Prepariamoci per l'INVALSI - Italiano 4

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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

l’ I testi propongono un percorso graduale, per accompagnare l’alunno verso la prova INVALSI ufficiale. Prepariamoci per

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CODICE

Redazione:

Corrado Cartuccia, Studio Cromer

Grafica:

Claudio Campanelli, Enzo Bocchini

Illustrazioni:

Stefania Binello

Stampa:

Gruppo Editoriale Raffaello

© 2016

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it - www.grupporaffaello.it

Ristampa: 5 4 3 2 1 0

2020 2019 2018 2017 2016

Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dal titolare del copyright. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.


Prepariamoci per

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INVALSI Italiano Scuola Primaria

Indice Presentazione ................................................................................................................................. 2-3 Istruzioni per lo svolgimento delle prove............................................................ 4

1ª Prova - f acilitata .......................................................................................................... 5-20 Autovalutazione della 1a prova ........................................................... 21 i livello intermedio ....................................................................... 22-38 2ª Prova - d Autovalutazione della 2a prova .......................................................... 39 i livello alto ........................................................................................... 40-56 3ª Prova - d Autovalutazione della 3a prova .......................................................... 57 4ª Prova - f inale ................................................................................................................ 58-78 Autovalutazione della 4a prova .......................................................... 79 Risultati di tutte le prove ....................................................................................................... 80

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Danila Rotta


Ciao!!! Siamo qua per aiutarti a risolvere i quesiti di questo libro. Leggi sempre con attenzione i nostri consigli.

Il libro comprende 4 prove di Italiano, ciascuna delle quali è formata da quesiti che simulano le Prove Nazionali INVALSI.

Queste prove ti serviranno per apprendere come rispondere a domande di vario tipo, allo scopo di dimostrare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite a scuola.

Ciascuna prova è formata da un numero variabile di quesiti. Di volta in volta ti verranno fornite le informazioni di cui avrai bisogno per comprendere la domanda e per capire come fare a rispondere.

Nella prima prova saremo pronti a risolvere un quesito alla volta attraverso consigli e suggerimenti.

Alla fine di ciascuna prova, una tabella di autovalutazione ti aiuterà a riflettere sugli errori che hai commesso.

2


Nella tabella viene spiegata la struttura del libro. Il percorso prevede: • una prova di livello alto;

• una prova facilitata;

• una prova di livello intermedio; • una prova finale.

LIVELLO DI DIFFICOLTÀ FACILE * INTERMEDIO ** ALTO *** PROVA

TIPOLOGIA QUESITI

*

1

TIPO A, B, C

3

2

TIPO A, B, C

3

TIPO A, B, C

3

no

4

TIPO A, B, C

3

no

**

***

PROVA GUIDATA

3

no

3


Istruzioni per lo svolgimento delle prove Le Prove di italiano contenute in questo libro sono numerate da 1 a 4. Le domande e le risposte sono di diverso tipo. Di seguito puoi osservare tre esempi. • Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta. Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D. Devi mettere una crocetta ( X ) nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta.

Esempio 1 Quale stagione dell’anno viene subito dopo la primavera?

A. B. C. D.

Giugno. X Estate. Inverno. Autunno.

• Le domande possono essere “aperte”, come quella dell’esempio che segue.

Esempio 2 In quale mese dell’anno comincia l’estate? Risposta: ...............................................................................................................

• Ti verrà anche chiesto di completare una tabella, indicando se le affermazioni sono Vere o False.

Esempio 3 AFFERMAZIONE

4

a

Febbraio è il secondo mese dell’anno.

b

Novembre è l’ultimo mese dell’anno.

VERO

FALSO


Prova facilitata

1ª Prova

Zio Podger

5 10 15 20 25 30 35

Mai visto un quarantotto come quello che succedeva per casa quando lo zio Podger metteva mano ad un mestiere. Il corniciaio rimandava a casa un quadro e il quadro rimaneva nella sala da pranzo, appoggiato alla parete, in attesa di essere appeso; e la zia Podger continuava a chiedere che cosa bisognava fare; e lo zio Podger diceva: – Non te ne incaricare, ci penso io. E voialtri, che nessuno si preoccupi, faccio tutto da me. Si toglieva la giacca e cominciava col mandar la domestica a comprare sei soldi di chiodi e quando quella era già uscita la faceva rincorrere da uno di noi ragazzini per dirle di che lunghezza dovevano essere; e così, a poco a poco, metteva in moto tutta la famiglia. – Tu, Will, vai a prendermi il martello – gridava – e tu, Tom, portami la riga; mi occorrerà la scala a pioli e sarà meglio che mi portiate anche una seggiola della cucina. Tu, Jim, fai un salto dal signor Goggles e digli: Papà le manda i suoi saluti e spera che la sua gamba vada meglio e la prega di imprestargli la livella. E tu, Maria, non te ne andare, mi occorrerà qualcuno che mi tenga il lume. La domestica tornava e lui la rispediva fuori a comperare un po’ di cordicella per il quadro; e poi richiamava Tom: – Ma dove si è cacciato Tom? Vieni qui, ho bisogno di te per farmi porgere il quadro. Afferrava il quadro e se lo lasciava scappare di mano. Il quadro usciva dalla cornice e lui, nel tentativo di non far rompere il vetro, si tagliava e si metteva a correre per la stanza in cerca del fazzoletto. Il fazzoletto non riusciva a trovarlo perché stava nella tasca della giacca e tutti quanti dovevamo smettere di cercare gli arnesi per correre alla scoperta della giacca, mentre lui ci saltabeccava dietro. – Ma è mai possibile che in tutta la casa non ci sia uno che sappia dov’è la mia giacca? Mai visto in vita mia un’accozzaglia di scemi come voi, parola d’onore, mai vista in vita mia. Siete in sei! E in sei non siete capaci di trovare una giacca che mi sono tolto non più tardi di cinque minuti fa! Bene… per tutti… Poi si alzava e scopriva che stava seduto sulla giacca. E allora gridava: – Potete smettere di cercare; me la sono trovata da me. Chiedere a voialtri di trovare una cosa è come chiederlo al gatto. Poi, dopo che ci era voluta mezz’ora per fasciarsi il dito, dopo aver comperato un altro vetro, dopo aver portato gli utensili, la scala, la sedia e la candela, ricominciava il lavoro pretendendo che tutta la famiglia gli rimanesse intorno in semicerchio pronta ai suoi ordini. Due dovevano reggere la scala, un terzo doveva aiutarlo a salire e

5


1ª Prova

Prova A

sostenerlo lassù, un quarto gli doveva porgere il chiodo, un quinto il martello; lui tentava di puntare il chiodo alla parete e lo lasciava cadere. – Corpo… – diceva allora, come offeso – il chiodo è scappato! E tutti noi dovevamo metterci in ginocchio alla pesca del chiodo mentre lui restava 40 in piedi sulla sedia brontolando e chiedendo se per caso non avessimo l’intenzione di farlo rimanere là per tutta la serata. Finalmente qualcuno trovava il chiodo, ma nel frattempo lui non sapeva più dove era il martello. – Dov’è il martello? Ma che ne ho fatto di questo benedetto martello? Santo Cielo! 45 Possibile che tutti e sei ve ne stiate lì come allocchi e non sappiate che ne ho fatto del martello? Gli trovavamo il martello, ma lui non trovava più il segno che aveva fatto sulla parete dove avrebbe dovuto puntare il chiodo e ciascuno di noi saliva a turno sulla sedia dietro di lui per cercare di scoprirlo…

da Jerome K. Jerome, Tre uomini in barca, Mursia

6

Competenze: Leggere e comprendere testi narrativi.


Prova facilitata

1ª Prova

I quesiti che seguono si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi o completa tutti i quesiti, rileggendo il racconto se necessario. A1. Che cosa significa l’espressione “un quarantotto” (riga 1)?

A. B. C. D.

Il risultato di sei per otto. Una grande confusione. Un affollamento di parenti e amici. Il risultato di quaranta più otto.

Leggi, rifletti e completa: Rileggi le righe 1 e 2 del testo. In casa Podger succedeva “un quarantotto” quando lo zio – discuteva con i nipoti. – eseguiva un lavoro.

SÌ SÌ

NO NO

SÌ SÌ

NO NO

SÌ SÌ

NO NO

Rileggi il testo dalla riga 2 alla riga 6. Il quadro portato dal corniciaio – doveva essere regalato. – andava appeso a una parete. Zio Podger pretendeva – di essere aiutato. – di non essere aiutato.

Competenze: Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni.

7


1ª Prova

Prova A

A2. Dove potresti usare una “scala a pioli”(riga 12)?

A. B. C. D.

In un museo, per salire da un piano all’altro. In una casa, per scendere in cantina. In una torre, per salire alla terrazza panoramica. In un giardino, per salire su un albero.

Leggi, rifletti e completa.

8

La scala della cantina ha – i gradini. – i pioli. – né i gradini né i pioli.

SÌ SÌ SÌ

NO NO NO

Per salire da un piano a un altro di un museo… – mi arrampico lungo la scala. – salgo una scala. – scivolo lungo una scala.

SÌ SÌ SÌ

NO NO NO

I pioli sono – sostegni di legno o di metallo. – tappeti mobili. – gradini.

SÌ SÌ SÌ

NO NO NO

Competenze: Fare un’inferenza diretta integrando informazioni date nel testo.


Prova facilitata

1ª Prova

A3. Perché lo zio Podger e i suoi aiutanti non trovavano il fazzoletto (righe 23-25)?

A. B. C. D.

Non si trovava la giacca. Nessuno cercava la giacca. Il fazzoletto non era nella tasca della giacca. La giacca era stata portata in lavanderia.

Leggi, rifletti e completa. Rileggi il testo dalla riga 22. Gli aiutanti di zio Podger – si mettevano alla ricerca del fazzoletto. – si mettevano alla ricerca della giacca. – continuavano a cercare gli attrezzi.

SÌ SÌ SÌ

NO NO NO

SÌ SÌ SÌ

NO NO NO

SÌ SÌ SÌ

NO NO NO

Rileggi le righe dalla 25 alla 28 del testo. Lo zio – seguiva gli spostamenti dei suoi aiutanti. – era l’unico a cercare il fazzoletto. – si arrabbiava con se stesso. Rileggi il testo alla riga 29. Si scoprì infine che – lo zio era seduto sulla giacca. – il fazzoletto non era nella tasca della giacca. – lo zio aveva dimenticato la giacca fuori di casa.

Competenze: Ricostruire il significato globale di una parte di testo..

9


1ª Prova

Prova A

A4. C he funzione ha la virgola ripetuta nella frase “Poi, dopo che ci era voluto mezz’ora per fasciarsi il dito, dopo aver comperato un altro vetro, dopo aver portato gli utensili, la scala, la sedia e la candela, ricominciava il lavoro…” (righe 32-35)?

A. B.

Spiegare come Zio Podger aveva trovato la giacca. Elencare le caratteristiche fisiche e del carattere di zio Podger. Elencare una sequenza di azioni compiute dallo zio Podger. Introdurre un elenco di azioni compiute dai diversi personaggi.

C. D.

Leggi, rifletti e completa. La virgola indica una pausa

breve.

lunga.

brevissima.

Si usa per

separare le parole di un elenco.

separare i periodi.

introdurre i termini di un elenco.

Sei riuscito a individuare le azioni (i verbi) presenti nel testo. Se sì, quanti sono? 4

10

3

6

Competenze: Cogliere le relazioni di coesione testuale.

NO


Prova facilitata

1ª Prova

A5. Lo zio paragonava le persone intorno a lui ad “allocchi” (riga 45) perché

A. B. C. D.

facevano molto rumore. erano giovani. avevano un’espressione fissa e inespressiva. sembravano impauriti.

Leggi, rifletti e completa. In natura l’allocco è

una pianta mediterranea.

un pianeta.

un uccello rapace simile al gufo.

Si dice che una persona assomiglia a un allocco se

ha uno sguardo fisso, poco vivace.

ha il naso curvo.

dorme poco di notte.

Una persona con l’espressione da allocco è considerata graziosa. stupida. lenta. impaziente. Competenze: Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espresssioni.

