l’inverno, ghiaccio brillante Bianco di bianco diamante! È primavera, viene più caldo Verde di verde smeraldo! Sole d’estate in tutto lo spazio Giallo di giallo topazio!

RICORDA... Gli aggettivi qualificativi servono a descrivere le caratteristiche, le qualità: • di una persona ragazza intelligente; • di un animale topolino furbo; • di una cosa fiume impetuoso.

B. Tognolini, Rime del fare e non fare, Gallucci

vino

rosso

ghiaccio diamante smeraldo topazio 2 Sostituisci le espressioni con un aggettivo qualificativo adatto.

• È un insegnante con molta pazienza.

è un insegnante paziente

• È un gattino che dorme sempre.

è un gattino

• È un libro che appassiona.

è un libro

• È uno spettacolo che diverte.

è uno spettacolo

• È un film che desta interesse.

è un film

3 Completa con gli aggettivi qualificativi adeguati.

• Mi piacciono moltissimo i dolci, sono

.

• Ti comporti sempre bene a tavola, sei un bambino • Marco non ha mai paura di niente, è un ragazzo • La mamma è molto attenta quando guida, è un’automobilista Obiettivo Conoscere e utilizzare gli aggettivi qualificativi.

54

. . .


La morfologia e la punteggiatura

4 Volgi dal singolare al plurale.

Singolare

Plurale

Strategia L’aggettivo qualificativo ha sempre lo stesso genere e numero del nome che accompagna!

• La biscia strisciante • Il bar affollato • La spiaggia rovente • L’usignolo canterino • Il suono assordante 5 Volgi dal maschile al femminile.

Maschile

Femminile

• Il giovane avvocato • Gli zii premurosi • Il nonno instancabile • Il gatto vivace • L’insegnante severo 6 Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi.

• giusto

• profumato

• corretto

• enorme

• stretta

• intelligente

• pieno

• tranquille

7 Qual è l’intruso? Elimina da ciascun gruppo l’aggettivo che non c’entra.

Bambino

simpatico

divertente

liscio

vivace

Frutto

maturo

antico

aspro

zuccherino

Coniglio

morbido

bianco

veloce

chiacchierone

Segretaria

strappata

attenta

impegnata

scrupolosa

Obiettivo Identificare genere e numero degli aggettivi qualificativi.

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La morfologia e la punteggiatura

GLI AGGETTIVI POSSESSIVI Mi presti la tua matita blu?

Prendi l’astuccio, dentro ci sono le mie matite preferite.

RICORDA... Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene ciò di cui si parla (il mio libro, la tua cameretta, i loro zaini).

1 Completa e impara la tabella degli aggettivi possessivi.

Maschile Singolare

Femminile Plurale

Singolare

mio

Plurale mie

tuoi

tua

suo

sue

nostro

nostre

loro

vostri

vostra

loro

loro

loro

2 Completa con gli aggettivi possessivi adatti.

• Mi sento solo, i • Se vai al parco con

amici sono partiti. sorella, dille di prendere la merenda.

• Ho chiesto a

madre di farvi venire in vacanza con me.

• Vorremmo i

zaini per andare in campeggio.

• Ismael vive a Londra,

padre lavora lì.

3 Sottolinea gli aggettivi possessivi.

• Le tue bambole sono molto belle. • I loro compagni sono andati in gita. • Le mie zie si chiamano Paola e Rossella. Obiettivo Conoscere e utilizzare gli aggettivi possessivi.

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• I vostri quaderni sono corretti. • I suoi capelli sono rossi e bellissimi! • Dormiremo da nostra zia.


La morfologia e la punteggiatura

GLI AGGETTIVI DIMOSTRATIVI 1 Osserva le vignette, leggi la regola, poi indica con X i completamenti corretti.

RICORDA...

Io giocavo con quel cappello da mago!

Avevo questo orsacchiotto da piccola!

Questo, codesto, quello… sono aggettivi dimostrativi. Indicano la posizione di una cosa, un animale, una persona rispetto a chi parla e a chi ascolta. Io avevo codesta bici.

• L’orsacchiotto si trova: vicino a chi parla. lontano da chi parla.

• Il cappello si trova: vicino a chi ascolta. lontano da tutti.

• La bici si trova: vicino a chi ascolta. vicino a chi parla.

2 Sottolinea gli aggettivi dimostrativi.

• Passami quelle matite. • Quella pizza è ai quattro formaggi. • Le tue maglie sono in queste valigie.

• Quei bambini sono molto distratti! • Questo cappotto è stretto. • Codesto libro è divertente.

3 Inserisci in tabella gli aggettivi sottolineati e analizzali.

Aggettivo dimostrativo quei

Maschile

Femminile

Singolare

X

Plurale X

Obiettivo Conoscere e utilizzare gli aggettivi dimostrativi.

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La morfologia e la punteggiatura

IL VERBO 1 Sottolinea i verbi nel testo.

RICORDA...

Angelica non aveva i riccioli biondi e gli occhi azzurri, non aveva le guance rosa e paffute, non le piacevano i vestiti bianchi e rosa. Detestava le paillettes e i luccichini. Era un altro tipo di bambina. Aveva capelli scuri corti, occhi neri grandi, portava solo jeans e scarpe da tennis. Le piacevano i giochi d’equilibrio: si arrampicava, saliva la pertica e si appendeva alle funi ai giardini e faceva una spettacolare capriola a testa in giù.

Il verbo indica: • un’azione (guardo, andavi, torneranno); • un modo di essere (era astuto, è simpatico, sarà buono); • una condizione, uno stato (stava bene, sente freddo).

B. Masini, Bambine, Einaudi

2 Completa con i verbi adatti.

• Mi

i colori a olio.

• Domani con la mia classe • Ieri Martina mi crocchette di pesce.

in gita al Parco Regionale. che il suo gattino da cucciolo

• Ogni sera il papà mi

solo

una favola prima di addormentarmi.

3 Scrivi due azioni per ogni situazione.

Appena sveglio…

A scuola…

Al parco…

4 Completa la tabella.

Nome • L’alunno

Azione scrive

• L’aereo • Lo scoiattolo Obiettivo Identificare la funzione del verbo.

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Modo di essere o stato è diligente


La morfologia e la punteggiatura

LE TRE CONIUGAZIONI 1 Sottolinea i verbi all’infinito, poi riscrivili al posto giusto.

RICORDA... La forma base del verbo si chiama infinito. Indica i verbi che finiscono in: -are, -ere, -ire (amare, ridere, partire). • I verbi in -are appartengono alla I coniugazione; • i verbi in -ere appartengono alla II coniugazione; • i verbi in -ire appartengono alla III coniugazione.

Fare da soli è aprire le porte, scegliere i giochi, impastare le torte, riempire il mondo di tanti colori, correre in casa, correre fuori… Fare da soli è anche sbagliare, lasciare i giochi da riordinare, rompere un vetro, macchiare un divano, tagliare il pelo di gatto Vulcano! A. Sarfatti, L’isola delle regole, Mondadori

I coniugazione II coniugazione

fare,

III coniugazione

2 A quale coniugazione appartengono questi verbi? Osserva l’esempio e continua tu.

• Io ascolto

ascoltare (I coniugazione). • Voi ridevate • Tu prendevi • Essi arrivarono • Egli portò

• Noi partiamo

3 Completa le frasi con la forma corretta del verbo.

Parlare • Se non

Leggere

Scrivere

• La settimana scorsa

non capisco cosa vuoi. • Mentre la maestra interrogava, i bambini fra di loro!

Lucrezia

• Il mese scorso ti un

libro della biblioteca. • Stasera la mamma ci una fiaba.

una bella lettera. • Se

un altro

racconto, lo leggerò.

Obiettivo Classificare i verbi in base alle tre coniugazioni.

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La morfologia e la punteggiatura

I PRONOMI PERSONALI 1 Osserva la tabella dei pronomi personali.

RICORDA...

Persone I

Singolare IO

Plurale NOI

II

TU

VOI

III

EGLI / ELLA / LEI / LUI

ESSI / ESSE / LORO

2 Scrivi davanti ai verbi il pronome personale corretto e completa.

scrivo

I persona singolare

saluti

viaggiavate

parleranno

corre

scriviamo

salutano

arriverà

I pronomi personali sono le parole che si usano al posto del nome e indicano chi compie un’azione: Luca guarda egli guarda; Amina e Pietro sono usciti essi sono usciti.

3 Indica con X i pronomi personali usati in modo sbagliato.

Egli suonavo Tu canti

Io indosso Noi giocherete

Loro accendete Tu hanno parlato

4 Collega i nomi e i pronomi ai verbi corrispondenti.

noi egli Sara tu Luigi e Giacomo voi io

studia corre mangiano partite partecipo viaggi disegniamo

Obiettivo Stabilire relazioni tra il pronome personale e la forma verbale.

60

Lui rideva Lei abbraccio


La morfologia e la punteggiatura

IL TEMPO DEI VERBI 1 Scrivi nella prima parte della tabella le seguenti espressioni.

più tardi – adesso – ora – prima – l’anno prossimo tanto tempo fa – fra poco – in questo momento domani – ieri Passato prima,

Presente in questo momento,

RICORDA... I verbi indicano quando avvengono le azioni: nel passato, nel presente o nel futuro. Futuro domani,

ho visitato,

2 Inserisci i verbi al posto giusto nella seconda parte della tabella posta sopra.

ho visitato – osservo – partirà – guarderanno – aveva visto – bevi – sgriderai compirono – partì – giocheremo – camminiamo – ascolterò – prendevano osserveranno – dorme – ride 3 Leggi il brano e osserva i verbi sottolineati. Poi cerchia: con il rosso i verbi al passato, con il verde i verbi al presente, con il blu i verbi al futuro.

Kayra è davanti alla vetrina di un negozio di animali. Vede un cagnolino. “Mamma, guarda come gioca!” esclama la bambina. Poco dopo, la mamma e Kayra entrano nel negozio. La mamma chiede al negoziante: “Quanto tempo ha il cagnolino?”. Il negoziante risponde: “Ha cinque mesi! Quando l’hanno portato qui, era mingherlino, mangiava poco e non lo voleva nessuno”. La mamma sorride a Kayra e dice: “Fra un po’ papà arriverà a casa. Gli chiederemo cosa ne pensa. Se sarà d’accordo, torneremo qui e lo prenderemo!”. Obiettivo Discriminare e classificare azioni in base al tempo dei verbi.

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La morfologia e la punteggiatura

ANCORA IL TEMPO DEI VERBI 1 Completa trasformando il tempo dei verbi.

Persona io

Passato restavo

Presente resto

Futuro resterò

saluti

tu

giocherà

egli/ella sentiamo

noi indossavate

voi

dormiranno

essi/esse

2 Quando si svolge l’azione? Scrivi accanto a ciascun verbo: P (presente), PA (passato), F (futuro).

• pioveva

PA

F

• brillerà

• comincio

• ha saltato

• è arrivata

• si stuferanno

• migliorerà

• osservo

• correvano

• scierete

• restiamo

• profumavi

3 Inserisci il verbo adatto nelle seguenti frasi.

• Il prossimo Carnevale Carolina si • Cosa • Il Natale scorso • Ieri • Dove mi • Da piccolo • Siccome

da principessa.

noi domani a mensa? uno skateboard nuovo. una signora che non vedevo da tanto tempo. in vacanza la prossima estate? a pallone in una piccola squadra. , prendi l’ombrello quando esci.

Obiettivo Discriminare e classificare azioni in base al tempo dei verbi.

62


La morfologia e la punteggiatura

TANTI TIPI DI PASSATO 1 Osserva le vignette, poi collega ciascun fumetto alla spiegazione corrispondente. Quest’estate ogni giorno nuotavo con l’istruttore.

Io ho nuotato in piscina anche questa mattina.

Imperfetto Passato prossimo Indica un’azione passata, ma Indica un’azione passata da che si ripeteva nel tempo. poco tempo.

Nuotai a tre anni per la prima volta.

Passato remoto Indica un’azione passata da molto tempo.

2 Completa secondo le indicazioni.

Passato prossimo

Imperfetto Mentre (prendere)

Ti (spiegare) la lezione e tu mi

Passato remoto Tanti anni fa, i nonni

il sole, la

(viaggiare)

(ringraziare)

mamma (chiacchierare)

per il mondo e (visitare)

per l’aiuto.

con un’amica.

moltissimi Paesi.

3 Indica con: PP (passato prossimo), PR (passato remoto), IM (imperfetto).

studiavo

inciampai

telefonavo

dissi

ho studiato

ho attraversato

diventai

imparai

4 Cerchia la forma corretta.

Ieri comprai / compravo / ho comprato un paio di stivali di gomma. Li indossai / ho indossati / indossavo per andare a scuola. Mentre camminai / ho camminato / camminavo, mi piaceva saltare nelle pozzanghere. La mamma però mi rimproverò / ha rimproverato / rimproverava perché mi fui / ero / sono schizzato tutto! Obiettivo Discriminare e classificare azioni in base al tempo passato dei verbi.

63


La morfologia e la punteggiatura

IL VERBO ESSERE 1 Leggi attentamente le vignette. Poi inserisci nella tabella al posto giusto i verbi sottolineati. Noi siamo arrivati ieri sera. Quando siete partiti voi da Milano?

Finalmente al mare! Io sono così contento! Tu sei già abbronzata e Marco è tutto rosso!

Domani, a quest’ora, saranno arrivati anche Luca e Kim.

Modo di essere, stato Ausiliare • Io sono • Noi siamo arrivati •

• Voi

• Marco

• Luca e Kim

2 Indica qual è il verbo “aiutato” dal verbo “essere”.

• sono giunto (giungere)

• è accaduto (

• sei andato (

) • siete ritornati (

• siamo usciti (

) • sono sceso (

) ) )

3 Inserisci nel riquadro accanto al verbo “essere”: A (ausiliare), S (stato o modo di essere).

• ero felice

• ero inseguito

• sono stanco

• sarò capoclasse

• mi sono arrampicato • ero giovane • sono inciampato • sono a scuola

• sono vivace • ero giunto • sono raffreddato

RICORDA...

Il verbo essere può venire usato: • da solo, quando indica un modo di essere o una qualità (io sono attento, tu sei simpatico); • come ausiliare, quando aiuta un altro verbo a formare i tempi composti (io sono uscito, tu sei rimasta).

• sarò venuto

Obiettivo Conoscere e discriminare le funzioni propria e ausiliare del verbo essere.

64


La morfologia e la punteggiatura

IL VERBO AVERE 1 Leggi attentamente le vignette. Poi inserisci nella tabella al posto giusto i verbi sottolineati.

Io ho paura del buio! Tu hai la pila accesa. Carlotta invece ha un orsetto di peluche che le tiene compagnia!

