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INTRODUZIONE
IO IMPARO FACILE è rivolto a tutti gli alunni e a tutte le alunne della Scuola Primaria, con una particolare attenzione didattica mirata a favorire l’apprendimento di chi presenta Bisogni Educativi Speciali (BES) (D.M. 27/12/2012). Ogni alunna e alunno hanno differenti risorse ed esigenze di apprendimento che necessitano di una continua flessibilità didattica: IO IMPARO FACILE propone attività e strumenti inclusivi per realizzare un’offerta formativa “su misura”, conforme alle diverse esigenze educative.
IMPARIAMO CON METODO
Il percorso si articola attraverso le tre diverse fasi dell’apprendimento, perché per imparare... ci vuole metodo!
ANTICIPO
ANALIZZO
COMPRENDO
In questa fase chiediamo al bambino o alla bambina di anticipare i contenuti del testo attraverso attività inferenziali e metacognitive utili alla comprensione, favorendo così la costruzione di un metodo di studio efficace.
Le attività proposte in queste pagine guidano verso l’analisi del testo e delle sue principali caratteristiche.
Nell’ultima fase si riflette e si manipolano le informazioni: generalizzando l’apprendimento, infatti, si favorisce una migliore padronanza delle competenze acquisite.
IMPARIAMO INSIEME tutti i rimandi al vol. NUVOLE DI PAROLE - LETTURE 4
Nella parte alta della pagina si segnalano i rimandi al sussidiario dei linguaggi perché il progetto si propone in continuità con esso.
IO IMPARO FACILE è uno strumento personalizzabile e flessibile che promuove una didattica semplificata e facilitata, conforme ai bisogni educativi di ciascun alunno e alunna. Offre inoltre la possibilità di allargare la proposta educativa a tutto il gruppo classe, con attività strutturate secondo criteri di continuità e di programmazione inclusiva.
IMPARIAMO MEGLIO
Le attività proposte sono state studiate e progettate per favorire l’apprendimento di tutti gli alunni e le alunne nel rispetto dei diversi stili cognitivi e dell’eterogeneità dei bisogni formativi, utilizzando i seguenti strumenti e criteri:
- font ad alta leggibilità;
- riduzione della complessità lessicale e morfosintattica (frasi brevi, parole ad alta frequenza, box lessicali, riduzione delle complessità linguistiche, come incisi e frasi subordiante, esplicitazione frequente del soggetto);
- vocabolario illustrato;
- immagini e didascalie;
- tabelle e schemi per una rielaborazione attiva dei contenuti;
- esercizi guidati e strutturati con diversi livellli di complessità;
- risorse digitali (audiolibro e traduttore multilingue).
ALT! PRIMA DI INIZIARE, RECUPERA ALCUNE INFORMAZIONI CHE POTRANNO ESSERTI UTILI PER CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DEL TESTO NARRATIVO.
- Hai mai letto un testo narrativo?
- Che cosa ti aspetti da un testo narrativo?
• ORA LEGGI ATTENTAMENTE IL TITOLO, OSSERVA L’IMMAGINE E RIFLETTI.
La biblioteca dei papà
1. FAI DELLE IPOTESI E RISPONDI A VOCE ALLE DOMANDE.
- La storia dove si svolgerà?
- I personaggi della storia chi saranno?
- Secondo te, la signora nell’immagine chi è?
2. NEL TITOLO TROVI LA PAROLA BIBLIOTECA: SAI CHE COSA SIGNIFICA? PROVA A RICOSTRUIRE LA SPIEGAZIONE.
La biblioteca è un luogo dove ci sono molti l_ _ _ _. Le persone l_ _ _ _ _ _ o prendono in prestito un libro. In questa biblioteca però ci sono dei _ _ _à al posto dei l_ _ _ _.
La biblioteca dei papà
Una mattina Joseph entra in biblioteca. In biblioteca c’è la signora bibliotecaria dietro la scrivania. Joseph chiede alla bibliotecaria quanti papà può portare a casa dalla biblioteca e la bibliotecaria dice che può prendere solo un papà.
Così Joseph va tra gli scaffali della biblioteca e osserva tutti i papà fermi sugli scaffali. Ogni papà ha un cartellino con la scritta della sua caratteristica: PAPÀ GIARDINIERI, PAPÀ SPORTIVI, PAPÀ ORGANIZZATI, PAPÀ VACANZIERI, PAPÀ GENEROSI, PAPÀ CHE SANNO TUTTO.