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1ª Prova

Prova A

A6. Il testo che hai letto, secondo te, è tratto da

A. B. C. D.

un romanzo d’avventura. un diario. un romanzo di fantascienza. un romanzo storico.

Leggi, rifletti e completa. Leggi con attenzione le definizioni dei vari generi narrativi e indica quella che corrisponde al racconto “Zio Podger”. Il diario è il testo narrativo in cui, giorno per giorno, l’autore racconta episodi importanti della sua vita contrassegnandoli con una data e un luogo. Il romanzo d’avventura è un testo narrativo in cui gli elementi (fatti, luoghi, tempo, personaggi) si intrecciano e si integrano in modo emozionante, insolito e imprevedibile. Il romanzo storico è un testo in cui gli elementi narrativi (fatti, luogo, tempo, personaggi) sono in parte fantastici e in parte reali. Il romanzo di fantascienza è caratterizzato da elementi narrativi e da una trama che non appartengono alla realtà ma sono del tutto (o quasi interamente) immaginari.

12

Competenze: Riconoscere il genere testuale e le sue principali caratteristiche.


Prova facilitata

1ª Prova

Prova B

Ma gli animali imparano?

5

Il cane, dopo aver combinato qualche guaio, si avvicina furtivo al padrone e sedutosi di fronte a lui con le gambe dritte, le orecchie piegate indietro e un’espressione di estrema umiltà, cerca di porgergli la zampa. Una volta fu visto un barboncino che compiva questo gesto addirittura con un altro cane, del quale aveva paura. I cani sanno farsi capire dall’uomo con gesti semplici. Quando un cane urta il suo padrone con il naso, scodinzola, corre alla porta e la gratta, oppure mette le zampe sull’orlo del lavandino e si guarda attorno con fare interrogativo, compie gesti che si avvicinano al linguaggio umano più di quanto potrà mai fare, ad esempio, un’oca selvatica.

10

L’animale comunica con un miscuglio di segnali innati e di altri appresi dall’uomo, che adatta alle diverse situazioni in cui si trova.

Anche gli uccelli possiedono questa capacità comunicativa. I corvi si comportano in modo particolare quando vogliono invitare corvi amici a volare con essi. Volando si portano sugli animali appollaiati accostandosi da dietro, dimenano la coda ripiegata ed emettono il verso “cra-cra-cra”. Un corvo addomesticato dall’etologo Konrad Lorenz, di nome Roa, volava alle spalle del suo padrone se lo scorgeva in luoghi di cui aveva paura per qualche precedente spavento e gridava “roa, roa, roa” imitando la voce umana.

15

20

Un corvo imperiale veniva richiamato alle sbarre della gabbia con “komm!” (“vieni!”) e così esso richiamava più avanti la sua femmina.

Un altro corvo chiamava “Gregor” tutti i bambini, poiché questo era il nome del primo bambino che aveva conosciuto.

I suoni appresi servono alla comunicazione tra corvi amici, ma i richiami emessi dai piccoli per chiedere il cibo e per segnalare la propria posizione, per attaccare e minacciare, sono quelli innati in ogni corvo.

25

30

Le scimmie antropomorfe inventano spesso spontaneamente segnali di comunicazione. Un gorilla femmina, a due anni, cominciò a comunicare i suoi desideri al custode del parco dove era ospitata, guidandolo in certe direzioni con cenni significativi. Se voleva farsi aprire una porta metteva un dito nella serratura. Poi prese a condurre le persone per mano fino alla porta. Le spiaceva star sola e cercava di attirare il custode inscenando ogni tipo di incidente. Una sorvegliante nuova cadde subito nella trappola quando il gorilla fece finta di avere una mano incastrata tra le sbarre di un cancello. Quando la donna tentò di liberarlo, l’animale, bisognoso di contatto, si lanciò su di lei e la tenne abbracciata per tutta la notte. Competenze: Leggere e comprendere un testo espositivo.

13


1ª Prova

Prova B Le domande seguenti si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi a tutte le domande, rileggendo il racconto se necessario. B1. I ndica quali informazioni sono contenute nel testo. Metti una X per ogni riga della tabella.

a

I cani porgono la zampa per comunicare con l’uomo o con un loro simile.

b

Il linguaggio dell’oca selvatica è il più vicino al linguaggio umano.

c

Il linguaggio degli animali è il risultato di caratteristiche innate e dell’apprendimento.

d

Il corvo di Konrad Lorenz imitava la voce del suo padrone.

e

Tutti i gorilla amano stare da soli.

f

I gorilla abbracciano gli esseri umani solo per aggredirli ferocemente.

NO

Leggi, rifletti e completa. Indica il significato delle parole che seguono. Linguaggio i nsieme di suoni, segni, gesti, oggetti, simboli utilizzati dalle specie viventi per esprimersi e comunicare.

capacità propria della specie umana di comunicare attraverso un insieme di segni vocali.

Segnali innati segnali importanti. Etologo s tudioso del comportamento e delle abitudini animali, in particolare delle loro reciproche relazioni e del loro adattamento all’ambiente.

14

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo.

s egnali presenti dalla nascita, non appresi in seguito. addomesticatore di corvi.


Prova facilitata

1ª Prova

B2. Perché il corvo addomesticato da Lorenz volava alle sue spalle gracchiando?

A. B. C. D.

Lo voleva mettere in guardia dai pericoli. Desiderava stare in sua compagnia. Sapeva che gli avrebbe dato da mangiare. Si divertiva a seguirlo.

Leggi, rifletti e completa. Rileggi il testo tra le righe 12 – 25 e completa le frasi. I corvi sono in grado di amici.

.................................................................................

a volare ad altri corvi

Volando alle loro spalle, dimenano la coda ed emettono ............................................................ Il corvo Roa volava alle spalle ............................................................................................................................. L’uccello imitava la voce del suo padrone per dirgli di ..................................................................... ..................................................................................................................................................................................................

Indica con una X. In quale delle seguenti frasi, la parte di testo “Un corvo addomesticato dall’etologo Konrad Lorenz, di nome Roa, volava alle spalle del suo padrone…” non cambia di significato? Un corvo, di nome Roa, addomesticato dall’etologo Konrad Lorenz, volava alle spalle del suo padrone. Un corvo, di nome Roa, volava alle spalle del suo padrone addomesticato dall’etologo Konrad Lorenz. Volava alle spalle del suo padrone, di nome Roa, un corvo addomesticato dall’etologo Konrad Lorenz. Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo.

15


1ª Prova

Prova B

B3. N ella frase “Le spiaceva star sola e cercava di attirare il custode…” (righe 30-31), il pronome “le” sostituisce l’espressione

A. B. C. D.

della gorilla. nella gorilla. con la gorilla. alla gorilla.

Leggi, rifletti e completa. Che cosa è un pronome?

Una parola che precede il nome per determinarlo meglio.

Una parola che sostituisce il nome.

Indica la frase in cui la parola “le” è usata come articolo determinativo.

16

La gorilla era felice perché le piaceva la compagnia del custode del parco.

Gli etologi studiano le scimmie antropomorfe.

La gorilla abbracciò la sorvegliante per mostrarle il suo affetto.

Competenze: Cogliere le relazioni di coesione testuale.


Prova facilitata

1ª Prova

B4. C he cosa significa la parola “trappola” nell’espressione “Una sorvegliante nuova cadde subito nella trappola…” (righe 31-32)?

A. B. C. D.

Inganno. Buca. Gabbia. Sbarre.

Rifletti e indica con una X. Con la parola “trappola” si rappresenta un luogo fisico. u n comportamento ingannevole. In quale frase la parola “trappola” esprime un comportamento? I l ragazzo liberò l’animale caduto nella trappola. Con le sue belle parole, la strega tese una trappola a Biancaneve. O ggi non si usa più la trappola per i topi.

Competenze: Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni.

17


1ª Prova

Prova C

C1. S crivi a fianco di ciascuna delle figure la parola corrispondente (la lettera iniziale e quella finale sono già scritte).

a

m..........................................a

b

c..........................................a

c

s..........................................o

d

d..........................................o

e

c..........................................a

Per eseguire correttamente l’esercizio, rifletti sui digrammi e trigrammi necessari per scrivere le parole. Ora rileggi il quesito e scrivi le parole.

18

Competenze: Riflettere sulla lingua.

gli non è li chi non è ci cqu non è cu gn non è n gia non è ga


1ª Prova

Prova facilitata

C2. I n una frase qualsiasi, quale parola puoi trovare subito dopo l’articolo indeterminativo “uno”? Metti una X per ogni riga della tabella.

a

Un nome, maschile singolare, che inizia per “gn”.

b

Un aggettivo che inizia per una qualsiasi consonante.

c

Un nome maschile singolare che inizia per “x” o per “z”.

d

Una parola maschile singolare che inizia per “i” seguita da vocale.

e

Un aggettivo, maschile singolare, che inizia per “o”.

f

Parole come: psicologo, xilofono, zucchero....

g

La preposizione semplice che inizia per “i”.

h

Un nome, maschile singolare, che inizia con “y” seguita da vocale.

NO

Leggi, rifletti e completa. L’articolo indeterminativo “uno” è di

maschile

singolare

genere numero

femminile

Si usa davanti alle seguenti parole:

nomi,

plurale preposizioni

Non si usa davanti a parole che iniziano per: gn, ps, s impura, x, z

i, y, j seguite da vocale

pn

i, y, j seguite da consonante

Competenze: Riflettere sulla lingua.

19


1ª Prova

Prova C

C3. Leggi la frase seguente:

“Il bibliotecario dà un libro allo studente” C3. L a frase è formata da varie parti, ognuna con una propria funzione sintattica (soggetto, predicato...), come puoi notare nella tabella:

Soggetto

Predicato verbale

Complemento oggetto

Complemento indiretto

Il bibliotecario

un libro

allo studente

A4. Q uale tra le frasi seguenti è formata dalle stesse parti della frase nella tabella?

A. B. C. D.

L’elefante alza la proboscide verso il cielo. La nonna cuce l’orlo della gonna. La maestra detta un testo agli allievi. Il corvo vola sui tetti delle case.

Leggi, rifletti e completa. Indica a quale domanda rispondono i complementi presenti nelle frasi: A - la proboscide (....................................................?) verso il cielo (....................................................?) B - l’orlo (....................................................?) della gonna (....................................................?) C - un testo (....................................................?) agli allievi (....................................................?) D - sui tetti (....................................................?) delle case (....................................................?)

20

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Ricordi i titoli delle letture di questa prova?

1ª Prova

Autovalutazione della 1ª prova Sì

No

Se sì, scrivili sui puntini qua sotto: ...........................................................................................................................................................................................................

Come ti è sembrata la 1a prova? Facile

Non sempre facile

Abbastanza difficile

Difficile

Indica con una X i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia dei tuoi errori.

C L

leggere e comprendere un testo

O

ortografia

comprendere il significato

M

morfosintassi

di parole ed espressioni

A1

L

A2

C

A6

C

B1

C

B3

C

B4

L

C2

M

a

b

c

d

A3 a

b

c

d

C1 e

f

Quanti errori hai commesso?

g

A4

C

O h

e

B2

f a

A5

C

b

C3

c

d

L

C e

M

..................

Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente?

C

L

M

O

21


Per questa prova hai un tempo consigliato di 25 min.

Prova A

Il capro espiatorio 2ª Prova

C’era una volta un caprone grande, forte, pieno di boria, che puzzava terribilmente. Malgrado l’odore atroce che emanava, era particolarmente richiesto poiché era il solo, l’unico capro espiatorio del mondo intero. 5

Un capro espiatorio è molto utile, è persino indispensabile. La gente lo chiama quando succede qualche grosso pasticcio e nessuno vuole prendersene la responsabilità, oppure quando tutto va male e non si capisce perché. Allora si comincia a dire: – Ma di chi è la colpa? – La risposta è sempre:

10

– È colpa del capro espiatorio! –

Allora gli si telefona e gli si dice di venire, subito. Il capro espiatorio si infila gli stivali e va a farsi accusare da tutti.

Poi, quando l’hanno preso in giro, gli hanno dato la colpa, l’hanno insultato e picchiato, allora lo mandano a casa e tutti si sentono meglio.