Noi abbiamo chiamato la mamma, voi avete parlato con qualcuno? Loro hanno sonno! Dormono già!

Possedere, sentire, provare

Ausiliare

• Io

paura.

• Noi

• Tu

la pila.

• Voi

• Carlotta

un orsetto.

• Loro

sonno.

Sottolinea il verbo “avere” solo quando è usato come 2 ausiliare.

• Ieri abbiamo preso un bel voto a scuola! • Se hai fame, prendi uno dei miei panini. • Edo ha parlato con il papà al telefono. • Non hanno ricevuto il pacco. Hanno paura che si sia perso. • Ho un nuovo paio di jeans, li ho comprati in centro.

RICORDA... Anche il verbo avere può essere usato: • da solo, quando significa: possedere, sentire, provare (io ho freddo, tu hai fame); • come ausiliare, quando aiuta un altro verbo a formare i tempi composti (io ho parlato, tu hai scritto).

3 Indica nel riquadro il valore del verbo “avere”. Scegli tra: A (ausiliare), P (possedere), PS (provare, sentire).

• Abbiamo accettato un incarico. • Carolina ha una sciarpa fatta a mano. • I nostri vicini hanno un cane. • Ti hanno portato al Museo egizio?

• Avevo sonno, ma non mi sono addormentato. • Hai imparato a nuotare. Adesso non avrai più paura dell’acqua!

Obiettivo Conoscere e discriminare le funzioni propria e ausiliare del verbo avere; riconoscere i diversi usi del verbo avere.

65


La morfologia e la punteggiatura

IL MODO INDICATIVO: I TEMPI SEMPLICI 1 Osserva la tabella, poi inserisci i seguenti verbi al posto giusto.

RICORDA...

ascolta – ascoltava – aggiustiamo – aspettarono aspettano – aggiustavamo – preparerete – preparavate ascoltò – ascolterà – aggiusteremo MODO INDICATIVO Tempi semplici Presente Io parlo

Noi

Tu pensi

Voi preparate

Egli

Essi

Imperfetto Io parlavo

Noi

Tu pensavi

Voi

Egli

Essi aspettavano

Passato remoto Io parlai

Noi aggiustammo

Tu pensasti

Voi preparaste

Egli

Il MODO INDICATIVO indica azioni che avvengono con certezza. È composto da otto tempi: • quattro tempi semplici, cioè formati da una sola parola (parlo, mangiate…); • quattro tempi composti, cioè formati da due parole, ossia l’ausiliare “essere” o “avere” + il verbo (essi hanno applaudito, noi eravamo usciti…).

Essi

Futuro semplice Io parlerò

Noi

Tu penserai

Voi

Egli

Essi aspetteranno

2 Indica il tempo di ciascun verbo.

• parto (presente)

• viaggiavo (

)

• leggevo (

)

• amerò (

)

• capirò

(

)

• profumai (

)

• vidi (

)

• guardo (

)

• aspetto (

)

Obiettivo Conoscere e classificare azioni in base ai tempi semplici del Modo Indicativo.

66


La morfologia e la punteggiatura

IL MODO INDICATIVO: I TEMPI COMPOSTI 1 Osserva bene la tabella. Poi completa inserendo i tempi composti.

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente Io guardo

Passato prossimo Io ho guardato

Io leggo

Io

Io scrivo

Io

Imperfetto Tu guardavi

Trapassato prossimo Tu avevi guardato

Tu leggevi Tu scrivevi Passato remoto Egli guardò

Trapassato remoto Egli ebbe guardato

Egli lesse Egli scrisse Futuro semplice Noi guarderemo

Futuro anteriore Noi avremo guardato

Voi leggerete Essi scriveranno 2 Cerchia i tempi semplici e sottolinea i tempi composti nelle seguenti frasi.

• Quando è arrivata Trudy, aveva tre mesi. • Il parrucchiere mi aveva tagliato i capelli, perché erano troppo lunghi. • Domani a quest’ora saremo arrivate a Capri. • L’aereo decollò in ritardo. Quando arrivammo era già notte. • Avevate letto il regolamento della biblioteca, però avete fatto rumore lo stesso! Obiettivo Conoscere e classificare azioni in base ai tempi composti del Modo Indicativo.

67


CI PROVO IO! 1 Leggi il brano e sottolinea gli aggettivi qualificativi.

La mia cameretta è piccola, ma molto graziosa. Le pareti sono rosa. Sul letto c’è una coperta verde e fucsia e accanto al letto c’è un tappeto tutto colorato. C’è una libreria molto ampia, bianca e piena di libri. Su un ripiano ci sono tutti i miei peluche di quando ero una bambina piccola. Sono ancora morbidi e teneri, anche se sono tutti rovinati. Di fianco alla libreria c’è il mio armadio. È molto spazioso e un po’ disordinato! 2 Sostituisci le parole tra parentesi con gli aggettivi possessivi.

• I (di me) libri sono sul tavolino, vicino ai (di lei) occhiali. • I (di lui) parenti sono partiti da poco con i (di noi) genitori. • I (di loro) zii abitano vicino alla (di noi) casa. • Posso contare sempre sul (di voi) aiuto? • Al (di lei) compleanno c’erano tutti i (di noi) compagni di classe. 3 Completa con gli aggettivi dimostrativi adatti.

• Su cartello c’è scritto che bisogna fare silenzio! • Dove hai comprato pantaloni appesi nel tuo armadio? • In giorni sono molto allegro! • bambine laggiù vogliono giocare con noi. • insegnante sarà la nostra nuova maestra di matematica. 4 Completa i verbi con l’ausiliare adatto.

• mangiato un buonissimo budino. • Questa mattina usciti molto presto, non li visti. • La settimana scorsa ti chiamato, ma non mi risposto. • Quando è scoppiato il temporale, partiti da poco! • navigato a lungo. Tra poco arrivati in Sardegna! • Ieri, con la nostra maestra, eseguito le prove di evacuazione. tutti presenti!

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

68


CI PROVO IO! 1 Scrivi il pronome personale e analizzalo come nell’esempio.

Pronome

Persona

essi

3a

Singolare/Plurale plurale

Verbo aspettano hai corso sottolineavo avevate parlato aveva riempito saranno diventati fuggimmo parlasti

2 Indica con X i verbi corretti.

Imperfetto guidai assaggiavi preleverà indicammo assegnavate

Passato remoto

Futuro semplice

guidavo assaggerai prelevò indicavamo mandarono

guiderò prelevava indicheremo assegnaste mandavano

3 Esegui l’analisi grammaticale dei seguenti verbi del modo indicativo, come nell’esempio.

Verbo tu verrai io ascolto voi rispondevate noi avevamo chiesto essi mangiarono tu fosti noi avremo egli ebbe sentito tu avesti parlato

Infinito venire

Coniug. Tempo 3a futuro semplice

Persona 2a sing.

Verificare le competenze l’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

69


La morfologia e la punteggiatura

LE PREPOSIZIONI SEMPLICI 1 Leggi le vignette e completale con le parole necessarie per dare un senso alle frasi. Vieni

scuola

noi?

RICORDA... Le parole che hai aggiunto si chiamano preposizioni semplici: DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA, FRA. Servono a collegare tra loro le parole in una frase.

Grazie, ma prima passo

la macchina arriveremo

prendere Luca. Poi andremo

cinque minuti!

bici

la mamma.

2 Completa con le preposizioni semplici adatte.

• Martina ha fatto una bellissima festa • Usciamo

compleanno.

il cagnolino, così lo portiamo

• Sono stato

Pietra Ligure

• Torneremo

scuola

• Ho visto un mio amico

correre

la mia classe

giardino.

una settimana.

pochi giorni. Le vacanze sono quasi finite! la strada. Era

bici e non mi ha notato.

3 Completa le frasi usando le diverse preposizioni. Poi rispondi alla domanda.

Vado a pranzo

da

di

con

con

in

da

a

in

fra

per

su Abbiamo scritto una poesia

Siamo partiti

di con

• Che cosa hai notato? Tutte le frasi hanno lo stesso significato. Le frasi cambiano significato.

per in

Obiettivo Conoscere e discriminare le preposizioni semplici e utilizzarle correttamente.

70


La morfologia e la punteggiatura

LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE 1 Osserva la tabella e completa inserendo le preposizioni articolate che mancano.

allo – dallo – sul – dalla – sui – sugli – alle – dalle – nella sulle – nei – nello – sullo – ai – nelle – sulla IL DI

del

A

al

DA

dal

IN

nel

LO dello

LA

I

della

GLI

dei

degli

alla

LE delle

RICORDA... Le preposizioni articolate si ottengono unendo le preposizioni semplici agli articoli determinativi.

agli dai

dagli negli

CON col/con il con lo

con la

coi/con i con gli

con le

MEMO

SU 2 Analizza le preposizioni articolate come nell’esempio.

• allo

a + lo

• dagli

• dei

• nel

• agli

• sul

• sugli

• nelle

• Col, collo, colla, coi sono preposizioni poco usate! Al loro posto usa: con il, con lo, con la, con i. • Osserva: per il, per lo, tra i, tra le…

3 Sottolinea le preposizioni semplici e cerchia le preposizioni articolate.

• La maestra spiega agli scolari la verifica di storia. • Partiremo alle sette in punto per non trovare traffico sull’autostrada. • Per la prima volta sono andata con la bici su una strada statale. • Allo scoccare della mezzanotte, Cenerentola ha perso la scarpetta di cristallo. 4 Osserva e continua tu.

• dallo alto

dall’alto

• dello olio

• sulla altalena

• allo operatore

• della insalata

• nello orologio

Obiettivo Conoscere e discriminare le preposizioni articolate e utilizzarle correttamente.

71


La morfologia e la punteggiatura

LE CONGIUNZIONI 1 Cerchia le congiunzioni presenti nel brano.

RICORDA...

Era una bambina che parlava con gli alberi. Il primo albero che incontrava al mattino era un platano. I platani però erano tanti, una lunga fila, e lei non poteva salutarli tutti, perché sarebbe arrivata a scuola domani, perciò salutava solo quello di fronte al suo portone. Gli diceva: “Ciao, Plà, dormito bene?”. Poiché lui rispondeva sempre di no, perché le auto che passavano facevano troppo rumore, lei gli regalò dei tappi verdi per le sue orecchie e lui rispondeva sempre: “Dormito benone, grazie!”. V. Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi

2 Collega le frasi delle due colonne e sottolinea le congiunzioni.

• Le congiunzioni collegano tra loro due parole o due frasi: e, pure, ma, però, mentre, quindi, inoltre, invece, perché, ancora, che… Ti ho chiamato, ma non hai risposto. Eleonora suona il piano e la chitarra. • Le congiunzioni sono parole invariabili, cioè che non cambiano nel genere (maschile, femminile) e nel numero (singolare, plurale).

• Andrò al cinema

se avrò finito di fare i compiti per tempo.

• Non ho ancora deciso: vado a Parigi

perché i miei si sono rotti.

• Non hai messo in ordine la tua stanza

quindi non vai a giocare in cortile!

• Sono andato dal dottore

perciò non ho potuto studiare.

• Ho bisogno di stivali per la pioggia

o trascorro una settimana in campeggio.

3 Indica con X il completamento corretto delle seguenti frasi.

• Margherita ha invitato un’amica… perciò si sentiva sola. perché si sentiva sola.

se si sentiva sola.

• Devi prendere lezioni di nuoto… quando vuoi imparare a nuotare. ma vuoi imparare a nuotare. se vuoi imparare a nuotare. • I nostri amici sono stranamente silenziosi… poiché sono stati sgridati. però sono stati sgridati.

72

Obiettivo Conoscere e discriminare le congiunzioni e utilizzarle correttamente; usare le congiunzioni e riflettere sulla loro funzione semantica.

perciò sono stati sgridati.


La morfologia e la punteggiatura

LE ESCLAMAZIONI 1 Inserisci le seguenti esclamazioni nelle frasi:

RICORDA...

ehi • coraggio • uffa • evviva • aiuto

• Anche le esclamazioni sono parole invariabili, cioè che non cambiano nel genere (maschile, femminile) e nel numero (singolare, plurale). • Esprimono emozioni e sentimenti (gioia, dolore, amore, paura, rabbia…): Che paura! Davvero? Mamma mia! Che schifo!…

! Oggi all’intervallo andremo in cortile!

, non te la prendere, la prossima volta

andrà meglio. •

, mi sono fatto male! Qualcuno mi dà

una mano? •

! Dico a te! Dove credi di andare?

, forse a Natale non riceverò un

cagnolino in regalo! 2 Scrivi una frase per ciascuna esclamazione.

• abbasso • attenzione! • bravo! • perbacco

MI METTO IN GIOCO Associa ciascuna esclamazione all’espressione del viso corrispondente. EHM… • MAMMA MIA! • CHE SCHIFO! • MAGNIFICO!

Obiettivo Riconoscere, utilizzare e scrivere correttamente le esclamazioni.

73


CI PROVO IO! 1 Ricostruisci le frasi sul tuo quaderno e aggiungi le preposizioni semplici che mancano.

• Matilde – la sorella – montagna – si è sposata. • sono uscita – raccogliere – il cestino – le more. • ottobre – nostro cugino – andremo – campagna – la vendemmia. • quel mobile – il libro – i CD – ho riposto – e le matite. 2 Indica con X le frasi con le preposizioni usate in modo errato. Poi correggi.

• Mi piace la pasta di sugo. • Ho conosciuto un bambino di nome Giacomo. • È nipote a mia mamma. • Scendi di quelle scale. • Ci vediamo fra un’ora. • Vado a mia nonna. 3 Indica con X l’espressione corretta.

bistecca ai ferri bistecca sui ferri

ferro di stiro ferro da stiro

asso da picche asso di picche

mazzo da fiori mazzo di fiori

4 Sottolinea le preposizioni semplici. Poi trascrivi le frasi e trasforma le preposizioni semplici in preposizioni articolate dove occorre.

• Ho uno stemma su taschino di camicia Ho uno stemma sul taschino della camicia. • Andremo a cinema a vedere un film comico. • L’amica di mamma ha un figlio di mia età. • In tana di scoiattolo c’è una riserva di noci. • Mi piace andare su altalena e su scivolo in parco. Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

74


CI PROVO IO! 1 Riscrivi le frasi unendole con una congiunzione adatta.

• Sto giocando con Pietro. Mi piace di più giocare con Sofia. Sto giocando con Pietro, ma mi piace di più giocare con Sofia. • Mi sono ammalato. Non sono riuscito ad andare in montagna. • Abbiamo litigato. Non eravamo d’accordo su niente. • Quest’estate andremo al mare. Il papà ha affittato una casetta sulla spiaggia. • Adoro giocare a carte. Mi piacciono anche altri giochi di società. 2 Sottolinea le congiunzioni nelle frasi.