Joseph osserva più da vicino un Papà Sportivo: indossa una tuta arancione, corre sul posto e calcia una palla. Joseph pensa che il Papà Sportivo è troppo sportivo e vorrà solo allenarsi invece di andare al parco. Joseph vuole un papà per giocare a calcio senza esagerare, così va avanti a scegliere un altro papà. Ci sono veramente moltissimi papà: in grembiule, vestiti bene, con pennelli e martello, con valigetta e cellulare.
Joseph sceglie un Papà Organizzato. Questo papà ha tante cose utili nelle tasche: matite colorate, pezzi di spago, batterie e scotch. Joseph porta il Papà Organizzato alla scrivania della bibliotecaria. Lei fa un timbro sui vestiti del Papà Organizzato e Joseph esce dalla biblioteca con il Papà Organizzato.
In quel momento arriva il vero papà di Joseph. La bibliotecaria pensa che il papà di Joseph è un papà della biblioteca e mette il papà di Joseph sopra uno scaffale insieme agli altri papà.
• RIPENSA ALLE TUE IDEE INIZIALI: SONO STATE UTILI PER CAPIRE LA STORIA?
bibliotecaria: persona che lavora in una biblioteca. scrivania
scaffali
spago
timbro
Lettere per la felicità
Tor va con la mamma al lavoro all’ufficio postale. Rune, il capo dell’ufficio, regala a Tor un timbro e una matita.
Tor dice: – È bello portare la posta, le persone sono felici quando ricevono la posta.
La mamma risponde: – Purtroppo alcune persone sono sole e non ricevono niente.
Quella sera Tor rimane sveglio nel suo letto fino alle dieci e continua a pensare a tutte le persone sole.
Il giorno dopo, Tor si trova con Arne, Olson e Isabel nel cortile della scuola. Tor dice ai suoi amici di andare a parlare in un posto tranquillo.
Così Tor, Arne, Olson e Isabel vanno nella cantina di Arne, un posto perfetto per le riunioni. Tor spiega ai suoi amici che ci sono persone sole senza nessuno con cui parlare. Olson alza la mano e dice: – Noi parleremo con le persone sole e invieremo alle persone sole delle lettere.
Arne e Isabel propongono: – Possiamo creare un club: il Club dei Cuori Solitari!!!
Il giorno dopo, Tor, Arne, Olson e Isabel si incontrano di nuovo nella cantina di Arne.
Arne offre la merenda e dice: – Adesso ci servono delle regole da seguire! In poco tempo gli amici pensano tre regole:
1. DOBBIAMO TROVARE PERSONE SOLE AL MONDO.
2. DOBBIAMO RENDERE LA PERSONA SOLA MOLTO FELICE.
3. ALLE RIUNIONI DOBBIAMO FARE SEMPRE MERENDA.
1. SCRIVI ACCANTO ALLE FRASI LA PARTE DEL RACCONTO IN CUI SI TROVANO:
Quella sera Tor rimane sveglio fino alle dieci.
Il giorno dopo Tor, Arne, Olson e Isabel vanno nella cantina di Arne per una riunione.
Arne e Isabel propongono il Club dei Cuori Solitari.
Gli amici pensano tre regole per il Club.
2. COLORA LA RISPOSTA DELLO STESSO COLORE DELLA DOMANDA.
• I personaggi chi sono?
• La storia dove si svolge?
• Quali fatti accadono?
• I fatti quando accadono?
All’inizio la storia si svolge all’ufficio postale, poi nella cantina di Arne.
Tor va all’ufficio postale con la mamma.
Tor spiega agli amici che ci sono persone sole.
Gli amici decidono di scrivere delle lettere e creano il Club dei Cuori Solitari con delle regole da seguire.
Tor, Arne, Isabel e Olson
Un giorno e il giorno dopo
Vettore vende il tempo
Ogni giorno, nel negozio Temperia, un signore di nome Vettore vende il tempo alle persone.