15

È uno strano lavoro, ma era l’unico che il capro avesse trovato.

Quand’era piccolo voleva essere il più grande attore del mondo, ma il suo papà gli aveva detto:

– Figlio mio, non è il caso di sognare, i caproni non diventano mai attori. Tu farai il capro espiatorio come tuo padre.

20

Si potrebbe anche pensare che il capro espiatorio fosse molto infelice. In realtà non è piacevole essere sempre colpevole. Ma a lui piaceva moltissimo. Gli piaceva rendersi detestabile, diventare cattivo, avere l’aria odiosa, perché, in quei momenti, aveva l’impressione di essere davvero il più grande attore del mondo.

25

Per di più la gente non poteva fare a meno di lui, e lui si sentiva molto importante e ne era fiero. Il telefono suonava in continuazione, dalla mattina alla sera: – Pronto! Avrei bisogno del capro espiatorio, per favore –.

Evidentemente il capro espiatorio non era mai a casa perché aveva troppo lavoro, perciò rispondeva sua moglie. – Non c’è – diceva – ma, se vuole lasciargli un messaggio, dica pure a me.

30

22

– Benissimo – le rispondevano – ma è urgente. Ditegli di passare lunedì.


35

40

Non faceva in tempo ad attaccare che il telefono ricominciava a suonare e ogni volta lei rispondeva e prendeva i messaggi: “andare lunedì dai maiali sozzoni”, “andare martedì dai galli a cresta blu”, “andare mercoledì dal re dei vermi”, e così via fino a fine settimana. Annotava tutto su una grande agenda e, mentre riponeva la biro, si chiedeva come mai i clienti di suo marito non le dicevano mai né buongiorno, né buonasera, né grazie. Forse pensavano tutti che lei era la segretaria del capro espiatorio, mentre no, niente affatto, era sua moglie, la sua mogliettina, come diceva lui quando era di buon umore. Capitava di rado, perché il capro espiatorio, come tutti i grandi attori, aveva un pessimo carattere.

Alla sera sua moglie gli preparava la cena e lo aspettava. A volte lui tornava tardi e diceva:

– Che lavoro! Non ne posso più – e metteva i piedi sotto la tavola senza neppure chiedere a sua moglie come aveva passato la giornata. Agli inizi, quando era più giovane, suo marito le faceva molta pena, e gli diceva:

45

50

2ª Prova

Prova di livello intermedio

– Come dev’essere dura per te, mio caro, portarti addosso la responsabilità di tutti gli errori. Come dev’essere triste essere segnato a dito e accusato dagli altri! – Sì, mogliettina mia – sospirava il capro espiatorio – è dura, durissima! Triste, tristissima! Ma col passar degli anni lei si rendeva conto che suo marito aveva un’aria allegrissima e diventava sempre più borioso. da A. Desarthe, La moglie del capro espiatorio, Emme Edizioni

Competenze: Leggere e comprendere un testo.

23


Prova A

2ª Prova

Le domande seguenti si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi a tutte le domande, rileggendo il racconto se necessario. A1. Qual era la caratteristica più terribile del caprone?

A. B. C. D.

Era vanitoso. Puzzava terribilmente. Era dotato di grande forza fisica. Era robusto.

A2. Molte persone richiedevano l’intervento del caprone perché

A. B. C. D.

era l’unico capro espiatorio di tutto il pianeta. era più forte di tutti gli altri caproni. aveva un odore particolare. era cortese ed efficiente.

A3. I n base a quanto hai letto fino ad ora (righe 4-6), nella figura del capro espiatorio potrebbe nascondersi

A. B. C. D.

un individuo umano. un genere di capra particolarmente intelligente. una razza animale particolarmente evoluta. un mostro mitologico metà uomo e metà animale.

A4. Q uando tutto andava male (righe 4-12), la gente interpellava il capro espiatorio perché

A. B. C. D.

24

era in grado di dare qualsiasi spiegazione. sapeva consolare le persone. si metteva subito alla ricerca di un colpevole. si prendeva tutta la responsabilità dei guai altrui.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Fare un’inferenza diretta integrando informazioni date nel testo.


Prova di livello intermedio

A. B. C. D.

senza colpa paga gli errori degli altri. commette errori di cui dà la colpa agli altri. non ammette di avere commesso errori. si sente sempre in colpa anche quando non ha commesso errori.

2ª Prova

A5. L’espressione ”capro espiatorio” indica la persona che

A6. Perché il caprone scelse di fare questo strano lavoro?

A. B. C. D.

Lo preferiva al mestiere dell’attore. Lo aveva ereditato da suo padre. Gli permetteva di guadagnare molto. Gli dava l’opportunità di incontrare molte persone.

A7. Il caprone amava il suo lavoro perché

A. B. C. D.

gli piaceva essere infelice. voleva diventare più bravo di suo padre. gli permetteva di recitare come un vero attore. gli piaceva insultare e picchiare le persone colpevoli.

A8. A casa del capro espiatorio “il telefono suonava in continuazione” (riga 25) perché le persone volevano

A. B. C. D.

ringraziarlo. richiedere il suo intervento. insultarlo. minacciarlo.

Competenze: Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni. Individuare e comprendere informazioni date esplicitamente nel testo.

25


2ª Prova

Prova A

A9. I messaggi “andare lunedì dai maiali sozzoni… andare martedì dai galli a cresta blu… andare mercoledì dal re dei vermi” (righe 32-35), significano che gli animali sono considerati...

A. B. C. D.

del tutto simili all’uomo. personaggi fantascientifici. specie rare. personaggi mitologici.

A10. C he funzione hanno le virgolette (“ “) nella frase “andare lunedì dai maiali sozzoni” (riga 32)?

A. B. C. D.

Introdurre un discorso diretto. Introdurre un messaggio. Rendere importante un’espressione ironica. Sottolineare l’importanza del messaggio.

A11. R ileggi il testo dalla riga 35 alla riga 37. Che cosa pensava la moglie dei clienti del capro espiatorio?

La moglie pensava che fossero

A. B. C. D.

cortesi. frettolosi. riservati. scortesi.

A12. Che cosa significa l’espressione “metteva i piedi sotto la tavola” (riga 44)?

A. B. C. D.

26

Si sedeva comodamente. Si sedeva per cenare. Si nascondeva sotto la tavola. Stava in piedi vicino alla tavola.

Competenze: Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni. Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Sviluppare un’interpretazione inerente una parte di testo.


Prova di livello intermedio

A. B. C. D.

con parole gentili e affettuose. chiedendo informazioni sulla cena. lamentandosi del lavoro. parlando con entusiasmo del suo lavoro.

2ª Prova

A13. Di solito il capro espiatorio si rivolgeva alla moglie

A14. C he cosa aveva provato la moglie, in gioventù, ascoltando le lamentele del marito?

A. B. C. D.

Gioia. Allegria. Tristezza. Pena.

A15. L ’espressione “essere segnato a dito” (riga 48) significa “essere ritenuto dalla maggioranza delle persone…”

A. B. C. D.

colpevole. forte. famoso. antipatico.

A16. Come definiva il suo lavoro il caprone (riga 49)?

A. B. C. D.

Piacevole. Gratificante. Duro. Interessante.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere le informazioni date nel testo. Fare un’inferenza diretta integrando informazioni date nel testo.

27


Prova A

2ª Prova

A17. C on il trascorrere degli anni, la moglie aveva compreso che il capro espiatorio era sempre più

A. B. C. D.

un individuo onesto. borioso. un eroe. un simpatico giocherellone.

A18. Che cosa significa il termine “borioso” (riga 52)?

A. B. C. D.

Superbo. Volenteroso. Leggero. Stupido.

A19. Che tipo di testo è quello che hai letto?

A. B. C. D.

28

Un racconto di fantascienza. Una fiaba. Un racconto di fantascienza che ironizza su comportamenti umani. Una favola.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere le informazioni date nel testo. Sviluppare un’interpretazione del testo.


Per questa prova hai un tempo consigliato di 25 min.

Prova di livello intermedio Prova B

Sul terrazzo, come tutte le estati, è tornato il geco. Un eccezionale punto d’osservazione permette al signor Palomar di vederlo non di schiena, come da sempre siamo abituati a vedere gechi, ramarri e lucertole, ma di pancia. 5 10

15

20

25

30

Nella stanza del soggiorno di casa Palomar c’è una piccola finestra-vetrina che s’apre sul terrazzo; […] la sera una lampadina da settantacinque watt illumina gli oggetti; una pianta di plumbago dal muro del terrazzo fa penzolare i suoi rami celesti sul vetro esterno; ogni sera, appena s’accende la luce, il geco che abita sotto le foglie su quel muro si sposta sul vetro, nel punto dove splende la lampadina, e resta immobile come una lucertola al sole. Volano i moscerini anch’essi attratti dalla luce; il rettile, quando un moscerino gli capita a tiro, lo inghiotte.

2ª Prova

La pancia del geco

Il signor Palomar e la signora Palomar finiscono ogni sera per spostare le loro poltrone dalla televisione e sistemarle accanto alla vetrina; dall’interno della stanza contemplano la sagoma biancastra del rettile sullo sfondo buio. […] La cosa più straordinaria sono le zampe, vere e proprie mani dalle dita morbide, tutte polpastrelli, che premute contro il vetro vi aderiscono con le loro minuscole ventose: le cinque dita s’allargano come petali di fiorellini in un disegno infantile, e quando una zampa si muove si raccolgono come un fiore che si chiude, per tornare poi a distendersi e a schiacciarsi contro il vetro, facendo apparire delle striature minutissime, simili a quelle delle impronte digitali. […] Le zampe ripiegate sembrano, più che tutte ginocchio, tutte gomito, molleggiate a sollevare il corpo. La coda aderisce al vetro solo con una striscia centrale, dove prendono origine gli anelli che la fasciano da una parte all’altra e ne fanno uno strumento robusto e ben difeso. […] Dal capo sono visibili la gola capace e vibrante, e ai lati gli occhi sporgenti e senza palpebra. La gola è una superficie di sacco floscio che s’estende dalla punta del mento, dura e tutta scaglie come quella d’un caimano, al ventre bianco che, dove preme sul vetro, presenta anch’esso una picchiettatura granulosa, forse adesiva. Quando un moscerino passa vicino alla bocca del geco, la lingua scatta e inghiotte, fulminea e duttile e prensile, priva di forma e capace d’assumere ogni forma. Comunque, Palomar non è mai sicuro se l’ha vista o non l’ha vista; ciò che certamente vede, adesso, è il moscerino dentro la gola del rettile: il ventre premuto contro il vetro illuminato è trasparente come ai raggi X; si può seguire l’ombra della preda nel suo tragitto attraverso le viscere che l’assorbono. […]

29


2ª Prova

Prova B

35

40

Il geco resta immobile per ore; con una frustata di lingua deglutisce ogni tanto una zanzara o un moscerino; altri insetti, invece, identici ai primi, che pure si posano ignari a pochi millimetri dalla sua bocca, pare non li registri. È la pupilla verticale dei suoi occhi divaricati ai lati del suo capo che non li scorge? O ha motivi di scelta e di rifiuto che noi non sappiamo? O agisce mosso dal caso o dal capriccio? […] Ecco che gli capita a tiro una smarrita farfallina notturna. La trascura? No, acchiappa anche quella. La lingua si trasforma in rete per farfalle e la trascina dentro la bocca. Ci sta tutta? La sputa? Scoppia? No, la farfalla è là nella gola: palpita, malconcia ma ancora se stessa, non toccata dall’offesa di denti masticatori… da I. Calvino, Palomar, Mondadori

30

Competenze: Leggere e comprendere un testo narrativo.


Prova di livello intermedio

B1. I ndica quali informazioni sono contenute nel testo. Metti una X per ogni riga della tabella.

a

Il geco mangia solamente moscerini.

b

Le zampe dell’animale sono paragonabili a mani con dita provviste di morbidi polpastrelli.

c

La zampa del geco ha tre dita.

d

La coda è robusta e resistente.

e

Gli occhi non hanno palpebre.

f

Il geco si ciba di tutti i tipi di insetti che gli capitano a tiro.