• Non so se questa sera usciremo tutti insieme. • Ero ancora in casa quando hai chiamato. • Fai in fretta o perderai il treno. • Ho mangiato un gelato mentre ti aspettavo. • I nonni e gli zii vivono al mare. • Non avevo voglia, però sono venuto lo stesso. • Ho accompagnato Marina, perché voleva un consiglio per il suo abito. 3 Inserisci le esclamazioni opportune in ogni frase. Scegli tra:

attento – che peccato – uffa – ahi – oh – bene – bravo •

! C’è un gradino. Non inciampare.

, è già domenica. Il fine settimana è passato troppo in fretta.

, speravo di vedervi! Sarà per la prossima volta.

, che male! Ho sbattuto il gomito.

! Hai preso un bellissimo voto.

! Avete eseguito il lavoro con molta cura.

, che meraviglia! Non avevo mai visto un tramonto così bello! Verificare le competenze l’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche della frase.

75


Il lessico

I NOMI GENERICI E I NOMI SPECIFICI 1 Indica accanto a ogni nome se si tratta di un nome generico (G) o di un nome specifico (S).

• ciliegia • frutta • colori • scrivania • arnese • azzurro • indumenti • martello • cravatta

RICORDA... • I nomi generici hanno un significato più ampio e comprendono diversi elementi che hanno qualcosa in comune tra di loro. • I nomi specifici invece si riferiscono a un elemento in particolare: arredamento nome generico; tavolo nome specifico.

2 Completa le tabelle inserendo per ogni nome generico tre nomi specifici.

Animali

Verdura

Abbigliamento

Giocattoli

3 Scrivi di fianco a ogni gruppo di nomi specifici a quale nome generico si riferiscono.

latte maglietta uova pantaloni pasta cappello finocchi guanti marmellata canottiera rosa violetta ciclamino margherita geranio

MI METTO IN GIOCO Cancella con X la parola intrusa.

bicicletta • skateboard • monopattino motorino • giostra • automobile

Obiettivo Conoscere e discriminare i nomi generici e i nomi specifici.

76


Il lessico

GLI OMONIMI 1 Trova almeno due significati diversi per ciascuna delle seguenti parole.

RICORDA...

CODA

Gli omonimi sono parole che si leggono e si scrivono nello stesso modo, ma hanno significati diversi.

CAPO

ORGANO 2 Nelle seguenti frasi osserva la parola sottolineata. Poi scrivi un’altra frase utilizzando la stessa parola, ma con un significato diverso.

• La chioma di quell’albero è rigogliosa. • Questa mattina la mamma mi ha lavato la testa. • La prima lettera dell’alfabeto è la A. • Mi fanno male i piedi. 3 Collega ciascun omonimo alle due definizioni corrispondenti.

• Parte più stretta della bottiglia.

colonna

• Sorregge la testa. • È uno strumento musicale.

viola

• Lunga fila di macchine. • È vertebrale e sostiene il nostro corpo.

collo

• È un fiore. Obiettivo Conoscere e utilizzare gli omonimi.

77


Il lessico

I SINONIMI 1 Trova un sinonimo per ciascuna parola.

• paura

RICORDA... I sinonimi sono parole che hanno lo stesso significato: battaglia guerra.

• fame • buono • grande • macchina • parlare • ascoltare • casa

2 Riscrivi le frasi mettendo al posto della parola sottolineata un suo sinonimo.

• La mia maestra di italiano si chiama Paola. • Il mio cibo preferito è la pasta al ragù. • Le calzature estive sono più comode. • Il mio papà porta gli occhiali. • Ho svolto gli esercizi sul quaderno a righe. • I colori del tuo astuccio sono senza punte. 3 Collega ogni parola al suo sinonimo.

felice alunno maialino soldi rivoltella facile salato

saporito denaro contento semplice scolaro porcellino pistola

Obiettivo Conoscere ed utilizzare i sinonimi dei nomi.

78

MI METTO IN GIOCO Una delle seguenti parole non è sinonimo delle altre. Quale? Eliminala con X.

esercizio • compito • verifica prova • lettera


Il lessico

I CONTRARI 1 Trova il contrario di ciascuna parola.

• buono

• felice

• vero

• veloce

• antipatico

• finito

• contento

• andare

• amico

• dolce

2 Scrivi il significato opposto di ciascuna frase.

• Sono salito sul treno. Sono sceso dal treno. • Maria è andata a casa della nonna.

RICORDA... I contrari sono parole che hanno tra loro significato opposto. bello brutto aprire chiudere. A volte il contrario di una parola si ottiene utilizzando un prefisso davanti a essa: gelo disgelo giusto ingiusto.

• Francesca ha iniziato i compiti delle vacanze. • Le giornate si stanno allungando. • Il budino è molto buono. 3 Una delle seguenti coppie di contrari è errata. Cancellala con X.

• buono – cattivo • salire – scendere • facile – semplice • aprire – chiudere • veloce – lento • grosso – minuscolo • interessante – noioso • spingere – tirare

4 Forma sul quaderno i contrari aggiungendo i prefissi: IN-, DIS-, S-.

• contento

• cauto

• fortunato

• conosciuto

• fedele

• continuo

• onorare

• disciplinato

• attento

• attivare

• consigliare

• sufficiente

• cortese

• garbato

Obiettivo Conoscere e utilizzare i contrari dei nomi.

79


Il lessico

I PREFISSI E I SUFFISSI 1 Riscrivi ciascuna parola con il prefisso adatto. Scegli tra: S-, DIS-, IN-.

• fortuna

RICORDA... I prefissi sono le parti iniziali di alcune parole, mentre i suffissi sono le parti finali di alcune parole. Da soli non hanno alcun significato, ma uniti a una parola ne modificano il senso. Con i prefissi e i suffissi si formano le parole derivate.

sfortuna

• fare • comparire • comoda • separabili • attento 2 Cerchia con il blu il suffisso delle seguenti parole. Poi scrivi il nome primitivo da cui derivano.

Derivati

Primitivi

farmacia salumeria fioraio calcistico giardiniere

• Sono prefissi: s-, bis-, anti-, dis-, a-, in-… fortunato sfortunato nonno bisnonno. • Sono suffissi: -aggine, -acia, -aggio, -ano, -fero, -aio, -oio, -istico, -ia, -eria, -iere… sbadato sbadataggine dente dentistico.

MI METTO IN GIOCO Risolvi il cruciverba con le parole che hanno prefissi e suffissi. 2

1

3

4

5

Obiettivo Conoscere e discriminare i prefissi e i suffissi delle parole.

80

Orizzontali 2. Il contrario di contento. 4. Il contenitore del tè. 5. Mettere… due volte! Verticali 1. Taglia barba e capelli. 2. Non ha i denti. 3. Contiene l’olio.


La sintassi

LA FRASE RICORDA... La frase è un insieme di parole che, messe in ordine e in accordo tra di loro, ha un significato compiuto. I sintagmi sono i diversi pezzi che formano una frase. 1 Quale tra le seguenti espressioni ha un senso? Indica con X.

Nel giardino sono fiorite le margherite. Nel giardino sono fiorite. Nel giardino le margherite. Nel margherite sono giardino. 2 Inserisci le parole mancanti per dare alla frase un senso compiuto.

• Questa mattina • Il

a scuola con l’autobus. del pane è sopra il

• Ho

un libro molto

• Karima ha preso un • Il gatto

. . molto veloce per andare a Roma.

nella cesta di vimini.

3 Dividi le frasi in sintagmi. Segui l’esempio.

• Il mare / di notte / può essere / molto pericoloso. • Mio padre ama il colore verde. • Durante le vacanze andrò al mare in Sardegna. • La casa della nonna profuma sempre di pane appena sfornato. • Il libro comprato da Guido è molto divertente. • Francesco vorrebbe una macchina nuova. Obiettivo Riconoscere la frase come insieme ordinato di parole.

81


La sintassi

IL SOGGETTO 1 Nelle seguenti frasi cerchia i soggetti e riscrivili senza articolo nello schema. Che cosa leggi nella colonna evidenziata?

1. Stefano domani verrà a scuola con la bicicletta nuova. 2. L’orologio del nonno è d’oro. 3. Il gelato è in assoluto il mio dolce preferito. 4. Giacomo aveva un fortissimo mal di gola. 5. Domani, in occasione del Gran Premio, l’elicottero sorvolerà il circuito. 6. Il telefono della mamma scatta delle bellissime fotografie. 7. Il taccuino di papà ha la copertina di pelle. 8. Al Polo Nord vive l’orso polare.

RICORDA... Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla: La mamma prepara la cena. Il gatto cammina sul tetto. La palla rimbalza.

2 Sottolinea, in ogni frase, il soggetto corretto.

1 2

• Le bambine / Il bambino per il saggio indosseranno una gonna rossa. • A scuola la maestra / i maestri ha portato il suo libro preferito per leggerlo in classe. • Il mio colore / I miei colori preferito è il blu. • In treno noi / io ho conosciuto delle persone molto simpatiche. • Le farfalle / La farfalla si posa sui fiori. • Ogni anno in primavera tornano la rondine / le rondini.

3 4 5 6 7 8

La parola evidenziata è 3 Inserisci i soggetti mancanti.

• Ieri •

sono andata al cinema con papà. stai andando a letto troppo tardi.

• Questa mattina •

andremo a vedere la mostra la prossima settimana.

• Siete stati •

si è dimenticato di portare a scuola la merenda. a scrivere sulla lavagna?

usciranno da scuola un’ora dopo. Obiettivo Riconoscere in una frase il soggetto e comprenderne la funzione.

82


La sintassi

IL SOGGETTO SOTTINTESO 1 Leggi il racconto e scrivi tra parentesi i soggetti sottintesi.

RICORDA... Il soggetto sottinteso è un soggetto che non è espresso nella frase: Uscirono da scuola essi è il soggetto sottinteso.

Sissi era una bambina alta e magra. (

) Aveva lunghi capelli biondi e due grandi occhi

castani, simili a frollini al cacao. (

) Aveva compiuto da poco otto anni e, da quando

(

) era nata, (

) era sempre vissuta in

compagnia di amici a quattro zampe. Un giorno, quando (

) aveva solo tre anni, (

) si trovava a casa della zia.

Accadde qualcosa di davvero insolito. La zia era in un’altra camera, (

) aveva

lasciato la bambina a giocare in soggiorno. A un tratto Sissi cadde per terra con un gran tonfo e (

) richiamò l’attenzione di

Carlotta, il cane della zia. Il cane accorse e la vide per terra: “Aggrappati alla mia coda!” (

) abbaiò dolcemente. Sissi non se lo fece ripetere due volte, afferrò la coda

del cane e si sollevò da terra sorridente. In quel momento arrivò la zia. ( Sissi abbracciata a Carlotta e (

) vide

) non immaginò lontanamente che la bambina

conoscesse il linguaggio dei cani! P. Formica - P. Gentile, Venti zampe & Co., Scuola del fumetto

2 Nelle seguenti frasi inserisci il soggetto sottinteso.

• (

) Ho trascorso delle bellissime vacanze qui con te.

• Domani (

) ci saremo già dimenticati di questo piccolo incidente.

• Al calare della notte ( • (

) andrete a prendere le candele colorate.

) Si stava davvero annoiando e decise di andare a correre un po’.

• L’aria dopo il temporale è molto più pulita. (

) Profuma di pioggia.

• Mi sono sempre chiesto come farai a studiare se ( tardi.

) continui a giocare fino a

• La mamma e il papà sono molto bravi. A Natale ( indimenticabili.

) preparano dei pranzi

Obiettivo Individuare il soggetto sottinteso attraverso il predicato.

83


La sintassi

IL PREDICATO VERBALE 1 Nelle seguenti frasi sottolinea con il rosso il soggetto e con il verde il predicato verbale.

• Il cane di Giulia abbaia continuamente. • Gli alberi sono stati piantati dal nonno. • Io vado a scuola ogni mattina. • Il sole tramonta più tardi in queste ultime sere. • Tu fai colazione con latte e biscotti. • Questo pomeriggio farò un sonnellino sul divano. • Le vacanze si avvicinano. Noi le trascorreremo al mare con la zia.

RICORDA... Il predicato verbale esprime sempre un’azione ed è costituito da un verbo: Il gatto miagola. Il gatto = sogg. Miagola = pred. verb.

2 Per ognuno dei seguenti soggetti trova almeno quattro predicati verbali adatti.

Paola e Francesca

La giraffa

Il libro

3 Collega ogni soggetto al predicato verbale corrispondente.

il cane le farfalle il glicine il topo la classe le galline il divano la lampada

rosicchia esulta beccano è stato sfondato illumina abbaia fiorisce volano

Obiettivo Individuare e utilizzare il predicato verbale.

84


La sintassi

IL PREDICATO NOMINALE 1 Nelle seguenti frasi sottolinea con il rosso il soggetto e con il blu il predicato nominale.

• Kim è molto intelligente e studiosa. • La mia cagnolina Isotta è dolcissima. • Il sole è molto caldo in estate. • Sono belli i pomeriggi con i nonni. • Il mio amico Nicolò è molto divertente. • Il libro della biblioteca è avvincente. • Le scarpe nuove di Gianna sono rosse. • La coda delle marmotte è lunga e folta.

RICORDA... Il predicato nominale ci dà delle informazioni sul soggetto. È formato dal verbo “essere” più un nome o un aggettivo: La pallavolo è uno sport di squadra.

predicato nominale Marina è simpatica.

predicato nominale

2 Per ognuno dei seguenti soggetti trova almeno quattro predicati nominali adatti.

Le stelle

Il profumo

Il gatto

3 Nelle seguenti frasi, sottolinea il soggetto e completa come nell’esempio.

• Francesca è una maestra. È paziente e divertente con i suoi alunni. Che cos’è?

Francesca è un maestra.

Com’è?

Francesca è paziente e divertente.

• Il gatto è un mammifero, ha lunghi baffi e pelo morbido. Che cos’è? Com’è? • La bussola è uno strumento, è piccola e molto maneggevole. Che cos’è? Com’è? Obiettivo Individuare il predicato nominale riconoscendo la funzione del verbo essere.

85


La sintassi

LA FRASE MINIMA 1 Sottolinea con il rosso i sintagmi che formano la frase minima, poi riscrivila.

• Gli uccellini volano nel cielo. • Tanto tempo fa le donne filavano la lana con il telaio. • Quasi tutti i giorni il mio coniglio mangia una carota. • A casa della nonna i pesci nell’acquario nuotano velocissimi.