Nel negozio di Vettore ci sono sempre persone che hanno bisogno di tempo in più. Il fornaio chiede cinque minuti in più per dormire prima di impastare il pane. L’anziana scienziata chiede un giorno in più per inventare una nuova pillola. La giovane ragazza chiede sei ore in più per rispondere alle chiamate e ai messaggi. I bambini chiedono mezz’ora in più per giocare. Anche la casa di Vettore ha bisogno di un po’ di tempo in più perché il vento ha rotto le tegole nel tetto e Vettore deve aggiustare il tetto. Un giorno arriva un messaggio al negozio Temperia: «Attenzione, a causa di un forte vento ci sarà un ritardo per le mongolfiere che trasportano il tempo». A causa di questo ritardo Vettore finisce tutto il tempo che ha nel negozio, così chiude il negozio e appende un cartello con la scritta: «TEMPO FINITO». Il giorno dopo arriva una forte pioggia e il tetto della casa di Vettore si rompe. Vettore ha bisogno di molto tempo per aggiustare il tetto, ma il tempo è finito. All’improvviso qualcuno suona alla porta, così Vettore apre. Ci sono il fornaio, l’anziana scienziata, la giovane ragazza e i bambini: hanno portato un po’ del loro tempo a Vettore.
Vettore ora usa il loro tempo per sistemare il tetto della sua casa e un po' di tempo avanza, così tutti insieme festeggiano.
tegole
mongolfiere
1. RIORDINA I FATTI CON I NUMERI DA 1 A 6.
Vettore chiude il negozio e appende un cartello con la scritta «Tempo finito».
Vettore vende il tempo alle persone.
Le persone vanno da Vettore e portano un po’ di tempo a Vettore.
Le mongolfiere che trasportano il tempo ritardano a causa del forte vento.
Vettore ha bisogno di tempo in più per aggiustare il tetto, ma il tempo è finito.
Vettore riesce ad aggiustare il tetto della casa.
2. ORA COLLEGA I FATTI FRA LORO CON LE PAROLE LEGAME E RACCONTA A VOCE ALTA LA STORIA.
Vettore vende il tempo alle persone nel negozio a Temperia...
UN GIORNO COSÌ MA QUINDI E
3. COLORA IL RIQUADRO CORRETTO ALL’INTERNO DEL TESTO.
Vettore ha bisogno di molto tempo per aggiustare la casa PERCHÉ INVECE
una forte pioggia ha rotto il tetto, QUINDI MA il tempo è finito.
ALL’IMPROVVISO PRIMA CHE qualcuno suona alla porta; PERÒ COSÌ Vettore apre la porta E O vede le persone che restituiscono un po’ del loro tempo. ALLORA MENTRE Vettore usa il tempo in più delle persone per lavorare e ALLA FINE MENTRE rimane un po’di tempo per festeggiare insieme.
4. SE L’UOMO DEL TEMPO REGALA A TE DEL TEMPO IN PIÙ, CHE COSA FAI?
RACCONTA A VOCE.
ALT! PRIMA DI INIZIARE, RECUPERA ALCUNE INFORMAZIONI CHE POTRANNO ESSERE UTILI PER CONOSCERE IL RACCONTO REALISTICO.
- Hai mai letto un racconto realistico?
- Che cosa ti aspetti da un racconto realistico?
- Secondo te, un racconto realistico quali fatti può raccontare?
• ORA LEGGI ATTENTAMENTE IL TITOLO, OSSERVA L’IMMAGINE E RIFLETTI.
Il compleanno più bello
1. PROVA A RICOSTRUIRE QUESTI APPUNTI.
Una b_ _ _ _ _ _ festeggia il suo _ _ _ _ _ _ _ _no. Davanti alla bambina c’è una t_ _ _ _.
La bambina beve una t_ _ _ _ di cioccolata.
La mamma e il _ _ _à bendano la bambina per una _ _ _presa.
Il compleanno più bello
Per me, il giorno del mio compleanno e la vigilia di Natale sono i giorni più belli dell’anno.
Oggi è il mio compleanno, compio sette anni.
Io sono in camera con i miei fratelli Lasse e Bosse. Lasse e Bosse dormono, invece io mi sveglio perché sono emozionata.
Voglio che Lasse e Bosse si svegliano, così mi inizio a muovere nel letto per fare rumore.
Finalmente Bosse si sveglia, chiama Lasse e insieme corrono via per preparare la mia festa.
Dopo un po’ sento dei passi e faccio finta di dormire, poi la porta della camera si apre ed ecco mamma, papà, Lasse e Bosse entrano.
La mamma porta un vassoio con una tazza di cioccolata, una torta e un vaso di fiori.