NO

2ª Prova

Le domande seguenti si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi a tutte le domande, rileggendo il racconto se necessario.

B2. N ella frase “… come da sempre siamo abituati a vedere gechi…” (righe 2-3), con quale parola potresti sostituire l’espressione “da sempre”?

A. B. C. D.

Spesso. Da tanto tempo. Insolitamente. Possibilmente.

B3. Che cos’è una “finestra-vetrina” (riga 4)?

A. B. C. D.

Una finestra ampia da cui la casa riceve molta luce. Una finestra di forma rotonda. Una finestra ricavata nel soffitto. Una finestra molto piccola.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni.

31


Prova B

2ª Prova

B4. Che cosa esprime la parola “watt” (riga 5)?

A. B. C. D.

La marca della lampadina. Il numero degli oggetti illuminati. La potenza della lampadina. Il colore del vetro della lampadina

B5. La pianta di plumbago ha i “rami celesti” (riga 6) perché

A. B. C. D.

è ancora giovane. è il colore dei suoi fiori. è illuminata dalla luna. è malata.

B6. Per il geco il “punto dove splende la lampadina” (riga 8) è un luogo

A. B. C. D.

rassicurante. da cui può vedere i signori Palomar. fresco. luminoso, come se fosse esposto al sole.

B7. Che cosa vedono del geco i signori Palomar seduti in poltrona?

A. B. C. D.

32

La schiena. La pancia. La schiena e la pancia. Solamente la testolina.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni.


Prova di livello intermedio

A. B. C. D.

Il disegno di petali di fiorellini. Il disegno di un fiore. Il segno di minuscole ventose. Striature sottili, simili a impronte digitali

B9. N ella frase “Le zampe ripiegate sembrano, più che tutte ginocchio, tutte gomito, molleggiate a sollevare il corpo” (righe 20-21), con quale altro vocabolo puoi sostituire la parola sottolineata due volte?

A. B. C. D.

2ª Prova

B8. Quale traccia lascia il geco sulla finestra-vetrina?

Verosimilmente. Interamente. Assolutamente. Parzialmente.

B10. N ella frase “La coda aderisce al vetro solo con una striscia centrale, dove prendono origine gli anelli che la fasciano da una parte all’altra…” (righe 21-22), quale parola sostituisce il pronome sottolineato?

A. B. C. D.

Coda. Striscia. Vetro. Anelli.

B11. Secondo il testo, la gola del geco è

A. B. C. D.

gonfia, molliccia, candida. gonfia, capiente, vibrante, verdognola. dura, piccola, vibrante, a pieghe. a forma di sacco floscio, a scaglie, adesiva.

B12. N ella frase “… presenta anch’esso una picchiettatura granulosa, forse adesiva” (riga 27), che significato ha l’espressione sottolineata?

A. B. C. D.

Simile a pieghe sottili incollate tra loro. Simile a forellini simili a granelli di zucchero. Simile a macchie puntiformi a forma di granello. Simile a granelli di sabbia.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni. Cogliere le relazioni di coesione testuale.

33


2ª Prova

Prova B

B13. C on quali termini o espressioni puoi sostituire le parole sottolineate nella frase “… la lingua scatta e inghiotte, fulminea e duttile e prensile…” (righe 28-29)?

A. B. C. D.

Rapida, tenera, penzolante. Veloce, molle, in grado di afferrare. Rapida, adattabile, in grado di afferrare. Luminosa, adattabile, spezzata.

B14. Secondo il testo (righe 28-29), la lingua del geco è

A. B. C. D.

invisibile. in continua trasformazione. gelatinosa. sempre uguale.

B15. R ileggi con attenzione dalla riga 36 alla riga 42. Che funzione hanno le sette frasi interrogative che si susseguono?

A. B. C. D.

Porre al lettore domande a cui l’autore non sa dare una risposta scientifica. Suggerire l’idea che il geco sia un animale misterioso. Esprimere le osservazioni e i dubbi dei signori Palomar. Far comprendere che il geco è un animale imprevedibile.

B16. Che tipo di testo è quello che hai letto?

A. B. C. D.

34

Descrittivo. Regolativo. Informativo. Narrativo – descrittivo.

Competenze: Individuare le informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni. Cogliere le reazioni di coesione testuale. Sviluppare un’interpretazione del testo riconoscendo il genere letterario.


Prova di livello intermedio

a

c..........................................a

b

m..........................................a

c

f..........................................e

d

s..........................................a

e

q..........................................a

Competenze: Riflettere sulla lingua.

2ÂŞ Prova

C1. S crivi a fianco di ciascuna delle figure la parola corrispondente (la lettera iniziale e quella finale sono giĂ scritte).

35


Prova C

2ª Prova

C2. Che cosa hanno in comune i quattro nomi seguenti?

BANDA • BIBLIOTECA • FLOTTA • FOGLIAME

A. B. C. D.

Sono tutti alterati. Sono tutti collettivi. Sono tutti derivati. Sono tutti composti.

C3. N el periodo “Anna ama leggere e noi le regaleremo un libro”, che tipo di parola è “noi”?

A. B. C. D.

Un articolo indeterminativo. Un pronome personale. Un articolo determinativo. Una preposizione articolata.

C4. Leggi la seguente frase:

“Il nuovo maestro acquista il giornale tutte le mattine.” A4. O ra indica tra le frasi elencate sotto, tutte di diverso significato, quella che è costruita con parole dello stesso tipo (articolo, aggettivo...) e disposte nello stesso ordine della frase sopra.

A. B. C. D.

36

Anna scrive una nuova poesia tutte le domeniche. Tutti i pomeriggi il simpatico pagliaccio diverte i bambini. La gentilissima fata innaffiava un tulipano tutte le sere. Una tovaglia bianchissima copre la tavola a ogni cena.

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Prova di livello intermedio

“Ora mi siedo, prendo la penna, apro il quaderno ed eseguo l’esercizio” A4. S e sostituisci “Ora” con “Domani”, dovrai modificare tutte le forme verbali: quante?

A. B. C. D.

2ª Prova

C5. Leggi il seguente periodo:

4 3 5 2

C6. Leggi il seguente periodo:

“La zia un tempo cantava e ballava a teatro; ora preferisce recitare e suonare il piano” A4. S e nel periodo sostituisci “La zia” con “Le zie”, quali altre parole dovrai modificare? Metti una X in ogni riga della tabella.

Le zie

NO

a

un

h

ora

b

tempo

i

preferisce

c

cantava

j

recitare

d

e

k

e

e

ballava

l

suonare

f

a

m

il

g

teatro

n

piano Competenze: Riflettere sulla lingua.

NO

37


Prova C

2ª Prova

C7. I n una frase qualsiasi, quale parola puoi trovare dopo l’articolo indeterminativo “un’”?

a

Una parola nome.

b

Una parola aggettivo.

c

Un nome di genere femminile.

d

Un aggettivo di genere maschile.

e

Un nome che inizia per vocale.

f

Una preposizione semplice.

g

Un nome maschile che inizia con la vocale “o”.

h

Un nome femminile che inizia con la vocale “o”.

NO

C8. Leggi la frase seguente:

“La tortora cova le uova nel nido” A4. L a frase è formata da varie parti, ognuna con una propria funzione sintattica (soggetto, predicato...), come puoi notare nella tabella:

Soggetto

Predicato verbale

Complemento oggetto

Complemento di luogo

La tortora

cova

le uova

nel nido

A4. Q uale tra le frasi seguenti è formata dalle stesse parti della frase qui sopra (ha cioè la stessa struttura sintattica)?

A. B. C. D.

38

La rondine vola sul tetto della scuola. La mamma mette il latte nel frigorifero. Le maestre danno un premio agli scolari. Nel cestino si nasconde un topolino grigio.

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Autovalutazione della 2ª prova Sì

No

2ª Prova

Ricordi i titoli delle letture di questa prova? Se sì, scrivili sui puntini qua sotto:

...........................................................................................................................................................................................................

Come ti è sembrata la 2a prova? Facile

Non sempre facile

Abbastanza difficile

Difficile

Indica con una X i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia dei tuoi errori.

C L

leggere e comprendere un testo

O

ortografia

comprendere il significato

M

morfosintassi

di parole ed espressioni

A1

C

A2

C

A3

C

A4

C

A5

L

A6

C

A7

C

A8

C

A9

C

A10

C

A11

C

A12

C

A13

C

A14

C

A15

L

A16

C

A17

C

A18

L

A19

C

B1

C

B2

L

B3

L

B4

L

B5

L

B6

C

B7

C

B8

C

B9

L

B10

C

B11

C

B12

L

B13

L

B14

C

B15

C

B16

C

C1

O

C2

M

C3

M

C4

M

C5

M

C7

M

a

b

c

d

a

b

a

c

b

C6 e

d

c

M

f

g

Quanti errori hai commesso?

e

d a

f

e b

h

C8

c

d

e

f

g

h

i

j

k

l

m n

M

..................

C8

M

Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente?

C

L

M

O

39


Prova A

Per questa prova hai un tempo consigliato di 30 min.

Dalle parti della Mongolia

3ª Prova

5

10 15

20

25 30

40

– Vai nell’orto a prendere un cavolo – disse la madre alla ragazza – serve per la zuppa. La ragazza uscì dal casolare guardandosi intorno con circospezione. Non le piaceva uscire di casa al tramonto. I tedeschi avevano occupato le stalle e i fienili del convento e avevano fatto alcuni prigionieri: soldati russi e anglo-indiani che avevano rinchiuso nel magazzino delle granaglie. Davanti al magazzino c’era sempre una sentinella armata di mitra e lei non aveva mai visto prigionieri. Per andare nell’orto doveva passare davanti al magazzino. La ragazza si avviò a malincuore cercando di farsi coraggio. Quando passò davanti alla sentinella gli augurò la buonasera. Il tedesco borbottò qualcosa nella sua lingua senza muoversi. Era un piccolo orto che suo padre, l’ortolano del convento, curava con amore. C’erano cavoli, spinaci, insalate e patate. La ragazza si diresse verso le file dei cavoli. Erano piante grosse e scure, di quella specie che si chiama “cavolo verza”. Si aggirò per le file dei cavoli indecisa sulla scelta. Poi ne vide uno robusto che curiosamente le parve più alto degli altri. Andava proprio bene. Si era portata dietro un coltello per reciderlo, ma aveva il gambo troppo grosso, forse era più facile svellerlo con le radici. Lo afferrò per le foglie e tirò, e con suo grande stupore il cavolo le restò tra le mani senza offrire resistenza. La ragazza guardò per terra e vide una buca larga circa un metro, coperta con uno strato di canne e foglie. Con il piede scostò le canne e vide un uomo. Era un piccolo uomo grasso con tratti mongoli che la guardava con gli occhi spalancati. Vestiva una divisa militare sconosciuta e aveva la faccia sporca di terra. – Cosa ci fai qui? – chiese la ragazza. Il mongolo alzò le braccia come se fosse davanti a un nemico, e disse: – Italia bella! – poi estrasse dalla tasca della giubba un portafoglio e le tese una fotografia. La ragazza la guardò rapidamente nella luce incerta della sera. Riuscì a vedere una grossa tenda ovoidale in mezzo a una pianura. Fuori dalla tenda c’era un uomo, lo stesso uomo che le stava davanti. Accanto a lui una donna con uno strano cappello sulla testa che le tappava le orecchie, e poi, in fila decrescente, quattro bambini. Era una foto di famiglia. Il soldato si portò una mano sulla gola come se volesse strozzarsi e cominciò a piangere. Piangeva in silenzio e le lacrime gli aprivano dei solchi chiari sul viso pieno di terra.


Prova di livello alto

40

45

50

55

– Che fai, piangi? – disse la ragazza – Non piangere, per piacere non piangere, sennò fai piangere anche me. Il soldato si mise le mani sulla pancia, strusciandosela. Poi aprì la bocca e vi introdusse una mano. – Italia bella! – disse con aria di sofferenza. – Oddio – disse la ragazza – ma non sai dire altro? Il soldato si battè di nuovo sulla pancia come se battesse su un tamburo. – Ho capito, ho capito – disse la ragazza – hai fame, ma stasera non c’è niente da fare, reggiti la pancia fino a domani, domani sera ti porto da mangiare, […] e ora ti saluto, ciao.