RICORDA... La frase minima è la frase dotata di senso più piccola che si possa fare. Sono presenti due elementi: soggetto e predicato. Elena legge. A volte, per avere un senso, deve contenere un’informazione in più.

• Sulle coste il clima è spesso più mite.

Elena rincorre una farfalla nel prato. La frase minima dotata di senso è:

• Nell’antichità, gli uomini scalfivano le pietre.

Elena rincorre una farfalla.

• Lo storico per prima cosa analizza le fonti.

2 Per ogni soggetto, scrivi un predicato adatto per formare una frase minima.

• Gli amici

• Il gabbiano

• La mensa

• Le strade

• Il cinema

• I sogni

• L’aereo

• Il castello

3 Per ogni predicato scrivi un soggetto adatto per formare una frase minima.

ascoltano.

cadono.

vibra.

saranno mature.

sono diligenti.

volano.

erano stanchissimi.

studiavano.

Obiettivo Riconoscere e produrre frasi minime.

86


La sintassi

LE ESPANSIONI 1 Arricchisci le frasi minime rispondendo alle domande.

• Il gatto dorme (dove?)

.

• La maglietta (di chi?)

è colorata.

• La torta (per chi?)

è alla panna.

• Gli occhiali (di chi?)

sono stati rotti .

(quando?) • Il gelato (come?)

piace molto .

(a chi?) • La bicicletta (di chi?) comprata (da chi?)

RICORDA... Le espansioni sono quei sintagmi che arricchiscono la frase. La scimmia salta sull’albero. La scimmia = sogg. Salta = pred. verb. Sull’albero = espansione.

è stata nel negozio (dove?)

2 Completa con un complemento diretto corretto.

• La squadra vince

.

• La zia ha visto

.

• Mio fratello ascolta

.

• Il topo mangerà

.

• Lo chef cucina

.

• Il cantante canta

.

.

RICORDA... L’espansione che risponde alla domanda chi?, che cosa? si chiama complemento diretto o complemento oggetto: La mamma compra (che cosa?) le uova. La mamma = sogg. Compra = pred. verb. Le uova = compl. diretto.

3 Sottolinea con il blu i complementi diretti e con il rosso le altre espansioni.

• Giovanni adora lo sci. • La luna si specchia nel mare. • Gli amici andarono al cinema. • La scuola finirà venerdì pomeriggio. • Ho regalato un videogioco a Omar. • Durante l’intervallo mangio la merenda ai cereali. • Lo scuolabus aspetta gli studenti all’angolo della via. Obiettivo Riconoscere e produrre espansioni per ampliare una frase.

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CI PROVO IO! 1 Sottolinea con il rosso i nomi generici e con il blu i nomi specifici.

• sport

• automobile

• fragole

• piante

• scarpe

• animali

• indumenti

• marmellata

• sciarpa

• pere

• pallavolo • Milano

2 Completa la tabella inserendo, dove possibile, un sinonimo e un contrario per ogni nome.

Nome riso

Sinonimo ghigno

Contrario pianto

freddo buono salato comodo vicino simpatico grasso 3 Scrivi gli omonimi che corrispondono alle seguenti definizioni.

• Si usano per scrivere

• Le hanno gli uccelli

• Possono esserlo i capelli

• Animali con gli aculei

• Un frutto estivo

• Si fa con la lenza

• Due decine

• Soffiano forti e rumorosi

4 Sul quaderno, scrivi due parole per ogni prefisso: DIS-, IN-, ANTI-. 5 Sul quaderno, scrivi due parole per ogni suffisso: -ERIA, -EZZA, -ATO.

88

Verificare le competenze l ’alunno riconosce le caratteristiche morfologiche e lessicali della frase.


CI PROVO IO! 1 Nella frase “Domani partiremo per un bellissimo viaggio”, qual è il soggetto? Indica con X.

Domani

Bellissimo viaggio

Noi

2 Nelle seguenti frasi sottolinea con il rosso il soggetto e con il blu il predicato. Poi inserisci i predicati al posto giusto in tabella.

• Noi domani andremo a trovare Marco in campagna. • Martina è la più spiritosa della classe. • Le foglie del pino sono verdi. • Il pediatra ha misurato la temperatura a Cinzia. • Nel mare convivono diversi tipi di pesci. • Oggi il cielo è molto azzurro. Predicato verbale

Predicato nominale

3 Attribuisci un soggetto a ciascun predicato. Poi scrivi una frase che li contenga.

insegnava

cucinerà

pulisce

è appassita

ricordava

inseguiranno

Verificare le competenze l’alunno riconosce le caratteristiche sintattiche della frase.

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I testi

Il racconto realistico LE BAMBINE DI NOME TINA 1 Leggi il racconto con attenzione.

Quel giorno sulla spiaggia l’altoparlante gracchiò un messaggio d’emergenza: “Friiic, Froooc, la bambina Tina è pregata di raggiungere la mamma al bar, froooc, friiic”. Valentina non capiva perché la mamma la volesse al bar, quando sapeva che stava costruendo un castello sulla riva, ma siccome era obbediente piantò lì il gioco. Clementina era in acqua da un’ora, praticamente le si stava staccando la pelle dalla punta delle dita e fu contenta di dover obbedire, perché era scossa dai brividi, però stava facendo una gara di resistenza coi maschi. Martina non era per niente contenta, perché stava giocando a beach-volley e le venivano delle schiacciate pazzesche. Costantina era perplessa: lei c’era già, al bar! Le amiche di Agostina le dissero in coro: “Cooorri, cooorri dalla maaammina, che ti vuole suuubito!”, dal che si capisce che non erano vere amiche, visto che la prendevano in giro così. Celestina sbuffò, le mancavano due pagine per finire il libro. Concettina non sentì niente, perché era sotto la doccia, ed era proprio lei la Tina che la mamma aspettava al bar! In pochi minuti il bar fu pieno di mamme di Tine, che, avendo sentito convocare Tina al bar, si erano preoccupate. Poi, quando arrivarono anche le bambine, la confusione fu grandissima, ma l’equivoco venne presto chiarito. Le Tine erano tutte molto diverse, e le loro mamme anche; avevano in comune solo quel minuscolo diminutivo, ma divennero molto velocemente amiche e passarono un sacco di tempo insieme! B. Masini, Bambine, Einaudi

• Quale fra queste “Tine” è la bambina che la mamma aspetta al bar? Indica con X.

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Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo realistico e comprenderne le informazioni principali.


I testi

Il racconto realistico SUPERMAN–OLITO 1 Leggi il racconto con attenzione.

Mamma e Luisa vanno pazze per Superman che danno ogni lunedì alla tele. Questo perché quando danno Superman loro possono uscire perché sanno che io e l’Imbecille (mio fratello) ce ne staremo inchiodati sul divano. Mezz’ora prima dell’uscita di mia madre, s’è sentito il rumore dei tacchi e poi il suo profumo. Poi è è salita Luisa e i tacchi si sono moltiplicati per due. due. “Andiamo” ha detto Luisa. “Se la caveranno da soli”. Ho sentito la sigla di Superman e ci siamo fiondati sul divano. Eravamo a metà del film quando la tele ha cominciato a fare le bizze. Solo allora ci siamo resi conto che il cielo era diventato tutto nero e piovevano pietre. Poi ho sentito il tuono più grosso mai sentito in vita mia e la casa ha tremato. La tele si è spenta del tutto. Superman ci aveva abbandonati! Ho inghiottito la saliva e ho preso una grande decisione: sarei stato il figlio che ogni madre sogna… sarei stato famoso come SuperMan-olito. Allora ho preso in braccio mio fratello e ho detto: “Non temere piccoletto, è solo una tempesta!”. Ma proprio in quel momento, un lampo ha illuminato terrorificamente il salotto e un altro ha fatto tremare le pareti di casa Garcia. L’Imbecille ha cominciato a piangere sempre più forte. Anche la luce ci aveva abbandonati… Intanto l’acqua cominciava a entrare dalla finestra. Così mi sono alzato a chiudere la finestra, ma un colpo di vento l’ha fatta sbattere e il vetro è andato in mille pezzi. A quel punto, SuperMan-olito ha preso il fratello e si è diretto verso un sicuro rifugio antiatomico: l’armadio della stanza dei genitori, tra le scarpe di mamma e papà, e a un certo punto ci siamo addormentati.

Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo realistico e comprenderne le informazioni principali.

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I testi

Dopo un po’ si sono sentiti di nuovo i tacchi… All’improvviso si è aperta la porta e abbiamo visto Luisa che strillava: “Eccoli qua!”. Mamma è arrivata di corsa. Ci hanno tirato fuori dall’armadio e ci hanno dato un bicchiere di latte e una merendina. Mamma mi ha messo sulle sue ginocchia e io sono rimasto lì per tutta la cena… Che c’è da dire? Anche SuperMan-olito ha le sue debolezze! E. Lindo, Bentornato Manolito, Lapis

2 Indica con X la risposta corretta.

• Dove si svolgono i fatti? • Quando si svolgono i fatti? In casa dei Garcia. In un tempo passato, ma non precisato. Nell’abitazione della signora Luisa. In un tempo ben determinato: ogni lunedì. In un locale, fuori casa. Nel futuro. • I fatti narrati: possono accadere nella realtà. non possono accadere nella realtà.

• Il racconto che hai letto è di tipo: fantastico. realistico.

3 Sottolinea nel testo i personaggi del racconto, poi trascrivili qui.

• Il personaggio principale è: Manolito. l’Imbecille. la mamma. la signora Luisa. • Sono tutti personaggi: realistici. fantastici.

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Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo realistico e comprenderne le informazioni principali.


I testi

Il racconto realistico LA DANZA DI NATALE 1 Leggi il testo e colora la banda laterale: con il rosso la situazione iniziale, con il verde lo svolgimento, con il blu la conclusione.

Ogni anno a Natale ci riuniamo nell’atrio insieme a tutti gli altri bambini della scuola: qualcuno recita poesie, qualcuno canta e qualcuno esegue una danza. Quest’anno a noi è toccata la danza. Fra noi però c’è uno dei più grandi pasticciatori di danze di tutti i tempi: Giacomo. Lui è un genio con i libri, ma per ballare è assolutamente negato: sembra che abbia i piedi scollegati dal cervello. Quando danza ha la grazia di un mammut ubriaco! Abbiamo provato per settimane una danza molto carina, nella quale dovevamo girare in cerchio tenendoci per mano a due a due, poi fermarci e cambiare il compagno. Capitan Quinto, il maestro, ha messo Giacomo nel cerchio interno, quello dei bambini che dovevano restare fermi. Il giorno della festa io ero sicuro che avremmo fatto un figurone. Giacomo però si è emozionato a tal punto che è riuscito a fare molto peggio del solito. Infatti, la nostra danza è filata liscia fino al cambio di compagno. Poi Giacomo, anche se doveva restare fermo, ha pensato di tornare indietro e ha investito il compagno che lo seguiva, facendolo cadere. Poi ha cambiato cerchio e si è infilato in mezzo ai compagni che si stavano muovendo in senso contrario. Quattro bambini sono finiti per terra! Alla fine il risultato è stato questo: la danza completamente rovinata e Capitan Quinto inferocito! I bambini delle altre classi invece ridevano e applaudivano come matti. Qualcuno ha pure chiesto il bis, ma Capitan Quinto non ci ha permesso di farlo! S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi

2 Rispondi.

• Quando si svolgono i fatti? • Dove? • C’è un protagonista? Chi è? Obiettivo Leggere e comprendere un racconto realistico e discriminare le parti in cui si compone: inizio, svolgimento e conclusione.

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I testi

SCRIVO IO! 1 Riassumi il racconto che hai appena letto. Inserisci in ogni sequenza le parole sottolineate e racconta i fatti piĂš importanti.

Inizio

Ogni anno a Natale

Fra noi però

Svolgimento

Conclusione

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Obiettivo Riassumere un racconto realistico completando le principali sequenze di cui si compone.


I testi

Il racconto fantastico LO SCOGLIO DELLE MEDUSE 1 Leggi il testo e traccia a lato due linee colorate per indicare: con il rosso l’inizio, con il blu lo svolgimento.

“Terra in vista! TERRAAA!” annunciò la vedetta sull’albero di prua. Erano le magiche parole che i ragazzi aspettavano da tanti giorni. Scattarono dalle cuccette come molle e salirono i gradini a due a due per raggiungere il ponte della nave. “Dov’è lo Scoglio delle Meduse?” domandò Ondina, l’unica ragazza della ciurma. Si fece largo tra Babordo e Tribordo, i due fratelli norvegesi. “La vedetta si sarà sbagliata. Torniamo a letto…” disse Anton. Jim, invece, esaminava il mare con entusiasmo: “Corro a prendere un cannocchiale”, ma andò a sbattere contro Capitan Amaca, il loro insegnante alla Scuola dei Pirati. “Adesso voi cinque darete una ripulita alla scialuppa. Dobbiamo scendere con quella“. “Sissignore!” dissero in coro i ragazzi. Presto sarebbero arrivati alla Scuola dei Pirati! Ma alle prime luci dell’alba, giunti allo Scoglio delle Meduse, i ragazzi si trovarono su una piccola spiaggia sassosa. “Se volete entrare nella prestigiosa Scuola dei Pirati, dovrete arrivarci con le vostre gambe!” disse Capitan Amaca. Tirò fuori dalla scialuppa un grosso forziere. “Qui dentro c’è tutto quello che vi serve, girini rammolliti!”. Poi si allontanò con la scialuppa. Il forziere fu aperto. “Questa mi sembra una bussola…”. “Qui c’è una noce di cocco”. “C’è anche un vasetto con del pesce sotto sale”. “Ah, una corda, cinque borracce e cinque sacche vuote”. Si incamminarono verso un sentiero. Su uno scoglio c’era scritto: “BRAVI MARMOCCHI! SIETE SULLA STRADA GIUSTA!”. E fu così che cinque allievi pirati iniziarono la loro prima missione sullo Scoglio delle Meduse. S. Stevenson, Lo scoglio delle meduse. La scuola dei pirati, De Agostini

• Quale fra questi forzieri è quello dei giovani pirati? Indica con X.

Obiettivo Leggere e comprendere un testo narrativo (racconto fantastico) e individuare la struttura di cui si compone.

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I testi

SCRIVO IO! 1 Segui la traccia, continua tu la storia e trova una conclusione adeguata.

Svolgimento • Che cosa succede ai cinque giovani pirati? • Chi incontrano? • A che cosa servono gli oggetti che hanno trovato nel forziere?

Conclusione • Come finisce la storia? • I cinque ragazzi riescono a diventare pirati provetti?

Obiettivo Ipotizzare la conclusione adeguata di un racconto, seguendo una traccia data.

96


I testi

La fiaba LA MONTAGNA DA SPOSTARE 1 Leggi la fiaba con attenzione.