In quel momento non vedo nessun regalo e io penso che è uno strano compleanno senza regalo, poi però papà mi dice di finire la cioccolata e di andare a cercare il regalo in giro per la casa.
La mamma mi benda gli occhi con un asciugamano. Io faccio un percorso strano per mano con papà: prima vado fuori, poi salgo le scale.
Alla fine la mamma toglie l’asciugamano e io vedo davanti a me una stanza: la vecchia camera della nonna!
La nonna ha abitato con noi per qualche anno, poi si è trasferita da zia Frida.
La sua camera ora è libera. Papà ha trasformato la camera della nonna nella mia camera.
È il regalo di compleanno più bello.
vassoio
• RIPENSA ALLE TUE IDEE INIZIALI: SONO STATE UTILI PER CAPIRE LA STORIA?
L’orto di Patato
Io e mio fratello Sylvain abbiamo un tato che chiamiamo Patato. Io e mio fratello adoriamo Patato, ma le verdure che fa mangiare a noi no!
Un pomeriggio io e mio fratello usciamo di casa e andiamo nell’orto. L’orto è il posto preferito di Patato: ci sono carote, insalata, zucchine, pomodori, cetrioli, ravanelli e altre verdure.
compost: è un terriccio formato da scarti vegetali che fa bene al terreno.
Per fare uno scherzo a Patato, io corro fino al compost dove ci sono tante lumache e insieme a mio fratello metto le lumache nelle zucchine e nelle carote dell’orto.
Il mattino dopo io apro gli occhi e sento le urla di Patato che ha trovato l’orto rovinato perché le lumache hanno mangiato le zucchine e le carote.
Patato sale veloce le scale ed entra nella mia camera. Mi guarda con uno sguardo arrabbiato poi grida: – Siete stati voi! Tutta la verdura è piena di buchi. Sei in punizione: oggi rimani in camera tua!
Patato cerca di calmarsi mentre sistema l’orto, ma continua a guardare verso la finestra della mia camera con uno sguardo arrabbiato. Io sono ferma e immobile nella mia camera.
Quando arriva l’ora della merenda, Patato annulla la mia punizione.
Patato prepara in giardino una gara di corsa, vuole che io e mio fratello mangiamo bene e che abbiamo un corpo allenato. Io inizio la gara di corsa, supero il traguardo in quarantotto secondi. Patato è molto contento: io abbraccio Patato fortissimo e finalmente facciamo pace.
orto
1. CERCA NEL TESTO E SOTTOLINEA CON I COLORI INDICATI:
I PERSONAGGI I LUOGHI IL TEMPO
2. COLORA IL RIQUADRO GIUSTO.
I personaggi della storia sono realistici fantastici
La protagonista della storia è una bambina una lumaca
I luoghi della storia sono realistici fantastici
Il tempo della storia è indicato in modo preciso in modo impreciso
I fatti della storia sono realistici fantastici
3. RISPONDI CON UNA X.
Chi racconta i fatti di questa storia?
Un narratore interno, cioè uno dei personaggi della storia.
Un narratore esterno, cioè non è uno dei personaggi della storia.
4. INDICA SE LE FRASI SONO VERE (V) O FALSE (F).
La bambina racconta la storia in prima persona
I personaggi della storia sono il tato e suo fratello.
La bambina toglie le lumache dall’orto e salva la verdura.
Nel labirinto
Harris e suo cugino entrano nel labirinto di siepi di Hampton Court e pensano di stare nel labirinto per dieci minuti, ma in realtà si perdono.
Harris sa dove andare: basta girare sempre a destra.
Ma poco dopo Harris e il cugino incontrano delle persone che sono dentro al labirinto da quarantacinque minuti e si sono perse. Harris dice alle persone di seguire lui perché sa dove andare.
Harris continua a prendere sempre la prima strada a destra, ma il cammino diventa lungo e Harris pensa che c’è qualcosa di strano.
Harris, suo cugino e le persone vedono a terra una ciambella che hanno visto sette minuti prima.
Harris dice: – Impossibile!
Una donna con un bambino dice:
– Io prima ho buttato la ciambella a terra, quindi siamo tornati nello stesso punto di prima.
Harris si arrabbia e tira fuori la mappa ma non sa dove si trova, così decide di tornare al punto di partenza e ricominciare da capo il labirinto.
Dopo dieci minuti Harris, suo cugino e le persone si trovano al centro del labirinto, guardano la mappa e continuano il cammino, ma dopo tre minuti sono di nuovo al centro del labirinto.