3ª Prova

35

– Italia bella! – disse il soldato. – Vai a farti friggere! – ribatté la ragazza. Per oltre un mese, tutte le sere, la ragazza portò al soldato pane e minestra di cavolo. Finchè i tedeschi, ritirandosi verso nord, abbandonarono il convento. Allora il soldato venne accolto in casa e vi restò fino a quando arrivarono le truppe alleate. Questa è una storia autentica. Mi è stata raccontata dalla signora Rita, che abita vicino a casa mia. L’episodio avvenne in un piccolo paese della Toscana, presso Pisa, nell’inverno fra il 1944 e il 1945. Per molto tempo la signora Rita non ebbe più notizie di quel soldato mongolo. Negli anni Settanta, arrivò al convento, nonostante l’indirizzo approssimativo, una lettera per Rita. Dentro c’era solo una fotografia. Davanti a una tenda, un uomo e una donna anziani, e intorno a loro figli e nipoti. Nell’uomo la signora Rita riconobbe con una certa difficoltà il soldato mongolo. Dietro la fotografia c’era scritto “Italia bella”. da A. Tabucchi, Viaggi e altri viaggi, Feltrinelli

Competenze: Leggere e comprendere un testo narrativo.

41


Prova A Le domande seguenti si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi a tutte le domande, rileggendo il racconto se necessario. A1. La madre chiese alla ragazza

3ª Prova

A. B. C. D.

di prendere un cavolo nell’orto. di prendere spinaci e patate. di preparare la zuppa di cavolo. di mangiare la zuppa di cavolo.

A2. C hi aveva occupato il territorio in cui si svolgeva la vicenda, facendo dei prigionieri?

A. B. C. D.

Gli italiani. I russi. Gli anglo-indiani. I tedeschi.

A3. Perché alla ragazza non piaceva uscire di casa al tramonto?

A. B. C. D.

Di solito andava a dormire presto. Temeva di incontrare un ladro. Aveva paura della sentinella davanti al magazzino. La madre non poteva accompagnarla.

A4. N ella frase “… e lei non aveva mai visto prigionieri” (riga 6), quale tra le parole che seguono sostituisce il vocabolo sottolineato?

A. B. C. D.

42

La ragazza. La madre. La sentinella. Il mitra.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Cogliere le relazioni di coesione testuale.


Prova di livello alto

A5. Secondo quanto hai letto fino ad ora, la storia è ambientata

in tempo di pace. i primi giorni di una guerra. sul finire di una guerra. ai giorni nostri.

3ª Prova

A. B. C. D.

A6. Dove viveva la ragazza?

A. B. C. D.

In una grande fattoria. In una piccola casa di campagna, nei pressi di un convento. Accanto alla chiesa, nella piazza principale di un paese. In una città.

A7. R ileggi il testo dalla riga 12 alla riga 18. La ragazza scelse il cavolo verza più grande e che cosa avvenne dopo?

A. B. C. D.

lo afferrò per le foglie perché non riusciva a reciderlo. restò ferma a guardarlo. ne recise il gambo. tagliò il gambo con il coltello.

A8. Che cosa significa “svellere”?

A. B. C. D.

Piegare il fusto di una pianta. Tagliare le radici di una pianta. Strappare, sradicare una pianta. Strappare le foglie di una pianta.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni. Cogliere il significato globale del testo.

43


Prova A

A9. O sserva da quali parole è composto il termine “svellerlo” (riga 16), poi rispondi.

SVELLERE + LO

3ª Prova

A4. Che funzione grammaticale hanno queste parole?

A. B. C. D.

Verbo + pronome personale. Verbo + articolo determinativo. Aggettivo + pronome personale. Nome + articolo determinativo.

A10. N ella frase “Lo afferrò per le foglie e tirò, e con suo grande stupore il cavolo le restò tra le mani”, che funzione hanno le parole sottolineate? (righe 18-19).

A. B. C. D.

Pronome – Articolo – Pronome – Articolo – Articolo. Pronome – Articolo – Articolo – Pronome – Articolo. Articolo – Articolo – Pronome – Pronome – Articolo. Pronome – Articolo – Pronome – Pronome – Articolo

A11. Che cosa significa l’espressione “tratti mongoli” (riga 21)?

A. B. C. D.

Occhi di forma allungata come quella dei cinesi. Capelli lisci e scuri tipici dei popoli orientali. Caratteristiche del volto tipiche del popolo della Mongolia. Tatuaggi con disegni tipici della Mongolia.

A12. L’uomo diede alla ragazza

A. B. C. D.

44

un portafoglio. la sua giubba. una foto di famiglia. uno strano cappello.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni.


olia.

Prova di livello alto

A13. Quale termine puoi sostituire alla parola “sennò” (riga 35)?

Altrimenti. Eppure. Ma. Perciò.

A14. R ileggi il testo dalla riga 24 alla riga 39. A quale scopo il soldato mongolo ripeteva le parole “Italia bella!”?

A. B. C. D.

Voleva far sapere che in Italia si trovava bene. Esortava la ragazza ad amare il suo Paese. Sperava che la ragazza lo riconoscesse. Erano le uniche parole che sapeva pronunciare in italiano.

3ª Prova

A. B. C. D.

A15. Che cosa portò la ragazza al soldato per oltre un mese?

A. B. C. D.

Pane e minestra di cavolo. Nulla. Pane. Minestra di cavolo.

A16. S ulla base di quanto si dice nella parte finale del testo (righe 50–52), il racconto che hai letto è di tipo

A. B. C. D.

fantastico. realistico. avventuroso. poliziesco.

A17. Q uale messaggio finale vuole trasmettere il racconto? Rileggi con attenzione il paragrafo finale (righe 50–57).

A. B. C. D.

Il soldato mongolo ama l’Italia. È bello avere uno scrittore come vicino di casa. Le guerre non sono poi così brutte. La bontà dimostrata da Rita è stata ricompensata.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Fare un’inferenza diretta integrando informazioni date nel testo. Riconoscere il significato globale del testo. Dare un’interpretazione di una parte del testo.

45


Prova B

Per questa prova hai un tempo consigliato di 30 min.

I Fenici

3ª Prova

5

10

Col nome di Fenici, a partire dal 1200 a.C. vengono chiamati gli abitanti della costa siro-libanese, che si diffusero poi in regioni anche lontane in tutto il bacino del Mediterraneo. Il nome è quello dato loro dai Greci (Phoinìkes), mentre localmente essi erano chiamati e chiamavano se stessi piuttosto Cananei, oppure Sidonii, dal nome di una delle principali città (Sidone). I Fenici non furono mai politicamente uniti, costituendo ogni città come centro di un piccolo regno autonomo. La Fenicia è una lunga striscia di terra, stretta fra le montagne e il mare: in alcuni punti si aprono delle pianure costiere, in altri le montagne giungono a ridosso del mare, in altri degradano in colline. Le montagne, ancora nell’Età del Ferro, erano prevalentemente ricoperte di boschi (specialmente in Libano, coi famosi cedri e altre conifere, ottimo legname da costruzione) o almeno di macchia; le pianure e le colline costiere erano intensivamente coltivate (con oliveti, vigneti, frutteti e orti a integrazione della cerealicoltura di base); la popolazione doveva essere piuttosto fitta, distribuita in villaggi.

15

Le principali città, da cui dipendevano politicamente ed economicamente i villaggi, erano Arwad, Biblo, Sidone e Tiro.

Nella Fenicia le città erano luoghi molto più vitali delle campagne. L’economia fenicia era fondata, più che sul lavoro dei campi, sull’artigianato (stoffe tinte di porpora, bronzo lavorato, avorio intagliato, vetro) e sulla commercializzazione (per terra e per mare) di prodotti autoctoni e originari di altre zone.

20 25

30

46

Il profeta Ezechiele ci parla nella Bibbia dei commerci esercitati dalla città di Tiro sul finire del VII sec. a.C. Da Israele e Damasco giungevano in Fenicia prodotti agricoli (cereali, vino, olio, miele); dalla zona dell’alto corso dell’Eufrate e dall’Arabia arrivavano animali (cavalli, caprini, ovini, muli); la Grecia, l’Anatolia, l’Alta Mesopotamia, l’Assiria e l’Arabia fornivano prodotti artigianali (utensili di bronzo, tessuti, finimenti, ferro lavorato, lana) e anche schiavi; dal Mediterraneo occidentale e dall’Arabia meridionale provenivano metalli (argento, stagno, oro) e prodotti esotici (spezie, pietre preziose, ebano, avorio). Quando (nel 700 a.C.) il re assiro Sennacherib espulse da Sidone Luli, re di Tiro, costui fuggì a Cipro, dove sappiamo che la città di Kìtion era colonia fenicia, con un governatore dipendente dal re di Tiro. L’isola di Cipro, così vicina alla costa fenicia da essere visibile da alcuni rilievi del Libano, aveva già avviato dei rapporti commerciali con la città di Ugarit durante l’Età del Bronzo. Con l’inizio dell’Età del Ferro la presenza fenicia a Cipro diventa più intensa, documentata da ceramiche e iscrizioni.


35

Cipro è in sostanza l’unica terra che i Fenici abbiano “colonizzato” (con insediamenti fissi e di buona consistenza) già nei secoli X – IX a.C.

La situazione cambia con l’VIII sec. a.C.: in varie zone del Mediterraneo cominciano ad apparire colonie fenicie, parallelamente alla colonizzazione greca. Fenici e Greci danno luogo a una vera e propria spartizione delle coste e delle zone in gran parte del bacino centro-occidentale del Mediterraneo.

40

45

50

Le colonie fenicie si condensano nella Sicilia occidentale (Mozia, Panormo, Solunto), nelle isole di Malta e Pantelleria, in Tunisia (Cartagine, Utica); poi nella Sardegna (Nora, Tharros, e altre), nelle Baleari e nella Spagna meridionale (Cadice e altre).

3ª Prova

Prova di livello alto

Con la rapida separazione delle prime colonie dalla madrepatria fenicia, una di esse, Cartagine, assumerà un ruolo egemone. Da essa partirà un ulteriore flusso coloniale, soprattutto sulla costa africana, verso est (Tripolitania) e verso ovest (Algeria e Marocco) e anche ampliando precedenti zone già fenicie (Spagna, Sardegna). Dai nuovi avamposti coloniali, i Fenici continuarono la loro esplorazione di terre sempre più lontane: i Fenici di madrepatria prolungarono la rotta del Mar Rosso fino alla circumnavigazione dell’Africa compiuta, verso il 600 a.C., per conto del faraone egiziano Necao, mentre i Cartaginesi si spinsero oltre le Colonne d’Ercole, arrivando fino all’Inghilterra, a nord, e a sud fino al golfo di Guinea. da M. Liverani, Antico Oriente – Storia, società, economia, Laterza

Competenze: Leggere e comprendere un testo narrativo.

47


Prova B

Le domande seguenti si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi a tutte le domande, rileggendo il racconto se necessario.

3ª Prova

B1. I ndica quali informazioni sono presenti nel testo. Metti una X per ogni riga della tabella.

a

I Greci diedero il nome di Phoinìkes (Fenici) agli abitanti della costa siro-libanese.

b

La Fenicia era unita politicamente in uno stato.

c

I rilievi della Fenicia erano ricoperti di foreste ricche di cedri e altre conifere, che fornivano ottimo legname da costruzione.

d

L’artigianato e il commercio erano meno importanti dell’agricoltura.

e

La colonia fondata dai Fenici a Kìtion si trova nell’isola di Cipro.

f

I Cartaginesi si spinsero fino al Golfo di Guinea.

B2. R ichiama le tue conoscenze personali e rispondi. A quali Stati attuali fa riferimento il termine “siro-libanese” (riga 2)?

A. B. C. D.

48

Siria, Libia. Siria, Libano. Assiria, Libano. Israele, Libia.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Dare una propria interpretazione personale ricorrendo al proprio bagaglio di conoscenze personale.