Sull’isola di Velia governava Orfeo, un principe tiranno, che costringeva i contadini a una vita miserabile, portando via loro quasi tutto quello che ricavavano dal loro lavoro. Ai poveri Veliani non restava più niente con cui pagare le tasse. Così, un giorno, Bernardo, un contadino giovane e coraggioso, si presentò a corte per spiegare al principe la situazione. Il principe però gli gridò che era un bugiardo e lo fece condannare. Poiché c’era una montagna fra il palazzo del principe e il mare, per punizione Bernardo avrebbe dovuto spostare quella montagna in dieci giorni, altrimenti l’esercito del principe avrebbe bruciato la sua casa e il suo villaggio. Bernardo allora si procurò una pala e una carriola e si mise a scavare sulle pendici della montagna. Aveva fatto un bel buco vicino a una vecchia quercia, quando dall’albero gli giunse una voce: “Smetti di scavare, mi distruggi la casa!”. Bernardo vide tra i rami della quercia un ometto piccino, vestito di verde. Era un folletto che propose di aiutarlo. Mostrò al giovane un pozzo profondo e gli disse: “Se sarai coraggioso da calartici dentro, raggiungerai il cuore della montagna. Troverai una radice di quercia gigantesca, che da sola trattiene la montagna. Se la taglierai, la montagna si sposterà!”. La discesa durò diversi giorni, ma alla fine Bernardo trovò la radice e cominciò a colpirla con la scure. Ma il legno era duro come pietra! “Smettila, fai troppo rumore!” disse una vocetta dietro di lui. Era un secondo folletto. Bernardo gli raccontò la sua storia. Il folletto si impietosì e gli regalò la sua scure: era piccola, ma magica!

Obiettivo Leggere e comprendere gli elementi significativi e la struttura di una fiaba.

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I testi

Al primo colpo la radice si troncò di netto, come fosse stata di burro! L’intera montagna si scosse come per un terremoto e scivolò verso il mare. Bernardo rotolò fuori dalla caverna e scoprì che non solo la montagna si era spostata, ma che il palazzo del tiranno era stato ingoiato da una voragine! L’isola di Velia era libera e i contadini fecero una gran festa. Infine Bernardo tornò felice a lavorare nel suo campo. S. Bordiglioni, Storie per giocare, Einaudi

2 Inserisci nella tabella gli elementi del testo al posto giusto.

Tempo Luogo Protagonista Antagonista Aiutante Oggetto magico Prova da superare Lieto fine

3 Indica con X la risposta corretta.

• Il tiranno è: un re dall’aspetto simile a un dinosauro. chi governa in modo crudele. • La scure è: un attrezzo con una grossa lama. un coltello dal colore scuro. Obiettivo Leggere e comprendere gli elementi significativi e la struttura di una fiaba.

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I testi

SCRIVO IO! 1 Adesso divertiti a scrivere sul tuo quaderno una fiaba dove i personaggi che conosci non sono più gli stessi! Puoi scegliere tra i personaggi proposti o inventarne tu di nuovi. Inserisci una prova da superare e aggiungi un oggetto magico. Scegli tra:

Protagonista • un orco assonnato • le dolcissime sorellastre di Cenerentola

Antagonista

Aiutante

• un’antipatica ragazzina con un cappuccio rosso

• un mago pasticcione • un burattino di legno

• Cenerentola, • una fatina una ragazza • la buonissima • u n drago smorfiosa matrigna di simpatico Biancaneve • Hänsel e • un bambino Gretel, • un lupo con poteri due terribili buono magici monelli • un principe • Biancaneve, azzurrino un’adolescente molto viziata imbranato • un’odiosissima nonnina

Prova da superare • distruggere uno specchio malefico

Oggetto magico

• liberare i sette nani da un incantesimo • svegliare un principe addormentato • trovare una chiave incantata • sconfiggere un drago

• Utilizza questa tabella. Titolo Inizio

Presenta il protagonista, il luogo in cui vive, l’antagonista e il motivo dello scontro tra i due.

Svolgimento

Spiega quale prova deve superare il protagonista e inserisci un aiutante e un oggetto magico. Poi racconta come si svolgono i fatti e come il protagonista riesce a superare la prova.

Conclusione

Narra come finisce la storia e inserisci un lieto fine. Obiettivo Scrivere una semplice fiaba scegliendo tra elementi dati e seguendo la struttura del genere testuale.

99


I testi

La favola - LA LEPRE E LA TARTARUGA 1 Leggi con attenzione la favola, poi rispondi.

La lepre si prendeva sempre gioco della tartaruga. “Come sei lenta! Guarda me, con un solo balzo vado più lontano di te in dieci passi!”. Ma un giorno la tartaruga disse alla lepre: “Non sempre il più veloce arriva primo”. La volpe rispose: “Vuoi forse dire che mi batteresti in una gara?”. La tartaruga rispose di sì e così partirono. In un baleno la lepre era già lontana, ma si fermò pensando: “Che gusto c’è a vincere subito? Aspetto la tartaruga”. Così la lepre si sedette sotto un cespuglio ad aspettare, finché si addormentò. Arrivò la tartaruga e, vedendo la rivale, rallentò per non svegliarla. Poco dopo la lepre si svegliò. Si ricordò della gara e prese a correre a perdifiato. Ma la tartaruga arrivò prima. “Tu sei molto più veloce di me” disse la tartaruga alla lepre “ma, come vedi, vince la gara chi è più costante!”. Esopo

• Quali sono i vizi e le virtù di ciascun animale? Scrivi nei riquadri L (lepre) o T (tartaruga) per indicare gli aggettivi che si riferiscono alla lepre o alla tartaruga.

astuta

paziente

prepotente

superba

lenta

saggia

• Che cosa insegna questa favola? Indica con X. Chi troppo vuole, nulla stringe. Non bisogna mai sottovalutare gli altri. Se aiuti gli altri, sarai aiutato. 2 Utilizza questa tabella per scrivere una favola sul tuo quaderno. Scegli due personaggi e attribuisci loro vizi e virtù. Poi indica una situazione e una morale. Non dimenticare il titolo!

Personaggi gallo • lupo coniglio • leone cane • gatto • ragno serpente • agnello…

100

Vizi/virtù Situazione • una gara saggio • pigro • un invito a pranzo laborioso • fedele • una scommessa superbo imbroglione • timido dispettoso…

Morale • l’unione fa la forza • chi fa da sé fa per tre • meglio soli che male accompagnati

Obiettivo Leggere e comprendere gli elementi significativi e la struttura di una favola; scrivere una semplice favola scegliendo tra elementi dati e seguendo la struttura del genere testuale.


I testi

La leggenda - IL LOMBRICO 1 Leggi con attenzione il brano.

Il Costruttore di animali era alla scrivania e lavorava al suo nuovo progetto: un animale con orecchie grandissime. Gliene fece due enormi. Poi disegnò anche un bel corpaccione grande e grosso e un lungo naso che chiamò proboscide. Ma improvvisamente una delle quattro gambe della sua scrivania scricchiolò e si ruppe: il tavolo si incrinò e finì a terra. Il Costruttore di animali esaminò la scrivania con attenzione e si accorse che sulla gamba spezzata c’erano diversi fori. Poi si accorse che anche sul ripiano del tavolo c’erano buchi, e pure sulle altre gambe di legno. A un tratto da uno di quei fori uscì un grasso lombrico. “Che ci fai tu lì?” gli chiese il Costruttore meravigliato. “Mangio” rispose il vermetto. “Mi piace il legno. Ho assaggiato le tue sedie, il tuo armadio, ma la scrivania è la cosa più saporita che hai in casa!”. Il Costruttore allora lo catturò e lo collegò al suo super computer. Poi gli disse: “Ti riprogrammerò perché tu non possa fare più danni”. Una luce verde investì il lombrico. Poi il Costruttore esclamò: “Ora non ti piace più il legno, ma la terra: da ora in poi mangerai solo quella!”. Poi il Costruttore portò il lombrico in giardino, lo appoggiò sull’erba e lui sentì un odorino appetitoso. Così, senza pensarci due volte, affondò nella terra, mangiandola a quattro palmenti! Da allora tutti i lombrichi si trovano così bene sotto terra che escono solo quando piove, per farsi una doccia! S.Bordiglioni, Storie per giocare, Einaudi

2 Riordina le sequenze numerandole da 1 a 8.

Improvvisamente la scrivania finì a terra. Al lombrico non sarebbe più piaciuto il legno, ma la terra. Da quel giorno i lombrichi si trovano bene sotto terra. Il Costruttore di animali lavorava a un nuovo progetto. Il Costruttore catturò il lombrico e lo riprogrammò. Da uno di quei fori uscì un lombrico. Il lombrico gli disse che aveva assaggiato le sedie, l’armadio e la scrivania. Egli si accorse che sul ripiano del tavolo c’erano dei buchi. Obiettivo Leggere e comprendere una leggenda; riordinare i fatti in sequenza.

101


I testi

SCRIVO IO! 1 Indica con X.

• Questa leggenda vuole spiegare:

• Questa spiegazione è:

come nacquero gli elefanti.

fantastica.

come nacquero i lombrichi.

scientifica.

perché i lombrichi vivono nella terra. 2 Collega ogni situazione fantastica alla realtà corrispondente.

• Un tempo le giraffe avevano il collo • Adesso i castori hanno denti forti corto e tozzo. con i quali abbattono gli alberi. • Tanti anni fa tutti i fiori emanavano • Oggi le giraffe sfoggiano un una terribile puzza. lungo ed elegante collo. • All’inizio i castori non avevano • Ai nostri giorni molti fiori hanno i denti. un gradevole profumo. 3 Scegli una delle situazioni dell’esercizio precedente e inventa una leggenda. Segui questa traccia:

Inizio Spiega com’era all’inizio l’elemento di cui parli e descrivilo. Svolgimento Fai accadere un fatto straordinario che provoca un cambiamento.

Conclusione Narra come appare l’elemento ai nostri giorni. Obiettivo Produrre una semplice leggenda seguendo la struttura del genere testuale.

102


I testi

Descrivere le persone - LAMETTA 1 Leggi con attenzione il brano.

Mi chiamo Luca e voglio darvi un consiglio: se uno sfortunato giorno le vostre maestre preferite venissero sostituite da una certa maestra Lametta, non fidatevi di lei! È molto alta e magra, anzi, secca come una prugna e piuttosto anziana, sui quarant’anni, ma nonostante l’età è molto veloce, specie nel dare i compiti e correggerli! Il rosso sangue è il suo colore preferito! Dal momento in cui mette piede in una classe, ci si trova con i voti dimezzati! Ecco il perché del suo nome: Lametta. Indossa sempre una giacca grigia. Ha una lunga frangia di capelli lunghi, color topo, che fa dondolare quando scuote la testa, e la scuote sempre quando arriva l’uragano delle interrogazioni. Il resto dei capelli invece li arrotola a cipolla, attorno al cranio, come una ghirlanda di Natale, solo che con lei le feste te le scordi! Infatti ha la mania dei compiti anche durante le vacanze. Attraverso i suoi occhi piccoli, come due chicchi di caffè, infossati, sotto le grosse sopracciglia che sembrano pongo, lei mi scruta… Ha una bocca molto sottile e quando ride, cosa molto rara, le viene un ghigno malvagio, con un sussulto, quasi stesse soffocando. I. Paglia, S.O.S. supplente in arrivo!, Coccole books

2 Completa la descrizione inserendo nella tabella i dati che trovi nel testo.

Aspetto fisico • corporatura:

Similitudini • secca come

• nome: • età:

• capelli:

• colore preferito:

color arrotolati a

• come una

• occhi:

• come due

• abbigliamento: • mania:

• bocca: • sopracciglia:

Caratteristiche

• sembrano

• modo di ridere:

Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare la descrizione di una persona.

103


I testi

SCRIVO IO! 1 Utilizza questo schema e descrivi una persona che conosci bene (sorella, fratello, cugino, amico, mamma, maestra…).

TITOLO Presentazione della persona (nome, età, luogo in cui vive…).

Aspetto fisico (corporatura, viso, bocca, naso, capelli, segni particolari…).

Abbigliamento preferito (classico, sportivo, alla moda, fuori moda…).

Carattere, comportamento, modo di fare (qualità, difetti, modo di parlare, di gesticolare, di ridere, di camminare, tono della voce…). Hobby, interessi, abitudini (sport che pratica, amore per la lettura, la scrittura, il giardinaggio, cibi che ama e cibi che detesta…). Il nostro rapporto (in quali occasioni ci vediamo, che cosa facciamo insieme, che rapporto ho con lui/lei).

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Obiettivo Produrre la semplice descrizione di una persona, utilizzando una traccia predisposta.


I testi

Descrivere un animale TORRONCINO 1 Leggi la descrizione di questo cagnolino e sottolinea: con il rosso i dati visivi, con il blu i dati tattili, con il verde i dati uditivi e con il giallo i dati olfattivi.

Suonarono alla porta. La mamma disse a Bea di andare ad aprire. Quando Bea aprì la porta, lì per lì non vide nessuno. Nessun umano, quanto meno! Sì, perché proprio sullo zerbino era adagiata una grande cesta in vimini e dentro la cesta c’era uno dei più deliziosi cagnolini di peluche che Bea avesse mai visto in vita sua. In realtà fu un peluche finché inclinò la testa da un lato e fece un enorme sbadiglio! “Mamma, si muove!” gridò Bea alla mamma che era sopraggiunta da poco. “È bellissimo, di chi è?” chiese Bea. “Ti piace? È una cucciola di tre mesi. E sarà un nuovo membro della nostra famiglia!” rispose la mamma. Bea non stava più nella pelle per la felicità. Prese in braccio il cagnolino, dalla corporatura tozza e rotonda, come quella di tutti cuccioli e si accorse che profumava di borotalco. Era un profumo buono e delicato. Poi portò in casa il cagnolino e lo esaminò attentamente, senza smettere di accarezzarlo. Era una femmina di razza Labrador, la razza preferita da Bea. Aveva il pelo nero come il lucido delle scarpe e morbido come la sua copertina di lana preferita. Gli occhioni, rotondi e marroni, assomigliavano a due grossi bottoni. Il nasino, un tartufo nero, era simile a una bella castagna. Aveva zampe robuste, e il pancino rosa era grosso e morbido come seta. Appena Bea mise il cane a terra, il cucciolo si esibì in corse a perdifiato e grandi scivolate sui tappeti. Rotolava, rimbalzava contro il muro e inciampava nelle sue zampe, non vedeva l’ora di mostrare a tutti cosa sapesse fare! Era un vero terremoto! Assaltava il divano e mordeva i cuscini. Guaiva e abbaiava felice, producendo una serie di suoni dalle tonalità diverse. Bea e la mamma lo rincorrevano ridendo, cercando di arginare la sua esuberanza, senza riuscirci, ovviamente! La coda grossa e forte, simile a quella di una lontra, abbatteva tutti gli oggetti che si trovavano a portata di “tiro” e le orecchie larghe e soffici ballonzolavano ad ogni salto. Poi Bea andò a prendere una pallina di gomma morbida. La bambina tirava la pallina e la cucciola andava a riprenderla felice. Infine la riportava a Bea soddisfatta del suo lavoro. “Mi sembra il suo gioco preferito!” esclamò Bea. Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare la descrizione di un animale; produrre la semplice descrizione di un animale, utilizzando una traccia predisposta.