Harris, suo cugino e le persone urlano per chiamare il custode e aspettano fermi.
Il custode lavora nel labirinto da poco, così anche il custode si perde dentro al labirinto.
Ora per uscire Harris, suo cugino e le persone devono aspettare l’arrivo del vecchio custode. Harris osserva il labirinto e pensa che è grande e magnifico.
labirinto
1. RIORDINA I FATTI CON I NUMERI DA 1 A 6.
Harris e suo cugino incontrano delle persone.
Harris, suo cugino e le persone aspettano l’arrivo del vecchio custode.
Harris guida il gruppo di persone e camminano tanto.
Harris, suo cugino e le persone si perdono nel labirinto.
Harris, suo cugino e le persone chiamano il nuovo custode.
Harris e suo cugino entrano nel labirinto.
2. ORA RIPORTA I FATTI SULLA LINEA DEL TEMPO: SCRIVI IL NUMERO AL POSTO GIUSTO.
ALL'INIZIO DOPO POCO ALLORA A UN CERTO PUNTO DOPO UN PO’ ALLA FINE
• POI RACCONTA A VOCE LA STORIA USANDO LE PAROLE DEL TEMPO.
3. COMPLETA LE FRASI CON LE PAROLE LEGAME AL POSTO GIUSTO: COSÌ - PERÒ - PERCIÒ - MA - PERCHÉ
• Harris sa dove andare nel labirinto _ _ _ _ _ _ basta girare sempre a destra, _ _ in realtà si perde.
• Harris tira fuori la mappa _ _ _ _ anche con la mappa non sa dove si trova.
• Harris, suo cugino e le persone si ritrovano sempre al centro del labirinto _ _ _ _ chiamano il custode.
• Il custode è nuovo e si perde, _ _ _ _ _ _ aspettano il custode vecchio per uscire dal labirinto.
ALT! PRIMA DI INIZIARE, RECUPERA ALCUNE INFORMAZIONI CHE POTRANNO ESSERE UTILI PER CONOSCERE IL RACCONTO FANTASTICO.
- Hai mai letto un racconto fantastico?
- Che cosa ti aspetti da un racconto fantastico?
• ORA LEGGI ATTENTAMENTE IL TITOLO, OSSERVA L’IMMAGINE E RIFLETTI.
Il treno magico
1. FAI DELLE IPOTESI E RISPONDI A VOCE ALLE DOMANDE.
- La storia di che cosa parlerà?
- I personaggi della storia chi saranno?
- La storia dove si svolgerà?
- Nella storia ci sarà un oggetto magico?
2. QUESTA IMMAGINE QUALI EMOZIONI SUSCITA IN TE?
Curiosità: chissà i due personaggi dove andranno.
Tristezza: sembra che i due personaggi vanno via di casa. Noia: i racconti non mi piacciono, preferisco fare altro come ........................................
Il treno magico
Lo zio Hebert regala a Kate un treno. Nel giardino di Kate c’è una rotaia per il treno. Kate e il fratellino Tom osservano l’interno del treno e vogliono entrare nel treno, ma è impossibile, perché il treno è troppo piccolo e Kate e Tom sono troppo grandi per entrare.
Poco dopo a Kate viene un’idea: collegare le vecchie rotaie del bosco con le rotaie del giardino. Kate e Tom collegano le rotaie e improvvisamente spuntano altre rotaie che attraversano il prato. Il treno inizia a diventare sempre più grande; Kate e Tom si arrampicano nella cabina del treno. Kate a bassa voce dice: – Perché non diventi un treno vero per andare all’avventura?
Proprio in quel momento una leva si sposta in avanti, un paio di rotelle iniziano a girare e si attivano anche degli interruttori . Il vapore bianco esce dal treno, poi una luce si accende nella parte davanti del treno e illumina l’erba e gli alberi. Il treno avanza sulle rotaie ed entra nel bosco, spezza i rami ed elimina gli alberi, mentre la luce davanti illumina il bosco.
Kate pensa che il treno prima o poi andrà a sbattere contro un albero e invece il treno continua a correre.
Kate mette la testa fuori dal finestrino e vede una luce lontana.
È una stazione:
una stazione piccola con degli animali che aspettano
il treno: cervi, lupi, volpi, orsi, conigli, lepri e un tasso. Tutti gli animali hanno in bocca il biglietto per salire sul treno.
rotaia leva interruttori
cabina
• RIPENSA ALLE TUE IDEE INIZIALI: SONO STATE UTILI PER CAPIRE LA STORIA?