NO


Prova di livello alto

B3. N ella frase “I Fenici non furono mai politicamente uniti, costituendo ogni città come centro di un piccolo regno autonomo” (righe 6-7), con quale delle seguenti frasi puoi sostituire la parte di testo sottolineata?

...poiché ogni città costituiva. ...mentre ogni città costituiva. ...sebbene ogni città costituiva. ...ogni città costituiva.

3ª Prova

A. B. C. D.

B4. Nel territorio che comprendeva l’antica Fenicia erano presenti.

A. B. C. D.

solamente rilievi montuosi. montagne, grandi pianure incolte, colline. catene montuose, pianure costiere, colline. pianure costiere e colline degradanti verso il mare.

B5. N ella parte di testo “con oliveti, vigneti, frutteti e orti a integrazione della cerealicoltura di base” (riga 13), che cosa significa l’espressione sottolineata?

A. B. C. D.

Per sostituire i principali cereali. Per rendere migliore la qualità dei cereali prodotti. Per diminuire la produzione di cereali. Da aggiungere ai cereali prodotti più diffusamente.

B6. I n quale modo puoi spiegare l’espressione “commercializzazione (per terra e per mare) di prodotti autoctoni” (righe 19-20)?

A. B. C. D.

Il commercio, sia via terra sia con le navi, di prodotti agricoli e artigianali fenici. Il commercio, per terra e per mare, di prodotti di qualità. Il commercio, per terra e per mare, di prodotti provenienti da altri luoghi del Mediterraneo. La vendita nei mercati fenici di prodotti provenienti dal Mediterraneo.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni.

49


Prova B

B7. Nella Bibbia, il profeta Ezechiele parla dei Fenici e in particolar modo

della città di Arwad. dei commerci esercitati dalla città di Tiro. dei muli provenienti dal Vicino Oriente. dell’olio di Damasco.

3ª Prova

A. B. C. D.

B8. Quali prodotti esotici giungevano in Fenicia?

A. B. C. D.

Utensili di bronzo, cavalli, caprini, ovini, tessili. Miele, vino, argento, ferro lavorato. Oro, finimenti, schiavi, stagno. Pietre preziose, ebano, avorio, spezie.

B9. N ella frase “Quando (nel 700 a.C.) il re assiro Sennacherib espulse da Sidone Luli, re di Tiro, costui fuggì a Cipro…” (righe 29-30), che funzione ha la parola sottolineata?

A. B. C. D.

50

Aggettivo dimostrativo. Pronome dimostrativo. Pronome relativo. Nome comune di persona.

Competenze: Individuare informazioni date nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni.


Prova di livello alto

A. B. C. D.

L’Età del Ferro. Ceramica. Cipro. La presenza fenicia.

B11. Con il termine “ceramiche” (riga 34) si indicano

A. B. C. D.

3ª Prova

B10. N ella frase “Con l’inizio dell’Età del Ferro la presenza fenicia a Cipro diventa più intensa, documentata da ceramiche e iscrizioni” (righe 33-34), a quale vocabolo o espressione si riferisce la parola sottolineata?

le rocce dei rilievi montuosi di Cipro. l’insieme degli oggetti (di uso domestico, rituale, ornamentale) fabbricati in ceramica. i palazzi di Cipro. i fregi che ornano i templi dell’isola di Cipro.

B12. I n quale parte del Mediterraneo i Fenici fondarono le loro colonie a partire dall’VIII sec. a.C.?

A. B. C. D.

Orientale. Centro-occidentale. Centrale. Centro-orientale.

B13. La più importante colonia fenicia fu

A. B. C. D.

Malta. Pantelleria. Cartagine. Nora.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni

51


Prova B

B14. Verso il 600 a.C. i Fenici per conto del faraone egiziano Necao...

A.

3ª Prova

B. C. D.

navigarono lungo tutta la costa africana, circumnavigando il continente. navigarono nel Mar Rosso. esplorarono alcuni tratti della costa africana. esplorarono il deserto egiziano.

B15. R ichiama le tue conoscenze personali e rispondi. Che cosa s’intende per “Colonne d’Ercole” (riga 51)?

A. B.

C.

D.

Un tratto di costa alta e frastagliata all’ingresso del Mar Rosso. Lo stretto braccio di mare che separa la Spagna dal Marocco e segna il passaggio tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Le gigantesche colonne di un tempio eretto nel passaggio tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Un’isola dell’Oceano Atlantico.

B16. Il testo contiene informazioni sui Fenici riguardanti

A. B. C. D.

52

la loro produzione artistica e letteraria. le guerre da loro combattute. la loro scrittura. la loro origine, la loro espansione politica ed economica.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Dare una propria interpretazione personale ricorrendo al proprio bagaglio di conoscenze personali.


Prova di livello alto

C1. S crivi a fianco di ciascuna delle figure la parola corrispondente (la lettera iniziale e quella finale sono giĂ scritte).

l..........................................o

b

f..........................................o

c

a.........................................e

d

c..........................................a

e

c..........................................o

3ÂŞ Prova

a

Competenze: Riflettere sulla lingua.

53


Prova C

C2. Che cosa hanno in comune gli aggettivi qualificativi seguenti?

3ª Prova

MENO FORTE DI • MENO VECCHIO DI • MENO CALMO DI • MENO PALLIDO DI

A. B. C. D.

Sono tutti al grado comparativo di maggioranza. Sono tutti al grado comparativo di minoranza. Sono tutti al grado superlativo assoluto. Possono riferirsi solamente a una persona.

C3. N ella frase “L’amica di Chiara sta ripetendo le medesime parole pronunciate il giorno prima”, che tipo di parola è “medesime”?

A. B. C. D.

Un aggettivo qualificativo. Un nome di genere femminile. Un aggettivo dimostrativo. Un pronome dimostrativo.

C4. Leggi la seguente frase:

“Il petalo di rosa si posò leggermente sull’erba del prato” Ora indica tra le frasi elencate, tutte di diverso significato, quella costruita con parole dello stesso tipo (articolo, nome, preposizione, nome…) e disposte nello stesso ordine della frase sopra.

A. B. C. D.

54

Gli scaffali della biblioteca si trovano abitualmente nel corridoio della scuola. L’aquila reale volò rapidamente al nido sul monte. Spesso i bambini giocano sotto la quercia del giardino. Il primo della gara salirà certamente sul podio del vincitore.

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Prova di livello alto

C5. Leggi il seguente periodo:

“Giulia e Sara sono arrivate in piscina, sono entrate negli spogliatoi, hanno indossato il costume ma hanno dimenticato di calzare le ciabatte” A4. Se sostituisci “Giulia e Sara” con “Noi”, quante forme verbali dovrai modificare?

5 2 4 3

3ª Prova

A. B. C. D.

C6. Leggi il seguente periodo:

“Oggi Tullia cammina per strada osservando la gente che passa e non si accorge che sta cominciando a piovere” Se nel periodo sostituisci “Oggi” con “Ieri”, quali altre parole dovrai modificare? Metti una X per ogni riga della tabella.

IERI

NO

a

Tullia

j

e

b

cammina

k

non

c

per

l

si accorge

d

strada

m

che

e

osservando

n

sta

f

la

o

cominciando

g

gente

p

a

h

che

q

piovere

i

passa Competenze: Riflettere sulla lingua.

NO

55


Prova C

C7. I n una frase qualsiasi, quale parola puoi trovare dopo la preposizione semplice “in”? Metti una X per ogni riga della tabella.

3ª Prova

a

Una parola nome.

b

Una preposizione semplice.

c

Una preposizione articolata.

d

Un articolo.

e

Un aggettivo numerale.

f

Un verbo.

g

Una parola che inizia per consonante.

h

Nessuna parola.

NO

C8. Leggi la frase seguente:

“Carla prepara i biscotti con la mamma” A4. L a frase è formata da varie parti, ognuna con una propria funzione sintattica (soggetto, predicato verbale, complemento…), come mostra la tabella:

Soggetto

Predicato verbale

Complemento oggetto

Complemento indiretto (complemento di compagnia)

Carla

prepara

i biscotti

con la mamma

A4. Q uale tra le frasi seguenti è formata dalle stesse parti della frase qui sopra (ha cioè la stessa struttura sintattica)?

A. B. C. D.

56

Il bambino attraversa la strada con il nonno. Il vigile chiede la patente a un automobilista. Il babbo pianta un chiodo con il martello. Il cane tiene in bocca un osso.

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Autovalutazione della 3ª prova Ricordi i titoli delle letture di questa prova?

No

Se sì, scrivili sui puntini qua sotto: ...........................................................................................................................................................................................................

Facile

Non sempre facile

Abbastanza difficile

Difficile

Indica con una X i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia dei tuoi errori.

C L

leggere e comprendere un testo

O

ortografia

comprendere il significato

M

morfosintassi

di parole ed espressioni

A1

C

A2

C

A3

C

A4

C

A5

C

A6

C

A7

C

A8

L

A9

C

A10

C

A11

L

A12

C

A13

L

A14

C

A15

C

A16

C

A17

C

B1

C

B4

C

B5

L

B6

L

B7

C

B8

C

B9

C

B10

C

B11

L

B12

C

B13

C

B14

C

B15

L

B16

C

C1

O

C4

M

C5

M

C7

M

a

a

b

b

c

c

C6 a

b

d

d

M c

d

e

B2

f

C2

e a e

b

c

f

Quanti errori hai commesso?

d

g

B3

C

C3

M e

f

g

h

C

M i

j

k

l

m n

C8

h

o

p

q

M

..................

Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente?

C

L

M

O

57

3ª Prova

Come ti è sembrata la 3a prova?


Prova A

Per questa prova hai un tempo consigliato di 30 min.

Elizabeth Ellsworth seppe di trovarsi nel cortile di Elizabeth non appena lo vide. Era pieno di fiori di ogni grandezza, forma, colore e brulicava di api ronzanti. Il ragazzo decise di prendersela con calma e si incamminò lungo il sentiero con molta cautela, evitando qualsiasi cosa potesse pungere. 5

Sulla porta trovò un cartello scritto in stampatello a caratteri cubitali: “ELLSWORTH! BENVENUTO!”.

Spinse la porta ed entrò. Decine di piante occupavano ogni finestra, pendevano sopra il lavandino, riempivano metà delle mensole. Poi si rese conto della quantità di libri, piatti, lavori a maglia e frutta. Un enorme gatto tigrato dormiva sopra una pila di giornali che nascondeva buona parte del tavolo. Altri due più piccoli, a strisce nere e arancioni, ronfavano in cima al frigorifero e alzarono la testa con aria annoiata, solo quando la porta sfuggì di mano a Ellsworth richiudendosi di botto.

4ª Prova

10

– Ellsworth, sei tu? Sono qui, in biblioteca. 15

Elizabeth non era come l’aveva immaginata. Non era minuscola né vecchia. Anzi, era una donna piuttosto alta di mezza età, con i capelli grigi tagliati corti e uno sguardo caldo e accogliente. Elizabeth cambiò la presa sul bastone e gli offrì la mano.

20 25 30

58

– Salve, Ellsworth. Sono Elizabeth. Sento che ci conosciamo già – la sua mano era grande e leggermente ruvida; la stretta breve, ma forte – Sono molto contenta che tu sia qui. Mi dispiace di non essere venuta a prenderti al pullman, ma non posso guidare quando il ginocchio mi fa così male. Quando Kitty si è offerta, mi è parsa una buona idea. Così hai incontrato subito altri due membri della famiglia, uno della tua stessa età – sorrise – Adesso so chi mi ricordava Jess. Avete tutti e due il naso degli Smith, proprio come Ben Robert. Si accomodò su una sedia a dondolo facendogli segno di sedersi sul divano malconcio, piazzato davanti alla finestra. – Anche se sarai stanco di stare seduto, vero? Sei stato seduto per giorni. Com’è stato il viaggio? Il divano era più comodo di quanto promettesse il suo aspetto. Ora che toccava a lui parlare, la sua mente era vuota. – È andato bene – disse infine – non ho perso nessuna coincidenza ed è filato tutto liscio ma, come hai detto tu, ci si stanca a forza di stare seduti e non c’erano molte cose da fare. Dopo un po’ diventa noioso.