105


I testi

“È ora della pappa” disse la mamma e tirò fuori da un armadietto delle crocchette. “L’alimentazione di un cane è importante, in questi croccantini c’è tutto ciò di cui ha bisogno per crescere sano!”. Dopo la pappa, la cucciola di colpo si accovacciò ai piedi di Bea e si addormentò russando sonoramente. Era buffissima! “Hai pensato a come chiamarla?” chiese la mamma. “La chiamerò Torroncino” esclamò Bea “come il colore dei suoi occhi. Non sembrano due torroncini al cioccolato?”. P. Gentile

SCRIVO IO! Quando descrivi per rappresentare la realtà che osservi (un animale, una persona, un oggetto, un ambiente…) e per rendere le tue descrizioni più ricche, ricordati di usare le informazioni che ti giungono dai sensi (vista, olfatto, tatto, gusto, udito). 1 Completa la tabella con gli elementi presenti nel testo, poi utilizzala per descrivere un animale che conosci bene.

Aspetto fisico

Carattere (docile, Presentazione esuberante, (nome, età) pauroso, aggressivo…)

Abitudini e comportamento Alimentazione (come gioca, dorme, mangia...)

corporatura zampe pancia occhi orecchie naso coda pelo

106

Obiettivo Leggere, analizzare e rielaborare la descrizione di un animale; produrre la semplice descrizione di un animale, utilizzando una traccia predisposta.


I testi

Descrivere un ambiente - IL CAMPEGGIO 1 Osserva questa foto e descrivi ciò che vedi. Puoi utilizzare alcuni di questi termini:

spiazzo – laghetto – tende – bosco – riva – pontile – ombrellone

• In primo piano ci sono • Sullo sfondo si vedono • In alto • In basso • Al centro • A destra • A sinistra • In lontananza 2 Incolla sul tuo quaderno una foto o una cartolina di un luogo o di un paesaggio che ti piace. Poi descrivi ciò che vedi, utilizzando lo schema riportato sopra. Obiettivo Osservare e descrivere un’immagine, utilizzando adeguatamente gli indicatori spaziali.

107


I testi

Il testo informativo LA BOSCAGLIA AUSTRALIANA 1 Leggi il testo e inserisci prima di ogni paragrafo il titoletto adeguato:

Sugli alberi – Che salti! – Piante curiose – Il paese dei marsupiali

In Australia vivono gli animali più strani della Terra. Qui si trovano i canguri, i koala e moltissimi altri mammiferi che allevano i loro piccoli nel marsupio. Nelle radure si incontrano alte torri di fango costruite dalle termiti per proteggere e dare aria alle loro città sotterranee.

La pianta più tipica dell’Australia è l’eucalipto. Sui suoi rami si possono vedere i koala e moltissimi uccelli, dai variopinti pappagalli all’uccello lira, all’uccello del paradiso, così chiamato per la bellezza delle sue piume. A terra invece si incontra l’emù, un uccello corridore, simile allo struzzo africano.

Anche molte piante, in Australia, hanno forme del tutto diverse da quelle degli altri continenti. C’è ad esempio l’albero bottiglia, dal grosso tronco a forma di bottiglia e l’albero erba col ciuffo!

L’animale più conosciuto però è il canguro. La femmina tiene il piccolo nel marsupio. Per riposare si appoggia alla grossa coda. Per correre invece fa lunghi balzi, utilizzando solo le fortissime zampe posteriori. È vegetariano e ama molto le cortecce e le foglie di eucalipto. T. Wolf, Il libro degli ambienti, Dami Editore

2 Rispondi indicando con X la risposta corretta.

• Che tipo di testo hai appena letto? Narrativo. Descrittivo. Informativo. • Quale argomento tratta? La flora australiana. La fauna australiana.

• Si tratta di un argomento: geografico. scientifico.

La flora e la fauna australiane.

Obiettivo Leggere e comprendere un testo informativo e riconoscerne la struttura.

108

storico.


I testi

Il testo informativo LE ATTIVITÀ NEL VILLAGGIO NEOLITICO 1 Leggi il testo, poi rispondi alle domande.

Nei villaggi neolitici, che risalgono a più di 10 000 anni fa, gli abitanti erano soprattutto allevatori e agricoltori. I prodotti dei campi e il bestiame fornivano alle famiglie ciò di cui avevano bisogno. Più avanti però, circa 8500 anni fa, si sviluppò la tecnica della tessitura, che all’inizio era un’attività affidata alle donne. Con un fuso, esse assottigliavano le fibre del lino e della lana, fino a trasformarle in un filo. Poi intrecciavano il filo su un telaio di legno e producevano tessuti, con cui fare abiti e coperte. Nello stesso periodo, si cominciò a produrre un nuovo materiale: la ceramica. Essa era un impasto di acqua e argilla, che prima si modellava e poi si faceva cuocere. Con la ceramica si fabbricavano vasi e recipienti che servivano per contenere il cibo e per cuocerlo. Alcuni abitanti del villaggio dedicarono una parte del loro tempo alle attività della lavorazione della ceramica e della tessitura. Apparvero così i primi artigiani (vasai, tessitori) che producevano oggetti utili a tutta la comunità. • Quali erano le attività principali degli abitanti nel villaggio neolitico? • Quali nuove attività comparvero circa 8500 anni fa? • Che cos’era la ceramica? • Come si producevano i tessuti? • Le informazioni del testo sono fornite secondo un ordine: logico (dagli aspetti generali a quelli particolari). cronologico (in ordine di tempo). sintetico (sotto forma di mappe, elenchi o schemi). • Perché alcune parole del testo sono in grassetto? Obiettivo Leggere e comprendere un testo informativo.

109


I testi

Il testo poetico TANTE RIME! 1 Leggi questa filastrocca e cerchia con lo stesso colore i versi in rima.

Filastrocca delle nuvole Nuvola vola, nuvola vola Vola nel cielo una nuvola sola Spingila vento che sembra un cammello Stringila vento e diventa un uccello Forma di luna, forma di bue Prima era una, ma adesso son due Prima di sera saranno anche tre Una a Giulia, una a Robi, una a me.

MEMO • Versi in rima baciata i versi fanno rima a due a due. • Versi in rima alternata il primo verso fa rima con il terzo e il secondo con il quarto.

B. Tognolini, Rima rimani, Salani

2 Leggi la filastrocca, poi rispondi indicando con X.

Filastrocca dell’alta montagna Le montagne son babbi giganti Che ci prendono su a cavallino Per mostrarci più mondo davanti Ed il cielo lassù più vicino Poi ci mettono giù un po’ storditi A sognare di come sarà Quando forse saremo cresciuti Alti e zitti come quei papà. B. Tognolini, Le filastrocche della Melevisione, Gallucci

• In questa poesia i versi: Sono in rima baciata. Sono in rima alternata. Sono liberi, cioè non seguono uno schema preciso.

Obiettivo Leggere e comprendere un testo poetico e coglierne le caratteristiche strutturali.

110


I testi

3 Leggi questa poesia scritta da una bambina della tua età e rispondi alle domande.

Sono il mare Mi presento: sono l’avvenente mare, all’alba sono attratto dalla splendida brina e dal cielo roseo, mentre la luna si riflette nelle mie acque, come un azzurro vetro, cristallino. Di notte le mie acque sono inchiostro. La sera mi godo tranquillo il magico spettacolo: il sole abbandona il cielo, dietro le maestose colline e la luna lo sostituisce con un magico bagliore e poi dormo, dormo nel mio magico spettacolo. D. Pennino

• Quale argomento tratta questa poesia? • Da chi è attratto il mare all’alba? • Che cosa fa la luna? • Perché le acque di notte sembrano inchiostro? • Che cosa fa il mare di sera?

4 Adesso tocca a te. Prova a comporre un semplice testo poetico. Scegli un argomento:

• un animale che conosci (cane, gatto, coniglio…); • un elemento della natura (mare, prato, neve…); • una persona a cui vuoi bene (mamma, sorella, papà, nonna, amico…). 5 Trova quattro similitudini. Sostituisci “la mia mamma” con il soggetto che hai scelto per la tua poesia e completa.

La mia mamma è come

.

Assomiglia a

.

Quando

sembra

La vedo e penso a Obiettivo Individuare in un testo poetico le modalità per costruire similitudini; produrre una semplice filastrocca utilizzando parole in rima e rispettando la struttura del testo poetico.

. .

111


Pagine semplificate

GIOCHIAMO CON LE PAROLE! 1 OSSERVA LE PAROLE E SCRIVI NEL CERCHIO LA LETTERA CHE MANCA

NELLA SECONDA PAROLA.

fiaschi

fischi

cappello

capello

pesche

pesce

origano

organo

parenti

pareti

albergo

albero

2 OSSERVA LE PAROLE E SCRIVI NEL CERCHIO LA SILLABA CHE MANCA

NELLA SECONDA PAROLA.

remare

mare

messaggio

saggio

pupazzo

pazzo

favola

vola

Obiettivo Discriminare parole con lettere e sillabe differenti.

112


Pagine semplificate

QUESTIONE DI SILLABE 1 LEGGI LE FRASI E E COMPLETALE AGGIUNGENDO UNA SILLABA AL

POSTO GIUSTO.

Ho guardato la partita allo sta

Per raggiungere Roma ho preso il tre

Per il mio compleanno ho ricevuto tanti rega

2 LEGGI LE PAROLE SCRITTE NEI RIQUADRI, POI FORMA UNA NUOVA

PAROLA UTILIZZANDO LE SILLABE INDICATE DALLE FRECCE.

CI

CAN TO

BO

NOC CHE

CA MO SCIO

PAR CO

FO GNA

OC CHIA LI

TEM PE

RA

CA

NI

LE

RO SPO

Obiettivo Utilizzare adeguatamente le sillabe.

113


Pagine semplificate

FORMIAMO FRASI 1 SEGUI LE FRECCE E RICOSTRUISCI LA FRASE SEPARANDO OGNI PAROLA

CON UN PUNTINO.

il

ne

lo tuo

pal

so

a la

sgon

è

no

ni lun

tan

ci

scuo

fio

ti

ri

stra

a

nie

2 LEGGI E UNISCI LE SILLABE CHE FORMANO PAROLE. RISCRIVI POI LA

FRASE LETTA INSERENDO OGNI PAROLA IN UN RIQUADRO.

• La

mam ma sti ra le ca mi cie.

• La

ca me ret ta di Mar co è in di sor di ne.

•A

co la zio ne man gio sem pre i ce re a li.

Obiettivo Unire sillabe per formare parole.

114


Pagine semplificate

GIOCHIAMO CON LE SILLABE! 1 LEGGI E UNISCI LE SILLABE CHE FORMANO LE PAROLE.

RISCRIVI OGNI PAROLA IN UN RIQUADRO E FORMERAI UNA FILASTROCCA.

La ma ni na si

è

al

lun ga

ma la

ra na

già

è

sal

cor

ri

cor

svel to

ta

ta

ta

ri

o nel fiu me fug

gi

2 LEGGI GLI INDIZI E SCRIVI LE RISPOSTE INSERENDO UNA SILLABA IN

OGNI CASELLA.

1 2

1 2

3

3

4

4

5

5

Svolazza sui fiori. Gira spinta dal vento. Squilla se qualcuno chiama. Attira tutti gli oggetti in ferro. È il re della savana.

Obiettivo Unire sillabe per formare parole.

115


Pagine semplificate

L’APOSTROFO 1 LEGGI LE PAROLE, ELIMINA CON UNA X LA VOCALE DELL’ARTICOLO E

INSERISCI L’APOSTROFO.

lo ’imbuto • la ombra • lo armadio

lo uccello • la aquila • lo oceano

la infermiera • lo usignolo • lo aeroplano

2 SCRIVI IN OGNI RIQUADRO LA VOCALE CHE È STATA SOSTITUITA

DALL’APOSTROFO.

l’erba

l’amica

l’ombelico

l’uomo

l’indice

l’urlo

3 LEGGI LE FRASI E INSERISCI LA PAROLA GIUSTA.

Per travasare l’olio nella bottiglia uso limbuto

l’imbuto

Al parco ci raggiungerà lamico

lanatra

Obiettivo Conoscere e utilizzare adeguatamente l’apostrofo.

116

di mio fratello.

l’amico

In Francia amano mangiare l’anatra

.

.


Pagine semplificate

QUESTIONE DI… DOPPIE! 1 INSERISCI NELLE CASELLE VUOTE IL RADDOPPIAMENTO GIUSTO.

C P B G C

TT

O A N A A N E O N E R A I A L E I R A A A O O

PP

CC TT LL

FF

2 LEGGI LE PAROLE, POI RISCRIVILE NEI RIQUADRI DIVIDENDOLE IN

SILLABE E FACENDO ATTENZIONE ALLE DOPPIE.

spettacolo

ciambellone

coccodrillo

bambolotto

portapenne

libellula

3 LEGGI LE PAROLE. CERCHIA QUELLE SCRITTE IN MODO SBAGLIATO E

RISCRIVILE NEI RIQUADRI CORRETTAMENTE.

soriso orsacchiotto caramela confeti marmellata setembre birilo

Obiettivo Conoscere e utilizzare correttamente i suoni consonantici doppi.

117


Pagine semplificate

A PROPOSITO DI… GRAMMATICA 1 LEGGI LE FRASI E COLORA LA PAROLA CORRETTA.

La cameretta di mio fratello è tutta a

Ogni mattina mio padre compra un

Nel cortile della scuola c’è una

socquadro . soqquadro quotidiano . cuotidiano

cuercia quercia

secolare.

2 LEGGI LE FRASI E AGGIUNGI HO OPPURE O.

Preferisci la frittata

la minestra per pranzo?

Ieri in TV

Per la gara delle tabelline puoi sfidare Andrea

guardato un documentario. Luca.

3 LEGGI LE FRASI NELLE VIGNETTE E COMPLETA CON AI, HAI, ANNO,

HANNO.

Quest’ vinceremo il torneo di calcio della scuola.

Quando vado giardini pubblici incontro sempre tanti amici.

