2 Elogio del gioco e del vino
Guida all’ascolto
Parte
La più famosa raccolta di canti goliardici medievali è rappresentata dai Carmina Burana. Si tratta di una raccolta di testi poetici del XIII secolo contenuta in un manoscritto tedesco chiamato Codex Latinus Monacensis. Questo Codex è stato trovato nella biblioteca del convento di Benediktbeuern nei pressi di Bad Tölz, in Baviera, e attualmente è custodito nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera. La raccolta completa comprende 315 canti, detti carmi, composti in parte in tedesco e in parte in latino tra il XII e il XIII secolo, e probabilmente in origine prevedevano tutti l’accompagnamento musicale. I monaci amanuensi autori di questo manoscritto non riportarono però la musica di tutti i carmi ed è quindi stato possibile ricostruire l’andamento melodico solo di 47 di questi. I testi dei 315 Carmina trattano diversi argomenti: si va dalla riflessione teologica e morale all’esaltazione dei piaceri materiali, per arrivare alla condanna della corruzione della Chiesa e persino alla parodia di alcuni canti liturgici. Il brano che ti proponiamo, uno dei più famosi, è dedicato all’elogio della vita di taverna, in particolare del gioco e del vino. Nella taverna, in un crescendo di coinvolgimento e di animazione, tutti si lasciano andare al piacere del bere. Secondo gli autori di allora il vino è l’unica cosa che rende tutti uguali e accomuna senza alcuna distinzione ricchi e poveri, sani e malati, giovani e vecchi, chierici e laici, uomini e donne, bianchi e neri.
In taberna quando sumus Anonimo Allegro
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