Prova finale

35

40

45

50

– Non sei uno che legge come Ben Robert, allora? È difficile ricordarselo senza un libro in mano – all’improvviso il suo sorriso scomparve – Mi è mancato molto. Come sta? Come stava suo padre? Ellsworth cercò di pensare. – Beh, di solito sta bene... si interruppe e riflettè un momento – Ma negli ultimi mesi non sta scrivendo molto. A malapena parla. Gironzola e basta, forse c’è qualcosa che non va. Elizabeth annuì e poi, senza cercare di nasconderlo, prese un fazzoletto dalla tasca della gonna e si asciugò gli occhi. – Negli ultimi mesi… – ripetè – Sai, Ellsworth, ricordo chiaramente il giorno in cui nacque: due giorni prima del mio diciannovesimo compleanno. La forsizia e le giunchiglie erano appena fiorite su tutto il prato. Ne raccolsi il più possibile, corsi fino all’ospedale e mi fiondai nella stanza di Isabelle, feci cadere tutti quei fiori sul letto e scoppiai a piangere.

4ª Prova

Mise giù il fazzoletto e ridacchiò: – Le infermiere recuperarono tutti i secchi del reparto, così sistemammo quella specie di giungla. Chissà con cosa lavarono i pavimenti nei giorni successivi. Ricordo benissimo R.C., Isabelle e tuo padre, il piccolo Ben Robert. Credo che quello sia stato il giorno più felice della nostra vita. Elizabeth stava parlando di R.C. e Isabelle, i nonni di Ellsworth.

da J.S. Anderson, L’ultimo tesoro, Piemme Junior

Competenze: Leggere e comprendere un testo narrativo.

59


Prova A Le domande seguenti si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi a tutte le domande, rileggendo il racconto se necessario. A1. Il cortile di Elizabeth

A. B. C. D.

era invaso da piante grasse spinose. brulicava di insetti. era pieno di fiori e di api. era spoglio e triste.

4ª Prova

A2. Entrando in casa, il ragazzo vide dapprima

A. B. C. D.

Elizabeth. libri, piatti, lavori a maglia e frutta. un enorme gatto tigrato. tante piante ovunque.

A3. Dove dormiva l’enorme gatto tigrato?

A. B. C. D.

Su una mensola. Su una pila di libri. Sul tavolo. Sopra una pila di giornali.

A4. I gatti più piccoli alzarono la testa perché

A. B. C. D.

60

avevano udito i passi di Ellsworth. la porta si era richiusa di botto. il ragazzo aveva salutato Elizabeth. si era aperta la porta d’ingresso.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo.


Prova finale

A5. In quale stanza della casa Elizabeth stava attendendo Ellsworth?

A. B. C. D.

In biblioteca. In cucina. In camera da letto. In salotto.

A. B. C. D.

alta e di mezza età. esile e anziana. alta e robusta. minuscola e giovane.

4ª Prova

A6. Il ragazzo aveva immaginato Elizabeth come una donna

A7. P erché Elizabeth non era andata personalmente a prendere il ragazzo al pullman?

A. B. C. D.

Non voleva lasciare soli i gatti. Non aveva la patente. Il dolore a un ginocchio le impediva di guidare l’auto. Aveva dimenticato la data del suo arrivo.

A8. N ella frase “Così hai incontrato subito altri due membri della famiglia…” (riga 22), che funzione ha la parola sottolineata?

A. B. C. D.

Pronome indefinito. Aggettivo indefinito. Pronome dimostrativo. Aggettivo dimostrativo.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere le parti morfologiche del discorso.

61


Prova A

A9. C on la frase “Avete tutti e due il naso degli Smith” (righe 23-24) Elizabeth intendeva dire che

A. B.

4ª Prova

C. D.

il naso di Ellsworth e di Jess era uguale a quello di tutti i loro familiari. Ellsworth e Jess erano ugualmente bravi a fiutare un affare. i due ragazzi si assomigliavano perfettamente. Jess assomigliava a Ben Robert.

A10. I l periodo “Anche se sarai stanco di stare seduto, vero? Sei stato seduto per giorni. Com’è stato il viaggio?” (righe 27-28) è pronunciato

A. B. C. D.

da Elizabeth. da Kitty alla fermata del pullman. da Jess durante il viaggio verso la casa di Elizabeth. dall’autista del pullman.

A11. N ella frase “Ora che toccava a lui parlare, la sua mente era vuota” (righe 29-30), puoi sostituire l’espressione sottolineata con la frase

A. B. C. D.

...sentiva di avere sonno. ...non aveva niente da dire. ...doveva cercare le parole giuste. ...sentiva di essere molto stanco.

A12. N ella frase “È difficile ricordarselo senza un libro in mano” (righe 34-35), a quale personaggio si riferisce il pronome sottolineato?

A. B. C. D.

62

Ben Robert. Ellsworth. Jess. Kitty.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Fare un’inferenza integrando più informazioni date nel testo. Riconoscere e comprendere parole ed espressioni. Cogliere le relazioni di coesione testuale.


Prova finale

A13. Ellsworth si preoccupava per il padre poiché

A. B. C. D.

leggeva molti libri. scriveva a lungo. viaggiava per lunghi periodi. scriveva e parlava poco, senza sapere cosa fare.

A14. Che lavoro svolgeva Ben Robert?

Lo scrittore. L’insegnante. Il postino. Il poliziotto.

4ª Prova

A. B. C. D.

A15. Quale differenza di età c’era tra Elizabeth e Ben Robert?

A. B. C. D.

Due anni. Diciannove mesi. Diciannove anni. Due mesi.

A16. Perché Elizabeth paragonava la stanza d’ospedale a una giungla (righe 49-50)?

A. B. C. D.

C’erano parecchi secchi sul pavimento. Le persone presenti facevano molto rumore. Elizabeth aveva lasciato cadere sul letto una grande quantità di fiori. Una piccola folla andava e veniva in continuazione.

A17. Quali elementi caratterizzano principalmente il testo?

A. B. C. D.

Le descrizioni dei personaggi. I dialoghi tra Elizabeth e Ellsworth. Il ritmo incalzante delle azioni compiute dai protagonisti. La presenza di personaggi fantastici.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Ricostruire il significato globale del testo.

63


Prova B

Per questa prova hai un tempo consigliato di 30 min.

Il buon carrello della spesa

5

4ª Prova

10

“Dai… me lo compri?” Quando portiamo i nostri figli al supermercato, ecco la litania che ci accompagna tra gli scaffali, pieni di merci (merendine, snack) strategicamente poste “a portata” di bimbo. I loro acquisti d’impulso si sommano ai nostri, e riempiono il carrello di spesa indesiderata. Urge un’alleanza: genitori e figli uniti per imparare insieme a fare la spesa, buona, sana, sicura e… senza sprechi. La lista della spesa è la prima abitudine da recuperare: “Cosa facciamo da mangiare?”, “E allora cosa serve?”. Scriviamolo insieme ai nostri bimbi e vediamo se riusciamo a trovare tutto al super in un battibaleno. Così la spesa diventa una sorta di caccia al tesoro… ma da organizzare al momento giusto. Quando? Certo non all’uscita di scuola, quando i bambini sono stanchi e affamati. Per fare la spesa settimanale insieme a mamma e papà, può essere ideale il sabato nel primo pomeriggio (quando non c’è troppa folla), per poter girare rilassati, meditando meglio gli acquisti.

Non è necessario impegnare i bimbi in esercizi complessi e noiosi: le regole per scegliere tra “buoni” e “cattivi” sono semplici.

15

MERENDINE. Se tra gli ingredienti il primo è la farina, allora vanno bene; se per primi ci sono zuccheri e grassi, sono meno sane.

BEVANDE. Se c’è scritto “Succo di frutta” va bene: per legge contiene il 100% di succo. Se è un nettare contiene metà succo e metà acqua. Se è una bevanda a base di frutta può contenere solo il 12% di succo.

20

ALTRI PRODOTTI. Mettiamoli a confronto e scegliamo quelli con meno additivi.

Il reparto del fresco è una meravigliosa occasione per fare un tuffo alla scoperta della natura: il banco del pesce può essere tanto affascinante quanto la visita a un acquario; ma sono frutta e verdura a offrire le occasioni migliori per imparare. Cosa? Prima di tutto i ritmi stessi della natura: cosa si trova in questa stagione? Anzi, perché non preparare a casa insieme un calendario dei prodotti stagionali da tenere sempre presente quando si fa la spesa? E ancora: da dove vengono questi pomodori? E queste albicocche? Perché scegliere quelle che arrivano dall’altra parte del mondo quando ce ne sono coltivate vicino a noi? E che cosa vuol dire “biologico”?

25

30

Arrivati a casa, i tesori scelti vanno trattati bene e anche il post-spesa diventa un momento per imparare qualcosa sul cibo. Dove mettiamo il latte fresco? E le uova? E la verdura, è meglio pulirla prima di riporla? Perché la pasta non è necessario tenerla in frigorifero? Ma il momento più divertente (ed educativo) sarà mettersi ai fornelli, realizzare insieme la ricetta per la quale abbiamo fatto tanti acquisti. da La cucina italiana, maggio 2011

64


Prova finale

Le domande seguenti si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi a tutte le domande, rileggendo il racconto se necessario.

B1. I ndica con una X quali sono le regole di educazione alimentare contenute nel testo.

a

Scrivere insieme, genitori e figli, la lista della spesa.

b

Recarsi al supermercato all’uscita di scuola quando i bimbi sono stanchi e affamati.

c

Acquistare merendine con molti grassi e zuccheri: danno energia!

d

Leggere le etichette dei prodotti, controllando gli ingredienti e la provenienza.

e

Informarsi sul significato dei vocaboli, ad esempio la parola “biologico”.

f

Non preoccuparsi troppo dei metodi per conservare i cibi: uno vale l’altro!

NO

4ª Prova

B2. C he funzione hanno i due punti (:) nel periodo “Urge un’alleanza: genitori e figli uniti per imparare a fare la spesa, buona, sicura e… senza sprechi” (righe 4-5)?

A. B. C. D.

Introducono una spiegazione che serve a chiarire quanto è detto nella frase precedente. Introducono un elenco di comportamenti corretti. Segnano una pausa breve nel discorso. Introducono un nuovo argomento.

Competenze: Individuare le informazioni date esplicitamente nel testo. Cogliere le relazioni di coesione testuale.

65


Prova B

B3. L’autore del testo si rivolge direttamente

A. B. C. D.

ai genitori. ai bambini. ai bambini e ai genitori. ai responsabili dei supermercati.

4ª Prova

B4. N el periodo “Quando portiamo i nostri figli al supermercato, ecco la litania che ci accompagna tra gli scaffali…” (righe 1-2), che cosa indica la parola sottolineata?

A. B. C. D.

Un discorso molto lungo e complesso. Parole e frasi che si ripetono sempre uguali. Una domanda imbarazzante. Una domanda sciocca.

B5. C he tipo di parola è quella sottolineata nella frase “… e vediamo se riusciamo a trovare tutto al super” (righe 7-8)?

A. B. C. D.

Un pronome indefinito. Un pronome personale. Un pronome dimostrativo. Un aggettivo indefinito.

B6. Secondo il testo, qual è il momento ideale per fare la spesa?

A. B. C. D.

66

Il sabato mattina. Il sabato, nel primo pomeriggio. Il sabato pomeriggio. Sempre, basta che ci sia folla.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni.


Prova finale

B7. N ella frase “… le regole per scegliere tra buoni e cattivi sono semplici” (righe 13-14), le parole sottolineate sono qualità riferite

agli scaffali. ai bambini. ai prodotti da acquistare. ai clienti del supermercato.

B8. C he cosa devono contenere principalmente le merendine per essere un buon alimento?

A. B. C. D.

4ª Prova

A. B. C. D.

Lo zucchero. I grassi. La farina. Il cacao.

B9. Se sulla confezione c’è scritto “Succo di frutta”, una bevanda contiene

A. B. C. D.

metà succo e metà acqua. una piccola quantità di succo. più acqua che succo. solamente succo.

Competenze: Individuare espressioni date esplicitamente nel testo. Dare una propria interpretazione personale ricorrendo al proprio bagaglio di conoscenze.