Nella verifica di matematica commesso molti errori.

Alla mia festa di compleanno partecipato tutti i compagni di classe.

Obiettivo Conoscere e utilizzare adeguatamente le principali convenzioni ortografiche.

118


Pagine semplificate

ANCORA UN PO’ DI… GRAMMATICA 1 LEGGI LE PREPOSIZIONI E RISCRIVILE NELL’INSIEME GIUSTO.

di sul

in

con

fra

su per

ai

del

sugli

PREPOSIZIONI SEMPLICI

ARTICOLATE

2 LEGGI LE FRASI E METTI L’ACCENTO DOVE OCCORRE.

Durante le festivita natalizie andro a sciare. • Anna e caduta dalla bici perche si e distratta. • In estate finalmente incontrero il mio amico francese Michel perche verra a Milano per qualche settimana. • Per la sua grande bonta e generosita e stato premiato come miglior compagno della classe 4ªA. •

Obiettivo Conoscere e utilizzare adeguatamente le principali convenzioni ortografiche; discriminare tra preposizioni semplice e articolate.

119


INVALSI Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, rileggi il brano.

UGO 1 C’era una bambina di nome Irene, figlia unica e solitaria, con un desiderio 2 più grande di qualunque altro: lei voleva solo una cosa, un piccolo animale 3 domestico tutto per sé. 4 Poteva anche accontentarsi di un pesce, muto e silenzioso come sono 5 tutti i pesci, o di un criceto interessato soltanto alla sua provvista di semini e 6 a girare in tondo in modo forsennato dentro a una ruota di plastica. 7 Il problema era che i suoi genitori non volevano nemmeno sentire parlare 8 di animali, non avrebbero tollerato nemmeno la presenza autorizzata di 9 una coccinella in casa loro. 10 Irene poteva prendere i voti più belli del mondo, comportarsi in modo 11 soave, essere ordinatissima, ma quei due genitori non cedevano. 12 “Gli animali portano malattie!” diceva la mamma. “Bisogna prendersene 13 cura!” aggiungeva il papà. “E quando andiamo in vacanza come facciamo? 14 Li lasciamo morire? Li abbandoniamo sul ciglio della strada?”. Così, 15 essendo una bambina intraprendente, decise che il suo animale se lo 16 sarebbe immaginato. Per prima cosa gli scattò una fotografia, poi 17 tenendola tra le dita per il bordo disse: “Mamma, papà, ecco Ugo!”. 18 La foto ritraeva un cuscino quadrato bello grande. “Visto che carino? 19 Adesso che l’avete conosciuto sono sicura che gli vorrete bene anche voi!” 20 disse Irene. 21 I genitori si scambiarono occhiate intenerite e comprensive e le chiesero: 22 “Ma di che razza è?”. “È un cane! La razza non è importante!” rispose 23 Irene tranquillamente. 24 Essendo un cane immaginario, mangiava del cibo immaginario e beveva 25 acqua immaginaria, però le ciotole ci volevano. Irene trovò un angolo in 26 cucina, comprò con i suoi soldi tutto il necessario e fece in modo che le 27 ciotole fossero sempre piene, così che nessuno l’avrebbe sgridata dicendo 28 che non si prendeva cura di Ugo. 29 Lo portava fuori almeno due volte al giorno e con il guinzaglio. Ancora 30 una volta sacrificò una parte dei suoi risparmi per comprarne uno di 31 camoscio con il collare turchese. 32 I cani immaginari non si ammalano e nemmeno muoiono, 33 semplicemente spariscono. Un giorno al piano di sotto venne a vivere una 34 famiglia con un bambino della stessa età di Irene. Si chiamava Tito ed era

120

Esercitazione guidata – Prova A


INVALSI 35 figlio unico anche lui e, come succede a volte, è facile smettere di essere 36 soli se ci si ritrova in due e a distanza di due rampe di scale! 37 Pian piano Irene cominciò a dimenticarsi di riempire le ciotole di Ugo, di 38 portarlo fuori e di giocare con lui. E fu così che un giorno Ugo sparì! 39 Quando Irene se ne accorse, circa una settimana dopo, lo cercò 40 dappertutto, ma lui non tornò. Irene capì che aveva perso un amico, 41 succede con gli animali immaginari, però ne aveva guadagnato un altro! 42 Andò al balcone e calò un cestino al piano di sotto con dentro un biglietto 43 che diceva: “Sei mio amico, vero?”. Non attese la risposta di Tito, che 44 sicuramente a quell’ora stava già dormendo, perché sapeva che la sua 45 risposta era sì! B. Masini, Amici per sempre, Einaudi Ragazzi

PROVA A A1. Chi è il protagonista di questo racconto?

A.

Irene.

B.

Ugo.

C.

Tito.

D.

I genitori di Irene.

A2. Chi è Irene?

A.

Una cagnolina.

B.

Una vicina di casa.

C.

Una bambina.

D.

Una gattina.

A3. Che cosa desidera tantissimo Irene?

A.

Un fratellino.

B.

Una sorellina.

C.

Un animale.

D.

Un cane di razza.

Esercitazione guidata – Prova A

121


INVALSI

A4. Che cosa pensano i genitori di Irene del suo desiderio?

A.

Lo condividono.

B.

Vanno al canile per cercare un cane.

C.

Non vogliono nemmeno sentirne parlare.

D.

Comprano un pesce rosso.

A5. Che cosa era disposta a fare Irene per esaudire il suo desiderio?

A.

Prendere voti bellissimi a scuola.

B.

Accompagnare la mamma a fare la spesa.

C.

Lavare la macchina di papĂ .

D.

Andare a trovare la nonna.

A6. Che cosa pensa la mamma degli animali?

A.

Che sono molto carini.

B.

Che sono un grande impegno.

C.

Che portano malattie.

D.

Che bisogna prendersene cura.

A7. Che cosa ne pensa il papĂ ?

122

A.

Che sono molto carini.

B.

Che sono un grande impegno.

C.

Che portano malattie.

D.

Che bisogna prendersene cura.

Esercitazione guidata – Prova A


INVALSI

A8. Che cosa decide di fare Irene?

A.

Di comprare un cane.

B.

Di andare al gattile a cercare un gatto.

C.

Di rinunciare al suo sogno.

D.

Di immaginare di avere un cane.

A9. Che cosa fa per prima cosa?

A.

Compra dei croccantini per il cane.

B.

Compra un guinzaglio.

C.

Scatta una fotografia del cane.

D.

Va a raccontare la sua decisione ai genitori.

A10. Chi è Ugo?

A.

Il cane immaginario di Irene.

B.

Il vicino di casa di Irene.

C.

Il cane che Irene ha comprato.

D.

Il gatto che Irene ha trovato.

A11. Che cosa ritrae la fotografia scattata da Irene?

A.

Un cagnolino.

B.

Una cuccia.

C.

Un cuscino.

D.

Un osso.

Esercitazione guidata – Prova A

123


INVALSI

A12. Nella frase “i genitori si scambiarono occhiate intenerite”, quale sinonimo può sostituire la parola sottolineata?

A.

Sguardi.

B.

Occhiali.

C.

Visi.

D.

Sorrisi.

A13. Nella frase “ma di che razza è?”, il segno di punteggiatura sottolineato è:

A.

un punto fermo.

B.

una virgola.

C.

un punto interrogativo.

D.

un punto esclamativo.

A14. Le frasi seguenti si riferiscono al testo che hai appena letto. Quali informazioni sono effettivamente contenute nel testo? Metti una X per ogni riga della tabella.

124

A.

Un cane immaginario mangia cibo immaginario e beve acqua immaginaria.

B.

Un cane immaginario non mangia e non beve.

C.

Un cane immagina di mangiare e bere.

D.

Irene immagina che il suo cane mangi e beva.

Esercitazione guidata – Prova A

NO


INVALSI

A15. Di che razza è il cane immaginario di Irene?

A.

Un Labrador.

B.

Di nessuna razza.

C.

Di razza purissima.

D.

Di razza immaginaria.

A16. Che cosa mangia Ugo?

A.

Merendine.

B.

Scarpe.

C.

Croccantini.

D.

Cibo immaginario.

A17. Che cosa compra Irene per Ugo?

A.

Solo giocattoli.

B.

Tutto per fargli il bagnetto.

C.

Tutto il necessario.

D.

Solo un guinzaglio.

A18. Perché Irene tutti i giorni riempie le ciotole di Ugo?

A.

Perché nessuno dica che non si prendeva cura di lui.

B.

Perché Ugo non muoia di fame.

C.

Per fare contenti i suoi genitori.

D.

Per fare qualcosa di divertente.

Esercitazione guidata – Prova A

125


INVALSI

A19. Con che cosa Irene porta fuori Ugo?

A.

Con una sciarpa della mamma.

B.

Con niente perché è un cane immaginario.

C.

Con un guinzaglio di camoscio.

D.

Con un nastro colorato.

A20. Che cosa succede ai cani immaginari?

A.

Si ammalano.

B.

Muoiono.

C.

Spariscono.

D.

Scappano.

A21. Chi va a vivere al piano sotto a quello di Irene?

A.

Una famiglia con un cane.

B.

Una famiglia con un bambino.

C.

Una famiglia con un gatto.

D.

Una famiglia senza figli.

A22. Chi è Tito?

126

A.

Un cane.

B.

Un gatto.

C.

Un pesce rosso.

D.

Un bambino.

Esercitazione guidata – Prova A


INVALSI

A23. Che cosa capita a Irene quando conosce Tito?

A.

Si dimentica di andare a scuola.

B.

Si dimentica di mangiare.

C.

Si dimentica di giocare.

D.

Si dimentica di Ugo.

A24. Che cosa fa Irene quando non trova più Ugo?

A.

Lo cerca dappertutto.

B.

Non le importa.

C.

Immagina un altro cane.

D.

Piange disperatamente.

A25. Che cosa diventano Irene e Tito?

A.

Compagni di classe.

B.

Amici.

C.

Fratelli.

D.

Nemici.

A26. Che genere di racconto è quello che hai appena letto?

A.

Un racconto realistico.

B.

Un racconto fantastico.

C.

Una pagina di diario.

D.

Una fiaba.

Esercitazione guidata – Prova A

127


INVALSI

AUTOVALUTAZIONE DELLA PROVA • Sei riuscito/a a completare la prova A nei tempi stabiliti? SÌ

NO

Quante domande hai completato? Prova A

• Indica i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia degli errori.

C

comprensione

L

lessico

O

ortografia e punteggiatura

A1

C

A2

C

A3

C

A4

C

A5

C

A6

C

A7

C

A8

C

A9

C

A10

C

A11

C

A12

L

A13

O

A14

C

A15

C

A16

C

A17

C

A18

C

A19

C

A20

C

A21

C

A22

C

A23

C

A24

C

A25

C

A26

C

• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:

128

Esercitazione guidata – Prova A


INVALSI Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, rileggi il brano.

LE UOVA DI COCCA 1 Cocca era un’oca speciale: tutti dicevano che faceva uova magiche. Erano 2 uova come tutte le altre, però dentro c’erano due tuorli e, se le impastavi 3 con la farina e l’acqua, la pasta che ne veniva fuori era così buona che chi la 4 mangiava diventava più buono anche lui. 5 La padrona di Cocca, la Signora Rosa, aveva aperto un piccolo ristorante 6 e tutte le sere serviva frittatine e pastasciutta fatte con le uova di Cocca. 7 Tutti in paese dicevano che aveva trovato un tesoro, che quella era 8 un’oca dalle uova d’oro. 9 Purtroppo, quelle voci arrivarono alle orecchie di Tinto il bandito e della 10 sua banda. Tinto decise infatti di impadronirsi dell’oca e delle sue uova. 11 Una sera, quando il ristorante ormai era già chiuso, andò a bussare alla 12 porta con tre dei suoi complici e raccontò alla Signora Rosa che erano 13 dei viandanti stanchi e affamati e che desideravano avere un piatto di 14 minestra calda. 15 La signora Rosa, che aveva un cuore buono, cadde nel tranello e li fece 16 entrare, li fece accomodare a un tavolo e se ne andò in cucina a preparare 17 qualcosa. 18 “La ammazziamo, capo? Le rubiamo l’oca?” chiese Viscido tirando fuori un 19 coltellaccio dalla tasca dei calzoni. 20 “Sì, però prima mangiamo!” rispose Tinto con un sorriso feroce. 21 I tre banditi risero. Poi Viscido ripose il coltellaccio nella tasca e si versò 22 un bicchiere di vino da un bottiglione che era sul tavolo. 23 Ma mentre beveva gli giunse alle narici l’odore del ragù che cuoceva sul fuoco. 24 A Viscido, a Tinto e agli altri lo stomaco cominciò a borbottare e si 25 accorsero che avevano davvero fame. Tanta fame. 26 Poi la Signora Rosa portò a tavola una zuppiera fumante piena di 27 tagliatelle così appetitose che sembravano dire: “Mangiateci, mangiateci!”. 28 I banditi le mangiarono tutte di gusto, poi cominciarono a piangere pentiti. 29 Le tagliatelle fatte con le uova magiche di Cocca avevano sciolto il loro 30 cuore di sasso e ora i tre si vergognavano delle loro cattive intenzioni. 31 Tinto il bandito e i suoi uomini si scusarono con la signora, pagarono la 32 cena e se ne andarono senza fare del male né a lei né alla sua oca. S. Bordiglioni, Storie per giocare, Einaudi Ragazzi

Esercitazione simulata – Prova B

129


INVALSI

PROVA B B1. Secondo te, leggendo il titolo, di chi si parlerà nel racconto?

A.

Di un bambino.

B.

Di un cane.

C.

Di un’oca.

D.

Di una famiglia.

B2. Chi è Cocca?

A.

Una mamma.

B.

Una gattina.

C.

Un’oca.

D.

Una signora.

B3. Che cosa ha di speciale Cocca?

130

A.

Piume dorate.

B.

Becco dorato.

C.

Fa uova vuote.

D.

Fa uova magiche.

Esercitazione simulata – Prova B


INVALSI

B4. Che cosa contengono?

A.

Sono vuote.

B.

Hanno due tuorli.

C.

Hanno due gusci.

D.

Hanno due albumi.

B5. Che cosa accade a chi le mangia?

A.

Diventa più buono.

B.

Diventa più bello.

C.

Diventa più grande.

D.

Diventa più cattivo.

B6. Chi è la Signora Rosa?

A.

La mamma di Cocca.

B.

La padrona di Cocca.

C.

La sorella di Cocca.

D.

La nonna di Cocca.

B7. Che lavoro fa la signora Rosa?

A.

Lavora la terra.

B.

Alleva le oche.

C.

Ha aperto un ristorante.

D.

Non lavora.