La bambina di piume
La bambina di piume è morbida e leggera. Tutti i bambini e le bambine prendono in braccio e stringono forte la bambina di piume, ma lei si arrabbia.
Un giorno un vento forte strappa la bambina di piume dalle braccia di una bambina. Il vento soffia e la bambina di piume segue il vento.
Dalla finestra di casa, la mamma della bambina di piume grida: – Dove vai? Torna subito a terra.
La bambina di piume fatica a scendere perché è troppo leggera e forse nemmeno vuole scendere.
La mamma prova a prendere la bambina di piume con una rete per farfalle, ma ormai la bambina di piume è troppo in alto.
Arriva la sera e la bambina di piume è stanca, aspetta che il vento smette di soffiare e riesce a scendere un po’ dal cielo e a sistemarsi sulla cima di un albero. Poi si addormenta.
La mattina dopo la bambina di piume si sveglia e grida: – Vento, sono pronta, andiamo! Il vento arriva e prende la bambina di piume.
La bambina di piume gira tutto il mondo senza stancarsi mai, leggera e libera.
Tutte le volte che la bambina di piume passa sopra la casa della mamma, saluta la mamma con la mano.
Anche la mamma saluta, è triste perché la bambina di piume è andata via, però la mamma è anche felice perché capisce che la bambina di piume sta bene solo così.
1. CERCA NEL TESTO E SOTTOLINEA I PERSONAGGI DEL RACCONTO. POI COLORA IL COMPLETAMENTO GIUSTO.
I personaggi della storia sono:
il vento, la bambina di piume, la mamma della bambina di piume, i bambini e le bambine
la bambina di piume e la mamma della bambina di piume
la bambina di piume e il vento
la bambina di piume
2. INDICA CON UNA X SE OGNI PERSONAGGIO DEL RACCONTO È REALISTICO (R) O FANTASTICO (F).
R F
Le bambine e i bambini
La bambina di piume
La mamma della bambina di piume
Il vento
3. IL RACCONTO È DIVISO IN INIZIO - SVILUPPO - CONCLUSIONE.
INDICA CON IL COLORE CORRISPONDENTE LA PARTE DEL RACCONTO IN CUI SI TROVANO I SEGUENTI FATTI.
I bambini e le bambine stringono forte la bambina di piume.
La bambina di piume stanca dorme su un albero.
Un forte vento strappa la bambina di piume dalle braccia di una bambina.
La bambina di piume gira il mondo con il vento, senza tornare a casa.
La mamma prova a prendere la bambina di piume.
1a
Cara formica...
LO SCOIATTOLO SCRIVE UNA LETTERA ALLA FORMICA
Un giorno d’inverno lo scoiattolo scrive una lettera alla formica. Fuori fa freddo, così lo scoiattolo mette alla lettera un cappotto e un cappello di lana.
Lo scoiattolo spiega alla lettera la strada di casa della formica, poi apre la porta.
2a
La lettera esce, cammina sulla neve, arriva a casa della formica e bussa alla finestra.
La formica chiede: – Chi è?
La lettera risponde e la formica fa entrare in casa la lettera. La formica guarda tutti i lati della lettera, poi apre la lettera piano piano e legge tutto. Poi la formica dice alla lettera: – Lettera, siediti. Vuoi qualcosa di dolce?
La lettera è molto felice e dice di sì, così la formica prende la penna e scrive qualcosa di dolce in alto alla lettera, ma anche qualcosa di caldo in basso alla lettera. Poi la formica prende del miele. Alla sera la lettera saluta la formica e torna a casa dallo scoiattolo.
3a
La lettera racconta allo scoiattolo la giornata passata a casa della formica e che cosa la formica pensa di lui.
Lo scoiattolo legge la lettera e mette la lettera sotto il cuscino.
Lo scoiattolo e la lettera dormono insieme e sognano parole dolci.
visita il sito: www.sinnos.org
Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it - info@grupporaffaello.it
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Coordinamento redazionale: Emilia Agostini
Redazione: Francesca Bolognini
Grafica e impaginazione: Enzo Bocchini, Marco Mancini
Coordinamento digitale: Paolo Giuliani
Redazione digitale: Bianca Sagretti
Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello
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