67


Prova B

B10. Il “reparto del fresco” (riga 21) è il settore del supermercato

A.

4ª Prova

B. C. D.

riservato ai prodotti deperibili, conservati a una temperatura bassa ma superiore a zero gradi centigradi. in cui si vendono frigoriferi. dove si trovano i surgelati. dove si acquista esclusivamente pesce di mare e di fiume.

B11. S econdo il testo, quali prodotti offrono “le occasioni migliori per imparare” (riga 23)?

A. B. C. D.

Tutti i prodotti. Quelli esposti sul banco del pesce. Frutta e verdura. Pomodori e albicocche.

B12. S econdo quanto si dice nel testo (righe 24-26), un calendario dei prodotti stagionali è di aiuto

A. B. C. D.

nella scelta della frutta e della verdura di stagione. nella scelta della frutta e della verdura. nella scelta dei prodotti “biologici”. nella scelta tra le varie tipologie di pomodori.

B13. Il termine “post-spesa” (riga 29) vuol dire

A. B. C. D.

68

prima di fare la spesa. durante la spesa. dopo aver fatto la spesa. mettere la spesa in auto.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Riconoscere e comprendere il significato di parole ed espressioni.


Prova finale

B14. L e domande poste dal testo (righe 30-32) “Dove mettiamo il latte fresco? E le uova? E la verdura…? Perché la pasta…?” invitano chi legge

A. B. C. D.

a tenere in ordine la cucina. a separare il latte dalle uova. a riflettere su come conservare i diversi generi alimentari. a pulire bene la verdura prima di riporla.

B15. S econdo il testo (righe 32–33), “il momento più divertente (ed educativo)” è quando

A. B. C. D.

4ª Prova

.

ci si mette ai fornelli. si acquistano latte fresco, uova e pasta. si cucina un risotto alle verdure. si pulisce la verdura.

B16. Qual è lo scopo del testo?

A. B. C. D.

Imparare a riconoscere le merendine senza grassi. Costruire un calendario delle stagioni. Riflettere sulla scelta dei prodotti alimentari e sulla loro conservazione. Imparare a cucinare bene verdure e pesce.

Competenze: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Dare una propria interpretazione personale ricorrendo al proprio bagaglio di conoscenze personali.

69


Prova C

4ÂŞ Prova

C1. I ndica la parola esatta corrispondente a ogni figura (la lettera iniziale e quella finale sono giĂ scritte).

70

a

m..........................................a

b

c..........................................a

c

s.........................................o

d

z..........................................a

e

p..........................................o

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Prova finale

C2. Che cosa hanno in comune i seguenti aggettivi?

SEDICESIMO • DUE • QUARTO • MILLE Sono tutti numerali. Sono tutti numerali cardinali. Sono tutti numerali ordinali. Sono tutti dimostrativi.

C3. N el periodo “Al mercato mi diverto a osservare le bancarelle. Quanti tipi di frutta!”, che tipo di parola è “Quanti”?

A. B. C. D.

4ª Prova

A. B. C. D.

Un pronome esclamativo. Un aggettivo esclamativo. Una congiunzione. Un aggettivo qualificativo.

C4. Leggi questa frase:

“Quali, tra questi biscotti, sono i tuoi dolci preferiti?” C3. O ra indica tra le frasi seguenti, tutte di diverso significato, quella costruita con parole dello stesso tipo (aggettivo interrogativo, preposizione, aggettivo dimostrativo...) e disposte nello stesso ordine della frase sopra.

A. B. C. D.

Chi, in quell’aula, usa i nostri pennarelli nuovi? Che bei pastelli mi hai prestato! Chi, tra di voi, ha dimenticato le chiavi? Che gioco nascondi in quella scatola? Competenze: Riflettere sulla lingua.

71


Prova C

C5. Leggi il seguente periodo:

“Molti anni fa Maria e la sua famiglia acquistarono un appartamento e si trasferirono a Milano” C3. S e sostituisci “Molti anni fa” con “Il prossimo anno”, quante forme verbali dovrai modificare?

1 2 0 3

4ª Prova

A. B. C. D.

C6. Analizza i verbi del seguente elenco completando la tabella.

verbo

72

a

aveva suonato

b

imparò

c

hanno giocato

d

ridere

e

dicono

f

aveste creduto

Competenze: Riflettere sulla lingua.

coniugazione

modo

tempo

persona


Prova finale

C7. Q uale parola puoi trovare subito dopo il pronome interrogativo “chi”? Metti una X per ogni riga della tabella.

a

Un nome.

b

Una preposizione.

c

Una parola plurale.

d

Una parola che inizia per vocale.

e

Un aggettivo dimostrativo.

f

Un verbo.

g

Un aggettivo numerale cardinale.

h

Un articolo.

NO

4ª Prova

C8. Leggi la frase seguente:

“Il papà di Chiara parcheggia l’auto vicino casa” A4. L a frase è formata da varie parti, ognuna con una propria funzione sintattica, come vedi nella tabella che segue:

Soggetto

Complemento di specificazione

Predicato verbale

Complemento oggetto

Complemento di luogo

Il papà

di Chiara

parcheggia

l’auto

vicino casa

A4. I ndica tra le frasi seguenti quella che è formata dalle stesse parti della frase sopra (che ha cioè la stessa struttura sintattica).

A. B. C. D.

La casa del taglialegna sorgeva sul fianco della montagna. I muratori costruirono una palestra accanto alla scuola. L’autore del libro incontra i lettori nella biblioteca comunale. In cucina l’aiutante del cuoco mescola gli ingredienti distrattamente. Competenze: Riflettere sulla lingua.

73


Prova C

C9. Analizza i verbi del seguente elenco completando la tabella.

4ª Prova

verbo

a

mangiando

b

partivi

c

hanno visto

d

fossi andato

e

leggere

f

ha avuto

coniugazione

modo

tempo

persona

C10. Leggi la frase seguente:

“La cassiera consegna lo scontrino della spesa al cliente” A4. L a frase è formata da varie parti, ognuna con una propria funzione sintattica, come vedi nella tabella che segue:

Soggetto

Predicato

Complemento oggetto

Complemento di specificazione

Complemento di termine

La cassiera

consegna

lo scontrino

della spesa

al cliente

A4. I ndica tra le frasi seguenti quella che è formata dalle stesse parti della frase sopra (che ha cioè la stessa struttura sintattica).

A. B. C. D.

74

L’ingegnere progettò la casa di Giulio l’anno scorso. La bambina regalò le caramelle al latte a Sara. Il marinaio indicò la spiaggia dell’isola ai marinai. Il gioielliere mostrò ad Anna una collana preziosa.

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Prova finale

C11. Leggi il seguente periodo:

“Oggi Laura dice a Sara che le porterà un libro di fantastiche avventure, in cui vedrà anche splendide illustrazioni” A4. S e nel periodo sostituisci “Oggi” con “Il mese scorso”, quali altre parole dovrai modificare? Metti una X per ogni riga di testo

a

Laura

b

dice

c

a

d

Sara

e

che

f

le

g

porterà

h

un

i

libro

j

di

k

fantastiche

l

avventure

m

in

n

cui

o

vedrà

p

anche

q

splendide

r

illustrazioni

NO

4ª Prova

Il mese scorso

Competenze: Riflettere sulla lingua.

75


Prova C

C12. Indica con una X la parola esatta corrispondente a ciascuna figura.

stoviglie

a

4ÂŞ Prova

stovilie

operazzione

b operazione

macedogna

c macedonia

circuito

d cirquito

olio

e oglio

76

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Prova finale

C13. Leggi la frase seguente:

“La formica trasportava un chicco di grano in una crepa”

Soggetto

Predicato verbale

Complemento oggetto

Complemento di specificazione

Complemento di luogo

La formica

trasportava

un chicco

di grano

in una crepa

A4. I ndica tra le frasi seguenti quella che è formata dalle stesse parti della frase sopra (che ha cioè la stessa struttura sintattica).

A. B. C. D.

Sull’isola la palma faceva ombra alla capanna. Il giardiniere piantò l’acero del nonno in un angolo del giardino. Marco scrive sul quaderno con la penna rossa. La mamma acquista un maglione di lana per Sara.

4ª Prova

A4. L a frase è formata da varie parti, ognuna con una propria funzione sintattica (soggetto, predicato, ecc.), come vedi nella tabella che segue

C14. Leggi la frase e sottolinea l’errore. Poi trascrivi la frase corretta.

Scintillanti stoviglie splendevano sulla tovalia. ........................................................................................................................................................................

Competenze: Riflettere sulla lingua.

77


Prova C

C15. I n ciascuna riga della tabella c’è una parola sbagliata. Sottolineala e trascrivila correttamente.

4ª Prova

PAROLA CORRETTA

a

Mi sono rinquorato quando ho trovato quel quaderno.

b

Ho comprato cuesto quadro da un antiquario del quartiere.

c

L’atleta si deve scuotere perché la sqadra sta giocando poco proficuamente.

d

Togliti la giacca che è tutta bagniata.

e

Devi essere più coscenzoso.

f

In quella pesceria si vendono sogliole e triglie.

C16. T rasforma al tempo presente le frasi al tempo passato del modo condizionale.

a – Mi sarebbe piaciuto suonare la chitarra. ........................................................................................................................................................................

b – Come avrei voluto passare più tempo con te! ........................................................................................................................................................................

c – Avrei dovuto telefonare alla zia Elisa. ........................................................................................................................................................................

d – Avrebbe voluto recitare con i suoi compagni. ........................................................................................................................................................................

78

Competenze: Riflettere sulla lingua.


Autovalutazione della 4ª prova Ricordi i titoli delle letture di questa prova?

No

Se sì, scrivili sui puntini qua sotto: ...........................................................................................................................................................................................................

Come ti è sembrata la 4a prova? Facile

Non sempre facile

Abbastanza difficile

Difficile

C L

leggere e comprendere un testo

O

ortografia

comprendere il significato

M

morfosintassi

di parole ed espressioni

4ª Prova

Indica con una X i quesiti che hai sbagliato e scopri la tipologia dei tuoi errori.

A1

C

A2

C

A3

C

A4

C

A5

C

A6

C

A7

C

A8

C

A9

C

A10

C

A11

L

A12

C

A13

C

A14

C

A15

C

A16

C

A17

C

B1

C

B2

C

B3

C

B4

L

B5

C

B6

C

B7

C

B8

C

B9

C

B10

L

B11

C

B12

C

B13

L

B14

C

B15

C

B16

C

C1

O

a

b

c

d

e

C2

M

C3

M

C4

M

C5

M

C6

M

a

b

c

d

e

f

C7

M

C8

M

C9

M

a

b

c

d

e

f

C10

M

C11

M

a

b

c

d

e

f

C13

M

C14

O

g

C15

Quanti errori hai commesso?

a

a

b

b

c

i

j

k

l

O

a

b

c

d

d

e

f

d

e

f

g

h

O

a

b

c

d

m n

o

p

q

r

C12

h

c

e

f

C16

M

e

a

b

c

d

..................

Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente?

C

L

M

O

79


Risultati di tutte le prove Completa la tabella.

C L

leggere e comprendere un testo

O

ortografia

M

morfosintassi

comprendere il significato di parole ed espressioni Errori Data

Risposte giuste

C

L

O

Punteggio totale

M

1ª prova

2ª prova

3ª prova

4ª prova

Rispondi. 1. Le prove Invalsi ti sono sembrate più 2. Hai incontrato difficoltà difficili dei quesiti che risolvi durante nell’affrontare le prove? l’anno?

NO

3. Il tempo a tua disposizione ti è sembrato scarso?

80

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4. Sei migliorato dalla prima all’ultima prova di questo volume?

NO

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CODICE

Redazione:

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Corrado Cartuccia, Studio Cromer

Grafica:

Claudio Campanelli, Enzo Bocchini

Illustrazioni:

Stefania Binello

Stampa:

Gruppo Editoriale Raffaello

© 2016

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it - www.grupporaffaello.it

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Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dal titolare del copyright. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.


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pe r l Pr Dan BN ’IN ep ila R 97 VA aria ott 8- LS m a 88 I -4 Ita oci 72 li -2 an 66 o 4- 4 7

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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