Esercitazione simulata – Prova B

131


INVALSI

B8. Perché tutti dicevano che la Signora Rosa “… aveva trovato un tesoro”?

A.

Perché aveva aperto un ristorante.

B.

Perché serviva la pastasciutta.

C.

Perché aveva un lavoro.

D.

Perché tutti andavano a mangiare le uova di Cocca.

B9. Che cosa significa l’espressione “… un’oca dalle uova d’oro”?

A.

Che le uova di Cocca erano d’oro.

B.

Che le uova di Cocca valevano come se fossero d’oro.

C.

Che Cocca era d’oro.

D.

Che la Signora Rosa cucinava uova d’oro.

B10. Chi è Tinto?

A.

Un bandito.

B.

Un viaggiatore.

C.

Un’oca.

D.

Un amico di Rosa.

B11. Che cosa vogliono fare Tinto e la sua banda?

132

A.

Mangiare tutte le uova.

B.

Rompere tutte le uova.

C.

Cucinare tutte le uova.

D.

Rubare Cocca e le sue uova.

Esercitazione simulata – Prova B


INVALSI

B12. Qual è il significato della parola “viandante”?

A.

Viaggiatore.

B.

Mendicante.

C.

Ladro.

D.

Povero.

B13. Che cosa fingono di desiderare Tinto e la sua banda?

A.

Un posto dove dormire.

B.

Un piatto di minestra calda.

C.

Un piatto di oca al forno.

D.

Un posto dove riscaldarsi.

B14. Che cosa fa la Signora Rosa?

A.

Non si fida e li lascia fuori.

B.

Li fa entrare.

C.

Consiglia loro di andare da un’altra parte.

D.

Chiude la porta.

B15. Con quale altro termine potresti sostituire l’espressione “preparare qualcosa”?

A.

Organizzare.

B.

Sparecchiare.

C.

Cucinare.

D.

Apparecchiare.

Esercitazione simulata – Prova B

133


INVALSI

B16. Chi è Viscido?

A.

Un amico di Rosa.

B.

Un’oca.

C.

Un bandito come Tinto.

D.

Un altro viandante.

B17. Nella frase “Sì, però prima mangiamo!”, il segno di punteggiatura sottolineato è:

A.

un punto fermo.

B.

un punto esclamativo.

C.

una virgola.

D.

un punto di domanda.

B18. Che cosa tiene in tasca Viscido?

A.

Delle monete.

B.

Un fischietto.

C.

Un mazzo di chiavi.

D.

Un coltellaccio.

B19. Nella frase “… si versò un bicchiere di vino da un bottiglione che era sul tavolo”, la parola “che” a quale altra parola si riferisce?

134

A.

Versò.

B.

Bicchiere.

C.

Vino.

D.

Bottiglione.

Esercitazione simulata – Prova B


INVALSI

B20. Che cosa significa l’espressione “agli altri lo stomaco cominciò a borbottare”?

A.

Iniziano ad avere mal di pancia.

B.

Iniziano a litigare tra di loro.

C.

Capiscono di avere fame.

D.

Hanno mangiato troppo.

B21. Che cosa porta a tavola la signora Rosa?

A.

Una zuppiera piena di tagliatelle.

B.

Un piatto di minestra.

C.

Dell’oca al forno.

D.

Una frittata.

B22. Che cosa significa l’espressione “una zuppiera fumante piena di tagliatelle così appetitose che sembravano dire: ‘Mangiateci, mangiateci!’”?

A.

La zuppiera è in grado di parlare.

B.

Le tagliatelle sono così buone che viene voglia di mangiarle anche solo guardandole.

C.

La zuppiera è così piena che bisogna mangiare le tagliatelle per non farle uscire.

D.

Tinto e suoi amici mangiano anche la zuppiera oltre alle tagliatelle.

Esercitazione simulata – Prova B

135


INVALSI

B23. Che cosa fanno i banditi dopo avere mangiato?

A.

Piangono perché hanno mangiato troppo.

B.

Piangono perché hanno speso troppo.

C.

Piangono perché hanno fatto del male a Cocca.

D.

Piangono perché si sono pentiti.

B24. Perché i banditi sono diventati buoni?

A.

Perché hanno mangiato le uova magiche di Cocca.

B.

Perché hanno ascoltato le parole della Signora Rosa.

C.

Perché hanno bevuto del buon vino.

D.

Perché fingevano di essere dei banditi.

B25. Che genere di testo è quello che hai appena letto?

136

A.

Racconto realistico.

B.

Poesia.

C.

Racconto fantastico.

D.

Pagina di diario.

Esercitazione simulata – Prova B


INVALSI

AUTOVALUTAZIONE DELLA PROVA • Sei riuscito/a a completare la prova B nei tempi stabiliti? SÌ

NO

Quante domande hai completato? Prova B

• Indica i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia degli errori.

C

comprensione

M

morfosintassi

L

lessico

O

ortografia e punteggiatura

B1

C

B2

C

B3

C

B4

C

B5

C

B6

C

B7

C

B8

C

B9

C

B10

C

B11

C

B12

L

B13

C

B14

C

B15

L

B16

C

B17

O

B18

C

B19

M

B20

C

B21

C

B22

C

B23

C

B24

C

B25

C

• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:

Esercitazione simulata – Prova B

137


INVALSI

PROVA C C1. Scrivi a fianco di ogni figura di che oggetto si tratta (la lettera iniziale e quella finale sono giĂ date).

A

s

B

v

e

C

a

a

D

a

E

138

a

o

g

Esercitazione simulata – Prova C

o


INVALSI

C2. Quale delle seguenti parole è scritta correttamente?

A.

Soqquadro.

B.

Aqquitrino.

C.

Aqcua.

D.

Acuistare.

C3. Nella frase “Nel mare ci sono tanti pesci colorati”, che tipo di parola è “colorati”?

A.

Un articolo.

B.

Un nome.

C.

Un aggettivo.

D.

Una preposizione semplice.

C4. Che cosa hanno in comune i quattro nomi seguenti?

cane – gatto – elefante – giraffa

A.

Sono tutti nomi propri di persona.

B.

Sono tutti nomi comuni di persona.

C.

Sono tutti nomi comuni di cosa.

D.

Sono tutti nomi comuni di animale.

Esercitazione simulata – Prova C

139


INVALSI

C5. Leggi la frase: “Domani andrò al mercato con la nonna, comprerò le mele e preparerò una buonissima torta per il compleanno della mamma”. Se sostituisci la parola “domani” con “ieri”, quante forme verbali dovrai modificare?

A.

1.

B.

3.

C.

2.

D.

4.

C6. In una frase qualsiasi, dopo l’articolo determinativo “gli” che tipo di parola puoi trovare?

A.

Un nome maschile.

B.

Un verbo.

C.

Un articolo indeterminativo.

D.

Una preposizione semplice.

C7. Leggi la frase e osserva l’esempio: “Sonia compra un gelato per Silvia”.

Sonia = soggetto Compra = predicato verbale Un gelato = espansione diretta Per Silvia = espansione indiretta

Quale tra le seguenti frasi è formata dalle stesse parti?

140

A.

Silvia mangia un gelato gustoso.

B.

Paola compra una maglietta per Rossella.

C.

Antonella e Reno dormono fino a tardi.

D.

Marina ha litigato con Roberto.

Esercitazione simulata – Prova C


INVALSI

C8. Nella frase “La camicia di Sara è molto bella”, la parte sottolineata è:

A.

un predicato verbale.

B.

un predicato nominale.

C.

il soggetto della frase.

D.

il complemento diretto.

C9. Nella frase “Il mare questa mattina è molto agitato”, qual è la frase minima?

A.

Il mare è molto agitato.

B.

Il mare è agitato.

C.

Il mare questa mattina.

D.

Questa mattina è agitato.

C10. Metti in ordine le frasi numerando le caselle.

A. ha comprato

Ieri

con i miei compagni

a pranzo

Susanna

attentamente

D. per le vacanze

il gelato

C. la maestra

alle fragole

B. sono uscito

La mamma

ha ascoltato

partiremo

con l’aereo

Domani

Esercitazione simulata – Prova C

141


INVALSI

C11. Leggi il seguente periodo: “La prossima estate andremo in vacanza al mare e compreremo una barca per andare a pescare”. Se sostituisci “la prossima estate” con “la scorsa estate”, quali altre parole dovrai modificare?

La scorsa estate…

142

A.

andremo

B.

in

C.

vacanza

D.

al

E.

mare

F.

e

G.

compreremo

H.

una

I.

barca

L.

per

M.

andare

N.

a

O.

pescare

Esercitazione simulata – Prova C

NO


INVALSI

C12. In quale caso il punto è messo al posto giusto?

A.

Il papà legge un libro un cane. Rincorre una farfalla.

B.

Il papà legge un libro. Un cane rincorre una farfalla.

C.

Il papà legge. Un libro un cane rincorre una farfalla.

D.

Il papà legge un libro un cane rincorre. Una farfalla.

C13. Alla fine della frase “Dove si è nascosto il topo” quale segno metteresti?

A.

Il punto esclamativo.

B.

Il punto interrogativo.

C.

Il punto fermo.

D.

I due punti.

C14. Scrivi accanto ad ogni nome comune un nome proprio.

a -

bambino

b -

mamma

c -

cane

d -

città

C15. Nella frase “Laura beve un bicchiere d’acqua.” il predicato è

A.

Laura

B.

d’acqua

C.

beve

D.

un bicchiere

C16. Nella frase “Io vado a scuola ogni mattina” il soggetto è

A.

ogni mattina

B.

a scuola

C.

vado

D.

Io

Esercitazione simulata – Prova C

143


INVALSI

AUTOVALUTAZIONE DELLA PROVA • Sei riuscito/a a completare la prova C nei tempi stabiliti? SÌ

NO

Quante domande hai completato? Prova C

• Indica i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia degli errori.

M

morfosintassi

O

ortografia e punteggiatura

C1

O

C2

O

C3

M

C4

M

C5

M

C6

M

C7

M

C8

M

C9

M

C10

M

C11

M

C12

O

C13

O

C14

M

C15

M

C16

M

• Chiedi all’insegnante qual è il tuo punteggio e registralo qui:

144

Esercitazione simulata – Prova C


Nella realtĂ

MAESTRI PER UN GIORNO! Immagina di svolgere le attivitĂ del tuo insegnante per un giorno. Comincia completando il registro di classe! 1 Inserisci le informazioni necessarie.

Se hai dei dubbi chiedi aiuto.

Nome della scuola Insegnanti di classe

NOME

MATERIA

Classe e sezione Numero degli alunni Numero dei maschi Numero delle femmine Giorni di mensa Lingua straniera

lavoro individuale

145


Nella realtà

IL MIO ORARIO SCOLASTICO 1 Inserisci in tabella le materie scolastiche che svolgi durante la settimana. Se hai dei dubbi, chiedi al tuo insegnante! Segui la legenda.

• italiano • storia • musica

IT ST MU

• matematica

MA

• scienze e informatica

• arte e immagine

AI

• geografia

• attività di lingue

AL

• mensa

• attività motoria e sportiva

SC

GE MN

AMS

ORARIO DELLE ATTIVITÀ Dalle

146

Alle

lunedì

martedì mercoledì

giovedì

venerdì

lavoro individuale

sabato


Nella realtĂ

LA MIA CLASSE 1 Da chi è composta la tua classe? Completa la pagina del registro del tuo insegnante. Chiedi ai compagni le informazioni necessarie.

Nome e cognome

Data di nascita

Indirizzo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 lavoro individuale

147


Nella realtà

UN POSTO PER… 1 Che cos’è secondo te la scuola?

Osserva i disegni e indica con X le attività che svolgi a scuola. Poi scrivile sotto alle illustrazioni corrispondenti.

2 Quali sono le tue attività preferite? Scrivile in ordine da 1 a 5. 1 2 3 4 5

148

lavoro individuale


Nella realtà

A SPASSO PER LA SCUOLA

1 Numera i diversi ambienti disegnati nella mappa della scuola. 1 aula 2 mensa

3 bagni 4 biblioteca

5 palestra 6 presidenza

2 Sei nella tua aula e il tuo insegnante ti ha dato l’incarico di consegnare un libro in biblioteca. Traccia il percorso che intendi seguire, poi rispondi.

• Davanti a quali aule sei passato? • Perché hai scelto questo percorso e non un altro? lavoro individuale

149


Nella realtÃ

TUTTO IN ORDINE! 1 Oggi devi riordinare i libri negli scaffali della biblioteca.

Leggi i titoli e collega con colori diversi ogni libro allo scaffale adatto.

NA NARRATIVA

FA FAVOLE

FI FIABE

RE TESTI REGOLATIVI

PO POESIA

LE LEGGENDE

IN TESTI INFORMATIVI

150

lavoro individuale


Nella realtà

UNA GRANDE FAMIGLIA La tua classe è come una grande famiglia. È importante che tutti si rispettino e si vogliano bene. 1 Leggi la filastrocca sull’amicizia e rispondi alle domande. Giuramento dell’amicizia Tutti per uno, uno per tutti è questo il patto che noi giuriamo nei giorni belli, negli anni brutti tutte le foglie da un unico ramo e tutti i fiumi in un solo mare tutte le forze in un solo braccio e questo braccio ce la può fare voi ce la fate se io ce la faccio perché non resti più indietro nessuno: uno per tutti, tutti per uno. B. Tognolini

• Che cosa significa, secondo te, l’espressione “uno per tutti, tutti per uno”? • Il poeta usa tre espressioni per rappresentare l’unione e l’uguaglianza di tutti i bambini. Quali sono? – – – 2 Adesso scrivi tu alcune regole importanti sull’amicizia. • Volersi bene. • • • • lavoro individuale

151


Nella realtà

FINALMENTE IN QUARTA! Il prossimo anno frequenterai la classe quarta! Immagina di andare in libreria e dal cartolaio. Che cosa ti occorre? 1 Quali testi devi scegliere? Indica con X. Libro dei linguaggi di classe IV Libro dei linguaggi di classe III Libro dei linguaggi di classe V

Rifletto sulla lingua 5 Rifletto sulla lingua 3 Rifletto sulla lingua 4

Le discipline classe III Le discipline classe IV Le discipline classe V

English is easy 4 English is easy 3 English is easy 5

2 Scrivi sul quaderno l’elenco del materiale da acquistare in cartoleria per il prossimo anno.

Competenza chiave: comunicazione nella madrelingua. Competenze specifiche: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Competenza chiave: spirito di iniziativa e intraprendenza. Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni. Assumere e portare a termine compiti e iniziative. Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti. Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving. Competenza chiave: Imparare a imparare. Acquisire ed interpretare l’informazione. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione.

152

lavoro individuale



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